Pizzerie

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Domenica, 02 Giugno 2019 10:00

Spaghetti con soffritto di polpo

Ricetta di Falernum, ristorante, pizzeria. Pomigliano d'Arco (Na)

Questo è un bel primo piatto ideato e realizzato dallo chef  Vito Mazzacane. Il soffritto di polpo è un'interessante alternativa al classico sugo a base di carne. Non è una ricetta complicata a patto che si seguano alcuni importanti passi. Vediamo come prepararla..

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr. spaghetti
- 500 gr. di polpo verace
- 1 peperone rosso medio
- 750 ml di pomodoro san Marzano DOP
- 1 spicchio d’aglio
- Olio evo q.b.
- Vino bianco q.b.
- Alloro q.b. Peperoncino q.b.
 

Procedimento:

La prima operazione da fare è arrostire il peperone, bisogna poi pelarlo e frullarlo insieme al peperoncino. Occupiamoci adesso del nostro soffritto. In un tegame alto, bisogna far soffriggere olio, aglio e poi va aggiunto il polpo tagliato a pezzi grossolani, dopo 10 minuti sfumare con il vino bianco e aggiungere il peperone frullato, il pomodoro e le spezie. Lasciar cuocere per un ora e mezzo a fuoco molto lento. Quando ci siamo quasi, cuocere la pasta in abbondante acqua salata, appena pronta, unirla al sugo, mantecarla a dovere e buon appetito!


Falernum, pizzeria e ristorante
Via Trieste n. 18
Pomigliano d’Arco (Na)
Tel. 081 803 5117
Visita il sito web del ristorante pizzeria Falernum

Domenica, 28 Aprile 2019 10:00

Patata ripiena al forno

Lo chef Domenico Gugliemi di C’era una Volta a Potenza ci propone una ricetta semplicissima, di facile esecuzione, ma che vi darà enorme soddisfazione. Questa è una sorta di rivisitazione della patata che anticamente, secondo la tradizione contadina, si cuoceva “sotto la cenere”, in questo caso verrà passata in forno. Vediamo come si prepara …..

 

Ingredienti per 4 persone:

- 4 patate grandi
- Provola affumicata 200 gr.
- Salame pezzente (salame pezzente) con l’aglio 200 gr.
- Prezzemolo
- Sale q.b.

 

Procedimento:

Lavare per bene le patate (scegliere quelle migliori, più grandi con buccia omogenea e integre senza punti o imperfezioni visto che verranno cotte e servite complete di buccia). Disporla in orizzontale e tagliare la parte superiore (il cappello). Utilizzando uno scavino svuotare a crudo la polpa e tenerla da parte. Cuocere l’involucro con la buccia in forno su una placca per 10 minuti a 180°.

Cuocere la polpa in acqua leggermente salata, fin quando sarà morbida. Scolare la polta per liberarla dall’acqua e lavorarla, schiacciandola con la forchetta con la salsiccia a pezzetti, il prezzemolo, la provola a dadini, regolare (leggermente) di sale.

Una volta riempite le patate cuocere in forno per altri 10 minuti a 180°. Quando si va a servire passare sulla patata ancora tiepida un filo di buon olio Evo. Il piatto è pronto.

N.B. La curiosità

Il pezzente, conosciuto anche come nnoglia, è tipico della Basilicata, della Puglia, di alcune zone campane e calabresi. Si tratta di un salame molto grasso, un tempo destinato alle esigenze dei ceti meno abbienti e dei contadini perché veniva preparato utilizzando tagli di carne poco pregiati.

 

C’era una volta
Via Poggio d’Oro n. 40
Potenza
Tel. 0971 601217
Visita il sito web di C’era una volta

Domenica, 25 Ottobre 2020 10:00

Paccheri con baccalà e datterini gialli

Lo chef Domenico Guglielmi del ristorante C’era una Volta di Potenza, ci propone questo primo piatto semplice e veloce da preparare ma che vi regalerà grandi soddisfazioni. Un piatto dedicato a chi come noi ha la passione per il baccalà. Occhio alla ricetta !

