Siamo tornati nel territorio del baianese precisamente a Sperone all’Hosteria Le Gourmet, la casa del nostro amico oste Peppino Caramiello, il “cacciatore di bontà”, come ama definirsi sui suoi profili social. Peppino ogni settimana va alla ricerca (e documenta il tutto) delle eccellenze del territorio direttamente dai produttori. Molte delle verdure usate in cucina dal bravissimo chef Marco del Giudice e da Michele Malinconico provengono dall’orto di Peppino. Tutto questo per dire che qui, la ristorazione significa passione, competenza e ricerca. Per questo torniamo spesso all’Hosteria Le Gourmet, perché ci piace questo luogo che profuma di casa e di tradizione, e perché adoriamo le proposte di cucina dello chef Marco del Giudice. Anche la location ha il suo perché, un palazzo antico di inizi 900, tre sale (di cui una per la degustazione), due bei camini, c’è anche un gradevole spazio esterno arredato e illuminato con gusto dove poter pranzare o cenare durante la bella stagione.
Arriviamo in perfetto orario, ci accompagnano al nostro tavolo. Piccola raccomandazione che mi sento di fare: una volta seduto qui, dimentica orologi, telefonini, impegni e assapora il tempo, che va via lento come sorseggiare adagio un bel calice di vino.
Peppino ci illustra il menù, che viene presentato al tavolo e anche settimanalmente sui suoi canali social: ci sono due proposte di antipasti: degustazione di formaggi e l’antipasto di quattro portate, poi quattro primi, quattro secondi e tre dessert (formula vincente non si cambia). Questa è un'altra caratteristica dell’hosteria Le Gourmet: le proposte variano spesso questo perché lo chef lavora i prodotti e le materie prime di stagione e quelle scelte e selezionate insieme a Peppino.
Da bere prendiamo una minerale e un fantastico rosso un Falerno del Massico Doc, il Tacito di Nugnes, un vino ottenuto da un blend di 80% di Aglianico e 20% di PIedirosso. Un rosso possente, pieno di personalità che denota sentori di frutti rossi, vaniglia, spezie e un tannico equilibrato.
Falerno del Massico DOC Tacito di Nugnes
Prima dell’antipasto arriva l’aperitivo di benvenuto di Le Gourmet abbinato ad un calice di prosecco. Ecco il delicato e morbido pan brioche con mantecato di tonno.
Pan Brioche con mantecato di tonno
Il sedano al lampone con maionese al Wasabi, è bello da vedere e buonissimo.
Sedano al lampone con maionese al Wasabi
E involtino di pasta Brick con funghi e polvere di funghi.
Involtino di pasta Brick con funghi e polvere di funghi
Peppino poi ci fa degustare due formaggi, un pecorino amabilmente affinato in grotte di tufo e un caciocavallo stagionato del Gargano. Il pecorino sprigionava tutta la sua nota minerale e il suo sapore deciso, il caciocavallo del Gargano conquistava con la sua sapidità spinta e il suo gusto avvolgente.
Degustazione di formaggi
Ordiniamo due antipasti dell’Hosteria. L’antipasto è composto da quattro portate (due di carne e due di pesce), un vero e proprio viaggio, una degustazione che ti farà vivere una piacevole quanto inaspettata esperienza…Cominciamo con un filetto di sgombro con scapece di zucchine e salsa alle alici. Fantastico l’abbinamento dello sgombro con le zucchine fatte alla scapece come tradizione napoletana vuole, la salsa di alici lega bene il tutto con il suo gusto deciso.
Sgombro con scapece di zucchine e salsa di alici
La seppia all’amatriciana è davvero una proposta originale. Meravigliosa la seppia che si sposa a meraviglia con il guanciale e la salsa all’amatriciana. Avrei fatto volentieri il bis. Gran piatto davvero.
La seppia all'amatriciana
Stuzzicante e gustoso il miniburger di salsiccia di Bra con rosso d’uovo marinato e maionese di senape. Eccezionale il burger così come l’abbinamento al tuorlo marinato e alla mayo alla senape che lega benissimo e regala una bella spinta al piatto.
Mini burger di salsiccia di Bra con maionese di senape e uovo marinato
A chiudere l’antipasto una sorprendente minipiadina con pollo, salsa caesar e misticanza.
Piadina con pollo salsa caesar e misticanza
E’ il momento dei primi. Optiamo per i paccheri con crema di pomodori gialli e rossi, caciocavallo, limone e polvere di basilico. Un primo piatto stupendo nella sua semplicità.
Paccheri con pomodori gialli e rossi, caciocavallo, limone polvere di basilico
Ci viene servito anche un assaggio di risotto con aglio novello, ‘nduja e branzino marinato. Il riso è mantecato alla perfezione, risulta bello cremoso e saporito. Il branzino marinato è il plus che regala personalità al piatto. Chapeau.
Risotto con aglio novello, 'nduja e branzino marinato
Il nostro pranzo procede alla grande. Decidiamo di gustare anche due secondi. L’agnellone con salsa bernese e asparagi è una vera poesia. L’agnello è gustoso e si sposa a meraviglia con gli asparagi e con la salsa bernese, questa salsa meravigliosa di origine francese (che deriva il suo nome dalla regione del Bèarn) esalta la carne avvolgendola con la sua delicatezza.
L'agnellone con salsa bernese e asparagi
L’altro secondo che gustiamo è il pollo alla griglia con insalata di fagiolini e salsa di soia. Buonissimo il pollo, grigliato alla perfezione interessante l’abbinamento all’insalata di fagiolini con il tocco “orientale” della salsa di soia.
Pollo alla griglia con insalata di fagiolini e salsa di soia
Non possiamo finire il nostro pranzo senza un dolcetto. Scegliamo il rollè di pistacchio e lampone. Accompagniamo il dolce con un “nespolino” artigianale (che somiglia come sapore all’amaretto) e un caffè.
Rollè di pistacchio e lampone
Per il nostro pranzo all’Hosteria Le Gourmet paghiamo poco meno di 40 euro a persona. Ho trovato davvero fantastico il rapporto qualità – prezzo se consideriamo la qualità e il livello della proposta gastronomica e del servizio.
L’Hosteria Le Gourmet a Sperone è una certezza. Per me rappresenta una piacevole abitudine, la sensazione è quella che provi quando rivedi un vecchio amico a distanza di tempo, sicuro del fatto che lo riabbraccerai sempre con piacere. Da molti anni veniamo qui, perché ci sentiamo a casa e adoriamo la proposta di cucina dello talentuoso chef Marco del Giudice coadiuvato in cucina da Michele Malinconico, una proposta sempre diversa e originale ma legata sempre al territorio. L’Oste Peppino Caramiello ti accoglie sempre con il suo sorriso bonario ed è sempre pronto a spiegarti pietanze e prodotti, negli anni si è specializzato nella ricerca di prodotti di qualità andando alla ricerca di materie prime da piccole aziende e produttori, dando vita al suo personaggio di“cacciatore di bontà”. In cucina lo chef Marco del Giudice come detto, è una certezza e ha raggiunto livelli altissimi. Nei suoi piatti c’è una grande tecnica di base, passione e ricerca. Bravissima anche Felicia De Gennaro in sala, sempre gentile e affabile. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità - prezzo.
L’Hosteria Le Gourmet è un vero gioiello e si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro, gli indirizzi da non perdere. Vieni a trovare Peppino Caramiello non te ne pentirai. Garantiamo noi Templari del Gusto.
Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone ( Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la Pagina Fb dell’Hosteria Le Gourmet
E’ sempre piacevole tornare a Bovino, borgo gioiello della Daunia e ammirare le sue bellezze, il suo centro storico, il Castello, i palazzi antichi, i vicoletti caratteristici e le strade acciottolate e il Duomo (la Chiesa di Santa Maria Assunta) che risale addirittura al X secolo. La Daunia è un territorio che amo perché regala sempre emozioni, e poi perché qui certe tradizioni contadine sono ancora forti e radicate. Queste tradizioni si trovano anche in cucina. C’è un luogo a Bovino che per me rappresenta l’esaltazione della cucina contadina della Daunia, è l’Agriturismo Piana delle Mandrie.
Agriturismo Piana delle Mandrie. Bovino - Ingresso alla sala
Torno spesso e volentieri a trovare Nicola Consiglio e la sua famiglia. Nicola è l’anima di questo luogo, con annessa azienda agricola e caseificio e ha creato un piccolo capolavoro. Ma riavvolgiamo il nastro e cominciamo da principio. Piana delle Mandrie si trova poco fuori il borgo di Bovino sulla SP 121 in Contrada Padula proprio all’altezza del bivio Accadia – Panni.
