Abruzzo

Domenica, 02 Febbraio 2020 16:54

Osteria Summa Terra. Somma Vesuviana (Na)

Nel nostro viaggio alla ricerca degli indirizzi da non perdere siamo a Somma Vesuviana, senza ombra di dubbio è uno dei comuni più interessanti di tutta l’area vesuviana. Somma ha origini molto antiche (da queste parti pare sia morto l’Imperatore Cesare Augusto) ed è un comune che mantiene orgogliosamente vive tradizioni contadine che resistono al tempo. Abbiamo scelto per cena l’Osteria Summa Terra.

Osteria Summa Terra Particolare sala interna
Particolare sala interna

Siamo proprio accanto alla bella Chiesa (e al complesso Monumentale) di Santa Maria del Pozzo, un vero gioiello architettonico. Qui trovare posto per l’auto non sarà mai un problema (c’è spazio e parcheggio a volontà). La prima cosa che colpisce dell’ Osteria Summa Terra è la location: siamo in pratica all’interno del Museo della Civiltà Contadina “Michele Russo”, uno spazio suggestivo dove ci si immerge nelle antiche tradizioni rurali e contadine potendo ammirare oggetti e utensili antichi legati al nobile lavoro nei campi. Un luogo che ha qualcosa di ancestrale e che colpisce il visitatore trasportandolo in una realtà antica e sincera. Due sale interne e tanto spazio esterno (immaginiamo sia piacevole pranzare con la bella stagione all’aperto). Alle pareti oggetti e utensili di vita contadina. Arredo semplice ma curato, nel complesso un’atmosfera calda e accogliente.

Osteria Summa Terra Sala interna
Osteria Summa Terra Sala interna

Solito sguardo al menù e alla proposta gastronomica. Un vero trionfo della cucina contadina e del territorio: verdure, prodotti del territorio (molti presidi slow food) e chiaramente sua maestà il baccalà, del resto siamo a Somma Vesuviana la patria del baccalà. L’Osteria aderisce all’alleanza Slow food dei cuochi il cui impegno primario è garantire l’uso in cucina di materie prime di qualità, raccontare l’origine dei prodotti e dei produttori. Si può ordinare a la carte ma c’è anche la possibilità di scegliere un menù tutto dedicato al baccalà. Noi ordiniamo “a la carte”. Da bere prendiamo una minerale e una bottiglia di Ponte Pellegrino Pallagrello Nero Terre del Volturno IGP, un discreto rosso di buon corpo e bella nota fruttata.

Ponte Pellegrino Pallagrello Nero Terre del Volturno IGP
Ponte Pellegrino Pallagrello Nero Terre del Volturno IGP

Intanto ci arriva il pane di San Sebastiano al Vesuvio fatto con il criscito, ossia acqua, farina e parte dell’impasto delle precedenti infornate, lasciato a fermentare per oltre dieci ore. Un pane spettacolare..

Pane di San Sebastiano al Vesuvio
Pane di San Sebastiano al Vesuvio

Optiamo come antipasto per un percorso degustazione di baccalà in cotture e abbinamenti diversi. Si comincia con tartare di baccalà al lime con una ganache di albicocche “pellecchiella”e brodo di polpo. Fresco, suadente, aromatico, buonissimo con il pepe rosa in grani che ben si sposava con il sapore delicato e sapido del baccalà, sorprendente l'abbinamento con l'albicocca pellecchiella. Ottimo inizio…

Tartare di baccalà
Tartare di baccalà

L’antipasto prosegue con una proposta spettacolare: baccalà scottato con crema di peperoni arrostiti, polvere di olive, crena di latte e pancetta croccante. Ho trovato questa proposta incredibile, buonissimo il baccalà, compatto, sapido, perfetto l’abbinamento con la crema di peperoni e la polvere di olive, intrigante la nota croccante della pancetta.

 Baccalà scottato con crema di peperoni arrostiti polvere di olive crema di latte e pancetta
Baccalà scottato con crema di peperoni arrostiti polvere di olive crema di latte e pancetta

Non poteva mancare poi il baccalà fritto proposto su su crema di zucca, chips di carote e cacao. Frittura non unta, asciutta, interessante l’abbinamento con il sentore dolce della crema di zucca.

