Eventi

Il Gargano rapisce il visitatore ed il turista con i suoi colori, i suoi profumi, un mare che ha pochi eguali e una natura rigogliosa e generosa. Noi amiamo questa terra che ci regala sempre emozioni nuove e spunti interessanti ogni volta che ci torniamo. Siamo a Vieste, luogo a cui siamo particolarmente legati. Vieste è magia pura, con il suo centro storico a picco sul mare che sembra una cartolina, i vicoletti, i palazzi antichi e certi scorci che restano nella memoria. Qui a Vieste spesso e volentieri ci fermiamo all'Osteria Al Duomo. Ci siamo tornati a distanza di un anno. Il locale è caratteristico e curato e si trova (come si comprende dal nome) nei pressi del maestoso e bellissimo Duomo Viestano. C'è un vicoletto con delle scale che ci porta al locale. All'interno è stupendo, siamo in un edificio che risale addirittura al '400. Domina la pietra, una pietra che emoziona e rassicura. Ci sono 4 sale in pietra viva recuperate a regola d'arte, più una quinta sala che si raggiunge attraversando il vicoletto, anche questa molto particolare e curata. Da rimarcare la presenza del legno e un pavimento con le tipiche chianche pugliesi. Tutto davvero molto bello così come l'arredo assolutamente adeguato al contesto.

Osteria Al Duomo. Vieste Fg Insegna
Osteria Al Duomo. Vieste - Insegna esterna 

Siamo tornati per gustare la cucina dello chef Vincenzo Bua, a parer nostro una vera garanzia. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. Ci accolgono Federica, Natalia, Anna e Pasquale, gentili e sorridenti come sempre. Quello dell'Osteria Al Duomo è un team giovane e affiatato, una famiglia con la passione per l'accoglienza e la buona cucina. Diamo un'occhiata al menù, e notiamo la presenza di eccellenti prodotti del territorio, in prevalenza ci sono proposte di pesce ma anche chi ama la carne e la cucina di terra troverà cose interessanti. Da bere ordiniamo una minerale e per restare a Vieste, due calici di Cinthya delle Cantine Merinum, interessante realtà nata ai piedi della Maestosa Foresta Umbra. Il Cinthya è un ottimo rosato ottenuto da uve Nero di Troia in purezza. Un vino di un bel colore rosa intenso, delicato, floreale e avvolgente come un carezza. Nel menù ho apprezzato molto anche la presenza della carta degli oli con prevalenza delle aziende vistane e del territorio. Ordiniamo due antipasti, cominciamo con tentacolo di polpo in doppia cottura con la sua acqua montata al barbecue e rosti di patate. Assolutamente divino. Godurioso il polpo al tempo stesso croccante ma dal cuore morbido, accompagnato dalla “sua” maionese fatta solo con la sua acqua e senza uova. A dir poco perfetto l'abbinamento con il rosti di patate. Avremmo fatto volentieri il bis.

Polpo in doppia cottura con la sua acqua montata al barbecue e rosti di patate
Polpo in doppia cottura con la sua acqua montata al barbecue e rosti di patate

Invitanti e gustose le mazzancolle in pasta kataifi, panna acida, glassa allo zafferano e granella di pistacchio. Attenzione perchè creano dipendenza con la loro polpa soda ed il perfetto equilibrio di sapori, esaltate dalla nota croccante della pasta kataifi che le avvolge delicatamente.

Le mazzancolle in pasta kataifi panna acida glassa allo zafferano e granella di pistacchiojpg
Le mazzancolle in pasta kataifi, panna acida, glassa allo zafferano e granella di pistacchio

Come primi ecco un classico: i troccoli essenza di mare, ai frutti dimare e cristalli di pane croccante. Un piatto da sempre presente in carta perchè amatissimo dagli ospiti dell'Osteria Al Duomo ed è semplice comprenderne il motivo: sono super buoni. Gustosi, giustamente sapidi, perfettamente equilibrati, appaganti grazie anche alla nota croccante dei cristalli di pane, decisamente da provare.

Troccoli essenza di mare con frutti di mare e cristalli di pane croccante
Troccoli essenza di mare con frutti di mare e cristalli di pane croccante

L’altro primo che gustiamo è il risotto ai due crostacei fatto con riso carnaroli, scampi, mazzancolle, crema di burrata affumicata e limone Femminiello del Gargano. Una vera poesia...

Il risotto ai due crostacei con crema di burrata e limone
Il risotto ai due crostacei con crema di burrata e limone

Gustiamo anche un secondo in due e la nostra scelta cade sul Salmone Ora King, lingotto di salmone croccante con air bag di maiale, panna acida, zafferano e rucola selvatica. Un vero tripudio di sapori. Divino il salmone avvolto dalla croccantezza della microchips di cotenna si maiale, il tutto stemperato dalla panna acida. Gran piatto.

Salmone Ora King con air bag di maiale panna acida zafferano e rucola
Lingotto di salmone Ora King con air bag di maiale, panna acida, zafferano e rucola

Saltiamo il dolce ma chiudiamo la nostra cena con due bicchierini di limoncello artigianale fatto dallo chef Vincenzo Bua. Bello denso, aromatico, quasi uno sciroppo servito rigorosamente freddo in bicchierino ghiacciato. Così si fa, complimenti.

Limocello artigianale ghiacciato dello chef Vincenzo Bua
Limocello artigianale ghiacciato dello chef Vincenzo Bua

Paghiamo per la nostra cena all'Osteria al Duomo 45 euro a persona.

L'Osteria al Duomo nel cuore della Vieste antica è stata una meravigliosa conferma. Il locale è suggestivo, una location particolare unica situata in un edificio risalente addirittura al ‘400. Dominano la pietra ed il legno. Questo è il regno della famiglia Bua. Lo chef Vincenzo padroneggia la tecnica e condisce il tutto con una maniacale passione, la sua è una cucina dove tradizione e innovazione vanno a braccetto e si fondono in modo sublime. La materia prima è eccellente il pescato sempre fresco. Da non perdere i loro crudi, e tra gli antipasti di pesce cotti, il polpo in doppia cottura con la sua acqua montata al barbecue e rosti di patata, assolutamente divino. Le mazzancolle in pasta kataifi, panna acida, glassa allo zafferano e granella di pistacchio creano dipendenza. Tra i primi i troccoli essenza di mare sono un must, imperdibile. Il risotto ai due crostcei la piacevole scoperta. Lo chef Vincenzo Bua è accompagnato in cucina dalla sua brigata e coadiuvato da sua moglie Isa. Il sevizio in sala è professionale, veloce, impeccabile. Federica, Natalia e Anna sono il valore aggiunto. Pasquale in sala è un perfetto Cicerone capace di guidare gli ospiti nella scelta dei piatti e negli abbinamenti. Ben fornita la carta dei vini con etichette interessanti (molte ovviamente pugliesi), interessante la carta dei distillati e nota di merito per la presenza sul menù della carta degli oli. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo. L’Osteria Al Duomo a Vieste è una tappa obbligata e si conferma nella nostra guida sul web tra i ristoranti da non perdere.



Osteria Al Duomo
Via Alessandro III n. 23
Vieste (Fg)
Tel. 0884 708243
Visita la pagina Fb dell'Osteria Al Duomo 

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Siamo ritornati all’Hosteria Le Gourmet a Sperone. Siamo nel territorio del baianese, di fatto in provincia di Avellino ma proprio al confine con il nolano. Questa è una zona che mi ha sempre affascinato, per la sua storia antica, da sempre crocevia di popoli, concentrato di cultura e tradizioni gastronomiche che un po’ come la sua posizione, abbracciano un po’ l’Irpinia e un po’ il napoletano. L’Hosteria Le Gourmet è uno dei miei indirizzi preferiti, perché qui mi sento a casa e adoro le loro proposte di cucina, un mix riuscitissimo di tradizione e creatività. Peppino Caramiello (oste e cacciatore di bontà, come ama definirsi sui suoi profili social) è senza eguali, perfetto padrone di casa, in questo progetto ci ha messo impegno e passione da anni. Peppino va sempre alla ricerca di particolarità, materie prime e prodotti sapientemente scelti e selezionati per offrire agli ospiti un’esperienza da ricordare. All’Hosteria Le Gourmet si respira un’atmosfera familiare, puoi rilassarti dimenticando l’orologio e gustare le proposte di cucina del talentuoso chef Marco del Giudice (davvero bravo), coadiuvato da Michele Malinconico. Lo chef Marco del Giudice lo conosco da anni e da sempre seguo il suo percorso che lo ha portato oggi a presentare piatti che sono a dir poco esaltanti, concentrato di tecnica, preparazione e amore. In sala Peppino si avvale della presenza preziosa di Felicia De Gennaro sempre gentile, affabile e preparata.

