Siamo a Montella nel cuore dell’Irpinia, località famosa per la produzione della castagna (marchio IGP) ma anche per il pregiato tartufo nero. Questo ameno e tranquillo borgo situato nel Parco Regionale dei Monti Picentini è ricco di cose interessanti, prima su tutte, una natura generosa capace in ogni periodo dell’anno di regalare emozioni. Ma qui a Montella c’è anche un indirizzo da segnare in agenda: Pepenero Ristorante. Di tanto in tanto quando siamo da queste parti ci fermiamo qui e le loro proposte non ci hanno mai deluso. Ci siamo tornati a cena. Il locale è gradevole, elegante e minimal. Ci sono poco più di cinquanta coperti e l’atmosfera è davvero piacevole. Il plus è la bella cucina a vista, la qual cosa ci piace parecchio, possiamo infatti vedere lo chef e la brigata di cucina all’opera. Il menù presenta proposte di terra e di mare studiate e ben concepite e cambia spesso in base alla stagionalità dei prodotti e delle materie e alla disponibilità del pescato. Noi cominciamo con un piccolo entreé, un bel calice di prosecco e delle stuzzicanti frittelline di alghe calde calde.
Frittelline di alghe
Da bere ordiniamo una minerale e un vino che amiamo, il Gewürztraminer della Cantina Terlano, un super bianco del Trentino, con un profumo inconfondibile, con sentori fruttati e floreali ma anche lievemente speziato, il sapore è fruttato con piacevoli note minerali e un gusto tondo e avvolgente. Davvero un’ottima scelta per accompagnare la nostra cena.
Gewurztraminer della Cantina Terlano
Cominciamo con gli antipasti. Ecco il delicato flan di baccalà con crema al curry. Piacevole l’abbinamento con questa salsa fatta con il curry, spezia dal gusto piccante e aromatico. Il risultato è un incredibile e sbalorditivo equilibrio.
Flan di baccalà con crema al curry
Se il baccalà è delicato, la crema di porri con calamari è un suadente incontro tra terra e mare che conquista…
Crema di porri con calamaretti
La nostra cena di pesce continua, ecco un gustoso trancio di salmone con crema di broccoli con panatura di olive e capperi…Altra proposta convincente.
Trancio di salmone con crema di broccoli con panatura di olive e capperi
Come primo optiamo per un risotto ai frutti di mare, che non ha deluso le nostre attese. Perfetta la mantecatura, gustoso e avvolgente ma al contempo delicato.
Risotto ai frutti di mare
L’atmosfera da Pepenero Ristorante è rilassata e gradevole, la nostra cena prosegue con i secondi. Scegliamo un trancetto di ombrina su crema di cipolle e cipolle caramellate. Questo è un altro abbinamento particolare e azzeccatissimo. La delicata ombrina si sposa a meraviglia con il sapore intenso della cipolla.
Trancetto di ombrina su crema di cicpolle e cipolla caramellata
L’altro secondo che scegliamo sono i gamberi con pasta Kataifi e salsa di soia, un tocco orientale che rende particolare questo piatto.
Gamberi con pasta Kataifi e salsa di soia
Chiudiamo la nostra cena in dolcezza con una paradisiaca millefoglie scomposta con crema pasticcera e amarena.
Millefoglie scomposta con crema pasticcera e amarena
Accompagniamo il dessert con un limoncello artigianale servito freddo.
Limoncello
Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena da Pepenero Ristorante a Montella 55 euro a persona.
Pepenero Ristorante è decisamente un indirizzo da segnare in agenda. Il locale è gradevole, moderno e ben arredato, bella la cucina a vista. Lo chef e patron Marco Merola propone una cucina prevalentemente di mare ma anche di terra con piatti ben eseguiti e presentati, e con un’ottima materia prima e un menù che segue la stagionalità dei prodotti e la disponibilità delle materie prime. Noi abbiamo cenato a base di pesce, ottimo il risotto ai frutti di mare, delicato e particolare con quel non so che di etnico il flan di baccalà con crema al curry, ottimo il trancio di salmone, così come il trancio di ombrina con crema di cipolle e cipolla caramellata. Buona la carta dei vini. Il personale di sala è affabile e gentile, il servizio è preciso e informale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Pepenero Ristorante a Montella è stata un piacevole scoperta. Indirizzo consigliato, garantiamo noi.
Pepenero Ristorante
Via Michelangelo Cianciulli n.82/A
Montella (Av)
Tel. 0827 601662
Visita il sito Web di Pepenero Ristorante a Montella
Ruviano è un piccolo borgo della provincia di Caserta situato nell’area delle Colline Ciaiatine, con un centro storico curato e raccolto e radicate tradizioni contadine. Olio e vino sono due dei prodotti tipici del luogo, ma qui la cucina locale regala grandi emozioni, grazie a ricette e piatti dalla storia antichissima. Proprio nel centro storico di Ruviano si trova la Locanda Domus Mea, un piccolo gioiello che ti consigliamo di visitare. Domus Mea è una caratteristica locanda, situata in uno dei palazzi più antichi del borgo, dove puoi gustare una cucina del territorio sincera e senza fronzoli, pasta fresca lavorata a mano, pane e pizze cotte nel forno a legna e piatti della tradizione.
Locanda Domus Mea. Ruviano - Insegna esterna
Entrando, si resta rapiti dalla location e dall'accurata e attenta ristrutturazione, il palazzetto antico rivive grazie a pietra, legno, e dettagli architettonici che rimandano al mondo e alla cultura contadina. Ci sono degli ambienti davvero caratteristici: la cantina in tufo, la cucina rustica, la sala del mulino.
Locanda Domus Mea. Ruviano - Particolare sala interna con camino
Particolare e suggestivo poi è il cortile esterno, attrezzato per poter godere dell’aria salubre del luogo.
Locanda Domus Mea. Ruviano - Gradevole cortile esterno
L’idea della Locanda è davvero bella. Qui puoi rivivere l’esperienza del pranzo della Domenica in famiglia, magari a casa di mamma o di nonna, e puoi gustare la pasta fresca fatta a mano, il pane appena sfornato e tanti piatti con prodotti freschissimi a Km 0.
La pasta fresca fatta a mano
Da sottolineare come alla base di piatti e preparazioni, la pasta, il pane, i prodotti da forno, ci sia la farina della Locanda Domus Mea, prodotta nel piccolo mulino artigianale a pietra della Locanda da grano Autonomia, un grano antico che viene macinato proprio in Locanda. Nascono così prodotti unici nel loro genere, biscotti, pani e pasta che si possono acquistare nella piccola bottega di Domus Mea.
Le paste e i prodotti della Locanda Domus Mea
La Locanda Domus Mea è un piccolo scrigno di tesori e sapienza contadina da vivere. Noi ci siamo stati a pranzo, ovviamente di Domenica, siamo stati accolti con garbo e gentilezza, dopo aver prenotato per tempo il nostro tavolo. Si comincia con l’Aperitivo di benvenuto, con un calice di Syrio, falanghina spumante brut di Ca’Stelle. Una pregevole bollicina sannita, ottebuta da une falanghina, si presenta di un bel colore giallo paglierino vivo, il profumo è intenso, con note floreali. Il sapore è gradevole, secco e con una bella nota fruttata.
Syrio Falanghina Spumante di Ca'Stelle
Accompagniamo la bollicina sannita con delle frittelline fritte al rosmarino, fatte con impasto di grano Autonomia. Profumate, calde, gustose, il fritto asciutto e non unto rende perfetto l’abbinamento con la falanghina spumantizzata che pulisce il palato. Davvero ottimo.
Frittelle al rosmarino
Si comincia con l’antipasto. Ecco i pregiati salumi locali (salamino, coppa e prosciutto), i formaggi del territorio, la ricottina e la frittata casereccia.
Antipasto della Locanda
Poi non poteva mancare un assaggio di mozzarella di Bufala, di ottima fattura.
