Siamo ad Ariano Irpino, la città del Tricolle. Dopo essere stati qualche mese fa a pranzo alla Pignata in Bellavista e aver gustato le proposte di cucina del grande Guglielmo Ventre e della sua giovane brigata, abbiamo deciso di ritornare per provare (tra le altre cose) anche la loro pizza.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Tornare qui è sempre un piacere, la location è spettacolare, la struttura è curata e bellissima, ma la cosa che ci piace molto di questo posto è l’atmosfera che si respira. C’è energia positiva, si sta davvero bene, ci si sente coccolati, come a casa.
Arriviamo e ci accoglie la squisita Anna Sebastiano, poco dopo passa a salutarci anche Guglielmo Ventre. E’ sempre bello rivederlo, Guglielmo è a parer nostro uno dei miti della ristorazione irpina. Un personaggio unico, un concentrato di umanità, di umiltà, e soprattutto è uno chef sopraffino con un bagaglio di esperienza quarantennale e una bravura fuori dal comune.
Ci accomodiamo al nostro tavolo e diamo un’occhiata al menù pizza. Da bere ci concediamo due calici di aglianico. Siamo curiosi di provare le pizze di Pina Pastore, grande talento che in pratica ha cominciato a sfornare pizze proprio qui alla Pignata in Bellavista seguendo i consigli di Guglielmo. Nel tempo si è distinta per l’applicazione, la passione, la cura e lo studio di farine e impasti e infatti le sue sono pizze che hanno una genesi particolare: sono fatte con il cuore e con un' attenzione maniacale e una cura assoluta dell’impasto.
Prima delle pizze Gugliemo decide di coccolarci con due chicche: un delicato baccalà pastellato con mandorle e noci servito con una avvolgente e profumata crema di broccoli.
Baccalà pastellato con mandorle e noci su crema di broccoli
Poi arrivano delle buonissime patate con pomodori e peperoni. Che ve lo diciamo a fare....
Patate pomodori e peperoni
Nel frattempo abbiamo ordinato le pizze. Qui alla Pignata in Bellavista le pizze si possono gustare con diversi tipi di impasto. Noi optiamo per una pizza fatta con impasto realizzato con farina Tipo 1, meno raffinata, più digeribile e con un gusto e profumo marcati. Alla farina è stato aggiunto anche il germe di grano (il cuore del chicco di grano per intenderci). Questo è un tipo di impasto che si presta a lunghe lievitazioni (a temperatura ambiente e poi a temperatura controllata). Con questo tipo di impasto degustiamo la pizza lasagne fatta con pomodoro, mozzarella, salame dolce e ricotta. Meravigliosa.
Pizza lasagne
Sembra proprio di gustare una lasagna. La pizza si presenta ben cotta, fragrante, profumata. Di qualità e abbondanti i prodotti usati per la farcitura. Nota di merito per una meravigliosa ricotta e per il salame dolce. Buonissima.
Pizza lasagne dettaglio
L’altra pizza che ordiniamo è fatta con impasto realizzato con farina multicereali con semi interi, farina ottenuta da grani pregiati, con la presenza del germe di grano, pressato a freddo e macinato a pietra. Il risultato è un impasto ben strutturato, profumato, fragrante. Noi prendiamo la Fumè con mozzarella, provola affumicata, dei meravigliosi porcini e salame dolce.
La Fumè
Qui l’impasto ancora più fragrante e profumato. Buona l’alveolatura. Abbondanti i prodotti usati per condimento e topping.
Pizza fumè con impasto con farina multicereali e semi interi - dettaglio cornicione
Avremmo con piacere degustato altri tipi di impasto come ad esempio quello con la canapa sativa, ma siamo sazi, torneremo di sicuro anche per questo.Le sorprese però non finiscono qui. Dalla cucina Gugliemo Ventre vuole farci provare una chicca: un erborinato di capra al basilico fresco, il maestro affinatore è Elio Testa.
Erborinato di capra al basilico fresco
Lo accompagniamo con un passito siciliano. Credetemi una meraviglia con il suo sapore allo stesso tempo dolce e lievemente piccante e la nota tipica della erborinatura col sentore di basilico fresco. Spettacolo allo stato puro.
