Toscana

Martedì, 18 Gennaio 2022 19:33

Pizzeria Madremia. Avellino

Siamo ad Avellino, nel capoluogo irpino in Via Tagliamento, da non molto c’è la Pizzeria Madremia, pizzeria inizialmente nata ad Aprile 2019 a Sirignano da un’idea del bravissimo Chef Giovanni Arvonio, già in passato alla guida della Taberna del Principe. Giovanni Arvonio nasce come chef, talento e passione sono i suoi tratti distintivi. Ha frequentato in passato anche l’Alma, la scuola internazionale di cucina italiana del grande Gualtiero Marchesi.
Dopo diverse esperienze e riflessioni ha deciso di dar vita a questo progetto ad Avellino, di fatto spostando qui la pizzeria da Sirignano nel baianese e suo luogo di origine.
Attenzione perché laddove c’era la pizzeria a Sirignano presto vedrà la luce un nuovo progetto di chef Arvonio, ma ci sarà tempo per parlarne.
Parcheggiamo l’auto a pochi metri dalla Pizzeria in Via Piave e ci accomodiamo. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Il locale è molto gradevole, tre gli ambienti tutti comunicanti, all’ingresso sulla sinistra c’è un piccolo angolo concepito per le degustazioni (una sorta di privé), di fronte il banco da lavoro e il forno, sulla destra si snodano le altre due sale ben arredate con un tocco di modernità e di praticità con sedie e tavoli scuri e un’illuminazione studiata e accattivante.
Come sempre diamo un’occhiata al menù: ci sono i fritti (interessante soprattutto la proposta di montanarine sia classiche sia a libera interpretazione dello chef). Poi la proposta delle pizze dalle classiche e tradizionali a quelle dal tocco gourmet e poi ancora i ripieni. Insomma c’è di che divertirsi. 
Noi da bere ordiniamo una minerale e una birra per cui abbiamo un debole: la Serrocroce il birrificio di Monteverde capitanato dal bravissimo Vito Pagnotta. In questo caso la nostra scelta ricade sulla Ambrata, fantastica con quei suoi sentori quasi balsamici, e una persistenza importante.

Serrocroce Ambrata
Serrocroce Ambrata

Prima delle pizze, ci concediamo delle “coccole fritte", e allora ecco i crocchè, tanto per cominciare.

Crocchè
Crocchè

Ottime poi le due montanarine realizzate con lo stesso impasto delle pizze, fatte con pomodoro San Marzano DOP, parmigiano reggiano del piennolo e olio Evo fruttato leggero. Davvero Buonissime.

Montanare dello chef
Montanare dello chef

E una porzione di patate fritte tagliate a mano. Il fritto è gradevole asciutto e non unto. Nota di merito per le montanarine e fantastico il San Marzano usato per il condimento.

Patate fritte tagliate a mano
Patate fritte tagliate a mano

Ecco le pizze ! Abbiamo scelto una mortazza con fior di latte di Agerola, parmigiano reggiano DOP e dopo cottura mortadella Bonfatti, pistacchio di Bronte, cacioricotta e olio Evo fruttato Fam. La pizza è eccellente, morbida, leggera, bella compatta al morso e al contempo fragrante, di grande qualità gli ingredienti utilizzati (super la mortadella e il cacioricotta).

La Mortazza
La Mortazza

Se la prima pizza ci è piaciuta con la seconda saliamo ancora di livello. Ecco la loro versione della diavola con ragù di pomodoro San Marzano e ‘nduja, provola di Agerola, parmigiano reggiano DOP, basilico, e dopo cottura, salamino di Castelpoto, fili di peperoncino, pecorino laticauda e olio Evo fruttato Fam. La diavola di Pizzeria Madremia è a dir poco spettacolare, con un perfetto gioco di consistenze in un equilibrio riuscitissimo. Piccante il giusto, sapida ma delicata, gustosa e appagante. Una grande pizza davvero.

La Diavola
La Diavola

Alla Pizzeria Madremia a farla da padrona è l’impasto. Come si vede anche dalla foto, il cornicione è alto, l’alveolatura importante e l’idratazione abbastanza spinta. Il risultato è una pizza gustosa e leggera e digeribile. Come si evince anche dal nome della pizzeria l’idea dello chef Giovanni Arvonio e del suo collaboratore e pizzaiolo Mariano (molto bravo) è presentare un impasto realizzato con il lievito madre, con oltre 30 ore di lievi maturazione.
Il lievito madre è protagonista assoluto. Viene curato, coccolato, fatto fermentare e rigenerato in un apposito locale. Considerate che il lievito che usano qui, ha oltre 30 anni e viene rigenerato con passione e pazienza e lavorato con arte ogni giorno. Proprio la presenza del lievito madre regala all’impasto una leggerezza meravigliosa e un profumo unico che sa di “antico” e di tradizione. Da sottolineare l’uso di prodotti selezionati e di grande qualità per topping e farciture.

Mortazza Alveolatura
Mortazza - Alveolatura

Il nostro parere:
- Impasto realizzato con lievito madre
- Uso di ingredienti di grande qualità
- Servizio veloce e professionale
- Corretto il rapporto qualità prezzo

La Pizzeria Madremia ad Avellino è una garanzia. Questo indirizzo non può mancare sulla vostra agenda. La pizza qui ha un’anima da “chef”. L’impasto è realizzato con lievito madre, con 30 ore di lievi-maturazione, il risultato è una pizza morbida, leggera, profumata con un cornicione importante e una buona alveolatura. Passione e creatività sono le parole chiave, di grande qualità gli ingredienti e i prodotti usati per topping e farciture, tutti scelti e selezionati con cura. La firma è quella dello che Giovanni Arvonio che non si smentisce. La sua pizza ha un'inconfondibile personalità. Il servizio è professionale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo (5 euro per la margherita, 4 euro e 50 per la marinara per poi salire con le pizze più strutturate e quelle gourmet).
Aperto a pranzo e cena tutti i giorni tranne il Martedì (giorno di chiusura). Da notare come Madremia la Domenica proponga il pranzo della Domenica con le proposte di cucina di Chef Arvonio. Torneremo presto a provare anche queste. Complimenti davvero. Alla prossima.

 


Pizzeria Madremia

Via Tagliamento, 245
Avellino
Tel. 0825 149 9045
Visita la pagina Fb di pizzeria Madremia

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Mercoledì, 12 Gennaio 2022 11:50

Maialumeria. Mugnano del Cardinale (Av)

Siamo tornati nel baianese a Mugnano del Cardinale alla Maialumeria. Qui siamo stati spesso sia per gustare la loro cucina e anche la loro pizza. Mugnano del Cardinale vanta un’antica tradizione gastronomica ed è la patria del rinomato salame di Mugnano. Maialumeria è la creatura creata da Simone Schettino e dalla sua famiglia che ha una pluriennale e consolidata esperienza nella produzione dei salumi.
Ci è sempre piaciuto questo luogo, un vero e proprio compendio di bontà. E’ sia un market, qui infatti in bottega si può anche comprare, dalla pasta, all’olio Evo, dalle marmellate alle conserve, e ancora legumi, e chiaramente i formaggi e i salumi (sia di produzione propria, sia provenienti da ogni parte d’Italia). Un discorso a parte merita il vino, la proposta è davvero interessante con tante le etichette esposte. Maialumeria è anche ristorante con una proposta di cucina convincente e ottima carne, e novità degli ultimi mesi, anche una valida pizzeria. Insomma qui gli amanti del food (e della carne) hanno davvero di che divertirsi.

Maialumeria Mugnano del Cardinale Ode al maiale
Maialumeria - Mugnano del Cardinale - Ode al maiale

Noi siamo in due, arriviamo senza problemi. Parcheggiamo comodamente in strada a pochi passi dal locale. Una volta entrati, l’impatto con il locale è sempre bello. Ci sono ad occhio oltre 100 coperti, spazio a volontà. Nonostante la chiara volontà a voler prediligere l’open space, non mancano le note calde e un tocco di quasi “di casa” con la splendida cucina a vista. Bellissimo il banco e la vetrina dei salumi.
Anche l’angolo pizza è molto ben strutturato. Abbiamo trovato come sempre suggestiva e per certi versi “unica” la camera con pareti in mattoni per l’affinamento e la stagionatura di meravigliosi prosciutti e culatelli.

