Veneto

Venerdì, 20 Luglio 2018 11:17

Peppe Zullo. Orsara di Puglia (Fg)

Raccontare la cucina di Peppe Zullo significa raccontare la storia di un uomo profondamente legato alla sua terra e al suo paese. Siamo in provincia di Foggia, ad Orsara di Puglia, un delizioso borgo ricco di storia che fa parte della Comunità montana dei Monti Dauni meridionali.

Qui Peppe Zullo ha realizzato il suo sogno creando qualcosa di speciale, un“unicum”: il ristorante Nuova sala Paradiso, la cantina, l’orto denominato“dei miracoli”con le coltivazioni biologiche e gli odori, il vigneto da cui si producono degli ottimi vini, Villa Jamele, struttura dedicata ai matrimoni, ai ricevimenti ed eventi, la scuola di cucina, la fattoria didattica e poi la novità del caseificio. Insomma siamo di fronte a qualcosa che va al di là del semplice “mangiar bene”, parliamo di un uomo che è un vero e proprio vulcano di idee, un uomo pieno di energia e che ha la passione per il suo lavoro ed un rapporto viscerale con la sua terra e con i prodotti che essa regala. Altra sua grande dote è quella di riuscire a mettere sempre a proprio agio i suoi ospiti.  
Da anni Peppe Zullo è anche apprezzato ospite di numerose  trasmissioni televisive.
Parcheggiamo comodamente. Ci accoglie Antonio Robusto, gentile, affabile e bravissimo chef braccio destro di Peppe, sarà lui il nostro Cicerone.

Entriamo nel ristorante Nuova sala Paradiso e ci colpisce l’atmosfera molto intima e raccolta che si respira. C’è una meravigliosa cantina, poi due sale colorate con un connubio di moderno e antico molto gradevole, i tavoli con il piano in vetro, la cucina a vista (uno spettacolo nello spettacolo), poi c'è una sala attigua molto più grande.

La Cantina della Nuova Sala Paradiso
La Cantina della Nuova Sala Paradiso

Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. Siamo in due, ci accomodiamo.
Antonio Robusto è prodigo di consigli, ci viene proposto un percorso che naturalmente segue la stagionalità dei prodotti.
Da bere ordiniamo una minerale e due calici del Rosato Amarosa, vino prodotto da Peppe Zullo: un rosato fatto con uve nero di Troia. Un vino con una spiccata personalità, che si lascia bere e capace di accompagnare egregiamente il nostro pranzo.

L'Amarosa di Peppe Zullo
L'Amarosa di Peppe Zullo

Arrivano i pani  (pane di grano duro, pane di grano Senatore Cappelli e pane di grano arso).

I pani
I pani

Cominciano le danze, arriva un graditissimo “benvenuto”: siamo nel paese del grano e allora un pezzetto di classica focaccia pugliese con pomodoro, cracker artigianale con spalmabile di capra e pomodorino secco, una meravigliosa “frisellina” con l’acquasala di Peppe Zullo, foglie di borragine fritta (chiamate simpaticamente ostriche di montagna), e una commovente bruschetta con fico, soppressata e scamorza.

Il Benvenuto
Il Benvenuto

Poi ci fanno assaggiare dei nodini di mozzarella, prodotti dal caseificio di Peppe Zullo, con latte vaccino 100% non scremato dei monti Dauni: Orsara cheese.

I nodini di mozzarella di loro produzione
I nodini di mozzarella di loro produzione

Ecco il primo antipasto: fiori di zucca ripieni di caciocavallo (di loro produzione). Che bontà!

Fiori di zucca ripieni di caciocavallo
Fiori di zucca ripieni di caciocavallo 

Poi ancora: la parmigiana di borragine. Uno dei cavalli di battaglia di Peppe Zullo. Delicata, gustosa, accompagniamo questo piatto con il pane di grano duro, restiamo davvero estasiati, siamo di fronte ad un piatto equilibrato, delizioso nella sua semplicità. Da dieci e lode!

