Pane e derivati

Venerdì, 03 Settembre 2021 12:24

Pescarì Hostaria. Palinuro, Centola (Sa)

Siamo nella bella Palinuro, frazione del comune di Centola e rinomata località turistica e balneare del Cilento: mare cristallino e paesaggi mozzafiato sono le sue caratteristiche peculiari oltre alla genuina ospitalità degli abitanti. Palinuro lega indissolubilmente il suo nome alla leggenda e al mito, infatti il suo nome deriva da quello del mitico nocchiero di Enea citato nell’Eneide di Virgilio, Palinuro appunto.
Siamo stati qui per qualche giorno di mare e di relax. Il rischio quando si viene in posti di vacanza è quello di imbattersi in locali e indirizzi turistici ma il nostro fiuto non ci ha ingannato. Abbiamo scoperto un indirizzo fantastico: Pescarì Hostaria.

Insegna esterna
Insegna esterna

Ci siamo stati a cena. Partiamo dalla location davvero fantastica, siamo sul porticciolo di Palinuro che soprattutto al tramonto di sera è uno spettacolo incredibile. Il locale è proprio sulla spiaggia a pochi passi dal mare. Il consiglio è quello di prenotare sempre con un po’ di anticipo come abbiamo fatto noi. Arriviamo puntuali e ci hanno riservato uno dei tavoli più ambiti: vista mare che più vista mare non si può.

La vista dal nostro tavolo
La vista dal nostro tavolo

La serata è gradevole, così come la musica in sottofondo, una discreta e studiata illuminazione fa il resto. Curata e discreta anche la mise en place. L’atmosfera è davvero particolare e ha un non so che di romantico. Come sempre diamo un attento sguardo al menù. Ci sono poche ma studiate proposte chiaramente di mare: i crudi, cinque proposte di antipasti, cinque primi e otto secondi, oltre a contorni e dessert. La carta dei vini è discreta con prevalenza di etichette regionali.
Da bere prendiamo due minerali e due calici di prosecco. Intanto arrivano i loro pani e un graditissimo entrée: mozzarellina nel mirto (la famosa mozzarella nella mortella, tipica del Cilento) alice salata e polvere di peperone crusco. Davvero interessante e perfetto l’equilibrio dei sapori, la morbida e avvolgente mozzarella ben si sposa con la sapida alice e la polvere di peperone crusco le dava una bella nota di terra.

Entrèe
Entrée

Cominciamo con gli antipasti. Ecco il polpo arrostito servito con mozzarella nella mortella (sempre lei), aceto balsamico al fico bianco del Cilento. Buonissimo e morbido il polpo. Ottima proposta.

Polpo arrostito
Polpo arrostito

L’altro antipasto è un piatto che mette insieme terra e mare, barchette di malanzane con pomodorino giallo e rosso, bocconcini di tonno fresco e timo. C’è tutto il sapore dell’orto e del mare in questo piatto da sapore mediterraneo.

Barchette di melanzane
Barchette di melanzane

Ci godiamo la bella serata sorseggiando il vino e ammirando il porto di Palinuro che di sera assume un fascino pazzesco. Intanto arrivano i primi che abbiamo scelto.
Ecco i vermicelli con crema di zucca, gambero rosso, burrata pugliese, mollica saporita al pomodorino Marzanino e prezzemolo. Questo piatto ci ha conquistato, semplicemente perfetto dalla cottura dei vermicelli, alla dolce e avvolgente crema di zucca, al nobile gambero rosso, alla suadente burrata e meravigliosa la mollica aromatizzata a dare ulteriore spinta al piatto. Davvero complimenti.

Vermicelli con crema di zucca gambero rosso burrata e mollica
Vermicelli con crema di zucca gambero rosso burrata e mollica

Non da meno le linguine con totanetti, salsa di patata silana e acqua di basilico. Profumate, cremose e invitanti.

Linguine con totanetto salsa di patata silana e acqua di basilico
Linguine con totanetto salsa di patata silana e acqua di basilico

Saremmo sazi ma non possiamo andare via senza provare un secondo (in due) la scelta ricade su una fritturina di alici, gamberi e calamari, fatta come si deve. Fritto asciutto, non unto e pesce freschissimo (cosa erano quelle alici).

Frittura mista
Frittura mista

Ci offrono due amari (Jefferson) il caffè e chiediamo il conto. Paghiamo poco più di 50 euro a persona. Corretto il rapporto qualità – prezzo.

