Lazio

Il bravissimo chef Andrea Pagano di Porta Riva ristorante ad Avella ci presenta un bel primo piatto: tagliolini al nero di seppia, fave e tartare di gamberi.

Ingredienti per 4 persone:

- 350 gr. tagliolini
- Nero di seppia q.b.
- 70 gr. di fave decorticate
- 200 gr. gamberi
- Sale q.b. 
- Olio Evo

Procedimento:

Sbollentare leggermente le fave decorticate e raffreddarle velocemente in acqua e ghiaccio per mantenere il loro colore verde. Pulire i gamberi e preparare una tartare aggiungendo solo olio sale e pepe e tenere da parte. Con i carapaci faremo una bisque ( brodo fatto con carapaci di gamberi sedano carote cipolla e qualche pomodoro) che poi frulleremo e passeremo al setaccio facendone risultare una salsa dove andremo ad aggiungere le nostre fave. In una casseruola con abbondante acqua con poco sale cuocere i tagliolini, a parte in una padella diluire qualche cucchiaio di nero di seppia e appena i tagliolini sono cotti amalgamare il tutto finché la pasta assuma il colore desiderato, saltarli nella bisque con le fave e porzionare. Adagiare sopra la tartare di gamberi precedentemente preparata.

Per la tartare di gamberi:.
Sgusciate i gamberi e privateli del filo nero. Tagliateli a piccoli pezzettini e in una ciotola amalgamate il tutto con olio sale e pepe (potete anche personalizzarla con scorzette di limone, mandarino, menta).

N.B. Volendo ai tagliolini si possono sostituire con degli spaghetti già al nero di seppia così da saltare un passaggio.

 

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
Visita la pagina Fb di Porta Riva

 

Pubblicato in Primi

Ecco una ricetta tipica irpina proposta dallo chef Andrea Pagano di Porta Riva Ristorante ad Avella. Il Mallone (rape e patate) è un classico. Noi lo abbiamo gustato qui più volte, è delizioso e viene servito con fonduta di caciocavallo e guanciale croccante.

Ingredienti per 4 persone:

- 1 kg di "Rape" (foglie di broccoli)
- 500gr di patate
- 1 aglio
- Olio evo q.b.
- Peperoncino q.b.
- Sale q.b.
- Guanciale q.b.

Per la fonduta:

- 500 gr. di panna fresca
- 300 gr. di caciocavallo
- 20 gr. di fecola di patate

 
Procedimento:

Pulire e successivamente sbollentare le rape e trasferirle in acqua e ghiaccio. Bollire e schiacciare le patate. A parte in una pentola molto capiente mettere abbondante olio evo, l’aglio tritato e il peperoncino. Lasciar rosolare e aggiungere le rape belle strizzate, far insaporire e salare. Aggiungere le patate ed energicamente amalgamare il tutto insaporendo con altro sale se necessario. Servire caldo. Accompagnare con una fonduta al caciocavallo e guarnire con del guanciale croccante e dischi di polenta fritta.

Procedimento per la fonduta:

Mettere a bagnomaria o nel bimby 500 gr. di panna fresca, 300 gr. di caciocavallo e 20 gr. di fecola di patate e portare il tutto a 84c fino a quando il tutto sia ben sciolto e amalgamato.
Una volta pronta la fonduta aggiungerla al nostro “mallone” e guarnire con strisce di guanciale rese croccanti in padella.

 

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
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Ecco un interessante primo piatto dello chef Andrea Pagano di Porta Riva Ristorante ad Avella (Av): si tratta dei fusilli al ferretto con un ragù di cinghiale, cioccolato fondente e nocciole avellane tostate. Una ricetta sorprendente, provare per credere..

Ingredienti per 4 persone:

-1 kg polpa di cinghiale
- 400 gr. di fusilli 
- Sedano q.b.
- Carote q.b.
- Cipolle q.b.
- Pomodori pelati
- Cioccolato fondente
- Nocciole tostate

Per la marinatura del cinghiale:

- Vino rosso secco q.b.
- Pepe in grani q.b.
- Sedano q.b.
- Carote q.b.
- Una cipolla

Procedimento:

Tagliare a piccoli pezzi la polpa di cinghiale e lasciarla marinare per una notte nel vino, pepe in grani, sedano , carote e cipolle.
Dopodiché in una pentola abbastanza capiente rosolare la carne precedentemente scolata con un trito di sedano carote e cipolle. Sfumare il tutto con del buon vino aglianico, aggiungere i pomodori pelati e lasciar cuocere a fuoco bassissimo per 4 ore circa.
Intanto lessare i fusilli in abbondante acqua salata, quando sono cotti, saltarli nel ragù, spolverare il piatto con abbondante cioccolato e nocciole avellane tostate. Il piatto è pronto !