Piana delle Mandrie è un fantastico agriturismo, con azienda agricola e caseificio. Qui producono e vendono formaggi meravigliosi e latticini, quelli che si possono degustare nel menù. Nicola Consiglio è il padrone di casa, il motore di Piana delle Mandrie. Sempre sorridente, ospitale come pochi, appassionato e preparato. Insieme alla moglie Agata e alla sua famiglia ha creato nel tempo un vero punto di riferimento, capace di richiamare persone da ogni dove. La cosa che colpisce è come riesca nonostante i tantissimi clienti a mantenere elevatissima la qualità delle proposte. Davvero complimenti.
Agriturismo Piana delle Mandrie - Caratteristico scorcio esterno
Da ricordare che Nicola Consiglio possiede anche il ristorantino La Cantina, piccola bomboniera nel centro storico di Bovino dove si trova una cucina più o meno simile a quella di Piana delle Mandrie ma con pochi coperti e in un contesto differente.
Cominciamo col dire che Piana delle Mandria è dotata di grande e comodo parcheggio.Quando arrivi qui, ti guardi intorno e vieni pervaso da una sensazione di pace. Intorno c’è verde, campagna, gli animali dell’azienda agricola che placidi si mostrano agli ospiti. La struttura è molto caratteristica, un casale di campagna costituito da più corpi. Domina la pietra viva e i colori come quelli della Provenza. Davanti all’ingresso poi macchia mediterranea, rosmarino, erbe spontanee e lavanda, che rendono poetico l’ambiente.
Agriturismo Piana delle Mandrie. Bovino - Caratteristica Insegna Esterna
Da sottolineare come Nicola Consiglio abbia messo su anche un vasto campo di lavanda che in certi periodi dell’anno regala agli ospiti e ai visitatori un tocco di poesia.
Veniamo accolti con grande gentilezza e ci accompagnano al nostro tavolo. C’è il pienone (come sempre) ma si sta davvero bene. Adoro l’atmosfera da antica casa di campagna che c’è all’interno: gli arredi, il legno, la pietra, i mobili restaurati, gli oggetti antichi che raccontano la vita dei campi. Ci sono ben tre ambienti. Noi siamo nella sala con un bellissimo camino rivestito con cementine antiche. Spettacolo…Passa a salutarci Nicola (prima di ritornare in cucina), sempre gentile e ci spiega quello che è il menù del giorno e le proposte fuori carta.
I caciocavalli del caseificio dell' Agriturismo Piana delle Mandrie a Bovino
A differenza di ciò che abbiamo trovato in altri agriturismi dove quasi sempre c’è un menù fisso. Qui oltre all’antipasto del Contadino che varia sempre a seconda della stagioni e della disponibilità e reperibilità delle materie prime, c’è la possibilità di ordinare alla carta e di scegliere tra cinque primi e cinque secondi. A parer mio questa cosa è un valore aggiunto per il cliente, anche se risulta cosa assai impegnativa per la cucina (soprattutto la Domenica e nei giorni festivi o di grande presenza clienti). Comunque avere la possibilità di scegliere cosa mangiare e magari anche di gustare l’abbondante antipasto più solo un primo o un secondo, è una cosa davvero importante.
Da bere ci portano una minerale e un buonissimo vino della casa (in bottiglia), un Nero di Troia bello generoso e corposo. Cominciamo con due antipasti del Contadino, un vero trionfo di bontà. Cominciamo con delle frittelline di pasta cresciuta calde, calde, sempre gradite e invitanti...
Frittelle di pasta cresciuta
Ecco poi un piatto con del meraviglioso salamino di maialino nero e una degustazione di formaggi prodotti dal Caseificio di Nicola Consiglio: formaggio al limone, uno al peperoncino e uno al rosmarino con una marmellata di mela annurca. Il salamino è semplicemente fantastico, così come i formaggi, quello aromatizzato al limone mi ha conquistato…
Salamino di maialino nero e formaggi
Poi ci servono una nostra vecchia conoscenza: la ricotta prodotta da loro. Una ricotta dal sapore unico, dolce, morbida, delicata. Da provare assolutamente…
La meravigliosa ricotta del Caseificio dell'Agriturismo Piana delle Mandrie a Bovino
L’antipasto continua con un assaggio di parmigiana di melanzane (paradisiaca) e pizza di patate.
Parmigianina di melanzane e pizza di patate
Poi un piatto che mi ha emozionato nella sua semplicità: polpette con pane e ricotta e un sugo di pomodoro che mi ha praticamente costretto alla scarpetta.
Polpette con pane e ricotta
Ecco un piatto che forse più di ogni altro racconta la cucina contadina della Daunia: purè di fave con cicoria ripassata, crostini di pane, guanciale croccante e peperone crusco. Qui davvero siamo alla sublimazione di quelle che sono le tradizioni locali. Il purè di fave, profumato, delicato, aromatico si sposa a meraviglia con il sentore amarognolo della cicorietta ripassata in padella. Il crostini di pane regalano la nota croccante, il guanciale croccante con il suo sapore pieno e rustico esalta il tutto. A chiudere il cerchio il peperone crusco con il suo sapore inconfondibile che regala quella spinta in più.
Purè di fave con cicoria ripassata, crostini di pane, guanciale croccante e peperone crusco
Chiudiamo l’antipasto con il pancotto con patate e verdure di campo. Che meraviglia la presenza delle patate nel pancotto, proprio come si faceva un tempo. Altra pietanza della tradizione che ho gradito molto..
Pancotto con verdure di campo e patate
L’antipasto del contadino di Piana delle Mandrie non è un semplice antipasto, ma è una vera “sinfonia”, un compendio delle tradizioni contadine della Daunia, realizzato con prodotti in gran parte provenienti dell’azienda agricola di famiglia. Spettacolo allo stato puro. Ordiniamo anche due primi e la nostra scelta cade su un vero e proprio must di Piana delle Mandrie, un piatto amatissimo dai clienti e che è sempre in carta: i fusilli campani del Brigante con capocollo, pomodorino e cubetti di caciocavallo fuso. La cosa che colpisce di questo piatto è l’equilibrio dei sapori. Anzitutto va detto che la scelta del formato di pasta è azzeccata, infatti il fusillo irpino è tenace al morso, regala soddisfazione e si sposa a meraviglia con il sugo di pomodorino, la morbida nota del caciocavallo fuso e la sapidità rustica del capocollo. Un piatto talmente buono che qualche tempo fa abbiamo chiesto a Nicola Consiglio di regalarci la ricetta.
Fusilli irpini del Brigante
L’altro primo che degustiamo sono i cavatelli con cime di asparagi, pomodori secchi, cacioricotta e guanciale di maialino nero. Interessante l’abbinamento degli asparagi con i pomodori secchi. Il cacioricotta insieme al guanciale danno quella spinta sapida al piatto che lo rende gradevole e dal sapore quasi “rustico”.
Cavatelli con cime di asparagi, pomodori secchi, cacioricotta e guanciale.
Siamo sazi ma decidiamo comunque si concederci un secondo in due. Optiamo per l’arrosto di maialino cotto a bassa temperatura con cicorietta ripassata. La carne era morbida, gustosa e succosa, si scioglieva letteralmente in bocca.
Arrosto di maialino cotto a bassa temperatura con cicoria ripassata
Come contorno prendiamo delle rassicuranti patate al forno (che si stanno sempre bene).
Patate al forno
Saltiamo il dolce, prendiamo un caffè e un nocino artigianale, davvero ottimo.
Il loro nocino artigianale
Paghiamo per il nostro pranzo da Piana delle Mandrie a Bovino 75 euro in due. Ottimo il rapporto qualità prezzo soprattutto se consideriamo la qualità e la generosità della proposta gastronomica.
l’Agriturismo Piana delle Mandrie è uno dei miei indirizzi preferiti. La location è suggestiva, particolare, caratteristica: un casolare di campagna restaurato immerso nella natura dove si respira la tradizione. Una tradizione che puoi vedere negli oggetti alle pareti che rimandano alla vita contadina, nei mobili antichi restaurati, nella proposta gastronomica che è eccellente.
