Lungo le falde occidentali del Monte Taburno, arrampicato sulla rupe di tufo quasi da sembrare un presepe, ammiriamo come se fosse la prima volta la bellezza del borgo medioevale di Sant’Agata de' Goti, città antichissima che ha vissuto tante dominazioni ma che, quasi per magia, ha conservato intatto tutto il suo borgo tanto da essere definita la perla del Sannio; in questo luogo circondato da una natura rigogliosa e selvaggia e che sembra sospeso nel tempo, decidiamo di concederci una pausa pranzo presso l’agriturismo Antico Pozzo degli Ulivi; comprendiamo subito, sin dalle viuzze sterrate che ci conducono al casale che anche questa volta siamo nel posto giusto; un vialetto circondato da ulivi, tanti ulivi che sembra quasi di essere in Puglia e le campagne coltivate circostanti ci restituiscono un senso di pace e di serenità che è proprio quello che cerchiamo.
Sentiero tra gli ulivi
Percorriamo questo viale ed arriviamo all’antico pozzo che da il nome all’agriturismo, un casale del 1700 restaurato con cura ed amore da chi, tanti anni fa, ha deciso di coltivare un sogno e di farlo nel Sannio; prima di entrare, i nostri occhi si fermano su tante cassette ripiene di pomodorini ed altri ortaggi appena colti perché qui, e lo scopriremo dopo, mangi il frutto del raccolto giornaliero, di una giornata iniziata all’alba per raccogliere ortaggi e frutta nei campi e portarli in cucina per poi trasformarli in deliziose pietanze.
Scorcio esterno con la bottega
Dopo essere entrati, veniamo rapiti dalla sala; un caro amico che a volte, con la sua famiglia, ama unirsi a noi e condividerne i percorsi gastronomici mi dice che sembra essere in una baita immersa tra le montagne; ed è vero! Il casale rustico immerso tra gli ulivi, le campagne e i boschi, le montagne, il legno che predomina nell’arredo della sala ricorda proprio una vecchia baita di montagna. Ci accomodiamo al tavolo e iniziamo il nostro pranzo con un ottimo vino aglianico della casa, frutto dei vitigni che circondano l’agriturismo; iniziamo con un ricco e vario antipasto che costituisce di certo il miglior biglietto da visita; Assaggiamo affettati misti del territorio: prosciutto crudo, salamini piccanti e non, pancetta, una ricottina squisita e del primo sale.
Affettati ricottina e primo sale
Il tutto accompagnato da pane casareccio fatto con lievito madre e con farina di grano coltivato nei campi circostanti e cotto nel forno a legna direttamente dal proprietario, il quale, con un passato importante da pizzaiolo, nelle sere dei fine settimana sforna delle ottime pizze, in particolare utilizzando sempre i prodotti della propria terra;
Il pane
Continuiamo con melanzane arrostite, zucchine alla scapece. Deliziose....
Zucchine alla scapece e melanzane alla griglia
Un buonissimo rustico salato, peperoni e pomodori imbottiti...
Pizza rustica peperoni e pomodori imbottiti
Un invitante involtino di verdure e prosciutto e frittatine di verdure miste, vero sapore di campagna...
Frittatine di verdure e cipolla e involtini con verdure e prosciutto
Bruschette al pomodoro, zeppole, arancini e crocchè di patate (tutto rigorosamente artigianale).
Bruschette arancini e frittelle di pasta
Polpette di pane vellutate con un purea di zucca (a dir poco squisite).
Polpette di verdure con purea di zucca a Km 0
E parmigiana di zucca e zucchine a km 0 cotta nel forno a legna, spettacolare come del resto tutte le portate del più che abbondante antipasto, risultato della bravura dei cuochi che esaltano la genuinità delle materie prime, frutto del raccolto del giorno ed impreziositi dall’olio extra vergine di oliva rigorosamente di produzione propria; Va detto che l'olio ed altri prodotti possono essere acquistati nella piccola bottega creata in un angolo dell’agriturismo.
Parmigiana di zucca e zucchine
Beh dopo aver deliziato i nostri palati con queste leccornie, potremmo anche fermarci ma non demordiamo e spinti dalla curiosità di assaggiare le altre pietanze, imperterriti anche se già sazi, continuiamo e le nostre aspettative anche questa volta non vengono deluse: assaggiamo un piatto di fusilli fatti a mano con ragù, pomodorini rossi e gialli dei campi dell’agriturismo e carciofi, primo piatto delizioso con un abbinamento di di sapori davvero indovinato!
Fusilli con pomodorini rossi e gialli e carciofi
Infine, dopo un po’ di relax negli spazi verdi che circondano l’agriturismo nei quali è possibile incontrare i simpatici animali ospiti della fattoria, ritorniamo ad accomodarci in sala e gustiamo un filetto di manzo cotto al vapore (carne tenera e ben cucinata) e un’ottima grigliata di salsicce del territorio cotte alla brace con contorno di patate al forno.
Filetto di manzo cotto al vapore salsicce alla brace e patate al forno
E una fantastica e freschissima insalata verde e pomodori raccolti la mattina stessa nell'orto dell'agriturismo. Se non è Km 0 questo....
Insalata e pomodori dell'orto
Dulcis in fundo, un dolcetto alla mela e melone, oltre a caffè ed amari vari offerti generosamente dai proprietari.
Dolce alla mela e melone
Costo del pranzo menù fisso 30 euro a persona per gli adulti compreso di servizio e coperto con acqua e vino rosso della casa, antipasti, 1 primi, 1 secondo, 2 contorni, dolce, frutta caffè ed amari mentre il costo del menù bambini è di 15 euro.
Immaginiamo un antico casale del 1700 le cui pareti sembrano volerci raccontare storie millenarie, un antico pozzo, distese di ulivi, campagne, boschi…ed in questa cornice bucolica l’amore di una famiglia che ha scelto di dedicare la propria vita al lavoro nei campi, alla semina e alla raccolta degli ortaggi, delle erbe spontanee che spesso impreziosiscono i loro piatti; questa è la vera anima di un agriturismo, del vero agriturismo come dovrebbe essere, nel segno della tradizione rurale, della produzione di prodotti del territorio; l’Agriturismo Antico Pozzo degli Ulivi è proprio quello che secondo me significa la parola “agriturismo”, è l’idea di poter mangiare piatti serviti solo ed esclusivamente con il raccolto del giorno, è sentirsi in una “baita” immersa tra gli ulivi e provare la sensazione di non volersene più andare e riassaporare ancora e ancora senza mai stancarsi una cucina semplice, tipica, rurale ma rigorosamente genuina. Un indirizzo da non perdere. Lo consigliamo noi !
