Ricette

Domenica, 24 Ottobre 2021 20:49

N'Ata Luna. Grottaminarda (Av)

Chi ci segue con affetto sa bene che ci sono degli indirizzi dove andiamo spesso. Se è vero il modo di dire “si torna sempre dove si è stati bene”, c’è un posto dove queste parole calzano davvero a pennello: N’Ata Luna, cucina e caffè. Siamo a Grottaminarda in Irpinia, a pochi km dall’uscita dell’autostrada della Na-Ba in contrada Ruvitiello. Questo locale è nato grazie alla partnership con l’azienda Caffè Vergnano 1882. Il tutto è frutto dell’intuizione del geniale e appassionato Vincenzo Panico (uomo colto, consulente aziendale “gourmet” con la passione per l’Irpinia, l’enogastronomia e per il “buon vivere”) e della famiglia Tocco, Lucia, Antonella e Claudio. Un team vincente e unito.
N’Ata Luna è molto frequentato e conosciuto anche per i suoi mitici aperitivi (anche se è riduttivo chiamarli così), cocktail e calici abbinati a proposte di cucina in versione “finger”.
Già oggi N’Ata Luna è un riferimento, perfetto in ogni momento della giornata: a colazione, a pranzo, per l’aperitivo o a cena.

Nataluna. Grottaminarda particolare interno
N'Ataluna. Grottaminarda - Particolare interno

Questo indirizzo per noi rappresenta una certezza per tanti motivi, in primis per la cucina, le proposte del bravissimo e talentuoso chef Andrea Raimo e della sua brigata sono sempre convincenti, perfetta sintesi tra le certezze della tradizione e la forza della creatività. Altra cosa che ci piace di N’Ata Luna è l’atmosfera che si respira in questo locale bellissimo, ampio, luminoso, con un meraviglioso bancone all’ingresso, un arredamento caldo e particolare, domina il legno, i colori chiari, stupendi i tavoli e le sedie e altri dettagli come le credenze, gli scaffali, le lampade a sospensione e le poltrone “chesterfield”. Il tutto regala un’atmosfera sospesa tra il vintage e il moderno. L’effetto “wow” continua grazie alle proposte di cucina. Ma andiamo per gradi. Ci accomodiamo al nostro tavolo e diamo un’occhiata al menù, davvero ben concepito con proposte di carne ma anche di pesce e presenza “importante” di prodotti irpini di eccellenza.
Su consiglio del bravo Nicola prendiamo un bel rosato, l’Irpinia Rosato biologico dell’azienda agricola Boccella Rosa di Montemarano.

Irpinia Rosato bio di Boccella Rosa
Irpinia Rosato bio di Boccella Rosa

Ci servono i loro pani, grissino e tarallucci che definire invitanti è poco …..

 I pani
I pani

Con il pane degustiamo il meraviglioso olio Ravece di Fontana del Re, un olio Evo pazzesco ottenuto da olive ravece 100 %, in cui c’è tutto il profumo e il sapore dell’Irpinia.

Olio DOP Ravece di Fontana del Re
Olio DOP Ravece di Fontana del Re

Arriva un graditissimo entreé: pallina cacio e uova con mostarda, semplicemente deliziosa. E subito mi scende la lacrimuccia, se ripenso al passato e a nonna che faceva le polpette di pane e formaggio….

Entreé di benvenuto
Entreé di benvenuto

Si comincia con gli antipasti. Prendiamo un uovo di gallina pochè con spuma di parmigiano, asparagi, vaniglia e limone. Un tripudio di sapori, la delicatezza dell’uovo che sposa la morbida e saporita spuma di parmigiano. Il tocco in più la zest di limone a donare freschezza. Grande proposta che meriterebbe il bis.

Uovo pochè spuma di parmigiano asparagi vaniglia e limone
Uovo pochè, spuma di parmigiano, asparagi, vaniglia e limone

L’altro antipasto è una proposta di mare: dei meravigliosi gamberi di Mazara marinati al lime, con frutto della passione, mayo di gambero, bufala e basilico. Anche qui tutto si gioca sull’equilibrio di sapori delicati che si sposano alla perfezione.

Gamberi rossi di Mazara marinati al lime
Gamberi rossi di Mazara marinati al lime

L’incipit è stato davvero importante. L’aspettativa è grande, i primi piatti non deludono le attese, anzi. Ordiniamo un piatto di tagliolini ai “30 rossi” con ragù bianco di totani e patate, succo di prezzemolo, acqua di provola e limone candito. Che vuoi dire davanti ad un piatto così? Poesia. Ho trovato azzeccata anche la scelta della pasta, dei tagliolini ai 30 rossi fatti a regola d’arte. Sorprendente il “ragù” di totani e patate. Un piatto che ci ha regalato emozione.

Tagliolini ai 30 rossi con ragù bianco di totani e patate succo di prezzemolo acqua di provola e limone candito
Tagliolini ai 30 rossi con ragù bianco di totani e patate succo di prezzemolo acqua di provola e limone candito

Ma ci ha emozionato anche l’altro primo, un omaggio al grande chef Paolo Barrale di Andrea Raimo che di Paolo è stato allievo, uno spaghettone con burro al caffè, parmigiano, polvere di capperi, basilico e zest di limone. Piatto semplice come concetto ma delicato, equilibrato, sorprendente.

Omaggio a Paolo Barrale
Omaggio a Paolo Barrale

Le sorprese non finiscono qui, dalla cucina arriva un gradito omaggio dello chef Andrea Raimo. Un assaggio della sua “mitica” genovese. Candele con la genovese di cipolla ramata di Montoro (ovvio!), cacao, parmigiano e basilico. Una delizia assoluta. Cari amanti della genovese, questa non dovete proprio farvela scappare. Da applausi.

Genovese di Andrea Raimo
Genovese di Andrea Raimo

Saremmo sazi, ma decidiamo di gustare anche un secondo (in due). La scelta ricade sul filetto di maiale con purea di mela annurca, indivia brasata e salsa alle rose. Nota di merito per la carne (ottima), bello e azzeccatissimo l’abbinamento della dolce purea di mela annurca con il sentore amarognolo dell’indivia. Anche questo è un grande piatto. Chapeau.

Filetto di maiale purea di mela indivia brasata e salsa alle rose
Filetto di maiale purea di mela, indivia brasata e salsa alle rose

Arriva al tavolo Lucia (eccezionale padrona di casa) che ci propone come dolce il cremoso al cioccolato 70 %, polvere di olio ravece, sale Maldon, gel al frutto della passione e cruble di pane. Desset che apprezziamo molto.

Pane e cioccolato
Dessert

Accompagniamo il dolce con un caffè e un amaro Jefferson.

Amaro Jefferson
Amaro Jefferson

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco meno di 40 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo incredibile.

Forse avrai capito perché di tanto in tanto torniamo da N’Ata Luna a Grottaminarda. Questo indirizzo è una garanzia. Il locale è bellissimo, l’atmosfera fantastica, qui puoi fare colazione, goderti un caffè, fare un meraviglioso aperitivo (con proposte di cucina e spesso eventi live e dj set), puoi pranzare o cenare. In cucina c’è lo chef Andrea Raimo, grande talento irpino, la sua cucina è una sintesi pressoché perfetta tra tradizione e cucina del territorio (del resto le radici non si possono certo dimenticare) e creatività. Molti suoi piatti emozionano. E quando un piatto emoziona, vuol dire che parla ai sensi. Qui non si viene semplicemente a mangiare e questo è importante. Nicola in sala è davvero impeccabile e preparato.
Il progetto di Vincenzo Panico e della famiglia Tocco (Lucia, Antonella e Claudio) continua a crescere e ad evolversi. N’Ata Luna è davvero un piccolo gioiello, un salotto del “buon gusto” che non devi assolutamente perderti. Garantiamo noi.




N’ata Luna
Contrada Ruvitiello
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 188 0611
Visita il sito web di N’Ata Luna

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Giovedì, 21 Ottobre 2021 11:45

Sa' di cucina & co. Avellino

Il nostro viaggio alla scoperta degli indirizzi da non perdere ci porta ad Avellino. Siamo in pieno centro storico a due passi dal Corso e da Piazza Libertà, ci siamo fermati per pranzo da Sa’ di cucina & co. Avevamo segnato in agenda questo indirizzo da un po’, perché ci incuriosiva la loro proposta gastronomica. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Arriviamo in perfetto orario.

