Domenica, 21 Luglio 2019 21:45

Quel Fantastico Giovedì. Ferrara

Siamo a Ferrara la città degli Estensi, città altomedievale, bella e austera. Qui ogni angolo trasuda di storia e tradizioni. In pieno centro in Via Castelnuovo c’è l’indirizzo che abbiamo scelto per la cena: ristorantino Quel Fantastico Giovedì. Entrando l’atmosfera è decisamente piacevole, l’ambiente non è molto grande, la location è moderna ma senza eccessi, molto curata, c’è anche un grazioso dehor esterno. La mise en place è semplice ma al contempo raffinata. Nel complesso si sta davvero bene.

Mise en placeMise en place

Diamo uno sguardo al menù, ci colpisce la proposta gastronomica decisamente interessante: le antiche ricette ferraresi a volte rivisitate ma sempre nel rispetto della tradizione, e ancora proposte di terra e di mare con l’uso di materie prime e prodotti del territorio. Da bere prendiamo una minerale e un Cartizze Valdobbiadene superiore della cantina Canevel, fresco, elegante, con sentori fruttati. Un’ottima scelta.

Il Cartizze della Cantina CanevelIl Cartizze della Cantina Canevel

Ordiniamo come antipasto calamari e polpo su crema di basilico, patate, limone e pecorino romano. Delizioso, calamari e polpo morbidissimi e ho trovato davvero azzeccato l’abbinamento con la crema di basilico e patate.

Calamari e polpo su crema di basilico, patate, limone e pecorino romanoCalamari e polpo su crema di basilico, patate, limone e pecorino romano

Poi ecco i due primi, dei cappelletti (del resto siamo a Ferrara !) con ragù bianco di triglia, piselli freschi e tartufo nero estivo. Davvero ottimi. Delicatissimi i cappelletti fatti a regola d’arte., interessante il ragù bianco di triglia.

Cappelletti al ragù bianco di triglia, piselli freschi e tartufo neroCappelletti al ragù bianco di triglia, piselli freschi e tartufo nero

E poi un piatto di passatelli con zucchine, vongole e mazzancolle. Non è la prima volta che degusto i passatelli ma questi sono davvero super, delicati e buonissimi.

Passatelli con zucchine, vongole e mazzancollePassatelli con zucchine, vongole e mazzancolle

La nostra cena trascorre piacevolmente, decidiamo anche di degustare un secondo in due e la nostra scelta cade su una meravigliosa tagliata di tonno con sale di Cervia, pesto di capperi e prezzemolo. Semplicemente divina.

Tagliata di tonno rosso con sale di Cervia, pesto di capperi e prezzemoloTagliata di tonno rosso con sale di Cervia, pesto di capperi e prezzemolo

Chiudiamo la nostra serata in dolcezza con cioccolato con frutti rossi, nocciole tritate e menta e due biscottini. Due liquorini e chiediamo il conto.

DessertDessert

 

Paghiamo per la nostra cena 89 euro in due, (25 euro il vino), direi rapporto qualità-prezzo corretto e adeguato al tipo di proposta gastronomica. Il ristorantino Quel Fantastico Giovedì è a parer nostro uno dei riferimenti della ristorazione ferrarese. Il locale è accogliente, molto bello e raffinato, il personale è gentile, professionale e cortese. E cosa importante sono sempre sorridenti, abbiamo trovato la bella accoglienza ferrarese. La cucina poi è uno spettacolo, qui si mangia “ferrarese” ma non solo e tutto è cucinato in maniera impeccabile con una scelta e selezione maniacale delle materie prime, tutte di alta qualità. Corretto il rapporto qualità – prezzo. indirizzo da non perdere, parola dei Templari del Gusto.

 

Quel Fantastico Giovedì
Via Castelnuovo n.9
Ferrara
Tel. 0532 760570
Visita il sito del Ristorantino Quel Fantastico Giovedì

Pubblicato in Emilia Romagna
Mercoledì, 17 Luglio 2019 00:32

Pensando A te. Baronissi (Sa)

Siamo alle porte di Salerno, a Baronissi nel cuore della Valle dell’Irno. Siamo venuti qui per pranzare al Ristorante Pensando a Te. Da tempo avevamo da tempo questo indirizzo segnato in agenda.
Parcheggiamo comodamente nel parcheggio di fronte al locale (volendo c’è spazio anche davanti al ristorante).

Pensando a te. Baronissi Sa
Pensando a te Baronissi (Sa).

Entrando l’impatto è gradevole: il locale è ampio, moderno, dalle linee sobrie ed essenziali e trasmette un senso di raffinata eleganza ma senza eccessi. Veniamo accolti con garbo, ci accompagnano al nostro tavolo.
Come al solito diamo un’occhiata al menù, c’è la possibilità di scegliere tra il menù degustazione di cinque, sette portate o menù degustazione baccalà. Noi optiamo per il menù “a la carte”. Da bere prendiamo una minerale e due calici di Chardonnay Alto Adige DOC di Terlan, un vino di un bel colore giallo paglierino, morbido, equilibrato, con sentori fruttati. Un vino di grande personalità ideale per accompagnare il nostro pranzo.

Alto Adige Chardonnay DOC di Terlan
Alto Adige Chardonnay DOC di Terlan

Arrivano i loro pani realizzati con impasto con biga: ai cereali, semola e polenta, integrale e poi grissini e i cracker. 

I pani e i grissini
I pani e i grissini

Ci portano il fantastico olio Evo monocultivar pisciottana Dop Cilento del frantoio Marsicani, lo proviamo accompagnandolo ai pani. Un olio davvero eccellente con sentori di carciofo e pomodoro verde e retrogusto erbaceo.

Olio Evo Monocultivar Pisciottana del Frantoio Marsicani
Olio Evo Monocultivar Pisciottana del Frantoio Marsicani

Prima dell’antipasto ci servono un interessante entrèe: chips di riso con emulsione al pomodoro, stuzzicante ….

Chips di riso con emulsione al pomodoro
Chips di riso con emulsione al pomodoro

Polpettine di ricotta con emulsione alla vaniglia … Davvero buonissime.

Polpettine di ricotta con emulsione alla vaniglia
Polpettine di ricotta con emulsione alla vaniglia

 

 

 

 

 

 

 



Crocchè di patate
fatte come si deve. 

Crocchè di patate
Crocchè di patate

Le mitiche montanarine..Che bontà! 

Montanarina
Montanarina

E frittelle di fiori di zucca, non unte, leggere, gustose.

Frittelle di fiori di zucca
Frittelle di fiori di zucca

E’ il momento degli antipasti. Abbiamo ordinato polpo arrostito su spuma di patate, fagiolini, crumble di olive. Qui mi sono “commosso”, il polpo era morbidissimo, saporito, delicato, azzeccato l’abbinamento con la vellutata e suadente spuma di patate.

Polpo fagiolini e vellutata di patate
Polpo fagiolini e vellutata di patate

E totanetto di paranza ripieno di zucchine e provola con crumble di pane e una spuma di patate. Semplicemente delizioso …

Totanetto farcito di zucchine provola affumicata di bufala profumo di sfusato ed erbette della costiera
Totanetto farcito di zucchine provola affumicata di bufala profumo di sfusato ed erbette della costiera

Il nostro pranzo prosegue alla grande, intanto ci godiamo lo spettacolo della cucina a vista, possiamo vedere lo chef Antonio Petrone e la brigata di cucina all’opera alacremente e con grande bravura. 

