Ricette

E’ una giornata festiva, per pranzo decidiamo di restare in terra irpina. La nostra meta è un indirizzo già visitato in passato: l’Osteria La Juta a Ospedaletto d’Alpinolo, a pochi Km dall’uscita Avellino Ovest della A-16. Ospedaletto è un ameno paese di montagna a 750 metri sul livello del mare, con poco più di 2000 abitanti. Questo luogo è da sempre legato alla famosa Abbazia di Montevergine, meta di turisti e pellegrini da ogni dove, in ogni periodo dell’anno. Proprio alla strada che dal borgo conduce all’Abbazia è legato anche il nome del ristorante, Osteria la Juta appunto, dal dialetto locale deriva da “a’ sa-juta a Montevergine”.
E’ una giornata frizzantina, anche se siamo in piena Primavera. L’Oste Donato nostra vecchia conoscenza ci accoglie con gentilezza e garbo. Questo è proprio il posto giusto per gustare un’ottima cucina legata al territorio. Ma andiamo per gradi. Il locale non è molto grande, ma regala una piacevole sensazione di familiarità ed è accogliente. Ci accompagnano al tavolo che abbiamo prenotato con un po’ di anticipo. Siamo in quattro. Da bere prendiamo una minerale e una bottiglia di Gragnano Rosso di Cantine Astroni, un vino frizzante della penisola sorrentina realizzato con un blend di aglianico, sciacinoso e piedirosso, di un bel colore rosso vivo, questo vino è piacevole, leggero con sentori di frutti rossi.

Gragnano Penisola Sorrentina di Cantine Astroni
Gragnano Penisola Sorrentina di Cantine Astroni

Cominciamo con gli antipasti, ecco un must dell’Osteria La Juta, insalata di fiocco di maialino in agrodolce, semplicemente delizioso.

Insalata di fiocco di maialino in agrodolce
Insalata di fiocco di maialino in agrodolce

E che dire della patata ripiena con fonduta di formaggio, sfilacci di bufalo e tartufo di Bagnoli ? Un piatto delicatissimo ed equilibrato con la fonduta di formaggio che accompagna alla grande la patata e il tartufo.

Patata ripiena con fonduta leggera di formaggio sfilacci di bufaloe tartufo di Bagnoli Irpino
Patata ripiena con fonduta leggera di formaggio, sfilacci di bufalo e tartufo di Bagnoli Irpino

Chiudiamo i nostri antipasti con un piatto della tradizione contadina, un classico irpino per eccellenza, rape e patate con pizza di granone e cotechino, davvero eccezionale.

Rape e patate con pizza di granone e cotechino
Rape e patate con pizza di granone e cotechino

Tra una portata e l’altra Donato ci racconta la provenienza, i segreti e le curiosità sui prodotti che stiamo degustando. L’antipasto qui all’Osteria La Juta merita un plauso per la qualità e varietà dei prodotti, tutti tipici del territorio. E’ il momento dei primi. Optiamo per dei meravigliosi tagliolini con il tartufo nero.

Tagliolini al tartufo nero
Tagliolini al tartufo nero

Dei paccheri con bolognese di pezzente e caciocavallo di Calitri. Particolarissimo è il ragù ottenuto con la salsiccia di Pezzente, uno dei simboli della tradizione contadina irpina, detta così perché ottenuta con le parti meno nobili del maiale e resa saporita grazie ad un uso sapiente di aromi.

Paccheri con bolognese di pezzente e caciocavallo di Calitri
Paccheri con bolognese di pezzente e caciocavallo di Calitri

Chiudiamo la nostra degustazione di primi con dei meravigliosi maccheroncini con baccalà, pomodorini semy-dry e nocciole di Avella. Anche questi di notevole fattura..

Maccheroncini con baccalà pomodorini semi dry e nocciole di Avella
Maccheroncini con baccalà, pomodorini semi dry e nocciole di Avella

Il nostro pranzo prosegue alla grande. Decidiamo anche di prendere due secondi da dividerci. Molto buono il rollè di coniglio farcito all’ascolana con scarola.

Rollè di coniglio farcito allascolana con scarola
Rollè di coniglio farcito all'ascolana con scarola

Rassicurante e squisito il cotechino irpino alla brace con patate.

Cotechino irpino con patate al forno
Cotechino irpino con patate al forno

Eccoci al dessert. Qui ci siamo deliziati con un delizioso tiramisù in monoporzione fatto davvero a regola d’arte.

Tiramisù
Tiramisù

Una fetta di torta babà con ricotta e scaglie di cioccolato. Notevole anche questa....

Torta babà con ricotta e scaglie di cioccolato
Torta babà con ricotta e scaglie di cioccolato

E una fetta di torta con cioccolato ricotta, mandorle e liquore Strega. Da notare come i dolci siano tutti di loro produzione e davvero molto buoni.

Torta con cioccolato ricotta mandorle e liquore Strega
Torta con cioccolato, ricotta, mandorle e liquore Strega

Accompagniamo il dolce con quattro grappe barricate. Chiediamo il conto e paghiamo 45 euro a persona, un prezzo corretto, in rapporto alla qualità e varietà di quanto degustato.

L’Osteria La Juta si conferma alla grande. Questo è un indirizzo sicuro, qui puoi gustare una cucina della tradizione irpina con qualche piccola rivisitazione. Fantastica la materia prima utilizzata e i prodotti. Il locale è accogliente e informale, curata e fornita la carta dei vini. Il servizio è veloce e preciso, l’oste Donato (il padrone di casa) è un perfetto Cicerone e saprà accompagnarti nella tua esperienza gastronomica, raccontandoti tutto ciò che c'è da sapere sulle proposte in carta e sui prodotti del territorio protagonisti dei piatti. L’Osteria La Juta a Ospedaletto d’Alpinolo non può mancare tra gli indirizzi in agenda consigliati da i Templari del Gusto. Garanzia.

 

 

Osteria La Juta
Via Circumvallazione 24
Ospedaletto d’Alpinolo (Av)
Tel : 339 124 4103
Visita la pagina Fb dell’Osteria la Juta

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Avellino ci sta regalando davvero spunti interessanti e indirizzi degni di nota. Il capoluogo irpino offre una proposta gastronomica varia e capace di accontentare i food lovers e in generale quelli che amano la buona tavola. Ad Avellino ci sono anche alcuni indirizzi dove poter gustare un’ottima cucina di mare, uno di questi è senza dubbio La Sirena. Non è la prima volta che veniamo qui, e ogni volta è una conferma. Siamo in pieno centro in Via Mancini. La location è semplice e raffinata, il locale si trova sotto un elegante porticato, si sviluppa in lunghezza e si presenta come un riuscitissimo mix di semplicità e modernità in chiave “marinara”, predominano i colori chiari, due su tutti: il blu ed il grigio. Ci sono anche dei tavoli all’esterno sotto il porticato. La mise en place è semplice, essenziale ma al contempo curata. La particolarità della Sirena è che le proposte vedono come protagonista il pesce proveniente dalle pescherie della stessa proprietà. Questa è un’ulteriore garanzia. Tradotto: la materia prima è eccellente.

Altra garanzia qui alla Sirena è la titolare: la signora Carmen, cordiale, attenta, e sempre pronta a venire incontro alle esigenze degli ospiti. Come al solito diamo un’occhiata al menù, essenziale, semplice da consultare, ci sono gli antipasti e i crudi, ben sette proposte di primi, i secondi, contorni e dessert. Le proposte si muovono nel solco della tradizione: pochi fronzoli e tanta sostanza. Qui la cosa che conta è la materia prima. Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Neromora rosè di Vinosia. Un vino sorprendente, un rosato ottenuto da uve di aglianico. Colpisce il colore, un rosa acceso e vivace, con note di frutti rossi e un piacevole finale. Sarà un perfetto compagno di viaggio per il nostro pranzo.

Neromora Rosé di Vinosia
Neromora Rosé di Vinosia

In attesa degli antipasti ecco due calici di bollicine e delle frittelline di alghe calde calde, sempre gradite. Giusto per cominciare…

Frittelle di alghe
Frittelle di alghe

La nostra scelta cade su mozzarella di bufala e salmone affumicato, un abbinamento incredibilmente riuscito, la mozzarella si sposa a meraviglia con il salmone e la sua suadente e sapida nota. Godimento puro per le mie papille gustative.

Mozzarella di bufala con salmone affumicato
Mozzarella di bufala con salmone affumicato

I gamberi in salsa rosa non deludono le attese.