Hosteria Le Gourmet Sperone Insegna esterna
Hosteria Le Gourmet. Sperone - Insegna esterna

Anche la location dell’Hosteria Le Gourmet ha il suo perché ed è particolare, siamo infatti in un palazzo antico di inizi 900, ci sono tre sale (di cui una per la degustazione), addirittura due bei camini (uno per sala), c’è anche un piccolo spazio esterno che durante la bella stagione viene arredato e illuminato con gusto e dove si può pranzare o cenare. Arriviamo in perfetto orario, ci accoglie Peppino Caramiello e ci accompagna al nostro tavolo.
Come sempre diamo uno sguardo al menù che viene presentato al tavolo ma anche ogni settimana sui canali social dell’Osteria. C’è l’antipasto Le Gourmet di quattro portate, poi quattro primi, quattro secondi e tre dessert (formula vincente non si cambia). Il menù cambia spesso (a volte anche settimanalmente quando subentra un piatto al posto di un altro), questo perché si segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti, lo chef Marco del Giudice lavora i prodotti di stagione e le materie prime scelte e selezionate insieme a Peppino Caramiello. Prima dell’antipasto c’è l’aperitivo di benvenuto in Hosteria e che benvenuto! Si comincia con polpettine di caciocavallo e bollicina. Le polpettine sono stuzzicanti e goduriose…

Polpette di caciocavallo e bollicine
Polpettine di caciocavallo e bollicine

Poi un interessante pan brioche con mantecato di baccalà (delicatissimo) e polvere di alghe

Pan brioche con mantecato di baccalà e polvere di alghe
Pan brioche con mantecato di baccalà e polvere di alghe

E tartelletta con pollo mantecato. Anche questa interessante….

Tartelletta con pollo
Tartelletta con pollo

Da bere Peppino ci serve un bel Rosso Piceno DOC “bio” della cantina Velenosi, un rosso biologico ottenuto da un blendi di uve, montepulciano per il 70% e sangiovese per il 30%. Questo vino è gradevole, profumato, equilibrato, morbido, con intensi sentori di frutti rossi. Abbiamo ordinato due antipasti dell’Hosteria. Sono quattro portate (due di mare e due di terra). Ecco la seppia all’amatriciana, davvero qualcosa di eccezionale, la seppia alla julienne, accompagnata con il guangiale bello croccante e un concentrato di sugo all’amatriciana. Questa è una proposta creativa ed intrigante (avrei fatto volentieri il bis).

Seppia allamatriciana
Seppia all'amatriciana 

Non da meno il crocchè ripieno di alici, patate e provola con burro al limone e spinaci. Mai avrei immaginato di trovare le alici dentro un crocchè. Il risultato è eccezionale… .

Crocchè ripieno di alici con patate e provola burro al limone e spinaci
Crocchè ripieno di alici con patate e provola, burro al limone e spinaci

Si continua con il mini cannolo di pasta brick con tartare di vitello, perlage di tartufo e uovo marinato.

Cannolo di pasta brick rpieno di tartare di vitello perlage di tartufo e tuorlo duovo marinato
Cannolo di pasta brick ripieno di tartare di vitello con perlage di tartufo e tuorlo d'uovo marinato

E chiudiamo l’antipasto con sua maestà il carciofo ripieno con pane croccante e cacio.

Carciofo ripieno con pane croccante e cacio
Carciofo ripieno con pane croccante e cacio

L’antipasto dell’Hosteria è strepitoso, un tripudio di sapori e profumi con proposte creative ed anche belle da vedere. Ci godiamo il nostro pranzo sorseggiando un calice mentre aspettiamo i primi. Abbiamo preso un piatto di mezzi paccheri con pomodorino del piennolo e scorfano. I mezzi paccheri sono paradisiaci, perfetta la cottura della pasta, equilibrati e gustosi..

Mezzi paccheri con pomodorino del piennolo e scorfano
Mezzi paccheri con pomodorino del piennolo e scorfano

Con il risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi siamo a livelli siderali. Un risotto che è poesia, mantecato alla perfezione, delicato, meraviglioso l’abbinamento di terra e mare con i piselli novelli e la stracciatella di bufala che facevano l’amore con il crudo di gamberi rossi. Chepeau…

Risotto con piselli novelli stracciatella di bufala e gamberi rossi
Risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi

Ordiniamo anche un secondo in due e la scelta cade sulla faraona suprema con maionese al tartufo e asparagi. La faraona era meravigliosa, esaltata dalla mayo con il suo leggero e inconfondibile sentore di tartufo, accompagnata egregiamente dagli asparagi. Grande secondo piatto. Complimenti….

Faraona suprema con asparagi e maionese al tartufo
Faraona suprema con asparagi e maionese al tartufo

Chiudiamo il nostro pranzo con un dessert: la tartelletta con pistacchio e amarene, accompagniamo il dolce con un liquorino alle amarene.

Tartelletta pistacchio e amarena
Tartelletta pistacchio e amarena

Paghiamo per il nostro pranzo 80 euro in due. Rapporto qualità - prezzo davvero ottimo.

L’Hosteria le Gourmet è sempre una garanzia. Ritorno sempre volentieri da Peppino Caramiello e ogni volta è sempre un’emozione, a cominciare dalla location: un edificio dei primi del 900, le sale sono tre. Quella più piccola nasce come sala per la degustazione e qui l’oste Peppino ha il suo “caveau” e conserva salumi, formaggi, vini e distillati. Le altre due sale comunicanti sono gradevoli, ogni sala ha un camino. L’arredo è sobrio ed essenziale ma raffinato, bella e semplice la mise en place, particolari i pavimenti originali in graniglia, imponenti e meravigliose le travi in legno al soffitto che è altissimo. In definitiva qui si respira un’atmosfera di convivialità e calore. Chiaramente il plus sono le proposte di cucina dello Chef Marco del Giudice, un concentrato di talento, preparazione e passione. La sua cucina conquista grazie a piatti che esaltano i prodotti e le materie prime e che sono un mix di tradizione e originalità. Fantastico l’antipasto dell’Hosteria, divina la seppia all’amatriciana, rassicurante e godurioso il carciofo ripieno, la crocchè di alici, patate e provole conquista. Tra i primi il risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi anche da solo vale la visita. Ottimi i mezzi paccheri con pomodorini del piennolo e scorfano. Ho trovato notevole anche la faraona con mayo al tartufo e asparagi. La carta dei vini è studiata e ben calibrata. Il servizio con la presenza in sala di Felicia de Gennaro è professionale e veloce. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Ma la garanzia è Peppino, l’oste cacciatore di bontà che non delude mai le nostre attese. L’Hosteria le Gourmet a Sperone si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi in Campania. Imperdibile.

 

Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone (Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina Fb dell'Hosteria Le Gourmet 

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Quando sono a Campobasso spesso e volentieri mi fermo alla Grotta da Concetta. Questa osteria – trattoria è una vera istituzione, qui si respira un'atmosfera familiare, è quasi come fermarsi a casa di mamma o di nonna, con la certezza di gustare piatti e prodotti gustosi, genuini e sinceri. Siamo nel cuore di Campobasso, in Via Larino, la bellissima Porta Mancina (una delle porte del centro storico la cui origine risale al 1400), dista davvero poche centinaia di metri.

La Grotta da Concetta Campobasso Insegna allingresso
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna all'ingresso

Il locale è davvero bello e particolare, domina la pietra pietra, caratteristici soffitti in legno, ci sono tre sale, ognuna particolare e studiata, c'è anche uno spazio esterno dove poter pranzare o cenare durante la bella stagione.

La Grotta da Concetta Campobasso Suggestivo angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo sala con in fondo lo spazio esterno

Alla Grotta da Concetta trovi una cucina molisana semplice, ben eseguita e realizzata con materie prime e prodotti di assoluta qualità. Poi qui la carne è ottima ma a rendere quasi perfetta l'esperienza gastronomica c'è un rapporto qualità – prezzo più unico che raro. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato in anticipo. Altra cosa che colpisce è la mise en place semplice, quasi spartana, così come semplice e per certi versi essenziale è il menù: un foglio con un elenco di tutte i piatti e le pietanza del giorno (dagli antipasti al dessert) con i relativi prezzi. Il menù in pratica cambia ogni giorno in base alla disponibilità dei prodotti e alla stagionalità. Ci sono però alcuni piatti “storici” che si trovano quasi sempre come la pizza e minestra, ossia una sorta di minestra di verdure con la pizza di granturco a tocchetti, che rende il tutto meravigliosamente croccante e godurioso. Altro piatto da non perdere sono gli spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore (con la nota del peperone crusco), a volte se sei fortunato nella loro stagione li trovi anche nella variante con i broccoletti. Ma nel menù trovi tanti piatti della tradizione e pietanze talmente intriganti che le assaggeresti tutte: dalle pallotte cacio e ova, alla zucca fritta, dai carciofi con salsa verde e spinaci, agli spaghetti con baccalà, cipolla e olive, dal caciocavallo molisano alla piastra, allo spezzatino di vitello in bianco, dalla pizza di patate (che bada bene, è cosa diversa dal più noto gateau) alla “ciambotta” di ortaggi. Tra i secondi alla Grotta da Concetta da non perdere la salsiccia, la bistecca di vitello alla griglia e l'agnello alla cacciatora. In carta ogni giorno ci sono anche un paio di dessert.