Ecco i nostri primi. Abbiamo ordinato un piatto di gnocchi di patate di Montoro fatti in casa con lupini di mare, origano e pomodorino datterino. Ottimo piatto, giustamente sapido, e che buoni e goduriosi gli gnocchi di patate, mi hanno fatto tornare in mente la nonna  e mia mamma che li faceva sempre..

Gnocchi di patate di Montoro con lupini di mare, origano e pomodoro datterino
Gnocchi di patate di Montoro con lupini di mare, origano e pomodoro datterino

L’altro primo è a parer mio un capolavoro, paccheri al ragù di ricciola: cottura al dente perfetta dei paccheri, ragù “godurioso” dal sapore di mare. Del resto sua maestà la ricciola con le sue carni prelibate si presta perfettamente ad una preparazione come questa e la esalta.

Paccheri al ragù di ricciola
Paccheri al ragù di ricciola

I primi sono entrambi deliziosi. Prendiamo anche un secondo in due e optiamo per il baccalà fritto con scarolina passata in padella con capperi e olive. Anche qui devo aprire una parentesi: questo è uno dei migliori baccalà fritti mai mangiati. La pastella è eccellente, il fritto asciutto, non unto, leggero come una piuma. Il risultato è a dir poco perfetto. Indovinato poi l’abbinamento con la scarola ripassata in padella con olive e capperi .

Baccalà fritto con insalatina di scarolina con capperi e olive
Baccalà fritto con insalatina di scarolina con capperi e olive

Siamo sazi ma troviamo miracolosamente lo spazio per un dessert: optiamo per i cannoncini croccanti di lingue di gatto farciti con yogurt, ricotta di bufala campana DOP e salsa mou.

Cannoncino croccante farcito di ricotta e yogurt di bufala campana Dop con salsa mou
Cannoncino croccante farcito di ricotta e yogurt di bufala campana Dop con salsa mou

E ancora, un caffè, un amaro e ci vengono servite altre dolcezze: torta allo yogurt, cantuccini e praline di cioccolato e nocciole di Giffoni. Graditissimi…

Torta allo yogurt, cantuccini e praline di cioccolato e nocciola di Giffoni
Torta allo yogurt, cantuccini e praline di cioccolato e nocciola di Giffoni

Paghiamo per il nostro pranzo 93 euro in due. Costo commisurato al tipo di esperienza gastronomica vissuta, al tipo di cucina e alla qualità delle proposte.

Il Ristorante Pensando a Te è un ristorante di spessore. Tappa da non perdere, il locale è grande, dalle linee moderne, essenziali, è raffinato ma senza eccessi. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere il tavolo in prossimità della cucina a vista e abbiamo potuto ammirare lo chef Antonio Petrone e la brigata al lavoro: uno spettacolo nello spettacolo. Personalmente adoro i ristoranti con cucina a vista anche perché mi piace sbirciare il dietro le quinte. Le proposte di cucina poi sono convincenti, di base la loro cucina è una cucina semplice come concetto che esalta le materie prime del territorio ed il buon pesce. I piatti vengono realizzati con maestria e tecnica, i prodotti sono di alta qualità. Ho apprezzato molto in particolare il polpo alla brace (paradisiaco), il ragù di ricciola (superbo) e il baccalà fritto (da Champions League).
Altra nota di merito è per il personale: impeccabile. Il servizio è attento, professionale e veloce. Al Risorante Pensando A te abbiamo vissuto una grande esperienza gastronomica che consigliamo al nostro pubblico, non resterete delusi. Lo chef Antonio Petrone ha talento e passione e qui si esprime alla grande. La sua è una cucina che ha un’anima, una personalità ed esalta i prodotti del territorio ed il pesce. Indirizzo da non perdere, garantiamo noi.

 

Ristorante Pensando A te
Via dei Due Principati, n.40
Baronissi (Sa)
Tel. 089 954740
Visita il sito web di Pensando A te Baronissi

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 10 Luglio 2019 22:00

Ristorante La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Siamo tornati in Irpinia ad Ariano Irpino, la città del Tricolle. Nella parte alta di Ariano c’è una vera istituzione: il Ristorante La Pignata. E’ questo l’indirizzo che abbiamo scelto per la nostra cena.
Abbiamo prenotato in anticipo il nostro tavolo da due per avere la certezza di trovare posto. Parcheggiamo senza problemi a pochi metri dal locale, entriamo, ci accompagnano al nostro tavolo. L’ambiente alla Pignata è come lo ricordavamo: gradevole, un mix di eleganza e di stile rustico e familiare che invita alla convivialità. Il personale è gentile e solerte e ci mette a nostro agio con Ezio Ventre perfetto padrone di casa.
Diamo un’occhiata al menù, ci sono due menù degustazione (più quello bimbi), molto interessanti ma noi decidiamo di ordinare “a la carte”.
Arriva il buon pane irpino con i grissini artigianali del biscottificio “Lilià”.

I pani e i grissini
I pani e i grissini

Da bere una minerale e due calici di Rosato Irpino dell’azienda Borgodangelo, una cantina di Sant’Angelo All’Esca che lavora davvero bene. In particolare il Rosato è ottenuto da Aglianico in purezza, un vino morbido, di bella struttura e con interessanti note fruttate.

Irpinia Rosato Borgodangelo
Irpinia Rosato Borgodangelo

Passa a salutarci Ezio, sempre gentile e prodigo nel consigliarci per il meglio. 

Arriva un fantastico entrée: pane sbriciolato con pomodorini e stracciatella. Un tripudio di gusto nella sua semplicità.

Pane irpino sbriciolato con pomodorini e stracciatella
Pane irpino sbriciolato con pomodorini e stracciatella

Ezio ci consiglia una degustazione di antipasti. Si comincia con una millefoglie di bufala, alici di Menaica (presidio di Slow Food), con sfoglie di pane su vellutata di fave. Meravigliosa, commovente il connubio della mozzarella di bufala con la suadente sapidità delle alici di Menaica, le sfoglie di pane croccante e la avvolgente morbidezza della vellutata di fave.

Millefoglie di bufala e alici con sfoglie di pane su vellutata di fave
Millefoglie di bufala e alici con sfoglie di pane su vellutata di fave

A completare questa poesia di sapori un grande olio: Zahir del frantoio San Comaio di Zungoli, monocultivar ravece, un olio fruttato, intenso, con note erbacee e dal gusto persistente. Chapeau!

Zahir monocultivar Ravece di San Comaio
Zahir monocultivar Ravece di San Comaio

Siamo partiti alla grande. Continuiamo con la nostra degustazione. Arrivano un carpaccio di vitello servito con una stracciatella di burrata, noci, perle di aceto balsamico, scaglie di grana e olio Evo Ravece profumato con la scorza di limone, prosciutto di cinghiale con tartufo, scorzone nero (estivo) di Bagnoli Irpino, carciofo in olio Evo e scaglie di caciocavallo. E a chiudere il nostro trittico prosciutto di cervo stagionato con cipolla in agrodolce. Interessante abbinare la cipolla al prosciutto di cervo dal gusto molto deciso. Per stemperarlo è perfetta l’acidità e allo stesso tempo la nota dolce della cipolla.

Degustazione di prociutto di cervo, carpaccio di vitello e prosciutto di cinghiale
Degustazione di prociutto di cervo, carpaccio di vitello e prosciutto di cinghiale

A chiudere il nostro antipasto una vera chicca: arancino di risotto Carnaroli mantecato con salsiccia fresca, funghi porcini e tartufo nero, cuore di pecorino con chips al tartufo su vellutata di zafferano irpino. Anche questa proposta lascia il segno,buonissima. 

