Puglia

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Giovedì, 20 Maggio 2021 14:32

Risotto con asparagi e pancetta croccante

Ecco un piatto dedicato a chi come noi ama i risotti. Qui i protagonisti sono gli asparagi che in questo periodo sono tra i protagonisti delle nostre tavole. Questo è il risotto con asparagi e pancetta croccante della Locanda La Molara a Summonte, un posto davvero imperdibile. Grazie alla brava e gentile Isabella Preziuso per la ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 350 gr riso Carnaroli riserva San Massimo
- 500 gr di asparagi
- 150 gr di pancetta
- Brodo vegetale
- Mezza cipolla
- Un bicchiere di vino bianco
- Olio Evo q.b.
- Sale e pepe q.b.

Procedimento:

Eliminate la parte del gambo più dura e le teste e iniziate subito col lessare gli asparagi.
Una volta lessati, create una crema con un frullatore aggiungendo un filo d’olio e un pizzico di sale.
Lessiamo da parte anche le cime di asparagi, dopo una breve sbollentata mettiamole subito in acqua fredda per non far perdere il loro bel colore verde, serviranno per la guarnizione finale del piatto.
In una pentola ben calda fate rosolare la pancetta intera o tagliata a listarelle che servirà per la guarnizione.
Senza spegnere il fuoco ponete in quella stessa padella un po’ di cipolla tritata e lasciate andare per qualche secondo. Cominciate a cucinare il riso.
Fatelo tostare, sfumate con un bicchiere di vino bianco e poi cuocete per una ventina minuti aggiungendo progressivamente un mestolo di brodo vegetale, mescolando continuamente. Quando la cottura sarà ormai ultimata, aggiungete la crema di asparagi, (una piccola spolverata di pepe se piace) e le teste degli asparagi crudi e mescolate il tutto. Impiattate aggiungendo le chips di pancetta. Il piatto è pronto.

- Chef Isabella Preziuso -

Locanda La Molara
Via Campo di Maio, n.3
Summonte (Av)
Tel. 0825 691511
Visita il sito web della Locanda La Molara

Martedì, 18 Maggio 2021 09:18

Linguine al pomodoro fresco

Cosa c’è di più buono della pasta con il pomodoro fresco? Uno dei piatti che meglio identifica e rappresenta il nostro paese. Sembra un piatto semplice e in effetti lo è, attenzione però ai vari passaggi, bisogna essere bravi a raggiungere il corretto equilibrio dei sapori e la cremosità giusta e per questo è importante anche la scelta del pomodoro. Qui ti diamo una ricetta d’autore: le linguine al pomodoro fresco del bravissimo chef Alessandro Serafino di Battilapaglia ristorante e pizzeria a Battipaglia.
Segui passo passo il procedimento per un risultato garantito!

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr di linguine
- 400 gr di pomodoro (pizzutello fresco)
- Olio Evo q.b.
- 1 spicchio di aglio
- Abbondante basilico
- Sale q.b.

Procedimento:

In una padella mettere un filo di olio e lo spicchio di aglio tritato (se non piace si può mettere lo spicchio intero schiacciandolo un po’ prima di metterlo in padella). Far rosolare (attenzione però a non farlo bruciare). Quando l’aglio è rosolato toglierlo dalla padella e aggiungere i pomodori tagliati in 4 spicchi e far cuocere per circa 10 minuti.
Nel frattempo calare la pasta. Qualche minuto prima che i pomodori siano cotti, aggiustare di sale e aggiungere il basilico, conservando qualche fogliolina per l’impiattamento.
Togliere le nostre linguine ancora al dente e saltarle nel sugo per qualche minuto, se serve aggiungiamo un mestolino di acqua di cottura della pasta, servirà a rendere la pasta cremosa.
Far mantecare bene la pasta. Impiattare guarnendo con una foglia di basilico.


Battilapaglia Ristorante Pizzeria
Via Variante SS18, 80 km 74 - Di fronte Stadio Pastena
Battipaglia (Sa)
Tel. 0828 195 1076

Visita la pagina Fb di Battilapaglia Ristorante e Pizzeria

Lunedì, 17 Maggio 2021 12:54

N'Ata Luna. Grottaminarda (Av)

Il nostro itinerario alla ricerca degli indirizzi da non perdere ci riporta in Irpinia a Grottaminarda in un posto che per noi rappresenta una certezza e che abbiamo visitato e recensito più volte negli ultimi due anni: N’Ata Luna, cucina e caffè. Il locale è nato dalla partnership con l’azienda Caffè Vergnano 1882 grazie all’intuizione del vulcanico e geniale Vincenzo Panico (consulente aziendale “gourmet” con la passione per l’enogastronomia e per il “bien vivre”) e della famiglia Tocco, Lucia, Antonella e Claudio.
Questo è un locale che mira a diventare un riferimento, luogo ideale per una colazione, per un lunch, per un pranzo veloce, per un fantastico aperitivo o per una cena capace di regalare emozioni e non solo. A breve infatti sarà inaugurato anche un relais di charme con 6 camere più due suites per chi volesse vivere l’esperienza di un soggiorno in questa zona di Irpinia e tuffarsi nella tradizione, nella storia e nella gastronomia del luogo.

