Marche

Vi presentiamo un primo piatto dello chef Andrea Pagano: bottoni di pasta ripieni su crema di funghi, speck croccante e scaglie di parmigiano. Invitante vero? Occhio alla ricetta !

Ingredienti per 4 persone:

- 300 gr di farina 00
- 3 uova
- 150 gr di ricotta
- 150 gr di provola affumicata
- 400 gr funghi misti
- 100 gr speck a fette
- 50 gr scaglie di grana
- Olio evo q.b.
- Burro q.b.
- Panna q.b.

Procedimento

Per prima cosa preparare una pasta classica all'uovo che lasceremo riposare per almeno 30 min. Nel frattempo preparare la farcia mescolando la ricotta con la provola precedentemente grattugiata. Salare e pepare il tutto. Stendere la pasta in sfoglie sottili e poi con l'ausilio di uno stampino creare dei bottoni farcendoli con la ricotta.
Adagiare su una placca foderata con carta forno lo speck a fette.
Accendere il forno a 100 gradi e infornare per un’ora.
Per la crema di funghi bisogna soffriggere uno spicchio d'aglio con olio Evo, rosolare i funghi, aggiungere un po’ di brodo e lasciar cuocere per una ventina di minuti. Frullare il tutto fino a rendere il composto liscio e se necessario aggiungere un goccio di panna.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e saltarla in una padella con del burro.
Impiattare adagiando sotto la crema di funghi, i bottoni di pasta, le fette croccanti di speck e le scaglie di parmigiano. Il piatto è pronto

 

- Chef Andrea Pagano -

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Lo chef Andrea Pagano di Porta Riva ad Avella (Av) ci regala una fantstica ricetta: una amatriciana “di mare” con il baccalà. Il gusto vi sorprenderà e poi è semplice da preparare..

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr mezze maniche
- 2 kg pomodori San Marzano pelati
- 300 gr cipolla bianca
- 400 gr baccalà dissalato
- Pecorino romano
- Vino bianco
- Polvere di olive nere (q.b.)
- Sale
- Pepe

Per decorare il piatto: Rucola fritta 

Procedimento:

Tagliare finemente la cipolla e rosolare in una casseruola a fuoco lento, sfumare con del vino bianco e aggiungere i pomodori pelati precedentemente passati. Lasciar cuocere per 2 ore circa a fuoco lento e salare.
A parte tagliare a cubetti il baccalà rosolarlo per bene in una padella, aggiungere la salsa precedentemente preparata e pepare il tutto.
Sbollentare la pasta in abbondante acqua salata e saltare una volta cotto nella salsa. A fuoco spento aggiungere il pecorino, mantecare il tutto e impiattare ...
Noi abbiamo aggiunto una polvere di olive nere che otteniamo facendo disidratare a 60 gradi per 24 ore per poi frullare il tutto in un macinino da caffè... e per decorare della rucola fritta. Buon appetito! 

 

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n. 47
Avella (Av)
Tel. 0815103803
Visita la pagina Fb di Porta Riva

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Venerdì, 05 Luglio 2019 22:52

Porta Riva Ristorante. Avella (Av)

Porta Riva per noi è diventato una piacevole abitudine. Ci siamo già stati in passato e appena possibile torniamo spesso ad Avella a trovare Michela Spoletta, deliziosa padrona di casa per provare la cucina di Andrea Pagano, chef di grande talento e capacità. Lo ammettiamo abbiamo un debole per la sua cucina.
Ci siamo tornati anche di Domenica a pranzo. Abbiamo prenotato il nostro tavolo per tempo e arriviamo all’orario prestabilito. Michela ci accoglie da par suo con garbo, gentilezza e sorriso. Ci accomodiamo all’interno. E’ sempre piacevole l’atmosfera da Porta Riva: arredo sobrio e studiato, la sala grande, luminosa, con tante vetrate.
Diamo un’occhiata al menù, ci sono sette proposte di antipasti, cinque primi e sei secondi. Il menù cambia 4/5 volte l’anno in base alla stagione e alla vena creativa di Andrea Pagano.
Diamo il via alle danze. Arriva un entrée goloso: i “ciurilli” (fiori di zucca) ripieni di ricotta. Spaziali….

