Campania

Siamo tornati a Campobasso alla Grotta da Concetta. Spesso mi fermo qui perché adoro l’atmosfera familiare e accogliente che si respira in questa osteria quasi d’altri tempi, dove protagonista è una cucina molisana generosa e genuina. Siamo al centro di Campobasso, quasi nel centro storico in Via Larino. Il locale è davvero gradevole, tutto in pietra, i soffitti sono in legno, ci sono tre sale, ognuna con un suo fascino particolare e poi c’è un ambiente esterno. Anche l’illuminazione è studiata e contribuisce a rendere magico il luogo. La Grotta da Concetta è una vera istituzione.

La Grotta da Concetta Campobasso Insegna allingresso
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna all'ingresso

In questa osteria – trattoria trovi una cucina molisana semplice, sincera ma ben eseguita, con materie prime di assoluta qualità, un’ottima carne e un rapporto qualità – prezzo fantastico. Ma andiamo per gradi. Sono tornato alla Grotta da Concetta in compagnia tra gli altri del mio amico architetto templare gourmet Michele, che qui ormai è di casa. Ero anche io dalle parti di Campobasso e abbiamo pensato di fermarci a pranzo qui. Il locale è sempre suggestivo, ci accomodiamo al nostro tavolo in una sala tutta in pietra con un maestoso camino e i soffitti in legno.

La Grotta da Concetta Campobasso Suggestivo angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Una suggestiva sala interna

Non aspettarti effetti speciali, qui regna la genuina semplicità, anche la “mise en place” è semplice, spartana. Anche il menù è oserei dire “minimal”: in pratica un foglio con elencate tutte le proposte del giorno (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Il menù cambia quasi giornalmente ma alcune pietanze ci sono da sempre perché sono come il locale “una vera istituzione”. Per esempio se vieni qui non puoi perderti la pizza e minestra, in pratica una minestra di verdure con la pizza di granturco a tocchetti, che rende l’insieme divinamente croccante e godurioso. Altro piatto da non perdere sono gli spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore (arricchiti da peperone crusco), a volte li trovi anche nella variante con i broccoletti. Ma il menù è ricco di pietanze talmente invitanti che le assaggeresti tutte: dalle pallotte cacio e uovo, alla zucca fritta, dagli spaghetti con baccalà, cipolla e olive, allo spezzatino di vitello in bianco, dalla pizza di patate (che è ben diversa dal gateau) alla ciambotta di ortaggi. Poi la carne qui alla Grotta da Concetta è davvero super, da non perdere la salsiccia, o la bistecca di vitello alla griglia. Ogni giorno poi ci sono sempre un paio di dessert sempre interessanti. Il menù naturalmente cambia in base allo scorrere delle stagioni e i prodotti sono sempre freschi.
Ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto pane, burro, alici e spinaci. Abbinamento davvero azzeccato. Burro e alici è un matrimonio perfetto, sorprendente quanto ci stiano bene gli spinaci sopra.

Pane burro e alici con spinaci
Pane burro e alici con spinaci

Altro antipasto che prendiamo è la meravigliosa pizza e minestra, uno dei piatti “cult” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana: minestra di verdure e pizza di granturco. Quando veniamo qui, per me ordinare pizza e minestra è quasi un obbligo morale. Adoro il sapore terragno delle verdure e la nota croccante della pizza di granturco spezzettata e leggermente bagnata. Se prima di gustarla, ci passi sopra giusto un giro d’olio Evo molisano a crudo è una poesia.

La Pizza e minestra
Pizza e minestra

E’ il momento dei primi. Qui ci diamo alla pazza gioia. Siamo in tre. Ordiniamo un piatto di spaghetti aglio, olio, peperoncino e broccoletti con peperone crusco. La cottura della pasta è perfetta, il sapore dei broccoli si sposa a meraviglia con quello dell’aglio, olio e peperoncino. Davvero un bel piatto.

Spaghetti aglio olio peperoncino broccoli e il peperone crusco
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, broccoli e il peperone crusco

Così come non delude le nostre attese l’altro primo che abbiamo preso: spaghetti con carciofi, alici e olive e mollica di pane tostato. Un’esplosione di gusto, il sapido delle alici, il dolciastro dei carciofi, la nota croccante del pane tostato, le olive. Meraviglia...

Spaghetti con carciofi olive e alici
Spaghetti con carciofi, olive e alici

L’altro primo è un altro "must" da Concetta, non a caso lo ordiniamo quasi sempre: spaghetti con aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Questo piatto è una garanzia. Anche qui la cottura degli spaghetti perfetta e al dente, conditi alla perfezione, con il cavolfiore leggermente passato in padella che regala un sapore divino, il peperone crusco che regala il “crunch”. Chapeau.

Spaghetti aglio olio peperoncino cavolfiore e peperone crusco
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco

Noi Templari del Gusto siamo dei “gaudenti”, ormai lo avrai capito. Avevo adocchiato ad un tavolo vicino al nostro, un primo che mi aveva incuriosito. Decidiamo di prendere un piatto da dividere di spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Abbiamo fatto bene ad assaggiare anche questo. Meritava davvero, gli spaghetti sono conditi alla perfezione, belli umidi, sapidi il giusto con il gusto deciso del baccalà che si sposava a meraviglia con il sapore dolciastro della cipolla.

Spaghetti con baccalà cipolle e olive
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive

Siamo in tre e ordiniamo tre secondi. Come da tradizione quando siamo qui ecco una bella bistecca di vitello alla brace con insalata. La carne è davvero ottima, morbida e gustosa.

Bistecca di vitello alla brace e insalata
Bistecca di vitello alla brace e insalata

Immancabile anche la saporita salsiccia alla brace, servita con le puntarelle.

La Salsiccia alla brace e spigatelli
La Salsiccia alla brace e puntarelle

E il coniglio in porchetta, ossia disossato e arrotolato in porchetta con spezie e semi di finocchietto. Servito su un letto di verdure passate in padella. Che bontà….

