Campania

E’ una bella serata estiva, eravamo dalle parti di Grottaminarda e allora ci siamo detti: perché non andare a mangiare la pizza da Giovanni Grimaldi? E’ sempre una buona idea, garantito.
Non è la prima volta che veniamo qui. Chi ci segue sa bene che di Giovanni Grimaldi vi parliamo da anni, da quando la prima volta lo scoprimmo e gustammo le sue pizze Al Drago (la sua precedente Pizzeria).
La sua nuova Pizzeria è uno spettacolo, è la realizzazione del suo grande sogno. Centralissima, in pratica si trova proprio sul Corso di Grottaminarda e d’Estate utilizzando lo spazio esterno, con i tavolini e le luci si crea davvero una bella atmosfera. All’interno il locale è come lo ricordavamo: tavoli in legno, design lineare, moderno ma senza eccessi. C’è anche una saletta al piano inferiore. In fondo la cucina e il banco da lavoro a vista. Due forni più uno per sfornare le pizze senza glutine. Insomma tutto come ricordavamo comprese le belle gigantografie del Golfo di Napoli e del Vesuvio giusto per non far sentire troppo a Giovanni (napoletano DOC) la nostalgia di casa. Anche se ormai come più volte ha ribadito, si considera a tutti gli effetti “un irpino ma dal cuore napoletano”.
Mi è sempre piaciuta la volontà di Giovanni di mixare Napoli all’Irpinia, anche nelle sue pizze, grazie all’uso di meravigliosi prodotti del territorio (la cipolla ramata di Montoro, l’olio Evo di Ravece, il pecorino di Carmasciano, l’antico aglio dell’Ufita, tanto per citarne qualcuno).
Il tutto si traduce in un menù ricchissimo: dalla stuzzicheria con i meravigliosi fritti, gli arancini, gli scagliuozzoli, le zeppoline, le bruschette, i mitici crocchè e le commoventi frittatine. E poi un trionfo di proposte Pizza. Le pizze sono divise in varie sezioni: le pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi.
Insomma qui da Giovanni Grimaldi avrai solo l’imbarazzo della scelta. Noi siamo in quattro. Miracolosamente riusciamo a trovare posto (ma all’interno). Si sta davvero bene, locale climatizzato e tavoli ben distanziati. Si comincia ordinando una minerale e una birra per cui abbiamo un debole: la Serrocroce (a proposito di realtà e prodotti irpini di eccellenza), il birrificio di Monteverde guidato dal bravissimo Vito Pagnotta. In questo caso la nostra scelta ricade sulla ambrata alla Spina per tutti, meravigliosa con quei suoi sentori quasi balsamici, e una persistenza incredibile.

Birra Serrocroce ambrata
Birra Serrocroce ambrata

Prima delle pizze ci concediamo delle coccole fritte. Direi che siamo obbligati quasi, perché le loro frittatine e i crocchè sono eccezionali. E allora eccoli i crocchè con provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo, una vera esplosione di sapore. Unica controindicazione, creano dipendenza. Non dire che non ti avevamo avvertito.

Crocchè di patate
Crocchè di patate

Poi decidiamo di gustare una frittatina di pasta e patate, anche qui siamo a livelli altissimi. Una vera bontà.

Frittatina di pasta e patate
Frittatina di pasta e patate

Dentro c'è la vera pasta e patate alla napoletana con provola e pepe. Anche qui il wow è garantito….

Frittatina di pasta e patate Dettaglio ripieno
Frittatina di pasta e patate Dettaglio ripieno

Ma passiamo alle pizze. Abbiamo preso una Crudo e rucola, con pomodorino datterino, fiordilatte di Agerola, parmigiano reggiano, prosciutto crudo irpino, rucola, ciliegine di mozzarella di bufala DOP e olio Evo. Una pizza appagante con un impasto fragrante e una farcitura incredibilmente ricca.

La Crudo e rucola
La Crudo e rucola

Poi una delle pizze che spesso quando veniamo da Giovanni Grimaldi ordiniamo spesso, la Campagnola con provola di Agerola affumicata, salsiccia, funghi porcini, pecorino di Bagnoli Irpino stagionato 3 mesi, olio Evo Ravece e basilico. Un profumino che non vi dico. Davvero una signora pizza.

La Campagnola
La Campagnola

Tra le pizze classiche scegliamo una margherita con provola. Qui il pomodoro San Marzano è protagonista insieme alla meravigliosa provola di Agerola, e ancora parmigiano reggiano 36 mesi, pepe, olio Evo e basilico. Godimento allo stato puro…..

La Margherita con provola e pepe
La Margherita con provola e pepe

La quarta pizza ha come protagonista la salsiccia secca rossa di Castelpoto (presidio Slow food) con il suo sentore spiccatamente piccante. Ecco la Pizza Catelpoto con pomodoro pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, salsiccia secca rossa di Castelpoto, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico.

La Castelpoto
La Castelpoto

Abbiamo trovato un bell’impasto diretto eseguito a regola d’arte con 32/36 ore (27/28 di maturazione il resto di lievitazione). L’idratazione non è eccessiva (siamo intorno al 65 %), bella comunque l’alveolatura. La pizza è morbida, soffice ma fragrante. Il peso dei panetti è sui 270 gr. Quello che colpisce è la varietà di proposte pizza e l’uso di prodotti di assoluta qualità per topping e farciture. Da menzionare la presenza di numerosi prodotti del territorio irpino e tanti presidi Slow food. Il servizio è preciso e puntuale (nonostante la pizzeria fosse strapiena). Altra nota di merito è il rapporto qualità prezzo.

Il dettaglio alveolatura
Il dettaglio alveolatura

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti sui 270 gr.
- Menù vario e con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di grande qualità (con numerosi presidi slow food)
- Buon rapporto qualità – prezzo

E’ sempre una buona idea venire a Grottaminarda a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi. Il locale è gradevole, moderno ma senza eccessi. La pizza ha il suo perché, è davvero ottima, leggera e fragrante. Realizzata con maestria e passione. Come più volte rimarcato ci piace la sua idea di creare un mix tra Napoli e l’Irpinia e il suo "mash up" riesce alla perfezione, grazie all’uso e alla presenza di prodotti e materie prime di qualità. Quando siamo da queste parti non ci facciamo scappare mai l’occasione di tornare qui a provare qualcuna delle sue pizze. Fallo anche tu, non resterai deluso. Il servizio è veloce, il rapporto qualità prezzo davvero buono. Da non perdere. Parola dei Templari del Gusto.

 

Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della pizzeria Giovanni Grimaldi

Pubblicato in Campania
Sabato, 24 Luglio 2021 12:49

Molto Italiano Ristorante. Roma

Parioli, cuore della cosiddetta “Roma bene”, è un quartiere che offre diverse opzioni chic per il brunch, il pranzo o la cena. Tra questi merita sicuramente attenzione il ristorante Molto. Si trova in Viale dei Parioli 122. Colpisce immediatamente per la ricercatezza degli arredi interni, con in bella vista ciò che la carta dei vini propone. Ho sempre amato le pareti ricoperte da scaffalature per le bottiglie di vino, e qui non mancano rendendo l’atmosfera ancora più calda e avvolgente. Il locale dispone anche di una terrazza esterna, molto apprezzata nella bella stagione.
La cura dei dettagli nella location la ritroviamo anche nel menù, caratterizzato da prodotti di stagione, una cucina che strizza l’occhio al territorio ma con quella nota di originalità che vi farà venir voglia di ordinare praticamente tutto.
Tra gli antipasti, uno dei cavalli di battaglia di Molto è sicuramente rappresentato dai gamberi croccanti e salsa cocktail. Il bon ton non lo consente, ma vi garantisco che farete la scarpetta in quella salsina. Ad invogliare sarà anche la bella selezione di pane e lievitati fatti in casa che vi porteranno a tavola.
Altro piatto tipico che troverete in menù nella sezione “Il nostro girarrosto”, il maialino da latte. Morbidissimo e gustoso, accompagnato dalle patate al forno è una vera tentazione. Noi abbiamo provato il filetto in crosta con salsa di prezzemolo. Buonissimo....

