Torniamo sempre volentieri a Manfredonia, città di consolidate e antichissime tradizioni marinare. Quando siamo in zona è un piacere fare un salto qui. Ci concediamo una piacevole passeggiata sul lungomare, che si trova tra il porto e il centro storico, e un poi facciamo giro su Corso Manfredi, dedicato a Manfredi di Sicilia, colui che fondò la città nel XIII secolo. Ci fermiamo a pranzo in uno dei nostri posticini preferiti qui: l’Osteria Boccolicchio.
Insegna esterna
Il vecchio porto dista pochi passi, siamo al principio del centro storico di Manfredonia, il locale prende il nome dall’arco sotto cui si passa per arrivare all’Osteria a piedi (l’arco Boccolicchio appunto).
Arrivare qui è semplice, anche per parcheggiare l’auto non ci sono problemi, ci sono infatti comodi parcheggi pubblici nelle vicinanze. L’atmosfera è bella come la ricordavamo, il vicoletto dove si trova l’Osteria è caratteristico, fuori c’è anche un bel patio allestito in una piccola piazzetta, per poter pranzare e cenare all’aperto durante la bella stagione. Domina il bianco, colore che abbaglia e seduce.
E poi accanto all’ingresso, ci sono delle pittoresche scale che invitano a scattare foto e seflie.
La caratteristica scalinata esterna
Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo da due all’interno. Ci accomodiamo. L’Osteria Boccolicchio è il regno dello chef e patron Williams Tespi umile e talentuoso che propone una cucina in prevalenza di mare che parte dalla tradizione e presenta interessanti e creative rivisitazioni.
Da bere prendiamo una minerale e due calici di Mezzarosa Salento IGP Rosato di Cantine Morella, una cantina relativamente giovane, una delle più interessanti del panorama vitivinicolo pugliese. Il Mezzarosa è ottenuto da uve negroamaro e primitivo. Di un bellissimo colore rosa, con note e sentori floreali e di frutti rossi. Con una buona persistenza e personalità. Arrivano anche i loro pani e i tarallucci con semi di finocchietto (attenzione sono buonissimi, creano dipendenza).
I pani e i tarallucci
Il menù presenta piatti e proposte prevalentemente di mare (con qualche piatto anche di terra). Sette antipasti, cinque primi, quattro secondi di mare, due di terra e i dessert. Non tantissime proposte quindi, ma tutte ben concepite e studiate.
Noi cominciamo ordinando due antipasti. Ecco uno dei miei piatti preferiti, e che scelgo spesso quando vengo a trovare Williams Tespi: il polpo arrosto con soffice di patate al limone. Il polpo è meraviglioso, morbidissimo. Fantastico il soffice di patate con quella nota di limone presente ma non invadente che donava freschezza. Chapeau!
Polpo arrosto con soffice di patate al limone
Meravigliosa e golosa la tartare di tonno con chips di patate vitelotte e zeste di arancia. Freschissimo e delicato il tonno, interessante la presenza delle chips di patate vitelotte (antica e rara patata viola non semplice da trovare con grandi proprietà e molto bella da vedere grazie al suo colore). A chiudere il piatto la nota dolciastra della scorzetta di arancia.
Tartare di tonno cn chips di patate viola e zeste di arancia
Siamo partiti come sempre alla grande. Lo chef Williams Tespi non delude le nostre attese e non da meno sono i primi. Ecco un classico pugliese, anzi potremmo dire un classico della tradizione garganica, uno dei piatti da sempre presenti in carta all’Osteria Boccolicchio e sempre richiestissimo: i troccoletti allo scoglio. I troccoli sono un tipo di pasta tipica del Gargano, fatta a mano con acqua e farina di grano duro, qui conditi con tanto ben di Dio e con una porzione capace di soddisfare anche i più affamati.
Troccoletti allo scoglio
L’altro primo che abbiamo scelto è un delicatissimo risotto con scampi e lime, combinazione a dir poco perfetta.
Il risotto scampi e lime
Nel frattempo i calici di vino da due passano a quattro…Decidiamo di prendere anche un secondo in due, e optiamo per una (abbondante) fritturina mista di calamari e moscardini. Il fritto è ottimo, asciutto, non unto.
Frittura mista
Ci concediamo anche due dessert, dei tiramisù fatti a regola d’arte.
Il tiramisù
Accompagniamo il dolce con un caffè e un amaro Jefferson.
Amaro Jefferson
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo all’Osteria Boccolicchio, 50 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità - prezzo.
L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta una garanzia, non a caso ci torniamo spesso e volentieri perché ci piace l’atmosfera che si respira qui e apprezziamo le proposte di cucina dello chef e patron Williams Tespi tanto umile e schivo quanto pieno di talento. Il pesce è freschissimo, gli ingredienti e le materie prime sono di assoluta qualità. La cucina segue la stagionalità dei prodotti. Nota di merito per il polpo arrosto su soffice di patate al limone (ammetto di avere un debole per questo piatto). Appaganti e rassicuranti i troccoletti allo scoglio, piatto della tradizione garganica che non delude le attese. Super la frittura mista. Il personale in sala è gentile e il servizio veloce e professionale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia si conferma alla grande sulla nostra guida web dei locali da non perdere. Da provare. Garantiamo noi.
Osteria Boccolicchio
Vicolo Arco Boccolicchio n.15
Manfredonia (Fg)
Tel. 0884 090317
Visita la pagina Fb dell’Osteria Boccolicchio
Per noi è sempre una gioia ritornare ad Orsara di Puglia da Peppe Zullo. La prima cosa che ci piace è Orsara, un delizioso e affascinante borgo della Daunia che ci sorprende ogni volta e ci regala colori, sensazioni, profumi unici. Orsara è il centro del mondo per Peppe Zullo, il maestro qui ha creato qualcosa di unico: c’è il ristorante Nuova sala Paradiso con la cantina (che ti consigliamo di visitare perché è davvero magnifica) e ancora l’orto denominato “dei sapori perduti” che è un trionfo di colori e profumi, con gli odori, le erbe spontanee e le coltivazioni bio. C’è il vigneto (da cui si ottengono i fantastici dell'azienda), con tanto di hotel dove ristorare corpo e mente. Poi a pochi Km di distanza, c'è Villa Jamele, struttura immersa nel verde dedicata ai matrimoni, ai ricevimenti e agli eventi. Pensi sia tutto? No, no. Peppe Zullo è un vulcano in perenne movimento. Se ti dicessi caseificio? Corsi di cucina? Fattoria didattica? Insomma un mondo da scoprire e dinnanzi a cui sorprendersi ogni volta come se fosse la prima volta. Lo specchio della vita e del lavoro di un uomo che ha un rapporto vero, viscerale con il suo territorio, con la sua terra e con i prodotti meravigliosi che essa regala.
L' Orto dei sapori perduti - Ingresso
Altra grande caratteristica di Peppe Zullo è la sua contagiosa simpatia, la sua gioia di vivere e la capacità di essere sempre gentile e ospitale. Spesso è ospite in Tv con il suo braccio destro e bravo chef Antonio Robusto, per far scoprire al pubblico piatti e prodotti della bella e misteriosa Daunia. Tutto questo per dire che qui ad Orsara nel “mondo” di Peppe ci torniamo sempre volentieri e già sappiamo che quando andremo via ci verrà nostalgia e voglia di ritornare. Ma andiamo per gradi.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due, per fortuna abbiamo trovato posto pur essendo Domenica. Entriamo nel ristorante.
