Lazio

Lunedì, 15 Maggio 2023 16:24

24 posti. Avellino

Avellino ci sta regalando incredibili sorprese. Il capoluogo irpino presenta alcuni indirizzi davvero notevoli e una proposta gastronomica ampia e variegata, capace di venire incontro alle esigenze di tutti. 24 Posti per noi è stata davvero una rivelazione. Il locale si trova in via Gabriele Speranza, in zona centrale. L’impatto è decisamente positivo, 24 Posti è piccolo, accogliente curato, lo stile è moderno, direi essenziale o minimal. C’è un unico ambiente con illuminazione studiata e soffusa che regala sicuramente un’atmosfera raccolta e per certi versi intima. C’è anche la cucina a vista che dà sulla sala. Da sottolineare come il locale abbia anche alcuni posti esterni sotto il porticato dove è possibile pranzare o cenare durante la bella stagione. Qualcuno poi vorrà sapere perché la scelta del nome 24 Posti. Mai risposta fu più facile: semplicemente perché all’interno ci sono giusto 24 coperti. Noi abbiamo prenotato in anticipo il nostro tavolo. Siamo stati qui a cena. 

24 Posti Avellino Insegna Esterna
24 Posti. Avellino - Insegna Esterna

Come sempre diamo un rapido sguardo alla carta che presenta poche proposte ma ben studiate e calibrate. La cucina è prevalentemente di mare ma non manca qualche proposta di terra. Ordiniamo una minerale e due calici di Fiano della Cantina Giovanni Molettieri, un bianco ottenuta da uve di Fiano in purezza, di un bel colore giallo paglierino vivo, sentori di frutta e una buona acidità al palato. Cominciamo con due antipasti, ecco una bella insalata di mare, davvero ottima, ben condita, in particolare ho trovato morbido e gustoso il polpo, era da un pò che non mangiavo un'insalatina di mare così buona.

Insalata di mare
Insalata di mare

L’altro antipasto che abbiamo scelto in carta è denominato Delizie 24 Posti. In pratica una mozzarellina di bufala con gamberi rossi di Mazara e tartufo nero, burratina pugliese con acciughe del Cantabrico e crostini di pane e una polpetta di baccalà. Spaziale l’abbinamento della mozzarella di bufala con il soave gambero rosso di Mazara e le lamelle di tartufo. Quello tra la burrata e le alici del Cantabrico è un matrimonio d’amore sensuale. La polpetta di baccalà non delude le attese e chiude alla grande questo trittico di delizie.

Delizie 24 Posti
Delizie 24 Posti

I due antipasti non fanno altro che far aumentare le aspettative in attesa dei primi. Continuiamo con proposte di mare, ecco un paradisiaco risotto alla pescatora, opulento, gustoso e “ricco” di pesce. Complimenti allo chef.

Risotto alla pescatora
Risotto alla pescatora

Se il risotto ci è piaciuto, non sono da meno gli spaghetti con cozze, cacio e pepe. Altro abbinamento azzeccato. La sapidità delle cozze si sposa a meraviglia con quella del cacio e pepe e con la sua cremosità. Nel complesso un ottimo primo piatto.

Spaghetti con cozze cacio e pepe
Spaghetti con cozze, cacio e pepe

Decidiamo di provare anche un secondo da dividere. La nostra scelta cade sulla tagliata di filetto di tonno. Anche qui bisogna dire che la materia prima è eccellente e la mano dello chef non fa altro che esaltarla.

Tagliata di filetto di tonno
Tagliata di filetto di tonno

Siamo sazi, nostro malgrado saltiamo il dessert. Facciamo un giro di limoncello artigianale e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da 24 Posti, poco più di 45 euro a persona. Direi assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo, adeguato alla qualità della proposta gastronomica.

24 Posti è stato davvero una bella scoperta. Questo locale dallo stile moderno ed essenziale con cucina a vista, si trova ad Avellino centro. Si chiama così perché all’interno ci sono effettivamente 24 coperti (per cui è sempre preferibile prenotare). Qui trovi un’ottima cucina prevalentemente di mare con una materia prima di qualità, ma non manca qualche proposta di terra. Insalata di mare eccellente. Meraviglioso il risotto alla pescatora che abbiamo gustato. Il servizio è professionale e veloce. Buona la carta dei vini. Corretto il rapporto qualità prezzo. 24 Posti ad Avellino è decisamente un indirizzo da segnare in agenda ed entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono i locali da non perdere. Rivelazione.


 

24 Posti
Via Gabriele Speranza, n.12
Avellino
Tel. 348 746 7404
Visita la pagina Fb di 24 Posti

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Avellino ci sta regalando davvero spunti interessanti e indirizzi degni di nota. Il capoluogo irpino offre una proposta gastronomica varia e capace di accontentare i food lovers e in generale quelli che amano la buona tavola. Ad Avellino ci sono anche alcuni indirizzi dove poter gustare un’ottima cucina di mare, uno di questi è senza dubbio La Sirena. Non è la prima volta che veniamo qui, e ogni volta è una conferma. Siamo in pieno centro in Via Mancini. La location è semplice e raffinata, il locale si trova sotto un elegante porticato, si sviluppa in lunghezza e si presenta come un riuscitissimo mix di semplicità e modernità in chiave “marinara”, predominano i colori chiari, due su tutti: il blu ed il grigio. Ci sono anche dei tavoli all’esterno sotto il porticato. La mise en place è semplice, essenziale ma al contempo curata. La particolarità della Sirena è che le proposte vedono come protagonista il pesce proveniente dalle pescherie della stessa proprietà. Questa è un’ulteriore garanzia. Tradotto: la materia prima è eccellente.

Altra garanzia qui alla Sirena è la titolare: la signora Carmen, cordiale, attenta, e sempre pronta a venire incontro alle esigenze degli ospiti. Come al solito diamo un’occhiata al menù, essenziale, semplice da consultare, ci sono gli antipasti e i crudi, ben sette proposte di primi, i secondi, contorni e dessert. Le proposte si muovono nel solco della tradizione: pochi fronzoli e tanta sostanza. Qui la cosa che conta è la materia prima. Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Neromora rosè di Vinosia. Un vino sorprendente, un rosato ottenuto da uve di aglianico. Colpisce il colore, un rosa acceso e vivace, con note di frutti rossi e un piacevole finale. Sarà un perfetto compagno di viaggio per il nostro pranzo.

Neromora Rosé di Vinosia
Neromora Rosé di Vinosia

In attesa degli antipasti ecco due calici di bollicine e delle frittelline di alghe calde calde, sempre gradite. Giusto per cominciare…

Frittelle di alghe
Frittelle di alghe

La nostra scelta cade su mozzarella di bufala e salmone affumicato, un abbinamento incredibilmente riuscito, la mozzarella si sposa a meraviglia con il salmone e la sua suadente e sapida nota. Godimento puro per le mie papille gustative.

Mozzarella di bufala con salmone affumicato
Mozzarella di bufala con salmone affumicato

I gamberi in salsa rosa non deludono le attese.

Gamberi in salsa rosa
Gamberi in salsa rosa

Gli antipasti non hanno fatto altro che aumentare il desiderio di provare i primi. Abbiamo scelto due piatti della tradizione. Gli scialatielli ai frutti di mare sono memorabili, perfetta la cottura della pasta, meraviglioso il sughetto (che mi ha costretto alla scarpetta lo ammetto). Da notare la presenza generosa dei frutti di mare, dettaglio questo tutt’altro che trascurabile. Davvero un ottimo piatto.

Scialatielli ai frutti di mare
Scialatielli ai frutti di mare

Gli spaghetti alle vongole sono ben conditi e gustosi, a voler essere pignoli forse un tantino sapidi ma nel complesso mi sono piaciuti.

Spaghetto alle vongole
Spaghetti alle vongole

Decido di prendere anche un secondo e la mia scelta ricade su una fritturina di calamari e totani. Il fritto è perfetto, asciutto, non unto, croccante.