Parmigiana di borragine
Parmigiana di borragine

Stiamo vivendo un meraviglioso percorso gastronomico ma siamo curiosi di scoprire come continuerà il nostro pranzo. Ci vengono serviti due assaggi di primi:  orecchiette con cime di zucchine (talli), purea di fave bianche di Carpino (presidio Slow Food) e pomodorini, serviti con cacioricotta grattugiata al momento e troccoli con melanzane, pomodorini e menta e julienne di guanciale croccante.

Peppe Zullo. Orsara di Puglia (Fg) - I due assaggi di primi
Peppe Zullo. Orsara di Puglia (Fg) - I due assaggi di primi 

Le orecchiette sono fatte con grano arso, servite con pomodorini, talli di zucchine e purea di fave di Carpino. Qui in cucina non usano grassi animali e per legare in questo caso hanno  utilizzato la purea di fave che dona al piatto proteine senza grassi. Un primo eccellente servito con una bella grattugiata di cacioricotta. 

Orecchiette di grano arso con talli di zucchine, pomodorini e purea di fave di Carpino
Orecchiette di grano arso con talli di zucchine, pomodorini e purea di fave di Carpino

I troccoli poi ci hanno conquistati, profumati, delicati, con questo sugo fatto con pomodorini e melanzane, simpatica l’idea di servirli con la Julienne di guanciale croccante.

 I troccoli con pomodorini, melanzane, mentuccia e guanciale croccante
I troccoli con pomodorini, melanzane, mentuccia e guanciale croccante

Il nostro pranzo procede davvero alla grande. Ecco il secondo: dei “ravioli di vitello”, chiamati così in pratica è il dietro coscia di vitello tagliato molto sottile a mo’ di sfoglia, cotto rapidamente, ripieno di caciocavallo su medaglioni di patate e servito con asparagi. Un secondo piatto fantastico, in cui c’è davvero tutto il territorio in un perfetto e ben studiato equilibrio. Chapeau!

I "ravioli" di vitello ripieni di caciocavallo con asparagi su megaglioni di patata
I "ravioli" di vitello ripieni di caciocavallo con asparagi su megaglioni di patata

Antonio Robusto mi propone un assaggio di formaggi, non posso esimermi. Faccio questo percorso da solo. Ecco allora un assaggio di caciocavallo podolico, di cacio “pulìo”, fatto con latte di capra con all’interno la mentuccia (mentha pulegium), e un canestrato di pecora. Accompagnati con cipolla caramellata, miele della Daunia e confettura di zucca e arance. 

I formaggi
I formaggi

Ecco poi una vera chicca: caciocavallo podolico stagionato per più di un anno in grotta. Un formaggio notevole, al naso pungente, dal sapore persistente, con i sentori di erba, fieno e una nota minerale molto gradevole. Eccezionale.  

Caciocavallo stagionatoPEPPE ZULLO 15
Caciocavallo stagionato

E’ il momento del dolce. Arriva un must, il famoso croccante di Peppe Zullo, in pratica una cialda di mandorle caramellate, a noi viene servita con una crema agli agrumi, pesche e frutti di bosco, spettacolo puro! Un dessert di una delicatezza unica.

Cestino di croccante di mandorle
Cestino di croccante di mandorle

Accompagniamo il dolce con un buonissimo liquore fatto con le foglie d’amarena. 

Chiediamo il conto, nel frattempo arriva e si accomoda al nostro tavolo Peppe Zullo. Egli ama definirsi cuoco contadino per il legame con la terra e i suoi prodotti , ci parla della sua vita fatta di viaggi, delle sue esperienze: gli Stati Uniti, il Messico e poi il suo ritorno ad Orsara, dove partendo da un piccolo ristorante ha costruito un piccolo grande mondo da Piano Paradiso a Villa Jamele. Peppe Zullo è un uomo di scelte decise e nette e che è già proiettato alla prossima sfida, a realizzare il prossimo sogno. Dopo il Peppe Zullo Point a Foggia il futuro è cercare di far conoscere in Italia le meraviglie che escono dalla sua azienda.