Mozzarella di bufala
Come vino che accompagna il pranzo optiamo per un Pallagrello Nero dell’azienda agricola Di Matteo. Il Pallagrello Nero è un vitigno tipico dell’Alto Casertano. Il vino che abbiamo gustato è un rosso interessante, elegante direi, di un bel colore rosso rubino intenso, con note di cuoio e frutti rossi. Perfetto compagno di viaggio.
Pallagrello nero dell'Azienda Agricola Di Matteo
Ecco che arriva un piatto tipico della tradizione contadina, protagonista delle tavole nella stagione fredda: la polenta in questo caso con il ragù della tradizione, bello “tirato” e profumato. Che meraviglia. Abbiamo gradito davvero...
Polenta e ragù della tradizione
Come primo piatto ci sono gli gnocchi di pasta fresca cremosi con fagioli mezzo cannellino del loro orto e pesto di prezzemolo fresco. Abbiamo trovato questo piatto davvero interessante, il plus è la pasta fresca, esaltata dalla cremosità data dai fagioli. Decisamente interessante la presenza del pesto di prezzemolo fresco, che dona al piatto una notevole spinta.
Gnocchi cremosi con fagioli mezzo cannellino dell'orto e pesto di prezzemolo fresco
Il secondo è il medaglione di suino sannita cotto in lenta cottura nel forno a legna con patate. Nota di merito per la carne che si scioglieva in bocca, meravigliose e ben condite le patate al forno.
Medaglione di suino in lenta cottura al forno a legna con patate
Ci viene servito anche un altro contorno, dei buonissimi broccoletti dell’orto sfritti in padella, che hanno mantenuto tutto il loro sapore. Che bontà…
Broccoletti sfritti
A chiudere il nostro pranzo, il dolce della Domenica, il dolce della Locanda. In questo caso si tratta di una golosa sbriciolata al cioccolato.
Dolce della Locanda
Accompagniamo il dolce con amari e liquori della Locanda e caffè. Il costo del nostro pranzo della Domenica alla Locanda Domus Mea è stato di 35 euro a persona escluso i vini.
La Locanda Domus Mea a Ruviano ti farà vivere un’esperienza indimenticabile. Se ami le tradizioni agricole e le atmosfere un po’ retrò, questo è il luogo perfetto per te. La magia di questo palazzotto antico ristrutturato con cura e amore ti farà rivivere sensazioni passate e uniche. La Locanda Domus Mea è aperta la Domenica per una scelta ben precisa, quella di far rivivere agli ospiti la poesia del pranzo domenicale di un tempo, quando ci si riuniva a tavola e si gustavano pietanze della tradizione. Qui alla Locanda la cucina non delude le attese, tutto viene preparato a mano, i prodotti sono sempre freschi e di stagione, in prevalenza del loro orto. Pane, prodotti da forno e paste vengono fatti con la farina prodotta dal piccolo mulino della locanda in modo artigianale e ottenuta dal grano Autonomia, un grano antico. Il personale è affabile, gentile e informale. L’accoglienza è genuina come la cucina di questo luogo. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Esperienza da provare, garantiamo noi.
Locanda Domus Mea
Via Umberto I n.17
Ruviano (Ce)
Aperti solo la Domenica a pranzo o su prenotazione per gruppi
Tel. 392 795 3284
Visita il sito web della Locanda Domus Mea
Siamo tornati a Volla da PiGreco Pizzeria per gustare la pizza di Corrado Alfano. Ad un anno dall’apertura il bilancio è decisamente positivo per questa Pizzeria che ha rappresentato per Corrado e la sua famiglia la realizzazione di un sogno. Corrado Alfano (che abbiamo scoperto anni fa), ha sempre messo nel suo lavoro amore, studio, tenacia, ricerca. Il risultato è una pizza che non delude mai le nostre attese. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo da principio. Qualcuno tra i nostri amici del team dei Templari del Gusto, sostiene che mangiare la pizza a pranzo sia qualcosa di speciale. Noi da PiGreco Pizzeria ci siamo fermati proprio a pranzo, dopo una mattinata in diretta con la Radio e vari impegni di lavoro, eravamo in zona e l’occasione era troppo ghiotta per non approfittarne. PiGreco Pizzeria si trova a Volla, a pochi Km da Napoli, in una bella zona residenziale. Il locale è come lo ricordavamo, moderno, minimal e senza eccessi, molto luminoso con una bella sala interna e il dehors che regala tanta luce naturale. L’arredo è sobrio ma studiato. Come sempre c’è un clima di piacevole convivialità. Noi arriviamo dopo le 13.30 e ci accomodiamo (abbiamo prenotato il nostro tavolo in anticipo). Ci accolgono con garbo e gentilezza Giulia e Rossella, moglie e figlia di Corrado, che è impegnato al banco.
PiGreco Pizzeria. Volla - Insegna Esterna
Solito sguardo al menù, ci sono tra gli Antipasti, le frittatine, proposte in tre versioni, la classica con il cuore di ragù alla bolognese, la "frittatina Innovazione" con crema di friarielli, salsiccia e panatura croccante e quella con cuore di ragù alla genovese. Poi c’è il bun fritto con la mozzarella di bufala campana. I crocchè, gli arancini, il fiore di zucca ripieno di ricotta di pecora e salame e la novità della Selezione di fritti esclusivi (arancino con funghi porcini, speck e fonduta di gorgonzola, gli scagnuzzielli e “Muzzarella Bun” con mozzarella affumicata, noci tostate e speck). Poi ci sono le pizze: la tradizione e l’innovazione. Una selezione di 22 proposte pizza con diversi abbinamenti e farciture in grado di esaltare i prodotti di stagione e le eccellenze del territorio. Poi ci sono i Ripieni e i Padellini, realizzati con impasti ad alta idratazione usando farine poco raffinate, ricche di crusca e due proposte di pizze in Doppia cottura, fritta e al forno. La proposta pizza in carta da PiGreco Pizzeria è davvero studiata e ben concepita, variegata, originale e in grado di accontentare un po’ tutti.
Non potevamo non cominciare con qualche fritto, e allora ecco crocchè e frittatine. Il crocchè è meraviglioso, fatto con patata gialla di Avezzano, provola e pepe. La frittatina classica della tradizione ha il cuore di ragù alla bolognese. La novità è la frittatina definita "Innovazione" con crema di friarielli, salsiccia, e panatura croccante.
Crocchè e Frittatine
Uno scrigno croccante che racchiude un cuore goloso. Molto interessante la crema di friarielli, che avvolge la pasta e accompagna alla grande la salsiccia. Davvero una frittatina super. In generale i fritti sono leggeri, asciutti, non unti e il loro sapore è eccezionale.
Frittatina Innovazione - Dettaglio Ripieno
Si comincia con le pizze. Come al solito partiamo dalla tradizione, e ordiniamo una bella Margherita fatta con pomodoro bio, fior di latte di Agerola e olio Evo. Semplicemente fantastica. Esaltata da un impasto profumato e fragrante.
La Margherita di Corrado Alfano
Continuiamo con una Nerano fatta con crema di zucchine, provola affumicata di Agerola, chips di zucchine fritte, provolone del Monaco e olio Evo. Una vera carezza, una poesia di sapori grazie alla dolce e avvolgente crema di zucchine, la voluttuosa provola affumicata di Agerola con il suo gusto inimitabile, la bontà delle zucchine fritte e la nota sapida del provolone del Monaco che completa il tutto. Davvero una pizza fantastica.
La Nerano
La nostra degustazione di pizze da Pigreco Pizzeria continua alla grande, intanto passa a salutarci Corrado Alfano, è sempre un piacere chiacchierare con lui. L’altra pizza che abbiamo degustato è la Brontese, fatta con pesto di pistacchio di Bronte, mozzarella di bufala Campana DOC, mortadella, ricotta di pecora aromatizzata al limone, granella di pistacchio e olio Evo. Anche questa pizza ci convince, buonissima la mortadella che fa l’amore con il pesto di pistacchi di Bronte, la particolarità è la ricotta di pecora il cui gusto deciso è stemperato e rinfrescato dal limone, che dona freschezza a tutta la pizza.