Gamberi in salsa rosa
Gamberi in salsa rosa

Gli antipasti non hanno fatto altro che aumentare il desiderio di provare i primi. Abbiamo scelto due piatti della tradizione. Gli scialatielli ai frutti di mare sono memorabili, perfetta la cottura della pasta, meraviglioso il sughetto (che mi ha costretto alla scarpetta lo ammetto). Da notare la presenza generosa dei frutti di mare, dettaglio questo tutt’altro che trascurabile. Davvero un ottimo piatto.

Scialatielli ai frutti di mare
Scialatielli ai frutti di mare

Gli spaghetti alle vongole sono ben conditi e gustosi, a voler essere pignoli forse un tantino sapidi ma nel complesso mi sono piaciuti.

Spaghetto alle vongole
Spaghetti alle vongole

Decido di prendere anche un secondo e la mia scelta ricade su una fritturina di calamari e totani. Il fritto è perfetto, asciutto, non unto, croccante.

Frittura di calamari e totani
Frittura di calamari e totani

Saltiamo il dessert e prendiamo due amari Jefferson per chiudere il nostro pranzo. Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 45 euro a persona. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo.

La Sirena ad Avellino non delude mai le nostre attese. E’ un fantastico indirizzo se vuoi gustare una buona cucina di mare nel cuore del capoluogo irpino. Il locale è centrale e gradevole con la possibilità di poter pranzare e cenare anche all’aperto. Consiglio sempre di prenotare per riuscire a trovare posto. Le proposte di cucina si muovono nel solco della tradizione, pochi fronzoli e tanta sostanza. Qui quello che conta è la materia prima di assoluta qualità. Il pesce proviene dalle pescherie della stessa proprietà. Sorprendente l’abbinamento della mozzarella di bufala con il salmone affumicato, agli scialatielli ai frutti di mare che ho gustato qui, mancava solo la parola. Il servizio è veloce e informale, fornita la carta dei vini con molte etichette italiane, ovviamente irpine e anche qualche azienda estera. Buono il rapporto qualità – prezzo. L’altra garanzia è la presenza della titolare Carmen, perfetta padrona di casa e sempre pronta a venire incontro alle richieste degli ospiti.
La Sirena ad Avellino è certamente un indirizzo da segnare in agenda se vuoi gustare una buona cucina di mare nel capoluogo irpino e si conferma nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Garanzia.


 

 

La Sirena
Via Pasquale Stanislao Mancini n. 136
Avellino
Tel. 338 373 2506
Visita la pagina Fb del Ristorante La Sirena ad Avellino

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Siamo ad Avellino, il capoluogo irpino ci regala sempre spunti interessanti e indirizzi degni di nota, capaci di fare la gioia dei food lovers e degli appassionati. Noi siamo tornati da Sa’ di cucina & co. Memori della nostra esperienza precedente, ci siamo fermati a cena. Siamo nel centro storico di Avellino, il Corso è distante pochi passi, così come la centralissima Piazza Libertà.

Sadi cucina Co. Avellino Insegna Esterna
Sadi cucina Co. Avellino - Insegna Esterna

Il locale è come lo ricordavamo, l’atmosfera è intima, bella e curata l'illuminazione con particolari lampade a sospensione, l’arredo è sobrio e c’è grande attenzione ai dettagli. Ci saranno una quarantina di posti a sedere, sobria anche la mise en place. Noi ci accomodiamo e come al solito diamo uno sguardo al menù che cambia in base alla stagione e alla reperibilità di prodotti e materie prime. C’è un grande legame con il territorio, infatti in carta troneggiano diversi prodotti ed eccellenze irpine. Ci sono cinque proposte di antipasti, più un tagliere di salumi e formaggi, sei proposte di primi piatti, sette secondi, i dolci e una interessante e fornita carta dei vini. Da bere ordiniamo una minerale e un vino che spesso e volentieri prendiamo perché ci piace. Una bottiglia di Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Fantastico rosso, ottenuto da uve aglianico, di un bel colore rosso rubino intenso, con note di frutti rossi, quasi speziato, con buoni tannini e una personalità prorompente. Abbiamo fatto un’ottima scelta….

Rasott Irpinia Campi Taurasini di Boccella
Rasott. Irpinia Campi Taurasini di Boccella

Noi cominciamo con un antipasto denominato “Lo chef racconta”, fiocco di culatello irpino di “Ciarcia”, polenta con funghi porcini e nocciole avellane, montanarina con broccoli e lardo e pecorino di Moliterno, ricottina con noci e miele e una polpettina al ragù. Davvero un ottimo incipit, nota di merito per i salumi (meraviglioso in particolare il fiocco di culatello) e la montanarina, soffice, morbida, profumata con i broccoli che amoreggiavano con il meraviglioso lardo, e che dire di quella polpettina al ragù? Mi ha ricordato quelle che faceva mamma…

Antipasto Lo chef racconta
Antipasto Lo chef racconta

L’altro antipasto che ordiniamo è una vera carezza: l’uovo all’occhio di bue su purea di patate, pane croccante e tartufo nero di Bagnoli Irpino. Semplicemente divino. Lo ammetto, non sarà elegante ma ho fatto la scarpetta…

Uvo allocchio di bue su purea di patate pane croccante e tartufo nero di Bagnoli Irpino
Uvo all'occhio di bue su purea di patate, pane croccante e tartufo nero di Bagnoli Irpino

La nostra cena da Sa’ di cucina & co procede alla grande. L’antipasto non ha fatto altro che confermare quanto di buono avevamo notato la prima volta che siamo stati qui. Siamo curiosi di gustare i primi. Si comincia con un risotto “acquerello” mantecato al topinambur con polvere di funghi porcini e tartufo nero di Bagnoli Irpino. Il risotto è mantecato alla perfezione, particolare la presenza del topinambur, profumato e meraviglioso il tartufo nero di Bagnoli.

Risotto acquerello mantecato al topinambur con polvere di funghi porcini e tartufo nero di Bagnoli Irpino
Risotto acquerello mantecato al topinambur con polvere di funghi porcini e tartufo nero di Bagnoli Irpino

Si continua con uno dei must della casa. Un piatto che gli ospiti di Sa’ di cucina & co apprezzano da sempre, la pasta e patate con crema di carote, polvere di olive nere, funghi porcini e provola. Questa rivisitazione della pasta e patate merita davvero applausi, per l’equilibrio degli ingredienti, per la particolare crema di carote (bella anche da vedere), per la provola che lega il tutto e per la presenza della polvere di olive nere che regala al piatto quella spinta in più.

Pasta e patate con crema di carota polvere di olive nere e fungo porcino
Pasta e patate con crema di carota polvere di olive nere e funghi porcini

Chiudiamo il giro dei primi piatti con una pasta lunga, in questo caso spaghettoni quadrati con crema di friarielli, salsiccia e scaglie di pecorino. Anche qui, l’abbinamento è perfetto e il piatto non delude le nostre aspettative. Complimenti allo chef.

Spaghettoni quadrati con crema di friarielli salsiccia e scaglie di pecorino
Spaghettoni quadrati con crema di friarielli, salsiccia e scaglie di pecorino

Decidiamo di prendere anche due secondi da dividerci. Optiamo per la pancia di maialino su crema di scarole, davvero un piatto fantastico….

Pancia di maialino su crema di scarole
Pancia di maialino su crema di scarole

E poi ecco la guancia di vitello brasata all’aglianico su purea di patate. La guancia, brasata con amore e perizia, morbidissima e di pregevole fattura si tagliava letteralmente con la forchetta, l’abbinamento con la purea di patate è una delle poche vere certezze della vita….

Guancia di vitello brasata allaglianico su purea di patate
Guancia di vitello brasata all'aglianico su purea di patate

Siamo satolli e nostro malgrado saltiamo il dolce. Facciamo un generoso giro di amari (per me il Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da Sa’ di cucina & co, 47 euro a persona. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.

