Eventi

Mercoledì, 19 Agosto 2020 17:54

Mudejar Spiriti e Cucina. Sperlonga (Lt)

Appuntamento ormai tradizionale della nostra estate a Sperlonga, siamo tornati, ed è sempre un vero piacere farlo, a cenare da Mudejar spiriti e cucina.
Siamo in Corso San Leone 3/A, cuore della movida locale, dove da qualche anno ha casa quello che negli anni si è sicuramente guadagnato un posto di assoluto prestigio nell'offerta della ristorazione Pontina.
Come ogni anno troviamo un menù sempre rinnovato, entrano infatti in carta nuovi piatti pur lasciando comunque spazio ai must che hanno sancito il successo del Mudejar.
La scelta è sempre difficile, e ispirati anche dalla proposta dei piatti fuori menù (modificati quotidianamente in base alla disponibilità del mercato) scegliamo una Ajo oio e peperoncino (spaghetto aglio olio peperoncino umami di mare tartare di gambero rosso) e uno dei fuori menù del giorno tagliolini con aragosta di Ponza.
Lo spaghetto aglio e olio è stato il nostro primo amore, il piatto che diversi anni fa ci ha fatto innamorare di questo posto ed è sempre una grande emozione assaporarne ogni singolo boccone, si tratta di uno spaghetto aglio olio e peperoncino eseguito a regola d'arte e reso indimenticabile da un sapore avvolgente di gambero e dalla freschezza e scioglievolezza della tartare di un gambero rosso meravigliosamente fresco. 

Spaghetti aglio olio peperoncino umami di mare tartare di gambero rosso
Spaghetti aglio olio peperoncino umami di mare tartare di gambero rosso

Riguardo ai tagliolini con aragosta di Ponza, c’è da dire che con una materia prima di questa qualità è giocare facile, ma lo chef è riuscito ad esaltarne all’inverosimile il gusto, estraendo una bisque che avvolgeva il tagliolino e sprigionava tutta l'essenza di un crostaceo straordinario.  Per gli amanti dei crostacei questo piatto è il Nirvana!

Tagliolini con aragosta di Ponza
Tagliolini con aragosta di Ponza

La nostra seconda portata è stata ancora una volta quella proposta come fuori menù giornaliero, un' ottima frittura di calamari e mazzancolle accompagnato da una maionese homemade al curry.

Frittura di calamari e mazzancolle con maionese al curry
Frittura di calamari e mazzancolle con maionese al curry

Inutile sottolineare che sia i calamari che le mazzancolle erano straordinariamente freschi e fritti con gran maestria, molto buona anche la consistenza della maionese, spumosa e leggera, forse però si poteva essere un pochino più generosi con il curry, troppo leggera la nota speziata.

Frittura di calamari e mazzancolle Dettaglio
Frittura di calamari e mazzancolle Dettaglio

La cena si è conclusa con una Crostatina (pasta frolla, crema pasticcera, gel di limone, frutti di bosco) molto buono il disco di frolla, crema non eccessivamente dolce (come piace a noi) e molto interessante la nota agrumata data dal gel di limone che molto bene si sposava con la freschezza dei frutti di bosco.

Crostatina di pasta frolla con crema pasticcera gel di limone e frutti di bosco
Crostatina di pasta frolla con crema pasticcera gel di limone e frutti di bosco

Menzione particolare va riservata all’amaro con cui abbiamo accompagnato il nostro dolce, si tratta di “Amara" un liquore creato alle pendici dell'etna con bucce di arance rosse di Sicilia IGP.
Il conto di 100 euro in due per la nostra cena (con due calici di Sauvignon) appare molto coerente in considerazione di location e soprattutto qualità, freschezza e varietà della materia prima.

Mudejar Spiriti e Cucina a Sperlonga si conferma un must per chi è in cerca di una cucina moderna ma che non fa mancare le coccole di quella tradizionale. Sempre molto attento e gradevole il servizio che unitamente alla splendida location contibuisce a rendere la permanenza da Mudejar estremamente piacevole. Fantastica conferma, imperdibile. 


Mudejar Spiriti e Cucina
Corso S. Leone, 3/A
Sperlonga (Lt)
Tel. 338 683 9418
Visita la pagina Fb di Mudejar Spiriti e Cucina

Pubblicato in Lazio
Mercoledì, 12 Agosto 2020 08:48

Rovy Ristorante. Montesarchio (Bn)

Siamo nel cuore della valle caudina a Montesarchio, importante centro dalla storia antichissima alle pendici del Monte Taburno che come un bonario e maestoso guardiano lo guarda dall’alto. Oggi Montesarchio è un centro vivace, frizzante, importante da un punto di vista commerciale, con un centro storico affascinante e la bella Rocca Aragonese. Siamo venuti qui per pranzare da Rovy Ristorante, era da tempo che volevamo provare la cucina del bravo chef Daniele Roviezzo.
Abbiamo prenotato il nostro tavolo da due e arriviamo all’orario stabilito. Parcheggiamo l’auto a pochi metri dal locale. Ci accomodiamo. Il locale è luminoso, lineare, moderno, essenziale, ci saranno una settantina di coperti nelle due sale interne. C’è anche la cucina a vista per vedere lo chef e la brigata all’opera, all’esterno ci sono altri tavoli per poter cenare la sera al fresco. Veniamo accolti con garbo e gentilezza dal personale che ci accompagna al nostro tavolo.
Come al solito diamo un’occhiata al menù, c’è la possibilità di scegliere dal menù a la carte o anche dal mini menù settimanale che cambia sempre. Il menù settimanale prevede 6 proposte che si aggiungono a quelle del menù tradizionale che presenta proposte sia di mare che di terra davvero intriganti.
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di buon Aglianico sannita (per restare nel territorio), il Caudium della Masseria Frattasi, un vino corposo, profumato, dal sentore di frutti rossi, persistente e con una bella nota minerale. Da un po’ non lo bevevo, davvero un'ottima scelta per il nostro pranzo.
Intanto dalla cucina arriva una stuzzicante entrèe, delle buonissime zeppoline, calde calde, morbide e profumate, fritte a regola d'arte.

Entrée
Entrée  

Prendo un antipasto e la mia scelta ricade su uovo croccante con estratto di rucola, granella di pane, tartufo nero del Taburno e pomodoro disidratato. Piatto divino, studiato alla perfezione, l’uovo fritto all’esterno, bello croccante, e una volta aperto, il tuorlo profumato e suadente ti invita alla più laida delle scarpette. Non sarà elegante ma tant’è.

Uovo croccante
Uovo croccante

E’ il momento dei primi. Abbiamo scelto un piatto più vicino alla tradizione come gli spaghettoni di Gragnano con pomodorini, basilico e chips di grana. In cucina si può sperimentare, osare, ideare i piatti più originali e creativi ma poi alla fine come in un ideale cerchio si torna sempre alla tradizione. Questi spaghettoni sono una poesia, cottura perfetta, sughetto irresistibile e un profumino pazzesco.

Spaghettoni di Gragnano al basilico con pomodorini e chips di grana
Spaghettoni di Gragnano al basilico con pomodorini e chips di grana

L’altro primo è sorprendente, sono degli gnocchi ripieni con taleggio e pistacchio, serviti con filangè di zucchine e pomodorini. Delicati e irresistibili gli gnocchi, la scelta del taleggio a parer mio è azzeccatissima, si tratta di un formaggio che è equilibrato e che ben si sposa con il resto degli ingredienti. Perfetto l’abbinamento con le zucchine e i pomodori. Chapeau !