La Brontese
Chiudiamo con una Tradizione Evolutiva, una pizza che mi aveva incuriosito. Mai scelta fu più azzeccata, infatti è stata una rivelazione. La Tradizione Evolutiva è fatta con crema di Parmigiana di melanzane, stracciatella di bufala campana, polpettine al ragù, chips di basilico, cialda di parmigiano e olio Evo. Colpisce il perfetto equilibrio di sapori e consistenze. Una pizza che resta nella memoria.
La Tradizione Evolutiva di Pi Greco Pizzeria
Da PiGreco Pizzeria abbiamo gustato una pizza realizzata con un sapiente impasto fatto con un preimpasto (poolish al 20%) e un blend di farine di tipo 0, tipo 1 e tipo 2. Tre tipologie di farina che hanno caratteristiche diverse ma la stessa granulometria. L’impasto è frutto di un’accurata ricerca di Corrado Alfano, l’idratazione è intorno al 74 %, il processo di lievimaturazione totale è di 48 ore. Il risultato è un impasto di pregevole fattura, la pizza è morbida, soffice ma al contempo fragrante, l’alveolatura presenta una bella struttura. Da rimarcare poi l’uso di materie prime e prodotti di grande qualità. Altra cosa che colpisce è l’attenzione anche al lato estetico. La forma delle pizze è bella rotonda, per la serie “bella da vedere e buona da gustare”. Il servizio è informale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Margherita - Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con un prefermento (poolish) e un sapiente blend di farine
- Prodotti e materie prime di grande qualità
- Fritti eccezionali
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
PiGreco Pizzeria a Volla rappresenta una certezza. Ad un anno dall’apertura, questa Pizzeria conferma il suo successo, il locale è gradevole, moderno e curato. PiGreco è un progetto che coinvolge tutta la famiglia di Corrado, la moglie Giulia, i figli Umberto e Rossella. Oltre ad un team di collaboratori di tutto rispetto. La pizza qui lascia il segno, realizzata con un impasto sapiente, lavorato a regola d’arte. Gli ingredienti e i prodotti usati per topping e farciture sono di grande qualità. La Margherita è una poesia, la Nerano che abbiamo gustato era come una carezza. Ma con la Tradizione Evolutiva, fatta con crema di Parmigiana di melanzane, stracciatella di bufala campana, polpettine al ragù, chips di basilico, cialda di parmigiano e olio Evo, raggiungiamo vette altissime. Questa è sicuramente una pizza che resta nella memoria. Se vieni da PiGreco non perderti i fritti (sono buonissimi). Corretto il rapporto qualità – prezzo (la Marinara sul menù a 4 euro e 50, Margherita a 5 euro) e nessuna pizza (tranne i padellini) supera i 10 euro. Questo è uno dei nostri "indirizzi Pizza" preferiti. Adoriamo la pizza “matematicamente perfetta” di Corrado, frutto di un’equazione tanto immediata quanto complessa: passione + studio costante + ricerca + scelta degli ingredienti e dei prodotti giusti + esperienza da vendere + umiltà = una “Signora pizza”, quella di PiGreco Pizzeria, quella di Corrado Alfano. Provala anche tu, ci darai ragione. Conferma assoluta.
PiGreco Pizzeria
Via Famiglietti n.6
Volla (Na)
Tel. 081 399 92 33
Visita la pagina Fb di PiGreco Pizzeria
Rieccoci a Pomigliano d’Arco, che ormai da anni vive un periodo “aureo” per quanto concerne il settore del food. A Pomigliano c’è fermento e tantissime novità. Qui infatti ci sono diversi indirizzi interessanti e locali degni di nota. Dopo una passeggiata nel Parco Pubblico ci concediamo una pizza a pranzo da 450 Gradi, pizzeria che dal Parco dista poche centinaia di metri.
Il locale è centrale, con un grande e comodo parcheggio comunale proprio di fronte la struttura. La Pizzeria 450 Gradi all’interno è ben concepita e studiata. Lo stile è moderno, i colori in prevalenza chiari. Appena entri sulla destra c’è il forno con il banco di lavoro del pizzaiolo e poi la cucina. Il locale si sviluppa in lunghezza con tavoli e sedute particolari. L’atmosfera è davvero gradevole, ci sono tutti i presupposti per una piacevole pausa pranzo. Siamo davvero curiosi di provare la loro pizza. Come al solito diamo uno sguardo al menù. Ci sono gli antipasti, i fritti tra cui spiccano i crocchè della nonna con patata di Avezzano, pepe nero, grana e prezzemolo, il Crocchettone 450 gradi con patata di Avezzano, stracciatella di bufala, mortadella IGP di Bologna, pesto di pistacchi, provola di Agerola e granella di pistacchi e le frittatine (da non perdere in questo periodo quella salsiccia e friarielli). Poi ci sono le pizze, in tutto circa una trentina di proposte, si va dalle pizze della tradizione a quelle più strutturate e particolari. Noi siamo qui per gustare la pizza. Saltiamo quindi i nostri amati fritti e cominciamo subito la nostra degustazione con una tradizionale Marinara fatta con pomodoro San Marzano DOP, aglio, origano del Vesuvio, basilico e Olio Evo. Una pizza fragrante e profumata.
Pizzeria 450 gradi Pomigliano D'Arco - La Marinara
Poi ecco la Bufalina con pomodoro San Marzano DOP, mozzarella di bufala, grana padano, basilico e Olio Evo. Anche qui ci colpisce la fragranza dell’impasto, la pizza è morbida, soffice, meravigliosa la bufala utilizzata sul disco pizza.
La Bufalina
Che dire della Massimo Troisi? Una pizza presente da sempre in carta e amatissima. Fatta con stracciata di bufala, mortadella IGP, pesto di pistacchio, granella di pistacchio, grana padano, basilico e Olio Evo. Avvolgente e saporita la stracciata di bufala che si sposava a meraviglia con la profumata mortadella, il pistacchio poi presente in doppia consistenza ci sta divinamente. Davvero un’ottima pizza.
Pizzeria 450 gradi Pomigliano D'Arco - La Massimo Troisi
La nostra degustazione di pizza alla Pizzeria 450 Gradi prosegue con un classico. Volevamo provare la tradizionale Margherita e abbiamo fatto bene, la Margherita è fatta davvero a regola d’arte con un buonissimo pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, grana padano, basilico e Olio Evo.
Margherita
Chiudiamo con una pizza che ci aveva incuriosito la Kalabrò fatta con fior di latte, crema artigianale di broccoli, salsiccia, ‘nduja a goccioni, fonduta di caciocavallo, basilico e olio Evo. Questa pizza è un’esplosione di sapori e di ingredienti. La delicata crema di broccoli incontra la salsiccia con il suo sapore contadino, la piccantezza della ‘nduja fa l’amore con la fonduta di caciovallo. Equilibrio, gusto intenso e personalità le caratteristiche di questa pizza che ci è piaciuta davvero tanto.
La Kalabrò
Alla Pizzeria 450 Gradi abbiamo provato un impasto davvero interessante. Un indiretto realizzato con un prefermento e un sapiente e studiato blend di tre farine. L’impasto viene lavorato sapientemente, la lievimaturazione è importante e l’idratazione è del 72%, il risultato è una pizza soffice, morbida ma al contempo fragrante. Una pizza leggerissima e digeribile nonostante il peso dei panetti sia di 290 gr. Di ottima qualità i prodotti usati per il topping e la farcitura. Il servizio è informale e veloce.
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con un prefermento
- Uso di prodotti di grande qualità
- Peso dei panetti sui 290 gr.