Coniglio in porchetta
Coniglio in porchetta

Siamo davvero sazi. Nostro malgrado saltiamo il dolce, anche se in carta oggi tra le proposte di dessert, c’era una crostata con noci ed uva fragola che mi intrigava parecchio… Sarà per la prossima volta. Prendiamo due bichierini di passito La Nuvola di Piè, bianco passito Terre degli Osci di Agricolavinica, ottenuto da uve di Moscato bianco e Riesling, questo vino da fine pasto con il suo colore giallo oro carico, conquista per la sua personalità e la sua sobria eleganza e i suoi sentori di miele e albicocca. 

Bianco Passito Terre degli Osci La Nuvola di Piè
Bianco Passito Terre degli Osci La Nuvola di Piè di Agricolavinica

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo alla Grotta da Concetta 90 euro in tre. Ossia 30 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo più unico che raro. Complimenti.

La Grotta da Concetta è una garanzia. Il locale è caratteristico e regala un senso di familiarità e calda accoglienza. Qui trovi una cucina che affonda le radici nella tradizione molisana. I piatti sono ben eseguiti e realizzati con materie prime fresche e di qualità. La pizza e minestra è uno dei piatti must della Grotta da Concetta, gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore anche da soli valgono la visita, gli spaghetti con carciofi, olive e alici creano dipendenza. Super la carne, da non perdere la bistecca di vitello alla brace e la salsiccia. Il servizio è informale e veloce. Nota di merito per il conto. Oggi riuscire a mangiare bene e pagare per un pranzo completo 30 euro è davvero una rarità. Complimenti davvero. Tutto questo spiega il grande successo di questo locale amatissimo e frequentato. Piccola raccomandazione, visto che il locale è sempre pieno, è preferibile prenotare con dovuto anticipo. La Grotta da Concetta a Campobasso si conferma nella nostra guida sul web tra gli indirizzi molisani da non perdere. Garantiamo noi. Alla prossima…

 

 

La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

Pubblicato in Molise
Mercoledì, 28 Agosto 2019 00:01

Osteria al Vicoletto. Margherita di Savoia (Bt)

Siamo a Margherita di Savoia, località turistica famosa per le saline (le più grandi d’Europa), con un lunghissimo e bel litorale. Proprio qui in un vicoletto tra il lungomare e le Terme sulla centralissima Via Vittorio Veneto c’è il posticino che abbiamo scelto per cena: Osteria al Vicoletto.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Arriviamo e ci accomodiamo. A fare gli onori di casa c’è Grazia (gentile e sorridente) che insieme al marito Nicola sono l’anima dell’Osteria. Il locale è molto carino, semplice ma al contempo curatissimo con una bella mise en place.
Ci sono tavoli all’interno ma anche all’esterno nel pittoresco vicoletto. Noi ci accomodiamo all’interno e diamo un’occhiata al menù. Ecco la prima sorpresa: troviamo il menù scritto a penna, idea carina che ti fa capire anche come le proposte evidentemente cambino spesso in base alla stagionalità dei prodotti e alla disponibilità del pescato. Ci sono sette antipasti di mare, quattro di terra, quattro primi e quattro secondi. Poche proposte ma tutte molto curate e ben studiate, mi colpisce in particolare l’uso di prodotti a Km 0 e del territorio. Arriva il pane e da bere ordiniamo una minerale e due calici di Rosato Cerasuolo Doc Casino Murri della Cantina San Giacomo, un vino davvero intrigante, intenso, profumato con sentore di frutti rossi e nota floreale. Davvero un’ottima scelta..

Casino Murri, Cerasuolo Doc della Cantina San GiacomoCasino Murri, Cerasuolo Doc della Cantina San Giacomo

Come antipasti abbiamo scelto un polpo grigliato con patate, canestrato e pesto al basilico, assolutamente meraviglioso. Il polpo morbido, voluttuoso ben si sposava con le patate e con il canestrato. Una proposta interessante.

Polpo con patate caciocavallo podolico e fichiPolpo con patate, canestrato e pesto

Se possibile saliamo ancora di livello con il secondo antipasto: baccalà in crosta di scaldatelli (tipici taralli pugliesi) con friggitelli, pomodori secchi, lupini e vellutata di zucca. Questo piatto ci ha conquistato, spettacolare il baccalà, intrigante l’abbinamento con i pomodori secchi e la nota sapida dei lupini di mare a chiudere la dolcezza della zucca. Chapeau!

Baccalà in crosta con friggitelli, pomodorini secchi, lupini e vellutata di zuccaBaccalà in crosta con friggitelli, pomodorini secchi, lupini e vellutata di zucca

La nostra serata trascorre piacevolmente, passa anche Nicola (il padrone di casa) a sincerarsi che tutto sia di nostro gradimento. Non potrebbe che essere così! Vai con i primi ….
Optiamo per la calamarata agli spinaci con scampi e vellutata di zucca. Buoni ..

Calamarata agli spinaci con scampi e vellutata di zuccaCalamarata agli spinaci con scampi e vellutata di zucca

E i fusilloni di grano arso con mazzancolle, pomodorini gialli e crema di ceci. Azzeccato il connubio di mazzancolle e pomodorini gialli con la nota dolce e al tempo stesso “rustica” della crema di ceci. Un primo davvero eccellente.

Fusilloni di grano arso con scampi pomodorini gialli e vellutata di zuccaFusilloni di grano arso con scampi pomodorini gialli e vellutata di zucca

Visto che la nostra esperienza gastronomica ci sta convincendo, non possiamo esimerci dal degustare anche un secondo. Opto per seppie alla brace su una base di pomodori secchi, capperi e cetrioli, squisita !

Seppia alla grigliaSeppia alla griglia

Decidiamo di fermarci, saltiamo il dolce e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 70 euro in due. Buono il rapporto qualità - prezzo. 