Frittura di calamari e totani
Frittura di calamari e totani

Saltiamo il dessert e prendiamo due amari Jefferson per chiudere il nostro pranzo. Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 45 euro a persona. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo.

La Sirena ad Avellino non delude mai le nostre attese. E’ un fantastico indirizzo se vuoi gustare una buona cucina di mare nel cuore del capoluogo irpino. Il locale è centrale e gradevole con la possibilità di poter pranzare e cenare anche all’aperto. Consiglio sempre di prenotare per riuscire a trovare posto. Le proposte di cucina si muovono nel solco della tradizione, pochi fronzoli e tanta sostanza. Qui quello che conta è la materia prima di assoluta qualità. Il pesce proviene dalle pescherie della stessa proprietà. Sorprendente l’abbinamento della mozzarella di bufala con il salmone affumicato, agli scialatielli ai frutti di mare che ho gustato qui, mancava solo la parola. Il servizio è veloce e informale, fornita la carta dei vini con molte etichette italiane, ovviamente irpine e anche qualche azienda estera. Buono il rapporto qualità – prezzo. L’altra garanzia è la presenza della titolare Carmen, perfetta padrona di casa e sempre pronta a venire incontro alle richieste degli ospiti.
La Sirena ad Avellino è certamente un indirizzo da segnare in agenda se vuoi gustare una buona cucina di mare nel capoluogo irpino e si conferma nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Garanzia.


 

 

La Sirena
Via Pasquale Stanislao Mancini n. 136
Avellino
Tel. 338 373 2506
Visita la pagina Fb del Ristorante La Sirena ad Avellino

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Siamo ad Avellino, il capoluogo irpino ci regala sempre spunti interessanti e indirizzi degni di nota, capaci di fare la gioia dei food lovers e degli appassionati. Noi siamo tornati da Sa’ di cucina & co. Memori della nostra esperienza precedente, ci siamo fermati a cena. Siamo nel centro storico di Avellino, il Corso è distante pochi passi, così come la centralissima Piazza Libertà.

Sadi cucina Co. Avellino Insegna Esterna
Sadi cucina Co. Avellino - Insegna Esterna

Il locale è come lo ricordavamo, l’atmosfera è intima, bella e curata l'illuminazione con particolari lampade a sospensione, l’arredo è sobrio e c’è grande attenzione ai dettagli. Ci saranno una quarantina di posti a sedere, sobria anche la mise en place. Noi ci accomodiamo e come al solito diamo uno sguardo al menù che cambia in base alla stagione e alla reperibilità di prodotti e materie prime. C’è un grande legame con il territorio, infatti in carta troneggiano diversi prodotti ed eccellenze irpine. Ci sono cinque proposte di antipasti, più un tagliere di salumi e formaggi, sei proposte di primi piatti, sette secondi, i dolci e una interessante e fornita carta dei vini. Da bere ordiniamo una minerale e un vino che spesso e volentieri prendiamo perché ci piace. Una bottiglia di Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Fantastico rosso, ottenuto da uve aglianico, di un bel colore rosso rubino intenso, con note di frutti rossi, quasi speziato, con buoni tannini e una personalità prorompente. Abbiamo fatto un’ottima scelta….

Rasott Irpinia Campi Taurasini di Boccella
Rasott. Irpinia Campi Taurasini di Boccella

Noi cominciamo con un antipasto denominato “Lo chef racconta”, fiocco di culatello irpino di “Ciarcia”, polenta con funghi porcini e nocciole avellane, montanarina con broccoli e lardo e pecorino di Moliterno, ricottina con noci e miele e una polpettina al ragù. Davvero un ottimo incipit, nota di merito per i salumi (meraviglioso in particolare il fiocco di culatello) e la montanarina, soffice, morbida, profumata con i broccoli che amoreggiavano con il meraviglioso lardo, e che dire di quella polpettina al ragù? Mi ha ricordato quelle che faceva mamma…

Antipasto Lo chef racconta
Antipasto Lo chef racconta

L’altro antipasto che ordiniamo è una vera carezza: l’uovo all’occhio di bue su purea di patate, pane croccante e tartufo nero di Bagnoli Irpino. Semplicemente divino. Lo ammetto, non sarà elegante ma ho fatto la scarpetta…

Uvo allocchio di bue su purea di patate pane croccante e tartufo nero di Bagnoli Irpino
Uvo all'occhio di bue su purea di patate, pane croccante e tartufo nero di Bagnoli Irpino

La nostra cena da Sa’ di cucina & co procede alla grande. L’antipasto non ha fatto altro che confermare quanto di buono avevamo notato la prima volta che siamo stati qui. Siamo curiosi di gustare i primi. Si comincia con un risotto “acquerello” mantecato al topinambur con polvere di funghi porcini e tartufo nero di Bagnoli Irpino. Il risotto è mantecato alla perfezione, particolare la presenza del topinambur, profumato e meraviglioso il tartufo nero di Bagnoli.

Risotto acquerello mantecato al topinambur con polvere di funghi porcini e tartufo nero di Bagnoli Irpino
Risotto acquerello mantecato al topinambur con polvere di funghi porcini e tartufo nero di Bagnoli Irpino

Si continua con uno dei must della casa. Un piatto che gli ospiti di Sa’ di cucina & co apprezzano da sempre, la pasta e patate con crema di carote, polvere di olive nere, funghi porcini e provola. Questa rivisitazione della pasta e patate merita davvero applausi, per l’equilibrio degli ingredienti, per la particolare crema di carote (bella anche da vedere), per la provola che lega il tutto e per la presenza della polvere di olive nere che regala al piatto quella spinta in più.

Pasta e patate con crema di carota polvere di olive nere e fungo porcino
Pasta e patate con crema di carota polvere di olive nere e funghi porcini

Chiudiamo il giro dei primi piatti con una pasta lunga, in questo caso spaghettoni quadrati con crema di friarielli, salsiccia e scaglie di pecorino. Anche qui, l’abbinamento è perfetto e il piatto non delude le nostre aspettative. Complimenti allo chef.

Spaghettoni quadrati con crema di friarielli salsiccia e scaglie di pecorino
Spaghettoni quadrati con crema di friarielli, salsiccia e scaglie di pecorino

Decidiamo di prendere anche due secondi da dividerci. Optiamo per la pancia di maialino su crema di scarole, davvero un piatto fantastico….

Pancia di maialino su crema di scarole
Pancia di maialino su crema di scarole

E poi ecco la guancia di vitello brasata all’aglianico su purea di patate. La guancia, brasata con amore e perizia, morbidissima e di pregevole fattura si tagliava letteralmente con la forchetta, l’abbinamento con la purea di patate è una delle poche vere certezze della vita….

Guancia di vitello brasata allaglianico su purea di patate
Guancia di vitello brasata all'aglianico su purea di patate

Siamo satolli e nostro malgrado saltiamo il dolce. Facciamo un generoso giro di amari (per me il Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da Sa’ di cucina & co, 47 euro a persona. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.

Sa’ di cucina & co è stata una meravigliosa conferma. Situato nel cuore del centro storico di Avellino questo locale ha l’aria di un bistrot, bella l’atmosfera che c’è, grazie ad un arredo curaro e ad un perfetto gioco di illuminazione. In un primo tempo questo locale era una vineria che nel tempo si è trasformata in quello che è oggi: un meraviglioso ristorante che fa della qualità il suo mantra. Materie prime scelte e selezionate, stagionalità dei prodotti e un forte legame con il territorio. Le proposte di cucina sono un “mash up” di tradizione e creatività. Ottimi gli antipasti, l’uovo all’occhio di bue su purea di patate, pane croccante e tartufo nero di Bagnoli Irpino mi ha incantato. Tra i primi, la pasta e patate con crema di carote, polvere di olive nere, funghi porcini e provola, da sola merita la visita, a dir poco spaziale. Anche la carne è eccellente, in particolare la guancia brasata all’aglianico che ho gustato era paradisiaca. Di livello la selezione dei vini e delle birre artigianali. Il servizio è veloce, puntuale e professionale. Il rapporto qualità – prezzo decisamene corretto. Sa’ di cucina & co ad Avellino si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Garanzia.