Baccalà fritto su vellutata di zucca e chips di carota
Baccalà fritto su vellutata di zucca e chips di carota

L’antipasto tutto a base di baccalà ci ha convinto. Abbiamo trovato un’ottima materia prima, di ottima qualità il baccalà cucinato e preparato a dovere in proposte non banali e decisamente interessanti. Complimenti.
La nostra serata prosegue alla grande. Ecco i primi, due piatti di candele con ragù alla genovese di cipolla ramata di Montoro, polpo e pomodoro secco. Le candele non spezzate vengono servite intere e sono belle anche da vedere. Buonissima la genovese.

Candele con ragù alla genovese di cipolla ramata di Montoro e polpo
Candele con ragù alla genovese di cipolla ramata di Montoro e polpo

L’altro piatto sono le eliche con crema di carciofi, pancetta e olio alla menta. Anche queste sono notevoli, delicata la crema di carciofi, interessante il connubio con la pancetta, profumato l’olio aromatizzato alla menta. Un gran bel primo piatto.

Eliche con crema di carciofi pancetta e olio alla menta
Eliche con crema di carciofi pancetta e olio alla menta

La nostra cena prosegue piacevolmente, intanto abbiamo preso anche due secondi: un calamaro con scarole e crema di latte. Molto buono.

Calamaro scottato con scarole e crema di latte
Calamaro scottato con scarole e crema di latte

E un commovente baccalà fritto con pastella al nero di seppia su una vellutata di carote con olive e capperi. Di ottima fattura il baccalà preparato a regola d’arte.

Baccalà in pastella di nero di seppia
Baccalà in pastella di nero di seppia

Siamo sazi e nostro malgrado siamo costretti a saltare il dolce. Prendiamo due amari e chiediamo il conto. Paghiamo in tre 32 euro a persona. Molto buono il rapporto qualità - prezzo.

L’Osteria Summa Terra a Somma Vesuviana vale certamente la visita. La location è caratteristica, calda e suggestiva. La struttura è adiacente alla bellissima Chiesa e al complesso monastico e monumentale di Santa Maria del Pozzo ed è inserita in pratica del Museo della Civiltà Contadina “Michele Russo”. La cucina è un vero trionfo del territorio vesuviano e campano: tradizioni contadine con prodotti di eccellenza (molti presidi slow food come la papaccella riccia tanto per citarne uno) e naturalmente il baccalà che da queste parti è il Re incontrastato. Uno dei loro punti di forza è la valorizzazione di piccoli e validi produttori locali con cui c’è un legame forte e diretto. Una cucina semplice ma di buon livello che in certo senso valorizza il rapporto con questa terra. Le proposte sono interessanti e ben presentate (ottimo davvero il baccalà). Il personale è gentile e garbato, buono il rapporto qualità prezzo, sicuramente da potenziare la carta dei vini. Nel complesso questo è un indirizzo molto interessante da consigliare e visitare. Parola dei Templari del Gusto. 

N.B. Attenzione l'Osteria Summa Terra è aperta il Giovedi a cena, il Venerdì a cena, il Sabato a pranzo e cena e la Domenica a pranzo.

 

Osteria Summa Terra
Piazza Santa Maria del Pozzo 1
Somma Vesuviana (Na)
Tel. 081 5318496
Visita il sito web dell’Osteria Summa Terra

Pubblicato in Campania
Lunedì, 08 Aprile 2019 14:17

Genovese di baccalà

Lo chef Vincenzo Nocerino ci presenta uno dei suoi “cavalli di battaglia”, un primo che trovate alla Locanda Nonna Rosa a Somma Vesuviana. Si tratta di una “genovese” di baccalà, chiaramente si tratta di una rivisitazione della genovese, perché non c’è la cottura (di ore ed ore) tipica delle cipolle che si fa nella classica genovese. Ma l’uso della cipolla abbinata al baccalà da vita ad un piatto incredibilmente buono. Scopriamo come si prepara …

Ingredienti:

– 400 gr di candele spezzate
– 300 gr di baccalà
– Un bicchiere di brodo vegetale (opzionale)
– 2 belle cipolle
– 2 cucchiai di parmigiano
– Basilico q.b.
– Olio extra vergine di oliva q.b.
– 1 bicchiere di vino bianco
– Pepe q.b.