Consiglio di non perderti l’antipasto del Contadino, vario e abbondante e che cambia in base alla stagionalità e disponibilità delle materie prime. Ottimi i formaggi del loro caseificio, le polpette con pane e ricotta con sugo di pomodoro mi hanno emozionato e fatto tornare in mente nonna. Il purè di fave con cicoria ripassata, crostini di pane, guanciale croccante e peperone crusco è poesia del territorio. Ottimo il pancotto con verdure di campo e patate. Tra i primi, nota di merito ai fusilli irpini del Brigante con pomodorini, capocollo e dadini di caciocavallo fuso. Assaggiandoli capirai perché sono uno dei piatti più amati dai clienti di Piana delle Mandrie. Qui anche i bambini hanno di che divertirsi grazie alla presenza di giochini e alla possibilità di ammirare gli animali della fattoria. La cucina di Piana delle Mandria è quella della tradizione contadina della Daunia che qui grazie a Nicola Consiglio, ad Agata e a tutta la loro squadra, trova la sua sublimazione. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Il servizio è dinamico, veloce e informale. Da provare anche la loro pizza che propongono la sera, pizza fatta in modo totalmente naturale con farine di grani autoctoni e ingredienti bio dell’agriturismo.
Piana delle Mandrie a Bovino è un indirizzo che non può mancare in agenda e si conferma nella nostra guida sul web, tra quelli che sono i migliori agriturismi in assoluto. Esperienza fantastica. Garantiamo noi.
Agriturismo Piana delle Mandrie
Sp. 121 – Incrocio Panni Accadia
Contrada Padula
Bovino (Fg)
Tel. 0881966406 – 3897897956
Visita la pagina Fb dell’Agriturismo Piana delle Mandrie
Trani è un vero gioiello, città di una bellezza folgorante affacciata sulla costa pugliese, con il suo affascinante porto, il borgo antico, il Castello Svevo, la sua incredibile Cattedrale che si staglia imponente con alle spalle il blu intenso del mare, il quartiere ebraico (la Giudecca) e tanto altro. Trani vanta anche una radicata e importante tradizione enogastronomica. Spesso veniamo da queste parti, perché qui non mancano gli indirizzi degni di nota dove gustare una cucina di alto livello prevalentemente di mare. Ma proprio a Trani, durante la nostra ultima visita, abbiamo fatto una fantastica scoperta: Meraviglioso Bistrot.
Meraviglioso Bistrot. Trani - Insegna Esterna
Comincio col dire che il locale è piccolo e curato e si trova non lontano dal pittoresco porto di Trani, in una stradina e una piazzetta che si trovano in posizione oserei dire strategica. Da qui infatti, a piedi con una piacevole passeggiata, si può arrivare al porto, alla Cattedrale, al Castello e alla Giudecca. Meraviglioso Bistrot è il sogno realizzato da Giusy e Giuseppe, quello di creare un ristorante tutto loro, dove poter esprimere il loro concetto di accoglienza e di cucina. Meraviglioso Bistrot è piccolo, intimo, curato, con una trentina di coperti e tavoli anche all’esterno, proprio nella piazzetta di fronte al locale, dove poter pranzare o cenare durante la bella stagione. Il menù è semplice, spartano, ci sono proposte di terra e di mare, pochi i piatti in carta, proprio perché la cucina qui è espressa, e realizzata seguendo rigorosamente la stagionalità, fatta con materie prime di qualità ed un pescato freschissimo. Noi da bere ordiniamo una minerale e un bianco che adoriamo, una bottiglia di Chardonnay di Tormaresca, ottenuto da uve Chardonnay in purezza questo vino si presenta di un bel colore giallo paglierino, con sentori di frutta gialla e agrumi, ma anche floreali. Al palato si presenta morbido, aromatico e con una bella mineralità. Ottima scelta.. Cominciamo con l’antipasto…
In carta mi aveva incuriosito l’uovo barzotto con fonduta di patate, capocollo croccante e tartufo nero estivo ..
Uovo barzotto con fonduta di patate, capocollo croccante e tartufo nero estivo
A dir poco spettacolare, un piatto concepito alla perfezione, una vera esplosione di gusto con un equilibrio invidiabile. In questo piatto c’è tutto: la morbida delicatezza dell’uovo che fa l’amore con la soave vellutata di patate, la nota croccante del capocollo e il sapore forte e deciso del tartufo nero che non copre ma accompagna quasi poeticamente il tutto. Chapeau….
Uovo barzotto con fonduta di patate, capocollo croccante e tartufo nero estivo - Dettaglio
Continuiamo con alcuni antipasti di mare. Le barchette di patate e riso con gamberi in salsa cocktail creano dipendenza: gustose, croccanti, invitanti e ho trovato davvero azzeccato l’abbinamento con i gamberi in salsa cocktail.
Barchette di riso e patate con gamberi in salsa cocktail
Il polpo scottato su purea di favette e crostini di pane è un bellissimo incontro di terra e mare. La presenza della purea di fave racconta la tradizione contadina pugliese e si sposa a meraviglia con il polpo (tenerissimo per la cronaca).
Polpo in crema di favette e crostini di pane
Il gentile e sorridente Giuseppe ci fa assaggiare anche un sautè di cozze, fatto come si deve e invitante. Come fai a resistere e a non fare la scarpetta con quel sughetto paradisiaco che profuma di mare? Infatti mi sono dovuto arrendere, hanno vinto le cozze…
Sauté di cozze
Chiudiamo il nostro antipasto con un trancetto di baccalà in tempura su letto di pomodorino fresco. Davvero di ottima fattura il baccalà, croccante fuori e morbido e saporito all’interno.
Baccalà in tempura e pomodorino fresco
Gli antipasti di Meraviglioso Bistrot ci hanno convinto. Piatti semplici come concetto ma ben preparati e con una materia prima eccellente. L’attesa del primo aumenta…. La nostra scelta cade sui tagliolini ai frutti di mare, e abbiamo fatto benone. La scelta del formato di pasta l’ho trovata geniale, i tagliolini infatti si mantengono belli umidi ed esaltano il sughetto gustosissimo, sapido il giusto e generoso. Davvero un bel piatto. Complimenti….
Tagliolini ai frutti di mare
Ordiniamo anche due secondi, una grigliatina di mare (gamberone, polpo e seppiolina).
Grigliata mista di pesce
E un’ottima frittura di calamari e gamberi, il fritto era perfetto, asciutto, non unto, i calamari in particolare, si sono mantenuti croccanti all’esterno e morbidi all’interno.
Frittura di calamari e gamberi
Saltiamo nostro malgrado il dolce e prendiamo un caffè e un calice di Moscato di Trani, degna chiusura del nostro pranzo da Meraviglioso Bistrot.
Moscato di Trani
Chiediamo il conto e paghiamo 85 euro in due. Abbiamo trovato davvero un fantastico rapporto qualità – prezzo.
Meraviglioso Bistrot è stata una vera sorpresa. Il locale piccolo, raccolto, intimo si trova non distante dal Porto di Trani in una tranquilla stradina. Giuseppe e Giusy sono fantastici padroni di casa, giovani, appassionati. Da Meraviglioso Bistrot trovi una genuina e sincera accoglienza e una proposta gastronomica che non delude le attese. Pochi i piatti in carta ma ben eseguiti, segno di una cucina espressa e che segue la stagionalità e la disponibilità delle materie prime e del pescato (sempre fresco). L’uovo barzotto con fonduta di patate, capocollo croccante e tartufo nero estivo è uno spettacolo per gli occhi e il palato, le barchette di riso e patate con gamberi in salsa cocktail creano dipendenza. Il polpo su purea di favette e crostini di pane è super. Ottimi e generosi i tagliolini ai frutti di mare. Giusy che proviene da una famiglia di ristoratori, in cucina sa il fatto suo, Giuseppe invece, ama il rapporto con gli ospiti e i clienti. Sufficiente la carta dei vini (con prevalenza di etichette pugliesi). Dettaglio non trascurabile, abbiamo trovato un fantastico rapporto qualità – prezzo. Meraviglioso Bistrot a Trani è da segnare in agenda ed entra nella nostra guida sul web degli indirizzi da non perdere. Rivelazione…
Meraviglioso Bistrot
Via Elena Comneno, n.27
Trani (Bt)
Tel. 334 858 3874
Visita la pagina Fb di Meraviglioso Bistrot.
Siamo in Irpinia, precisamente a Castelfranci, suggestivo borgo della Valle del Calore che si trova su una collina circondato da ricchi vigneti e uliveti. Questo è un territorio fortunato e fertile, naturalmente la produzione di vino e olio sono tra i caratteri distintivi di questo luogo, il cui centro storico regala interessanti edifici e testimonianze del passato, come Palazzo Vittoli. Questa meravigliosa dimora storica risale al 1818 come si può leggere sul portale all’ingresso. Palazzo Vittoli è la perfetta location per eventi e momenti da ricordare, grazie alla struttura, al verde che lo circonda, alle sale eleganti e raffinate dove si respira il passato. Qui si può anche pernottare, ci sono infatti 3 suite arredate con gusto e cura dei particolari. Ma Palazzo Vittoli ha anche un ristorante fantastico, dove poter gustare una cucina irpina presentata con un tocco di modernità ma senza tradire le radici.