 
L’Osteria al Vicoletto a Margherita di Savoia è un indirizzo da non perdere. E’ il frutto della passione di Nicola e Grazia per questo lavoro. La location è carina, all’interno il locale è semplice ma al contempo curato e dona un senso di familiare ospitalità. Davvero bello poi il vicoletto con i tavoli all’aperto e di sera poi ci sono tante luci a rendere magica la cena. Le proposte sono interessanti, poche ma studiate con cura, prevale ovviamente la cucina di mare ma unita ai buoni prodotti della terra a Km 0. Buono il rapporto qualità prezzo. Se siete a Margherita di Savoia è una tappa obbligata. Garantiamo noi …

 

Osteria al Vicoletto
Via Vittorio Veneto n.12
Margherita di Savoia (Bt)
Tel. 328 215 5668
Visita la pagina Fb dell'Osteria al Vicoletto 

Pubblicato in Puglia
Martedì, 07 Maggio 2019 20:57

Osteria A'Taccolella. Paupisi (Bn)

Il nostro viaggio per raccontarvi gli indirizzi da non perdere ci porta nel Sannio. Siamo a pochi Km da Benevento a Paupisi un piccolo comune immerso nel verde tra uliveti e vigneti situato in bella posizione panoramica alle falde settentrionali del Taburno-Camposauro. Arrivare qui è semplicissimo (c’è l’uscita Paupisi sulla S.S. Telesina). Abbiamo scelto di pranzare all’Osteria A’ Taccolella. Ci manchiamo da qualche anno e siamo tornati per gustare la cucina sincera e genuina di Irene Iannicelli ma andiamo per gradi.

Osteria A Taccolella. Paupisi Bn InsegnaOsteria A Taccolella. Paupisi (Bn) - Insegna

Dopo aver parcheggiato davanti al locale ci accomodiamo, abbiamo prenotato il nostro tavolo per tempo, (vi consigliamo sempre di prenotare soprattutto la Domenica a pranzo).
Ci accoglie Cosimo Rapuano perfetto e garbato padrone di casa, ci accompagna al nostro tavolo.
L’Osteria è come la ricordavamo: bellissima. Un tripudio di mattoni, legno, pietra, tufo e legno. L’atmosfera è calda e invita alla convivialità.

Osteria A Taccolella. Paupisi Bn IngressoOsteria A Taccolella. Paupisi (Bn) - Ingresso

Come nelle Osterie di un tempo non c’è menù alla carta ma le proposte del giorno vengono elencate da Cosimo con paziente e certosina precisione: antipasti, primi, secondi, contorni. Il minimo comune denominatore è uno solo: la qualità e la genuinità dei prodotti tutti (o quasi) a Km Zero e scelti in base alla stagione e alla loro reperibilità. Le carni poi sono eccellenti e provengono dalla Macelleria di Famiglia che si trova alle porte del centro storico del borgo. Qui le carni (provenienti dal Fortore beneventano) e i salumi vengono lavorati secondo la tradizione.
Prima dell’antipasto ci portano dei deliziosi tarallini al finocchietto e il buon pane di Paupisi. Da bere una minerale e un aglianico locale.

Tarallini con semi di finocchiettoTarallini con semi di finocchietto

Optiamo per due antipasti della casa: sono sei proposte che arrivano in rapida successione. Per cominciare salumi e pecorino locale. Un meraviglioso prosciutto, e poi capocollo, pancetta e salame della Macelleria di famiglia. I salumi sono di ottima fattura e fatti come tradizione vuole. Ottimo incipit…

Salumi e pecorinoSalumi e pecorino

Poi delle “pizzelle” (zeppoline) con rosmarino. Stuzzicanti e assolutamente originali, che buono quel sapore di rosmarino …

Pizzelle con il rosmarinoPizzelle con il rosmarino

Ci servono poi delle melanzane sott’olio fatte dalla mitica signora Irene, sempre buone, veri sapori contadini che si sposano con i ricordi di mammà. Quando il cibo fa riaffiorare ricordi …

Melanzane sott'olioMelanzane sott'olio

E a tambur battente dei crostini con salsiccia e provola. Meravigliosi. E dei carciofi ripieni…

Crostino salsiccia e provola e carciofi ripieniCrostino salsiccia e provola e carciofi ripieni

A chiudere la serie di antipasti uno spezzatino di vitello di un buono incredibile. La carne era eccellente, lo spezzatino gustoso, morbido. Un piatto che ci ha conquistati …

Spezzatino di vitelloSpezzatino di vitello

In attesa dei primi usciamo un pò fuori anche se il tempo non è dei migliori, ci sediamo un pò sotto il portico all'ingresso. Ma il nostro pranzo non è mica finito.... Rientriamo e ci attendono i primi. Ne abbiamo presi due diversi. 
Dei cicatielli con pomodori, salsiccia, scaglie di parmigiano e rucola. Un vero piatto della Domenica, rassicurante, gustoso, anche questo rimanda ai ricordi d'infanzia e che buona quella salsiccia sbriciolata .... 

Cicatielli con pomodorini salsiccia e rucolaCicatielli con pomodori salsiccia e rucola

E un piatto di fettuccine con i funghi porcini a cui mancava solo la parola. Buonissime, condite perfettamente con il buon olio d'oliva locale. 

Fettuccine con i porciniFettuccine con i porcini

Passa a salutarci anche Cosimo per assicurarsi che tutto vada per il meglio. E non può che essere così. E ora spazio ai secondi.... Agnello alla brace, con la carne morbida, succosa e che profumo!  


Agnello alla braceAgnello alla brace

E una salsiccia anche questa alla brace. Come contorno delle patate fritte. Sulla carne dovremmo aprire un capitolo a parte. Come detto provengono dalla Macelleria Rapuano, la macelleria di famiglia nata nel 1988 che si trova all'inizio del centro storico di Paupisi. Qui vengono tantissimi clienti anche da lontano per  prendere la carne e anche i salumi: soppressate, capocollo, pancetta, salame, salsiccia secca, tutto viene realizzato in modo totalmente artigianale e condito con ingredienti naturali. Davvero un luogo enogastronomico di eccellenza. 

Salsiccia alla braceSalsiccia alla brace

Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con una ricotta e pera fatte dalla brava Antonio Rapuano e un bicchierino di cherry. Ottimo davvero...

 Ricotta e peraRicotta e pera

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco meno di 30 euro a persona. Un rapporto qualità-prezzo eccellente. Davvero complimenti ...


