Giovedì, 24 Marzo 2022 19:36

La Pergola. Gesualdo (Av)

Siamo in Irpinia, un territorio che adoriamo e che ci regala sempre emozioni. Siamo tornati a Gesualdo, uno dei borghi più belli e suggestivi della provincia di Avellino. Il centro storico di Gesualdo è sempre spettacolare, dominato dall’imponente castello che fu di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa e famoso madrigalista del 500, conosciuto il Principe dei “musici”. Il borgo e il paesaggio circostante sono di una bellezza mozzafiato e cambiano colore e prospettiva seguendo il corso delle stagioni. Venire qui è sempre bello, così come è bello ed è tappa obbligata fermarsi a pranzo o a cena al Ristorante La Pergola.
Qui la cucina irpina trova la sua esaltazione, una cucina “di terra” che conquista perché rappresenta il giusto mix fra la tradizione e modernità. Le proposte della bravissima chef-architetto Franca De Filippis esalta i prodotti dell’orto e le eccellenze irpine in maniera sublime. La Pergola si trova in Via Freda, in campagna ai piedi del paese e del borgo. L’impatto è meraviglioso come sempre, dall’esterno la struttura in pietra regala un senso di pace, all’interno rispetto all’ultima volta che ci siamo stati ho notato dei cambiamenti nell’arredo e nel colore delle pareti, molto bella poi l’idea di creare un angolo (con tavolo) concepito per la degustazione ma comunicante con il resto della sala, unica differenza la scelta del pavimento di questo ambiente (la scelta del parquet trovo sia azzeccata). In pratica questo è una sorta di salotto del gusto inserito comunque in un ambiente che regala un senso di familiare convivialità e di benessere. Ci accoglie il padrone di casa Antonio Ferrante, un signore sotto tutti i punti di vista, educato, appassionato cultore del territorio irpino e dei prodotti meravigliosi che esso regala. Ci accomodiamo al nostro tavolo da due. 

Il menù non delude ed è improntato alla tradizione irpina. Mentre decidiamo arriva un piccolo benvenuto, due trancetti di pizza al pomodoro e due di focaccia.

Benvenuto
Benvenuto

Abbinati ad un Fiano della Cantina Di Prisco, interessante realtà di Fontanarosa a pochi km da Gesualdo. Questo Fiano è davvero intrigante, di un bel giallo paglierino, sentori fruttati e floreali, con una bellissima nota minerale.

Il Fiano di Di Prisco
Il Fiano di Di Prisco

In attesa degli antipasti Antonio Ferrante ci serve il pane locale (ottimo) ed il meraviglioso olio extravergine di oliva di ravece (monovarietale), un vero “must” del territorio. L’olio è dell’oleificio FAM di Venticano.

Olio Ravece FAM
Olio Ravece FAM

Da bere continuiamo con un rosso della Cantina iI Prisco, per restare in Irpinia anche con il vino. Optiamo su consiglio di Antonio per un aglianico Campi Taurasini Doc, un vino corposo, di un bel rosso rubino intenso, con sentori di frutti rossi e note speziate. Ottima scelta davvero.

Irpinia Campi Taurasini di Di Prisco
Irpinia Campi Taurasini di Di Prisco

Si comincia con gli antipasti. Ecco un piatto di salumi irpini: capicollo, pancetta, soppressata, salsiccia, prosciutto (del prosciuttificio Ciarcia) e in più un assaggio di pecorino Carmasciano. Salumi di ottima fattura, nota di merito per la soppressata e la pancetta (si scioglieva in bocca), sul Carmasciano rischio di ripetermi. Chi mi legge da anni, sa bene che è uno dei miei formaggi preferiti.

I Salumi irpini e il pecorino Carmasciano
I Salumi irpini e il pecorino Carmasciano

Esaltante l’altra proposta, una sfoglia di scarola con uvetta, stracciata e alici di Cetara. Un gioco di contrasti, sapori, profumi, consistenze. L’amarognolo della scarola che fa l’amore con la morbidezza della stracciata, la dolcezza dell’uvetta che contrasta con la nota sapida delle alici di Cetara, e poi la lieve nota croccante della sfoglia. Piatto riuscitissimo. Chapeau!

Sfoglia di scarola con uvetta stracciata e alici di Cetara
Sfoglia di scarola con uvetta, stracciata e alici di Cetara

Ordiniamo due primi diversi. Ecco dei ravioli di ricotta con pomodorini del piennolo, stracciata e cristalli di basilico. I ravioli sono rigorosamente handmade e fatti come tradizione irpina vuole.