Filetto in crosta con salsa al prezzemolo
Filetto in crosta con salsa al prezzemolo

Tra i primi consigliatissimi gli spaghettoni ajo ojo e gamberi crudi, ma merita attenzione anche il “primo del giorno”. Noi abbiamo assaggiato degli ottimi plin cozze e spuma di parmigiano.

Plin cozze e spuma di parmigiano
Plin cozze e spuma di parmigiano

Ottima la carne alla brace, servita con riduzioni di vino e salsa al prezzemolo. Per chiudere in bellezza, un consiglio spassionato. Assaggiate il tiramisù. In molti ristoranti ormai si vede la “composizione” di questo dolce al momento. Qui invece a comporlo è il cliente che si vede arrivare al tavolo un bel vassoio con tutti gli ingredienti. Dai savoiardi posti in un simpatico tegamino alla moka con tanto di sacca a poche con crema al mascarpone e cacao per guarnire. Oltre a poter dosare gli ingredienti come più vi aggrada, potrete divertirvi a sfidare gli altri commensali sulla preparazione più bella.

Il Tiramisù
Il Tiramisù

Ricca carta dei vini, con anche una bella selezione di champagne. Molto Italiano Ristorante ai Parioli a Roma, assolutamente consigliato.

Molto Italiano Ristorante
Viale dei Parioli n.122
Roma
Tel. 06 8082900
Visita il sito web di Molto Italiano Ristorante

Pubblicato in Lazio
Venerdì, 23 Luglio 2021 10:44

Casa Lerario. Melizzano (Bn)

Chiudiamo gli occhi per un minuto e immaginiamo di ritrovarci, come d’incanto, in uno splendido casale totalmente immerso nel verde, dove gli unici suoni che possiamo ascoltare sono quelli dolci della natura. Immaginiamo di varcare un cancello, quello del casale dei nostri sogni, e lasciarci dietro ogni problema ed ogni forma di stress, basta varcarlo e inizierà per noi una nuova storia, di quelle belle che poi racconteremo ai nostri cari un giorno, chissà, con un velo di malinconia.

Casa Lerario Melizzano Un angolo del giardino
Casa Lerario Melizzano Un angolo del giardino

Cari lettori tutto questo non è un sogno ma quel casale e quel cancello esistono per davvero e noi, con curiosità e spirito d’avventura “templare”, lo abbiamo varcato in questa calda domenica estiva.

Casa Lerario Melizzano la piscina
Casa Lerario Melizzano la piscina

Siamo nel cuore del Sannio, uno dei polmoni verdi della Campania, precisamente in una frazione di Melizzano, ai piedi del Monte Taburno, luogo di storia ed anche meta di tanti escursionisti.
Qui, sorge, in un contesto rurale e incantevole, l’agriturismo Casa Lerario, eccolo il casale immerso nel verde immaginato nei nostri sogni.

Casa Lerario Melizzano
Casa Lerario Melizzano

Varchiamo il cancello e dinanzi ai nostri occhi il silenzio sembra quasi far rumore: alberi rigogliosi si elevano ai lati di un vialetto sterrato che percorriamo con stupore. In lontananza scorgiamo il casale e poi una casetta costruita su un grande albero che per tante ore farà la felicità dei nostri figli. I proprietari ci accolgono con il sorriso, ci spiegano le attività del loro agriturismo dove è possibile anche pernottare, ci invitano a visitare una delle camere (favolosa) e ci indicano il nostro tavolo, in un’ampia e bella veranda esterna. E’ Estate e di questi tempi preferiamo pranzare nella veranda esterna ma è possibile mangiare anche all’interno dove l’agriturismo è dotato di una bella sala con molti coperti.

Casa Lerario Melizzano Un angolo interno
Casa Lerario Melizzano Un angolo interno

Ci accomodiamo, ci servono acqua minerale e vino rosso del Sannio (colore rosso intenso e sentori di frutti di bosco al palato), iniziamo il nostro pranzo degustando l’antipasto della casa composto dai salumi: salsicce secche di maialino nero casertano, pancetta affumicata, salamino piccante, prosciutto cotto, prosciutto crudo, capocollo. Tutti di ottima fattura e saporiti (nota di merito per la pancetta e il prosciutto crudo).

I salumi
I salumi

Poi i formaggi: ricottina di pecora semplicemente deliziosa.

Ricottina di pecora
Ricottina di pecora

E ancora formaggio primo sale di pecora del Taburno e pecorino (di cui mia moglie è ghiotta).

I formaggi
I formaggi

Come se non bastasse ecco dei calzoncini fritti ripieni al profumo di limone e montanare fritte.

I fritti
I fritti

Nel nostro girovagare alla ricerca di indirizzi da consigliarvi, di antipasti ne abbiamo mangiati di più abbondanti e ricchi ma qui ci sorprende l’alta qualità dei prodotti: salumi del Sannio, frutto del territorio locale con una menzione speciale per la ricotta ed il primo sale di pecora del Taburno, un’ autentica squisitezza!
Nel menu fisso che varia di settimana in settimana nel rispetto della stagionalità delle coltivazioni, i primi piatti serviti sono due: iniziamo la degustazione con un piatto di scialatielli al centrifugato di basilico con pomodori corbarino gialli e pinoli tostati. Buonissimi, ottima la pasta e delizioso il sughetto di pomodoro che ben si sposava con il sentore del basilico.

Scialatielli al centrifugato di basilico con pomodorini corbarino gialli e rossi e pinoli tostati
Scialatielli al centrifugato di basilico con pomodorini corbarino gialli e rossi e pinoli tostati

I primi qui da Casa Lerario li cucina nonna Tatiana, poichè Casa Lerario un agriturismo a carattere familiare. In questo piatto che esalta il profumo del basilico estivo, si nota in modo chiaro l’entusiasmo e l’amore di cucinare per gli altri prima che per se stessi.

Il secondo piatto che degustiamo è un elogio al riso, ai sapori della cucina mediterranea e agli agrumi del nostro territorio: nel menù loro scrivono cremoso di riso carnaroli agli agrumi con burrata di mucche pezzate rosse. In realtà appena lo assaggiamo il contrasto tra il sapore forte degli agrumi e quello dolce della burrata è qualcosa di divino. Per noi un piatto eccezionale che da solo vale la visita. Eccezionale….

Riso carnaroli agli agrumi con burrata di pezzata rossa
Riso carnaroli agli agrumi con burrata di pezzata rossa

Ci concediamo una pausa nel verde che circonda il casale e con curiosità ammiriamo una grande brace dove il proprietario si appresta a cuocere personalmente la carne.

La carne
La carne

Torniamo al tavolo e finalmente assaggiamo la bistecca di maiale nero casertano che avevamo visto cuocere nella brace esterna; la particolarità è che la carne viene cotta alla brace ed è affumicata con legno di acacia e ciliegio, una tecnica particolare che rende la carne più gustosa e con un sapore unico!

Bistecca di maiale nero e patate al forno
Bistecca di maiale nero e patate al forno

Infine, (per chi non fosse ancora sazio) ci servono frutta fresca e una deliziosa torta al cioccolato fatta da nonna Tatiana, oltre al caffè.

Torta al cioccolato e frutta
Torta al cioccolato e frutta

Costo del pranzo: 38 euro a persona per gli adulti. 23 euro a persona per i bambini compreso di acqua, bevande analcoliche e di un ottimo vino locale.

