A circa due chilometri e mezzo dal centro di Sabaudia, sulla strada Litoranea, si trova Buccia Trattoria.
Sabaudia è una piccola città costiera situata in provincia di Latina, fondata come quest’ultima durante il ventennio fascista grazie ad un’intensa opera di bonifica della zona. Si tratta dunque di una città giovane, fondata solo nel 1933 e che fin dagli anni ’60 è stata spesso mèta turistica della Roma bene. Nonostante la giovane età non possiamo di certo affermare che la tradizione culinaria dell’Agro Pontino non abbia delle origini antichissime, in quanto in queste zone vi erano già presenti i Romani. Ne è testimonianza l’antichissima Villa dell’Imperatore Domiziano, risalente al I secolo d.C., che si affaccia sul suggestivo Lago di Paola.
Dunque tra mare e lago, i ragazzi di Buccia hanno preso una decisione molto chiara: offrire al territorio un ristorante, o meglio come loro stessi si definiscono, una trattoria, attraverso cui proporre una cucina di terra, rispolverando le ricette di una cucina tradizionale con un interessante tocco di modernità.
Il locale è situato sulla strada Litoranea al km 20,600. Proprio di fronte ad esso si estende il meraviglioso Parco Nazionale del Circeo, rigoglioso e lussureggiante. All’interno l’arredamento è semplice, senza fronzoli, ed allo stesso tempo fresco e vivace.
In sala il personale è costituito da giovani ragazzi che garantiscono un servizio attento ed informale, con una particolare capacità di mettere a proprio agio i clienti.
Io ed i miei amici ci sediamo e cominciamo a dare un’occhiata al menù: la scelta è davvero difficile perché troviamo tutte le proposte molto interessanti. A ciò che leggiamo dal menù cartaceo, dobbiamo aggiungere ciò che è scritto sulla grande lavagna a parete presente in sala.
I piatti proposti subiscono spesso delle variazioni poiché la cucina è molto attenta alla stagionalità dei prodotti, condizione che merita sicuramente un apprezzamento particolare. L’attenzione per la scelta della materia prima si evince già dando una prima occhiata al menù, in quanto è spesso presente il riferimento al produttore.
Iniziamo ordinando gli antipasti. Il primo è lingua di fassona e salsa verde, un piatto che rimanda ai sapori dell’Italia del Nord. La carne è leggera, fresca e accompagnata da una saporita e delicata salsa verde.
Lingua di fassona e salsa verde
Arrivano le polpette di chianina e maionese allo zenzero. Le polpette sono perfette: la panatura dorata e croccante fa da corazza ad una carne umida e succosa.
Polpette di chianina con mayo allo zenzero
Il terzo antipasto è un tacos di fassona, insalata orientale, melograno, uova di quaglia e senape. Un piatto delicatissimo, leggero, dal sapore fresco e leggermente speziato grazie all’aggiunta della senape che dona la giusta piccantezza alla carne di fassona servita cruda all’interno del tacos.
Tacos di fassona con insalata orientale melograno uova di quaglia e senape
Ed infine arrivano le empanadas di Bruna Alpina (fattoria Lauretti) e guacamole. Non ho alcun dubbio, quest’ultimo è sicuramente il mio preferito. La pasta delle empanadas è asciutta e fragrante ed all’interno è presente un trito di carne di Bruna Alpina, una gustosissima varietà di carne bovina. Vengono servite quattro porzioni con un vasetto di guacamole al centro del piatto. Il messaggio a questo punto mi sembra chiaro: le empanadas devono essere “pucciate” nella salsa guacamole ed il risultato è un sapore dagli equilibri perfetti.
Empanadas e guacamole
E’ la volta dei primi, tra cui appaiono proposte che sicuramente rimandano alla tradizione, ossia utilizzando carni per ragù dai sapori forti quali la capra ed il bufalo, piuttosto diffuse nell’Agro Pontino.
La nostra scelta cade sulle pappardelle al ragù di capra: la pasta, fatta in casa, sottile ed ampia al punto giusto, abbraccia il sugo di capra dal sapore deciso.
Pappardelle al ragù di capra
L’altro primo è lo Spaghettone Felicetti, burro, alici e puntarelle. Gli spaghetti, spessi e corposi, presentano una cottura perfetta e sono immersi in una salsa cremosa data dal burro, in cui probabilmente vengono sciolte le alici in quanto in bocca se ne percepisce il sapore ma non la consistenza. Il tutto è amalgamato con le puntarelle, ortaggio molto presente nella cucina romana.
Spaghettone Felicetti burro alici e puntarelle
Ordiniamo due secondi, di cui coniglio in porchetta, shitake e pioppini. La carne è morbida e succulenta e risulta in equilibrio con il sapore deciso e la consistenza callosa dei funghi.
Coniglio in porchetta shitake e pioppini
Segue la guancia di manzo brasata, crema di patate e funghi cardoncelli. La carne si scioglie in bocca e la presenza del fungo cardoncello dà quell’interessante tocco di Autunno.
Guancia di manzo brasata con crema di patate e funghi cardoncelli
Noi eravamo in quattro e abbiamo pagato 42,50 euro a persona, in cui bisogna includere una bottiglia di Spumante metodo Classico Rosè Dosaggio Zero KK Kante (25 euro), pinot nero al 100% coltivato nel Carso Triestino, perfetto da abbinare agli sfiziosi antipasti, ed una bottiglia di Ciaurìa della cantina Pietro Caciorgna (25 euro), un Etna rosso derivante da uve di Nerello Mascalese. Prezzo assolutamente in linea con la media della zona.
Quella che viene proposta da Buccia Trattoria è una cucina consapevole delle origini di un territorio così ricco e complesso quale quello dell’Agro Pontino, e che presenta contaminazioni anche etniche, provenienti da varie zone del mondo. L’amore per questo territorio viene trasmesso attraverso i piatti intrisi di sapori tradizionali che quasi rimandano a quelli che probabilmente gustavano pastori ed agricoltori dei primi anni della bonifica e che dimoravano nelle “lestre”, i cosiddetti “lestraioli”, ma che presentano quella giusta dose di innovazione che rende il tutto ancora più interessante.
Buccia Trattoria
Via Litoranea, Km 20,600
Sabaudia (Lt)
Tel. 366 4990849
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