Noi siamo stati qui a pranzo e siamo capitati nel giorno in cui si celebrava un "must irpino" ossia la maccaronara, pasta tipica della zona preparata ancora come tradizione vuole. Ci accomodiamo al nostro tavolo e diamo un’occhiata al menù. C’è la possibilità di optare per 3 percorsi degustazione (di tre, quattro o sei portate) oppure si può ordinare alla carta. Ci sono ben otto proposte di antipasti, una sezione dedicata alla maccaronara con quattro proposte, sei primi tre secondi e tre dessert. La cosa che balza all’occhio è la presenza costante dell’Irpinia con prodotti e materie prime di questo territorio meraviglioso (dai salumi irpini, al pecorino Carmasciano, al tartufo nero, per citarne qualcuno). In attesa di ordinare ecco il benvenuto dello chef: crocchè di patate con fonduta di pecorino Carmasciano e polvere di mortadella, davvero spettacolare soprattutto la fonduta di Carmasciano che si sposava a meraviglia con il crocchè.
Crocchè di partate con fonduta di pecorino Carmasciano e polvere di mortadella
Da bere prendiamo una minerale e una bottiglia di Fiano Casefatte dell’Azienda agricola Boccella, un bianco ricco di personalità con sentori di agrumi e pesca. Al palato questo Fiano mostra un bel corpo e un finale lungo e sorprendente. Come antipasti cominciamo da un piatto della tradizione, il mitico baccalà alla Pertecaregna servito su vellutata di scarola all'irpina e polvere di peperone crusco. Lo chef Antonio Guerriero è stato bravissimo a dare alla proposta una nuova veste e a presentare questo piatto tipico irpino in un modo creativo e accattivante. Interessante l’abbinamento con vellutata di scarola. Il peperone crusco altro ingrediente immancabile nel baccalà alla Pertecaregna è presente ma in polvere. Giusto per dargli il sapore e non discostarsi troppo dalla ricetta originaria.
Baccalà alla Pertecaregna su vellutata di scarola all'irpina e polvere di peperone crusco
L’altro antipasto è davvero particolare, un cestino di pasta sfoglia con yogurt di Carmasciano fave e pancetta irpina. Anche qui c’è il territorio grazie alla presenza della pancetta irpina ma soprattutto del Carmasciano servito a mo’ di yogurt. Idea geniale….
Cestino di pasta sfoglia con yogurt di Carmasciano fave e pancetta irpina
Visto che c’era in carta la sezione dedicata alla maccaronara, decidiamo di gustarla, in due diverse verioni. La classica maccaronara al ragù irpino della tradizione. Buonissimo il ragù, bello tirato, fatto come si deve.
Maccaronara al ragù irpino della tradizione
E poi una spettacolare e cremosa maccaronara al tartufo nero di Bagnoli e fonduta di Carmasciano.
Maccaronara al tartufo nero di Bagnoli e fonduta di Carmasciano
Decidiamo anche di prendere un secondo da dividere: lombatina di vitello sfumata al Fiano con salsa in agrodolce e mousse di patata. La lombatina di vitello era spettacolare, morbida e gustosa.
Lombatina di vitello sfumata al Fiano con salsa in agrodolce e mousse di patata
Chiudiamo con due dessert, una pasta sfoglia con crema, amarena e Don Fa (vino fortificato e aromatizzato alle foglie di amarena). Divino.
Pasta sfoglia con crema amarena e Don Fa
E una ricotta mantecata su frolla alla cannella e granella di pistacchio. Questo dolce mi ha rapito, grazie alla gustosa ricotta di capra locale lavorata dallo chef in modo sublime.
Ricotta mantecata su frolla alla cannella e granella di pistacchio
Facciamo un giro di amari e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Palazzo Vittoli Ristorante poco più di 50 euro a persona. Fantastico davvero il rapporto qualità – prezzo.
Palazzo Vittoli Ristorante a Castelfranci è un piccolo gioiello. La location è unica, si tratta infatti di una dimora storica datata 1818, inserita nel cuore del borgo, ideale per eventi, momenti da ricordare e dove si può anche pernottare grazie alle 3 suite raffinate e curate in ogni dettaglio. Il Ristorante splende di luce propria grazie alla bravura del giovane chef Antonio Guerriero, capace di dare un abito nuovo e creativo ai piatti della tradizione irpina. Buona e fornita la carta di vini, in prevalenza irpini. Il servizio è impeccabile. Fantastico il rapporto qualità – prezzo. Palazzo Vittoli Ristorante entra nella nostra guida sul web degli indirizzi da non perdere. Fantastica scoperta. Garantiamo noi.
Palazzo Vittoli – Ristorante
Via Roma, n.28
Castelfranci (Av)
Tel. 347 981 1798
Visita il sito web di Palazzo Vittoli
Siamo tornati a pranzo al Ristorante Don Raffaè a Mariglianella. Memori della nostra passata esperienza assolutamente da ricordare, eravamo curiosi di provare alcune delle nuove proposte in carta dello chef Giuseppe Brescia, che ci aveva davvero ben impressionato l’ultima volta che siamo stati qui.
Il Ristorante Don Raffaè si raggiunge con estrema facilità, si trova infatti a Mariglianella nella centralissima Via Marconi, a poche centinaia di metri dal confine con Marigliano, a pochi Km da Pomigliano ma anche dal nolano. Il locale all’interno è come lo ricordavamo: un unico ambiente che si sviluppa in lunghezza, domina il bianco, i colori chiari e il legno la fanno da padroni, la mise en place è semplice ma al contempo raffinata. Nel complesso Don Raffaè regala una sensazione quasi sussurrata di familiarità e di accomodante accoglienza. Qui la cucina di mare regala piacevoli sorprese con piatti che partono dalla tradizione ma vengono presentati in chiave moderna, e per certi versi creativa ma senza forzature o eccessi. Altra cosa che caratterizza Don Raffaè è la cura maniacale nella scelta di prodotti e materie prime e un pescato sempre fresco.
In carta ci sono sei proposte di antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert. Il menù segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti e la disponibilità del pescato. In attesa dei nostri antipasti ordiniamo da bere: una minerale e una bottiglia di Roero Arneis di Bersano, azienda piemontese storica. Questo bianco ottenuto da uve Arneis in purezza è sorprendente.Questo vitigno pare risalga addirittura al 400. Bellissimo il colore giallo paglierino tenue, con sentori floreali e minerali.
Roero Arneis di Bersano
Prima degli antipasti ecco l’entreé dello chef Giuseppe Brescia: cremoso all’arachide con tartare di gambero, tartelletta di finto pomodoro con all’interno tartare di pesce e bon bon di mare con mayo alla curcuma. L’incipit è notevole, il cremoso all’arachide abbinato alla tartare di gambero conquista, la tartelletta di finto pomodoro è delicata e nasconde una voluttosa farcia di tartare di pesce, il bon bon di mare è delicato e gustoso, perfetta la scelta della mayo aromatizzata alla curcuma.
Entreé
Il tempo di sorseggiare un calice di vino, di fare due chiacchiere e arrivano i nostri antipasti. Ecco le immancabili e invitanti frittelline di alghe, calde calde e profumate….
Frittelline di alghe
Abbiamo preso poi un’insalata di mare da standing ovation, morbida, saporita, ben condita, gustosa.
Insalata di mare
Dalla cucina ci fanno degustare una meraviglia, un salume di mare: capocollo di ricciola fatto con sapienza e amore dallo chef. Fantastico il connubio tra il sapido e l’affumicato.
Salume di mare - Capocollo di ricciola
E poi un antipasto misto: baccalà con friarielli e latte di baccalà, parmigianina di orata fatta con orata marinata, riduzione di pomodoro, olio al basilico e mozzarella, waffle con gamberi e crema di patate. E poi un po’ di tradizione con un buonissimo polpo alla Catalana. Una vera sinfonia di gusto, con nota di merito per il baccalà con i friarielli e latte di baccalà e la parmigianina di orata..
Antipasto misto
E’ il momento dei primi. Il risotto cacio, pepe e baccalà è una rivelazione. Mantecato alla perfezione, cremoso, sapido e dolce allo stesso modo, con uno spiccato e mirabile equilibrio d’insieme.
Risotto cacio pepe e baccalà
I ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze sono strepitosi. Ho trovato davvero azzeccatissimo questo abbinamento che esalta al massimo la morbida delicatezza dei ravioli rigorosamente handmade fatti a regola d’arte dallo chef Giuseppe Brescia.
Ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze
Gli spaghettoni alle vongole sono una rassicurante certezza. Fantastici, in questo caso fatti con pomodorini gialli e rossi che donano un “plus” di sapore e colore ad un piatto a cui mancava davvero solo la parola ...
Spaghettoni alle vongole con pomodorini gialli e rossi
Michela in sala è impeccabile, così come il personale gentile e discreto. Decidiamo di prendere anche alcuni secondi da dividere. Ecco una buonissima grigliata di pesce spada e seppia..
Pesce spada e seppia alla griglia
Poi una fritturina di calamari che ci sta sempre bene, fatta davvero come si deve. I calamari freschissimi e morbidi, il fritto asciutto, non unto e leggero.
Fritturina di calamari
Ma il gradino più alto del podio, va a questo meraviglioso pesce spada croccante con spinaci e crema di patate. Davvero spettacolare.
Pesce spada croccante con spinaci e crema di patate
Saltiamo il dessert, ci concediamo un giro di amari e limoncello e un caffè. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo al Ristorante Don Raffaè a Mariglianella poco più di 45 euro a persona.
Il Ristorante Don Raffaè ormai è una garanzia. Il locale è gradevole, curato ma senza eccessi. Le proposte di cucina dello chef Giuseppe Brescia conquistano grazie ad un connubio perfetto fra la tradizione e la modernità e ad una fantastica tecnica di base. Il menù cambia spesso e segue la stagionalità, la disponibilità delle materie prime e del pescato (sempre fresco). Ottimi e creativi gli antipasti, tra i primi che abbiamo gustato, i ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze meritano un plauso convinto, così come gli spaghettoni alle vongole, belli saporiti, sapidi e appaganti (era da un po’ che non ne mangiavo di così buoni). Tra i secondi il pesce spada croccante con spinaci e crema di patate sicuramente è il piatto che resta nella memoria. Buona la carta dei vini. Il servizio è informale e veloce, Michela in sala sa il fatto suo ed è una perfetta padrona di casa. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Non possiamo che confermare il giudizio positivo che abbiamo espresso anche la prima volta che siamo venuti qui. Il Ristorante Don Raffaè a Mariglianella non può mancare tra gli indirizzi in agenda. Certezza.
Ristorante Don Raffaè
Via G. Marconi n. 153
Mariglianella (Na)
Tel. 081 231 9127
Visita il sito web del Ristorante Don Raffaè
Venire da PiGreco Pizzeria a Volla ormai per noi è diventata una piacevole abitudine. Appena possibile torniamo qui per gustare le novità nel menù. Questo è decisamente uno dei nostri “indirizzi pizza” preferiti, adoriamo infatti la pizza “matematicamente perfetta” di Corrado Alfano frutto di studio, passione e impegno costanti. Ma andiamo per gradi. Siamo a Volla a pochi Km da Napoli. PiGreco Pizzeria è un locale decisamente gradevole con una bella sala interna, un bel dehors con grandi vetrate, la qual cosa lo rende soprattutto di giorno, molto luminoso. L’arredo è curato, essenziale direi, moderno ma trasmette un piacevole sensazione di familiarità. A trasmettere calore ci pensano Giulia, la moglie di Corrado e i figli, Rossella e Umberto con la loro gentilezza. Insieme al resto della squadra regalano sorrisi e sono sempre presenti in sala e pronti a consigliare gli ospiti.
PiGreco Pizzeria. Volla - Insegna Esterna
Al banco pizza, al “posto di combattimento” c’è Corrado Alfano, sempre in prima linea con il suo team. Una squadra affiatata e compatta la sua che ha un solo grande obiettivo: offrire un prodotto di eccellenza e una pizza che si lasci ricordare.
Cominciamo spulciando il menù. Spiccano tra gli antipasti alcune nostre vecchie e amate conoscenze, le mitiche frittatine di PiGreco Pizzeria, ci sono tre proposte la Classica con il cuore di ragù alla bolognese, la "Frittatina Innovazione" con crema di friarielli, salsiccia e panatura croccante e quella con cuore di ragù alla Genovese. Da non perdere anche il bun fritto con la mozzarella di bufala campana e i mitici crocchè classici di Corrado Alfano con patata gialla di Avezzano e provola. Se si è almeno in due e si vuole “godere” con i fritti, ti consigliamo la Selezione di fritti esclusivi che comprende arancino con funghi porcini, speck e fonduta di gorgonzola, gli scagnuzzielli e “Muzzarella Bun” con mozzarella affumicata, noci tostate e speck. Poi ovviamente ci sono le pizze, fra tradizione e innovazione. Oltre 25 proposte pizza con abbinamenti studiati e farciture capaci di nobilitare i prodotti di stagione e le eccellenze territoriali. A chiudere una carta davvero ben concepita ci sono i Ripieni e i Padellini, realizzati con impasti ad alta idratazione e farine poco raffinate, ricche di crusca e due proposte di pizze in Doppia cottura, fritta e al forno. La carta di PiGreco Pizzeria è ben studiata e in grado di venire incontro alle esigenze di tutti.
PiGreco. La Pizzeria di Corrado Alfano
Cominciamo con una degustazione delle nostre amate frittatine. Andiamo di tripletta: ecco la Classica con il cuore di ragù alla bolognese, la "Frittatina Innovazione" con crema di friarielli, salsiccia e panatura croccante e quella con cuore di ragù alla Genovese. Il fritto è asciutto, non unto, croccante. Delle tre (eccellenti) nota di merito va alla frittatina con cuore di Genovese a dir poco paradisiaca…
Frittatine
E’ il momento delle pizze, e come sempre accade partiamo dalla Margherita fatta con pomodoro bio, fior di latte di Agerola e olio Evo.
La Margherita di Corrado Alfano
Standing ovation per una “signora Margherita” che viene ancor più esaltata grazie ad un impasto fragrante e profumato.
La Margherita - Dettaglio Alveolatura
Corrado Alfano poi ci fa gustare una new entry nel menù la pizza denominata “In Piazza” del Campo, con stracciata di bufala, finocchiona toscana, pomodorini semi dry e zucchine marinate in olio sale e limone. Meraviglioso l’equilibrio degli ingredienti della farcitura che si abbracciano in modo sensuale….
La new entry nel menù di PiGreco Pizzeria - La In Piazza del Campo
La “In Piazza” di PiGreco Pizzeria è una pizza spettacolare e particolare realizzata con un impasto ai 9 cereali idratato all’85%, con il 50% di preimpasto biga e un blend di farine di tipo 1, tipo 2 e multicereali. Il risultato è un’alveolatura ben strutturata e una fragranza e un profumo incredibili.
La In Piazza del campo - Dettaglio
Si continua con una delle nostre pizze preferite: la Brontese, fatta con pesto di pistacchio di Bronte, mozzarella di bufala campana DOC, mortadella, ricotta di pecora aromatizzata al limone, granella di pistacchio e olio Evo.
PiGreco Pizzeria. Volla - La Brontese
Il connubio della mortadella e del pesto di pistacchi di Bronte con la ricotta di pecora stemperata e rinfrescata dal limone è godimento allo stato puro.
PiGreco Pizzeria. Volla - La Brontese vista dall'alto
Il tutto sublimato dall’impasto, soffice e fragrante al contempo. Un impasto lievitato alla perfezione e soffice del resto l’alveolatura parla da sé….
La Brontese - Dettaglio alveolatura
Chiudiamo la nostra degustazione di pizze da PiGreco Pizzeria con la Gratinara fatta con pomodoro bio, pane aromatizzato croccante, pomodorini semi dry gialli e rossi, alici di Cetara, olive nere di Gaeta e Olio Evo. Gradevolissima questa pizza dove il dolce dei pomodori sposa il sapido delle alici di Cetara e dove il pane aromatizzato croccante regala una piacevole sensazione ad ogni morso.
La Gratinara
La pizza che abbiamo gustato questa sera da PiGreco Pizzeria è realizzata con poolish al 25%. Quindi la percentuale di preimpasto nell’impasto finale è del 25% e un blend di farine di tipo 1, tipo 0 e tipo 2. Tutto il processo di lievimaturazione dura 48 ore. Il risultato è una pizza fragrante e soffice allo stesso tempo, profumata e invitante. Una pizza leggera e digeribile come una nuvola.
La Gratinara - Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto indiretto realizzato con un prefermento (poolish) e un blend di farine studiato in modo sapiente.
- Prodotti e materie prime di eccellenza.
- Fritti super (in particolare le frittatine).
- Corretto il rapporto qualità – prezzo.