Agriturismo Antico Pozzo degli Ulivi
Via Piana del Mondo
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 334 383 9120
Visita la pagina fb dell’Agriturismo Antico Pozzo degli Ulivi
Riprendiamo finalmente il nostro itinerario alla scoperta degli indirizzi da non perdere. Siamo tornati a Sant’Agata de’ Goti, borgo campano meraviglioso, ricco di bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche. Il suo centro antico è un piccolo gioiello, ammirato da turisti e visitatori che ne apprezzano la tranquillità, la morfologia e gli innumerevoli siti di interesse storico. Osservando il centro storico dal ponte sul fiume Martorano si resta estasiati di fronte all’immagine di queste case a strapiombo sul fiume.
Questa è una terra baciata dalla fortuna e proprio qui a Sant’Agata ci siamo fermati per pranzo all’Agriturismo L’Ape Regina.
Sant'Agata de'Goti - Centro storico
Siamo a pochi Km dal centro di Sant’Agata in località Molino Corte. Se cerchi un luogo dove ritemprarti a contatto con la natura questo è il posto giusto. L’Ape Regina è una bella struttura, in pratica un’antica masseria debitamente ristrutturata che si trova su un piccolo poggio, circondato da verde e da campagna.
Tutto intorno ci sono aree verdi attrezzate (c’è anche un’area giochi per i più piccoli), la piccola fattoria didattica con gli animali (amati dai bimbi) ma soprattutto un’organizzata azienda agricola. Tra i prodotti da non perdere il famoso miele di Sant’Agata che proviene dagli alveari disseminati lungo gli ettari dell’azienda. Qui producono anche un vino di tutto rispetto, lo stesso servito agli ospiti dell'Agriturismo. In più ci sono anche 3 camere (con 8 posti letto) per chi volesse concedersi un soggiorno di relax a contatto con la natura.
Veniamo accolti con garbo e gentilezza da Marco Razzano (il padrone di casa), qui l’organizzazione è perfetta, anche in questo periodo di ripresa post lockdown (i grandi spazi disponibili per distanziare i tavoli aiutano di certo), e tutto è curato nei minimi particolari donando agli ospiti la sensazione di poter pranzare e soggiornare in totale sicurezza.
Non si ordina alla carta ma il menù è fisso e cambia ogni fine settimana, chiaramente quasi tutto è prodotto in azienda. Ci accomodiamo al nostro tavolo e ci servono subito acqua, il buon vino dell’azienda (un generoso aglianico locale) e le mitiche ‘nfrennule di loro produzione.
Le 'nfrennule di loro produzione
Adoriamo questi tarallucci tipici di Sant’Agata e fatti con farina, acqua, vino bianco, olio e finocchietto selvatico. Si comincia con gli antipasti, ci viene servito un piatto con salumi e un formaggio Primo Sale. Deliziosa la pancetta (si scioglieva in bocca) e nota di merito per il prosciutto, gustoso e giustamente sapido.
Salumi e formaggio
A seguire ci servono due montanarine con il ragù (buonissime) e dei rustici ripieni di peperoni, verdure e provola.
Montanarine e rustici
Una gustosa e delicata fetta di quiche di zucchine e due arancini bianchi. La quiche in particolare era deliziosa…
Quiche di zucchine e arancini
E come se non bastasse ci servono delle fragranti e profumate frittelle di fiori di zucca (che hanno sempre il loro perché) e degli sfiziosi involtini ripieni di asparagi selvatici del Taburno.
Frittelle di fiori di zucca e involtini di asparagi
Pensate sia finito qui l’antipasto ? No … Arriva anche una zuppetta di farro con fagioli e legumi.
Zuppa di farro e fagioli
L’antipasto ci ha soddisfatti e saziati, in attesa dei primi usciamo a goderci il verde e la tranquillità del luogo. La giornata splendida rende davvero tutto piacevole. Intorno a noi coltivazioni, i vigneti, gli uliveti e un’aria pura. Qui la natura governa, impera e stupisce. Poco dopo rientriamo perché è arrivato il primo assaggio di primo: pasta fatta a mano (pacche) con ceci e funghi porcini. Un piatto della tradizione contadina con un tipo di pasta che si fa spesso nelle case santagatesi (soprattutto abbinata ai legumi, in particolare ai fagioli).
Pacche con ceci e porcini
Il nostro pranzo prosegue alla grande, di tanto in tanto Marco Razzano passa per sincerarsi che tutto stia andando bene. Ecco che ci viene servito il secondo assaggio di primo: dei fagottini, anche questi “handmade” ripieni di radicchio, ricotta e provola con sugo di pomodoro, davvero fantastici. Particolare il ripieno con il gusto leggermente amarognolo del radicchio che si posava a meraviglia con la morbidezza e delicatezza della ricotta.
Fagottini ripieni di radicchio ricotta e provola
Devo dire, un gran piatto. Torniamo fuori per qualche minuto, arriviamo alla fattoria didattica dove fanno bella mostra dei simpatici animali (conigli, cavalli e asini). Ma il nostro pranzo incalza, arriva il secondo: fettina di vitello alla brace con patate al forno e una piccola parmigiana di melanzane.
Carne alla brace con patate e parmigianina
Siamo super sazi ma non possiamo non chiudere in dolcezza e allora torta caprese (morbida e umida al punto giusto) e un fagottino con mela annurca e noci, la mela annurca è un altro prodotto tipico di Sant'Agata de' Goti.
Dessert
Accompagniamo il tutto con un classico: liquore di mela annurca di loro produzione. Eccellente.
Liquore alla mela annurca
Paghiamo per il nostro pranzo 30 euro a persona, il costo del menù fisso che cambia settimanalmente (ma c’è anche la possibilità di optare per un menù ridotto a 25). Cosa poi importante da sottolineare è che all’Agriturismo L’Ape Regina si può (previa prenotazione) prenotare pasti per celiaci.
L’Agriturismo L’Ape Regina merita assolutamente la visita. La struttura è molto bella: un’antica masseria ristrutturata posizionata in posizione felice su di un piccolo colle, circondato da campagne e verde. In tutto sono oltre 10 ettari coltivati a uliveti, vigneti e frutteti. Ampi e ben curati gli spazi esterni con un’area giochi per i più piccoli. L’azienda organizza anche seminari e percorsi didattici.