Sa’ di cucina & co è stata una meravigliosa conferma. Situato nel cuore del centro storico di Avellino questo locale ha l’aria di un bistrot, bella l’atmosfera che c’è, grazie ad un arredo curaro e ad un perfetto gioco di illuminazione. In un primo tempo questo locale era una vineria che nel tempo si è trasformata in quello che è oggi: un meraviglioso ristorante che fa della qualità il suo mantra. Materie prime scelte e selezionate, stagionalità dei prodotti e un forte legame con il territorio. Le proposte di cucina sono un “mash up” di tradizione e creatività. Ottimi gli antipasti, l’uovo all’occhio di bue su purea di patate, pane croccante e tartufo nero di Bagnoli Irpino mi ha incantato. Tra i primi, la pasta e patate con crema di carote, polvere di olive nere, funghi porcini e provola, da sola merita la visita, a dir poco spaziale. Anche la carne è eccellente, in particolare la guancia brasata all’aglianico che ho gustato era paradisiaca. Di livello la selezione dei vini e delle birre artigianali. Il servizio è veloce, puntuale e professionale. Il rapporto qualità – prezzo decisamene corretto. Sa’ di cucina & co ad Avellino si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Garanzia.



Sa’ di cucina & co
Via Chiesa Conservatorio n.22
Avellino
Tel. 349 5288325
Visita il sito web di Sa’ di cucina & co

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Siamo tornati ad Ariano Irpino che da un po’ di tempo ci sta regalando diverse novità e indirizzi degni di nota. La città del Tricolle non ci delude mai e spesso e volentieri torniamo da queste parti. Siamo stati a pranzo alla Trattoria Braceria Due Nani ed è stata una piacevole scoperta. Il locale è semplice da raggiungere, anche per chi proviene dal napoletano. Si trova infatti in località Santa Barbara, proprio sulla SS90 e a pochi Km dall’Uscita autostradale di Grottaminarda della A-16. All’interno la Trattoria Braceria Due Nani, regala una sensazione di calore, il locale è rustico e accogliente con un arredo semplice, predomina il legno. Ci sono due ambienti, anche uno in una sorta di veranda. C’è anche uno spazio esterno, dove immaginiamo sia possibile pranzare o cenare durante la bella stagione.

Trattoria Braceria Due Nani Ariano Irpino Insegna Esterna
Trattoria Braceria Due Nani. Ariano Irpino - Insegna Esterna

Ci accomodiamo al nostro tavolo, prenotato con dovuto anticipo. A fare gli onori di casa c’è Flavio Rubino, instancabile e appassionato. Flavio ha ripreso la storica attività di suo nonno (oste anche lui) che inizialmente era nella parte alta di Ariano. Sin da piccolo Flavio ha coltivato la passione per la cucina e l’ospitalità e dopo un po’ di studio e tanta esperienza ha deciso insieme alla moglie Mariagrazia di prendere in mano l’attività di famiglia, riprendendo anche il nome che deriva dalle statuette di due Nani che erano nel locale del nonno (le statue dei due Nani sono ancora ben visibili nella sala interna). Quindi questa è una bella storia di famiglia che continua nel tempo.
L’Oste Flavio ci illustra le proposte del giorno. Da notare che non c’è un menù scritto, ma i piatti e le proposte cambiano settimanalmente in base alla stagionalità, alla disponibilità di prodotti e materie prime sempre fresche e di qualità. Inizialmente il punto forte dei Due Nani era la carne, e la carne resta il perno di questo locale, selezionata con cura e scelta presso le migliori macellerie del territorio. Da un po’ però, c’è in carta anche la possibilità di mangiare pesce, con piatti e proposte che vedono come protagonista un ottimo pescato sempre fresco, proveniente dai migliori mercati ittici campani e della Puglia. Noi ordiniamo da bere una minerale e un generoso e ottimo aglianico locale. Cominciamo ordinando gli antipasti. 
La millefoglie di maialino con carciofi fritti, erborinato di bufala e pane al grano arso, emoziona e convince grazie ad un equilibrio incredibile di sapori e consistenze.

La Millefoglie di maialino con carciofi fritti ed erborinato di bufala
La Millefoglie di maialino con carciofi fritti ed erborinato di bufala

Il pancotto con colatura di alici, stracciatella e peperone crusco ha un sapore rustico, nobilitato dalla colatura di alici che regala carattere e una certa sapidità, stemperata dalla morbida e delicata stracciatella. Davvero un gran piatto.

Pancotto con colatura di alici stracciatella e peperoni cruschi
Pancotto con colatura di alici stracciatella e peperoni cruschi

A dir poco sorprendente le cicoriette fritte su stracciatella e vellutata di ceci. E’ la prima volta che gusto le cicorie fritte, le ho trovate davvero interessanti, così come ho trovato azzeccato l’abbinamento con la stracciatella e soprattutto con la vellutata di ceci.

Cicoria fritta con stacciatella e vellutata di ceci
Cicoria fritta con stacciatella e vellutata di ceci

Gli antipasti ci hanno sorpreso e convinto con ottime le proposte, abbinamenti studiati e un’attenzione anche all’impiattamento. Dopo questo incipit convincente, le aspettative crescono e devo dire che i primi non deludono assolutamente le attese. I fusilloni all’amatriciana irpina sono una chicca. Una sorta di rivisitazione in chiave irpina del tradizionale piatto laziale, fatta in questo caso con pomodoro bio, guanciale irpino all’aglianico e pecorino di Carmasciano, davvero un inno al territorio.

Gli antipasti ci hanno sorpreso e convinto con ottime le proposte, abbinamenti studiati e un’attenzione anche all’impiattamtento. Dopo questo incipit convincente, le aspettative crescono e devo dire che i primi non deludono assolutamente le attese. I fusilloni all’amatriciana irpina sono una chicca. Una sorta di rivisitazione in chiave irpina del tradizionale piatto laziale fatti in questo caso con pomodoro bio, guanciale irpino all’aglianico e pecorino di Carmasciano, davvero un inno al territorio.
Fusilloni all’amatriciana irpina

Dal sapore contadino e intenso i cicatielli con broccoli e peperoni cruschi. I cicatielli sono un formato di pasta fresca tipica della zona, perfetto il matrimonio di broccoli con i peperoni cruschi (molto usati e presenti nella cucina arianese).

Cicatielli con broccoli e peperoni cruschi
Cicatielli con broccoli e peperoni cruschi

Chiudiamo la carrellata dei primi che abbiamo gustato con una sublime carbonara agli asparagi selvatici. Fatta con gli spaghettoni quadrati, questa carbonara è avvolgente, gustosa e resa ancora più particolare grazie alla presenza degli asparagi selvatici per cui ho un debole. Fantastico piatto.

Carbonara di asparagi selvatici
Carbonara di asparagi selvatici

Siamo sazi ma non possiamo non gustare un secondo. Uno dei must della Trattoria Braceria Due Nani è la carne, e allora optiamo per una bella tagliata di Rib Eye con caciocavallo e peperone crusco. Spettacolo allo stato puro…..

Tagliata di rib eye con caciocavallo e peperone crusco
Tagliata di rib eye con caciocavallo e peperone crusco

Come contorno scegliamo delle buonissime chips di patate fresche. Da notare come il fritto sia asciutto e non unto…

Chips di patatine fritte
Chips di patatine fritte

E degli squisiti lampascioni in agrodolce. I lampascioni sono tipici della cucina pugliese ma si trovano anche da queste parti, non dimentichiamoci che Ariano Irpino non è distante dal confine con la Puglia e in particolare con la Daunia e la provincia di Foggia.

Lampascioni in agrodolce
Lampascioni in agrodolce

Saremmo sazi ma possiamo chiudere il nostro pranzo senza una nota dolce? Certo che no. L’oste Flavio Rubino ci vizia portandoci del meraviglioso cioccolato belga fondente.

Cioccolato belga
Cioccolato belga

Dei cantuccini, da accompagnare ad un amaro Jefferson servito rigorosamente con scorza d’arancia e rosmarino. Ma poi ci fa assaggiare anche un babà e una crema catalana.

Cantuccini
Cantuccini

Per il nostro pranzo alla Trattoria Braceria Due Nani paghiamo sui 50 euro a persona. Rapporto qualità prezzo assolutamente corretto.

La Trattoria Braceria Due Nani ad Ariano Irpino è stata una piacevole scoperta. Il locale è rustico, carino e accogliente e si raggiunge facilmente. Si trova in Contrada Santa Barbara, sulla SS90 a pochi Km dall’uscita dell’A-16 di Grottaminarda. Qui trovi una cucina del territorio ben eseguita, con piatti in prevalenza di carne ma anche di pesce. Ottimi i primi anche con la pasta fresca fatta a mano. La millefoglie di maialino con carciofi fritti, erborinato di bufala e pane al grano arso, mi ha sorpreso per il suo eccezionale equilibrio e per la presenza dell’erborinato di bufala, il pancotto con colatura di alici e peperone crusco crea dipendenza. La carbonara di asparagi selvatici da sola merita il viaggio. I cicatielli con broccoli e peperoni cruschi piaceranno a chi ama i sapori contadini e le tradizioni. La carne poi è eccellente, torneremo a breve per gustare altre proposte.
L’oste Flavio Rubino è appassionato, preparato e sempre attento alle esigente degli ospiti. Il servizio è informale e veloce. Fornita la carta dei vini con oltre 100 etichette. Corretto il rapporto qualità – prezzo. La Trattoria Braceria Due Nani ad Ariano Irpino entra nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Rivelazione.