Intanto arriva il conto. Paghiamo 80 euro in due, prezzo onestissimo con un rapporto qualità prezzo da non credere. Complimenti.

Il ristorante di Peppe Zullo è una tappa irrinunciabile, imperdibile.
Troverete una cucina di assoluta eccellenza capace di esaltare anche i prodotti semplici del territorio, una cucina contadina che diventa cucina da gourmet.
Rendere divino un piatto con la borragine o con i talli non è da tutti. Qui potrete gustare appieno il concetto di territorialità in cucina. Sapienza contadina, tecnica, e passione per la propria terra. Il segreto è tutto qui.
Altra nota di merito va al servizio e all’accoglienza, semplicemente perfetti.
Complimenti maestro! 


Peppe ZulloNuova Sala Paradiso
Via Piano Paradiso
Orsara di Puglia (Fg)
tel. 0881 964763
Visita il sito web di Peppe Zullo

 

Pubblicato in Puglia
Mercoledì, 04 Luglio 2018 11:24

La Pergoletta. San Martino al Cimino (Vt)

Se dovessi descrivere con una sola parola questo ristorante, sicuramente direi “genuino”. Genuino perché i piatti che propone sono autentica espressione di un territorio, la Tuscia, che dal punto di vista enogastronomico ha veramente tanto da dire. Genuino perché la sua cucina, seppur non tutta a chilometro zero, offre quanto di buono arriva dai Monti Cimini, come ad esempio funghi porcini e castagne, secondo le stagioni.

A pochi passi dalla maestosa Abbazia Cistercense di San Martino al Cimino, La Pergoletta è uno di quegli indirizzi che i buongustai devono assolutamente provare.
Il locale è articolato in più sale, interne ed esterne. La location è molto accogliente, tavoli e sedie in legno conferiscono quel tocco che adoro in un ristorante che ha il pregio di farmi sentire a casa. È infatti uno di quei posti dove l’atmosfera familiare, oltre alla cucina, rendono piacevole una cenetta a due ma anche una bella tavolata tra amici.
D’inverno vi consiglio la sala con la griglia a vista. Potrete apprezzare la maestria dei cuochi alle prese con la carne alla brace (ottimi l'agnello e la selvaggina).

Da diversi anni questo ristorante per me rappresenta una tappa d’obbligo nel viterbese e anche in quest'ultima occasione mi ha decisamente soddisfatto. La loro cucina, solo apparentemente semplice, non è affatto scontata e propone piatti molto sfiziosi ad iniziare dagli antipasti.
Per il nostro pranzo abbiamo scelto una insalata di funghi porcini. Nota positiva, ci è stato immediatamente spiegato che i porcini erano piemontesi (data la stagione non potevano essere locali). Erano accompagnati da rucola e scaglie di parmigiano. Altra nota positiva, le porzioni: il piatto poteva facilmente bastare per due persone.

Insalata di funghi porcini
Insalata di funghi porcini

Come secondo antipasto, abbiamo assaggiato i crostini con cicoria e Taleggio. Se potete disporre di cicoria selvatica, quella amarognola, vi consiglio di provare questo abbinamento perché è semplicemente strepitoso.

Tagliolini al tartufo estivo
Tagliolini al tartufo estivo

E un piatto di lombrichelli al ragù di Chianina.

E un piatto di lombrichelli al ragù di Chianina.
Lombrichelli al ragù di Chianina

Per chi non li conosce, i lombrichelli sono una pasta molto semplice, fatta con acqua e farina, dalla consistenza spessa e callosa che ben si abbina a condimenti importanti, come appunto un ragù di squisita Chianina.

