Siamo nell'agro nolano a Cimitile, famosa tra le altre cose per le Basiliche Paleocristiane, sito archeologico di rilievo assoluto con edifici sacri di incommesurabile bellezza, i più antichi dei quali risalgono addirittura al IV secolo. A Cimitile sono tornato per fermarmi a pranzo da Bocca di Bacco. Era qualche anno che mancavo da qui. Sono tornato a trovare il patron Onofrio Dennetta e gustare la cucina dello chef. Da poco infatti è tornato alla base il talentuoso e bravo chef Stefano Borrelli. Ma andiamo per gradi. Il locale è come lo ricordavamo. L'interno è curato, intimo, gradevole volutamente minimal. L'arredo è sobrio ma di gusto. Belle le pareti in tufo ed essenziale ma curata anche la mise en place. Ci accoglie Onofrio Dennetta con la consueta gentilezza. Intanto diamo un'occhiata al menù. Ci sono gli antipasti, tre proposte di primi piatti, i secondi di carne al piatto e poi un trionfo di carne alla brace. Da anni Bocca di Bacco è un indirizzo rinomato e riconosciuto soprattutto per la qualità e la eccellenza della sua carne. In carta trovi di tutto dalla Marchigiana alla Lombata di Manza mora del Baltico, dalla Manzetta Prussiana alla Rubia Gallega, dalla Simmenthal Bavarese alla Charolaise, dalla Fassona Piemontese alla Picahna, solo per citarne qualcuna. Noi da bere ordiniamo una minerale e un aglianico dell'azienda agricola Torricino di Tufo, un rosso ottenuto da uve di aglianico in purezza, di un bel colore rosso intenso, con note speziate, quasi foreali e un bel tannino delicato e fine. Davvero un rosso campano interessante.
Aglianico dell'azienda agricola Torricino
Noi cominciamo ordinando un antipasto Finger Bacco Deluxe. Un antipasto che vede insieme delle proposte finger dello chef Stefano Borrelli: una buonissima quiche di salsiccia e friarielli con una crema di funghi porcini, un pecorino in crosta di guanciale con semi di papavero con crema di mozzarella di bufala, una quenelle di riso venere e pesto di pistacchi e una frittatina di pasta con ragù di cinghiale e filamenti di peperoncino. L'antipasto finger deluxe è stuzzicante e creativo, nota di merito in particolare per la quiche di salsiccia friarielli, per la paradisiaca frittatina al ragù di cinghiale.
Finger Bacco Deluxe
E che dire della parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano con gocce di pesto bio? Semplicemente deliziosa.
Parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano
Come primi ci concediamo dei bucatini alla carbonara. La carbonara è bella cremosa e profumata e decisamente generosa.
Bucatini alla Carbonara
E poi scelgo uno dei piatti forti dello chef Stefano Borrelli, che ricordavo e che tempo addietro mi aveva colpito: i fagottini con gorgonzola e noci, a dir poco meravigliosi. Un primo piatto che anche da solo vale la visita.
Torretta di fagottini gorgonzola e noci
Gustiamo anche un secondo in due: american steak di suino nero lucano aromatizzato con venti spezie. Ho apprezzato tantissimo questo succulento maialino, profumato, speziato a dovere e cotto alla perfezione.
American Steak di suino nero lucano aromatizzato con 20 spezie
Accompagniamo il maialino con delle paradisiache patate di Avezzano al forno. Strabuone....
Patate di Avezzano al forno
Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con una proposta dello chef Stefano Borrelli. Visto che Natale è alle porte: cupoletta di panettone con canditi, ricotta, glassa al cioccolato fondente e pistacchio. Soprendentemente buono e delicato. Accompagno il dolce con un bicchierino di acquavite di pere Williams provenienti dal Trentino di Distilleria Marzadro. Un'aqcquavite asciutta, aromatica, fruttata, delicata. Davvero ottima.
Tortino di panettone con canditi con ricotta, glassa di cioccolato fondente e pistacchio
Paghiamo per il nostro pranzo circa 45 euro a persona.
Bocca di Bacco a Cimitile è stata una piacevole conferma. Mancavamo da un po’ ma negli anni, fin dalle prime nostre visite, abbiamo visto crescere questo locale che oggi rappresenta un punto di riferimento per chi ama la buona cucina e soprattutto la carne. Qui i “meat lovers”, hanno l’imbarazzo della scelta con i migliori tagli italiani e stranieri e le migliori carni selezionate. Da poco è ritornato alla base anche lo chef Stefano Borrelli e si vede. La proposta di cucina è convincente. In carta ci sono poche pietanze ma ben studiate e concepite. L’antipasto Finger Bacco Deluxe è sorprendente, in particolare la quiche con salsiccia di nero casertano, friarielli e provola e la frittatina al ragù di cinghiale con fili di peperoncino sono super. Tra i primi nota di merito per i fagottini con gorgonzola e noci, uno di “must” del locale. Con la carne poi si apre un mondo, davvero qui ci si può divertire. Fatti guidare dall’oste Onofrio Dennetta, profondo conoscitore della materia e orgogliosamente legato alla sua creatura che merita fortuna. Il servizio è informale e veloce. Buona la carta dei vini. Bocca di Bacco a Cimitile entra nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro gli indirizzi da non perdere. Alla prossima ….
Bocca di Bacco
Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel. 320 888 1306
Visita il sito web di Bocca di Bacco a Cimitile
Siamo ad Arienzo, ameno comune della provincia di Caserta dalla storia antichissima, situato in un’area geografica felice. Nel cuore del centro storico di Arienzo, la “Terra Murata”, il nucleo più antico della città, si trova l’Hosteria Ara, dove ci siamo fermati a pranzo. L’Hosteria Ara si trova in un palazzo storico, nei locali dove un tempo c’erano le stalle. Siamo proprio di fronte alla suggestiva e maestosa Chiesa dell’Annunziata.
Hosteria Ara. Arienzo - Insegna Esterna
All’interno il locale è gradevole, ci sono due sale arredate con gusto e semplicità, in particolare spicca in uno dei due ambienti, la presenza delle antiche mangiatoie in pietra, riportate al loro antico splendore e che oggi testimoniano per certi versi la storia di questo stabile e la natura dei locali che ospitano l’Osteria.
Ara, in latino significa altare. Di fatto di fronte c’è un altare importante (quello della Chiesa dell’Annunziata appunto), ma Ara sono anche le iniziali della chef Andrea Rosa Arricale. Quindi c'è un duplice significato per il nome di questa Osteria, di fatto la famiglia Arricale ha voluto investire in questo luogo e aprire un ristorante che ha un obiettivo ben preciso: presentare agli ospiti una buona cucina tipica rispettosa delle tradizioni con l’uso di prodotti del territorio e materie prime fresche e stagionali.
Noi ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Ci sono i taglieri con salumi e formaggi del territorio, poi gli antipasti, e molti piatti e ricette tipiche. Protagonista anche il baccalà che ritroviamo in alcune delle proposte in carta. Sono diverse le cose che stuzzicano la mia curiosità. Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di aglianico. E cominciamo le danze con due antipasti. Optiamo per la zuppa di fagioli borlotti e cotica. Dal sapore rustico e pieno e che delizia quella cotica che scioglieva in bocca….
Zuppa di fagioli borlotti e cotica
Poi gustiamo dei bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione. Il baccalà è spaziale, la frittura asciutta e non unta e poi quello con i peperoni è un vero matrimonio d’amore….
Bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione
Con i primi ci diamo alla pazza gioia. Degustiamo la mitica genovese della chef Andrea Rosa Arricale. Questo è uno dei must dell’Osteria. Gli ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino sono eccezionali.
Ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino
La carne presente nel piatto in abbondanza, era morbida e saporita, la cipolla dolce e persistente, la fonduta di pecorino avvolge il tutto in un abbraccio suadente e voluttuoso. Chapeau !
Ziti alla genovese dell'Hosteria Ara
Altro primo che degustiamo sono i paccheri alla puttanesca di baccalà. Un classico della tradizione ma ben eseguito.
Paccheri alla puttanesca di baccalà
Poi ci coccoliamo con un altro piatto “cult” dell’Hosteria Ara: gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato (quello mandorle e pepe per intenderci). Anche il tarallo è fatto dalla chef. Gli spaghetti sono fantastici, la cottura perfetta, equilibrati e gustosi. Piccanti il giusto e profumati.
Spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato
Ci concediamo anche un secondo in due e optiamo per un bel pezzo di baccalà fritto con pomodoro San Marzano, capperi e olive nere. Il baccalà era delizioso. Qui la scarpetta è stata quasi un obbligo. Con quel sughetto meraviglioso non potevo esimermi…Prendiamo come contorno delle patate al forno…
Baccalà fritto con pomodoro San Marzano, capperi e olive nere
Che pranzo sarebbe senza dolce? Anche i dessert sono fatti dalla chef. Gustiamo una sbriciolata con marmellata fatta in casa accompagnata da una meravigliosa crema alla vaniglia.
Sbriciolata con marmellata fatta in casa
E una caprese (sempre handmade) con la crema di cui sopra….. Anche i dolci sono stati di nostro gradimento. Accompagniamo il dessert con due giri di amaro e chiediamo il conto.
Torta caprese
Per il nostro lauto pranzo all’Hosteria Ara paghiamo 50 euro a persona. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.
L’Hosteria Ara è stata una piacevole sorpresa. Il locale si trova nel cuore del centro storico di Arienzo: la Terra Murata. Passeggiare qui è davvero piacevole e regala emozioni. Il locale è carino e arredato con gusto e semplicità e si trova in un edificio storico negli ambienti dove anticamente c’erano le stalle. Qui trovi una cucina che propone piatti e ricette della tradizione presentati in chiave contemporanea, realizzati con prodotti di qualità e materie prime del territorio. La cucina segue il ritmo delle stagioni. La chef Andrea Rosa Arricale è giovane, capace ed ha le idee chiare. Insieme a lei la sua famiglia e una squadra che ne condivide i sogni e le aspirazioni. Da non perdere la pasta e ceci, gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato, la mitica genovese della chef Andre Rosa Arricale e poi il baccalà fritto (davvero ottimo). Tornerò per provare altri piatti (tra cui la lardiata entrata, dato il periodo, di recente in carta). Il servizio è informale e valido. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo. Hosteria Ara ad Arienzo è stata davvero una bella scoperta, è un locale dove poter gustare piatti della tradizione cucinati come si deve. Da provare, garantiamo noi…. Alla prossima…
Hosteria Ara
Via Annunziata, n.25
Arienzo (Ce)
Tel. 0823 520828
Nel cuore di Campobasso c’è un indirizzo che non può mancare in agenda, se ami la buona cucina tipica: la Grotta da Concetta. Siamo in una stradina nei pressi del centro storico del capoluogo molisano, Concetta è una piccola istituzione in città, il locale è sempre pieno a pranzo e a cena ed il perché è semplice da capire. Questa osteria – trattoria conserva il fascino della tradizione e propone una cucina molisana semplice ma ben eseguita, materie prime di qualità e un rapporto qualità – prezzo vantaggioso. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Noi siamo in quattro, abbiamo prenotato, grazie all’intuizione del nostro architetto templare gourmet Michele, che più volte era già stato qui. Il locale è gradevole e intimo, all’interno ci sono tre ambienti, dominano la pietra e il legno, anche l’illuminazione è soffusa e contribuisce a rendere il clima ancora più disteso e familiare. Ci accompagnano al nostro tavolo.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo angolo interno
Non aspettarti mise en place particolari o effetti speciali, qui il protagonista è il cibo. Anche il menù è minimal: un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Ovviamente la carta cambia in base allo scorrere delle stagioni. Ci sono tante cose interessanti, dalla pizza e minestra, alla pasta e ceci, dalla minestra di farro, lenticchie e cavolo nero, alla insalata di mussillo, dalle pallotte cacio e uovo, agli involtini di verza, zucca, patate e guanciale, e poi le proposte di carne, c’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù ricco di piatti della tradizione.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna
Prima di ordinare ci servono delle ottime bruschette con olio Evo molisano (proveniente da Ururi) e sale. Pane tostato e un buon olio Evo, la merenda di quando eravamo bambini. Cosa c'è di più buono?
Bruschette con olio Evo molisano e sale
Noi ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto la mitica pizza e minestra, uno dei “must” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana, verdure e pizza di mais insieme danno vita ad una sinfonia di profumi e sapori. Che bontà….
Pizza e minestra
Come primo prendiamo tutti gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore. Mai scelta fu più azzeccata, a dir poco strepitosi, perfettamente conditi, gustosi, con il cavolfiore che da sapore e il peperone crusco che regala anche un po’ di nota croccante. Complimenti…
Spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore
Il nostro pranzo prosegue con i secondi. Prendiamo due bistecche di vitello. La carne era morbida, succosa, e goduriosa.
Bistecca di vitello e insalata
E due piatti di salsiccia e puntarelle. Anche la salsiccia è ottima. In generale direi che la qualità della carne qui da Concetta è davvero elevata.
Salsiccia e puntarelle
Chiudiamo il nostro pranzo con 3 babà con crema pasticcera alla vaniglia. Il babà era morbido e profumato, deliziosa poi la crema pasticcera che ci stava a meraviglia…
Babà e crema alla vaniglia
E una deliziosa crostata alle mele e uvetta, (qui avrei fatto volentieri il bis).
Crostata alle mele e uvetta
Accompagniamo il dessert con due giri di liquore di Genziana di Scuppoz. Un amaro di genziana ottenuto da vino biano e un blend di ben 3 radici differenti. Da notare che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è assolutamente artigianale.
Genziana delle Pecore di Scuppoz
Chiediamo il conto e paghiamo 120 euro in quattro. In pratica solo 30 euro a persona, rapporto qualità – prezzo fantastico.
La Grotta da Concetta a Campobasso è una vera istituzione. Il locale è gradevole e intimo, una osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Qui ci sono pochi ghirigori e tanta sostanza. Trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose, tutto segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e i prodotti e le materie prime sono freschissime. La pizza e minestra è poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sorprendenti e deliziosi e anche da soli valgono il viaggio. La carne poi è eccellente, la bistecca di costata morbidissima e succosa, ottima anche la salsiccia. Tra i dolci nota di merito per la crostata di mele.
La Grotta da Concetta è un luogo intimo, sembra quasi di mangiare dalla nonna e hai la certezza di rimanere sempre soddisfatto. Non aspettarti effetti speciali ma una cucina sincera e capace di accontentare anche i palati più esigenti. Poi (cosa importante) il rapporto qualità – prezzo è strepitoso. Oggi riuscire a fare un pranzo completo dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Complimenti davvero. Il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena quindi il consiglio è quello di prenotare per tempo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è una trattoria unica nel suo genere e per questo amatissima. Ci rivedremo presto ….