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr. di paccheri
- 500 gr di datterini gialli
- 300 gr di filetto di baccalà dissalato
- 10/15 olive nere denocciolate
- 1 cucchiaio di capperi
- 2 spicchi di aglio
- Basilico fresco q.b.
- Sale q.b.
- Olio evo q.b.

Procedimento:

La prima operazione da fare è quella di diliscare, spellare e dissalare il nostro baccalà. Poi facciamo una base di olio, aglio, e mettiamo i pomodorini gialli i capperi e le olive, saliamo leggermente e facciamo cuocere per pochi minuti (4/5 minuti). A piacere possiamo aggiungere un pò di peperoncino. A questo punto aggiungiamo il baccalà e facciamo cuocere per qualche altro minuto, poco prima di spegnere aggiungiamo il basilico.Intanto avremo messo a bollire i paccheri in abbondante acqua salata. Quando sono pronti scoliamoli e spadelliamoli con il nostro sugo. Mantechiamo per bene ed il piatto è pronto. Semplice e gustoso.

 

C’era una volta
Via Poggio d’Oro n. 40
Potenza
Tel. 0971 601217

Lo chef Fiore delle Fave del ristorante, pizzeria Fiore 1985 ci regala la ricetta di questo primo piatto semplice e gustoso. Il formato di pasta sono i fusilli irpini, qui preparati con un sugo molto interessante con salsiccia sbriciolata, lo speck, qualche pomodorino e un interessante pesto di rucola, che va preparato prima. Scopriamo come si fa

Ingredienti per 4 persone:

- 350 gr. di salsiccia sbriciolata
- 150 gr. di speck
- 100 gr. di pomodorini del piennolo
- Olio evo q.b.
- Uno spicchio di aglio
- 400 gr. di fusilli irpini

Per il pesto di rucola:

- una manciata di rucola
- una di basilico
- uno spicchio d’aglio
- 50 gr. tra noci, pistacchi e mandorle
- 50 gr. di parmigiano grattugiato
- Olio Evo q.b.

 Procedimento:

In una padella mettere olio evo e uno spicchio d’aglio schiacciato , soffriggere la salsiccia sbriciolata e lo speck tagliato sottilmente.Aggiungere i pomodorini tagliati in quattro spicchi.
Aggiungere 3 cucchiai di pesto di rucola (precedentemente preparato) con un po’ di acqua di cottura della pasta .
Appena i fusilli irpini saranno cotti al dente, passarli nella padella con il nostro sughetto, mantecare per bene e servire. Il piatto è pronto.

 

Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817

Lunedì, 22 Ottobre 2018 12:00

N'ata Storia. Marigliano (Na)

Come un vecchio amico che non ti tradisce mai.

Domenica è un giorno in cui spesso andiamo in giro desiderosi di esperienze gastronomiche interessanti. Stavolta siamo stati a Marigliano da N’ata Storia, già segnalato da noi in passato per la pizza (di buona fattura), ma N’ata storia è soprattutto un signor ristorante. Era da un po’ che mancavamo dovevamo rimediare.
Arrivare al locale è semplicissimo, siamo infatti sulla strada statale variante 7 bis, altra cosa importantissima è la presenza di un ampio parcheggio custodito, per cui non avrete mai problemi con l’auto.
N’ata storia è un locale gradevole, moderno, curato nei dettagli, c’è uno spazio esterno attrezzato con piante e una bella fontana dove potersi rilassare, fare foto o anche organizzare piccoli eventi. All’interno ci sono diverse sale molto curate ed anche un grazioso dehor esterno. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, arriviamo puntuali, siamo in due. Ci accoglie con garbo e gentilezza Agostino Molaro, perfetto padrone di casa che ci accompagna al nostro posto.

Diamo un’occhiata al menù, molto interessante con diverse proposte di terra e di mare. Decidiamo però di consultarci con Agostino che ci consiglia anche qualche fuori menù. Optiamo per proposte prevalentemente di mare e allora da bere prendiamo un vino sorprendente: Star Grillo e Muller Thurgau di Duca di Salaparuta, un bianco fruttato, intenso, fresco, beverino ma con una buona nota minerale, ideale per accompagnare il nostro pranzo.

