Trentino Alto Adige

Sabato, 22 Aprile 2023 11:19

Sedanini con asparagi e vongole

Ecco un piatto che abbiamo gustato al Ristorante Malaga ad Atripalda, sono i sedanini con asparagi e vongole. Un piatto gustoso e semplice da preparare. Grazie all’amico Diego Nigro per averci regalato la ricetta. Prova a farli a casa..

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr. di sedanini
- 320 gr. di asparagi
- 500 gr di vongole
- Sale q.b.
- Olio q.b.
- Aglio q.b.
- Prezzemolo tritato q.b.

Procedimento:

Puliamo bene gli asparagi ed eliminiamo la parte inferiore più dura. Tagliamo le cime e teniamole da parte. Facciamo bollire i gambi, in modo da avere un’acqua di cottura aromatizzata. Le cime degli asparagi (che sono più morbide) invece le facciamo saltare in padella con un po’ di olio e un pizzico di sale così le manteniamo belle croccanti.
Dedichiamoci alle nostre vongole. Prepariamo un bel sughetto con olio, aglio e le vongole. Facciamole aprire a fuoco vivace. Quando saranno aperte, aggiungiamo anche un mestolo di acqua di cottura dei gambi degli asparagi così cominciano ad insaporirsi. A metà cottura delle vongole aggiungiamo le cime di asparagi che avevamo saltato in padella e ancora un mestolo di acqua di cottura.
Intanto cuociamo la pasta in abbondante acqua salata. Quando mancano un paio di minuti al termine della cottura della pasta, trasferiamola nella padella con il sugo di asparagi e vongole e ultimiamo la cottura mantecando per bene. Se serve aggiungiamo ancora un po’ di acqua di cottura della pasta che rilasciando amido ci aiuterà a creare una bella e golosa cremina. Una volta cotta la pasta e mantecata per bene, aggiungiamo abbondante prezzemolo tritato e serviamo.

P.s. Si possono aggiungere (a piacere) durante la cottura delle vongole anche dei pomodorini pachino o datterini belli maturi, per dare un po’ di colore in più al piatto.

Il consiglio:
In abbinamento Diego Nigro consiglia di abbinare un bianco con una bella nota minerale e persistente, magari bel Fiano di Avellino

 

Ristorante Malaga
Via Appia n.95
Atripalda (Av)
Tel. 0825 626045
Visita la pagina Fb del Ristorante Malaga

Pubblicato in Primi
Mercoledì, 14 Novembre 2018 11:03

La Via delle Taverne. Atripalda (Av)

L'atmosfera delle antiche taverne partenopee in terra Irpina.

E’ una bella Domenica autunnale, c’è il sole, il clima è frizzantino, siamo ad Atriplada, centro a pochissimi Km da Avellino. Proprio qui in posizione centralissima sulla Via Appia (proprio di fronte alla clinica Santa Rita) c’è un indirizzo che conosciamo bene: la Via delle Taverne. A distanza di qualche anno siamo tornati per provare nuovamente la loro cucina. Parcheggiamo l’auto agevolmente a pochi metri dal locale. Dall’esterno non si può immaginare cosa si troverà all’interno. Varcato l’ingresso ci si immerge in un altro mondo. Sembra di tornare indietro nel tempo: legno, ferro, pietra, colori caldi, una sorta di corridoio con una serie di salette (le Taverne), e una grande sala in fondo sulla sinistra. Molto caratteristiche le “Taverne”, l’idea è quella di riproporre l’atmosfera della Napoli del settecento, con questi ambienti separati che danno l’idea di spazi ideali per chi oltre all’esperienza di gusto desidera privacy e tranquillità.
Anche il menù parla “napoletano”: tante proposte di stampo partenopeo, dalla parmigiana di melanzane, alle alici ripiene, dalla genovese, ai mitici vermicelli alla scammaro (con olive, acciughe, capperi, pinoli e uvetta), alla pasta e fagioli alla pasta e patate con la provola, tanto per citarne qualcuna.

