Recensioni

Lunedì, 02 Agosto 2021 18:18

Osteria Boccolicchio. Manfredonia (Fg)

Siamo tornati in Puglia, regione che adoriamo e siamo a Manfredonia, città dalle spiccate e antiche tradizioni marinare. Manfredonia oggi ha una spiccata vocazione turistica, ci sono tanti negozi, un bellissimo Corso ideale per passeggiare in serenità. Ci sono tanti monumenti, chiese, palazzi antichi ma la cosa che colpisce è soprattutto il suo Castello.
In particolare è una città di consolidate tradizioni marinare, e proprio nei pressi del vecchio porto di Manfredonia al principio del centro storico c’è l’Osteria Boccolicchio. Non è la prima volta che veniamo qui, ci piace la proposta di cucina di Williams Tespi e l’atmosfera che c’è in questo luogo che ha qualcosa di ancestrale e unico.

Osteria Boccolicchio La bella scalinata accanto allingresso ok
Osteria Boccolicchio - La bella scalinata accanto all'ingresso 

Ci fermiamo per pranzo, siamo in due e abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. L’Osteria per chi non lo sapesse prende il nome dall’arco Boccolicchio, un antico archetto sotto cui si passa per arrivare al vicoletto dove si trova il locale. Il vicoletto è bello come lo ricordavamo, anzi anche più bello. Tutto bianco, un bianco che abbaglia e riflette il sole possente di questa giornata caldissima. Ci sono fiori ovunque e fuori c’è un patio davvero carinissimo, una sorta di piazzetta dove poter pranzare e soprattutto cenare in un atmosfera davvero particolarissima.

Osteria Boccolicchio Il grazioso patio esterno
Osteria Boccolicchio Il grazioso patio esterno

Ci accomodiamo all’interno. Diamo uno sguardo al menù. Ci sono tantissime proposte interessanti, una quindicina di antipasti in prevalenza di mare, dai crudi alle tartare, dalle ostriche al polpo arrostito. Ma c’è anche la possibilità di optare per l’antipasto di terra. E ancora nove proposte di primi e i secondi di mare e di terra. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ho trovato una proposta variegata e convincente. Da bere ordiniamo una minerale e un rosato IGT Puglia Rosalia delle cantine Michele Biancardi di Cerignola. Un vino ottenute da uve Nero di Troia. Una bella realtà della Daunia questa cantina. Michele Biancardi fa vini di qualità portando avanti una tradizione che va avanti da generazioni. Questo Rosato è un vino che ha una sua anima, una sua personalità. Al palato asciutto, quasi minerale, aromatico. Ideale per il nostro pranzo.

Rosalia IGT Puglia di Michele Biancardi
Rosalia IGT Puglia di Michele Biancardi

Si comincia, arrivano le loro morbide e profumate pagnottelle con i tarallucci. Piccola raccomandazione attenzione ai tarallucci che sono come le ciliegie, “uno tira l’altro”.

Le pagnottelle e i tarallucci
Le pagnottelle e i tarallucci

Ordiniamo due antipasti. Un polpo arrosto con soffice di patate al limone. Polpo celestiale, morbidissimo, profumato, e che cosa era quel soffice di patate con un sentore di limone presente ma non invadente che donava freschezza. Ottimo piatto.

Polpo arrosto con soffice di patate al limone
Polpo arrosto con soffice di patate al limone

L’altra proposta è un loro must, si chiama “voglio tutto di mare”, sono 9 proposte dello chef tutte di pesce. In un crescendo rossiniano ecco un gambero croccante su salsa bernese, polpo arrosto su soffice di patata al limone, carpaccio di tonno, un’insalatina di mare, panzanella di pane e pomodoro con salmone selvatico, gamberi capperi e agrumi, scagliozzo con tonno in carpione e un polpettina di patate e cozze su fonduta di canestrato. Qui chi ama il pesce si divertirà con queste proposte stuzzicanti. Nota di merito per la un polpettina di patate e cozze su fonduta di canestrato, buonissima, ber il gambero croccante (spettacolare) e poi mi è piaciuta molto l’idea della panzanella con il salmone, fresca e profumata.

Voglio tutto di mare impiattato
Voglio tutto di mare impiattato

Intanto passa a salutarci lo chef e patron Williams Tespi. E’ sempre un piacere rivederlo, è bello provare la sua cucina e scambiare un po’ di opinioni. Passiamo ai primi. Abbiamo preso dei troccoletti ai frutti di mare. Questo piatto è un classico pugliese, oserei dire garganico. A cominciare dal tipo di pasta, i troccoli pasta fatta rigorosamente a mano con farina di grano duro e acqua. I troccoli sono tipici del Gargano. Qui li troviamo con i frutti di mare, la pasta è gustosa, ben condita e sapida il giusto. Ci sono piaciuti molto...

Troccoletti ai frutti di mare
Troccoletti ai frutti di mare

E non sono da meno i troccoletti con vongole e bottarga. Che sapore! E ho trovato gradevolissimo la nota sapida della bottarga che dava al piatto una spiccata personalità. Oggi abbiamo scelto due primi piatti della tradizione, preparati davvero bene, pochi fronzoli, tanta sostanza e tanto sapore. Chapeau.

Troccoletti con vongole e bottarga
Troccoletti con vongole e bottarga

Saremmo sazi ma decidiamo di prendere una bella e abbondante porzione di totani fritti.

Fritturina di totani
Fritturina di totani

Per pulire e rinfrescare il palato ecco un graditissimo e dissetante sorbetto al limone.

Sorbetto al limone
Sorbetto al limone

Poi ci servono dei cantuccini fatti dallo chef, li accompagniamo con un amaro siciliano alle arance rosse.

Cantuccini
Cantuccini

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due. Corretto il rapporto qualità prezzo.

L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta un riferimento sicuro. L’ambiente è gradevole, curato, intimo. Molto bella l’atmosfera generale che invita alla convivialità. Immaginiamo sia molto bello cenare la sera all’aperto nel grazioso patio esterno tra piante e casette bianche. La cucina non delude le attese. Il pesce è freschissimo e le materie prime sono di assoluta qualità. Spettacolare il polpo arrosto su soffice di patate al limone per non parlare dei troccoletti, gustosissimi. Lo chef e patron Williams Tespi è pieno di talento e ha una dote non comune: una grande umiltà. Il servizio è preciso, professionale. Il personale garbato e attento. Corretto il rapporto qualità – prezzo. L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta una certezza e si conferma sulla nostra guida sul web dei locali da non perdere. Prova e ci darai ragione. Garantiamo noi.

 

Osteria Boccolicchio
Vicolo Arco Boccolicchio n.15
Manfredonia (Fg)
Tel. 0884 090317
Visita la pagina Fb dell'Osteria Boccolicchio

Pubblicato in Puglia
Sabato, 24 Luglio 2021 12:49

Molto Italiano Ristorante. Roma

Parioli, cuore della cosiddetta “Roma bene”, è un quartiere che offre diverse opzioni chic per il brunch, il pranzo o la cena. Tra questi merita sicuramente attenzione il ristorante Molto. Si trova in Viale dei Parioli 122. Colpisce immediatamente per la ricercatezza degli arredi interni, con in bella vista ciò che la carta dei vini propone. Ho sempre amato le pareti ricoperte da scaffalature per le bottiglie di vino, e qui non mancano rendendo l’atmosfera ancora più calda e avvolgente. Il locale dispone anche di una terrazza esterna, molto apprezzata nella bella stagione.
La cura dei dettagli nella location la ritroviamo anche nel menù, caratterizzato da prodotti di stagione, una cucina che strizza l’occhio al territorio ma con quella nota di originalità che vi farà venir voglia di ordinare praticamente tutto.
Tra gli antipasti, uno dei cavalli di battaglia di Molto è sicuramente rappresentato dai gamberi croccanti e salsa cocktail. Il bon ton non lo consente, ma vi garantisco che farete la scarpetta in quella salsina. Ad invogliare sarà anche la bella selezione di pane e lievitati fatti in casa che vi porteranno a tavola.
Altro piatto tipico che troverete in menù nella sezione “Il nostro girarrosto”, il maialino da latte. Morbidissimo e gustoso, accompagnato dalle patate al forno è una vera tentazione. Noi abbiamo provato il filetto in crosta con salsa di prezzemolo. Buonissimo....

