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Avevo segnato in agenda da un po’ Bistrò 58 a San Giorgio del Sannio, avevo sottolineato questo indirizzo che stuzzicava la mia curiosità perché me ne aveva parlato bene un collega giornalista, invitandomi più volte a provare per poi raccontare al nostro pubblico. Visto che eravamo in zona non ci siamo lasciati scappare l’occasione di provare la loro proposta gastronomica. Bistrò 58 si trova a San Giorgio del Sannio a poche centinaia di metri dall’uscita di San Giorgio del Raccordo A-14 per Benevento. La posizione è quindi comoda, oserei dire strategica, il locale si raggiunge facilmente. Altra nota lieta è la presenza di un ampio parcheggio privato, quindi non avrai mai problemi anche trovare un posto per l’auto. La struttura è interessante, un bistrò raffinato ma senza eccessi, curato, con una bella sala interna, un arredo “contemporaneo” che guarda al moderno e uno spazio esterno dove durante la bella stagione si può cenare piacevolmente all’aperto. A fare da Cicerone c’è Pierangelo, il titolare (insieme alla moglie Maria, la chef di cui poscia scriverò). Pierangelo è gentile, preparato, sorridente. Ci accompagna al nostro tavolo e ci porta la loro carta.

Bistrò 58 San Giorgio del Sannio Insegna Esterna
Bistrò 58. San Giorgio del Sannio - Insegna Esterna

La prima cosa che noto è la presenza di pochi piatti (quattro antipasti, tre primi, tre secondi e i dessert), scelta coraggiosa ma intelligente. Segno che qui la cucina è espressa e si basa sui prodotti di stagione sempre freschi. Il menù cambia di tanto in tanto, esce qualche piatto ne entra un altro, il tutto con il passare dei mesi e delle stagioni. In attesa di scegliere arriva il pane, i loro grissini artigianali (ottimi) e delle graditissime frittelle di fiori di zucca, davvero di ottima fattura, il fritto era asciutto, non unto. 

Frittelle di fiori di zucca
Frittelle di fiori di zucca

Da bere Pierangelo ci consiglia un rosato piemontese: Tinetta La Bollina un rosato ottenuto da uve Nebbiolo in purezza, un vino particolarissimo per le sue note fruttate e floreali.

Rosato Tinetta La Bollina
Rosato Tinetta di La Bollina

Cominciamo con gli antipasti, ordiniamo due parmigiane di branzino, zucchine, mozzarella, pesto di pistacchi e salsa di burrata. La parmigiana di zucchine e branzino è stata una rivelazione, gustosa, equilibrata grazie alla nota sapida e marina del branzino che va a nozze con il dolce delle zucchine.

Parmigiana di branzino zucchine e mozzarella con pesto di pistacchi e salsa di burrata
Parmigiana di branzino, zucchine e mozzarella con pesto di pistacchi e salsa di burrata

Poi altri due antipasti, prendiamo l’uovo pochè su nido di pasta Kataifi, salsa di parmigiano e pancetta croccante. Che delizia questo ovetto in camicia nel suo accogliente nido di pasta Kataifi! Delicato, gustoso, morbido.

Uovo pochè nido Kataifi salsa al parmigiano e pancetta croccante
Uovo pochè, nido Kataifi, salsa al parmigiano e pancetta croccante

La salsa di parmigiano bella sapida e saporita conferisce all’uovo una spinta in più. A completare il tutto la nota croccante della pancetta. Qui abbiamo dovuto cedere alla scarpetta. Non sarà il massimo dell’eleganza ma chissenefrega.

Uovo pochè nido Kataifi salsa al parmigiano e pancetta croccante Dettaglio
Uovo pochè, nido Kataifi, salsa al parmigiano e pancetta croccante - Dettaglio

Decidiamo di gustare anche un peperone ‘mbuttunato con pane, olive, capperi, mandorle, pomodorini e basilico. Il peperone tagliato a tocchetti a mo’ di “sushi di terra” è delizioso, nobilitato da un generoso ripieno ed esaltato dalla sua voluttuosa cremina.