Gnocchi ripieni con taleggio e pistacchio con zucchine e pomodorini
Gnocchi ripieni con taleggio e pistacchio con zucchine e pomodorini

In attesa dei secondi, usciamo un po’ fuori per fare due passi, rientriamo e passa a salutarci Daniele Roviezzo, lo chef e patron di Rovy, vera anima e motore di questo luogo che festeggia i 10 anni di attività, davvero un traguardo importante e significativo.
Arrivano i secondi, ecco il cosciotto di pollo farcito con mortadella IGP e pistacchio, servito su zucchina alla scapece. Ho trovato il pollo meraviglioso, con una sapiente cottura e preparazione, reso irresistibile da questo ripieno di mortadella. Fantastico l’abbinamento con le zucchine alla scapece. Un grandissimo secondo piatto.

Cosciotto di pollo farcito con mortadella
Cosciotto di pollo farcito con mortadella

Notevole anche la coppa di maialino servito su crema di peperone in agrodolce e chips di patate. Tenera la carne e la crema di peperone. Del resto si sa che maiale e peperoni sono un’accoppiata vincente.

Coppa di maialino su crema di peperone in agrodolce
Coppa di maialino su crema di peperone in agrodolce

Su consiglio di Daniele gustiamo anche un dolce. Ecco un’appagante e deliziosa bavarese al pistacchio su biscotto al limone. Degna chiusura del nostro pranzo.

Bavarese al pistacchio
Bavarese al pistacchio

Accompagniamo il dolce con caffè e un liquorino al cedro prodotto a Cervinara. E chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 60 euro in due. Un rapporto qualità prezzo pazzesco, più unico che raro, incredibile se consideriamo la qualità dei prodotti e la fattura delle portate e dei piatti. Complimenti davvero.

Rovy Ristorante a Montesarchio è un piccolo “tempio della buona cucina”. Lo chef e patron Daniele Roviezzo è un talento puro, capace di proporre una cucina che parte dalla tradizione ma si presenta in chiave creativa e moderna con uso di prodotti e materie prime eccellenti. Il suo segreto? Grande passione e conoscenza unita ad una mirabile tecnica. Complimenti davvero a lui e alla sua brigata. Che siano proposte di terra o di mare il risultato è garantito.
Il personale poi è impeccabile, sempre sorridente e disponibile, il servizio preciso, puntuale. Il conto poi è da non credere, ho trovato un meraviglioso rapporto qualità prezzo, soprattutto se consideriamo la qualità e il livello di piatti e proposte. Buona, studiata e sufficientemente fornita la carta dei vini. Indirizzo che non può mancare sulla nostra “guida templare” ai locali da non perdere e nel tuo personale taccuino di viaggi. Garanzia assoluta. Alla prossima Daniele!

Rovy Ristorante
Via Ciaolilli 26A
Montesarchio (Bn)
Tel. 0824 834217
Visita il sito web di Rovy Ristorante

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 05 Agosto 2020 00:17

Hosteria Le Gourmet. Sperone (Av)

Siamo tornati nel baianese, in quella parte dell’Irpinia che guarda al napoletano, proprio qui a Sperone c’è un indirizzo imperdibile, un’osteria che abbiamo visitato tante volte in passato: l’hosteria Le Gourmet.
Non facciamo mai passare troppo tempo prima di ritornare, stavolta però sono trascorsi davvero tanti, troppi mesi dall’ultima volta, colpa anche del lockdown e dell’emergenza Covid-19 e visto che eravamo da queste parti e l’occasione era ghiotta, abbiamo prenotato un tavolo da due.
E’ sempre bello ritrovare il nostro amico oste Peppino Caramiello, uomo buono e sincero, ti accoglie sempre con un bonario sorriso, uno che fa onore al suo mestiere: un po’ oste e un po’ cacciatore di bontà, come ama definirsi. Peppino si diletta infatti ad andare in giro alla ricerca di “chicche” e prodotti di eccellenza spesso di piccoli produttori, tutto poi viene affidato alle sapienti mani dello chef Marco del Giudice. Non esiste menù a la carte, Il menù dell’osteria infatti cambia settimanalmente anche in base alla disponibilità e alla stagionalità dei prodotti. Dopo aver parcheggiato ci accomodiamo al nostro tavolo, pronti a goderci il pranzo.
E’ sempre bella l’atmosfera in osteria: un palazzo antico di inizi 900, tre sale (una per la degustazione), due bei camini che nei mesi freddi con il fuoco acceso regalano bellissime sensazioni, una semplice ma elegante mise en place. C’è una piacevole musica di sottofondo, insomma ci sono tutti gli ingredienti per vivere un’esperienza da ricordare. Come già scritto, non c’è menù alla carta. Peppino illustra il menù ai commensali: oggi oltre alle due proposte di antipasti: tagliere di salumi e formaggi e i caldi (4 proposte di carne, pesce e verdure di stagione) c’è anche il sautè di vongole e cozze, e poi 4 primi, 4 secondi e 3 dessert (formula vincente non si cambia).
Da bere prendiamo una minerale e optiamo per una bollicina da accompagnare a tutto il nostro pranzo, Peppino ci consiglia di provare il Flavius Spumante Asprinio Brut della cantina Di Costanzo, sorprendente con un bel sentore agrumato, fresco al palato con un bel perlage persistente. Un vino davvero interessante.

Decidiamo cosa ordinare, e nel frattempo arriva un gradito benvenuto, prosecco, tartellette con mantecato di baccalà e polvere di funghi porcini (deliziose) e pan brioche con burro e alici, stuzzicanti con quel contrasto di dolce e salato che ti resta impresso. Ottimo incipit.

Entrée
Entrée

Cominciamo con un antipasto dell’osteria, sono due proposte di mare e due di terra: ecco il polpo con patate al limone, spinaci e maionese di polpo. Delizioso…morbido e gustoso il polpo, azzeccato l'abbinamento con le patate schiacciate al limone e suadente l'abbinamento con la mayo di polpo. 

Polpo con patate al limone spinaci e maionese di polpo
Polpo con patate al limone spinaci e maionese di polpo

E che dire del trancio di palamita con emulsione di mozzarella, aglio orsino e mousse di nocciola avellana? Spettacolare, e poi la palamita è un pesce che ha grandi potenzialità, con carni gustose e compatte simili come sapore a quelle del tonno. Davvero una proposta interessante….

Palamita con mozzarella aglio orsino e spuma di nocciola avellana
Palamita con mozzarella aglio orsino e spuma di nocciola avellana

Ci servono un mini bun con lingua di vitello e salsa verde, per chi ama i sapori forti…

Mini bun con lingua di vitello e salsa verde
Mini bun con lingua di vitello e salsa verde

A chiudere l’antipasto dei commoventi involtini di verza con spuma di mortadella e caciocavallo, equilibrati, perfetti con il gusto leggermente sapido della spuma in cui mortadella e caciocavallo fanno l’amore. Bontà pura.

Verza ripiena di spuma di mortadella e caciocavallo
Verza ripiena di spuma di mortadella e caciocavallo.

E’ il momento dei primi. Abbiamo scelto dei ravioli estivi alla parmigiana. Presentati in maniera accattivante, una creativa rivisitazione della parmigiana, assolutamente divini. Lo chef Marco Del Giudice si è superato, meravigliosi questi ravioli che hanno solo una controindicazione. Creano dipendenza.

Ravioli estivi alla parmigiana
Ravioli estivi alla parmigiana

Anche l’altro primo non è da meno, anzi. Siamo di fronte un piatto di livello: linguine con gamberi viola, pomodorini e polvere di alghe. Al contempo dolci e sapide, avvolgenti, suadenti, cremose. Un sussulto ad ogni forchettata. Avrei fatto volentieri il bis. 

Linguine con gamberi rossi pomodorini e polvere di alghe
Linguine con gamberi rossi pomodorini e polvere di alghe

Intanto arrivano i secondi che abbiamo scelto: maialino cotto a bassa temperatura con funghi cardoncelli, limone candito alloro e nocciola. Il maialino è spaziale, la carne di maiale cotta a bassa temperatura per ore e ore si scioglieva letteralmente in bocca. Morbida e gustosa.

