Dolci

Lunedì, 06 Giugno 2022 19:17

Ristorante Svevia. Termoli (Cb)

Siamo a Termoli, il più importante centro della costa del Molise. Termoli è una rinomata località turistica con spiagge attrezzate, tante attività ma il cuore della città è il suo borgo antico, sicuramente tra i più caratteristici e belli d’Italia. Il centro storico di Termoli si affaccia direttamente sul mare e conquista grazie alla sua semplice ma austera bellezza di antico villaggio di pescatori con le case colorate, il Castello Svevo, la bellissima Cattedrale in stile romanico, insomma questo borgo è un piccolo gioiello. Proprio nel cuore del centro storico a pochi passi dalla Cattedrale si trova il Ristorante Svevia dove ci siamo fermati a cena.

Ristorante Svevia Termoli Insegna Esterna
Ristorante Svevia. Termoli - Insegna Esterna

Comincio dalla location che è bellissima. Siamo in un antico edificio del 1700, all’interno antico e moderno convivono mirabilmente, l’arredo è sobrio, bello il gioco di luci e l’illuminazione, pareti chiare con richiami ricercati alla vita marinaresca, suggestivo in particolare il soffitto a volte con i mattoncini. L’atmosfera è davvero particolare. Ci accompagnano al nostro tavolo prenotato con dovuto anticipo.
Il menù alla carte è interessante e presenta quasi tutte proposte di mare con qualche piatto e proposta anche di terra. Interessante è la selezione di crudi, di carpacci, le tartare, i frutti di mare e poi ci sono gli antipasti tra cui spiccano le delizie di mare fredde e calde, poi ci sono sei proposte di primi e ben nove secondi. Ovviamente a farla da padrona il pescato del giorno. Poi i dessert fatti da loro ovviamente.
La carta dei vini è curata, ben studiata e calibrata con numerose etichette (oltre 200) provenienti da tutta Italia, bollicine, champagne, rossi, bianchi e rosati. Ci sono anche vini francesi e tedeschi.
Ordiniamo una minerale e una bottiglia di Lame del Sorbo, Tintilia del Molise DOC Rosato bio dell’Azienda Agricola Vinica di Ripalimosani. La particolarità di questa azienda è che produce vini in modo biologico, usando tecniche e processi esclusivamente naturali. Il Lame del Sorbo è ottenuto da uve Tintilia in purezza, di un bel colore rosa carico, con sentori di fragola e frutti rossi, una piacevolissima freschezza, pulizia e un finale che conquista. Sarà lui il compagno di viaggio della la nostra cena.

Tintilia Rosato Lame del Sorbo di Agricola Vinica
Tintilia Rosato Lame del Sorbo di Agricola Vinica

Si comincia. Ordiniamo due antipasti. Ecco la passata di fave con cicoria e mazzancolle al lardo. Terra e mare si incontrano in un piatto equilibrato e riuscitissimo. Deliziosa e delicata la passata di fave che si sposa alla perfezione con la nota amarognola della cicoria e accompagna alla grande le mazzancolle avvolte nel voluttuoso lardo.

Passata di fave con cicoria e mazzancolle al lardo
Passata di fave con cicoria e mazzancolle al lardo

L’altro antipasto cha abbiamo gustato è un must. Il polpo con patate arrosto, germogli e crema di sedano rapa fumè. Morbidissimo il polpo, meravigliosa la crema di sedano con il suo sentore di affumicato e poi la patata arrosto chiude in maniera mirabile questo piatto che mi ha conquistato.

Polpo e patate arrosto con germogli e crema di sedano rapa fumè
Polpo e patate arrosto con germogli e crema di sedano rapa fumè

La nostra cena procede alla grande. Ci godiamo l’atmosfera rilassante e raffinata di questo luogo dove si respira la storia. E intanto aspettiamo i primi. La nostra scelta cade sulle chitarrine con genovese di totani, gamberi rosa e bottarga. Piatto riuscitissimo, gustosa la genovese di totani, delicati i gamberi rosa e piacevole la nota sapida della bottarga.

Chitarrine con genovese di totani gamberi rosa e bottarga
Chitarrine con genovese di totani gamberi rosa e bottarga

L’altro primo è un classico qui da Svevia, le chitarrine ai frutti di mare con pomodorini infornati. Saporite, gustose, appaganti, questi spaghetti alla chitarra ai frutti di mare hanno un bel carattere e si sposano alla perfezione con i pomodorini infornati e la loro nota dolce. Davvero un gran piatto.