Sadi cucina co Insegna Esterna
Sa'di cucina & co Insegna Esterna

L’impatto con il locale è gradevole, arredo sobrio, curato, essenziale, belle le sedute e le lampade a sospensione. Nel complesso regala calore e una sensazione di piacevole convivialità, ci sono una quarantina di posti a sedere. Veniamo accolti con grande gentilezza e mentre guardiamo il menù ci viene offerto come benvenuto un calice di Franciacorta Brut DOCG Ferghettina, una bolla pazzesca, elegante, ottenuto in prevalenza da uve Chardonnay e in piccola parte Pinot Nero, piacevole con note agrumate e di pesca. Intanto studiamo le proposte in carta, ci sono cinque antipasti e due taglieri uno che è denominato selezione di eccellenze, un viaggio enogastronomico tra salumi e formaggi di varie regioni d’Italia e poi quello denominato Gusto con salumi e formaggi irpini di eccellenza come il culatello del Prosciuttificio Ciarcia, il capocollo del salumificio Giovanniello, il caciocavallo bagnolese, il pecorino di Volturara Irpino serviti con confetture artigianali, contorni e bruschette. Ci sono poi quattro primi e sei secondi. Un menù che cambia stagionalmente e presenta un legame importante con il territorio Irpino. Davvero interessante…
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Nebbiolo Doc bio delle Langhe dell’Azienda Agricola Erbaluna. Di un bel colore rosso rubino, con sentori floreali, equilibrato e giustamente tannico. Davvero un’ottima scelta, ideale compagno per il nostro pranzo.

Il Nebbiolo di Erba Luna
Il Nebbiolo di Erba Luna

Si comincia con gli antipasti, optiamo per una proposta denominata “Lo chef consiglia” che comprende diversi assaggi, ecco il tortino di patate con provola e funghi porcini su fonduta di formaggio, un meraviglioso fiocco di culatello del Prosciuttificio Ciarcia e un delizioso mini bun alla curcuma con salsiccia di maialino, broccoli e crema di pecorino.

Antipasto
Antipasto

Non finisce qui, arriva una zuppetta di fagioli, castagne, funghi porcini e cipolla rossa. Piatto tipicamente autunnale e che racconta il territorio irpino come pochi. Davvero buonissima.

Zuppetta di fagioli castagne porcini e cipolla rossa
Zuppetta di fagioli, castagne, porcini e cipolla rossa

E ancora scarola con pinoli, olive nere e cotechino irpino. Con questo piatto respiriamo la vera tradizione contadina irpina, la scarola va a nozze con le olive nere e i pinoli e il classico cotechino irpino bello grasso e saporito dona morbidezza e quel tocco rustico al piatto.

Scarola ripassata con pinoli olive nere e cotechino irpino
Scarola ripassata con pinoli olive nere e cotechino irpino

L’altro antipasto è una meraviglia: uovo scomposto su fonduta di blu di pecora con funghi porcini, tartufo nero di bagnoli e chips di patate. Qui la scarpetta è d’obbligo. Peccato che via web non ti possa far arrivare il profumo inebriante di questo piatto.

Uovo scomposto su fonduta di pecora con funghi porcini tarfuto nero e chips di patate
Uovo scomposto su fonduta di pecora con funghi porcini tarfuto nero e chips di patate

L’antipasto ci ha convinto con proposte very “Irpinia style” con materie prime e prodotti eccellenti e di qualità. Se l’antipasto ci è piaciuto con i primi saliamo ancora di livello. Abbiamo preso degli spaghettoni trafilati al bronzo mantecati con crema di cavolo nero, scaglie di tartufo nero e fonduta di parmigiano. Riuscitissimo l’abbinamento del tartufo nero di Bagnoli Irpino con la crema di cavolo nero, una sorta di pesto che avvolge la pasta e la esalta. A chiudere il tutto la morbida e delicata fonduta di parmigiano. Gran piatto, complimenti.

Spaghettoni con crema di cavolo nero di Bagnoli
Spaghettoni con crema di cavolo nero, tartufo di Bagnoli irpino e fonduta di parmigiano

E che dire delle fettucce ai funghi porcini con crema di parmigiano e castagna fritta di Montella? Spaziali. Cottura perfetta della pasta, porcini da urlo, piatto equilibrato con la particolarità della castagna fritta sbriciolata che dona dolcezza al piatto.

Fettucce ai funghi porcini con crema di parmigiano e castagna fritta di Montella
Fettucce ai funghi porcini con crema di parmigiano e castagna fritta di Montella

Due primi eccellenti, un mix di sapori e profumi che parlano di Autunno in chiave irpina. Un vero trionfo del territorio. Intanto passa a salutarci Alessandro, uno dei tre titolari di Sa’ di cucina & co, ci racconta del locale che nasce anni fa come vineria e nel tempo si è trasformato in un ristorante, bistrot con proposte di cucina sempre più convincenti e strutturate. Personalmente mi è piaciuta molto la passione che traspariva dalle sue parole mentre parlava di prodotti, materie prime e della sua terra.Non possiamo esimerci dal gustare anche un secondo e prendiamo un filetto di manzo su purea di patate e funghi pioppini. La carne è eccellente, morbida e saporita.

Filetto di manzo su purea di patate e funghi pioppini
Filetto di manzo su purea di patate e funghi pioppini

Accompagniamo il secondo con delle buonissime patate rustiche.

Patate rustiche
Patate rustiche

Siamo pieni, nostro malgrado saltiamo il dessert, prendiamo un caffè e un amaro Jefferson servito con ghiaccio, scorzetta di arancia e rosmarino. Godimento allo stato puro…

Jefferson servito con ghiaccio scorzetta di arancia e rosmarino
Jefferson servito con ghiaccio scorzetta di arancia e rosmarino

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 45 euro a persona. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Sa’ di cucina & co ad Avellino è stata davvero una fantastica scoperta. Questo ristorante, bistrot è un piccolo gioiello situato in pieno centro storico. Bella l’atmosfera informale che si respira qui, il locale è carino e curato. Inizialmente era una vineria poi negli anni si è evoluta offrendo ai clienti convincenti e strutturate proposte di cucina trasformandosi in un ristorante di tutto rispetto. Qui trovi una cucina che parte dalla meravigliosa tradizione irpina con proposte interessanti e prodotti di eccellenza che raccontano un territorio che ha pochi eguali. I piatti sono un "mash up" di tradizione e creatività, con un menù che cambia almeno 4/5 volte l’anno seguendo la stagionalità e la reperibilità delle materie prime. Davvero eccellente poi la selezione dei vini e delle birre artigianali. Il servizio è preciso, veloce e professionale. Il rapporto qualità – prezzo corretto. Cosa volere di più? Indirizzo consigliatissimo, prova e ci darai ragione. Rivelazione.

 

 

Sa’ di cucina & co
Via Chiesa Conservatorio n.22
Avellino
Tel. 349 5288325
Visita il sito web di Sa’ di cucina & co

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 06 Ottobre 2021 08:58

Molo 17. Napoli

Napoli non ha bisogno di presentazioni, la magia e la bellezza di questa città catturano e conquistano anche a tavola. Eravamo in giro per la città e trovandoci in zona Lungomare ci siamo fermati a pranzo da Molo 17. Avevamo voglia di gustare la loro cucina di pesce. Siamo in Via Partenope, prolungamento di Via Caracciolo a poche centinaia di metri da Castel dell’Ovo, quartiere San Ferdinando.
Molo 17 è un ristorantino che ha l’aria di un’osteria di mare, ambiente caratteristico e curato in stile marinaro e ha come vista lo splendido lungomare partenopeo. Abbiamo prenotato con molto anticipo il nostro tavolo da due. Il nostro consiglio è quello di prenotare sempre perché il ristorante è quasi sempre strapieno. Ci accompagnano al nostro tavolo all’esterno.

Molo 17 Napoli
Molo 17 - Napoli

Come sempre diamo un’occhiata al menù. Molo 17 è molto frequentato e amato per i crudi e le tartare (davvero super), infatti in carta c’è una sezione definita ”cruderia” dove ci sono ostriche (Gillareau, Mòr, ostriche Belon, ostriche francesi) e poi tartufi di mare, scampi di Sicilia, gamberi, gamberi rossi e altro ben di Dio. Poi c’è la sezione dei carpacci (di tonno pinna gialla con olive nere, capperi e pomodorini, di salmone con rucola pepe rosa, agrumi e salsa teriyaki, e ancora carpaccio di scampi di Sicilia con julienne di mango e sorbetto ai frutti di bosco, gamberi rossi e fragole e carpaccio di pescato). In carta anche la sezione delle tartare (tonno, scampi, salmone, gamberi rossi). Insomma c’è davvero da divertirsi.
Poi ci sono una ventina di proposte di antipasti, sette primi più due fuori menù, i secondi, il pescato del giorno, contorni e dessert. In definitiva il menù è vario, ricco, completo, in grado di soddisfare davvero tutti quelli che amano la cucina di mare.
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Aglianico Rosè “Terre Cerase” di Villa Matilde, un rosè ottenuto da aglianico in purezza di un bel colore rosa tenue, delicati sentori di frutti rossi e spezie. Un vino avvolgente, con una spiccata personalità. Ottima scelta per accompagnare il nostro pranzo.