Stanza per laffinamento e la stagionatura di prosciutti e culatelli
Stanza per l'affinamento e la stagionatura di prosciutti e culatelli

Ci accomodiamo al nostro tavolo. Siamo venuti per cenare e per provare qualche proposta del nuovo chef Francesco Ambrosio. Diamo uno sguardo al menù, come sempre ben calibrato e strutturato, protagonista è la carne, con sua maestà il maiale in primis, insieme ai salumi (italiani ed esteri di grande qualità). Qui i “meatlovers” hanno davvero l’imbarazzo della scelta con una selezione di tagli e razze pregiate: su tutte la razza casertana, l’iberico e il pregiato Mangalica ungherese. Ci sono i salumi, i taglieri di salumi e formaggi, tre proposte di antipasti, quattro primi e tantissimi secondi di carne, contorni e dessert. La carta dei vini è studiata alla perfezione.
Da bere ordiniamo una minerale e un vino che a me piace particolarmente in abbinamento ai salumi che arriveranno a breve: Otello nerodilambrusco, probabilmente il vino di punta di Cantine Ceci che porta il nome del fondatore (Otello appunto). Quel che si dice un super lambrusco di un bel colore rubino, profumo inebriante, chiare note di frutti rossi e una bella mineralità. Un vino che conosciamo e prendiamo spesso.

Otello Ceci Lambrusco Emilia IGT
Otello Ceci Lambrusco Emilia IGT

Prima del tagliere arriva un gradito omaggio dello chef, un entrée che abbiamo apprezzato molto. Un assaggio di carciofo a zuppetta. Carciofo di Schito o di Castellamare (eccellente) in umido con scarola e spuma di parmigiano. Ottimo inizio…

Entrée dello chef
Entrée dello chef

Abbiamo ordinato un tagliere “Food Valley” per due: culatello di Zibello DOP, prosciutto di Parma 24 mesi, coppa artigianale, pancetta arrotolata con cotenna e salamino di prosciutto.
Un inno all’Emilia Romagna, patria dei salumi, da Modena a Reggio fino a Parma la patria del mitico prosciutto e del culatello. Il profumo dei salumi è inebriante, intenso. Il prosciutto si scioglieva letteralmente in bocca con la sua proverbiale e suadente dolcezza, e che dire del culatello, poesia pura. Notevole la pancetta arrotolata e buona la coppa. Da rimarcare anche il salamino di prosciutto, morbido e delicato. In definitiva un fantastico tagliere.

Tagliere Food Valley
Tagliere Food Valley

Abbiamo chiesto anche un assaggio di pecorino Carmasciano stagionato e un commovente blu di mucca.

Assaggio di formaggi
Assaggio di formaggi

Ordino un primo e scelgo uno dei piatti forti di Maialumeria: ziti alla genovese antica. Una signora genovese, profumata, appagante, equilibrata con una cottura perfetta della pasta. Chapeau.

Ziti spezzati alla genovese antica
Ziti spezzati alla genovese antica

E’ il momento dei secondi. Optiamo per un hamburger di marchigiana, semplicemente perfetto. La carne meravigliosa, mordida, succosa, buonissima..

Hamburger di marchigiana
Hamburger di marchigiana

Come contorno con l’hamburger ordiniamo delle belle verdure grigliate, (melanzane, zucchine, peperoni e finocchi).

Verdure grigliate
Verdure grigliate

L’altro secondo è la pancia di maialino cotta a bassa temperatura con dadolata di verdurine dell’agro. Fantastico il maiale, cotto alla perfezione. Si scioglieva letteralmente in bocca. Gradevole l’abbinamento con le verdurine.

Pancia di maialino
Pancia di maialino

Con la pancia di maiale prendiamo delle patate artigianali con la buccia. Adesso siamo sazi !

Patate artigianali con la buccia
Patate artigianali con la buccia

Non c’è spazio per il dessert ma per due amari (Jefferson) si. Chiudiamo qui la nostra cena.

Amaro Jefferson
Amaro Jefferson

Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 50 euro a testa. Rapporto qualità prezzo direi corretto.

Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma alla grande nella nostra guida on line degli indirizzi da non perdere. E’ un vero Paradiso se ami carni, salumi e formaggi.
I salumi sono una garanzia. Interessanti le proposte di cucina dello chef Francesco Ambrosio, nota di merito per la sua genovese, davvero spettacolare.
Il locale poi è ampio, spazioso, gradevole. Interessante la novità dell’introduzione della pizza (che abbiamo già gustato). Fantastico il loro tagliere food Valley, il prosciutto di Parma 24 mesi crea dipendenza. Il servizio è preciso e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo, senza dubbio adeguato al contesto e alla proposta gastronomica. Consigliatissimo, garantiamo noi.



Maialumeria
Corso Europa n. 4
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7268
Visita la pagina FB di Maialumeria

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Giovedì, 20 Gennaio 2022 00:05

Pescaria. Napoli

Siamo a Napoli, capace sempre di regalare emozioni, un caleidoscopio di colori, di profumi, di arte, di bellezza. Siamo in giro a goderci bellezze della città e l’idea è quella di fermarci per una pausa veloce, a pranzo siamo stati da Pescaria. Da poco meno di un anno infatti, anche a Napoli c’è Pescaria, il famoso “fast food” di mare, specializzato in “panini di pesce”.
Pescaria è sicuramente uno dei progetti italiani legati al food, più rivoluzionari e di successo degli ultimi decenni. Tutto nacque a Polignano nel 2015 grazie alla creatività, all’impegno e allapassione di tre amici: Bartolo L’abate, Domingo Iudice e Lucio Mele.
L’idea di base era semplice, in effetti è presente anche nel loro slogan “un nuovo modo di mangiare il pesce cotto e crudo”.
Il segreto è un prodotto di qualità, “easy”, poco impegnativo (per questo l’idea del fast food). Riproponendo ciò che in Puglia da anni è presente nella tradizione gastronomica: i panini di pesce. Da quel momento, grazie anche ad una riuscitissima opera di marketing e comunicazione, Pescaria è diventata un vero fenomeno.
Negli anni dopo Polignano ha aperto in tantissime città: due punti a Milano, e poi Torino, Roma, Bologna, Verona e naturalmente anche a Napoli.
Ci andava un bel panino di pesce e ci siamo fermati qui per pranzo.
Siamo in Piazza Vittoria a pochi passi da Piazza dei Martiri e dal Lungomare Caracciolo. Arriviamo dopo le 14, fortunatamente non c’è molto da attendere. Il locale dentro è suddiviso in tre ambienti, lo spazioso ingresso con il banco del pescato e la cassa e due sale interne, (c’è anche un comodo dehors all’aperto sempre pienissimo).

Pescaria Napoli Una delle sale interne
Pescaria. Napoli - Una delle sale interne

Noi ci accomodiamo al nostro tavolo da due ma prima (come da prassi) ordiniamo in cassa. Sguardo d'ordinanza al menù, ci sono i grandi classici (che abbiamo più volte già gustato da Pescaria a Polignano). Il pesce crudo (dalle ostriche alle cozze, dagli scampi ai gamberi, noci, tagliatelle di seppie e tanto altro ben di Dio), le tartare di mare con o senza crostini, i carpacci, le insalate e poi il pesce cotto, le fritture e chiaramente i mitici panini di pesce.
Da notare che c’è anche un menù stagionale che cambia in base al periodo dell’anno con friselle, focacce, panzerottini, terrine con pesce e verdure di stagione (tra queste la mitica riso patate e cozze, un must della tradizione pugliese).
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico rosato.

Rosato Aglianico
Rosato Aglianico

Cominciamo con una bella frittura mista (300 gr di frittura con gamberi, seppie, polpo e totani), giusto per preparaci ai panini. La frittura è buona, il fritto non pesante e non unto.