CiurilliCiurilli

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico delle Cantine di Marzo, un vino con un bel colore rubino intenso, tannini morbidi e persistenti con una bella nota speziata.
Ordiniamo due antipasti, uno denominato “ricordando l’impiccato” ossia caciocavallo irpino alla piastra, porcini e tartufo. Dal sapore intenso, una proposta legata al territorio.

Ricordando l'impiccatoRicordando l'impiccato

L’altro antipasto è uno sformatino agli asparagi, speck croccante e colatura di provola. Delicatissimo, equilibrato. Meraviglioso l’abbinamento con la colatura di provola che rende avvolgente e regala personalità al morbido e gustoso soufflé.

Sformatino agli asparagiSformatino agli asparagi

Ho visto passare delle profumate e invitanti polpette. Ne voglio assaggiare una…et voilà. Eccola la polpetta come quelle della nonna con il sugo della tradizione napoletana… Spettacolare... 

Polpetta della tradizione napoletanaPolpetta della tradizione napoletana

Ecco il primo e qui la scelta è caduta su un piatto eccellente:amatriciana di mare. Mezze maniche all’amatriciana di baccalà con paté di olive. Un primo piatto fantastico, che abbiamo apprezzato molto.

 Amatriciana di mareAmatriciana di mare

Il nostro pranzo prosegue piacevolmente, di tanto in tanto Michela passa a sincerarsi che tutto stia andando bene e non potrebbe che essere così.

Diamo spazio ai secondi. Hamburger di scottona beneventana con burratina di Andria e pomodorini semi-dry. L’hamburger è divino, la carne buonissima, la cottura (media) perfetta secondo i nostri gusti. Abbiamo trovato azzeccatissimo l’abbinamento con la deliziosa burratina di Andria, che bontà! Ottima idea …

Hamburger di scottona con burratina e pomodorini semi dryHamburger di scottona con burratina e pomodorini semi dry

L’altro secondo è un vero capolavoro: filetto di maialino cotto a bassa temperatura laccato alla salsa di lamponi, asparagi alla brace e chips di patate viola. Un piatto buonissimo e bello da vedere. Il maialino è morbidissimo, la salsa di lamponi regala dolcezza e freschezza, gli asparagi leggermente grigliati ad accompagnarlo il tocco da maestro.

Filetto di maialino cotto a bassa temperatura con salsa di lamponi e asparagiFiletto di maialino cotto a bassa temperatura con salsa di lamponi e asparagi

Come contorno prendiamo una padellina di patate e porcini. Le adoriamo ….

Patate e porciniPatate e porcini

E’ Domenica e decidiamo di chiudere in dolcezza il nostro pranzo con un tiramisù al limoncello e fragole. Una versione “estiva” del tiramisù, fresco, goloso e con quella leggera nota alcolica (data dal limoncello) gradevolissima. Ad accompagnare il dessert, un caffè e un bicchierino di Ratafià dell’azienda terra dei Briganti.

Tiramisù al limoncello e fragoleTiramisù al limoncello e fragole

Per il nostro pranzo abbiamo pagato in due 65 euro. Direi rapporto qualità prezzo corretto.

Porta Riva ad Avella si conferma per l’ennesima volta. Quando si viene a pranzo o a cena qui non si sbaglia mai. Il locale è gradevole, arredato con gusto, luminoso. L’accoglienza di Michela Spoletta è impeccabile. Il servizio è veloce e preciso. In cucina c’è il valore aggiunto. Lo chef Andrea Pagano è talentuoso, creativo, padroneggia la tecnica e riesce a dare respiro e valorizzare i prodotti del territorio con proposte convincenti. Nota di merito per la carne, eccellente. Corretto poi il rapporto qualità-prezzo. A costo di sembrare ripetitivi vi consigliamo di fare un salto qui. Siamo sicuri che ci darete ragione. Porta Riva ad Avella (Av), da provare e riprovare … Garantiamo noi.

 

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Il bravissimo chef Andrea Pagano di Porta Riva ristorante ad Avella ci presenta un bel primo piatto: tagliolini al nero di seppia, fave e tartare di gamberi.