Nataluna. Grottaminarda Av particolare interno
N'Ataluna. Grottaminarda - Particolare interno

I mesi difficili della pandemia hanno solo rallentato il processo di crescita di N’Ata Luna che continua, senza perdere di vista quello che avevamo già avuto modo di sperimentare: una cucina di assoluto livello. In cucina c’è uno chef che personalmente stimo molto: Andrea Raimo, vero animo irpino, uno che ama stare lontano dai riflettori, umile ma dotato di una mano e di una tecnica pazzesche.
Noi siamo tornati da N’Ata Luna di Domenica a pranzo ed è stata un’esperienza entusiasmante, per questo abbiamo deciso di raccontartela, ma riavvolgiamo il nastro.

Siamo in contrada Ruvitiello in un luogo facilmente raggiungibile anche per chi proviene via Autostrada, siamo davvero a un niente dall’uscita dell’autostrada di Grottaminarda della A-16. Altra cosa importante è che il locale è ben visibile dalla strada e ha un parcheggio ampio (cosa molto comoda) per cui non avrai mai problemi a posare l’auto.

Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Arriviamo e veniamo accolti con garbo e gentilezza dal personale e dalla sorridente e ospitale Lucia Tocco.
Prima di accomodarci all’esterno in osservanza alle disposizioni anti-covid sulla ristorazione, facciamo un giro all’interno del locale. Tutto è come ricordavamo. All’ingresso c’è il caffè – bar, entrando nell’ area ristorante poi la sensazione è davvero piacevole. Il locale è grande, ampio, luminoso e arredato con gusto e cura: predomina il legno e poi marmi, sedute dal sapore un po’ retrò e di grande stile. Tutto è curato nei dettagli e trasmette una sensazione di familiarità, in questo posto un po’ salotto, un po’ bistrot dove ci si sente a casa, quasi coccolati e in un ambiente raffinato, elegante ma al contempo rassicurante e accogliente come l’abbraccio di una mamma.

Nataluna Grottaminarda Av Sala e cantina
Nataluna Grottaminarda - Sala e cantina

Come sempre diamo un’occhiata al menù che cambia quasi ogni settimana, la qual cosa personalmente mi piace molto, perché vuol dire che la cucina segue il corso delle stagioni e della reperibilità delle materie prime. Il menù del weekend in cui siamo stati lì, comprende quattro antipasti, cinque primi, quattro secondi e i dessert. Cominciamo ordinando una minerale e da bere due calici di un ottimo aglianico irpino in purezza dell’azienda agricola Boccella Rosa di Montemarano per rimanere comunque in Irpinia anche con il vino. Un bel rosso corposo che emana profumi intensi e speziati e gradevoli tannini. Ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.
Cominciamo con l’antipasto e optiamo per la versione dello chef Andrea Raimo di un classico irpino: il baccalà alla Pertecaregna. Superlativo, a partire dal baccalà, bello compatto, appagante, cotto a vapore e gustosissimo, qui servito con acqua di prezzemolo, maionese all’aglio, patata montata e l’immancabile peperone crusco. Un piatto da applausi.

Baccalà alla Pertecaregna
Baccalà alla Pertecaregna

Con i primi ci divertiamo un po’. Ordiniamo un piatto di candele alla Genovese. Mai scelta fu più azzeccata. Sono un cultore della Genovese che è una vera filosofia di vita e questa è tra le migliori tre mai gustate ad oggi, favolosa, qui lo chef ha usato le candele di Pasta Armando, la mitica cipolla ramata di Montoro (siamo in Irpinia of course!), pepe nero e parmigiano reggiano 36 mesi.

Le Candele alla Genovese
Le Candele alla Genovese

Poi dei ravioli capresi ripieni di mozzarella con salsa al pomodoro, parmigiano reggiano e riduzione di basilico. Davvero notevoli anche questi.

Raviolo caprese
Raviolo caprese

Lo chef Andrea Raimo ci delizia anche con un assaggio di linguine alla Nerano, semplici e favolose. Zucchine, basilico, pepe nero e parmigiano reggiano per dar vita ad una piccola magia…

Linguine alla Nerano
Linguine alla Nerano

Il nostro pranzo trascorre piacevolmente in un’atmosfera rilassante. Non possiamo esimerci dal degustare anche un secondo in due e la mia scelta cade sulla pancetta di maiale con salsa di papaccelle e patate soffiate. Pancetta da 10 e lode, carne morbidissima che si sposava a meraviglia con la salsa di papaccelle, simpatiche e belle da vedere le patate soffiate. Anche questa è stata una grande proposta.

Pancetta di maiale salsa di papaccelle e patate soffiate
Pancetta di maiale salsa di papaccelle e patate soffiate

Chiudiamo in dolcezza e in bellezza con l’interpretazione dello chef Andrea Raimo della ricotta e pera: mousse di ricotta di pecora, pere candite, croccante alle nocciole e in superficie sorbetto al frutto della passione. Semplicemente delizioso. 