 

 

Trattoria Braceria Due Nani
Contrada Santa Barbara, n.1
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 185 3895
Visita il sito web della Trattoria Braceria Due Nani

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Lunedì, 03 Aprile 2023 22:43

Osteria VinCanto. Montemarano (Av)

Montemarano è un borgo irpino pieno di storia e di tradizioni. Si erge nel territorio della valle del Calore a 820 metri di altitudine. Famoso per il suo vino e per il Carnevale che rappresenta senza dubbio la più importante manifestazione di questo borgo, divenuto ormai noto a livello nazionale. Durante il Carnevale il centro storico e i vicoli diventano protagonisti di una kermesse dove allegria e originalità sono protagoniste, il Carnevale qui è molto sentito, questa è una “festa” antica e ancestrale, capace di richiamare numerosi turisti anche da fuori regione. Ad accompagnare il tutto la famosissima e tradizionale tarantella montemaranese. Visitare Montemarano è sicuramente una bella idea in ogni periodo dell’anno. Noi qui torniamo spesso e volentieri anche per andare a gustare i piatti dell’Osteria VinCanto. Abbiamo scoperto questo indirizzo anni fa e appena possibile torniamo a trovare l’oste Claudio per provare le proposte di cucina di questa Osteria.

Osteria Vincanto Montemarano Insegna Esterna
Osteria Vincanto. Montemarano - Insegna Esterna

Siamo proprio nel centro storico del paese. Parcheggiata l’auto a pochi passi dal locale, ci accomodiamo. Abbiamo prenotato già da qualche giorno il nostro tavolo. Visto che è Domenica non volevamo rischiare di restare a bocca asciutta. L’Osteria VinCanto all’interno è più o meno come la ricordavamo: si sviluppa in lunghezza con in fondo l’antico camino, poi c’è una seconda sala. L’arredo è sobrio e semplice, rustico diremmo. Ci sono varie credenze con tante bottiglie di vino in bella mostra e pareti con gradevoli inserti in pietra. Ci accoglie l’oste Claudio sempre gentile e garbato, il tempo di sistemarci e diamo uno sguardo al menù dove la troneggiano i prodotti locali e i piatti della tradizione. Intanto ordiniamo una minerale e una bottiglia di Aglianico Irpinia DOC Rosso, Ischa Piana di Salvatore Molettieri, un rosso poderoso di un bel colore rubino intenso con profumi di frutti rossi, di spezie e liquirizia. Giustamente tannico ed equilibrato, questo vino irpino sarà un perfetto compagno di viaggio per il nostro pranzo.
Si comincia con un entrée, ecco delle focaccine con “cicoli” (ciccioli) di maiale. Belle saporite e goduriose.

Focaccina con i cicoli di maiale
Focaccina con i cicoli di maiale

Poi ordiamo l’antipasto: un tagliere di salumi con polpettina di pane, verdure e salsa tartara, ricottina mantecata con miele e granella di nocciola, una invitante mozzarellina e un formaggio semistagionato con conserva di frutta.

Salumi e formaggi
Osteria VinCanto - Salumi e formaggi

La tradizione contadina trova la sua sublimazione nei tegamini di scarole e patate e di fagioli e cotiche. In particolare i fagioli con le cotiche ci sorprendono per la loro genuina bontà.

Tegamino con fagioli e cotica
Tegamino con fagioli e cotica

Gli antipasti sono un inno alla tradizione locale, con chiari richiami al mondo contadino, e ci sono piaciuti davvero. Non da meno sono i primi che abbiamo gustato, a partire dai ravioli con speck mandorle e asparagi.

Ravioli con speck mandorle e aparagi
Ravioli con speck mandorle e aparagi

I cavatelli con pomodorini, guanciale e ricotta salata sono il classico piatto della Domenica che vorresti non finisse mai. Davvero ottimi, fantastico l’abbinamento della ricotta salata con la dolcezza dei pomodorini e la nota croccante del guanciale.

Cavatelli con pomodorini guanciale e ricotta salata
Cavatelli con pomodorini, guanciale e ricotta salata

Il nostro pranzo procede alla grande. Decidiamo di prendere anche due secondi. Decisamente appagante l’entrecote alla brace servita con salsa bernese.

Entrecote alla brace con salsa bernese
Entrecote alla brace con salsa bernese

Commovente l’agnello alla vecchia maniera cotto nel forno a legna con la salsa e il contorno di patate. Qui scatta l’applauso convinto…

Agnello cotto nel forno a legna con salsa di pomodoro e patate
Agnello cotto nel forno a legna con salsa di pomodoro e patate

Non possiamo non terminare il nostro pranzo domenicale con un bel dessert. Optiamo per un tiramisù alle fragole, delicato e gustoso ..

Tiramisù alle fragole
Tiramisù alle fragole

E una particolare cheesecake agli agrumi che ci ha conquistato. Accompagniamo i dessert con due passiti di Pantelleria.

Cheesecake agli agrumi
Cheesecake agli agrumi

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo all’Osteria VinCanto poco più di 50 euro a persona. Abbiamo trovato ottimo il rapporto qualità – prezzo.

L’Osteria VinCanto si conferma come un indirizzo sicuro e che non delude mai. Non è la prima volta che veniamo qui, e ogni volta restiamo piacevolmente sorpresi. Qui trovi una cucina della tradizione irpina eseguita a regola d’arte con qualche piccola rivisitazione. Le materie prime e i prodotti sono di assoluta qualità. Il menù segue il ritmo delle stagioni. Buoni gli antipasti, meravigliosi i cavatelli con pomodorini, guanciale e ricotta salata. L’agnello alla vecchia maniera cotto nel forno a legna con la salsa e il contorno di patate è il piatto da ricordare. Claudio e Laura sono eccezionali e disponibili, il servizio è veloce ed efficiente. Assolutamente corretto il rapporto qualità - prezzo. L’Osteria VinCanto a Montemarano si conferma nella nostra guida sul web, tra quelli che sono gli indirizzi irpini da non perdere. Garanzia.

 

 

Osteria VinCanto
Via Roma, n.29
Montemarano (Av)
Tel. 0827 63186
Visita il sito web dell’Osteria VinCanto

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Domenica, 19 Marzo 2023 21:22

Ristorante Pepenero. Montella (Av)

Siamo a Montella nel cuore dell’Irpinia, località famosa per la produzione della castagna (marchio IGP) ma anche per il pregiato tartufo nero. Questo ameno e tranquillo borgo situato nel Parco Regionale dei Monti Picentini è ricco di cose interessanti, prima su tutte, una natura generosa capace in ogni periodo dell’anno di regalare emozioni. Ma qui a Montella c’è anche un indirizzo da segnare in agenda: Pepenero Ristorante.  Di tanto in tanto quando siamo da queste parti ci fermiamo qui e le loro proposte non ci hanno mai deluso. Ci siamo tornati a cena. Il locale è gradevole, elegante e minimal. Ci sono poco più di cinquanta coperti e l’atmosfera è davvero piacevole. Il plus è la bella cucina a vista, la qual cosa ci piace parecchio, possiamo infatti vedere lo chef e la brigata di cucina all’opera. Il menù presenta proposte di terra e di mare studiate e ben concepite e cambia spesso in base alla stagionalità dei prodotti e delle materie e alla disponibilità del pescato. Noi cominciamo con un piccolo entreé, un bel calice di prosecco e delle stuzzicanti frittelline di alghe calde calde.

Frittelline di alghe
Frittelline di alghe

Da bere ordiniamo una minerale e un vino che amiamo, il Gewürztraminer della Cantina Terlano, un super bianco del Trentino, con un profumo inconfondibile, con sentori fruttati e floreali ma anche lievemente speziato, il sapore è fruttato con piacevoli note minerali e un gusto tondo e avvolgente. Davvero un’ottima scelta per accompagnare la nostra cena.