Filetto in crosta con salsa al prezzemolo
Filetto in crosta con salsa al prezzemolo

Tra i primi consigliatissimi gli spaghettoni ajo ojo e gamberi crudi, ma merita attenzione anche il “primo del giorno”. Noi abbiamo assaggiato degli ottimi plin cozze e spuma di parmigiano.

Plin cozze e spuma di parmigiano
Plin cozze e spuma di parmigiano

Ottima la carne alla brace, servita con riduzioni di vino e salsa al prezzemolo. Per chiudere in bellezza, un consiglio spassionato. Assaggiate il tiramisù. In molti ristoranti ormai si vede la “composizione” di questo dolce al momento. Qui invece a comporlo è il cliente che si vede arrivare al tavolo un bel vassoio con tutti gli ingredienti. Dai savoiardi posti in un simpatico tegamino alla moka con tanto di sacca a poche con crema al mascarpone e cacao per guarnire. Oltre a poter dosare gli ingredienti come più vi aggrada, potrete divertirvi a sfidare gli altri commensali sulla preparazione più bella.

Il Tiramisù
Il Tiramisù

Ricca carta dei vini, con anche una bella selezione di champagne. Molto Italiano Ristorante ai Parioli a Roma, assolutamente consigliato.

Molto Italiano Ristorante
Viale dei Parioli n.122
Roma
Tel. 06 8082900
Visita il sito web di Molto Italiano Ristorante

Pubblicato in Lazio
Domenica, 18 Luglio 2021 21:01

La Pergola. Gesualdo (Av)

Siamo tornati in Irpinia, territorio che adoriamo e precisamente siamo a Gesualdo, il bellissimo borgo dominato dal castello che fu di Carlo Gesualdo, il Principe di Venosa, celebre madrigalista del 500, il famoso principe dei “musici”. Chi ci segue sa che qui a Gesualdo c’è uno dei nostri indirizzi preferiti: il Ristorante la Pergola. Quando siamo da queste parti la visita qui è quasi un obbligo. Siamo innamorati della location, della cucina della chef- architetto Franca de Filippis e della generosa accoglienza, la gentilezza e la passione per il suo territorio di Antonio Ferrante.
E’ sera prenotiamo all’ultimo momento, fortunatamente troviamo un tavolo libero. Arriviamo, parcheggiamo l’auto nel comodo parcheggio della struttura. Il ristorante è in campagna proprio ai piedi del borgo che ci guarda dall’alto.

La Pergola Gesualdo Av Suggestivo angolo esterno
La Pergola Gesualdo - Suggestivo angolo esterno

L’impatto anche di sera è suggestivo, sembra di essere in un casale di campagna umbro, o toscano, o in Provenza ma non siamo in nessuna di queste regioni, siamo semplicemente nella bella Irpinia. La serata è gradevole si sta davvero bene per questo ci fanno accomodare all’esterno, al nostro tavolo da due. Ci accoglie il patron Antonio Ferrante e come al solito, lo fa da par suo con gentilezza e garbo. Diamo un’occhiata al menù che chiaramente segue la stagionalità di prodotti e materie prime.
Il menù è ben calibrato ed è ispirato alla tradizione irpina, cucina di terra dunque ma c’è anche l’immancabile baccalà, quasi un Re da queste parti. Si può optare anche per i menù degustazione da loro proposti (a 35 e 40 euro vini esclusi), ma noi scegliamo di ordinare alla carta.  Da bere prendiamo una minerale e (su consiglio di Antonio) un ottimo vino: l’Irpinia Campi Taurasini di Cantina Di Prisco. Un rosso del territorio eccellente, un aglianico sincero e voluttuoso con sentori di frutti rossi e una nota lieve minerale con tannini calibrati. Perfetto per accompagnare la nostra cena. Ci servono il buonissimo pane locale ed il meraviglioso olio extravergine di oliva di ravece (monovarietale) un vero “must” del territorio. L’olio è dell’oleificio FAM di Venticano. Garanzia.
Noi ordiniamo tre antipasti, cominciamo con i salumi irpini: capicollo, pancetta, salsiccia secca e un eccellente prosciutto crudo, e poi un immancabile un must del territorio, il caciocavallo podolico che da queste parti ha sempre il suo perché.

Salumi irpini e caciocavallo
Salumi irpini e caciocavallo

A seguire una proposta davvero intrigante: sfoglia di scarola, uvetta, stracciata e alici. Un gioco di consistenze in un perfetto equilibrio di sapori. Dall'amarognolo della scarola al dolce dell’uvetta, dall’avvolgente stracciata alla nota sapida delle alici. Fantastico.

Sfoglia di scarola uvetta stracciata e alici
Sfoglia di scarola uvetta stracciata e alici

Ed ecco un altro piatto pazzesco: purè di patate, carpaccio di vitello, pecorino, tartufo estivo e porcini. Una vera estasi di gusto (che cosa era quel carpaccio, spettacolare).

Purè di patate carpaccio di vitello pecorino e tartufo estivo
Purè di patate carpaccio di vitello pecorino porcini e tartufo estivo

Ci godiamo la nostra serata e la nostra cena e beviamo un altro calice di aglianico in attesa dei primi. Di tanto in tanto Antonio Ferrante passa per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio. Noi ordiniamo i paccheri con pomodoro, melanzane, salsa di provola, pesto di basilico e cacioricotta. Davvero gustosi, fatti alla perfezione, sprigionavano un inebriante profumino che ti invitava a nozze. Bontà assoluta. 

Paccheri con pomodoro melanzane salsa di provola pesto e cacioricotta
Paccheri con pomodoro melanzane salsa di provola pesto e cacioricotta

E che dire delle candele con crema di cacioricotta, zucchine, fiori di zucca e pecorino? La sublimazione della cucina di campagna. Ortaggi freschissimi, inebriante la crema di cacioricotta. Da applausi.

Candele con crema di cacioricotta zucchinefiori di zucca e pecorino
Candele con crema di cacioricotta zucchine fiori di zucca e pecorino

Visto che è abbastanza tardi e non vogliamo strafare saltiamo il secondo (ma torneremo presto a pranzo per gustare altre loro proposte). Ci tuffiamo sul dessert. Prendiamo una millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole. Semplicemente deliziosa…

Millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole
Millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole

E un Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate, altro dolce da “wow”.

Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate
Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate

Accompagniamo il dessert con due giri di passito, prima degustiamo il passito di Cantina Firriato con le sue note di miele e pesca e poi il secondo giro lo facciamo con il passito di Pantelleria Ben Rye di Donnafugata in cui al gusto tipico delle uve zibibbo si accompagnano piacevoli note fruttate una spiccata mineralità e una persistenza che sorprende. Chiediamo il conto e paghiamo in due poco più di 45 euro a persona. Corretto il rapporto qualità - prezzo.

Al Ristorante la Pergola di Gesualdo si viene sempre con la certezza di non restare mai delusi. Trovi una fantastica cucina del territorio. Puoi vivere un‘esperienza dei sensi assaporando la “lentezza” e la bellezza del luogo, le proposte della chef Franca de Filippis sorprendono e ammaliano. Tra le tante ci hanno colpito il carpaccio di vitello con purè, porcini, pecorino e tartufo (sublime) e i due primi a dir poco spettacolari che hanno come protagoniste le verdure di stagione. La location è suggestiva, l’atmosfera invita al relax e alla convivialità. Abbiamo trovato poi come sempre un’ottima accoglienza, merito soprattutto del padrone di casa Antonio Ferrante. Il servizio è veloce e attento. Corretto il rapporto qualità-prezzo.
La garanzia però è in cucina, dove c’è Franca de Filippis un vero vulcano, in lei passione e talento si coniugano e si traducono in una cucina che conquista. La Pergola a Gesualdo non può mancare in agenda e si conferma sulla nostra guida "on line" dei ristoranti da non perdere. Certezza.