La ricotta e pera dello chef Andrea Raimo
La ricotta e pera dello chef Andrea Raimo

Ancora due caffè e un Ratafià di Nonna Erminia dell’azienda agricola Di Meo di Salza Irpina. Personalmente lo adoro, fantastico questo liquore a base di aglianico di Taurasi con l’aggiunta delle foglie di amarena e ciliegio oltre ad altre erbe in infusione insieme ad alcool e zucchero. Il risultato è una vera poesia irpina. 

Ratafià di Nonna Erminia Di Meo
Ratafià di Nonna Erminia Di Meo

Per il nostro pranzo paghiamo 70 euro in due. Rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto.

N’ata Luna si conferma alla grande sulla nostra guida on line dei locali da non perdere. Il locale è concepito per accompagnare i clienti e gli ospiti durante tutta la giornata, dalla colazione alla cena, passando per l’aperitivo, il lunch, la caffetteria, il drink-bar e il ristorante sono davvero ideali per rendere speciali le tue giornate in ogni momento. Grande successo poi sta riscuotendo l’iniziativa denominata “spizzichi e bocconi”, il mitico aperitivo di N’Ata Luna con proposte di cucina e finger food da abbinare ai loro drink personalizzati in lattina o ad un bel calice. La cosa può tradursi in aperitivo rinforzato o cena “light”, il concetto è quello di avvicinare i clienti e gli ospiti in modo naturale e accattivante alle loro proposte di cucina abbinandole ai drink in una sorta di aperitivo in una nuova veste. La formula si sta rivelando un grande successo.

Tornando alla proposta di cucina, devo fare i complimenti allo chef Andrea Raimo e alla sua brigata di cucina. Andrea, irpino verace è un vero talento, capace di nobilitare con la sua tecnica e creatività la cucina tradizionale irpina e regionale. Mi piace la sua cucina perché è gourmet ma senza eccessi o forzature e senza orpelli. La sua cucina due grandi pregi: si muove nel solco della tradizione ma ha comunque una forte personalità. Davvero bravo.
Altra menzione è per Vincenzo Panico, uomo colto, professionale e appassionato, la sua intuizione a parer mio è vincente. Da queste parti mancava una proposta gastronomica di questo livello e un locale così strutturato e così bello.
Il resto lo fa il servizio che ho trovato impeccabile. Nota di merito per la gentile Lucia Tocco in sala: classe, garbo ed empatia, i suoi tratti distintivi. N’Ata Luna a Grottaminarda ti piacerà. Se non ci sei ancora stato non fartelo scappare. Da visitare senza se e senza ma, parola dei Templari del Gusto.


N’ata Luna
Contrada Ruvitiello
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 188 0611
Visita il sito web di N’ata Luna

Visita la pagina Fb di N’ata Luna

 

Uno dei piatti tipici della cucina napoletana è la pasta e piselli. Una ricetta che affonda le radici nella tradizione. La pasta e piselli la si prepara in tutte le famiglie e come sempre, trattandosi di un piatto tradizionale, esistono diverse versioni, c’è chi usa la pancetta, chi il prosciutto crudo, chi il prosciutto cotto, chi non mette pancetta e prosciutto e la fa semplice. Qui ti proponiamo una versione d’autore della pasta e piselli alla napoletana, quella dello chef Marco del Giudice di Hosteria Le Gourmet a Sperone. Prova a farla, è uno spettacolo.

Ingredienti per 2 persone:

- 1/2 cipolla
- 3 cucchiai di Olio evo
- Pepe q.b.
- Alloro
- 80 gr di pancetta o prosciutto crudo (circa 2 fette)
- 300 gr di piselli Centogiorni freschi
- 180 gr. di ditali

Procedimento:

Lavare, asciugare e sminuzzare le foglie di alloro e tagliare la cipolla a dadini. Mettere l’olio in una padella antiaderente e fate rosolare la cipolla e l’alloro per circa 3 minuti.
Aggiungere i piselli Centogiorni” freschi e lasciare cuocere per circa 10 minuti con un bicchiere acqua calda. Aggiustare di sale e pepe a proprio gusto. Predisporre la pentola con abbondante acqua che servirà per cuocere la pasta.
Contestualmente preparare la granella di pancetta, sistemando le fette su una teglia rivestita di carta da forno, coprirle con altra carta ed un peso sistemato sopra (può andare bene una piccola teglia che riesca a ricoprire tutta la superficie della pancetta).
Infornare a 200°C per 7 – 10 minuti affinché non risulti ben cotto e di colore dorato, dopodiché tamponare con carta assorbente per eliminare il grasso sciolto, raffreddare e sbriciolare.
Quando l’acqua raggiunge il bollore, calare la pasta.
Raggiunta la cottura, scolare la pasta e saltare in padella con i piselli Centogiorni. Impiattare e spolverare con granella di pancetta. Il piatto è pronto…

- Chef Marco Del Giudice –

Pasta e piselli con la pancetta
Pasta e piselli con la pancetta


N.B.

In questo caso lo chef Marco Del Giudice ha usato i piselli Centogiorni (nome che deriva dalla durata di tutto il suo ciclo produttivo). Questi piselli sono un presidio Slow Food, sono tipici della zona vesuviana e hanno qualità organolettiche uniche, grande dolcezza e gusto.


Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone ( Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina fb dell’Hosteria Le Gourmet

Martedì, 11 Maggio 2021 00:32

Hosteria Le Gourmet. Sperone (Av)

Siamo tornati nel baianese a Sperone all’Hosteria Le Gourmet, da Peppino Caramiello, il nostro amico oste, “cacciatore di bontà” per indole e per passione. Qui trovate prodotti del territorio e di piccoli produttori selezionati in maniera accurata da Peppino e le materie prime vengono lavorate dallo chef Marco Del Giudice e dalla brigata di cucina e trasformate in “poesia”. Noi adoriamo la sua cucina, ma andiamo per ordine.
E’ sempre bello pranzare o cenare all’Hosteria Le Gourmet, ci piace il clima di convivialità che si respira e poi le sale e gli ambienti sono stati rinnovati, i pavimenti sono in antica graniglia, i soffitti altissimi con antiche travi in legno, belli poi i colori chiari usati che mettono ancora di più in risalto l’effetto del legno. Naturalmente considerato il periodo e in osservanza delle regole anti-Covid per la ristorazione ci accomodiamo all’esterno.

Peppino ci accoglie con la solita simpatia e cordialità. Ci accomodiamo al nostro tavolo da due prenotato per tempo. La mise en place è semplice e sobria, siamo nel piccolo spazio antistante l’Osteria, Peppino ha ricreato un ambiente molto intimo, pochi tavoli, dei fiori, qualche piantina alle pareti, chiudendo gli occhi sembra quasi di essere in Provenza.
Qui non c’è il menù “a la carte” perché le proposte variano ogni settimana, l’oste ci illustra il menù ci sono gli antipasti (oltre ad una interessante selezione di salumi e formaggi), 4 proposte di primi, 4 secondi e i dessert. Insomma è un menù settimanale, la qual cosa è garanzia di prodotti sempre freschi e di una cucina che segue i cicli stagionali. Da bere prendiamo una minerale e due calici di Rosso Piceno superiore DOP La Rocca di Costadoro. Un rosso interessante, morbido, fruttato ma con una leggera nota speziata. Delicato con tannini molto tenui ottenuto da uve Sangiovese e Montepulciano. Davvero un vino sorprendente.

Rosso Piceno Superiore La Rocca di Costadoro
Rosso Piceno Superiore La Rocca di Costadoro

Arriva un gradito entrée: un prosecco e poi maccheroncino fritto con casu martzu con il suo inconfondibile sapore intenso e ficcante, panbrioche con fegatino e tartelletta con baccalà e origano. Un incipit interessante…

Entrée
Entrée

Prendiamo gli antipasti dell’Hosteria. Si comincia con polpo con patate al limone e maionese di polpo. Una goduria, meraviglioso il polpo, morbidissimo.

Polpo con mayo e patata aromatizzata
Polpo con mayo e patata aromatizzata

Poi ci viene servito un mantecato di baccalà con papaccelle, nocciola e aglio orsino. Sarà che baccalà e papaccelle vanno a braccetto ma il piatto è spaziale, bella la nota croccante delle nocciole e intrigante la presenza persistente ma non invadente dell’aglio orsino a chiudere il tutto.

Mantecato di baccalà papaccelle nocciola e aglio orsino
Mantecato di baccalà papaccelle nocciola e aglio orsino

L’antipasto prosegue con due proposte di carne. Un mini panino con carne salada, maionese all’erba cipollina e coriandolo. Davvero stuzzicante.

Mini bun con carne salada
Mini bun con carne salada

Ma saliamo di livello con il mini burger di salsiccia con broccoli e pane guttiau, ossia pane carasau condito con sale e olio. Strepitoso.

Hamburger di salsiccia con broccoli e gocce di caciocavallo fuso
Hamburger di salsiccia con broccoli e gocce di caciocavallo fuso

Ci godiamo la bella giornata primaverile e il sole che di tanto in tanto fa capolino mentre aspettiamo i primi. Abbiamo preso un piatto di ravioli al brasato con crema di fave e caprino. Lo chef Marco Del Giudice e la brigata di cucina si sono superati. Meravigliosi e delicati questi “ravioli” ripieni di brasato. Un sapore deciso che ben si sposa con la delicata e profumata crema di fave e caprino. Insomma un gran primo piatto.

Ravioli al brasato con crema di fave e caprino
Ravioli al brasato con crema di fave e caprino

L’altro primo sono i fusilloni con crema di broccoli, lattica e ‘nduja. Meraviglioso l’equilibrio tra l’amarognolo e il sapido del broccolo, la nota piccante della fantastica ‘nduja di Spilinga e la cremosità avvolgente e la morbidezza della spuma di lattica. Chapeau.

Fusillone con crema di broccoli lattica e nduja
Fusillone con crema di broccoli lattica e nduja

Per chi non lo sapesse la lattica è un formaggio cremoso probiotico spalmabile ottenuto dal latte di pezzata rossa, in questo caso prodotto da Francesco Savoia a Roccabascerana.