Ristorante Peppe Zullo Orsara di Puglia
L’atmosfera è quella che ricordavamo, bella, intima, raccolta. Un perfetto connubio di antico e moderno, pietra, legno e tavoli in vetro. Tre sale, una più grande, e altre due più piccole, una bella cucina a vista dove si vede la brigata al lavoro e Michele Zullo (il figlio di Peppe) a comandare le operazioni. E anche qui nella Nuova Sala Paradiso una piccola cantina che ha sempre il suo fascino.
La cantina della Sala Paradiso
Ci accomodiamo, il personale è garbato, gentile e affabile. Da bere ordiniamo e una bottiglia di Rosato Amarosa, vino prodotto da Peppe Zullo che personalmente adoro: un rosato ottenuto da uve nero di Troia. Ottima personalità, sentori di frutti e spezie, un vino con una peculiare personalità, che si lascia bere, direi perfetto per accompagnare alla grande il nostro pranzo.
Amarosa di Peppe Zullo
Ci servono i loro pani (pane di grano duro, pane di grano Senatore Cappelli e pane di grano arso). Meravigliosi dal sapore unico.
I pani
Si comincia con il Benvenuto: crackers con caprino e pomodori, fresella con acquasale (meravigliosa e fresca), le famose “ostriche di montagna” ossia foglie di borragine fritta, una fantastica bruschetta con fico, soppressata e scamorza e la strepitosa culaccia della Daunia aromatica, dolce, scioglievole.
Il benvenuto di Peppe Zullo
Poi ci servono “Orsara cheese”. Dei nodini di mozzarella fatti con latte vaccino 100% non scremato dei monti Dauni. Che buoni !
Nodini di mozzarella
Da accompagnare ad un prosciutto della Daunia bello sapido e gustoso.
Il Prosciutto della Daunia
Insomma il benvenuto si è trasformato in una sinfonia del territorio. Ma non finisce qui, l’antipasto continua con la mitica parmigiana di borragine, uno dei “must” di Peppe Zullo, un piatto che riassume in pieno il suo legame con il territorio e con un'erba spontanea che lui usa molto in cucina. La parmigiana è commovente, la accompagniamo con il pane di cui sopra. Che te lo dico a fare. E vogliamo parlare dei fiori di zucca ripieni di caciocavallo? Che buoni! Il dolce dei fiori di zucca ben si sposa con il gusto deciso e sapido del caciocavallo.
Parmigiana di borragine e fiori di zucca ripieni di caciocavallo
Intanto passa a salutarci Peppe Zullo, è sempre bello chiacchierare con lui di territorio, di cucina, di vita e di futuro. Facciamo la conoscenza anche del bravo Michele Zullo (suo figlio), già validissimo e talentuoso chef (buon sangue non mente).
Ecco che arrivano i primi: le orecchiette di grano arso con caponata di verdure, pomodorini e stracciatella. Un piatto che ci ha conquistato, meraviglioso quel sughetto bello tirato con la caponatina di verdure, e poi la stracciatella a donare morbidezza al piatto. Una vera carezza culinaria.
Le orecchiette di grano arso con caponatina di verdure e stracciatella
L’altro primo è un piatto tipico della Domenica di Ferragosto a Foggia e dintorni: gli schiaffoni con il ragù di Ferragosto, ossia il tipico ragù di galluccio. Quando si dice rispettare le tradizioni…
Schiaffoni con il ragù di Ferragosto
Il nostro pranzo procede alla grande. Usciamo giusto il tempo di fare due passi in attesa del secondo, al nostro ritorno ecco che arriva la sella di maialino alle erbe aromatiche con chips di patate e misticanza di verdure. Altra proposta convincente, meravigliosa la carne di maiale, stuzzicanti le chips di patate (fresche tagliate e fritte al momento), perfetto l’abbinamento con la misticanza di verdurine. Gran piatto.
Maialino alle erbe aromatiche con chips di patate e misticanza di verdure
Al secondo abbiniamo due calici di Aliuva, un fantastico rosso prodotto da Peppe Zullo, un blend ottenuto da uve Nero di Troia, Tuccanese e Cabernet. Il risultato è un vino sorprendente, pieno, profumato con sentori di spezie e frutti rossi e che ti lascia al palato una gradevole e intensa persistenza.
Aliuva di Peppe Zullo
Si chiude in dolcezza con una tagliata di frutta fresca e il pasticciotto orsarese fatto con crema e sambuco (semplicemente delizioso).
Pasticciotto orsarese con crema e sambuco e frutta fresca
Accompagniamo il dolce con due caffè e due bicchierini di “Amaribel”, liquore fatto con foglie di amarene.
Amaribel - Liquore con foglie di amarene
Costo del pranzo 40 euro a persona (vini esclusi). Fantastico il rapporto qualità-prezzo.
"Repetita Iuvant" recitava un detto latino, qui giova ripeterci. Chi ci segue sa bene che torniamo sempre volentieri da Peppe Zullo e ogni volta è una scoperta, una conferma assoluta. Non puoi non fare tappa qui. Troverai una cucina che esalta i sapori e i prodotti del territorio. La sua è una cucina contadina nell’accezione più bella e nobile, che poi diventa gourmet grazie all’attenzione alla presentazione e alla ricerca di abbinamenti intriganti.
Il motto di Peppe è “dalla terra alla tavola”, ed è quello che Peppe e la sua azienda agricola fanno quotidianamente. Dal pane, ai salumi, ai formaggi, alla pasta, alle verdure: proporre in tavola ciò che la terra offre, anche le erbe spontanee, lavorare i prodotti in modo genuino, trasparente, con processi produttivi tracciabili. A questo aggiungi la bravura di Peppe e della sua brigata, una location da sogno, una cantina (la Cantina del Paradiso) che è un luogo magico, ancestrale, poetico. Il risultato è pura poesia del territorio. Alla prossima maestro.
Peppe Zullo – Nuova Sala Paradiso
Via Piano Paradiso
Orsara di Puglia (Fg)
tel. 0881 964763
Visita il sito web di Peppe Zullo
Siamo tornati in Puglia, regione che adoriamo e siamo a Manfredonia, città dalle spiccate e antiche tradizioni marinare. Manfredonia oggi ha una spiccata vocazione turistica, ci sono tanti negozi, un bellissimo Corso ideale per passeggiare in serenità. Ci sono tanti monumenti, chiese, palazzi antichi ma la cosa che colpisce è soprattutto il suo Castello.
In particolare è una città di consolidate tradizioni marinare, e proprio nei pressi del vecchio porto di Manfredonia al principio del centro storico c’è l’Osteria Boccolicchio. Non è la prima volta che veniamo qui, ci piace la proposta di cucina di Williams Tespi e l’atmosfera che c’è in questo luogo che ha qualcosa di ancestrale e unico.
Osteria Boccolicchio - La bella scalinata accanto all'ingresso
Ci fermiamo per pranzo, siamo in due e abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. L’Osteria per chi non lo sapesse prende il nome dall’arco Boccolicchio, un antico archetto sotto cui si passa per arrivare al vicoletto dove si trova il locale. Il vicoletto è bello come lo ricordavamo, anzi anche più bello. Tutto bianco, un bianco che abbaglia e riflette il sole possente di questa giornata caldissima. Ci sono fiori ovunque e fuori c’è un patio davvero carinissimo, una sorta di piazzetta dove poter pranzare e soprattutto cenare in un atmosfera davvero particolarissima.