- Servizio informale e veloce
- Ottimo rapporto qualità - prezzo
La Pizzeria 450 Gradi a Pomigliano è sicuramente un indirizzo da segnare in agenda. Il locale è gradevole e centrale. Qui puoi gustare un’ottima pizza, realizzata con grande cura e sapienza. Ottimi i fritti. Da non perdere in particolare il loro must: il crocchettone 450 gradi. La Margherita non delude le attese. Fantastica la Marinara, sorprendente la Kalabrò con fior di latte, crema artigianale di broccoli, salsiccia, ‘nduja a goccioni, fonduta di caciocavallo, basilico e olio Evo. Il servizio è veloce e informale, davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo. La Pizzeria 450 Gradi a Pomigliano d'Arco è stata una piacevole sorpresa e non può mancare sulla nostra guida sul web della pizzerie da non perdere. Da provare…
Pizzeria 450 Gradi
Via Giotto, n.2
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 884 7592
Visita la pagina Fb della Pizzeria 450 Gradi di Pomigliano D’Arco
Gesualdo è una delle tante meraviglie irpine, borgo caratteristico che sorge su una collina, con un suggestivo centro storico dominato dall’imponente e austero castello che fu di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa e famoso madrigalista del 500. Visitare Gesualdo è sicuramente un’esperienza interessante, questo territorio regala ai turisti e ai visitatori la sua nuda bellezza: paesaggi e scorci autentici, case antiche e bellezze architettoniche, colline e campi in cui la mano della natura stringe quella dell’uomo. La gente da queste parti nasconde dietro un’apparente diffidenza un’accoglienza schietta e sincera. Gesualdo ha tante storie da raccontare, storie passate ma anche una bella storia presente, quella di Decanta.
Decanta. Gesualdo - Particolare sala interna
Siamo quasi all’ingresso del centro storico, da qui il famoso Castello dista davvero pochi passi. Noi siamo venuti da Decanta a pranzo. Avevo questo indirizzo segnato in agenda da un po’ e finalmente sono riuscito a prenotare un tavolo. Il locale dispone di un comodo parcheggio, all’interno si struttura in due grandi ambienti, il locale è accogliente con il suo stile moderno e per certi versi “minimal” ed essenziale. Particolare la scelta di tavoli e sedute perfettamente inserite nel contesto. Molto bella l’esposizione di prodotti ed eccellenze del territorio, protagoniste tante aziende in prevalenza locali. Mi ha dato l’idea di una moderna bottega ma dal sapore antico. Qui il cliente diventa “ospite” e può anche comprare e portarsi a casa un prodotto magari degustato durante il pranzo o la cena: un tipo di pasta, una conserva, il famoso “sedano di Gesualdo”, presidio Slow Food, un vino o un liquore particolare. Decanta è anche questo: un luogo che fa dell’accoglienza “irpina” un “mantra”. Ma siamo qui soprattutto per provare le proposte di cucina della chef Emilia Damaso.
Decanta. Gesualdo - Dettaglio sala interna
Ad accoglierci ci sono Dora, Antonio ed Ivo, che mi spiegano la filosofia del locale e la genesi di questo progetto. Si percepisce dalle loro parole e dai loro occhi la grande passione che li lega a questo borgo meraviglioso e la voglia di coccolare i loro ospiti raccontandogli l’Irpinia in modo originale ma senza dimenticare le origini.
Noi ci accomodiamo e come sempre diamo un’occhiata al menù. La carta cambia quasi settimanalmente seguendo la stagionalità e la disponibilità di prodotti e materie prime. Ci sono poche proposte ma perfettamente studiate e concepite.
In attesa di ordinare ci viene servito un graditissimo entreé, calice di bollicine e una polpetta di brasato, su crema di patate con sedano di Gesualdo disidratato in polvere e cipolla di Montoro caramellata. Deliziosa questa polpettina che ha il pregio di abbracciare maliziosamente e voluttuosamente la crema di patate, resa ancora più aromatica dal sedano disidratato in polvere. La cipolla di Montoro con la sua dolcezza chiude idealmente un circolo virtuoso di gusto. Chapeau.
Entreé
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di ottimo aglianico irpino. Si comincia con un tagliere meraviglioso: mortadella di cinghiale, caciocavallo irpino giovane, pancetta arrotolata, capocollo e fiocco di Trevico. Particolare e gustosa la mortadella di cinghiale proveniente dalla Toscana, divina la pancetta, così come il capocollo prodotto da Mario Carrabs, la cui mitica macelleria è meta di appassionati e cultori della carne. Il fiocco di Trevico prodotto da Giovanniello mi ha conquistato con la sua tenue sapidità e il suo sapore.
Tagliere di salumi e cacicocavallo
L’altro antipasto è una piccola opera d’arte della chef Emilia Damaso. Protagonista il baccalà, definito da molti il “pesce di montagna”. Da queste parti il baccalà è molto diffuso ed è un protagonista sulla tavola.
Ecco una meravigliosa tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di sedano di Gesualdo e salsa di papaccelle impreziosita dalla salicornia. Fresco, piacevolmente sapido il baccalà che si sposava a meraviglia con l’insalata di rinforzo e le due salse, quella di papaccelle e la sorprendente salsa di sedano di Gesualdo, chiamato in dialetto “accio”.
Tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di papaccelle e salsa di sedano di Gesualdo
Gli antipasti ci hanno sorpreso e deliziato. Di tanto in tanto, Dora (sempre sorridente e gentile), Ivo e il preparatissimo Antonio, passano a controllare che tutto stia andando bene. Intanto arrivano i due primi che abbiamo ordinato. I fusilli freschi al ragù irpino e ricotta salata sono la sublimazione del piatto irpino della Domenica, un ragù ricco di carne, bello tirato, profumato, buonissimo. Decisamente uno dei migliori gustati negli ultimi anni.
Fusilli freschi al ragù irpino con ricotta salata
L’altro primo è un’esplosione di gusto, sono i cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante. Piatto ben concepito e realizzato. La dolcezza della crema di zucca viene stemperata dall’avvolgente fonduta di caciocavallo con la sua lieve nota sapida, i cardoncelli con il loro sapore intenso e la nota croccante del guanciale competano un piatto davvero riuscito. Chapeau!
Cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante
Prendiamo anche un secondo in due. Protagonista il baccalà servito su crema di porro e coulis di cipolla di Tropea al Porto.
Baccalà su crema di porro e coulis di cipolla di Tropea al Porto
Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con dei fantastici cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara. Strepitosi.
Cannoli di ricotta di Carmasciano pistacchio e arancia amara
Accompagniamo il dolce con due bicchierini di amaro di Fiano Ammarì di Contrada, un amaro nato dal Fiano con un gusto elegante e note agrumate.
Ammarì amaro di Fiano di Contrada
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Decanta poco più di 45 euro a persona. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo.
Decanta ci ha sorpreso. Pensato come una sorta di spazio “narrante”, un “open space” del gusto, capace di offrire agli ospiti un racconto del territorio irpino attraverso una proposta gastronomica identitaria, ma con una spinta e una creatività incredibili. Qui trovi una cucina fatta di prodotti di grande qualità, che seguono rigorosamente la stagionalità, piatti presentati in modo originale e moderno ma senza tradire mai le radici.
La chef Emilia Damaso, anima irpina, si esprime con una tecnica raffinata e tanto amore per il suo territorio. Decanta è un po’ bistrot, ristorante, un po’ bottega. Qui il cliente può comprare cibo, prodotti di qualità, vino. Può fermarsi a pranzare o cenare, o regalarsi un aperitivo o godersi un calice accompagnandolo magari ad un tagliere. La tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di sedano di Gesualdo e salsa di papaccelle è celestiale. Il ragù irpino è poesia del territorio, i cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante il piatto che resta nella memoria. Il cannolo di ricotta di Carmasciano crea dipendenza. Buona la carta dei vini con prevalenza di etichette irpine. Il servizio è preciso, veloce e professionale. Dora è una perfetta padrona di casa, presente, sorridente e solare. Antonio preparato e simpatico dispensa aneddoti e spiega i prodotti. Ivo è la mente del “design” di questo luogo.
Decanta per me fa rima con Incanta. Ed in effetti questo luogo mi ha incantato. Quella di Decanta è una gran bella storia che ti racconto con piacere, questa però è solo una parte. Tornerò presto e ti racconterò il seguito. Il futuro è roseo. Decanta a Gesualdo entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Assoluta rivelazione.
