Siamo a Palinuro per qualche giorno di mare e relax ma anche qui come ci capita spesso ci ha preso una voglia matta di pizza. E allora abbiamo scelto di andare a provare la pizza da Prisco a Palinuro.
Questa è una bella storia, nata per amore e passione, un incontro tra Napoli e il Cilento. Tutto è nato grazie all’idea di Antonio Prisco. Dopo il grande successo di Palinuro ha aperto la sua Pizzeria anche nella splendida Cava de’ Tirreni e ultima nata anche la Terrazza Prisco a Santa Maria di Castellabate.
Ma andiamo per gradi. Noi siamo nella sede storica di Palinuro, dove tutto è cominciato. La Pizzeria si trova alla fine del Corso, si arriva in Piazza Virgilio dove si trova la Chiesa Santa Maria di Loreto. Si gira come a voler salire nella parte alta del paese ed ecco l’ingresso della Pizzeria. Ad accoglierci c’è la gentile Federica, sempre sorridente che ha il compito (non facile) di gestire prenotazioni e tavoli.
Noi siamo fortunati, avendo prenotato per tempo entriamo quasi subito. Il locale ti regala l’idea di un posto di vacanza, c’è la parte superiore: una sorta di veranda coperta e poi la parte inferiore con i tavoli in giardino, c’è un bel gioco di luci. Noi ci accomodiamo in veranda. L’atmosfera è molto gradevole in sottofondo c’è il grande Pino Daniele, come a dire “uagliù è comm sta a Napoli”.
Il personale è gentilissimo e cortese. Diamo subito uno sguardo al menù che si trova sulle tovagliette. Bella e accattivante la grafica, ci sono gli sfizi, dalle frittatine di pasta di varie tipologie (anche quella del giorno), alla mozzarella in carrozza, ai crocchè che qui chiamano panzerotti. E poi ancora trovi le patatine (fresche tagliate al momento), i fiori di zucca ripieni, il crocchettone Mortadella, e udite udite “a purpett da’ nonn al sugo” e la parmigiana di melanzane. Tradizione partenopea pura. Ci sono anche le insalate. Per quanto riguarda le pizze ci sono quelle classiche e quelle più studiate in cui c’è sempre l’incontro tra Napoli e il Cilento, anche nella scelta dei nomi delle pizze e degli ingredienti.
Abbiamo voglia di sfizi fritti prima delle pizze e allora ordiniamo delle squisite patatine fritte, come già scritto, sono fresche, tagliate al momento. Il fritto è asciutto, non unto, perfetto. Sono proprio buone. A seguire due panzerotti, che altro non sono che i classici crocchè buoni come quelli che fanno a Napoli, patate, formaggio, provola, prezzemolo, uova, sale e pepe. Da standing ovation.
Crocchè napoletani
Anche la prova taglio è superata, profumo inebriante e la provola filante che ti chiama.
Crocchè dettaglio
Visto che siamo in vena ordiniamo anche un crocchettone mortadella, crocchè di patate con mortadella IGP al pistacchio e stracciatella di bufala. Qui si raggiunge il piacere vero. Vero food porn.
Crocchettone Mortadella
Dopo queste coccole fritte è tempo di pizza. Anzi, di pizze. Siamo curiosi di provarle. Al banco pizza le sapienti mani di Giovanni Ruffinelli (detto Ivan) napoletano DOC che già avevamo incontrato da Prisco a Cava de’ Tirreni: grande talento e passione in salsa partenopea. Cominciamo ordinando un classico, perché da lì si comincia sempre: la margherita con pomodoro, fior di latte, Olio Evo e basilico. Spettacolare. Impasto fragrante, profumato, buona consistenza al morso.
La Margherita
Da notare il cornicione di media grandezza, l’alveolatura importante e l’idratazione spinta ma senza eccessi. Davvero una signora margherita.
Margherita Dettaglio Alveolatura
Ci concediamo poi un viaggio nel Cilento con la pizza denominata Napoletana Cilentana Ci-Lento con piennolo rosso, origano, capperi, alici di Menaica, mozzarella di bufala e olive ammaccate Salella. Pizza che ci fa fare un itinerario di gusto pazzesco, dai sapori forti, netti, decisi, senza mezze misure. Bella saporita, sapida grazie alla presenza dei capperi e delle alici di Menaica (meravigliose). Una pizza con grande personalità, per palati forti.
Napoletana cilentana Ci-Lento
Poi degustiamo una Nerano con vellutata di zucchine, chips di zucchine fritte, fior di latte, in uscita pancetta piccante Tomeo e pesto di rucola alle noci. Altro piccolo capolavoro questa pizza delicata ma al contempo decisa grazie alla nota piccante della pancetta che ben si sposa con il sapore dolciastro delle zucchine.
La Nerano
Chiudiamo in bellezza con una pizza che è un inno al godimento. Già dal nome si intuisce tutto: la Slacciacintura. Con bordo ripieno di ricotta, fior di latte, mortadella, pesto di pistacchio, granella e burratina.
La Slacciacintura
Abbiamo trovato la vera pizza napoletana nel Cilento. Fatta a regola d’arte con un bell’impasto diretto lavorato con maestria, con 24 ore piene di lievitazione e una idratazione intorno al 68 %. Quindi non troppo spinta. Il cornicione non è troppo pronunciato. Buona l’alveolatura da cui si evince la perfetta lavorazione dell’impasto. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Di grande qualità gli ingredienti utilizzati per topping e farciture. Da rimarcare come vengano usati prodotti cilentani di eccellenza (dai salumi, ai formaggi, dalle olive, alle alici di Menaica). Complimenti davvero a Giovanni “Ivan” Ruffinelli capace con la sua bravura di farci gustare una fantastica pizza e non farci sentire la nostalgia di Napoli.
Nerano Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere.
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti sui 280 gr
- Presenza di prodotti cilentani di eccellenza
- Menù pizza vario e creativo
- Buon rapporto qualità prezzo
Prisco a Palinuro è una certezza. Per la serie “anche quando sei in vacanza e lontano da Napoli quasi non te ne accorgi”. Qui puoi gustare una signora pizza dall’anima cilentana e cuore napoletano con un impasto realizzato a regola d’arte. Il risultato è una pizza leggera, fragrante, ma appagante, con la presenza di ingredienti e materie prime del territorio di assoluta qualità. Giovanni “Ivan” Ruffinelli al banco pizza sa il fatto suo e lo dimostra sfornando pizze che sono un inno alla gioia. Ottimi i fritti, spettacolari i crocchè e le frittatine. Nota di merito per il personale davvero gentile e professionale. Buono il rapporto qualità-prezzo. Cosa volere di più? Se sei in zona prova. Garantiamo noi.