Ordiniamo un secondo in due e prima che arrivi ci concediamo qualche passo, giusto qualche minuto che arriva il maialino cotto a bassa temperatura con nocciola, funghi cardoncelli e olio all’alloro e zenzero. Il maialino è spaziale. La carne di maiale cotta a bassa temperatura per ore e ore si scioglieva letteralmente in bocca. Morbida e gustosa. Grande secondo piatto.

Maialino con funghi nocciola e olio allalloro e zenzero
Maialino con funghi nocciola e olio allalloro e zenzero

Saltiamo il dessert, prendiamo un caffè, due amari artigianali alle erbe e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 60 euro in due. Rapporto qualità - prezzo davvero ottimo. Prima di andar via, passiamo a salutare lo chef Marco del Giudice, un talento puro. Bravissimo nel saper valorizzare le materie prime con piatti legati alla tradizione ma rivisitati in modo originale e intelligente. Complimenti davvero a lui e alla brigata in cucina, tenetelo d’occhio perché merita davvero. Altra nota di merito per il servizio, cortese, attento, professionale e mai invadente.

L’Hosteria Le Gourmet a Sperone per noi rappresenta una certezza, infatti torniamo qui di frequente. Peppino Caramiello è un vero “cacciatore di bontà”, ed è sempre alla ricerca di materie prime e prodotti di qualità, spesso di piccoli e validi produttori locali.
Ogni settimana trovi un menù ben concepito e proposte interessanti. Lo chef Marco Del Giudice è davvero molto bravo (ha una grande tecnica di base) e riesce a coniugare perfettamente la tradizione a spunti di originale creatività senza però eccessi e orpelli. L’ambiente è piacevole e invita alla convivialità, il servizio è professionale e discreto. Ottimo il rapporto qualità - prezzo. Insomma se non lo hai capito, fare un salto qui è quasi un obbligo. Tappa imperdibile, garantiamo noi Templari del Gusto. Alla prossima caro Peppino !

 

Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone ( Av)
Tel . 338 215 46 56
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La pasta alla Nerano è un piatto che risale agli anni 50, fu creata in un piccolo ristorantino della Baia di Nerano. Nella ricetta originale ci sono zucchine, aglio, olio di oliva, basilico, pepe e provolone del Monaco. La ricetta nasce con gli spaghetti. Qui il bravissimo chef Alessandro Serafino di Battilapaglia ristorante pizzeria a Battipaglia ha cercato di rivisitarla in modo creativo e il risultato è davvero fantastico. Ecco la sua versione creativa: la Nerano alla doppia consistenza.
Occhio alla ricetta per provare a farla a casa.

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr di eliche grandi
- Qualche fogliolina di basilico
- Pepe nero q.b.

Per la crema:

- 4 zucchine
- 1 spicchio di aglio
- Olio Extravergine di oliva
- Sale q.b.

Per la fonduta:

- 125 gr di latte intero
- 200 gr di provolone del Monaco

Per la cialda:

- 100 gr di provolone del Monaco

Per le Chips:

- 1 Zucchina
- Olio per friggere

Procedimento:

Cominciamo formando la nostra cialda. Grattugiamo il provolone del Monaco e poniamolo in una teglia su carta da forno. Inforniamo a 180° per 10-12 minuti fino a quando il formaggio non si fonda e diventi dorato.
Una volta dorato tiriamolo fuori dal forno e facciamo raffreddare.

Fonduta:

Riscaldiamo a bagnomaria il latte facendo attenzione a non farlo bollire, versare poi il provolone del Monaco precedentemente grattugiato. Mescoliamo aiutandoci con una frusta fino a quando non si otterrà un composto liscio, omogeneo e lucido. Teniamo in caldo prima di comporre il piatto.

Per la crema:

In una padella mettiamo un filo di olio Evo e facciamo rosolare lo spicchio di aglio, togliamolo quando comincia a dorarsi e avrà fatto il suo compito. Poi aggiungiamo le zucchine tagliate grossolanamente.
Facciamole rosolare e subito dopo aggiungiamo un mestolo di acqua. Facciamo cuocere per 10-15 minuti. Qauando le zucchine saranno cotte, aggiustiamo di sale e frulliamo il tutto. Il risultato dovrà essere una crema vellutata.

Per le chips di zucchine:

Tagliamo la zucchina a rondelle molto sottili, friggiamole in olio già calda a fiamma medio-alta. Una volta fritte facciamole asciugare su carta assorbente così da evitare di farle appassire troppo.
Adesso non ci resta che calare la pasta. Io per questo piatto ho usato le eliche giganti del Pastificio artigianale D’Aniello di Gragnano.
Una volta cotta la pasta al dente, mantechiamola in padella con la crema di zucchine. A questo punto non ci resta che comporre il piatto.
Impiattiamo le nostre eliche, nappiamo con la fonduta di provolone del monaco, sgretoliamo la cialda che nel frattempo si sarà raffreddata e che donerà la nota croccante, aggiungiamo una manciata di chips di zucchine fritte, una fogliolina di basilico e completiamo il tutto con una manciata di pepe nero.
Il piatto è pronto. Bon appétit !