Per accompagnare il tutto, abbiamo scelto il vino rosso della casa ma c’è anche una buona carta dei vini.
Per finire, l’agrumello: un insolito e goloso digestivo, rigorosamente fatto in casa, che racchiude i sapori di tutti gli agrumi, dal limone all'arancia, dal pompelmo al mandarino.
Non abbiamo preso dolci, ma la scelta non manca.
In due abbiamo speso 58.50 euro. Decisamente un ottimo rapporto qualità prezzo che non è scontato trovare. Per me questo indirizzo rappresenta una certezza se siete da queste parti. Consigliato.


La Pergoletta
Via Andrea Doria, n.38
San Martino al Cimino (Vt)
Tel. 0761 378666
Accetta carte di credito: SI
Orario 12.00 – 15.00 /19.00 – 23.00 (mercoledì chiuso)
Prezzo Medio
Visita il sito web della Pergoletta  

 

Pubblicato in Lazio
Lunedì, 16 Luglio 2018 12:51

Osteria Al Duomo. Vieste (Fg)

Siamo nel caratteristico centro storico di Vieste che ha mantenuto quasi intatte le sue caratteristiche originarie: piccole e strette viuzze, molte di queste con gradini, palazzi antichi, slarghi, piazzette, un’architettura caratteristica e scorci da togliere il fiato.  Quando possiamo ci rifugiamo qui, amiamo questo luogo, ci sentiamo quasi a casa. In giro ci sono tanti turisti come ovvio dato il periodo. Dopo aver passeggiato a lungo andiamo a cena all’Osteria al Duomo.

Osteria al Duomo. Vieste (Fg) - Insegna
Osteria al Duomo. Vieste (Fg) - Insegna 

Non è la prima volta che veniamo qui ma di tanto in tanto torniamo per provare la cucina dello chef Vincenzo Bua.

Siamo nel cuore della Vieste Medievale a pochi gradini dal Duomo, il locale si trova in un piccolo e caratteristico vicolo viestano. La gentilissima Federica ci accompagna al nostro tavolo all'interno.
L’impatto entrando è sempre notevole, ci sono quattro sale tutte in pietra viva più una quinta sala (sempre in pietra) di fronte dall'altro lato del vicoletto e un po’ di tavoli all’esterno (presi d’assalto). L’Osteria al Duomo è molto bella, la struttura risale addirittura al ‘400 e una sapiente opera di restauro e riqualificazione ha portato alla luce, pietra, chianche e tutta la bellezza di un edificio pieno di storia.

Ingresso Osteria
Ingresso Osteria

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di rosato di Negramaro del Salento. Arrivano pani e tarallini pugliesi, intanto diamo un’occhiata al menù.
Ci sono piatti e proposte notevoli, mi colpisce la presenza di eccellenti prodotti del territorio. Chiaramente domina il pesce ma c’è anche qualche intrigante proposta di carne.
Noi prendiamo un polpo "rosticciato" sulla sua acqua di cottura montata al barbecue. Semplicemente eccellente, il polpo croccanti ma al contempo morbido e gustoso, fantastica poi la maionese fatta esclusivamente con la sua acqua di cottura e senza uova. Chapeau! 

Polpo rosticciato
Polpo rosticciato

L’altro antipasto è un sorprendente sformatino di alici, zucchine e provola, equilibrato, giustamente sapido. Davvero notevole.

Sformatino di alici zucchine e provola
Sformatino di alici zucchine e provola

Sorseggiamo il nostro vino tra una chiacchiera e l’altra. Di tanto in tanto si avvicina Pasquale perfetto padrone di casa, per controllare che tutto sia di nostro gradimento.
E’ il momento dei primi. Ecco i troccoli con crema di cacioricotta e peperoncino su salsa di pomodoro grigliato. Un piatto sorprendente, ricorda (come gusto) i tonnarelli cacio e pepe della tradizione romana arricchiti dalla salsa di pomodoro grigliato.