La Grotta da Concetta Campobasso Particolare di una sala interna
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna

Si comincia! Ordiniamo una minerale e del vino rosso Tintilia della casa (ottimo) e come antipasto partiamo con pane, burro, alici e spinaci. Una sorta di bruschetta intrigante e perfettamente equilibrata, si sa che quello tra il burro e le alici è un matrimonio d'amore, qui esaltato dalla presenza degli spinaci.

Bruschetta con burro alici e spinaci
Bruschetta con burro alici e spinaci

Poi ecco un piatto che è un must qui alla Grotta da Concetta ma in generale è uno dei piatti tipici della cucina contadina molisana: pizza e minestra. Verdure e pizza di granturco a pezzetti, insieme danno vita ad un trionfo di sapori e profumi. In questo caso c'era una cicorietta che era la fine del mondo.... Che bontà….

La Pizza e minestra
La Pizza e minestra

A chiudere il nostro tris di antipasti un altro piatto sorprendente: carciofi e spinaci in salsa verde. Cosa erano quei carciofini, davvero squisiti...

Carciofi con salsa verde e spinaci
Carciofi e spinaci in salsa verde

E’ il momento dei primi. Abbiamo preso due piatti di spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Uno dei nostri piatti preferiti quando veniamo alla Grotta da Concetta. Adoro l’equilibrio strepitoso di questo piatto tanto semplice quanto gustoso: da sottolineare la cottura perfetta della pasta con il cavolfiore che regala sapore e consistenza e il peperone crusco che dona anche un po’ di nota croccante. Da provare se vieni qui….

Spaghetti aglio olio peperoncino e cavolfiore
Spaghetti aglio, olio peperoncino, cavolfiore e peperone crusco

Poi un piatto di spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Anche questi assolutamente degni di nota e saporiti, sapidi il giusto con il gusto deciso del baccalà che si sposava in modo sublime con il sapore dolciastro della cipolla. Da notare poi le porzioni generose capaci di soddisfare anche i palati più esigenti…

Spaghetti con baccalà cipolle e olive
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive

Il nostro pranzo procede alla grande, decidiamo di ordinare anche 3 secondi. Ecco un coniglio in porchetta, ossia coniglio disossato e arrotolato nella porchetta con delle spezie saporite e semi di finocchietto. Il tutto servito su un letto di verdurine ripassate in padella. Spettacolo…

Coniglio in porchetta
Coniglio in porchetta

Non da meno l’agnello alla cacciatora. La carne era morbidissima, condita alla perfezione, sapore della tradizione contadina....

Agnello alla cacciatora
Agnello alla cacciatora

Poi mi tolgo uno sfizio, avevo voglia di caciocavallo molisano alla piastra ed eccolo qua! Accompagnato da una confettura, buonissimo e profumato.

Caciocavallo molisano alla piastra
Caciocavallo molisano alla piastra

Siamo davvero sazi, nostro malgrado saltiamo il dolce, ci concediamo un giro di liquore di Genziana di Scuppoz. Liquore ottenuto da vino bianco e un blend di ben 3 radici differenti. La cosa interessante da rimarcare è che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è totalmente artigianale.

Genziana delle Pecore di Scuppoz
Genziana delle Pecore di Scuppoz

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 30 euro a persona! Rapporto qualità – prezzo strepitoso, quasi da non credere.

La Grotta da Concetta a Campobasso è un punto fermo. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Il locale è intimo, caratteristico. E’ un’osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’atmosfera è familiare, l’ambiente spartano, dominano legno e pietra. Anche il servizio è veloce e informale. Qui trovi i piatti tipici campobassani e molisani, in particolare quelli della tradizione contadina, piatti ben eseguiti e porzioni decisamente generose (il che non guasta).
Il menù segue il ritmo delle stagioni e cambia praticamente ogni giorno in base alla disponibilità di prodotti e materie prime. Da non perdere la “pizza e minestra”, che come ho già scritto in una precedente recensione dedicata alla Grotta da Concetta è vera poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono il mio piatto preferito e li prendo ogni volta che vengo qui. Per me anche da soli valgono il viaggio. In generale le verdure sono eccezionali, i primi generosi e gustosi. La carne poi è eccellente. L’agnello alla cacciatora è fantastico, anche il coniglio in porchetta ha il suo perché. Ma in generale tutto è eccellente. Tra i dolci, nota di merito per le crostate fatte da loro.
La Grotta da Concetta è un luogo che sembra senza tempo, intimo, caldo e familiare, sembra quasi di mangiare dalla nonna. Sai che andrai via soddisfatto e con la voglia di tornare per gustare altro. Qui si bada al sodo, si mangia bene. Punto. Non aspettarti effetti speciali, anche la mise en place è essenziale e spartana, ma è la sostanza che conta. Poi il rapporto qualità – prezzo è fantastico. Oggi riuscire a mangiare (bene e con qualità) dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai quasi una rarità. Davvero Complimenti. Il consiglio che regalo ai miei lettori è solo uno, visto che il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena, conviene prenotare in anticipo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è un’osteria - trattoria imperdibile. Se ci vieni una volta ci torni, garantito. Infatti è sempre piena e amatissima. Da segnare in agenda. Alla prossima….



La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

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Siamo tornati a Campobasso alla Grotta da Concetta. Spesso mi fermo qui perché adoro l’atmosfera familiare e accogliente che si respira in questa osteria quasi d’altri tempi, dove protagonista è una cucina molisana generosa e genuina. Siamo al centro di Campobasso, quasi nel centro storico in Via Larino. Il locale è davvero gradevole, tutto in pietra, i soffitti sono in legno, ci sono tre sale, ognuna con un suo fascino particolare e poi c’è un ambiente esterno. Anche l’illuminazione è studiata e contribuisce a rendere magico il luogo. La Grotta da Concetta è una vera istituzione.

La Grotta da Concetta Campobasso Insegna allingresso
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna all'ingresso

In questa osteria – trattoria trovi una cucina molisana semplice, sincera ma ben eseguita, con materie prime di assoluta qualità, un’ottima carne e un rapporto qualità – prezzo fantastico. Ma andiamo per gradi. Sono tornato alla Grotta da Concetta in compagnia tra gli altri del mio amico architetto templare gourmet Michele, che qui ormai è di casa. Ero anche io dalle parti di Campobasso e abbiamo pensato di fermarci a pranzo qui. Il locale è sempre suggestivo, ci accomodiamo al nostro tavolo in una sala tutta in pietra con un maestoso camino e i soffitti in legno.

La Grotta da Concetta Campobasso Suggestivo angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Una suggestiva sala interna

Non aspettarti effetti speciali, qui regna la genuina semplicità, anche la “mise en place” è semplice, spartana. Anche il menù è oserei dire “minimal”: in pratica un foglio con elencate tutte le proposte del giorno (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Il menù cambia quasi giornalmente ma alcune pietanze ci sono da sempre perché sono come il locale “una vera istituzione”. Per esempio se vieni qui non puoi perderti la pizza e minestra, in pratica una minestra di verdure con la pizza di granturco a tocchetti, che rende l’insieme divinamente croccante e godurioso. Altro piatto da non perdere sono gli spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore (arricchiti da peperone crusco), a volte li trovi anche nella variante con i broccoletti. Ma il menù è ricco di pietanze talmente invitanti che le assaggeresti tutte: dalle pallotte cacio e uovo, alla zucca fritta, dagli spaghetti con baccalà, cipolla e olive, allo spezzatino di vitello in bianco, dalla pizza di patate (che è ben diversa dal gateau) alla ciambotta di ortaggi. Poi la carne qui alla Grotta da Concetta è davvero super, da non perdere la salsiccia, o la bistecca di vitello alla griglia. Ogni giorno poi ci sono sempre un paio di dessert sempre interessanti. Il menù naturalmente cambia in base allo scorrere delle stagioni e i prodotti sono sempre freschi.
Ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto pane, burro, alici e spinaci. Abbinamento davvero azzeccato. Burro e alici è un matrimonio perfetto, sorprendente quanto ci stiano bene gli spinaci sopra.