Ingredienti per 4 persone:

- 350 gr. tagliolini
- Nero di seppia q.b.
- 70 gr. di fave decorticate
- 200 gr. gamberi
- Sale q.b. 
- Olio Evo

Procedimento:

Sbollentare leggermente le fave decorticate e raffreddarle velocemente in acqua e ghiaccio per mantenere il loro colore verde. Pulire i gamberi e preparare una tartare aggiungendo solo olio sale e pepe e tenere da parte. Con i carapaci faremo una bisque ( brodo fatto con carapaci di gamberi sedano carote cipolla e qualche pomodoro) che poi frulleremo e passeremo al setaccio facendone risultare una salsa dove andremo ad aggiungere le nostre fave. In una casseruola con abbondante acqua con poco sale cuocere i tagliolini, a parte in una padella diluire qualche cucchiaio di nero di seppia e appena i tagliolini sono cotti amalgamare il tutto finché la pasta assuma il colore desiderato, saltarli nella bisque con le fave e porzionare. Adagiare sopra la tartare di gamberi precedentemente preparata.

Per la tartare di gamberi:.
Sgusciate i gamberi e privateli del filo nero. Tagliateli a piccoli pezzettini e in una ciotola amalgamate il tutto con olio sale e pepe (potete anche personalizzarla con scorzette di limone, mandarino, menta).

N.B. Volendo ai tagliolini si possono sostituire con degli spaghetti già al nero di seppia così da saltare un passaggio.

 

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Ecco una ricetta tipica irpina proposta dallo chef Andrea Pagano di Porta Riva Ristorante ad Avella. Il Mallone (rape e patate) è un classico. Noi lo abbiamo gustato qui più volte, è delizioso e viene servito con fonduta di caciocavallo e guanciale croccante.

Ingredienti per 4 persone:

- 1 kg di "Rape" (foglie di broccoli)
- 500gr di patate
- 1 aglio
- Olio evo q.b.
- Peperoncino q.b.
- Sale q.b.
- Guanciale q.b.

Per la fonduta:

- 500 gr. di panna fresca
- 300 gr. di caciocavallo
- 20 gr. di fecola di patate

 
Procedimento:

Pulire e successivamente sbollentare le rape e trasferirle in acqua e ghiaccio. Bollire e schiacciare le patate. A parte in una pentola molto capiente mettere abbondante olio evo, l’aglio tritato e il peperoncino. Lasciar rosolare e aggiungere le rape belle strizzate, far insaporire e salare. Aggiungere le patate ed energicamente amalgamare il tutto insaporendo con altro sale se necessario. Servire caldo. Accompagnare con una fonduta al caciocavallo e guarnire con del guanciale croccante e dischi di polenta fritta.

Procedimento per la fonduta:

Mettere a bagnomaria o nel bimby 500 gr. di panna fresca, 300 gr. di caciocavallo e 20 gr. di fecola di patate e portare il tutto a 84c fino a quando il tutto sia ben sciolto e amalgamato.
Una volta pronta la fonduta aggiungerla al nostro “mallone” e guarnire con strisce di guanciale rese croccanti in padella.

 

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Ecco un meraviglioso secondo piatto dello chef Andrea Pagano di Porta Riva ad Avella che grande successo sta riscuotendo tra i clienti del ristorante. Uno stracotto di manzo che letteralmente si scioglie in bocca con purè di patate alla francese e riduzione di aglianico. Vediamo come si prepara….

Ingredienti per 4 persone:

- 4 guance di manzo da 300 gr.
- Sedano
- Carote
- Cipolle
- 1 kg patate
- 500 ml panna
- 250 gr. burro
- 1 lt vino Agianico
- Chiodi di garofano q.b.
- Anice stellato
- Miele q.b.
- Olio Evo
- Uno spicchio d’aglio
- 1 lt di brodo vegetale

Procedimento:

Pulire le guance rosolarle in olio extravergine d'oliva e uno spicchio d'aglio. Metterle in una pentola aggiungere del brodo vegetale caldo e coprire la pentola con la carta stagnola. Cuocere in forno a 135 gradi per 4 ore e 30 minuti.
Intanto preparare un purè sbollentando le patate e una volta cotte schiacciarle. A parte scaldare il latte con la panna e il burro e aggiungere le patate schiacciate. Mescolare il tutto fino a renderlo liscio ed omogeneo. Aggiustare di sale e pepe. Per la riduzione mettere sul fuoco un pentolino con l’aglianico, il miele, i chiodi di garofano e l’anice stellato e far ridurre il tutto a fiamma bassa. Comporre il piatto e servire.

 
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Ecco un interessante primo piatto dello chef Andrea Pagano di Porta Riva Ristorante ad Avella (Av): si tratta dei fusilli al ferretto con un ragù di cinghiale, cioccolato fondente e nocciole avellane tostate. Una ricetta sorprendente, provare per credere..