Degustazione formaggio erborinato di capra al basilico
Chiudiamo la nostra cena con un sorbetto al melograno (strabuono) e due amari.
Sorbetto al melograno
Qui alla Pignata in Bellavista abbiamo trovato una pizza che denota una sua spiccata personalità. Pina Pastore è un talento e da autodidatta nel tempo si è formata raggiungendo uno standard elevato. Il suo punto di forza è soprattutto la cura e lo studio di farine e impasti. Qui infatti si possono gustare pizze con diverse tipologie di impasto. C’è poi una grande attenzione agli ingredienti e ai prodotti (tutti di grande qualità). il rapporto qualità – prezzo è corretto. Il servizio è pressoché perfetto, i ragazzi in sala sono veloci, cortesi e professionali ,tutti guidati e coordinati dalla brava Anna Sebastiano.
Il nostro parere:
- Non solo pizzeria ma ristorante di assoluta eccellenza
- Possibilità di gustare pizze con diversi tipi di impasto
- Uso di prodotti di qualità per topping e farciture
- Servizio cortese e professionale
La Pignata in Bellavista non si smentisce mai. Questo è un indirizzo che non può mancare nella vostra agenda. La location è suggestiva, siamo in cima ad un colle, in posizione dominante e panoramica, in una struttura curata e arredata con stile. Il ristorante propone una cucina di livello con proposte legate alla tradizione ma con interessanti spunti creativi, Gugliemo Ventre è una assoluta garanzia. Qui anche la pizza merita e parla al femminile, Pina Pastore ha passione, tenacia e talento e propone pizze realizzate con diversi tipi di impasto. A noi è piaciuto molto l’impasto realizzato con farina multicereali con semi interi. I prodotti usati per la farcitura delle pizze sono abbondanti e di qualità. Nota di merito per il servizio impeccabile ma informale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Da non perdere, garantiamo noi ….
La Pignata in Bellavista
Contrada Sterda n.19
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb della Pignata in Bellavista
Siamo in Irpinia ad Ariano Irpino, siamo tornati nella città del Tricolle per pranzare in un posticino che avevamo in agenda da un bel po’: la Pignata in Bellavista. La location è spettacolare, siamo in cima ad un colle e da qui il panorama è stupendo, da un lato si vede Ariano Irpino e il suo centro storico, dall’altro lo sguardo in lontananza volge verso il Sannio e nei giorni con il cielo terso si può anche intravedere la “Dormiente del Sannio”. Da qui alla Pignata in Bellavista pare che i tramonti siano qualcosa di magico, la prossima volta verremo a cena per godercene uno.
In cucina c’è lo chef e patron Gugliemo Ventre, uno dei grandi personaggi, dei pilastri della ristorazione irpina: esperienza quarantennale, umanità e una bravura in cucina che ha pochi eguali.
La famiglia Ventre del resto è una garanzia, il ristorante di famiglia La Pignata oggi è guidato dal figlio Ezio Ventre e in cucina c’è mamma Carmela. Da un po’ di anni Gugliemo si è spostato qui e ha sposato questo progetto. La Pignata in Bellavista si pone come obiettivo quello di coccolare gli ospiti con una cucina che affonda nella tradizione locale, realizzata con maestria e grande tecnica e con una materia prima di altissima qualità, qui anche la pizza merita (e ve lo racconteremo), e la pizza parla al femminile grazie alle sapienti mani di Pina Pastore.
Ma andiamo con ordine, parcheggiamo la nostra auto, ci accomodiamo. Il locale ha due sale, una più grande. Il nostro tavolo (prenotato per tempo) è proprio davanti ad una delle grandi vetrate e abbiamo la fortuna di pranzare con una vista panoramica bellissima. In sala c’è la bravissima e professionale Anna Sebastiano.
Ci servono un prosecco di benvenuto e diamo uno sguardo al menù, che cambia spesso in base alla stagionalità dei prodotti e alle intuizioni creative dello chef .
Da bere una minerale e una bottiglia di Negroamaro Otre della cantine Teanum, un vino di un bel colore rubino, con sentori di frutti rossi e una bella nota minerale. Sarà il compagno di viaggio per il nostro pranzo.
Negroamaro Otre dell'Azienda Teanum
Ci affidiamo allo chef per gli antipasti. Decidiamo di degustare tre proposte.