La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378
Siamo in Irpinia a Paternopoli, paese di antiche e radicate tradizioni, famoso perché qui ci sono fantastiche realtà vitivinicole e per il broccolo aprilatico (presidio Slow Food). Nel centro storico di Paternopoli c’è un gioiello assoluto: Pater Familias Ristorante che si trova in un antico edificio che risale al 1836, anticamente era la dimora della famiglia Famiglietti, dopo anni di restauro e recupero grazie agli sforzi di Francesco Anziano (il patron), questo edificio è tornato allo splendore di un tempo.
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Ingresso
Pater Familias Ristorante lo abbiamo visitato e recensito più volte, ma ogni volta che torniamo qui riusciamo sempre a cogliere dei dettagli, delle sfumature, dei particolari nuovi.
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Suggestivo angolo interno
Veniamo accolti dal personale e da Francesco Anziano che ci accompagna per una rapida visita delle sale, raccontandoci dettagli storici e aneddoti legati alla sua famiglia e a questo luogo che ha un’anima quasi ancestrale. Chi è amante del bello e della storia non potrà non apprezzare Pater Familias. In particolare ha catturato la mia attenzione una cucina antica con tanto di "fornacella", che spettacolo...
Pater Familias Ristorante. Paternopoli -Cucina antica con fornacella
In quelle che erano un tempo le cantine del palazzo c’è il ristorante con le sue sale suggestive. Domina la pietra, e poi oggetti, portali antichi, soffitti con volte a botte e a crociera, cotto antico. Insomma un luogo che regala emozioni..
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Suggestivo angolo interno
Le stesse emozioni le viviamo a tavola. Qui infatti trionfa la buona cucina irpina della tradizione, presentata però in chiave contemporanea. Il menù segue il ritmo delle stagioni e cambia 4 volte l’anno. Si può optare per il menù degustazione che prevede quattro portate a discrezione dello chef, noi decidiamo di ordinare a la carte. Ci sono cinque proposte di antipasto, cinque primi, quattro di secondi e i dolci. Noi da bere ordiniamo una bottiglia di “Ion” di Stefania Barbot Irpinia Campi Taurasini DOC, un aglianico potente e strutturato, morbido e corposo, con sentori di frutti rossi e spezie e un tannino piacevolissimo. Fantastica scelta….
Ion Irpinia Campi Taurasini di Stefania Barbot
In attesa degli antipasti l’entreé di Pater Familias Ristorante, la “pizzella col pomodoro”, una montanarina profumata e gustosa. Nota di merito per la frittura, asciutta, non unta e per il sughetto di pomodoro, paradisiaco….
Montanarina (pizzella fritta) con sugo di pomodoro
Come antipasti optiamo per la parmigiana scomposta, delicata, profumata e goduriosa.
Parmigiana di melanzane scomposta
E per la crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli Irpino su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato. La crocchetta è super, patate e tartufo fanno l’amore su un letto avvolgente di fonduta di caciocavallo. Piacevole la nota croccante del pane aromatizzato al prezzemolo.
Crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato
Gli antipasti ci hanno convinto. Un trionfo di prodotti del territorio irpino dai sapori netti, semplici ma armonizzati alla perfezione. E’ il momento dei primi piatti. Ecco i cavatelli con crema di broccoli, ricotta salata e peperone crusco. In un primo piatto l’abbinamento di broccoli (trasformati in una suadente crema) e peperone crusco con la nota leggermente sapida della ricotta salata.
Cavatelli in crema di broccoli, ricotta salata e peperone crusco
L’altro primo è un piatto che vede come protagonista lui: il baccalà, il “pesce di montagna”, infatti un tempo era l’unico tipo di pesce che si poteva consumare in certi luoghi, grazie al suo metodo di conservazione. I mezzi paccheri con baccalà, olive nere e pomodorino sono fatti a regola d’arte. Chapeau.
Mezzi paccheri con baccalà, olive nere e pomodorino
Francesco Anziano poi ci delizia con un assaggio di maccaronara al pomodoro. La maccaronara per chi non lo sapesse, è un tipo di pasta fresca tipica della tradizione irpina, simile a degli spaghetti alla chitarra ma con un diametro più grande.
Qui faccio un ode alla maccaronara di Pater Familias Ristorante: paradisiaca. L’abbiamo provata con un sugo profumato e leggero di pomodoro, ma quando le temperature sono più rigide la maccaronara viene rigorosamente condita con il ragù della tradizione.
Maccaronara al pomodoro
Siamo sazi ma non possiamo non assaggiare un secondo da dividere, optiamo per il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate. La carne è eccellente, morbida e succosa e si accompagna divinamene alla patata schiacciata grossolanamente.
Capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate
Che pranzo sarebbe senza un dessert? Detto fatto. Scegliamo una cheesecake al caramello e arachidi.
Cheesecake al caramello e arachidi
Una buonissima cheesecake ai frutti rossi e anche una bella fetta di caprese che non guasta mai, anzi. Accompagniamo il dessert con caffè e un giro di grappa barricata.
Cheesecake ai frutti rossi
Per il nostro pranzo da Pater Familias Ristorante a Paternopoli paghiamo 45 euro a persona. Ho trovato il rapporto qualità – prezzo corretto, soprattutto se teniamo conto della location e della qualità delle proposte di cucina e della materia prima.
"Repetita Iuvant" recitava un detto latino, mai cosa fu più giusta se consideriamo Pater Familias Ristorante. Spesso siamo venuti qui e lo abbiamo recensito e pubblicato proprio perché questo è un luogo di eccellenza. La location ti lascerà a bocca aperta: un antico palazzo gentilizio che risale al 1836, restaurato in modo certosino e con amore. La struttura è ideale anche per eventi, convegni, ricevimenti, manifestazioni ed eventi culturali. La cosa che colpisce oltre alla struttura è la cucina, una cucina del territorio nel senso più nobile ed alto, che racconta l’Irpinia e lo fa attraverso prodotti, piatti e ricette presentate in chiave contemporanea ma senza tradire le radici. Il menù cambia seguendo il corso delle stagioni, tra gli antipasti la crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli Irpino su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato è una chicca del territorio, ottimi i paccheri con baccalà olive nere e pomodorino, la maccaronara di Pater Familias è da Oscar. Il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura è morbido, delicato e gustoso. Buoni i dolci (in particolare la cheesecake ai frutti rossi). Ho trovato il servizio veloce, informale ma professionale. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Fornita e curata la carta dei vini con prevalenza (ovvio) di etichette irpine. Il “puls” di Pater Familias è Francesco Anziano, l’anima e il motore di questo luogo, ha messo tutto il suo impegno ed amore in questa avventura e merita il successo che sta ottenendo. Pater Familias Ristorante a Paternopoli si conferma alla grande nella nostra guida sul web dei locali da non perdere. Eccellenza irpina. Da provare assolutamente.
Pater Familias Ristorante
Corso Vittorio Emanuele
Paternopoli (Av)
Tel. 349 672 0077
Visita il sito web di Pater Familias Ristorante
Il nostro appuntamento settimanale con le Pizze Templari ci porta a Tufino, paese non distante dal nolano ma vicino anche al baianese. Qui si arriva facilmente (anche grazie all’uscita dell’autostrada Tufino dell’A-16) e qui c’è un indirizzo pizza che non può mancare in agenda: Quattro Spicchi Pizzeria, il Regno di Giuseppe Caputo. Qui abbiamo gustato una pizza che, in questo periodo, puoi trovare tra le fuori menù: la Tirolese.