Qui all’Ape Regina trovi una cucina sannita della tradizione contadina, semplice ma caratterizzata dalla genuinità degli ingredienti, grazie all’uso di prodotti biologici e materie prime coltivate direttamente nella loro azienda agricola, una cucina sincera che non delude le attese. Il resto lo fanno l’accoglienza e la gentilezza di Marco Razzano, agronomo di professione e con una passione smodata per la sua terra.
Esperienza da non perdere se siete da queste parti, l’Agriturismo L’Ape Regina è un indirizzo da segnare in agenda. Parola dei Templari del Gusto.
Agriturismo L’Ape Regina
Località Molino Corte - Via Palmentata
Sant’Agata de’Goti (Bn)
Tel. 0823956698 – 3388806415
Visita il sito web dell’Agriturismo L’Ape Regina
Siamo tornati nella splendida Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli della Campania con il suo centro storico, vero gioiello architettonico che viene ammirato da tanti turisti che dal Ponte sul Martorano ammirano e fotografano l’immagine spettacolare delle case cortina a strapiombo sul fiume. Dopo una bella passeggiata ci aiamo fermati per pranzo all’Agriturismo Buro. Ci siamo spostati di poco rispetto al centro storico, siamo in zona Pennino, in posizione dominante da qui si può ammirare la vallata, le colline circostanti, il centro storico di Sant’Agata e l’austero Monte Taburno che come un guardiano bonario e paterno lo guarda dall’alto. Spettacolo puro.
Nonostante sia Domenica, siamo riusciti miracolosamente a trovare un tavolo da due. Arriviamo e parcheggiamo l’auto nell’ampio e comodo parcheggio dell'Agriturismo.
L’Agriturismo Buro è una bellissima struttura, ci sono due grandi sale interne, una terza più piccola e una veranda luminosissima. L’arredo è semplice ma curato. C’è anche un bel giardino esterno dove potersi rilassare all’aria aperta, per i bimbi c'è un piccolo parco giochi (con tanto campo e porte da calcetto).
Siamo in pratica su una collina verdeggiante e piena di ulivi da cui si può ammirare il centro storico di Sant’Agata dei Goti da un’altra prospettiva, meraviglioso.
Noi ci accomodiamo nella saletta piccola interna. Veniamo accolti con molto garbo e gentilezza.
La Domenica e nei giorni festivi l’Agriturismo Buro propone un menù fisso (scelta inevitabile data la presenza massiccia di ospiti), negli altri giorni si può invece anche ordinare alla carta.
Arriva la minerale, un ottimo aglianico locale e il loro pane (fatto in casa come tradizione contadina vuole).
Ci servono subito le 'nfrennule di loro produzione (i tarallini tipici di Sant’Agata de’ Goti fatti con farina, olio, vino bianco e finocchietto selvatico). Le conosciamo bene, buonissime e ottime da mangiare da sole, con i salumi o accompagnandole al vino.
'nfrennule
Diamo il via alle danze. A tambur battente ci servono un piatto di salumi locali: prosciutto del Sannio (sapido e morbido), pancetta (dolce, scioglievole), capocollo e una soppressata davvero notevole. Al centro una buonissima ricottina con miele di Sant’Agata.
Salumi e ricottina
A seguire delle melanzane grigliate sott’olio con aglio e peperoncino (ah le sapienti mani della signora Teresa…).
Melanzane grigliate sott'olio
Delle pizzette morbide e fragranti (sempre piacevoli).
Pizzette
Un caprino abbinato ad una marmellata di pere. Buonissimo e poi si sa l’abbinamento pere e formaggio è un must, del resto il proverbio parla chiaro: “al contadino non far sapere quant'è buono il formaggio con le pere”. Pensate l’abitudine di abbinare il formaggio alle pere risale addirittura al Medioevo.
Caprino con marmellata di pere
Eccezionale la bruschetta con il suadente lardo di Colonnata. Ma non finisce qui ….
Bruschette con lardo di Colonnata
In un “crescendo rossiniano” ecco dei panzerotti con emmental e mortadella (delizioso), frittella con le alici (leggera e sapida al pinto giusto) e fungo ripieno.
Panzerotti frittelle con le alici e funghi ripieni
Qui poi silenzioso e religioso silenzio di fronte a questo piatto succulento della tradizione contadina: tracchie di maiale con patate al forno. Che profumo e che bontà!
Tracchie di maiale con patate al forno
Poi ci fanno assaggiare una chicca: delle melanzane nane biologiche sott’olio con capperi, aglio e peperoncino. E’ la prima volta che mangio le melanzane nane, sono particolari e buonissime (una rivelazione).
Melanzane nane con aglio capperi e peperoncino
L’antipasto è stato vario e abbondante. Gentilissima la cameriera che ci ha servito. Da notare poi come Pasqualina Buro sia venuta spesso al tavolo a sincerarsi che tutto andasse per il meglio.
Da notare come su richiesta si potesse fare il bis di qualche pietanza. Noi abbiamo evitato, visto che il pranzo riservava ancora parecchie sorprese ..
Usciamo 10 minuti per goderci il verde e lo splendido panorama che si può ammirare all’esterno. Resto rapito dal centro storico di Sant’Agata che placido si staglia all’orizzonte, con il maestoso Monte Taburno dietro. Una vera cartolina.
Rientriamo perché è arrivato il primo assaggio di primo: paccheri con pomodori, melanzane, salsiccia con parmigiano e bufala. Davvero buonissime. Perfetta e gradevole la cottura al dente della pasta, nota di merito per la salsiccia usata per il sugo, eccellente.
Paccheri con pomodori melanzane salsiccia bufala e parmigiano
Dopo poco arriva il secondo primo: pasta fresca (una versione più piccola delle pacche) con ceci, porcini e un po’ di peperoncino. Molto buona anche questa proposta.
Pasta fatta a mano con ceci e porcini
Dalla cucina decidono di viziarci e farci assaggiare anche un altro primo piatto: raviolone con ricotta, mela annurca con nocciole e scaglie di caciocavallo. Ho trovato interessante l’abbinamento della ricotta con la nota dolce della mela annurca, e azzeccatissima la presenza del caciocavallo che dona al piatto un po’ di sapidità con la nota croccante delle nocciole tritate. Piatto intrigante.
Raviolone con ricotta e mela annurca
Il nostro pranzo prosegue davvero alla grande. E’ il momento del secondo. Ci servono un ottimo tris di carne: vitello, agnello e salsiccetta di maiale con patatine e un contorno di insalata. La carne era ottima, in particolare spettacolare e morbido l’agnello.
