Siamo ad Avellino, nel capoluogo irpino in Via Tagliamento, da non molto c’è la Pizzeria Madremia, pizzeria inizialmente nata ad Aprile 2019 a Sirignano da un’idea del bravissimo Chef Giovanni Arvonio, già in passato alla guida della Taberna del Principe. Giovanni Arvonio nasce come chef, talento e passione sono i suoi tratti distintivi. Ha frequentato in passato anche l’Alma, la scuola internazionale di cucina italiana del grande Gualtiero Marchesi.
Dopo diverse esperienze e riflessioni ha deciso di dar vita a questo progetto ad Avellino, di fatto spostando qui la pizzeria da Sirignano nel baianese e suo luogo di origine.
Attenzione perché laddove c’era la pizzeria a Sirignano presto vedrà la luce un nuovo progetto di chef Arvonio, ma ci sarà tempo per parlarne.
Parcheggiamo l’auto a pochi metri dalla Pizzeria in Via Piave e ci accomodiamo. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Il locale è molto gradevole, tre gli ambienti tutti comunicanti, all’ingresso sulla sinistra c’è un piccolo angolo concepito per le degustazioni (una sorta di privé), di fronte il banco da lavoro e il forno, sulla destra si snodano le altre due sale ben arredate con un tocco di modernità e di praticità con sedie e tavoli scuri e un’illuminazione studiata e accattivante.
Come sempre diamo un’occhiata al menù: ci sono i fritti (interessante soprattutto la proposta di montanarine sia classiche sia a libera interpretazione dello chef). Poi la proposta delle pizze dalle classiche e tradizionali a quelle dal tocco gourmet e poi ancora i ripieni. Insomma c’è di che divertirsi.
Noi da bere ordiniamo una minerale e una birra per cui abbiamo un debole: la Serrocroce il birrificio di Monteverde capitanato dal bravissimo Vito Pagnotta. In questo caso la nostra scelta ricade sulla Ambrata, fantastica con quei suoi sentori quasi balsamici, e una persistenza importante.
Serrocroce Ambrata
Prima delle pizze, ci concediamo delle “coccole fritte", e allora ecco i crocchè, tanto per cominciare.
Crocchè
Ottime poi le due montanarine realizzate con lo stesso impasto delle pizze, fatte con pomodoro San Marzano DOP, parmigiano reggiano del piennolo e olio Evo fruttato leggero. Davvero Buonissime.
Montanare dello chef
E una porzione di patate fritte tagliate a mano. Il fritto è gradevole asciutto e non unto. Nota di merito per le montanarine e fantastico il San Marzano usato per il condimento.
Patate fritte tagliate a mano
Ecco le pizze ! Abbiamo scelto una mortazza con fior di latte di Agerola, parmigiano reggiano DOP e dopo cottura mortadella Bonfatti, pistacchio di Bronte, cacioricotta e olio Evo fruttato Fam. La pizza è eccellente, morbida, leggera, bella compatta al morso e al contempo fragrante, di grande qualità gli ingredienti utilizzati (super la mortadella e il cacioricotta).
La Mortazza
Se la prima pizza ci è piaciuta con la seconda saliamo ancora di livello. Ecco la loro versione della diavola con ragù di pomodoro San Marzano e ‘nduja, provola di Agerola, parmigiano reggiano DOP, basilico, e dopo cottura, salamino di Castelpoto, fili di peperoncino, pecorino laticauda e olio Evo fruttato Fam. La diavola di Pizzeria Madremia è a dir poco spettacolare, con un perfetto gioco di consistenze in un equilibrio riuscitissimo. Piccante il giusto, sapida ma delicata, gustosa e appagante. Una grande pizza davvero.
La Diavola
Alla Pizzeria Madremia a farla da padrona è l’impasto. Come si vede anche dalla foto, il cornicione è alto, l’alveolatura importante e l’idratazione abbastanza spinta. Il risultato è una pizza gustosa e leggera e digeribile. Come si evince anche dal nome della pizzeria l’idea dello chef Giovanni Arvonio e del suo collaboratore e pizzaiolo Mariano (molto bravo) è presentare un impasto realizzato con il lievito madre, con oltre 30 ore di lievi maturazione.