Pane burro e alici con spinaci
Pane burro e alici con spinaci

Altro antipasto che prendiamo è la meravigliosa pizza e minestra, uno dei piatti “cult” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana: minestra di verdure e pizza di granturco. Quando veniamo qui, per me ordinare pizza e minestra è quasi un obbligo morale. Adoro il sapore terragno delle verdure e la nota croccante della pizza di granturco spezzettata e leggermente bagnata. Se prima di gustarla, ci passi sopra giusto un giro d’olio Evo molisano a crudo è una poesia.

La Pizza e minestra
Pizza e minestra

E’ il momento dei primi. Qui ci diamo alla pazza gioia. Siamo in tre. Ordiniamo un piatto di spaghetti aglio, olio, peperoncino e broccoletti con peperone crusco. La cottura della pasta è perfetta, il sapore dei broccoli si sposa a meraviglia con quello dell’aglio, olio e peperoncino. Davvero un bel piatto.

Spaghetti aglio olio peperoncino broccoli e il peperone crusco
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, broccoli e il peperone crusco

Così come non delude le nostre attese l’altro primo che abbiamo preso: spaghetti con carciofi, alici e olive e mollica di pane tostato. Un’esplosione di gusto, il sapido delle alici, il dolciastro dei carciofi, la nota croccante del pane tostato, le olive. Meraviglia...

Spaghetti con carciofi olive e alici
Spaghetti con carciofi, olive e alici

L’altro primo è un altro "must" da Concetta, non a caso lo ordiniamo quasi sempre: spaghetti con aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Questo piatto è una garanzia. Anche qui la cottura degli spaghetti perfetta e al dente, conditi alla perfezione, con il cavolfiore leggermente passato in padella che regala un sapore divino, il peperone crusco che regala il “crunch”. Chapeau.

Spaghetti aglio olio peperoncino cavolfiore e peperone crusco
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco

Noi Templari del Gusto siamo dei “gaudenti”, ormai lo avrai capito. Avevo adocchiato ad un tavolo vicino al nostro, un primo che mi aveva incuriosito. Decidiamo di prendere un piatto da dividere di spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Abbiamo fatto bene ad assaggiare anche questo. Meritava davvero, gli spaghetti sono conditi alla perfezione, belli umidi, sapidi il giusto con il gusto deciso del baccalà che si sposava a meraviglia con il sapore dolciastro della cipolla.

Spaghetti con baccalà cipolle e olive
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive

Siamo in tre e ordiniamo tre secondi. Come da tradizione quando siamo qui ecco una bella bistecca di vitello alla brace con insalata. La carne è davvero ottima, morbida e gustosa.

Bistecca di vitello alla brace e insalata
Bistecca di vitello alla brace e insalata

Immancabile anche la saporita salsiccia alla brace, servita con le puntarelle.

La Salsiccia alla brace e spigatelli
La Salsiccia alla brace e puntarelle

E il coniglio in porchetta, ossia disossato e arrotolato in porchetta con spezie e semi di finocchietto. Servito su un letto di verdure passate in padella. Che bontà….

Coniglio in porchetta
Coniglio in porchetta

Siamo davvero sazi. Nostro malgrado saltiamo il dolce, anche se in carta oggi tra le proposte di dessert, c’era una crostata con noci ed uva fragola che mi intrigava parecchio… Sarà per la prossima volta. Prendiamo due bichierini di passito La Nuvola di Piè, bianco passito Terre degli Osci di Agricolavinica, ottenuto da uve di Moscato bianco e Riesling, questo vino da fine pasto con il suo colore giallo oro carico, conquista per la sua personalità e la sua sobria eleganza e i suoi sentori di miele e albicocca. 

Bianco Passito Terre degli Osci La Nuvola di Piè
Bianco Passito Terre degli Osci La Nuvola di Piè di Agricolavinica

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo alla Grotta da Concetta 90 euro in tre. Ossia 30 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo più unico che raro. Complimenti.

La Grotta da Concetta è una garanzia. Il locale è caratteristico e regala un senso di familiarità e calda accoglienza. Qui trovi una cucina che affonda le radici nella tradizione molisana. I piatti sono ben eseguiti e realizzati con materie prime fresche e di qualità. La pizza e minestra è uno dei piatti must della Grotta da Concetta, gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore anche da soli valgono la visita, gli spaghetti con carciofi, olive e alici creano dipendenza. Super la carne, da non perdere la bistecca di vitello alla brace e la salsiccia. Il servizio è informale e veloce. Nota di merito per il conto. Oggi riuscire a mangiare bene e pagare per un pranzo completo 30 euro è davvero una rarità. Complimenti davvero. Tutto questo spiega il grande successo di questo locale amatissimo e frequentato. Piccola raccomandazione, visto che il locale è sempre pieno, è preferibile prenotare con dovuto anticipo. La Grotta da Concetta a Campobasso si conferma nella nostra guida sul web tra gli indirizzi molisani da non perdere. Garantiamo noi. Alla prossima…

 

 

La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

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Sabato, 09 Dicembre 2023 22:46

Hosteria Ara. Arienzo (Ce)

Siamo ad Arienzo, ameno comune della provincia di Caserta dalla storia antichissima, situato in un’area geografica felice. Nel cuore del centro storico di Arienzo, la “Terra Murata”, il nucleo più antico della città, si trova l’Hosteria Ara, dove ci siamo fermati a pranzo. L’Hosteria Ara si trova in un palazzo storico, nei locali dove un tempo c’erano le stalle. Siamo proprio di fronte alla suggestiva e maestosa Chiesa dell’Annunziata.

Hosteria Ara Arienzo Insegna Esterna
Hosteria Ara. Arienzo - Insegna Esterna

All’interno il locale è gradevole, ci sono due sale arredate con gusto e semplicità, in particolare spicca in uno dei due ambienti, la presenza delle antiche mangiatoie in pietra, riportate al loro antico splendore e che oggi testimoniano per certi versi la storia di questo stabile e la natura dei locali che ospitano l’Osteria.
Ara, in latino significa altare. Di fatto di fronte c’è un altare importante (quello della Chiesa dell’Annunziata appunto), ma Ara sono anche le iniziali della chef Andrea Rosa Arricale. Quindi c'è un duplice significato per il nome di questa Osteria, di fatto la famiglia Arricale ha voluto investire in questo luogo e aprire un ristorante che ha un obiettivo ben preciso: presentare agli ospiti una buona cucina tipica rispettosa delle tradizioni con l’uso di prodotti del territorio e materie prime fresche e stagionali.
Noi ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Ci sono i taglieri con salumi e formaggi del territorio, poi gli antipasti, e molti piatti e ricette tipiche. Protagonista anche il baccalà che ritroviamo in alcune delle proposte in carta. Sono diverse le cose che stuzzicano la mia curiosità. Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di aglianico. E cominciamo le danze con due antipasti. Optiamo per la zuppa di fagioli borlotti e cotica. Dal sapore rustico e pieno e che delizia quella cotica che scioglieva in bocca….

Zuppa di fagioli borlotti e cotica
Zuppa di fagioli borlotti e cotica

Poi gustiamo dei bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione. Il baccalà è spaziale, la frittura asciutta e non unta e poi quello con i peperoni è un vero matrimonio d’amore….

Bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione
Bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione

Con i primi ci diamo alla pazza gioia. Degustiamo la mitica genovese della chef Andrea Rosa Arricale. Questo è uno dei must dell’Osteria. Gli ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino sono eccezionali. 

Ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino
Ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino

La carne presente nel piatto in abbondanza, era morbida e saporita, la cipolla dolce e persistente, la fonduta di pecorino avvolge il tutto in un abbraccio suadente e voluttuoso. Chapeau !

Ziti alla genovese con cipolla in agrodolce e fonduta di pecorino
Ziti alla genovese dell'Hosteria Ara 

Altro primo che degustiamo sono i paccheri alla puttanesca di baccalà. Un classico della tradizione ma ben eseguito.

Paccheri alla puttanesca di baccalà
Paccheri alla puttanesca di baccalà

Poi ci coccoliamo con un altro piatto “cult” dell’Hosteria Ara: gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato (quello mandorle e pepe per intenderci). Anche il tarallo è fatto dalla chef. Gli spaghetti sono fantastici, la cottura perfetta, equilibrati e gustosi. Piccanti il giusto e profumati.

Spaghetti aglio olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato
Spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato

Ci concediamo anche un secondo in due e optiamo per un bel pezzo di baccalà fritto con pomodoro San Marzano, capperi e olive nere. Il baccalà era delizioso. Qui la scarpetta è stata quasi un obbligo. Con quel sughetto meraviglioso non potevo esimermi…Prendiamo come contorno delle patate al forno…

Baccalà fritto con pomodoro San Marzano capperi e olive nere
Baccalà fritto con pomodoro San Marzano, capperi e olive nere

Che pranzo sarebbe senza dolce? Anche i dessert sono fatti dalla chef. Gustiamo una sbriciolata con marmellata fatta in casa accompagnata da una meravigliosa crema alla vaniglia.