Ristorante La Pergola
Strada comunale Freda, n.35
Gesualdo (Av)
tel. 0825 401435
Visita la pagina Fb della Pergola di Gesualdo

Pubblicato in Campania
Giovedì, 15 Luglio 2021 00:02

Ristorante del Borgo. Castel di Sasso (Ce)

Si torna sempre nei posti dove si è stati bene, così a distanza di un po’ siamo tornati a pranzo al Ristorante del Borgo a Castel di Sasso. Per la precisione siamo nel borgo di Sasso, un pugno di case in pietra su uno sperone di roccia dove il tempo pare essersi fermato. Un luogo panoramico che ha una sua poesia ancestrale. Dal casello di Santa Maria Capua Vetere (Autostrada A1) dista 16 km circa. Sasso è a circa 450 metri d’altezza, da qui il panorama è mozzafiato e spazia su distese di verde e all’orizzonte in lontananza, quando il cielo è terso e non c’è foschia, si vede addirittura il mare e il profilo dell’isola d’Ischia. Il Ristorante del Borgo si trova nell’unica piazza proprio accanto all’antica Chiesetta di San Biagio e davanti ad una delle vecchie torri dell’antica rocca che un tempo dominava l’abitato. Parcheggiata l’auto a pochi metri dal locale ci accomodiamo. Siamo in due e abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo.
Il ristorante è come lo ricordavamo: pulito, sobrio con una mise en place semplice ma d’effetto. Ci sediamo in veranda, con il tavolo con vista sulle colline: ottimo panorama per il pranzo. Fuori la giornata è infuocata e la canicola incalza, dentro per fortuna si sta belli freschi. Da bere prendiamo una minerale e una bella bottiglia di Petronilla, un vino che adoro prodotto da uve Casavecchia, insieme al San Laro sono i due vini prodotti dall’azienda agricola Le Fontanelle. Il Casavecchia Petronilla è un rosso più giovane del San Laro, con una bella nota di frutti rossi, un vino morbido e piacevole al palato, giustamente tannico, vigoroso, con un’ottima personalità.

 Il Casavecchia Petronilla delle Fontanelle
Il Casavecchia Petronilla delle Fontanelle

Diamo un’occhiata al menù. C’è l’antipasto del Borgo (7 portate dello chef, proposte in cui ritrovare profumi e sapori del territorio) e ancora selezione di formaggi e salumi locali tipici, oltre al tagliere di salumi di maiale nero di razza casertana. Poi quattro primi e otto secondi. La cosa che colpisce è la presenza di prodotti del territorio e stagionali. C’è anche la possibilità di scegliere un menù degustazione ma noi ordiniamo alla carta e cominciamo con due antipasti del borgo, siamo curiosi di gustare le proposte dello chef. Ecco un fiore di ricotta (freschissima e delicata) con riduzione di vino Casavecchia. Ottimo incipit

Fior di ricotta con riduzione di vino Casavecchia
Fiore di ricotta con riduzione di vino Casavecchia

A seguire delle deliziose polpette di zucchine su fonduta di caprino. Delicatissime le polpette e perfetto l'abbinamento con la fonduta di caprino. 

Polpette di zucchine su fondo di caprino
Polpette di zucchine su fondo di caprino

Delle zucchine e fiori di zucca in pastella. Davvero eccellenti, gustosissime con un fritto leggero, non unto e asciutto.

Zucchine e fiori di zucca in pastella
Zucchine e fiori di zucca in pastella

Il nostro pranzo al Ristorante del Borgo procede alla grande, arriva una proposta davvero particolare: una millefoglie di barbabietola con mousse di parmigiano e nocciole. Mai avrei pensato di abbinare la barbabietola con il suo inconfondibile sapore al parmigiano, in questo caso una golosa mousse che ci sta benissimo. A chiudere il tutto la nota croccante della granella di nocciola. Sorprendente. 

Millefoglie di barbabietole con mousse di parmigiano
Millefoglie di barbabietole con mousse di parmigiano

Antipasto finito ? Ma nemmeno per sogno. Come in un crescendo rossiniano ci servono dei buonissimi peperoncini verdi fritti con il pomodoro. Che profumino....e poi io ho un debole per i "friggitelli". 

Peperoncini verdi fritti al pomodoro
Peperoncini verdi fritti al pomodoro

 E ancora....uno sformatino di patate, ricotta e salsiccia di maialino nero casertano con scaglie di mandorle.

Sformatino di patate e ricotta con salsiccia di maialino nero casertano e mandorle
Sformatino di patate e ricotta con salsiccia di maialino nero casertano e mandorle

L’antipasto termina con un pasticcio di melanzane, tanto buono quanto abbondante.

Pasticcio di melanzane
Pasticcio di melanzane

L’antipasto è stato un tripudio del territorio. Tante proposte una più buona dell’altra nel rispetto della stagionalità. La cosa che mi è piaciuta molto è la volontà di partire sempre dalla tradizione senza orpelli ma con la giusta dose di creatività. Come primi scegliamo un primo del giorno: dei tonnarelli con conciato romano, pepe e carciofi croccanti, semplicemente spettacolari. Perfetta la cottura della pasta, consistente e tenace al morso. Deliziosa la cremina di pecorino, conciato e pepe e azzeccatissimo l’abbinamento con i carciofi fritti. Davvero un ottimo piatto.

Tonnarelli conciato e pepe con carciofi fritti
Tonnarelli conciato e pepe con carciofi fritti

Ma se i tonnarelli ci sono piaciuti con i rigatoncini con crema di friggiarelli, pancetta croccante trebulana e conciato saliamo ancora di livello. Questo piatto mi ha conquistato, studiato alla perfezione, con la avvolgente e aromatica crema di peperoncini verdi, la nota croccante della meravigliosa pancetta trebulana e scaglie di conciato romano bello sapido e dal gusto deciso. Chapeau!

Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano
Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano

Saremmo sazi ma non possiamo esimerci dal provare la carne che qui al Ristorante del Borgo è un must. Decidiamo di prendere in due 300 gr di tagliata di scottona alla brace con cottura media. La carne rispetta le attese: buonissima, tenera, gustosa.

Tagliata di scottona
Tagliata di scottona

Accompagniamo la tagliata con delle patate tagliate grossolanamente al momento e fritte, buone anche queste.

Patate fritte
Patate fritte

Saltiamo il dessert ma prendiamo un caffè e un bel liquorino handmade all’alloro rigorosamente ghiacciato.

Liquore di alloro
Liquore di alloro

Intanto è arrivato il patron Pasquale Izzo che passa a salutarci. E’ sempre bello ritrovare Pasquale e percepire ogni volta la stessa meravigliosa passione che lo lega alla sua terra e alle sue creature (il ristorante del Borgo e l’Agriturismo le Fontanelle a Pontelatone). Staremmo ore con lui, ma purtroppo il lavoro chiama. Dobbiamo andare via. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco meno di 40 euro a persona.

Il Ristorante del Borgo a Castel di Sasso si conferma alla grande. Questo è un indirizzo che non può mancare sulla tua agenda. Qui si viene apposta, perché il borgo di Sasso è un po’ fuori dai flussi turistici tradizionali, eppure arrivati qui ti sorprenderai, e ti si schiuderà un tesoro di sapori, una cucina di livello che parte dalla tradizione ma presenta anche interessanti spunti creativi. Trovi una cucina che valorizza i prodotti del territorio e tutto segue rigorosamente la stagionalità. Mi porterò nella memoria tra le altre cose i rigatoncini con crema di friggiarelli, pancetta croccante trebulana e conciato (commoventi) e una carne davvero fantastica.
In cucina ci sono gli chef Antonio de Francesco e Alessia D’Ovidio con la loro brigata. Preparati, affiatati, formano davvero un bel team. Il servizio è veloce e professionale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Da non perdere, garantiamo noi.