La Tirolese vista dall'alto
Il senso di questa rubrica dedicata alle Pizze Templari nasce, come ben sai, dal desiderio di condividere con te una pizza che abbiamo provato, degustato e apprezzato e che ci ha colpito magari per l’impasto, o per il rispetto della stagionalità dei prodotti e materie prime. Magari la pizza in questione è legata ad una storia o perché racconta attraverso i suoi ingredienti un luogo o un territorio. La Tirolese di Quattro Spicchi Pizzeria è fatta con provola di Agerola, cuor di speck valdostano, noci e fonduta di gorgonzola. Una pizza stagionale dunque, dove gli ingredienti (tutti di grande qualità) sono incredibilmente equilibrati e mixati, una pizza sorprendente e gustosa.
La Tirolese - Dettaglio farcitura
Da Quattro Spicchi Pizzeria abbiamo trovato un bell’impasto diretto, con una lievimaturazione che supera le 36 ore. L’idratazione è del 70%, il cornicione è medio e si presenta perfettamente alveolato. Il peso dei panetti oscilla tra i 285 e i 290 grammi. Giuseppe Caputo esprime così il suo concetto di pizza, semplice come concetto ma goduriosa e appagante. Venire qui da lui è sempre piacevole e la pizza qui è una garanzia. La Tirolese è davvero una pizza da provare soprattutto se ami il gusto intenso del gorgonzola e il sapore dello speck di qualità. Piacevole anche la nota croccante delle noci.
La Tirolese - Dettaglio alveolatura
La Tirolese è la Pizza Templare della Settimana. Da Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino troverai un menù semplice da consultare, ben studiato e molto chiaro. Oltre alle pizze suddivise in due sezioni: le “tradizionali”, e le “speciali”, ci sono anche i saltimbocca e le montanare. In tutto troverai oltre una quarantina di proposte pizza. Dai sempre un’occhiata alle pizze fuori menù (quelle stagionali). Tra queste c’è la imperdibile Tirolese. Altro consiglio, non perderti i fritti davvero super, asciutti, non unti, in particolare la la frittatina con i friarielli è poesia pura.
La Tirolese di Quattro Spicchi Pizzeria
Giuseppe Caputo è un pizzaiolo talentuoso e appassionato. Qui a Tufino ha aperto la sua Pizzeria, realizzando un sogno che aveva da tempo. Da rimarcare anche il servizio veloce e informale ed il fantastico rapporto qualità – prezzo. Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino è stata una fantastica conferma e merita assolutamente la visita. E quando ci andrai, in questo periodo, prova anche la Tirolese, piacerà tanto anche a te.
Quattro Spicchi Pizzeria
Via Roma n.8
Tufino (Na)
Tel. 081 3595529
Visita il sito web di Quattro spicchi Pizzeria
L'Irpinia è una terra meravigliosa, fatta di tradizioni antiche ed eccellenze gastronomiche e non smette mai di sorprenderci regalandoci sempre scorci da cartolina, borghi suggestivi e indirizzi food da non perdere. Stavolta siamo a Sturno da Arcangelo Stanco Pizzeria. Era da un po' che avevamo in agenda una visita da Arcangelo Stanco. Arrivare qui è semplicissimo, il casello autostradale di Grottaminarda per chi proviene dalla A-16 dista solo una decina di minuti di auto. Il locale è gradevole e curato. Arredo sobrio ma d'effetto, c’è un unico grande ambiente luminoso e ben organizzato. Dopo l’ingresso, entrando sulla sinistra c’è un bancone e di fronte il forno con il banco dove Arcangelo e i suoi collaboratori sono all’opera.
Arcangelo Stanco Pizzeria. Sturno (Av) - Insegna Esterna
In carta oltre alle pizze, suddivise in tre categorie (pizze Classiche, pizze Speciali, le Selezioni di Emma), ci sono i calzoni, le focacce, i meravigliosi fritti (da non perdere soprattutto le montanare, gli arancini e le frittatine). Ma non finisce qui, ci sono anche proposte di cucina e i panini. Noi cominciamo coccolandoci con qualche fritto. Optiamo per il tris di montanarine: la Classica con pomodoro, grana Padano e basilico, la Amalfitana con ricotta, alice di Cetara, zest di limone, basilico e pomodoro e la Montanarina con mortadella, granella e pestato di pistacchio di Bronte. Le Montanarine di Arcangelo Stanco sono super, il fritto asciutto e non unto, l'impasto profumato e fragrante, i condimenti e i prodotti usati per il topping di grande qualità. Da tempo non mangiavamo delle montanarine così buone.
Tris di Montanarine di Arcangelo Stanco
Poi prendiamo delle patatine fritte (che non guastano mai) e assaggiamo una chicca che ti consigliamo assolutamente in questo periodo: l'arancino di stagione con zucca e provola. Divino..... I fritti da Arcangelo Stanco Pizzeria sono eccellenti, asciutti, non unti, generosi e con condimenti di grande qualità.
Arancino stagionale con zucca e provola
E' il momento delle pizze. Noi optiamo per una Isterica con pomodoro, pomodorino del piennolo vesuviano, pomodorino giallo del Monte Somma, olive ciaiazzane, pesto di aglio orsino, pecorino romano, olio Evo bio e basilico. Questa pizza è un'esplosione di profumi e gusto. L'impasto è fragrante ma al contempo morbido.
L'Isterica
Per non parlare della bontà dei pomodorini che sprigionavano insieme all'aglio orsino un profumo che ricordiamo ancora adesso.....
Isterica - Dettaglio
Poi ecco la Marinara gialla, un meraviglioso disco pizza con passata di datterino giallo condita con origano e aglio, datterino giallo in pezzi, stracciata di bufala, alici di Cetara, zest di limone Bio, olio Evo bio e basilico. Che bontà...
La Marinara Gialla
Chiudiamo la nostra degustazione di pizze da Arcangelo Stanco Pizzeria con una chicca: la Permalosa, con fiordilatte di Agerola, capocollo irpino stagionato in grotta, pomodorini ciliegini rossi semi dry, stracciatella di bufala e tartufo nero di Bagnoli Irpino.
Permalosa
Questa pizza è a dir poco sorprendente, in particolare ho trovato geniale l’abbinamento del tartufo nero di Bagnoli con il capocollo, piacevole la nota dolce dei pomodorini e la morbida e suadente stracciatella di bufala. Una pizza che anche da sola vale la visita….
La Permalosa Vista dall'alto
La pizza che abbiamo gustato da Arcangelo Stanco Pizzeria è realizzata con un bel diretto a doppia lievitazione con un processo che prevede 24 ore in vasca a temperatura controllata e altre 24 ore dopo lo staglio. L'idratazione ha una percentuale del 69 %. Una percentuale voluta da Arcangelo che si è sempre considerato per certi versi un pizzaiolo quasi “spartano”, che ha sempre portato avanti il binomio che vede insieme semplicità e qualità. Dopo aver provato vari impasti e tecniche, alla fine ha trovato il suo equilibrio con questo impasto e con questa percentuale di idratazione relativamente bassa. Il tutto, unito alla maestria della lavorazione, alla sua abilità e alla temperatura del forno gli ha permesso di creare il suo concetto di pizza, quello che è il suo “marchio distintivo”. Il peso dei panetti si attesta sui 280 gr. Il risultato è una “signora pizza” fragrante e soffice allo stesso tempo, profumata e gustosa. Altra caratteristica della pizza di Arcangelo Stanco è il fatto che sia digeribile e leggera. Nota di merito per la grande qualità dei prodotti (che seguono la stagionalità) e le materie prime usati per topping e farciture. I fritti sono eccezionali. Il servizio è veloce ed informale.