Maialino con funghi alloro e limone candito
Maialino con funghi alloro e limone candito

E poi petto di faraona con rabarbaro e rafano. Un secondo eccellente, sorprendente. Riuscitissimo e non scontato l’abbinamento della faraona con il gusto forte del rafano.

Faraona con rabarbaro e rafano
Faraona con rabarbaro e rafano

Siamo sazi e felici. Passa a salutarci anche Peppino per accertarsi che tutto stia andando per il meglio, e non può che essere così. Nostro malgrado però saltiamo il dolce.
Chiudiamo il pranzo con due liquorini artigianali al bergamotto e un caffè. Paghiamo 70 euro in due, assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo e ci congediamo con il solito pensiero: quando ritorniamo?

Repetita iuvant dicevano i latini e allora ci ripetiamo volentieri. L’Hosteria Le Gourmet a Sperone a parer nostro rappresenta una garanzia. Ci veniamo periodicamente da anni e non ha mai deluso le nostre aspettative. Peppino Caramiello è un perfetto padrone di casa, oste per diletto e passione, cacciatore di bontà per vocazione, sempre alla ricerca di prodotti e materie prime di eccellenza (anche di piccoli produttori sconosciuti). Lo chef Marco del Giudice è un talento puro e con perizia e maestria riesce a valorizzare i prodotti del territorio con piatti che sono il giusto mix di tradizione e creatività. E’ coadiuvato in cucina dal giovane ma già valido Luigi Muci, altro ragazzo di cui nel tempo sentiremo parlare. Il resto lo fa l’atmosfera rilassata che si respira qui, che crea la giusta convivialità in un clima di assoluta tranquillità. Il servizio è preciso e professionale, i tempi di attesa giusti. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Ebbene si, repetita iuvant, questo è un indirizzo da non perdere. Consigliatissimo, parola dei Templari del Gusto!

 

Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone ( Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina Fb dell’Hosteria Le Gourmet

Pubblicato in Campania

Siamo tornati in Puglia a Margherita di Savoia, nota località turistica famosa anche per le saline (le più grandi d’Europa) e per le terme. Proprio qui a Margherita c’è un indirizzo che abbiamo già visitato in passato e che non può mancare sulla tua ideale agenda dei locali da non perdere: l’Osteria al Vicoletto. Ci siamo tornati per pranzo. Il locale si trova proprio in un vicoletto tra Via Vittorio Veneto e il lungomare.

L’Osteria è carina, arredata con semplice sobrietà, bella mise en place e con tavoli sia all’interno che all’esterno e poiché è una gradevole giornata ci accomodiamo all’esterno. Come al solito diamo un’occhiata al menù, ci sono poche ma studiate proposte in prevalenza di mare (ma ci sono anche piatti di terra). La particolarità è il menù scritto a penna questo perché cambia di continuo in base alla disponibilità del pescato e alla stagionalità e freschezza delle materie prime che sono in gran parte a km 0.

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Falanghina Extrema della Cantina Spelonga un’interessante cantina immersa nelle fertili campagne della Daunia a Stornara. Questo è un vino ottenuto da uva falanghina ed è un bianco davvero sorprendente, molto fruttato con sentori di frutta a polpa gialla in particolare di pesca e con una buona mineralità. Elegante e sapido il giusto è davvero perfetto per accompagnare il nostro pranzo.

Falanghina Extrema di Cantine Spelonga
Falanghina Extrema di Cantine Spelonga

Arrivano i pani: giallo con semi di zucca, ai 5 cereali, e il filoncino classico.

I pani
I pani

Come antipasti ordiniamo un’insalata di polpo con olive taggiasche, cetrioli, pomodorini e mandorle, assolutamente spettacolare! Era tanto tempo che non ne mangiavo una così buona. Polpo morbidissimo che si scioglieva letteralmente in bocca.

Insalata di polpo
Insalata di polpo

L’altro antipasto è stato davvero una sorpresa: mazzancolle alle erbe, con spinaci, battuto di olive leccine e basilico con polpettine di pane e crostone di pane con lardo e basilico fritto. Un’esplosione di sapori in un equilibrio perfetto. Davvero un gran piatto proprio come concetto.

Mazzancolle alle erbe con spinaci e battuto di lardo
Mazzancolle alle erbe con polpette di pane 

Di tanto in tanto Nicola (il padrone di casa) passa al nostro tavolo a sincerarsi che tutto stia andando bene. E’ il momento dei primi, ecco dei meravigliosi troccoli con scampi e pomodorino giallo. Fatti a regola d’arte e belli cremosi.

Troccoli con scampi e pomodorino giallo
Troccoli con scampi e pomodorino giallo

Ma il top lo raggiungiamo con i chitarrucci integrali con vongole, pomodorino giallo, vellutata di cavolo rosso e polvere di pomodori. Un piatto pazzesco, gustoso, giustamente sapido per via delle vongole ma equilibrato grazie alla nota dolce dei pomodorini gialli. Chapeau !

Chitarrucci integrali con vongole pomodorino giallo vellutata di cavolo rosso e polvere di pomodori Ok
Chitarrucci integrali con vongole pomodorino giallo vellutata di cavolo rosso e polvere di pomodori

Non possiamo esimerci dall’assaggiare almeno un secondo. Prendiamo una grigliata mista di seppioline, scampi e mazzancolle. Mangiare una grigliatina di pesce a due passi dal mare ha sempre il suo perché.

Grigliata
Grigliata di mare

Siamo sazi, saltiamo il dessert, prendiamo due caffè, due amari e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 80 euro in due. Corretto il rapporto qualità prezzo.

Se capiti in questo angolo di Puglia non perdere la tappa all’Osteria al Vicoletto a Margherita di Savoia. Ottimo ristorante portato avanti con dedizione e passione da Grazia e Nicola perfetti padroni di casa. Gradevole la location a pochi passi dal lungomare in un vicoletto (da qui il nome dell’Osteria). I piatti sono studiati e presentati con cura, il pesce è fresco e poi ci sono tanti prodotti della terra a Km 0. Un mash up intrigante di terra e di mare che ti conquista. Servizio veloce e professionale e il personale sorridente. Consigliatissimo.

 

Osteria al Vicoletto
Via Prima Marina n.30
Margherita di Savoia (Bt)
Tel. 328 215 5668 
Visita la pagina Fb dell'Osteria al Vicoletto

Pubblicato in Puglia
Mercoledì, 29 Luglio 2020 20:11

Osteria Al Duomo. Vieste (Fg)

Siamo in uno dei nostri rifugi estivi preferiti: Vieste. Adoriamo il Gargano e in particolare Vieste con il suo centro storico a picco sul mare che ha mantenuto le sue caratteristiche originarie: stradine piccole, scalinate, palazzi antichi, piazzette e degli scorci in particolar modo al tramonto da cartolina. Qui torniamo sempre ogni anno e un’altra delle nostre piacevoli abitudini è cenare all’Osteria Al Duomo.
Come si capisce anche dal nome siamo nei pressi del bel Duomo viestano, un vicoletto con delle scale ci porta al locale. E’ bellissimo come ricordavamo, una struttura che risale addirittura al ‘400 recuperata a regola d’arte, ci sono quattro sale in pietra viva, più una quinta distaccata che si raggiunge attraversando il vicoletto. Per chi come me ama la storia è un piccolo Paradiso, pavimento con chianche, pietra dovunque e un arredamento sobrio e adeguato al contesto.

Osteria Al Duomo. Vieste Fg Insegna
Osteria Al Duomo - Vieste - Insegna

Siamo tornati per provare la cucina dello chef Vincenzo Bua. Siamo già stati spesso qui ma è sempre piacevole ritornare. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due, ci accolgono Pasquale e Federica gentili e sorridenti come sempre. 