L’Osteria A’Taccolella a Paupisi è una tappa imperdibile se amate la cucina del territorio, una cucina “di terra”, una cucina contadina nell’accezione più bella e nobile del termine. Qui si usano solo prodotti freschi, di stagione e di grande qualità. Qui il km zero è reale e non soltanto un modo di dire. Le materie prime vengono esaltate dalla bravissima chef Irene Iannicelli, sapiente custode di ricette antiche e di una tradizione che a tavola qui non tramonta mai. Il locale è gradevole, caldo, accogliente. Il servizio è veloce e professionale. Cosimo Rapuano è un perfetto padrone di casa, fantastico poi il rapporto qualità prezzo. Da provare e riprovare, parola dei Templari del Gusto. 

N.B. Attenzione L’Osteria A’ Taccolella è aperta il Venerdì sera, il Sabato sera, la Domenica a pranzo e su prenotazione gli altri giorni.



Osteria A’Taccolella
Via Valloni
Paupisi (Bn)
Tel. 0824 886069
Visita il sito web dell’Osteria A’Taccolella

 

 

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 01 Maggio 2019 23:53

Ristorante La Cantina. Bovino (Fg)

Siamo tornati a Bovino, splendido borgo della Daunia, sicuramente uno dei più caratteristici e belli della Puglia. Vi consigliamo di visitarlo, rimarrete a bocca aperta, un po’ come è capitato a noi qualche anno fa quando per la prima volta ci siamo venuti. Bovino è un centro ordinato, con tante cose da vedere: il Castello, la Villa comunale al cui interno c’è la bella Chiesa di Sant’Antonio. Il centro storico poi è una meraviglia, sorvegliato dall’alto dall’austero e maestoso Castello: è tutto un dedalo di stradine acciottolate, vicoletti, supportici, scale, palazzi storici e antichi portali. Passeggiamo e ammiriamo il Duomo (la Chiesa di Santa Maria Assunta la cui che risale al X secolo) e ci dirigiamo al Ristorante “La Cantina”, dove abbiamo prenotato il nostro tavolo per il pranzo. Di tanto in tanto torniamo da Nicola Consiglio al Ristorante La Cantina perché per noi rappresenta una piccola grande certezza: qui troviamo una fantastica, generosa cucina del territorio.

Siamo in un bel vicoletto, proprio nel cuore del centro storico. La Cantina dall’esterno da l’idea di una vecchia e piccola abitazione. Entriamo, il locale è come lo ricordavamo: piccolo appunto, ma accogliente e caldo. Un unico ambiente, domina la pietra, c’è un soffitto a botte, tanti oggetti di vita contadina e foto alle pareti e un bel camino. L'atmosfera è davvero bella. 

Ristorante La Cantina. Bovino FgRistorante La Cantina. Bovino (Fg)

Altra cosa che non è cambiata, il menù del giorno scritto su una lavagna in bella mostra su di una parete del locale: c’è l’antipasto del Contadino e poi quattro proposte di primi, quattro proposte di secondi e il dolce del giorno. Mi faccio portare anche la carta dei vini, ci sono vini di piccole aziende pugliesi e domina il Nero di Troia (siamo nel suo territorio del resto). Alla fine decido proprio di prendere un Nero di Troia locale al calice perfetto per accompagnare il nostro pranzo. 

Ordiniamo un solo antipasto del Contadino (uno basta perché è abbondante ed è più che sufficiente per due persone): si tratta di tante pietanze e piatti realizzati con prodotti di stagione del territorio. Molti non a Km ma a Cm zero coltivati o prodotti nell’azienda agrituristica di famiglia. Si comincia ….

Arriva il buon pane locale e un tagliere con uno squisito salame e tre tipi di formaggi realizzati dal Caseificio di Nicola Consiglio: uno al limone, uno al peperoncino e uno con la mentuccia.Buonissimi …

Formaggi e salameFormaggi e salame

E delle stuzzicanti montanare di montagna con origano. Che profumo!

Montanarine di montagnaMontanarine di montagna

Arriva poi una insalatina di ceci, caciocavallo, sedano, cipolla e aceto balsamico. Interessante …

Insalatina di ceci, caciocavallo, sedano e cipollaInsalatina di ceci, caciocavallo, sedano e cipolla

E una morbidissima e profumata ricottina fatta con latte vaccino. Anche questa prodotta dal Caseificio di famiglia.. Complimenti!

Ricottina con latte vaccinoRicottina con latte vaccino

Non finisce qui ! Ecco delle bruschette con caciocavallo fuso. 

Bruschetta con caciocavallo fusoBruschetta con caciocavallo fuso

Credete sia finito l’antipasto? No, no.. Anzi ! Ci servono un piatto con 6 piccole proposte, una sorta di finger food della Daunia: un tocchetto di pizza di patate, un fungo ripieno, una parmigianina di borragine, un tocchetto di pizza di granturco (polentina fritta), frittatina di borragine e nido d patate al forno. Che dire, il territorio in un piatto….

Giro di antipasti della casa. Finger food della DauniaGiro di antipasti della casa. Finger food della Daunia

E ancora una terrina con fave, piselli e carciofi. Che bontà …

Fave con piselli e carciofiFave con piselli e carciofi

Con un ritmo incessante ecco del farro con borragine e pomodorini..

Farro borragine e pomodoriniFarro borragine e pomodorini

Uno spezzatino di agnello e cocoria e uova. Dal sapore intenso e particolare..

Spezzatino di agnello uova e cicoriaSpezzatino di agnello uova e cicoria

A chiudere il nostro infinito antipasto patate con peperone crusco e olive. Una bontà incredibile. Patate e peperoni cruschi una volta i contadini le mangiavano a colazione prima di scendere a lavorare nei campi. 

Patate con olive e peperone cruscoPatate con olive e peperone crusco

L’antipasto del Contadino è stato un trionfo di sapori del territorio con proposte legate alla tradizione contadina. Delizioso nella sua semplicità. Da applausi..
Veniamo ai primi! Abbiamo scelto un piatto di fusilli alla “bersagliera” con pomodorini, caciocavallo e capocollo. Deliziosi…

Fusilli alla bersagliera con caciocavallo capocollo e pomodorinoFusilli alla bersagliera con caciocavallo capocollo e pomodorino

E i cavatelli con asparagi e salsiccia. Qui raggiungiamo davvero l’apoteosi.. Spettacolari nella loro genuina semplicità..

