Marche

La “Voria” in dialetto è il vento, quel vento che a Cairano soffia quasi sempre e contribuisce a rendere ancora più magico questo paese, quasi arrampicato su una rupe. Siamo in Irpinia, a pochi km da Calitri, dal lago di Conza e dal confine con la Basilicata. Cairano è un borgo da visitare senza fretta e che ti regalerà emozioni. Qui tutto sembra sospeso nel tempo, certi suoi scorci ti restano dentro, così come gli sguardi dei pochi abitanti che ti regalano sempre una parola e un sorriso. Questo è un borgo quasi ancestrale che parla all’anima e racconta storie passate e un presente che profuma di incanto. Nella parte più alta del paese, inserito alla perfezione nel suggestivo borgo biologico, progetto meraviglioso di rigenerazione urbana, c’è Voria Osteria.

Voria Osteria Cairano Ingresso
Voria Osteria. Cairano - Ingresso

Voria Osteria è il progetto ed anche il sogno  divenuto realtà dello chef Arcangelo Gargano, di sua moglie Pierangela e di tutto un team. Qui si porta avanti una sintesi perfetta di raffinata accoglienza, passione per il proprio lavoro ed un legame fortissimo con il territorio. Il tutto si traduce in proposte di cucina superbe, realizzate con prodotti del territorio, sempre freschi e selezionati, un'invidiabile tecnica e un'attenzione assoluta anche alla presentazione dei piatti.

Voria Osteria Cairano Particolare interno
Voria Osteria. Cairano - Particolare interno

Voria Osteria è un luogo fantastico, la location ti lascerà senza fiato, il locale come già ricordato, si inserisce alla perfezione nel borgo biologico di Cairano, le sale sono accoglienti, intime, calde, dominano i colori naturali, la pietra, il legno. Ogni dettaglio, arredo, oggetto sono stati scelti con cura e amore. Il resto lo fa il panorama davvero spettacolare, siamo infatti nella parte più alta del borgo e da qui sembra quasi di toccare i monti, le colline ed anche la vicina terra lucana.

Voria Osteria Cairano Dettaglio tavolo e panorama
Voria Osteria. Cairano - Dettaglio tavolo e panorama

Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Pinot Noir Rosé “Fallwind” di San Michele Appiano (St. Michael Eppan). Questo rosato ottenuto da uve Pinot Nero è un vino DOC dell’Alto Adige, è sorprendente di un bel colore rosa delicato, presenta sentori di frutti rossi, al palato è equilibrato, con una spiccata personalità. Si rivelerà un meraviglioso compagno per il nostro pranzo.

Pinot Noir Rosé Fallwind DOC della cantina St Michael Eppan
Pinot Noir Rosé Fallwind DOC della cantina San Michele Appiano (St Michael Eppan)

Diamo uno sguardo al menù. Vale la regola del quattro, infatti quattro sono le proposte di antipasti, quattro i primi, i secondi e i dessert. C’è la possibilità di optare per i percorsi degustazione dello chef (di quattro o sei portate con abbinamento di vini al calice). Noi scegliamo di ordinare “a la carte”. Intanto arrivano i pani e un entreé dello chef Arcangelo Gargano: una versione creativa di pane, pomodoro e mozzarella. Mollica di pane, acqua di pomodoro e spuma di mozzarella. Un entreé di benvenuto fresco e particolare.

Entreé dello chef Arcangelo Gargano
Entreé dello chef Arcangelo Gargano

Cominciamo con gli antipasti. La tartare di vitello con colatura di alici, il tuorlo d’uovo marinato ed il tartufo è una poesia. Un piccolo viaggio circolare che parte con la carne eccelsa, profumata, sublimata dalla sapida colatura di alici, il tuorlo d’uovo marinato è il plus di questo piatto che poi ritorna al territorio (e quindi il cerchio si chiude), grazie alla presenza delle lamelle di tartufo. Chapeau.

Tartare di vitello con colatura di alici tuorlo duovo marinato e tartufo
Tartare di vitello con colatura di alici, tuorlo d'uovo marinato e tartufo

Altra espressione del territorio irpino è il caciocavallo, in questo antipasto viene servito “in carrozza” come si fa con la mozzarella, appoggiato su un soffice letto di maionese "handmade" agli agrumi ed erbette di campo. Un piatto voluttuoso e gustoso.

Caciocavallo in carrozza maionese agli agrumi ed erbe di campo
Caciocavallo in carrozza con maionese agli agrumi ed erbe di campo

I primi che abbiamo scelto sono un vero tripudio. Due piatti di riso carnaroli con ortiche, scampi e barattiere. Questo risotto è bello da vedere e meraviglioso da gustare. Bello l’abbinamento degli scampi con le ortiche ma la chicca è la presenza del barattiere, un ortaggio pugliese a metà strada tra un melone e un cetriolo con proprietà incredibili ma soprattutto rinfrescante. Infatti la sua presenza donava una grande freschezza finale al piatto.