Sbriciolata con marmellata fatta in casa
Sbriciolata con marmellata fatta in casa

E una caprese (sempre handmade) con la crema di cui sopra….. Anche i dolci sono stati di nostro gradimento. Accompagniamo il dessert con due giri di amaro e chiediamo il conto.

Torta caprese
Torta caprese

Per il nostro lauto pranzo all’Hosteria Ara paghiamo 50 euro a persona. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.

L’Hosteria Ara è stata una piacevole sorpresa. Il locale si trova nel cuore del centro storico di Arienzo: la Terra Murata. Passeggiare qui è davvero piacevole e regala emozioni. Il locale è carino e arredato con gusto e semplicità e si trova in un edificio storico negli ambienti dove anticamente c’erano le stalle. Qui trovi una cucina che propone piatti e ricette della tradizione presentati in chiave contemporanea, realizzati con prodotti di qualità e materie prime del territorio. La cucina segue il ritmo delle stagioni. La chef Andrea Rosa Arricale è giovane, capace ed ha le idee chiare. Insieme a lei la sua famiglia e una squadra che ne condivide i sogni e le aspirazioni. Da non perdere la pasta e ceci, gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato, la mitica genovese della chef Andre Rosa Arricale e poi il baccalà fritto (davvero ottimo). Tornerò per provare altri piatti (tra cui la lardiata entrata, dato il periodo, di recente in carta). Il servizio è informale e valido. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo. Hosteria Ara ad Arienzo è stata davvero una bella scoperta, è un locale dove poter gustare piatti della tradizione cucinati come si deve. Da provare, garantiamo noi…. Alla prossima…

 

Hosteria Ara
Via Annunziata, n.25
Arienzo (Ce)
Tel. 0823 520828

Pubblicato in Campania
Venerdì, 01 Dicembre 2023 22:33

La Grotta da Concetta. Campobasso

Nel cuore di Campobasso c’è un indirizzo che non può mancare in agenda, se ami la buona cucina tipica: la Grotta da Concetta. Siamo in una stradina nei pressi del centro storico del capoluogo molisano, Concetta è una piccola istituzione in città, il locale è sempre pieno a pranzo e a cena ed il perché è semplice da capire. Questa osteria – trattoria conserva il fascino della tradizione e propone una cucina molisana semplice ma ben eseguita, materie prime di qualità e un rapporto qualità – prezzo vantaggioso. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Noi siamo in quattro, abbiamo prenotato, grazie all’intuizione del nostro architetto templare gourmet Michele, che più volte era già stato qui. Il locale è gradevole e intimo, all’interno ci sono tre ambienti, dominano la pietra e il legno, anche l’illuminazione è soffusa e contribuisce a rendere il clima ancora più disteso e familiare. Ci accompagnano al nostro tavolo.

La Grotta da Concetta Campobasso Suggestivo angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo angolo interno

Non aspettarti mise en place particolari o effetti speciali, qui il protagonista è il cibo. Anche il menù è minimal: un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Ovviamente la carta cambia in base allo scorrere delle stagioni. Ci sono tante cose interessanti, dalla pizza e minestra, alla pasta e ceci, dalla minestra di farro, lenticchie e cavolo nero, alla insalata di mussillo, dalle pallotte cacio e uovo, agli involtini di verza, zucca, patate e guanciale, e poi le proposte di carne, c’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù ricco di piatti della tradizione.

La Grotta da Concetta Campobasso Particolare di una sala interna
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna

Prima di ordinare ci servono delle ottime bruschette con olio Evo molisano (proveniente da Ururi) e sale. Pane tostato e un buon olio Evo, la merenda di quando eravamo bambini. Cosa c'è di più buono? 

Bruschette con olio Evo molisano e sale
Bruschette con olio Evo molisano e sale

Noi ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto la mitica pizza e minestra, uno dei “must” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana, verdure e pizza di mais insieme danno vita ad una sinfonia di profumi e sapori. Che bontà….

Pizza e minestra
Pizza e minestra

Come primo prendiamo tutti gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore. Mai scelta fu più azzeccata, a dir poco strepitosi, perfettamente conditi, gustosi, con il cavolfiore che da sapore e il peperone crusco che regala anche un po’ di nota croccante. Complimenti…

Spaghetti aglio olio peperoncino e cavolfiore
Spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore

Il nostro pranzo prosegue con i secondi. Prendiamo due bistecche di vitello. La carne era morbida, succosa, e goduriosa.

Bistecca di vitello e insalata
Bistecca di vitello e insalata

E due piatti di salsiccia e puntarelle. Anche la salsiccia è ottima. In generale direi che la qualità della carne qui da Concetta è davvero elevata.

Salsiccia e puntarelle
Salsiccia e puntarelle

Chiudiamo il nostro pranzo con 3 babà con crema pasticcera alla vaniglia. Il babà era morbido e profumato, deliziosa poi la crema pasticcera che ci stava a meraviglia…

Babà e crema alla vaniglia
Babà e crema alla vaniglia

E una deliziosa crostata alle mele e uvetta, (qui avrei fatto volentieri il bis).

Crostata alle mele e uvetta
Crostata alle mele e uvetta

Accompagniamo il dessert con due giri di liquore di Genziana di Scuppoz. Un amaro di genziana ottenuto da vino biano e un blend di ben 3 radici differenti. Da notare che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è assolutamente artigianale. 

Genziana delle Pecore di Scuppoz
Genziana delle Pecore di Scuppoz

Chiediamo il conto e paghiamo 120 euro in quattro. In pratica solo 30 euro a persona, rapporto qualità – prezzo fantastico.

La Grotta da Concetta a Campobasso è una vera istituzione. Il locale è gradevole e intimo, una osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Qui ci sono pochi ghirigori e tanta sostanza. Trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose, tutto segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e i prodotti e le materie prime sono freschissime. La pizza e minestra è poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sorprendenti e deliziosi e anche da soli valgono il viaggio. La carne poi è eccellente, la bistecca di costata morbidissima e succosa, ottima anche la salsiccia. Tra i dolci nota di merito per la crostata di mele.
La Grotta da Concetta è un luogo intimo, sembra quasi di mangiare dalla nonna e hai la certezza di rimanere sempre soddisfatto. Non aspettarti effetti speciali ma una cucina sincera e capace di accontentare anche i palati più esigenti. Poi (cosa importante) il rapporto qualità – prezzo è strepitoso. Oggi riuscire a fare un pranzo completo dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Complimenti davvero. Il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena quindi il consiglio è quello di prenotare per tempo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è una trattoria unica nel suo genere e per questo amatissima. Ci rivedremo presto ….

 


La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

Pubblicato in Molise
Venerdì, 13 Ottobre 2023 20:58

U' Vulesce. Cerignola (Fg)

Siamo nel cuore di Cerignola, non lontano dalla spettacolare Basilica Cattedrale di San Pietro Apostolo (noto anche come il Duomo Tonti). Ci siamo fermati a pranzo da U’Vulesce. Questo indirizzo è imperdibile per una serie di motivi. In primo luogo perché il locale regala una meravigliosa sensazione di familiarità e calda accoglienza: spazi ridotti, una quarantina di coperti all’interno, legno alle pareti, in fondo un maestoso bancone in legno e una sorta di “enoteca a vista” con tantissime bottiglie ed etichette che maestosamente sono in bella mostra. L’altro e non trascurabile motivo che rende U’Vulesce indirizzo imperdibile è che qui mangi divinamente, tanto proposte di terra quanto (soprattutto) piatti di mare e pesce sempre fresco con materie prime e prodotti di qualità assoluta. E poi dove lo trovi un oste come Rosario Didonna? Simpatico, vulcanico, ospitale, preparato e sempre sorridente. Avevo questo indirizzo segnato da qualche tempo in agenda, non vedevo l’ora di passare a provare la loro cucina.