Rosato Terre Cerase di Villa Matilde
Rosato Terre Cerase di Villa Matilde

Noi prendiamo una parmigiana di melanzane ripiena di ricciola, provola di Agerola con spuma di pomodoro rosso e giallo. Semplicemente divina, meraviglioso l’abbinamento della ricciola con la melanzana, la gustosa provola di Agerola e la profumata spuma di pomodori. Proposta davvero convincente.

Parmigiana di melanzana ripiena di ricciola
Parmigiana di melanzana ripiena di ricciola

bbiamo visto che su altri tavoli andavano forte i gamberi in pasta Kataifi e li prendiamo anche noi. Abbiamo fatto benone, semplicemente deliziosi, con la nota croccante della pasta kataifi e la invitante mayo al basilico.

Gamberi in pasta kataifi
Gamberi in pasta kataifi

Chiudiamo l’antipasto con il tris di mini bun. Eccellenti davvero a cominciare dai panini, dei bun profumati, fragranti, ma morbisissimi, uno farcito con gamberi, misticanza e salsa tartara, il secondo con tonno pinna gialla, pomodori secchi e patè di olive, l’altro con polpo scottato con provola e friarielli napoletani. Uno più buono dell’altro ma per me quello con polpo e friarielli è stato il top.

Tris di mini bun
Tris di mini bun

Ci godiamo il nostro pranzo e beviamo un calice in attesa dei primi. Anche qui la scelta è stata ardua, infatti ce n’erano tanti che avremmo degustato. Alla fine abbiamo scelto spaghetti cacio e pepe con tartare di gamberi e zest di limone. Sorprendente l’abbinamento della cacio e pepe con la delicata tartare di gamberi, azzeccatissima la scelta della scorzetta di limone a donare freschezza al piatto.

Spaghetti cacio e pepe con tartare di gamberi e zeste di limone
Spaghetti cacio e pepe con tartare di gamberi e zeste di limone

Se questo primo ci è piaciuto con le linguine con pesto di pistacchi e gamberi raggiungiamo la vetta. Morbide, avvolgenti, profumate, con una cottura perfetta e mantecate alla perfezione. Davvero un gran piatto…

Linguine con pesto di pistacchi e gamberi
Linguine con pesto di pistacchi e gamberi

Saremmo sazi ma decidiamo di gustare anche un secondo in due: polpo grigliato con purea di patate e friarielli napoletani. Sarà che ho un debole per il polpo fatto così ma l’ho trovato meraviglioso, e poi l’abbinamento con  la purea dipatate e i firiarielli è super. Complimenti…

Polpo grigliato con purea di patate e friarielli napoletani
Polpo grigliato con purea di patate e friarielli napoletani 

Chiudiamo in dolcezza il nostro pranzo con il dessert: cannolo di pasta kataifi con crema e granella di pistacchio. Il dolce che va per la maggiore, uno dei più amati dai clienti di Molo 17 e non ci mettiamo poi molto a scoprirne il motivo. E’ divino…

Cannolo di pasta kataifi con crema e granella di pistacchio
Cannolo di pasta kataifi con crema e granella di pistacchio

Accompagniamo il dolce con due amari Jefferson e un bel caffè.

Amaro Jefferson
Amaro Jefferson

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 65 euro a testa.

Molo 17 si trova a Napoli proprio sul Lungomare, ha l’aria di un’osteria di mare con ambiente accogliente e richiami e oggetti a tema marinaro. Nonostante si trovi su una delle strade più visitate e turistiche di Napoli, offre una cucina di mare di livello, pesce fresco ben cucinato, proposte interessanti, crudi e tartare pazzesche. Il menù è ricco e in grado di soddisfare proprio tutti. Meravigliosi i bun ripieni di pesce, fantastiche le linguine con gamberi e pesto di pistacchi. Oscar per il dolce, il cannolo di pasta kataifi con crema e granella di pistacchio è da standing ovation. Rapporto qualità prezzo in linea con la qualità delle proposte. E’ sempre molto frequentato, quindi è bene prenotare per tempo per avere la certezza di trovare posto. Colpisce la loro capacità di garantire un livello qualitativo alto e costante. Sicuramente Molo 17 è un indirizzo interessante da segnare in agenda se vuoi mangiare ottimi piatti di mare e crudi eccellenti nel cuore di Napoli.



Molo 17
Via Partenope n.12
Napoli
Tel. 081 1886 5240
Visita la pagina Fb di Molo 17 Napoli

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Sabato, 02 Ottobre 2021 11:51

Pizza e Babbà. Nola (Na)

Nel nostro viaggio per segnalarvi degli indirizzi pizza da non perdere, siamo tornati a Nola da Pizza e Babbà per gustare la pizza di Florestano Perrotta. Ci è sempre piaciuta questa pizzeria piccola, ma gestita bene creata con un concept molto interessante, ma andiamo per ordine.

Pizza e Babbà Nola Insegna esterna
Pizza e Babbà Nola Insegna esterna

Il locale è facilmente raggiungibile si trova sulla Stada Statale 7 bis in posizione comoda e strategica a due passi dall’uscita dell’autostrada di Nola. Si parcheggia facilmente sulla strada nei pressi del locale. Entrando il locale regala una sensazione di piacevole ospitalità, semplice, spartano, si compone di due sale che si sviluppano in lunghezza, nella seconda con bel bancone a vista pieno di babà e fritti (che spettacolo), si ha la sensazione di trovarsi in un bistrot. Pareti chiare, un arredamento sobrio, essenziale. In fondo a sinistra c’è il forno.
Non possiamo esimerci dall’assaggiare prima delle pizze i mitici fiori di zucca ripieni che fanno qui. Semplicemente deliziosa la crema di ricotta freschissima lavorata con maestria e amore.
I fritti di Pizza e Babbà li conosciamo bene li abbiamo gustati spesso. Sono fatti come tradizione napoletana vuole, (fritti artigianali, realizzati con materie prime di qualità, asciutti, non unti, croccanti, insomma ottimi). Nota di merito per i crocchè buonissimi (si sente completamente il sapore delle patate) e per la frittatina di pasta con interno goloso, ben condita, non eccessivamente sapida.

Fiori di zucca ripieni
Fiori di zucca ripieni

Il menù presenta le freselle, i fritti, una trentina di proposte pizza e i babà (l’altro must del locale). Noi cominciamo la nostra degustazione su consiglio di Florestano Perrotta con una Super Marinara con pomodori san Marzano, pomodorini datterini, olive nere, origano, aglio rosso e in uscita pecorino romano, olio Evo e basilico. Una pizza fantastica, profumata, fragrante e saporita, dolce grazie ai meravigliosi pomodorini e sapida grazie al pecorino.

La Super Marinara
La Super Marinara

Questa pizza ci è piaciuta tantissimo. E poi è fragrante e profumata con un’alveolatura importante …..

Super Marinara Dettaglio alveolatura
Super Marinara Dettaglio alveolatura

E poi un classico, perché qualsiasi nostra degustazione prevede quasi sempre anche lei: la margherita con pomodoro San Marzano, fior di latte di Agerola, olio Evo e basilico. Davvero ben fatta e gustosa….

La Margherita
La Margherita

Si presenta bella compatta al morso, fragrante ma morbida, con una bella alveolatura…..

Dettaglio alveolatura
Dettaglio alveolatura

La nostra serata procede alla grande. E’ il momento di una pizza che aveva attirato la nostra curiosità, ecco la Bellaciao con fior di latte di Agerola, pesto di basilico artigianale fatto da loro, pomodorini corbarino cotti a legna, salsiccia di suino artigianale, olio Evo e basilico.

La Bellaciao
La Bellaciao

Non paghi ci concediamo una quarta pizza, ci andava una pizza bianca e optiamo per la saporita Cacio e Noci con scamorza affumicata, fonduta di pecorino romano DOP, gorgonzola DOP, cialda di grana padano, noci di Sorrento, olio Evo e basilico.

