Siamo nel suggestivo borgo di Cerreto Sannita nel Sannio beneventano. Questa è la bellissima Fontana dei Delfini in Piazza San Martino. Questa Fontana ha una storia affascinante e suggestiva. Ha a che fare con Napoli e Masaniello.

Il sudore gli scende sulla fronte, non ha dormito bene, la gente lo vuole “fora”.
Ha fatto tutto per il popolo, ha fatto tremare il Vice Regno ed ha tenuto in pugno la flotta spagnola, lui un semplice pescatore ed ora il popolo l’abbandona, lo tradisce, gli dicono di essere pazzo che il potere gli è andato alla testa, sarà il caldo eccessivo forse qualcuno nella corte l’ha drogato o forse è diventato d’intralcio perfino a suoi sostenitori.

La Fontana dei Delfini in Piazza San Martino. Cerreto Sannita (Bn)La Fontana dei Delfini in Piazza San Martino. Cerreto Sannita (Bn)

Thomaso Aniello d’Amalfi poco più che ventisettenne conosciuto da tutti come Masanielloha capito che è venuto il suo momento, più la folla inveisce più vede svanire i suoi sogni e i sogni di libertà che voleva per la sua città, non gli resta che affidarsi a “chella bella Madonna d’ ‘o Carmine”.
Oggi però che è la sua festa, non può presentarsi cosi alla Mamma Bruna quindi si bagna il viso, il collo e i polsi in quella fontana dove tante volte si è dissetato, dove tante volte ha incitato le folle perché ottenessero i loro diritti, dove si era immerso che non era nessuno e si è sollevato a furore di popolo: Re di Napoli.

La Fontana dei Delfini. Cerreto Sannita (Bn) – Dettaglio
La Fontana dei Delfini. Cerreto Sannita (Bn) – Dettaglio

Forse perché simbolo di una di un’ideologia scomoda alla classe politica, la fontana in questione o almeno parte di essa che era in Piazza Mercato a Napoli (cosi come accadde anche per il corpo dell’eroe) fu allontanata dalla città, acquistata ed oggi orgogliosamente tenuta dal 1812 dal Comune di Cerreto Sannita nella bellissima e scenografica Piazza cerretese di San Martino ove sorge l’omonima Chiesa davanti al complesso delle ex-carceri feudali del Palazzo del Genio e per ironia della sorte, proprio nelle terre che un tempo furono dei duchi Carafa di Maddaloni suoi acerrimi nemici a imperituro ricordo del fatto che si può uccidere un uomo ma non si può distruggere il suo pensiero. Se capitate in quest’angolo di Sannio è un monumento da non perdere.

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Sabato, 31 Marzo 2018 12:13

Savignano Irpino (AV)

Situato proprio al confine tra Irpinia e Daunia, Savignano Irpino è un piccolo borgo ricco di storia inserito in un bel contesto naturale. Un luogo da scoprire con noi....

Siamo in alta Irpinia quasi al confine con la Puglia e la Daunia. Percorriamo la SS 90 delle Puglie in direzione di Foggia, dopo aver attraversato Ariano Irpino e passato la frazione di Camporeale, da lontano su due colli scorgiamo due borghi che si guardano quasi per controllarsi a vicenda, a sinistra l’antico borgo di Greci a destra su un colle un pò più basso Savignano Irpino con la sua inconfondibile sagoma. Arriviamo a Savignano scalo e saliamo per arrivare al paese.

Savignano Irpino (Av) – La Fontana AngelicaSavignano Irpino (Av) – La Fontana Angelica