U Vulesce Cerignola
U Vulesce. Cerignola

In principio fu la salumeria di famiglia (con più di 60 anni si storia), che ancora oggi esiste ed è diventata una vera e propria bottega gastronomica dove poter acquistare salumi, formaggi e prodotti di eccellenza (con alcune vere e proprie chicche). Qui la sera si possono gustare aperitivi e piccole proposte di cucina in prevalenza finger food “Puglia Style” abbinate ad ottimi calici. Dal 2001 Rosario Didonna decide di aprire anche il suo Ristorante a pochi passi dalla bottega di famiglia. Nasce così U’Vulesce che nel dialetto di Cerignola significa “la voglia”, “il desiderio”, insomma concetti che ben si coniugano con la buona cucina che qui la fa da padrona. Dando un’occhiata al menù o ascoltando le proposte del giorno “la voglia” ti viene davvero e il “desiderio” cresce sempre di più. Ci sono proposte di terra e di mare, il minimo comune denominatore è la qualità delle materie prime e un pescato sempre fresco.
Da bere ordiniamo una minerale e optiamo per un bianco, un’interessante falanghina IGT Puglia di Antica EnotriaOttenuto da uva falanghina in purezza, questo vino ha un colore paglierino vivace, un profumo quasi floreale, un gusto pieno, minerale e piacevolmente sapido. Sarà un ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.

La Falanghina di Antica Enotria
La Falanghina di Antica Enotria

Intanto arrivano i loro pani e degli invitanti tarallucci alle cime di rape (fatti da loro). Attenzione perché sono buonissimi e creano dipendenza….

Pane e taralli alle cime di rape
Pane e taralli alle cime di rape

Il pane lo assaggiamo con l’olio che Rosario ci propone in degustazione: l’olio Evo biologico dell’azienda agricola Cascavilla. Ottenuto da olive biologiche della varietà coratina. Un olio meraviglioso, fruttato, intenso.

Olio Evo bio dellazienda agricola Cascavilla
Olio Evo bio dell'azienda agricola Cascavilla

Cominciamo ordinando gli antipasti. Ecco un favoloso crudo di pesce, uno dei migliori mai provati…..

Il fantastico crudo di U Vulesce
Il fantastico crudo di U' Vulesce

Il tonno tonnato, ossia tonno pinna gialla scottato con zucchine alla scapece, salsa tonnata, cipolla IGP e riduzione di soia agli agrumi garganici è sorprendente. Meraviglioso il tonno e inaspettato e azzeccato l’abbinamento con le zucchine alla scapece.

Tonno scottato con zucchine alla scapece salsa tonnata cipolla e riduzione di soia agli agrumi garganici
Tonno scottato con zucchine alla scapece, salsa tonnata, cipolla e riduzione di soia agli agrumi garganici

Prendiamo anche due piatti di polpo tiepido in marinatura con patata al limone, olive, cipolla IGP , pomodoro confit e sedano. Qui siamo a livelli siderali, il polpo è morbidissimo, aromatico e si sposa a meraviglia con la voluttuosa patata che viene schiacciata grossolanamente in modo che si senta bene quando di mangia e aromatizzata al limone. Chapeau...

Polpo tiepido in marinatura con patata al limone olive cipolla IGP pomodoro confit e sedano
Polpo tiepido in marinatura con patata al limone, olive, cipolla IGP, pomodoro confit e sedano

Gli antipasti ci hanno convinto ed esaltato. I primi non fanno altro che confermare il nostro giudizio positivo. Prendiamo due spaghettoni aglio, olio, peperoncino (‘nduja) con crostacei crudi e cotti. Gustosi, piccantini il giusto, con un sapore di mare che regala emozioni…

Spaghettoni aglio olio e peperoncino con crostacei crudi e cotti
Spaghettoni aglio olio e peperoncino con crostacei crudi e cotti

 E due risotti (riso carnaroli) al pomodoro datterino giallo e rosso, basilico e gamberi crudi e cotti. Il riso è mantecato alla perfezione, il gusto una vera sinfonia. Il datterino abbraccia il gambero che viene esaltato dalla doppia consistenza (crudo e cotto), come un bacio e una carezza. Questo piatto resta nella memoria…

Riso carnaroli al pomodoro datterino giallo e rosso basilico e gamberi
Riso carnaroli al pomodoro datterino giallo e rosso basilico e gamberi

Intanto di tanto in tanto passa a salutarci Rosario Didonna, simpatico, preparato, viene a controllare che tutto stia andando bene e lo fa con la sua consueta simpatia. Visto che siamo da U’ Vulesce che significa “voglia”, “desiderio”, ci lasciamo tentare da un altro piatto: un branzino a tocchetti, panato e servito con salsa tartara.

Branzino pastellato con salsa tartara e limone
Branzino pastellato con salsa tartara e limone

Chiudiamo il nostro pranzo con i dolci. Due tarte tatin alle pesche con gelato al fiordilatte e crema ai frutti di bosco.

Tarte tatin alle pesche con gelato al fiordilatte e crema ai frutti di bosco
Tarte tatin alle pesche con gelato al fiordilatte e crema ai frutti di bosco

E una tartelletta con crema di limone, ganache al cioccolato bianco, cacao amaro, frutta e sedano. Si hai capito bene, sedano. Sorprendente perché regala freschezza finale al dolce.

Tartelletta con crema al limone ganache al cioccolarto bianco cacao amaro frutta e sedano
Tartelletta con crema al limone, ganache al cioccolarto bianco, cacao amaro, frutta e sedano

Ci concediamo un giro di amari all’arancia rossa. E chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro lauto pranzo da U’ Vulesce 65 euro a persona, se consideriamo che alla fine del pranzo le bottiglie di vino che abbiamo preso saranno due, il rapporto qualità – prezzo è assolutamente corretto.

U’ Vulesce a Cerignola è un piccolo tempio della buona cucina, qui trovi prodotti eccellenti e un pescato sempre fresco. La cucina segue i ritmi delle stagioni, le proposte di terra e di mare sono realizzate con attenzione, amore con un occhio anche all’estetica, la qual cosa non guasta mai. Rosario Didonna è un perfetto padrone di casa, simpatico, vulcanico e preparato. La carta dei vini è vasta, curata e fornita. Non a caso nell’insegna esterna si legge U’Vulesce, vini e cucina, perché qui il vino ha un ruolo fondamentale. Il crudo di U’Vulesce è uno deimigliori mai gustati, il polpo tiepido in marinatura con patata al limone, olive, cipolla IGP, pomodoro confit e sedano è una poesia. Tra i primi, il risotto al pomodoro datterino giallo e rosso, basilico e gamberi crudi e cotti anche da solo vale la visita. Il servizio è veloce, il rapporto qualità – prezzo è corretto e comunque adeguato alla proposta gastronomica. Se venite qui, fate anche un salto in salumeria e bottega (quasi adiacente al ristorante) per acquistare qualche bontà. Giusto per la cronaca io sono ritornato a casa con le mitiche olive di Cerignola, i taralli alle cime di rapa (gli stessi gustati al ristorante) e caciocavallo podolico dauno. U’ Vulesce a Cerignola entra nella nostra guida sul web tra quelli che sono i migliori locali, quelli da non perdere. Assoluta certezza.

 

 

 

Hostaria u' Vulesce
Via Cesare Battisti, n.3
Cerignola (Fg)
Tel. 0885 42 57 98
Visita il sito web di U’Vulesce

Pubblicato in Puglia
Mercoledì, 06 Settembre 2023 20:50

Beccaccino Osteria. Castel di Sangro (Aq)

Siamo nella splendida Castel di Sangro, il più importante centro dell’alto Sangro. Qui natura, storia e tradizione sono protagonisti. Castel di Sangro è un borgo da visitare senza fretta per godere di ogni angolo, ammirando palazzi antichi, scorci da cartolina, chiese suggestive e la natura circostante che la fa da padrona assoluta. Se vieni qui, non puoi poi non visitare il borgo medievale di Roccacinquemiglia con le sue viuzze e gli edifici antichi. Noi ci siamo fermati per un pranzo veloce da Beccaccino Osteria. Il locale è centrale e si presenta come una moderna osteria, la location è gradevole con due sale interne e una esterna, gli arredi sono curati con semplicità e gusto, bella e curata anche la mise en place. Nel complesso questo luogo trasmette una piacevole sensazione di accoglienza e familiarità.

Beccaccino Osteria particolare interno
Beccaccino Osteria. Castel di Sangro - Particolare interno

Ci accomodiamo e come sempre guardiamo il menù. Ci sono quattro proposte di antipasti, quattro primi, sei secondi, i contorni e i dessert. Il menù è stagionale e cambia spesso in base alla disponibilità dei prodotti e materie prime, è ben studiato e concepito con interessanti piatti e proposte del territorio. Noi da bere ordiamo una minerale e un bianco campano (ah la nostalgia di casa..) il bianco di Bellona Irpinia coda di volpe della Tenuta Cavalier Pepe. Un vino ottenuto da uva coda di volpe in purezza, di un bel giallo paglierino con note di frutti gialli e di erbe. Ha un buon corpo e un sapore intenso e pieno. 

Coda di Volpe Bianco di Bellona di Tenuta Cavalier Pepe
Coda di Volpe, Bianco di Bellona di Tenuta Cavalier Pepe

Intanto ci servono un gradito entreé una sorta di polpettina di cacio davvero deliziosa.