Frittura mista
Frittura mista

Ecco dopo pochissima attesa i due panini che abbiamo ordinato. Un panino tartare di tonno con 100 gr di tartare di tonno, burrata, pomodoro fresco, olio al cappero e pesto al basilico. Conoscevo bene questo panino, l’ho gustato spesso a Polignano (insieme a quello al polpo fritto). Il tonno è di ottima qualità, c'è il pomodoro a donare freschezza, la burrata morbida e suadente a legare il tutto e con la nota interessante dell’olio al cappero e del pesto al basilico. Un panino che è una certezza.

Il panino Tartare tonno
Panino tartare di tonno

Anche l’altro panino non ha deluso le nostre aspettative. Il panino tartare di salmone con 100 gr. di salmone marinato, zucchine fritte, il fiordilatte, lattuga, pesto di pomodoro secco e maionese al peperone arrosto. Un panino che ci è piaciuto davvero tanto, con un perfetto equilibrio di tutti gli ingredienti della farcitura. Ho trovato eccellente l’abbinamento del salmone con le zucchine fritte.

Il panino Tartare salmone
Il panino Tartare salmone

Paghiamo per il nostro pranzo “fast” da Pescaria poco più di 18 euro a persona. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo.

Pescaria rappresenta una certezza. Questa catena di fast food di pesce è davvero un’ottima soluzione quando vuoi gustare del buon pesce in modo informale e senza spendere tanto.
Pescaria a Napoli presenta gli stessi “must”, i grandi classici che avevamo già trovato da Pescaria a Polignano: dai crudi ai fritti, dalle tartare alle insalate, dalle friselle ai mitici panini. In effetti il menù è lo stesso e offre tante proposte interessanti. Noi siamo venuti qui perché avevamo voglia di gustare i loro buonissimi panini di pesce, (voglia più che soddisfatta).
Da sottolineare la grande attenzione anche nei confronti di chi ha intolleranze con dei menù studiati per chi è intollerante al glutine, i panini ad esempio, sono disponibili anche senza glutine o con mozzarella e fiordilatte senza lattosio. Lodevole la scelta fatta da Pescaria già dal 2018, di essere “plastic free” e di rinunciare alla plastica monouso (bicchieri, stoviglie, posate e bottiglie), scelta che in un certo senso ha anticipato i tempi, visto che ormai piano piano siamo in quella direzione per tutti. Il servizio è veloce e professionale. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Pescaria rappresenta un accattivante modo di gustare il pesce, crudo, fritto, o dentro ad un meraviglioso panino il tutto con prodotti di assoluta eccellenza e materie prime di qualità ma in modo “easy” e poco impegnativo. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 24. Esperienza da fare assolutamente. Ci si rivede presto.

 

Pescaria
Piazza Vittoria n.6
Napoli
Tel. 081 633 6136
Visita il sito web di Pescaria

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La Valle Telesina negli ultimi tempi ci sta regalando graditissime sorprese e indirizzi davvero interessanti. Ci sono alcuni locali senza dubbio meritevoli e piacevoli scoperte che ovviamente segnaliamo a chi ci segue con tanta passione e affetto. Ad esempio a Telese Terme, cuore pulsante della Valle Telesina e rinomata località termale, c’è un indirizzo che da tempo avevamo segnato in agenda: #Amemipiace Osteria Contemporanea.

Amemipiace Osteria Contemporanea Telese Terme Insegna esterna
Amemipiace Osteria Contemporanea Telese Terme Insegna esterna

Visto che eravamo in zona non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di provare la loro cucina. Siamo proprio al centro di Telese Terme in Viale Minieri, la strada principale dove è piacevole passeggiare e ci sono anche tanti negozi e attività commerciali. Siamo a poca distanza dalla Stazione. #Amemipiace Osteria Contemporanea è il ristorante dello storico Albergo D’Onofrio, che da poco ha visto nuova luce grazie ad una sapiente opera di ristrutturazione. Qui “accoglienza” è la parola d’ordine, gli ospiti vengono coccolati e anche a tavola non si scherza.
Infatti la grande novità (oltre al nuovo look dell’Albergo) è proprio questa Osteria definita “contemporanea”. Mai definizione fu più calzante e appropriata ma riavvolgiamo il nastro cominciamo dal principio.
Dopo aver parcheggiato comodamente la nostra auto a pochi metri dal locale, entriamo. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Veniamo accolti con garbo e gentilezza da colui che scopriremo poi essere il titolare. La location è decisamente gradevole: tre sale con un arredamento sobrio, minimal, essenziale ma di design, in stile quasi industriale. Dominano i colori scuri, il legno e l’acciaio.

Diamo uno sguardo al menù, “essenziale” anche questo. Ci sono non tantissime proposte ma curate e studiate: tre antipasti, sei primi, otto secondi di carne, il baccalà e poi la pinsa e contorni e i dessert. I piatti ovviamente seguono la stagionalità dei prodotti e delle materie prime. Chi mi segue sa che non amo i menù chilometrici, mi piacciono i menù concepiti così, pochi orpelli, tanta sostanza e piatti che “parlano” del territorio ma lo fanno con un tocco di contemporaneità.
Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di Barbera del Sannio DOP Alkeys di Ca’Stelle viticultori in Castelvenere. Ottenuto dal vitigno Camaiola, autoctono della zona e di Castelvenere è un vino interessantissimo con un profumo intenso di spezie e frutti rossi, un buon tannino e una struttura notevole. Davvero un ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.

Barbera del Sannio DOP Alkeys
Barbera del Sannio DOP Alkeys

Come antipasti ordiniamo delle buonissime polpettine di bufala in salsa “Petchup” e fonduta di parmigiano reggiano. Piccola raccomandazione, attenzione a non esagerare: creano dipendenza.

Polpette di bufala
Polpette di bufala

L’altro antipasto fa tornare l’effetto wow: cappuccino e cornetto rigorosamente salati e serviti come il cappuccino e il cornetto che prendiamo a colazione. La differenza è che nella tazza c’è una avvolgente e morbida vellutata di zucca mantovana con una delicata spuma di parmigiano reggiano Gran Riserva (meraviglioso) e un sorprendete cornetto salato ai porcini che i più gaudenti potranno inzuppare in cotanto ben di Dio.

Cappuccino e Cornetto salati
Cappuccino e Cornetto salati

L’incipit è stato davvero notevole. Ma continuiamo alla grande con i due primi che abbiamo scelto. Ecco la “fedora” ripiena fatta in casa con la ricotta, mortadella di bufala e pesto di pistacchio. Si tratta in pratica di una sorta di ravioloni “oversize”, davvero eccezionali. La pasta tirata alla perfezione, il ripieno di ricotta è appagante. Interessante il pesto di pistacchio e la mortadella di bufala. Piatto nel complesso convincente.

Fedora ripiena di ricotta con mortadella di bufala e pesto di pistacchio
Fedora ripiena di ricotta con mortadella di bufala e pesto di pistacchio

L’altro primo è un inno al territorio e alla stagione fredda. Sono le tripoline con i porcini e la crema tartufata. Un connubio vincente. Deliziosi i porcini, non stucchevole la crema tartufata che non copre affatto il tutto, ma regala un piacevole equilibrio ad un piatto che denota una grande personalità.

Tripoline ai funghi porcini e crema tartufata
Tripoline ai funghi porcini e crema tartufata

Come secondi ecco una commovente guancia di vitello cotta a bassa temperatura, con jus di vitello, souffle di patate e topinambur. La guancia è paradisiaca, si scioglieva letteralmente in bocca e faceva l’amore con il suo Jus, il suo succo pieno di gusto. Delicato come una carezza il souffle di patate. Un secondo piatto che si lascia ricordare.

Guancia di vitello
Guancia di vitello

Non paghi ecco anche una tagliata di black angus argentino. Appagante, tenera e saporita la carne che volutamente abbiamo chiesto con cottura media.

Tagliata di black angus
Tagliata di black angus

Accompagniamo la carne con delle deliziose patate al forno che hanno sempre il loro perché, soprattutto quando solo così buone.