Gewurztraminer della Cantina Terlano
Gewurztraminer della Cantina Terlano

Cominciamo con gli antipasti. Ecco il delicato flan di baccalà con crema al curry. Piacevole l’abbinamento con questa salsa fatta con il curry, spezia dal gusto piccante e aromatico. Il risultato è un incredibile e sbalorditivo equilibrio.

Flan di baccalà con crema al curry
Flan di baccalà con crema al curry

Se il baccalà è delicato, la crema di porri con calamari è un suadente incontro tra terra e mare che conquista…

Crema di porri con calamaretti
Crema di porri con calamaretti

La nostra cena di pesce continua, ecco un gustoso trancio di salmone con crema di broccoli con panatura di olive e capperi…Altra proposta convincente.

Trancio di salmone con crema di broccoli con panatura di olive e capperi
Trancio di salmone con crema di broccoli con panatura di olive e capperi

Come primo optiamo per un risotto ai frutti di mare, che non ha deluso le nostre attese. Perfetta la mantecatura, gustoso e avvolgente ma al contempo delicato.

Risotto ai frutti di mare
Risotto ai frutti di mare

L’atmosfera da Pepenero Ristorante è rilassata e gradevole, la nostra cena prosegue con i secondi. Scegliamo un trancetto di ombrina su crema di cipolle e cipolle caramellate. Questo è un altro abbinamento particolare e azzeccatissimo. La delicata ombrina si sposa a meraviglia con il sapore intenso della cipolla.

Trancetto di ombrina su crema di cicpolle e cipolla caramellata
Trancetto di ombrina su crema di cicpolle e cipolla caramellata

L’altro secondo che scegliamo sono i gamberi con pasta Kataifi e salsa di soia, un tocco orientale che rende particolare questo piatto.

Gamberi con pasta Kataifi e salsa di soia
Gamberi con pasta Kataifi e salsa di soia

Chiudiamo la nostra cena in dolcezza con una paradisiaca millefoglie scomposta con crema pasticcera e amarena.

Millefoglie scomposta con crema pasticcera e amarena
Millefoglie scomposta con crema pasticcera e amarena

Accompagniamo il dessert con un limoncello artigianale servito freddo.

Limoncello
Limoncello

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena da Pepenero Ristorante a Montella 55 euro a persona.

Pepenero Ristorante è decisamente un indirizzo da segnare in agenda. Il locale è gradevole, moderno e ben arredato, bella la cucina a vista. Lo chef e patron Marco Merola propone una cucina prevalentemente di mare ma anche di terra con piatti ben eseguiti e presentati, e con un’ottima materia prima e un menù che segue la stagionalità dei prodotti e la disponibilità delle materie prime. Noi abbiamo cenato a base di pesce, ottimo il risotto ai frutti di mare, delicato e particolare con quel non so che di etnico il flan di baccalà con crema al curry, ottimo il trancio di salmone, così come il trancio di ombrina con crema di cipolle e cipolla caramellata. Buona la carta dei vini. Il personale di sala è affabile e gentile, il servizio è preciso e informale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Pepenero Ristorante a Montella è stata un piacevole scoperta. Indirizzo consigliato, garantiamo noi.

 


Pepenero Ristorante
Via Michelangelo Cianciulli n.82/A
Montella (Av)
Tel. 0827 601662
Visita il sito Web di Pepenero Ristorante a Montella

Pubblicato in Campania
Lunedì, 13 Marzo 2023 21:27

Locanda Domus Mea. Ruviano (Ce)

Ruviano è un piccolo borgo della provincia di Caserta situato nell’area delle Colline Ciaiatine, con un centro storico curato e raccolto e radicate tradizioni contadine. Olio e vino sono due dei prodotti tipici del luogo, ma qui la cucina locale regala grandi emozioni, grazie a ricette e piatti dalla storia antichissima. Proprio nel centro storico di Ruviano si trova la Locanda Domus Mea, un piccolo gioiello che ti consigliamo di visitare. Domus Mea è una caratteristica locanda, situata in uno dei palazzi più antichi del borgo, dove puoi gustare una cucina del territorio sincera e senza fronzoli, pasta fresca lavorata a mano, pane e pizze cotte nel forno a legna e piatti della tradizione.

Locanda Domus Mea Ruviano Insegna esterna
Locanda Domus Mea. Ruviano - Insegna esterna

Entrando, si resta rapiti dalla location e dall'accurata e attenta ristrutturazione, il palazzetto antico rivive grazie a pietra, legno, e dettagli architettonici che rimandano al mondo e alla cultura contadina. Ci sono degli ambienti davvero caratteristici: la cantina in tufo, la cucina rustica, la sala del mulino. 

Locanda Domus Mea Ruviano Particolare sala interna con camino
Locanda Domus Mea. Ruviano - Particolare sala interna con camino

Particolare e suggestivo poi è il cortile esterno, attrezzato per poter godere dell’aria salubre del luogo.

Locanda Domus Mea Gradevole cortile esterno
Locanda Domus Mea. Ruviano - Gradevole cortile esterno

L’idea della Locanda è davvero bella. Qui puoi rivivere l’esperienza del pranzo della Domenica in famiglia, magari a casa di mamma o di nonna, e puoi gustare la pasta fresca fatta a mano, il pane appena sfornato e tanti piatti con prodotti freschissimi a Km 0.

La pasta fresca fatta a mano
La pasta fresca fatta a mano

Da sottolineare come alla base di piatti e preparazioni, la pasta, il pane, i prodotti da forno, ci sia la farina della Locanda Domus Mea, prodotta nel piccolo mulino artigianale a pietra della Locanda da grano Autonomia, un grano antico che viene macinato proprio in Locanda. Nascono così prodotti unici nel loro genere, biscotti, pani e pasta che si possono acquistare nella piccola bottega di Domus Mea.

Le paste e le conserve della Locanda Domus Mea
Le paste e i prodotti della Locanda Domus Mea

La Locanda Domus Mea è un piccolo scrigno di tesori e sapienza contadina da vivere. Noi ci siamo stati a pranzo, ovviamente di Domenica, siamo stati accolti con garbo e gentilezza, dopo aver prenotato per tempo il nostro tavolo. Si comincia con l’Aperitivo di benvenuto, con un calice di Syrio, falanghina spumante brut di Ca’Stelle. Una pregevole bollicina sannita, ottebuta da une falanghina, si presenta di un bel colore giallo paglierino vivo, il profumo è intenso, con note floreali. Il sapore è gradevole, secco e con una bella nota fruttata.

Syrio Falanghina Spumante di CaStelle
Syrio Falanghina Spumante di Ca'Stelle

Accompagniamo la bollicina sannita con delle frittelline fritte al rosmarino, fatte con impasto di grano Autonomia. Profumate, calde, gustose, il fritto asciutto e non unto rende perfetto l’abbinamento con la falanghina spumantizzata che pulisce il palato. Davvero ottimo.

Frittelle al rosmarino
Frittelle al rosmarino

Si comincia con l’antipasto. Ecco i pregiati salumi locali (salamino, coppa e prosciutto), i formaggi del territorio, la ricottina e la frittata casereccia.

Antipasto della Locanda
Antipasto della Locanda

Poi non poteva mancare un assaggio di mozzarella di Bufala, di ottima fattura.

Mozzarella di bufala
Mozzarella di bufala

Come vino che accompagna il pranzo optiamo per un Pallagrello Nero dell’azienda agricola Di Matteo. Il Pallagrello Nero è un vitigno tipico dell’Alto Casertano. Il vino che abbiamo gustato è un rosso interessante, elegante direi, di un bel colore rosso rubino intenso, con note di cuoio e frutti rossi. Perfetto compagno di viaggio.

Pallagrello nero dellAzienda Agricola De Matteo
Pallagrello nero dell'Azienda Agricola Di Matteo

Ecco che arriva un piatto tipico della tradizione contadina, protagonista delle tavole nella stagione fredda: la polenta in questo caso con il ragù della tradizione, bello “tirato” e profumato. Che meraviglia. Abbiamo gradito davvero...

Polenta e ragù della tradizione
Polenta e ragù della tradizione

Come primo piatto ci sono gli gnocchi di pasta fresca cremosi con fagioli mezzo cannellino del loro orto e pesto di prezzemolo fresco. Abbiamo trovato questo piatto davvero interessante, il plus è la pasta fresca, esaltata dalla cremosità data dai fagioli. Decisamente interessante la presenza del pesto di prezzemolo fresco, che dona al piatto una notevole spinta.