Diamo un rapido sguardo al menù, da notare la presenza di eccellenti prodotti del territorio, chiaramente prevalgono le proposte di pesce ma anche chi ama la carne e la cucina di terra troverà cose interessanti. Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Solo Fiano di Michele Biancardi, un bianco davvero interessante, fruttato, con una bella nota minerale. Sarà lui il nostro compagno di viaggio stasera. Cominciamo con due antipasti, una fresca e deliziosa tartare di tonno con maionese vegetale. Davvero eccellente…

Tartare di tonno con maionese vegetale
Tartare di tonno con maionese vegetale

E un polpo "rosticciato" sulla sua acqua di cottura montata al barbecue. Spesso ordino questo piatto quando vengo qui. Il polpo è croccante ma al contempo morbido e gustoso, divina e originale la maionese fatta esclusivamente con la sua acqua di cottura e senza uova.

Polpo rosticciato
Polpo rosticciato

Stiamo trascorrendo una piacevole serata e sorseggiamo il nostro Fiano pugliese tra una chiacchiera e l’altra. Di tanto in tanto passa al nostro tavolo Federica per sincerarsi che tutto stia andando bene.
E’ il momento dei primi. Ecco i tagliolini con bisque di crostacei, mousse di melanzana bruciata e purea di fave fresche. Eccezionale, piatto equilibrato, dolce e sapido che si sposano tra sapori e consistenze differenti ma tutte perfettamente mixate. Davvero un gran piatto.

Tagliolini con bisque di crostacei mousse di melanzana bruciata e purea di fave secche
Tagliolini con bisque di crostacei mousse di melanzana bruciata e purea di fave secche

L’altro primo è per noi quasi una scelta affettiva: troccoli alle dell’Adriatico. Uno dei nostri piatti preferiti, li abbiamo gustati fin dalla prima volta che siamo venuti qui. E’ un piatto da sempre presente in menù all’Osteria Al Duomo (e infatti è uno dei più amati anche dai clienti). Garanzia !

Troccoli alle delizie dellAdriatico
Troccoli alle delizie dell'Adriatico

Non possiamo esimerci dal gustare almeno un secondo (in due) e opto per tonno rosso con semi di sesamo nero e crema pasticcera salata. Adoro questo piatto, semplicemente divino. Tonno cucinato alla perfezione e nota di merito per la crema pasticcera salata ad accompagnarlo che crea il giusto contrasto creando un assoluto equilibrio.

Tonno rosso con semi di sesamo e crema pasticcera salata
Tonno rosso con semi di sesamo e crema pasticcera salata

Siamo sazi e nostro malgrado saltiamo il dolce. Prendiamo due amari e paghiamo per la nostra cena 75 euro in due. Corretto il rapporto qualità-prezzo.

L’Osteria al Duomo nel centro storico di Vieste per noi rappresenta una garanzia. La cucina di Vincenzo Bua è una certezza: ottime proposte, ben presentate, abbinamenti riusciti, una materia prima di assoluta qualità, pesce fresco e cucinato alla perfezione, cura dei dettagli. Il servizio è veloce e professionale, ottima l’accoglienza, corretto il rapporto qualità - prezzo.
Lo chef Vincenzo Bua coadiuvato in cucina da sua moglie, la dolce Isa ti sorprenderà con cucina di assoluto livello. Tappa da non perdere se sei a Vieste. Garantiamo noi.

 

Osteria Al Duomo
Via Alessandro III n. 23
Vieste (Fg)
Tel. 0884 708243
Visita il sito web dell’Osteria Al Duomo di Vieste

Pubblicato in Puglia
Mercoledì, 22 Luglio 2020 08:51

Peppe Zullo. Orsara di Puglia (Fg)

Tornare a trovare Peppe Zullo e gustare la sua cucina per noi è ormai una piacevole abitudine, un po’ come quando vai a trovare un caro amico che è sempre bello rivedere e che riabbracci con gioia anche dopo mesi ma sempre come se lo avessi salutato e visto il giorno prima. Peppe con il suo sorriso contagioso, la sua genuina e sincera ospitalità, la sua cucina che racconta storie e emozioni di un territorio ricco di fascino e tradizioni come la Daunia, è un perfetto padrone di casa.
E’ un “vulcano” Peppe Zullo, profondamente legato alla sua terra e capace con la sua passione e il suo lavoro di creare in quel di Orsara di Puglia un piccolo grande polo della buona cucina, delle tradizioni contadine e dell'accoglienza: il ristorante Nuova sala Paradiso, la cantina, l’orto denominato “dei miracoli” con le coltivazioni biologiche, il vigneto da cui si producono degli ottimi vini, Villa Jamele location d’autore dedicata ai matrimoni, ai ricevimenti ed eventi, la scuola di cucina, la fattoria didattica, il caseificio e l’albergo molto bello con la possibilità di soggiornare tra le vigne, una Mecca per i “wine lovers”.

PEPPE ZULLO 1
La Cantina della Nuova Sala Paradiso

Qui da Peppe Zullo non siamo solo in un luogo dove si mangia bene, ma viene applicata una vera filosofia di vita e di cucina che mira a valorizzare i prodotti della terra, le erbe spontanee, con una sola grande regola: il rispetto della stagionalità. Peppe Zullo poi da anni è ospite di diverse trasmissioni televisive ed è anche un volto noto e amato per la sua genuina simpatia.
Ma andiamo per ordine. Parcheggiamo comodamente nel grande parcheggio davanti al locale e ci accomodiamo. Ci accompagnano al nostro tavolo da due prenotato per tempo nel ristorante Nuova sala Paradiso. Bello l’impatto ma conoscevamo già bene la location: una bella cantina, due sale colorate, e un’altra più grande, un “mash up” di moderno e antico che ha il suo perché, e poi c’è gran parte della cucina a vista con la brigata all’opera.

Optiamo per due menù degustazione del territorio e da bere prendiamo un vino che adoro: l'Amarosa. Prodotto da Peppe Zullo da uve nero di Troia, questo rosato è sorprendente, con una bella personalità, corposo ma che si lascia bere, con note fruttate e speziate. Perfetto compagno di viaggio per il nostro pranzo.

Il buonissimo Amarosa di Peppe Zullo
Il buonissimo Amarosa di Peppe Zullo

Ci portano anche i pani (pane di grano duro, pane di grano Senatore Cappelli e pane di grano arso). Sapori e profumi del territorio....

PEPPE ZULLO 3
I pani

Si comincia con una sorta di aperitivo di benvenuto del territorio, Orsara viene anche chiamato paese del grano e allora ecco una piccola e fresca frisella con dadolata di pomodorini e cetriolo, un tocchetto di focaccia pugliese, una bruschettina con scamorza e pomodoro (deliziosa) e le immancabili “ostriche di montagna”, foglie di borragine fritte con un goccio di limone. Chiamate simpaticamente così perché in effetti se chiudi gli occhi ti sembra di essere in una località marina e ti danno quasi un sentore di “mare”. Sono buonissime...

Entrèe di Peppe Zullo
Entrèe di Peppe Zullo

Ecco il tortino con finocchio e baccalà gratinato al forno e un baccalà in crosta su vellutata di zucca. Ho trovato il baccalà meraviglioso, in particolare il baccalà in crosta, divino. Viene prima scottato e lavorato con una tecnica particolare in modo tale da rimanere morbido sotto la crosta e tale da sfogliarsi. Indovinata la nota dolce della vellutata di zucca. Davvero una grande proposta…

Tortino di finocchio con baccalà gratinato al forno e baccalà in pastella su vellutata di zucca
Tortino di finocchio con baccalà gratinato al forno e baccalà in crosta su vellutata di zucca

E che dire dei fiori di zucca ripieni di caciocavallo e basilico? Semplicemente divini. Cotti in forno in tutta la loro naturale bontà, godurioso e sapido il ripieno di caciocavallo aromatico e profumato grazie alla presenza del basilico. Avrei fatto volentieri il bis. Fantastici…

Fiori di zucca farciti con caciocavallo e basilico
Fiori di zucca farciti con caciocavallo e basilico

A chiudere gli antipasti un must di Peppe Zullo, uno dei piatti che da anni lo identifica: la parmigiana di borragine, pazzesca. Delicata, profumata, gustosa. Crea dipendenza, davvero.