L'Isterica di Arcangelo Stanco - Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto diretto a doppia lievitazione realizzato e lavorato in modo sapiente.
- Prodotti e materie prime di grande qualità.
- Fritti super (in particolare le montanarine).
- Ottimo il rapporto qualità – prezzo.
Arcangelo Stanco Pizzeria è stata una fantastica sorpresa. Qui la pizza è realizzata con un impasto lavorato in maniera egregia e con ingredienti e prodotti di qualità. La pizza di Arcangelo Stanco ha una sua identità ben precisa, e ci è piaciuta perché fatta con un bel diretto, eccezionale nella sua semplicità, naturale e sincero. Qui si ricerca l’eccellenza nella semplicità, le pizze sono nobilitate da una scelta curata degli ingredienti e delle materie prime e da una sapiente scelta degli abbinamenti. Tra le pizze la Permalosa è stata sorprendente e goduriosa con il matrimonio di capocollo, provola di Agerola, stracciata di bufala e tartufo bagnolese. Anche la Isterica merita, una vera esplosione di profumi e sapore. Fantastici i fritti, asciutti, non unti, paradisiache le montanarine. Il personale in sala è veloce e informale. Il rapporto qualità prezzo assolutamente corretto (Margherita e Napoletana - Marinara a 4 euro e 50, la montanarina classica a 2 euro). Preziosa Emma (la moglie di Arcangelo), esperta di abbinamenti e prodotti, da rimarcare come tutta la famiglia sia coinvolta in prima linea in questo progetto che siamo convinti crescerà sempre più. Il costante successo di questa pizzeria ne è la conferma. Arcangelo stanco Pizzeria a Sturno entra di diritto nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi pizza, decisamente da segnare in agenda. Garantiamo noi. Alla prossima….
Arcangelo Stanco Pizzeria
Via Raffaello n.13
Sturno (Av)
Tel. 0825 1914529
Visita il sito web e il menù di Arcangelo Stanco Pizzeria
Ritorna dopo qualche tempo, il nostro appuntamento con le Pizze Templari. Ogni settimana ti consigliamo una pizza da provare e degustare. Stavolta siamo nel nolano precisamente a Casamarciano, qui c'è un indirizzo pizza da non perdere: Luigi Gallo pizza e fritti d’élite. Questa pizzeria per me ormai è una certezza e ogni volta che torno qui, resto sempre piacevolmente colpito. Il locale è gradevole e luminoso, bella l’atmosfera conviviale che si respira in questo luogo. Qui dal 2017, Luigi Gallo dopo tanta gavetta ed esperienze fatte un in diversi locali, ha realizzato il suo sogno: la sua pizzeria, dove poter esprimere al meglio le sue idee e far provare a tutti il suo concetto di pizza. Quella che ti consiglio questa settimana è una pizza presente in carta e che l’ultima volta che sono stato da Luigi Gallo mi ha letteralmente rapito: la Diavola Slow food.
La Diavola Slow Food vista dall'alto
Ormai conosci bene il significato di questo appuntamento così amato dai nostri follower e lettori. Ogni settimana ti presento una pizza che ho gustato e che mi ha colpito vuoi per l’impasto, vuoi per la scelta sapiente degli ingredienti, vuoi per l’equilibrio dei sapori, oppure semplicemente perché quella pizza mi ha regalato emozioni. Quelle emozioni le condivido e le metto qui. La Diavola Slow Food di Luigi Gallo mi ha davvero conquistato, l’impasto è lavorato sapientemente, leggero ed etereo come una nuvola, sul disco pizza c’è il profumato pomodoro San Marzano DOP, il fiordilatte di Agerola, la meravigliosa salsiccia di Castelpoto, l'olio Evo bio e fili di peperoncino. Questa pizza ha un profumo inebriante, un gusto equilibrato e pieno. E poi quella salsiccia cos’è ….. Bontà allo stato puro…
Diavola Slow Food - Dettaglio
La Diavola Slow Food di Luigi Gallo pizza e fritti d’elite è una signora pizza ed il motivo non è difficile da comprendere: un sapore intenso e pieno e un impasto lavorato a regola d’arte. La pizza che ho gustato presenta un impasto fatto con un prefermento (biga) al 100 %. Un bell’impasto indiretto quindi, realizzato con grande maestria. L’idratazione risulta marcata (siamo intorno al 75%). La pizza si presenta morbida ma allo stesso tempo bella fragrante. Si presenta notevole anche l’alveolatura. Da sottolineare come da Luigi Gallo pizza e fritti d’elite il peso dei panetti sia generoso (siamo infatti sui 280 gr.). Altra caratteristica è la scelta e selezione accurata dei prodotti e delle materie prime usate per la farcitura e per il topping, tutte di grande qualità.
Diavola Slow Food - Dettaglio Alveolatura
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite si conferma alla grande. Il locale è carino, luminoso e grande. Qui Luigi Gallo dopo tanta gavetta ed esperienza, affinando tecnica e conoscenze ha creato la sua pizzeria, dove portare avanti il suo concetto di pizza. Una pizza realizzata con biga e lavorata a regola d’arte, il risultato è notevole: una pizza leggera come una nuvola e digeribile. Da non perdere poi, se vieni qui, sono i fritti, fatti come si deve, i magnum crocchè, le frittatine, la sfera di mozzarella e parmigiana di melanzane sono le chicche. Tra le pizze gustate durante la mia ultima visita, la Diavola Slow Food merita una menzione speciale. Da provare assolutamente…
Diavola Slow Food
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Via Circumvallazione, n.53
Casamarciano (Na)
Tel. 334 270 4627
La mia esperienza da Venti Punto Zero è stata a dir poco esaltante. Avevo in agenda da qualche tempo questo locale aperto da pochi mesi, ma che avevo già avuto modo di conoscere e visitare in precedenti occasioni. Non mi ero ancora fermato per provare la loro cucina. Ecco giunto il momento. San Vitaliano è un ameno paese della provincia di Napoli, Nola dista davvero un tiro di schioppo. Siamo sulla importante Via Nazionale delle Puglie. Venti Punto Zero si raggiunge con estrema facilità sia che si provenga via autostrada (uscita Nola) sia che si decida di arrivare attraverso la Via Nazionale delle Puglie provenendo dal napoletano o dal baianese. Il locale dispone di un ampio parcheggio (cosa davvero importante). La location è davvero bella: c’è un giardino curato e ben tenuto antistante la struttura che è luminosissima. All’interno entrando sulla sinistra, c’è l’angolo bar, poi pareti in tufo, larghe vetrate, tavoli e sedute dal tocco glam. L’arredo è sobrio, minimal ma curatissimo, così come essenziale e curata è la mise en place. Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo con un po’ di anticipo. Come sempre prima di ordinare diamo uno sguardo alle proposte in carta.