Osteria Boccolicchio Il grazioso patio esterno
Ci accomodiamo all’interno. Diamo uno sguardo al menù. Ci sono tantissime proposte interessanti, una quindicina di antipasti in prevalenza di mare, dai crudi alle tartare, dalle ostriche al polpo arrostito. Ma c’è anche la possibilità di optare per l’antipasto di terra. E ancora nove proposte di primi e i secondi di mare e di terra. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ho trovato una proposta variegata e convincente. Da bere ordiniamo una minerale e un rosato IGT Puglia Rosalia delle cantine Michele Biancardi di Cerignola. Un vino ottenute da uve Nero di Troia. Una bella realtà della Daunia questa cantina. Michele Biancardi fa vini di qualità portando avanti una tradizione che va avanti da generazioni. Questo Rosato è un vino che ha una sua anima, una sua personalità. Al palato asciutto, quasi minerale, aromatico. Ideale per il nostro pranzo.
Rosalia IGT Puglia di Michele Biancardi
Si comincia, arrivano le loro morbide e profumate pagnottelle con i tarallucci. Piccola raccomandazione attenzione ai tarallucci che sono come le ciliegie, “uno tira l’altro”.
Le pagnottelle e i tarallucci
Ordiniamo due antipasti. Un polpo arrosto con soffice di patate al limone. Polpo celestiale, morbidissimo, profumato, e che cosa era quel soffice di patate con un sentore di limone presente ma non invadente che donava freschezza. Ottimo piatto.
Polpo arrosto con soffice di patate al limone
L’altra proposta è un loro must, si chiama “voglio tutto di mare”, sono 9 proposte dello chef tutte di pesce. In un crescendo rossiniano ecco un gambero croccante su salsa bernese, polpo arrosto su soffice di patata al limone, carpaccio di tonno, un’insalatina di mare, panzanella di pane e pomodoro con salmone selvatico, gamberi capperi e agrumi, scagliozzo con tonno in carpione e un polpettina di patate e cozze su fonduta di canestrato. Qui chi ama il pesce si divertirà con queste proposte stuzzicanti. Nota di merito per la un polpettina di patate e cozze su fonduta di canestrato, buonissima, ber il gambero croccante (spettacolare) e poi mi è piaciuta molto l’idea della panzanella con il salmone, fresca e profumata.
Voglio tutto di mare impiattato
Intanto passa a salutarci lo chef e patron Williams Tespi. E’ sempre un piacere rivederlo, è bello provare la sua cucina e scambiare un po’ di opinioni. Passiamo ai primi. Abbiamo preso dei troccoletti ai frutti di mare. Questo piatto è un classico pugliese, oserei dire garganico. A cominciare dal tipo di pasta, i troccoli pasta fatta rigorosamente a mano con farina di grano duro e acqua. I troccoli sono tipici del Gargano. Qui li troviamo con i frutti di mare, la pasta è gustosa, ben condita e sapida il giusto. Ci sono piaciuti molto...
Troccoletti ai frutti di mare
E non sono da meno i troccoletti con vongole e bottarga. Che sapore! E ho trovato gradevolissimo la nota sapida della bottarga che dava al piatto una spiccata personalità. Oggi abbiamo scelto due primi piatti della tradizione, preparati davvero bene, pochi fronzoli, tanta sostanza e tanto sapore. Chapeau.
Troccoletti con vongole e bottarga
Saremmo sazi ma decidiamo di prendere una bella e abbondante porzione di totani fritti.
Fritturina di totani
Per pulire e rinfrescare il palato ecco un graditissimo e dissetante sorbetto al limone.
Sorbetto al limone
Poi ci servono dei cantuccini fatti dallo chef, li accompagniamo con un amaro siciliano alle arance rosse.
Cantuccini
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due. Corretto il rapporto qualità prezzo.
L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta un riferimento sicuro. L’ambiente è gradevole, curato, intimo. Molto bella l’atmosfera generale che invita alla convivialità. Immaginiamo sia molto bello cenare la sera all’aperto nel grazioso patio esterno tra piante e casette bianche. La cucina non delude le attese. Il pesce è freschissimo e le materie prime sono di assoluta qualità. Spettacolare il polpo arrosto su soffice di patate al limone per non parlare dei troccoletti, gustosissimi. Lo chef e patron Williams Tespi è pieno di talento e ha una dote non comune: una grande umiltà. Il servizio è preciso, professionale. Il personale garbato e attento. Corretto il rapporto qualità – prezzo. L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta una certezza e si conferma sulla nostra guida sul web dei locali da non perdere. Prova e ci darai ragione. Garantiamo noi.
Osteria Boccolicchio
Vicolo Arco Boccolicchio n.15
Manfredonia (Fg)
Tel. 0884 090317
Visita la pagina Fb dell'Osteria Boccolicchio
A distanza di poco meno di un anno siamo tornati in un luogo che ci aveva lasciato un bellissimo ricordo e riempito il cuore di emozione. Quando scriviamo e ti raccontiamo le nostre esperienze in giro per l’Italia, lo facciamo soprattutto per condividere momenti e indirizzi che ci hanno lasciato qualcosa e dove si può mangiare bene. Qui al Ristorante Lido Cala Rosa andiamo oltre, perché questo è davvero un luogo dell’anima.
Ristorante Lido Cala Rosa
Siamo in un angolo di Puglia che adoriamo: il Gargano. Siamo rapiti dai colori, dai profumi inebrianti di questa terra al contempo aspra e generosa, fiera e ammiccante come una bella donna. Siamo a Mattinatella a pochi km da Mattinata. Il Lido Cala Rosa si trova su una meravigliosa spiaggia di ghiaia e sassolini a cui si accede da una scalinata panoramica con vista sull’infinito blu del mare.
Anche la struttura ha il suo perché, tutta in legno: una veranda piena di piccoli dettagli che la rendono gradevole e colorata. In particolare ci colpiscono le grandi funi marinaresche a cui sono appesi tanti vasi con le surfinie rigogliose e curate.
Ristorante Lido Cala Rosa Struttura sulla spiaggia
Ci concediamo un po’ di mare ospiti del lido, e ad ora di pranzo ci accomodiamo al ristorante (è sempre consigliata la prenotazione). Pranzare o cenare qui con vista mare cattura e rapisce i sensi. Ad accoglierci c’è la padrona di casa Antonia, una donna davvero incredibile, un mix di passione e ingegno, avvocato nella vita ma vera anima e motore di Cala Rosa, con lei il marito Leonardo, la figlia Martina (futuro medico) e in cucina c’è il figlio Francesco, uno chef sorprendente, grande talento, che a parer mio avrà un futuro davvero luminoso.