Ristorante Del Borgo
Piazzetta San Biagio n. 7
Castel di Sasso (Ce)
Tel : 0823 87 80 51 – 347 29 26 204 – 340 51 42 579
Visita il sito web del ristorante del Borgo

Pubblicato in Campania
Giovedì, 08 Luglio 2021 00:41

Ristorante Lido Cala Rosa. Mattinata (Fg)

A distanza di poco meno di un anno siamo tornati in un luogo che ci aveva lasciato un bellissimo ricordo e riempito il cuore di emozione. Quando scriviamo e ti raccontiamo le nostre esperienze in giro per l’Italia, lo facciamo soprattutto per condividere momenti e indirizzi che ci hanno lasciato qualcosa e dove si può mangiare bene. Qui al Ristorante Lido Cala Rosa andiamo oltre, perché questo è davvero un luogo dell’anima.

Ristorante Lido Cala Rosa
Ristorante Lido Cala Rosa

Siamo in un angolo di Puglia che adoriamo: il Gargano. Siamo rapiti dai colori, dai profumi inebrianti di questa terra al contempo aspra e generosa, fiera e ammiccante come una bella donna. Siamo a Mattinatella a pochi km da Mattinata. Il Lido Cala Rosa si trova su una meravigliosa spiaggia di ghiaia e sassolini a cui si accede da una scalinata panoramica con vista sull’infinito blu del mare.
Anche la struttura ha il suo perché, tutta in legno: una veranda piena di piccoli dettagli che la rendono gradevole e colorata. In particolare ci colpiscono le grandi funi marinaresche a cui sono appesi tanti vasi con le surfinie rigogliose e curate.

Ristorante Lido Cala Rosa Struttura sulla spiaggia
Ristorante Lido Cala Rosa Struttura sulla spiaggia

Ci concediamo un po’ di mare ospiti del lido, e ad ora di pranzo ci accomodiamo al ristorante (è sempre consigliata la prenotazione). Pranzare o cenare qui con vista mare cattura e rapisce i sensi. Ad accoglierci c’è la padrona di casa Antonia, una donna davvero incredibile, un mix di passione e ingegno, avvocato nella vita ma vera anima e motore di Cala Rosa, con lei il marito Leonardo, la figlia Martina (futuro medico) e in cucina c’è il figlio Francesco, uno chef sorprendente, grande talento, che a parer mio avrà un futuro davvero luminoso.

Pranzare guardando il mare è meraviglioso
Pranzare guardando il mare è meraviglioso

La cosa che mi ha colpito è che Cala Rosa, pur essendo un ristorante di un lido, propone una cucina prevalentemente di pesce che nulla ha da invidiare a quella di ristoranti più blasonati. Ma andiamo per gradi. Diamo il solito sguardo al menù che cambia quasi ogni giorno in base alla disponibilità del pescato, alla stagionalità e alle materie prime. Una cucina espressa quindi, prevalentemente di mare. La possibilità di scelta è interessante e varia, ci sono infatti ben nove proposte di antipasti, tre primi, sei secondi di mare e tre di terra e poi contorni e il dolce della casa, in questo caso delle meravigliose crostate ai fichi di Puglia e alle albicocche handmade, opera della brava e sorprendente Antonia. 
Da bere ordiniamo una minerale, due calici di ottimo Chardonnay dell’azienda Tormaresca. Non è la prima volta che lo beviamo. Ci piace questo bianco del Sud ricco di personalità, intenso, fruttato, con una interessante nota minerale. Eccezionale per accompagnare il nostro pranzo a base di pesce. Cominciamo con delle bruschette che avevo visto al tavolo vicino al nostro e mi intrigavano. Devo dire che non mi sbagliavo. Le bruschette con cozze e zucchine sono spaziali. Stupendo l’equilibrio tra il sentore dolce e tenue delle zucchine con la nota sapida delle cozze (tra l’altro spettacolari). Davvero ottime queste bruschette.

Bruschette con zucchine e cozze
Bruschette con zucchine e cozze

Poi abbiamo preso un'insalata di seppie arrostite con crema di rapa, mentuccia e sesamo. Sarà che abbiamo un debole per le seppie ma che bontà! Morbide ma al contempo croccanti al morso, saporite, gustose. Interessante l’abbinamento con la crema di rape. Un matrimonio di terra e mare riuscitissimo.

Insalata di seppie arrostite con cime di rapa menta e sesamo
Insalata di seppie arrostite con cime di rapa menta e sesamo

Con l’altro antipasto saliamo ancora di livello. Non servono molte parole per descrivere la millefoglie di mozzarella di bufala con pane fritto, gamberi rossi e zest di lime. Bellissima da vedere e spettacolare. L’idea di abbinare mozzarella di bufala e gamberi è riuscitissima e anche la crema di asparagi ci sta alla grande. Anche qui lo chef Francesco Armillotta realizza un “mash up” di mare e terra che cattura e conquista. Da applausi.

Millefoglie di mozzarella di bufala con pane fritto gambero rosso e zest di lime
Millefoglie di mozzarella di bufala con pane fritto gambero rosso e zest di lime

Il nostro pranzo vista mare va alla grande. Ma siamo curiosi di scoprire i primi piatti. Ecco la calamarata con crema di datterino giallo e julienne di seppia. Piatto sorprendente e ben studiato. Un gioco di consistenze e sapori perfettamente in equilibrio.

Calamarata con crema di datterino giallo e julienne di seppia
Calamarata con crema di datterino giallo e julienne di seppia

E che dire dei troccoli con cozze e fiori di zucca? Assolutamente divini nella loro semplicità. Ho trovato perfetta la cottura dei troccoli, belli tenaci al morso, gustosi e poi davvero perfetto l’abbinamento dei fiori di zucca con le sapide e gustose cozze.

Troccoli con cozze e fiori di zucca
Troccoli con cozze e fiori di zucca

Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade su una tagliata di tonno su crema di asparagi. Il tonno è eccellente, nulla da dire. Gran piatto.

Tagliata di tonno su crema di asparagi
Tagliata di tonno su crema di asparagi

Saltiamo il dolce ma ci concediamo un giro di caffè e un amaro (Jefferson). Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due.

Il Ristorante Lido Cala Rosa a Mattinatella si conferma alla grande. Anzi, rispetto alla nostra prima visita abbiamo notato un ulteriore miglioramento e una maggiore attenzione anche all’impiattamento. Per la serie, "anche l’occhio vuole la sua parte".
Questo non è un semplice ristorante di un Lido ma è molto di più. Sarà la location, sarà la bellezza del luogo, sarà la cucina convincente del giovanissimo chef Francesco Armillotta, sarà la passione incredibile che ci mette Antonia e tutta la sua famiglia ma davvero questo indirizzo merita di essere visitato almeno una volta nella vita.
Il Lido Cala Rosa è aperto da Maggio a fine Settembre, se sei in zona in questo periodo merita assolutamente una visita. Non fartelo scappare. Lo chef Francesco Armillotta è davvero sorprendente, giovanissimo ma già capace di proporre una cucina di ottimo livello con abbinamenti convincenti con una materia prima di grande qualità e pesce freschissimo. Il servizio è veloce, il “team” è familiare ma attento e solerte. E poi c’è la signora Antonia, davvero incredibile, motore, anima e cuore di questo luogo magico. Consigliatissimo, parola dei Templari del Gusto.


Ristorante Lido Cala Rosa
Contrada Mattinatella Snc
Mattinata (Fg)
Tel. 0884226584
Visita il sito web del Lido Cala Rosa

Pubblicato in Puglia
Mercoledì, 23 Giugno 2021 15:25

La Locanda dei Sapori. Biccari (Fg)

Dopo un giro nella vicina Faeto la patria del famoso prosciutto di Faeto, salume tipico tradizionale della Puglia, arriviamo a Biccari, piccolo gioiello della Daunia. E’ sempre piacevole venire qui, Biccari offre davvero tante cose interessanti per il visitatore ed il turista a cominciare dal suo centro storico, l’antico nucleo medievale conserva un fascino davvero particolare. E poi la natura qui è generosa, Biccari offre infatti numerosi itinerari di interesse naturalistico e paesaggistico, da menzionale il laghetto con area attrezzata e la possibilità di compiere percorsi e sentieri fantastici. Si può anche salire in cima al Monte Cornacchia, il più alto della Puglia (sul Monte Cornacchia si può accedere da Biccari ma anche da diversi comuni della zona, Faeto, Celle, Roseto Valfortore, Castelluccio). Noi siamo arrivati qui a Biccari a ora di pranzo e ci siamo fermati in un posto che ormai per noi rappresenta una certezza: la Locanda dei Sapori.