L’Agriturismo Casa Lerario a Melizzano è ciò che abbiamo sempre sognato; oltrepassato il cancello di ingresso, il sogno diventerà realtà ed il casale rurale immerso nel verde sarà, come per magia, la nostra casa per un giorno; saremo accolti con un sorriso dai proprietari e vivremo una esperienza culinaria che non dimenticheremo! La cucina è di ottima fattura, i prodotti di qualità, (eccellenti i primi). Il piatto che più ci ha colpito è il cremoso di riso carnaroli agli agrumi e burrata, qualcosa che non si può descrivere, va provato. Casa Lerario è un’esperienza da vivere intensamente che noi Templari del Gusto vi consigliamo di fare al più presto!

 

Casa Lerario
Contrada Laura
Melizzano (Bn)
Tel. 0824 944018
Visita il sito web dell’Agriturismo Casa Lerario

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Spinti dalla voglia di riassaporare un po’ di libertà decidiamo di incamminarci in questa calda domenica di Luglio in un territorio che tanto amiamo e che il sottoscritto, più volte, attraverso questo sito ha decantato.
Siamo nell’alto Casertano, nella valle del Volturno; qui, su una piccola collina ai piedi del Monte Grande sorge la cittadina di Caiazzo, un borgo dalla storia antichissima e leggendaria, immerso totalmente in un verde rigoglioso ed a tratti ancora incontaminato.
A pochi chilometri dal centro storico di Caiazzo, sorge, in un contesto rurale e incantevole, l’azienda vitivinicola ed agrituristica Masseria Piccirillo.
L’impatto è ottimo: verde curato, coltivazioni e vigneti, panche per rilassarsi. Solo pochi minuti e il frastuono della città pare già uno sbiadito ricordo. Qui l’allegro cinguettio degli uccelli, il suono delle cicale, il soffio del vento prendono il sopravvento e contribuiscono a rendere l’atmosfera decisamente rilassante. Resteremmo per ore immersi e cullati dai suoni della natura ma un profumino ci inebria ed entriamo nell’agriturismo accomodandoci nel tavolo a noi riservato. Qui si può optare per pranzare all’esterno nello splendido giardino, o in veranda o all’interno, insomma nessuno resterà deluso.
Ci servono acqua e vino di produzione propria (ottimo). Si comincia con l’antipasto della casa (chiamato “beati colli” ) che è ricco di tantissime portate di prodotti del territorio locale, tutti rigorosamente a km 0, molti dei quali coltivati con passione dai proprietari; il menù è fisso e varia di settimana in settimana nel pieno rispetto della stagionalità dei prodotti coltivati; iniziamo con salsiccia, capocollo, culatello e pancetta accompagnati da caso conciato e pecorino con marmellata di amarene locali: un mix di sapori deciso e squisito che viene arricchito poi di altre portate, quali tortino con fagiolini, zucchine e caciocavallo.

Antipasto della Masseria Piccirillo
Antipasto della Masseria Piccirillo

E ancora delle bruschette con pomodorini e basilico, fatte come si deve con un pane fragrante e gustoso. Hanno sempre il loro perché...

Bruschette
Bruschette

Si continua con melanzane e zucchine in agrodolce con olive caiazzane, un piatto che mi è piaciuto nella sua genuina semplicità.

Melanzane e zucchine grigliate con olive caiazzane
Melanzane e zucchine grigliate con olive caiazzane

Ho ritrovato i sapori della cucina della nonna nelle golose barchette di melanzane ripiene...

Barchette di melanzane
Barchette di melanzane

E a chiudere il nostro antipasto ecco dei fiori di zucca in pastella e dei sorprendenti cetrioli in agrodolce. Non li avevo mai provati così, davvero una bella idea....

Cetrioli in agrodolce
Cetrioli in agrodolce

Portate semplici che riflettono il territorio del medio Volturno e che rispettano le tradizioni rurali del territorio riportando in vita quei vecchi sapori che tanto piacevano ai nostri avi; antipasto giusto nella misura e sapientemente equilibrato con le portate cotte al momento con nota di merito per il personale (tutto di natura familiare) che con gioia ci dedica un po’ di tempo e ci spiega con amore il cibo che ci viene servito e che stiamo per degustare.
Il primo piatto è semplice ma ben cucinato: tagliatelle rigorosamente fatte in casa con zucchine, basilico e pomodorini; ricetta non complessa ma che si uniforma in modo esattamente lineare al tipo di sapori proposto.

Le Tagliatelle con crema di zucchine basilico e pomodorini
Tagliatelle con crema di zucchine basilico e pomodorini

Ci concediamo una pausa prima sdraiandoci sulle panche immerse nel verde e poi girando tra i vigneti; infine arriva la sorpresa, uno dei proprietari, enologo con esperienza a Bordeaux, ci conduce in cantina per una breve visita e ci spiega come è nata la vocazione vitivinicola della loro famiglia che dal 2001 si è cimentata in varie coltivazioni autoctone. Sono i primi in Italia a produrre prosecco da Pallagrello bianco con metodo classico; tutto molto interessante, e frutto della passione di Giovanni Piccirillo, che ha saputo rischiare, e che dopo aver fatto esperienza all’estero, ha deciso di dare tutto sé stesso investendo nel territorio che gli ha dato i natali e che ama. 
Qui ovviamente è possibile acquistare vini di loro produzione oltre ad altri prodotti home made.
Torniamo al tavolo e, per secondo, mangiamo polpette di maialino nero casertano con crema di patate e zucchine con contorno di patate speziate: mai assaggiate sino ad ora, dal sapore nuovo ed intenso..da provare assolutamente!

Polpette di maialino nero casertano con crema di patate e zucchine
Polpette di maialino nero casertano con crema di patate e zucchine

Infine, (per chi non fosse ancora sazio), frutta fresca (anguria e melone), torta al formaggio di produzione propria con le amarene, oltre a caffè e limoncello artigianale.

Torta al formaggio e amarene
Torta al formaggio e amarene

Costo del pranzo: 30 euro a persona per gli adulti; 15 euro a persona per i bambini compreso di bevande e di un ottimo vino di produzione propria.

L’Azienda vitivinicola ed agrituristica Masseria Piccirillo a Caiazzo è stata una fantastica scoperta. Ci lascia una piacevole e rassicurante sensazione; il luogo è incantevole e una volta qui, non è facile andare via;
Puoi dimenticare lo smog e lo stress cittadino e riassaporare la natura e il piacere del tempo che sembra scorrere più lento. La cucina è semplice, non c’è nulla di artefatto o complesso. Ovviamente si segue rigorosamente la stagionalità e quasi tutto quello che viene servito e cucinato è dell’azienda agricola o comunque di produttori della zona. Insomma il vero Km 0. L’impressione è quella di mangiare dalla nonna riassaporando vecchi sapori e pietanze genuine, e poi c’è lui: il vino. Spettacolare davvero. La loro passione per la vinificazione e per questo meraviglioso territorio ancora fertile può riservare tante sorprese. Noi consigliamo Masseria Piccirillo Eno-Agriturismo senza alcun dubbio. Scoperta.