Ingredienti per 4 persone:

-1 kg polpa di cinghiale
- 400 gr. di fusilli 
- Sedano q.b.
- Carote q.b.
- Cipolle q.b.
- Pomodori pelati
- Cioccolato fondente
- Nocciole tostate

Per la marinatura del cinghiale:

- Vino rosso secco q.b.
- Pepe in grani q.b.
- Sedano q.b.
- Carote q.b.
- Una cipolla

Procedimento:

Tagliare a piccoli pezzi la polpa di cinghiale e lasciarla marinare per una notte nel vino, pepe in grani, sedano , carote e cipolle.
Dopodiché in una pentola abbastanza capiente rosolare la carne precedentemente scolata con un trito di sedano carote e cipolle. Sfumare il tutto con del buon vino aglianico, aggiungere i pomodori pelati e lasciar cuocere a fuoco bassissimo per 4 ore circa.
Intanto lessare i fusilli in abbondante acqua salata, quando sono cotti, saltarli nel ragù, spolverare il piatto con abbondante cioccolato e nocciole avellane tostate. Il piatto è pronto !

Fusilli al ferretto con ragù di cinghialeFusilli al ferretto con ragù di cinghiale, cioccolato fondente e nocciole Avellane

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Domenica, 23 Dicembre 2018 11:11

Porta Riva Ristorante. Avella (Av)

E’ Domenica, siamo in giro nella zona del baianese. Per il nostro pranzo abbiamo deciso di ritornare in un ristorante già visitato due mesi fa e che ci ha davvero colpito: Porta Riva. Siamo in cerca di conferme, l’occasione è propizia.
Abbiamo prenotato senza problemi il nostro tavolo da due. Arriviamo e parcheggiamo agevolmente l’auto nell'ampio parcheggio privato. E’ una bella giornata di sole, fredda ma il cielo è limpido. Di giorno da qui si può godere di una vista davvero niente male. Siamo nella zona alta di Avella. Ci accoglie la gentilissima padrona di casa Michela che ci accompagna al nostro tavolo, con vista su una graziosa cascatella. Come sempre diamo un’occhiata al menù e ordiniamo. Da bere una minerale e una bottiglia di aglianico irpino delle Cantine Di Marzo. Un buon aglianico irpino.
Ci servono uno stuzziacante entreé : lollipop di salmone e piscacchio da intingere in una fonduta di caciocavallo locale. Proposta originale e riuscitissima. Che profumo quella fonduta di caciocavallo!

Lollipop di salmone e pistacchio in fonduta di caciocavalloLollipop di salmone e pistacchio in fonduta di caciocavallo

Ordiniamo come antipasto quello per noi qui è ormai una piacevole consuetudine: il mallone avellinese. Un mantecato di cime di rapa e patate, servito con pancetta croccante su colatura di caciocavallo irpino con dischi di polenta fritta. Cari amici le immagini amici parlano da sole. Piatto a dir poco meraviglioso, gustoso il mallone, fantastico l’abbinamento con la fonduta e interessante la nota croccante della pancetta. Abbiamo fatto centro. Ottima scelta.

Mallone avellinese con pancetta e colatura di CaciocavalloMallone avellinese con pancetta e colatura di Caciocavallo

Tra una chiacchiera e l’altra arrivano i primi che abbiamo ordinato: tagliolini all’uovo con burro di Normandia, pecorino e tartufo irpino. Delicati, equilibrati. Piatto riuscitissimo.

Tagliolini alluovo con burro di Normandia ecorino e tartufo irpinoTagliolini alluovo con burro di Normandia pecorino e tartufo irpino

L’altro primo è il classico piatto della Domenica, degli scrigni ripieni di cacio e pepe con ragù di salsiccia e scaglie di caciocavallo podolico. Altro piatto goloso, eseguito benissimo e che idea gli scrigni di cacio e pepe.


Scrigno di cacio e pepe con ragù di salsiccia e caciocavalloScrigno di cacio e pepe con ragù di salsiccia e caciocavallo

Prima dei secondi passa a salutarci Michela Spoletta per assicurarsi che tutto stia andando per il meglio. La risposta non può che essere affermativa! 
Ma il ritmo ormai è incalzante...
Ecco una entrecote di scottona Prussiana con porcini del partenio, rucola e scaglie di caciocavallo podolico. Fantastica la carne, cotta perfettamente, commovente il connubio con i porcini.