Gnocchi cremosi con fagioli mezzo cannellino dellorto e pesto di prezzemolo fresco
Gnocchi cremosi con fagioli mezzo cannellino dell'orto e pesto di prezzemolo fresco

Il secondo è il medaglione di suino sannita cotto in lenta cottura nel forno a legna con patate. Nota di merito per la carne che si scioglieva in bocca, meravigliose e ben condite le patate al forno.

Medaglione di suino in lenta cottura al forno a legna con patate
Medaglione di suino in lenta cottura al forno a legna con patate

Ci viene servito anche un altro contorno, dei buonissimi broccoletti dell’orto sfritti in padella, che hanno mantenuto tutto il loro sapore. Che bontà…

Broccoletti sfritti
Broccoletti sfritti

A chiudere il nostro pranzo, il dolce della Domenica, il dolce della Locanda. In questo caso si tratta di una golosa sbriciolata al cioccolato.

Dolce della Locanda
Dolce della Locanda

Accompagniamo il dolce con amari e liquori della Locanda e caffè. Il costo del nostro pranzo della Domenica alla Locanda Domus Mea è stato di 35 euro a persona escluso i vini.

La Locanda Domus Mea a Ruviano ti farà vivere un’esperienza indimenticabile. Se ami le tradizioni agricole e le atmosfere un po’ retrò, questo è il luogo perfetto per te. La magia di questo palazzotto antico ristrutturato con cura e amore ti farà rivivere sensazioni passate e uniche. La Locanda Domus Mea è aperta la Domenica per una scelta ben precisa, quella di far rivivere agli ospiti la poesia del pranzo domenicale di un tempo, quando ci si riuniva a tavola e si gustavano pietanze della tradizione. Qui alla Locanda la cucina non delude le attese, tutto viene preparato a mano, i prodotti sono sempre freschi e di stagione, in prevalenza del loro orto. Pane, prodotti da forno e paste vengono fatti con la farina prodotta dal piccolo mulino della locanda in modo artigianale e ottenuta dal grano Autonomia, un grano antico. Il personale è affabile, gentile e informale. L’accoglienza è genuina come la cucina di questo luogo. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Esperienza da provare, garantiamo noi.

 

 

Locanda Domus Mea
Via Umberto I n.17
Ruviano (Ce)
Aperti solo la Domenica a pranzo o su prenotazione per gruppi
Tel. 392 795 3284
Visita il sito web della Locanda Domus Mea

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 15 Febbraio 2023 22:10

Decanta. Gesualdo (Av)

Gesualdo è una delle tante meraviglie irpine, borgo caratteristico che sorge su una collina, con un suggestivo centro storico dominato dall’imponente e austero castello che fu di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa e famoso madrigalista del 500. Visitare Gesualdo è sicuramente un’esperienza interessante, questo territorio regala ai turisti e ai visitatori la sua nuda bellezza: paesaggi e scorci autentici, case antiche e bellezze architettoniche, colline e campi in cui la mano della natura stringe quella dell’uomo. La gente da queste parti nasconde dietro un’apparente diffidenza un’accoglienza schietta e sincera. Gesualdo ha tante storie da raccontare, storie passate ma anche una bella storia presente, quella di Decanta.

Decanta Gesualdo Particolare sala interna
Decanta. Gesualdo - Particolare sala interna

Siamo quasi all’ingresso del centro storico, da qui il famoso Castello dista davvero pochi passi. Noi siamo venuti da Decanta a pranzo. Avevo questo indirizzo segnato in agenda da un po’ e finalmente sono riuscito a prenotare un tavolo. Il locale dispone di un comodo parcheggio, all’interno si struttura in due grandi ambienti, il locale è accogliente con il suo stile moderno e per certi versi “minimal” ed essenziale. Particolare la scelta di tavoli e sedute perfettamente inserite nel contesto. Molto bella l’esposizione di prodotti ed eccellenze del territorio, protagoniste tante aziende in prevalenza locali. Mi ha dato l’idea di una moderna bottega ma dal sapore antico. Qui il cliente diventa “ospite” e può anche comprare e portarsi a casa un prodotto magari degustato durante il pranzo o la cena: un tipo di pasta, una conserva, il famoso “sedano di Gesualdo”, presidio Slow Food, un vino o un liquore particolare. Decanta è anche questo: un luogo che fa dell’accoglienza “irpina” un “mantra”. Ma siamo qui soprattutto per provare le proposte di cucina della chef Emilia Damaso.

Decanta Gesualdo dettaglio sala interna
Decanta. Gesualdo - Dettaglio sala interna

Ad accoglierci ci sono Dora, Antonio ed Ivo, che mi spiegano la filosofia del locale e la genesi di questo progetto. Si percepisce dalle loro parole e dai loro occhi la grande passione che li lega a questo borgo meraviglioso e la voglia di coccolare i loro ospiti raccontandogli l’Irpinia in modo originale ma senza dimenticare le origini.
Noi ci accomodiamo e come sempre diamo un’occhiata al menù. La carta cambia quasi settimanalmente seguendo la stagionalità e la disponibilità di prodotti e materie prime. Ci sono poche proposte ma perfettamente studiate e concepite.
In attesa di ordinare ci viene servito un graditissimo entreé, calice di bollicine e una polpetta di brasato, su crema di patate con sedano di Gesualdo disidratato in polvere e cipolla di Montoro caramellata. Deliziosa questa polpettina che ha il pregio di abbracciare maliziosamente e voluttuosamente la crema di patate, resa ancora più aromatica dal sedano disidratato in polvere. La cipolla di Montoro con la sua dolcezza chiude idealmente un circolo virtuoso di gusto. Chapeau.

Entreé
Entreé

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di ottimo aglianico irpino. Si comincia con un tagliere meraviglioso: mortadella di cinghiale, caciocavallo irpino giovane, pancetta arrotolata, capocollo e fiocco di Trevico. Particolare e gustosa la mortadella di cinghiale proveniente dalla Toscana, divina la pancetta, così come il capocollo prodotto da Mario Carrabs, la cui mitica macelleria è meta di appassionati e cultori della carne. Il fiocco di Trevico prodotto da Giovanniello mi ha conquistato con la sua tenue sapidità e il suo sapore.

Tagliere di salumi e cacicocavallo
Tagliere di salumi e cacicocavallo

L’altro antipasto è una piccola opera d’arte della chef Emilia Damaso. Protagonista il baccalà, definito da molti il “pesce di montagna”. Da queste parti il baccalà è molto diffuso ed è un protagonista sulla tavola.
Ecco una meravigliosa tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di sedano di Gesualdo e salsa di papaccelle impreziosita dalla salicornia. Fresco, piacevolmente sapido il baccalà che si sposava a meraviglia con l’insalata di rinforzo e le due salse, quella di papaccelle e la sorprendente salsa di sedano di Gesualdo, chiamato in dialetto “accio”.

Tartare di baccalà con insalata di rinforzo salsa di papaccelle e salsa di sedano di Gesualdo
Tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di papaccelle e salsa di sedano di Gesualdo

Gli antipasti ci hanno sorpreso e deliziato. Di tanto in tanto, Dora (sempre sorridente e gentile), Ivo e il preparatissimo Antonio, passano a controllare che tutto stia andando bene. Intanto arrivano i due primi che abbiamo ordinato. I fusilli freschi al ragù irpino e ricotta salata sono la sublimazione del piatto irpino della Domenica, un ragù ricco di carne, bello tirato, profumato, buonissimo. Decisamente uno dei migliori gustati negli ultimi anni.

Fusilli freschi al ragù irpino con ricotta salata
Fusilli freschi al ragù irpino con ricotta salata

L’altro primo è un’esplosione di gusto, sono i cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante. Piatto ben concepito e realizzato. La dolcezza della crema di zucca viene stemperata dall’avvolgente fonduta di caciocavallo con la sua lieve nota sapida, i cardoncelli con il loro sapore intenso e la nota croccante del guanciale competano un piatto davvero riuscito. Chapeau!

Cavatelli con crema di zucca cardoncelli fonduta di caciocavallo e guanciale croccante
Cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante

Prendiamo anche un secondo in due. Protagonista il baccalà servito su crema di porro e coulis di cipolla di Tropea al Porto.

Baccalà su crema di porro e coulis di cipolla di Tropea al Porto
Baccalà su crema di porro e coulis di cipolla di Tropea al Porto

Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con dei fantastici cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara. Strepitosi.