Troccoli con crema di cacio ricotta e peperoncino su salsa di pomodoro grigliato
Troccoli con crema di cacio ricotta e peperoncino su salsa di pomodoro grigliato

L’altro primo è uno dei nostri piatti preferiti (ma a giudicare dalla presenza sui tavoli vicini, è uno dei più amati anche dagli altri clienti): i troccoli alle delizie dell’Adriatico, un piatto ricco con cozze, gamberi, cicale, scampi, polpi e calamari. Fantastici…

 Troccoli alle delizie dell'Adriatico
 Troccoli alle delizie dell'Adriatico

Non possiamo esimerci dal provare anche un secondo e allora ne prendiamo uno in due. Anche qui la nostra scelta è stata più che azzeccata: calamari farciti con ortaggi e mousse di lenticchie. Divini…

Calamari ripieni di ortaggi con mousse di lenticchie
Calamari ripieni di ortaggi con mousse di lenticchie

Nostro malgrado saltiamo il dolce. Per finire un caffè un limoncello e chiediamo il conto. Paghiamo in due 72,00 euro. Ottimo rapporto qualità prezzo.

Ogni volta che torniamo qui, l’Osteria Al Duomo non solo si conferma ma se è possibile migliora addirittura. La cucina dello chef Vincenzo Bua mette insieme i sapori della tradizione viestana nobilitati da tecniche innovative e la giusta dose di creatività.  Ottime proposte, abbinamenti riusciti ed un’attenzione importante anche alla presentazione dei piatti. Complimenti Vincenzo! Preziosissimo anche il supporto in cucina di sua moglie Isa.
Il servizio è attento, veloce e professionale. Buona la carta dei vini e notevole quella dei distillati, insomma qui anche a fine pasto ci si può divertire. Corretto il rapporto qualità – prezzo. L’Osteria al Duomo rappresenta una certezza. Da provare e riprovare … Garantiamo noi.


Osteria Al Duomo
Via Alessandro III n. 23
Vieste (Fg)
Tel. 0884 708243
Visita il sito web dell’Osteria Al Duomo di Vieste 

 

Pubblicato in Puglia
Venerdì, 05 Gennaio 2018 14:01

Trattoria La Lanterna. Venafro (Isernia)

La Trattoria La Lanterna è un posticino che ci sentiamo di consigliare. La location è molto caratteristica, la cucina è genuina, verace, fatta con prodotti del territorio preparati senza fronzoli particolari. Non aspettatevi effetti straordinari o piatti da gourmet ma una cucina sincera. Il portafogli non ne risentirà, il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo.

Siamo in provincia di Isernia a Venafro, la quarta città del Molise per numero di abitanti. Ci troviamo nel lembo estremo occidentale della regione, proprio al confine con Lazio e Campania. In effetti è un passaggio di transito obbligato per chi proviene da queste due regioni. Piccola curiosità Venafro fino al 1863 apparteneva alla “Terra di Lavoro” ed ancora oggi conserva usi ed affinità linguistiche con questa zona della Campania. Il paese si trova su una piana e intorno a fare da cornice tutta una serie di monti. Il borgo antico è molto caratteristico. Dopo un giro nel centro storico ci fermiamo per pranzo alla Trattoria La Lanterna per gustare la cucina tipica e genuina del luogo.

Trattoria La Lanterna. Venafro (Is) – Ingresso
Trattoria La Lanterna. Venafro (Is) – Ingresso

Siamo nei pressi della Cattedrale e del Teatro Romano, il locale si trova nei locali adibiti anticamente a magazzino di un antico palazzo baronale, il contesto è caratteristico siamo anche nei pressi del Parco regionale agricolo storico dell’olivo di Venafro. Parcheggiamo senza problemi vicino alla struttura e ci accomodiamo.  L’ingresso è caratteristico e molto bello, sembra la porta di una casa storica, ci accompagnano al nostro tavolo, baciato dal sole di questa bella Domenica autunnale che filtrava da una porta con vetro. Notiamo anche un bellissimo spazio esterno, che crediamo sia ideale per pranzare o cenare all’aperto d’Estate. Oggi in trattoria c’è un menù fisso, la fame comincia a farsi sentire e allora cominciano le danze.
Arriva il buonissimo pane locale.