Patate al forno
Patate al forno

Siamo davvero sazi. Saltiamo nostro malgrado il dessert. Prendiamo due amari (Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 45 euro a persona. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Sarebbe facile e scontato il richiamo al loro nome #Amemipiace ma ci è piaciuto davvero tanto questo posto, ci ha convinto. #Amemipiace Osteria Contemporanea è il ristorante che si trova all’interno dell’Albergo D’Onofrio. Qui la parola d’ordine è accoglienza, anche a tavola. L’Osteria propone un’ottima cucina del territorio ma riproposta in chiave contemporanea. Qui trovi poche ma studiate proposte, materie prime scelte e prodotti d’eccellenza di questa fortunata area geografica (basti pensare al rinomato prosciutto di Pietraroja, alle patate di Cusano Mutri ai porcini del vicino Matese) e tanta attenzione e rispetto della stagionalità. Pranzare o cenare qui è davvero una piacevole esperienza. Il servizio è discreto e puntuale. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.
#Amemipiace Osteria Contemporanea a Telese Terme entra di diritto nella nostra guida “on line” degli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Consigliatissimo, provare per credere diceva qualcuno. Rivelazione. Alla prossima...

 

 

#Amemipiace - Osteria Contemporanea
Viale Minieri n.32
Telese Terme (Bn)
Tel. 0824 975353
Visita il sito web di #Amemipiace Osteria Contemporanea e dell’Albergo D’Onofrio

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Domenica, 12 Dicembre 2021 21:54

Bertie's Bistrot. Nola (Na)

Siamo tornati a Nola da Bertie’s Bistrot, ci siamo già stati in passato e conservavamo un ottimo ricordo delle loro proposte di cucina e del locale. Del resto lo chef Valentino Buonincontri è davvero una garanzia. Il locale è bello come lo ricordavamo, arredo curatissimo, bel gioco di illuminazione. Molto bello quando si entra a sinistra il banco pizza (si perché da Bertie’s Bistrot fanno anche una buonissima pizza grazie al Mestro Pizzaiolo Dominic Russo). L’atmosfera è molto piacevole, stile industrial e shabby si incontrano e regalano un quadro di insieme davvero bello. Mi piacciono molto i tavoli in legno grezzo vissuto e le sedie dal sapore vintage. Bellissime le lampade e il maestoso bancone.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Ci accomodiamo e come sempre sbirciamo il menù. Ci sono gli antipasti di terra, quelli di mare, cinque proposte di primi, quattro secondi oltre ai contorni. Poi un trionfo di carne alla brace. Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta con tagli e carni selezionate con cura e passione.
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico. Cominciamo con gli antipasti. Ecco la deliziosa mozzarella in carrozza con pesto bio di basilico e pomodoro. Non mangiavo la mozzarella in carrozza da una vita. Davvero ottima e gustosa, mi verrebbe quasi voglia di fare il bis ma mi contengo.

Mozzarella in carrozza pesto di basilico e pomodoro
Mozzarella in carrozza pesto di basilico e pomodoro

Se la mozzarella in carrozza ci è piaciuta, i bon bon di friarielli e fonduta di provola ci lasciano senza parole. In una parola: favolosi. Meravigliosa quella voluttuosa fonduta che valorizzava al massimo il sapore leggermente amarognolo dei friarielli creando un equilibrio perfetto.

Bon bon di friarielli e fonduta di provola
Bon bon di friarielli e fonduta di provola

Decidiamo anche di gustare il colante di caciocavallo con castagne e funghi. Morbido e delicato il tortino di caciocavallo dal cuore filante. Perfetto l’abbinamento con i funghi. Ottima proposta di stagione.

Colante di caciocavallo castagne e funghi
Colante di caciocavallo castagne e funghi

Tra i primi mi avevano incuriosito le tagliatelle homemade con zucca e porcini. Decidiamo di provarle e mai scelta fu più azzeccata. Partiamo dalle tagliatelle, tirate a dovere belle callose come piacciono a me, accompagnate in modo sublime dalla zucca che con la sua nota dolce si sposava alla grande con il gusto deciso dei porcini. Azzeccatissima poi la scelta di aggiungere la nota croccante dei semi di zucca. Un primo piatto che si lascia ricordare, ottimo proprio perché mette insieme pochi ingredienti ma ben definiti e perfettamente equilibrati. Complimenti.

Tagliatelle handmade con zucca e porcini
Tagliatelle handmade con zucca e porcini

Anche il secondo piatto non delude le attese. Morbidissimo e saporito il filetto di maialino da latte con cremoso di patate e frutti di bosco.

Filetto di maialino con cremoso di patate e frutti di bosco
Filetto di maialino con cremoso di patate e frutti di bosco

Lo accompagniamo con delle patate fritte a spicchi con la buccia. Ci andava un contorno dal sapore rustico.

Patata fritta a spicchi con buccia
Patata fritta a spicchi con buccia

E il poi ecco il nostro contorno di stagione preferito in questo periodo: i friarielli. Adoriamo il loro inconfondibile sapore amarognolo. 

Friarielli
Friarielli

Prendiamo un amaro (Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 40 euro a persona.

Bertie’s Bistrot a Nola per noi rappresenta una certezza. Bella e curata la location, il menù è vario e farà la gioia soprattutto di chi ama la carne di qualità. Lo chef Valentino Buonincontri propone una cucina creativa ma che si muove nel solco della tradizione con una maniacale attenzione e cura nella scelta di prodotti e materie prime nel rispetto della stagionalità. Il servizio è preciso e professionale. Corretto il rapporto qualità-prezzo. Come detto a breve torneremo per gustare e valutare anche la loro pizza. 
Bertie’s Bistrot si conferma alla grande e resta senza dubbio tra gli indirizzi da segnare in agenda nella nostra guida degli indirizzi da non perdere. Quelli visitati e consigliati dai Templari del Gusto. Garanzia.

 


Bertie’s Bistrot
Via dei Mille n.50
Nola (Na)
Tel. 081 512 7000
Visita il sito web di Bertie’s Bistrot

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Sabato, 04 Dicembre 2021 19:33

Pizzeria Pulcinella. Pomigliano D'Arco (Na)

Siamo a Pomigliano D’Arco, diventata ormai da qualche tempo un piccolo Paradiso per chi ama il food. Qui infatti ci sono tantissimi indirizzi e locali in grado di soddisfare davvero tutti con proposte gastronomiche interessanti e variegate. Insomma i “food lovers” da queste parti non resteranno (quasi mai) delusi. E' vero che ci sono tante novità e indirizzi nuovi, c’è però un locale che rappresenta una certezza da anni e la tradizione in fatto di pizza, parliamo della Pizzeria Pulcinella.

Pizzeria Pulcinella Pomigliano DArco Insegna Esterna
Pizzeria Pulcinella Pomigliano D'Arco - Insegna Esterna

Siamo a Pomigliano D’Arco in Corso Vittorio Emanuele a pochi passi dal Municipio. La Pizzeria Pulcinella è il regno di Marcello Daffinito che ti accoglie sempre con il sorriso e con il suo inconfondibile cappello da capitano e di suo figlio Roberto, grande talento emergente del mondo pizza. Il locale nasce anni fa come pizzeria da asporto ma nel tempo è cresciuto e oggi dispone anche di una piccola sala interna dove poter gustare la pizza in tutta tranquillità. Appena si entra, sulla sinistra c’è il banco pizza e il forno, l’arredo è semplice, spartano direi, ma gradevole, l’atmosfera che si respira è quella delle pizzerie tradizionali napoletane.
Come sempre diamo uno sguardo al menù, ci sono una trentina di proposte. Le pizze sono divise in 4 categorie: le "tradizionali" (e tra queste naturalmente margherita e marinara), le "più vendute" (le pizze più richieste dai clienti della Pizzeria Pulcinella), le pizze "Al vertice del gusto" (con abbinamenti studiati e prodotti selezionati), le pizze "A modo nostro" (una rivisitazione personale e originale di molte pizze della tradizione), più la pizza del mese.

Noi cominciamo dalla tradizione, con la margherita, fatta con fior di latte dei Monti Lattari, pomodoro San Marzano DOP, basilico fresco, parmigiano reggiano 36 mesi DOP e Olio Evo 100 % italiano.