In un tripudio di sapori ci servono in sequenza, filetto di baccalà con pomodorini e olive taggiasche su vellutata di ceci neri e pane con olio Evo irpino. A dir poco meraviglioso, fantastico il baccalà e notevole l’abbinamento con la vellutata di ceci neri. Da applausi.
Vellutata di ceci nere baccalà con pomodorini e olive taggiasche
Non da meno la seconda proposta di antipasto: la polpetta di melanzane cotta lentamente nel classico sugo di pomodoro arianese e basilico fresco, una ricetta che Guglielmo ha appreso dalla sua mamma. Evviva le tradizioni! Confessiamo che di fronte alla bontà di quel sughetto di pomodoro non abbiamo potuto esimerci dal fare la scarpetta. Quando ce vò ce vò!
Polpetta di melanzane
IL nostro pranzo sta andando alla grandissima . Ecco il terzo antipasto, un altro piatto della tradizione contadina: pancotto arianese con cicoria, pane raffermo servito su vellutata di fave e un filettino di maiale. Che ve lo dico a fare! Un gusto e un sapore unici. Un must della cucina contadina rivisitato alla grande da Guglielmo Ventre.
Pancotto arianese con cicoria e pane raffermo servito su vellutata di fave
In attesa dei primi usciamo a goderci il panorama e fare qualche foto. Abbiamo ordinato due primi: i cicatielli al grano arso con talli di zucca e patate, aglio olio e peperoncino. Da applausi !
L’altro primo mi ha conquistato: dei ravioli ripieni di cacio e pepe con zucchine e prosciutto a listarelle. Fantastici i ravioli dal gusto deciso ma al tempo stesso morbidi e delicati grazie alla dolcezza del sugo di zucchine e la nota sapida del prosciutto.
Ravioli di cacio e pepe con zucchine e prosciutto a listarelle
Decidiamo di degustare anche un secondo. La nostra scelta cade su una costina di maiale cotta a bassa temperatura con patate. Non mangiavo una costina così da anni! La carne morbida, si scioglieva letteralmente in bocca, gustosa e che cosa erano quelle patate!
Costina di maiale cotta a bassa temperatura con patate
Siamo sazi ma non possiamo non chiudere in dolcezza il nostro pranzo con un buonissimo gelato allo yogurt greco con more, fragole e lamponi dell’azienda agricola di Valentina Memmolo di Mirabella Eclano.
Gelato allo yogurt greco con fragole, more e lamponi
Accompagniamo il dessert con un amaro valdostano: il dente di Leone fatto con sei erbe, tarassaco, assenzio romano, sambuco, achillea moscata, cardo santo e genziana. Una vera rivelazione ….
Amaro Dente di Leone
E ancora un caffè a mo’ di gelato. Degna chiusura di un pranzo eccellente.
Caffè nella versione gelato
Chiediamo il conto e paghiamo 70 euro in due. Un rapporto qualità prezzo incredibile.
Prima di congedarci passa a salutarci Gugliemo Ventre, ci cattura con i suoi modi garbati, la sua umanità, è davvero un grande uomo oltre che uno chef meraviglioso.
La Pignata in Bellavista è un indirizzo che non può mancare nella vostra agenda. La location è spettacolare, il panorama da qui è incantevole, tanto verde, colline, la vista di Ariano Irpino. Questo è un piccolo gioiello immerso nel verde dell’Irpinia, " l’Irpinia -Shire" che tanto ci piace. Venire qui significa dimenticarsi dell’orologio e gustare il tempo. La cucina proposta dallo chef Gugliemo Ventre e dal suo team (fatto di tanti giovani) affonda le radici nella tradizione ma presenta spunti di creatività ed è realizzata con tecnica e perizia. Ottimi e di grande qualità i prodotti e le materie prime utilizzate. Il risultato è emozione allo stato puro. Il servizio è veloce e impeccabile. Nota di merito per Anna Sebastiano in sala: garbata, preparata, sorridente. Altra cosa da sottolineare è l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Insomma, se ancora non basta, ribadiamo il concetto: andateci, garantiamo noi. Certezza assoluta. Alla prossima Gugliemo … !
La Pignata in Bellavista
Contrada Sterda n.19
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb della Pignata in Bellavista