Decanta
Via Salvatore
Gesualdo (Av)
Tel. 348 518 1744
- Aperto dal Venerdì alla Domenica -
Visita il sito web di Decanta Gesualdo
Siamo tornati a distanza di qualche mese da Radici Pizzeria Agricola a Pietrelcina. Questo indirizzo non delude mai le attese. La pizza di Gerardo Rossi per noi è una certezza. Visto che eravamo in zona, abbiamo deciso di fermarci qui. Radici Pizzeria si trova a Pietrelcina, il paese natale di San Pio, borgo di grande suggestione e bellezza. Il locale si trova sulla SS212, poco prima di arrivare al centro del paese, Benevento dista davvero pochi Km. Arrivare qui è molto semplice, così come non sarà mai un problema trovare posto per l’auto, grazie all’ampio e comodo parcheggio della struttura. Dentro è tutto come ricordavamo, arredo in stile rustico, accessori e richiami al mondo contadino e al green, c’è tanto legno e tanti materiali naturali. Molto belli anche alcuni pezzi di arredamento e oggetti antichi. Qui da Radici Pizzeria Agricola si sta davvero bene e si respira un clima di piacevole convivialità. Dopo pochi minuti di attesa, ci accompagnano al nostro tavolo. A fare gli onori di casa la bravissima e gentile Anita.
Radici Pizzeria Agricola. Pietrelcina - Insegna esterna
Solito sguardo al menù dove spiccano gli antipasti, il tagliere Radici, le verdure dell’orto e poi i meravigliosi fritti artigianali: gli arancini, la mitica ricottina fritta, i crocchè fatti con le patate del loro orto, le montanarine, la mozzarella in carrozza, il fiore di zucca ripieno, la frittatina alla Nerano. Poi trionfano le pizze, in tutto ci sono una trentina di proposte in grado di accontentare un po’ tutti, dalle pizze più tradizionali a quelle più elaborate. Caratteristica comune a tutte, la grande ricerca dei prodotti, la materia prima di grande qualità e l’uso delle verdure fresche del loro orto e dei salumi e formaggi del Sannio. In attesa delle pizze cominciamo a coccolarci con qualche fritto. Prendiamo arancini al profumo di mandorle e ortaggi e le meravigliose ricottine fritte. In particolare le ricottine sono paradisiache, profumate buonissime.
Arancini e Ricottine fritte
Per non parlare dei crocché (che conosciamo bene). Non possiamo mai esimerci dal prenderli quando veniamo da Radici Pizzeria Agricola, per il semplice fatto che sono fantastici, hanno il sapore dei crocchè che faceva mia mamma. Il fritto è asciutto, non unto, e poi le patate dell’orto hanno il loro perché. Non da meno le frittatine alla Nerano delicate e gustose.
Crocchè di patate dell'orto di Radici Pizzeria Agricola e Frittatine alla Nerano
I fritti di Radici sono spettacolari, non ne prendiamo altri solo perché vogliamo gustarci le pizze. Cominciamo ordinando la mitica Margherita Radici, forse la pizza che meglio rappresenta la filosofia di questa pizzeria, la Margherita Radici ha dentro tutto: una materia prima di qualità, tanto amore e pazienza nella lavorazione e un sapore che ti cattura. La Margherita Radici è fatta con quattro tipi di pomodori cotti nel forno a legna, mozzarella di bufala e parmigiano in cottura. Il sapore è inebriante grazie alla dolcezza dei pomodori (normalmente vengono usati datterino rosso e quello giallo, il San Marzano di Pietrelcina e il pomodorino pizzuto). Questo mix di pomodori regala una dolcezza e una pienezza di sapore che si sposa a meraviglia con l’avvolgente e voluttuosa mozzarella di bufala. Il tutto su un disco pizza profumato, fragrante e perfettamente lievitato. Se vieni qui da Radici Pizzeria Agricola, questa è una pizza che devi provare assolutamente.
Margherita Radici
Continuiamo con una Blu di Bufala, pizza che definirei sorprendente, fatta con pomodorini gialli e rossi, provola, speck, scaglie e ovviamente il formaggio blu di bufala. Colpisce il gusto pieno di questa pizza.
La Pizza Blu di bufala di Radici Pizzeria Agricola
Chiudiamo la nostra degustazione con una pizza che mi ha conquistato: la Verde Tonnarè, una novità nel menù, introdotta da poco. La Verde Tonnarè è fatta con cicoria, provola affumicata, tonno e scaglie di caciocavallo. Perfetto l’equilibrio degli ingredienti, sorprendente l’abbinamento del tonno con la cicoria. Bella la nota decisa della provola affumicata e meraviglioso il caciocavallo che regala un sapore deciso. Una pizza che ci ha davvero convinto.
La Pizza Verde Tonnarè
Da Radici – Pizzeria Agricola abbiamo trovato una pizza realizzata con un bell’impasto di tipo diretto, realizzato con grande abilità e cura. L’idratazione non è molto spinta (siamo intorno al 65 %). La lievi-maturazione è sulle 18-24 ore. L’alveolatura è ben strutturata e importante. Il risultato è una pizza profumata, fragrante e digeribile. Il peso dei panetti si aggira sui 265 gr.
E’ importante sottolineare la grande qualità dei prodotti usati per topping e farciture, vengono usati in prevalenza i prodotti del loro orto bio e in generale salumi e formaggi sanniti. Questo rende la pizza unica, in quanto piena espressione del territorio. Nota di merito anche per il servizio, veloce, professionale ma informale. Insostituibile e appassionata Anita in sala. Buona la carta dei vini e delle birre.
Margherita Radici - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Buon rapporto qualità –prezzo
- Fritti super
- Uso di prodotti bio del loro orto
- Uso di prodotti (salumi e formaggi) sanniti
Radici – Pizzeria Agricola è una certezza. Questa Pizzeria ti conquisterà soprattutto se riuscirai a percepire la filosofia di questo locale. Dietro c’è un progetto caratterizzato dall’amore, dal sacrificio, e dal legame con la terra. Gerardo Rossi ha messo qui a Pietrelcina “radici” e sta portando avanti il suo concetto di pizza, con lui Anita, Alessio e una squadra di giovani appassionati e laboriosi. Qui da Radici la pizza ha un’anima, una sua personalità spiccata e nasce da una ricerca meticolosa della materia prima e dal sapiente uso dei prodotti dell'orto. Una pizza che racconta il territorio sannita grazie alla presenza di prodotti (in prevalenza salumi e formaggi) di produttori sanniti. Tutto si traduce in un’idea tanto semplice quanto ambiziosa: creare una “pizza del territorio”, con una ricerca costante di materie prime di qualità e la collaborazione con validi produttori sanniti. Ecco spiegato il significato di “radici”, per creare un luogo che celebri le tradizioni gastronomiche e contadine del Sannio. Radici Pizzeria Agricola a Pietrelcina è stata una meravigliosa conferma. Indirizzo pizza da non perdere.
Radici - Pizzeria Agricola
SS212, n.69
Pietrelcina (Bn)
Tel. 351 9190762
Visita la pagina Fb di Radici Pizzeria Agricola
A pochi chilometri da Colle di Val d’Elsa, paese in cui vivo, nasce una delle cantine più importanti e famose del mondo, per la sua bellezza e per il prestigio dei vini che produce: la Cantina dei Marchesi Antinori. Adiacente alla tenuta è presente un fantastico ristorante, Rinunccio 1180 nel quale ho avuto la fortuna di pranzare. Descriverei questa occasione come un’esperienza dei sensi: ho potuto assaggiare pietanze di qualità e degustare vini importanti, il tutto incorniciato nel verde intenso delle colline e dei vigneti circostanti. Pranzare con vista sui vigneti è incredibilmente bello e rilassante.