La Cacio e Noci
La Cacio e Noci

Abbiamo trovato una pizza anzitutto molto bella da vedere. Presenta una forma tonda e un cornicione soffice e non eccessivamente alto, diremmo medio. All’interno presenta una bella alveolatura.
L’impasto è un indiretto con il 50 % di biga, realizzato con una farina non troppo forte, una farina Tipo 1. E’ un impasto che fa 24/36 ore di lievimaturazione. L’idratazione è intorno al 70 %. I condimenti sono abbondanti e di qualità. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. 

Il nostro parere:
- Impasto indiretto con biga
- Ottimi fritti realizzati secondo la tradizione partenopea (divini i fiori di zucca ripieni)
- Eccellenti i prodotti usati per topping e farciture
- Corretto il rapporto qualità-prezzo

Pizza e Babbà a Nola è come il classico amico che non tradisce mai. Ci è sempre piaciuta questa pizzeria piccola ma gestita bene creata con un concept molto interessante, qui si possono gustare pizze di buon livello, fritti ottimi, e babà strepitosi (l’unico dessert proposto), si possono gustare farciti e nappati in tanti modi (crema chantilly e limone, pistacchio e cioccolato, cioccolato fondente, caramello filante e cioccolato a scaglie, crema al mascarpone, cacao e panna e via dicendo).
Complimenti davvero a Florestano Perrotta che nasce come pasticcere e poi nel tempo si è trasformato anche in un eccellente pizzaiolo. Il personale è cortese, il servizio è puntuale, rapido e professionale. E cosa non trascurabile, quando vieni qui da Pizza e Babbà il portafogli non ne risente. Abbiamo trovato un fantastico rapporto qualità prezzo. Indirizzo pizza consigliato, garantiamo noi.


Pizza e Babbà
Strada Statale 7 Bis n.19
Nola (Na)
Tel. 081 823 15 45
Visita la pagina Fb di Pizza e Babbà

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Lunedì, 27 Settembre 2021 09:38

Fronna D'Està. Pomigliano d'Arco (Na)

Siamo a Pomigliano D’Arco, che da un po’ di tempo è diventata una sorta di “El Dorado” per gli amanti del food. Infatti come dopo la scoperta dell’America El Dorado era una sorta di luogo mitico, leggendario pieno di oro e preziosi pronti per essere scoperti, Pomigliano presenta tantissimi indirizzi e locali (alcuni davvero notevoli) che fanno la gioia dei food lovers. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi eravamo in zona e siamo tornati a distanza di tempo alla pizzeria Fronna D’Està.
Siamo a pochi massi da uno dei luoghi nevralgici della movida pomiglianese Piazza Mercato in pieno centro storico. Abbiamo parcheggiato su Corso Vittorio Emanuele. Siamo arrivati in primissima serata, siamo in due, fortunatamente entriamo quasi subito.
Il locale è come lo ricordavamo, non molto grande, in pratica un unico grande ambiente ma ben arredato, con un bel gioco di luci e regala una piacevole sensazione di convivialità.
C’è anche una sala esterna. Noi ci accomodiamo all’interno. Come sempre diamo uno sguardo al menù delle pizze. Ci sono i fritti, le pizze tradizionali, quelle creative, i calzoni, le pizze di mare, quelle con creme e vellutate, le montanare e i dolci. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi ordiniamo una margherita con passata di pomodoro biologico, spolverata di parmigiano reggiano e pecorino romano DOP, fior di latte, basilico e olio Evo. Una margherita che si fa ricordare, morbida, profumata, fragrante, davvero fantastica.

Margherita
Margherita

Una Porcello con salsiccia di nero casertano, patate speziate cotte al forno, provola di Agerola, scaglie di parmigiano reggiano biologico di Vacca bianca modenese (presidio Slow food), basilico e Olio Evo. Una pizza di cui siamo innamorati e che prendiamo sempre quando veniamo qui. Gustosa, goduriosa, appagante. E poi che meraviglia quelle patate speziate al forno e la soave e profumata salsiccia di nero casertano sbriciolata, una vera poesia….

La Porcello
La Porcello

La terza pizza è una pizza diciamo creativa, chiamata sul menù la Parmigiana (secondo noi) con provola di Agerola, mousse di parmigiana di melanzane, gocce di pesto di basilico artigianale, polvere di buccia di melanzana, chips di parmigiano reggiano 30 mesi e olio Evo. L’aggettivo giusto per questa pizza è sorprendente. Sorprendente infatti è l’equilibrio perfetto che si crea tra i vari ingredienti, la sensazione è quella di addentare una parmigiana che di fatto sulla pizza materialmente non si vede e non c’è. La mousse di parmigiana, le gocce di pesto, la provola e le chips di parmigiano insieme regalano al palato emozioni forti. Complimenti…

La Parmigiana secondo noi
La Parmigiana secondo noi

Abbiamo trovato una pizza realizzata con maestria e passione da Vittorio Passeggio, l’impasto è un bel diretto con 24 ore di lievitazione, un’idratazione importante, siamo sul 75%. Il peso dei panetti oscilla tra i 260 gr. e i 270 gr. L’alveolatura è pronunciata e ben visibile. Il risultato è una pizza davvero notevole, leggera e fragrante. Da rimarcare l’uso di prodotti (soprattutto campani) di eccellenza per topping e farciture, e ci sono diversi Presìdi Slow Food. Insomma da Fronna d’Està la pizza si lascia ricordare.

La Porcello Dettaglio alveolatura
La Porcello Dettaglio alveolatura

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto

- Grande qualità dei prodotti usati per topping e farciture con tanti presìdi Slow food
- Servizio veloce e professionale
- Corretto rapporto qualità prezzo

Da Fronna D’Està la pizza è davvero ottima. Dobbiamo fare i complimenti a Vittorio Passeggio, talentuoso e capace. La sua pizza è sicuramente di livello, ottimo, leggero e ben lavorato l’impasto, un bel diretto eseguito a regola d’arte. Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture. Fronna D’Està si conferma alla grande tra quelli che a parer nostro sono gli "indirizzi pizza" da segnare in agenda. Il locale è centrale e semplicissimo da raggiungere. Il servizio è informale, veloce e preciso. Decisamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Piccola raccomandazione che ti abbiamo già fatto in passato: visto che non è grandissimo ed è sempre molto frequentato ti conviene prenotare per evitare lunghe attese.
Pizzeria consigliatissima. Parola dei Templari del Gusto!


Fronna D’Està
Piazza Mercato, n.7
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 8844173
Visita la pagina Fb di Fronna D’Està

Pubblicato in Campania
Giovedì, 23 Settembre 2021 18:46

Bonapasta. Marigliano (Na)

Siamo tornati a distanza di qualche tempo a Marigliano da Bonapasta. Eravamo in zona e avevamo voglia di gustare una bella pizza. La Pizzeria si raggiunge con molta facilità, siamo infatti su Corso Umberto I nel tratto che da Marigliano va verso Mariglianella. Fermiamo l’auto in strada a pochi metri dal locale. L’interno è come lo ricordavamo: quattro ambienti, all’ingresso c’è il forno con il banco del pizzaiolo. Sulla destra si accede alle altre tre sale, non grandissime e comunicanti, le pareti sono chiare, in fondo c’è una parete di mattoncini chiari. Il pavimento con effetto parquet, i tavoli sono in legno chiaro. Nel complesso l’atmosfera è gradevole e invita alla convivialità.

Bonapasta Marigliano Una delle tre sale
Bonapasta Marigliano Una delle tre sale

Diamo la solita occhiata di ordinanza al menù delle pizze. Ci sono una quarantina di proposte davvero interessanti, le pizze tradizionali, quelle definite “le nostre scelte” con abbinamenti originali e intriganti e poi la particolarità delle pizze “primi piatti”, quattro proposte che richiamano quattro primi piatti della tradizione: la pasta & piselli, la Matriciana Bonapasta, la Carbonara e la aglio & olio. La prossima volta assaggeremo qualcuna di queste pizze “primi piatti” di sicuro. Stavolta però siamo venuti qui presi da una irrefrenabile voglia di pizza, quindi non cediamo alla sensazione di concederci coccole fritte, eppure rammentiamo che qui soprattutto i crocchè sono stratosferici. Sarà per la prossima volta...
Ordiniamo subito le pizze. Prendiamo una bella margherita con pomodori pelati San Marzano, mozzarella, basilico e olio Evo 100% italiano. Normalmente cominciamo quasi sempre le nostre serate degustando la Regina. La margherita di Bonapasta è morbida, profumata, leggera.