Prisco a Palinuro
Via Fratelli Capozzoli
Palinuro, Centola (Sa)
Tel. 338 194 2185
Visita il sito web di Prisco a Palinuro
Siamo tornati a Marigliano da N’ata Storia. Ti abbiamo parlato già in passato di questo locale. Qui infatti puoi gustare un’ottima cucina anche di pesce. Ma N’ata Storia è un indirizzo da segnare in agenda anche se vuoi gustare una fantastica pizza. Ma andiamo per gradi. Siamo sulla strada statale variante 7 bis, arrivare qui è semplicissimo così come non avrai mai problemi per posare l’auto, il locale infatti è dotato di un grande parcheggio custodito.
Il locale è bello come lo ricordavamo, moderno ma senza eccessi, luminoso con una bella mise en place. Ci sono tre grandi sale interne, una esterna, più un gradevole dehors. In più all’esterno il piccolo giardino allestito con cura e la fontana.
Questo è il regno della famiglia Molaro che è da anni nel settore food e ristorazione e non finisce di stupire garantendo un servizio di assoluto livello. In sala c’è Agostino Molaro, sempre gentile, affabile, sorridente. Ci accompagna al nostro tavolo. Al banco pizza suo fratello Carmine Molaro, grande talento che negli anni, con studio, ricerca e passione ha raggiunto un livello ragguardevole.
Diamo il solito sguardo d’ordinanza al menù delle pizze. Lo trovo molto ben concepito e studiato, con le pizze classiche e quelle “speciali” ben presentate con tanto di foto. In più c’è la possibilità di scegliere anche pizze realizzate con impasto multicereali.
Non prendiamo sfizi e fritturine ma ci fiondiamo direttamente sulle pizze. La curiosità di provarle a distanza di un po’ di mesi è tanta. Cominciamo con la mitica Pistacchiosa con cornicione ripieno di ricotta al pistacchio, fiordilatte di Agerola, mortadella DOP, granella di pistacchio, stracciatella, fonduta di formaggio, rucola e olio Evo. Agostino ci racconta che è una delle pizze più amate e richieste e non fatichiamo a comprenderne il motivo. Assolutamente fantastica...
La Pistacchiosa
L’impasto è leggero e fragrante, l’equilibrio degli ingredienti è perfetto. Anche il cornicione ripieno non ti appesantisce, anzi. Una pizza che ti fa dire: “wow” ! Provare per credere….
Pistacchiosa
Dopo una pizza così appagante ci va di gustare una margherita con pomodoro bio, fiordilatte di Agerola, basilico e olio Evo. Un classico la margherita ma che ti fa capire tante cose. La margherita di Carmine Molaro ci ha convinto pienamente. Impasto super leggero, profumata, fragrante, eccellenti gli ingredienti usati (nota di merito per il pomodoro davvero fantastico).
La Margherita
Decidiamo di gustare anche una pizza con impasto multicereali, e optiamo per una Pizza Vivace con provola di Agerola, quattro formaggi, rucola, capocollo di Martina Franca, salsa di cavolo viola e olio Evo. Una pizza che ci ha letteralmente sorpreso a cominciare dall’impasto, un perfetto mix che accontenterà chi ama una pizza dal mood più rustico. Poi da rimarcare la farcitura con prodotti di grande qualità, particolare la presenza della salsa di cavolo viola a donare colore e personalità. Complimenti davvero.
La Pizza Vivace
Abbiamo trovato un bell’impasto diretto con 36 ore di liveimaturazione, e un’idratazione comunque ragguardevole (72 %). Il risultato è una pizza profumata, leggera, fragrante con una bella alveolatura. I panetti sono piuttosto generosi sui 280 gr. Mentre per l’impasto multicereali l’idratazione è più bassa (sfiora il 70 %). Di eccellente qualità i prodotti e le materie prime usate per topping e farciture. Dobbiamo fare i complimenti a Carmine Molaro per il risultato e il livello raggiunto.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti 280 gr
- Ottimo l’impasto multicereali
- Grande qualità dei prodotti usati per la farcitura e il topping
- Servizio professionale e veloce
N’ata Storia a Marigliano è una garanzia. Sia che tu voglia pranzare o cenare sia che tu voglia gustare una fantastica pizza. Il grande cruccio spesso è che quando si trova un ristorante di livello dove anche la pizza è ottima, può capitare che il Ristorante penalizzi un po’ la pizzeria. Qui non bisogna commettere lo stesso errore. Perché anche la pizza da N’ata Storia è una certezza così come le proposte di cucina. Insomma qualsiasi cosa decidi di mangiare vai sul sicuro. Corretto il rapporto qualità prezzo. N’ata Storia si conferma alla grande ed è il frutto dell’esperienza nel campo della ristorazione della famiglia Molaro. Un indirizzo da tenere in agenda anche per gustare una buona pizza. Garantiamo noi.
N’ata Storia
Via Variante 7 bis / Via Cadorna
80034 Marigliano (Na)
Tel. 081 8855559
Visita il sito web di N’ata Storia
E’ una bella serata estiva, eravamo dalle parti di Grottaminarda e allora ci siamo detti: perché non andare a mangiare la pizza da Giovanni Grimaldi? E’ sempre una buona idea, garantito.
Non è la prima volta che veniamo qui. Chi ci segue sa bene che di Giovanni Grimaldi vi parliamo da anni, da quando la prima volta lo scoprimmo e gustammo le sue pizze Al Drago (la sua precedente Pizzeria).
La sua nuova Pizzeria è uno spettacolo, è la realizzazione del suo grande sogno. Centralissima, in pratica si trova proprio sul Corso di Grottaminarda e d’Estate utilizzando lo spazio esterno, con i tavolini e le luci si crea davvero una bella atmosfera. All’interno il locale è come lo ricordavamo: tavoli in legno, design lineare, moderno ma senza eccessi. C’è anche una saletta al piano inferiore. In fondo la cucina e il banco da lavoro a vista. Due forni più uno per sfornare le pizze senza glutine. Insomma tutto come ricordavamo comprese le belle gigantografie del Golfo di Napoli e del Vesuvio giusto per non far sentire troppo a Giovanni (napoletano DOC) la nostalgia di casa. Anche se ormai come più volte ha ribadito, si considera a tutti gli effetti “un irpino ma dal cuore napoletano”.
Mi è sempre piaciuta la volontà di Giovanni di mixare Napoli all’Irpinia, anche nelle sue pizze, grazie all’uso di meravigliosi prodotti del territorio (la cipolla ramata di Montoro, l’olio Evo di Ravece, il pecorino di Carmasciano, l’antico aglio dell’Ufita, tanto per citarne qualcuno).