Sa’ di cucina & co
Via Chiesa Conservatorio n.22
Avellino
Tel. 349 5288325
Visita il sito web di Sa’ di cucina & co

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Mercoledì, 10 Agosto 2022 13:21

Tratturí - Transumanza Gastronomica. Avellino

Siamo nel cuore di Avellino. Qui c’è un indirizzo che merita assolutamente la visita: Tratturì – Transumanza gastronomica. Tratturì è l’elaborazione di un’idea, l’espressione di una filosofia, quella dello chef e patron Gerardo Urciuoli, giovane irpino che dopo la laurea si è dedicato anima e corpo al mondo della ristorazione, aprendo da un paio di anni questo locale al centro del capoluogo.

Tratturí Transumanza Gastronomica Avellino Insegna esterna
Tratturí - Transumanza Gastronomica. Avellino - Insegna esterna

Tratturì – Transumanza gastronomica è particolare già dalla scelta del nome. Il richiamo è ai tratturi, i percorsi usati dai pastori per la transumanza, per spostare le greggi da una zona all’altra, a volte da una regione all’altra al passare delle stagioni, alla ricerca di pascoli e foraggi freschi, seguendo percorsi e tracce che si perdono nel tempo. Quella è una strada che esiste da sempre e resiste.
Tratturì elabora il concetto del passaggio, del viaggio attraverso piatti e percorsi che cercano di valorizzare prodotti e piatti della tradizione ma presentati in una chiave contemporanea e per certi versi creativa. Quella che lo chef definisce “transumanza gastronomica”, ma elabora anche il concetto del tempo. Questo luogo diventa una sorta di oasi, in pieno centro, in cui trascorrere del tempo gustando questa “cucina di transumanza” e quindi compiendo un percorso attraverso i prodotti e i piatti scelti dallo chef.
L’idea del percorso si nota anche guardando il menù che cambia settimanalmente e che non presenta la divisione in antipasti, primi, secondi e dessert. Tutte le portate sono segnate una dopo l’altra senza distinzioni. In modo che l’ospite possa calibrare il percorso in base al proprio gusto.

Tratturí Transumanza Gastronomica. Avellino Ingresso
Tratturí - Transumanza Gastronomica. Avellino - Ingresso

Ma partiamo dal principio. Come detto siamo ad Avellino in pieno centro, qui appena comincia Via Vincenzo Sara, prolungamento di Via Cristoforo Colombo c’è Tratturì. Entrando l’impressione è proprio quella di una piccola oasi, c’è un gradevole spazio esterno con dehors ideale per cenare all’aperto durante la bella stagione e poi la struttura interna. Due ambienti, uno con grande e luminosa vetrata e un bellissimo camino di design al centro, l’altra sala dà invece sulla cucina che è in parte a vista. L’arredo è curato, essenziale e decisamente gradevole. Come detto il menù cambia spesso e presenta le portate e i piatti senza distinzioni in categorie. Un vero percorso dunque. Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Agianico della Cantina Trodella di Lapìo. Un bel rosso corposo, quasi imponente con un tannino marcato. Elegante, raffinato. Davvero una bella scoperta….

Aglianico di Cantina Trodella di Lapìo
Aglianico di Cantina Trodella di Lapìo

Intanto arrivano i loro pani. Quello integrale ai cereali è buonissimo….

Pani
Pani

Cominciamo con un fiore di zucca ripieno di patate e curry rosso, su fondo di burre blanc con talli spadellati e una giardiniera di verdurine. Buonissimo il fiore di zucca, aromatico e avvolgente il ripieno di patata, interessante la presenza dei talli spadellati a donare al piatto una chiara essenza terragna.

Fiore di zucca ripieno di patata curry e burre blanc
Fiore di zucca ripieno di patata curry e burre blanc

Semplici ma convincenti le melanzane prima grigliate e poi cotte al forno con vinaigrette al miele con misticanza e pecorino. Particolare la nota dolce della vinaigrette al miele che si sposa a meraviglia con la nota sapida e il gusto deciso del pecorino.

Melanzane con miele e pecorino
Melanzane con miele e pecorino

Ecco un’altra proposta interessante nella sua semplicità. Una rosa di pesche e zucchine grigliate su fondo di emulsione di zucchine alla scapece, maionese alle erbe, misticanza e cacioricotta. Un antipasto fresco, particolare, assolutamente convincente.

Rosa di zucchine e pesche
Rosa di zucchine e pesche

L’incipit è stato interessante. Siamo curiosi di provare i primi. Abbiamo scelto i cannelloni con ricotta, amaranto e finferli.

Cannelloni con ricotta amaranto e finferli
Cannelloni con ricotta, amaranto e finferli

E i risoni con lattica e peperoni. Davvero particolare la scelta di questo formato di pasta, i risoni che mi ricordano l’infanzia. Me li preparava sempre la mia cara mamma, ma ammetto che è la prima volta che me li trovo in carta in un ristorante. Un piatto riuscitissimo, avvolgente, dal gusto circolare. Fantastica la scelta della lattica. Gustoso formaggio probiotico spalmabile e dei peperoni, presenti anche crudi a dadini per donare una nota croccante e aromatica al piatto.

Risoni con lattica e peperoni
Risoni con lattica e peperoni

Visto che siamo nel regno della “transumanza gastronomica” ho deciso di gustare un secondo tradizionale: la trippa in umido con pomodoro e nepitella. Che bontà e da quanto tempo non la mangiavo!

Trippa in umido con pomodoro e nepitella
Trippa in umido con pomodoro e nepitella

Non possiamo non chiudere in dolcezza il nostro pranzo. Optiamo per due dessert. Una millefoglie, lemon curd e caramello.

Millefoglie lemon curd e caramello
Millefoglie lemon curd e caramello

E una tartelletta al cioccolato bianco, albicocca e basilico. Anche con i dolci è chiara la volontà di proporre qualcosa di creativo, soprattutto nell’abbinare il basilico all’albicocca e cioccolato bianco. Abbinamento peraltro riuscitissimo. 

Tartelletta con cioccolato bianco albicocca e basilico
Tartelletta con cioccolato bianco, albicocca e basilico

Accompagniamo il dolce con un amaro Jefferson e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 42 euro e 50 a persona. Ho trovato davvero ottimo il rapporto qualità - prezzo.

Tratturì – Transumanza Gastronomica è proprio una bella storia. E’ una sorta di trattoria contemporanea portata avanti con passione da Gerardo Urciuoli, chef e patron. La location è carina e accogliente e si trova nel cuore di Avellino. Qui trovi una cucina particolare con piatti e proposte che esaltano prodotti del territorio, carni locali, formaggi, verdure di montagna. Una cucina che lo chef definisce di “transumanza” con un menù che cambia spesso e segue rigorosamente la stagionalità di prodotti e materie prime. Delizioso il fiore di zucca ripieno di patate e curry rosso con i talli spadellati, interessante la rosa di zucchine e pesche, deliziosi i risoni con lattica e peperoni. Qui da Tratturì trovi una cucina non scontata e proposte davvero interessanti. Il servizio è veloce e informale. Ottimo il rapporto qualità- prezzo. Decisamente un indirizzo da segnare in agenda.