La Locanda dei Sapori Biccari Fg Insegna ingresso
La Locanda dei Sapori Biccari - Insegna ingresso

Sistemata l’auto a pochi metri dal locale entriamo e ci accomodiamo al nostro tavolo da due prenotato per tempo. E’ piacevole ritornare qui, ci accolgono Maria Giovina, sempre garbata e sorridente e Antonio Checchia (il mitico Asso Pelù), titolare e pizzaiolo. In cucina c’è il bravo chef Donato Molle che passerà a salutarci dopo. Il locale è come ricordavamo: carino con un’atmosfera vagamente shabby e domina il bianco, il colore delle travi del bel soffitto in legno. Qui si sta davvero bene. E’ Domenica e ci concediamo un bel menù fisso per due. Quello che mi colpisce ed è un valore aggiunto della loro proposta di cucina è la presenza di tante eccellenze locali, e prodotti a Km zero. Da bere ordiniamo una minerale e Antonio Checchia ci fa provare un vino fantastico: il Canto alla Luna IGP Daunia della Masseria nel Sole di Lucera. Da uve selezionate Montepulciano e Nero di Troia prodotte nelle vigne dell’azienda viene fuori un vino rosso barricato che sorprende e cattura. Di un bel rosso intenso ha un sentore di vaniglia, spezie e una poderosa nota olfattiva. Grazie Antonio per averci fatto scoprire questo grande vino.

Canto alla Luna di Masseria nel Sole
Canto alla Luna di Masseria nel Sole

Si comincia con una degustazione di salumi della Daunia senza coloranti e senza conservanti. La degustazione comprende salsiccia secca con semi di finocchietto, soppressata, lonzino, capocollo e pancetta. Tutti i salumi sono di ottima fattura ma lonzino e pancetta meritano sicuramente una menzione. Davvero super.

Salumi della Daunia
Salumi della Daunia

Come formaggi ci servono un pecorino, un formaggio stagionato di mucca, caciocavallo della Daunia, semi fresco sempre vaccino e ricotta vaccina con confettura di amarene bio e delle noci. 

Formaggi della Daunia
Formaggi della Daunia

Dopo la degustazione ci sono tre proposte dello chef Donato Molle una più buona dell’altra. Ecco una panzanella rivisitata, piatto tipico dell’Italia centrale e in particolare della Toscana, fresco, profumato, qui servita a mo’ di quenelle adagiata una fetta di melanzana grigliata. Davvero interessante.

Panzanella rivisitata
Panzanella rivisitata

Buonissima la parmigiana bianca con melanzane, provola e speck.

Parmigiana bianca con speck e provola
Parmigiana bianca con speck e provola

Delicato e irresistibile il tortino ai funghi con la fonduta di parmigiano. 

Tortino ai funghi con fonduta di parmigiano
Tortino ai funghi con fonduta di parmigiano

Termina qui l’antipasto. Una carrellata di sapori e prodotti del territorio con qualche originale divagazione (la panzanella). Ottimi i salumi e i formaggi, da ricordare la parmigiana così come il tortino ai funghi.
Intanto passa a salutarci lo chef Donato Molle che ci spiega come proseguirà il nostro pranzo. Ecco le cortecce con il pomodorino fresco e le scaglie di pecorino.

Cortecce con pomodorino fresco basilico e scaglie di pecorino
Cortecce con pomodorino fresco basilico e scaglie di pecorino

In una parola: eccellenti, il plus qui alla Locanda dei Sapori è che la pasta la fanno loro, partendo da selezionati grani locali. Tanti i formati che praparano. In questo caso le cortecce, sono gustose, compatte al morso, di ottima fattura.
Ma il non plus ultra lo raggiungiamo con le cortecce con crema di tartufo e salsiccia fresca, semplicemente meravigliose. La crema di tartufo è ottenuta semplicemente con tartufo nero di Biccari grattugiato e ottimo olio Evo, la salsiccia è goduriosa e presente in abbondanza. A chiudere il tutto delle scaglie di tartufo fresco. Davvero un gran piatto.

Cortecce con crema di tartufo e salsiccia OK
Cortecce con crema di tartufo e salsiccia 

Saremmo sazi ma non possiamo rinunciare al secondo, una buonissima grigliata mista di carne locale con insalatina: fettina di vitello, una spettacolare salsiccia, pancetta e agnello. La carne (locale) è eccellente. La grigliata è ben fatta e appagante.

Carne alla brace
Carne alla brace

Chiudiamo in bellezza con una bella e fresca macedonia con gelato al limone (ci voleva).

Macedonia di frutta con gelato
Macedonia di frutta con gelato

E ancora biscottini secchi di produzione locale, con gocce di cioccolato e uvetta, cantuccini, baci di dama e rose del deserto.

Biscottini
Biscottini

Accompagniamo il dessert con un liquore di liquirizia fatto da Antonio Checchia (ottimo) e l’amaro Imperatore, l’amaro della Daunia caratterizzato dalle note aromatiche delle piante locali come il lampascione e la rucola. Piacevolissimo l’equilibrio tra le note amare e il retrogusto dolce.

Amaro Imperatore
Amaro Imperatore

Il costo del menù degustazione è di 30 euro a persona escluso la bottiglia di vino. Davvero un fantastico rapporto qualità – prezzo.

La Locanda dei Sapori a Biccari si conferma alla grande. E’ un indirizzo da non perdere se sei da queste parti. Il locale è curato e gradevole, il personale gentile e affabile. Maria Giovina è una perfetta padrona di casa, sempre gentile e sorridente. Lo chef Donato Molle sa il fatto suo, è umile ma ha talento e propone una cucina che esalta piatti e prodotti del territorio con qualche piccola rivisitazione. Ottimi i prodotti utilizzati, fantastica la pasta di loro produzione.
Antonio Checchia il titolare, è anche il pizzaiolo della Locanda dei Sapori. Ci incuriosisce la sua pizza e sicuramente a breve torneremo a provarla. Davvero fantastico il rapporto qualità-prezzo. Dopo il periodo difficile dalla pandemia va avanti il progetto di questi tre ragazzi che si sono messi in gioco e hanno deciso di investire nel loro borgo e lo hanno fatto con amore e dedizione. La Locanda dei Sapori a Biccari sarà una piacevole sorpresa. Fidati, parola dei Templari del Gusto.



La Locanda dei Sapori
Via Fuori Porta Annunziata n.75
Biccari (Fg)
Tel. 347 304 2887
Visita la pagina Facebook della Locanda dei Sapori di Biccari

Pubblicato in Puglia
Lunedì, 14 Giugno 2021 10:00

Osteria Vini e Boccacci. Nola (Na)

Siamo tornati a Nola. Questa città ultimamente ci sorprende proponendo indirizzi davvero interessanti. E’ Domenica e per pranzo abbiamo prenotato il un posticino di cui avevo sentito parlare e che avevo appuntato: Osteria Vini e Boccacci.