Il tutto si traduce in un menù ricchissimo: dalla stuzzicheria con i meravigliosi fritti, gli arancini, gli scagliuozzoli, le zeppoline, le bruschette, i mitici crocchè e le commoventi frittatine. E poi un trionfo di proposte Pizza. Le pizze sono divise in varie sezioni: le pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi.
Insomma qui da Giovanni Grimaldi avrai solo l’imbarazzo della scelta. Noi siamo in quattro. Miracolosamente riusciamo a trovare posto (ma all’interno). Si sta davvero bene, locale climatizzato e tavoli ben distanziati. Si comincia ordinando una minerale e una birra per cui abbiamo un debole: la Serrocroce (a proposito di realtà e prodotti irpini di eccellenza), il birrificio di Monteverde guidato dal bravissimo Vito Pagnotta. In questo caso la nostra scelta ricade sulla ambrata alla Spina per tutti, meravigliosa con quei suoi sentori quasi balsamici, e una persistenza incredibile.
Birra Serrocroce ambrata
Prima delle pizze ci concediamo delle coccole fritte. Direi che siamo obbligati quasi, perché le loro frittatine e i crocchè sono eccezionali. E allora eccoli i crocchè con provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo, una vera esplosione di sapore. Unica controindicazione, creano dipendenza. Non dire che non ti avevamo avvertito.
Crocchè di patate
Poi decidiamo di gustare una frittatina di pasta e patate, anche qui siamo a livelli altissimi. Una vera bontà.
Frittatina di pasta e patate
Dentro c'è la vera pasta e patate alla napoletana con provola e pepe. Anche qui il wow è garantito….
Frittatina di pasta e patate Dettaglio ripieno
Ma passiamo alle pizze. Abbiamo preso una Crudo e rucola, con pomodorino datterino, fiordilatte di Agerola, parmigiano reggiano, prosciutto crudo irpino, rucola, ciliegine di mozzarella di bufala DOP e olio Evo. Una pizza appagante con un impasto fragrante e una farcitura incredibilmente ricca.
La Crudo e rucola
Poi una delle pizze che spesso quando veniamo da Giovanni Grimaldi ordiniamo spesso, la Campagnola con provola di Agerola affumicata, salsiccia, funghi porcini, pecorino di Bagnoli Irpino stagionato 3 mesi, olio Evo Ravece e basilico. Un profumino che non vi dico. Davvero una signora pizza.
La Campagnola
Tra le pizze classiche scegliamo una margherita con provola. Qui il pomodoro San Marzano è protagonista insieme alla meravigliosa provola di Agerola, e ancora parmigiano reggiano 36 mesi, pepe, olio Evo e basilico. Godimento allo stato puro…..
La Margherita con provola e pepe
La quarta pizza ha come protagonista la salsiccia secca rossa di Castelpoto (presidio Slow food) con il suo sentore spiccatamente piccante. Ecco la Pizza Catelpoto con pomodoro pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, salsiccia secca rossa di Castelpoto, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico.
La Castelpoto
Abbiamo trovato un bell’impasto diretto eseguito a regola d’arte con 32/36 ore (27/28 di maturazione il resto di lievitazione). L’idratazione non è eccessiva (siamo intorno al 65 %), bella comunque l’alveolatura. La pizza è morbida, soffice ma fragrante. Il peso dei panetti è sui 270 gr. Quello che colpisce è la varietà di proposte pizza e l’uso di prodotti di assoluta qualità per topping e farciture. Da menzionare la presenza di numerosi prodotti del territorio irpino e tanti presidi Slow food. Il servizio è preciso e puntuale (nonostante la pizzeria fosse strapiena). Altra nota di merito è il rapporto qualità prezzo.
Il dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti sui 270 gr.
- Menù vario e con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di grande qualità (con numerosi presidi slow food)
- Buon rapporto qualità – prezzo
E’ sempre una buona idea venire a Grottaminarda a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi. Il locale è gradevole, moderno ma senza eccessi. La pizza ha il suo perché, è davvero ottima, leggera e fragrante. Realizzata con maestria e passione. Come più volte rimarcato ci piace la sua idea di creare un mix tra Napoli e l’Irpinia e il suo "mash up" riesce alla perfezione, grazie all’uso e alla presenza di prodotti e materie prime di qualità. Quando siamo da queste parti non ci facciamo scappare mai l’occasione di tornare qui a provare qualcuna delle sue pizze. Fallo anche tu, non resterai deluso. Il servizio è veloce, il rapporto qualità prezzo davvero buono. Da non perdere. Parola dei Templari del Gusto.
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della pizzeria Giovanni Grimaldi
E’ sempre un buona idea passare alla Pignata ad Ariano Irpino, sia che si abbia voglia di pranzare o cenare sia che si voglia una bella pizza. Era da un po’ che non gustavamo la loro pizza. L’ultima volta come sempre l’esperienza fu fantastica, visto che eravamo in zona ci siamo tornati. Siamo nella parte alta di Ariano Irpino, ci siamo mossi tardi, sono da poco passate le 22.00, fortunatamente avevamo prenotato il nostro tavolo per essere sicuri di trovare posto anche a quest’ora. Parcheggiamo l'auto a pochi metri dal locale e ci accomodiamo. Da sottolineare sempre la sensazione di assoluta sicurezza che troviamo qui, con tavoli ben distanziati tra loro e il giusto spazio tra sedute e clienti. Ad accoglierci c’è Ezio Ventre sempre gentile e sorridente. E' un piacere rivederlo. Qui alla Pignata si sta davvero bene l’atmosfera è piacevole. Le pareti sono di un bel colore chiaro, molto belli alcuni dettagli e vetrine antiche, raffinata ma al contempo essenziale la mise en place.
Siamo venuti qui per la pizza e pizza sia.
Diamo un’occhiata al menù (digitale da consultare tramite il proprio smartphone), e nell’attesa ci concediamo uno sfizio fritto, delle buonissime patate speziate. Davvero eccellenti e invitanti ….
Patate speziate
Il menù pizza ti darà davvero l’imbarazzo della scelta, ci sono una cinquantina di proposte tra pizze classiche, della tradizione ed altre che strizzano l’occhio al gourmet, oltre ai calzoni. Un guaio per gli eterni indecisi, davvero qui si avrebbe voglia di provarle tutte. Quello che ci colpisce è l’uso di materie prime di grande qualità e prodotti del territorio irpino (dal caciocavallo podolico, alla salsiccia Calitrana, dai peperoni cruschi, ai porcini e al tartufo, oltre all’immancabile e meraviglioso olio di Ravece).
Noi optiamo per una Fiorita Fumè con fiordilatte, fiori di zucca, funghi porcini e provola affumicata. Una pizza che ci ha sorpreso per l’equilibrio dei sapori e per la presenza dei porcini che ben si legano alla provola affumicata e ai fiori di zucca con il loro sentore dolciastro.