"Repetita Iuvant" dicevano i latini, anche noi ci ripetiamo volentieri per chiarire il concetto. PiGreco Pizzeria a Volla si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra quelle che sono le Pizzerie da non perdere. Il locale è gradevole, informale e giovanile. La pizza di Corrado Alfano è una certezza, realizzata con un impasto studiato e lavorato a regola d’arte e ingredienti e prodotti di grande qualità. Super i fritti, in particolar modo le frittatine (ode a quella con il cuore di Genovese). Tra le pizze la Margherita è una rassicurante garanzia, la “In pIazza” sorprendente e particolare, la Brontese una vera poesia. Il personale in sala è veloce e professionale. Il rapporto qualità prezzo assolutamente corretto (Margherita a 5 euro, Marinara a 4,5 euro, la Provola e Pepe a 5 euro) e nessuna pizza, tranne i Padellini, supera i 10 euro. PiGreco Pizzeria a Volla è decisamente un indirizzo da segnare in agenda. Garantiamo noi.
PiGreco Pizzeria
Via Famiglietti n.6
Volla (Na)
Tel. 081 399 9233
Visita la pagina Fb di PiGreco Pizzeria
Il nostro viaggio alla scoperta degli indirizzi da non perdere ci porta a Bagnoli Irpino. Questo borgo irpino è un vero gioiello in cui storia e natura si fondono alla perfezione. Bagnoli è nota per la produzione del pecorino, è paese di tartufi (il nero di Bagnoli è una vera prelibatezza), di castagne. Il centro storico cattura il visitatore con le sue viuzze acciottolate, i palazzi antichi, le Chiese e per certi scorci che restano nella memoria. Bagnoli Irpino è famosa anche per la sua frazione Laceno, dove c’è il lago, meta di turisti e visitatori che giungono da ogni dove alla ricerca di pace, natura e tranquillità. Proprio qui a Bagnoli Irpino, nella contrada di Rosole poco fuori il paese ci siamo fermati a pranzo all’Agriturismo il Rivolo.
Agriturismo Il Rivolo. Bagnoli Irpino - Insegna esterna
Faccio una premessa, non è la prima volta che veniamo qui. Siamo innamorati di questo posto, della genuina ospitalità di Alessandra e Vito, dell’amore per la sua terra e la sua abilità di casaro del signor Matteo e delle proposte di cucina dal bravissimo chef Maurizio Landolfi capace di presentare dei piatti incredibili con la genuina materia prima locale. Dopo la solita calorosa accoglienza che ci è stata riservata, ci accomodiamo al nostro tavolo con vista sul verde.
Agriturismo Il Rivolo. Bagnoli Irpino - Il nostro tavolo con vista sul verde
Diamo uno sguardo al menù. L’Agriturismo Il Rivolo propone un menù alla carta, si può scegliere liberamente cosa mangiare, non c’è menù fisso. Le proposte sono varie, calibrate e hanno un minimo comune denominatore: freschezza e stagionalità. Cominciamo ordinando gli antipasti e una bottiglia di aglianico irpino dell’Azienda Agricola Boccella Rosa di Montemarano, un vino di un bel colore rosso intenso, con sentori di frutti di bosco e spezie, con un bel tannino e un equilibrio invidiabile. Davvero un’ottima scelta.
L'Aglianico dell'azienda agricola Boccella Rosa
Cominciamo con un entreé davvero notevole: bignè salato con ricotta, acciughe, limone e mantecato di baccalà con cialda di pane fritto. Meraviglioso e soffice come una nuvola il bignè salato, esaltato dalla ricotta che ben si legava alla sapidità delle acciughe. Il mantecato di baccalà con la sua morbida consistenza era accompagnato dal “crunch” del pane fritto.
Bignè salato con ricotta, acciughe, limone e mantecato di baccalà con cialda di pane fritto
E ancora ecco una deliziosa parmigianina, e un mini bun con un classico irpino, la ciambottina di verdure. Tutto buonissimo.
Parmigianina di melanzane e mini bun con ciambottina di verdure
La zuppa di fave con pancetta e pecorino bagnolese mi fa fare un tuffo nelle tradizioni contadine di un tempo.
Zuppa di fave con pancetta e pecorino bagnolese
L’uovo pochè con crema ai piselli e scaglie di pecorino bagnolese merita un applauso convinto. Piatto ben studiato ed eseguito alla perfezione.
Uovo poché con crema ai piselli e scaglie di pecorino bagnolese
Mi è piaciuto molto l’abbinamento dell’uovo con la delicata crema ai piselli. CI stava benissimo anche il pecorino bagnolese che regalava una bella nota saporita e sapida al tutto.
Uovo poché con crema ai piselli e scaglie di pecorino bagnolese - Dettaglio
Nell’antipasto non poteva mancare una degustazione di formaggi. Il caciocavallo di Bagnoli Irpino. Si trattava di un caciocavallo “giovane” con una stagionatura di quattro mesi.
Caciocavallo di Bagnoli Irpino
E l’immancabile e delizioso pecorino Bagnolese, formaggio per cui ho un debole. Meraviglia del territorio.
Il pecorino bagnolese
Alessandra è sempre presente e precisa nel raccontarci pietanze e prodotti. Dopo queste delizie attendiamo i primi. Optiamo per un risotto mantecato alla crema di carciofi, fonduta di caciocavallo, pancetta croccante e chips di carciofi fritti.
Risotto mantecato con salsa ai carciofi riduzione di caciocavallo, pancetta croccante e chips di carciofi
Qui lo chef Maurizio Landolfi mostra tutto il suo talento. Il riso è mantecato alla perfezione, delicata la crema di carciofi, vellutata la fonduta di caciocavallo e bella la nota croccante della pancetta e delle chips di carciofi. Un piatto davvero eccezionale.
Risotto con salsa ai carciofi, fonduta di caciocavallo, pancetta croccante e chips di carciofi - Vista dall'alto
Alessandra e Vito ci fanno assaggiare anche un altro primo in carta: i ravioli di porcini e patate con crema di porcini e tartufo. Buoni anche questi.
I ravioli di patate e porcini con crema ai porcini e tartufo nero
Come secondi optiamo per un delizioso agnello alla griglia con verdure di stagione.
Agnello alla griglia con contorni di stagione
E poi un maestoso e morbidissimo filetto di maialino panato al sesamo su fondo alla birra con contorni di stagione.
Il filetto di maialino panato al sesamo su fondo alla birra con contorni di stagione
Dopo un pranzo così, chiudiamo in bellezza con due dessert degni di un Re. La spirale al cioccolato con crema ai lamponi è bella da vedere e buonissima.
Spirale al cioccolato con crema di lamponi
Anche il semifreddo alla vaniglia su salsa al liquore fragolino mi ha convinto. Altro dessert ben concepito e presentato alla perfezione.
Semifreddo alla vaniglia su salsa al liquore fragolino
Facciamo un giro di amari e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo all’Agriturismo Il Rivolo 50 euro a persona. Rapporto qualità- prezzo adeguato alla proposta gastronomica di assoluto livello.
L’Agriturismo il Rivolo è una vera chicca, un luogo di eccellenza. Più che un agriturismo potremmo definirlo un piccolo ristorantino bio, dove i prodotti del territorio e le materie prime locali (molte di loro produzione) vengono esaltate dalle sapienti mani dello chef Maurizio Landolfi, un vero talento. I formaggi sono eccezionali (in particolare il pecorino bagnolese), l’uovo pochè con crema ai piselli e scaglie di pecorino bagnolese è un piatto incredibile, il risotto mantecato alla crema di carciofi, fonduta di caciocavallo, pancetta croccante e chips di carciofi fritti da solo vale la visita. Ottima la carne, strepitosi i dolci. Il rapporto qualità – prezzo è adeguato al contesto. Il servizio è professionale. Alessandra e Vito sono perfetti padroni di casa sempre presenti e puntuali nel venire incontro alle esigenze degli ospiti e ad illustrare prodotti e piatti. L’Agriturismo il Rivolo a Bagnoli Irpino entra di diritto nella nostra guida sul web degli indirizzi da non perdere. Segna in agenda e non fartelo scappare.