Arancino di riso carnaroli mantecato con funghi porcini e tartufo nero
Arancino di riso carnaroli mantecato con funghi porcini e tartufo nero

I primi sono un crescendo rossiniano, un mix di sapori irpini e creatività: ravioli di burrata con asparagi selvatici, datterini gialli, fonduta di pecorino e mollica al basilico. Spettacolari.

Ravioli con asparagi datterino giallo fonduta di pecorino e mollica al basilico
Ravioli con asparagi, datterino giallo, fonduta di pecorino e mollica al basilico

L’altro primo ci riporta nella tradizione: cicatelli al grano arso con pomodorini rossi e gialli, cacio ricotta e basilico fresco. Ammettiamo di aver ceduto alla scarpetta ma quel sughetto era troppo invitante …

Cicatelli al grano arso con pomodorini rossi e gialli, cacioricotta e basilico
Cicatelli al grano arso con pomodorini rossi e gialli, cacioricotta e basilico

Ordiniamo anche un secondo in due: coscia di faraona cotta a bassa temperatura con patate e peperoni padellati. La carne era morbidissima e si sposava alla perfezione con le patte e i peperoni.

Coscia di faraona con patate e peperoni spadellati
Coscia di faraona con patate e peperoni spadellati

Siamo sazi, ma Ezio ci serve un sorbetto al lime, fresco e invitante. Ideale per rinfrescare il palato. La nostre esperienza gastronomica termina qui. Paghiamo per la nostra cena 92 euro in due, conto commisurato alla qualità e al livello delle proposte degustate.

Il Ristorante La Pignata è un indirizzo storico della ristorazione irpina. Tappa essenziale per gli amanti della grande cucina irpina. La famiglia Ventre è maestra nel proporre piatti della tradizione presentati con spunti di originalità e creatività. Altra cosa da sottolineare è la grande capacità di ricerca dei prodotti e delle materie prime, da cui emerge la grande passione per questa terra e i suoi tesori. Venire qui significa immergersi in una cucina sincera, vera. Si parte dalla tradizione arianese e contadina, ma si spazia in Irpinia, in Campania, in Puglia. Qui la cucina racconta storie, emoziona davvero. Da sottolineare anche l’ottima pizza che si può gustare qui, ve ne abbiamo già parlato in passato. Il servizio è preciso e professionale, il conto adeguato alla qualità e al livello delle proposte. Assolutamente imperdibile. 

 

Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

Pubblicato in Campania
Domenica, 07 Luglio 2019 23:14

Fiore 1985. Sant'Agata de' Goti (Bn)

Rieccoci a Sant’Agata dei Goti, meraviglioso borgo sannita dove spesso torniamo, rapiti dal fascino del suo centro storico e del territorio circostante. Perfetto connubio di storia, arte e gastronomia. Uno dei nostri rifugi è il ristorante Fiore 1985, dove si può gustare un’ottima cucina del territorio quindi di terra ma anche una sorprendente cucina di mare. Lo chef Fiore delle Fave, ciarliero, simpatico sa il fatto suo e per noi rappresenta una vera garanzia.
Il ristorante si trova prima che cominci il cento storico in posizione adiacente al parcheggio di Piazza Tiziano della Ratta (ex Piazza Mercato). La location è come la ricordavamo: splendida. Siamo infatti nel corpo dell’antico castello normanno, dove un tempo c’erano le stalle. Ristrutturato in modo impeccabile, il locale rapisce per la sua bellezza: pavimento con chianche, pietra a vista e tufo, poi basta alzare gli occhi in su rimanere a bocca aperta: soffitto con volte a botte in pietra. E’ estate, si può cenare anche all’esterno sotto al glicine profumato, ma noi optiamo per restare all’interno.
Siamo in cinque, desiderosi di cenare a base di pesce. Ci accomodiamo, Fiore passa a salutarci, un rapido sguardo al menù ma stasera abbiamo davvero pochi dubbi.
Diamo il via alle danze. Prendiamo una minerale e per l’antipasto una bottiglia di "Principessa Gavia” di Banfi, un vino di un bel colore paglierino, delicato, con morbide note fruttate e una mineralità gradevole. Un bianco frizzante ideale per il nostro antipasto di mare …

Principessa Gavia di BanfiPrincipessa Gavia di Banfi

Si comincia…. Ecco l’antipasto di mare: insalatina di mare, alici marinate, salmone, spada, cocktail di gamberi in salsa rosa, ostrica, e tortino di zucchine con bon bon di baccalà pastellato. L'antipasto ci ha soddisfatto in pieno, il pesce è freschissimo, ben preparato. Buonissime le alici. Insomma siamo partiti alla grande. 

Antipasto di mareAntipasto di mare

La nostra cena procede in maniera gradevole tra una chiacchiera e l'altra. Intanto ci servono il sautè di cozze e vongole. A dir poco spettacolare, fatto come Dio comanda.

Sautè di cozze e vongoleSautè di cozze e vongole

Stanno per arrivare i primi, si cambia vino. Ordiniamo una bottiglia a me molto cara. Adoro la falangina di Bonea dell’Azienda Antico Ceppo. Una piccola cantina caudina che fa un prodotto di qualità. Un vino di un bel colore giallo vivo, con interessanti note minerali.

Falanghina di Boea Antico CeppoFalanghina di Bonea Antico Ceppo

Arrivano i primi: mezzi paccheri ai frutti di mare. Che sapore! Cottura perfetta della pasta e un “sughetto” da leccarsi i baffi.

Mezzi paccheri ai frutti di mareMezzi paccheri ai frutti di mare

Non da meno l’altro primo, per il quale ammetto di avere un debole: gli spaghetti alla vongole di Fiore sono tra i miei preferiti. E arriva la conferma anche dagli altri templari commensali. Uno spaghettino alla vongole da Champions League.

Spaghetti alle vongoleSpaghetti alle vongole

Siamo quasi sazi ma troviamo lo spazio per una grigliatina mista (ne prendiamo tre) : calamaro, scampo e gamberi alla griglia con contorno di insalata.

Misto grigliatoMisto grigliato

Si è fatto abbastanza tardi, saltiamo (ahime!) il dolce e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena poco più di 35 euro a persona. Ottimo rapporto qualità prezzo.


Fiore 1985 a Sant’Agata de’ Goti è davvero un ottimo ristorante. Qui trovate una buona cucina del territorio e un’eccellente cucina di mare. Il locale è bellissimo, si trova nel corpo dell’antico castello Normanno, il personale gentile, i prodotti e le materie prime utilizzate sono grande qualità. Lo chef Fiore delle Fave ha grande talento e si conferma come una certezza. Che vogliate cucina di terra o di mare (o anche una buona pizza) qui non sbagliate. Buono il rapporto qualità - prezzo. Da provare e riprovare. Parola dei Templari del Gusto. Alla prossima Fiore !


Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817
Visita la pagina facebook di Fiore 1985

 

 

 

 

Pubblicato in Campania
Martedì, 02 Luglio 2019 22:43

Osteria Da Caliendo. Bacoli (Na)

Siamo a Bacoli, piccolo gioiello nel cuore dei campi flegrei . Qui tutto è poesia, anche l’aria stasera è dolce e la brezza marina è inebriante. Per la nostra cena abbiamo scelto l’Osteria Da Caliendo. Siamo in collina, da qui la vista sul golfo è incantevole, anche di sera. Importante la presenza di un comodo parcheggio vicino al ristorante. Abbiamo prenotato il nostro tavolo da due per tempo. Arriviamo, ci accomodiamo.
Il locale è intimo, raccolto, romantico, gli arredi semplici ma d’effetto, il colore predominante è il bianco. Il punto forte è la bellissima terrazza panoramica con vista mozzafiato sul Golfo di Bacoli. Ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere una fantastica serata. Siamo pronti a farci coccolare dalla loro cucina di mare.
Come sempre diamo un’occhiata al menù.
Ordiniamo da bere una minerale e una falangina dei campi flegrei spumante brut Astro delle Cantine Astroni, un vino di un bel colore giallo paglierino, con interessanti sentori di frutta, una buona nota minerale , equilibrato e suadente. Perfetto per la nostra cena.
Cominciamo con gli antipasti: vellutata di patate con calamari zenzero e pepe rosa. Delicatissima, avvolgente ..

vellutata di patate con calamari, zenzero e pepe rosaVellutata di patate con calamari, zenzero e pepe rosa

Poi un interessante pesto di cozze con crostini caldi. Il pesto di cozze è bello sapido, dal sapore intenso, inebriante.

Pesto di cozze con crostini caldiPesto di cozze con crostini caldi

Poi ecco un antipasto mediterraneo: al centro una buonissima insalatina di mare, poi sgombro scottato alla piastra, gambero con pasta kataifi, alici imbottite di provola, tortino con baccalà mantecato e pepe rosa. Un antipasto di pesce strepitoso, buonissimo.

>Antipasto mediterraneoAntipasto mediterraneo

E ancora.... una mozzarella di bufala con insalatina pomodorini e crudo di gambero di Mazara: deliziosa…

mozzarella insalatina, pomodorini e gambero di MazaraMozzarella insalatina, pomodorini e gambero di Mazara

Tutte le proposte ci hanno convinto e conquistato. Da rimarcare il pesce freschissimo e cucinato a dovere. E’ il momento dei primi, ordiniamo un piatto di linguine con i ricci di mare, deliziosi, belli sapidi, si sente davvero tutto il sapore del mare.

Linguine con i ricci di mareLinguine con i ricci di mare

L’altro primo è sorprendente: pasta mista di Gragnano cotta in acqua di scampi, gamberi di Mazara, tartufo e spolverata di pepe rosa. Posso garantirvi che il gusto era eccezionale....

Mischiato delicato in acqua di scampo, gambero bianco e tartufoMischiato delicato in acqua di scampo, gambero bianco e tartufo

Siamo sazi, ma ci ripromettiamo di tornare presto per provare anche qualche secondo.
Chiediamo il conto e paghiamo in due 75 euro. Un rapporto qualità prezzo corretto, prezzo onestissimo.

L’Osteria da Caliendo a Bacoli è una piccola, grande istituzione. E’ Uua vera taverna di mare, con una cucina interessante, una location semplice ma d’effetto con un panorama mozzafiato. La cucina di pesce proposta da Caliendo è convincente e mette insieme tradizione e qualche spunto di innovazione. Il pesce è freschissimo e cucinato a dovere. Buonissimo il rapporto qualità – prezzo. Nota di merito anche per il servizio, puntuale e preciso. L’Osteria da Caliendo è assolutamente da provare senza “se” e senza “ma”. Parola dei Templari del Gusto!

 

Osteria da Caliendo
Via Wolfgang Amadeus Mozart, 67/A
Bacoli (Na)
Tel. 081 523 4073
Visita la pagina fb dell’Osteria da Caliendo

 

Pubblicato in Campania
Martedì, 25 Giugno 2019 21:28

La Taverna. Chioggia (Ve)

Siamo a Chioggia, conosciuta da molti come la Piccola Venezia per le caratteristiche urbanistiche del suo centro storico, molto simili a quelle di Venezia . La parte antica di Chioggia si sviluppa all’estremità meridionale della Laguna su alcune isolette collegate da ponti. Occorre dire però che la quasi totalità del centro antico è percorribile da auto e mezzi pubblici. Chioggia ci ha rapito con il suo fascino, la sua bellezza senza tempo e dopo una bella passeggiata.

Chioggia - scorcioChioggia - Scorcio

Decidiamo di concederci una cena e prenotiamo al ristorante La Taverna. Il locale si trova in una calle ed è grazioso, ha una veranda esterna e una sala interna con arredi e particolari che richiamano al mondo marinaro. L’ambiente è gradevole, intimo.

La Taverna. Chioggia (Ve) -  Veranda esternaLa Taverna. Chioggia (Ve) - Veranda esterna

Diamo un’occhiata al menù, ci sono una decina di proposte di antipasti, sei proposte di primi, sette secondi, tutti a base di pesce e con alcune ricette tipiche della cucina chioggiotta. Stasera vogliamo deliziarci con del buon pesce. E allora comincino le danze !
Da bere prendiamo una minerale e un Valdobbiadene prosecco superiore Merotto. Eccellente, fresco, sapido, raffinato, con una bella nota floreale e un perlage persistente. Sarà lui ad accompagnare la nostra cena.
Si parte, prendiamo una fantasia di cicchetti con crostacei e molluschi “caldi”. Davvero interessante: cozze, cicale, gamberi, scampi, sarde con la cipolla, e spada. Davvero una grande partenza.

Fantasia di cicchetti con crostacei e molluschi caldi
Poi polpa di granseola. Delicata e gustosa ….

Polpa di Granseola

Ordiniamo un misto “crudo la taverna”: la cicala, il gambero, lo scampo, l’ostrica, il tonno, una capasanta e un tortino di pesce spada. Fantastico, pesce freschissimo e ben presentato.

Crudo La TavernaMisto crudo "La Taverna" 

E delle capesante alla griglia, Deliziose....

Capesante alla grigliaCapesante alla griglia.

La nostra cena prosegue davvero alla grande. Il pesce è freschissimo e cucinato divinamente. Decidiamo di gustare anche un piatto tipico del luogo denominato : El mare incovercia’, in pratica pesce e molluschi cotti alla chioggiotta, vengono prima grigliati e poi passati in padella con olio, aglio, aceto e prezzemolo. Davvero buonissimo. 


Pesce cucinato alla ChioggiottaPesce e molluschi cotti alla "chioggiotta"

Due caffè e chiediamo il conto. Pagando in due 130 euro (25 euro il costo del Prosecco). Rapporto qualità prezzo corretto e adeguato al contesto e al tipo di cucina proposta.

Il ristorante La Taverna (Da Nadia e Felice) è stata una piacevole scoperta. Il locale è intimo, raccolto e gradevole e si trova in una calle della parte antica di Chioggia. Il titolare gentile e disponibile, il servizio è stato veloce e professionale ma a colpirci è stata soprattutto la cucina: un trionfo di pesce freschissimo e cucinato alla perfezione. Nota di merito per i crudi (divini) e per la proposta El mare incovercia’con il pesce cucinato alla chioggiotta (spettacolare). Corretto il rapporto qualità- prezzo (sui 50 euro a persona, escluso bevande). Sicuramente un indirizzo da tenere presente se siete da queste parti.


La Taverna
Via Felice Cavallotti n. 348
Chioggia (Ve)
Tel. 041 401806
Visita il sito web della Taverna a Chioggia

 

Pubblicato in Veneto
Giovedì, 20 Giugno 2019 18:19

La Locanda dei Sapori. Biccari (Fg)

Siamo tornati nella bella e misteriosa Daunia, un territorio che amiamo. Siamo in provincia di Foggia in una parte della Puglia lontana dai flussi turistici tradizionali ma che merita una visita. Questo è un territorio che ha una storia antichissima e poi boschi, monti, colline, antichi borghi, case in pietra, chiese e una tradizione gastronomica eccezionale. Siamo a Biccari suggestivo borgo collinare con un interessante centro storico e da cui lo sguardo si perde tra vigneti, oliveti, campi di grano, pascoli. Proprio qui a Biccari c’è il ristorante che abbiamo scelto per il nostro pranzo: la Locanda dei Sapori.