 

 

 

Tratturí - Transumanza Gastronomica
Via Vincenzo Sara
Avellino
Tel. 0825 191 01 42
Visita la pagina Fb di Tratturì – Transumanza Gastronomica

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Venerdì, 28 Gennaio 2022 22:09

Alma Gourmet d’Irpinia. Avellino

Siamo nel centro storico di Avellino. Il capoluogo irpino regala sempre spunti e indirizzi interessanti, spesso veniamo qui per vivere esperienze gastronomiche. Stavolta siamo stati a pranzo da Alma Gourmet d’Irpinia. Già il nome dice tutto, l’intento del giovane chef Mattia Del Gaudio e del suo team è chiaro: proporre una cucina legata al territorio in chiave gourmet, ma senza eccessi. Qui trovi una cucina fatta di ricerca, tecnica, passione e una scelta accurata di ingredienti e prodotti. Ma andiamo per gradi.
Noi abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. L’interno è molto spazioso, ci sono due sale molto ampie e ho contato un centinaio di coperti. Il locale è arredato in chiave moderna con sedute particolari e gioca fondamentalmente su due colori: il bianco e nero. Colori netti, definiti, così come è la cucina dello chef Mattia del Gaudio, una cucina che esalta le materie prime con una perfetta tecnica di base.
Diamo il solito sguardo al menù che segue il corso delle stagioni e cambia 4/5 volte l’anno. Ci sono poche ma studiate proposte sia di terra che di mare. 
Prima di ordinare arriva un entrée di benvenuto dello chef: pacchero soffiato con alice di Cetara marinata, confettura di zenzero e cipolla. Bel gioco di equilibrio tra il gusto sapido e deciso dell’alice, la dolcezza della confettura stemperata dalla nota marcata e quasi agrumata dello zenzero e il pacchero a donare croccantezza.

Entrée
Entrée

Perfetto in abbinamento a questo entrée il calice che ci hanno proposto. Un grande vino, il rosato frizzante beneventano IGT Regina Sofia sui lieviti di Mustilli. Ottenuto da uve di aglianico dei vigneti dell’azienda a Sant’Agata de’Goti. Questo vino vede una prima fermentazione in tini d’acciaio a temperatura controllata e poi una rifermentazione spontanea in bottiglia. Questo processo crea dei lieviti naturali che si trovano sul fondo della bottiglia. Il vino una volta agitato leggermente prima del servizio, conquista grazie al suo colore inimitabile, un bel rosa tenue e grazie ai suoi profumi e sentori che ricordano frutti rossi, la fragola in particolare. Il vino è piacevole con una bella nota salina e grande personalità. Insomma un piccolo capolavoro. Da provare davvero.

Mustilli Regina Sofia sui lieviti
Mustilli Regina Sofia sui lieviti

Cominciamo con gli antipasti, ordiniamo un piatto di carciofi fondenti ripieni su crema di topinambur, gel di prosciutto crudo e maggiorana. Morbidi e delicati i carciofi, piatto con un perfetto equilibrio di tutti gli ingredienti.

Carciofi fondenti ripieni
Carciofi fondenti ripieni

L’altro antipasto è il filetto di baccalà all’insalata su crema di sedano e velo di papaccelle sott’aceto. La bellezza di questo piatto sta tutta nella sua semplicità, almeno come concetto.

Filetto di baccalà allinsalata su crema di sedano e velo di papaccelle
Filetto di baccalà all'insalata su crema di sedano e velo di papaccelle

Ottima la materia prima, sapori netti, decisi e geniale il velo di papaccelle, in pratica è una sorta di baccalà all’insalata rivisitato grazie alla vena creativa dello chef Mattia del Gaudio.

Filetto di baccalà Dettaglio
Filetto di baccalà Dettaglio

Chi ben comincia è a metà dell’opera. L’incipit ci ha regalato piacevoli sorprese, attendiamo conferme con i primi. Prendiamo un risotto acquerello con zucca bruciata, porcini e pecorino Carmasciano. Perfetta la mantecatura del riso, interessante la nota della zucca “bruciata” che si sposava a meraviglia con il gusto deciso dei porcini, a chiudere il tutto il pecorino Carmasciano bello sapido e deciso.

Risotto acquerello con zucca bruciata porcini e pecorino Carmasciano
Risotto acquerello con zucca bruciata porcini e pecorino Carmasciano

L’altro primo è davvero spettacolare, sono le linguine con rapa rossa, tartare di gamberi viola e stracciata di bufala. Belle al dente (come piacciono a noi) le linguine del pastificio Caccese, interessante pastificio con annessa azienda agricola di Ariano Irpino. Meravigliosa la tartare di gamberi viola che ben si accompagna alla voluttuosa e ricca stracciata di bufala.

Linguine con rapa rossa tartare di gamberi viola e stracciata di bufala
Linguine con rapa rossa tartare di gamberi viola e stracciata di bufala

Non possiamo esimerci dall’assaggiare un secondo. Ordiniamo del tonno scottato con una maionese di alici e capperi con una salsa di fondo di manzo e salsa di soia. Sarà che abbiamo un debole per il tonno ma l’abbiamo trovato davvero spaziale, bellissimo l’abbinamento con la mayo di alici e capperi con la sua salinità e interessante la presenza del fondo di manzo ad insaporire il tutto.

Tonno rosso con maionese alle acciughe
Tonno rosso con maionese alle acciughe

Come contorno optiamo per dei buonissimi friarielli fatti non in padella ma addirittura al forno con un metodo di cottura ideato dallo chef che li rende morbidi, gustosi e delicati.

Friarielli
Friarielli

Siamo sazi, nostro malgrado saltiamo il dessert. Prediamo due amari (Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 50 euro a persona. Costo assolutamente corretto, in linea con la qualità della proposta di cucina e delle materie prime utilizzate.

Alma Gourmet d’Irpinia ad Avellino è un indirizzo davvero interessante. Lo chef Mattia del Gaudio (che ha studiato alla scuola di cucina ALMA del grande Gualtiero Marchesi) ha talento, padroneggia alla grande la tecnica e propone una cucina del territorio, tradizionale debitamente rivisitata in chiave gourmet ma senza eccessi ed orpelli. Diciamo che è un giusto compromesso davvero interessante. Lodevole poi la volontà di valorizzare aziende e prodotti irpini. Un inno all’Irpinia e al “Made in Italy” ma con la volontà di proporre qualcosa di nuovo. Il servizio è impeccabile, discreta la carta dei vini. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Da sottolineare come la sera Alma Gourmet d’Irpinia proponga anche una pizza di assoluto rispetto (di cui parleremo in un altro momento).
Nata poco prima dello scoppio della pandemia, in un periodo oggettivamente difficile per tutti (e in particolare per la ristorazione) Alma Gourmet d’Irpinia resiste con ostinazione e tenacia. E’ una bella scommessa che merita di avere successo. Crediamo molto nei giovani capaci e appassionati. Questo è il posto ideale se vuoi regalarti una piacevole esperienza gastronomica, godendo delle proposte gourmet dello chef Mattia del Gaudio e del suo team. Da provare. Bella scoperta….

 

 

Alma Gourmet d’Irpinia
Via SantissimaTrinità n.109
Avellino
Tel. 333 909 6272
Visita il sito web di Alma Gourmet d’Irpinia

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Martedì, 18 Gennaio 2022 19:33

Pizzeria Madremia. Avellino

Siamo ad Avellino, nel capoluogo irpino in Via Tagliamento, da non molto c’è la Pizzeria Madremia, pizzeria inizialmente nata ad Aprile 2019 a Sirignano da un’idea del bravissimo Chef Giovanni Arvonio, già in passato alla guida della Taberna del Principe. Giovanni Arvonio nasce come chef, talento e passione sono i suoi tratti distintivi. Ha frequentato in passato anche l’Alma, la scuola internazionale di cucina italiana del grande Gualtiero Marchesi.
Dopo diverse esperienze e riflessioni ha deciso di dar vita a questo progetto ad Avellino, di fatto spostando qui la pizzeria da Sirignano nel baianese e suo luogo di origine.
Attenzione perché laddove c’era la pizzeria a Sirignano presto vedrà la luce un nuovo progetto di chef Arvonio, ma ci sarà tempo per parlarne.
Parcheggiamo l’auto a pochi metri dalla Pizzeria in Via Piave e ci accomodiamo. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Il locale è molto gradevole, tre gli ambienti tutti comunicanti, all’ingresso sulla sinistra c’è un piccolo angolo concepito per le degustazioni (una sorta di privé), di fronte il banco da lavoro e il forno, sulla destra si snodano le altre due sale ben arredate con un tocco di modernità e di praticità con sedie e tavoli scuri e un’illuminazione studiata e accattivante.
Come sempre diamo un’occhiata al menù: ci sono i fritti (interessante soprattutto la proposta di montanarine sia classiche sia a libera interpretazione dello chef). Poi la proposta delle pizze dalle classiche e tradizionali a quelle dal tocco gourmet e poi ancora i ripieni. Insomma c’è di che divertirsi. 
Noi da bere ordiniamo una minerale e una birra per cui abbiamo un debole: la Serrocroce il birrificio di Monteverde capitanato dal bravissimo Vito Pagnotta. In questo caso la nostra scelta ricade sulla Ambrata, fantastica con quei suoi sentori quasi balsamici, e una persistenza importante.