La Fiorita Fumè
Già al morso abbiamo notato una differenza nell’impasto rispetto all’ultima volta che siamo stati qui. E dopo Ezio Ventre e il pizzaiolo Antonio di Lauro ce lo confermeranno. L’alveolatura è notevole, al morso la pizza è morbida, soffice ma si mantiene fragrante.
Dettaglio Alveolatura
L’altra pizza che abbiamo preso è una Cremosa alla parmigiana con fiordilatte, vellutata di pomodoro e melanzane, melanzane e stracciatella. Una pizza di cui si siamo innamorati. Pronunciato il cornicione, morbida, soffice ma al contempo compatta al morso. Spettacolare e meraviglioso poi il giro di olio di Ravece a crudo messo in uscita.
La Cremosa alla parmigiana
Abbiamo trovato un impasto diverso rispetto all’ultima volta che siamo stati qui. Quello che abbiamo gustato stavolta è un impasto indiretto realizzato con biga, l’idratazione è al 70 %, la farina usata è di tipo 1.
Il peso dei panetti è sui 280 gr. Il risultato è una pizza che non delude le attese, soffice, morbida ma fragrante. Gli ingredienti utilizzati per topping e farciture sono abbondanti e di grande qualità. Decisamente una pizza appagante…
Cremosa alla parmigiana Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto con biga
- Menù molto vario con una cinquantina di proposte pizza
- Da lodare l’uso prevalente dei prodotti irpini
- Uso di ingredienti di grande qualità per la farcitura
- Servizio professionale e veloce
Repetita Iuvant dicevano i romani, qui il detto ci sta tutto. Rischiamo di ripeterci ma lo facciamo volentieri. La Pignata ad Ariano Irpino è una certezza assoluta, sia se decidi di provare la loro cucina sia che tu abbia voglia di gustare la pizza. Ezio Ventre ha grande conoscenza e passione per il suo territorio (l’Irpinia) e per i suoi prodotti, oltre ad essere un valido conoscitore di vini e birre. Il pizzaiolo Antonio di Lauro non si smentisce, si conferma davvero alla grande. Ha talento, passione ma fa tutto con una umiltà e una semplicità spiazzanti. Questo lo rende ancora più speciale. Anche la pizza alla Pignata merita un plauso. L’impasto è leggero e i prodotti usati sono super. Servizio professionale e veloce, corretto il rapporto qualità - prezzo, (margherita a 5 euro). Indirizzo da non perdere.
Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata
Cosa c’è di meglio di una bella pizza a pranzo? Beh poche cose, soprattutto in questo periodo. Eravamo dalle parti di Pomigliano d’Arco. Qui a Pomigliano veniamo spesso perché ci sono tanti locali e indirizzi interessanti e il settore food da anni vive un importante fermento che fortunatamente la pandemia non ha interrotto. Siamo stati a pranzo da 450 Gradi la pizzeria di Gianfranco Iervolino.
450 Gradi di Gianfranco Iervonino - Insegna esterna
Gianfranco Iervolino è un nome importante, artista della pizza e anche della musica. Grande interprete della canzone classica napoletana da un po’ di anni è anche personaggio televisivo e ospite fisso in Rai. Insomma un mix di creatività, talento e innata simpatia. Il locale si trova a pochi passi dal parco pubblico di Pomigliano. Non avrete problemi a sistemare l’auto infatti ci sono posti auto e un parcheggio comunale pochi metri. Dentro il locale è come lo ricordavamo: essenziale, dai toni e colori chiari, ma con qualche tocco “floreale” alle pareti. Il locale si svluppa in lunghezza, entrando c’è il banco di lavoro e il forno a vista sulla destra.
Qui si può stare in totale sicurezza con spazio, e tavoli ben distanziati. Noi siamo in tre, siamo venuti per la pizza. E pizza sia. Non ci concediamo coccole fritte o altre delizie. Avevo in mente il mitico crocchettone 450 gradi che presi l’ultima volta quando sono stato qui, con stracciatella di bufala, mortadella IGP, pesto di pistacchio e granella di pistacchio. La prossima volta cederò di nuovo alla tentazione.
Crocchettone 450 gradi
Solita occhiata alla menù, c’è l’angolo delle delizie fritte con tra le altre cose il “ciurillo in pastella”, le polpette di melanzane, le frittatine di pasta, le montanarine classiche e il crocchettone 450 gradi di cui sopra. E poi le pizze, ci sono una ventina di proposte, le pizze di Gianfranco Iervolino e quelle della tradizione. In genere c’è anche una pizza del mese (fuori menù). Da notare un altro must della casa che ti consigliamo: come dessert la meravigliosa pizza polacca con crema pasticcera al limone, le amarene e lo zucchero semolato caramellato. Si comincia con le pizze. Abbiamo preso una pizza “cianfotta” con fior di latte di Agerola, peperoni, melanzane, zucchine, olio Evo e basilico fresco. Con un conricione bello pronunciato, morbida ma fragrante, e quilibrata e che sapore quelle verdurine e in particolare le mie amate "mulignanelle"....
La Cianfotta
Poi una Massimo Troisi, spesso quando vengo qui prendo questa pizza goduriosa e profumata con stracciata di bufala, mortadella IGP, pesto di pistacchio, granella di pistacchio, basilico e olio Evo. Godimento allo stato puro…..
La pizza Massimo Troisi
Per la terza pizza andiamo sulla tradizione: una bella margherita con pomodoro San Marzano DOP, Fior di latte di Agerola, grana padano, basilico e olio Evo. Davvero ben fatta e che profumino….
La Margherita
Per le pizze degustate, abbiamo trovato un impasto indiretto ottimamente lavorato, realizzato con un prefermento (poolish). Importante la lievimaturazione (36 ore). L’idratazione è poco sotto il 70 %. Il risultato è una pizza profumata, gustosa, fragrante, ma al contempo morbidissima. La leggerezza è la sua prerogativa. Il peso dei panetti è sui 280 grammi. La cosa che va sottolineata è la scelta per topping e farciture di prodotti di grande qualità e materie prime eccellenti. Servizio professionale e preciso. Buono il rapporto qualità – prezzo (margherita a € 5.50 e marinara a € 4.00).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Tipo di impasto realizzato con un prefermento (poolish)
- Uso di prodotti e materie prime di qualità
- Peso dei panetti sui 280 gr.