Tris di carne
La carne era ottima, in particolare spettacolare e morbido l’agnello. Siamo sazi e soddisfatti, ma il nostro pranzo non è ancora terminato. Ci portano la frutta: mandarini, due mele e due mele annurche di Sant’Agata de’ Goti, uno dei prodotti d’eccellenza della zona. Squisite.
Frutta
E per chiudere in dolcezza un pan di Spagna ai frutti di bosco e dei brutti ma buoni con gocce di cioccolato. Accompagniamo il dolce con limoncello, mandarinetto di loro produzione e due caffè.
Dolce
Paghiamo per il nostro pranzo 32 euro a persona. Questo è il costo del menù à fisso adulti nei giorni festivi (li vale tutti perché è un menù vario e ricco). Negli altri giorni si può anche scegliere alla carta.
L’Agriturismo Buro a parer nostro rappresenta una certezza. Nato da un’azienda agricola ne porta avanti con passione e tenacia i principi. La famiglia Buro accoglie i suoi ospiti con gentilezza e cortesia facendoli sentire come a casa. La location è bellissima soprattutto grazie alla sua posizione panoramica: una verdeggiante collina da cui si può ammirare dall’alto il bellissimo borgo antico di Sant’Agata de’ Goti.
La cucina propone piatti della tradizione contadina e locale e si avvale delle sapienti mani della signora Teresa, custode di ricette e preparazioni antiche. Da non perdere la sua pasta fresca (cavatelli, tagliatelle, pacche e pappardelle) conditi con ogni ben di Dio dal sugo di pomodoro, alle verdure ai funghi porcini del vicino Taburno. I prodotti e le materie prime utilizzate provengono dall’azienda agricola di famiglia o da piccoli contadini, produttori e allevatori locali, quindi sono garantiti qualità e freschezza a Km zero. Per i dolci oltre a Teresa scende in campo anche Pasqualina che la affianca in cucina con fantasia e creatività.
L’Agriturismo Buro a Sant’Agata de’ Goti è una garanzia, indirizzo sicuro per mangiare bene, in un contesto piacevole e sentirsi a casa. Un signor agriturismo, da non perdere.
Agriturismo Buro
Via Pennino n. 101
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 0823717006
Visita il sito web dell'Agriturismo Buro
Siamo tornati da Agape Ristorante a Sant’Agata de’ Goti, dopo la prima nostra visita eravamo curiosi di gustare qualcuna delle proposte del nuovo menù del bravissimo chef Gabriele Piscitelli. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio.
Siamo all’inizio di Via Roma nel centro storico di Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli e suggestivi d’Italia, un piccolo scrigno di tesori, tra arte, storia, cultura e una natura che da queste parti è stata davvero generosa. All’interno dello storico palazzo Viscardi c’è appunto Agape ristorante.
Agape Ristorante - Sant'Agata de' Goti (Bn)
Entriamo e avvertiamo la stessa meravigliosa sensazione della prima volta: all’ingresso una sorta di salottino o angolo relax, bellissimi i pavimenti antichi, le pareti bianche, i tavoli che sono veri e propri oggetti di design realizzati artigianalmente, antichi mobili (alcuni di gran pregio), in fondo una parte della cucina a vista. Nel complesso un ambiente raffinato, elegante ma che regala un senso di piacevole familiarità.
Agape Ristorante - Sant'Agata de Goti (Bn) - Particolare sala
Veniamo accolti con la consueta gentilezza e con grande professionalità dal personale e da Gianna Piscitelli, anima insieme al fratello Gabriele di questo piccolo tesoro di ristorante. Gianna oltre ad essere la padrona di casa è una sommelier di assoluto livello ed è molto brava a spiegare proprietà, caratteristiche de vari vini in carta e gli abbinamenti ideali.
Come al solito diamo un’occhiata al menù, (da notare come questo cambi stagionalmente in base alla reperibilità dei prodotti e delle materie prime). Ci sono quattro proposte di antipasti, quattro primi, cinque secondi oltre ai dessert. C’è anche l’opzione del menù degustazione, noi decidiamo di ordinare “a la carte”.
Su consiglio di Gianna abbiniamo un calice di prestige blanc della Masseria Frattasi, uno spumante extra-dry ottenuto da uva falangina, con un profumo intenso e un delizioso e persistente perlage. Davvero ottimo.
Prestige Blanc della Masseria Frattasi
Arrivano i grissini artigianali e i loro pani. Intanto ci servono un entrèe notevole: carpaccio di manzo con tre differenti emulsioni, una al limone, una all’arancia, l’altra alle rape rosse e germogli. Fantastico.
Entrèe
Ordiniamo due antipasti e accompagniamo il nostro pranzo con due calici di Artus Piedirosso Sannio DOC dell’azienda Mustilli. Giochiamo in casa quindi con un grande vino di Sant’Agata de’ Goti. Direi ottima scelta, un rosso delicato, intenso, molto fruttato con note di frutti rossi, tannino morbido ideale per il nostro pranzo che vedrà sia proposte di terra che di mare.
Artus di Mustilli
Dopo un po’ arriva il primo antipasto: uovo in purgatorio cotto a 65° con croccante di pomodoro e spuma di caprino. Assolutamente divino. Perfetto l’abbinamento con la spuma di caprino e interessante la componente croccante di questa sorta di cialda al pomodoro. Davvero un gran piatto.
Uovo in purgatorio con croccante di pomodoro e spuma di caprino
L’altro antipasto lo avevamo già provato la prima volta ma visto che ci era piaciuto lo abbiamo voluto gustare di nuovo: mozzarella di bufala DOP ripiena di tartare di gamberi imperiali, e nel piatto funghi shiitaki e una composta di pomodorini gialli.
Bufala campana DOP dal cuore di tartare di gamberi imperiali
La mozzarella subisce una leggera affumicatura ed molto bello è il momento in cui si alza la campana di vetro e arriva questo effluvio, inebriante. Poi una volta adagiata la mozzarella nel piatto il sapore è estasi pura. Complimenti.
Bufala campana DOP dal cuore di tartare di gamberi imperiali servita leggermente affumicata
Ordiniamo anche due primi: bucatini con broccoli e straccetti di maiale croccante. Li abbiamo trovati assolutamente divini. Perfetta la cottura della pasta, bellissima la combinazione dei broccoli e degli straccetti di maiale (tra l’altro morbidissimi).