Cannoli di ricotta di Carmasciano pistacchio e arancia amara
Cannoli di ricotta di Carmasciano pistacchio e arancia amara

Accompagniamo il dolce con due bicchierini di amaro di Fiano Ammarì di Contrada, un amaro nato dal Fiano con un gusto elegante e note agrumate.

Ammarì amaro di Fiano di Contrada
Ammarì amaro di Fiano di Contrada

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Decanta poco più di 45 euro a persona. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo.

Decanta ci ha sorpreso. Pensato come una sorta di spazio “narrante”, un “open space” del gusto, capace di offrire agli ospiti un racconto del territorio irpino attraverso una proposta gastronomica identitaria, ma con una spinta e una creatività incredibili. Qui trovi una cucina fatta di prodotti di grande qualità, che seguono rigorosamente la stagionalità, piatti presentati in modo originale e moderno ma senza tradire mai le radici.
La chef Emilia Damaso, anima irpina, si esprime con una tecnica raffinata e tanto amore per il suo territorio. Decanta è un po’ bistrot, ristorante, un po’ bottega. Qui il cliente può comprare cibo, prodotti di qualità, vino. Può fermarsi a pranzare o cenare, o regalarsi un aperitivo o godersi un calice accompagnandolo magari ad un tagliere. La tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di sedano di Gesualdo e salsa di papaccelle è celestiale. Il ragù irpino è poesia del territorio, i cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante il piatto che resta nella memoria. Il cannolo di ricotta di Carmasciano crea dipendenza. Buona la carta dei vini con prevalenza di etichette irpine. Il servizio è preciso, veloce e professionale. Dora è una perfetta padrona di casa, presente, sorridente e solare. Antonio preparato e simpatico dispensa aneddoti e spiega i prodotti. Ivo è la mente del “design” di questo luogo.
Decanta per me fa rima con Incanta. Ed in effetti questo luogo mi ha incantato. Quella di Decanta è una gran bella storia che ti racconto con piacere, questa però è solo una parte. Tornerò presto e ti racconterò il seguito. Il futuro è roseo. Decanta a Gesualdo entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Assoluta rivelazione.

 


Decanta
Via Salvatore
Gesualdo (Av)
Tel. 348 518 1744
- Aperto dal Venerdì alla Domenica -
Visita il sito web di Decanta Gesualdo

Pubblicato in Campania
Giovedì, 09 Febbraio 2023 23:42

La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino (Av)

Per me è sempre un piacere tornare ad Ariano Irpino. Questo angolo di Irpinia trasmette emozioni, vanta antiche e importanti tradizioni gastronomiche e ci regala spesso spunti interessanti. Proprio nella città del Tricolle c’è una bella novità che non potevamo non raccontarti. Siamo stati infatti al Ristorante La Pignata 2.Zero la nuova casa dello chef Guglielmo Ventre. Siamo nella centralissima via Cardito, zona molto frequentata, ricca di negozi, uffici e attività commerciali e facilmente raggiungibile. La Pignata 2.Zero rappresenta una tappa irrinunciabile per chi ama la grande cucina irpina.

La Pignata 2.Zero Ariano Irpino Insegna Esterna
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Insegna Esterna

Chi ci segue e legge, sa bene che spesso siamo stati anche al Ristorante La Pignata, la prima casa della famiglia Ventre, indirizzo storico della ristorazione irpina, dove ci sono Ezio Ventre e la signora Carmela in cucina. Guglielmo Ventre invece, ha deciso in un certo senso di tornare alle origini, rimettendosi in gioco e sposando questo nuovo progetto, caratterizzato dalla sua cucina che è un’assoluta garanzia. Una cucina in cui la sua passione per il territorio si accompagna ad una incredibile maestria, una grande tecnica e una materia prima di altissima qualità. Il locale è gradevole e accogliente, ci sono due sale con arredi curati ma essenziali.
Bene in vista c’è anche il banco da lavoro ed il forno per le pizze. Di sera infatti La Pignata 2.Zero propone oltre alla cucina anche le pizze (che torneremo a degustare). All’interno, tra colore del pavimento, pareti, tavoli e sedute tutto gioca sul contrasto fra due colori: il bianco ed il nero. In totale ci sono un centinaio di coperti all’interno. C’è anche uno spazio esterno che durante la bella stagione viene allestito per accogliere gli ospiti.

La Pignata 2.Zero Ariano Irpino Particolare parete interna
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Particolare parete sala interna 

Noi abbiamo prenotato qualche giorno prima il nostro tavolo. Ci accoglie la brava e professionale Anna Sebastiano, è stato bellissimo ritrovare anche lei. Diamo uno sguardo al menù, ben concepito, chiaro, essenziale, un menù che varia spesso in base alla stagionalità dei prodotti, delle materie prime ma anche di quello che è l’estro e gli spunti creativi dello chef Guglielmo Ventre e della sua brigata di cucina. Intanto arrivano due calici di bollicine e i loro pani (ai cereali e alla curcuma), un pane fragrante, profumato.

I pani
I pani

Ci portano anche il fantastico Olio Evo di Ravece del frantoio Contedoro, un frantoio di Ariano Irpino molto interessante che produce un olio eccellente da oltre 4 generazioni. Degustiamo il pane con questa meraviglia di olio di ravece, un olio possente, profumato con le sue note erbacee inconfondibili. Pane con l’olio, l’antica merenda dell’infanzia e della tradizione contadina. Cosa c’è di più buono?

Olio Evo Di Ravece Contedoro
Olio Evo Di Ravece Contedoro

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico (per restare in Irpinia) di Cantine Sullo, un'interessante realtà di Castelvetere sul Calore. Questo aglianico è avvolgente, di un bel colore rosso rubino, presenta sentori di spezie e frutti rossi e una buona personalità. Ecco che arriva un entrée, un mini bun con la Coppa, detta anche “soppressata dei poveri” accompagnata con olio e limone. Semplicemente deliziosa. Piena al palato, piacevolmente pastosa e aromatica.

Mini Bun con coppa
Mini Bun con la coppa

Si comincia con gli antipasti. Ci affidiamo allo chef Guglielmo Ventre per gli antipasti. Decidiamo di degustare due proposte. Ecco un delizioso sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia consistenza di broccoli e peperoni cruschi. A dir poco meraviglioso, fantastico lo sformatino di patate e baccalà, interessante la presenza dei broccoli in doppia consistenza, il peperone crusco ci sta alla grande e chiude il piatto con una piacevole nota croccante. Piatto da applausi.

Sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia cosistenza di broccoli e peperone crusco
Sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia cosistenza di broccoli e peperone crusco

Non da meno la tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini, cipolla caramellata e uovo di quaglia in camicia. Qui si gioca sulle diverse consistenze in un equilibrio oserei dire perfetto.
Un piatto studiato alla perfezione esaltato dalla grande qualità della materia prima. La carne è spaziale, buonissima, adagiata su una morbida crema di patate ai porcini. Le cipolle caramellate regalano una piacevole dolcezza, l’uovo di quaglia in camicia lega il tutto. Ottimo anche il carciofo bio, morbido, gustoso.

Tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini cipolla caramellata e uovo in camicia
Tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini, cipolla caramellata e uovo in camicia

A proposito di carciofi, ci viene servito il carciofo ripieno con verdure miste. Piatto della tradizione contadina che mi ha fatto tornare alla mente la cucina di nonna. Rassicurante è l’aggettivo giusto, un piatto che scalda il cuore e accende i ricordi.

Carciofo ripieno con verdura mista
Carciofo ripieno con verdura mista

L’altro primo è uno spettacolo: tagliolini all’ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate. Il baccalà è uno dei piatti che nella zona dell’arianese vanno per la maggiore, c’è un'antica tradizione legata al baccalà, qui lo ritroviamo in un primo piatto che esalta la sua sapidità e il suo sapore grazie al dolce datterino giallo, interessante la presenza delle puntarelle e delle deliziose olive infornate.

Tagliolini allortica con datterino giallo baccalà puntarelle e olive infornate
Tagliolini all'ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate

Gustiamo anche un secondo in due. La tacchinella ripiena di castagne con patate e funghi cardoncelli è un piatto che non delude le attese. Davvero ottimo.