Parmigiana di borragine
Parmigiana di borragine

Intanto passa a salutarci Peppe Zullo, mi intrattengo un po’ con lui. E’ sempre piacevole ascoltarlo e avere la sensazione ogni volta di imparare qualcosa di nuovo. Peppe è una grande persona prima che un grande chef, o meglio “cuoco” come ama definirsi lui.

Ci servono il primo delle deliziose orecchiette di grano arso con germogli di zucca e pomodorini freschi. Ho trovato questa proposta meravigliosa nella sua semplicità. Perfetta la cottura delle orecchiette, equilibrato il condimento. Un primo che racconta storie di campagna e di vita contadina. Chapeau..!

Orecchiette di grano arso con germogli di zucca e pomodorino fresco
Orecchiette di grano arso con germogli di zucca e pomodorino fresco

Il secondo che ci servono è un altro piatto delizioso: ravioli di vitello farciti con caciocavallo e asparagi con chips di patata e caponatina. Che ve lo dico a fare…. I ravioli di vitello si scioglievano in bocca…

Ravioli di vitello farciti con caciocavallo e asparagi
Ravioli di vitello farciti con caciocavallo e asparagi

Dulcis in fundo un altro must della casa: cestino di croccantino di mandorle con crema e frutta fresca. Proposta davvero azzeccata. Un dessert fresco grazie alla crema e alla frutta e poi è bella la nota croccante delle mandorle.

Cestino di croccantino di mandorle con crema pasticcera e frutta
Cestino di croccantino di mandorle con crema pasticcera e frutta

Accompagniamo il dolce con un bicchierino di liquore fatto con le foglie d’amarena. Ricorda un po’ il gusto dello cherry ma lo trovo anche più buono.

Liquorino fatto con le foglie di amarena
Liquorino fatto con le foglie di amarena

Il costo del menù degustazione 40 euro a persona per un’esperienza assolutamente da non perdere. Noi dopo il pranzo abbiamo anche fatto con altri ospiti una visita guidata alle cantine, tutto davvero molto bello e interessante.

Venire ad Orsara di Puglia da Peppe Zullo è sempre bello ed emozionante. Peppe di suo è una persona eccezionale, sempre sorridente e in grado di accogliere gli ospiti alla grande. Qui da lui trovi una grande cucina del territorio, Peppe ama definirla cucina contadina ma nell’accezione più nobile del termine. Una cucina che sa di buono, di tradizioni, di un mondo rurale che nelle grandi città fatichiamo ad immaginare. Trovi una cucina che segue la stagionalità dei prodotti ed esalta le materie prime. Il menù degustazione “dalla terra alla tavola” è un’esperienza da fare in qualsiasi periodo dell’anno. Il resto lo fa Peppe Zullo con la sua vulcanica energia. Servizio professionale e veloce, ottimo il rapporto qualità - prezzo.
Insomma quando si va via da qui, ti prende un pensiero fisso: quando ritorno? Garanzia.

Peppe Zullo – Nuova Sala Paradiso
Via Piano Paradiso
Orsara di Puglia (Fg)
tel. 0881 964763
Visita il sito web di Peppe Zullo

Pubblicato in Puglia

Ci sono luoghi che regalano emozioni vere, luoghi dove il mangiar bene è la parte di un tutto e si coniuga alla magia del luogo. Molto di rado si riesce a trovare quell’alchimia, quella sensazione di familiarità e benessere quando ceni in un ristorante. Quell’alchimia l’abbiamo trovata alla Locanda della Luna, ma partiamo dal principio. E’ un bel Sabato sera estivo, non siamo andati al mare in questo weekend e per scappare un po’ dal caldo cittadino decidiamo di cenare in un posticino da cui mancavamo da un bel pò: la Locanda della Luna a San Giorgio del Sannio.

La Locanda della Luna San Giorgio del Sannio Insegna esterna
La Locanda della Luna - San Giorgio del Sannio - Insegna esterna

Siamo a soli 9 km da Benevento, in una bella posizione che domina la vallata del fiume Sabato a quasi 400 metri sul livello del mare. La Locanda della Luna si trova nella parte alta di San Giorgio, la più antica. Si arriva dov’è la Chiesa di San Rocco e si imbocca la strada accanto alla Chiesa che conduce fino a piazza Ciriaco Bocchini, lì c’è un viottolo (Via delle oche) che porta al locale.
Parcheggiamo comodamente (c’è un parcheggio davanti al ristorante).
In pratica siamo in una villa molto bella che si affaccia sulle colline del Sannio. Entriamo, ci accoglie la gentilissima e sorridente Teresa Nardone, moglie dello chef Daniele Luongo e vera anima artistica della Locanda.
Bello è anche scoprire perché il ristorante si chiama Locanda della Luna. Locanda perché per arrivare si attraversa Via delle oche (l’oca nda) e poi “luna” viene dall’unione dei loro cognomi Daniele LUongo e Teresa NArdone. Grande coppia!
Ci sono due belle sale, una in particolare è spettacolare con pietra di tufo alle pareti, soffitto in legno e un arredamento che sa di Provenza. Fuori c’è un meraviglioso terrazzo. Anche se la serata lo consente preferiamo cenare all’interno.
Bella l’atmosfera che si respira qui. Di fronte a noi in il borgo di San Nazzaro e poco più in là dall’alto il borgo di Montefusco, da un lato Sannio dll'altra Irpinia quindi. L’atmosfera è meravigliosa, ci sono lanterne con candele, luci soffuse ai tavoli esterni e su ogni tavolo un segnaposto fatto con dei libri, altra creazione originale della bravissima Teresa, che ci racconta della sua passione artistica, lei si definisce “eco-designer”, capace con materiali come lattine, tappi di sughero o barattoli di creare delle cose e opere meravigliose. Grazie a lei nella Locanda si respira un’aria “femminile” rassicurante e creativa.
Veniamo al cibo, diamo un’occhiata al menù digitale direttamente sui nostri smartphone. Ci sono due menù degustazione di 3 e 4 portate. Ma noi decidiamo di ordinare à la carte.

Per restare nel territorio sannita, accompagniamo la nostra cena con due calici di Aglianico del Sannio D.O.P. di Corte Normanna: di un bel rosso intenso, discretamente tannico e con sentori di spezie. Un ottimo compagno di viaggio per la nostra serata. Ci serve da bere il gentilissimo Francesco davvero affabile e cortese. Ci portano i pani (di loro produzione): pane alla curcuma, pane multicereale, pane con semi di lino e girasole e tocchetti di focaccia. Buonissimi!

I Pani
I Pani

Arriva poi un graditissimo aperitivo di benvenuto: una zeppolina di patate e porcini con crema di “cocozzella”. Ottimo incipit.

Entrée
Entrée

Ci viene servito l’antipasto: parmigiana bianca di melanzane con emulsione di basilico e olio EVO. Un piatto gustoso, equilibrato che ci ha quasi commosso per la sua delicatezza e bontà. Poi chi mi legge lo sa, ho un debole per le melanzane…Quindi..

Parmigiana bianca di melanzane
Parmigiana bianca di melanzane

E’ il momento dei primi. Ecco delle mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca. Delicate e perfettamente equilibrate.

Mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca
Mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca

E dei mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola. Un primo piatto che ci ha conquistato, riuscitissimo l’abbinamento della dolcezza del pomodorino giallo con la nota leggermente piccante della salsiccia rossa di Castelpoto (prodotto eccezionale e presidio slow food). Gran piatto davvero. Chapeau.

Mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola
Mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola

In attesa dei secondi ci rilassiamo sui divanetti in terrazza, ci scappa qualche foto e qualche selfie. Si sta davvero bene alla Locanda della Luna, abbiamo quasi la sensazione che il tempo scorra più lentamente. Rientriamo ed ecco il filetto di maialino cotto a bassa temperatura, alle erbe aromatiche con patata a buccia al forno e scaglie di tartufo scorzone estivo. Sappiamo bene quanto sia difficile cuocere la carne di maiale e riuscire a renderla morbida e delicata, bene… lo chef Daniele Luongo ci è riuscito alla perfezione e a rendere irresistibile il piatto c'è anche la ciotolina con il voluttouso fondo di cottura del maialino in cui intingere la carne. Poesia del territorio.

Filetto di maialino a bassa temperatura alle erbe aromatiche con patata al forno e tartufo scorzone estivo
Filetto di maialino a bassa temperatura alle erbe aromatiche con patata al forno e tartufo scorzone estivo

E che dire del polpo scottato su crema di patate al profumo di limone e chips di patate? Morbido e cucinato alla perfezione.

Polpo scottato
Polpo scottato

Passa a salutarci al nostro tavolo lo chef Daniele Luongo, scambiamo un po’ di chiacchiere e gli facciamo i nostri sinceri complimenti.
E’ il momento del dolce optiamo per una millefoglie artigianale scomposta con crema chantilly al profumo di Strega e amarene. Spettacolare, attenzione perché crea dipendenza….Ad accompagnare il dessert ci propongono un liquore di loro produzione fatto con vino aglianico e foglie di amarene, dal sapore simile allo cherry. Davvero ottimo.

Millefoglie con crema chantilly al profumo di Strega e amarene
Millefoglie con crema chantilly al profumo di Strega e amarene

Chiediamo il conto e per questa fantastica cena paghiamo 80 euro in due. Spettacolo! Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità-prezzo.

La Locanda della Luna è molto più di un ristorante, è un luogo dell’anima, un posto dove rilassarsi, trascorrendo qualche ora serena, godendo delle creazioni culinarie del bravissimo chef Daniele Luongo. Daniele è un grande talento, irpino di origine, ha un carattere schivo e riservato ma ha un cuore grande, la sua cucina è la sintesi perfetta tra le tradizioni del territorio e una giusta dose di creatività. Davvero una garanzia!
Il servizio è celere e puntuale, ottima l’accoglienza, l’atmosfera è raffinata ma nel contempo familiare, l’ambiente un po’ shabby chic, ti fa respirare un po’ di Sannio e un po’ di Provenza ed è reso unico grazie alle creazioni artistiche di Teresa Nardone e ad un arredamento studiato e raffinato. Tradotto: grande cucina in un ambiente unico, alchimia dei sensi. La Locanda della Luna è un indirizzo che non può mancare sulla tua ideale agenda dei locali da non perdere. Consigliatissimo! Ci si rivede prestissimo…



La Locanda della Luna
Piazza Ciriaco Bocchini - Traversa Via delle Oche n.7
San Giorgio del Sannio (Bn)
Tel. 320 047 86 09
Visita il sito web della Locanda della Luna di San Giorgio del Sannio

Pubblicato in Campania
Sabato, 04 Luglio 2020 10:33

Il Frantoio Ducale. Castel Morrone (Ce)

Torniamo sempre volentieri a Castel Morrone al Frantoio Ducale. La cucina dello chef Pietro Leonetti per noi rappresenta una assoluta e per certi versi rassicurante certezza.
L’occasione era troppo invitante visto che eravamo in zona e allora abbiamo prenotato il nostro tavolo da sei. Siamo a una manciata di Km da Caserta, Castel Morrone è un borgo di origine antica, qui la storia ha raccontato fatti importanti, da queste parti è passato anche Garibaldi. D’Estate poi è piacevole venire qui per godere del refrigerio e di un clima decisamente più fresco rispetto alle grandi città.
Il Frantoio Ducale si trova nel suggestivo Palazzo Ducale costruito intorno al 1600 su una struttura già esistente, e da qualche anno proprietà della famiglia Leonetti.
IL ristorante si inserisce perfettamente nel contesto storico e architettonico dell’antico Palazzo. All’interno tre ambienti con due sale grandi, all’esterno la novità del bel giardino allestito e attrezzato per le cene all’aperto. Davvero molto bello.
Come nostra abitudine ci siamo fatti riservare il tavolo nella la sala “enoteca” del ristorante, (quando veniamo qui ormai per noi è una consuetudine). La sala enoteca è suggestiva e si trova dove c’è la bella, antica e maestosa macina in pietra che un tempo veniva usata per la molitura delle olive. Fantastica.

La maestosa macina antica
La maestosa macina antica

Cominciano le danze, arriva il pane locale di Castel Morrone fatto con il lievito madre e da bere con gli antipasti optiamo per una bollicina campana: spumante di falanghina Brut Quid della Guardiense, di un bel colore giallo paglierino, fruttato, morbido al palato, davvero una buona scelta.

La Guardiense Quid spumante falanghina brut
La Guardiense Quid spumante falanghina brut

Ci servono delle deliziose polpettine di salsicce e porcini e dei fiori di zucca in pastella ripieni di ricotta di fuscella e salumi su passatina di zucca. Spettacolari.

Polpettine di ricotta e fiori di zucca in pastella
Polpettine di ricotta e fiori di zucca in pastella

Poi un assaggio di parmigiana di zucchine, fatta come si deve, delicata e gustosa.

Parmigiana di zucchine
Parmigiana di zucchine

Una insalata di “musso”, con questo piatto siamo nella piena tradizione contadina locale.

Insalata di musso
Insalata di musso

Giuseppe in sala è prodigo di attenzioni, presente e professionale. Ci fa vedere un bellissimo cesto di porcini appena arrivati da Roccamonfina. Dobbiamo assaggiarli assolutamente…..

Cesto di Porcini di Roccamonfina
Cesto di porcini di Roccamonfina

Ma la carrellata di antipasti continua, ecco una commovente parmigiana di melanzane, talmente morbida che si scioglieva in bocca, divina. E che non vuoi mangiarla col buonissimo pane di Castel Morrone ? Abbiamo ceduto....

Parmigiana di melanzane
Parmigiana di melanzane

La nostra cena procede alla grande. Intanto attivano degli intriganti spiedini, dei bocconcini di maialino al pistacchio con broccoletti all’olio, un must del Frantoio Ducale.

Spiedini di maialino
Spiedini di maialino

Pietro Leonetti ci fa assaggiare anche una deliziosa insalatina di porcini (proprio quelli del cesto), che bontà !

Insalata di porcini
Insalata di porcini

 Intanto cambiamo tipologia di vino per i primi e i secondi e optiamo per due bottiglie di Pallagrello nero dell’azienda Vigne Chigi di Pontelatone, di un bel colore rosso rubino, buona struttura e sentori di vaniglia e spezie. Un gran bel rosso.
Optiamo per due assaggi di primi, intanto passa a salutarci Pietro Leonetti è sempre piacevole rivederlo, scambiamo un po’ di chiacchiere e gli chiediamo di soddisfare un nostro piccolo desiderio, un paio dei nostri amici templari al tavolo hanno voglia di uno spaghettino al pomodorino fresco. Detto fatto ! Poco dopo arriva questa meraviglia, spaghetti con pomodorini datterini freschi. Uno degli spaghetti più buoni mai mangiati: cottura al dente perfetta, un sughetto bello cremoso profumato che chi ha costretti alla più sfacciata e laida scarpetta.