Agriturismo Il Rivolo
Contrada Rosole
Bagnoli Irpino (Av)
Tel. 320 880 6831
Visita la pagina Fb dell’Agriturismo Il Rivolo
Avellino ci sta regalando incredibili sorprese. Il capoluogo irpino presenta alcuni indirizzi davvero notevoli e una proposta gastronomica ampia e variegata, capace di venire incontro alle esigenze di tutti. 24 Posti per noi è stata davvero una rivelazione. Il locale si trova in via Gabriele Speranza, in zona centrale. L’impatto è decisamente positivo, 24 Posti è piccolo, accogliente curato, lo stile è moderno, direi essenziale o minimal. C’è un unico ambiente con illuminazione studiata e soffusa che regala sicuramente un’atmosfera raccolta e per certi versi intima. C’è anche la cucina a vista che dà sulla sala. Da sottolineare come il locale abbia anche alcuni posti esterni sotto il porticato dove è possibile pranzare o cenare durante la bella stagione. Qualcuno poi vorrà sapere perché la scelta del nome 24 Posti. Mai risposta fu più facile: semplicemente perché all’interno ci sono giusto 24 coperti. Noi abbiamo prenotato in anticipo il nostro tavolo. Siamo stati qui a cena.
24 Posti. Avellino - Insegna Esterna
Come sempre diamo un rapido sguardo alla carta che presenta poche proposte ma ben studiate e calibrate. La cucina è prevalentemente di mare ma non manca qualche proposta di terra. Ordiniamo una minerale e due calici di Fiano della Cantina Giovanni Molettieri, un bianco ottenuta da uve di Fiano in purezza, di un bel colore giallo paglierino vivo, sentori di frutta e una buona acidità al palato. Cominciamo con due antipasti, ecco una bella insalata di mare, davvero ottima, ben condita, in particolare ho trovato morbido e gustoso il polpo, era da un pò che non mangiavo un'insalatina di mare così buona.
Insalata di mare
L’altro antipasto che abbiamo scelto in carta è denominato Delizie 24 Posti. In pratica una mozzarellina di bufala con gamberi rossi di Mazara e tartufo nero, burratina pugliese con acciughe del Cantabrico e crostini di pane e una polpetta di baccalà. Spaziale l’abbinamento della mozzarella di bufala con il soave gambero rosso di Mazara e le lamelle di tartufo. Quello tra la burrata e le alici del Cantabrico è un matrimonio d’amore sensuale. La polpetta di baccalà non delude le attese e chiude alla grande questo trittico di delizie.
Delizie 24 Posti
I due antipasti non fanno altro che far aumentare le aspettative in attesa dei primi. Continuiamo con proposte di mare, ecco un paradisiaco risotto alla pescatora, opulento, gustoso e “ricco” di pesce. Complimenti allo chef.
Risotto alla pescatora
Se il risotto ci è piaciuto, non sono da meno gli spaghetti con cozze, cacio e pepe. Altro abbinamento azzeccato. La sapidità delle cozze si sposa a meraviglia con quella del cacio e pepe e con la sua cremosità. Nel complesso un ottimo primo piatto.
Spaghetti con cozze, cacio e pepe
Decidiamo di provare anche un secondo da dividere. La nostra scelta cade sulla tagliata di filetto di tonno. Anche qui bisogna dire che la materia prima è eccellente e la mano dello chef non fa altro che esaltarla.
Tagliata di filetto di tonno
Siamo sazi, nostro malgrado saltiamo il dessert. Facciamo un giro di limoncello artigianale e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da 24 Posti, poco più di 45 euro a persona. Direi assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo, adeguato alla qualità della proposta gastronomica.
24 Posti è stato davvero una bella scoperta. Questo locale dallo stile moderno ed essenziale con cucina a vista, si trova ad Avellino centro. Si chiama così perché all’interno ci sono effettivamente 24 coperti (per cui è sempre preferibile prenotare). Qui trovi un’ottima cucina prevalentemente di mare con una materia prima di qualità, ma non manca qualche proposta di terra. Insalata di mare eccellente. Meraviglioso il risotto alla pescatora che abbiamo gustato. Il servizio è professionale e veloce. Buona la carta dei vini. Corretto il rapporto qualità prezzo. 24 Posti ad Avellino è decisamente un indirizzo da segnare in agenda ed entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono i locali da non perdere. Rivelazione.
24 Posti
Via Gabriele Speranza, n.12
Avellino
Tel. 348 746 7404
Visita la pagina Fb di 24 Posti
Calitri è un borgo gioiello dell’Alta Irpinia, situato quasi al confine con la Basilicata. Calitri rappresenta un “unicum” per la sua storia, per le sue tradizioni e per la sua conformazione urbanistica che la rendono molto interessante. Particolarmente suggestiva infatti è la vista del suo centro storico, con le case colorate che sembrano abbracciarsi e reggersi le une sulle altre. Dalla parte più alta dove c’è il Castello è possibile poi ammirare panorami incredibili che restano nella memoria. Altra importante caratteristica di Calitri è la tradizione della ceramica, un’arte tramandata addirittura dal periodo medievale.
Calitri - Centro storico
Calitri e questa parte di Irpinia regalano davvero grandi spunti e una gastronomia sincera, con una radicata tradizione e prodotti unici. In particolare la cucina calitrana è molto apprezzata. Noi ci siamo fermati a pranzo in un locale che è una vera istituzione: la Locanda dell’Arco.
La Locanda dell'Arco. Calitri - Insegna esterna
La Locanda dell’Arco si trova quasi al principio del centro storico calitrano in Via Arco Zampaglione proprio nelle vicinanze dell’omonimo Palazzo storico. Il locale è caratteristico con due ambienti e una sala superiore. Domina la pietra, una pietra che rassicura e conquista, l’arredo è sobrio e caratteristico nella sua semplicità. Particolare e suggestiva poi è la sala della grotta, dove si può pranzare o cenare in uno scenario davvero unico. Noi abbiamo prenotato (fortunatamente) il nostro tavolo con doveroso anticipo e ci accomodiamo. Come al solito diamo uno sguardo al menù. In carta è un trionfo di piatti e prodotti del territorio, ci sono cinque proposte di antipasto, sei primi e sei secondi, oltre ai contorni e ai dolci. Da bere prendiamo due minerali e una bottiglia di aglianico della casa, davvero eccezionale. E cominciamo due antipasti locali con prosciutto crudo, ricottina, mozzarelline e ovviamente caciocavallo di Calitri, salamino piccante e soppressata, pancetta e capocollo. Meraviglioso il prosciutto, per non parlare ovviamente del caciocavallo che avremo modo di apprezzare anche dopo.
Antipasto locale
Ecco infatti due porzioni di caciocavallo alla piastra. Davvero paradisiaco, profumato, gustoso e piastrato alla perfezione.
Caciocavallo alla piastra
Gli antipasti non hanno deluso le nostre aspettative, ma noi siamo venuti qui alla Locanda dell’Arco soprattutto per le cannazze. Piccola premessa, le “cannazze” sono una pasta tipica calitrana dalle origini antiche. Un tempo questo tipo di pasta lunga, per certi versi simili agli ziti napoletani, si metteva ad essiccare proprio su delle canne (da qui ha origine il nome). Anni fa le cannazze erano il piatto che si cucinava durante i matrimoni, si servivano condite con il ragù e abbondante formaggio grattugiato. E alle cannazze è da sempre associata l’idea della festa, della convivialità.
Cannazze al ragù della tradizione
Qui alla Locanda dell’Arco mancavamo da tempo e siamo tornati per gustare nuovamente le loro cannazze al ragù della tradizione. Le abbiamo trovate davvero eccellenti: perfetta la cottura, fantastico il ragù bello tirato e gustoso, generosa la presenza del formaggio. Poi chiaramente ogni commensale può decidere in autonomia la quantità della sua porzione e può condirla con altro formaggio grattugiato e anche peperoncino in polvere.
Le Cannazze al ragù della tradizione della Locanda dell'Arco di Calitri
Decidiamo di provare anche un altro primo, i vermicelli alla “Pasciut” con pomodoro, colatura di alici e peperoncino, dal sapore aromatico e intenso.
Vermicelli alla Pasciut
I primi ci hanno deliziato e saziato, ma che fai, vieni alla Locanda dell’Arco a Calitri e non assaggi anche l’involtino di vitello? Giammai. Infatti cediamo volentieri alla tentazione e abbiamo fatto benissimo. L’involtino di vitello (vrasciola) è super. Ottima la carne che, cotta a lungo nel soave ragù, diventa morbidissima. Lo ammettiamo, abbiamo fatto anche la scarpetta. Non sarà elegante ma non potevamo esimerci.
Involtino di vitello (Vrasciola)
Guardando anche ai tavoli vicini, ci aveva colpito la salsiccia alla piastra che stavano servendo. E visto che noi Templari del Gusto siamo dei gaudenti, decidiamo di provare anche questa. Bene abbiamo fatto, la salsiccia con peperoncino e aromi era ottima.
Salsiccia locale alla piastra
La accompagniamo con due porzioni di patate al forno.