 

Eno-Agriturismo Masseria Piccirillo
Via Carpinito, n.4
Caiazzo (Ce)
Tel. 0823 862886
Visita la pagina Fb di Masseria Piccirillo

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Giovedì, 15 Luglio 2021 00:02

Ristorante del Borgo. Castel di Sasso (Ce)

Si torna sempre nei posti dove si è stati bene, così a distanza di un po’ siamo tornati a pranzo al Ristorante del Borgo a Castel di Sasso. Per la precisione siamo nel borgo di Sasso, un pugno di case in pietra su uno sperone di roccia dove il tempo pare essersi fermato. Un luogo panoramico che ha una sua poesia ancestrale. Dal casello di Santa Maria Capua Vetere (Autostrada A1) dista 16 km circa. Sasso è a circa 450 metri d’altezza, da qui il panorama è mozzafiato e spazia su distese di verde e all’orizzonte in lontananza, quando il cielo è terso e non c’è foschia, si vede addirittura il mare e il profilo dell’isola d’Ischia. Il Ristorante del Borgo si trova nell’unica piazza proprio accanto all’antica Chiesetta di San Biagio e davanti ad una delle vecchie torri dell’antica rocca che un tempo dominava l’abitato. Parcheggiata l’auto a pochi metri dal locale ci accomodiamo. Siamo in due e abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo.
Il ristorante è come lo ricordavamo: pulito, sobrio con una mise en place semplice ma d’effetto. Ci sediamo in veranda, con il tavolo con vista sulle colline: ottimo panorama per il pranzo. Fuori la giornata è infuocata e la canicola incalza, dentro per fortuna si sta belli freschi. Da bere prendiamo una minerale e una bella bottiglia di Petronilla, un vino che adoro prodotto da uve Casavecchia, insieme al San Laro sono i due vini prodotti dall’azienda agricola Le Fontanelle. Il Casavecchia Petronilla è un rosso più giovane del San Laro, con una bella nota di frutti rossi, un vino morbido e piacevole al palato, giustamente tannico, vigoroso, con un’ottima personalità.

 Il Casavecchia Petronilla delle Fontanelle
Il Casavecchia Petronilla delle Fontanelle

Diamo un’occhiata al menù. C’è l’antipasto del Borgo (7 portate dello chef, proposte in cui ritrovare profumi e sapori del territorio) e ancora selezione di formaggi e salumi locali tipici, oltre al tagliere di salumi di maiale nero di razza casertana. Poi quattro primi e otto secondi. La cosa che colpisce è la presenza di prodotti del territorio e stagionali. C’è anche la possibilità di scegliere un menù degustazione ma noi ordiniamo alla carta e cominciamo con due antipasti del borgo, siamo curiosi di gustare le proposte dello chef. Ecco un fiore di ricotta (freschissima e delicata) con riduzione di vino Casavecchia. Ottimo incipit

Fior di ricotta con riduzione di vino Casavecchia
Fiore di ricotta con riduzione di vino Casavecchia

A seguire delle deliziose polpette di zucchine su fonduta di caprino. Delicatissime le polpette e perfetto l'abbinamento con la fonduta di caprino. 

Polpette di zucchine su fondo di caprino
Polpette di zucchine su fondo di caprino

Delle zucchine e fiori di zucca in pastella. Davvero eccellenti, gustosissime con un fritto leggero, non unto e asciutto.

Zucchine e fiori di zucca in pastella
Zucchine e fiori di zucca in pastella

Il nostro pranzo al Ristorante del Borgo procede alla grande, arriva una proposta davvero particolare: una millefoglie di barbabietola con mousse di parmigiano e nocciole. Mai avrei pensato di abbinare la barbabietola con il suo inconfondibile sapore al parmigiano, in questo caso una golosa mousse che ci sta benissimo. A chiudere il tutto la nota croccante della granella di nocciola. Sorprendente. 

Millefoglie di barbabietole con mousse di parmigiano
Millefoglie di barbabietole con mousse di parmigiano

Antipasto finito ? Ma nemmeno per sogno. Come in un crescendo rossiniano ci servono dei buonissimi peperoncini verdi fritti con il pomodoro. Che profumino....e poi io ho un debole per i "friggitelli". 

Peperoncini verdi fritti al pomodoro
Peperoncini verdi fritti al pomodoro

 E ancora....uno sformatino di patate, ricotta e salsiccia di maialino nero casertano con scaglie di mandorle.

Sformatino di patate e ricotta con salsiccia di maialino nero casertano e mandorle
Sformatino di patate e ricotta con salsiccia di maialino nero casertano e mandorle

L’antipasto termina con un pasticcio di melanzane, tanto buono quanto abbondante.

Pasticcio di melanzane
Pasticcio di melanzane

L’antipasto è stato un tripudio del territorio. Tante proposte una più buona dell’altra nel rispetto della stagionalità. La cosa che mi è piaciuta molto è la volontà di partire sempre dalla tradizione senza orpelli ma con la giusta dose di creatività. Come primi scegliamo un primo del giorno: dei tonnarelli con conciato romano, pepe e carciofi croccanti, semplicemente spettacolari. Perfetta la cottura della pasta, consistente e tenace al morso. Deliziosa la cremina di pecorino, conciato e pepe e azzeccatissimo l’abbinamento con i carciofi fritti. Davvero un ottimo piatto.

Tonnarelli conciato e pepe con carciofi fritti
Tonnarelli conciato e pepe con carciofi fritti

Ma se i tonnarelli ci sono piaciuti con i rigatoncini con crema di friggiarelli, pancetta croccante trebulana e conciato saliamo ancora di livello. Questo piatto mi ha conquistato, studiato alla perfezione, con la avvolgente e aromatica crema di peperoncini verdi, la nota croccante della meravigliosa pancetta trebulana e scaglie di conciato romano bello sapido e dal gusto deciso. Chapeau!

Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano
Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano

Saremmo sazi ma non possiamo esimerci dal provare la carne che qui al Ristorante del Borgo è un must. Decidiamo di prendere in due 300 gr di tagliata di scottona alla brace con cottura media. La carne rispetta le attese: buonissima, tenera, gustosa.

Tagliata di scottona
Tagliata di scottona

Accompagniamo la tagliata con delle patate tagliate grossolanamente al momento e fritte, buone anche queste.

Patate fritte
Patate fritte

Saltiamo il dessert ma prendiamo un caffè e un bel liquorino handmade all’alloro rigorosamente ghiacciato.

Liquore di alloro
Liquore di alloro

Intanto è arrivato il patron Pasquale Izzo che passa a salutarci. E’ sempre bello ritrovare Pasquale e percepire ogni volta la stessa meravigliosa passione che lo lega alla sua terra e alle sue creature (il ristorante del Borgo e l’Agriturismo le Fontanelle a Pontelatone). Staremmo ore con lui, ma purtroppo il lavoro chiama. Dobbiamo andare via. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco meno di 40 euro a persona.

Il Ristorante del Borgo a Castel di Sasso si conferma alla grande. Questo è un indirizzo che non può mancare sulla tua agenda. Qui si viene apposta, perché il borgo di Sasso è un po’ fuori dai flussi turistici tradizionali, eppure arrivati qui ti sorprenderai, e ti si schiuderà un tesoro di sapori, una cucina di livello che parte dalla tradizione ma presenta anche interessanti spunti creativi. Trovi una cucina che valorizza i prodotti del territorio e tutto segue rigorosamente la stagionalità. Mi porterò nella memoria tra le altre cose i rigatoncini con crema di friggiarelli, pancetta croccante trebulana e conciato (commoventi) e una carne davvero fantastica.
In cucina ci sono gli chef Antonio de Francesco e Alessia D’Ovidio con la loro brigata. Preparati, affiatati, formano davvero un bel team. Il servizio è veloce e professionale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Da non perdere, garantiamo noi.


Ristorante Del Borgo
Piazzetta San Biagio n. 7
Castel di Sasso (Ce)
Tel : 0823 87 80 51 – 347 29 26 204 – 340 51 42 579
Visita il sito web del ristorante del Borgo

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Cosa c’è di meglio di una bella pizza a pranzo? Beh poche cose, soprattutto in questo periodo. Eravamo dalle parti di Pomigliano d’Arco. Qui a Pomigliano veniamo spesso perché ci sono tanti locali e indirizzi interessanti e il settore food da anni vive un importante fermento che fortunatamente la pandemia non ha interrotto. Siamo stati a pranzo da 450 Gradi la pizzeria di Gianfranco Iervolino. 