Star Grillo e Muller Thurgau di Duca di SalaparutaStar Grillo e Muller Thurgau di Duca di Salaparuta

Ordiniamo un antipasto di mare. Sei proposte, tre fredde e tre calde.
Arriva il primo antipasto (il freddo): carpaccio di spada, insalatina di mare e un bruschettone con pomodorino, cipolla di Tropea caramellata e baccalà. Ottimo il carpaccio di spada, morbida e goduriosa l’insalatina di mare (davvero il polpo si scioglieva quasi in bocca), interessante la bruschetta, nota di merito per il baccalà, compatto, saporito.

Antipasti freddi di mareAntipasti freddi di mare

Siamo partiti alla grande. Neanche il tempo di finire ed ecco la seconda proposta (antipasti caldi): calamaretti fritti, polpettina di tonno su pomodorino del piennolo, e conchiglia al salmone gratinato. Delicati i calamaretti, buona la polpettina di tonno (spettacolare in particolare il piennolo usato), delicata la conchiglia gratinata.

Antipasti caldi di mareAntipasti caldi di mare

Tra una chiacchiera e l’altra sorseggiamo il nostro vino, e ci godiamo l’atmosfera rilassata di questa Domenica autunnale. Abbiamo intanto ordinato i primi che poco dopo arrivano. Due piatti davvero interessanti.
Gnocchi di patata viola con frutti di mare e pesto di pistacchio. Deliziosi. Ben fatti gli gnocchi, meravigliosi i frutti di mare. Un piatto davvero top.

Gnocchi di patata viola con frutti di mare e pesto di pistacchiGnocchi di patata viola con frutti di mare e pesto di pistacchi

Non da meno l’altro primo: gemelli (un formato di pasta particolare) con tonno, melanzane, pomodorini e olive di Gaeta. Tonno e melanzane un abbinamento dal sapore siculo. Anche questo piatto ci ha convinti.

Gemelli con tonno melanzane pomodorini e olive di GaetaGemelli con tonno melanzane pomodorini e olive di Gaeta

Di tanto in tanto passa a trovarci Agostino per sincerarsi che tutto sia di nostro gradimento. Decidiamo di prendere anche un secondo (in due). La nostra scelta cade sulla frittura di calamari, non abbiamo sbagliato infatti erano deliziosi. Morbidi, preparati alla perfezione, una frittura asciutta e senza unto in eccesso. Prendiamo anche un’insalata.

Frittura di calamariFrittura di calamari

Siamo sazi, saltiamo il dolce e chiediamo il conto. Intanto ci offrono un delizioso liquore alla mela annurca.
Paghiamo per il nostro pranzo 70 euro in due. Rapporto qualità prezzo direi corretto. Salutiamo e andiamo via soddisfatti.

N’ata Storia merita decisamente una visita per la pizza (ve ne abbiamo parlato anche in passato, a proposito complimenti a Carmine Molaro che nel tempo è diventato un validissimo pizzaiolo), ma questo luogo è imperdibile soprattutto per la cucina: qui tutto è curato nei minimi dettagli, le materie prime utilizzate sono di qualità, il pesce ottimo, lo chef Vincenzo Pagano sa il fatto suo, ha talento e propone piatti davvero interessanti.
Il resto lo fanno la cortesia e la disponibilità del personale. Il locale è perfetto anche per eventi e piccole cerimonie. Non resterete delusi, N’ata Storia è il risultato dell’esperienza nel campo della ristorazione della famiglia Molaro. Complimenti a papà Pasquale a Carmine ed Agostino per aver portato avanti le loro idee e aver creato questo luogo dove mangiar bene e di qualità è una regola. Chi ci viene la prima volta ci torna sempre volentieri ed il motivo è presto spiegato: questo luogo è come un vecchio amico che non ti tradisce mai anche se non lo vedi sempre. Garanzia.