La Cantina Marchesi Antinori Nel Chianti Classico
La professionalità del personale si nota sin dal primo momento trascorso in questa magnifica struttura. Entrando nel ristorante e guardando attraverso le ampie vetrate, mi sono sentito quasi proiettato in un film dedicato al vino e alla bellezza che la natura offre.
Dopo l’iniziale accoglienza calorosa, mi sono accomodato al tavolo che mi è stato riservato e ho potuto concentrarmi sul menù. Quest’ultimo offre piatti che combinano creatività e tradizione, essenzialità e accuratezza. In carta sono presenti piatti toscani della tradizione, ma presentati in modo ineccepibile con semplicità e qualche tocco innovativo per valorizzare il gusto ed esaltare la materia prima. Mi sono lasciato coccolare e, soprattutto, guidare attraverso una sapiente degustazione dei migliori vini di questa azienda, accompagnate da portate legate al territorio, mai banali, ben strutturate e ottimamente presentate. Si comincia con una meraviglioso antipasto: Le Donzelle Prosciutto Toscano DOP e salumi della “macchia del bruciato”, pasta di pane fritta, stracchino e verdure sott’olio. Un tagliere per due persone decisamente appagante. In abbinamento ci viene proposto un calice di Toscano Rosato “A” di Fattoria Aldobrandesca, Antinori. Si tratta di un vino ottenuto da uve Aleatico in purezza, dal bel colore rosa brillante, dal gusto fresco, delicato e molto fruttato.
Antipasto Le Donzelle
Vorrei fare una menzione straordinaria all’olio. Abbiamo degustato con del fantastico pane l’Olio Evo Peppoli. Quest’olio che mi ha sbalordito, è prodotto con olive di varietà Frantoio, Moraiolo e Leccino da agricoltura biologica. Un olio aromatico ed equilibrato con una bella nota quasi piccante finale.
Olio Evo Peppoli
Come primo piatto ecco i mitici Pici pancetta, zucca e rosmarino. I pici sono un “must”, un formato di pasta tipico della Toscana, la dolcezza della zucca si sposava a meraviglia con il sapore intenso e quasi sapido della pancetta.
Rinuccio 1180 - Pici con zucca pancetta e rosmarino
Poi è la volta dei secondi, ecco il “Tonno del Chianti”, fagioli e cavolo nero. Per tonno del Chianti si intende una carne di maiale toscana, a dir poco squisita. Ho trovato riuscitissimo l’abbinamento con i fagioli e il cavolo nero. Davvero un gran piatto.
Rinuccio 1180 - "Tonno del Chianti" con fagioli e cavolo nero
L’altro secondo entra di diritto tra i migliori piatti degustati ultimamente: agnello, castagne, nocciole e cavolo cappuccio. Anche questo piatto è un racconto del territorio in salsa toscana, un’esplosione di sapori, consistenze e colori.
Agnello con castagne nocciole e cavolo cappuccio
Come abbinamento ada antipasto, primo e secondo ci hanno proposto tre calici, un calice Peppoli misto di Sangiovese Syrah e Merlot. Vino possente, speziato ma al contempo morbido. Un calice Villa Antinori, vino dal piacevole sentore speziato con note evidenti di frutti rossi e prugna e un calice di Badia a Passignano, un vino dal sapore avvolgente e ben strutturato.
I tre rossi in abbinamento
Potevamo chiudere il nostro pranzo senza un bel dessert? Certo che no, scegliamo una fetta di crostata pere e cioccolato, con nocciole pralinate. Divina……
Crostata pere e cioccolato con nocciole pralinate
E una delicata millefoglie con castagne e crema al Vin Brulé.
Millefoglie con castagne e crema al Vin Brulé
In abbinamento al dessert i vini proposti sono stati Muffato della Sala dei Marchesi Antinori e Moscato di Trani "Kaoloro"di Tormaresca. Il primo delicato e avvolgente il secondo più complesso con sentori di confettura e miele che lo rendono davvero perfetto in abbinamento al dolce soprattutto per la sua nota finale molto aromatica.
Muffato della Sala dei Marchesi Antinori e Moscato di Trani "Kaloro"di Tormaresca
Il personale è stata un’altra sorpresa gradita, il servizio è caratterizzato da professionalità e competenza senza trascurare un tocco di gentile informalità e calda accoglienza. Il ristorante è spettacolare, raffinato il giusto e non manca l’ospitalità di un luogo a “gestione familiare”. Insomma un mix assolutamente vincente. Desidero dedicare una menzione particolare al maître di sala: la sua attenzione e la sua esperienza hanno reso il pranzo perfetto e indimenticabile.
Il conto è stato di 65 euro a persona, compresa la degustazione di vini. Considero il prezzo adeguato in virtù della location e della qualità del cibo, del vino e del servizio, attento e molto competente.
Rinuccio 1180 merita assolutamente la visita. Vorrei concludere con un mio personale pensiero. Talvolta sembriamo persone impassibili e dormienti, improvvisamente ci svegliamo e vorremmo fare cose incredibili e magari cerchiamo posti lontani e fantastici. Per questo vi dico che non è necessario andare in capo al mondo per scoprire luoghi incantevoli e dove si possa mangiare bene. Basta stare attenti a ciò che abbiamo intorno per scoprire luoghi facilmente raggiungibili, dove poter andare con tutta la famiglia per trascorrere una giornata indimenticabile. Rinuccio 1180 a San Casciano in Val di Pesa è una vera eccellenza toscana. Qui trovi una fantastica cucina del territorio e (ovviamente) vini di gran pregio. E merita di essere inserito sulla nostra guida sul web degli indirizzi da non perdere.
Rinuccio 1880
Via Cassia per Siena n.133
San Casciano Val di Pesa
Loc. Bargino
Tel.055 235 9720
Visita il sito web dei Marchesi Antinori
Per me è sempre un piacere tornare ad Ariano Irpino. Questo angolo di Irpinia trasmette emozioni, vanta antiche e importanti tradizioni gastronomiche e ci regala spesso spunti interessanti. Proprio nella città del Tricolle c’è una bella novità che non potevamo non raccontarti. Siamo stati infatti al Ristorante La Pignata 2.Zero la nuova casa dello chef Guglielmo Ventre. Siamo nella centralissima via Cardito, zona molto frequentata, ricca di negozi, uffici e attività commerciali e facilmente raggiungibile. La Pignata 2.Zero rappresenta una tappa irrinunciabile per chi ama la grande cucina irpina.
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Insegna Esterna
Chi ci segue e legge, sa bene che spesso siamo stati anche al Ristorante La Pignata, la prima casa della famiglia Ventre, indirizzo storico della ristorazione irpina, dove ci sono Ezio Ventre e la signora Carmela in cucina. Guglielmo Ventre invece, ha deciso in un certo senso di tornare alle origini, rimettendosi in gioco e sposando questo nuovo progetto, caratterizzato dalla sua cucina che è un’assoluta garanzia. Una cucina in cui la sua passione per il territorio si accompagna ad una incredibile maestria, una grande tecnica e una materia prima di altissima qualità. Il locale è gradevole e accogliente, ci sono due sale con arredi curati ma essenziali.
Bene in vista c’è anche il banco da lavoro ed il forno per le pizze. Di sera infatti La Pignata 2.Zero propone oltre alla cucina anche le pizze (che torneremo a degustare). All’interno, tra colore del pavimento, pareti, tavoli e sedute tutto gioca sul contrasto fra due colori: il bianco ed il nero. In totale ci sono un centinaio di coperti all’interno. C’è anche uno spazio esterno che durante la bella stagione viene allestito per accogliere gli ospiti.
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Particolare parete sala interna
Noi abbiamo prenotato qualche giorno prima il nostro tavolo. Ci accoglie la brava e professionale Anna Sebastiano, è stato bellissimo ritrovare anche lei. Diamo uno sguardo al menù, ben concepito, chiaro, essenziale, un menù che varia spesso in base alla stagionalità dei prodotti, delle materie prime ma anche di quello che è l’estro e gli spunti creativi dello chef Guglielmo Ventre e della sua brigata di cucina. Intanto arrivano due calici di bollicine e i loro pani (ai cereali e alla curcuma), un pane fragrante, profumato.