Ravioli di ricotta con pomodorini del piennolo stracciata e cristalli di basilico
Ravioli di ricotta con pomodorini del piennolo, stracciata e cristalli di basilico

L’altro primo è la maccaronara con crema di broccoli, colatura di alici di Cetara, polpvere di peperoni e pane soffritto. Piatto che mi ha conquistato a partire dalla pasta fatta rigorosamente a mano, poi l’abbinamento dei broccoli con la colatura di alici è una garanzia, così come la nota croccante del pane soffritto. Ottima proposta davvero…

Maccaronara con broccoli colatura di alici di Cetara e pane soffritto
Maccaronara con broccoli colatura di alici di Cetara e pane soffritto

Il nostro pranzo prosegue in modo davvero piacevole. Abbiamo ordinato anche due secondi e nell’attesa, usciamo un po’all’esterno. Ci sediamo a chiacchierare su una bellissima panchina ammirando il verde e la natura intorno. Qui alla Pergola si sta davvero bene. Rientriamo in sala ecco i secondi: maiale a cottura lenta, con funghi cardoncelli, peperoni sott’aceto e arancia. Piatto commovente, la carne era morbidissima e voluttuosa. La cottura lenta del maiale denota una tecnica sopraffina. Che buoni poi i funghi cardoncelli!

Maiale a cottura lenta funghi cardoncelli peperoni sottaceto e arancia
Maiale a cottura lenta, funghi cardoncelli, peperoni sottaceto e arancia

Se il maiale ci è piaciuto non è da meno lo stracotto di vitello al Taurasi, con purè di patate e cavolo rosso. Paradisiaco.

Stracotto di vitello al Taurasi
Stracotto di vitello al Taurasi

Siamo sazi ma ci concediamo un dessert da dividerci. La nostra scelta cade sulla millefoglie con ricotta mantecata con miele sciroppo d’acero e amarene visciole. Che bontà…

Millefoglie con ricotta mantecata con miele sciropppo dacero e amarene visciole
Millefoglie con ricotta mantecata con miele, sciropppo d'acero e amarene visciole

Antonio Ferrante ci serve due liquorini alla mela e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo poco più di 45 euro a persona. Costo più che giusto e corretto se rapportato alla qualità dei prodotti utilizzati, al tipo di proposte di cucina e all’accoglienza professionale che troverai.

Il Ristorante la Pergola a Gesualdo per me rappresenta una certezza. Questo è un punto fermo della ristorazione irpina. Le proposte di cucina della chef Franca de Filippis sono convincenti ed esaltano i prodotti dell’orto e le materie prime come in una sinfonia in cui tutti gli ingredienti sono come strumenti che suonano alla perfezione lo spartito creando un equilibrio perfetto fra la grande tradizione irpina e un tocco necessario di creatività. Una cucina quella di Franca De Filippis che ha una sua “anima”, un carattere ben definito. Antonio Ferrante poi è un perfetto padrone di casa, gentile e sempre pronto a consigliare ed accompagnare gli ospiti nella scelta di piatti e abbinamenti. Buona la carta dei vini in prevalenza campani e irpini.
Altra cosa che adoro della Pergola è l’atmosfera che c’è in questo luogo, un ambiente rilassante e sereno che invita alla convivialità e dove bisogna dimenticare di guardare l’orologio per godersi il momento. Corretto il rapporto qualità - prezzo. Garanzia assoluta. Alla prossima….



Ristorante La Pergola
Strada comunale Freda, n.35
Gesualdo (Av)
Tel. 0825 401435
Visita la pagina Fb del ristorante La Pergola

Pubblicato in Campania
Domenica, 18 Luglio 2021 21:01

La Pergola. Gesualdo (Av)

Siamo tornati in Irpinia, territorio che adoriamo e precisamente siamo a Gesualdo, il bellissimo borgo dominato dal castello che fu di Carlo Gesualdo, il Principe di Venosa, celebre madrigalista del 500, il famoso principe dei “musici”. Chi ci segue sa che qui a Gesualdo c’è uno dei nostri indirizzi preferiti: il Ristorante la Pergola. Quando siamo da queste parti la visita qui è quasi un obbligo. Siamo innamorati della location, della cucina della chef- architetto Franca de Filippis e della generosa accoglienza, la gentilezza e la passione per il suo territorio di Antonio Ferrante.
E’ sera prenotiamo all’ultimo momento, fortunatamente troviamo un tavolo libero. Arriviamo, parcheggiamo l’auto nel comodo parcheggio della struttura. Il ristorante è in campagna proprio ai piedi del borgo che ci guarda dall’alto.