Chitarrine ai frutti di mare e pomodorini infornati
Chitarrine ai frutti di mare e pomodorini infornati

Decidiamo anche di gustare un secondo in due. E la mia scelta case sulla tagliata di tonno spadellato con julienne di verdurine e misticanza con riduzione di Tintilia. Meraviglioso il tonno, morbido, gustoso, interessante la presenza della riduzione di Tintilia, il vino tipico del Molise.

Tagliata di tonno con julienne di verdurine e riduzione di Tintilia
Tagliata di tonno con julienne di verdurine e riduzione di Tintilia

Ahimè saltiamo il dessert, prendiamo un amaro e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 50 euro a persona. Ho trovato il rapporto qualità prezzo assolutamente corretto.

Il Ristorante Svevia nel centro storico di Termoli è una garanzia. Il locale è raffinato e suggestivo, si trova in un palazzo storico a pochi passi dalla Cattedrale. Oltre alle belle sale interne c’è anche un cortile esterno dove poter mangiare durante la bella stagione. Qui trovi una cucina di assoluto livello con piatti della tradizione ma ricercati e studiati, preparati con ingredienti e prodotti di assoluta qualità, freschi e nel rispetto della stagionalità. Freschissimo il pesce, da provare le loro tartare e i crudi. Le chitarrine ai frutti di mare e pomodorini infornati creano dipendenza, meravigliosa la tagliata di tonno. Piacevole l’atmosfera di questo luogo, il servizio è professionale, attento e veloce. Il personale di sala è gentile e garbato. Assolutamente corretto il rapporto qualità - prezzo. Il Ristorante Svevia a Termoli non può mancare sulla nostra “guida sul web” dei locali da non perdere. Fantastico indirizzo. Garantiamo noi.

 

 


Ristorante Svevia
Via Giudicato Vecchio, n.24
Termoli (Cb)
Tel. 0875 550284
Visita il sito Web del ristorante Svevia

Pubblicato in Molise
Venerdì, 15 Aprile 2022 20:41

Monticelli Sapere e Sapori. Campobasso

Siamo a Campobasso nel cuore del suo centro storico. La bellezza sorprendente della parte antica del capoluogo molisano rapisce e incuriosisce il visitatore. Questo è un centro storico di chiara origine medievale, è tutto un susseguirsi di stradine, slarghi, palazzi antichi, chiese e tante scale che conducono via via alla sommità del Colle di Sant’Antonio dove, come un guardiano bonario e maestoso, c’è il Castello Monforte che domina dall’alto la città. Proprio qui tra i vicoletti del centro storico di Campobasso (ma non lontano dalle centralissime Via Roma e Via Pietrunto) c’è Monticelli Sapere e Sapori, a parer mio un piccolo, grande gioiello della gastronomia molisana.

Monticelli Sapere e Sapori Campobasso Insegna
Monticelli Sapere e Sapori. Campobasso. Insegna

Siamo in un edificio del ‘400, il locale si compone di più sale e salette su livelli differenti, dominano la pietra e il legno. Alcune di queste sale sono davvero suggestive, la sala denominata “Civerra” (dove c’era il nostro tavolo), evoca la storia di due innamorati dal destino simile a quello dei più famosi Giulietta e Romeo.

Sala Civerra la storia
Sala Civerra, la storia

La sala nella parte bassa della struttura poi è meravigliosa con tanto di affresco e sculture ricavate nella roccia e nella pietra delle pareti. Insomma la location è davvero particolare e suggestiva.

Monticelli Sapere e Sapori Sala con affresco
Monticelli Sapere e Sapori. Sala con affresco