Venti Punto Zero. San Vitaliano - Insegna interna
C’è il menù ristorante, e quello dell’aperitivo gastronomico. Si, perché da Venti Punto Zero si può anche optare per l’aperitivo gastronomico, e abbinare una buona bottiglia o un calice ai loro meravigliosi taglieri, o alle superbe pizze al padellino. Uno dei must di Venti Punto Zero sono proprio i taglieri. Quello della Campania, del Centro Italia o Sud Italia con salumi, formaggi e prodotti tipici regionali. Una fantastica idea che sta riscuotendo grande successo. Così si può davvero compiere un viaggio tra i sapori (regionali), quello che poi è il claim di Venti Punto Zero. Nel menù dell’aperitivo gastronomico anche la pizza al padellino, i fritti (da non perdere in particolare la frittatina porchetta e friarielli, i crocchè o i rocher di genovese), e i bao & buns. Poi c’è il menù ristorante con cinque proposte di antipasti, quattro primi e quattro secondi. Le proposte sono stagionali e celebrano la diversità delle regioni italiane grazie all’uso di prodotti provenienti da ogni regione italiana che vengono esaltati da una cucina sapiente e curata. Arriva il pane e da bere ordiniamo una minerale e due calici di rosato E’Arte di Torrevento, un vino ottenuto da uve Bombino Nero e Nero di Troia, di un bel colore rosa intenso, fresco, fruttato, piacevolmente equilibrato. Prima dell’antipasto ho voglia di provare la loro pizza al padellino (che avevo intravisto nel menù dell’aperitivo gastronomico). C’erano tra opzioni, quella ai tre pomodori, alla zucca e lardo di Colonnata con cremoso al pecorino e quella con porchetta di Ariccia, provola, porcini e mayo al limone. Noi optiamo per la pizza al padellino ai tre pomodori.
Pizza al padellino ai Tre Pomodori
La prima cosa da sottolineare è l’impasto, di una leggerezza unica. Un impasto multicereali che viene lavorato sapientemente e proposto in doppia cottura (prima al vapore e poi statica). Il risultato è un’alveolatura marcata, la pizza al padellino è morbida, profumata ma al contempo fragrante e saporita.
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio trancio e alveolatura
Sopra un trionfo di sapore mediterraneo con salsa di pomodorino, pomodoro ciliegino giallo semi-dry, ciliegino rosso semi-dry, cremoso al basilico e grana padano, polvere di olive nere e basilico cristallizzato. Semplicemente divina.
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio
Come antipasto scegliamo l’uovo croccante con fonduta di grana padano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo. Una vera poesia, l’uovo è croccante all’esterno, morbido e godurioso all’interno, si sposa a meraviglia con la fonduta di grana padano che l’avvolge in un voluttuoso abbraccio, il tartufo poi regala quella spinta in più. Anche i funghi ci stanno a meraviglia così come gli spinacini saltati e ingentiliti dal burro. Una vera esplosione dei sensi questo piatto.
Uovo croccante con fonduta di parmigiano reggiano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo
Passiamo ai primi. Abbiamo optato per il piatto denominato in carta Miseria e Nobiltà ossia pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico. Per la serie: come nobilitare un piatto del povero del territorio in questo incontro tra terra e mare, con i voluttuosi e profumati gamberi e la suadente spuma di provola affumicata a legare il tutto e donare delicatezza ad un piatto che seduce e si lascia ricordare.
Miseria e Nobiltà - Pasta e patate con spuma di provola, gamberi, polvere di crostacei ed olio al basilico
L’altro primo è un inno all’Autunno. Sul menù è l’Origami ossia ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace. A dir poco sorprendente il raviolo con il suo intenso ripieno di genovese, la morbidezza della fonduta di provolone del Monaco e la mela annurca e la castagna alla brace che raccontano meglio di mille parole la magia della stagione autunnale.
Origami - Raviolo ripieno di genovese con fonduta di provolone del Monaco, mela annurca e castagne alla brace
Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade sulla pancia di suino cotto a bassa temperatura con laccatura all’acqua di peperoni, millefoglie di patate alle erbe aromatiche, funghi cardoncelli, crema di peperoni e jus di manzo. Il maialino era morbidissimo l’abbinamento con i peperoni è un matrimonio d’amore, così come a meraviglia ci sta la millefoglie di patata alle erbe aromatiche. Un secondo da Oscar.
Maialino CBT con millefoglie di patate e funghi cardoncelli
Che Pranzo sarebbe senza un bel dessert? Ecco il cannolo cilentano, ossia: sfoglia di cannolo con mousse di ricotta di pecora, confettura di fichi bianchi, riduzione di caramello salato al rum e arancia, cioccolato fondente anacardi e fava tonka. Uno dei dolci più buoni gustati di recente, una vera esplosione dei sensi, in particolare mi ha conquistato la mousse di ricotta di pecora e la confettura ai fichi bianchi. Emozioni vere……
Cannolo Cilentano scomposto
Chiudiamo il nostro pranzo con un giro di caffè e amaro Jefferson e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Venti Punto Zero poco più di 45 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque commisurato alla grande qualità della proposta gastronomica.
Venti Punto Zero è stato davvero una rivelazione. La location è molto bella e curata con un suggestivo giardino. Qui puoi concederti un meraviglioso aperitivo gastronomico con i fantastici taglieri con prodotti ed eccellenze provenienti da ogni parte d’Italia e ancora le pizze al padellino, i bao e i Bun oppure puoi pranzare o cenare. La mission di Venti Punto Zero è quella di offrire agli ospiti un’esperienza da ricordare, grazie ad una cucina che segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e celebra la grandezza del nostro paese attraverso l’uso di prodotti e materie prime provenienti da diverse regioni. Qui da Venti Punto Zero trovi una cucina di assoluto livello, perfetto mash-up di tradizione e creatività. La Pizza al Padellino è spaziale, l’impasto morbido, profumato e fragrante. L’uovo croccante è una carezza avvolgente. Miseria e Nobiltà, la pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico è un piatto da ricordare I ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace anche da soli valgono il viaggio. E che dire del Cannolo Cilentano? Poesia dei sensi. Ho trovato la carta dei vini fornita e curata. Impeccabile il servizio. Corretto il rapporto qualità – prezzo, comunque adeguato al contesto e al tipo di proposta gastronomica. Venti Punto Zero a San Vitaliano entra in modo perentorio nella nostra guida sul web dei migliori indirizzi, quelli da non perdere.
Venti Punto Zero
Via Nazionale delle Puglie, KM 49.300
San Vitaliano (Na)
Tel. 344 4810737
Visita il sito web di Venti Punto Zero
Torniamo sempre volentieri a Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più caratteristici e suggestivi della Campania. Qui vengono tantissimi turisti e visitatori attratti dalle sue bellezze storiche, architettoniche e dalla generosa natura che la circonda. Su tutto, l’immagine che resta impressa appena si arriva qui, è quella del centro storico che si scorge dal Ponte sul Martorano. Un vero proprio “presepe” fatto di case cortina costruite a picco sul costone tufaceo a strapiombo sul fiume. Alle sue spalle si erge maestoso e bonario il Monte Taburno che pare ammirare e quasi sorvegliare dall’alto tanta bellezza. Dopo una bella passeggiata nel centro storico ricco di viuzze, chiese, palazzi antichi, slarghi e scorci pittoreschi, ci fermiamo a pranzo.