- Chef Alessandro Serafino -

Battilapaglia Ristorante Pizzeria
Via Variante SS18, 80 km 74 - Di fronte Stadio Pastena
Battipaglia (Sa)
Tel. 0828 195 1076
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Martedì, 04 Maggio 2021 19:41

Mamma Elena. San Giuseppe Vesuviano (Na)

Siamo tornati a distanza di qualche tempo da Mamma Elena a San Giuseppe Vesuviano, memori della bellissima esperienza gastronomica che avevamo vissuto. Avevamo voglia di riprovare la loro eccellente cucina di mare. Siamo qui per pranzo, dopo aver prenotato il nostro tavolo da due. Sistemata l’auto nel comodo parcheggio custodito del locale (che si trova ad una trentina di metri dalla struttura), ci accomodiamo.
Chiaramente in osservanza delle vigenti direttive anti-Covid legate alla ristorazione, i tavoli e le sedute sono all’esterno in un delizioso e organizzato dehors. Qui si può pranzare e cenare in tutta sicurezza e tranquillità.
Tutto è curato, essenziale, domina il bianco, la mise en place è semplice, sobria ma al contempo raffinata. Un’occhiata di ordinanza al menù, ci sono i crudi, ben nove proposte di antipasto, 3 primi in carta e 4 secondi, oltre a contorni e i dessert. Noi apriamo le danze. Da bere prendiamo una minerale e due calici di Principessa Gavia – Gavi DOCG di Banfi. Un vino prodotto da uve Cortese, secondo il metodo Charmat, il risultato è un bianco fruttato, intenso, piacevole e perfetto per accompagnare il nostro pranzo.

Principessa Gavia Gavi DOCG di Banfi
Principessa Gavia Gavi DOCG di Banfi

Arrivano i loro grissini handmade (deliziosi), il pane e la loro proposta di benvenuto è invitante e sorprendente: sfera di tonno con pomodorino del piennolo. Semplicemente deliziosa.

Sfera di tonno con pomodorino del piennolo
Sfera di tonno con pomodorino del piennolo

Fantastico incipit per il nostro pranzo. Come antipasti scegliamo una meravigliosa catalana di polpo, calamari e gamberi su biscotto di mais. Questo piatto è davvero pazzesco, mi ha conquistato con quel binomio di pesce e verdurine e la nota leggermente croccante del biscotto di mais.

Catalana di polpo calamari e gamberi su biscotto di mais
Catalana di polpo calamari e gamberi su biscotto di mais

E che dire del carciofo arrosto con totano scottato su cremoso di pecorino? Altro abbinamento di mare e terra vincente e poi quella crema di pecorino con la sua nota sapida ci stava una meraviglia. Abbiamo apprezzato moltissimo.

Carciofo arrosto con cremoso di pecorino e totano scottato
Carciofo arrosto con cremoso di pecorino e totano scottato

Poi prendiamo delle sorprendenti alici ripiene di friarielli con cremoso di provola. Altra proposta fantastica, perfettamente fritte le alici che ben si sposano con i friarielli. Piacevole poi è intingerle nel godurioso cremoso di provola, e mangiarle così, con un rito quasi ancestrale, che rende il tutto un piatto ad alto tasso di “erotismo gastronomico”. In una parola: divine.

Alici ripiene di friarielli con cremoso di provola
Alici ripiene di friarielli con cremoso di provola

Il nostro pranzo da Mamma Elena procede alla grande, inganniamo il tempo sorseggiando il nostro vino, in attesa dei primi. Poco dopo ci vengono serviti. Ecco i ravioli ripieni di burrata con crudo di scampi e tartufo nero. Il piatto è davvero notevole. Gradevolissimi i ravioli ovviamente handmade, ripieni di una voluttuosa e delicata burrata, accompagnati con un crudo di scampi da urlo. E poi a completare il piatto e regalargli una nota di terra, il regale tartufo a scaglie. Chapeau.

Raviolo ripieno di burrata con crudo di scampi e tartufo nero
Raviolo ripieno di burrata con crudo di scampi e tartufo nero

Come altro primo abbiamo scelto le linguine con vongole, funghi pioppini e pomodorini gialli. Cremose, avvolgenti, profumate, appaganti, con la cottura al dente come piace a noi, un piatto davvero eccellente, equilibrato con il sentore dolciastri del pomodorino giallo che bilancia la nota sapida delle vongole e quei funghi chiodini piacevoli e consistenti ad ogni morso. Chiedimi se sono felice ….

Linguine con vongole pioppini e pomodorini gialli
Linguine con vongole pioppini e pomodorini gialli

Decidiamo di prendere anche un secondo in due e la scelta cade su una rassicurante frittura di calamari. Volevo quella, la desideravo davvero e devo dire mai scelta fu più azzeccata perché l’ho trovata perfetta: calamari freschissimi, frittura asciutta e non unta.

Frittura di Calamari
Frittura di Calamari

Saltiamo il dolce e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 110 euro in due, conto assolutamente corretto e adeguato al contesto e alla qualità delle proposte di cucina e della materia prima utilizzata.