La Margherita
La Margherita

L’impasto è morbido, profumato, fragrante. L’alveolatura è importante, nota di merito per il fior di latte (buonissimo). Una Signora Margherita, davvero eccezionale, di quelle che si lasciano ricordare.

Margherita Alveolatura
Margherita Alveolatura

La nostra degustazione prosegue, e su consiglio di Marcello Daffinito optiamo per uan pizza presente nella categoria A Modo nostro ovvero la carrettiera sbagliata con pesto di friarielli homemade, fior di latte di Agerola, salsiccia di suino nero, fonduta di Grana Padano DOP, chips di parmigiano reggiano, basilico fresco e olio Evo bio. Una versione originale e creativa della classica e sempre amata carrettiera.

La carrettiera sbagliata
La carrettiera sbagliata

Anche qui ci colpisce la qualità dell’impasto e l’alveolatura. L’aggettivo esatto per questa pizza è sorprendente. Nota di merito per il pesto di friarielli che regala spinta e carattere a questa carrettiera 2.0.

Carrettiera sbagliata Alveolatura
Carrettiera sbagliata Alveolatura

Chiudiamo in bellezza il nostro giro di pizze con una Escoffier (in onore al grande cuoco francese dei Re, al cui nome è legato un premio che è stato dato a Marcello). La Escoffier è una pizza incredibile. Personalità da vendere grazie alla vellutata di noci artigianale, al fior di latte dei Monti Lattari, alla pancetta coppata di suino nero e al gorgonzola piccante con il suo sapore inconfondibile.

La Escoffier Alveolatura
La Escoffier Alveolatura

Abbiamo trovato una pizza che si presenta esteticamente molto bella. Presenta una forma tonda e un cornicione bello soffice e non troppo alto. L’alveolatura è notevole e testimonia la bontà dell’impasto, un bel diretto realizzato con un blend di farine (di tipo 0 e 1). La lievitazione si attesta sulle 36 ore. L’idratazione è intorno al 70%. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Nota di merito per la qualità dei condimenti e prodotti usati per la farcitura e il topping. Il risultato è una pizza davvero eccellente realizzata nel solco della tradizione.

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture
- Servizio preciso e informale
- Corretto il rapporto qualità-prezzo

La Pizzeria Pulcinella a Pomigliano d’Arco è un indirizzo sicuro. Il locale è spartano ma curato, non eccessivamente grande ma regala una bella atmosfera e dona un senso di genuina convivialità. Inizialmente era una Pizzeria d’asporto che da poco si è dotata di una comoda saletta interna.
Qui trovi una pizza realizzata come tradizione vuole. Al timone c’è Marcello Daffinito (grande esperienza e passione) e suo figlio Roberto (talento assoluto) che impastano e “ammaccano” insieme. L’impasto è un bel diretto che lievita oltre 36 ore, realizzato con un blend studiato di farine. il risultato è una pizza fragrante, gustosa e morbidissima, merito anche dell’idratazione (70%) e della lavorazione. Il servizio è informale ma preciso e puntuale. Corretto il rapporto qualità - prezzo. La Pizzeria Pulcinella è un indirizzo davvero interessante, la pizza qui non delude le attese. Da non perdere, garantiamo noi.

 

Pizzeria Pulcinella
Corso Vittorio Emanuele n. 27
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 334 538 2020

Visita la pagina Fb della Pizzeria Pulcinella a Pomigliano

Pubblicato in Campania
Giovedì, 25 Novembre 2021 10:13

Bacalajuò. Acerra (Na)

Stasera avevamo voglia di baccalà, una voglia irrefrenabile alimentata anche dalla curiosità di andare da Bacalajuò ad Acerra e provare le loro proposte, dopo essere stati già a Nola da Bacalajuò Experience, l’ultima creatura di Luigi Esposito. Luigi è davvero un vulcano, un mix di passione, competenza e conoscenza, erede di una famiglia che da quattro generazioni importa direttamente stoccafisso e baccalà. Tutto cominciò proprio qui ad Acerra quando il bisnonno di Luigi si stabilì in pianta stabile perché scoprì le grandi caratteristiche dell’acqua della zona con la quale riusciva a rigenerare lo stocco e far perdere il sale al baccalà in maniera perfetta. Da allora sono passati tanti anni e Luigi è la quarta generazione che guarda al futuro con ritrovata energia e voglia di stupire senza mai tradire le tradizioni. Tutto cominciò qui dicevamo, nel centro storico di Acerra. Siamo in Piazza Castello, qui un tempo c’era la Vinoteca Esposito che negli anni si è trasformata in una meravigliosa osteria dove protagonista è lui il baccalà, nacque così Bacalajuò.

Bacalajuò Insegna esterna
Bacalajuò Insegna esterna

Ci accomodiamo al nostro tavolo, ci accoglie Luigi Esposito perfetto padrone di casa. Guardiamo il menù, ben concepito con cinque proposte di antipasti con alcuni piatti che avevamo già visto e provato a Nola da Bacalajuò Experience (anche se in una veste lievemente rivisitata), sei primi e una decina di secondi. Decidiamo di affidarci a Luigi che ci propone una degustazione pazzesca. In attesa degli antipasti, arriva il pane, ordiniamo una minerale e su consiglio di Luigi, un vino che ci ha sorpreso: il Primula Rosa di Cantine Barone (azienda vitivinicola cilentana con sede a Rutino). Un rosato IGT meraviglioso ottenuto da uve aglianico in purezza, che affina oltre 6 mesi in acciaio, un vino con una personalità prorompente, di un bel colore rosa tenue, sentori floreali, fruttati, ma caldo e persistente, piacevolissimo da bere, 14 gradi e non sentirli. Fantastico compagno di viaggio per la nostra cena “tutto baccalà”.

Primula Rosa di Cantine Barone
Primula Rosa di Cantine Barone

Cominciano le danze e arrivano due carpacci di baccalà con olive Nocellara del Belice, pomodoro essiccato, alici di Sciacca, olio Evo irpino Hirpus da varietà ogliarola, naturalmente protagonista è un signor baccalà, il merluzzo Gadus Morhua che viene pescato all’amo e lavorato con meticolosa cura e attenzione. Il carpaccio è spettacolare, provare per credere…

Carpaccio di Baccalà
Carpaccio di Baccalà

Continuiamo con tre polpette di baccalà su letto di friarielli. Spaziali le polpette fatte con baccalà, pane acerrano, olio Evo, erba cipollina, sale, aglio, prezzemolo, pepe nero, uova e patate. E che meraviglia l’abbinamento con i friarielli.

Polpetta di baccalà su letto di friarielli
Polpetta di baccalà su letto di friarielli

E che dire del rotolo di melanzana ripiena di baccalà e ricotta salata? Una delle cose più buone mangiate di recente. Delizioso il pomodoro San Marzano su cui è adagiato il rotolo, sopra la soave burrata e la sfoglia di baccalà.

Rotolo di melanzane con baccalà e ricotta salata
Rotolo di melanzane con baccalà e ricotta salata

Più rustico e tradizionale il peperone ripieno di baccalà. Prelibato anche questo ….

Peperone ripieno di baccalà
Peperone ripieno di baccalà

La nostra cena prosegue alla grande. Siamo in tre e prendiamo tre secondi diversi. Arriva un bel mussillo di baccalà con la Genovese. Vorrei poter descrivere il profumo di questo piatto, fantastico. La genovese fatta con la cipolla austegna acerrana è davvero notevole … Immaginiamo quanto siano buoni i paccheri conditi con questa meraviglia (torneremo a provarli…).

Baccalà con genovese
Baccalà con genovese

L’altro secondo è un classico, baccalà arrostito, qui accompagnato con verza e crema di porro.

Baccalà arrostito
Baccalà arrostito

Ma il mio baccalà in cassuola è poesia allo stato puro. Semplicemente perfetto con pomodorini, olive nere, capperi, pinoli, aglio, prezzemolo e origano. Delizioso…

Baccalà in Cassuola
Baccalà in Cassuola

Pensate sia finita qui? Nemmeno per sogno. Non poteva mancare un altro piatto della tradizione: fritto di mussillo di baccalà con papaccelle. Garanzia...