La Pergola Gesualdo Av Suggestivo angolo esterno
La Pergola Gesualdo - Suggestivo angolo esterno

L’impatto anche di sera è suggestivo, sembra di essere in un casale di campagna umbro, o toscano, o in Provenza ma non siamo in nessuna di queste regioni, siamo semplicemente nella bella Irpinia. La serata è gradevole si sta davvero bene per questo ci fanno accomodare all’esterno, al nostro tavolo da due. Ci accoglie il patron Antonio Ferrante e come al solito, lo fa da par suo con gentilezza e garbo. Diamo un’occhiata al menù che chiaramente segue la stagionalità di prodotti e materie prime.
Il menù è ben calibrato ed è ispirato alla tradizione irpina, cucina di terra dunque ma c’è anche l’immancabile baccalà, quasi un Re da queste parti. Si può optare anche per i menù degustazione da loro proposti (a 35 e 40 euro vini esclusi), ma noi scegliamo di ordinare alla carta.  Da bere prendiamo una minerale e (su consiglio di Antonio) un ottimo vino: l’Irpinia Campi Taurasini di Cantina Di Prisco. Un rosso del territorio eccellente, un aglianico sincero e voluttuoso con sentori di frutti rossi e una nota lieve minerale con tannini calibrati. Perfetto per accompagnare la nostra cena. Ci servono il buonissimo pane locale ed il meraviglioso olio extravergine di oliva di ravece (monovarietale) un vero “must” del territorio. L’olio è dell’oleificio FAM di Venticano. Garanzia.
Noi ordiniamo tre antipasti, cominciamo con i salumi irpini: capicollo, pancetta, salsiccia secca e un eccellente prosciutto crudo, e poi un immancabile un must del territorio, il caciocavallo podolico che da queste parti ha sempre il suo perché.

Salumi irpini e caciocavallo
Salumi irpini e caciocavallo

A seguire una proposta davvero intrigante: sfoglia di scarola, uvetta, stracciata e alici. Un gioco di consistenze in un perfetto equilibrio di sapori. Dall'amarognolo della scarola al dolce dell’uvetta, dall’avvolgente stracciata alla nota sapida delle alici. Fantastico.

Sfoglia di scarola uvetta stracciata e alici
Sfoglia di scarola uvetta stracciata e alici

Ed ecco un altro piatto pazzesco: purè di patate, carpaccio di vitello, pecorino, tartufo estivo e porcini. Una vera estasi di gusto (che cosa era quel carpaccio, spettacolare).

Purè di patate carpaccio di vitello pecorino e tartufo estivo
Purè di patate carpaccio di vitello pecorino porcini e tartufo estivo

Ci godiamo la nostra serata e la nostra cena e beviamo un altro calice di aglianico in attesa dei primi. Di tanto in tanto Antonio Ferrante passa per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio. Noi ordiniamo i paccheri con pomodoro, melanzane, salsa di provola, pesto di basilico e cacioricotta. Davvero gustosi, fatti alla perfezione, sprigionavano un inebriante profumino che ti invitava a nozze. Bontà assoluta. 

Paccheri con pomodoro melanzane salsa di provola pesto e cacioricotta
Paccheri con pomodoro melanzane salsa di provola pesto e cacioricotta

E che dire delle candele con crema di cacioricotta, zucchine, fiori di zucca e pecorino? La sublimazione della cucina di campagna. Ortaggi freschissimi, inebriante la crema di cacioricotta. Da applausi.

Candele con crema di cacioricotta zucchinefiori di zucca e pecorino
Candele con crema di cacioricotta zucchine fiori di zucca e pecorino

Visto che è abbastanza tardi e non vogliamo strafare saltiamo il secondo (ma torneremo presto a pranzo per gustare altre loro proposte). Ci tuffiamo sul dessert. Prendiamo una millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole. Semplicemente deliziosa…

Millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole
Millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole

E un Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate, altro dolce da “wow”.

Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate
Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate

Accompagniamo il dessert con due giri di passito, prima degustiamo il passito di Cantina Firriato con le sue note di miele e pesca e poi il secondo giro lo facciamo con il passito di Pantelleria Ben Rye di Donnafugata in cui al gusto tipico delle uve zibibbo si accompagnano piacevoli note fruttate una spiccata mineralità e una persistenza che sorprende. Chiediamo il conto e paghiamo in due poco più di 45 euro a persona. Corretto il rapporto qualità - prezzo.

Al Ristorante la Pergola di Gesualdo si viene sempre con la certezza di non restare mai delusi. Trovi una fantastica cucina del territorio. Puoi vivere un‘esperienza dei sensi assaporando la “lentezza” e la bellezza del luogo, le proposte della chef Franca de Filippis sorprendono e ammaliano. Tra le tante ci hanno colpito il carpaccio di vitello con purè, porcini, pecorino e tartufo (sublime) e i due primi a dir poco spettacolari che hanno come protagoniste le verdure di stagione. La location è suggestiva, l’atmosfera invita al relax e alla convivialità. Abbiamo trovato poi come sempre un’ottima accoglienza, merito soprattutto del padrone di casa Antonio Ferrante. Il servizio è veloce e attento. Corretto il rapporto qualità-prezzo.
La garanzia però è in cucina, dove c’è Franca de Filippis un vero vulcano, in lei passione e talento si coniugano e si traducono in una cucina che conquista. La Pergola a Gesualdo non può mancare in agenda e si conferma sulla nostra guida "on line" dei ristoranti da non perdere. Certezza.




Ristorante La Pergola
Strada comunale Freda, n.35
Gesualdo (Av)
tel. 0825 401435
Visita la pagina Fb della Pergola di Gesualdo

Pubblicato in Campania

Ti proponiamo una fantastica ricetta del ristorante La Pergola a Gesualdo (Av), è un interessante primo piatto che ti darà grandi soddisfazioni: fusilloni con baccalà, peperoni cruschi e broccoli. Prova a farli a casa....

Ingredienti per 4 persone:

– 300 g di fusilloni
– 300 g di baccalà dissalato
– 200 g di broccoli
– 4 peperoni cruschi
– 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
– aglio
– sale q.b.

Procedimento:

Pulire i broccoli e dividere le cime dalle foglie , lessarli in acqua bollente salata e passarli in acqua e ghiaccio. Lessare il baccalà e deliscarlo. In una padella far soffriggere l’aglio con il peperone crusco facendo attenzione a non bruciarlo. Togliere il peperone e aggiungere ¾ di baccalà e le cime dei broccoli. Far cuocere per cinque minuti.

Per la salsa di broccoli:

Far soffriggere l’olio con aglio, aggiungere le foglie dei broccoli e saltarli. Frullare il tutto aggiungendo dell’acqua bollente quanto basta per ottenere una salsa omogenea.
Cuocere i fusilloni al dente in acqua bollente, scolarli e saltarli con il baccalà e i broccoli aggiungendo dell’acqua di cottura. In un piatto mettere sul fondo la salsa di broccoli, adagiarvi sopra i fusilloni e terminare il piatto con la parte restante di baccalà e i peperoni cruschi.

La curiosità:

Il “peperone crusco” è il simbolo della cucina dell’entroterra lucano in particolare. E’ caratterizzato da uno spessore sottile del frutto e da un basso contenuto di acqua che consente una rapida essiccazione praticata secondo un metodo strettamente naturale, poi vengono infilati i peduncoli con uno spago fine ottenendo delle collane dette ”serte” che asciugano al sole, appese a pertiche o ringhiere. A completa essiccazione vengono fritti in abbondante olio extravergine di oliva ottenendo un prodotto croccante e fragrante. Ideale per guarnire primi piatti, carni rosse o baccalà; macinato in accompagnamento a varie pietanze o nell’impasto di formaggi e salumi; sbriciolato su paste al sugo, con aglio, olio e peperoncino o con mollica fritta. I peperoni cruschi sono squisiti!


La Pergola
Strada Comunale Freda n.4
Gesualdo
Tel. 0825 401435
Visita il sito web della Pergola di Gesualdo

Pubblicato in Primi
Martedì, 10 Luglio 2018 13:22

La Pergola. Gesualdo (Av)

Un piccolo scrigno di accoglienza, buona cucina irpina e relax. Garanzia.