Peperone mbuttunato con pane olive capperi mandorle pomodorini e basilico
Peperone 'mbuttunato con pane, olive, capperi, mandorle, pomodorini e basilico

Gli antipasti ci hanno soddisfatto in pieno. Le nostre aspettative crescono in maniera esponenziale in attesa dei primi. Abbiamo scelto un piatto di linguine con acciughe del Cantabrico, pane, limone e nocciole. Un piatto “fresco”, uno dei must di Bistrò 58, non a caso è presente da anni in carta.

Linguine con acciughe del Cantabrico con pane limone e nocciole
Linguine con acciughe del Cantabrico con pane, limone e nocciole

Così come nel menù fa capolino spesso la mezza manica rigata con il ragù di polpo e la spuma di provola. Il ragù di polpo è paradisiaco, delicato, una sorta di “bolognese di mare” stemperata dalla spuma di provola. Davvero un gran piatto. Complimenti.

Mezze maniche rigate con ragù di polpo e spuma di provola
Mezze maniche rigate con ragù di polpo e spuma di provola

I secondi che abbiamo gustato non sono da meno. Il baccalà confit in crosta di pane, coulis di pomodoro, salsa di datterino giallo e olive nere è oggettivamente super. Fantastico il baccalà, sapido il giusto, si sfogliava in modo sublime e veniva esaltato dalla salsa di datterino con la sua nota finale dolce.

Baccalà confit in crosta dipane coulis di pomodoro salsa di datterino giallo e olive nere
Baccalà confit in crosta di pane, coulis di pomodoro, salsa di datterino giallo e olive nere

L’altro secondo invece è una proposta di carne. Il filetto di maiale lardellato con salsa di arachidi e coleslaw. Intrigante l’abbinamento del maiale fatto in doppia cottura con la salsa di arachidi. Vincente anche la scelta dell’insalata coleslaw (insalata di cavolo, carote con una deliziosa salsina di yogurt magro, senape ed erba cipollina). Il coleslaw è un contorno di origine irlandese che esalta la carne (soprattutto di maiale).

Filetto di maiale lardellato con salsa di arachidi e coleslaw
Filetto di maiale lardellato con salsa di arachidi e coleslaw

Chiudiamo la nostra cena in dolcezza con dei dessert davvero intriganti: lingotto al cioccolato con parfait di fondente, ganache di cioccolato bianco e mousse di cioccolato al latte. Un vero trionfo “cioccolatoso” meraviglioso per tutti ma in particolare per i choco-lovers.

Lingotto al cioccolato
Lingotto al cioccolato

Decisamente interessante la crema al mascarpone con le madeleine e lemon curd. Una proposta delicata e fresca.

Crema al mascarpone con le madeleine e lemon card
Crema al mascarpone con le madeleine e lemon card

A chiudere il nostro trittico di dolci una tortina su biscotto di nocciola e cereali con confettura bio alle albicocche e crema alla vaniglia.

Tortina con confettura di albicocche e crema alla vaniglia
Tortina con confettura di albicocche e crema alla vaniglia

Accompagniamo il dessert con un liquorino artigianale all’amarena e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da Bistrot 58 poco più di 55 euro a persona.

Bistrò 58 è stata decisamente una piacevole scoperta e si trova a San Giorgio del Sannio in posizione comoda, (poche centinaia di metri dall’uscita di San Giorgio del Raccordo dell’A-16 per Benevento). La location è gradevole, raffinata ma senza eccessi, l’atmosfera invita alla convivialità. Interessante anche lo spazio esterno dove poter cenare durante la bella stagione. Il menù presenta poche pietanze ma curate e studiate alla perfezione, una carta dunque che segue la stagionalità e la disponibiltà di prodotti e materie prime. Pierangelo è un perfetto padrone di casa, gentile, affabile, preparato sempre pronto a spiegare pietanze e proporre vini in abbinamento. In cucina la chef Maria Serino (Chef Onires) sa il fatto suo: passione, preparazione, un'ottima tecnica di base e il tocco femminile che rende tutto più bello. La sua cucina è un inno alla gioia. L’uovo pochè su nido di pasta Kataifi, salsa di parmigiano e pancetta croccante da solo vale il viaggio, la parmigiana di branzino e zucchine è poesia. Le linguine con acciughe del Cantabrico, pane, limone e nocciole restano nella memoria (non a caso questo piatto è presente da anni in carta). Tra i secondi merita una menzione il filetto di maiale lardellato con salsa di arachidi e coleslaw. Ottimi i dolci sempre fatti dalla chef. Servizio puntuale e preciso. Bistrò 58 entra nella nostra guida sul web di quelli che sono a parer nostri gli indirizzi da non perdere. Rivelazione.