Riso carnaroli con ortiche scampi e barattiere
Riso carnaroli con ortiche, scampi e barattiere

Gli spaghettoni con pomodorini gialli e baccalà mantecato rientra a pieno titolo nella categoria di quei piatti che restano nella memoria. Di un buono con pochi eguali.

Spaghettoni con pomodorini gialli e mantecato di baccalà
Spaghettoni con pomodorini gialli e mantecato di baccalà

Le orecchiette di grano arso, scarola, burrata e pane alle acciughe è un altro piccolo capolavoro. Perfetta la cottura della pasta, perfetto anche il matrimonio tra gli ingredienti. Scarola, burrata e pane alle acciughe creano una sinfonia di gusto e un equilibrio assoluto: il sentore quasi amarognolo della scarola, la morbida burrata e la nota sapida del pane alle acciughe che regala anche una piacevole croccantezza. Piatto da copertina.

Orecchiette di grano arso con scarola burrata e pane alle acciughe
Orecchiette di grano arso con scarola burrata e pane alle acciughe

Il nostro pranzo da Voria Osteria procede in modo fantastico, di tanto in tanto usciamo per goderci l’aria pura ed il panorama meraviglioso che si ammira dal borgo biologico di Cairano. Intanto arrivano i secondi che abbiamo scelto. L’agnello con cardoncelli e olio al prezzemolo è una solida certezza. Morbida e delicata la carne di agnello, piacevole la presenza dei tenaci e saporiti cardoncelli il tutto legato dall’olio aromatizzato al prezzemolo che esalta il tutto.

Agnello con cardoncelli e olio al prezzemolo
Agnello con cardoncelli e olio al prezzemolo

Prendiamo anche due piatti di baccalà al tegamino con pomodorini, capperi e olive taggiasche. Me lo sto ancora sognando questo baccalà, il suo profumo intenso..... e quel sughetto con i capperi e le olive che ci ha costretto alla “scarpetta”. Si lo so, non sarà elegante ma non potevamo esimerci.

Baccalà al tegamino con pomodorini capperi e olive
Baccalà al tegamino con pomodorini, capperi e olive

Intanto passa a salutarci Pierangela, la moglie di Arcangelo. Una donna colta, raffinata, innamorata di Cairano e di questo progetto: Voria. L’amore per questi luoghi lo si legge sul suo volto e lo si percepisce nel suo sguardo e nelle sue parole.
Non possiamo terminare il nostro pranzo senza un dessert. Scegliamo una ricotta con pesche e biscotto alle mandorle. Delicatissima e soave come una carezza...

Ricotta con pesche e mantecato alle mandorle
Ricotta con pesche e biscotto alle mandorle

E una superlativa millefoglie con crema pasticcera (super) e frutti di bosco.

Millefoglie con crema pasticcera e frutti di bosco
Millefoglie con crema pasticcera e frutti di bosco

Ci concediamo un giro di amari e chiediamo il conto. Siamo in quattro e per il nostro pranzo da Voria Osteria a Cairano paghiamo circa 57 euro a testa. Ho trovato il rapporto qualità – prezzo corretto e comunque adeguato al contesto e alla proposta di cucina.

Voria Osteria è uno di quegli indirizzi dove davvero puoi vivere un’esperienza. Qui tutto incanta, dal borgo biologico di Cairano con la sua struttura particolare, ai meravigliosi panorami con le verdi colline, le vallate e i monti che si stagliano all’orizzonte. Dal recupero superbo della parte più antica del paese in cui si inserisce il ristorante, alla location di Voria Osteria: un mix di raffinatezza, charme, cura dei dettagli e amore, fino alla cucina dello chef Arcangelo Gargano e della sua brigata. Una cucina che è una sintesi perfetta di tecnica, conoscenza, passione e amore per il territorio. Tra gli antipasti la tartare di vitello con colatura di alici, il tuorlo d’uovo marinato ed il tartufo è una meraviglia assoluta, gli spaghettoni con pomodorini gialli e baccalà mantecato sono il piatto che resta nella memoria, le orecchiette di grano arso con scarola, burrata e pane alle acciughe sono un piccolo compendio di bontà. Tra i secondi il baccalà al tegamino con pomodorini, capperi e olive taggiasche mi ha conquistato. Ottimi anche i dolci. Pierangela poi è una meravigliosa padrona di casa, la sua squisita accoglienza e quella del personale sono senza eguali. Il personale è professionale e veloce, il servizio è impeccabile. Ho trovato fornita e curatissima anche la carta dei vini. Voria Osteria a Cairano a parer mio è un “diamante culinario” di inestimabile valore. Eccellenza irpina.

 

 

 

Voria Osteria
Via S. Leone, n.99
Cairano (Av)
Tel. 347 7032260
Visita il sito web di Voria Osteria

Pubblicato in Campania

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