Fusilli al ferretto con ragù di cinghialeFusilli al ferretto con ragù di cinghiale, cioccolato fondente e nocciole Avellane

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
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Pubblicato in Primi
Domenica, 23 Dicembre 2018 11:11

Porta Riva Ristorante. Avella (Av)

E’ Domenica, siamo in giro nella zona del baianese. Per il nostro pranzo abbiamo deciso di ritornare in un ristorante già visitato due mesi fa e che ci ha davvero colpito: Porta Riva. Siamo in cerca di conferme, l’occasione è propizia.
Abbiamo prenotato senza problemi il nostro tavolo da due. Arriviamo e parcheggiamo agevolmente l’auto nell'ampio parcheggio privato. E’ una bella giornata di sole, fredda ma il cielo è limpido. Di giorno da qui si può godere di una vista davvero niente male. Siamo nella zona alta di Avella. Ci accoglie la gentilissima padrona di casa Michela che ci accompagna al nostro tavolo, con vista su una graziosa cascatella. Come sempre diamo un’occhiata al menù e ordiniamo. Da bere una minerale e una bottiglia di aglianico irpino delle Cantine Di Marzo. Un buon aglianico irpino.
Ci servono uno stuzziacante entreé : lollipop di salmone e piscacchio da intingere in una fonduta di caciocavallo locale. Proposta originale e riuscitissima. Che profumo quella fonduta di caciocavallo!

Lollipop di salmone e pistacchio in fonduta di caciocavalloLollipop di salmone e pistacchio in fonduta di caciocavallo

Ordiniamo come antipasto quello per noi qui è ormai una piacevole consuetudine: il mallone avellinese. Un mantecato di cime di rapa e patate, servito con pancetta croccante su colatura di caciocavallo irpino con dischi di polenta fritta. Cari amici le immagini amici parlano da sole. Piatto a dir poco meraviglioso, gustoso il mallone, fantastico l’abbinamento con la fonduta e interessante la nota croccante della pancetta. Abbiamo fatto centro. Ottima scelta.

Mallone avellinese con pancetta e colatura di CaciocavalloMallone avellinese con pancetta e colatura di Caciocavallo

Tra una chiacchiera e l’altra arrivano i primi che abbiamo ordinato: tagliolini all’uovo con burro di Normandia, pecorino e tartufo irpino. Delicati, equilibrati. Piatto riuscitissimo.

Tagliolini alluovo con burro di Normandia ecorino e tartufo irpinoTagliolini alluovo con burro di Normandia pecorino e tartufo irpino

L’altro primo è il classico piatto della Domenica, degli scrigni ripieni di cacio e pepe con ragù di salsiccia e scaglie di caciocavallo podolico. Altro piatto goloso, eseguito benissimo e che idea gli scrigni di cacio e pepe.


Scrigno di cacio e pepe con ragù di salsiccia e caciocavalloScrigno di cacio e pepe con ragù di salsiccia e caciocavallo

Prima dei secondi passa a salutarci Michela Spoletta per assicurarsi che tutto stia andando per il meglio. La risposta non può che essere affermativa! 
Ma il ritmo ormai è incalzante...
Ecco una entrecote di scottona Prussiana con porcini del partenio, rucola e scaglie di caciocavallo podolico. Fantastica la carne, cotta perfettamente, commovente il connubio con i porcini.

Entrecote di scottona prussiana con porcini del partenio rucola e scaglie di caciocavalloEntrecote di scottona prussiana con porcini del partenio rucola e scaglie di caciocavallo

L’altro secondo è da applausi un filetto di maialino nero irpino che si scioglieva in bocca servito con la scarola saltata con le noci, purea di mela annurca (con la carne di maiale ci sta da Dio) e polvere di caffè. Secondo piatto eccellente. Chapeau!

Filetto di maialino nero irpino scarola saltata purea di mele annurche e polvere di caffèFiletto di maialino nero irpino, scarola saltata e purea di mele annurche e polvere di caffè

Come contorno abbiamo preso una padella di patate e porcini. Ottimi davvero.

Patate e porciniPatate e porcini

A dire il vero siamo sazi ma lo chef Andrea Pagano ci vizia con un pre-dessert: mousse di castagne e amaretti. Deliziosa. La accompagniamo con due grappe barricate.

Mousse di castagne e amarettiMousse di castagne e amaretti

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 70 euro in due. Un rapporto qualità prezzo corretto.

Siamo tornati con piacere da Porta Riva. La prima volta ci era piaciuto molto adesso se possibile ancora di più. E’ stata una grandissima conferma. Il locale è grande, luminoso, arredato con gusto, ti trasmette una sensazione di familiarità. Ci si sente a casa in pratica. Semplice ma d’effetto la mise en place. Il servizio è puntuale e attento. Fantastica l’accoglienza di Michela, davvero un’ottima padrona di casa che cura la sua “creatura” con passione, amore e grande impegno.
A costo di ripeterci dobbiamo dire che il valore aggiunto di questo ristorante è lo chef Andrea Pagano. Sentirete molto parlare di lui semplicemente perché merita, ha talento e ha dalla sua un'umiltà senza pari. La sua è una cucina di livello che riesce a valorizzare alla perfezione i prodotti del territorio, le sue proposte che possono sembrare semplici denotano invece una spiccata personalità. Direi che la sua cucina è il giusto mix tra tradizione, innovazione e creatività. Il servizio è preciso e professionale. Molto buono poi il rapporto qualità prezzo. Porta Riva ad Avella è un indirizzo da segnare in agenda senza “se” e senza “ma”.. Cosa aspettate? Andateci e ci darete ragione. Parola dei Templari del Gusto.