Serrocroce Ambrata
Serrocroce Ambrata

Prima delle pizze, ci concediamo delle “coccole fritte", e allora ecco i crocchè, tanto per cominciare.

Crocchè
Crocchè

Ottime poi le due montanarine realizzate con lo stesso impasto delle pizze, fatte con pomodoro San Marzano DOP, parmigiano reggiano del piennolo e olio Evo fruttato leggero. Davvero Buonissime.

Montanare dello chef
Montanare dello chef

E una porzione di patate fritte tagliate a mano. Il fritto è gradevole asciutto e non unto. Nota di merito per le montanarine e fantastico il San Marzano usato per il condimento.

Patate fritte tagliate a mano
Patate fritte tagliate a mano

Ecco le pizze ! Abbiamo scelto una mortazza con fior di latte di Agerola, parmigiano reggiano DOP e dopo cottura mortadella Bonfatti, pistacchio di Bronte, cacioricotta e olio Evo fruttato Fam. La pizza è eccellente, morbida, leggera, bella compatta al morso e al contempo fragrante, di grande qualità gli ingredienti utilizzati (super la mortadella e il cacioricotta).

La Mortazza
La Mortazza

Se la prima pizza ci è piaciuta con la seconda saliamo ancora di livello. Ecco la loro versione della diavola con ragù di pomodoro San Marzano e ‘nduja, provola di Agerola, parmigiano reggiano DOP, basilico, e dopo cottura, salamino di Castelpoto, fili di peperoncino, pecorino laticauda e olio Evo fruttato Fam. La diavola di Pizzeria Madremia è a dir poco spettacolare, con un perfetto gioco di consistenze in un equilibrio riuscitissimo. Piccante il giusto, sapida ma delicata, gustosa e appagante. Una grande pizza davvero.

La Diavola
La Diavola

Alla Pizzeria Madremia a farla da padrona è l’impasto. Come si vede anche dalla foto, il cornicione è alto, l’alveolatura importante e l’idratazione abbastanza spinta. Il risultato è una pizza gustosa e leggera e digeribile. Come si evince anche dal nome della pizzeria l’idea dello chef Giovanni Arvonio e del suo collaboratore e pizzaiolo Mariano (molto bravo) è presentare un impasto realizzato con il lievito madre, con oltre 30 ore di lievi maturazione.
Il lievito madre è protagonista assoluto. Viene curato, coccolato, fatto fermentare e rigenerato in un apposito locale. Considerate che il lievito che usano qui, ha oltre 30 anni e viene rigenerato con passione e pazienza e lavorato con arte ogni giorno. Proprio la presenza del lievito madre regala all’impasto una leggerezza meravigliosa e un profumo unico che sa di “antico” e di tradizione. Da sottolineare l’uso di prodotti selezionati e di grande qualità per topping e farciture.

Mortazza Alveolatura
Mortazza - Alveolatura

Il nostro parere:
- Impasto realizzato con lievito madre
- Uso di ingredienti di grande qualità
- Servizio veloce e professionale
- Corretto il rapporto qualità prezzo

La Pizzeria Madremia ad Avellino è una garanzia. Questo indirizzo non può mancare sulla vostra agenda. La pizza qui ha un’anima da “chef”. L’impasto è realizzato con lievito madre, con 30 ore di lievi-maturazione, il risultato è una pizza morbida, leggera, profumata con un cornicione importante e una buona alveolatura. Passione e creatività sono le parole chiave, di grande qualità gli ingredienti e i prodotti usati per topping e farciture, tutti scelti e selezionati con cura. La firma è quella dello che Giovanni Arvonio che non si smentisce. La sua pizza ha un'inconfondibile personalità. Il servizio è professionale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo (5 euro per la margherita, 4 euro e 50 per la marinara per poi salire con le pizze più strutturate e quelle gourmet).
Aperto a pranzo e cena tutti i giorni tranne il Martedì (giorno di chiusura). Da notare come Madremia la Domenica proponga il pranzo della Domenica con le proposte di cucina di Chef Arvonio. Torneremo presto a provare anche queste. Complimenti davvero. Alla prossima.

 


Pizzeria Madremia

Via Tagliamento, 245
Avellino
Tel. 0825 149 9045
Visita la pagina Fb di pizzeria Madremia

Pubblicato in Campania
Giovedì, 21 Ottobre 2021 11:45

Sa' di cucina & co. Avellino

Il nostro viaggio alla scoperta degli indirizzi da non perdere ci porta ad Avellino. Siamo in pieno centro storico a due passi dal Corso e da Piazza Libertà, ci siamo fermati per pranzo da Sa’ di cucina & co. Avevamo segnato in agenda questo indirizzo da un po’, perché ci incuriosiva la loro proposta gastronomica. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Arriviamo in perfetto orario.

Sadi cucina co Insegna Esterna
Sa'di cucina & co Insegna Esterna

L’impatto con il locale è gradevole, arredo sobrio, curato, essenziale, belle le sedute e le lampade a sospensione. Nel complesso regala calore e una sensazione di piacevole convivialità, ci sono una quarantina di posti a sedere. Veniamo accolti con grande gentilezza e mentre guardiamo il menù ci viene offerto come benvenuto un calice di Franciacorta Brut DOCG Ferghettina, una bolla pazzesca, elegante, ottenuto in prevalenza da uve Chardonnay e in piccola parte Pinot Nero, piacevole con note agrumate e di pesca. Intanto studiamo le proposte in carta, ci sono cinque antipasti e due taglieri uno che è denominato selezione di eccellenze, un viaggio enogastronomico tra salumi e formaggi di varie regioni d’Italia e poi quello denominato Gusto con salumi e formaggi irpini di eccellenza come il culatello del Prosciuttificio Ciarcia, il capocollo del salumificio Giovanniello, il caciocavallo bagnolese, il pecorino di Volturara Irpino serviti con confetture artigianali, contorni e bruschette. Ci sono poi quattro primi e sei secondi. Un menù che cambia stagionalmente e presenta un legame importante con il territorio Irpino. Davvero interessante…
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Nebbiolo Doc bio delle Langhe dell’Azienda Agricola Erbaluna. Di un bel colore rosso rubino, con sentori floreali, equilibrato e giustamente tannico. Davvero un’ottima scelta, ideale compagno per il nostro pranzo.

Il Nebbiolo di Erba Luna
Il Nebbiolo di Erba Luna

Si comincia con gli antipasti, optiamo per una proposta denominata “Lo chef consiglia” che comprende diversi assaggi, ecco il tortino di patate con provola e funghi porcini su fonduta di formaggio, un meraviglioso fiocco di culatello del Prosciuttificio Ciarcia e un delizioso mini bun alla curcuma con salsiccia di maialino, broccoli e crema di pecorino.

Antipasto
Antipasto

Non finisce qui, arriva una zuppetta di fagioli, castagne, funghi porcini e cipolla rossa. Piatto tipicamente autunnale e che racconta il territorio irpino come pochi. Davvero buonissima.