N’ata Storia
Via Variante 7 bis / Via Cadorna
80034 Marigliano (Na)
Tel. 081 8855559
Visita il sito web di N’ata Storia

Ricetta dello chef Simone Profeta.  Locanda del Profeta. Napoli

Lo chef Simone Profeta ci propone questo delizioso sformatino di melanzane con ricotta di bufala e pistacchio, una ricetta semplice che vi darà grande soddisfazione. Occhio alla ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 1 kg melanzane
- 1 kg ricotta di bufala
- Sale q.b.
- 150 gr. pistacchio in granella
- Olio per friggere
- Pepe bianco q.b.
- Ragù leggero q.b.

Procedimento:

Friggere in abbondante olio le melanzane tagliate lunghe dello spessore di un cm. Asciugare bene dopo averle fritte. Intanto preparare il ripieno amalgamando bene la ricotta, con un pò di sale, pepe bianco e la granella di pistacchio.
Riempire gli sformatini.
Cuocere in forno a 180 gradi per 10 minuti. Decorare con un ragù leggero e foglia di basilico fritta

N.B.
Vino consigliato dall chef in abbinamento Traminer dell’azienda Fina

 

La Locanda del Profeta
Vico Satriano 8 c
Napoli
Tel. 081 245 5057
Visita il sito web della Locanda del Profeta

Ricetta del ristorante 'Del Borgo'. Castel di Sasso (Ce)

Questa è una ricetta molto semplice e in un certo senso scenografica, la pasta viene servita in queste stuzzicanti barchette di melanzane molto belle da vedere. E’ un piatto non difficile da preparare, occorre solo avere la pazienza di seguire alcuni passaggi chiave, partendo dalle melanzane, le protagoniste di questa ricetta. Vediamo come si preparano.

Ingredienti per 4 persone:

– 320 gr. orecchiette
– 120 gr. pomodorini
– 50 gr. ruchetta
– 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva Corniola
– 150 gr. caciocavallo
– 4 ½ melanzane tonde
– olio per friggere q.b.
– aglio, sale e pepe q.b.

Procedimento:

Svuotare le melanzane e immergerle in olio caldo per frittura per 2/3 min. circa, nel contempo cuocere la pasta a ¾ di cottura. In un’altra pentola soffriggere aglio e olio, appena pronti unirli ai pomodorini e alla ruchetta facendo cuocere il tutto per ulteriori 3-4 minuti.
Dopo amalgamare il tutto con la pasta appena scolata e mantecare. Sistemare le orecchiette all’interno della melanzana, intervallando ogni strato con l’aggiunta del caciocavallo all’ interno. Ultimare la cottura in forno per 3-4 min. a 180° ed il piatto è pronto per essere servito. Buon appetito !

 

Ristorante Del Borgo
Piazzetta San Biagio n.7
Castel di Sasso (Ce)
Tel. 347 292 6204
Visita il sito web del ristorante Del Borgo

 

Ricetta dell'Hosteria Le Gourmet. Sperone (Av)

Peppino Caramiello dell’Hosteria Le Gourmet a Sperone ci propone la ricetta di questo interessante primo piatto, bello da vedere da un punto di vista cromatico per la presenza dei pomodorini gialli e buonissimo grazie alla presenza della salsiccia e della provola. Scopriamo come si prepara….

Ingredienti per 4 persone:

- 400 g di orecchiette fresche
- 250 g di salsiccia di maiale nero
- 200 g di pomodorini del piennolo giallo
- provola affumicata
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 2 cucchiai di olio
- aglio
- pepe
- sale q.b.

Procedimento:

Mettere in una padella l’olio con l’aglio tagliato finemente e soffriggere a fuoco basso. Appena l’aglio sfrigola, aggiungere la salsiccia tagliata precedentemente a piccoli pezzetti.
Rosolare la salsiccia a fuoco vivace, versare il vino bianco e lasciare evaporare. Aggiungere i pomodorini gialli tagliati a metà, coprire la padella con il coperchio, abbassare la fiamma e lasciare cuocere dolcemente. Salare, mettere un pizzico di pepe e portare a cottura il sughetto. Se necessario aggiungere un po’ d’acqua. Nel frattempo cuocere la pasta, scolarla tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Versare la pasta nel sughetto, aggiungere l’acqua di cottura, e farla saltare a fuoco vivace, aggiungendo la provola tagliata a cubetti. Conservarne un poco da mettere sopra quando si serve il piatto. Servire decorando con cubetti di provola e con qualche fogliolina di rucola se piace (come nella foto). Il piatto è pronto.