Il lievito madre è protagonista assoluto. Viene curato, coccolato, fatto fermentare e rigenerato in un apposito locale. Considerate che il lievito che usano qui, ha oltre 30 anni e viene rigenerato con passione e pazienza e lavorato con arte ogni giorno. Proprio la presenza del lievito madre regala all’impasto una leggerezza meravigliosa e un profumo unico che sa di “antico” e di tradizione. Da sottolineare l’uso di prodotti selezionati e di grande qualità per topping e farciture.
Mortazza - Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con lievito madre
- Uso di ingredienti di grande qualità
- Servizio veloce e professionale
- Corretto il rapporto qualità prezzo
La Pizzeria Madremia ad Avellino è una garanzia. Questo indirizzo non può mancare sulla vostra agenda. La pizza qui ha un’anima da “chef”. L’impasto è realizzato con lievito madre, con 30 ore di lievi-maturazione, il risultato è una pizza morbida, leggera, profumata con un cornicione importante e una buona alveolatura. Passione e creatività sono le parole chiave, di grande qualità gli ingredienti e i prodotti usati per topping e farciture, tutti scelti e selezionati con cura. La firma è quella dello che Giovanni Arvonio che non si smentisce. La sua pizza ha un'inconfondibile personalità. Il servizio è professionale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo (5 euro per la margherita, 4 euro e 50 per la marinara per poi salire con le pizze più strutturate e quelle gourmet).
Aperto a pranzo e cena tutti i giorni tranne il Martedì (giorno di chiusura). Da notare come Madremia la Domenica proponga il pranzo della Domenica con le proposte di cucina di Chef Arvonio. Torneremo presto a provare anche queste. Complimenti davvero. Alla prossima.
Pizzeria Madremia
Via Tagliamento, 245
Avellino
Tel. 0825 149 9045
Visita la pagina Fb di pizzeria Madremia
Siamo a Sirignano nel baianese in quella parte di Irpinia che guarda al nolano e quindi alla provincia di Napoli. Il casello di Baiano dell’A-16 è a pochi metri, su Via Nazionale delle Puglie c’è Pizzeria Madremia, la pizzeria nata da Aprile 2019 da un’idea del bravissimo Chef Giovanni Arvonio già alla guida della Taberna del Principe, che aveva sede proprio dove ora c’è la pizzeria. Giovanni Arvonio è uno chef di talento, che ha frequentato l’Alma la scuola internazionale di cucina italiana del grande Gualtiero Marchesi, e dopo varie esperienze ha deciso di dar vita a questo progetto: Pizzeria Madremia. Ci siamo venuti una sera per gustare la loro pizza.
Trovare posto per l’auto non è un problema, noi parcheggiamo in un vicoletto adiacente alla pizzeria. Ci accomodiamo, il locale è molto gradevole, sono due ambienti, uno più intimo e caldo, l’altra sala più grande con pareti chiare, scritte e quadri alle pareti, sedie e tavoli scuri e un’illuminazione studiata e accattivante.
Come al solito diamo un’occhiata al menù: ci sono i fritti (interessante soprattutto la proposta di montanarine sia classiche sia a libera interpretazione dello chef). Poi le pizze suddivise in tradizionali, classiche e le gourmet e poi ancora i ripieni.
Noi da bere ordiniamo una minerale e due birre chiare golden Ale del birrificio il Mastio, con un bel sentore erbaceo, la nota delicata di malto, e un finale gradevolmente amaro. Davvero un’ottima birra. Sarà lei ad accompagnare la nostra serata.
Birra Golden Ale di Mastio
Prima delle pizze, ci concediamo qualche “coccola fritta”, e allora ecco due crocchè, tanto per cominciare.
Crocchè
Volevamo assaggiare anche la frittatina di pasta e patate, eccoci accontentati. Ben condita e asciutta.
Frittatina di pasta e patate - Dettaglio ripieno
Ottime poi le due montanarine che abbiamo scelto con pomodoro San Marzano, pomodorino del piennolo e polvere di olive nere.
Montanarine
Fritto asciutto e non unto, fantastico il San Marzano usato per il condimento. Stuzzicanti.