Pranzare guardando il mare è meraviglioso
La cosa che mi ha colpito è che Cala Rosa, pur essendo un ristorante di un lido, propone una cucina prevalentemente di pesce che nulla ha da invidiare a quella di ristoranti più blasonati. Ma andiamo per gradi. Diamo il solito sguardo al menù che cambia quasi ogni giorno in base alla disponibilità del pescato, alla stagionalità e alle materie prime. Una cucina espressa quindi, prevalentemente di mare. La possibilità di scelta è interessante e varia, ci sono infatti ben nove proposte di antipasti, tre primi, sei secondi di mare e tre di terra e poi contorni e il dolce della casa, in questo caso delle meravigliose crostate ai fichi di Puglia e alle albicocche handmade, opera della brava e sorprendente Antonia.
Da bere ordiniamo una minerale, due calici di ottimo Chardonnay dell’azienda Tormaresca. Non è la prima volta che lo beviamo. Ci piace questo bianco del Sud ricco di personalità, intenso, fruttato, con una interessante nota minerale. Eccezionale per accompagnare il nostro pranzo a base di pesce. Cominciamo con delle bruschette che avevo visto al tavolo vicino al nostro e mi intrigavano. Devo dire che non mi sbagliavo. Le bruschette con cozze e zucchine sono spaziali. Stupendo l’equilibrio tra il sentore dolce e tenue delle zucchine con la nota sapida delle cozze (tra l’altro spettacolari). Davvero ottime queste bruschette.
Bruschette con zucchine e cozze
Poi abbiamo preso un'insalata di seppie arrostite con crema di rapa, mentuccia e sesamo. Sarà che abbiamo un debole per le seppie ma che bontà! Morbide ma al contempo croccanti al morso, saporite, gustose. Interessante l’abbinamento con la crema di rape. Un matrimonio di terra e mare riuscitissimo.
Insalata di seppie arrostite con cime di rapa menta e sesamo
Con l’altro antipasto saliamo ancora di livello. Non servono molte parole per descrivere la millefoglie di mozzarella di bufala con pane fritto, gamberi rossi e zest di lime. Bellissima da vedere e spettacolare. L’idea di abbinare mozzarella di bufala e gamberi è riuscitissima e anche la crema di asparagi ci sta alla grande. Anche qui lo chef Francesco Armillotta realizza un “mash up” di mare e terra che cattura e conquista. Da applausi.
Millefoglie di mozzarella di bufala con pane fritto gambero rosso e zest di lime
Il nostro pranzo vista mare va alla grande. Ma siamo curiosi di scoprire i primi piatti. Ecco la calamarata con crema di datterino giallo e julienne di seppia. Piatto sorprendente e ben studiato. Un gioco di consistenze e sapori perfettamente in equilibrio.
Calamarata con crema di datterino giallo e julienne di seppia
E che dire dei troccoli con cozze e fiori di zucca? Assolutamente divini nella loro semplicità. Ho trovato perfetta la cottura dei troccoli, belli tenaci al morso, gustosi e poi davvero perfetto l’abbinamento dei fiori di zucca con le sapide e gustose cozze.
Troccoli con cozze e fiori di zucca
Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade su una tagliata di tonno su crema di asparagi. Il tonno è eccellente, nulla da dire. Gran piatto.
Tagliata di tonno su crema di asparagi
Saltiamo il dolce ma ci concediamo un giro di caffè e un amaro (Jefferson). Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due.
Il Ristorante Lido Cala Rosa a Mattinatella si conferma alla grande. Anzi, rispetto alla nostra prima visita abbiamo notato un ulteriore miglioramento e una maggiore attenzione anche all’impiattamento. Per la serie, "anche l’occhio vuole la sua parte".
Questo non è un semplice ristorante di un Lido ma è molto di più. Sarà la location, sarà la bellezza del luogo, sarà la cucina convincente del giovanissimo chef Francesco Armillotta, sarà la passione incredibile che ci mette Antonia e tutta la sua famiglia ma davvero questo indirizzo merita di essere visitato almeno una volta nella vita.
Il Lido Cala Rosa è aperto da Maggio a fine Settembre, se sei in zona in questo periodo merita assolutamente una visita. Non fartelo scappare. Lo chef Francesco Armillotta è davvero sorprendente, giovanissimo ma già capace di proporre una cucina di ottimo livello con abbinamenti convincenti con una materia prima di grande qualità e pesce freschissimo. Il servizio è veloce, il “team” è familiare ma attento e solerte. E poi c’è la signora Antonia, davvero incredibile, motore, anima e cuore di questo luogo magico. Consigliatissimo, parola dei Templari del Gusto.
Ristorante Lido Cala Rosa
Contrada Mattinatella Snc
Mattinata (Fg)
Tel. 0884226584
Visita il sito web del Lido Cala Rosa
Dopo un giro nella vicina Faeto la patria del famoso prosciutto di Faeto, salume tipico tradizionale della Puglia, arriviamo a Biccari, piccolo gioiello della Daunia. E’ sempre piacevole venire qui, Biccari offre davvero tante cose interessanti per il visitatore ed il turista a cominciare dal suo centro storico, l’antico nucleo medievale conserva un fascino davvero particolare. E poi la natura qui è generosa, Biccari offre infatti numerosi itinerari di interesse naturalistico e paesaggistico, da menzionale il laghetto con area attrezzata e la possibilità di compiere percorsi e sentieri fantastici. Si può anche salire in cima al Monte Cornacchia, il più alto della Puglia (sul Monte Cornacchia si può accedere da Biccari ma anche da diversi comuni della zona, Faeto, Celle, Roseto Valfortore, Castelluccio). Noi siamo arrivati qui a Biccari a ora di pranzo e ci siamo fermati in un posto che ormai per noi rappresenta una certezza: la Locanda dei Sapori.
La Locanda dei Sapori Biccari - Insegna ingresso
Sistemata l’auto a pochi metri dal locale entriamo e ci accomodiamo al nostro tavolo da due prenotato per tempo. E’ piacevole ritornare qui, ci accolgono Maria Giovina, sempre garbata e sorridente e Antonio Checchia (il mitico Asso Pelù), titolare e pizzaiolo. In cucina c’è il bravo chef Donato Molle che passerà a salutarci dopo. Il locale è come ricordavamo: carino con un’atmosfera vagamente shabby e domina il bianco, il colore delle travi del bel soffitto in legno. Qui si sta davvero bene. E’ Domenica e ci concediamo un bel menù fisso per due. Quello che mi colpisce ed è un valore aggiunto della loro proposta di cucina è la presenza di tante eccellenze locali, e prodotti a Km zero. Da bere ordiniamo una minerale e Antonio Checchia ci fa provare un vino fantastico: il Canto alla Luna IGP Daunia della Masseria nel Sole di Lucera. Da uve selezionate Montepulciano e Nero di Troia prodotte nelle vigne dell’azienda viene fuori un vino rosso barricato che sorprende e cattura. Di un bel rosso intenso ha un sentore di vaniglia, spezie e una poderosa nota olfattiva. Grazie Antonio per averci fatto scoprire questo grande vino.
Canto alla Luna di Masseria nel Sole
Si comincia con una degustazione di salumi della Daunia senza coloranti e senza conservanti. La degustazione comprende salsiccia secca con semi di finocchietto, soppressata, lonzino, capocollo e pancetta. Tutti i salumi sono di ottima fattura ma lonzino e pancetta meritano sicuramente una menzione. Davvero super.
Salumi della Daunia
Come formaggi ci servono un pecorino, un formaggio stagionato di mucca, caciocavallo della Daunia, semi fresco sempre vaccino e ricotta vaccina con confettura di amarene bio e delle noci.