La Locanda dei Sapori. Biccari Fg IngressoLa Locanda dei Sapori. Biccari (Fg) - Ingresso

Parcheggiamo in strada a pochi metri dal locale e ci accomodiamo. Abbiamo prenotato il nostro tavolo per tempo. Ci accoglie la sorridente e gentilissima Maria e facciamo la conoscenza anche di Antonio Checchia (pizzaiolo e patron) e lo chef Donato Molle. Ci accompagnano al nostro tavolo. Il locale è arredato con gusto, è molto gradevole con un arredo vagamente shabby e regala un’atmosfera familiare e che invita alla convivialità. Diamo un’occhiata al menù. Ci colpisce la presenza di proposte del territorio e piatti ben strutturati ma legati alla tradizione locale con qualche spunto di originalità.
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Terra Cretosa delle Cantine Borgo Turrito. Ottenuto da uve selezionate Nero di Troia, di un bel rosso rubino, con sentori di frutti rossi e un tannino morbido. Un gran bel vino del territorio, sarà un ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.

Nero di Troia Terra Cretosa dellazienda Borgo TurritoNero di Troia - Terra Cretosa dell'azienda Borgo Turrito

Ordiniamo due antipasti denominati “Sapori della Locanda”, una degustazione di salumi, formaggi e proposte dello chef. Cominciamo con i formaggi: cacio dolce, formaggio stagionato di latte vaccino, caciocavallo, un pecorino, un semi-stagionato al peperoncino e alla rucola e mozzarelline e del miele millefiori del borgo di Roseto Valfortore. I formaggi provengono da Castelfranco in Miscano, le mozzarelline sono invece di Biccari. Abbiamo trovato i formaggi davvero buoni. Nota di merito per il pecorino stagionato, per il cacio dolce e per le mozzarelline (delicatissime e gustose).

FormaggiFormaggi

C’è poi la degustazione di salumi locali senza lattosio, senza coloranti e conservanti: salsiccia secca con semi di finocchietto, soppressata, lonzino, capocollo e pancetta.

Salumi della DauniaSalumi della Daunia

I salumi sono eccezionali, la pancetta poi mi ha “rapito" …Continua la carrellata di antipasti proposti dallo chef Donato Molle: una bel rollè di frittata con crudo e rucola. Molto buono..

Rollè di frittata con crudo e rucolaRollè di frittata con crudo e rucola

Poi peperoni gratinati su una panura di pane al pomodoro secco e salvia. Che sapore questi peperoni …!

Peperoni gratinati su panura di pane al pomodoro secco e salviaPeperoni gratinati su panura di pane al pomodoro secco e salvia

Pensate sia finita qui? No..no … Ecco un tortino ai funghi con polvere di pane al prezzemolo e parmigiano. Una vera delizia!

Tortino ai funghi con polvere di pane al prezzemolo e parmigianoTortino ai funghi con polvere di pane al prezzemolo e parmigiano

L’antipasto ci ha soddisfatto in pieno. Buoni i formaggi, ottimi i salumi. Per non parlare delle proposte dello chef. Un viaggio tra i sapori del territorio con prodotti genuini e ben lavorati.

E’ il momento dei primi. Abbiamo scelto un piatto di cicatelli con il tarfufo scorzone nero locale, porcini e salsiccia fresca tagliata a punta di coltello. Meravigliosi, equilibrati e gustosi. 

Cicatelli con tartufo di Biccari porcini e salsiccia frescaCicatelli con tartufo di Biccari, porcini e salsiccia fresca

In questo piatto ci sono tutti prodotti del territorio, in particolare c’è il Re locale: il “tuber aestivum”, il tartufo estivo (lo scorzone) di Biccari.

Tartufo nero estivo scorzone di BiccariTartufo nero estivo scorzone di Biccari

L’altro primo sono le orecchiette con crema di zafferano, guanciale e mandorle tostate. Un primo sorprendente e delicato. Interessante poi la nota croccante data dalle mandorle.

Orecchiette in crema di zafferano guanciale e mandorle tostateOrecchiette in crema di zafferano, guanciale e mandorle tostate

Il non plus ultra lo raggiungiamo con i troccoli in pesto di pistacchio, pomodori secchie pancetta croccante. Strepitosi.

Troccoli in pesto di pistacchio e pancetta croccanteTroccoli in pesto di pistacchio e pancetta croccante

Il nostro pranzo trascorre via piacevolmente. Prendiamo anche un secondo da degustare e la nostra scelta cade su una tagliata di manzo con pepe e caciocavallo. Nota di merito per la carne davvero eccellente.

Tagliata di manzo con pepe nero e caciocavalloTagliata di manzo con pepe nero e caciocavallo

Siamo sazi vorremmo saltare il dolce ma Maria ci serve dei buonissimi biscottini alle nocciole e cioccolato fondente e dei tronchetti di mandorle, nocciole e marmellata.

Biscottini alle nocciole e cioccolato fondente e tronchetti di mandorle nocciola e marmellataBiscottini alle nocciole e cioccolato fondente e tronchetti di mandorle nocciola e marmellata

Accompagniamo questi deliziosi biscottini con una vera chicca: Imperatore, l’amaro della Daunia con le note aromatiche delle piante locali come il lampascione e la rucola. Meraviglioso l’equilibrio tra note amare e retrogusto dolce.

Imperatore l'amaro della DauniaImperatore l'amaro della Daunia

Chiediamo il conto e paghiamo 100 euro in tre (poco più di 30 euro a persona). Ottimo il rapporto qualità – prezzo.

La Locanda dei Sapori a Biccari ci ha sorpreso. E’ un indirizzo interessante. Molto carino e curato il locale, ottima l’accoglienza, personale gentile, disponibile e sorridente. La cucina poi merita davvero, lo chef Donato Molle mostra il suo talento proponendo piatti del territorio capaci di valorizzare i meravigliosi prodotti locali con qualche spunto di creatività ma senza eccessi. Abbiamo trovato in particoalre eccellente la carne. La Locanda dei Sapori è anche pizzeria, il regno di Antonio Checchia, ci ripromettiamo di tornare per gustare anche la sua pizza. Buonissimo il rapporto qualità-prezzo. Questa è la scommessa di tre ragazzi che si sono messi in gioco, rischiando, e hanno deciso di investire nel loro borgo e nel loro territorio, lo hanno fatto con convinzione e passione. Per questo meritano solo applausi e fortuna. Se siete da queste parti fateci un salto. La Locanda dei Sapori vi sorprenderà. Garantiamo noi Templari del Gusto.

 

La Locanda dei Sapori
Via Fuori Porta Annunziata n.75
Biccari (Fg)
Tel. 347 304 2887
Visita la pagina Facebook della Locanda dei Sapori di Biccari

 

 

 




Pubblicato in Puglia

Siamo tornati nel Sannio a Sant’Agata De’ Goti, il cui centro storico è un piccolo scrigno di arte e bellezze architettoniche. E’ sempre magico passeggiare tra i suoi vicoli, stupendosi ogni volta per un dettaglio, uno scorcio, un antico palazzo, una chiesa, respirando a pieni polmoni la storia, con la sensazione di trovarsi in una dimensione quasi atemporale dove tutto è bellezza e sembra fermo nel tempo. Proprio all’inizio del centro storico in Via Roma c’è Agape Ristorante, che abbiamo scelto per il nostro pranzo.

