La mia esperienza da Venti Punto Zero è stata a dir poco esaltante. Avevo in agenda da qualche tempo questo locale aperto da pochi mesi, ma che avevo già avuto modo di conoscere e visitare in precedenti occasioni. Non mi ero ancora fermato per provare la loro cucina. Ecco giunto il momento. San Vitaliano è un ameno paese della provincia di Napoli, Nola dista davvero un tiro di schioppo. Siamo sulla importante Via Nazionale delle Puglie. Venti Punto Zero si raggiunge con estrema facilità sia che si provenga via autostrada (uscita Nola) sia che si decida di arrivare attraverso la Via Nazionale delle Puglie provenendo dal napoletano o dal baianese. Il locale dispone di un ampio parcheggio (cosa davvero importante). La location è davvero bella: c’è un giardino curato e ben tenuto antistante la struttura che è luminosissima. All’interno entrando sulla sinistra, c’è l’angolo bar, poi pareti in tufo, larghe vetrate, tavoli e sedute dal tocco glam. L’arredo è sobrio, minimal ma curatissimo, così come essenziale e curata è la mise en place. Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo con un po’ di anticipo. Come sempre prima di ordinare diamo uno sguardo alle proposte in carta.
Venti Punto Zero. San Vitaliano - Insegna interna
C’è il menù ristorante, e quello dell’aperitivo gastronomico. Si, perché da Venti Punto Zero si può anche optare per l’aperitivo gastronomico, e abbinare una buona bottiglia o un calice ai loro meravigliosi taglieri, o alle superbe pizze al padellino. Uno dei must di Venti Punto Zero sono proprio i taglieri. Quello della Campania, del Centro Italia o Sud Italia con salumi, formaggi e prodotti tipici regionali. Una fantastica idea che sta riscuotendo grande successo. Così si può davvero compiere un viaggio tra i sapori (regionali), quello che poi è il claim di Venti Punto Zero. Nel menù dell’aperitivo gastronomico anche la pizza al padellino, i fritti (da non perdere in particolare la frittatina porchetta e friarielli, i crocchè o i rocher di genovese), e i bao & buns. Poi c’è il menù ristorante con cinque proposte di antipasti, quattro primi e quattro secondi. Le proposte sono stagionali e celebrano la diversità delle regioni italiane grazie all’uso di prodotti provenienti da ogni regione italiana che vengono esaltati da una cucina sapiente e curata. Arriva il pane e da bere ordiniamo una minerale e due calici di rosato E’Arte di Torrevento, un vino ottenuto da uve Bombino Nero e Nero di Troia, di un bel colore rosa intenso, fresco, fruttato, piacevolmente equilibrato. Prima dell’antipasto ho voglia di provare la loro pizza al padellino (che avevo intravisto nel menù dell’aperitivo gastronomico). C’erano tra opzioni, quella ai tre pomodori, alla zucca e lardo di Colonnata con cremoso al pecorino e quella con porchetta di Ariccia, provola, porcini e mayo al limone. Noi optiamo per la pizza al padellino ai tre pomodori.
Pizza al padellino ai Tre Pomodori
La prima cosa da sottolineare è l’impasto, di una leggerezza unica. Un impasto multicereali che viene lavorato sapientemente e proposto in doppia cottura (prima al vapore e poi statica). Il risultato è un’alveolatura marcata, la pizza al padellino è morbida, profumata ma al contempo fragrante e saporita.
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio trancio e alveolatura
Sopra un trionfo di sapore mediterraneo con salsa di pomodorino, pomodoro ciliegino giallo semi-dry, ciliegino rosso semi-dry, cremoso al basilico e grana padano, polvere di olive nere e basilico cristallizzato. Semplicemente divina.