La margherita
La margherita

Poi ecco una pizza Giro d’Italia, una vera poesia con stracciatella di bufala, mortadella di Bologna IGP, granella di pistacchio di Bronte DOP, scaglie di provolone Auricchio stravecchio, basilico, e olio extravergine di oliva 100% italiano. Quando veniamo qui la Giro d’Italia è obbligatoria per noi. Pizza a cui siamo molto affezionati. Gustosa, saporita, un mix di profumi e sapori con un equilibrio perfetto tra il sentore dolce della stracciatella di bufala, la scioglievole e profumata mortadella IGP Bologna e il sapore deciso e sapido dell’Auricchio stravecchio con la nota croccante della granella di pistacchio. Spettacolo…

La Giro dItalia
La Giro d'Italia

La degustazione prosegue con una novità, una pizza introdotta da poco in carta che Carmine Panico ci teneva a farci provare: la Federico Giuliano con crema di zucca, polpettine di bovino, mozzarella, granella di cipolla croccante arrostita, scaglie di cacioricotta del Cilento, pepe e olio Evo 100% italiano. La sensazione al morso è un vero e proprio “boom”. La dolcezza della crema di zucca fa l’amore con la nota sapida del cacioricotta, l’inconfondibile profumo e sentore della granella di cipolle è tenue e non aggressivo e accompagna le voluttuose polpettine di bovino. Una pizza meravigliosa….

La Federico Giuliano
La Federico Giuliano

Così come meravigliosa è anche la pizza Lo Gatto, con parmigiana di melanzane, mozzarella, polpettine di bovino, cacioricotta del Cilento, parmigiano reggiano DOP e olio evo 100% italiano. Una sinfonia di sapori incredibile.

La Pizza Lo Gatto
La Pizza Lo Gatto

Abbiamo trovato la “solita” pizza di Bonapasta, una pizza generosa, appagante. L’impasto è un bel diretto con una lievitazione naturale di 22/24 ore. L’idratazione è abbastanza spinta siamo sui 74/75 %. Il risultato è una pizza profumata, leggera, morbida e gustosa. Il resto lo fa l’abbondanza e la qualità degli ingredienti usati per topping e farciture. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Ci piace il fatto che venga usato solo olio Evo 100% italiano di qualità. Il servizio è veloce e informale, il personale gentile e disponibile. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo. La margherita a 4 euro ormai è una rarità. Bravi !

Dettaglio Alveolatura
Dettaglio Alveolatura

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Uso di prodotti di qualità
- Peso dei panetti sui 280 gr.
- Ottimo rapporto qualità – prezzo

Di strada ne ha fatta Carmine Panico. Dieci anni fa è partito con una pizzeria che faceva esclusivamente l'asporto. Nel tempo la sua creatura è cresciuta ed è diventata una bella pizzeria che offre ai clienti un fantastico prodotto. Le pizze di Bonapasta sono leggere, fragranti, digeribili, grazie ad un impasto a lunga lievitazione (22/24 ore), una idratazione importante e tanta maestria nella lavorazione. Qui trovi una vasta scelta di pizze dalle tradizionali a quelle più creative. Fantastici i fritti (non perderti i loro crocchè). La nota di merito poi per l’uso di prodotti e materie prime selezionate, di qualità e 100% italiani a partire dall’olio Evo. Il servizio è veloce e informale, il personale gentile. Ottimo poi il rapporto qualità – prezzo. Se sei in zona vieni e provare, garantiamo noi Templari del Gusto.

 

Bonapasta
Corso Umberto I n. 120
Marigliano (Na)
Tel.081 8855039
Visita il sito web di Bonapasta

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Venerdì, 17 Settembre 2021 18:57

La Pignata in Bellavista. Ariano Irpino (Av)

Siamo tornati in Irpinia nella città del Tricolle: Ariano Irpino. La nostra tappa è il Ristorante La Pignata in Bellavista, il regno del grande chef Guglielmo Ventre. Ci mancavamo da un po’, è sempre bello tornare a trovare Guglielmo, restiamo sempre affascinati dalla sua umanità, dai suoi modi gentili (quasi di altri tempi) e chiaramente siamo innamorati della sua cucina, una cucina irpina come definizione e concetto. Qui la tradizione trova la sua sublimazione.
Guglielmo Ventre è uno dei grandi nomi della ristorazione irpina. Venire qui per noi è sempre un’immensa gioia. La location della Pignata in Bellavista poi è come la ricordavamo, siamo praticamente in cima ad un colle, da qui il panorama è magnifico. Da un lato c’è la città di Ariano con il suo centro storico e in lontananza lo sguardo va verso il Sannio, che non è poi molto lontano da qui.
Chi ci segue sa che spesso siamo stati qui o anche alla Pignata, l’altra realtà storica della famiglia Ventre dove ci sono Ezio Ventre e la signora Carmela in cucina. Guglielmo invece da un po’ di anni ha sposato questo progetto e guida la Pignata in Bellavista, dove ad una location notevole si accompagna una cucina che parte dalla tradizione irpina ma si evolve. Una cucina realizzata con maestria e grande tecnica e con una materia prima di altissima qualità.
Ma andiamo per gradi. Dopo aver parcheggiato la nostra auto nel comodo parcheggio del locale, ci accomodiamo al nostro tavolo. Il locale ha due sale, di cui una più grande, l’atmosfera è piacevole e invita alla convivialità. Ci accoglie la bravissima e professionale Anna Sebastiano, è stato bellissimo rivedere anche lei.
Da bere ordiniamo una minerale e un vino (su consiglio di Anna) davvero interessante: Barbera d'Asti DOCG "Rosso Fuoco" di Vite Colte. Un rosso di un bel colore rubino intenso da uve Barbera in purezza. Uve che arrivano dalle colline dell’astigiano dove la cantina Vite Colte utilizza solo sistemi di coltivazione da agricoltura biologica. Il risultato è notevole, un vino fruttato con note di frutti rossi, di buon corpo e una bella personalità.

Il Barbera dAsti Rosso Fuoco di Vite Colte
Il Barbera d'Asti RossoFuoco di Vite Colte

Arriva il pane e il meraviglioso Olio di Ravece del frantoio Contedoro. Frantoio di Ariano Irpino che produce un olio eccellente da oltre 4 generazioni.

Il mitico olio Ravece di Conte Doro
Il mitico olio Ravece di ConteDoro

Non possiamo resistere e ci concediamo un assaggio. Pane e olio Evo, cosa c’è di più buono?

Pane e olio
Pane e olio

Intanto diamo uno sguardo al menù, che cambia spesso in base alla stagionalità dei prodotti, delle materie prime e anche degli spunti creativi dello chef. Cominciamo con gli antipasti, ordiniamo uno sformatino di patate e baccalà su vellutata di pomodoro multicolor, fiore di zucca ripieno al baccalà e fonduta di provola affumicata. Lo sformatino è delicatissimo, cotto al forno sprigiona appena lo si taglia un profumo inebriante, viene servito su questa meravigliosa vellutata di pomodorino multicolor (datterino bio). Interessante il fiore di zucca farcito con una deliziosa mousse di baccalà, il tutto arricchito con una bella fonduta di provola affumicata. Complimenti, davvero spettacolare.

Sformatino di baccalà su vellutata di pomodoro
Sformatino di baccalà su vellutata di pomodoro

L’incipit è stato fantastico ma non è da meno l’arancino di riso su vellutata di zafferano. L’arancino è condito con funghi porcini e salsiccia (che profumo!). Il piatto viene completato con una salsa di zafferano bio di Ariano Irpino e fonduta di pecorino.

Arancino di riso con salsiccia e porcini su vellutata di zafferano
Arancino di riso con salsiccia e porcini su vellutata di zafferano

L'arancino è spettacolare e ho trovato davvero indovinato l'abbinamento con la salsa di zafferano...

Arancino di riso dettaglio ripieno
Arancino di riso dettaglio ripieno

Poi ordiniamo un piccolo tagliere interessante: pancetta, prosciutto crudo, caciocavallo di media stagionatura, soppressata calabrese al peperone dolce, prosciutto di cinghiale condito con dei carciofini.

Tagliere
Tagliere

La chicca è la coppa di cinghiale (che ci viene servita a parte), detta in gergo anche “soppressata dei poveri”accompagnata con tanto limone, è deliziosa. Bella aromatica, al palato piena e stemperiamo la sua leggera grassezza e pastosità con il nostro meraviglioso vino barbera.