450 Gradi di Gianfranco Iervonino . Pomigliano dArco Na Insegna esterna
450 Gradi di Gianfranco Iervonino  - Insegna esterna

Gianfranco Iervolino è un nome importante, artista della pizza e anche della musica. Grande interprete della canzone classica napoletana da un po’ di anni è anche personaggio televisivo e ospite fisso in Rai. Insomma un mix di creatività, talento e innata simpatia. Il locale si trova a pochi passi dal parco pubblico di Pomigliano. Non avrete problemi a sistemare l’auto infatti ci sono posti auto e un parcheggio comunale pochi metri. Dentro il locale è come lo ricordavamo: essenziale, dai toni e colori chiari, ma con qualche tocco “floreale” alle pareti. Il locale si svluppa in lunghezza, entrando c’è il banco di lavoro e il forno a vista sulla destra.
Qui si può stare in totale sicurezza con spazio, e tavoli ben distanziati. Noi siamo in tre, siamo venuti per la pizza. E pizza sia. Non ci concediamo coccole fritte o altre delizie. Avevo in mente il mitico crocchettone 450 gradi che presi l’ultima volta quando sono stato qui, con stracciatella di bufala, mortadella IGP, pesto di pistacchio e granella di pistacchio. La prossima volta cederò di nuovo alla tentazione.

Crocchettone 450 gradi
Crocchettone 450 gradi

Solita occhiata alla menù, c’è l’angolo delle delizie fritte con tra le altre cose il “ciurillo in pastella”, le polpette di melanzane, le frittatine di pasta, le montanarine classiche e il crocchettone 450 gradi di cui sopra. E poi le pizze, ci sono una ventina di proposte, le pizze di Gianfranco Iervolino e quelle della tradizione. In genere c’è anche una pizza del mese (fuori menù). Da notare un altro must della casa che ti consigliamo: come dessert la meravigliosa pizza polacca con crema pasticcera al limone, le amarene e lo zucchero semolato caramellato. Si comincia con le pizze. Abbiamo preso una pizza “cianfotta” con fior di latte di Agerola, peperoni, melanzane, zucchine, olio Evo e basilico fresco. Con un conricione bello pronunciato, morbida ma fragrante, e quilibrata e che sapore quelle verdurine e in particolare le mie amate "mulignanelle"....

La Cianfotta
La Cianfotta

Poi una Massimo Troisi, spesso quando vengo qui prendo questa pizza goduriosa e profumata con stracciata di bufala, mortadella IGP, pesto di pistacchio, granella di pistacchio, basilico e olio Evo. Godimento allo stato puro…..

La pizza Massimo Troisi
La pizza Massimo Troisi

Per la terza pizza andiamo sulla tradizione: una bella margherita con pomodoro San Marzano DOP, Fior di latte di Agerola, grana padano, basilico e olio Evo. Davvero ben fatta e che profumino….

La Margherita
La Margherita

Per le pizze degustate, abbiamo trovato un impasto indiretto ottimamente lavorato, realizzato con un prefermento (poolish). Importante la lievimaturazione (36 ore). L’idratazione è poco sotto il 70 %. Il risultato è una pizza profumata, gustosa, fragrante, ma al contempo morbidissima. La leggerezza è la sua prerogativa. Il peso dei panetti è sui 280 grammi. La cosa che va sottolineata è la scelta per topping e farciture di prodotti di grande qualità e materie prime eccellenti. Servizio professionale e preciso. Buono il rapporto qualità – prezzo (margherita a € 5.50 e marinara a € 4.00).

Dettaglio alveolatura
Dettaglio alveolatura

 

Il nostro parere:
- Tipo di impasto realizzato con un prefermento (poolish)

- Uso di prodotti e materie prime di qualità
- Peso dei panetti sui 280 gr.
- Servizio professionale e preciso
- Buon rapporto qualità - prezzo

450 Gradi a Pomigliano è una sempre una certezza. 450 gradi la Pizzeria di Gianfranco Iervolino merita assolutamente la visita. Qui puoi gustare un’ottima pizza, ben eseguita e leggerissima. Fantastici i fritti leggeri e gustosi. Da non perdere in particolare il crocchettone 450 gradi e come dessert la pizza polacca.Servizio professionale e preciso. Buono il rapporto qualità – prezzo. Peccato non aver incontrato Gianfranco, ma torneremo presto anche per salutarlo. Un plauso al suo team e a Raffaele al banco pizza. Se sei da queste parti è una tappa da non perdere.

 

Pizzeria 450 gradi di Gianfranco Iervolino
Via Giotto n.2
Pomigliano d’Arco (Na)
Tel. 081 884 7592
Visita il sito web di Gianfranco Iervolino

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 23 Giugno 2021 15:25

La Locanda dei Sapori. Biccari (Fg)

Dopo un giro nella vicina Faeto la patria del famoso prosciutto di Faeto, salume tipico tradizionale della Puglia, arriviamo a Biccari, piccolo gioiello della Daunia. E’ sempre piacevole venire qui, Biccari offre davvero tante cose interessanti per il visitatore ed il turista a cominciare dal suo centro storico, l’antico nucleo medievale conserva un fascino davvero particolare. E poi la natura qui è generosa, Biccari offre infatti numerosi itinerari di interesse naturalistico e paesaggistico, da menzionale il laghetto con area attrezzata e la possibilità di compiere percorsi e sentieri fantastici. Si può anche salire in cima al Monte Cornacchia, il più alto della Puglia (sul Monte Cornacchia si può accedere da Biccari ma anche da diversi comuni della zona, Faeto, Celle, Roseto Valfortore, Castelluccio). Noi siamo arrivati qui a Biccari a ora di pranzo e ci siamo fermati in un posto che ormai per noi rappresenta una certezza: la Locanda dei Sapori.

La Locanda dei Sapori Biccari Fg Insegna ingresso
La Locanda dei Sapori Biccari - Insegna ingresso

Sistemata l’auto a pochi metri dal locale entriamo e ci accomodiamo al nostro tavolo da due prenotato per tempo. E’ piacevole ritornare qui, ci accolgono Maria Giovina, sempre garbata e sorridente e Antonio Checchia (il mitico Asso Pelù), titolare e pizzaiolo. In cucina c’è il bravo chef Donato Molle che passerà a salutarci dopo. Il locale è come ricordavamo: carino con un’atmosfera vagamente shabby e domina il bianco, il colore delle travi del bel soffitto in legno. Qui si sta davvero bene. E’ Domenica e ci concediamo un bel menù fisso per due. Quello che mi colpisce ed è un valore aggiunto della loro proposta di cucina è la presenza di tante eccellenze locali, e prodotti a Km zero. Da bere ordiniamo una minerale e Antonio Checchia ci fa provare un vino fantastico: il Canto alla Luna IGP Daunia della Masseria nel Sole di Lucera. Da uve selezionate Montepulciano e Nero di Troia prodotte nelle vigne dell’azienda viene fuori un vino rosso barricato che sorprende e cattura. Di un bel rosso intenso ha un sentore di vaniglia, spezie e una poderosa nota olfattiva. Grazie Antonio per averci fatto scoprire questo grande vino.

Canto alla Luna di Masseria nel Sole
Canto alla Luna di Masseria nel Sole

Si comincia con una degustazione di salumi della Daunia senza coloranti e senza conservanti. La degustazione comprende salsiccia secca con semi di finocchietto, soppressata, lonzino, capocollo e pancetta. Tutti i salumi sono di ottima fattura ma lonzino e pancetta meritano sicuramente una menzione. Davvero super.