- Servizio professionale e preciso
- Buon rapporto qualità - prezzo
450 Gradi a Pomigliano è una sempre una certezza. 450 gradi la Pizzeria di Gianfranco Iervolino merita assolutamente la visita. Qui puoi gustare un’ottima pizza, ben eseguita e leggerissima. Fantastici i fritti leggeri e gustosi. Da non perdere in particolare il crocchettone 450 gradi e come dessert la pizza polacca.Servizio professionale e preciso. Buono il rapporto qualità – prezzo. Peccato non aver incontrato Gianfranco, ma torneremo presto anche per salutarlo. Un plauso al suo team e a Raffaele al banco pizza. Se sei da queste parti è una tappa da non perdere.
Pizzeria 450 gradi di Gianfranco Iervolino
Via Giotto n.2
Pomigliano d’Arco (Na)
Tel. 081 884 7592
Visita il sito web di Gianfranco Iervolino
Siamo tornati alla Pizzeria I Vesuviani, eravamo in zona e abbiamo deciso di fermarci per gustare la loro pizza memori della bella esperienza passata. Siamo a Castello di Cisterna in Via Madonnelle a poche centinaia di metri dal confine con Pomigliano d’Arco. La posizione del locale è strategica e comoda. Siamo infatti vicini allo svincolo autostradale ma anche vicini alla Ss 268 del Vesuvio, quindi qui si può arrivare facilmente sia dalle strade interne sia da Napoli o dai paesi Vesuviani.
Altra cosa da ricordare e molto importante è la presenza di un comodo e ampio parcheggio custodito che si trova proprio di fronte al locale. Siamo arrivati in primissima serata, siamo in due. Ci accompagnano al nostro tavolo.
Pizzeria i Vesuviani Castello di Cisterna
Il locale è bello come lo ricordavamo, scelta azzeccata dei colori, diverse sale (anche una nella comoda e ampia veranda), belli i tavoli e le sedute. Come sempre diamo un’occhiata d’ordinanza al menù: fantastico. C’è solo l’imbarazzo della scelta. I fritti sono invitanti e c’è la possibilità di scegliere tra frittatine, crocchè (anche nella versione veg), arancini (anche in versione veg), patatine, chips, baccalà pastellato, ciurilli, la loro versione della mozzarella in carrozza denominata “in astronave”, e poi un trionfo di pizze fritte (anche in versione finger food), montanare e bufala fritta. La scelta delle pizze non è da meno, si può optare per le classiche, le pizze da degustazione (quelle gourmet in pratica) e poi ancora pizze in pala e pizze in teglia. Qui se si viene con gli amici o in comitiva ci si può divertire degustando diverse tipologie di pizze. Visto che siamo in due optiamo per due pizze “classiche”, ma prima ci concediamo delle coccole fritte.
Ecco due meravigliosi crocchè fatti come Dio comanda con patata gialla varietà Avezzano, provola di bufala, prosciutto cotto di Parma, parmigiano reggiano DOP 26 mesi extra e pepe nero. Equilibrati, gustosi davvero uno spettacolo. E che dire della frittatina?
Crocchè e frittatina di pasta
Una poesia di bucatini, besciamella di latte Nobile, piselli, trito di marchigiana IGP e fior di latte di Agerola. Piacere puro ad ogni morso.
Frittatina Dettaglio ripieno
Avremmo volentieri continuato a coccolarci con i fritti, magari ordinando qualche montanarina, ma vogliamo gustare la pizza e allora ordiniamo una Nerano con vellutata di zucchine, fiori di zucca, fior di latte di Agerola, chips di zucchine, provolone del Monaco DOP, basilico e olio Evo. Delicata, con il sentore dolce delle zucchine che si sposa alla perfezione con il sapido e gustoso provolone del Monaco.
La Nerano
L’altra pizza ci ha sorpreso davvero. Abbiamo preso una Pesto e Piennolo con pesto di basilico, fior di latte di Agerola, pomodorini del piennolo DOP, prosciutto crudo di Parma, cacioricotta di capra, nocciole tritate e olio evo. Davvero una signora pizza.
Pizza pesto e piennolo
Le pizze che abbiamo gustato presentano un impasto di tipo diretto eseguito davvero bene, con una lievimaturazione di 24/36 ore. Il risultato è una pizza leggera, ma che al contempo si mantiene fragrante con una idratazione importante (sull’80%).
Bella l’alveolatura. Il peso dei panetti a parer nostro dovrebbe essere sui 270/280 grammi. Da rimarcare la grande qualità dei prodotti usati per topping e farcitura.
Va poi sottolineata l’abbondanza e la qualità dei prodotti e degli ingredienti usati per topping e farciture. Insomma una pizza davvero leggera ma allo stesso tempo appagante. A noi è piaciuta molto.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Menù vasto e originale
- Possibilità di scelta tra pizza da degustazione, pizza in teglia, pizza in pala e pizza napoletana
- Fritti di ottima fattura
- Grande qualità dei prodotti usati per il topping e le farciture
- Servizio professionale
- Corretto il rapporto qualità prezzo
La Pizzeria I Vesuviani a Castello di Cisterna si conferma alla grande. La pizza è di ottima fattura. Abbiamo trovato un bell’impasto diretto realizzato a regola d’arte con una lievimaturazione di 24/36 ore. Il risultato è una pizza leggera ma fragrante.
Ottimi i prodotti e gli ingredienti usati per il topping e le farciture. Qui ai Vesuviani soprattutto se si è in comitiva ci si può divertire, degustando anche la pizza in pala o in teglia. Fantastici i fritti, leggeri, non unti e appaganti (super i crocchè).
Il servizio è preciso, il personale è professionale e cortese. Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità- prezzo. In carta la margherita costa 5,50, la cosacca e la marinara 5 euro.
Torneremo presto per provare la pizza in pala. Indirizzo consigliatissimo.
Pizzeria I Vesuviani
Via Madonnelle n.55
Castello di Cisterna (Na)
Tel. 081 329 6996
Vista la pagina Fb della Pizzeria I Vesuviani
Il nostro itinerario alla scoperta delle pizzerie da non perdere ci porta a Somma Vesuviana, centro del vesuviano famoso perché patria del baccalà ma qui da un po’ di tempo sono nati indirizzi interessanti e c’è un grande fermento per quanto concerne il settore food. Qui a Somma Vesuviana c’è I Fontana Pizzeria. La storia di Pietro Fontana e sua moglie Melania è particolare e merita di essere raccontata, decidono di investire nel loro sogno e aprono la pizzeria a Marzo, pizzeria piena e grandi consensi ma purtroppo tre giorni dopo arriva il “lockdown” a causa del Covid-19. Una botta non da poco ma Pietro e Melania non sono certo tipi da abbattersi, anzi. Prima puntano sull’asporto e sul delivery, poi con la riapertura delle attività, la pizzeria comincia a volare. Oggi a distanza dipochi mesi rappresenta già una certezza e soprattutto nel weekend si fa la fila per entrare.