Cavatelli con asparagi e salsicciaCavatelli con asparagi e salsiccia

Siamo sazi ma decidiamo di prendere anche un secondo (in due), optiamo per i fagottini di vitello con caciocavallo e funghi con contorno di patate al forno. Anche questa è stata un’ottima scelta.

Fagottini di vitello con cuore di funghi e caciocavallo e patate al fornoFagottini di vitello con cuore di funghi, caciocavallo e patate al forno

Dulcis in fundo, decidiamo di degustare una torta di ricotta, delicatissima… Accompagniamo il dolce con due caffè e un liquorino di ciliegia.

Torta di ricotta e liquorino di ciliegiaTorta di ricotta e liquorino di ciliegia

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro bel pranzo 50 euro in due! Avete capito bene. Rapporto qualità prezzo da non credere.

Il Ristorante la Cantina a Bovino si conferma alla grande. Ci siamo tornati a distanza di un anno e il risultato non cambia. Punto fermo se volete gustare una sincera e genuina cucina locale. Dobbiamo fare i complimenti al patron Nicola Consiglio (anche l’altra sua creatura l’Agriturismo Piana delle Mandrie è luogo di eccellenza).
Abbiamo trovato una cucina contadina realizzata con prodotti a cm zero (passatemi il neologismo). I formaggi e i salumi prodotti dall’azienda agricola sono notevoli, le proposte sono tutte legate alla stagionalità. Bravissima la chef, la signora Rosaria capace di dar vita ad una cucina che sa esaltare le tradizioni contadine locali grazie ad una materia prima eccellente. Il servizio è veloce e schietto. Incredibile il rapporto qualità – prezzo. Insomma... in poche parole da non perdere se siete da queste parti. Garantiamo noi.


Ristorante La Cantina
Via Giovanni Barone 1,
Bovino (Fg)
Tel. 0881 96 18 49 - 389 78 97 956
Visita la pagina Facebook del ristorante La Cantina a Bovino

 

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Martedì, 27 Novembre 2018 09:00

Osteria Angelina. Trentola - Ducenta (Ce)

Siamo nell’agro aversano a Trentola – Ducenta, qui nella centralissima Via Roma c’è l’osteria che abbiamo scelto per il nostro pranzo: l’Osteria Angelina. Parcheggiamo l’auto senza difficoltà a pochi metri dal locale e ci accomodiamo, il personale molto gentile ci accompagna al nostro tavolo. Il locale è moderno, curato ma al contempo molto semplice e regala una sensazione di estrema familiarità. L’ambiente è caldo e si respira aria di sincera convivialità. Insomma ci sono tutte le premesse per un signor pranzo. Il menù non presenta molte proposte ma sono tutte interessanti ed è chiaro il tipo di cucina che questa osteria propone: una cucina orgogliosamente della tradizione campana e oserei dire anche casertana. Uno dei loro piatti forti è il mitico scarpariello. Ricetta tradizionale napoletana nata tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, quando i vecchi calzolai (gli scarpari appunto) venivano rifocillati e in un certo senso “pagati” per il loro lavoro con questo piatto realizzato con quello che si veva in cucina: il formaggio, il ragù (del giorno prima) e tanto basilico. Così nacque lo scarpariello, un piatto povero ma squisito e qui da Angelina è uno dei piatti più richiesti.

Osteria Angelina Trentola Ducenta Ce Sulla parete troneggia Il Re della casa Lo ScarparielloOsteria Angelina. Trentola - Ducenta (Ce). Sulla parete troneggia Il Re della casa - Lo Scarpariello

 
Cominciano le danze. Da bere una minerale e un ottimo Falerno del Massico delle Cantine Moio, intenso, fruttato con note di frutti rossi, dal sapore pieno, intenso e una struttura importante. Un bel vino pieno di personalità, ideale per accompagnare il nostro pranzo.
Cominciamo con un bel fritto realizzato a regola d’arte, asciutto, non unto: peperoni, melanzane, zucchine, un crocchè di patate e due frittelle. Ottimi..

Il FrittoIl Fritto

Ci portano poi un zuppa di fagioli con crostini, saporita, sapida, gustosa.

Zuppa di fagioli con crostiniZuppa di fagioli con crostini

E ancora fagioli piccanti con salsiccia sbriciolata. Anche questi ben fatti......

Fagioli piccantiFagioli piccanti

E un commovente gateau di patate. Che sapore amici! Delicato, fatto a regola d’arte, Quasi un sapore di altri tempi che ci rimanda alla cucina di una volta …

Gateau di patate e formaggioGateau di patate e formaggio

A chiudere il nostro antipasto una “signora parmigiana di melanzane”, siamo di fronte ad un classico e in questi casi quando gustiamo un classico siamo esigenti. Se non sono fatti a dovere siamo molto critici, qui dobbiamo dire che il livello della parmigiana è notevole, chapeau !  Il nostro pranzo fila via che è una bellezza. E’ il momento dei primi, non potevamo esimerci dall’assaggiare due cavalli di battaglia dell’Osteria, un piatto di spaghetti allo scarpariello, con tanto pomodoro, basilico e formaggio. Sublime, fatto come tradizione vuole…

Il mitico scarparielloIl mitico scarpariello

E una genovese di tutto rispetto. Anche qui si respira tradizione a piene mani, devo dire he abbiamo scelto due primi che sono un must a Napoli e il risultato è stato lusinghiero. Complimenti!

La genoveseLa genovese

Prendiamo anche un secondo, un tris di carne: fettina, cotoletta e salsiccia servita su pietra lavica con patate fatte in modo artigianale, fresche, tagliate al momento e aromatizzate con la paprika.

Tris di carne con patateTris di carne con patate

Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con una fetta di torta della nonna (ottima) e delle voluttuose graffe con cioccolato fondente.