Spaghetti con pomodorini datterini
Spaghetti con pomodorini datterini

Dopo poco arriva l’altro primo: tortelli verdi ripieni di formaggio e ricotta salata con porcini freschi di Roccamonfina. Un profumo inebriante e un tortello veramente fatto a regola d’arte. Chapeau....!

Tortelli verdi ai funghi porcini
Tortelli verdi ai funghi porcini

Saremmo sazi ma che fai non vuoi fare un assaggio di carne ? E allora optiamo per una bistecca di scottona alla brace con sale affumicato di Cipro. Abbiamo trovato la carne morbida e gustosa, decisamente piacevole.

Scottona ai ferri
Scottona ai ferri

Ci servono come contorno gli immancabili porcini di Roccamonfina stavolta alla brace.

Porcini alla brace
Porcini alla brace

Dulcis in fundo visto che siamo in sei ordiniamo 3 tipologie diverse di dolci. Millefoglie composta al momento con crema chantilly e nocciole caramellate, uno dei dolci che quando passi di qui ordino sempre, davvero una favola.

Millefoglie
Millefoglie

Un delizioso crumble alla mela annurca, gioco di consistenze con un equilibrio perfetto.

Crumble di mela annurca
Crumble di mela annurca

E una crostatina di fragole con meringa fiammata, a dir poco fantastica. Accompagniamo il dolce con un amaro alle erbe artigianale.

 Crostatina alle fragole
Crostatina alle fragole

Chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena luculliana 50 euro a persona, rapporto qualità prezzo corretto e adeguato alla proposta gastronomica.

Il Frantoio Ducale è una certezza assoluta. Questo posto non può e non deve mancare sulla tua ideale agenda degli indirizzi da non perdere. Troverai una fantastica cucina del territorio che esalta le materie prime, tutti i piatti sono realizzati con cura e passione senza però eccessi o orpelli. Ci si muove nel solco della tradizione con grande perizia. Pietro Leonetti è un grande talento e un perfetto padrone di casa.
Il servizio è preciso e professionale (nota di merito per Giuseppe in sala). La location poi ha il suo indubbio fascino. Personalmente da questa serata mi porto dietro la bella atmosfera, la convivialità e alcuni piatti davvero emozionanti: meravigliosa la parmigiana di melanzane, i bocconcini di maiale, i fantastici i tortelli e che dire di quegli spaghetti al pomodorino datterino? Semplicemente perfetti.
Siamo andati via con lo stesso pensiero di sempre quando salutiamo Pietro. Quando ci rivediamo?
Da non perdere. Garantiamo noi.


Ristorante il Frantoio Ducale
Via Altieri n.50
Castel Morrone (Ce)
Tel. 0823 399167
Visita il sito web del ristorante Il Frantoio Ducale

Pubblicato in Campania
Sabato, 27 Giugno 2020 22:17

Ada 2000. Priverno (Lt)

Questa volta il nostro iter culturale ed enogastronomico ci conduce in una provincia bellissima come quella di Latina ed in particolare nell’antica “Privernum”, della quale alcune testimonianze fanno risalire la sua fondazione addirittura al XII secolo a.C., una città ricca di storia e dalle origini importanti testimoniate dall’area archeologica che ha riportato alla luce i resti dell’antica cittadina romana; intorno, nella valle dell’Amaseno, tante imponenti catene montuose conosciute come i Lepini ed una Abbazia fantastica, quella di Fossanova, meta, secondo tanti racconti, dei cavalieri templari alla ricerca del Santo Graal; dopo aver visitato la splendida Abbazia ed il borgo medievale (da non perdere la festa medioevale organizzata ogni anno nel mese di Agosto), ci siamo concessi una sosta per assaggiare la cucina tipica del luogo al ristorante Ada 2000, trattoria tipica, a conduzione familiare, che costituisce una tappa fissa per i tanti, turisti e non, che si recano a Fossanova e dintorni.
L’esterno è minimale, poco spazio, una piccola area giochi per i più piccoli, una veranda dove nelle giornate calde è possibile pranzare o cenare all’aperto, ed una sala interna enorme ma con tavoli opportunamente distanziati nel rispetto delle norme anti covid 19. Questa è la classica trattoria senza fronzoli, dove il punto di forza, quello più importante, è la qualità delle pietanze servite (rigorosamente locali) a prezzi davvero modestissimi. Il menù nei giorni feriali a pranzo è fisso mentre nel weekend ed a cena è sempre alla carta.
Iniziamo con due primi piatti: un piatto di lasagna al ragù, che qui servono come da tradizione solo la Domenica a pranzo; buonissime. fantastico il ragù e con lasagne fatte rigorosamente a mano;

La lasagna della tradizione domenicale
La lasagna della tradizione domenicale

Continuiamo con un piatto di fettuccine alla boscaiola, anche queste fatte rigorosamente a mano, squisite e con una porzione capace di soddisfare chi ama le porzioni abbondanti come potrete notare dalla foto;

Fettuccine alla boscaiola
Fettuccine alla boscaiola

Come secondo optiamo per un piatto tipico dell’agro pontino e della tradizione, ovvero lo spezzatino di bufalina una carne, quella di bufala, molto tenera che in questi luoghi viene consumata spesso, decisamente più digeribile e con meno grassi di quella bovina.

Spezzatino di bufala
Spezzatino di bufala

Continuiamo con un arrosto misto, composto da arrosticini (piatto tipico abruzzese ma riproposto spesso in tante zone del Lazio), salsicce di produzione locale, abbacchio di agnello alla brace e pollo cotto alla brace; tutto squisito e cotto sapientemente;

Arrosto misto
Arrosto misto

Come contorno ci deliziamo con la cicoria in padella, verdura coltivata nelle fertili campagne dell’agro pontino che ripassata in padella, dopo essere stata bollita, è davvero eccezionale;

Cicoria saltata in padella
Cicoria saltata in padella

E poi patate fritte rigorosamente tagliate a mano, fresche e non congelate. Ottime con fritto asciutto e non unto. 

Patate tagliate a mano fritte
Patate tagliate a mano fritte

Per concludere tiramisù di produzione propria, sorbetto al limone, oltre a caffè ed amari artigianali, offerti dai gentilissimi proprietari.

Tiramisù
Tiramisù

Costo del pranzo: 25 euro a persona per un menu alla carta composto da un primo, un secondo, un contorno, un dolce ed un caffè, oltre acqua e un buon vino della casa, con un ottimo rapporto qualità prezzo.

Il ristorante Ada 2000 è in un certo senso casa, e lo è perché sedersi al tavolo qui, ed assaggiare i piatti del territorio ti trasmette quella pace interiore e quella tranquillità che porta a lasciarti andare come se stessi a casa; qui i proprietari ti fanno sentire a casa e ti accolgono con il sorriso e sono sempre disponibili ad ascoltarti; Trattoria storica che non delude mai, se hai voglia di mangiare tipico. 
Dopo una super consigliata visita al Borgo e all’Abbazia di Fossanova, questo è uno dei migliori luoghi, semplici, senza fronzoli, dove potrete gustare la cucina tipica dei Lepini e dell’agro pontino mangiando in abbondanza e pagando davvero poco!