Ma andiamo per ordine. Il locale si trova in una zona semicentrale in Via Annunziata ma si raggiunge facilmente e ha un grande parcheggio custodito (cosa importantissima).
L’impatto con il locale è notevole: bello stile, due ambienti grandi, colori chiari, bellissime le sedute, in fondo il banco da lavoro con i forni a vista e parte della cucina sempre a vista per godersi lo spettacolo.
Ci accomodiamo al nostro tavolo da due. Solito sguardo al menù, da bere una minerale e due birre chiare alla spina. Il menù è concepito alla grande e studiato nel dettaglio, ci sono tre proposte di antipasti, il mega tagliere e poi i fritti con tanta scelta e con alcune proposte creative come la frittatina alla nerano, quella con i peperoncini verdi di fiume, l’arancino di mare , la sfera di patate ripiena al blu di bufala e la mozzarella di bufala fritta in pasta servita con il ragù napoletano e parmigiano reggiano 36 mesi. Ci sono anche le insalate e poi un trionfo di pizze: le pizze in pala, quelle al padellino che richiamano le pizze che mia mamma faceva a casa e che avevano un profumo che ancora ricordo. Poi le pizze della tradizione, la tradizione 2.0 (ossia rivisitata), le pizze fritte, e il loro concetto di “pizza concept” con abbinamenti studiati e particolari. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi cominciamo con qualche sfizio fritto e optiamo per due crocchè e la sfera di patate ripiena al blu di bufala.
Crocchè e sfera di patata
I crocchè sono morbidi e profumati, la frittura perfetta e non unta. E che dire per la sfera di patate ripieno al blu di bufala? Eccezionale. Avrei fatto volentieri il bis ma mi attendeva la pizza.
Crocchè
Prendo anche una frittatina classica. Sulla frittatina sono molto esigente e devo dire che questa è buonissima, appagante.
Frittatina di pasta
Condita benissimo, con un perfetto equilibrio degli ingredienti. Avrei provato anche altro ma tornerò a breve (quelle frittatine alla Nerano che vedevo passare mi chiamavano e poi devo assolutamente provare la bufala fritta con ragù e parmigiano).
Frittatina Dettaglio
E’ tempo di pizze ! Noi che siamo in due optiamo per una “pizza concept” e una pizza della tradizione. Ecco la pizza Il Professore con crema di parmigiano reggiano 36 mesi homemade, fior di latte di Agerola, bufala, stacciata di bufala, salsiccia piccante di Castelpoto e paprika in polvere. Mi è piaciuta tantissimo, equilibrata, delicata ma piccante al punto giusto con la paprika e la mia amata salsiccia piccante di Castelpoto.
Pizza Il Professore
L’altra pizza che abbiamo preso è la classica margherita con pomodoro San Marzano, fior di latte di Agerola, olio evo e basilico. In una sola parola fantastica.
Margherita
Abbiamo trovato un impasto indiretto realizzato con la biga, un impasto lavorato alla grande e con un’idratazione molto spinta (siamo all’85 %). Da notare l’abilità che ha Pietro nello stendere e lavorare i dischi al banco. Eravamo lì vicino e spesso lo sguardo era rapito dalla sua bravura. Il risultato è una pizza che ha una sua personalità ben precisa, risulta leggerissima, morbida, scioglievole. Il cornicione è bello alto e l’alveolatura davvero importante, una nuvola. In definitiva la mangi e saresti già pronto a divorarne un’altra. Altra nota di merito per i prodotti e le materie prime utilizzate tutte di grande qualità.
Alveolatura cornicione
Il nostro parere:
- Tipo di impasto indiretto con biga
- Uso di prodotti di qualità la farcitura delle pizze
- Fritti fantastici
- Corretto rapporto qualità – prezzo
- Locale nuovo e curato
I Fontana Pizzeria a Somma Vesuviana rappresenta già oggi una certezza. Dopo il lockdown la creatura di Pietro Fontana vola alla grande merito di un locale bello, accattivante e nuovo, (la presenza del parcheggio poi è importantissima) e soprattutto merito di una pizza davvero ottima che ha una forte connotazione e personalità, con un impasto leggero, e digeribile. Pietro crea pizze con impasti e ingredienti innovativi e ricercati. Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture. I fritti poi sono spaziali, fatti come Dio comanda, fritto leggero, non unto, alcune proposte sono davvero originali (brava Melania che ha creato i fritti presenti in carta) e altra cosa non da poco, hanno un costo fantastico (una frittatina classica così buona e la sfera di patate al blu di bufala a 2 euro mi hanno commosso). Il servizio è veloce e professionale. Perfetta l’organizzazione della sala, davvero complimenti. Ci rivedremo molto presto, intanto amici segnate in agenda: assolutamente da non perdere.
I Fontana Pizzeria
Via Annunziata
Somma Vesuviana (Na)
Tel. 081 708 1589
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Rieccoci in Irpinia, questa volta il nostro viaggio alla scoperta delle pizzerie da non perdere ci porta a Serino, da Arte Bianca la pizzeria di Michelangelo Casale.
L’insegna recita testualmente “Arte Bianca dal 1993” perché è proprio allora che Michelangelo giovanissimo ha cominciato ad impastare e sfornare pizze cercando negli anni di migliorarsi sempre e di ottenere una pizza che è una sintesi perfetta di tradizione e creatività con un impasto realizzato con maestria. Dopo tanti sacrifici e tanti anni di esperienza finalmente Michelangelo da qualche mese ha realizzato il suo sogno: una pizzeria tutta sua dove poter dar “vita” pienamente alla sua “arte bianca”.
Ma andiamo per ordine. Il locale è centralissimo, parcheggiamo comodamente in strada a pochi metri dalla pizzeria. Il locale si presenta semplice ma ben organizzato, per certi versi spartano, pochi fronzoli e tanta sostanza, sedute e tavoli scuri. E’ un unico ambiente con tavoli ben distanziati nel rispetto delle normative seguenti al Covid-19, qui si può mangiare la pizza in tutta sicurezza. In fondo c’è il forno e il banco da lavoro dove operano Michelangelo Casale e i suoi collaboratori.
Ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù, semplice da consultare ci sono due antipasti, i fritti e poi una trentina di proposte per quello che riguarda le pizze, divise in tre sezioni: le pizze classiche, le originali e le pizze fritte.
Cominciamo ordinando una minerale e una Granum, Saison di Serrocroce, il birrificio di Monteverde che tanto amiamo guidato da Vito Pagnotta. La Granum è una fantastica birra artigianale con una bella schiuma persistente, speziata e aromatica il giusto, con la nota inconfondibile del grano (in particolare il Senatore Cappelli). Davvero una grande birra ottima compagna per la nostra pizza.
La Granum di Serrocroce
Per cominciare ci coccoliamo con delle patatine fritte e un crocchè artigianale fatto come si deve. I fritti sono non unti, leggeri e molto buoni.