Savignano Irpino è un tranquillo borgo irpino con una popolazione che sfiora le 1300 unità, ha origini molto antiche, addirittura è menzionato in un documento dell’VIII secolo col nome di “Fundus Sabinianus”, quindi collegato ad un tale “Sabinius” come si può rilevare da una lapide rinvenuta in zona.
Il paese ha attraversato i secoli vivendo fasi alterne, il periodo medievale, la dominazione Longobarda, quella Normanna e la sua storia ci parla di lotte cruente tra possidenti, feudatari. Savignano è stato feudo di famiglie nobili come i Maletta, i Manfredo, i Novello Dolfi, i Bernardino e gli Spinelli.
Poi Savignano fu interessato anche dagli echi della Rivoluzione Napoletana del 1799 e molti anni dopo fu teatro come tanti altri paesi dell’entroterra, del fenomeno del brigantaggio. Insomma un paese ricco di spunti storici.
Parcheggiamo l’auto nei pressi di corso Vittorio Emanuele, poco dopo la bella Fontana Angelica, costruita nei primi del 900, così chiamata perché l’acqua che fuoriesce da lì giunge da Monte Sant’Angelo.
Facciamo il percorso a piedi fino alla Chiesa Madrededicata a San Nicola e Sant’Anna e al Castello dei Guevara, antico maniero prima Longobardo, poi Normanno che dall’alto domina tutta la valle del Cervaro.

Savignano Irpino (Av) – Castello Guevara
Savignano Irpino (Av) – Castello Guevara
 

Il suo centro storico è un piccolo gioiello e comprende tutte le costruzioni comprese tra il Castello e la Chiesa di San Nicola. Di tanto in tanto ci si può sedere e ammirare il panorama, Savignano infatti sorge in una posizione elevata ( siamo a quasi 700 metri di altezza).
Camminare nel centro antico di Savignano vi regalerà emozioni davvero piacevoli, noterete antichi portali, palazzi storici, come Casa Albani e Palazzo Orsini, fatto costruire nel 1727 da Papa Benedetto XIII. 

Savignano Irpino (Av) – Porta Grande che dà accesso al nucleo medievale
Savignano Irpino (Av) – Porta Grande che dà accesso al nucleo medievale

Siamo rapiti dalla tranquillità del luogo, notiamo scorci davvero caratteristici. Attraversata Porta Grande, l’antica porta di accesso alla parte più antica del borgo, notiamo che il nucleo urbano mostra una chiara matrice medievale e dopo un pò di cammino giungiamo alla bellissima Chiesa Madre dedicata a San Nicola e Sant’Anna che risale all’anno 1000, con una bella facciata tutta in pietra e ben 3 rosoni. All’interno è ricca di opere d’arte ed è stata riportata di recente all’antico splendore. Oggi questa Chiesa rappresenta ancor di più un piccolo vanto per la comunità savignanese.

Savignano 4
Savignano Irpino – Chiesa Madre dedicata a San Nicola e Sant’Anna

Continuiamo la nostra passeggiata in completo relax fino al Castello Guevara, oggi restaurato e sede di eventi e piccoli congressi. Da li raggiungiamo il Belvedere della Tombola, da dove lo sguardo si perde sulla Valle del Cervaro. Tutto davvero molto bello.
Decidiamo di tornare alla nostra auto e girare un pò fuori dal paese.
Savignano Irpino è inserito in una natura rigogliosa, interessanti itinerari sono le sorgenti di acqua sulfurea, il bosco ceduo e il laghetto Aguglia.
Nel territorio savignanese ci sono anche ottimi prodotti tipici: il buon olio della zona, e poi formaggi e pasta fatta a mano.
Molto interessante è il programma degli appuntamenti estivi che va dalla fine di Luglio a metà Agosto. Da ricordare soprattutto la Festa di Sant’Anna, vero e proprio momento di aggregazione e la sagra delle orecchiette (squisite!) a metà Agosto.

Savignano Irpino è un piccolo borgo ricco di storia inserito in un bel contesto naturale. Un luogo da scoprire. 


Come arrivare a Savignano Irpino:
Da Napoli:
Uscita autostrada A16 Napoli/Bari al casello di Grottaminarda. Seguire la S.S.90 delle Puglie in direzione di Ariano Irpino e proseguire per Savignano Irpino
Da Bari:
Uscita autostrada A16 Napoli/Bari al casello di Vallata. Seguire la S.S.90 delle Puglie in direzione di Ariano Irpino.

Visita il sito web del comune di Savignano Irpino

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