Salumi della Daunia
Salumi della Daunia

Come formaggi ci servono un pecorino, un formaggio stagionato di mucca, caciocavallo della Daunia, semi fresco sempre vaccino e ricotta vaccina con confettura di amarene bio e delle noci. 

Formaggi della Daunia
Formaggi della Daunia

Dopo la degustazione ci sono tre proposte dello chef Donato Molle una più buona dell’altra. Ecco una panzanella rivisitata, piatto tipico dell’Italia centrale e in particolare della Toscana, fresco, profumato, qui servita a mo’ di quenelle adagiata una fetta di melanzana grigliata. Davvero interessante.

Panzanella rivisitata
Panzanella rivisitata

Buonissima la parmigiana bianca con melanzane, provola e speck.

Parmigiana bianca con speck e provola
Parmigiana bianca con speck e provola

Delicato e irresistibile il tortino ai funghi con la fonduta di parmigiano. 

Tortino ai funghi con fonduta di parmigiano
Tortino ai funghi con fonduta di parmigiano

Termina qui l’antipasto. Una carrellata di sapori e prodotti del territorio con qualche originale divagazione (la panzanella). Ottimi i salumi e i formaggi, da ricordare la parmigiana così come il tortino ai funghi.
Intanto passa a salutarci lo chef Donato Molle che ci spiega come proseguirà il nostro pranzo. Ecco le cortecce con il pomodorino fresco e le scaglie di pecorino.

Cortecce con pomodorino fresco basilico e scaglie di pecorino
Cortecce con pomodorino fresco basilico e scaglie di pecorino

In una parola: eccellenti, il plus qui alla Locanda dei Sapori è che la pasta la fanno loro, partendo da selezionati grani locali. Tanti i formati che praparano. In questo caso le cortecce, sono gustose, compatte al morso, di ottima fattura.
Ma il non plus ultra lo raggiungiamo con le cortecce con crema di tartufo e salsiccia fresca, semplicemente meravigliose. La crema di tartufo è ottenuta semplicemente con tartufo nero di Biccari grattugiato e ottimo olio Evo, la salsiccia è goduriosa e presente in abbondanza. A chiudere il tutto delle scaglie di tartufo fresco. Davvero un gran piatto.

Cortecce con crema di tartufo e salsiccia OK
Cortecce con crema di tartufo e salsiccia 

Saremmo sazi ma non possiamo rinunciare al secondo, una buonissima grigliata mista di carne locale con insalatina: fettina di vitello, una spettacolare salsiccia, pancetta e agnello. La carne (locale) è eccellente. La grigliata è ben fatta e appagante.

Carne alla brace
Carne alla brace

Chiudiamo in bellezza con una bella e fresca macedonia con gelato al limone (ci voleva).

Macedonia di frutta con gelato
Macedonia di frutta con gelato

E ancora biscottini secchi di produzione locale, con gocce di cioccolato e uvetta, cantuccini, baci di dama e rose del deserto.

Biscottini
Biscottini

Accompagniamo il dessert con un liquore di liquirizia fatto da Antonio Checchia (ottimo) e l’amaro Imperatore, l’amaro della Daunia caratterizzato dalle note aromatiche delle piante locali come il lampascione e la rucola. Piacevolissimo l’equilibrio tra le note amare e il retrogusto dolce.

Amaro Imperatore
Amaro Imperatore

Il costo del menù degustazione è di 30 euro a persona escluso la bottiglia di vino. Davvero un fantastico rapporto qualità – prezzo.

La Locanda dei Sapori a Biccari si conferma alla grande. E’ un indirizzo da non perdere se sei da queste parti. Il locale è curato e gradevole, il personale gentile e affabile. Maria Giovina è una perfetta padrona di casa, sempre gentile e sorridente. Lo chef Donato Molle sa il fatto suo, è umile ma ha talento e propone una cucina che esalta piatti e prodotti del territorio con qualche piccola rivisitazione. Ottimi i prodotti utilizzati, fantastica la pasta di loro produzione.
Antonio Checchia il titolare, è anche il pizzaiolo della Locanda dei Sapori. Ci incuriosisce la sua pizza e sicuramente a breve torneremo a provarla. Davvero fantastico il rapporto qualità-prezzo. Dopo il periodo difficile dalla pandemia va avanti il progetto di questi tre ragazzi che si sono messi in gioco e hanno deciso di investire nel loro borgo e lo hanno fatto con amore e dedizione. La Locanda dei Sapori a Biccari sarà una piacevole sorpresa. Fidati, parola dei Templari del Gusto.



La Locanda dei Sapori
Via Fuori Porta Annunziata n.75
Biccari (Fg)
Tel. 347 304 2887
Visita la pagina Facebook della Locanda dei Sapori di Biccari

Pubblicato in Puglia

Siamo tornati alla Pizzeria I Vesuviani, eravamo in zona e abbiamo deciso di fermarci per gustare la loro pizza memori della bella esperienza passata. Siamo a Castello di Cisterna in Via Madonnelle a poche centinaia di metri dal confine con Pomigliano d’Arco. La posizione del locale è strategica e comoda. Siamo infatti vicini allo svincolo autostradale ma anche vicini alla Ss 268 del Vesuvio, quindi qui si può arrivare facilmente sia dalle strade interne sia da Napoli o dai paesi Vesuviani.
Altra cosa da ricordare e molto importante è la presenza di un comodo e ampio parcheggio custodito che si trova proprio di fronte al locale. Siamo arrivati in primissima serata, siamo in due. Ci accompagnano al nostro tavolo.

Pizzeria i Vesuviani Castello di Cisterna Na
Pizzeria i Vesuviani Castello di Cisterna

Il locale è bello come lo ricordavamo, scelta azzeccata dei colori, diverse sale (anche una nella comoda e ampia veranda), belli i tavoli e le sedute. Come sempre diamo un’occhiata d’ordinanza al menù: fantastico. C’è solo l’imbarazzo della scelta. I fritti sono invitanti e c’è la possibilità di scegliere tra frittatine, crocchè (anche nella versione veg), arancini (anche in versione veg), patatine, chips, baccalà pastellato, ciurilli, la loro versione della mozzarella in carrozza denominata “in astronave”, e poi un trionfo di pizze fritte (anche in versione finger food), montanare e bufala fritta. La scelta delle pizze non è da meno, si può optare per le classiche, le pizze da degustazione (quelle gourmet in pratica) e poi ancora pizze in pala e pizze in teglia. Qui se si viene con gli amici o in comitiva ci si può divertire degustando diverse tipologie di pizze. Visto che siamo in due optiamo per due pizze “classiche”, ma prima ci concediamo delle coccole fritte.

Ecco due meravigliosi crocchè fatti come Dio comanda con patata gialla varietà Avezzano, provola di bufala, prosciutto cotto di Parma, parmigiano reggiano DOP 26 mesi extra e pepe nero. Equilibrati, gustosi davvero uno spettacolo. E che dire della frittatina?

Crocchè e frittatina di pasta
Crocchè e frittatina di pasta

Una poesia di bucatini, besciamella di latte Nobile, piselli, trito di marchigiana IGP e fior di latte di Agerola. Piacere puro ad ogni morso.

Frittatina Dettaglio ripieno
Frittatina Dettaglio ripieno

Avremmo volentieri continuato a coccolarci con i fritti, magari ordinando qualche montanarina, ma vogliamo gustare la pizza e allora ordiniamo una Nerano con vellutata di zucchine, fiori di zucca, fior di latte di Agerola, chips di zucchine, provolone del Monaco DOP, basilico e olio Evo. Delicata, con il sentore dolce delle zucchine che si sposa alla perfezione con il sapido e gustoso provolone del Monaco.