Montanarina Dettaglio
E’ il momento delle pizze, optiamo per due pizze “gourmet”, ideate da chef Arvonio. Ecco la margherita Madremia con salsa di fior di latte di Agerola, mozzarella di bufala campana Dop, pomodoro di Corbara e dopo cottura Pomodoro San Marzano Dop, Pomodoro del piennolo giallo e olio Evo del Cilento. Abbiamo trovato una pizza eccellente, leggera, morbida, fragrante e bella compatta al morso, per non parlare degli ingredienti usati per il topping, tutti di grande qualità.
La Margherita Madremia
Non da meno l’altra pizza che abbiamo degustato: la Broccoli e Salsiccia con crema di friarielli napoletani, Fior di latte di Agerola, salsiccia del beneventano e dopo cottura salame di Mugnano del Cardinale, friarielli saltati e olio Evo fruttato leggero. Spettacolare, un perfetto gioco di consistenze in un equilibrio riuscitissimo di sapori tutti bene legati tra loro.
La broccoli e salsiccia
Chiaramente a farla da padrona è l’impasto. Come si può notare il cornicione è importante, l’alveolatura notevole e l’idratazione sopra il 75%. Il risultato è una pizza, digeribile, gustosa e leggera.
Dettaglio alveolatura
Come si può capire anche dal nome della pizzeria l’idea dello chef Giovanni Arvonio e del pizzaiolo Pasquale Polcaro (molto bravo) è proporre un impasto realizzato con il lievito madre, con oltre 30 ore di lievi maturazione. Il lievito madre viene coccolato, fatto fermentare e rigenerato in un apposito locale che Giovanni Arvonio ci ha fatto visitare. Pensate che il lievito che usano qui ha oltre 30 anni e viene pazientemente rigenerato e lavorato quotidianamente con maestria e pazienza. Il lievito madre conferisce all’impasto una leggerezza incredibile e un profumo che sa di “antico”, di “ancestrale”. Il resto lo fanno i prodotti e gli ingredienti utilizzati per topping e farciture scupolosamente scelti e selezionati. Cosa molto interessante e da rimarcare è come qui ci sia una carta degli oli con sei proposte di oli con caratteristiche differenti (ravece irpino DOP, Cilento DOP, Evo fruttato leggero, Terre di Bari DOP, Sardegna DOP, Umbro DOP).
Fantastico il dolce che ci hanno offerto, un “signor panettone” realizzato da loro nel forno delle pizze servito con crema inglese. Morbido, profumato, spettacolare ..
Panettone dello chef Giovanni Arvonio
Ci ha colpito la bravura di Giovanni Arvonio che mette la sua “anima da chef” anche nella ideazione e realizzazione delle pizze e di Pasquale Polcaro molto abile e preparato nell’impastare e stendere le pizze. Nota di merito per il servizio preciso, cortese e professionale. Corretto il rapporto qualità-prezzo (si va dai 3 euro e 50 della Marinara e della Mastunicola, i 4,00 euro della Margherita tradizionale a salire chiaramente con le pizze più strutturate, quelle gourmet).
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con lievito madre
- Uso di ingredienti di grande qualità per topping e farciture
- Servizio puntuale, veloce e professionale
- Grande merito per aver introdotto una carta degli oli
- Corretto il rapporto qualità prezzo
La Pizzeria Madremia a Sirignano è un “indirizzo pizza” che non può mancare sulla vostra agenda. Qui le pizze hanno un’anima da “chef”, troverete un ottimo impasto realizzato con lievito madre, con 30 ore di lievi-maturazione, il risultato è una pizza morbida, leggera, profumata con un cornicione importante e una buona alveolatura. L’idratazione è notevole (oltre il 75%). Fantastici gli ingredienti usati per la farcitura. Carino e accogliente il locale, il servizio è professionale e preciso. Corretto il rapporto qualità prezzo. Fateci un salto, garantiamo noi. Complimenti e alla prossima.
Pizzeria Madremia
SS 7 Bis-Via Nazionale delle Puglie
Sirignano (Av)
Tel. 081 014 6253
Visita il sto web di pizzeria Madremia