Bucatini broccoli e straccetti di maiale croccante
L’altro piatto sono dei tubettoni con provolone, cozze e spuma di cozze. Questo piatto mi ha emozionato, poesia nella sua studiata semplicità: un perfetto equilibrio di sapori, la giusta sapidità delle cozze che ben si associa alla spuma di provolone.
Tubettoni con provolone e cozze
Il nostro pranzo procede davvero alla grande. Di tanto in Gianna passa a trovarci per controllare che tutto vada per il meglio. Intanto ordiniamo un secondo in due e la scelta ricade su un filetto di tonno marinato in succo di arancia con scarola liquida e funghi porcini. Parto dal tonno, di qualità eccelsa, morbido, profumato, perfetta e delicata la marinatura effettuata nel succo di arancia. Bella la nota amarognola della scarola e il contrasto con il sapore deciso dei porcini. Anche questo un grande piatto. Chapeau.
Filetto di tonno marinato in succo di arancia con scarola liquida
Prima del dolce ci servono un graditissimo pre-dessert: un fresco e goloso bon bon al cioccolato fondente con ripieno di mango e frutto della passione.
Bon bon al mango frutto della passione e cioccolato fondente
Scegliamo un dolce in due: un cake alle noci con cremoso al mandarino e composta di fichi. Una proposta di stagione quindi. Delizioso il cake alle noci.
Cake alle noci con cremoso al mandarino e composta di fichi
Accompagniamo il dolce con due calici di Moscato di Baselice della Masseria Frattasi. Adoro questo passito barricato, di un bel colore giallo, profumi di frutta matura e una bella nota minerale. Un passito che nasce nel Fortore beneventano a Baselice.
Passito di Baselice della Masseria Frattasi
Paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due. Assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo, in relazione alla qualità e al livello della proposta gastronomica.
Se la prima volta Agape Ristorante ci aveva sorpreso adesso conferma appieno la nostra prima impressione. Questo tipo di ristorante mancava in zona. Lo chef Gabriele Piscitelli si conferma talento purissimo, mostrando grande preparazione, grande perizia, tecnica e soprattutto grande passione. I suoi piatti sono studiati nei minimi dettagli, originali gli abbinamenti con un sapiente uso dei prodotti stagionali e del territorio. La sua è una cucina che regala emozioni. Gianna in sala è superba, garbata, professionale e valida sommelier saprà accompagnarvi, coccolarvi e consigliare il vino giusto da accompagnare ai piatti che avete scelto. Il resto lo fa la location davvero suggestiva, la magia di una dimora storica come Palazzo Viscardi e la bellezza del centro storico di Sant’Agata de’ Goti parlano da soli. Se non vi accontentate di pranzare o cenare ma cercate emozioni fate un salto qui. Garantiamo noi.
Agape Ristorante
Via Roma – Piazza Ludovico Viscardi
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 338 296 1502
Visita la pagina Fb di Agape Ristorante
Rieccoci a Sant’Agata dei Goti, meraviglioso borgo sannita dove spesso torniamo, rapiti dal fascino del suo centro storico e del territorio circostante. Perfetto connubio di storia, arte e gastronomia. Uno dei nostri rifugi è il ristorante Fiore 1985, dove si può gustare un’ottima cucina del territorio quindi di terra ma anche una sorprendente cucina di mare. Lo chef Fiore delle Fave, ciarliero, simpatico sa il fatto suo e per noi rappresenta una vera garanzia.
Il ristorante si trova prima che cominci il cento storico in posizione adiacente al parcheggio di Piazza Tiziano della Ratta (ex Piazza Mercato). La location è come la ricordavamo: splendida. Siamo infatti nel corpo dell’antico castello normanno, dove un tempo c’erano le stalle. Ristrutturato in modo impeccabile, il locale rapisce per la sua bellezza: pavimento con chianche, pietra a vista e tufo, poi basta alzare gli occhi in su rimanere a bocca aperta: soffitto con volte a botte in pietra. E’ estate, si può cenare anche all’esterno sotto al glicine profumato, ma noi optiamo per restare all’interno.
Siamo in cinque, desiderosi di cenare a base di pesce. Ci accomodiamo, Fiore passa a salutarci, un rapido sguardo al menù ma stasera abbiamo davvero pochi dubbi.
Diamo il via alle danze. Prendiamo una minerale e per l’antipasto una bottiglia di "Principessa Gavia” di Banfi, un vino di un bel colore paglierino, delicato, con morbide note fruttate e una mineralità gradevole. Un bianco frizzante ideale per il nostro antipasto di mare …
Principessa Gavia di Banfi
Si comincia…. Ecco l’antipasto di mare: insalatina di mare, alici marinate, salmone, spada, cocktail di gamberi in salsa rosa, ostrica, e tortino di zucchine con bon bon di baccalà pastellato. L'antipasto ci ha soddisfatto in pieno, il pesce è freschissimo, ben preparato. Buonissime le alici. Insomma siamo partiti alla grande.
Antipasto di mare
La nostra cena procede in maniera gradevole tra una chiacchiera e l'altra. Intanto ci servono il sautè di cozze e vongole. A dir poco spettacolare, fatto come Dio comanda.
Sautè di cozze e vongole
Stanno per arrivare i primi, si cambia vino. Ordiniamo una bottiglia a me molto cara. Adoro la falangina di Bonea dell’Azienda Antico Ceppo. Una piccola cantina caudina che fa un prodotto di qualità. Un vino di un bel colore giallo vivo, con interessanti note minerali.
Falanghina di Bonea Antico Ceppo
Arrivano i primi: mezzi paccheri ai frutti di mare. Che sapore! Cottura perfetta della pasta e un “sughetto” da leccarsi i baffi.
Mezzi paccheri ai frutti di mare
Non da meno l’altro primo, per il quale ammetto di avere un debole: gli spaghetti alla vongole di Fiore sono tra i miei preferiti. E arriva la conferma anche dagli altri templari commensali. Uno spaghettino alla vongole da Champions League.
Spaghetti alle vongole
Siamo quasi sazi ma troviamo lo spazio per una grigliatina mista (ne prendiamo tre) : calamaro, scampo e gamberi alla griglia con contorno di insalata.
Misto grigliato
Si è fatto abbastanza tardi, saltiamo (ahime!) il dolce e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena poco più di 35 euro a persona. Ottimo rapporto qualità prezzo.