Coppa di cinghiale
Coppa di cinghiale

L’antipasto ci ha davvero soddisfatto, un trionfo di sapori e prodotti (soprattutto del territorio). Abbiamo ordinato anche due primi. Le linguine con baccalà, mollica di pane bruschettato e peperone crusco. Le linguine sono di pasta fresca e il risultato è meraviglioso. Il baccalà è uno dei piatti che nella zona dell’arianese vanno per la maggiore, c’è un'antica tradizione legata al baccalà che viene di norma servito alla “pertecaregna”con il peperone crusco. Qui invece ce lo troviamo a condire una bella linguina, ma il risultato è come sempre super.

Linguine con baccalà mollica di pane bruschettato e peperone crusco
Linguine con baccalà mollica di pane bruschettato e peperone crusco

Se le linguine ci sono piaciute con l’altro primo arriviamo alla vetta. I tagliolini all’ortica con porcini e tartufo sono di un buono incredibile. Suadenti, mantecati al burro con porcini e tartufo a donare loro profumo, sapore in un equilibrio assolutamente perfetto. Un piatto che è un inno all’Autunno ormai alle porte.

I tagliolini allortica con porcini e tartufo
I tagliolini all'ortica con porcini e tartufo

Saremmo sazi ma un secondo (in due) vogliamo provarlo e la nostra scelta cade sui bocconcini di maiale su vellutata di porri, aceto balsamico e spaghetti croccanti di patate. La carne è meravigliosa, morbida, saporita. Bello l’accostamento con la vellutata di porri e originali e divertenti da mangiare gli spaghetti croccanti di patate. Davvero un grande secondo piatto.

Bocconcini di maiale su salsa di porri con spaghetti di patate e glassa di aceto balsamico
Bocconcini di maiale su salsa di porri con spaghetti di patate e glassa di aceto balsamico

Ci servono poi due sorbetti, uno al lime e uno alla mela verde. Beh devo dire che ci volevano proprio.

Sorbetto
Sorbetto

Ma non finisce qui, passa a salutarci Guglielmo Ventre e ci fa gustare due proposte di dessert (chiaramente fatti da loro). Un babà artigianale con crema al tiramisù di ottima fattura (io sono napoletano e per me il babà è un culto) e una scomposta di millefoglie all’amarena (deliziosa).  

Il dessert
Il dessert

Accompagniamo il dessert con due amari (Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena poco più di 40 euro a persona. Rapporto qualità prezzo incredibile se consideriamo la qualità della proposta gastronomica. Complimenti.

La Pignata in Bellavista ad Ariano Irpino è un indirizzo imperdibile. Qui tutto lascia il segno a partire dalla location che è spettacolare. Il panorama da qui è meraviglioso. Il resto lo fa la proposta gastronomica dello chef Guglielmo Ventre e della sua brigata di cucina. Una cucina che parte dalla tradizione ma si evolve con spunti originali e intriganti. Il menù segue la stagionalità di prodotti e materie prime tutte di altissima qualità. Il personale è gentile, preciso e professionale. Semplicemente eccezionale poi Anna Sebastiano in sala. Il rapporto qualità - prezzo è incredibile. “Repetita iuvant” recitava un detto latino, ci ripetiamo volentieri. Qui alla Pignata in Bellavista bisogna venire assolutamente. Garantiamo noi Templari del Gusto. 

 

La Pignata in Bellavista
Contrada Sterda n.19
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb della Pignata in Bellavista

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 15 Settembre 2021 10:43

Agriturismo Fontana Bosco. Piana di Monte Verna (Ce)

Ognuno di noi, quando era più piccolo, ascoltando una bella fiaba, chiudeva gli occhi ed immaginava di ritrovarsi come d’incanto in un luogo incantato; nel nostro girovagare alla ricerca di qualcosa che ci stupisca cerchiamo sempre un po' di magia e magariritrovarci in uno di quei boschi da favola che i nostri cari ci raccontavano. E’ così che oggi ci siamo avventurati salendo verso le pendici del Monte Verna ed abbiamo scoperto un luogo da favola, un casale immerso completamente nel verde rigoglioso del bosco.

La natura intorno
La natura intorno

Questo luogo esiste e noi lo abbiamo scoperto per voi: si chiama Agriturismo Fontana Bosco e la sua particolarità è il tartufo, che viene raccolto personalmente dal proprietario Carmine (con l’aiuto dei suoi amabili cani) tra i boschi circostanti e che impreziosisce le varie portate che potremo assaggiare.

Insegna esterna
Insegna esterna

Il casale è immerso nel verde, ai lati rigogliosi sentieri sterrati che conducono alle pendici del Monte Verna e da cui è possibile ammirare la fauna di questo splendido angolo verde dell’alto Casertano; l’agriturismo sembra messo lì dalla natura, qualche tavolo nel verde, altri al fresco di un porticato in legno ed altri ancora in una saletta interna, insomma le premesse per una esperienza da ricordare ci sono tutte.

Sentiero tra i boschi
Sentiero tra i boschi

Ci servono acqua e vino rosso di produzione propria (ottimo), il personale ci spiega i piatti che verranno proposti, ovviamente nel rispetto della tradizione, seppur rivisitata e frutto di produzione propria o locale dove il tartufo, come già anticipato, la fa da padrone. Si comincia con l’antipasto della casa iniziando con caciotta di pecora, capocollo e marmellata di prugne dei loro alberi.

Capocollo formaggio di pecora e confettura alle prugne
Capocollo formaggio di pecora e confettura alle prugne

E ancora una buonissima pancetta, dei tocchetti di frittata di zucchine e le meravigliose olive caiazzane (del resto sono tra le protagoniste di questo territorio). Un entrée semplice ma squisito frutto della produzione dell’agriturismo;

Pancetta frittatina di zucchine e olive caiazzane
Pancetta frittatina di zucchine e olive caiazzane

Continuiamo con gli antipasti caldi: ecco i peperoni imbottiti (mi hanno ricordato molto quelli che mi cucinava mia nonna).

Peperoni imbottiti
Peperoni imbottiti

Delle fette di rustico con salumi, davvero gustoso...

Rustico con salumi
Rustico con salumi

Delle invitanti montanare fritte con sugo di pomodoro e basilico....

Montanara
Montanara

E infine una squisita parmigiana di melanzane servita in una ciotola di terracotta. Devo dire che l'antipasto è stato ottimo nel segno dei prodotti della tradizione campana e nel rispetto della stagionalità dei prodotti.

Parmigiana di melanzane
Parmigiana di melanzane

Il primo piatto che segue le portate assaggiate con l’antipasto rappresenta l’essenza dell’agriturismo e l’elemento attorno al quale ruota il loro modo di cucinare e di rivisitare alcune ricette.
Ci viene servito in tegamino una porzione di gnocchi fatti a mano con crema di zucca, provola e tartufo estivo del Monte Verna, portata eccezionale dove il gusto leggermente aromatico del tartufo estivo si sposa e nello stesso tempo si esalta con quello dolce della zucca creando un paradisiaco mix di sapori. Insomma piatto da lode che mangeremmo all’infinito!

Gnocchi con crema di zucca provola e tartufo estivo del Monte Verna
Gnocchi con crema di zucca provola e tartufo estivo del Monte Verna

Ci concediamo una breve pausa negli spazi verdi che circondano l’agriturismo rilassandoci anche nei tanti divanetti sparsi tra i due giardini posti ai lati della struttura. Torniamo al tavolo e per secondo mangiamo un arrosto di vitello sapientemente cotto alla brace; carne morbida e cotta leggermente al sangue, il tutto accompagnato da una insalata verde raccolta in mattinata.

Arrosto di vitello alla brace con insalata
Arrosto di vitello alla brace con insalata

Infine un tris di dolci: gelato alla fragola,foresta nera e tiramisù (tutti rigorosamente di produzione propria), oltre a caffè, amaro e limoncello artigianale.

Tris di dolci
Tris di dolci

Costo del pranzo: 35 euro a persona per gli adulti; 15 euro a persona per i bambini compreso di bevande e di un ottimo vino di produzione propria.

L’Agriturismo Fontana Bosco sembra uscito da una favola; incastonato in una cornice selvaggia di pura bellezza è il luogo ideale per chi vuole fuggire dalla grigia monotonia della vita di città e respirare un’aria nuova, immergendosi nella quiete che sembra far quasi rumore alle pendici del Monte Verna; qui, potrete mangiare il tartufo, quello campano, che viene con amore e competenza ricercato e raccolto dal proprietario il signor Carmine; qui potrete sentirvi in una favola anche se solo per un giorno.
Noi Templari del Gusto lo consigliamo vivamente, non ne resterete delusi. La nostra avventura continua, a presto per una nuova storia!