Tacchinella ripiena di casagne con contorno di patate e funghi cardoncelli
Tacchinella ripiena di casagne con contorno di patate e funghi cardoncelli

Prima del dolce ecco che ci viene servito un meraviglioso sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli, presidio Slow food. Un mandarino meraviglioso detto anche “marzuddu” perché si raccoglie tra Gennaio e Marzo, proveniente dalle borgate palermitane di Ciaculli e di Croceverde Giardina, coltivate quasi totalmente a mandarini.

Sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli
Sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli

IL momento del dessert è un vero trionfo di dolcezza. Si comincia con la Monachella, fantasia di bignè crema al burro, cioccolato fondente e crema di frutti rossi.

La Monachella fantasia di bignè crema al burro cioccolato fondente e crema di frutti rossi
La Monachella, fantasia di bignè crema al burro, cioccolato fondente e crema di frutti rossi

Una commovente zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio.

Zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio
Zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio

E visto che si avvicina Carnevale non poteva mancare un assaggio di chiacchiere e castagnole.

Castagnole e chiacchiere
Castagnole e chiacchiere

Accompagniamo il dessert con un amaro Valdostano, il mitico amaro Ebo Lebo di Ottoz, realizzato con un sapiente dosaggio di infusi di numerose erbe di montagna. Davvero la degna chiusura del nostro pranzo alla Pignata 2.Zero.

Amaro Ebo Lebo
Amaro Ebo Lebo di Ottoz

Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 60 euro a persona.

La Pignata 2. Zero è la nuova sede dello storico Ristorante La Pignata. Il locale si trova in Via Cardito, in una zona molto frequentata e facilmente raggiungibile. Questa è la nuova casa dello chef Guglielmo Ventre, uno dei grandi nomi della ristorazione irpina, uomo che conquista grazie alla sua umanità, ai suoi modi gentili e chiaramente grazie alle sue proposte di cucina, una cucina irpina della tradizione, che viene esaltata grazie ad una tecnica sopraffina e a materie prime di assoluta qualità. Al Ristorante La Pignata 2.Zero la tradizione irpina trova la sua sublimazione. Fantastici gli antipasti, lo sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia consistenza di broccoli e peperoni cruschi resta nella memoria, fantastica la tartare di marchigiana, il carciofo ripieno della tradizione accende i ricordi d’infanzia. I tagliolini all’ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate meritano una menzione speciale. Ottimi anche i dolci. Interessante la carta dei vini. Il servizio è preciso, professionale e veloce. In sala Anna Sebastiano è il valore aggiunto: preparatissima, sorridente, garbata e sempre pronta a venire incontro alle esigenze degli ospiti. Buon rapporto qualità – prezzo. La Pignata 2.Zero, è un nuovo capitolo della storia della Pignata, altro indirizzo che non può mancare in agenda. Entra di diritto nella nostra guida sul web dei ristoranti da non perdere. Vera eccellenza irpina.

 

 

La Pignata 2.Zero
Via Cardito n.51
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb della Pignata 2.Zero

Visita il sito web del Ristorante La Pignata

Pubblicato in Campania
Lunedì, 19 Dicembre 2022 21:51

Benvenuti a bordo. Pomigliano d'Arco (Na)

Benvenuti a bordo a Pomigliano d’Arco è un ristorante che abbiamo scoperto anni fa e abbiamo visitato e recensito più volte. Abbiamo vissuto negli anni l’evoluzione e la crescita dello chef Andrea Vespro, e più in generale, la crescita esponenziale di Benvenuti a bordo che oggi a parer nostro, rappresenta un’assoluta certezza. Il ristorante si è spostato nella nuova sede di Via Ghandi, proprio vicino all’ingresso laterale del gradevole Parco Pubblico di Pomigliano D’Arco. La location si raggiunge facilmente, trovare posto per la macchina non è un problema data l’abbondanza di posti auto. La location è per certi versi strategica. Il locale è come lo ricordavamo, con un arredo sobrio, essenziale ma studiato e curato, due sono i colori dominati: giallo ocra e blu. In totale ci sono una quarantina di coperti. C’è anche uno spazio esterno che durante la bella stagione viene utilizzato per potere accogliere gli ospiti all’aperto.
Noi siamo in quattro, ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato per tempo. Solito sguardo d’ordinanza al menù. Ci sono ben quindici proposte di antipasti tra cui anche i crudi, le tartare e le ostriche Gillardeau, e poi cinque primi e una serie infinita di secondi. Da notare come il menù sia ben studiato, semplice da consultare e soprattutto ti consigliamo di chiedere sempre al personale, perché c’è spesso qualche fuori menù in base alla disponibilità del pescato, dei prodotti e delle materie prime.
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia del loro bianco Coda di Volpe (scende che è una meraviglia). Si comincia con gli antipasti. Ordiniamo una porzione di polpo all’insalata. Sarà pure un classico ma devo dire che il polpo è meraviglioso, fresco, compatto al morso ma morbido, condito in modo perfetto.

Polpo allinsalata
Polpo all'insalata

Poi ordiniamo un salmone marinato, davvero ottimo…

Salmone Marinato
Salmone Marinato

Sorprendente il polpo fritto con patate e pesto di pistacchio. Avresti mai pensato di friggere il polpo? Non è semplice perché bisogna mantenerlo morbido, il risultato è eccellente. Insolito e riuscitissimo questo abbinamento. Il polpo, tenero, compatto, gustosissimo esaltato da una frittura sapiente e asciutta. Il polpo adagiato su un letto di patate si sposava a meraviglia con il pistacchio. Chi lo avrebbe mai detto?

Polpo fritto patate e pesto di pistacchio
Polpo fritto con patate e pesto di pistacchio

Se il polpo ci ha sorpreso, saliamo ancora di livello con una proposta davvero incredibile: calamaro fritto con polenta, pecorino e carciofi croccanti. Calamaro fritto e polenta? Dirai tu, ebbene si e credimi a questo piatto mancava solo la parola. Perfetto. Anche la polenta delicata e profumata grazie al pecorino esaltava il calamaro ed anche il carciofo presente a mo’ di chips. Che bontà.

Calamaro fritto con polenta pecorino e carciofi croccanti
Calamaro fritto con polenta, pecorino e carciofi croccanti

Per i primi ci affidiamo a due classici. Ordiniamo due scialatielli allo scoglio, oserei dire rassicuranti. La cottura della pasta era perfetta. Il “sughetto” bello tirato, generosa poi la presenza dei frutti di mare. Insomma un ottimo primo di mare.

Scialatielli allo scoglio
Benvenuti a bordo. Pomigliano D'Arco - Scialatielli allo scoglio

Così come non delude le attese lo spaghettone con vongole veraci. Cottura al dente dello spaghetto, gusto intenso, sapido il giusto, cremoso. Un "signor Spaghetto con le vongole" davvero. Complimenti. 

Spaghettone con vongole veraci
Benvenuti a bordo. Pomigliano D'Arco - Spaghettone con vongole veraci

Saremmo sazi, ma ci concediamo due grigliate miste da dividere. Il pesce è freschissimo, nota di merito per il salmone (divino) e per il tonno scottato. 

Grigliata mista
Grigliata mista

Chiudiamo con qualche giro di limoncello e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 45 euro a testa. Rapporto qualità prezzo davvero ottimo.

Benvenuti a Bordo nella sua nuova versione in Via Ghandi non si smentisce e si conferma come un indirizzo sicuro. Ottimo ristorante di pesce. Il locale è gradevole, luminoso con un arredo sobrio ed essenziale. Il pesce è fresco, le proposte di qualità, alcune davvero sorprendenti. Menzione in particolare per il polpo fritto con le patate e il pesto di pistacchio, originale e gustoso e per il calamaro fritto con polenta, pecorino e carciofi croccanti, (così buono temo che sarà difficile toglierlo dalla carta). I primi sono ben eseguiti. Ottimo e cremoso lo spaghettone con le vongole veraci. Da Benvenuti a bordo a Pomigliano d'Arco, trovi una cucina di pesce di tutto rispetto con proposte interessanti e alcuni primi piatti notevoli. Lo chef Andrea Vespro migliora sempre più e già oggi rappresenta una garanzia. Il servizio è veloce, informale e professionale. Quello che poi stupisce ancora di più è l’ottimo rapporto qualità - prezzo. Insomma, come diceva qualcuno in passato, “provare per credere”. Indirizzo da non perdere garantiamo noi. Alla prossima!

 

 

Benvenuti a bordo
Via Ghandi n.16
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1936 6184
Visita la pagina Fb di Benvenuti a bordo

Pubblicato in Campania

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