Entreé
Entreé

Decidiamo di saltare gli antipasti e fiondarci sui primi. Prendiamo un piatto di caserecce con pesto di basilico, caponata e crema di ricotta. Perfetto l’abbinamento del pesto rigorosamente bio e “handmade” con la caponatina e la crema di ricotta a rendere delicato il piatto.

Casereccia pesto di basilico caponata e crema di ricotta
Casereccia con pesto di basilico, caponata e crema di ricotta

Poi una chitarrina con scampi, pomodorini e zucchine. La scelta degli spaghetti alla chitarra è azzeccata, un piatto che vede l’incontro di terra e mare che abbiamo apprezzato molto.

Chitarrina scampi pomodorini e zucchine
Chitarrina scampi pomodorini e zucchine

A chiudere la nostra degustazione di primi, ecco due piatti di gnocchi con piselli, pancetta croccante e fonduta di pecorino. Buoni e appaganti gli gnocchi con la pancetta che va a nozze con la fonduta di pecorino.

Gnocchi con piselli pancetta croccante e fonduta di pecorino
Gnocchi con piselli, pancetta croccante e fonduta di pecorino

Il nostro pranzo da Beccaccino Osteria procede alla grande. E’ il momento dei secondi. Prendiamo un entrecote con friggitelli. Gustosa e morbida la carne, mi è piaciuto molto l’abbinamento con i peperoncini verdi.

Entrecote e friggitelli
Entrecote e friggitelli

E tre piatti di filetto di maiale con spuma di patate e zucchine, la carne è tenera e succulenta. Davvero un ottimo secondo.

Filetto di maiale spuma di patate e zucchine
Filetto di maiale con spuma di patate e zucchine

Purtroppo dobbiamo rientrare. Saltiamo il dessert e chiediamo il conto. Paghiamo per questo nostro pranzo da Beccaccino Osteria quasi 35 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Beccaccino Osteria è stata una bella scoperta. Il locale è centrale e si raggiunge facilmente, la location è gradevole, l’arredo curato e per certi versi essenziale. Nel complesso ti regala l’idea di essere in un’osteria accogliente e dall’ambiente familiare pur essendo chiaramente un locale contemporaneo. La cucina è convincente con piatti legati al territorio ma proposti in chiave moderna e con un’attenzione anche alla presentazione. Il personale è gentile e professionale, il servizio veloce. Fornita la carta dei vini. Anche il rapporto qualità – prezzo è corretto. Beccaccino Osteria a Castel di Sangro è un indirizzo che non può mancare in agenda, garantiamo noi.

 

 

Beccaccino Osteria
Corso Vittorio Emanuele, n.19/21
Castel di Sangro (Aq)
Tel. 334 8060264
Visita il sito web di Beccaccino Osteria

Pubblicato in Abruzzo
Giovedì, 07 Settembre 2023 22:15

Osteria degli Archi. Vieste (Fg)

Vieste è un vero spettacolo, non a caso è definita la "perla del Gargano": mare cristallino, scorci da cartolina, un centro storico che regala emozioni, grazie alla sua conformazione unica ed alla struttura tipicamente medievale. Il borgo antico conserva il fascino di un antico villaggio di pescatori affacciato sul mare, con le sue case bianche, i vicoli, i palazzi antichi. Tutto qui a Vieste fa innamorare, anche i profumi, gli odori, e quella sensazione di essere quasi un privilegiato perché sei in un luogo baciato dalla fortuna. Proprio nel centro storico viestano, nella parte più antica in Via Ripe c’è l’Osteria degli Archi, dove ci siamo fermati a cena.

Osteria degli Archi Vieste Insegna Esterna
Osteria degli Archi. Vieste - Insegna Esterna

Entrando l’impatto è decisamente piacevole. Il locale si sviluppa in lunghezza, dominano la pietra e il legno. L’atmosfera è informale e rilassante. Veniamo accolti con gentilezza e ci accompagnano al nostro tavolo che avevamo prenotato il giorno prima. Prima di dare uno sguardo al menù, ordiniamo una minerale e una bottiglia di Chardonnay Tormaresca, un bianco a cui siamo molto affezionati. Di un piacevole colore giallo paglierino intenso con sentori di frutta gialla e agrumi, questo vino al palato è pieno, equilibrato e fresco. Sarà lui il nostro compagno di viaggio stasera..

Chardonnay di Tormaresca
Chardonnay di Tormaresca

Intanto arrivano i loro pani, tarallini ed anche il loro olio Evo bio. Quest’olio usato anche nelle pietanze dell’Osteria degli Archi è prodotto con olive autoctone di loro proprietà. Spettacolare davvero…

Il loro olio Evo Bio
L'olio Evo Bio dell'Osteria degli Archi a Vieste

Pane ed olio, merenda antica e sempre gradita, apprezziamo davvero molto quest’olio del Gargano dal sapore piacevolmente fruttato, intenso e profumato.

Il prezioso olio Bio dellOsteria degli Archi
Il prezioso olio Bio dell'Osteria degli Archi

Intanto passa a salutarci la signora Giovanna, sempre prodiga di consigli per i clienti e gli ospiti dell’Osteria degli Archi. Il menù presenta pietanze in prevalenza di mare, ma ci sono anche diverse proposte di terra. Noi ordiniamo come antipasto delle interessanti alici in pastella di rape con burrata e pomodorino giallo. Le alici sono deliziose e si sposano a meraviglia con la burrata. Particolare è la scelta di usare la pastella di rape, un matrimonio tra mare e terra che risulta vincente.

Le alici in pastella di rape con burrata e pomodorino giallo
Le alici in pastella di rape con burrata e pomodorino giallo

l’altro antipasto che prendiamo sono i gamberi scottati in salsa rosa con granella di pistacchio. Anche questi ci sono piaciuti molto, bella la nota croccante dei pistacchi.

Gamberi scottati in salsa rosa con granella di pistacchio
Gamberi scottati in salsa rosa con granella di pistacchio

Come primi optiamo per i tortelli ripieni di alici e rape con olio all’aglio fermentato e fonduta di cacioricotta. Deliziosi e goduriosi questi tortelli “handmade” in cui il ripieno di alici e rape è sorprendente e particolare.

Tortelli ripieni di alici e rape con olio allaglio fermentato e fonduta di caciocircotta
Tortelli ripieni di alici e rape con olio allaglio fermentato e fonduta di caciocircotta

Se i tortelli ci sono piaciuti, con le orecchiette di grano arso cacio e pepe con tartare di gamberi e uova di lompo sono spaziali. Non avrei mai pensato di abbinare una cacio e pepe ai gamberi eppure ….. Il risultato è esaltante.

Orecchiette di grano arso cacio e pepe tartare di gamaberi e uova di lompo
Orecchiette di grano arso cacio e pepe con tartare di gamaberi e uova di lompo

Decidiamo anche di provare un secondo in due e scegliamo calamari alla griglia con pane croccante alle erbe e contorno di verdure. Il calamaro era morbido e gustoso, deliziose anche le verdurine proposte come contorno.

Calalmari alla griglia con pane croccante alle erbe e contorno di verdure
Calalmari alla griglia con pane croccante alle erbe e contorno di verdure

Si è fatto tardi, saltiamo il dessert. Prendiamo un caffè, un amaro alle erbe e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena all’Osteria degli Archi circa 53 euro a persona.

L’Osteria degli Archi a Vieste è stata una bella scoperta. Il locale è suggestivo e si trova nella parte più antica e forse più bella del centro storico viestano. All’interno regala una bella sensazione di calda ospitalità grazie alla pietra che domina e ad un arredo semplice ma curato. Le proposte dello chef e patron Michele Vescera sono convincenti. In carta ci sono piatti in prevalenza di mare realizzati con il buon pescato locale ma anche qualche piatto di terra. Le alici in pastella di rape con burrata e pomodorino giallo, le orecchiette di grano arso cacio e pepe con tartare di gamberi e uova di lompo da sole valgono la visita, il calamaro alla griglia era freschissimo, morbido, profumato e delicato. Buona anche la carta dei vini. Il personale è professionale e presente. Il conto è adeguato al contesto, all’ambiente e alle proposte di cucina. Sicuramente questo è un indirizzo da segnare in agenda e da visitare se sei a Vieste.