 

Agriturismo Fontana Bosco
Via Cesa Fontanelle n.3
Piana di Monte Verna (Ce)
Tel. 3393613037
Visita il sito web dell’Agriturismo Fontana Bosco

Pubblicato in Campania
Martedì, 21 Settembre 2021 20:42

Ristorante Le Terre di Maja. Vasto (Ch)

Siamo a Vasto, perla abruzzese situata nella zona meridionale della costa vicino al confine con il Molise. Vasto è sorprendente, un luogo ricco di storia, chiamata anticamente Histonium. Un luogo con due anime, una legata alla collina, l’altra chiaramente legata al mare, un po’ come le due zone della città, la parte alta con il bellissimo centro storico che lascia il visitatore a bocca aperta. La parte vecchia di Vasto domina dall’alto e si affaccia sulla costa e poi c’è Marina di Vasto rinomata località turistica. Questa doppia anima della città si manifesta anche in cucina, una cucina dove terra e mare vanno a braccetto. Basti pensare che due tra le pietanze tipiche vastesi sono il brodetto di pesce e la ventricina (un salume meraviglioso ottenuto dalle parti nobili del maiale). Dopo un bel giro nel centro storico ci siamo fermati per cena in un locale che avevamo in agenda da un po’, il Ristorante Le Terre di Maja.

Ristorante Le Terre di Maja Insegna Esterna
Ristorante Le Terre di Maja - Insegna Esterna

Siamo in Via Vittorio Veneto a pochi passi da Piazza Gabriele Rossetti e dal centro storico. Il locale è gradevole, all’interno ci cono due ambienti comunicanti con una quarantina di coperti, dato il periodo e la possibilità di cenare ancora fuori, ci sono anche diversi tavoli esterni. L’atmosfera è rilassante, l’arredo semplice, essenziale, lo stile un po’ industrial bene si sposa con l’architettura e con i soffitti a volta con i tipici mattoncini chiari del luogo. Ci accomodiamo al nostro tavolo. Da bere ordiniamo una minerale e seguiamo il consiglio del bravissimo e preparato Denis (il padrone di casa insieme alla moglie Roberta la chef). Prendiamo due calici di Sauvignon Riserva 2010 di Kante, un super bianco friulano che fa ben un anno di affinamento in barrique di rovere francesi e poi affinamento in acciaio. Imbottigliato senza essere filtrato. Un grande vino con sentori fruttati, una evidente nota minerale e una spiccata personalità. Ottima scelta.
Intanto arrivano i pani e ci viene servito l’olio, e che olio ! L’extravergine Colle Sacro di Fattoria Cretarola ottenuto da olive della varietà peranzana. Un olio possente che nasce nel cuore dell’Abruzzo, un olio quasi balsamico con note di carciofo, note erbacee e quasi una punta finale di piccantezza al palato. Sublime.

Olio Evo Colle Sacro Fattoria Cretarola
Olio Evo Colle Sacro Fattoria Cretarola

Non abbiamo resistito e abbiamo degustato l’olio con il buon pane locale. Pane e buon olio, cosa c’è di più buono?

Pane e olio
Pane e olio

Intanto diamo un’occhiata al menù, ci sono poche ma studiate proposte sia di carne che di pesce. Ci sono cinque antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert. Un menù che segue la stagionalità dei prodotti e la disponibilità del pescato. Cominciamo con gli antipasti. Ecco le polpette di ceci con coriandolo e salsa tzatziki, golose, leggere, una interessante alternativa alla carne. Ci stava da Dio l’abbinamento con la profumata salsa tzatziki.

Polpette di ceci coriandolo e salsa tzatziki
Polpette di ceci coriandolo e salsa tzatziki

L’altro antipasto è il calamaro con patate, timo, zucchine marinate e vinaigrette al pomodoro. Semplicemente delizioso il calamaro, gustoso, morbido, con la sinuosa crema di patata all’interno che lo rendeva ancora più delicato, adagiato sulle zucchine marinate. Davvero una proposta interessante.

Calamaro ripieno di patate e timo con zucchine marinate e vinaigrette
Calamaro ripieno di patate e timo con zucchine marinate e vinaigrette

La nostra cena procede serenamente tra una chiacchiera e un sorso di Sauvignon. Intanto arrivano i primi, ecco gli spaghetti quadrati con gamberi rosa, acciughe del Cantabrico, pomodoro secco e mollica tostata alle erbe. Personalmente adoro l’uso del pomodoro secco nei primi piatti. Qui il delicato gambero si sposava alla perfezione con la sapida acciuga del cantabrico. Il pomodoro esalta ancora di più questo abbinamento donando al piatto un bell’equilibrio. Interessante la nota croccante della mollica tostata.

Spaghetti con gamberi rosa acciughe del Cantabrico pomodoro secco e mollica tostata alle erbe
Spaghetti con gamberi rosa acciughe del Cantabrico pomodoro secco e mollica tostata alle erbe

Se gli spaghetti ci sono piaciuti con l’altro primo raggiungiamo la vetta. Il risotto alla rapa rossa, salsiccia e gorgonzola dolce della chef Roberta Di Ginni lo ricorderò a lungo. Perfetta la mantecatura del riso, un bel carnaroli, piacevole la nota “di terra” della rapa rossa che tra le altre cose dona una nota cromatica al piatto incredibile. La salsiccia fritta era deliziosa e poi cosa era quel gorgonzola dolce che si scioglieva sopra. Da applausi.

Risotto alla rapa rossa con salsiccia e gorgonzola dolce DOP
Risotto alla rapa rossa con salsiccia e gorgonzola dolce DOP

Vogliamo assaggiare anche un secondo. Ne prendiamo uno in due e la scelta cade sul branzino con pistacchio di Bronte, capperi, flan di zucchine e crema di melanzana. Eccellente il pesce, intrigante la presenza del pistacchio, deliziosa la crema di melanzana, delicato il flan di zucchine. Ci ha convinto questo piatto.

Branzino pistacchio di Bronte capperi flan di zucchine e crema di melanzana
Branzino pistacchio di Bronte capperi flan di zucchine e crema di melanzana

Chiudiamo in dolcezza con un must del Ristorante le Terre di Maja, la loro cheesecake in questo caso alle more. Che buona! Fresca, delicata, crea davvero dipendenza.

Cheesecake alle more
Cheesecake alle more

Accompagniamo il dessert con un ratafià, del resto siamo o non siamo in Abruzzo? Questo è un fantastico liquore che si fa con amarene e vino Montepulciano d’Abruzzo secondo la tradizione.

Ratafià alle amarene
Ratafià alle amarene

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena 44 euro a persona. Direi assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Il Ristorante Le Terre di Maja a Vasto è stata una bella scoperta. Cercavamo un ristorante diverso dal solito, cercavamo di evitare posti turistici o che proponessero una cucina locale “basica”e “vintage”. Qui abbiamo trovato quello che cercavamo: ambiente rilassante e informale, personale gentilissimo e garbato, bellissima accoglienza e soprattutto delle proposte di cucina convincenti. Il menù non è vasto ma è ben studiato, ci sono piatti di carne e pesce in modo da poter accontentare tutti ma anche per rispettare la tradizione vastese che come detto in precedenza ha un’anima di terra e una di mare. La chef Roberta di Ginni ha talento e soprattutto fa il suo lavoro con grande passione, suo marito Denis (torinese di nascita vastese d’adozione) in sala è impeccabile, sempre pronto a consigliare e seguire i clienti. Tra le cose che metto nel cassetto dei ricordi soprattutto il calamaro ripieno (buonissimo), il risotto alla rapa rossa, salsiccia e gorgonzola dolce DOP (meraviglioso) e la strepitosa cheesecake. Il Ristorante Le Terre di Maja entra di diritto nella nostra guida on line agli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Se sei da queste parti provalo, garantiamo noi.

 

Ristorante Le Terre di Maja
Via Vittorio Veneto n. 90
Vasto (Ch)
Tel. 345 511 9066
Visita la pagina Fb del Ristorante Le Terre di Maja

Pubblicato in Abruzzo
Mercoledì, 08 Settembre 2021 20:44

Bistrò Rei. San Gennaro Vesuviano (Na)

Il nostro viaggio alla scoperta degli indirizzi da non perdere ci porta a San Gennaro Vesuviano. Siamo al confine con l’agro nolano, in una zona che di recente ha mostrato grande fermento e interessanti novità nel settore food. Noi ci siamo fermati a pranzo da Bistrò Rei, la creatura dello chef Gennaro Pagano.

