Campania

Mercoledì, 23 Ottobre 2019 13:21

Le Seadas o Sebadas sarde (dolce tipico)

Ecco la ricetta delle Seadas o Sebadas, dolci tipici della tradizione sarda e tipica in particolare del nuorese. Un omaggio ad una regione meravigliosa come la Sardegna

Quella che vi propongo è una ricetta alla quale sono particolarmente affezionata.
Perché mi riporta alla mente tanti ricordi e affetti. Mi rivedo bambina accanto a mia madre, nuorese doc, chemi spiegava come si preparano le seadas.  Rivedo quei gesti, quella sapienza delle mani, quell’esperienza che contribuivano a rendere unico e speciale questo dolce tipico della Sardegna.
Una sorta di “raviolone” fritto farcito di formaggio da accompagnare rigorosamente con miele di corbezzolo, dalla tipica nota amarognola, e di castagno, dal gusto intenso.
Va detto che c’è chi non disdegna una generosa spolverata di zucchero per creare il contrasto dolce con il sapido del formaggio.
Per fare le seadad, o sebadas, la ricetta è semplice ma c'è qualche accorgimento da seguire.
Premetto che si possono realizzare sia con il formaggio “crudo” (basterà grattugiarlo) sia con il formaggio cotto e quindi lavorato.
Questa che vi propongo è la ricetta con il formaggio cotto, esattamente come la faceva mia madre.

Seadas - Dolce tipico Sardo

Ingredienti
Per la “pasta violada”:  
- 500 gr  semola di grano duro
- 3 cucchiai di strutto
- un pizzico di sale
- un bicchiere di acqua tiepida  (qb). 

Ripieno:
- 400 gr di  formaggio fresco, meglio se di pecora (primo sale)
- 20 gr di semola rimacinata di grano duro
- La scorza di un limone
- 100 gr di acqua

Per friggere:
- olio evo

Per condire:
- Miele di castagno o corbezzolo (qb)

Seadas con Miele

Preparazione:
Preparate la pasta  mischiando semola e strutto, aggiungete acqua q.b., fino ad ottenere una pasta liscia e morbida che farete riposare per almeno mezz’ora.
Passiamo ora al formaggio. Come detto, questa è la  ricetta con il formaggio cotto.
Tagliatelo a dadini e ponetelo in una ciotola, coperto da un canovaccio, per qualche giorno. Con tre o quattro giorni di stagionatura diventerà più acido e fonderà meglio.
Per capire quando è pronto, basta prendere un dadino di formaggio e passalo sulla fiamma. Se fila, è fatta.

In un tegame capiente ponete il formaggio con la scorza di un limone (o di un 'arancia se preferite), acqua e un pizzico di sale, fatelo sciogliere a fiamma dolce. Se l’impasto risulta acquoso aggiungete la semola.

A questo punto, rovesciatelo su una base inumidita (una teglia da forno andrà benissimo) e create con l’aiuto di un coppapasta le formine che saranno il cuore delle vostre seadas.
Lasciate raffreddare.
Per la dimensione consiglio un diametro di circa 6/7 cm, ma in realtà potete farli anche molto più grandi o più piccoli, in versione, finger food.
Prendete l’impasto e stendetelo finemente. Tagliate dei dischi e ponete al centro il formaggio. Ricoprite e chiudete avendo cura di eliminare l’aria premendo bene i bordi.
Taglia con l’aiuto della rotella.
In una capiente padella friggete le vostre seadas in abbondante olio evo e condite a piacere. Miele o zucchero.
Nel caso non voleste cuocere il formaggio, basterà grattuggiato e metterne una generosa cucchiaiata al centro del dischetto di pasta.

Seadas - Presentazione

Buon appetito!

Pubblicato in Dolci

La mitica polacca aversana. Il dolce tipico di Aversa. Siamo andati alla Pasticceria Mungiguerra, storica realtà dove questo dolce si fa dal lontano 1926. Una storia tutta da raccontare....

Per la nostra rubrica “Storie di Gusto”, ho fatto tappa ad Aversa, sono qui per scoprire i segreti di un dolce molto amato e buonissimo che chi vive qui e nei comuni limitrofi conosce molto bene: la polacca aversana.
Si tratta di un dolce basso, tondo nella forma, due dischi di morbida pasta (fatto con un impasto che è una via di mezzo tra pasta brioche e pasta sfoglia di un cornetto), ripiena di squisita crema pasticcera e amarene sciroppate.

La Polacca di Mungiguerra. Aversa (Ce) – Dettaglio
La Polacca di Mungiguerra. Aversa (Ce) – Dettaglio

Siamo andati alla Pasticceria Mungiguerra, storica realtà dove questo dolce si fa dal lontano 1926 quando Nicola e Maria Mungiguerra aprirono l’omonima pasticceria che si trovava in Via Garibaldi. Nicola e Maria reinterpretarono un dolce proveniente dall’Est europeo (probabilmente dalla Polonia, e da ciò deriverebbe il suo nome). La ricetta di questo dolce fu donata loro da una suora. Nacque così la polacca che i loro figli Antonio e Franco hanno continuato a produrre e così ancora oggi i nipoti Enrico e Nicola. Insomma la tradizione di famiglia continua (per fortuna) e oggi si può gustare questo dolce così come lo si faceva nel lontano 1926.

La polacca di Mungiguerra. Dettaglio ripieno
La polacca di Mungiguerra. Dettaglio ripieno

Qui c’è un uso di ingredienti e prodotti selezionati di grande qualità, c’è un’attenzione maniacale a tutte le fasi di lavorazione e produzione. Ho provato la polacca e ho avuto modo di apprezzarla in pieno, è un dolce eccezionale nella sua semplicità, morbida, goduriosa, generosa con la sua farcitura, fragrante, appagante. Un dolce che nel tempo ha conquistato consensi ed estimatori (pare lo amassero molto anche l’ex presidente della Repubblica Giovanni Leone e il dott. Umberto Agnelli). Ho chiesto a Nicola di raccontarci un po’ questo dolce, e ci ha svelato un po’ il segreto (grazie al fratello Enrico che è il pasticciere): lavorazione sapiente, spessore della sfoglia e cottura. A questo si aggiunga una crema pasticcera profumata e fatta a regola d’arte et voilà ! Chi lo assaggia difficilmente può farne a meno.

Nicola Mungiguerra con Brian Liotti
Nicola Mungiguerra con Brian Liotti

Alla Pasticceria Mungiguerra troverete anche altre varianti della “polacca”, una interessante con il ripieno della sfogliatella napoletana e un’altra molto stuzzicante con ripieno al pistacchio.

Polacca al pistacchio
Polacca al pistacchio

Grazie a Nicola Mungiguerra per la gentilezza e la disponibilità.
La polacca è un’altra interessante scoperta, un altro dolce entrato di diritto nelle nostre “Storie di Gusto”. Questo è un ottimo indirizzo dove gustarla nel segno della tradizione.


Pasticceria Mungiguerra
Via Salvo D’Acquisto
Aversa (Ce)
Tel. 081 502 0064
Visita il sito web della pasticceria Mungiguerra

Pubblicato in Storie di Gusto

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