Agape Ristorante. SantAgata de Goti Bn IngressoAgape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Ingresso

Già la location è suggestiva, siamo infatti nello storico Palazzo Viscardi. Entrando si percepisce una bellissima sensazione. Il locale è molto bello, all’ingresso c’è un angolo relax, una sorta di salottino per l’attesa, ci guardiamo intorno: pavimenti antichi originali, pareti bianche, dei tavoli dal design studiato, qualche mobile antico di pregio, cucina a vista. Ci colpisce la discreta e raffinata eleganza dell’ambiente.

Agape Ristorante. SantAgata de Goti Bn Particolare ingresso con salottinoAgape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Particolare ingresso con salottino

Ci accoglie la gentilissima Gianna (bravissima sommelier) e sorella dello chef Gabriele Piscitelli. Entrambi sono l’anima e il motore di questo progetto.

Agape Ristorante. SantAgata de Goti Bn Particolare salaAgape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Particolare sala

Mi incuriosisce il nome. Agape viene dal greco antico ed esprime il concetto di amore puro, disinteressato, fraterno, ma rappresenta anche il rapporto armonico tra gli elementi e le parti, pensiamo all’architettura e ai principi della triade Vitruviana. L’intento è creare una vera armonia tra cucina, cantina e ambiente in modo tale da offrire al cliente un’esperienza che vada oltre il semplice mangiare fuori.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Le proposte sono studiate, intriganti. C’è l’uso dei prodotti del territorio ma c’è sempre una sorta di fusion con ingredienti e materie anche territorialmente lontane. Ci sono 4 proposte di antipasto, 4 primi e 5 secondi, oltre ai dessert. C’è la possibilità di optare per un menù degustazione di 5 o 7 portate, noi invece ordiniamo alla carta.

Arrivano i grissini artigianali e i loro pani. Da bere ordiniamo una minerale e su consiglio di Gianna cominciamo con un calice di vino spumante La Matta dell’Azienda Agricola Casebianche. Un vino spumante biologico ottenuto da uve fiano grazie alla rifermentazione spontanea in bottiglia senza aggiunta di solfiti. Quindi nessuna aggiunta di zuccheri e lieviti. Il risultato è un vino “sincero”, di un giallo di media intensità, piacevole con note fruttate e una bella acidità. Perfetto per accompagnare il nostro antipasto.

Vino Spumante Dosaggio zero La Matta di CasebiancheVino Spumante La Matta di Casebianche

Intanto ci viene servito un interessante entrée: creme brulée al curry con popcorn salato e un arancino con del tartufo nero (uno scorzone estivo). Ottimo incipit.

Entrèe Crème brulée al curry pop corn salato e arancino con tartufo neroEntrèe Crème brulée al curry pop corn salato e arancino con tartufo nero

Abbiamo scelto due antipasti: un tortino di patata schiacciata ripiena di uova di quaglia cotte a bassa temperatura, una spuma di provolone e del tartufo nero.

Patata schiacciata uovo di quaglia cotto a bassa temperatura spuma di provolone e tartufo neroPatata schiacciata, uovo di quaglia cotto a bassa temperatura, spuma di provolone e tartufo nero

Equilibrato, delicato, da svenimento poi quel gustoso e voluttuoso ripieno di uova di quaglia che ci ha amabilmente costretti ad usare il pane. Non potevamo esimerci. Fantastica proposta.

Patata schiacciata uovo di quaglia cotto a bassa temperatura spuma di provolone e tartufo nero DettaglioTortino di patata schiacciata - Dettaglio

L’altro antipasto è una vera chicca. Nel piatto una composta di pomodorini gialli, un fungo prataiolo e da abbinare una mozzarella di bufala campana DOP con cuore di tartare di gamberi, leggermente affumicata al momento.

Mozzarella di bufala campana DOP con cuore di tartare di gamberi imperiali funghi shiitaki e composta di pomodorini gialliMozzarella di bufala campana DOP con cuore di tartare di gamberi imperiali, fungo prataiolo e composta di pomodorini gialli

E’ inebriante il momento in cui scopriamo la mozzarella e viene fuori il fumo dell'affumicatura, speziato gradevole. Meraviglioso e sorprendente il ripiendo di tartare di gamberi. Abbiamo gustato due proposte di antipasti davvero eccellenti. E’ il momento dei primi piatti. La gentile Gianna ci consiglia un calice di Montepulciano D’Abruzzo DOC Martina Cvetic di Masciarelli. Di un bel colore rosso rubino intenso, con note di frutti rossi e un sentore di vaniglia. Un vino strutturato, equilibrato.

Montepulciano D'Abruzzo DOC Marina Cvetic di MasciarelliMontepulciano D'Abruzzo DOC Marina Cvetic di Masciarelli

Arriva il Risotto allo zafferano con vellutata di piselli. In una parola: divino. Mantecato alla perfezione, delicato e gustoso.

Risotto allo zafferano con piselliRisotto allo zafferano con piselli

E gli spaghettoni con pomodorini, colatura di alici di Cetara e fresella alle erbe aromatiche. Piatto realizzato alla perfezione, equilibrato e che sapore!

Spaghettoni con pomodorini colatura di alici di Cetara e fresella alle erbe aromaticheSpaghettoni con pomodorini, colatura di alici di Cetara e fresella alle erbe aromatiche

Di tanto in tanto Gianna passa per controllare che tutto stia andando bene. Prima dei secondi ci accomodiamo nel salottino e ci godiamo l’ottima musica in sottofondo. L’atmosfera è davvero piacevole. Da Agape Ristorante si respira “benessere” e ci si riconcilia con se stessi. E’ il momento dei secondi. Abbiamo scelto una noce di maialino con mille foglie di patate, peperoni e just allo zenzero. Il maialino cotto a bassa temperatura si scioglieva in bocca, morbidissimo e saporito.

Maialino con mille foglie di patate peperoni e just allo zenzeroMaialino con mille foglie di patate peperoni e just allo zenzero

L’altro secondo è un filetto di tonno in crosta di riso soffiato con salsa al pepe nero. Il tonno era divino e ho trovato interessante la panatura con il riso soffiato a donargli una bella nota croccante. La salsa al pepe nero poteva sembrare un azzardo invece si sposava alla perfezione con il salmone.

Tonno in crosta di riso soffiato con salsa al pepe neroTonno in crosta di riso soffiato con salsa al pepe nero

Non possiamo esimerci dal degustare anche un dessert. Prima ci viene offerto un originale pre-dessert: bonbon di cioccolato fondente con cuore morbido di lampone. Fantastico.

Bon Bon al cioccolato fondente e cuore di lamponeBon Bon al cioccolato fondente e cuore di lampone

Ed ecco la mousse al cioccolato con gel di lamponi e biscotto al caffè. Divina …

Mousse di cioccolatoMousse di cioccolato

Chiediamo il conto e paghiamo in due 95 euro. Il rapporto qualità prezzo è assolutamente corretto e rapportato alla qualità delle proposte e al tipo di cucina.