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio
Come antipasto scegliamo l’uovo croccante con fonduta di grana padano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo. Una vera poesia, l’uovo è croccante all’esterno, morbido e godurioso all’interno, si sposa a meraviglia con la fonduta di grana padano che l’avvolge in un voluttuoso abbraccio, il tartufo poi regala quella spinta in più. Anche i funghi ci stanno a meraviglia così come gli spinacini saltati e ingentiliti dal burro. Una vera esplosione dei sensi questo piatto.
Uovo croccante con fonduta di parmigiano reggiano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo
Passiamo ai primi. Abbiamo optato per il piatto denominato in carta Miseria e Nobiltà ossia pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico. Per la serie: come nobilitare un piatto del povero del territorio in questo incontro tra terra e mare, con i voluttuosi e profumati gamberi e la suadente spuma di provola affumicata a legare il tutto e donare delicatezza ad un piatto che seduce e si lascia ricordare.
Miseria e Nobiltà - Pasta e patate con spuma di provola, gamberi, polvere di crostacei ed olio al basilico
L’altro primo è un inno all’Autunno. Sul menù è l’Origami ossia ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace. A dir poco sorprendente il raviolo con il suo intenso ripieno di genovese, la morbidezza della fonduta di provolone del Monaco e la mela annurca e la castagna alla brace che raccontano meglio di mille parole la magia della stagione autunnale.
Origami - Raviolo ripieno di genovese con fonduta di provolone del Monaco, mela annurca e castagne alla brace
Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade sulla pancia di suino cotto a bassa temperatura con laccatura all’acqua di peperoni, millefoglie di patate alle erbe aromatiche, funghi cardoncelli, crema di peperoni e jus di manzo. Il maialino era morbidissimo l’abbinamento con i peperoni è un matrimonio d’amore, così come a meraviglia ci sta la millefoglie di patata alle erbe aromatiche. Un secondo da Oscar.
Maialino CBT con millefoglie di patate e funghi cardoncelli
Che Pranzo sarebbe senza un bel dessert? Ecco il cannolo cilentano, ossia: sfoglia di cannolo con mousse di ricotta di pecora, confettura di fichi bianchi, riduzione di caramello salato al rum e arancia, cioccolato fondente anacardi e fava tonka. Uno dei dolci più buoni gustati di recente, una vera esplosione dei sensi, in particolare mi ha conquistato la mousse di ricotta di pecora e la confettura ai fichi bianchi. Emozioni vere……
Cannolo Cilentano scomposto
Chiudiamo il nostro pranzo con un giro di caffè e amaro Jefferson e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Venti Punto Zero poco più di 45 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque commisurato alla grande qualità della proposta gastronomica.
Venti Punto Zero è stato davvero una rivelazione. La location è molto bella e curata con un suggestivo giardino. Qui puoi concederti un meraviglioso aperitivo gastronomico con i fantastici taglieri con prodotti ed eccellenze provenienti da ogni parte d’Italia e ancora le pizze al padellino, i bao e i Bun oppure puoi pranzare o cenare. La mission di Venti Punto Zero è quella di offrire agli ospiti un’esperienza da ricordare, grazie ad una cucina che segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e celebra la grandezza del nostro paese attraverso l’uso di prodotti e materie prime provenienti da diverse regioni. Qui da Venti Punto Zero trovi una cucina di assoluto livello, perfetto mash-up di tradizione e creatività. La Pizza al Padellino è spaziale, l’impasto morbido, profumato e fragrante. L’uovo croccante è una carezza avvolgente. Miseria e Nobiltà, la pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico è un piatto da ricordare I ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace anche da soli valgono il viaggio. E che dire del Cannolo Cilentano? Poesia dei sensi. Ho trovato la carta dei vini fornita e curata. Impeccabile il servizio. Corretto il rapporto qualità – prezzo, comunque adeguato al contesto e al tipo di proposta gastronomica. Venti Punto Zero a San Vitaliano entra in modo perentorio nella nostra guida sul web dei migliori indirizzi, quelli da non perdere.
Venti Punto Zero
Via Nazionale delle Puglie, KM 49.300
San Vitaliano (Na)
Tel. 344 4810737
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