Patate al forno con aromi
Gustiamo anche un particolarissimo e sorprendente caciocavallo in pasta fillo con miele e semi di sesamo.
Caciocavallo in pasta fillo, con miele e semi di sesamo
Siamo davvero sazi, saltiamo il dolce, ci concediamo un giro di ottimo nocino di loro produzione, due caffè e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 35 euro a persona. Rapporto qualità prezzo davvero fantastico. Complimenti.
La Locanda dell’Arco a Calitri non può mancare in agenda. Il locale si trova nel centro storico calitrano ed è ricavato in quelle che un tempo erano i locali e le cantine di un antico palazzo nobiliare. La struttura è suggestiva, con archi in bellavista e pietra a farla da padrona. Bellissima in particolare una sala ricavata in una grotta naturale. La cucina della Locanda dell’Arco presenta il meglio dei piatti e dei prodotti locali, una cucina generosa, sincera. Ottimi i salumi, il caciocavallo (anche stagionato in grotta) è sublime, da non perdere se passi di qui il caciocavallo alla piastra. Le cannazze al ragù della tradizione da sole valgono la visita così come l’involtino di vitello (la Vrasciola) che si scioglie in bocca dopo una sapiente e lenta cottura di almeno 3-4 ore. Il servizio è informale e veloce. Fantastico il rapporto qualità prezzo. La Locanda dell’Arco a Calitri entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Poesia del territorio.
La Locanda dell’Arco
Via dell'Arco Zampaglione n. 5
Calitri (Av)
Tel. 0827 310951
Aperto dal Giovedì al Sabato - Pranzo e Cena
Domenica e festivi solo a Pranzo
Torno sempre volentieri a Gesualdo, borgo irpino di grande fascino e suggestione, dominato dal maestoso Castello che fu di Carlo Gesualdo, il famoso madrigalista del ‘500. Il centro storico gesualdino poi è decisamente interessante da visitare. Certi paesaggi, le tortuose e strette stradine, alcune case e palazzi antichi ti resteranno impressi nella memoria, così come la natura circostante che, soprattutto nelle belle giornate, regala uno spettacolo incredibile. Qui a Gesualdo sono tornato per provare nuovamente le proposte di Decanta, memore della nostra passata esperienza decisamente positiva.
Decanta. Gesualdo - Particolare sala interna
Decanta si trova quasi al principio del centro storico, a poche centinaia di metri dal Castello. Sistemata l’auto proprio di fronte al locale, ci accomodiamo. All’interno il locale si sviluppa in due grandi ambienti, il suo stile è essenziale, minimal ma decisamente curato, molto caratteristica è la scelta dei colori e la presenza dove sono le pareti di fronte all’ingresso, di un’esposizione di prodotti del territorio eccellenze irpine, molte di alcune aziende locali. Il concetto è molto semplice: qui da Decanta il cliente, anzi mi piace definirlo ospite, può anche decidere di acquistare e portarsi a casa un prodotto del territorio, magari protagonista di uno dei piatti in carta. Qui trovi dalla pasta, alle conserve, dai vini a liquori artigianali particolari, e non può mancare il “sedano di Gesualdo”, presidio Slow food. Ad accoglierci stavolta sono Dora e Ivo, che avevo già conosciuto nella mia precedente esperienza da Decanta insieme ad Antonio. Questi ragazzi meritano davvero fortuna e soddisfazioni perché in questo progetto credono tanto e hanno investito risorse e tempo. Alla base di tutto c’è l’amore per la propria terra e la volontà di raccontarla in modo informale ma senza compromessi e senza mai dimenticare le radici.
Altro motivo che mi ha spinto a tornare qui, la voglia di provare nuovamente le proposte della chef Emilia Damaso, talento assoluto e creativo, artefice di una cucina semplice come concetto ma di grande carattere e personalità. Come al solito diamo uno sguardo al menù che cambia praticamente ogni settimana in base alla stagionalità e alla reperibilità e disponibilità delle materie prime. In carta ci sono poche proposte ma studiate alla perfezione. Arriva subito un gradito entreé della chef Emilia Damaso: crocchettina di patate con ripieno di caciocavallo fuso, crema di barbabietola, spinacino e pancetta arrotolata croccante. Un piccolo capolavoro dove regna l’equilibrio tra i sapori e tra le diverse consistenze.
Entrée della chef Emilia Damaso
L’incipit è davvero notevole. Intanto arriva il buon pane di Gesualdo, fragrante e saporito (proveniente dal forno Pane e Dintorni).
Il Pane di Gesualdo
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di ottimo aglianico irpino. Cominciamo ordinando due antipasti. La scorsa volta non avevo gustato i formaggi. Oggi ho voluto appagare questa mia voglia, ecco dunque una selezione di formaggi: pecorino di Carmasciano, caprino stagionato e caciotta vaccina affinata nel peperone, abbinati ad una composta di fichi rossi di San Mango e mandorle di Terramater. Quasi pleonastico dire che il pecorino di Carmasciano è spaziale, con il suo gusto inconfondibile, all’inizio quasi delicato e morbido per poi esplodere in una nota quasi piccante nel finale. Anche il caprino è notevole. Perfetto l’abbinamento con la composta che esalta soprattutto il formaggio stagionato.
Selezione di formaggi con composta di fichi e mandorle
Le sublimi alici del Cantabrico con crostini e burro di Normandia sono l’altra nostra scelta come antipasto. Sarà che ho un debole per questo abbinamento.
Alici del Cantabrico con crostini e burro di Normandia
La spiccata sapidità ed il gusto delle alici fa quasi l’amore con il morbido e delicato burro di Normandia, il tutto esaltato dai crostini di pane di Gesualdo appena tostati. Il Paradiso in terra….
Crostino con burro di Normandia e alici del Cantabrico
Di tanto in tanto, la gentile Dora e Ivo passano a controllare che tutto stia andando bene. Intanto arrivano i due primi che abbiamo ordinato. Ai mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà mancava solo la parola. Piatto eccezionale, reso ancora più gustoso e particolare dalla presenza della tartare di baccalà a donare freschezza e sapidità.
Mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà
Con le tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato, raggiungiamo livelli siderali. Il piatto è stato concepito in maniera perfetta, c’è tutto qui: si sente la Primavera grazie al colore, al gusto, e alla freschezza del battuto di gambero viola marinato che regala al piatto una spinta creativa notevole. Chapeau !
Le Tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato
Prendiamo anche un secondo in due. La nostra scelta ricade sull’uovo pochè su patata al limone, menta asparagi e insalatina di radicchio. Anche questo piatto è convincente e ben eseguito.
Uovo pochè su patata al limone, menta e asparagi
“Dulcis in fundo” è proprio il caso di dire così, non mi faccio mancare i mitici cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara, che ho già provato la volta scorsa qui da Decanta e di cui mi sono follemente innamorato.
Cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara
Su consiglio di Ivo e Dora proviamo anche la delicata e profumata crème bruleé con fragole.
Crème bruleé con fragole
Accompagniamo il dolce con due bicchierini di amaro di Fiano Ammarì di Contrada, altra scoperta che ho fatto qui nella mia precedente visita. Un amaro ottenuto da uve dl Fiano con un gusto raffinato e note spiccatamente agrumate.
Ammarì amaro di Fiano di Contrada
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Decanta 44 euro a persona. Davvero corretto il rapporto qualità – prezzo.
Decanta è stata una meravigliosa conferma. Qui trovi una grande cucina del territorio presentata in modo creativo. Il locale è moderno, essenziale ma curatissimo, una sorta di “spazio narrante”, di laboratorio, capace di raccontare l’Irpinia attraverso una proposta gastronomica innovativa ma legata comunque alle origini, realizzata con prodotti di assoluta eccellenza. Il plus è la presenza in cucina della bravissima Chef Emilia Damaso, talento cristallino. La sua cucina conquista e seduce grazie ad una tecnica sopraffina e ad una cura maniacale dei dettagli. I mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà mi sono rimasti nella memoria, le tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato regalano emozione. I cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara creano dipendenza. Decanta è un luogo di eccellenza, un po’ bottega, un po’ bistrot, un po’ ristorante. Dora, Ivo, Antonio e tutto il team sono giovani, dinamici e meritano fortuna e soddisfazioni anche perché in questo progetto ci hanno messo il cuore. Qui puoi gustare e ammirare l’Irpinia da un'altra prospettiva. Decanta a Gesualdo si conferma di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono i locali da non perdere. Garanzia assoluta.
Decanta
Via Salvatore
Gesualdo (Av)
Tel. 348 518 1744
- Aperto dal Venerdì alla Domenica -
Visita il sito web di Decanta Gesualdo