Zuppetta di fagioli castagne porcini e cipolla rossa
Zuppetta di fagioli, castagne, porcini e cipolla rossa

E ancora scarola con pinoli, olive nere e cotechino irpino. Con questo piatto respiriamo la vera tradizione contadina irpina, la scarola va a nozze con le olive nere e i pinoli e il classico cotechino irpino bello grasso e saporito dona morbidezza e quel tocco rustico al piatto.

Scarola ripassata con pinoli olive nere e cotechino irpino
Scarola ripassata con pinoli olive nere e cotechino irpino

L’altro antipasto è una meraviglia: uovo scomposto su fonduta di blu di pecora con funghi porcini, tartufo nero di bagnoli e chips di patate. Qui la scarpetta è d’obbligo. Peccato che via web non ti possa far arrivare il profumo inebriante di questo piatto.

Uovo scomposto su fonduta di pecora con funghi porcini tarfuto nero e chips di patate
Uovo scomposto su fonduta di pecora con funghi porcini tarfuto nero e chips di patate

L’antipasto ci ha convinto con proposte very “Irpinia style” con materie prime e prodotti eccellenti e di qualità. Se l’antipasto ci è piaciuto con i primi saliamo ancora di livello. Abbiamo preso degli spaghettoni trafilati al bronzo mantecati con crema di cavolo nero, scaglie di tartufo nero e fonduta di parmigiano. Riuscitissimo l’abbinamento del tartufo nero di Bagnoli Irpino con la crema di cavolo nero, una sorta di pesto che avvolge la pasta e la esalta. A chiudere il tutto la morbida e delicata fonduta di parmigiano. Gran piatto, complimenti.

Spaghettoni con crema di cavolo nero di Bagnoli
Spaghettoni con crema di cavolo nero, tartufo di Bagnoli irpino e fonduta di parmigiano

E che dire delle fettucce ai funghi porcini con crema di parmigiano e castagna fritta di Montella? Spaziali. Cottura perfetta della pasta, porcini da urlo, piatto equilibrato con la particolarità della castagna fritta sbriciolata che dona dolcezza al piatto.

Fettucce ai funghi porcini con crema di parmigiano e castagna fritta di Montella
Fettucce ai funghi porcini con crema di parmigiano e castagna fritta di Montella

Due primi eccellenti, un mix di sapori e profumi che parlano di Autunno in chiave irpina. Un vero trionfo del territorio. Intanto passa a salutarci Alessandro, uno dei tre titolari di Sa’ di cucina & co, ci racconta del locale che nasce anni fa come vineria e nel tempo si è trasformato in un ristorante, bistrot con proposte di cucina sempre più convincenti e strutturate. Personalmente mi è piaciuta molto la passione che traspariva dalle sue parole mentre parlava di prodotti, materie prime e della sua terra.Non possiamo esimerci dal gustare anche un secondo e prendiamo un filetto di manzo su purea di patate e funghi pioppini. La carne è eccellente, morbida e saporita.

Filetto di manzo su purea di patate e funghi pioppini
Filetto di manzo su purea di patate e funghi pioppini

Accompagniamo il secondo con delle buonissime patate rustiche.

Patate rustiche
Patate rustiche

Siamo pieni, nostro malgrado saltiamo il dessert, prendiamo un caffè e un amaro Jefferson servito con ghiaccio, scorzetta di arancia e rosmarino. Godimento allo stato puro…

Jefferson servito con ghiaccio scorzetta di arancia e rosmarino
Jefferson servito con ghiaccio scorzetta di arancia e rosmarino

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 45 euro a persona. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Sa’ di cucina & co ad Avellino è stata davvero una fantastica scoperta. Questo ristorante, bistrot è un piccolo gioiello situato in pieno centro storico. Bella l’atmosfera informale che si respira qui, il locale è carino e curato. Inizialmente era una vineria poi negli anni si è evoluta offrendo ai clienti convincenti e strutturate proposte di cucina trasformandosi in un ristorante di tutto rispetto. Qui trovi una cucina che parte dalla meravigliosa tradizione irpina con proposte interessanti e prodotti di eccellenza che raccontano un territorio che ha pochi eguali. I piatti sono un "mash up" di tradizione e creatività, con un menù che cambia almeno 4/5 volte l’anno seguendo la stagionalità e la reperibilità delle materie prime. Davvero eccellente poi la selezione dei vini e delle birre artigianali. Il servizio è preciso, veloce e professionale. Il rapporto qualità – prezzo corretto. Cosa volere di più? Indirizzo consigliatissimo, prova e ci darai ragione. Rivelazione.

 

 

Sa’ di cucina & co
Via Chiesa Conservatorio n.22
Avellino
Tel. 349 5288325
Visita il sito web di Sa’ di cucina & co

Pubblicato in Campania
Lunedì, 02 Marzo 2020 17:27

La Sirena. Avellino

Siamo ad Avellino e per cena abbiamo deciso di mangiare a base di pesce, si avete capito bene! Ad Avellino ci sono alcuni indirizzi dove poter gustare ottima cucina di mare, uno di questi è La Sirena. Siamo in centro in Via Mancini. Da quasi un anno La Sirena si è spostata qui dalla precedente sede di Via Nazionale Torrette a Mercogliano ma le prerogative sono le stesse: proposte di pesce curate e ben eseguite, piatti della tradizione rivisitati con buona originalità. Il plus sta nel fatto che il pesce e quindi la materia prima proviene dalle pescherie della stessa proprietà.

Il locale è un mix di semplicità e modernità, colori chiari, il blu e il grigio. Ci accompagnano al nostro tavolo.
Diamo un rapido sguardo al menù, ben costruito e semplice da consultare: gli antipasti, i crudi, i primi e vari secondi. Da bere una minerale e due vini davvero interessanti: Maremma Toscana Vermentino DOC Acqua giusta della Tenuta La Badiola, un bianco da uve vermentino al 100 %, un vino con belle note floreali e fruttate, un vino fresco, morbido, con una buona mineralità. Davvero piacevole.

Maremma Toscana Vermentino DOC Acqua giusta Tenuta La Badiola
Maremma Toscana Vermentino DOC Acqua giusta Tenuta La Badiola

E un vino spumante brut Müller Thurgau quota 650 di Mezzacorona, un vino con sentori fruttati e floreali, in bocca è pieno con una buona acidità, una buona nota minerale. Anche questa è stata un’ottima scelta.

Müller Thurgau spumante quota 650 Mezzacorona
Müller Thurgau spumante quota 650 Mezzacorona

Spazio agli antipasti, visto che siamo in tanti prendiamo diverse cose da assaggiare tutti. Si comincia con il salmone marinato con mandorle e bacche di goji. Piacevolissimo l’abbinamento del salmone con la nota croccante della mandorla e delle bacche di goji.

Salmone marinato con mandorle e bacche di goji
Salmone marinato con mandorle e bacche di goji

Dei gamberi con scaglie di grana, balsamico e spinacini freschi.

Gamberi con spinaci e grana
Dei gamberi con scaglie di grana, balsamico e spinacini freschi.

Poi arriva una proposta di antipasto che ho apprezzato molto: burrata con acciughe del Cantabrico (eccellenti), gamberi e tartufo.

Burrata con gamberi alici e tartufo
Burrata con gamberi acciughe del Cantabrico e tartufo

Non le si trova dovunque e ho trovato meraviglioso e azzeccato l’abbinamento con la burrata, la sua morbidezza e grassezza ben si bilancia con il sapore sapido e voluttuoso delle acciughe. E’ stato divertente comporre i nostri crostini.

Crostino con burrata e acciughe
Crostino con burrata e acciughe

Se acciughe e burrata mi sono piaciute non da meno è stata la mozzarella di bufala con salmone affumicato. Divina la mozzarella e l’abbinamento con il salmone ci sta tutto.

Mozzarella di bufala e salmone affumicato
Mozzarella di bufala e salmone affumicato

E ancora un po’ di gamberi in salsa rosa. Nella media.

Gamberi in salsa rosa
Gamberi in salsa rosa

E un pò di alici fritte.

