Siamo in Irpinia, precisamente a Castelfranci, suggestivo borgo della Valle del Calore che si trova su una collina circondato da ricchi vigneti e uliveti. Questo è un territorio fortunato e fertile, naturalmente la produzione di vino e olio sono tra i caratteri distintivi di questo luogo, il cui centro storico regala interessanti edifici e testimonianze del passato, come Palazzo Vittoli. Questa meravigliosa dimora storica risale al 1818 come si può leggere sul portale all’ingresso. Palazzo Vittoli è la perfetta location per eventi e momenti da ricordare, grazie alla struttura, al verde che lo circonda, alle sale eleganti e raffinate dove si respira il passato. Qui si può anche pernottare, ci sono infatti 3 suite arredate con gusto e cura dei particolari. Ma Palazzo Vittoli ha anche un ristorante fantastico, dove poter gustare una cucina irpina presentata con un tocco di modernità ma senza tradire le radici.
Noi siamo stati qui a pranzo e siamo capitati nel giorno in cui si celebrava un "must irpino" ossia la maccaronara, pasta tipica della zona preparata ancora come tradizione vuole. Ci accomodiamo al nostro tavolo e diamo un’occhiata al menù. C’è la possibilità di optare per 3 percorsi degustazione (di tre, quattro o sei portate) oppure si può ordinare alla carta. Ci sono ben otto proposte di antipasti, una sezione dedicata alla maccaronara con quattro proposte, sei primi tre secondi e tre dessert. La cosa che balza all’occhio è la presenza costante dell’Irpinia con prodotti e materie prime di questo territorio meraviglioso (dai salumi irpini, al pecorino Carmasciano, al tartufo nero, per citarne qualcuno). In attesa di ordinare ecco il benvenuto dello chef: crocchè di patate con fonduta di pecorino Carmasciano e polvere di mortadella, davvero spettacolare soprattutto la fonduta di Carmasciano che si sposava a meraviglia con il crocchè.
Crocchè di partate con fonduta di pecorino Carmasciano e polvere di mortadella
Da bere prendiamo una minerale e una bottiglia di Fiano Casefatte dell’Azienda agricola Boccella, un bianco ricco di personalità con sentori di agrumi e pesca. Al palato questo Fiano mostra un bel corpo e un finale lungo e sorprendente. Come antipasti cominciamo da un piatto della tradizione, il mitico baccalà alla Pertecaregna servito su vellutata di scarola all'irpina e polvere di peperone crusco. Lo chef Antonio Guerriero è stato bravissimo a dare alla proposta una nuova veste e a presentare questo piatto tipico irpino in un modo creativo e accattivante. Interessante l’abbinamento con vellutata di scarola. Il peperone crusco altro ingrediente immancabile nel baccalà alla Pertecaregna è presente ma in polvere. Giusto per dargli il sapore e non discostarsi troppo dalla ricetta originaria.
Baccalà alla Pertecaregna su vellutata di scarola all'irpina e polvere di peperone crusco
L’altro antipasto è davvero particolare, un cestino di pasta sfoglia con yogurt di Carmasciano fave e pancetta irpina. Anche qui c’è il territorio grazie alla presenza della pancetta irpina ma soprattutto del Carmasciano servito a mo’ di yogurt. Idea geniale….
Cestino di pasta sfoglia con yogurt di Carmasciano fave e pancetta irpina
Visto che c’era in carta la sezione dedicata alla maccaronara, decidiamo di gustarla, in due diverse verioni. La classica maccaronara al ragù irpino della tradizione. Buonissimo il ragù, bello tirato, fatto come si deve.
Maccaronara al ragù irpino della tradizione
E poi una spettacolare e cremosa maccaronara al tartufo nero di Bagnoli e fonduta di Carmasciano.
Maccaronara al tartufo nero di Bagnoli e fonduta di Carmasciano
Decidiamo anche di prendere un secondo da dividere: lombatina di vitello sfumata al Fiano con salsa in agrodolce e mousse di patata. La lombatina di vitello era spettacolare, morbida e gustosa.
Lombatina di vitello sfumata al Fiano con salsa in agrodolce e mousse di patata
Chiudiamo con due dessert, una pasta sfoglia con crema, amarena e Don Fa (vino fortificato e aromatizzato alle foglie di amarena). Divino.
Pasta sfoglia con crema amarena e Don Fa
E una ricotta mantecata su frolla alla cannella e granella di pistacchio. Questo dolce mi ha rapito, grazie alla gustosa ricotta di capra locale lavorata dallo chef in modo sublime.
Ricotta mantecata su frolla alla cannella e granella di pistacchio
Facciamo un giro di amari e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Palazzo Vittoli Ristorante poco più di 50 euro a persona. Fantastico davvero il rapporto qualità – prezzo.
Palazzo Vittoli Ristorante a Castelfranci è un piccolo gioiello. La location è unica, si tratta infatti di una dimora storica datata 1818, inserita nel cuore del borgo, ideale per eventi, momenti da ricordare e dove si può anche pernottare grazie alle 3 suite raffinate e curate in ogni dettaglio. Il Ristorante splende di luce propria grazie alla bravura del giovane chef Antonio Guerriero, capace di dare un abito nuovo e creativo ai piatti della tradizione irpina. Buona e fornita la carta di vini, in prevalenza irpini. Il servizio è impeccabile. Fantastico il rapporto qualità – prezzo. Palazzo Vittoli Ristorante entra nella nostra guida sul web degli indirizzi da non perdere. Fantastica scoperta. Garantiamo noi.
Palazzo Vittoli – Ristorante
Via Roma, n.28
Castelfranci (Av)
Tel. 347 981 1798
Visita il sito web di Palazzo Vittoli