Agapè Ristorante ci ha sorpreso. Abbiamo trovato alta cucina in un contesto magico come il centro storico di Sant’Agata de’ Goti. E’ un tipo di proposta gastronomica che mancava in questa zona e che siamo convinti non faticherà col tempo ad imporsi. Lo chef Gabriele Piscitelli è eccezionale ed esprime tutto il suo talento e la sua tecnica, riuscendo a dare vita a piatti capaci di valorizzare i prodotti del territorio con abbinamenti studiati, originali, creativi. La sorella Gianna è una straordinaria sommelier e una perfetta padrona di casa: gentile, professionale, preparata, sempre pronta a consigliare e accompagnare i clienti nella loro esperienza gastronomica. Ci ha colpiti anche il servizio, veloce, professionale, il resto poi lo fa la location. Cenare o pranzare all’interno di un palazzo storico e in un ambiente del genere è un’esperienza da provare. Corretto e adeguato alla proposta di cucina il rapporto qualità-prezzo. Agape Ristorante è un luogo di eccellenza dove cucina e benessere emotivo si coniugano alla perfezione.
Il progetto è ambizioso, importante e siamo convinti che sarà vincente. Se cercate una location suggestiva, alta cucina ed emozione vera, questo è il posto che fa per voi, piccolo consiglio quando siete qui, non guardate l’orologio, godetevi il tempo, assaporate anche i dettagli, vi resteranno nella memoria. Imperdibile.

 

Agape Ristorante
Via Roma – Piazza Ludovico Viscardi
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 338 296 1502
Visita la pagina Fb di Agape Ristorante

 

 

 

Pubblicato in Campania
Lunedì, 03 Giugno 2019 10:08

Osteria I Santi. Mercogliano (Av)

Siamo nel centro storico di Mercogliano, a Capocastello, il borgo medievale che un tempo sorgeva e si sviluppava intorno al castello di cui oggi restano le rovine. Tutto intorno è un dedalo di vicoli, strette viuzze acciottolate, scale, erte e proprio qui a pochi gradini dalla strada dove abbiamo parcheggiato l’auto c’è un vero e proprio “santuario del gusto”: L’Osteria I Santi.
Qui vicino c’è la Porta dei Santi, risalente all'XI secolo che rappresentava l’ingresso al Castello, così chiamata perché ha un affresco che raffigura i Santi protettori del borgo: San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano.

Porta dei Santi. Mercogliano AvPorta dei Santi. Mercogliano (Av)

L’Osteria prende il nome probabilmente proprio dalla Porta dei Santi e comunque all’interno alle pareti ci sono numerose icone di Santi. L’impatto è decisamente suggestivo.

Parete con le icone dei SantiParete con le icone dei Santi

Il locale è intimo, raccolto e ti regala un senso di calore e un’atmosfera che invita alla convivialità e una strana sensazione di familiarità. Da poco hanno inaugurato anche due sale al piano superiore, stupende, curate, tutte in pietra con un bellissimo camino, il forno e una mise en place semplice ma raffinata. Bellissimo.

Osteria I Santi. Mercogliano Av IngressoOsteria I Santi. Mercogliano (Av) - Ingresso

Torniamo al nostro pranzo, dopo aver prenotato il nostro tavolo da due, ci accomodiamo. Veniamo accolti con molto garbo. C’è il menù ma passa a salutarci il padrone di casa Emilio Grieco che ci spiega a voce tutto ciò che si può ordinare. C’è la possibilità di optare per il menù degustazione, interessante! Decidiamo comunque di ordinare alla carta.
In attesa di ordinare ci servono un entrée stuzzicante: formaggio di pecora (eccellente) con calice di prosecco.

Il benvenuto dellOsteriaIl benvenuto dell'Osteria

Da bere prendiamo un ottimo aglianico di Peppe Buio Winery. Un rosso con una buona personalità, giustamente tannico,  di un bel colore rosso rubino e sentori di frutti rossi. Un ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.  

Aglianico di Peppe Buio WineryAglianico di Peppe Buio Winery

Scegliamo un antipasto dei Santi da dividerci. Si tratta di 10 proposte una più stuzzicante dell’altra. Si comincia con bruschetta con battuto di datterini dolci e basilico e una parmigianina cruda di zucchine a mò di carpaccio. Ottimo incipit. E che buona la bruschetta con un pomodoro che “cantava”….

Bruschetta con battuto di datterini dolci e parmigianina di zucchine crude a mò di carpaccioBruschetta con battuto di datterini dolci e parmigianina di zucchine crude a mò di carpaccio

Il seguito è un incessante tripudio di sapori tipici: cappella di fungo prataiolo con riduzione di vino cotto e balsamico, lattuga farcita con rucola, scamorza e soppressata, patata leggermente appassita con provola e guanciale, mela al brandy con salumi e formaggi, duchessa con i peperoni con i frutti di bosco, sformato di primo sale di Carmasciano e tartufo, Timballo di melanzana spuma di formaggio e miele. Una goduria … Nota di merito in particolare per il timballo di melanzana e per la patata con provola e guanciale. Da Champions League!

Antipasto dell'OsteriaAntipasto dell'Osteria

A chiudere la carrellata di antipasti delle profumatissime polpettine con cipolla ramata di Montoro e liquirizia. Spettacolari!

Polpette con cipolla ramata di Montoro e liquiriziaPolpette con cipolla ramata di Montoro e liquirizia

Il servizio è puntuale e attento, Emilio è un perfetto padrone di casa pronto a spiegare il menù e le proposte nel dettaglio. E’ tempo di gustare i primi.
Un piatto di ravioli (versione extralarge) ripieni di ricotta e provola con crema di asparagi selvatici. Delicati, gustosi e ho trovato azzeccato l’abbinamento con la crema di asparagi.

Ravioloni con crema di asparagi selvaticiRavioloni con crema di asparagi selvatici

Ecco l' altro primo. Dei “commoventi” cecatielli (cavatelli irpini) con funghi porcini e tartufo. Eccezionali, e che profumo!  L’Irpinia in un piatto ….

Cecatielli con funghi porcini e tartufoCecatielli con funghi porcini e tartufo

Non possiamo esimerci dall’assaggiare il secondo, e ordiniamo una porzione di bocconcini di filetto di vitellina da latte con funghi porcini e tartufo. La carne è tenerissima, gustosa. Un secondo eccellente.

Bocconcini di vitello con funghi porcini e tartufoBocconcini di vitello con funghi porcini e tartufo

Non da meno l’altro secondo che abbiamo gustato: capocollo di maialino nero casertano con riduzione di aglianico e rosmarino. Chapeau! Anche qui nota di merito per la carne morbidissima e ho trovato perfetto l’abbinamento con la riduzione di aglianico.

Capocollo di maialino nero casertano con riduzione di aglianico e rosmarinoCapocollo di maialino nero casertano con riduzione di aglianico e rosmarino

Come contorno delle patate tagliate al momento e fritte. Gradevoli e poi con la carne ci stanno benissimo..

Patate frittePatate fritte

Siamo davvero sazi! Purtroppo non riusciamo ad gustare  il dessert. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 60 euro in due con un amaro e un caffè gentilmente offerti . Un rapporto qualità prezzo davvero eccellente. soprattutto se commisurato a quanto gustato e alla qualità delle portate. Continua il progetto di Emilio e Federico Grieco, che una ventina di anni fa hanno deciso di aprire un ristorante di proprio qui nel cuore del borgo medievale di Mercogliano. Il tempo gli ha dato ragione. I loro sforzi sono stati ripagati alla grande. I Santi è un indirizzo sicuro, l’ambiente è  caldo, raccolto e invita alla convivialità, stupendi anche i nuovi locali al primo piano tutti in pietra aperti da poco. Qui all’Osteria I Santi troverete una grande cucina del territorio debitamente rivisitata, ottimi abbinamenti, uso di materie prime selezionate e di qualità, una carta dei vini con numerose etichette e un’atmosfera intima e unica. Garanzia assoluta, indirizzo che non può mancare nella vostra agenda dei locali da non perdere. Parola dei Templari del Gusto!



