Dopo qualche mese siamo tornati da N’ata Luna, cucina e caffè a Grottaminarda. Questo posto per noi rappresenta una certezza e poi eravamo curiosi di provare qualcuno dei piatti dello chef Andrea Raimo che da qualche settimana è all’opera qui.
La cosa che ci piace molto di N’ata Luna è anche l’atmosfera che si respira. Il locale è bellissimo come lo ricordavamo: spazioso, luminoso, con un arredamento studiato e particolare. Domina il legno, i colori chiari, stupendi i tavoli e le sedute volutamente un po’ vintage.
Nataluna Grottaminarda Sala e cantina
Bella musica di sottofondo e grande attenzione al cliente. Un luogo raffinato ma senza eccessi, e non troppo formale. Qui si sta davvero bene e ci si sente coccolati.
Da N’ata Luna percepiamo vibrazioni ed energie positive e c’è quella strana alchimia che invita alla convivialità. Altro punto a suo favore è il concept: è un locale polivalente e in un certo senso “globale” dove poter fare colazione, bere un ottimo caffè, incontrare amici e fare incontri e colazioni di lavoro, concersi un pranzo veloce, un “brunch” per dirla come i più fighi.
Altra cosa da rimarcare è il fantastico aperitivo che si fa qui. Un vero aperi-food (che sta avendo un grande successo) con tante proposte di vera cucina, finger food e tanti fantastici prodotti e materie prime irpine.
Ci accomodiamo e decidiamo di concederci il menù degustazione. Ci affidiamo allo chef Andrea Raimo.
Prima ci concediamo un aperitivo, e che aperitivo! Panini al vapore e guanciale, muffin di zucca e caprino, pallotta di cacio e uova con mostarda di pera, cannolo siciliano al nero di seppia con baccalà e cipolla in agodolce, tartelletta salata con melanzana, ricotta e pomodoro. Tutto eccezionale, nota di merito per le pallotte cacio e uova e il cannolo particolarissimo ma equilibrato e gustoso.
Aperitivo
Da bere ordiniamo una minerale e un grande vino: un Taurasi di Vinosia, Marziacanale del 2013. Un vino che prende il nome da una piccola vigna (Marziacanale appunto), e che messo sapientemente a decantare ci ha accompagnato nella nostra cena. Un vino fantastico, dal gusto pieno, possente, giustamente tannico, con sentori di spezie, vaniglia e frutti rossi. Ottima scelta.
Marziacanale Taurasi Irpinia Docg di Vinosia
In attesa del menù degustazione ci concediamo un piccolo tagliere in due: culatello, mortadella, coppa, soppressata piccante, pancetta e blu di pecora. Ecco come partire alla grande.
Tagliere Irpino
Ma siamo solo all’inizio. Apriamo le danze. Arrivano in rapida successione baccalà su crema di ceci alla 'nduja e cipolla rossa in agrodolce. Semplicemente divino.
Baccalà increma di ceci salsa alla nduja e cipolla rossa
Una voluttuosa pancetta di maiale con salsa agrodolce e friggitelli. Abbinamento perfetto per un piatto che profuma di tradizione.
Pancetta di maiale con salsa agrodolce e friggitelli
Così come nel solco della tradizione siamo con il vitello in crema di patata affumicata e una rassicurante salsa alla pizzaiola che sa di casa, di cucina della mamma e della nonna. Piacevoli ricordi.
Vitello con crema di patata affumicata e salsa alla pizzaiola
Chiudiamo questo meraviglioso antipasto con un assaggio di un caposaldo irpino: caciocavallo arrostito con porcini. Con questo piatto (e un calice di Taurasi) si respira Irpinia a pieni polmoni. Poesia del territorio.
Caciocavallo arrostito e porcini
Il primo piatto che lo chef Andrea Raimo ci propone è una chicca: spaghetti quadrati aglio, olio, peperoncino e zenzero. Lo zenzero è la genialata che dona al piatto una nota di freschezza quasi “agrumata” e lo rende particolarissimo.
Spaghetti aglio olio peperoncino e zenzero
Saremmo sazi, ma il menù degustazione ci “obbilga” anche al secondo e non possiamo esimerci. Variazione di agnello. Si tratta di due preparazioni che hanno l’agnello come protagonista.
Costolette con mousse di patata e peperoncino affumicato. Semplicemente deliziose.
Costolette di agnello con mousse di patata e peperoncino affumicato
E delle sorprendenti palline con stracotto di agnello al pane panko. Come le ciliegie, una tira l’altra. Chapeau.
Palline di stracotto di agnello
Dulcis in fundo, ecco il tiramisù. Spaziale anche questo.
Tiramisù
Accompagniamo il dessert con il nostro amato ratafià di Nonna Erminia dell’Azienda Agricola Di Meo, un liquore a base di aglianico e foglie di ciliegio e amarena oltre ad altre erbe differenti in infusione insieme ad alcool e zucchero. Lo adoriamo e ci sembrava il modo giusto per chiudere la nostra cena. Chiediamo il conto e paghiamo in due 105 euro, poco più di 50 euro a testa. Rapporto qualità prezzo fantastico se consideriamo la qualità e il livello delle portate.
“Repetita iuvant” dicevano i latini e qui ci tocca ripeterci. N’ata Luna a Grottaminarda è una garanzia, un tempio del gusto e del “bonne vivre”, fantastico il locale e bella l‘atmosfera che si respira qui, sia che si venga a fare colazione, a bere un drink, a godersi un aperitivo o a mangiare al ristorante.
La cucina dello chef Andrea Raimo è convincente, un meraviglioso “mash up” tra tradizione irpina (le radici non si dimenticano mai) e una giusta dose di creatività ma senza eccessi. Andrea è un vero talento e siamo convinti che qui potrà gradualmente esprimersi al meglio.
Michele in sala è impeccabile così come il resto del personale. La creatura di Vincenzo Panico, vero “Deus ex machina” di questo luogo e di Antonella, Lucia e Claudio Tocco prende forma sempre più. Due parole per Vincenzo Panico, consulente aziendale “gourmet” che ha creduto in questo progetto così come la famiglia Tocco. Uomo di cultura e di ingegno, un vulcanico visionario con un grande amore per l’Irpinia e i suoi prodotti.
Il segreto di N’ata Luna è cercare sempre di migliorarsi e di evolversi senza tradire le proprie radici. Qui l’Irpinia con le sue eccellenze è presente e la fa da padrona ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Garanzia assoluta.
N’ata Luna
Contrada Ruvitiello
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 188 0611
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