Graffe ricoperte di cioccolato fondenteGraffe ricoperte di cioccolato fondente


Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 30 euro a persona. Un rapporto qualità prezzo davvero ottimo ! Bravi.
L’Osteria Angelina è il classico indirizzo che non tradisce le aspettative. Ottima osteria che propone piatti della tradizione cucinati benissimo e presentati discretamente. Le materie prime sono di assoluta qualità, i ragazzi in sala sono fantastici, il personale è solerte e gentile. Ottimo il rapporto qualità prezzo. La garanzia sta comunque in cucina, la signora Angela sa il fatto suo, cucina con amore e dispensa sorrisi ed emozioni con una cucina sincera che non delude le aspettative. Qui ci si sente coccolati come a casa e si possono riassaporare tanti piatti della tradizione ben cucinati e serviti. Fateci un salto amici, ci darete ragione. Da non perdere …


Osteria Angelina
Via Roma n.264
Trentola – Ducenta (Ce)
Tel. 349 088 4105
Visita la pagina Fb dell’Osteria Angelina

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 12 Settembre 2018 12:50

L'Osteria di Antonio. San Michele di Serino (Av)

La buona cucina della tradizione romana in Irpinia

Siamo a San Michele di Serino, siamo venuti in questo angolo di Irpinia per provare la buona cucina romana. Penserete che siamo impazziti e invece no...
Proprio qui infatti c'è l'Osteria di Antonio de Stefano."Romano de roma" di origini irpine. Antonio da qualche anno per motivi personali è ritornato nella terra dei suoi genitori e qui ha deciso di aprire questa osteria proponendo ciò che conosce meglio: la cucina tradizionale romana.
Parcheggiamo l'auto per strada a poche decine di metri dal locale. Attraversiamo un bel cortile (nelle calde giornate estive si può pranzare e cenare anche all'aperto).
Ci accomodiamo all'interno. L'aspetto è quello di una classica osteria di paese, spartana, l'ambiente semplice, quasi "casalingo" ma nel complesso gradevole.

In sala c'è anche un bel camino. Non è ancora tempo di accenderlo ma immaginiamo quanto sia piacevole nelle fredde e uggiose giornate invernali cenare davanti al fuoco acceso.
Antonio è il "Deus ex machina", il padrone di casa sotto tutti i punti di vista. E' un vero oste romano, cordiale, sorridente, sempre disponibile e (soprattutto) veloce.
Da bere prendiamo una minerale e una bottiglia di Fiano dell'azienda agricola biologica Orneta di Ariano Irpino, un bel vino bianco di un bel colore giallo paglierino, fresco, con una interessante nota minerale.

Fiano di Avellino dellazienda Orneta
Fiano di Avellino dell'azienda Orneta

Ordiniamo un antipasto della casa per due che cambia quotidianamente in base alla stagionalità e alla disponibilità delle verdure e dei prodotti.

Prima dell'antipasto un graditissimo benvenuto, una bella insalatina di ovuli freschi. Che bontà...

Insalata di ovuli freschi
Insalata di ovuli freschi

Poi nell'ordine ecco che arrvivano due tocchetti di frittata con fiori di zucca, mentuccia e pecorino, molto buona..

Frittatina con fiori di zucca mentuccia e pecorino
Frittatina con fiori di zucca mentuccia e pecorino

Una bella cicorietta ripassata in padella con una punta di peperoncino. Adoro la nota amarognola della cicoria ...

Cicorietta ripassata in padella
Cicorietta ripassata in padella

Dei finocchi gratinati al forno.

Finocchi gratinati
Finocchi gratinati

E ancora zucchine ripiene di provola passate al forno. Buone anche queste..

Zucchine al forno con la provola
Zucchine al forno con la provola

Ma raggiungiamo il top con un meraviglioso guanciale di Amatrice, profumato, delicato, che quasi si scioglieva in bocca.

il guanciale di Amatrice
Il guanciale di Amatrice 

Antonio di tanto in tanto passa per sincerarsi che sia tutto di nostro gradimento, non possiamo che annuire. Usciamo un pò fuori per respirare un pò di aria pura in attesa dei primi.

Eccoli ! Un assaggio di rigatoni alla Gricia (detta anche amatriciana bianca). Sarà che io ho un debole per la Gricia ma questa l'ho trovata spaziale... (con una perfetta cottura della pasta).

Gricia
Gricia

Poi un piatto di spaghetti quadrati alla carbonara. E cos'era! delicata, profumata, cremosa... e soprattutto gustosissima. Da Champions League!

Spaghetti quadrati alla carbonara
Spaghetti quadrati alla carbonara

Gustiamo anche un piatto di spaghetti cacio e pepe. Altro primo classico della cucina romana. Anche qui devo dire che l'esecuzione è stata perfetta. Fare il cacio e pepe sembra una cosa semplice ma vi assicuro che non è così.
Bisogna anzitutto scegliere un pecorino romano DOP di qualità e schiacciare o tritare i grani di pepe, in modo tale che con il caldo sprigionino tutto il loro profumo. E poi l'acqua di cottura della pasta con il pecorino dà vita ad una cremina che solo Dio lo sa...

Spaghetti cacio e pepe
Spaghetti cacio e pepe

Non possiamo esimerci dall'assaggiare almeno un secondo (che dividiamo) e allora ci concediamo un classico abbacchio al forno. Tenerissimo, succoso, saporito.

Abbacchio al forno
Abbacchio al forno

Dulcis in fundo (è proprio il caso di dirlo) una mousse al cioccolato per addolcire la serata.

Mousse al cioccolato
Mousse al cioccolato

Chiediamo il conto e paghiamo in due 60 euro. Prezzo onestissimo.