Non meno suggestive e particolari sono le proposte di cucina della bravissima chef Simona De Castro, ma ne parliamo tra poco. In sala oltre al personale, a fare gli onori di casa c’è Stefano De Castro (Il fratello di Simona), appassionato e valente sommelier.
Come al solito diamo uno sguardo al menù. A colpirmi sono soprattutto le proposte che partono tutte dalla tradizione molisana (con una accurata scelta di ingredienti e prodotti del territorio) ma hanno una veste creativa e un respiro “globale” grazie a reinterpretazioni e abbinamenti studiati e intriganti.
Ordiniamo da bere, la scelta non poteva che ricadere su un vino del territorio: il Tintilia del Molise, vino DOC ottenuto dall’omonimo vitigno. Optiamo per Il Tintilia DOC di Catabbo. Adoro questo rosso che rapisce con le sue note di frutta rossa matura, di spezie e di liquirizia. Mi piace la pacata eleganza del suo tannino. Un rosso che ha davvero un bel carattere.
Cominciamo con gli antipasti, ecco il profumato tartufotto di patate di San Biase e tartufo con cuore filante, crema di parmigiano, spugna ai funghi e tartufo e carpaccio di funghi di stagione. Una proposta denominata in carta “il tartufo quel vagabondo”. Come una passeggiata sensoriale nel bosco questo piatto che mi ha colpito per il suo equilibrio e la sua personalità. Il tartufotto crea dipendenza, davvero delizioso ….

Antipasto Il Tartufo quel vagabondo
Antipasto Il Tartufo quel vagabondo

Non da meno la castagnola di carciofo in crosta, ossia carciofo fondente in crosta croccante, stracciatella, mousse di erborinato e coccolato bianco, crumble salato di nocciola e spugna di mandorle. Che meraviglia l’abbinamento con la mousse di erborinato, sapido, intenso ma al contempo delicato questo piatto sublimato dalla nota croccante della nocciola.

Castagnola di carciofo in crosta
Castagnola di carciofo in crosta

Siamo partiti forte e i primi che abbiamo scelto non fanno altro che confermare l’estro creativo e la “mano” della chef Simona De Castro. Gli spaghetti quadrati all’aglio nero fermentato e olio con crema di spigatelli, acciughe, briciole croccanti, pomodoro secco, bottarga di muggine e stracciatella meritano la standing ovation. Perfetta la cottura della pasta, meraviglioso l’equilibrio tra i vari ingredienti per un piatto che lascia il segno.

Spaghetti allaglio nero con crema di spigatelli acciughe briciole croccanti pomodori secchi bottarga di muggine e stracciatella
Spaghetti all'aglio nero con crema di spigatelli, acciughe, briciole croccanti, pomodori secchi,bottarga di muggine e stracciatella

Così come emozionano e appagano con la loro rassicurante veste i tagliolini laccati alla manteca e tartufo. Tagliolini “laccati” mantecati con il burro, fonduta di caciocavallo e noci caramellate al miele di castagno. Spettacolo allo stato puro, che bontà la fonduta di caciocavallo podolico molisano...

Tagliolini alla manteca e tartufo con fonduta di caciocavallo e noci
Tagliolini alla manteca e tartufo con fonduta di caciocavallo e noci

Decidiamo di gustare anche un secondo in due e la scelta ricade sui cubi di pancia di maialino con peperoncino dolce cotto a bassa temperatura, patata affumicata, agretto di barbatielole, petali di cipolla marinata all’aceto di lamponi e chips di polenta. Proposta convincente con la “avvolgente” nota del peperoncino dolce che abbraccia un maialino tenero e gustoso. Piacevolissimo il sentore della patata affumicata che si sposa alla perfezione con la cipolla marinata. Questo “ricordo di una pampanella” (come è denominato sul menù) è un signor piatto.

Cubi di pancia di maialino
Cubi di pancia di maialino

Chiudiamo in dolcezza con variazioni di cioccolato con cubi di brownies, rocher, gocce di cioccolato bianco e bavarese agli arachidi. Piacevolissima e degna chiusura del nostro pranzo.

Dessert
Dessert

Accompagniamo il dessert con due bicchierini di amaro Vaca Mora, l’amaro veneto di erbe e fiori dalla proprietà digestive con quel piacevole finale che ricorda la mentuccia.

Amaro Vaca Mora
Amaro Vaca Mora

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 45 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità-prezzo.

Monticelli Sapere e Sapori è tappa obbligata se sei a Campobasso e dintorni. A parer mio è un vero gioiello della gastronomia molisana. Qui tutto colpisce, dalla location che è davvero unica, un edificio del ‘400 e tante salette in pietra che ti riportano al medioevo, all’atmosfera particolare che un posto così regala. Le proposte di cucina poi sono convincenti, piatti della tradizione debitamente rivisitati con abbinamenti creativi e sorprendenti.
La Chef Simona De Castro è talentuosa e Stefano in sala è un perfetto Cicerone capace di consigliare i piatti in carta e gli abbinamenti. Il servizio è veloce e professionale. Vasta e curata la carta dei vini con proposte italiane ed estere. Meravigliosi gli spaghetti quadrati aglio nero fermentato e olio con crema di spigatelli, commoventi i tagliolini laccati al tartufo con la fonduta di caciocavallo, morbido e aromatico il maialino. Interessanti i dessert. Monticelli Sapere e Sapori a Campobasso è una garanzia assoluta ed entra di diritto nella nostra guida on line degli indirizzi da non perdere. Eccellenza.