Non è la prima volta che veniamo qui da Mamma Elena e non possiamo che confermare ciò che abbiamo scritto il precedenza. “Repetita iuvant” dicevano i latini con una locuzione che in questo caso calza a pennello. Vale a dire “le cose ripetute giovano”, e quindi giova ripeterci. Mamma Elena è un piccolo gioiello nell’area vesuviana, una certezza. Il loro motto poi è paradigmatico: cucina, mare e Vesuvio. In effetti a ben vedere in quasi tutte le proposte del menù c’è un incontro riuscito e piacevole di mare e di terra. Il Vesuvio, il territorio incontra la cucina di mare. Il connubio è perfetto. La scelta delle materie prime è accurata, il pesce freschissimo e cucinato alla perfezione, tutto è eccellente. Il resto lo fanno la bravura di Gioacchino e Fabio Vorraro.
Due fratelli che portano avanti con passione, talento e sacrifici un grande progetto seguendo una filosofia ben precisa. Il tutto nel nome e nel ricordo della cara mamma.
Il servizio è professionale e veloce. Il rapporto qualità-prezzo a parer nostro è corretto e assolutamente adeguato alle proposte di cucina. Mamma Elena a San Giuseppe Vesuviano è un indirizzo che non può mancare nella nostra guida dei ristoranti e degli indirizzi da non perdere. Certezza.

Ristorante Mamma Elena
Via Martiri di Nassirya, n.62
San Giuseppe Vesuviano (Na)
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Giovedì, 29 Dicembre 2022 09:50

Mezzanelli lardiati

Questo è un piatto legato alla tradizione contadina napoletana e pare abbia avuto origine nel 700. Il protagonista della ricetta è il lardo, da qui deriva il nome. Si prepara normalmente nella stagione fredda. La presenza del lardo ci fa capire che non è certamente un piatto “light” ma è talmente gustoso e saporito che ogni tanto si può “sgarrare” e concedersi uno strappo alla regola.
Ti proponiamo la ricetta dei mezzanelli lardiati del bravissimo chef Alessandro Serafino di Battilapaglia Ristorante e Pizzeria. Alessandro li ha preparati per noi e ci spiega come farli a regola d’arte.

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr di mezzanelli spezzati
- 150 gr di lardo (qui è stato usato lardo di maiale nero)
- 100 gr di pecorino
- 800 gr di pomodorini (pizzutelli del Vesuvio)
- 1 spicchio di aglio
- Sale q.b.
- Peperoncino q.b.
- Qualche fogliolina di basilico

Procedimento:

La prima cosa da fare è tritare finemente il lardo, deve raggiungere la consistenza di una crema densa, trasferirlo in una padella e farlo sciogliere a fiamma bassa senza olio.
Ti assicuriamo che il profumino è inebriante…

Lardo che si scioglie in padella
Lardo che si scioglie in padella

Una volta sciolto il lardo, aggiungere l’aglio tritato (o schiacciato) e un po’ di peperoncino (a piacere). Dopo due minuti aggiungere i pomodorini tagliati a metà. Far cuocere il tutto a fiamma lenta per circa 30 minuti aggiustando di sale.

Pomodorini in cottura
Pomodorini in cottura

Intanto facciamo cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla ancora al dente e saltarla nel sugo terminando la cottura. Mantecare con del pecorino a pioggia e alla fine aggiungere qualche fogliolina di basilico. Ecco i nostri mezzanelli lardiati. Il piatto è pronto !

Mezzanelli lardiati Dettaglio
Mezzanelli lardiati 

- Chef Alessandro Serafino -


Battilapaglia Ristorante Pizzeria
Via Variante SS18, 80 km 74 - Di fronte Stadio Pastena
Battipaglia (Sa)
Tel. 0828 195 1076
Visita la pagina Fb di Battilapaglia Ristorante e Pizzeria

Questo è un meraviglioso piatto dello chef Antonio De Francesco del Ristorante Del Borgo a Castel di Sasso.

Partendo dal concetto su cui di basa lo spaghetto aglio, olio, peperoncino e prezzemolo, lo chef ha voluto arricchire il piatto più diffuso nelle notti estive trascorse con gli amici che “fatta una certa” esclamano:“Facimmece due spaghetti aglio e olio”.

Antonio de Francesco ha voluto un sapore più ricco mantenendo intatta la semplicità della preparazione con un richiamo a quelli che sono i prodotti del territorio a cui è molto legato, come le olive da mensa Caiazzane ed i vini delle zone dedite alla produzione di vino Casavecchia e Pallagrello. Occhio alla ricetta…

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr Spaghetti di Gragnano IGP
- 200 gr Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOC
- 100 gr Olive da mensa Caiazzane
- 10 gr Porro
- 10 gr Aglio
- 50 gr Pane Grattugiato
- 10 gr Pinoli
- 100 ml Olio EVO Carpellese
- 1 Ciuffo di prezzemolo
- 1 Ciuffo di Basilico
- Sale & Pepe QB

Procedimento:

Per il fondo

In una padella ampia mettiamo tutti gli ingredienti a freddo seguendo questo ordine:
Olio EVO Carpellese, olive da mensa Caiazzane precedentemente denocciolate, porro e aglio tagliati a julienne in modo che in cottura non brucio ma rilasciato tutto il suo sapore, prezzemolo spezzettato, basilico spezzettato.