Sant Agata de Goti - Centro storico dal ponte sul Martorano
Siamo tornati all’Agriturismo Buro, a parer nostro, in assoluto uno dei migliori visitati negli ultimi anni. Siamo in posizione dominante, in collina nella zona denominata “Pennino”. Da qui si può ammirare la vallata ed il centro storico da una posizione privilegiata. Abbiamo prenotato con dovuto anticipo il nostro tavolo all’Agriturismo Buro. Ad accoglierci c’è Mario, il proprietario, vulcanico, e sempre disponibile con gli ospiti della struttura. Con lui c’è dietro a questa realtà tutta la famiglia Buro che gestisce con passione, tenacia e bravura sia l’azienda agricola (da cui provengono molti dei prodotti usati in cucina), sia l’agriturismo. La struttura è molto bella e spaziosa, ci sono sue sale interne (una molto grande e luminosa), e poi una veranda che affaccia sul giardino. L’arredo è semplice, rustico ma curato. Alle spalle della struttura c’è un fantastico giardino dove potersi rilassare e dove i bambini possono giocare all’aria aperta.
Agriturismo Buro Sant'Agata de' Goti - Insegna Esterna
Durante la settimana c’è un menù alla carta, quindi si può scegliere liberamente cosa mangiare oppure affidarsi ai consigli di Mario. La Domenica e durante i giorni festivi l’Agriturismo Buro propone ovviamente un menù fisso (scelta comprensibile data la grande presenza di clienti). Si comincia con un must di Sant’Agata de’ Goti: le mitiche ‘nfrennule che adoro. Questi tarallucci sono una bontà assoluta, fatti con ingredienti semplici e genuini: farina, vino bianco, olio e finocchietto selvatico. Sono protagoniste dell’aperitivo tipico del luogo da accompagnare con salumi e un buon bicchiere di vino.
Le 'nfrennule dell'Agriturismo Buro
A proposito di vino, ci viene servito un ottimo aglianico locale. Cominciano le danze. Si parte con un tagliere con pecorino al tartufo e al pistacchio di Campoli del Monte Taburno, noci bio dell’azienda Agricola Buro e marmellata di fichi bio. Spettacolare in particolare il pecorino al tartufo con il suo profumo intenso. Ottime le noci bio…
Tagliere con pecorino al tartufo e al pistacchio, noci e marmellata di fichi
Poi ci viene servita una particolare polenta con la cicoria selvatica, che personalmente ho apprezzato molto.
Polenta con cicoria selvatica
Un trionfo di sapori contadini i funghi pioppini saltati in padella con pomodorini . Qui non potevo esimermi dall’accompagnarli con l’ottimo pane dell’Agriturismo Buro.
Funghi pioppini e pomodorini
Una menzione particolare va al pane che viene prodotto qui, realizzato con il lievito madre. Uno spettacolo incredibile…E che profumo!
Agriturismo Buro. Sant'Agata de' Goti - Pane al lievito madre in cottura nel forno a legna
L’antipasto continua come in un crescendo rossiniano, ecco un piatto di salumi locali e ricottina: prosciutto sannita, capocollo, pancetta, salame (di loro produzione) e una delicata e profumata ricottina.
Salumi locali e ricottina
Poi ci servono delle bruschette ancora calde con mentuccia e il lardo di Colonnata, che si scioglieva con il calore del pane…Che meraviglia…
Bruschette con lardo di colonnata e mentuccia
La zucca in agrodolce è spettacolare…….
Zucca in agrodolce
Così come la caciottina di pecora servita sempre con le noci bio…..
Caciottina di pecora e noci
Intanto Mario, vulcanico e sempre disponibile, passa per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio. Non può che essere così, si procede alla grande. Come resistere alle morbide e fragranti pizzette fatte con il lievito madre dell’Agriturismo Buro? Infatti non resistiamo....
Le pizzette dell'Agriturismo Buro
Pensi che l’antipasto dell’Agriturismo Buro sia terminato? Assolutamente no….Infatti dopo poco ecco una scarolina ripiena con pane raffermo, capperi olive e noci, panzerotto ripieno con caciocavallo e mortadella e peperoncino in pastella fritto. La scarolina ripiena sorprende ma il panzerotto ripieno con caciocavallo e mortadella è un piccolo trionfo di sapore.
Pazerotto con caciocavallo e mortadella, peperoncino in pastella e scarola ripiena
L’antipasto si chiude con uno dei “must” di questo periodo dell’Agriturismo Buro: costine (tracchie) e patate al forno. Qui mi sono dovuto imporre lo stop, perché erano talmente buone che avrei fatto volentieri il bis….
Costine (Tracchie) e patate al forno
L’antipasto è stato eccezionale, ricco, opulento, realizzato con prodotti del territorio (molti provenienti dall’azienda agricola di famiglia). In attesa dei primi usciamo per passeggiare un po’ nel bel giardino della struttura. Siamo su una collinetta, per questo possiamo ammirare il centro storico di Sant’Agata de’ Goti da una prospettiva differente. Sempre stupendo.Torniamo al tavolo perché è il momento dei primi piatti. Si comincia con i paccheri melanzane, salsiccia e mozzarella su letto di parmigiano…
Paccheri con melanzane, pomodori bio e mozzarella
Poi ci viene servita una pasta tipica di Sant'Agata de' Goti: le pacche (pasta fatta a mano) in questo caso con ceci, porcini del Taburno, aglio e olio.
Pacche con ceci e porcini
Come se non bastasse, Mario ci regala anche la degustazione di un altro primo piatto: agnolotti ripieni con ricotta e pesto bio, su letto di parmigiano con una pioggia di caciocavallo e noci. Davvero notevoli....
Agnolotti ripieni di ricotta e pesto con caciocavallo e noci su letto di parmigiano
Con i secondi raggiungiamo l’apoteosi. Qui all'Agriturismo Buro la carne è davvero eccellente e viene cucinata a regola d’arte. Non potevamo non prendere una porzione di misto alla brace (salsiccia, coppa di maiale e agnello) con patatine. La carne è davvero superlativa, in particolare l’agnello era tenerissimo.
Misto alla brace IGP con patatine
L’altro secondo è un maestoso arrosto di marchigiana. Che spettacolo… I meat-lovers di sicuro apprezzeranno anche solo guardando la foto….
Marchigiana alla brace
Come contorno arriva una sempre gradita e fresca insalata bio dell’orto, condita in modo sublime.
Insalata di campo
“Dulcis in fundo” (quasi, perché c’è anche la frutta…) arriva il dessert. Mario ci tiene a farci assaggiare i baci di caprese, buoni davvero…
Baci di caprese
Ma l’Oscar dei dolci va alla mitica Pasqualina, una vera maga con torte e crostate. In questo caso ci fa gustare una fetta di crostata di frolla con marmellata di fichi bio, noci e cioccolato fondente.
Crostata di frolla con marmellata di fichi bio, noci e cioccolato
Poi ecco la frutta di stagione, (bella anche da vedere oltre che da mangiare). Prendiamo poi due caffè e due amari.
Frutta di stagione
Per il nostro opulento pranzo all’Agriturismo Buro paghiamo poco più di 40 euro a persona.
Torniamo spesso all’Agriturismo Buro perché per noi rappresenta una certezza assoluta. Questo è un “signor Agriturismo”, nato da un’azienda agricola. Dietro c’è la storia della famiglia Buro, che con passione e grandi capacità, è riuscita nel tempo a creare una meraviglia. La location è suggestiva, grazie anche alla sua posizione dominante e panoramica da cui si può ammirare da una prospettiva davvero particolare il borgo antico di Sant’Agata de’ Goti.