Entrecote di scottona prussiana con porcini del partenio rucola e scaglie di caciocavalloEntrecote di scottona prussiana con porcini del partenio rucola e scaglie di caciocavallo

L’altro secondo è da applausi un filetto di maialino nero irpino che si scioglieva in bocca servito con la scarola saltata con le noci, purea di mela annurca (con la carne di maiale ci sta da Dio) e polvere di caffè. Secondo piatto eccellente. Chapeau!

Filetto di maialino nero irpino scarola saltata purea di mele annurche e polvere di caffèFiletto di maialino nero irpino, scarola saltata e purea di mele annurche e polvere di caffè

Come contorno abbiamo preso una padella di patate e porcini. Ottimi davvero.

Patate e porciniPatate e porcini

A dire il vero siamo sazi ma lo chef Andrea Pagano ci vizia con un pre-dessert: mousse di castagne e amaretti. Deliziosa. La accompagniamo con due grappe barricate.

Mousse di castagne e amarettiMousse di castagne e amaretti

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 70 euro in due. Un rapporto qualità prezzo corretto.

Siamo tornati con piacere da Porta Riva. La prima volta ci era piaciuto molto adesso se possibile ancora di più. E’ stata una grandissima conferma. Il locale è grande, luminoso, arredato con gusto, ti trasmette una sensazione di familiarità. Ci si sente a casa in pratica. Semplice ma d’effetto la mise en place. Il servizio è puntuale e attento. Fantastica l’accoglienza di Michela, davvero un’ottima padrona di casa che cura la sua “creatura” con passione, amore e grande impegno.
A costo di ripeterci dobbiamo dire che il valore aggiunto di questo ristorante è lo chef Andrea Pagano. Sentirete molto parlare di lui semplicemente perché merita, ha talento e ha dalla sua un'umiltà senza pari. La sua è una cucina di livello che riesce a valorizzare alla perfezione i prodotti del territorio, le sue proposte che possono sembrare semplici denotano invece una spiccata personalità. Direi che la sua cucina è il giusto mix tra tradizione, innovazione e creatività. Il servizio è preciso e professionale. Molto buono poi il rapporto qualità prezzo. Porta Riva ad Avella è un indirizzo da segnare in agenda senza “se” e senza “ma”.. Cosa aspettate? Andateci e ci darete ragione. Parola dei Templari del Gusto.

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Venerdì, 08 Gennaio 2021 12:18

La Genovese "irpina" dello chef Andrea Pagano

Abbiamo scoperto questo primo piatto ideato dallo chef Andrea Pagano di Porta Riva ad Avella e ce ne siamo innamorati. Questa rivisitazione in chiave irpina della genovese è sorprendente. Ecco la ricetta ...

Ingredienti per 4 persone


- 1 kg di cipolle ramate di montoro
- 400 gr. spalla di maialino
- 200 gr. muscolo di bovino
- 60 gr. carote
- 200 gr. burro
- 200 gr. porcini freschi
- 200 gr. vino bianco secco
- Sale
- Pepe
- Basilico
- Parmigiano reggiano
- Pecorino bagnolese
- 500 gr eliconi vicidomini

Procedimento:

Mondare e tagliare finemente le cipolle che predisporremo insieme al burro e al vino bianco in una pentola, coprire con il coperchi e lasciar cuocere a fuoco lento.
Nel frattempo tritare finemente le carote precedentemente pelate e aggiungerle alle cipolle.
Intanto tagliare a pezzi non troppo piccoli la spalla di maialino e il muscolo e con l aiuto di una padella antiaderente rosolare la carne con un filo d olio extravergine d'oliva. Dopodiché aggiungerla alle cipolle e lasciar cuocere facendo attenzione che la.fiamma sia davvero molto molto bassa...
Nel frattempo pulire i porcini freschi con l ausilio di un panno umido, tagliarli a cubetti scottarli leggermente con olio extravergine e uno spicchio d'aglio e aggiungerli alla genovese solo dopo che questa abbiamo fatto 16 ore di cottura...Dopodiché lasciar cuocere ancora per 6 ore fino al raggiungimento di un bel colore ambrato...
Cuocere la.pasta in abbondante acqua salata scolare e saltarla nella genovese mantecare a fuoco spento con pecorino e parmigiano e aggiungere del basilico fresco tagliato a julienne.


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