Formaggi della Daunia
Dopo la degustazione ci sono tre proposte dello chef Donato Molle una più buona dell’altra. Ecco una panzanella rivisitata, piatto tipico dell’Italia centrale e in particolare della Toscana, fresco, profumato, qui servita a mo’ di quenelle adagiata una fetta di melanzana grigliata. Davvero interessante.
Panzanella rivisitata
Buonissima la parmigiana bianca con melanzane, provola e speck.
Parmigiana bianca con speck e provola
Delicato e irresistibile il tortino ai funghi con la fonduta di parmigiano.
Tortino ai funghi con fonduta di parmigiano
Termina qui l’antipasto. Una carrellata di sapori e prodotti del territorio con qualche originale divagazione (la panzanella). Ottimi i salumi e i formaggi, da ricordare la parmigiana così come il tortino ai funghi.
Intanto passa a salutarci lo chef Donato Molle che ci spiega come proseguirà il nostro pranzo. Ecco le cortecce con il pomodorino fresco e le scaglie di pecorino.
Cortecce con pomodorino fresco basilico e scaglie di pecorino
In una parola: eccellenti, il plus qui alla Locanda dei Sapori è che la pasta la fanno loro, partendo da selezionati grani locali. Tanti i formati che praparano. In questo caso le cortecce, sono gustose, compatte al morso, di ottima fattura.
Ma il non plus ultra lo raggiungiamo con le cortecce con crema di tartufo e salsiccia fresca, semplicemente meravigliose. La crema di tartufo è ottenuta semplicemente con tartufo nero di Biccari grattugiato e ottimo olio Evo, la salsiccia è goduriosa e presente in abbondanza. A chiudere il tutto delle scaglie di tartufo fresco. Davvero un gran piatto.
Cortecce con crema di tartufo e salsiccia
Saremmo sazi ma non possiamo rinunciare al secondo, una buonissima grigliata mista di carne locale con insalatina: fettina di vitello, una spettacolare salsiccia, pancetta e agnello. La carne (locale) è eccellente. La grigliata è ben fatta e appagante.
Carne alla brace
Chiudiamo in bellezza con una bella e fresca macedonia con gelato al limone (ci voleva).
Macedonia di frutta con gelato
E ancora biscottini secchi di produzione locale, con gocce di cioccolato e uvetta, cantuccini, baci di dama e rose del deserto.
Biscottini
Accompagniamo il dessert con un liquore di liquirizia fatto da Antonio Checchia (ottimo) e l’amaro Imperatore, l’amaro della Daunia caratterizzato dalle note aromatiche delle piante locali come il lampascione e la rucola. Piacevolissimo l’equilibrio tra le note amare e il retrogusto dolce.
Amaro Imperatore
Il costo del menù degustazione è di 30 euro a persona escluso la bottiglia di vino. Davvero un fantastico rapporto qualità – prezzo.
La Locanda dei Sapori a Biccari si conferma alla grande. E’ un indirizzo da non perdere se sei da queste parti. Il locale è curato e gradevole, il personale gentile e affabile. Maria Giovina è una perfetta padrona di casa, sempre gentile e sorridente. Lo chef Donato Molle sa il fatto suo, è umile ma ha talento e propone una cucina che esalta piatti e prodotti del territorio con qualche piccola rivisitazione. Ottimi i prodotti utilizzati, fantastica la pasta di loro produzione.
Antonio Checchia il titolare, è anche il pizzaiolo della Locanda dei Sapori. Ci incuriosisce la sua pizza e sicuramente a breve torneremo a provarla. Davvero fantastico il rapporto qualità-prezzo. Dopo il periodo difficile dalla pandemia va avanti il progetto di questi tre ragazzi che si sono messi in gioco e hanno deciso di investire nel loro borgo e lo hanno fatto con amore e dedizione. La Locanda dei Sapori a Biccari sarà una piacevole sorpresa. Fidati, parola dei Templari del Gusto.
La Locanda dei Sapori
Via Fuori Porta Annunziata n.75
Biccari (Fg)
Tel. 347 304 2887
Visita la pagina Facebook della Locanda dei Sapori di Biccari
Di cortili in Salento ce ne sono tanti e anche di molto belli. Quello di cui vi sto per raccontare forse non sarà il più affascinante ma è sicuramente uno di quelli in cui lasci il cuore.
Ci troviamo a Botrugno, un piccolo borgo salentino situato nell’entroterra della vasta provincia leccese ed il ristorante in questione è la Locanda dei Camini, in Via V. Emanuele al civico 37.
Si tratta di un ristorante a conduzione familiare che fa capo principalmente a Giuseppe, il padrone di casa, il quale non passerà di certo inosservato ai vostri occhi. Egli in sala, come un direttore d’orchestra, dirige i suoi collaboratori per far sì che nulla sia lasciato al caso ed il risultato è un servizio impeccabile.
Apro una parentesi riguardo al cestino del pane: noterete, infatti, che quello della Locanda dei Camini non è un vero e proprio pane ma si tratta di un impasto speciale composto da verdure di stagione che, a seconda del paese in cui ci si trova, viene chiamato “cucuzzata” o “pizzi”. In molti paesi salentini la cucuzzata viene tradizionalmente utilizzata al posto del pane.
il cestino con la cucuzzata
La Locanda dei Camini è un ristorante principalmente di pesce, caratteristica che emerge fin da subito dal momento che, al centro del cortile, padroneggia un ricco banco di pesce fresco. Iniziamo la nostra cena con l’immancabile degustazione di antipasti di pesce crudi e cotti, una vera e propria sfilata di prelibatezze che variano in base alla stagionalità dei prodotti. Le portate del nostro antipasto sono state: tempura di spada con purè di fave, parmigiana con sgombro e polpetta di tonno. Una pietanza più buona dell'altra....
Tempura di spada con purè di fave parmigiana con sgombro e polpetta di tonno
Poi a seguire lo sformato di merluzzo e fagiolini e un fagottino gamberi e ortiche. Lo sformato era delicatissimo, sorprendente il fagottino di gamberi e ortiche...
Tortino con fagiolini e fagottino con gamberi e ortiche
Vi consiglio di assaggiare assolutamente la degustazione di antipasti, poiché ne vale davvero la pena ma vi suggerisco di dividerlo se avete intenzione di assaggiare anche le altre portate. Per i primi ed i secondi affidatevi ai consigli del padrone di casa poiché variano a seconda della disponibilità del pescato del giorno. Noi abbiamo scelto gli spaghetti con battuta di gambero rosso, presente quasi sempre in carta. Eccezionale...
Spaghetti con battuto di gambero rosso
Poi a seguire le linguine con lo scorfano, entrambi i primi erano buonissimi. Secondo il mio parere inpaticolare gli spaghetti con il gambero rosso sono davvero da provare. La pasta era ben amalgamata, il sapore intenso del gambero rosso esplode in bocca accompagnato da un leggero tocco di freschezza dato dalle foglioline di menta inserite sapientemente dallo chef.
Linguine con lo scorfano
Presi dall’entusiasmo del nostro primo giorno di vacanza abbiamo ordinato anche il secondo: abbiamo scelto una rana pescatrice cotta alla gallipolina, ossia con una leggera panatura non troppo saporita per non coprire il sapore delicato di questo pesce. La cottura della rana pescatrice era perfetta, dorata in superficie e morbida e succosa all’interno.