Osteria Vini e Boccacci Nola Insegna esterna
Osteria Vini e Boccacci Nola Insegna esterna

Siamo in Via Mario De Sena, la posizione è abbastanza centrale e il locale si raggiunge facilmente. C’è anche un comodo parcheggio di fronte e comunque ci sono posti auto nelle vicinanze. Entrando l’impatto è piacevole, il locale ha un ambiente interno ben arredato. Domina il legno, belle le sedute verde acqua marina, molto caratteristico il bel banco e la vetrina con salumi e formaggi che si vede appena si entra. Ti dà proprio l’idea della bottega, del bistrot. Ci sono tante bottiglie di vino in bella mostra. Altro plus del locale è il grande spazio esterno allestito con un gradevole dehors, degli ombrelloni e piante. Immagino che sia molto piacevole nella bella stagione cenare qui di sera all’aperto. Tutto quello che vedo, invita alla convivialità. Noi ci accomodiamo. E come sempre diamo un’occhiata al menù. Veniamo alla cucina che è poi quello che ci interessa maggiormente.
Ci sono poche proposte ma ben calibrate: 5 proposte di antipasti, il tagliere di salumi e formaggi e il mix di boccaccielli. 5 primi (con due proposte fuori menù), 6 secondi e il dessert. Interessante e studiata la carta dei vini.
Nell’attesa ordiniamo una minerale e un bel Gragnano Doc dell’azienda Bellagaia, di un bel colore rosso rubino intenso una spuma persistente, dalle intense note fruttate. Visto che la giornata è molto calda, un bel vino fresco e beverino era l’ideale da accompagnare al nostro pranzo. 
Cominciamo con un bel tagliere Vini e Boccacci per due: pecorino bagnolese stagionato (una vera poesia) e semi stagionato, una delicatissima ricottina di bufala con granella di nocciola e miele, una mozzarellina di bufala, una caciottina con il tartufo sempre di Bagnoli Irpino, e poi come salumi, mortadella IGP Bologna, crudo di Parma, cotto San Giovanni, lonza di maiale, qualche pezzetto di focaccia con olio Evo e rosmarino e una frittatina di bucatini (spaziale davvero).

Tagliere Vini e Boccacci per due
Tagliere Vini e Boccacci per due

Gustiamo il tagliere in attesa degli antipasti, prendiamo una deliziosa caponata di calamari, piatto riuscitissimo, fantastici i calamari che ben legavano con le zucchine, le melanzane e i pomodorini con pane croccante di ordinanza.

Caponata di calamari
Caponata di calamari

L’altro antipasto è un tuffo nella tradizione: polipetti alla Luciana, fatti veramente bene, morbidi e gustosi. Come si fa a non fare la scarpetta? 

Polipetti alla Luciana
Polipetti alla Luciana

E' il momento dei primi. Ecco i cavatelli freschi con crema di zucca, funghi, speck croccante e granella di nocciola. Belli callosi e piacevoli i cavatelli, azzeccato l’abbinamento con la dolce crema di zucca, il sapido speck croccante e i profumati funghi.

Cavatelli con crema di zucca funghi speck croccante e granella di nocciole
Cavatelli con crema di zucca funghi speck croccante e granella di nocciole

Io ho preso uno dei piatti che spesso ordino, perché rappresentano una sorta di comfort food per me: tonnarelli cacio e pepe. Ero curioso di vedere come li avrebbero fatti. Devo dire che i tonnarelli cacio e pepe dell’Osteria Vini e Boccacci non hanno niente da invidiare a quelli delle migliori osterie romane. Davvero buoni, cremosi il giusto e appaganti.

Tonnarelli cacio e pepe
Tonnarelli cacio e pepe

Tempo di secondi, c’è chi ha preso una fritturina di gamebroni e calamari, ben fatta davvero, con un fritto leggero, non unto.

Frittura di gamberoni e calamari
Frittura di gamberoni e calamari

Io ho optato per il polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano. Davvero un piatto riuscito. Perfetto l’abbinamento con la vellutata di patate. Da applausi.

Polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano
Polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano

Saltiamo il dessert e prendiamo caffè e amari (Jefferson). Chiediamo il conto, siamo in 4 e paghiamo poco più di 40 euro a persona.

L’Osteria Vini e Boccacci a Nola è stata una piacevole scoperta. Il locale è carino, curato nei dettagli, giovanile. Le proposte di cucina sono interessanti. Da non perdere i loro taglieri. Torneremo per provare i loro famosi “boccaccielli”. Il servizio è cortese e veloce. Il rapporto qualità prezzo corretto. Ho apprezzato molto in particolare i polipetti alla Luciana, la cacio e pepe (meravigliosa) e il polpo croccante. Curata e interessante ma non molto ampia la carta dei vini.
Sicuramente l’Osteria Vini e Boccacci è un indirizzo da segnare in agenda. Ambiente informale, locale smart, dall’animo giovanile ma convincente. La cucina non delude le attese, forse in alcune proposte manca un po’ di spinta e si osa poco, ma in fondo va bene anche così. Consigliato sia se vuoi bere un calice da accompagnare ad un bel tagliere sia se vuoi pranzare o cenare sicuro comunque di non rimanere deluso. Scoperta.


Osteria Vini e Boccacci
Via Mario De Sena n.7
Nola (Na)
Tel. 377 042 0120
Visita la pagina Fb dell’Osteria Vini e Boccacci

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 09 Giugno 2021 12:03

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Ci sono posti dove mangiare significa vivere una vera esperienza, perdersi nei ricordi, compiere un viaggio tra profumi e sapori, in questo caso irpini. Ebbene sì, siamo in terra irpina, in questa meravigliosa parte di Campania con paesaggi e prodotti incredibili. Una terra generosa, sincera e aspra capace di sorprenderci, sempre. Una delle eccellenze irpine, uno degli indirizzi sicuri per noi è il Ristorante la Pignata ad Ariano Irpino. Ci siamo stati tantissime volte sia per gustare le loro proposte di cucina, sia per la loro pizza (notevole anche questa). Ci siamo tornati a cena.
Abbiamo prenotato qualche ora prima il nostro tavolo da due. Era da un po’ di mesi che mancavamo da qui, ma l’ambiente è come lo ricordavamo, un insieme di eleganza e stile rustico con quella strana aria di casa che un po’ di fa sentire in famiglia. Insomma un posto che invita alla convivialità. A fare gli onori di casa c’è Ezio Ventre sempre gentile, affabile e prodigo di consigli. Diamo un’occhiata al menù, ma ci affidiamo a lui per la serata, faremo un menù degustazione con abbinamento di vini al calice.
Diamo il via alle danze, arrivano i loro pani, e del pane croccante e rosmarino a cui abbiamo abbinato un meraviglioso olio, Dor di Negutta, un monocultivar Ravece dal profumo intenso, esplosivo, note erbacee e quasi piccanti. In una parola: fantastico.

Pane croccante olio e rosmarino
Pane croccante olio e rosmarino

Si comincia con una fresellina di benvenuto. Un entrée davvero stuzzicante: una fresellina con pomodorini, burrata, olio e basilico. Cosa c’è di più buono?

Entrée
Entrée

Arrivano gli antipasti in un crescendo rossiniano: fantasia di baccalà in oliocottura con suo panzerotto fritto, ai due peperoni. Questo metodo di cottura è perfetto per il baccalà che, cuocendo a basse temperatura nell’olio, conserva tutte le sue proprietà, il suo profumo e una consistenza davvero pazzesca. Intrigante poi il panzerottino e perfetto l’abbinamento con la crema di peperone e ovviamente con sua maestà il peperone crusco, un must da queste parti. Baccalà e peperone crusco: è vero amore ….

Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni
Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni

 Altra proposta notevole è l’uovo poché (in camicia) su vellutata di piselli, lonzardo di maiale nero, asparagi, pecorino di carmasciano fuso e tartufo estivo. Un mix di sapori, di profumi, di consistenze riuscitissimo. Una vera coccola.

Uovo pochè su vellutata di piselli
Uovo pochè su vellutata di piselli

Ma ci ha entusiasmato davvero il loro sushi gourmet: cubo di riso sushi, battuto di marchigiana, stracciatella, more, fragole, salsa di soia e perle di aceto balsamico. Un'idea geniale, eccellente la carne, perfetti gli abbinamenti così come la presenza delle more e delle fragole. Mentre lo gustavamo è stato un “wow” continuo. Spettacolo...

Sushi gourmet di carne
Sushi gourmet di carne

Stiamo davvero viaggiando a livelli altissimi. Siamo curiosi di scoprire i primi. Qui facciamo un viaggio nudo e puro in Irpinia. Arriva una proposta che è un evergreen del territorio e che qui alla Pignata si trova quasi sempre: la zuppa di fagioli quarantini di Volturara (presidio Slow food) e castagne. Rassicurante come i pranzi a casa di mammà ..

Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne
Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne

E dei fantastici tagliolini alle ortiche con funghi porcini e tartufi estivo. Peccato non poterti trasmettere via schermo e via foto il profumo di questo piatto. Un inno alla gioia tutto in salsa irpina.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo

Nostro malgrado saltiamo il secondo, siamo sazi e non vogliamo perderci le proposte di dessert. Ecco una bella crema catalana con un rinfrescante gelato al lime

Crema catalana e gelato al lime
Crema catalana e gelato al lime

E un must della Pignata: lo scazzamariello, un dolce creato da loro a base di pistacchio e amarene con cioccolato e gelato al fiordilatte e quindi per i suoi colori pensando alle antiche tradizioni arianesi lo hanno chiamato così “scazzamariello” ossia il folletto delle leggende agresti.

Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato
Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato con gelato al fior di latte

Come non chiudere in bellezza con del cioccolato extra fondente? Ezio Ventre ci sta proprio coccolando…. Accompagniamo il dessert con l’Amarenico di Antico Castello, che nasce dal connubio tra aglianico e foglie dell’amareno, un liquore aromatico e sorprendente e lo zibibbo di Cantine Vinci. Un salto in Sicilia con questo meraviglioso vino da dessert intenso, fruttato e persistente.

Cioccolato extrafondente
Cioccolato extra fondente

Alle varie proposte di cucina abbiamo abbinato al calice i seguenti vini: Friuli DOC Traminer Aromatico Le Vigne di Zamò, un 100 % Gewürztraminer di un bel colore giallo paglierino, note minerali e sentori di frutta a polpa gialla, il Greco di Tufo Miniere di Cantine dell’Angelo, 100 % greco un grande vino bianco con una fantastica nota minerale e spiccata personalità. Un Calabria rosato IGP di Acino vini, 100 % da uve magliocco, un vino sorprendente, con note fruttate, balsamiche e in più un vino totalmente bio e naturale. Il Re vino rosso di Cantina Giardino, anche questo vino biologico a base prevalentemente di aglianico che si accompagna a tutto il pasto e ha note piacevoli fruttate e speziate.
E infine una nostra vecchia conoscenza, il Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Un rosso meraviglioso, aglianico in purezza sontuoso, note di frutti rossi, vino davvero intenso, speziato, al palato gradevolissimo con note quasi balsamiche, giustamente tannico e personalità da vendere. Si è capito che ho un debole per questo vino?
Chiediamo il conto e paghiamo per questo intenso e meraviglioso percorso enogastronomico poco più di 70 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica davvero notevole.

L’Irpinia è una terra meravigliosa, ancestrale, magica. Tra gli indirizzi irpini impedibili c’è il Ristorante La Pignata, un vero baluardo della ristorazione irpina che nel tempo si è evoluto senza mai tradire le origini e le proprie radici. Questo è il regno della famiglia Ventre, che da anni regala emozioni a tavola partendo sempre dalla tradizione, una tradizione che è sempre viva e presente e da cui tutto ha origine. Qui alla Pignata puoi davvero lasciarti coccolare e vai via sempre con la voglia di ritornare.
Buona e curata la carta dei vini, Servizio veloce e professionale, Ezio è il valore aggiunto, un concentrato di capacità e passione. Corretto il rapporto qualità prezzo.
La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande. Che tu voglia gustare le proposte di cucina o una “signora pizza”, qui non sbagli mai. A parer nostro La Pignata è una tappa obbligatoria se vuoi emozionarti a tavola, se vuoi mangiar bene e mangiare irpino. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

Pubblicato in Campania
Giovedì, 03 Giugno 2021 08:04

Alici come prima. Cetara (Sa)

Cetara è uno dei miei posti del cuore. Appena posso scappo qui in Costiera amalfitana in questo meraviglioso borgo marinaro e uno dei miei indirizzi preferiti dove fermarmi a pranzo o cena è Alici come prima. Il locale è centralissimo, si trova sul corso principale a poche centinaia di metri dalla famosa spiaggia.
Dentro c’è una sala con un arredamento semplice e sobrio con pareti nelle tonalità del verde marino e un fuori un gradevole dehors con tavolini e sedute. Ci accomodiamo all’esterno, siamo in due. Il menù è interessante presenta poche ma studiate proposte: quattro antipasti, cinque proposte di primi, e i secondi il cui numero varia sempre anche in base alla disponibilità del pescato.
Noi ordiniamo una minerale e una bottiglia di Jacur Extra dry dell’azienda Bernardi. Un bel prosecco, un vino spumante ottenuto con metodo Charmat. Una bella bollicina che accompagnerà il nostro pranzo.
Si comincia, ordiniamo tre antipasti. Ecco delle meravigliose bruschette con burro e alici di Cetara (immancabili e deliziose). Inutile dire che il binomio del burro con la sua grassezza e la sua morbida dolcezza e con le sapide e profumate alici è uno dei migliori che ci possa essere. Semplicemente fantastiche.

Bruschetta con burro e alici di Cetara
Bruschetta con burro e alici di Cetara

E che dire del tortino di melanzane, alici e provola affumicata di Tramonti servita con una crema di datterino giallo? Equilibrato e riuscitissimo anche questo.

Tortino di melanzane alici e provola affumicata
Tortino di melanzane alici e provola affumicata

A chiudere il giro di antipasti un tortino di pesce azzurro in crosta in crosta con una riduzione di sedano e zest di limone. Interessante la nota croccante del tortino.

Tortino di pesce azzurro in crosta con riduzione di sedano e zest di limone
Tortino di pesce azzurro in crosta con riduzione di sedano e zest di limone

Ci godiamo il nostro bel pranzo chiacchierando e sorseggiando il nostro prosecco. Intanto arrivano i primi. Abbiamo deciso di prendere due primi a testa. Si comincia con un classico: gli spaghettoni alle vongole, fatti davvero come Dio comanda. Buonissimi, perfetta la cottura della pasta e saporite le vongole.

Spaghettoni alle vongole
Spaghettoni alle vongole

L’altro piatto ci ha sorpreso piacevolmente: i conchiglioni ripieni di crema di patate e colatura su fonduta di provola affumicata di Tramonti. Bella l’idea, riuscito l’abbinamento e piacevoli da mangiare. Nel frattempo le bottiglie di prosecco passano a due. Di tanto in tanto lo chef Stefano Cavaliere esce dalla cucina e si intrattiene con gli ospiti per vedere che tutto vada bene e soddisfare qualche curiosità.

Conchiglioni ripieni di crema di patate e colatura su fonduta di provola
Conchiglioni ripieni di crema di patate e colatura su fonduta di provola

Desideriamo anche un secondo, prendiamo un filetto di palamita scottato con una salsa balsamica. Ho trovato il pesce freschissimo, delizioso, cucinato in modo semplice. Altra carta vincente. Si sa che quando la materia prima è buona meno si lavora e meglio è.

Filetto di palamita scottato con salsa balsamica
Filetto di palamita scottato con salsa balsamica

Chiudiamo con un bel dessert, un gelato in crosta su crema di limoni della costiera. E ancora amaro e caffè. Una delle particolarità qui da Alici come prima, è che il caffè a fine pasto te lo servono nella moka.

Gelato in crosta su crema al limone della costiera
Gelato in crosta su crema al limone della costiera

Chiediamo il conto e paghiamo per 3 antipasti a testa, due primi a testa, un secondo e un dessert a testa 60 euro a persona (vini esclusi). Corretto il rapporto qualità prezzo.

Alici come prima a Cetara è uno dei miei posticini di riferimento. Appena posso faccio un salto a Cetara (posto che adoro) e mi coccolo pranzando o cenando da loro. Il locale è centrale, si trova sul Corso principale a poche centinaia di metri dalla spiaggia. L’atmosfera è quella rilassante e informale delle osterie marinare. La location è semplice e invita alla convivialità. Vengo qui da anni e ho notato una qualità sempre crescente e anche una maggiore attenzione all’impiattamento (per la serie anche l’occhio vuole la sua parte). Le proposte di cucina sono convincenti, le materie prime e i prodotti sono eccellenti, il pesce freschissimo. Meravigliosi gli spaghettoni alle vongole o con la mitica colatura di alici.
Lo chef Stefano Cavaliere ha talento e la cosa che mi piace molto è che appena può, esce dalla cucina per interagire con i clienti e controllare che tutto vada per il meglio. Talento, passione, bravura e umiltà i suoi tratti distintivi. Il rapporto qualità prezzo è corretto. Il personale è giovane e dinamico, il servizio è preciso e l’accoglienza fantastica. Come mangiare a casa di vecchi amici. Indirizzo consigliato.