 


Monticelli Sapere e Sapori

Via Sant’Antonio Abate n.33
Campobasso
Tel. 0874 418460
Visita il sito web di Monticelli Sapere e Sapori

Pubblicato in Molise
Sabato, 05 Febbraio 2022 15:59

Ristorante Olmicello. Oratino (Cb)

Siamo a Oratino, a pochi Km da Campobasso. Trascorriamo la mattina in giro per le stradine acciottolate e le case in pietra di questo bellissimo borgo che è un piccolo gioiello. La cosa che ci colpisce è la posizione panoramica: da qui, sul belvedere si può godere di una vista mozzafiato, siamo infatti a quasi 800 metri sul livello del mare. Dopo aver visitato il borgo antico, gli slarghi, le viuzze, le case in pietra e i bei portali, decidiamo di fermarci per pranzo al Ristorante Olmicello.
Il ristorante è davvero suggestivo, ricavato in un antico palazzo in pietra del 1816 dove un tempo c’era un vecchio frantoio. Entriamo in un elegante portone, passiamo poi da un imponente androne in pietra che conduce al ristorante. L’atmosfera è emozionante: sale in pietra e stupende volte a botte che si alternano a volte a crociera.

Ristorante Olmicello Oratino Particolare di una delle sale interne
Ristorante Olmicello Oratino Particolare di una delle sale interne

C’è anche una sala al piano inferiore (in pratica in cantina) che viene utilizzata per eventi particolari e degustazioni di vini e formaggi. Ci accoglie Nicola, il proprietario, garbato e disponibile, e ci accompagna al nostro tavolo (prenotato per tempo).

Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Tintilia del Molise DOP Colle Cervino di Cantine Catabbo, ottenuto da uve Tintilia in purezza. Questo è un rosso che ammalia con le sue note di frutta rossa matura, liquirizia e spezie, il suo tannino elegante e la sua personalità. Sarà il nostro compagno di viaggio per il pranzo.

Colle Cervino Tintilia del Molise DOP di Cantine Catabbo
Colle Cervino Tintilia del Molise DOP di Cantine Catabbo

Arriva anche il buon pane di Oratino, a "metro zero" potremmo dire visto che è il pane del fornaio accanto al ristorante. Non c’è un menù alla carta, Nicola Iafelice ci illustra quelli che sono i piatti del giorno un po’ come si faceva nelle vecchie e a noi tanto care osterie di paese. L’antipasto è quello della casa e poi ci sono i salumi, i formaggi e la polenta. Poi possiamo scegliere tra sei primi e sei secondi. Noi optiamo per un antipasto denominato del “trappito”. In un piatto ci vengono serviti del primosale panato fatto al forno e non fritto, del pecorino molisano stagionato, dell’ottimo prosciutto locale, del capocollo, dei tocchetti di pizza di patate con i carciofi, sformatino di zucchine, la frittatina, un pezzetto di rustico con uova, fomaggio e salumi, del cavolfiore panato, dei peperoni in agrodolce e delle palline di patate e formaggio.

Antipasto del Trappito
Antipasto del Trappito

Poi gustiamo un classico della cucina contadina, un must della tradizione gastronomica molisana e abruzzese: pallotte cacio e uova. Sono delle buonissime palline, delle polpettine fatte con mollica di pane, uova formaggio cotte in un delizioso sugo al pomodoro.

Pallotte cacio e uova
Pallotte cacio e uova

Visto che la giornata fredda lo permette chiediamo di assaggiare anche la meravigliosa polenta del ristorante Olmicello, ottenuta con farine di mais molisane macinate a pietra in un mulino della zona. Polenta in questo caso condita con broccoli e guanciale croccante. Eccezionale.

Polenta con broccoli e guanciale croccante
Polenta con broccoli e guanciale croccante

L’antipasto ci ha davvero soddisfatto ma stanno arrivando i primi che abbiamo scelto. Ecco le pappardelle con porcini e tartufo, gustose e profumate.