I pani
Ci portano anche il fantastico Olio Evo di Ravece del frantoio Contedoro, un frantoio di Ariano Irpino molto interessante che produce un olio eccellente da oltre 4 generazioni. Degustiamo il pane con questa meraviglia di olio di ravece, un olio possente, profumato con le sue note erbacee inconfondibili. Pane con l’olio, l’antica merenda dell’infanzia e della tradizione contadina. Cosa c’è di più buono?
Olio Evo Di Ravece Contedoro
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico (per restare in Irpinia) di Cantine Sullo, un'interessante realtà di Castelvetere sul Calore. Questo aglianico è avvolgente, di un bel colore rosso rubino, presenta sentori di spezie e frutti rossi e una buona personalità. Ecco che arriva un entrée, un mini bun con la Coppa, detta anche “soppressata dei poveri” accompagnata con olio e limone. Semplicemente deliziosa. Piena al palato, piacevolmente pastosa e aromatica.
Mini Bun con la coppa
Si comincia con gli antipasti. Ci affidiamo allo chef Guglielmo Ventre per gli antipasti. Decidiamo di degustare due proposte. Ecco un delizioso sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia consistenza di broccoli e peperoni cruschi. A dir poco meraviglioso, fantastico lo sformatino di patate e baccalà, interessante la presenza dei broccoli in doppia consistenza, il peperone crusco ci sta alla grande e chiude il piatto con una piacevole nota croccante. Piatto da applausi.
Sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia cosistenza di broccoli e peperone crusco
Non da meno la tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini, cipolla caramellata e uovo di quaglia in camicia. Qui si gioca sulle diverse consistenze in un equilibrio oserei dire perfetto.
Un piatto studiato alla perfezione esaltato dalla grande qualità della materia prima. La carne è spaziale, buonissima, adagiata su una morbida crema di patate ai porcini. Le cipolle caramellate regalano una piacevole dolcezza, l’uovo di quaglia in camicia lega il tutto. Ottimo anche il carciofo bio, morbido, gustoso.
Tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini, cipolla caramellata e uovo in camicia
A proposito di carciofi, ci viene servito il carciofo ripieno con verdure miste. Piatto della tradizione contadina che mi ha fatto tornare alla mente la cucina di nonna. Rassicurante è l’aggettivo giusto, un piatto che scalda il cuore e accende i ricordi.
Carciofo ripieno con verdura mista
L’altro primo è uno spettacolo: tagliolini all’ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate. Il baccalà è uno dei piatti che nella zona dell’arianese vanno per la maggiore, c’è un'antica tradizione legata al baccalà, qui lo ritroviamo in un primo piatto che esalta la sua sapidità e il suo sapore grazie al dolce datterino giallo, interessante la presenza delle puntarelle e delle deliziose olive infornate.
Tagliolini all'ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate
Gustiamo anche un secondo in due. La tacchinella ripiena di castagne con patate e funghi cardoncelli è un piatto che non delude le attese. Davvero ottimo.
Tacchinella ripiena di casagne con contorno di patate e funghi cardoncelli
Prima del dolce ecco che ci viene servito un meraviglioso sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli, presidio Slow food. Un mandarino meraviglioso detto anche “marzuddu” perché si raccoglie tra Gennaio e Marzo, proveniente dalle borgate palermitane di Ciaculli e di Croceverde Giardina, coltivate quasi totalmente a mandarini.
Sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli
IL momento del dessert è un vero trionfo di dolcezza. Si comincia con la Monachella, fantasia di bignè crema al burro, cioccolato fondente e crema di frutti rossi.
La Monachella, fantasia di bignè crema al burro, cioccolato fondente e crema di frutti rossi
Una commovente zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio.
Zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio
E visto che si avvicina Carnevale non poteva mancare un assaggio di chiacchiere e castagnole.
Castagnole e chiacchiere
Accompagniamo il dessert con un amaro Valdostano, il mitico amaro Ebo Lebo di Ottoz, realizzato con un sapiente dosaggio di infusi di numerose erbe di montagna. Davvero la degna chiusura del nostro pranzo alla Pignata 2.Zero.
Amaro Ebo Lebo di Ottoz
Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 60 euro a persona.
La Pignata 2. Zero è la nuova sede dello storico Ristorante La Pignata. Il locale si trova in Via Cardito, in una zona molto frequentata e facilmente raggiungibile. Questa è la nuova casa dello chef Guglielmo Ventre, uno dei grandi nomi della ristorazione irpina, uomo che conquista grazie alla sua umanità, ai suoi modi gentili e chiaramente grazie alle sue proposte di cucina, una cucina irpina della tradizione, che viene esaltata grazie ad una tecnica sopraffina e a materie prime di assoluta qualità. Al Ristorante La Pignata 2.Zero la tradizione irpina trova la sua sublimazione. Fantastici gli antipasti, lo sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia consistenza di broccoli e peperoni cruschi resta nella memoria, fantastica la tartare di marchigiana, il carciofo ripieno della tradizione accende i ricordi d’infanzia. I tagliolini all’ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate meritano una menzione speciale. Ottimi anche i dolci. Interessante la carta dei vini. Il servizio è preciso, professionale e veloce. In sala Anna Sebastiano è il valore aggiunto: preparatissima, sorridente, garbata e sempre pronta a venire incontro alle esigenze degli ospiti. Buon rapporto qualità – prezzo. La Pignata 2.Zero, è un nuovo capitolo della storia della Pignata, altro indirizzo che non può mancare in agenda. Entra di diritto nella nostra guida sul web dei ristoranti da non perdere. Vera eccellenza irpina.
La Pignata 2.Zero
Via Cardito n.51
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb della Pignata 2.Zero
Visita il sito web del Ristorante La Pignata
Nel centro storico di Nola, la città nota per i famosi “Gigli” e per aver dato i natali al filosofo Giordano Bruno, c’è un indirizzo pizza che rappresenta per noi una garanzia: Biliardo 65.
Spesso veniamo qui, e non rimaniamo mai delusi. La pizza è davvero di livello. Ma riavvolgiamo il nastro e andiamo per ordine. Cominciamo dal nome: Biliardo 65. Un tempo laddove c’è la pizzeria, c’era una vecchia Sala da biliardo, punto di riferimento di una generazione di nolani. Ecco spiegata l’origine del nome. Biliardo 65 si trova in Via Flora al principio del centro storico della città bruniana, non distante da Piazza d’Armi.
Biliardo 65 Nola
Il locale all’interno è gradevole, minimal ma curato in ogni dettaglio, un riuscitissimo mix di antico e moderno. Entrando c’è una grande sala e in fondo sulla destra il forno e il banco da lavoro. Alcune pareti sono quelle originali di tufo antico, molto caratteristiche, così come caratteristici ed essenziali sono i tavoli in marmo bianco che rimandano la memoria alle antiche e storiche “pizzerie” di un tempo. In totale ci sono due sale ben organizzate e arredate. Nella prima come detto c’è il forno a vista, nella seconda sala c’è anche la cucina a vista. Bella e curata anche l’illuminazione. Insomma l’atmosfera è davvero piacevole ed invita alla convivialità. Noi ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù che definirei essenziale, ben concepito e semplice da consultare. Ci sono i fritti nella categoria denominata ‘o ntrattien (da non perdere soprattutto panzarotti e frittatine), le patate chips e stick servite anche in modo originale (chips al pepe rosa e lime o cacio e pepe, le stick anche con salsiccia e provola e porchetta e provola).
Poi ci sono le pizze suddivise in tre sezioni: la tradizione, le chicche e le intramontabili, in totale ci sono quasi una trentina di proposte pizza in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Noi siamo venuti per le pizze ma ci servono qualche focaccia nell’attesa. Già qui si nota un impasto di assoluto livello.