Osteria I Santi
Via San Francesco n.17
Mercogliano (Av) – Borgo Capocastello
Tel. 0825 788776
Visita il sito web dell'Osteria I Santi



 

Pubblicato in Campania
Lunedì, 20 Maggio 2019 12:41

PAM 1870 Ristobottega. Caiazzo (Ce)

Siamo tornati a Caiazzo delizioso borgo dalla storia antichissima, adagiato su una collinetta che domina la media valle del Volturno, con il suo bel centro storico. Caiazzo fa parte dell’associazione città dell’Olio e di città slow ed è un borgo dalla vocazione agricola con interessanti attività artigianali famoso per la produzione di olio (siamo nella patria buonissima oliva di varietà caiazzana), di vino, di formaggi e latticini.

Ci siamo fermati a cena da PAM 1870 Ristobottega. Era qualche anno che mancavamo da qui, ma la voglia di tornare a degustare la loro cucina era molto forte. Il locale è bellissimo, come lo ricordavamo. L’impatto con l’esterno è notevole. Sembra di essere in Umbria o in Toscana, facciata in pietra di tufo, c’è una bella e grande porta di legno. Ma il meglio lo si trova all’interno …

PAM 1870 Ristobottega. Caiazzo Ce IngressoPAM 1870 Ristobottega. Caiazzo (Ce) - Ingresso

Siamo in pratica in un vecchio frantoio di fine 700 finemente ristrutturato e portato a nuova vita, con due belle macine antiche, tanti particolari di pregio e cucina quasi a vista. C’è una bella atmosfera che invita alla convivialità.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Ci accoglie da par suo con la solita gentilezza e professionalità Daniele. Ci racconta un po’ di cose, è stato un piacere ritrovarlo. 

Diamo un’occhiata al menù: semplice, studiato con poche ma interessanti proposte, tutte legate al territorio.

Cominciamo ordinando una minerale ed il “mitico” Pallagrello nero, vitigno autoctono della provincia di Caserta e in particolare delle colline caiatine, dall’origine antichissima e molto amato anche dai Borbone che usavano regalarlo ai propri ospiti. Scegliamo il Pallagrello nero – Terre del Volturno Igp - dell’azienda agricola Vestini Campagnano: di un bel rosso rubino intenso, con note di frutti rossi e direi anche di vaniglia, di ottimo corpo, giustamente tannico. Insomma un signor vino con un carattere deciso. 

Pallagrello nero dell'azienda agricola Vestini CamapgnanoPallagrello nero dell'azienda agricola Vestini Camapgnano

Arrivano il buonissimo pane locale e le fantastiche olive ciazzane. Le adoriamo..

Le mitiche olive caiazzaneLe mitiche olive caiazzane

Decidiamo di cominciare con un tagliere di salumi e formaggi locali da accompagnare al nostro Pallagrello nero. Abbiamo degustato una lonza di maialino rosa del Sannio (una poesia…), pancetta di suino razza casertana (al palato dolce, scioglievole ma al contempo aromatica), capocollo di maiale rosa (anche questo notevole), una salsiccia secca di maiale rosa e poi una caciottina stracchinata di vaccino del Caseificio la Teresina (ottima…), pecorino stagionato del Matese (corposo, intenso), una caciotta di vaccino e due taralli all’olio di oliva. Un grande tagliere con squisiti salumi e formaggi del territorio. Davvero un' ottima selezione…

Tagliere di salumi e formaggiTagliere di salumi e formaggi

Mentre scorrono gli antipasti continuiamo a conversare amabilmente, scambiandoci opinioni sui prodotti che stiamo degustando e godendoci il clima di convivialità e l’atmosfera molto accogliente e intima che si respira in questo posticino davvero speciale.Poi tuorlo fritto con stracciata di bufala su vellutata di asparagi. Un piatto pazzesco, delicata la vellutata di asparagi, ottimo il connubio del tuorlo fritto con asparagi e stracciata di bufala, un piatto davvero ben concepito ed eseguito, con un’ottima materia prima. Complimenti…

Tuorlo fritto con stracciata di bufala su vellutata di asparagiTuorlo fritto con stracciata di bufala su vellutata di asparagi

Non da meno l’altro antipasto: polpetta di salsiccia con crema di friarielli. La polpetta eccellente, nota di merito per la carne di grande qualità. Azzeccato l’abbinamento con la crema di friarielli con il loro sentore amarognolo, del resto si sa il miglior compagno delle salsiccie sono proprio i friarielli e questa è stata una bellissima rivisitazione.

Polpetta di salsiccia con crema di friarielliPolpetta di salsiccia con crema di friarielli

La nostra serata trascorre piacevolmente, senza fretta. Intanto arriva il primo: caserecce alla genovese della tradizione napoletana. Un piatto “commovente”, di sicuro una delle migliori genovesi mai gustate. Delicata, profumata, piena di carne tenerissima, insomma una goduria allo stato puro..

Caserecce alla genovese napoletanaCaserecce alla genovese napoletana

Ecco il secondo: entrecote di scottona con patate rustiche. Ci andava di assaggiare la carne e così abbiamo fatto. Morbida, succosa. Insomma ci ha soddisfatto in pieno.

Entrecote di scottona conpatate rusticheEntrecote di scottona con patate rustiche



Saltiamo il dolce e chiudiamo la nostra cena con due grappe di Barbera, riserva 2006 di Mazzetti d’Altavilla, una grappa ricavata da vinacce a km 0 delle cantine che circondano Casa Mazzetti nel Monferrato. Fantastica. Degna chiusura della nostra della nostra cena.

 

Grappa di Barbera riserva 2006 Mazzetti dAltavillaGrappa di Barbera riserva 2006 Mazzetti dAltavilla

Chiediamo il conto e paghiamo in due 80 euro per tre antipasti, un primo, un secondo, acqua, vino e grappe. (Considerate che solo il vino è costato 27 euro e le grappe ci sono state offerte). Il rapporto qualità prezzo direi che è corretto e adeguato al contesto e al tipo di proposta.

Passiamo a salutare lo chef prima di andare via. Gaetano Tartaglione è giovanissimo ma a parer nostro ha un grande talento abbinata ad una umiltà che sorprende. Lui è stato capace di valorizzare in pieno una eccellente materia prima e i buoni prodotti locali. Nota di merito per la genovese, mi ha emozionato, lo ammetto.

PAM 1870 Ristobottega a Caiazzo è un luogo dove dimenticarsi del tempo, dove assaporare la tradizione, dove perdersi nei racconti, nella storia delle materie prime, dove gustare una cucina che utilizza i prodotti del territorio, soprattutto dell’alto casertano, di piccoli produttori e piccole aziende di qualità. Lo consigliamo senza se e senza ma. Un piccolo grande tempio dove ritemprare corpo e spirito, con un corretto rapporto qualità – prezzo. La location è suggestiva, non capita tutti i giorni di cenare in un frantoio del 700 perfettamente recuperato. Complimenti anche al patron Daniele Ricca (insieme ad Enzo). E’ un ragazzo appassionato, caparbio. Ti auguriamo il meglio, lo meriti. PAM 1870 Ristobottega decisamente da non perdere, garantiamo noi Templari del Gusto…

 


PAM 1870 Ristobottega
Via Latina, n.72
Caiazzo (Ce)
Tel: 328 623 85 75
Visita la pagina FB di P.A.M 1870 Ristobottega

 

Pubblicato in Campania

nasce con una finalità ben precisa: proporsi come un nuovo modo di raccontare il food, dinamico, creativo, accattivante, fuori dai soliti schemi.

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