Pappardelle con porcini e tartufo
Pappardelle con porcini e tartufo

Poi i ravioli di ricotta con le noci, davvero delicati. Da notare come la pasta qui al ristorante Olmicello venga fatta sempre a mano.

Ravioli ricotta e noci
Ravioli ricotta e noci

L’altro primo sono le fettuccine con porcini e guanciale. Belle gustose, profumate, appaganti.

Fettuccine con porcini e guanciale
Fettuccine con porcini e guanciale

Passiamo ai secondi. Scegliamo il baccalà pomodorini e olive (delizioso). Il baccalà è quello che qui viene chiamato il “pesce di montagna”, legato alla tradizione gastronomica locale cucinato davvero alla perfezione.

Baccalà
Baccalà con pomodorini e olive

Poi una bella tagliata di manzo. Davvero buona la carne anche questa locale.

Tagliata
Tagliata

L’agnello alla brace poi era davvero strepitoso e tenero, grazie alla cottura perfetta avvenuta a fuoco medio e per non più di dieci minuti.

Agnello alla brace
Agnello alla brace

Come contorno prendiamo tre porzioni di patate cotte sotto la coppa con pepe e lardo. Quando si dice sapori contadini……

Patate sotto la coppa
Patate cotte sotto la coppa

Terminiamo il pranzo in bellezza con il dessert, anzi i desset: una millefoglie con crema e amarena (notevole) e dei dolcetti davvero buonissimi della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica, che si trova in Piazza Giordano proprio ad Oratino. Ti consigliamo questa pasticceria dove troverai dolcetti sempre freschissimi, dei mignon super e una millefoglie meravigliosa (noi l’abbiamo provata). Accompagniamo il dessert con due giri, uno di nocino, l'altro di nespolino (un liquorino alle nespole davvero interessante).

Dolcetti
Dolcetti

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 40 euro a persona. Rapporto qualità - prezzo davvero onesto e corretto.

A malincuore dobbiamo andar via ma torneremo di sicuro. Il Ristorante Olmicello guidato in maniera impeccabile da Nicola Iafelice si trova nel centro storico di Oratino in un palazzo antico datato 1816, laddove un tempo c’era un vecchio frantoio. L’atmosfera è bellissima, le sale in pietra con le stupende volte a botte che si alternano a volte a crociera regalano un impatto bellissimo. Qui puoi gustare un’ottima cucina locale con pietanze del territorio cucinate a regola d’arte con ingredienti e prodotti freschissimi.
Salumi e formaggi ottimi, le pallotte cacio e uova da ricordare, la polenta con rape e guanciale ci ha rapito. Buoni i primi, ottimo l'agnello alla brace, morbido e gustoso.
Ma in tutta sincerità, ancora più del cibo che comunque merita, a rapirci è stata l’atmosfera ”templare” che si respira in questo posto. Un vero inno alla convivialità. Alla prossima.

 

Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del Ristorante Olmicello

 

Pubblicato in Molise
Venerdì, 05 Gennaio 2018 14:01

Trattoria La Lanterna. Venafro (Isernia)

La Trattoria La Lanterna è un posticino che ci sentiamo di consigliare. La location è molto caratteristica, la cucina è genuina, verace, fatta con prodotti del territorio preparati senza fronzoli particolari. Non aspettatevi effetti straordinari o piatti da gourmet ma una cucina sincera. Il portafogli non ne risentirà, il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo.

Siamo in provincia di Isernia a Venafro, la quarta città del Molise per numero di abitanti. Ci troviamo nel lembo estremo occidentale della regione, proprio al confine con Lazio e Campania. In effetti è un passaggio di transito obbligato per chi proviene da queste due regioni. Piccola curiosità Venafro fino al 1863 apparteneva alla “Terra di Lavoro” ed ancora oggi conserva usi ed affinità linguistiche con questa zona della Campania. Il paese si trova su una piana e intorno a fare da cornice tutta una serie di monti. Il borgo antico è molto caratteristico. Dopo un giro nel centro storico ci fermiamo per pranzo alla Trattoria La Lanterna per gustare la cucina tipica e genuina del luogo.