 

 

 

Bistrò 58
Via dei Sanniti, n.58
San Giorgio del Sannio (Bn)
Tel. 329 157 2110
Visita la pagina Fb di Bistò 58

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Ci sono luoghi che regalano emozioni vere, luoghi dove il mangiar bene è la parte di un tutto e si coniuga alla magia del luogo. Molto di rado si riesce a trovare quell’alchimia, quella sensazione di familiarità e benessere quando ceni in un ristorante. Quell’alchimia l’abbiamo trovata alla Locanda della Luna, ma partiamo dal principio. E’ un bel Sabato sera estivo, non siamo andati al mare in questo weekend e per scappare un po’ dal caldo cittadino decidiamo di cenare in un posticino da cui mancavamo da un bel pò: la Locanda della Luna a San Giorgio del Sannio.

La Locanda della Luna San Giorgio del Sannio Insegna esterna
La Locanda della Luna - San Giorgio del Sannio - Insegna esterna

Siamo a soli 9 km da Benevento, in una bella posizione che domina la vallata del fiume Sabato a quasi 400 metri sul livello del mare. La Locanda della Luna si trova nella parte alta di San Giorgio, la più antica. Si arriva dov’è la Chiesa di San Rocco e si imbocca la strada accanto alla Chiesa che conduce fino a piazza Ciriaco Bocchini, lì c’è un viottolo (Via delle oche) che porta al locale.
Parcheggiamo comodamente (c’è un parcheggio davanti al ristorante).
In pratica siamo in una villa molto bella che si affaccia sulle colline del Sannio. Entriamo, ci accoglie la gentilissima e sorridente Teresa Nardone, moglie dello chef Daniele Luongo e vera anima artistica della Locanda.
Bello è anche scoprire perché il ristorante si chiama Locanda della Luna. Locanda perché per arrivare si attraversa Via delle oche (l’oca nda) e poi “luna” viene dall’unione dei loro cognomi Daniele LUongo e Teresa NArdone. Grande coppia!
Ci sono due belle sale, una in particolare è spettacolare con pietra di tufo alle pareti, soffitto in legno e un arredamento che sa di Provenza. Fuori c’è un meraviglioso terrazzo. Anche se la serata lo consente preferiamo cenare all’interno.
Bella l’atmosfera che si respira qui. Di fronte a noi in il borgo di San Nazzaro e poco più in là dall’alto il borgo di Montefusco, da un lato Sannio dll'altra Irpinia quindi. L’atmosfera è meravigliosa, ci sono lanterne con candele, luci soffuse ai tavoli esterni e su ogni tavolo un segnaposto fatto con dei libri, altra creazione originale della bravissima Teresa, che ci racconta della sua passione artistica, lei si definisce “eco-designer”, capace con materiali come lattine, tappi di sughero o barattoli di creare delle cose e opere meravigliose. Grazie a lei nella Locanda si respira un’aria “femminile” rassicurante e creativa.
Veniamo al cibo, diamo un’occhiata al menù digitale direttamente sui nostri smartphone. Ci sono due menù degustazione di 3 e 4 portate. Ma noi decidiamo di ordinare à la carte.

Per restare nel territorio sannita, accompagniamo la nostra cena con due calici di Aglianico del Sannio D.O.P. di Corte Normanna: di un bel rosso intenso, discretamente tannico e con sentori di spezie. Un ottimo compagno di viaggio per la nostra serata. Ci serve da bere il gentilissimo Francesco davvero affabile e cortese. Ci portano i pani (di loro produzione): pane alla curcuma, pane multicereale, pane con semi di lino e girasole e tocchetti di focaccia. Buonissimi!