Il pane
Il pane

Si parte con gli antipasti, tutti prodotti del territorio, genuini e lavorati con semplicità. Cominciamo con tocchetti di frittata di peperoni, broccoli “friarielli” e polpette di melanzane fritte, un incipit stuzzicante….

Frittatine con peperoni, con broccoli friarielli e polpette di melanzane
Frittatine con peperoni, con broccoli friarielli e polpette di melanzane

Bruschette con il lardo di Colonnata, aromatico, profumato che si scioglieva letteralmente in bocca...

Bruschette con lardo di Colonnata
Bruschette con lardo di Colonnata

Melanzane e zucchine grigliate, buone nella loro semplicità.

Melanzane e zucchine grigliate
Melanzane e zucchine grigliate

Accompagniamo il tutto con una profumata focaccia al forno.

Focaccia al forno
Focaccia al forno

Poi un piatto “robusto” della cucina contadina locale: zuppa di soffritto di agnello.

Zuppa di soffritto di agnello
Zuppa di soffritto di agnello

Ma non finisce qui, l’antipasto della trattoria continua con dei buonissimi broccoli “friarielli” serviti all’insalata, freddi conditi con un buonissimo olio locale a crudo.

Broccoli friarielli
Broccoli friarielli

E ancora i fagioli nel coccio, un altro classico della cucina contadina.

Fagioli al tegamino
Fagioli al tegamino

L’antipasto è stato abbondante, caratterizzato da prodotti, piatti e pietanze della cucina contadina locale. Tutto realizzato con materie prime freschissime e cucinate con semplicità e senza fronzoli.
Ecco il primo, una squisita lasagna al forno con polpettine di carne. Buonissima.

Lasagne con polpettine di carne
Lasagne con polpettine di carne

Ci concediamo una piccola pausa nel giardino esterno in attesa che arrivi il secondo. Il tempo di entrare ed ecco l’arista di maiale servita con patate al forno, altro classico.

Arista di maiale con patate al forno
Arista di maiale con patate al forno

Ci portano anche la frutta prima del dolce. Arance, mandarini, melograno e la feijoa, un frutto tropicale con una polpa profumatissima ed aromatica.

Frutta – arance, mandarini, feijoa e melograno
Frutta – arance, mandarini, feijoa e melograno

Poi il dolce, due proposte che ci dividiamo per assaggiarle entrambe. Una morbidissima torta agli agrumi, davvero buona.

Torta agli agrumi
Torta agli agrumi

E una millefoglie scomposta, eccezionale.

Millefoglie scomposta
Millefoglie scomposta

Accompagniamo il dessert con caffè e l’immancabile liquore di genziana (da queste parti ed anche in Abruzzo è un must).

Liquore di genziana
Liquore di genziana

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo la modica cifra di 25 euro a persona. Rapporto qualità- prezzo da non credere.

La Trattoria La Lanterna è un posticino che ci sentiamo di consigliare, qui si sta davvero bene. La location è molto caratteristica, Il personale è gentile e cortese, i sorrisi la fanno da padrone, i titolari sono tutti impegnati a far sentire gli ospiti coccolati. La cucina è genuina, verace, fatta con prodotti del territorio preparati senza fronzoli particolari. Non aspettatevi effetti straordinari o piatti da gourmet ma una cucina sincera e verace quello si e (cosa importante) il portafogli non ne risentirà, il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo.


Trattoria La Lanterna 
Via Terme
Venafro (Is)
Tel. 0865 904627 – 338 3637314
Visita il sito web della Trattoria La Lanterna

 

Pubblicato in Molise

Articoli di Tendenza

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