Frittura di alici
Frittura di alici

 E’ il momento dei primi. Buonissimi i ravioli di ricotta con gamberi e tartufo. Di ottima fattura i ravioli, meraviglioso l’abbinamento con gamberi e la nota del tartufo nero. Gran piatto.

Ravioli di ricotta gamberi e tartufo
Ravioli di ricotta gamberi e tartufo

E degli scialatielli ai frutti di mare, buoni, con frutti di mare in abbondanza ma forse andavano impiattati in modo diverso e più accativante.

Scialatielli ai frutti di mare
Scialatielli ai frutti di mare

 Spazio ai secondi! Una spigola all’acqua pazza, una grigliata (gambero, seppia e spada).

Grigliata
Grigliata

Un paio di fritture di calamari molto gradevoli, fritto ben fatto e asciutto.

Fritturina di calamari
Fritturina di calamari

Un calamaro alla brace che ha sempre il suo perché.

Calamaro alla griglia
Calamaro alla griglia

E un piatto di gamberoni alla griglia. Piccola incomprensione “con il personale di cucina” sulla provenienza dei gamberoni successivamente chiarita dalla attentissima titolare Carmen.

Gamberoni alla griglia
Gamberoni alla griglia

Chiudiamo in bellezza con dei cantuccini e cioccolato fondente ad accompagnare un vero nettare ….

Cantuccini e cioccolato
Cantuccini e cioccolato

Un whisky giapponese favoloso: il Nikka Whisky from the barrel, un blend che vede il connubio dei single malt insieme ai whisky di grano giapponesi, provenienti dalle distillerie Yoichi e Miyahikyo.

Nikka Whisky From The Barrel
Nikka Whisky From The Barrel

51,4 gradi di estasi, di un bel colore giallo ambrato, con setore di frutta e spezie, un profumo inebriante, bello corposo con un finale deciso. Scelta meravigliosa ..

Nikka Whisky From The Barrel Dettaglio
Nikka Whisky From The Barrel Dettaglio

Al Ristorante La Sirena per un pasto medio si paga intorno ai 50 euro a persona (vini esclusi), e il rapporto qualità-prezzo è assolutamente corretto.

La Sirena è un ottimo indirizzo se si vuol mangiare a base di pesce ad Avellino. Il locale è gradevole e centrale, le proposte di cucina sono interessanti. Ho mangiato bene e le aspettative non sono state disattese. Nota di merito in particolare per quei ravioli gamberi e tartufo, superlativi. E poi mi ha fatto piacere gustare le acciughe del Cantabrico (una bontà), non le mangiavo dalla mia visita a Barcellona, abbinate alla burrata poi erano una meraviglia. Fornita e non banale la carta dei vini con alcune etichette davvero importanti italiane ed estere.
La titolare Carmen è presente, cordialissima e attenta alle esigenze dei clienti, si vede che ci sa fare. Forse è un pò da migliorare il servizio, il personale è cortese, giovane e volenteroso ma andrebbe erudito un po’ di più sui prodotti e la loro provenienza. Corretto il rapporto qualità prezzo se consideriamo la proposta di cucina. Sicuramente un indirizzo da segnare in agenda per mangiare una buona cucina di mare ad Avellino. Consigliato.

La Sirena
Via Pasquale Stanislao Mancini n. 136
Avellino
Tel. 338 373 2506
Visita la pagina Fb del ristorante La Sirena

Pubblicato in Campania
Giovedì, 24 Ottobre 2019 09:18

Triglia Trattoria di Mare. Avellino

Siamo ad Avellino, siamo venuti nel capoluogo irpino per mangiare pesce. No, non siamo impazziti, qui infatti c’è un indirizzo da non perdere se amate la cucina di mare, parliamo di Triglia Trattoria di Mare.

Triglia AvellinoTriglia Avellino

Torniamo sempre volentieri da Triglia, ci piacciono le loro proposte di cucina ma anche l’atmosfera che si respira in questo locale “tematico”, un concept davvero innovativo ed accattivante che fa tendenza: una cucina di mare con pesce freschissimo e proposte gourmet che strizzano l’occhio alla creatività pur mantenendosi nel segno della tradizione irpina (grazie all’uso di molti prodotti del territorio).
Siamo in Via Cristoforo Colombo a pochi metri dal Bogart caffè, parcheggiamo l’auto a pochi passi dal locale. Entriamo, ci accoglie da par suo Lucio de Feo sempre gentile e garbato, ci accompagnano al nostro tavolo, siamo in due. Il locale all’interno è molto bello come ricordavamo, ci sono poco più di 40 coperti, si presenta moderno, contemporaneo, con una bellissima cucina a vista con la brigata all'opera (capitanata dal talentuoso chef Salvatore Tarantino). Nel complesso regala una sensazione piacevole, domina il bianco dei tavoli e delle sedute e poi i colori tipici dei ristoranti di mare ossia il blu, il verde . Bella l’idea delle lampade posizionate su ogni tavolo. Semplice ma d’effetto la mise en place.

Un angolo del localeUn angolo del locale

Il Deus ex machina di Triglia è il bravissimo chef Mirko Balzano a parer nostro uno degli chef di cucina gourmet migliori del panorama nazionale.
Diamo un’occhiata al menù che cambia in base alla stagionalità e alla disponibilità del pescato. Si può ordinare a la carte ma si può optare anche per un menù degustazione (a 50 euro bevande escluse).
Decidiamo di ordinare “a la carte”, intanto arriva il pane e da bere prendiamo una minerale e due calici di un interessante bianco: il Greco di Tufo DOCG di Vadiaperti. Un bel vino bianco secco ma che denota un’ottima freschezza e persistenza e sentori di frutta matura ed erbe aromatiche. Bella e spiccata la nota minerale. Un bianco del territorio irpino ideale per accompagnare la nostra cena

Greco di Tufo di VadiapertiGreco di Tufo di Vadiaperti

Arriva un graditissimo entrée: una montanarina con ragù di mare. Divina

Montanarina con ragù di mareMontanarina con ragù di mare 

Cominciano le danze, ordiniamo due antipasti denominati Triglia, cinque portate di mare di grande interesse. Nel dettaglio c’è polpo con rapa rossa e maionese di polpo. Ottimo incipit e delizioso l’abbinamentocon rapa e la mayo di polpo…

Polpo rapa rossa e maionese di polpoPolpo rapa rossa e maionese di polpo

Polpettina di totani con sfoglia di papaccelle. Buonissima con un perfetto equilibrio di sapori ….

Polpetta di totani con sfoglia di papaccellePolpetta di totani con sfoglia di papaccelle

Poi una chicca: sgombro nella rete di maiale (a mo’ di salsiccia) affumicato all’alloro. Spettacolo puro…

Sgombro nella rete di maiale affumicato allalloroSgombro nella rete di maiale affumicato allalloro

Belli da vedere e gustosissimi i panini al vapore con salsiccia di tonno con provola e peperoni. Una sorta di sandwich di mare da leccarsi i baffi.

Panino al vapore con provola peperoni e salsiccia di tonnoPanino al vapore con provola peperoni e salsiccia di tonno

A chiudere l’antipasto una commovente parmigiana di triglia con crema di melanzana marinata e pomodoro confit. Delicata, equilibrata, sorprendente …

Parmigiana di triglia con crema di melanzana marinata e pomodoro confitParmigiana di triglia con crema di melanzana marinata e pomodoro confit

L’antipasto Triglia ci ha sorpreso in positivo. L’abbiamo trovato davvero notevole, con piatti molto ben concepiti, presentati in modo impeccabile.
Dopo un po’ di piacevole attesa è il momento dei primi ecco uno dei “must” di Triglia, uno dei primi piatti che riscuotono maggior successo (infatti difficilmente esce dalla carta): pasta patate, provola e seppia. Assolutamente sorprendente, buonissima. Da sola questa pasta e patate merita la visita. Perfetta la cottura della pasta, un giusto equilibrio di sapori, la dolcezza avvolgente della provola, la seppia con la sua nota leggermente sapida. Un piatto davvero top!