La Nerano
La Nerano

L’altra pizza ci ha sorpreso davvero. Abbiamo preso una Pesto e Piennolo con pesto di basilico, fior di latte di Agerola, pomodorini del piennolo DOP, prosciutto crudo di Parma, cacioricotta di capra, nocciole tritate e olio evo. Davvero una signora pizza.

Pizza pesto e piennolo
Pizza pesto e piennolo

Le pizze che abbiamo gustato presentano un impasto di tipo diretto eseguito davvero bene, con una lievimaturazione di 24/36 ore. Il risultato è una pizza leggera, ma che al contempo si mantiene fragrante con una idratazione importante (sull’80%).
Bella l’alveolatura. Il peso dei panetti a parer nostro dovrebbe essere sui 270/280 grammi. Da rimarcare la grande qualità dei prodotti usati per topping e farcitura.
Va poi sottolineata l’abbondanza e la qualità dei prodotti e degli ingredienti usati per topping e farciture. Insomma una pizza davvero leggera ma allo stesso tempo appagante. A noi è piaciuta molto.

Dettaglio alveolatura
Dettaglio alveolatura

Il nostro parere:
- Menù vasto e originale
- Possibilità di scelta tra pizza da degustazione, pizza in teglia, pizza in pala e pizza napoletana
- Fritti di ottima fattura
- Grande qualità dei prodotti usati per il topping e le farciture
- Servizio professionale
- Corretto il rapporto qualità prezzo

La Pizzeria I Vesuviani a Castello di Cisterna si conferma alla grande. La pizza è di ottima fattura. Abbiamo trovato un bell’impasto diretto realizzato a regola d’arte con una lievimaturazione di 24/36 ore. Il risultato è una pizza leggera ma fragrante.
Ottimi i prodotti e gli ingredienti usati per il topping e le farciture. Qui ai Vesuviani soprattutto se si è in comitiva ci si può divertire, degustando anche la pizza in pala o in teglia. Fantastici i fritti, leggeri, non unti e appaganti (super i crocchè).
Il servizio è preciso, il personale è professionale e cortese. Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità- prezzo. In carta la margherita costa 5,50, la cosacca e la marinara 5 euro.
Torneremo presto per provare la pizza in pala. Indirizzo consigliatissimo.

 

Pizzeria I Vesuviani
Via Madonnelle n.55
Castello di Cisterna (Na)
Tel. 081 329 6996
Vista la pagina Fb della Pizzeria I Vesuviani

Pubblicato in Campania
Lunedì, 14 Giugno 2021 10:00

Osteria Vini e Boccacci. Nola (Na)

Siamo tornati a Nola. Questa città ultimamente ci sorprende proponendo indirizzi davvero interessanti. E’ Domenica e per pranzo abbiamo prenotato il un posticino di cui avevo sentito parlare e che avevo appuntato: Osteria Vini e Boccacci.

Osteria Vini e Boccacci Nola Insegna esterna
Osteria Vini e Boccacci Nola Insegna esterna

Siamo in Via Mario De Sena, la posizione è abbastanza centrale e il locale si raggiunge facilmente. C’è anche un comodo parcheggio di fronte e comunque ci sono posti auto nelle vicinanze. Entrando l’impatto è piacevole, il locale ha un ambiente interno ben arredato. Domina il legno, belle le sedute verde acqua marina, molto caratteristico il bel banco e la vetrina con salumi e formaggi che si vede appena si entra. Ti dà proprio l’idea della bottega, del bistrot. Ci sono tante bottiglie di vino in bella mostra. Altro plus del locale è il grande spazio esterno allestito con un gradevole dehors, degli ombrelloni e piante. Immagino che sia molto piacevole nella bella stagione cenare qui di sera all’aperto. Tutto quello che vedo, invita alla convivialità. Noi ci accomodiamo. E come sempre diamo un’occhiata al menù. Veniamo alla cucina che è poi quello che ci interessa maggiormente.
Ci sono poche proposte ma ben calibrate: 5 proposte di antipasti, il tagliere di salumi e formaggi e il mix di boccaccielli. 5 primi (con due proposte fuori menù), 6 secondi e il dessert. Interessante e studiata la carta dei vini.
Nell’attesa ordiniamo una minerale e un bel Gragnano Doc dell’azienda Bellagaia, di un bel colore rosso rubino intenso una spuma persistente, dalle intense note fruttate. Visto che la giornata è molto calda, un bel vino fresco e beverino era l’ideale da accompagnare al nostro pranzo. 
Cominciamo con un bel tagliere Vini e Boccacci per due: pecorino bagnolese stagionato (una vera poesia) e semi stagionato, una delicatissima ricottina di bufala con granella di nocciola e miele, una mozzarellina di bufala, una caciottina con il tartufo sempre di Bagnoli Irpino, e poi come salumi, mortadella IGP Bologna, crudo di Parma, cotto San Giovanni, lonza di maiale, qualche pezzetto di focaccia con olio Evo e rosmarino e una frittatina di bucatini (spaziale davvero).

Tagliere Vini e Boccacci per due
Tagliere Vini e Boccacci per due

Gustiamo il tagliere in attesa degli antipasti, prendiamo una deliziosa caponata di calamari, piatto riuscitissimo, fantastici i calamari che ben legavano con le zucchine, le melanzane e i pomodorini con pane croccante di ordinanza.

Caponata di calamari
Caponata di calamari

L’altro antipasto è un tuffo nella tradizione: polipetti alla Luciana, fatti veramente bene, morbidi e gustosi. Come si fa a non fare la scarpetta? 

Polipetti alla Luciana
Polipetti alla Luciana

E' il momento dei primi. Ecco i cavatelli freschi con crema di zucca, funghi, speck croccante e granella di nocciola. Belli callosi e piacevoli i cavatelli, azzeccato l’abbinamento con la dolce crema di zucca, il sapido speck croccante e i profumati funghi.

Cavatelli con crema di zucca funghi speck croccante e granella di nocciole
Cavatelli con crema di zucca funghi speck croccante e granella di nocciole

Io ho preso uno dei piatti che spesso ordino, perché rappresentano una sorta di comfort food per me: tonnarelli cacio e pepe. Ero curioso di vedere come li avrebbero fatti. Devo dire che i tonnarelli cacio e pepe dell’Osteria Vini e Boccacci non hanno niente da invidiare a quelli delle migliori osterie romane. Davvero buoni, cremosi il giusto e appaganti.

Tonnarelli cacio e pepe
Tonnarelli cacio e pepe

Tempo di secondi, c’è chi ha preso una fritturina di gamebroni e calamari, ben fatta davvero, con un fritto leggero, non unto.

Frittura di gamberoni e calamari
Frittura di gamberoni e calamari

Io ho optato per il polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano. Davvero un piatto riuscito. Perfetto l’abbinamento con la vellutata di patate. Da applausi.

Polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano
Polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano

Saltiamo il dessert e prendiamo caffè e amari (Jefferson). Chiediamo il conto, siamo in 4 e paghiamo poco più di 40 euro a persona.

L’Osteria Vini e Boccacci a Nola è stata una piacevole scoperta. Il locale è carino, curato nei dettagli, giovanile. Le proposte di cucina sono interessanti. Da non perdere i loro taglieri. Torneremo per provare i loro famosi “boccaccielli”. Il servizio è cortese e veloce. Il rapporto qualità prezzo corretto. Ho apprezzato molto in particolare i polipetti alla Luciana, la cacio e pepe (meravigliosa) e il polpo croccante. Curata e interessante ma non molto ampia la carta dei vini.
Sicuramente l’Osteria Vini e Boccacci è un indirizzo da segnare in agenda. Ambiente informale, locale smart, dall’animo giovanile ma convincente. La cucina non delude le attese, forse in alcune proposte manca un po’ di spinta e si osa poco, ma in fondo va bene anche così. Consigliato sia se vuoi bere un calice da accompagnare ad un bel tagliere sia se vuoi pranzare o cenare sicuro comunque di non rimanere deluso. Scoperta.