Rana pescatrice cotta alla gallipolina
Dopo il secondo abbiamo chiesto il conto: abbiamo pagato 146 euro in due. Considerando che abbiamo ordinato un intero pesce dal banco del pescato del giorno ed abbiamo speso 40 euro di vino, credo che il prezzo sia assolutamente corretto.
La Locanda dei Camini a Botrugno è un indirizzo decisamente da annotare. Se vi trovate in Salento dovete assolutamente fare un salto in questo ristorante, in cui troverete professionalità e passione per il buon cibo. La location è particolare, siamo in pratica in un’antica abitazione del settecento sulle cui pareti ci sono quadri e dipinti che donano all'ambinete un tocco particolare e chic. Antico e moderno vanno a braccetto. Buon gusto, servizio impeccabile e una fantastica cucina di pesce con attenzione maniacale alla qualità della materia prima. Consigliatissimo.
La Locanda dei Camini
Via V. Emanuele n.36
Botrugno (Le)
Tel. 347 165 3012
Visita il sito web della Locanda dei Camini
Siamo a Margherita di Savoia per trascorrere una giornata di relax e l’occasione era troppo ghiotta per non tornare a pranzo in uno degli indirizzi dove veniamo spesso quando siamo in zona: l’Osteria al Vicoletto. Il locale si trova proprio in un vicoletto (da qui deriva il nome) tra il lungomare e le Terme sulla centralissima Via Vittorio Veneto. Miracolosamente siamo riusciti a trovare un tavolo da due pur non avendo prenotato con grande anticipo. Ci accoglie il gentilissimo Nicola vera anima insieme alla moglie Grazia di questa Osteria che non ha mai deluso le nostre aspettative. Vista la bella giornata ci fanno accomodare all’esterno.
Come sempre diamo un rapido sguardo al menù dei primi e secondi segnato su una caratteristica lavagnetta che viene portata dal personale ad ogni tavolo in modo che tutti la possano leggere e scegliere. In tempi di covid-19 questa è una gran cosa ed è un sistema forse poco tecnologico a differenza dei menù scaricabili sui telefonini ma artigianale e che mantiene qualcosa di retrò e di affascinante che onestamente mi piace. Ti dà proprio l’idea delle osterie di una volta dove i piatti del giorno li leggevi segnati su una lavagna bene in vista alla parete.
Da bere prendiamo una minerale e due calici di Rosato Negramaro Salento IGP Nausica della Cantina Cardone, ottenuto da uve di Negroamaro in purezza, di un bel colore rosa vivo con sentori gradevolissimi di frutti rossi. Morbido ed equilibrato, servito fresco è un perfetto compagno per il nostro pranzo.
Nausica Negramaro Rosè di Cardone Vini
Si comincia con due antipasti, uno di terra, una burratina di Andria con crostone di pane, lardo di Colonnata, insalata di pomodoro estivo, poplettina di pane e formaggio e cipolla rossa. Spettacolare, cosa era quella burratina! Morbida, profumata, suadente. Commovente la polpettina di pane e formaggio e freschi e croccanti i pomodori.
Burratina di Andria con crostone di pane lardo di colonnata insalatina di pomodori e cipolla rossa
L’altro è un antipasto di mare, un polpo alla griglia con peperoncini verdi friggitelli, patate, canestrato e vellutata di cipolla bianca. Ho trovato il polpo morbido e saporito da intingere nella vellutata di cipolla delicata e non invadente, bella l’idea di abbinarlo alle patate sul crostone di pane e sorprendente l’abbinamento con i friggitelli. Un bel mix di terra e mare per un piatto riuscitissimo.
Polpo alla griglia con friggitelli, patate, canestrato e vellutata di cipolla bianca
Siamo davvero soddisfatti, ci godiamo il nostro pranzo curiosi però di gustare i primi che abbiamo scelto. Ecco dei fusilloni di grano arso con crema di melanzane affumicate, stracciatella e mandorle. Un piatto sorprendente, interessante la nota affumicata della melanzana che si sposa a meraviglia con la morbida e delicata stracciatella.
Fusilloni di grano arso con melanzane affumicate stracciatella e mandorle
Ma il top lo raggiungiamo con le mezze maniche con vongole, ragù di pomodorino giallo, vellutata di zucca e lime. Un piatto fantastico e ben concepito. Cominciamo a dire che la scelta del pomodorino giallo è azzeccatissima, così come la dolcezza della zucca che ben si sposa con la sapidità delle vongole (fresche e saporite), a dare un ulteriore tocco geniale al piatto la nota fresca della buccia di lime. Chapeau! Davvero un grande primo piatto.
Mezze maniche con vongole, pomodorino giallo, vellutata di zucca e lime
Saremmo sazi ma decidiamo di prendere un secondo da dividere, la scelta cade su una bella fritturina di seppie, scampi e gamberi. Accompagnata anche questa dalla vellutata di cipolla bianca (di cui sopra). Pesce freschissimo, frittura leggera non unta. Grande scelta.
Frittura di gamberi seppie e scampi
Ci rinfreschiamo con un bel sorbetto artigianale al limone. Considerato il caldo ci stava tutto.
Sorbetto
Prendiamo due caffè, un amaro artigianale e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo poco meno di 40 euro a persona. Ho trovato corretto il rapporto qualità-prezzo.
Rischio di sembrare ripetitivo ma l’Osteria al Vicoletto a Margherita di Savoia è una garanzia. Non è un caso che ci torniamo spesso quando siamo in zona. Location carina e informale con arredo semplice e sobrio con bella mise en place a pochi passi dal lungomare di Margherita. Questo locale è il risultato della passione di Nicola e Grazia per questo lavoro. La cucina è di alto livello con interessanti proposte che rappresentano un mix riuscitissimo di mare e di terra a Km 0. Il servizio è veloce e professionale con personale sorridente (cosa che non guasta mai). Corretto il rapporto qualità-prezzo in linea con le proposte. Indirizzo imperdibile se sei in questo angolo di Puglia. Parola dei Templari del Gusto.
Osteria al Vicoletto
Via Prima Marina n.30
Margherita di Savoia (Bt)
Tel. 328 215 5668
Visita la pagina Fb dell'Osteria al Vicoletto
Siamo tornati in Puglia a Margherita di Savoia, nota località turistica famosa anche per le saline (le più grandi d’Europa) e per le terme. Proprio qui a Margherita c’è un indirizzo che abbiamo già visitato in passato e che non può mancare sulla tua ideale agenda dei locali da non perdere: l’Osteria al Vicoletto. Ci siamo tornati per pranzo. Il locale si trova proprio in un vicoletto tra Via Vittorio Veneto e il lungomare.
L’Osteria è carina, arredata con semplice sobrietà, bella mise en place e con tavoli sia all’interno che all’esterno e poiché è una gradevole giornata ci accomodiamo all’esterno. Come al solito diamo un’occhiata al menù, ci sono poche ma studiate proposte in prevalenza di mare (ma ci sono anche piatti di terra). La particolarità è il menù scritto a penna questo perché cambia di continuo in base alla disponibilità del pescato e alla stagionalità e freschezza delle materie prime che sono in gran parte a km 0.