Trattoria La Lanterna. Venafro (Is) – Ingresso
Trattoria La Lanterna. Venafro (Is) – Ingresso

Siamo nei pressi della Cattedrale e del Teatro Romano, il locale si trova nei locali adibiti anticamente a magazzino di un antico palazzo baronale, il contesto è caratteristico siamo anche nei pressi del Parco regionale agricolo storico dell’olivo di Venafro. Parcheggiamo senza problemi vicino alla struttura e ci accomodiamo.  L’ingresso è caratteristico e molto bello, sembra la porta di una casa storica, ci accompagnano al nostro tavolo, baciato dal sole di questa bella Domenica autunnale che filtrava da una porta con vetro. Notiamo anche un bellissimo spazio esterno, che crediamo sia ideale per pranzare o cenare all’aperto d’Estate. Oggi in trattoria c’è un menù fisso, la fame comincia a farsi sentire e allora cominciano le danze.
Arriva il buonissimo pane locale.

Il pane
Il pane

Si parte con gli antipasti, tutti prodotti del territorio, genuini e lavorati con semplicità. Cominciamo con tocchetti di frittata di peperoni, broccoli “friarielli” e polpette di melanzane fritte, un incipit stuzzicante….

Frittatine con peperoni, con broccoli friarielli e polpette di melanzane
Frittatine con peperoni, con broccoli friarielli e polpette di melanzane

Bruschette con il lardo di Colonnata, aromatico, profumato che si scioglieva letteralmente in bocca...

Bruschette con lardo di Colonnata
Bruschette con lardo di Colonnata

Melanzane e zucchine grigliate, buone nella loro semplicità.

Melanzane e zucchine grigliate
Melanzane e zucchine grigliate

Accompagniamo il tutto con una profumata focaccia al forno.

Focaccia al forno
Focaccia al forno

Poi un piatto “robusto” della cucina contadina locale: zuppa di soffritto di agnello.

Zuppa di soffritto di agnello
Zuppa di soffritto di agnello

Ma non finisce qui, l’antipasto della trattoria continua con dei buonissimi broccoli “friarielli” serviti all’insalata, freddi conditi con un buonissimo olio locale a crudo.

Broccoli friarielli
Broccoli friarielli

E ancora i fagioli nel coccio, un altro classico della cucina contadina.

Fagioli al tegamino
Fagioli al tegamino

L’antipasto è stato abbondante, caratterizzato da prodotti, piatti e pietanze della cucina contadina locale. Tutto realizzato con materie prime freschissime e cucinate con semplicità e senza fronzoli.
Ecco il primo, una squisita lasagna al forno con polpettine di carne. Buonissima.

Lasagne con polpettine di carne
Lasagne con polpettine di carne

Ci concediamo una piccola pausa nel giardino esterno in attesa che arrivi il secondo. Il tempo di entrare ed ecco l’arista di maiale servita con patate al forno, altro classico.

Arista di maiale con patate al forno
Arista di maiale con patate al forno

Ci portano anche la frutta prima del dolce. Arance, mandarini, melograno e la feijoa, un frutto tropicale con una polpa profumatissima ed aromatica.

Frutta – arance, mandarini, feijoa e melograno
Frutta – arance, mandarini, feijoa e melograno

Poi il dolce, due proposte che ci dividiamo per assaggiarle entrambe. Una morbidissima torta agli agrumi, davvero buona.

Torta agli agrumi
Torta agli agrumi

E una millefoglie scomposta, eccezionale.

Millefoglie scomposta
Millefoglie scomposta

Accompagniamo il dessert con caffè e l’immancabile liquore di genziana (da queste parti ed anche in Abruzzo è un must).

Liquore di genziana
Liquore di genziana

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo la modica cifra di 25 euro a persona. Rapporto qualità- prezzo da non credere.

La Trattoria La Lanterna è un posticino che ci sentiamo di consigliare, qui si sta davvero bene. La location è molto caratteristica, Il personale è gentile e cortese, i sorrisi la fanno da padrone, i titolari sono tutti impegnati a far sentire gli ospiti coccolati. La cucina è genuina, verace, fatta con prodotti del territorio preparati senza fronzoli particolari. Non aspettatevi effetti straordinari o piatti da gourmet ma una cucina sincera e verace quello si e (cosa importante) il portafogli non ne risentirà, il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo.


Trattoria La Lanterna 
Via Terme
Venafro (Is)
Tel. 0865 904627 – 338 3637314
Visita il sito web della Trattoria La Lanterna

 

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