 

Le Gourmet Hosteria
Viale Ferrovia n. 28
Sperone (Av)
Tel. 338 215 46 56

 

Ti presentiamo un fantastico primo piatto gustato qualche tempo fa al ristorante Tavernetta Marinella a San Michele di Serino. Sono i paccheri di Gragnano alla puttanesca di baccalà, un tripudio di profuo e sapore. Grazie al caro amico Giovanni Romano per la ricetta....Prova a farli a casa

Ingredienti per 4 persone:

– 400 gr. di paccheri di Gragnano
– 500 gr. di baccalà ammollato (code)
– 50 gr. di olive nere di Gaeta
– 50 gr. di capperi
– 400 gr. di passata di pomodori pelati
– 4 cucchiai di olio evo
– aglio – prezzemolo – sale e pepe q.b.

Procedimento:

Soffriggere l’aglio in 4 cucchiai di olio evo, aggiungere il baccalà da crudo tagliato grossolanamente, far soffriggere bene fino all’evaporazione completa dell’acqua vegetale; aggiungere il passato di pomodoro, i capperi e le olive snocciolate e tagliuzzate, regolare di sale e pepe; far cuocere il tutto per altri 15 minuti.
Lessare i paccheri e scolarli bene al dente, aggiungere la pasta al sugo di baccalà con un mestolino di acqua di cottura della pasta e mantecare per bene, aggiungendo del prezzemolo fresco. Servire ben caldo.

 

Ristorante Tavernetta Marinella
Via Cotone n. 3
San Michele di Serino (Av)
Tel. 0825 595128
Visita la pagina Fb della Tavernetta Marinella 

Mercoledì, 28 Ottobre 2020 10:37

Genovese di stoccafisso

La ricetta che vi proproniamo la abbiamo gustata al ristorante, pizzeria Falernum, Pomigliano d'Arco (Na). E' un primo piatto davvero molto interessante e gustosissimo: ziti spezzati alla genovese di stoccafisso. Occhio alla ricetta !

Ingredienti per 4 persone:

- 300 gr. di cipolle nostrane
- 200 gr. di stoccafisso
- 400 gr. di pasta (ziti spezzati)
- 100 gr. di pomodori pelati
- 2 carote
- 1 gambo di sedano
- Basilico
- Sale e pepe q. b.
- Vino bianco q.b.
- Pecorino a scaglie q.b.
- 4 cucchiai di olio e.v.o.

Procedimento:

Tritiamo le cipolle e lasciamole in ammollo in acqua per un paio di ore, nel frattempo puliamo il pezzo di stoccafisso togliendo le spine e la pelle. Tagliamolo poi a tocchetti grossolani.
Tritiamo sedano e carote, mettiamo in una pentola l’olio e facciamo rosolare le carote e il sedano.
Sfumiamo con del vino bianco e aggiungiamo le cipolle scolate. Lasciamo cuocere per almeno un ora a fuoco lento, per la seconda ora di cottura aggiungiamo anche lo stoccafisso e aggiustiamo di sale, pepiamo e infine mettiamo un po’ di basilico.
Cuociamo la pasta (pasta consigliata gli ziti spezzati), mantechiamo con il nostro condimento e concludiamo il piatto con un pò di pecorino a scaglie. Buon appetito !

N.B.
Lo stoccafisso (o stocco) è in pratica il merluzzo artico norvegese conservato per essiccazione. Il nome deriva probabilmente dalla cittadina norvegese di Stokke. Secondo altri invece il termine deriverebbe dal norvegese stokkfish (pesce a bastone, per la sua forma) o dall’inglese stockfish ossia pesce da stoccaggio.
Nel Sud Italia fu introdotto storicamente dai normanni. E’ simile al baccalà per l’aspetto ma si differenzia da quest’ultimo per il metodo in cui si conserva, il baccalà infatti viene conservato mediante salagione.

 

Falernum
Via Trieste n. 18
Pomigliano d’Arco (Na)
Tel. 081 803 5117
Visita il sito web del ristorante pizzeria Falernum

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