Pasta patate provola e seppiaPasta patate provola e seppia

Non da meno l’altro primo: spaghetti alla chitarra ai lupini di mare. Erano mesi che non mangiavo un piatto di spaghetti così. Gustosi, sapientemente eseguiti con questa cremosità suadente. Semplicemente perfetto!

Spaghetti alla chitarra con lupini di mareSpaghetti alla chitarra con lupini di mare

Prendiamo anche un secondo in due: spiedino di mare con insalatina mista. Anche con questa proposta hanno fatto centro. Gustoso nella sua semplicità merito anche di una materia prima davvero eccellente.

Spiedino di mareSpiedino di mare

Lucio de Feo ci offre un dolcetto: due bignè cn crema pasticcera al limone. Meravigliosi.

DessertDessert

Prendiamo un caffè, un limoncello e chiediamo il conto: paghiamo 50 euro a testa. Rapporto qualità prezzo corretto e per certi versi sorprendente se consideriamo la qualità della proposta di cucina, e la materia prima freschissima.
Facciamo i complimenti allo chef Salvatore Tarantino, davvero bravo e alla giovanissima brigata di cucina. E chiaramente a Mirko Balzano, in lui talento e passione si fondono, un vero vulcano di idee.

Triglia Trattoria di mare rappresenta un piccolo gioiello in Irpinia, qui trovate un locale giovane, moderno, raffinato nella sua civettuola semplicità. La cucina poi è eccellente, una cucina di mare di livello. La materia prima è scelta con cura ed attenzione maniacale, i fornitori sono selezionati con cura, i piatti sono concepiti e preparati con estro e creatività, unendo il mare ai buoni prodotti irpini. Il personale è gentile, professionale, preparato e mai invadente. Buona la carta dei vini con etichette anche di piccole realtà (ma di elevata qualità). Rapporto qualità - prezzo corretto. Cosa volete di più? Ah....la firma è dello chef Mirko Balzano. Garanzia!


Triglia Trattoria di Mare
Via Cristoforo Colombo n. 33
Avellino
Tel. 0825 702123
Accetta carte di credito: SI
Prezzo Medio
Visita la pagina facebook di Triglia Trattoria di Mare

Pubblicato in Campania
Martedì, 31 Luglio 2018 16:36

Triglia Trattoria di Mare. Avellino

Ci siamo concessi il bis. Garanzia. Grande cucina di mare in Irpinia

Siamo tornati da Triglia trattoria di mare ad Avellino. Confessiamo che dopo la fantastica esperienza della scorsa volta abbiamo voluto riassaporare la loro cucina e soprattutto qualcuna delle proposte del menù estivo di Mirko Balzano ed il suo giovane e fantastico team. Parcheggiamo a pochi metri dal locale, ci accomodiamo al nostro tavolo da due, accompagnati in sala da Luca, garbato, educato, professionale. Mirko (il“Deus ex machina”Triglia) è fuori per un banchetto in villa, ma la brigata di cucina capitanata dal giovane e bravissimo chef Salvatore Tarantino è più operativa che mai.

Il locale regala un’atmosfera sempre piacevole, intimo, raccolto,  bellissima la cucina a vista, domina il bianco dei tavoli e delle sedute e poi i colori tipici delle location marinare: il blu, il verde. Il concept è accattivante, cucina di mare con pesce freschissimo, proposte gourmet e prodotti irpini.
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Fiano dell’azienda Villa Matilde del 2015. Eccellente, un vino profumato, delicato ma persistente dai sentori floreali e fruttati. Ottimo per accompagnare la nostra cena.
Arrivano i pani. Intanto guardiamo il menù che cambia sulla base della stagionalità e della disponibilità del pescato. Si può ordinare a la carte ma si può optare anche per due menù degustazione di 4 e 5 portate (a 35 e 40 euro bevande escluse). Noi optiamo per due menù degustazione da 4 portate (un antipasto, un primo, un secondo e il dessert).
Ecco l’antipasto, sono tre proposte stuzzicanti: una deliziosa montanarina con ragù di mare (denominata “alla marinara”). Buonissima e che profumo quel meraviglioso ragù!

Montanarina con ragù di mare
Montanarina con ragù di mare

Una triglietta con gazpacho di pomodori. Il pesce freschissimo e il gazpacho davvero eccellente con un equilibrio di gusto che non è facile trovare.

Triglietta con gazpacho di pomodori
Triglietta con gazpacho di pomodori

A chiudere il trittico di antipasti un accattivante cuoppo di totani e gamberi. Anche questo eccellente.

Cuoppo di totani e gamberi
Cuoppo di totani e gamberi

Abbiamo ordinato due primi differenti, in modo tale da poter degustare due differenti proposte. Ecco una commovente pasta e patate con provola e seppia (con tanto di nero di seppia sopra). Sapete che non amo esagerare ma questa è stata una delle più buone"pasta e patate"mai mangiate. Delicata, gustosa, equilibrata con quel gusto di mare dato dalle seppie tagliate sottili sottili e la spuma di provola. Per quanto mi riguarda per la nostra serata anche solo questo piatto valeva la visita. Complimenti!

Pasta e patate con provola e seppia
Pasta e patate con provola e seppia

Altro primo è una sorta di rivisitazione della puttanesca: cavatelli con pescatrice, pomodori, e olive e capperi disidratati. Anche questo piatto è perfetto. Ben eseguito e dal gusto deciso.

Cavatelli con pescatrice, pomodori, olive e capperi disidratati
Cavatelli con pescatrice, pomodori, olive e capperi disidratati

La nostra serata trascorre piacevolmente, il servizio in sala è preciso, puntuale, veloce. Il maitre Luca sa il fatto suo e mi omaggia di un calice di Greco di Tufo Contrada Marotta (2015) sempre dell’azienda Villa Matilde. Di un bel giallo dorato con sentori fruttati e una spiccata nota minerale. Ottimo.

E’ il momento del secondo. Signori ecco sua maestà il Tonno scottato, con varie declinazioni di cipolla (arrostita, alla genovese e in agrodolce), questa dolcezza della cipolla viene contrastata della scarola saltata con capperi ed olive nere e una salsa di olive nere, c’è anche un ciuffo di maionese light fatta sempre da loro. Piatto fantastico. Chapeau!

Tonno scottato cipolle e scarola
Tonno scottato cipolle e scarola

Il nostro menù termina con uno spiedino di Pesca al Fiano.

 

Spiedini di pesca al fiano
Spiedini di pesca al fiano

Per finire io prendo un rum mauriziano della Rhumerie de Charamel: il VSOP. Spettacolare.

Rum Mauriziano
Rum Mauriziano

Arrivano anche delle praline di cioccolato bianco e fondente. Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena 90 euro in due. Rapporto qualità prezzo corretto per la qualità delle materie prime e il livello delle proposte.

Dobbiamo ripeterci ma come dicevano i latini “repetita iuvant”. Confermiamo in pieno il giudizio dato già un mese fa. Triglia trattoria di mare rappresenta un unicum ad Avellino. Un indirizzo sicuro dove gustare una cucina di pesce di alto livello. Le proposte sono studiate, non banali, la materia prima freschissima e scelta con cura ed attenzione maniacale. La regia di Mirko Balzano c’è e si vede, la brigata di cucina sa il fatto suo, una menzione particolare per lo chef Salvatore Tarantino, giovane e talentuoso. Sentirete parlare di lui. Luca in sala è impeccabile. Il servizio è veloce e professionale. Il locale gradevole con il plus della cucina a vista che ha sempre il suo perché.
Bravissimi! Continuate così. Fateci un salto, garantiamo noi….


Triglia Trattoria di Mare

Via Cristoforo Colombo n. 33
Avellino
Tel. 0825 702123
Accetta carte di credito: SI
Prezzo Medio
Visita la pagina facebook di Triglia Trattoria di Mare

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