 

Ristorante Ada 2000
Str. Marittima n.210
Priverno (Lt)
Tel. 0773 939049
Visita il sito web del ristorante Ada 2000

Pubblicato in Lazio
Venerdì, 12 Giugno 2020 12:20

Arte Gusto. Bellizzi (Sa)

“Il sole splende per tutti ma devi essere bravo a prenderti la sua luce”, questa era una frase che amava ripetere un vecchio amico di cui ho perso le tracce e credo calzi a pennello per lo chef Carmine Farina, bravo e capace, uno che senza dubbio merita di prendersi questa “luce” e che fa dell’umiltà un suo tratto distintivo. Carmine Farina è un concentrato di talento e simpatia. Lo abbiamo scoperto qualche mese fa nella nostra prima visita da Arte e Gusto a Bellizzi e dopo il “lockdown” dovuto al Covid-19, questo è stato uno dei primi indirizzi dove siamo tornati.
Avevamo voglia di gustare nuovamente la sua cucina. Ma riavvolgiamo per un istante il nastro e partiamo dal principio.
Come detto, siamo a Bellizzi a pochi km da Salerno, l’area è quella della Piana del Sele, terra fertile e generosa, ricca di coltivazioni. Da queste parti tra le tante cose si produce anche un’ottima mozzarella di bufala.
Il locale si trova nella centralissima Via Roma. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo (soprattutto in questa fase la prenotazione è fondamentale). Parcheggiamo comodamente lungo a la strada a pochi metri dal locale e ci accomodiamo.
Il locale è come lo ricordavamo: gradevole, luminoso e spazioso. In tutto ci saranno una quarantina di coperti in un ambiente arredato in stile moderno ma senza eccessi. I colori che la fanno da padrone sono il nero e il bianco ma ci sono anche dei richiami di rosso. Nel complesso la sensazione è piacevole. In fondo alla sala, sulla sinistra c’è il forno con il piano di lavoro dove la sera opera Giovanni Farina (capace di fare una “signora pizza”, ma ne parleremo in un altro momento). Sempre in fondo alla sala c’è anche la cucina parzialmente a vista. Da notare come cucina e pizzeria lavorino in sincrono e in maniera sinergica. L’obiettivo è sempre e solo uno: coccolare il cliente.

Da bere una minerale e un bel vino bianco il Greco Don Andrea 36.05 di un bel giallo intensa, con una nota di frutta tropicale, gusto pieno e buona mineralità. Un vino ideale per il nostro pranzo a base di pesce.

Greco Don Andrea 36.05
Greco Don Andrea 36.05

Arrivano anche i pani di loro produzione, di pregevole fattura.

I pani
I pani

Arriva un intrigante entreè: una montanarina con stracciata di bufala, pomodorini gialli, pomodorini rossi e olive. Fantastica, dal sapore mediterranea, profumata e fragrante. Abbiamo trovato una frittura perfetta, asciutta e non unta e poi meraviglioso l’abbinamento con la morbidezza suadente della stracciata di bufala. Una carezza…..

Entreè
Entreè

Optiamo per due antipasti di mare. Si tratta di 5 proposte che cambiano spesso in base alla disponibilità dei prodotti, del pesce e della stagionalità delle materie prime. E’ un crescendo rossiniano, si comincia con un prelibato salmone marinato agli agrumi con stracciata di bufala e rucoletta. Assolutamente delizioso, poi personalmente ho un debole per il salmone...

Salmone marinato agli agrumi con stracciata di bufala e rucola
Salmone marinato agli agrumi con stracciata di bufala e rucola

Poi arrivano tutti insieme un crostone di cereali con alice marinata e insalatina di pomodori e olive, una crocchetta di patate e baccalà con 3 mayo artigianali e un roll di pasta kataifi ripieno di gamberi e mozzarella su pesto di rucola.

Tris di antipasti di mare
Tris di antipasti di mare

Abbiamo gustato prima il crostone con l’alice marinata, spettacolare. Fresco grazie all’insalatina di pomodori e olive, giustamente sapido e gustoso.

Alice marinata con insalatina estiva di pomodorini e olive su crostone ai cereali
Alice marinata con insalatina estiva di pomodorini e olive su crostone ai cereali

Poi la delicata crocchetta di patate e baccalà.

Crocchetta di baccalà alle tre maionesi
Crocchetta di baccalà alle tre maionesi

E il roll di pasta kataifi ripirno di gamberi e mozzarella su pesto di rucola. Da Champions League, mi è piaciuto davvero tantissimo.

Roll di pasta kataifi ripieno di gamberi e mozzarella su pesto di rucola
Roll di pasta kataifi ripieno di gamberi e mozzarella su pesto di rucola

A chiudere la serie di antipasti una polpettina di spigola al datterino giallo e croccante di basilico. Anche qui Carmine Farina ha fatto centro. Delicata la polpettina di spigola, azzeccatissimo l'abbinamento con la salsa fredda di datterino giallo

Polpettina di spigola
Polpettina di spigola

Chiara in sala è perfetta: affabile, gentile, sorridente e premurosa. Di tanto in tanto passa per controllare che tutto vada bene. Ecco i primi !
Abbiamo preso un piatto di fusilli con seppiolina scottata, patate e peperoni cruschi. Piatto che mi ha sorpreso, perfettamente equilibrato. Interessante la seppiolina scottata tagliata sottile, rassicurante la presenza delle patate e delizioso il peperone crusco. Bella anche la nota croccante del pane leggermente tostato. Un gran bel primo piatto.

Fusilli con seppiolina scottata patate e peperoni cruschi
Fusilli con seppiolina scottata patate e peperoni cruschi

Se ho gradito i fusilli con il risotto morbido con i gamberi rossi, datterino giallo e stracciata di bufala siamo a livelli siderali. Delicato come una carezza, avvolgente come l’abbraccio della persona che ami, dolce e sapido allo stesso tempo, perfettamente equilibrato e mantecato a regola d’arte questo risotto morbido con gamberi rossi, datterino giallo e stracciata di bufala, in una parola: spettacolare.

Risotto morbido con gambero rosso datterino giallo e stracciata di bufala
Risotto morbido con gambero rosso, datterino giallo e stracciata di bufala

Abbiamo preso anche un secondo, e la scelta è caduta su una buonissima tagliata di tonno con rucola, pomodorini e balsamico. Eccellente la qualità del tonno, buonissimi i pomodorini. Ho apprezzato molto questa versione di mare della classica tagliata.

Tagliata di tonno con rucola pomodorini e balsamico
Tagliata di tonno con rucola pomodorini e balsamico

Potevamo non chiudere in dolcezza? Certo che no! Ecco un buonissimo strudel di mele con crema pasticcera al limone e confettura di frutti rossi.

Dessert
Dessert

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 50 euro a persona. Conto corretto se commisurato alla proposta gastronomica.

Intanto passa a salutarci anche lo chef Carmine Farina, simpatico, umile e affabile. Ci parla del suo locale, il progetto nato una decina di anni fa grazie alla spinta del compianto papà Franco che voleva che i suoi figli si realizzassero in cucina e come pizzaiolo, unendo le loro esperienze e professionalità. Inizialmente era una piccola pizzeria d’asporto con pochi posti a sedere, poi negli anni è cresciuta, spostandosi in una nuova sede. E’ nato così Arte e Gusto Ristorante, dedicato a papà. Una piccola grande scommessa: un ristorante (prevalentemente di pesce) con cura dei dettagli e proposte innovative ma sempre nel solco della tradizione e con una grande materia prima e in più la pizzeria che vede all’opera Giovanni Farina (ne parleremo a breve).
Confermiamo in toto il giudizio espresso quando siamo stati qui la prima volta. Arte e Gusto è un indirizzo che non può mancare in agenda. Qui la cucina è di grande livello: piatti creativi ma sempre ancorati alla tradizione, un menù prevalentemente di mare (ma anche di terra) con proposte e piatti che cambiano continuamente. Il piatto forte sono gli antipasti (davvero eccezionali), nota di merito in questa nostra ultima esperienza da Arte e Gusto è per il risotto: commovente. Da solo meritava la visita.
Il servizio è preciso e professionale, Chiara in sala è perfetta. Corretto il rapporto qualità prezzo.
Non puoi non fare un salto qui se sei da queste parti. Garanzia!

 

Arte Gusto
Via Roma n. 257
Bellizzi (Sa)
Tel. 0828 351041
Visita la pagina Fb di Arte Gusto ristorante

Pubblicato in Campania

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