Fritto di mussillo di baccalà con papaccelle
Fritto di mussillo di baccalà con papaccelle

Siamo davvero sazi, prendiamo 3 amari con dei cantuccini giusto per accompagnarli a dovere. 

Cantuccini
Cantuccini

Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 46 euro a persona. Rapporto qualità prezzo assolutamente corretto, se consideriamo anche il vino (alla fine di bottiglie di Primula Rosa ne abbiamo prese due).

Bacalajuò ad Acerra è un vero e proprio Paradiso per chi ama il baccalà. Bella e informale l’atmosfera che si respira in questa sorta di osteria moderna dove non si perde il legame con le tradizioni. Pochi tavoli, bel gioco di luci, tufo alle pareti, il tutto crea un senso di intima convivialità. Le proposte di cucina sono convincenti e hanno come protagonista chiaramente il baccalà e lo stoccafisso. Meraviglioso il carpaccio, da provare la polpetta di baccalà su letto di friarielli, divino il rotolo di melanzana e baccalà. Super la genovese con baccalà e da standing ovation il baccalà in cassuola. Luigi Esposito è un perfetto padrone di casa: appassionato, competente e sempre presente. Il servizio è preciso e veloce. Corretto il rapporto qualità - prezzo. Bacalajuò ad Acerra da provare e riprovare. Garantiamo noi…

 

Bacalajuò
Via Nazario Sauro n.6
Acerra (Na)
Tel. 366 7180590
Visita la pagina Fb di Bacalajuò

Pubblicato in Campania
Domenica, 21 Novembre 2021 17:36

Agriturismo Le Fontanelle. Pontelatone (Ce)

Ci sono luoghi che per noi rappresentano una sorta di rifugio, luoghi che hanno qualcosa di ancestrale, unico. Luoghi che ci danno un senso di benessere, quasi la sensazione di sentirci a casa. L’Agriturismo le Fontanelle a Pontelatone è uno di questi luoghi. Sono anni che ci torniamo, e ogni volta è sempre una scoperta, un’emozione nuova e la conferma di una genuina cucina “contadina” che valorizza ed esalta i loro prodotti ma anche i prodotti di piccoli produttori locali.
Ci troviamo nella zona dell’Alto Casertano denominata area trebulana che comprende oltre a Pontelatone anche Liberi, Castel di Sasso e Formicola. Questo è un territorio fortunato, la natura qui è stata davvero generosa, c’è tanto verde, un’antica e radicata tradizione agricola, questa è zona di vino (il Casavecchia), ma è un territorio dove la storia ha lasciato tracce importanti (basti pensare all’antica Trebula Balliensis, abitata già in età preromana). Arrivare qui è semplicissimo, via auto l’uscita autostradale più vicina è quella di Santa Maria Capua Vetere dell’A1.
Siamo tornati all’Agriturismo le Fontanelle per cena, siamo in quattro. Ad accoglierci c’è Pasquale Izzo (titolare insieme al fratello Franco dell’azienda agricola di famiglia e dell’agriturismo). Pasquale negli anni è diventato un vero amico, appassionato, leale, profondo conoscitore di prodotti e tradizioni del suo territorio. Uno di quegli uomini che amo definire “uomini d’amore”, ossia quegli uomini che nella vita fanno scelte e scelgono di seguire le passioni, l’istinto e in questo caso la passione per la sua azienda e la sua terra. Chiaramente ci accomodiamo all’interno al “mio tavolo”, quello che cerco sempre di farmi riservare quando vengo qui, ossia il tavolo vicino al maestoso e bellissimo camino.

Agriturismo Le Fontanelle Pontelatone Il bellissimo camino
Agriturismo Le Fontanelle. Pontelatone. Il bellissimo camino

Arriva il pane e il vino, si comincia con il Casavecchia Petronilla, prodotto dall’azienda agricola Le Fontanelle. E’ un rosso giovane, fruttato, morbido e fresco al palato. Un vino che affina in acciaio e sorprende per la sua eleganza e il suo sentore di spezie e frutti rossi. Davvero un grande vino. (Alla fine della serata le bottiglie di Petronilla saranno due).

Casavecchia Petronilla delle Fontanelle
Casavecchia Petronilla delle Fontanelle

Si comincia con gli antipasti. Ecco un assaggio di salumi e formaggi, prosciutto crudo, pancetta locale, salame, poi un formaggio misto di pecora e mucca e un formaggio di bufala.

I Salumi e formaggi
I Salumi e formaggi

Poi come in un crescendo rossiniano arrivano delle proposte una più buona dell’altra. Ci servono un sorprendente sformato di patate con ortica selvatica e provola. Una sorta di gateau ma non l’ortica selvatica raccolta stesso quella mattina in campagna. Il nostro amico templare Gennaro resta incantato dalla bontà rustica di questo piatto.

Sformato di patate con ortica selvatica
Sformato di patate con ortica selvatica

E che dire dello sformato di broccoli e salsicce? Meraviglioso davvero con quel sentore amarognolo dei broccoli, sapore contadino vero.

Sformato con broccoli e salsiccia
Sformato con broccoli e salsiccia

Si sta davvero bene, la serata prende quota tra una chiacchiera e un bicchiere. Di tanto in tanto Pasquale Izzo passa a salutarci e sincerarsi che tutto stia andando bene. Ecco che arriva lei, la protagonista, la mitica zuppa di cipolle delle Fontanelle. Piatto “cult” dell’Agriturismo Le Fontanelle. L’abbiamo scoperta anni fa e sin dal principio ci ha conquistato. Crediamo che sia un piatto che rappresenta davvero la massima espressione della cucina contadina locale.

La mitica zuppa di cipolle delle Fontanelle
La mitica zuppa di cipolle delle Fontanelle

Poi un’altra zuppa deliziosa, con i fagioli cerati di Alife, funghi porcini e castagne con un po’ di lardo di maialino nero casertano. Un sapore a dir poco meraviglioso.

Zuppetta di fagioli cerati di Alife funghi e castagne
Zuppetta di fagioli cerati di Alife funghi e castagne

Ci colpisce soprattutto l’uso dei fagioli cerati di Alife. Sono legumi che hanno proprietà organolettiche importanti, di media piccola pezzatura, buccia sottilissima, hanno questo aspetto particolare quasi lucido (da qui il nome di fagiolo cera o cerato) dopo la cottura il colore varia nel marroncino. Hanno una consistenza pastosa e sono molto gustosi. Fantastica scoperta e dimostrazione di come qui all’Agriturismo le Fontanelle si valorizzino e si facciano conoscere dei prodotti dell’alto casertano e dell’area trebulana a volte poco noti al grande pubblico.

I fagioli cerati di Alife
I fagioli cerati di Alife

Visto che siamo venuti alle Fontanelle a cena e si è fatto abbastanza tardi, optiamo in attesa della carne per un assaggio di primo. Non potevamo infatti lasciarci sfuggire questa bontà: tagliatelle al vino casavecchia con ragù di maialino nero casertano. Questo piatto ci ha conquistato, che sapore fantastico quel ragù che accompagnava le tagliatelle belle callose e gustose.

Tagliatelle al Casavecchia con ragù di maialino nero casertano
Tagliatelle al Casavecchia con ragù di maialino nero casertano

Usciamo a fare due passi in attesa della carne. Rientriamo giusto in tempo per gustare il secondo. Siamo in quattro abbiamo preso due porzioni di agnello alla brace (buonissimo e morbido). 

Agnello alla brace
Agnello alla brace

E due piatti di  maialino alla brace con salsa di papaccelle. Per accompagnare la carne beviamo il Casavecchia San Laro sempre prodotto dall’azienda agricola le Fontanelle. Un vino spettacolare che fa fermentazione di 10/12 giorni in tini di legno e un affinamento in botti di rovere da 15 a 18 mesi. Un rosso incredibile che denota grande personalità, che si presta benissimo all’invecchiamento.