 
Osteria degli Archi
Via Ripe, n.2
Vieste (Fg)
Visita il sito web dell’Osteria degli Archi

Pubblicato in Puglia
Domenica, 11 Dicembre 2022 21:40

La Grotta. Casalnuovo (Na)

Alla Grotta siamo venuti più volte negli anni. Ci sono sempre piaciute l’atmosfera che si respira in questo luogo, la passione del patron Giuseppe Rea, valido sommelier, le proposte di cucina convincenti dello chef Antonio Esposito. Ci siamo tornati in una sera di Dicembre, con la voglia di gustare un po’ di piatti e abbinarli a qualche calice, riscaldati dal tepore del maestoso camino che è presente in sala.
Siamo proprio sul Corso principale di Casalnuovo, comune a pochi Km da Napoli, che un tempo vantava tra le altre, solide e radicate tradizioni agricole. Entrando, la sensazione che mi coglie è la stessa di sempre, all’ingresso c’è il maestoso bancone in legno, poi delle botti, una imponente credenza colma di bottiglie di vino ed altro ben di Dio. Ci accoglie l’oste e patron Giuseppe Rea con la gentilezza e la signorilità che lo contraddistinguono. Ci accompagnano al nostro tavolo (proprio accanto al camino).
Qui alla Grotta dimentica l’orologio e goditi il tempo, sarai trasportato in un'atmosfera unica: intorno a noi pietra, mattoncini, il calore del legno e bottiglie, bottiglie di vino e distillati in ogni dove. C’è poi il camino di cui ti parlavo sopra, maestoso e molto bello. Ho trovato piacevole anche la musica in sottofondo, (perfetto anche il volume, che permetteva ai commensali di chiacchierare senza alzare la voce). Insomma le premesse per trascorrere una bella serata ci sono tutte. Sembra quasi di essere in un’enoteca o un localino toscano o umbro. Si sta davvero bene. Noi siamo in quattro, con me Gennaro, Michele (detto Mimmo) e Raffael, valorosi professionisti e compagni di viaggio di tante avventure gastronomiche. Ci accomodiamo al nostro tavolo. Prima di guardare le proposte in carta, passa a salutarci lo chef, altra nostra vecchia conoscenza. Lo chef Antonio Esposito è una garanzia assoluta. Antonio è bravissimo e capace, grazie ad una tecnica invidiabile, di valorizzare in pieno i piatti della tradizione.
Diamo uno sguardo al menù, intanto ecco un calice di benvenuto: bollicine francesi. Un gradevolissimo Brut francese, un vino frizzante di Domaine De Jarras, con con un perlage persistente, un vino elegante, al palato asciutto con una piacevole nota floreale.
In carta ci sono tre antipasti, cinque primi (più la genovese come fuori menù), cinque secondi, più contorni e dessert.
Cominciamo ordinando gli antipasti. Optiamo per un tortino di patate e zucchine con fonduta di provola fumè al profumo di noce moscata. Delicato e avvolgente il tortino, piacevolissima la fonduta di provola che lega il tutto.

Tortino di patate e zucchine con fonduta di provola fumè al profumo di noce moscata
Tortino di patate e zucchine con fonduta di provola fumè al profumo di noce moscata

Poi un classico, la parmigiana di melanzane della tradizione, con melanzane, pomodoro e basilico. Semplicemente buona.

Parmigiana classica di melanzane con pomodoro e basilico
La Grotta. Casalnuovo - Parmigiana classica di melanzane con pomodoro e basilico

Con gli antipasti, Giuseppe Rea consiglia un vino in abbinamento, stavolta dalla Francia scendiamo in Piemonte, sorprendente il Casaret Langhe Doc Barbera di Marziano Abbona, un rosso piacevole e spigliato. Ottenuto da uve barbera in purezza questo vino ci colpisce per la sua versatilità. Ottimo l’abbinamento con gli antipasti.

Casaret Langhe DOC Barbera di Marziano Abbona
Casaret Langhe DOC Barbera di Marziano Abbona

La nostra serata alla Grotta a Casalnuovo procede in maniera davvero piacevole, chiacchieriamo in attesa dei primi. Abbiamo scelto un must della casa, un piatto che ordiniamo praticamente ogni volta che veniamo qui. Sono gli spaghettoni di Gragnano, aglio, olio e peperoncino su crema di provola fumè. Questo piatto è uno dei cavalli di battaglia dello chef Antonio Esposito. Gli spaghettoni sono eccezionali e si sposano a meraviglia con l’avvolgente crema di provola affumicata.

Spaghettoni di Gragnano aglio olio e peperoncino su crema di provola fumè
La Grotta. Casalnuovo - Spaghettoni di Gragnano aglio, olio e peperoncino su crema di provola fumè

L’altro primo è un fuori menù, ma non potevamo perdercelo. Ziti spezzati alla genovese. Fatti davvero come si deve, buonissima la carne, e nota di merito per la scelta della pasta: ziti spezzati rigorosamente a mano come tradizione vuole. Poesia.

Ziti spezzati alla Genovese
La Grotta. Casalnuovo - Ziti spezzati alla Genovese

Ai primi abbiniamo un vino siciliano: il Sorìa Frappato di Firriato. Una bella interpretazione di un vitigno siciliano interessante, il Frappato appunto. Un vino di grande armonia ed equilibrio, che cattura e conquista grazie al suo sentore fruttato e quasi agrumato. Davvero una bella scoperta.

Sorìa Frappato di Firriato
Sorìa Frappato di Firriato

Sarà per l’atmosfera piacevolissima, sarà per il tepore del camino che invita alla convivialità, ma non paghi di quanto abbiamo gustato, ordiniamo anche un secondo. La nostra scelta ricade sullo stinco di Maiale cotto a bassa temperatura con delle verdurine al burro con una salsa demi-glace. Lo stinco è paradisiaco, buonissimo e si scioglieva letteralmente in bocca grazie ad una sapiente ed attenta cottura.

Stinco di maiale CTB con verdurine croccanti al burro con la demiglasse
La Grotta. Casalnuovo - Stinco di maiale CTB con verdurine croccanti al burro con salsa demi-glace

Accompagniamo il secondo con delle rassicuranti e rustiche patate al forno.

Patate al forno
Patate al forno

Con il secondo Giuseppe Rea abbina un vino possente, un Aglianico Pompeiano IGP Don Paolo dell’Azienda Vinicola Sorrentino, un 2013. Un vino che sorprende per personalità e vivacità. Di un bel colore rosso rubino, con sentori di frutti rossi, spezie e tabacco. Perfetto con la carne. “Dulcis in fundo”, ecco il dessert. Optiamo per un semifreddo al torroncino flambè servito su una salsa al cioccolato, granella di amaretti e torroncino. Delizioso....

Semifreddo al torroncino flambè con granella di amaretti
Semifreddo al torroncino flambè su salsa al cioccolato con granella di amaretti

Poi lo chef Antonio Esposito ci fa assaggiare la sua Caprese. Semplicemente meravigliosa. Chapeau.

La Caprese
La Caprese

Abbiniamo con il dessert un bel liquore: prunella mandorlata di Nonino. Un liquore morbido, delicato, dal profumo e sentore di mandorla, esaltato dalla presenza di Acquavite di prugna. Da una ricetta antica e sapiente di Nonino. Davvero ottimo.

Prunella mandorlata di Nonino
Prunella mandorlata di Nonino

Chiudiamo qui la nostra cena alla Grotta. Paghiamo 45 euro a persona. Ho trovato davvero fantastico il rapporto qualità prezzo in relazione a quanto abbiamo mangiato e ai calici in abbinamento. Complimenti!

E’ sempre piacevole ritornare alla Grotta a Casalnuovo, piacevole come quando torni a trovare un vecchio amico. Il locale si trova sul Corso principale di Casalnuovo ed è molto bello, regala piacevoli sensazioni e un senso di calda ospitalità. L’oste, sommelier e patron Giuseppe Rea è un perfetto padrone di casa e guida mirabilmente gli ospiti negli abbinamenti con il vino e i distillati. In cucina lo chef Antonio Esposito è una garanzia, sono anni che lo conosciamo e spesso veniamo qui per provare i suoi piatti e le sue proposte: grande tecnica di base e passione per i piatti della tradizione sono il suo mix vincente. La sua cucina convince e seduce perché ha radici solide nel territorio. La sua genovese è super. Gli spaghettoni di Gragnano, aglio, olio e peperoncino su crema di provola fumè il piatto che non devi assolutamente perderti. Buona la carne, meraviglioso lo stinco di maiale cotto a bassa temperatura con verdurine al burro e salsa demi-glace. Divina la caprese, e in generale molto buoni i dessert. La carta dei vini e distillati è curata e fornitissima con tante etichette italiane ma anche straniere. Il servizio è informale e veloce. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Cosa aspetti? La Grotta a Casalnuovo merita la visita. Garantiamo noi.

 


La Grotta
Corso Umberto I, n. 176
Casalnuovo di Napoli (Na)
Tel. 081 522 4718
Visita la pagina Fb della Grotta a Casalnuovo

Pubblicato in Campania
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