Crocchè
Gustiamo 3 pizze, per cominciare un classico: la margherita con pomodoro San Marzano DOP, olio Evo, fiordilatte, parmigiano e basilico. Una margherita davvero eccellente. Niente da aggiungere.
La Margherita
Abbiamo preso una Porchetta con porchetta di Ariccia, patate al forno e provola affumicata. Magari penserete che è poco estiva come scelta ma non siamo affatto pentiti. Il condimento generoso è accompagnato da un impasto leggero, digeribile e fragrante.
La Porchetta
La terza pizza è un omaggio ai profumi dell’Estate. La Nerano con crema di zucchine, fiordilatte di Agerola, zucchine, menta e scaglie di provolone del Monaco. Una vera poesia di profumi e sapori.
La Nerano
Abbiamo trovato l’impasto di Michelangelo Casale che già conoscevamo, una fantastica conferma. La prima cosa che ci ha colpito è stata già la scelta del molino, molto noto a livello nazionale per la selezione dei grani e la loro lavorazione. Una farina di grande qualità che insieme alle capacità di Michelangelo, dà vita ad un prodotto di assoluto livello. Abbiamo trovato un impasto diretto lavorato a regola d’arte con una lunghissima lievimaturazione e un’idratazione notevole. Il risultato è una pizza leggera, morbida e digeribile, con una bella alveolatura. Il peso netto dei panetti a parer nostro è sui 270/280 grammi. Di grande qualità i prodotti usati per la farcitaura e i topping. Nota di merito per il San Marzano che usa (davvero ottimo).
Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso netto dei panetti 270/280 gr.
- Uso di prodotti di grande qualità per topping e farciture
- Fantastico rapporto qualità – prezzo
Arte Bianca a Serino è la conferma di come in Irpinia ci sia grande fermento per quello che riguarda il settore pizza con indirizzi di grande interesse e qualità. Qui Michelangelo Casale ha aperto finalmente la sua pizzeria e la porta avanti con sacrificio e grande passione. Michelangelo è un talento puro che si è affinato negli anni. La pizza qui è di assoluto livello e appagante. L’impasto leggero e fragrante. I fritti leggeri e ben fatti. Altra cosa da rimarcare è il fantastico rapporto qualità prezzo: una signora margherita e la marinara a 3 euro e 50 sono una rarità ormai. Complimenti.
Arte Bianca Pizzeria
Via Salvatore Pescatore n.30
Tel. 0825 95354
Visita la pagina Fb di Arte Bianca Pizzeria
Siamo tornati in Irpinia per la precisione a Grottaminarda, non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di venire a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi nella sua nuova pizzeria, un grande sogno che ha preso forma.
Il locale è centralissimo, si trova praticamente sul corso principale del paese in Corso Vittorio Veneto. Colori chiari, tavoli in legno, un design lineare, moderno e accattivante. Due sale (una al piano inferiore), uno spazio esterno ideale in queste belle serate estive e in fondo una cucina e il banco di lavoro e due forni a vista per godersi lo spettacolo. In più anche un terzo forno per le pizze senza glutine in un ambiente separato. Ci saranno una ottantina di posti a sedere. Insomma davvero un locale bello e accogliente. Originale anche il concept e poi alle pareti immancabili le gigantografie del Golfo d Napoli e del Vesuvio.
Del resto Giovanni Grimaldi è un napoletano DOC (del quartiere Sanità), ma ormai irpino d’adozione. Come lui ama definirsi (e lo ha scritto anche sul menù) ormai si considera un "irpino dal cuore napoletano".
Negli ultimi anni Giovanni è stato capace con la sua precedente pizzeria Al Drago e adesso con la sua nuova creatura di creare un meraviglioso “mash up” tra la tradizione della pizza napoletana e l’Irpinia grazie all’uso e alla valorizzazione di moltissimi prodotti di questa terra magica e generosa e di produttori irpini di grande qualità, per non parlare dei tanti presidi slow food usati per farcire le sue pizze (tra gli altri l’antico aglio dell’Ufita, le alici di Menaica, il cappero di Salina, l’ Oliva Salella Ammaccata del Cilento).
Come al solito diamo un’occhiata al menù, ben concepito, semplice da consultare, diviso in diverse sezioni e dalla veste grafica accattivante. Ci sono gli sfizi da gustare nell’attesa delle pizze e poi loro, le protagoniste: oltre 50 proposte, c’è davvero l’imbarazzo della scelta e c’è di che divertirsi tra pizze della tradizione, classiche e quelle più creative ed elaborate. Da bere ordiniamo due birre alla spina e che birra! La Fresca di Serrocroce (per rimanere in tema di produttori irpini di eccellenza) il birrificio di Monteverde di cui spesso vi abbiamo parlato, guidato mirabilmente da Vito Pagnotta. La Fresca è una birra blond ale, dal gusto dolce grazie all’azione dei malti ma anche con sentori agrumati. Adoro questa birra e spesso la scelgo quando sono in giro. Fantastica.
La Fresca di Serrocroce
Prima delle pizze ci siamo concessi due crocchè di patate ripieni di provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Fantastici, fatti come Dio comanda. Davvero un ottimo incipit.
Crocchè di patate
A seguire una frittatina di salsiccia e friarielli, con besciamella, broccoli friarielli, salsiccia, provola e caciocavallo irpino. Servita con una fonduta di pecorino Carmasciano.
Frittatina di salsiccia e friarielli
Ho trovato il fritto leggero e non unto e un ripieno profumato e voluttuoso. Davvero buonissima…
Frittatina di salsiccia e friarielli Dettaglio ripieno
E’ il momento delle pizze! Abbiamo gustato una diavola con Pomodoro Pelato San Marzano, Fiordilatte di Agerola, salame piccante e parmigiano reggiano 36 mesi, e a fine cottura basilico fresco e olio Evo irpino a crudo. Una diavola come non la mangiavo da tempo. Chapeau !
La Diavola
E una Campagnola con provola di Agerola affumicata, salsiccia e funghi porcini e a fine cottura pecorino di Bagnoli Irpino stagionato 3 mesi, olio Evo Ravece e basilico. Un vero trionfo di gusto e un profumo inebriante. Una grande pizza.
La Campagnola
Abbiamo ritrovato l’impasto di Giovanni Grimaldi che tanto ci piace. Un bel diretto eseguito alla perfezione con 36 ore (27/28 di maturazione il resto di lievitazione), un’idratazione non troppo spinta, intorno al 65 % e una bella alveolatura. Una pizza che si presenta morbida, soffice e fragrante allo stesso tempo. Il peso medio dei panetti è sui 270 /280 gr. I prodotti usati per la farcitura e il topping sono di grande qualità, (olio irpino di Ravece, formaggi, e tanti presidi Slow Food). Il servizio è stato cortese e veloce (nonostante la pizzeria fosse piena). Da notare l’ottimo il rapporto qualità prezzo (margherita classica a 4 euro, marinara classica a 3,50 euro sono ormai una rarità).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Tipo di impasto diretto
- Peso dei panetti sui 270/280 gr.