Lasciamo tutti gli ingredienti a bagno nell’olio evo per circa 10 minuti mescolando con un cucchiaio di tanto in tanto.

Per il pane grattugiato

In un’altra pentola versare il pane grattugiato e cuocere affinché non si tosti. Bastano circa 10 minuti. Vi accorgerete che è pronto quando assume un color caramel.

Per la pasta

In una pentola portiamo l’acqua a bollire e caliamo la pasta non prima di aver provveduto ad aggiungere il sale.
Cuocere la pasta per metà del suo tempo in acqua bollente nell’altra metà nell’intingolo che abbiamo preparato con tutti i nostri ingredienti.

Per finire

Una volta trascorsi 3/4 minuti di cottura delle pasta accendiamo la nostra padella con tutti gli ingredienti e portiamo leggermente a bollore, dopodiché inseriamo una manciata di pinoli e i nostro pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOC. Cuociamo per circa 2/3 minuti finta che l’olio non inizi a colorarsi con in succo dei pomodorini e tuffiamo dentro la pasta, allunghiamo un po di aqua di cottura e procediamo con la mantecata fino a cottura completa della pasta.

Come servire
In un piatto a fondina creiamo un nido di spaghetti, cospargiamoli con un abbondante mestolo di sugo creato dai nostri ingredienti, spolveriamo con una manciata di pane grattugiato, pinoli e guarniamo con delle foglie di prezzemolo e basilico spezzettato.

Spaghetti di mezzanotte Particolare
Spaghetti di mezzanotte Particolare

N.B. Lo si può abbinare ad un vino rosso non troppo tannico come un Casavecchia Petronilla o un Pallagrello Aia delle Monache vino prodotto nelle Antiche Terre del Principe di Castel Campagnano.

- Chef Antonio De Francesco –

 

Ristorante Del Borgo
Piazzetta San Biagio n. 7
Castel di Sasso (Ce)
Tel : 0823 87 80 51 – 347 29 26 204 – 340 51 42 579
Visita il sito web del ristorante del Borgo

Visita la pagina Fb dello Chef Antonio de Francesco 

Venerdì, 08 Aprile 2022 12:16

Gli spaghetti alle vongole fujute

Dove sono le vongole? Sono scappate, “fujute” in lingua napoletana. E’ questa la particolarità di questo primo piatto della tradizione napoletana la cui origine è incerta. Gli spaghetti alle vongole fujute sono un piatto sorprendente, la sua origine di certo affonda le radici nell’antica arte di arrangiarsi e nel genio e creatività tipici del popolo napoletano.
C’è anche chi sostiene che ad inventarlo sia stato il grande Eduardo De Filippo. Fatto sta che è semplicissimo da fare e ti darà davvero la sensazione, chiudendo gli occhi, di gustare gli spaghetti alle vongole, con piccolo dettaglio, le vongole non ci sono!
A dare un sentore simile a quello del mare è il prezzemolo presente in modo abbondante e che regala al piatto questo sapore particolare.
Il bravo chef Alessandro Serafino di Battilapaglia Ristorante e Pizzeria li ha preparati per noi e ci ha regalato la ricetta. Eccola….

Ingredienti per 4 persone:

- 420 gr spaghettoni di Gragnano (spaghetti o vermicelli)
- 400 gr di Pomodorini freschi (qui ho usato il Datterino fresco)
- 2 Spicchi di Aglio
- Olio Extra vergine di Oliva q.b.
- Sale q.b.
- Prezzemolo Abbondante
- (se piace Peperoncino ma giusto un po’)

Procedimento:

Far imbiondire l’aglio in una padella ampia con dell’olio extra vergine di oliva, (se piace, aggiungere un po’ di peperoncino). Aggiungere anche i gambi del prezzemolo tritati molto piccoli e saltarli giusto per qualche secondo. Quindi vanno messi anche i pomodorini a spicchi, e bisogna cuocere il sugo per circa 10 minuti. Aggiustare di sale e togliere l’aglio.
Cuocere gli spaghettoni in abbondante acqua salata e scolarli al dente. Tenere da parte un po’ di acqua di cottura della pasta, servirà per saltare gli spaghetti nel condimento.
Saltare gli spaghetti nella padella con il sughetto, aggiungendo un po’ di acqua di cottura della pasta finché non otteniamo la consistenza desiderata.
A fine cottura, togliere la padella dal fuoco, aggiungere abbondante prezzemolo fresco tritato e un filo di olio extravergine di oliva, mescolare e servire. Prova a farli…

Gli spaghetti alle vongole fujute dello chef Alessandro Serafino
Gli spaghetti alle vongole fujute dello chef Alessandro Serafino

- Chef Alessandro Serafino -

Battilapaglia Ristorante Pizzeria
Via Variante SS18, 80 km 74 - Di fronte Stadio Pastena
Battipaglia (Sa)
Tel. 0828 195 1076
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