Bistrò Rei San Gennaro Vesuviano Insegna esterna
Bistrò Rei San Gennaro Vesuviano Insegna esterna

Siamo in Via Nuova Saviano, un’arteria stradale importante che collega i paesi dell’area vesuviana con Saviano e Nola. Qui c’è un piccolo gioiello dove abbiamo vissuto una bellissima esperienza gastronomica.
Ma riavvolgiamo il nastro e cominciamo dal principio. Abbiamo prenotato il nostro tavolo da due giusto qualche ora prima di arrivare, e per fortuna abbiamo trovato posto. Parcheggiamo in strada a pochi passi dal locale. Bistrò Rei ha un arredo sobrio, dominano il grigio e i colori scuri, ci sono due ambienti, curati e direi minimal. Ci saranno una quarantina di coperti. Ci accompagnano al nostro tavolo. Diamo come sempre uno sguardo attento al menù. La prima cosa che mi colpisce è la presenza di proposte sia di carne che di pesce (alcune anche fuori menù). Ci sono gli antipasti, le stuzzicanti sfiziosità, dalla bruschetta pomodorini gialli, lardo e polvere di caffè arabica a quella con fonduta di grana e parmigiana, dai crostoni, alla schiacciata di patate sia con cacio, pepe e nocciola sia con cremoso al pistacchio e mortadella, e poi le frittatine e altre chicche (ritornerò di sicuro per gustare alcune di queste meraviglie).
Noi ordiniamo alla carta ma prima prendiamo da bere una minerale e una bottiglia di Gelso Rosa, un vino rosato di Tenuta i Gelsi ottenuto da uve di aglianico del Vulture. Il vino ha un colore bellissimo, presenta sentori di frutti rossi, una piacevolissima nota minerale. Davvero una scelta interessante. Sarà lui il nostro compagno di viaggio per il pranzo.

Rosè Gelso Rosa
Rosè Gelso Rosa

Al tavolo arriva lo chef Gennaro Pagano mentre la brigata di cucina è già in azione. Ci racconta l’origine del suo progetto, un bistrò dove proporre una cucina per certi versi unica dove tradizione e creatività vanno a braccetto. Un luogo dove quando ti siedi devi abbandonarti ai sensi e lasciarti trasportare dalle sensazioni: olfatto, vista, gusto. Per questo Bistrò Rei, prende spunto dall’espressione attribuita ad Eraclito, uno dei maggiori filosofi presocratici. Il suo Panta rei (πάντα ῥεῖ) significa letteralmente “tutto scorre”.
Il concetto del tempo, che qui da Bistrò Rei sembra scorrere più lento.
Devo fare i complimenti a Gennaro Pagano, si percepisce la sua passione, l’amore per il suo lavoro. E complimenti soprattutto per il suo coraggio, infatti Bistrò Rei ha visto la luce nel 2019, poi il 2020 l’annus horribilis della pandemia che avrebbe abbattuto chiunque ma non lui, pronto a ripartire più forte e ottimista che mai. Gennaro Pagano ci illustra il menù con dovizia di particolari e ci spiega anche le proposte (di pesce) fuori carta. Noi partiamo dagli antipasti e siamo curiosi di provare la sua cucina.

Arrivano il pane vesuviano e i grissini fatti da loro (squisiti). Poi un entrée dello chef, una polpettina di melanzane con un Ketchup di pomodorino del piennolo e poi questa pipetta che va estratta e schiacciata sulla polpettina.

Entreè di benvenuto
Entrée di benvenuto

Dentro c’è uno yogurt acido che si sposa alla grande con la deliziosa polpettina e il Ketchup di piennolo che ha comunque una nota dolciastra. Davvero un grande incipit.

Polpettina di melanzane con ketchup di pomodorino del piennolo e yogurt acido
Polpettina di melanzane con ketchup di pomodorino del piennolo e yogurt acido

Si comincia con gli antipasti. Ci servono un carpaccio di manzo affumicato, valeriana, dressing di liquirizia, dressing di blu curaçao, crumble di frutto della passione e mandorla tostata. Qui davvero parte il “wow”. Meraviglioso il carpaccio con la sua nota affumicata, bello il contrasto con il frutto della passione e il dressing soprattutto di liquirizia. Fantastica proposta.

Carpaccio di manzo
Carpaccio di manzo

In un sontuoso crescendo rossiniano ecco la loro versione della parmigiana di melanzane, in questo caso viene prima cotta a vapore e poi fritta con una panatura di cereali e quinoa, poi classico pomodoro e gel di bufala. Una versione della parmigiana originale, creativa. Un meraviglioso gioco di contrasti in un equilibrio perfetto. Tutto partendo dalla tradizione: la parmigiana. Complimenti davvero.

Parmigiana di Bistrò Rei
Parmigiana di Bistrò Rei

E ancora ecco le polpettine cacio e pepe, cacao, cialdina di gyoza, aria di sichuan e fogliolina di portulaca. Che meraviglia queste polpettine. Qui mi è piaciuto il tocco di oriente che arricchisce di profumi e aromi un piatto che ti consiglio di provare.

Polpettine cacio e pepe
Polpettine cacio e pepe

La quarta proposta è una genialata di Gennaro Pagano: "come un tiramisù". A vederlo sembra il famoso dolce ma non è chiaramente un dessert. E’ una schiacciata di patate con un cremoso di genovese mista fatta con manzo e coniglio, cipolla e all’interno un’idea pazzesca, c’è il “brioschi”, si hai capito bene, le famose pastigliette che frizzano e che agevolano la digestione. E ancora mascarpone salato e cacao. Il risultato è sorprendente, un gioco di consistenze, di profumi, di sapori contrastanti ma che magicamente vanno a braccetto.

Il tiramisù salato
Il tiramisù salato

Il nostro pranzo procede alla grande. Come primi scegliamo dei paccheri con crema di carciofi, guanciale, mascarpone e mandorla. Delicatissimi…

Paccheri con crema di carciofi guanciale mascarpone e mandorle
Paccheri con crema di carciofi guanciale mascarpone e mandorle

E una intrigante pasta e patate con fonduta di provolone, lime e caffè. Ho trovato questi tubettini divini. Cremosi, avvolgenti, profumati con la nota del lime e la polvere di caffè che viene tostata al momento sul piatto con un bruciatore da cucina. Proposta interessantissima...

Pasta e patate con fonduta di provolone lime e caffè
Pasta e patate con fonduta di provolone lime e caffè

Siamo sazi ma un secondo in due vogliamo provarlo. Optiamo per i bocconcini di maialino, scarola ripassata, confettura di limoni e alici salate. Ottima la carne, morbidissima e originale la presenza delle alici salate e della confettura a creare un contrasto dolce - salato che crea dipendenza.

Bocconcini di maialino
Bocconcini di maialino

Nostro malgrado saltiamo il dolce. Ci offrono due amari alle erbe e chiediamo il conto. Per questo nostro percorso e questa bella esperienza paghiamo 55 euro a persona. Costo assolutamente corretto se consideriamo la qualità di prodotti e proposte.

Bistrò Rei è stata una meravigliosa scoperta. Entrando ti si schiuderà un mondo fatto di sapori, odori, creatività. Venire qui significa prendersi del tempo e “viaggiare” con i sensi con proposte mai banali.
Qui trovi una cucina sorprendente ed entusiasmante, piatti di carne e di pesce che partono dalla tradizione ma poi si trasformano con una personalità e originalità uniche. Lo chef Gennaro Pagano è a parer nostro un vero fuoriclasse. Ci piace molto poi il fatto che sia sempre presente in sala pronto a spiegare ai clienti e agli ospiti tutto ma proprio tutto su piatti e prodotti. Fantastica la brigata di cucina. Il personale è solerte e gentile. Anche il rapporto qualità prezzo è ottimo se consideriamo la qualità, il livello e il tipo di proposta gastronomica. Torneremo presto a provare anche piatti di mare ma intanto non posso che consigliare questo piccolo gioiello. Mai come questa volta vale l’aggettivo IMPERDIBILE.

 

Bistrò Rei
Via Nuova Saviano n. 19
San Gennaro Vesuviano (Na)
Tel. 334 933 5002
Visita la pagina Fb di Bistrò Rei

Pubblicato in Campania

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nasce con una finalità ben precisa: proporsi come un nuovo modo di raccontare il food, dinamico, creativo, accattivante, fuori dai soliti schemi.

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