L'Osteria di Antonio a San Michele di Serino è davvero una piccola chicca per gustare la cucina della tradizione romana senza dover per forza andare a Roma o a Trastevere.
Non aspettatevi effetti speciali, il locale è semplice, per certi versi spartano ma estremamente familiare. In parole povere la classica e rassicurante osteria di paese.
I piatti sono ben eseguiti e fatti correttamente. Le materie prime sono di qualità (divino il guanciale di Amatrice). Da apprezzare l'uso di prodotti e verdure in base alla stagionalità e disponibilità. Niente di congelato o surgelato. 
Insomma la cucina è buona, decisamente migliore di tanti ristoranti e osterie della capitale ahimè concepiti (spesso) per turisti.
Se proprio dovessimo dare un consiglio diremmo che si potrebbe osare un pò di più proponendo anche altre cose legate alla romanità. L'Oste Antonio de Stefano è Top: affabile, genuino, sempre pronto a venire incontro alle esigenze del cliente.
Non grandissima ma sufficiente la carta dei vini (con molte cantine e aziende irpine). Onestissimo il rapporto qualità-prezzo.
Osteria romana in terra irpina da non perdere quando ti viene voglia di un piatto di carbonara, un'amatriciana o un cacio e pepe fatti a regola d'arte.

Osteria di Antonio
Via Viaticale n.19
San Michele di Serino (Av)
Tel.0825 595776

Pubblicato in Campania
Giovedì, 30 Agosto 2018 14:36

L'Arzilla Furcina (Lecce)

Una Fantastica osteria salentina

Abbiamo fatto un bel giro nel centro storico di Lecce, abbiamo ammirato palazzi, chiese, monumenti di quella che a giusta ragione viene definita la “Firenze del Sud”: la bella Piazza Sant’Oronzo, il salotto del capoluogo salentino con i resti dell’anfiteatro romano, Palazzo del Seggio, la Cattedrale, il Duomo e la sua piazza, qui  a Lecce domina il Barocco, un barocco sfavillante ma senza orpelli. E’ piacevole passeggiare nel centro storico tra negozi, locali e tanta gente, ma vale la pena allontanarsi da qui per raggiungere un posticino che non possiamo non segnalarvi.  E’ ora di cena e abbiamo prenotato all’Osteria L’Arzilla Furcina.
Siamo non lontani dalla centrale Piazza Mazzini, dove abbiamo parcheggiato l’auto. Il locale ha qualche tavolo esterno ma il bello è all’interno. E’ curato, carino, ben arredato (belli soprattutto i tavoli con il piano con le classiche cementine salentine). Un’atmosfera calda e familiare. C’è una bella musica di sottofondo che però permette di conversare senza difficoltà.
Ci accomodiamo, da bere prendiamo una minerale e una bottiglia piccola di Mjere Salento Rosso Igp da uva Negroamaro 100% dell’azienda Michele Calò. Un rosso spettacolare, corposo con un bel sentore di frutti di bosco.

Mjere rosso Salento di Michele CalòMjere rosso Salento di Michele Calò

In sala c’è Adriano, il padrone di casa, cortese, affabile e pronto a consigliarci per il meglio. Ti da l’idea di un vecchio amico che si prende cura di te. La cucina di questa Osteria è particolare, presenta piatti e proposte legate al territorio quasi tutte di terra (con l’eccezione di un paio di portate di mare ma non di più), la scelta è voluta, si privilegiano infatti prodotti dell’orto, i salumi e i formaggi locali. Insomma una cucina a Km zero ma ben eseguita. Arriva un loro benvenuto: delle bruschettine con cipolla salentina in agrodolce e songino. Interessanti.

Bruschettine con cipolla caramellata e songinoBruschettine con cipolla caramellata e songino

Poi prendiamo un antipasto denominato  “Scrocchio soffice”: crumble di pane speziato, burratina affumicata, capocollo di Martina Franca, pomodori scattarisciati e fuso di caciocavallo stagionato in grotta.


Pane speziato burratina affumicata capocollo di Martina Franca pomodori scattarisciati e fuso di caciocavalloScrocchio soffice 

Tutto eccellente, nota di merito per quel capocollo di Martina che si scioglieva in bocca e la burratina affumicata davvero ottima. Interessanti i pomodori scattarisciati, in pratica pomodori passati in padella con le cipolle, contorno tipico della tradizione contadina di queste parti.Prendiamo un solo primo ma eccellente: le orecchiette con crema di peperoni, burrata fredda e granella di pistacchio. Le ho trovate meravigliose, sorprendente l’abbinamento della crema di peperoni con la burrata e la granella di pistacchio a regalare una piacevole nota croccante.

Orecchiette con crema di peperoni burrata fredda e granella di pistacchioOrecchiette con crema di peperoni burrata fredda e granella di pistacchio

La nostra serata trascorre in maniera piacevole, tra una chiacchiera e l’altra. Di tanto in tanto Adriano viene al nostro tavolo per accertarsi che tutto vada per il meglio.
Abbiamo ordinato anche due secondi: medaglioni di filetto di maialino al balsamico con salsa fredda agrodolce e patate al forno. Un secondo commovente, credetemi i medaglioni di maialino si scioglievano letteralmente in bocca e cosa erano quelle patate al forno ! Divine, croccanti fuori e morbide dentro.


Medaglioni di filetto di maialino al balsamico con salsa fredda agrodolce e patate al fornoMedaglioni di filetto di maialino

L’altro secondo è una proposta di pesce denominata “Tuffo nel blu”: polpo cotto a bassa temperatura su crema di fave e cipolle rosse caramellate. Un polpo morbido e gustoso su una suadente crema di fave. Promosso a pieni voti.

Polpo cotto a bassa temperatura su crema di fave e cipolla caramellataPolpo cotto a bassa temperatura


Saltiamo il dolce e ci viene offerto il mirto artigianale fatto da loro. Buonissimo. Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena 65 euro in due.

Ci passa a salutare anche la chef Lina, la moglie di Adriano (è lei l’arzilla perché davvero è un vulcano). La cucina è la sua grande passione, l’altra è Adriano. E’ una vita che sono insieme ed insieme portano avanti anche questa osteria. Lo fanno con passione ed entusiasmo.
Qui trovate la tradizionale cucina salentina prevalentemente di terra, con l’uso di prodotti dell’orto, salumi, formaggi locali. Insomma qui c’è tanto Km zero. Lina in cucina sa il fatto suo, proponendo piatti della tradizione ben interpretati e presentati anche in chiave moderna. Il locale è gradevole, il prezzo onesto. L’Arzilla furcina merita una visita, fate una deviazione fuori dal centro storico e venite qui, non ve ne pentirete. Parola dei Templari del Gusto.