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Falanghina Extrema della Cantina Spelonga un’interessante cantina immersa nelle fertili campagne della Daunia a Stornara. Questo è un vino ottenuto da uva falanghina ed è un bianco davvero sorprendente, molto fruttato con sentori di frutta a polpa gialla in particolare di pesca e con una buona mineralità. Elegante e sapido il giusto è davvero perfetto per accompagnare il nostro pranzo.
Falanghina Extrema di Cantine Spelonga
Arrivano i pani: giallo con semi di zucca, ai 5 cereali, e il filoncino classico.
I pani
Come antipasti ordiniamo un’insalata di polpo con olive taggiasche, cetrioli, pomodorini e mandorle, assolutamente spettacolare! Era tanto tempo che non ne mangiavo una così buona. Polpo morbidissimo che si scioglieva letteralmente in bocca.
Insalata di polpo
L’altro antipasto è stato davvero una sorpresa: mazzancolle alle erbe, con spinaci, battuto di olive leccine e basilico con polpettine di pane e crostone di pane con lardo e basilico fritto. Un’esplosione di sapori in un equilibrio perfetto. Davvero un gran piatto proprio come concetto.
Mazzancolle alle erbe con polpette di pane
Di tanto in tanto Nicola (il padrone di casa) passa al nostro tavolo a sincerarsi che tutto stia andando bene. E’ il momento dei primi, ecco dei meravigliosi troccoli con scampi e pomodorino giallo. Fatti a regola d’arte e belli cremosi.
Troccoli con scampi e pomodorino giallo
Ma il top lo raggiungiamo con i chitarrucci integrali con vongole, pomodorino giallo, vellutata di cavolo rosso e polvere di pomodori. Un piatto pazzesco, gustoso, giustamente sapido per via delle vongole ma equilibrato grazie alla nota dolce dei pomodorini gialli. Chapeau !
Chitarrucci integrali con vongole pomodorino giallo vellutata di cavolo rosso e polvere di pomodori
Non possiamo esimerci dall’assaggiare almeno un secondo. Prendiamo una grigliata mista di seppioline, scampi e mazzancolle. Mangiare una grigliatina di pesce a due passi dal mare ha sempre il suo perché.
Grigliata di mare
Siamo sazi, saltiamo il dessert, prendiamo due caffè, due amari e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 80 euro in due. Corretto il rapporto qualità prezzo.
Se capiti in questo angolo di Puglia non perdere la tappa all’Osteria al Vicoletto a Margherita di Savoia. Ottimo ristorante portato avanti con dedizione e passione da Grazia e Nicola perfetti padroni di casa. Gradevole la location a pochi passi dal lungomare in un vicoletto (da qui il nome dell’Osteria). I piatti sono studiati e presentati con cura, il pesce è fresco e poi ci sono tanti prodotti della terra a Km 0. Un mash up intrigante di terra e di mare che ti conquista. Servizio veloce e professionale e il personale sorridente. Consigliatissimo.
Osteria al Vicoletto
Via Prima Marina n.30
Margherita di Savoia (Bt)
Tel. 328 215 5668
Visita la pagina Fb dell'Osteria al Vicoletto
Siamo in uno dei nostri rifugi estivi preferiti: Vieste. Adoriamo il Gargano e in particolare Vieste con il suo centro storico a picco sul mare che ha mantenuto le sue caratteristiche originarie: stradine piccole, scalinate, palazzi antichi, piazzette e degli scorci in particolar modo al tramonto da cartolina. Qui torniamo sempre ogni anno e un’altra delle nostre piacevoli abitudini è cenare all’Osteria Al Duomo.
Come si capisce anche dal nome siamo nei pressi del bel Duomo viestano, un vicoletto con delle scale ci porta al locale. E’ bellissimo come ricordavamo, una struttura che risale addirittura al ‘400 recuperata a regola d’arte, ci sono quattro sale in pietra viva, più una quinta distaccata che si raggiunge attraversando il vicoletto. Per chi come me ama la storia è un piccolo Paradiso, pavimento con chianche, pietra dovunque e un arredamento sobrio e adeguato al contesto.
Osteria Al Duomo - Vieste - Insegna
Siamo tornati per provare la cucina dello chef Vincenzo Bua. Siamo già stati spesso qui ma è sempre piacevole ritornare. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due, ci accolgono Pasquale e Federica gentili e sorridenti come sempre.
Diamo un rapido sguardo al menù, da notare la presenza di eccellenti prodotti del territorio, chiaramente prevalgono le proposte di pesce ma anche chi ama la carne e la cucina di terra troverà cose interessanti. Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Solo Fiano di Michele Biancardi, un bianco davvero interessante, fruttato, con una bella nota minerale. Sarà lui il nostro compagno di viaggio stasera. Cominciamo con due antipasti, una fresca e deliziosa tartare di tonno con maionese vegetale. Davvero eccellente…
Tartare di tonno con maionese vegetale
E un polpo "rosticciato" sulla sua acqua di cottura montata al barbecue. Spesso ordino questo piatto quando vengo qui. Il polpo è croccante ma al contempo morbido e gustoso, divina e originale la maionese fatta esclusivamente con la sua acqua di cottura e senza uova.
Polpo rosticciato
Stiamo trascorrendo una piacevole serata e sorseggiamo il nostro Fiano pugliese tra una chiacchiera e l’altra. Di tanto in tanto passa al nostro tavolo Federica per sincerarsi che tutto stia andando bene.
E’ il momento dei primi. Ecco i tagliolini con bisque di crostacei, mousse di melanzana bruciata e purea di fave fresche. Eccezionale, piatto equilibrato, dolce e sapido che si sposano tra sapori e consistenze differenti ma tutte perfettamente mixate. Davvero un gran piatto.
Tagliolini con bisque di crostacei mousse di melanzana bruciata e purea di fave secche
L’altro primo è per noi quasi una scelta affettiva: troccoli alle dell’Adriatico. Uno dei nostri piatti preferiti, li abbiamo gustati fin dalla prima volta che siamo venuti qui. E’ un piatto da sempre presente in menù all’Osteria Al Duomo (e infatti è uno dei più amati anche dai clienti). Garanzia !
Troccoli alle delizie dell'Adriatico
Non possiamo esimerci dal gustare almeno un secondo (in due) e opto per tonno rosso con semi di sesamo nero e crema pasticcera salata. Adoro questo piatto, semplicemente divino. Tonno cucinato alla perfezione e nota di merito per la crema pasticcera salata ad accompagnarlo che crea il giusto contrasto creando un assoluto equilibrio.
Tonno rosso con semi di sesamo e crema pasticcera salata
Siamo sazi e nostro malgrado saltiamo il dolce. Prendiamo due amari e paghiamo per la nostra cena 75 euro in due. Corretto il rapporto qualità-prezzo.
L’Osteria al Duomo nel centro storico di Vieste per noi rappresenta una garanzia. La cucina di Vincenzo Bua è una certezza: ottime proposte, ben presentate, abbinamenti riusciti, una materia prima di assoluta qualità, pesce fresco e cucinato alla perfezione, cura dei dettagli. Il servizio è veloce e professionale, ottima l’accoglienza, corretto il rapporto qualità - prezzo.
Lo chef Vincenzo Bua coadiuvato in cucina da sua moglie, la dolce Isa ti sorprenderà con cucina di assoluto livello. Tappa da non perdere se sei a Vieste. Garantiamo noi.