E’ una bella Domenica di sole, siamo nella verde Irpinia in un territorio dove il verde quasi “urla” e la fa da padrone, un verde abbagliante in cui ci sono tanti piccoli paesi incastonati (alcuni davvero suggestivi). Siamo a Gesualdo, molto caratteristico con il borgo, il suo centro storico dominato dal maestoso castello che fu di Carlo Gesualdo principe di Venosa e celebre madrigalista del 500, il famoso principe dei “musici”.

Dopo aver girato un po’ci accorgiamo che è quasi ora di pranzo. Decidiamo di concederci una bella esperienza gastronomica e prenotiamo al ristorante La Pergola. Non è la prima volta che veniamo qui. La cucina di Franca De Filippis e l’accoglienza, l’entusuamo ed il garbo di Antonio Ferrante sono a noi già note.
Siamo fortunati, c’è un tavolo libero. Il ristorante è in campagna ai piedi del borgo.Arriviamo, c’è un comodo parcheggio. Dall’esterno l’impatto è suggestivo, ha l’aria di un locale di campagna toscano, per intenderci è a parer mio simile a quelli che trovi nella campagna senese. Intorno c’è tanto verde e ci incuriosisce degustare le proposte del menù di stagione.

La Pergola. Gesualdo (Av) - Esterno
La Pergola. Gesualdo (Av) - Esterno

Ci accoglie Antonio, sempre gentilissimo. Ci saluta calorosamente e ci accompagna al nostro tavolo (per scelta abbiamo deciso di pranzare all’interno). C’è una piccola cerimonia ma si sta comunque tranquilli.
Il menù è vario e calibrato ed è improntato alla tradizione irpina (off course!), cucina di terra dunque ma non mancano il baccalà e le alici.
Si può optare anche per i menù degustazione da loro proposti (a 25 e 35 euro vini esclusi), ma noi scegliamo pranzare alla carta.

Da bere prendiamo una minerale e ( su consiglio di Antonio) un ottimo vino: l’aglianico Masseria Cacciagalli (Roccamonfina IGT) dell’azienda vinicola I Cacciagalli. Un vino eccellente da agricoltura biologica e biodinamica, un vino non filtrato, non chiarificato, con sentori di prugna, di frutti rossi e una nota lieve di tabacco. Perfetto per accompagnare il nostro pranzo.

 L’aglianico Masseria Cacciagalli
 L’aglianico Masseria Cacciagalli

Arriva un piccolo benvenuto con due trancetti di pizza al pomodoro in forno e due di pizza con patate e cipolle (molto buoni).

Trancetti di pizza
Trancetti di pizza

Ci servono il pane locale (ottimo) ed il fantastico olio extravergine di oliva di ravece (monovarietale) un vero “must” del territorio. L’olio è dell’oleificio FAM di Venticano.

il Ravece dell'Oleificio FAM
il Ravece dell'Oleificio FAM

Non possiamo esimerci e allora buon pane con un ottimo olio cosa chiedere di più come incipit? Adoro il ravece con la sua personalità, la sua robustezza, il suo fruttato intenso e quelle note di pomodoro verde. Un signor extravergine. 

Pane locale e olio di ravece
Pane locale e olio di ravece

E’ il turno degli antipasti. Prendiamo gli orti di Gesualdo a tavola, un antipasto che vede protagoniste le verdure di stagione: uno sformatino con ricotta e zucchine (delicatissimo), una piccola polpetta di rape e patate (altro classico irpino) su gazpacho di pomodoro, un fiore di zucca ripieno, e un peperone imbottito su salsa di prezzemolo. Ottimo piatto e bella e scenografica presentazione.

Gli orti di Gesualdo a tavola
Gli orti di Gesualdo a tavola

Altro antipasto: pane soffritto con scarola, pinoli, uvetta, alici e burrata. Una proposta goduriosa, perfettamente equilibrata. Un gioco di contrasti, di sapori, di consistenze che si sposano a meraviglia e rendono questo piatto assolutamente sorprendente.

Pane soffritto con scarola, pinoli, uvetta, alici e burrata
Pane soffritto con scarola, pinoli, uvetta, alici e burrata

Antonio poi ci fa assaggiare una chicca: un formaggio stracchinato di capra del Caseificio Patrizio Della Polla di Bagnoli Irpino. Un formaggio commovente. A pasta molle che in bocca quasi si scioglieva e dal sapore delicato. L’ho trovato eccellente … e poi ben si sposava con il nostro vino. Connubio perfetto.