Preparazione:

Mettere a cuocere la pasta in abbondante acqua salata, poi preparare il sugo in una pentola, con olio e cipolla tagliata a julienne, fare cuocere e appassire un po’ la cipolla, poi aggiungere il baccalà anch’esso tagliato a cubetti.
Soffriggere il tutto facendolo sfumare con un bicchierino di vino bianco e un mestolino di acqua di cottura della pasta (o un mestolo di brodo). Completare la cottura.
Quando la pasta è cotta, calarla nel nostro sughetto. Amalgamare il tutto con il parmigiano, una spruzzata di pepe, il basilico spezzettato e servire.

 

Locanda Nonna Rosa
Via Mercato Vecchio n.106
Somma Vesuviana (Na)
Tel. 339 583 4227
Visita il sito del ristorante Locanda Nonna Rosa

Pubblicato in Primi
Venerdì, 01 Marzo 2019 22:00

Locanda Nonna Rosa. Somma Vesuviana (Na)

Il trionfo del baccalà in ogni sua declinazione

E’ una piacevole serata, siamo un gruppo di 8 templari desiderosi di una nuova avventura culinaria. Decidiamo di cenare a base di baccalà e scegliamo Somma Vesuviana. Il baccalà (il merluzzo salato) e lo stoccafisso (o “stocco”, il merluzzo essiccato all’aria fredda), un tempo erano piatti poveri, oggi invece sono piatti per palati sopraffini e di grande interesse per chi ama la buona tavola.
Somma Vesuviana è per tradizione consolidata negli anni la patria incontrastata del baccalà: ci sono grandi aziende di importazione, lavorazione e vendita di questo pesce. Somma Vesuviana poi ha tra i suoi prodotti più importanti anche i fantastici pomodorini del “piennolo” e l’uva “catalanesca”, un tipo di uva bianca introdotta dagli spagnoli (proveniente dalla Catalogna) che si trova solo in quest’area e che qualche azienda della zona e contadino locale stanno cominciando a vinificare in purezza (il risultato è un vino bianco dolce e molto fruttato).
L’indirizzo scelto per cena è una nostra vecchia conoscenza. La Locanda nonna Rosa, in Via Mercato Vecchio, il regno dello chef Vincenzo Nocerino, colui che anni fa ci ha “rapito” con la sua genovese di baccalà. Siamo tornati anche per gustare di nuovo questo piatto meraviglioso, presente da sempre sul menù .
Parcheggiamo comodamente lungo la strada a pochi metri dal locale.
Si suona al campanello di una porta che sembra quella di una casa, ci accoglie Rosaria, gentile, affabile e sempre sorridente.
Abbiamo prenotato “miracolosamente” il nostro tavolo, ci accomodiamo. Il locale è minimale, arredato in maniera sobria, con gusto ed è chiaramente impostato su una filosofia del mangiare “lento”, dello slow food in modo da assaporare i dettagli, le sfumature. L’atmosfera è accogliente e curata.

Rosaria cura la sala insieme al personale, mentre in cucina c’è suo marito, lo chef Vincenzo Nocerino. I due formano una squadra affiatata e vincente. Diamo un’occhiata al menù, ci sono due proposte di menù degustazione ma scegliamo di ordinare “a la carte”. Ordiniamo da bere una minerale e vino bianco della casa da uve “catalanesca” (siamo a Somma Vesuviana of course !). Arrivano i loro pani...

I paniI pani

Prima dell’antipasto ci servono un graditissimo benvenuto: mini-tacos di baccalà con marmellata di cipolla rossa di Tropea.

mini tacos di baccalà con marmellata di cipolla rossa di TropeaMini tacos di baccalà con marmellata di cipolla rossa di Tropea

E un piccolo crocchè di patate e baccalà con polvere di friarielli. Notevole ….