Osteria Al Duomo
Via Alessandro III n. 23
Vieste (Fg)
Tel. 0884 708243
Visita il sito web dell’Osteria Al Duomo di Vieste
Tornare a trovare Peppe Zullo e gustare la sua cucina per noi è ormai una piacevole abitudine, un po’ come quando vai a trovare un caro amico che è sempre bello rivedere e che riabbracci con gioia anche dopo mesi ma sempre come se lo avessi salutato e visto il giorno prima. Peppe con il suo sorriso contagioso, la sua genuina e sincera ospitalità, la sua cucina che racconta storie e emozioni di un territorio ricco di fascino e tradizioni come la Daunia, è un perfetto padrone di casa.
E’ un “vulcano” Peppe Zullo, profondamente legato alla sua terra e capace con la sua passione e il suo lavoro di creare in quel di Orsara di Puglia un piccolo grande polo della buona cucina, delle tradizioni contadine e dell'accoglienza: il ristorante Nuova sala Paradiso, la cantina, l’orto denominato “dei miracoli” con le coltivazioni biologiche, il vigneto da cui si producono degli ottimi vini, Villa Jamele location d’autore dedicata ai matrimoni, ai ricevimenti ed eventi, la scuola di cucina, la fattoria didattica, il caseificio e l’albergo molto bello con la possibilità di soggiornare tra le vigne, una Mecca per i “wine lovers”.
La Cantina della Nuova Sala Paradiso
Qui da Peppe Zullo non siamo solo in un luogo dove si mangia bene, ma viene applicata una vera filosofia di vita e di cucina che mira a valorizzare i prodotti della terra, le erbe spontanee, con una sola grande regola: il rispetto della stagionalità. Peppe Zullo poi da anni è ospite di diverse trasmissioni televisive ed è anche un volto noto e amato per la sua genuina simpatia.
Ma andiamo per ordine. Parcheggiamo comodamente nel grande parcheggio davanti al locale e ci accomodiamo. Ci accompagnano al nostro tavolo da due prenotato per tempo nel ristorante Nuova sala Paradiso. Bello l’impatto ma conoscevamo già bene la location: una bella cantina, due sale colorate, e un’altra più grande, un “mash up” di moderno e antico che ha il suo perché, e poi c’è gran parte della cucina a vista con la brigata all’opera.
Optiamo per due menù degustazione del territorio e da bere prendiamo un vino che adoro: l'Amarosa. Prodotto da Peppe Zullo da uve nero di Troia, questo rosato è sorprendente, con una bella personalità, corposo ma che si lascia bere, con note fruttate e speziate. Perfetto compagno di viaggio per il nostro pranzo.
Il buonissimo Amarosa di Peppe Zullo
Ci portano anche i pani (pane di grano duro, pane di grano Senatore Cappelli e pane di grano arso). Sapori e profumi del territorio....
I pani
Si comincia con una sorta di aperitivo di benvenuto del territorio, Orsara viene anche chiamato paese del grano e allora ecco una piccola e fresca frisella con dadolata di pomodorini e cetriolo, un tocchetto di focaccia pugliese, una bruschettina con scamorza e pomodoro (deliziosa) e le immancabili “ostriche di montagna”, foglie di borragine fritte con un goccio di limone. Chiamate simpaticamente così perché in effetti se chiudi gli occhi ti sembra di essere in una località marina e ti danno quasi un sentore di “mare”. Sono buonissime...
Entrèe di Peppe Zullo
Ecco il tortino con finocchio e baccalà gratinato al forno e un baccalà in crosta su vellutata di zucca. Ho trovato il baccalà meraviglioso, in particolare il baccalà in crosta, divino. Viene prima scottato e lavorato con una tecnica particolare in modo tale da rimanere morbido sotto la crosta e tale da sfogliarsi. Indovinata la nota dolce della vellutata di zucca. Davvero una grande proposta…
Tortino di finocchio con baccalà gratinato al forno e baccalà in crosta su vellutata di zucca
E che dire dei fiori di zucca ripieni di caciocavallo e basilico? Semplicemente divini. Cotti in forno in tutta la loro naturale bontà, godurioso e sapido il ripieno di caciocavallo aromatico e profumato grazie alla presenza del basilico. Avrei fatto volentieri il bis. Fantastici…
Fiori di zucca farciti con caciocavallo e basilico
A chiudere gli antipasti un must di Peppe Zullo, uno dei piatti che da anni lo identifica: la parmigiana di borragine, pazzesca. Delicata, profumata, gustosa. Crea dipendenza, davvero.
Parmigiana di borragine
Intanto passa a salutarci Peppe Zullo, mi intrattengo un po’ con lui. E’ sempre piacevole ascoltarlo e avere la sensazione ogni volta di imparare qualcosa di nuovo. Peppe è una grande persona prima che un grande chef, o meglio “cuoco” come ama definirsi lui.
Ci servono il primo delle deliziose orecchiette di grano arso con germogli di zucca e pomodorini freschi. Ho trovato questa proposta meravigliosa nella sua semplicità. Perfetta la cottura delle orecchiette, equilibrato il condimento. Un primo che racconta storie di campagna e di vita contadina. Chapeau..!
Orecchiette di grano arso con germogli di zucca e pomodorino fresco
Il secondo che ci servono è un altro piatto delizioso: ravioli di vitello farciti con caciocavallo e asparagi con chips di patata e caponatina. Che ve lo dico a fare…. I ravioli di vitello si scioglievano in bocca…
Ravioli di vitello farciti con caciocavallo e asparagi
Dulcis in fundo un altro must della casa: cestino di croccantino di mandorle con crema e frutta fresca. Proposta davvero azzeccata. Un dessert fresco grazie alla crema e alla frutta e poi è bella la nota croccante delle mandorle.
Cestino di croccantino di mandorle con crema pasticcera e frutta
Accompagniamo il dolce con un bicchierino di liquore fatto con le foglie d’amarena. Ricorda un po’ il gusto dello cherry ma lo trovo anche più buono.
Liquorino fatto con le foglie di amarena
Il costo del menù degustazione 40 euro a persona per un’esperienza assolutamente da non perdere. Noi dopo il pranzo abbiamo anche fatto con altri ospiti una visita guidata alle cantine, tutto davvero molto bello e interessante.
Venire ad Orsara di Puglia da Peppe Zullo è sempre bello ed emozionante. Peppe di suo è una persona eccezionale, sempre sorridente e in grado di accogliere gli ospiti alla grande. Qui da lui trovi una grande cucina del territorio, Peppe ama definirla cucina contadina ma nell’accezione più nobile del termine. Una cucina che sa di buono, di tradizioni, di un mondo rurale che nelle grandi città fatichiamo ad immaginare. Trovi una cucina che segue la stagionalità dei prodotti ed esalta le materie prime. Il menù degustazione “dalla terra alla tavola” è un’esperienza da fare in qualsiasi periodo dell’anno. Il resto lo fa Peppe Zullo con la sua vulcanica energia. Servizio professionale e veloce, ottimo il rapporto qualità - prezzo.
Insomma quando si va via da qui, ti prende un pensiero fisso: quando ritorno? Garanzia.
Peppe Zullo – Nuova Sala Paradiso
Via Piano Paradiso
Orsara di Puglia (Fg)
tel. 0881 964763
Visita il sito web di Peppe Zullo