Stracchinato di capra
Stracchinato di capra 

Ordiniamo due primi diversi: dei meravigliosi spaghetti con baccalà, crema di patate, pan grattato aromatizzato con i peperoni cruschi, polvere di capperi e pomodorini infornati. Un piatto eccezionale, delicato ma al contempo con una spiccata personalità.

Spaghetti con baccalà, crema di patate, pan grattato aromatizzato con i peperoni cruschi, polvere di capperi e pomodorini infornati
Spaghetti con baccalà, crema di patate, pan grattato aromatizzato con i peperoni cruschi, polvere di capperi e pomodorini infornati

Poi dei ravioli fatti da loro ripieni di ricotta con fave, mentuccia, pecorino e qualche pomodorino infornato. Semplicemente divini.

Ravioli fatti da loro ripieni di ricotta con fave, mentuccia, pecorino e qualche pomodorino infornato
Ravioli fatti da loro ripieni di ricotta con fave, mentuccia, pecorino e qualche pomodorino infornato

Ordiniamo anche un secondo, nell’attesa usciamo un po’ all’esterno e ci sediamo a chiacchierare su una bellissima panchina tra fiori, gerani e tanto verde. Dobbiamo dire che si sta davvero bene.
Rientriamo in sala ecco il mio secondo: maiale a cottura lenta, con purè di patate al limone e liquirizia con foglioline di rucola. Commovente, la carne morbidissima. La cottura lenta del maiale denota una tecnica sopraffina. Chapeau!

Maiale a cottura lenta, con purè di patate al limone e liquirizia con foglioline di rucola
Maiale a cottura lenta, con purè di patate al limone e liquirizia con foglioline di rucola

Siamo sazi ma abbiamo voglia di un dessert fresco. Antonio ci viene in soccorso e ci propone una sorta di fior di fragola “rivisitato”: sorbetto ai frutti di bosco, gelato alla panna e fragole saltate in padella con foglioline di melissa.

Sorbetto ai frutti di bosco
Sorbetto ai frutti di bosco 

Per finire, un buon caffè e per me un Rum. Chiediamo il conto. Per il nostro pranzo ( due antipasti, due primi, un secondo e due dolci con acqua e vino) abbiamo pagato 80 euro.
Normalmente alla carta per un pasto completo alla Pergola di Gesualdo si spendono in media 35 euro esclusi i vini. Direi costo più che giusto se rapportato alla qualità dei prodotti utilizzati, al tipo di proposte e all’accoglienza professionale che troverete.
Salutiamo La bravissima Franca de Filippis la chef- architetto, capace di dar vita ad una cucina che esalta come in un’esplosione i prodotti irpini, una cucina che ha un’anima e una sua personalità ben definita. Salutiamo anche Roberto Buglione De Filippis altra validissima presenza in cucina. E ci congediamo da Antonio Ferrante.

La Pergola (Av) - Scorcio esterno
La Pergola (Av) - Scorcio esterno

Qui si vive davvero l’esperienza del buon cibo degustato con il giusto ambiente ed il giusto tempo. La vera filosofia Slow Food.
Del resto La Pergola aderisce all’alleanza tra cuochi e presidi Slow Food, l’alleanza è una rete di chef e ristoratori che valorizza i prodotti dell’Arca del Gusto di  Slow Food e le piccole produzioni locali. Lodevole.

Trovate prodotti del territorio ben cucinati e presentati, delle proposte di cucina capaci di sorprendere, un ambiente rilassante e sereno che invita alla convivialità. Interessante e non banale la carta dei vini. Abbiamo trovato poi un’ottima accoglienza, un servizio puntuale ed attento e (cosa non secondaria) un corretto rapporto  qualità-prezzo.
La Pergola è davvero un indirizzo sicuro dove degustare ottima cucina del territorio con punte di eccellenza. Un piccolo scrigno di accoglienza, buona cucina  e relax. Da provare. Parola dei Templari del Gusto!


Ristorante La Pergola
Strada comunale Freda, n.35
Gesualdo (Av)
Tel. 0825 401435
Visita la pagina Fb del ristorante La Pergola

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nasce con una finalità ben precisa: proporsi come un nuovo modo di raccontare il food, dinamico, creativo, accattivante, fuori dai soliti schemi.

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