Fiore 1985 a Sant’Agata de’ Goti è davvero un ottimo ristorante. Qui trovate una buona cucina del territorio e un’eccellente cucina di mare. Il locale è bellissimo, si trova nel corpo dell’antico castello Normanno, il personale gentile, i prodotti e le materie prime utilizzate sono grande qualità. Lo chef Fiore delle Fave ha grande talento e si conferma come una certezza. Che vogliate cucina di terra o di mare (o anche una buona pizza) qui non sbagliate. Buono il rapporto qualità - prezzo. Da provare e riprovare. Parola dei Templari del Gusto. Alla prossima Fiore !
Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817
Visita la pagina facebook di Fiore 1985
Siamo tornati nel Sannio a Sant’Agata De’ Goti, il cui centro storico è un piccolo scrigno di arte e bellezze architettoniche. E’ sempre magico passeggiare tra i suoi vicoli, stupendosi ogni volta per un dettaglio, uno scorcio, un antico palazzo, una chiesa, respirando a pieni polmoni la storia, con la sensazione di trovarsi in una dimensione quasi atemporale dove tutto è bellezza e sembra fermo nel tempo. Proprio all’inizio del centro storico in Via Roma c’è Agape Ristorante, che abbiamo scelto per il nostro pranzo.
Agape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Ingresso
Già la location è suggestiva, siamo infatti nello storico Palazzo Viscardi. Entrando si percepisce una bellissima sensazione. Il locale è molto bello, all’ingresso c’è un angolo relax, una sorta di salottino per l’attesa, ci guardiamo intorno: pavimenti antichi originali, pareti bianche, dei tavoli dal design studiato, qualche mobile antico di pregio, cucina a vista. Ci colpisce la discreta e raffinata eleganza dell’ambiente.
Agape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Particolare ingresso con salottino
Ci accoglie la gentilissima Gianna (bravissima sommelier) e sorella dello chef Gabriele Piscitelli. Entrambi sono l’anima e il motore di questo progetto.
Agape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Particolare sala
Mi incuriosisce il nome. Agape viene dal greco antico ed esprime il concetto di amore puro, disinteressato, fraterno, ma rappresenta anche il rapporto armonico tra gli elementi e le parti, pensiamo all’architettura e ai principi della triade Vitruviana. L’intento è creare una vera armonia tra cucina, cantina e ambiente in modo tale da offrire al cliente un’esperienza che vada oltre il semplice mangiare fuori.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Le proposte sono studiate, intriganti. C’è l’uso dei prodotti del territorio ma c’è sempre una sorta di fusion con ingredienti e materie anche territorialmente lontane. Ci sono 4 proposte di antipasto, 4 primi e 5 secondi, oltre ai dessert. C’è la possibilità di optare per un menù degustazione di 5 o 7 portate, noi invece ordiniamo alla carta.
Arrivano i grissini artigianali e i loro pani. Da bere ordiniamo una minerale e su consiglio di Gianna cominciamo con un calice di vino spumante La Matta dell’Azienda Agricola Casebianche. Un vino spumante biologico ottenuto da uve fiano grazie alla rifermentazione spontanea in bottiglia senza aggiunta di solfiti. Quindi nessuna aggiunta di zuccheri e lieviti. Il risultato è un vino “sincero”, di un giallo di media intensità, piacevole con note fruttate e una bella acidità. Perfetto per accompagnare il nostro antipasto.
Vino Spumante La Matta di Casebianche
Intanto ci viene servito un interessante entrée: creme brulée al curry con popcorn salato e un arancino con del tartufo nero (uno scorzone estivo). Ottimo incipit.
Entrèe Crème brulée al curry pop corn salato e arancino con tartufo nero
Abbiamo scelto due antipasti: un tortino di patata schiacciata ripiena di uova di quaglia cotte a bassa temperatura, una spuma di provolone e del tartufo nero.
Patata schiacciata, uovo di quaglia cotto a bassa temperatura, spuma di provolone e tartufo nero
Equilibrato, delicato, da svenimento poi quel gustoso e voluttuoso ripieno di uova di quaglia che ci ha amabilmente costretti ad usare il pane. Non potevamo esimerci. Fantastica proposta.
Tortino di patata schiacciata - Dettaglio
L’altro antipasto è una vera chicca. Nel piatto una composta di pomodorini gialli, un fungo prataiolo e da abbinare una mozzarella di bufala campana DOP con cuore di tartare di gamberi, leggermente affumicata al momento.
Mozzarella di bufala campana DOP con cuore di tartare di gamberi imperiali, fungo prataiolo e composta di pomodorini gialli
E’ inebriante il momento in cui scopriamo la mozzarella e viene fuori il fumo dell'affumicatura, speziato gradevole. Meraviglioso e sorprendente il ripiendo di tartare di gamberi. Abbiamo gustato due proposte di antipasti davvero eccellenti. E’ il momento dei primi piatti. La gentile Gianna ci consiglia un calice di Montepulciano D’Abruzzo DOC Martina Cvetic di Masciarelli. Di un bel colore rosso rubino intenso, con note di frutti rossi e un sentore di vaniglia. Un vino strutturato, equilibrato.
Montepulciano D'Abruzzo DOC Marina Cvetic di Masciarelli
Arriva il Risotto allo zafferano con vellutata di piselli. In una parola: divino. Mantecato alla perfezione, delicato e gustoso.
Risotto allo zafferano con piselli
E gli spaghettoni con pomodorini, colatura di alici di Cetara e fresella alle erbe aromatiche. Piatto realizzato alla perfezione, equilibrato e che sapore!
Spaghettoni con pomodorini, colatura di alici di Cetara e fresella alle erbe aromatiche
Di tanto in tanto Gianna passa per controllare che tutto stia andando bene. Prima dei secondi ci accomodiamo nel salottino e ci godiamo l’ottima musica in sottofondo. L’atmosfera è davvero piacevole. Da Agape Ristorante si respira “benessere” e ci si riconcilia con se stessi. E’ il momento dei secondi. Abbiamo scelto una noce di maialino con mille foglie di patate, peperoni e just allo zenzero. Il maialino cotto a bassa temperatura si scioglieva in bocca, morbidissimo e saporito.
Maialino con mille foglie di patate peperoni e just allo zenzero
L’altro secondo è un filetto di tonno in crosta di riso soffiato con salsa al pepe nero. Il tonno era divino e ho trovato interessante la panatura con il riso soffiato a donargli una bella nota croccante. La salsa al pepe nero poteva sembrare un azzardo invece si sposava alla perfezione con il salmone.
Tonno in crosta di riso soffiato con salsa al pepe nero
Non possiamo esimerci dal degustare anche un dessert. Prima ci viene offerto un originale pre-dessert: bonbon di cioccolato fondente con cuore morbido di lampone. Fantastico.