Crocchè baccalà e patateCrocchè baccalà e patate

Scegliamo gli antipasti. Sei di noi optano per baccalà affumicato con spuma di ricotta aromatizzata al limone e mela annurca. Meraviglioso il baccalà, lavorato e curato con maestria con quel perfetto sentore di affumicato e la delicata spuma di ricotta al limone e mela annurca. Davvero un piatto di

baccalà affumicato con spuma di ricotta aromatizzata al limone e mela annurcabaccalà affumicato con spuma di ricotta aromatizzata al limone e mela annurca

Non da meno il baccalà con insalatina di rinforzo, giusto per tenerci nella tradizione. Davvero interessante questa reinterpretazione di un piatto tipico della tradizione natalizia partenopea, originale la scelta di presentare il baccalà in una polpetta bella croccante.

Baccalà con insalatina di rinforzoBaccalà con insalatina di rinforzo

Interessante lo stoccafisso cotto a vapore con zucca e patate. Nota di merito per la lavorazione e l’esecuzione, a dir poco perfette.

Stoccafisso con zucca e patatejpgStoccafisso con zucca e patate

La nostra cena prosegue ….
Decidiamo di gustare tutti un assaggio di linguine “Gerardo di Nola” con aglio, olio , peperoncino, stoccafisso, broccoli baresi e pane croccante al pomodoro. Un primo piatto ben strutturato ed equilibrato.

Linguine con aglio olio peperoncino stoccafisso broccoli baresi e pane croccante al pomodoroLinguine con aglio, olio, peperoncino, stoccafisso, broccoli baresi e pane croccante al pomodoro

Il non plus ultra lo raggiungiamo con le candele “Cavalier Cocco” alla genovese di baccalà. Pura poesia. Questo primo piatto è da sempre presente in carta e il perché è di facile comprensione. Già anni fa ci colpì, se possibile a distanza di tempo è addirittura più buono. Una genovese delicata, profumata, davvero da provare.

Genovese di baccalà Genovese di baccalà

Gustiamo anche un piatto di tortelli ripieni di baccalà con crema di friarielli e grana padano. Sorprendenti, anche questi decisamente apprezzati.

Tortelli ripieni di baccalà con crema di friarielli e grana padanoTortelli ripieni di baccalà con crema di friarielli e grana padano

La serata scorre via piacevolmente, sembra di essere a casa di amici. Rosaria in sala è sempre sorridente, premurosa ed è prodiga di consigli e attenzioni. Intanto Vincenzo Nocerino è all’opera ai fornelli e non smetterà di stupirci.
Passiamo al secondo. Optiamo tutti per lo stesso secondo: baccalà scottato in padella con carciofi, chips di patata viola e patata affumicata. Proposta commovente, baccalà bello compatto, giustamente sapido, saporito che ben si sposava con il purè di patata affumicata, e molto buono il tortino di sfoglie di patate abbinato.

 Baccalà scottato in padella con carciofi chips di patata viola e patata affumicataBaccalà scottato in padella con carciofi, chips di patata viola e patata affumicata

Siamo davvero sazi, non troviamo lo spazio per un dessert. Anche se dalla cucina ci servono un piccolo predessert : mousse al limone con crumble croccante.

Mousse al limone con crumbleMousse al limone con crumble

Poi un giro di amari, distillati e nocino. Caffè per tutti e conto! Per questa cena abbiamo pagato poco meno di 40 euro a testa, prezzo corretto se consideriamo la qualità delle portate, la certosina lavorazione ed esecuzione dei piatti e l’ottima materia prima.

Il ristorante Locanda Nonna Rosa è un porto sicuro per chi ama il baccalà. Qui lo potete gustare a livelli eccelsi in ogni sua declinazione. Lo chef Vincenzo Nocerino si conferma alla grande. La sua genovese di baccalà (tra le tante cose) è superlativa. Tutto comunque è di assoluto livello.
Vincenzo è un grande talento capace di lavorare e valorizzare questo prodotto come pochi.
Nota di merito per il personale gentile e professionale.
Corretto il rapporto qualità – prezzo. Indirizzo da non perdere, garantiamo noi.
Ci rivedremo presto.

 

Locanda Nonna Rosa
Via Mercato Vecchio 106
Somma Vesuviana (Na)
Tel. 339 583 4227
Il sito web del ristorante Locanda Nonna Rosa

 

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