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
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Pubblicato in Campania
Mercoledì, 07 Novembre 2018 12:04

Porta Riva Ristorante. Avella (Av)

Siamo ad Avella centro dalla storia antichissima, uno dei vanti dell’antica Campania Felix, città situata in un contesto paesaggistico notevole, piena di palazzi storici e monumenti, alcuni di età romana. L’antica Avella secondo le cronache aveva ben sei porte di ingresso che conducevano al centro abitato. Una di questa era Porta Riva così chiamata perché si trovava in prossimità del fiume Clanio. Attraversandola si andava verso il Castello.
Proprio qui c’è Porta Riva, il posticino da noi scelto per la nostra cena. Il locale è molto bello, ci si arriva agevolmente, parcheggiare l’auto non è un problema, c’è infatti un parcheggio molto grande ed anche all’esterno c’è spazio a volontà. La struttura è grande, luminosa, con molte vetrate. All’ingresso sulla sinistra c’è il bancone con  il forno. Porta riva è pizzeria oltre che ristorante.

Noi però siamo venuti qui stasera per provare la cucina dello chef Andrea Pagano il cui talento era a noi ben noto.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, veniamo accolti con garbo e cortesia. Ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Ovviamente ci concentriamo sulle proposte di cucina, per le pizze torneremo in un altro momento.
Ci sono sei proposte di antipasti, cinque primi, sei secondi. Insomma poche proposte ma ben studiate, realizzate con i prodotti del territorio. Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico irpino.
Prima dell’antipasto ci servono uno stuzzicante entreé: montanarina con lardo, tartufo nero e mentuccia. Buonissima con una frittura perfetta, non unta e asciutta.

Montanarina con lardo tartufo e mentucciaMontanarina con lardo e tartufo nero

Ordiniamo un antipasto, decidiamo di rimanere in Irpinia con la rivisitazione di un classico: il mallone, mantecato di cime di rape e patate, servito con pizza di granone, pancetta croccante su colatura di caciocavallo irpino. Una goduria, piatto equilibrato e gustosissimo.

Mallone avellinese con colatura di caciocavallo irpinoMallone avellinese con colatura di caciocavallo irpino

Spazio ai primi, ecco una carbonara di gamberi: spaghetti dell’antico pastificio Vicidomini, uova biologiche e gamberi. Una variante davvero interessante della classica carbonara.

Carbonara di gamberiCarbonara di gamberi

Il top lo raggiungiamo con la genovese Irpina: eliconi Vicidomini, cipolla ramata di Montoro, spalla di maialino nero irpino e funghi porcini. Da svenimento, perfetta la genovese resa intrigante dalla presenza dei funghi porcini. Una versione originale, che potrebbe far storcere il naso ai puristi della genovese, ma vi assicuro, è una proposta che da sola varrebbe la visita. Da provare.

Genovese irpinaGenovese irpina

La nostra serata scorre via piacevolmente, la sala è piena. Bisogna dire che nonostante sia Sabato il servizio è celere e preciso così come assolutamente giusti sono i tempi di attesa tra una portata e l’altra. Decidiamo di gustare anche due secondi. Una proposta di pesce e una di carne.
Arriva il polpo 2.0: polpo croccante, stracciata di bufala campana, friarielli napoletani su disco di polenta. Ho trovato buonissimo il polpo, morbido, cotto in maniera perfetta. Molto interessante l’abbinamento con la stracciata e i friarielli.

Polpo 2.0Polpo 2.0

Poi l’hamburger nel piatto: un buonissimo hamburger di scottona Marchigiana su crostone di pane cafone, provola di Agerola e misticanza al tartufo. Nota di merito per la carne di grande qualità, cotta alla perfezione.

L'hamburger nel piattoL'hamburger nel piatto

Siamo sazi, decidiamo di saltare il dolce, prendiamo un limoncello, un amaro e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 59 euro in due. Davvero un ottimo rapporto qualità prezzo.

Porta Riva merita la vostra visita. E’ pizzeria e ristorante di ottimo livello. Il locale è grande, spazioso, pulito. Il personale è garbato, il servizio preciso. Ottimo il rapporto qualità prezzo. Qui si mangia davvero bene. Dobbiamo fare i complimenti allo chef Andrea Pagano, è lui il vero valore aggiunto, un fuoriclasse in cucina. Andrea ha talento, passione e riesce senza forzare troppo la mano a dar vita a piatti di ottimo livello capaci di valorizzare i buoni prodotti del territorio. Riesce ad esprimere la sua personalità con proposte ben studiate e capaci di regalare emozioni, grazie anche alla scelta di prodotti e materie prime di eccellenza. Qui ho assaggiato una genovese (nella versione irpina) da favola. Porta Riva ad Avella è un signor ristorante. Andateci e non ve ne pentirete, garantiamo noi. Da provare e riprovare.


Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
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