Biliardo 65 Nola - Prima delle pizze qualche focaccia
Ma siamo tornati da Biliardo 65 per gustare le pizze. E cominciamo dalla Regina, dalla tradizione: la Margherita. Per la precisione la Antica Margherita, proposta da Biliardo 65 a rot’ ‘e carrett’, fatta come tradizione vuole con disco ben steso e cornicione sottile. La Antic Amrgherita è realizzata con pomodoro pelato, fiordilatte, olio Evo e basilico. Davvero ottima e goduriosa. Bella l’opzione della pizza margherita a rot’ ‘e carrett’ per gli amanti di questo genere di pizza della tradizione.
La Antica Margherita a rot e carrett di Biliardo 65
Continuiamo la nostra degustazione di pizze da Biliardo 65, con una pizza presente nella categoria “Chicche”. In effetti una “chicca” lo è per davvero: la Maialino sul Vesuvio è uno spettacolo. Fatta con con provola affumicata, porchetta artigianale di Ariccia, cacio laziale, salsa leggera di albicocche “Pellecchielle” del Vesuvio, olio Evo e basilico. La Maialino sul Vesuvio è una pizza che ci ha conquistato, la dolcezza e la suadente salsa di albicocche “Pellecchielle” si abbina in maniera sorprendente con la provola affumicata e con il gusto deciso e rustico della porchetta di Ariccia. Spettacolo…
La Maialino sul Vesuvio di Biliardo 65
Con la terza pizza torniamo nella tradizione. E’ Inverno e una Sasicc’ e Friariell’ ci sta a meraviglia. Dal sapore inconfondibile grazie ai nostri amati friarielli e alla salsiccia. Si sa che il matrimonio tra friarielli e salsiccia è un matrimonio d’amore.
La pizza Sasicc e Friariell
Chiudiamo la nostra esperienza da Biliardo 65 con una delle Pizze iconiche della casa: la Porca 65 fatta con provola al fumo, crema di patate sotto la cenere, pancia di maialino, salsa Teriyaki , olio Evo e basilico. Sul disco di pizza, profumato e fragrante è un vero e proprio tripudio di bontà: la suadente crema di patate sotto la cenere, la nota affumicata della provola, la morbida consistenza della pancia di maialino e la nota dolce della salsa Teriyaki, tipica salsa giapponese fatta con la soia. Questa pizza merita davvero. Ci è piaciuta tanto.
La Porca 65
Biliardo 65 si conferma come un indirizzo sicuro. L’impasto è un bel diretto realizzato e lavorato con sapienza. L’idratazione è importante (siamo intorno al 75%). L’alveolatura racconta di una pizza perfettamente lievitata, leggera come una nuvola. Il peso dei panetti è di circa 270 gr. Ne viene fuori una pizza che conquista per la sua fragranza e leggerezza. Gli ingredienti usati per topping e farciture sono di grande qualità. Complimenti a Daniele e Salvatore validissimi e affiatati al banco pizza e a Francesco Casoria inappuntabile padrone di casa.
Sasicc e Friariell - Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti sui 270 gr.
- Prodotti e ingredienti di grande qualità per farciture e topping
- Corretto rapporto qualità – prezzo
Da Biliardo 65 a Nola puoi gustare davvero un’ottima pizza: leggera, fragrante, digeribile. Davvero una carezza. Gli ingredienti usati per topping e farciture sono di grande qualità. Bella la scelta di proporre in carta anche la margherita a rot’ ‘e carrett’ (che è richiestissima). La Mailaino sul Vesuvio è una pizza che resta nella memoria. La Sasicc’ e friariell’ è come un vecchio amico che non tradisce mai. La Porca 65 fatta con provola al fumo, crema di patate sotto la cenere, pancia di maialino, salsa Teriyaki , olio Evo e basilico è una pizza che conquista. Complimenti ai pizzaioli Daniele e Salvatore e al padrone di casa Francesco Casoria, che porta avanti questo progetto con grande passione e competenza. Detto della pizza assolutamente degna di nota, bisogna aggiungere che anche il locale è gradevole e curato, un riuscito mix di antico e moderno, situato nel cuore del centro storico di Nola. Il servizio è preciso, veloce e puntuale. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo. Biliardo 65 a Nola si conferma alla grande nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi pizza da non perdere.
Biliardo ‘65
Via Flora n. 20
Nola (Na)
Tel. 081 512 9016
Visita la pagina Fb di Biliardo 65
L'appuntamento con la “Pizze Templari”, questa settimana ci porta a Nola. La città bruniana da anni vive un incredibile fermento con indirizzi food davvero interessanti. Noi siamo tornati alla Pizzeria Biliardo 65. Siamo nel centro storico di Nola in Via Flora. La pizza Templare della settimana è la Maialino sul Vesuvio e tra poco te la farò scoprire…..
La Maialino sul Vesuvio di Biliardo 65
La Pizzeria Biliardo 65 per noi rappresenta una garanzia, non ha mai deluso le nostre aspettative. Un tempo qui dove c'è la pizzeria cera una vecchia sala di biliardo, proprio da qui deriva il nome Biliardo 65. Il locale è come lo ricordavamo: due sale caratteristiche. L'arredo è essenziale. Molto belle le pareti in tufo che regalano una piacevole sensazione di calore, caratteristici gli oggetti alle pareti. Belli anche i tavoli con i piani in marmo come le “storiche pizzerie” di un tempo. Il menù è ben studiato e concepito ci sono i fritti, gli sfizi, (da non perdere le frittatine e le squisite chips). Poi una trentina di proposte pizza. Le pizze sono suddivise in pizze della "Tradizione", le "Chicche" e le "Intramontabili". Ci sono poi i Ripieni. Tra le pizze che abbiamo gustato merita una menzione speciale la Maialino sul Vesuvio fatta con provola al fumo, porchetta artigianale di Ariccia, cacio laziale, salsa leggera di albicocche “Pellecchielle”del Vesuvio, olio Evo e basilico.
La Maialino sul Vesuvio - Dettaglio
Una pizza sorprendente, con la nota dolce della salsa di albicocche “Pellecchielle” che si sposa a meraviglia con la provola al fumo e con il gusto deciso e aromatico della porchetta di Ariccia.
Da Biliardo 65 abbiamo trovato l’impasto che ricordavamo, un bel diretto fatto come si deve che lievita 24/36 ore. L’idratazione è abbastanza spinta siamo sul 75 %. L’alveolatura è notevole, quasi una nuvola. I panetti pesano 270 gr. Il risultato è una pizza davvero leggera, fragrante e digeribile. Nota di merito per la scelta degli ingredienti tutti di grande qualità. Complimenti a Daniele e Salvatore al banco pizza e a Francesco perfetto padrone di casa.
La Maialino sul Vesuvio - Dettaglio Alveolatura
Già da un po’ di anni ti parliamo di Biliardo 65 a Nola. Indirizzo che abbiamo recensito e pubblicato più volte, non è un mistero capirne il motivo. Questa pizzeria mi piace davvero parecchio. Da Biliardo 65 a Nola puoi gustare un’ottima pizza fatta con ingredienti di qualità. L’impasto è leggero, digeribile, quasi una carezza. Complimenti al padrone di casa Francesco Casoria, che porta avanti questo progetto con amore e dedizione. Ti ho raccontato la Maialino sul Vesuvio, pizza sorprendente e perfettamente equilibrata. Ma è un pretesto per gustare le anche le altre proposte in carta, tra cui la buonissima Margherita fatta come tradizione vuole “a rot ‘e carrett”. La pizza da Biliardo 65 è assolutamente degna di nota. Anche il locale è curato e gradevole, un riuscito e perfetto mix di moderno e antico, situato nel cuore del centro storico di Nola a pochi passi da Piazza D’Armi. Il servizio è preciso e informale. Ho trovato il rapporto qualità prezzo assolutamente corretto. Indirizzo che si conferma alla grande. Consigliato se sei in zona.
Maialino sul Vesuvio - Vista dall'alto
Biliardo ‘65
Via Flora n. 20
Nola (Na)
Tel. 081 512 9016
Visita la pagina Fb di Biliardo 65