 

L’Arzilla Furcina
Via Filippo Bacile, n.25
Lecce
Tel. 391 332 0419
Visita il sito web dell’Osteria Arzilla Furcina

Pubblicato in Puglia
Mercoledì, 03 Aprile 2019 14:08

Pane e Salute. Orsara di Puglia (Fg)

Un antico forno a paglia, sapori dimenticati , pane e pizza da urlo.

Siamo ad Orsara di Puglia uno dei gioielli della Daunia, terra generosa ed aspra, terra di antiche tradizioni contadine che vivaddio sono ancora presenti. Capitiamo qui di sera e dopo aver girato un po’ per le pittoresche vie del borgo antico, tra strade acciottolate e antichi palazzi ci fermiamo da Pane e Salute. Questo posto merita davvero una visita.

Pane e Salute Orsara Fg Esterno con langolo delle erbe aromatichePane e Salute. Orsara di Puglia (Fg) - Esterno con l'angolo delle erbe aromatiche 

Qui si respira  la storia del luogo, una storia fatta di tradizioni passate, di massaie e famiglie contadine. Il “genius loci” del borgo lo si coglie appieno in questo locale portato avanti con grande passione da Angelo di Biccari discendente di una famiglia che da oltre 5 generazioni impasta e sforna pane.

Pane e Salute Orsara Fg I paniI Pani di Angelo di Biccari

Cominciamo col dire che qui c’è un antico forno a paglia (l’unico rimasto ad Orsara) datato addirittura 1526 ed ancora perfettamente funzionante. Qui anticamente le famiglie e le massaie del paese venivano a cuocere le loro pagnotte.

Pane e Salute Orsara Fg Il forno a paglia risalente al 1526L'antico forno risalente al 1526

Qui si sforna ancora il pane, un pane meraviglioso, profumato, saporito, con una bella crosta color scuro, un pane realizzato con farine da grani biologici locali (senatore cappelli,Pr 22, saragolla) e un lievito madre rigenerato da oltre 100 anni.
L’interno è rustico, con tanti oggetti della cultura contadina, arredamento spartano e tanta personalità.  Ci accomodiamo, siamo in tre.

Stasera Angelo ha deciso di farci degustare un po’ di pietanze locali e due pizze e allora cominciano le danze.. Da bere una minerale e il vino da uve Tuccanese di Peppe Zullo.
Arrivano subito delle bruschette con aglio mozzarella, pomodoro e rucola. Ottimo inizio..

BruschetteBruschette

Ecco la prima pizza in degustazione con mozzarella, mollica di pane, battuto di lardo con prezzemolo e aglio, fichi, salame piccante e la menta che c’è nell’angolo delle erbe fuori al locale.

Pizza con fichi salame mozzarella mollica di pane battuto di lardo con prezzemolo e aglio e la mentucciaPizza con mozzarella, mollica di pane, battuto di lardo con prezzemolo e aglio, fichi, salame piccante

Una pizza sorprendente, fragrante, profumata. Realizzata con lo stesso impasto che Angelo usa per fare il pane. Fantastica.

Poi di seguito ci portano anche degli antipasti: caciocavallo di Orsara….

Caciocavallo di OrsaraCaciocavallo di Orsara

Zucchine e melanzane dell’orto grigliate. Una piccola caprese con mozzarella e pomodoro.

CapreseCaprese

Capocollo e salamino paesani … Davvero eccellenti.

Salumi localiSalumi

Ecco che arriva la seconda pizza in degustazione. Angelo ci ha proposto una pizza con pomodorini e mozzarella. Che ve lo dico a fare…. Una bontà incredibile e che profumo!

Pizza con pomodorini e mozzarellaPizza con pomodorini e mozzarella

Credete sia finita qui? No..No …Arriva una bella parmigiana di melanzane fatta come si faceva un tempo.

Parmigiana di melanzaneParmigiana

Poi ecco il pancotto con cinque tipi di verdure (bietole, cicoria, finocchietto, cime di rapa, rucola, fagioli, patate e mollica di pane), il tutto condito con un filo d’olio e servito in una bella pagnottella, che poi si può spezzare e mangiare per accompagnare il tutto.

Minestra di verdure in pagnottaPancotto in pagnotta

Altra chicca che mi ha conquistato: le polpette di pane. Ricordi di un tempo, ricordi della nonna.

Polpette di panePolpette di pane

Le polpette di pane cuociono in un delicato e profumatissimo sugo di pomodorini freschi. Confesso che c’è scappata la scarpetta. Con questo sugo e con questo meraviglioso pane come si faceva a resistere?

Polpette di pane in cottura Che profumoPolpette di pane nel sugo in cottura

Poi ancora uno spezzatino di maiale e cipolle. A chiudere la nostra degustazione delle zeppoline artigianali e un bel limoncello.  Chiediamo il conto, paghiamo in tre 70 euro. Anche il rapporto qualità prezzo è favoloso.

Zeppoline artigianaliZeppoline artigianali

Torniamo a salutare Angelo di Biccari, parliamo un po’ con lui. Ci racconta della sua passione, della sua filosofia di vita applicata al cibo e al pane e poi ci fa dare uno sguardo al meraviglioso lievito madre che viene rigenerato da oltre 100 anni. Silenzio e sorpresa di fronte a questo spettacolo.

Lievito madre rigenerato da oltre 100 anniLievito madre rigenerato da oltre 100 anni

Pane e Salute ad Orsara è una tappa obbligata. Qui troverete la storia delle tradizioni contadine locali e un forno che da solo vale la visita. Il pane è eccellente. Angelo fa una pizza sorprendente, fragrante, gustosa, digeribile, farcita con prodotti di alta qualità tutti locali e stagionali. L’osteria poi propone pietanze e piatti che vi faranno tornare indietro nel tempo, piatti della tradizione contadina, sapori dimenticati e unici, come unico è questo locale. Da segnare in agenda tra gli indirizzi imperdibili.


Pane e Salute
Via Caracciolo n. 13
Orsara di Puglia (Fg)
Tel. 0881 964826

 

Pubblicato in Puglia

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