Ci sono quindi tanti piatti della tradizione partenopea ed alcune proposte mutuate dalla cucina borbonica e dalle ricette di Vincenzo Corrado, grande gastronomo del ‘700, uomo di cultura e cuoco che scrisse la “cucina mediterranea”, valorizzando la cucina tradizionale e regionale italiana. Ci sono tante proposte molto interessanti.
Intanto passa a salutarci il padrone di casa Francesco Pedace, instancabile, appassionato, sempre pronto a consigliare e spiegare proposte, prodotti e menù.
Da bere una minerale e due calici di aglianico Racemus di Giovanni Molettieri, un bel vino rosso, giustamente tannico, corposo, di un bel colore rosso rubino e sentori di frutti rossi. Perfetto per accompagnare il nostro pranzo.

Prendiamo un antipasto con sei pezzi: una parmigiana, un colì con carne di vitello e carciofi in cestino di pasta sfoglia, una alice ripiena di ricotta pecorino e basilico (ottima) e i tre involtini, quello di melanzana con ricotta, mandorle, zucchero e cannella, quello di peperoni con purea di ceci, e quello di zucchine con tonno e mandorle. 

Antipasto Parmigiana colì di carne e carciofi alice ripiena e tre involtiniAntipasto - Parmigiana, colì di carne e carciofi, alice ripiena e tre involtini

Prendiamo un altro assaggio di colì visto che abbiamo gradito molto. Arrivano i primi: dei commoventi paccheri lardiati, con basilico, passata con pomodorini, lardo e guanciale di nero. Semplicemente perfetti, delicati, equilibrati, profumati, con quel sughetto che mi ha costretto alla scarpetta.

Paccheri lardiatiPaccheri lardiati

E un piatto di fusilli (Voiello) con peperoni, peperoni, burrata e pesto. Una proposta (ideata da loro) davvero intrigante.

Fusilli con peperoni burrata e pestoFusilli con peperoni burrata e pesto

Il nostro pranzo della Domenica scorre via piacevolmente, il locale è pieno ma il servizio è comunque celere. Ecco i nostri secondi.

Una fricassea di pollastro con insalata su purè di patate, ricetta antica molto particolare. Delicata la carne di pollo cotta nel brodo, con cipolle, patate e carote.

Fricassea di PolloFricassea di Pollo

Per l’altro secondo ho optato per un classico: le polpette della nonna. Semplicemente divine. A partire dalla grandezza (sono belle grandi!), prima fritte e poi tuffate in un ragù che cuoce ben 10 ore. Questo piatto mi ha commosso ricordandomi la cucina di mamma e di nonna e che meraviglia quel ragù, fatto come si faceva una volta! Profumato, denso.... Sono stato costretto nuovamente alla scarpetta ! (Sigh, sigh..).

Polpette della nonnaPolpette della nonna

Come contorno i tradizionali friarielli napoletani saltati in padella e belli piccanti.

Friarielli saltati in padellaFriarielli saltati in padella

Siamo sazi, saltiamo il dessert e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 65 euro in due , davvero un fantastico rapporto qualità – prezzo. Bisogna sottolineare una cosa che ci è piaciuta molto: i prezzi sul menù non riservano sorprese, nel senso che qui la somma dei prezzi dei piatti scelti equivale al totale del conto che andrete a pagare, quindi il pane, il coperto, l'acqua così come a fine pasto, il caffè o l'amaro non hanno costi ulteriori ma sono compresi nel prezzo dei singoli piatti scelti. Una scelta lodevole fatta nell'interesse del cliente.  Andiamo via davvero sofddisfatti.

La Via delle Taverne ad Atripalda è un indirizzo sicuro. Qui trovate anzitutto un locale molto particolare, la location è caratteristica, suggestiva e ripropone un po’ l’atmosfera delle antiche taverne napoletane del 700, la cucina naturalmente guarda alle tradizioni partenopee, ci cono anche antiche ricette borboniche e piatti mutuati dalle ricette del gastronomo Vincenzo Corrado. Le proposte sono di livello, ottimi i prodotti e le materie prime utilizzate. Il resto lo fa Francesco Pedace, vulcanico ingegnere partenopeo, appassionato di cucina e storia che qui da qualche anno ha realizzato il suo sogno: dare vita ad un locale unico nel suo genere e capace di regalare emozioni. Da provare e riprovare… Garantiamo noi.


La Via delle Taverne
Via Teodoro Mommsen, n. 11/13
Atripalda (Av)
Tel. 0825 622564
Visita la pagina facebook della Via delle Taverne

 

Pubblicato in Campania

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