Mario è il padrone di casa ed anche l’anima di questo luogo, che rispecchia il suo carattere generoso e verace. Qui all'Agriturismo Buro trovi meravigliosi piatti della tradizione contadina. L’antipasto di Buro è infinito e di qualità. In cucina c’è anche la mano della signora Teresa, custode di preziose ricette e piatti del territorio. Da non perdere la pasta fresca (tagliatelle, pappardelle e le mitiche pacche), i primi piatti sono conditi con ogni ben di Dio, dal sugo di pomodoro biologico, ai funghi porcini del Taburno, ai legumi e alle verdure dell’orto. Quasi tutti i prodotti usati in cucina le materie prime provengono dall’azienda agricola di famiglia o comunque da piccoli produttori e allevatori locali. La carne è un altro must dell’Agriturismo Buro. Ci sono tantissimi ospiti che fanno chilometri e chilometri per gustare la carne qui. Per i dolci devo fare i complimenti a Pasqualina, una vera “maga” in fatto di torte e soprattutto crostate. L’Agriturismo Buro a Sant’Agata de’ Goti è una garanzia. A parer nostro, uno dei migliori da noi visitati, decisamente da non perdere. Parola de I Templari del Gusto.
Agriturismo Buro
Via Pennino n. 15
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 0823 717006
Visita il sito web dell’Agriturismo Buro.
Siamo tornati a Casamarciano, comune che si trova a pochi km da Nola e di cui anticamente, rappresentava con tutta probabilità uno dei Casali. Casamarciano oggi è un paese tranquillo, ospitale e ridente, facilmente raggiungibile anche dalla SS7 bis. Qui c’è un “indirizzo pizza” davvero interessante: Luigi Gallo pizza e fritti d’élite. Ci siamo già stati in passato, a distanza di un po’ di tempo, eravamo desiderosi di provare nuovamente le creazioni di Luigi Gallo e del suo team. Arriviamo in prima serata e dopo una breve (e comprensibile) attesa ci accomodiamo al nostro tavolo.
Luigi Gallo Pizza e Fritti. Casamarciano - Insegna esterna
Il locale è come lo ricordavamo: un unico grande ambiente molto luminoso, arredato con gusto, all’ingresso sulla sinistra c’è il banco da lavoro ed il forno, dietro si trova la cucina. C’è anche uno spazio esterno dove durante la bella stagione si può gustare la pizza all’aperto. Luigi Gallo qui ha realizzato il suo sogno: quello di un locale tutto suo. Prima tanto studio, tanta gavetta ed esperienze in diverse pizzerie e locali campani, poi la svolta e la possibilità di poter proporre al pubblico il suo concetto di impasto e di pizza. Tutto è cominciato nel 2017, da quel momento è stata una crescita continua. Noi diamo un’occhiata al menù. In carta ci sono i mitici “fritti d’elite“ come le frittatine, dalla tradizionale alla cacio e pepe, a quella della settimana, poi ci tra gli altri sono i magnum crocchè, novità assoluta, in pratica dei crocchè serviti con tanto di stecco proprio come il famoso gelato, con ingredienti e farciture incredibili come il magnum crocchè con ragù napoletano e parmigiano, o quello cacio e pepe, o il libidinoso pistacchio e mortadella. Poi in carta ci sono le pizze distinte in tre sezioni: le pizze della Tradizione, le Classiche rivisitate, le Gourmet. In totale ci sono una quarantina di proposte tra abbinamenti tradizionali ed altri più creativi e studiati. Prima delle pizze ci lasciamo tentare dai fritti, non potrebbe che essere così, i fritti infatti sono uno dei vanti e dei must della pizzeria Luigi Gallo. Noi prendiamo una perla di mozzarella con parmigiana di melanzana con prosciutto cotto, ripiena di ciliegina di bufala impanata nel pane panko e un magnum crocchè. La perla di mozzarella e parmigiana è spettacolare e goduriosa, il crocchè è fatto come tradizione vuole, con una panatura croccante e asciutta. Prendiamo anche delle patatine artigianali, sempre gradite, fritto asciutto e non unto….
Crocchè magnum e perla di mozzarella e parmigiana di melanzane con panatura al panko
E’ il momento delle pizze, la nostra scelta cade su una meravigliosa montanara in doppia cottura, fritta e al forno con stracotto di ragù, stracciata di bufala e pesto di basilico. La montanara in doppia cottura di Luigi Gallo è un’esperienza da non perdere, l’impasto è morbido ma fragrante, la doppia cottura regala emozioni, il condimento è spettacolare, nota di merito per lo stracotto di ragù, ricordi di nonna……
Montanara in doppia cottura fritta e al forno di Luigi Gallo
Ecco poi una Diavola Slow Food con pomodoro San Marzano DOP, fiordilatte di Agerola, salsiccia di Castelpoto e olio Evo. Peccato non poterti far sentire attraverso lo schermo il profumo intenso di questa pizza. Tutti gli ingredienti sono in un perfetto equilibrio e tra questi svetta sua maestà la salsiccia di Castelpoto (che personalmente adoro).
Diavola Slow Food
Chiudiamo la nostra degustazione con una pizza denominata Gorgonia, fatta con basilico, prosciutto cotto Branchi 60, olio Evo, olive caiazzane, vellutata di gorgonzola al cucchiaio, provola di Agerola e zucchine cotte a bassa temperatura. Un trionfo di sapori e consistenze, per una pizza che ci ha davvero conquistato.
Gorgonia
Luigi Gallo si conferma alla grande come uno dei più talentuosi pizzaioli in circolazione. Noi abbiamo trovato un impasto realizzato con un prefermento (biga) al 100 %, un indiretto realizzato con cura e perizia, bel lievitato e maturato. L’idratazione è importante (siamo intorno al 75%), il risultato è una pizza morbida ma allo stesso tempo fragrante, profumata, goduriosa. Notevole anche l’alveolatura. Il peso dei panetti è generoso (siamo sui 280 gr.). I prodotti usati per la farcitura e il topping sono di grande qualità. Insomma quella di Luigi gallo è una pizza che conferma l’ottima impressione avuta nella nostra precedente visita.
Gorgonia - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con biga
- Ingredienti di grande qualità per il topping e la farcitura
- Fritti davvero ben fatti, di livello superiore (ottimi i crocchè magnum, le frittatine e la perla di mozzarella con panatura al panko)
- Buon rapporto qualità – prezzo
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite è stata una piacevole conferma. Il locale è gradevole, luminoso e regala una sensazione di piacevole convivialità. Luigi Gallo ha coltivato negli anni la sua passione per l’arte bianca, dopo tanti sacrifici, affinando tecnica, conoscenze e anni di esperienza in diversi locali campani, ha realizzato dal 2017 il suo sogno: una pizzeria tutta sua dove poter far conoscere a tutti il suo concetto di pizza. Qui da Luigi Gallo abbiamo trovato un bell’impasto indiretto realizzato biga al 100%, lievitato e lavorato a regola d’arte. Il risultato è di tutto rispetto: una pizza leggera e digeribile. Altro must del locale (che non devi assolutamente perderti) sono i fritti, in particolare le frittatine, i magnum crocchè e la sfera di mozzarella e parmigiana di melanzane. Il servizio è veloce e informale. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo. Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano si conferma alla grande sulla nostra guida sul web tra i migliori “indirizzi pizza”. Rivelazione.
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Via Circumvallazione, n.53
Casamarciano (Na)
Tel. 334 270 4627
Visita la pagina Fb di Luigi Gallo Pizza e Fritti d'elite