I Pani
I Pani

Arriva poi un graditissimo aperitivo di benvenuto: una zeppolina di patate e porcini con crema di “cocozzella”. Ottimo incipit.

Entrée
Entrée

Ci viene servito l’antipasto: parmigiana bianca di melanzane con emulsione di basilico e olio EVO. Un piatto gustoso, equilibrato che ci ha quasi commosso per la sua delicatezza e bontà. Poi chi mi legge lo sa, ho un debole per le melanzane…Quindi..

Parmigiana bianca di melanzane
Parmigiana bianca di melanzane

E’ il momento dei primi. Ecco delle mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca. Delicate e perfettamente equilibrate.

Mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca
Mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca

E dei mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola. Un primo piatto che ci ha conquistato, riuscitissimo l’abbinamento della dolcezza del pomodorino giallo con la nota leggermente piccante della salsiccia rossa di Castelpoto (prodotto eccezionale e presidio slow food). Gran piatto davvero. Chapeau.

Mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola
Mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola

In attesa dei secondi ci rilassiamo sui divanetti in terrazza, ci scappa qualche foto e qualche selfie. Si sta davvero bene alla Locanda della Luna, abbiamo quasi la sensazione che il tempo scorra più lentamente. Rientriamo ed ecco il filetto di maialino cotto a bassa temperatura, alle erbe aromatiche con patata a buccia al forno e scaglie di tartufo scorzone estivo. Sappiamo bene quanto sia difficile cuocere la carne di maiale e riuscire a renderla morbida e delicata, bene… lo chef Daniele Luongo ci è riuscito alla perfezione e a rendere irresistibile il piatto c'è anche la ciotolina con il voluttouso fondo di cottura del maialino in cui intingere la carne. Poesia del territorio.

Filetto di maialino a bassa temperatura alle erbe aromatiche con patata al forno e tartufo scorzone estivo
Filetto di maialino a bassa temperatura alle erbe aromatiche con patata al forno e tartufo scorzone estivo

E che dire del polpo scottato su crema di patate al profumo di limone e chips di patate? Morbido e cucinato alla perfezione.

Polpo scottato
Polpo scottato

Passa a salutarci al nostro tavolo lo chef Daniele Luongo, scambiamo un po’ di chiacchiere e gli facciamo i nostri sinceri complimenti.
E’ il momento del dolce optiamo per una millefoglie artigianale scomposta con crema chantilly al profumo di Strega e amarene. Spettacolare, attenzione perché crea dipendenza….Ad accompagnare il dessert ci propongono un liquore di loro produzione fatto con vino aglianico e foglie di amarene, dal sapore simile allo cherry. Davvero ottimo.

Millefoglie con crema chantilly al profumo di Strega e amarene
Millefoglie con crema chantilly al profumo di Strega e amarene

Chiediamo il conto e per questa fantastica cena paghiamo 80 euro in due. Spettacolo! Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità-prezzo.

La Locanda della Luna è molto più di un ristorante, è un luogo dell’anima, un posto dove rilassarsi, trascorrendo qualche ora serena, godendo delle creazioni culinarie del bravissimo chef Daniele Luongo. Daniele è un grande talento, irpino di origine, ha un carattere schivo e riservato ma ha un cuore grande, la sua cucina è la sintesi perfetta tra le tradizioni del territorio e una giusta dose di creatività. Davvero una garanzia!
Il servizio è celere e puntuale, ottima l’accoglienza, l’atmosfera è raffinata ma nel contempo familiare, l’ambiente un po’ shabby chic, ti fa respirare un po’ di Sannio e un po’ di Provenza ed è reso unico grazie alle creazioni artistiche di Teresa Nardone e ad un arredamento studiato e raffinato. Tradotto: grande cucina in un ambiente unico, alchimia dei sensi. La Locanda della Luna è un indirizzo che non può mancare sulla tua ideale agenda dei locali da non perdere. Consigliatissimo! Ci si rivede prestissimo…



La Locanda della Luna
Piazza Ciriaco Bocchini - Traversa Via delle Oche n.7
San Giorgio del Sannio (Bn)
Tel. 320 047 86 09
Visita il sito web della Locanda della Luna di San Giorgio del Sannio

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