- Uso di prodotti di qualità la farcitura delle pizze (con numerosi presidi slow food)
- Ottimo rapporto qualità - prezzo
Giovanni Grimaldi ha inaugurato la sua nuova pizzeria, un locale bellissimo proprio sul Corso di Grottaminarda. Abbiamo trovato un locale nuovo e moderno ma dobbiamo dire che la pizza è sempre la stessa: una pizza eccellente, realizzata con passione e attenzione e con l’uso di materie prime di qualità. Spesso quando siamo in questo angolo di Irpinia veniamo qui a gustare la pizza di Giovanni: il giusto mix tra la tradizione partenopea e animo irpino con tanti squisiti prodotti del territorio (come l’olio irpino di Ravece, il caciocavallo podolico). Il servizio è veloce, il rapporto qualità prezzo da non credere. Davvero una tappa da non perdere. Garantiamo noi! Alla prossima....
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della pizzeria Giovanni Grimaldi
Siamo tornati a Nola, la città bruniana vive un importante fermento con tanti indirizzi interessanti e tra questi spicca Biliardo 65. Siamo nel centro storico in Via Flora, qui un tempo c’era una vecchia sala da biliardo e proprio qui è nata da un po’ questa pizzeria che offre un prodotto di assoluta qualità.
Biliardo 65 Nola
Da Biliardo 65 siamo già stati qualche mese fa, ci siamo tornati per provare nuovamente la loro pizza, questo è uno dei primi indirizzi da noi visitati dopo il lockdown dovuto al Covid-19.
Dopo aver prenotato il nostro tavolo, arriviamo e ci accomodiamo. Qui si può stare in assoluta sicurezza e tranquillità, ovviamente hanno diminuito i coperti e c’è una buona distanza tra tavoli e sedute.
Il locale è gradevole e carino come lo ricordavamo: un gioco di antico e moderno, con oggetti caratteristici alle pareti (anche delle porte antiche e delle vecchie sedie di quelle che si usavano nelle osterie di una volta “sospese” al muro). Il locale è essenziale nelle due sale ma decisamente carino con qualche dettaglio che cattura l’occhio: dalle caratteristiche pareti in tufo ai tavoli con il piano di marmo bianco come quelli delle pizzerie storiche di un tempo. In tutto ci sono due ambienti: all’ingresso nella prima sala, in fondo c’è il forno con il piano di lavoro, nella seconda sala c’è una piccola cucina a vista. Insomma l’impatto è decisamente positivo.
Biliardo 65 Una perla di saggezza
Come al solito diamo un’occhiata al menù che è scritto su una sorta di piccola tovaglia presente ad ogni coperto. Ci sono i fritti (lo street food), le patate tagliate a mano in modo artigianale proposte in versioni davvero accattivanti (con il sale rosa dell’Himlalaya, con lime e pepe, con salsiccia e provola, con porchetta e provola di Agerola, solo per citarne alcune). Poi ci sono i ripieni fritti e al forno, le montanare e le pizze (con alcune novità rispetto all’ultima volta) divise in varie categorie: le stellate, le intramontabili, le classiche. Un menù ben studiato e semplice da consultare.
In attesa delle pizze ci dedichiamo a degli sfizi fritti di Biliardo 65 e optiamo per crocchè e frittatina di pasta. Buono il crocchè.
Crocchè e frittatina di pasta
Ma dall’ultima volta che siamo venuti qui, ci era rimasta in mente soprattutto la frittatina di pasta che si è confermata eccellente: un vera poesia il godurioso ripieno e poi il fritto perfetto, non unto e leggerissimo.
La frittatina Dettaglio ripieno
Potevamo non farci tentare anche dalle patate tagliate a mano con sale rosa dell’Himalaya? Abbiamo ceduto alla tentazione e devo dire che abbiamo fatto benissimo. Molto buone anche queste.
Patate tagliate a mano con sale rosa dell'Himalaya
E’ il momento delle pizze! Abbiamo preso una Peppe Amico Mio con provola di Agerola, mortadella Bologna IGP, granella di pistacchio, Auricchio stravecchio, olio Evo e basilico. Una pizza buonissima, giustamente sapida grazie all’Auricchio e perfettamente equilibrata.
La Peppe Amico Mio
E una pizza Scapecina con provola di Agerola, zucchine alla scapece, pancetta arrotolata, aceto balsamico, Auricchio stravecchio, olio Evo e basilico. Mitica, te la consigliamo davvero se ami le zucchine. Un mix di consistenze e in un equilibrio perfetto, bella in particolare la dolcezza aromatica della pancetta arrotolata, il sapore inconfondibile delle zucchine alla scapece e il gusto deciso e sapido dell’Auricchio stravecchio, il tutto perfettamente legato dalla provola di Agerola. Davvero uno spettacolo.
La Scapecina
Abbiamo trovato un impasto morbido, leggero. Un impasto di tipo tradizionale, un bel diretto eseguito a dovere con una lievimaturazione importante (24/36 ore). La pizza si presenta morbida, soffice, leggera, con un cornicione importante e un’alveolatura omogenea. Anche l’idratazione è importante (di sicuro siamo sopra il 70%). Di qualità anche i prodotti e gli ingredienti usati per topping e farciture. In definitiva abbiamo trovato una pizza degna di nota.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
• Impasto di tipo diretto
• Peso dei panetti sui 260-280 gr.
• Condimenti e prodotti di qualità
• Corretto rapporto qualità – prezzo
Da Biliardo 65 a Nola puoi gustare un’ottima pizza fatta con ingredienti di qualità. L’impasto è leggero, digeribile, una carezza. Complimenti davvero al pizzaiolo e anche al padrone di casa Francesco Casoria, che porta avanti questo progetto con passione e dedizione. Detto della pizza assolutamente degna di nota, bisogna aggiungere che anche il locale è carino e curato, un mix di antico e moderno. Situato nel cuore del centro storico di Nola è nato laddove un tempo c'era un’antica “sala da biliardo” (da qui il nome della pizzeria). Il servizio è preciso, puntuale. Anche il rapporto qualità prezzo è corretto. Indirizzo che si conferma alla grande. Consigliato se sei in zona, garantiamo noi.
Biliardo ‘65
Via Flora n. 20
Nola (Na)
Tel. 081 512 9016
Visita la pagina Fb di Biliardo ‘65