Bon Bon al cioccolato fondente e cuore di lampone
Ed ecco la mousse al cioccolato con gel di lamponi e biscotto al caffè. Divina …
Mousse di cioccolato
Chiediamo il conto e paghiamo in due 95 euro. Il rapporto qualità prezzo è assolutamente corretto e rapportato alla qualità delle proposte e al tipo di cucina.
Agapè Ristorante ci ha sorpreso. Abbiamo trovato alta cucina in un contesto magico come il centro storico di Sant’Agata de’ Goti. E’ un tipo di proposta gastronomica che mancava in questa zona e che siamo convinti non faticherà col tempo ad imporsi. Lo chef Gabriele Piscitelli è eccezionale ed esprime tutto il suo talento e la sua tecnica, riuscendo a dare vita a piatti capaci di valorizzare i prodotti del territorio con abbinamenti studiati, originali, creativi. La sorella Gianna è una straordinaria sommelier e una perfetta padrona di casa: gentile, professionale, preparata, sempre pronta a consigliare e accompagnare i clienti nella loro esperienza gastronomica. Ci ha colpiti anche il servizio, veloce, professionale, il resto poi lo fa la location. Cenare o pranzare all’interno di un palazzo storico e in un ambiente del genere è un’esperienza da provare. Corretto e adeguato alla proposta di cucina il rapporto qualità-prezzo. Agape Ristorante è un luogo di eccellenza dove cucina e benessere emotivo si coniugano alla perfezione.
Il progetto è ambizioso, importante e siamo convinti che sarà vincente. Se cercate una location suggestiva, alta cucina ed emozione vera, questo è il posto che fa per voi, piccolo consiglio quando siete qui, non guardate l’orologio, godetevi il tempo, assaporate anche i dettagli, vi resteranno nella memoria. Imperdibile.
Agape Ristorante
Via Roma – Piazza Ludovico Viscardi
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 338 296 1502
Visita la pagina Fb di Agape Ristorante
Il nostro viaggio per raccontarvi le pizzerie di qualità ci porta a Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli e caratteristici della Campania. Il suo centro storico si trova su una sorta di terrazza naturale tufacea ed è un piccolo scrigno di tesori: palazzi antichi, chiese, monumenti, un impianto urbanistico di grande interesse e scorci suggestivi. Insomma visitare Sant’Agata è un’esperienza notevole che vi lascerà senza fiato.
Sant'Agata de Goti (Bn) - Vista del centro storico dal Ponte sul Martorano con fiori
Proprio al principio del centro storico adiacente al grande parcheggio di Piazza Tiziano della Ratta c’è Fiore 1985, il posto che abbiamo scelto.
Fiore 1985 - Insegna
Cominciamo a dire che la location è davvero bella, ci troviamo infatti in un’ala dell’antico castello normanno, proprio dove un tempo c’erano le stalle. Il locale è stato ristrutturato in maniera eccellente, ci sono poco meno di 100 coperti complessivi e si sviluppa su due livelli: chianche in terra, pietra a vista, tufo (siamo a Sant’Agata de’ Goti of course!),soffitto con volte a botte. Un ambiente che regala davvero emozione.
Fiore 1985. Sant'Agata de Goti (Bn) - Sala
Fiore 1985 è sia ristorante che pizzeria e propone una buona cucina del territorio debitamente rivisitata e una fantastica cucina di mare (ebbene si!). Lo chef Fiore delle Fave è una garanzia ma noi siamo stati qui per provare la pizza.
Diamo un’occhiata al menù, semplice, ben concepito, ci sono una trentina di proposte pizza, con abbinamenti azzeccati.
Abbiamo gustato una pizza degli Artisti con mozzarella, scamorza, pancetta di maialino nero casertano, grana e rucola. Davvero buona e con ingredienti per il topping freschi e di buona qualità.
Pizza degli Artisti
Una salsiccia e friarielli. Ottima, nota di merito per la salsiccia straordinaria.
La salsiccia e friarielli
E una parmigiana con mozzarella, pomodoro, melanzane e provola. Spettacolare …
La Parmigiana
Abbiamo trovato una pizza ben eseguita, presenta una rotondità perfetta. L’impasto è di tipo diretto con un blend di farine (probabilmente tra 0 e doppio 0) , risulta bel lavorato con una lunga lievitazione prima a temperatura ambiente, poi a temperatura controllata (24/36 ore). La pizza si presenta morbida nonostante l’idratazione non sia elevata, questo perché l’impasto è davvero ben trattato e lavorato. il peso dei panetti secondo noi si aggira sui 260/280 gr. Gli ingredienti usati per la farcitura sono di assoluta qualità e molto generosi. Insomma la pizza qui è una pizza appagante e la cosa che ci ha sorpreso è la sua "identità". C’è la firma di Fiore in queste pizze perché hanno un loro carattere.
Dettaglio alveolatura cornicione
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto con lunga lievitazione a temperatura ambiente e controllata
- Uso di prodotti freschi e di qualità
- Locale molto bello situato al’interno del Castello Normanno
- Eccellente rapporto qualità - prezzo
Fiore 1985 è una certezza. E’ un ottimo ristorante (ve ne abbiamo parlato) ed il crescente successo lo testimonia. Qui trovate una cucina davvero di buon livello con proposte del territorio ben eseguite ma anche piatti più innovativi e (udite udite) un’ottima cucina di mare. Fiore delle Fave è lo chef, il patron. Da 8 anni anche pizzaiolo con risultati davvero sorprendenti. La pizza è davvero buona, ben eseguita e farcita con prodotti di assoluta qualità, una pizza quella di Fiore delle Fave che ha una sua identità e mostra una sua chiara personalità.
La location è suggestiva, il servizio puntuale ed il personale cortese. Altro particolare non trascurabile è il conto onesto con un rapporto qualità - prezzo eccellente (margherita e marinara a 3 euro sono merce rara ormai). Nessun dubbio, questo è un indirizzo che entra di diritto nella nostra guida “templare” alle pizzerie campane di qualità. Da provare, parola dei Templari del Gusto.
Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817
Lo chef Fiore delle Fave del ristorante pizzeria Fiore 1985 nel suggestivo borgo di Sant’Agata de’ Goti (Bn), ci propone questo buonissimo primo piatto, dei “timballi” di tagliolini conditi con un meraviglioso ragù fatto con il macinato di pancetta di vitello razza marchigiana, servito con provola in sfoglia di melanzane, un piatto semplice a patto che si seguano tutti i passaggi. Vediamo come si prepara…
Ingredienti per 4 persone:
Per il ragù
- 500 gr. macinato di pancetta di vitello marchigiano
- 100 gr. di mirepoix (battuto) di sedano carote e cipolle.