Maialino e pancetta alla brace con salsa di papaccelle
Maialino e pancetta alla brace con salsa di papaccelle

Come contorno scegliamo delle patate fresche tagliate e fritte al momento.

Patate tagliate al momento e fritte
Patate tagliate al momento e fritte

Noi Templari del Gusto siamo un po’ così, a volte ci prendono delle voglie culinarie improvvise. Visto che siamo in pieno periodo di castagne, e nel periodo dell’Evento Casavecchia e Castagne che si fa ormai da oltre 10 anni all’Agriturismo Le Fontanelle, facciamo una richiesta specifica a Pasquale. Vorremmo un po’ di castagne, ed eccoci accontentati. Che bontà….

Castagne e San Laro
Castagne e San Laro

Siamo davvero sazi e soddisfatti. Saltiamo il dolce (nostro malgrado), ci concediamo un paio di giri di liquorino all’alloro (di loro produzione). Assaggiamo la fantastica grappa di Casavecchia fatta da Franco il fratello di Pasquale e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 32 euro a persona.. Fantastico il rapporto qualità prezzo.

Non possiamo che confermare quanto di bello abbiamo scritto in passato sull’Agriturismo Le Fontanelle a Pontelatone. Questo è un luogo dove esiste davvero il “culto” del territorio, dove mangiare bene e gustare pietanze e prodotti della loro azienda agricola ma anche di piccoli e validi produttori locali. Qui come scritto anche altre volte c’è una sorta di “genius loci”, l’anima di un luogo. Il tutto si traduce in una cucina che non delude mai le attese. Meraviglioso lo sformato di patate e ortica selvatica, notevole lo sformato di broccoli e salsicce con il suo sapore contadino, sempre una certezza la zuppa di cipolle delle Fontanelle. Super le tagliatelle con il ragù di maialino nero casertano. Agnello alla brace da ricordare, il tutto accompagnato da vino eccellente. Il Casavecchia prodotto da loro (Petronilla e San Laro) racconta meglio di tante parole un territorio (l’area trebulana) che va scoperto e gustato. Ci rivediamo presto, alla prossima Pasquale. L’Agriturismo Le Fontanelle a Pontelatone è una tappa imperdibile. Consigliatissimo. Parola dei Templari del Gusto.

 

Agriturismo Le Fontanelle
Via Salomoni n. 14
Pontelatone (Ce)
Tel. 0823 65 92 63 – 347 29 26 204 – 347 71 05 566
Visita il sito web dell’Agriturismo Le Fontanelle

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 17 Novembre 2021 08:36

Maialumeria. Mugnano del Cardinale (Av)

Siamo tornati a distanza di un paio di mesi da Maialumeria, questo indirizzo non ha mai deluso le nostre aspettative. L’ultima volta che siamo stati qui avevamo notato la novità, ossia l’introduzione del forno e della pizzeria. Ci eravamo ripromessi di passare a provare la loro pizza ed eccoci qui. Siamo a Mugnano del Cardinale nel baianese. Arrivare qui è molto semplice, siamo a pochi Km dall’uscita Baiano della A-16 Napoli – Bari. Maialumeria (il nome dice tutto) è un locale che esalta sua maestà il maiale, nato grazie all’intuizione di Simone Schettino, la sua famiglia da anni produce ottimi salumi, il concept creato da lui è davvero intrigante.

Maialumeria Mugnano del Cardinale Ode al maiale
Maialumeria. Mugnano del Cardinale - Ode al maiale

Maialumeria è sia un market dove acquistare prodotti di qualità, prodotti bio, salumi e formaggi, ma qui puoi concederti anche un aperitivo con uno stupendo tagliere e un calice, puoi pranzare o cenare. Le proposte di cucina sono notevoli e la carne è meravigliosa, ma come detto l’offerta gastronomica adesso è davvero completa grazie all’introduzione della pizzeria.
Entrando l’impatto è sempre notevole, a sinistra c’è il forno con l’angolo “Pizzeria”. Ci sono un centinaio di coperti, il locale è spazioso. L’arredo è curato, domina il legno, sempre bella da vedere la cucina a vista per non parlare del bellissimo banco con la vetrina dei salumi e dei formaggi. E’ Sabato sera, il locale è strapieno, arriviamo all’orario previsto e dopo pochissima attesa ci accompagnano al nostro tavolo.
Come sempre diamo uno sguardo al menù, ci concentriamo chiaramente sul menù pizza. Ci sono poco meno di 40 proposte suddivise tra “pizze classiche”, le pizze con i salumi e le pizze contemporanee del pizzaiolo Giuseppe Russo con ingredienti, abbinamenti e farciture davvero ben studiate.
Prima delle pizze ci concediamo qualche peccatuccio. Ma insomma, sei da Maialumeria, non lo gusti un bel tagliere? Noi optiamo per il tagliere Maialumeria con un commovente prosciutto di Parma DOP 24 mesi, una spettacolare pancetta artigianale, coppa artigianale e salame Napoli. Come formaggi il sempre gradito formaggio Brie, la toma, il pecorino sardo sapido e pastoso e sua maestà pecorino bagnolese accompagnati da miele e confettura alla pera. Il tagliere Maialumeria è sempre una garanzia. La qualità dei salumi e formaggi è super.

Tagliere Maialumeria
Tagliere Maialumeria

Prima delle pizze ecco anche delle coccole fritte un “cuoppo fry”, crocchè di patate, una buonissima frittatina cacio e pepe, un delizioso croccante di salsiccia e friarielli e chips di patate tagliate e fritte al momento. Il fritto è asciutto, leggero, non unto. La cosa che ci è piaciuta di più decisamente il croccante di salsiccia e friarielli. Una bomba….

Cuoppo Fry
Cuoppo Fry

Ma siamo venuti qui soprattutto per le pizza. E che pizza sia. Prendiamo una marinara con pomodoro San Marzano D.O.P, origano, aglio, olio extravergine di oliva e basilico. Morbidissima, fragrante, con un profumo inebriante.

La Marinara
La Marinara

Ecco un’altra pizza classica, l’ortolana con fior di latte, provola, melanzane a funghetto, peperoni, zucchine, scaglie di cacioricotta, olio extravergine di oliva e basilico. Anche qui ci colpisce l’impasto davvero leggero, e poi ho trovato fantastico l’abbinamento con le scaglie di cacioricotta che donano sapidità e un non so che di rustico a questa pizza tradizionale.

Ortolana
Ortolana

Chiudiamo la nostra degustazione di pizza con la maialina, qui la protagonista è la vera porchetta di Ariccia I.G.P, e poi le patate a fette al forno, provola, fior di latte e basilico. Una vera esplosione di gusto, che cosa era quella porchetta che letteralmente si scioglieva in bocca…

La Maialina
La Maialina

Abbiamo trovato un impasto indiretto realizzato con un prefermento, ossia con un preimpasto che viene preparato in questo caso dalle 16 alle 20 ore prima dell’impasto finale. In questa operazione c’è tutta la maestria e la passione del pizzaiolo Giuseppe Russo. Il risultato è una pizza soffice, leggera, ma al contempo fragrante e saporita. L’idratazione è poco inferiore al 75%, il peso dei panetti arriva a 270/275 gr.
Di grande qualità i prodotti utilizzati per topping e farcitura. Nota di merito per i salumi (ma è ovvio, siamo da Maialumeria). Questa pizza ci ha davvero sorpreso, complimenti.

Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto con prefermento
- Grande qualità dei prodotti usati per topping e farciture
- Servizio veloce e professionale
- Corretto rapporto qualità prezzo

Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma come indirizzo sicuro. Da non perdere se ami la carne, i salumi e i formaggi, ma sorprendente e da provare anche la pizza. Il pizzaiolo Giuseppe Russo è umile e capace, poche chiacchiere e tanto lavoro.
L’intuizione del patron di Simone Schettino, ossia la scelta di introdurre la pizza nella proposta gastronomica di Maialumeria si sta rivelando vincente. Eravamo curiosi si provarla, prova decisamente superata. Buono anche il rapporto qualità – prezzo (marinara a € 5, margherita a € 5,50). Servizio preciso e abbastanza veloce (visto e considerato che siamo stati da loro il Sabato sera con il locale strapieno). Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma indirizzo da segnare in agenda, anche per la pizza. Garantiamo noi.