Osteria Vini e Boccacci
Via Mario De Sena n.7
Nola (Na)
Tel. 377 042 0120
Visita la pagina Fb dell’Osteria Vini e Boccacci

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 09 Giugno 2021 12:03

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Ci sono posti dove mangiare significa vivere una vera esperienza, perdersi nei ricordi, compiere un viaggio tra profumi e sapori, in questo caso irpini. Ebbene sì, siamo in terra irpina, in questa meravigliosa parte di Campania con paesaggi e prodotti incredibili. Una terra generosa, sincera e aspra capace di sorprenderci, sempre. Una delle eccellenze irpine, uno degli indirizzi sicuri per noi è il Ristorante la Pignata ad Ariano Irpino. Ci siamo stati tantissime volte sia per gustare le loro proposte di cucina, sia per la loro pizza (notevole anche questa). Ci siamo tornati a cena.
Abbiamo prenotato qualche ora prima il nostro tavolo da due. Era da un po’ di mesi che mancavamo da qui, ma l’ambiente è come lo ricordavamo, un insieme di eleganza e stile rustico con quella strana aria di casa che un po’ di fa sentire in famiglia. Insomma un posto che invita alla convivialità. A fare gli onori di casa c’è Ezio Ventre sempre gentile, affabile e prodigo di consigli. Diamo un’occhiata al menù, ma ci affidiamo a lui per la serata, faremo un menù degustazione con abbinamento di vini al calice.
Diamo il via alle danze, arrivano i loro pani, e del pane croccante e rosmarino a cui abbiamo abbinato un meraviglioso olio, Dor di Negutta, un monocultivar Ravece dal profumo intenso, esplosivo, note erbacee e quasi piccanti. In una parola: fantastico.

Pane croccante olio e rosmarino
Pane croccante olio e rosmarino

Si comincia con una fresellina di benvenuto. Un entrée davvero stuzzicante: una fresellina con pomodorini, burrata, olio e basilico. Cosa c’è di più buono?

Entrée
Entrée

Arrivano gli antipasti in un crescendo rossiniano: fantasia di baccalà in oliocottura con suo panzerotto fritto, ai due peperoni. Questo metodo di cottura è perfetto per il baccalà che, cuocendo a basse temperatura nell’olio, conserva tutte le sue proprietà, il suo profumo e una consistenza davvero pazzesca. Intrigante poi il panzerottino e perfetto l’abbinamento con la crema di peperone e ovviamente con sua maestà il peperone crusco, un must da queste parti. Baccalà e peperone crusco: è vero amore ….

Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni
Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni

 Altra proposta notevole è l’uovo poché (in camicia) su vellutata di piselli, lonzardo di maiale nero, asparagi, pecorino di carmasciano fuso e tartufo estivo. Un mix di sapori, di profumi, di consistenze riuscitissimo. Una vera coccola.

Uovo pochè su vellutata di piselli
Uovo pochè su vellutata di piselli

Ma ci ha entusiasmato davvero il loro sushi gourmet: cubo di riso sushi, battuto di marchigiana, stracciatella, more, fragole, salsa di soia e perle di aceto balsamico. Un'idea geniale, eccellente la carne, perfetti gli abbinamenti così come la presenza delle more e delle fragole. Mentre lo gustavamo è stato un “wow” continuo. Spettacolo...

Sushi gourmet di carne
Sushi gourmet di carne

Stiamo davvero viaggiando a livelli altissimi. Siamo curiosi di scoprire i primi. Qui facciamo un viaggio nudo e puro in Irpinia. Arriva una proposta che è un evergreen del territorio e che qui alla Pignata si trova quasi sempre: la zuppa di fagioli quarantini di Volturara (presidio Slow food) e castagne. Rassicurante come i pranzi a casa di mammà ..

Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne
Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne

E dei fantastici tagliolini alle ortiche con funghi porcini e tartufi estivo. Peccato non poterti trasmettere via schermo e via foto il profumo di questo piatto. Un inno alla gioia tutto in salsa irpina.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo

Nostro malgrado saltiamo il secondo, siamo sazi e non vogliamo perderci le proposte di dessert. Ecco una bella crema catalana con un rinfrescante gelato al lime

Crema catalana e gelato al lime
Crema catalana e gelato al lime

E un must della Pignata: lo scazzamariello, un dolce creato da loro a base di pistacchio e amarene con cioccolato e gelato al fiordilatte e quindi per i suoi colori pensando alle antiche tradizioni arianesi lo hanno chiamato così “scazzamariello” ossia il folletto delle leggende agresti.

Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato
Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato con gelato al fior di latte

Come non chiudere in bellezza con del cioccolato extra fondente? Ezio Ventre ci sta proprio coccolando…. Accompagniamo il dessert con l’Amarenico di Antico Castello, che nasce dal connubio tra aglianico e foglie dell’amareno, un liquore aromatico e sorprendente e lo zibibbo di Cantine Vinci. Un salto in Sicilia con questo meraviglioso vino da dessert intenso, fruttato e persistente.

Cioccolato extrafondente
Cioccolato extra fondente

Alle varie proposte di cucina abbiamo abbinato al calice i seguenti vini: Friuli DOC Traminer Aromatico Le Vigne di Zamò, un 100 % Gewürztraminer di un bel colore giallo paglierino, note minerali e sentori di frutta a polpa gialla, il Greco di Tufo Miniere di Cantine dell’Angelo, 100 % greco un grande vino bianco con una fantastica nota minerale e spiccata personalità. Un Calabria rosato IGP di Acino vini, 100 % da uve magliocco, un vino sorprendente, con note fruttate, balsamiche e in più un vino totalmente bio e naturale. Il Re vino rosso di Cantina Giardino, anche questo vino biologico a base prevalentemente di aglianico che si accompagna a tutto il pasto e ha note piacevoli fruttate e speziate.
E infine una nostra vecchia conoscenza, il Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Un rosso meraviglioso, aglianico in purezza sontuoso, note di frutti rossi, vino davvero intenso, speziato, al palato gradevolissimo con note quasi balsamiche, giustamente tannico e personalità da vendere. Si è capito che ho un debole per questo vino?
Chiediamo il conto e paghiamo per questo intenso e meraviglioso percorso enogastronomico poco più di 70 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica davvero notevole.

L’Irpinia è una terra meravigliosa, ancestrale, magica. Tra gli indirizzi irpini impedibili c’è il Ristorante La Pignata, un vero baluardo della ristorazione irpina che nel tempo si è evoluto senza mai tradire le origini e le proprie radici. Questo è il regno della famiglia Ventre, che da anni regala emozioni a tavola partendo sempre dalla tradizione, una tradizione che è sempre viva e presente e da cui tutto ha origine. Qui alla Pignata puoi davvero lasciarti coccolare e vai via sempre con la voglia di ritornare.
Buona e curata la carta dei vini, Servizio veloce e professionale, Ezio è il valore aggiunto, un concentrato di capacità e passione. Corretto il rapporto qualità prezzo.
La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande. Che tu voglia gustare le proposte di cucina o una “signora pizza”, qui non sbagli mai. A parer nostro La Pignata è una tappa obbligatoria se vuoi emozionarti a tavola, se vuoi mangiar bene e mangiare irpino. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

Pubblicato in Campania

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