Alici come prima
Corso Garibaldi, n.9
Cetara (Sa)
Tel. 089 261333
Visita la pagina Fb di Alici come prima

Pubblicato in Campania
Sabato, 22 Maggio 2021 19:04

Locanda Bruniana. Nola (Na)

Siamo a Nola, la città dei Gigli e del filosofo Giordano Bruno. Nola da anni vive un interessante fermento con la presenza e l’apertura di numerosi locali e la presenza di indirizzi che hanno reso varia e interessante l’offerta gastronomica. Per questo abbiamo deciso di provare un indirizzo che da parecchio avevamo in agenda. Siamo stati a cena alla Locanda Bruniana e abbiamo deciso di raccontarti la nostra esperienza.
Cominciamo dal nome, un chiaro omaggio a Giordano Bruno che proprio a Nola ebbe i natali nel 1548. Il locale è facilmente raggiungibile, si trova in fatti in Via Variante VII bis ed è ben visibile dalla strada. Parcheggiamo a pochi metri dal locale e ci accomodiamo dopo (avevamo prenotato il nostro tavolo da due già qualche ora prima).
Il locale è molto bello, ricercato e regala una piacevole sensazione: pavimenti in parquet, tavoli e sedute in legno con un tocco di blu che ci sta benissimo e che dona un tocco di piacevole e raffinata intimità. Entrando ti colpisce il bancone davvero meraviglioso, tutto in ottone e dal sapore vagamente "coloniale", qui c'è l’angolo dei liquori e distillati. Noi ci accomodiamo all’esterno in una sorta di giardino coperto, uno spazio davvero interessante che ti regala la sensazione di essere “altrove”. 

Solito sguardo al menù. In carta c’è la possibilità di scegliere dei menù degustazione (vanno presi però per tutti i commensali). Si parte dal menù denominato Nola 1548 (l’anno di nascita di Giordano Bruno) 5 portate a 50 euro (vini esclusi), oppure il menù “Taccuino” sei portate a 70 euro (vini esclusi). E poi le interessantissime proposte di crudi denominati “Nudi e Crudi”, le insalate crude e marinate, e quattro proposte di antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert. Noi decidiamo di ordinare “a la carte” per poter scegliere cose diverse.
Cominciamo ordinando una minerale e decidiamo di cenare accompagnando il tutto con una bollicina francese. Optiamo per una bottiglia di Champagne Extra Brut Blanc de Blancs “Vertus Experience” di Andrè Jacquart. Chardonnay in purezza, che proviene dalla Côte des Blancs, dal villaggio di Vertus. Raffinato, piacevole, versatile con una nota vagamente agrumata. Davvero una grande bottiglia, degna compagna della nostra cena. Arrivano i loro pani e grissini.

I pani
I pani

E un graditissimo entrée: una millefoglie di verdure con provolone del Monaco e aneto. Davvero interessante, ottima partenza….

Millefoglie di verdure
Millefoglie di verdure

Si comincia alla grande con una loro selezione di crudi: 2 scampi, 2 gamberi, 4 sashimi e 2 ostriche. Ottimo davvero il crudo, fantastici gli scampi. Il pesce è freschissimo e di qualità. Strepitose le ostriche, delle Gillardeau, le più pregiate tra le ostriche francesi.

La selezione di crudi
La selezione di crudi

Ci sono piaciute talmente tanto che abbiamo voluto strafare e regalarci anche una selezione di 6 ostriche.Tre ostriche Gillardeau e tre ostriche di Normandia.
Le Gillardeau sono inconfondibili: belle carnose, consistenti, con un meraviglioso equilibrio tra la nota sapida e la dolcezza tipica di questo tipo di ostriche.
Le ostriche di Normandia, regione che è la prima in fatto di allevamento e produzione di queste meraviglie (Huitres de Normandie), sono inconfondibili con la loro forma ovale e la persistente sapidità.

Selezione di sei ostriche
Selezione di sei ostriche

Si continua con gli antipasti, optiamo per il tonno leggermente scottato con zucchine, fiori e salsa alla menta. Davvero eccellente il tonno e perfetto anche l’abbinamento con le zucchine e i fiori, interessante la nota aromatica della salsa alla menta, davvero un gran piatto…

Filetto di tonno zucchine fiori e salsa alla menta
Filetto di tonno zucchine fiori e salsa alla menta

E poi i totanetti ripieni di caciotta in ragù di mare e salsa di prezzemolo.

Totanetti ripieni di caciotta in ragù di mare
Totanetti ripieni di caciotta in ragù di mare

La nostra cena procede alla grande, ci godiamo l’atmosfera rilassata e la serata mentre aspettiamo i primi. Ecco i ravioli ripieni di primo sale con tartufi di mare, basilico e crudo di gamberi. Semplicemente deliziosi. Delicati, avvolgenti. Tornerei qui anche solo per mangiarli di nuovo. Chapeau!

Ravioli con tartufi di mare basilico e crudo di gamberi
Ravioli con tartufi di mare basilico e crudo di gamberi

L’altro primo sono le linguine tirate con acqua di vongole veraci, clorofilla di prezzemolo, bottarga e limone. Altro piatto ben concepito e studiato: perfetta la cottura delle linguine, bello il gioco tra la sapidità delle vongole e della bottarga e la freschezza data dal limone.

Linguine con vongole veraci clorofilla di prezzemolo bottarga e limone
Linguine con vongole veraci clorofilla di prezzemolo bottarga e limone

Passiamo al dessert, ecco la Tarte Tatin di mele annurche caramellate morbido alla mandorla e crema alla vaniglia. A me è piaciuta molto sarà anche perché ho un debole per i dolci con le mele.

Tart Tatine
Tart Tatine

Altra proposta interessante è la rivisitazione della pastiera con crumble alla cannella, mousse di ricotta e gelato di grano e fiori di arancio.

La loro interpretazione della pastiera
La loro interpretazione della pastiera

Ci offrono il loro babà, lo abbiamo gradito molto. Chiediamo il conto e paghiamo 110 euro a persona. Se consideriamo però che solo lo Champagne ci è costato 65 euro e che abbiamo preso anche la selezione di ostriche, il rapporto qualità - prezzo è comunque corretto.

Il babà
Il babà

La Locanda Bruniana è sicuramente un posto da provare. Chiaro omaggio al filosofo Giordano Bruno che proprio a Nola ebbe i natali. Semplice da raggiungere, bella e curata la location con il bel pavimento in parquet che regala calore. Mi ha colpito molto il banco in ottone che si vede poco dopo essere entrati, semplicemente stupendo. Nel complesso una location raffinata ma al contempo formale e senza eccessi. Interessante e rilassante lo spazio esterno, denominato il giardino. Pranzare o cenare lì ti regala la sensazione di essere quasi fuori città. Il servizio è preciso, professionale e puntuale. Il personale è gentile e garbato. La proposta di cucina è interessante, il menù è ben studiato e lo chef Francesco De Simone forte dei suoi trascorsi, fa valere tutta la sua esperienza e padroneggia il tutto con una grande tecnica di base. I piatti partono dalla tradizione ma sono creativi e frutto di originali contaminazioni. Importante e fornita la carta dei vini e del beverage. 
Eccezionali i prodotti e le materie prime utilizzate. Crudo di pesce ottimo. La Locanda Bruniana offre una proposta gastronomica che nel tempo mira all’eccellenza. Certamente il rapporto qualità – prezzo è importante ma è rapportato alla qualità dell’offerta. Alla Locanda Bruniana a Nola si viene per vivere un’emozione e lasciarsi coccolare come abbiamo fatto noi.

 

Locanda Bruniana
Via Variante VII Bis n.100
Nola (Na)
Tel. 081 235 9428
Visita il sito web della Locanda Bruniana

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nasce con una finalità ben precisa: proporsi come un nuovo modo di raccontare il food, dinamico, creativo, accattivante, fuori dai soliti schemi.

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