 

 

Maialumeria
Corso Europa n. 4
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7268
Visita la pagina FB di Maialumeria

Pubblicato in Campania
Sabato, 06 Novembre 2021 08:24

Bacalajuò Experience. Nola (Na)

Ho sempre avuto un debole per certi locali gestiti da chi con passione e ostinazione porta avanti le tradizioni di famiglia. Se poi si ha la capacità di far rivivere le tradizioni adattandole ai tempi e guardando al futuro, allora la mia ammirazione si accompagna alla compiaciuta meraviglia. E’ un po’ quello che ho provato fermandomi a cena da Bacalajuò Experience Restaurant a Nola, la nuova creatura di Luigi Esposito. Luigi è il degno erede di una famiglia che da quattro generazioni importa direttamente stoccafisso e baccalà. Al principio la storia ebbe inizio a Somma Vesuviana, poi ad Acerra in Piazza Castello. Negli anni il Gruppo Esposito ha raggiunto livelli altissimi, e oggi è tra i leader nell’importazione, lavorazione e messa in commercio di pesci conservati.
Dopo la felice intuizione di Bacalajuò ad Acerra, locale nato sull’onda (è il caso di dirlo) dell’attività di famiglia e che negli anni ha dato grandi soddisfazioni, Luigi ha scommesso su un progetto nuovo, stavolta non nella città di Pulcinella, ma in quella dei “Gigli”, Nola. Bacalajuò Expercience Restaurant è un vero gioiello che si propone di presentare in una chiave “moderna” il baccalà e i piatti della tradizione senza però discostarsi troppo dalle origini.

Bacalajuò Experience Insegna esterna
Bacalajuò Experience - Insegna esterna

Siamo in Via De Sena, parcheggiamo l’auto a pochi passi dal locale ed entriamo. Ci accompagnano al nostro tavolo prenotato per tempo. Siamo in due. Il locale all’interno è molto gradevole, semplice ma curato l’arredo, ben studiata l’illuminazione, belle e particolari le pareti rivestite in tufo giallo. Sicuramente d’effetto la cucina a vista in fondo alla sala dove si vedono gli chef e la brigata di cucina all’opera.
Ci portano il menù e nell’attesa arriva un particolare entreé di benvenuto: wafer al nero di seppia con mantecato di baccalà con polvere di aglio nero e pomodorini. Davvero un inusuale e gradito incipit.

Entreè
Entreè

Intanto diamo un attento sguardo al menù. C’è davvero da divertirsi con antipasti, primi e secondi tutti con un comune denominatore: il baccalà. Ci sono proposte legate alla tradizione e altre più creative. Tra i secondi fa capolino anche lo stoccafisso proposto in cassuola, con patate o all’insalata. Oltre a tre proposte di dessert anche questi di loro produzione.
Intanto ordiniamo da bere una minerale e due calici di Fiano del Sannio di Tenuta La Fortezza di Torrecuso, ottenuto da uve Fiano in purezza, di un bel colore giallo paglierino, con sentori di frutta gialla e buon corpo e struttura. Ottima scelta per accompagnare la nostra cena. Cominciamo con gli antipasti. Ecco un commovente carpaccio di baccalà con gelée di olive bianche, prezzemolo, erba cipollina, acciughina, limone e pomodori secchi. Un vero spettacolo di freschezza e sapore. Quando si dice tradizione …

Carpaccio di baccalà
Carpaccio di baccalà

Poi ecco due meravigliose polpette di baccalà con crema di scarole. Le polpette erano divine e la crema di scarole perfetta come abbinamento. 

Polpetta di baccalà
Polpetta di baccalà

Ma l’effetto wow si amplifica con la parmigiana di baccalà. La suadente melanzana avvolge il baccalà con la sua tenue nota sapida, a rendere equilibrato il tutto il pomodoro e la morbida e gustosa stracciata di bufala. A questo piatto manca solo la parola. Provare per credere….

Parmigiana di Baccalà
Parmigiana di Baccalà

Gli antipasti sono stati notevoli ma siamo curiosi di provare i primi che abbiamo scelto. Ecco gli spaghetti alla Nerano con crudo di baccalà alla menta. Semplicemente favolosi. Perfetta la cottura della pasta, gustose le zucchine, una cremina resa ancora più saporita dal provolone del Monaco e dal basilico, il tutto accompagnato dal crudo di baccalà alla menta. Una dadolata di puro piacere.

Gli spaghetti alla Nerano con crudo di baccalà alla menta
Gli spaghetti alla Nerano con crudo di baccalà alla menta

L’altro primo che abbiamo scelto è uno dei piatti “cult” di Bacalajuò, uno dei piatti simbolo di Casa Esposito: le linguine alla Don Gaetano. Piatto dedicato alla figura di Gaetano Caporale, medico e storico di Acerra.
Semplice come concetto questo piatto è una poesia capace di esaltare all’ennesima potenza il sapore del baccalà. Dentro c’è l’aglio, la polvere di capperi e olive, il pomodoro arrostito in polvere, un profumatissimo olio allo zenzero e naturalmente il Re, il baccalà, messo a crudo. Per la serie “come rendere moderna la tradizione”. Un piatto sapido il giusto, gustoso, appagante, in poche parole, uno spettacolo. Complimenti.

Linguine alla Don Gaetano
Linguine alla Don Gaetano

Stasera vogliamo anche provare due secondi. Ci muoviamo nel solco della tradizione con due piatti simbolo. Il baccalà arrostito, il “mussillo” qui è servito con purea di topinambur, jus di funghi arrosto e cardoncello alla soia. Meraviglioso il baccalà davvero di ottima fattura.

Baccalà arrostito con purea di topinambur jus di funghi arrosto e cardoncello alla soia
Baccalà arrostito con purea di topinambur, jus di funghi arrosto e cardoncello alla soia

E poi il mussillo di baccalà fritto con papaccelle. Bella la presentazione del piatto e il baccalà fritto a tocchetti, quasi un moderno finger food da accompagnare alla salsa e alle papaccelle. Ho trovato la frittura semplicemente perfetta, asciutta, saporita, non unta.

Mussillo di baccalà fritto con papaccella
Mussillo di baccalà fritto con papaccella

Siamo davvero sazi. Saltiamo nostro malgrado il dolce, prendiamo due amari e il conto. Paghiamo per la nostra cena 50 euro a testa. Rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto.

Dobbiamo fare i complimenti a Luigi Esposito per questa sua nuova scommessa che a parer nostro risulterà vincente. Bacalajuò Experience Restaurant a Nola è davvero un gioiello. Questo luogo è un santuario gastronomico che celebra ed esalta il baccalà e si propone di presentarlo in una veste “moderna” ma che risulta fortemente legata alla tradizione. Bello e curato il locale, essenziale ma elegante la mise en place. Il servizio in sala è preciso e veloce. Il team messo in piedi da Luigi è composto da ragazzi giovani ma pieni di passione e talento. In cucina ci sono Cuono Catapano e Raffaele Puopolo che danno sfoggio della loro bravura, il maitre è Roberto Ricchezza. A dirigere l’orchestra Luigi Esposito vero “Deus Ex Machina” di Bacalajuò. Spettacolare il carpaccio di baccalà, meravigliosa la parmigiana di baccalà, indimenticabili gli spaghetti alla Nerano con crudo di baccalà, inimitabili le linguine alla Don Gaetano, commovente il mussillo fritto. Torneremo per provare altre proposte, come gli spaghetti con baccalà e friarielli e i dolci. Bacalajuò Expercience a Nola entra a pieno titolo e merito nella nostra “guida on line” degli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Se ami il baccalà, qui trovi davvero proposte eccellenti. Garantiamo noi.

 

Bacalajuò Experience
Via M. De Sena n.103
Nola (Na)
Tel. 366 7180590
Visita la pagina Fb di Bacalajuò Experience

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