- olio evo q.b.
- Vino rosso Aglianico un bicchiere
- 1 lt di passato di pomodoro San Marzano
- Sale q.b.
Procedimento
Far soffriggere il mirepoix (battuto di sedano carote e cipolle) in olio evo, aggiungere il macinato far rosolare bagnare con un bicchiere di vino rosso Aglianico far sfumare il vino e aggiungere 1lt di passato di pomodoro san Marzano aggiustare di sale e far cuocere su un Fry top per 3 ore.
Per le melanzane
- Melanzane 3
- Farina q.b.
- Olio evo
- Burro q.b.
- Pan grattato q.b.
Con una mandolina affettare le melanzane sottilmente nel senso della lunghezza, infarinare e friggere in olio bollente. In uno stampino in alluminio per alimenti imburrare ed infarinare con pane grattato grossolanamente. Rivestire lo stampino con le melanzane fritte.
Per i tagliolini
- 400 gr. di tagliolini
- Parmigiano
- Provola affumicata q.b.
Cuocere i tagliolini al dente in acqua bollente salata, mantecare in poco ragù e parmigiano grattugiato, riempire gli stampini, metà aggiungere un pezzettino di provola e un po’ di salsa completare i stampini con i tagliolini. Cuocere a forno caldo a 180°. In un piatto da portata sformate i timballi e completare con il ragù.
Fiore 1985
Pizza Mercato (Piazza Tiziano della Ratta) n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 924 6817
Uno dei prodotti tipici di Sant’Agata de’ Goti, borgo ricco di storia con un centro storico suggestivo, è la mela annurca, bella da vedere con il suo colore rosso inconfondibile, con la sua polpa compatta, profumata e un pò acidula ma allo stesso tempo dolce, succosa, è buonissima e fa anche bene alla salute visto che è un concentrato di vitamine (B1, B2, C, E), ed ricca di sali minerali come ferro, fosforo, potassio. La mela annurca dal Marzo del 2006, a livello europeo, ha ottenuto la denominazione “Melannurca Campana” ed è stata riconosciuta quale Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Mele di Sant'Agata de Goti
Vi proponiamo la ricetta di questi squisiti biscotti morbidi (fatti con la pasta frolla) ripieni con la confettura di mela annurca di Marilena (Maddalena) Parricelli, che proprio a Sant’Agata de’ Goti ha un forno e biscottificio eccezionale, “Gli Antichi Sapori” dove realizza cose meravigliose con i genuini prodotti locali.
Ingredienti per circa 20 biscotti:
- 200 gr. di farina
- 100 gr. di zucchero
- 100 gr. di burro
- Un pizzico di sale
- 1 uovo
Per la confettura:
- 4 mele
- 30 gr. di zucchero
Procedimento:
Preparare la confettura, lavare per bene le mele tagliarle a pezzettini (avendo cura a togliere la parte interna con i semi), facciamo appassire in padella a fuoco lento schiacciando con una forchetta aggiungiamo lo zucchero, giriamo sempre e far cuocere per circa un’ora/ un’ora e mezza fino a quando la confettura non si addensa.
(N.B. se piace alla confettura si può aggiungere un po’ di cannella e il succo e la scorza di mezzo limone)
Intanto avremo preparato la nostra pasta frolla con metodo classico, lavorare il burro con lo zucchero, poi aggiungere l’uovo e successivamente la farina, un pizzico di sale poi impastare il tutto fino ad ottenere la consistenza giusta.
Una volta preparata la pasta frolla, stenderla con un mattarello, ricavare dei cerchi , mettere sopra un cucchiaino di confettura di mele annurche e sopra chiudere con un altro cerchio di pasta frolla poco più grande, formare i nostri biscotti ripieni . Disporre (su carta forno), in forno preriscaldato a 150/160° poco più di 10 minuti et voilà, i biscotti sono pronti.
P.S. I biscotti ripieni di confettura vanno mangiati preferibilmente freddi, e possibilmente, dopo un pò di ore o addirittura il giorno dopo, perché sono ancora più buoni, sprigionando in pieno tutto il loro sapore.
N.B. Ricetta del forno Gli Antichi sapori. Sant'Agata de' Goti (Bn).
Gli Antichi Sapori di Marilena
Via Capellini snc
Sant’Agata dei Goti (Bn)
Tel. 0823 71 75 14
Lo chef Fiore delle Fave del Ristorante, Pizzeria Fiore 1985 ci regala la ricetta di questo stupendo primo piatto. Un incontro mare e terra con le vongole e i gamberi che abbracciano il sapore deciso dei porcini. Una vera sinfonia di sapori con i porcini che si sposano in maniera sorprendente con le vongole e i gamberetti. Il tipo di pasta scelta dallo chef sono le trofie. Scopriamo come si preparano …
Ingredienti per 4 persone:
- 500 gr. di vongole veraci
- 300 gr. di gamberetti freschi (sgusciati)
- 200 gr. di porcini freschi
- 400 gr di trofie fresche
- Olio evo q.b.
- due spicchi di aglio
- Sale e prezzemolo q.b.
Procedimento:
Pulire per bene i porcini eliminando il terriccio e tagliare i funghi a fette sottili. (Se usiamo i porcini congelati vanno prima decongelati e poi cotti). In una padella mettiamo un filo di olio Evo e uno spicchio di aglio schiacciato. Facciamo soffriggere brevemente e aggiungiamo i porcini, portiamoli a cottura, ci vorranno una decina di minuti. Intanto sciacquiamo bene le vongole passandole sotto l'acqua corrente. Puliamo per bene i gamberi privandoli delle teste, dei carapaci (corazza) ed eliminando l'intestino.
Adesso in un’altra padella con olio Evo e aglio schiacciato, aggiungiamo le vongole. Facciamole aprire, poi aggiungiamo anche i gamberi che impiegheranno meno tempo a cuocere. Facciamo andare per qualche minuto.
Quando i gamberi saranno cotti, spegniamo. Aggiungiamo i porcini precedentemente cotti alle vongole e ai gamberi. Mescoliamo per bene. Cuocere le trofie ed aggiungerle al nostro sughetto, mantecando bene a fiamma bassa. Se serve aggiungere un mestolino di acqua di cottura della pasta. Poi mettiamo una manciata di prezzemolo tritato, un filo di olio Evo et voilà. Il piatto è pronto…..
Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817