Pescarì Hostaria è stata una bella scoperta. Il ristorante si trova sul Porto di Palinuro, in pratica è una bella veranda, una terrazza di buon gusto affacciata sul mare. Una location particolare e romantica. Troverai il pescato del giorno, pesce fresco e cucinato alla perfezione, da menzionare il polpo arrostito (buonissimo) e i primi con i vermicelli con crema di zucca, gambero rosso, burrata pugliese, mollica saporita al pomodorino Marzanino e prezzemolo su tutti. La cosa che mi ha colpito è la volontà di dare ai piatti sempre un tocco di creatività senza stravolgere la tradizione. Servizio forse un po’ da migliorare ma si tratta di un dettaglio pressoché trascurabile. Conto adeguato alla qualità del cibo e alla location. Pescarì Hostaria è stata per noi una fantastica scoperta ed entra di diritto nella nostra guida on line agli indirizzi a parer nostro da non perdere. Pescarì Hostaria si definisce sui social come “cucina cilentana di mare e d'amare”, mai descrizione fu più calzante. Rivelazione.

 

Pescarì Hostaria
Via Porto
Palinuro, Centola (Sa)
Tel. 0974 193 2666
Visita la pagina FB di Pescarì Hostaria

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Il Cilento è molto più che un territorio. E’ uno stato d’animo, è poesia, è un posto che negli anni è rimasto autentico e per certi versi rassicurante. Ci sono certi luoghi che hanno mantenuto immutata la loro ancestrale bellezza come Marina di Pisciotta, la frazione marinara del comune di Pisciotta con il piccolo e caratteristico porto, le case dei pescatori e certi tramonti che ti lasciano senza fiato. Marina di pisciotta è famosa per le alici di Menaica, una vera prelibatezza. Del borgo di Pisciotta che domina dall'alto ti parleremo in un altro momento. Qui a Marina di Pisciotta c’è un indirizzo che è diventato storia della ristorazione cilentana e che ogni anno si conferma alla grande: il Ristorante Angiolina. 
Il Ristorante si trova a pochi passi dal mare poco prima dell’area pedonale del piccolo lungomare. Soprattutto d’Estate bisogna prenotare con un po’ di anticipo. Noi abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Entrando mi colpisce l’atmosfera che trovo davvero particolare: un bel giardino con tanti tavoli, una sala e una veranda in legno, un bel gioco di luci, un ambiente al contempo familiare e raffinato che invita alla convivialità. Ci accomodiamo all’interno in una sala che in pratica è una veranda, si sta molto bene. I tavoli sono ben distanziati tra loro così come le sedute.
Diamo un’occhiata al menù. C’è il menù con proposte della tradizione e piatti che se passi di qui non puoi non provare come le mitiche alici (non possono mancare) fatte alla scapece, o ‘mbuttunate, con gli spaghetti, o piatti della tradizione pisciottana ma di terra come le melanzane ‘nchiappate, il cauraro (cicoria, bietola, fave, patate, finocchietto selvatico e alici). E poi ci sono le proposte del menù da cui scegliere: sei antipasti, cinque primi, otto secondi e poi i contorni e gli invitanti dolci di loro produzione.
Mentre decidiamo cosa gustare ordiniamo da bere una minerale e due calici di Vignolella – Cilento fiano delle cantine Barone. Fiano in purezza per un vino dai sentori di fiori, note fruttate, una bella nota minerale e una buona personalità.

Fiano Vignolella di Cantine Barone
Fiano Vignolella di Cantine Barone

Si comincia con gli antipasti. Gustiamo l’insalata di polpo su crema di cavolfiore con patè di olive e capperi. Il polpo è morbido e delicato, azzeccato l’abbinamento con la crema di cavolfiore non stucchevole e interessante la nota sapida dei capperi e del patè di olive. Davvero buonissimo...

Insalata di polpo con crema di cavolfiori e patè di olive nere e capperi
Insalata di polpo con crema di cavolfiori e patè di olive nere e capperi

L’altro antipasto è la briciola di frisella con ricotta di bufala e alici salate di Menaica (ancora loro, ovvio). Anche questa proposta ci convince. Fresca, estiva, equilibrata grazie alla ricotta che ben sposa la sapidità delle alici.

Briciola di frisella con ricotta di bufala e alici salate di Menaica
Briciola di frisella con ricotta di bufala e alici salate di Menaica

La nostra cena procede alla grande, tra una chiacchiera e un sorso di Fiano. L’atmosfera qui al Ristorante Angiolina è il quid in più. Si sta davvero bene, va detto. E’ tempo di primi. Ecco la calamarata con crema di ceci di Cicerale, totanetti e rosmarino. Che buona! Un intrigante connubio di terra e mare tutto made in Cilento con la delicata crema di ceci. E ci stava da Dio la nota aromatica del rosmarino.

Calamarata con crema di ceci di Cicerale totanetti e rosmarino
Calamarata con crema di ceci di Cicerale totanetti e rosmarino

Ma la standing ovation la meritano gli spaghetti con le alici. Ho scelto un piatto della tradizione pisciottana. Spettacolari davvero gli spaghetti con alici fresche diliscate, alici salate di Menaica, aglio, cipolla, pepe, prezzemolo, origano e mollica di pane tostata. Ho goduto davvero mentre li mangiavo. Che gli vuoi dire ad un piatto così? Solo applausi.

Spaghetti con le alici
Spaghetti con le alici

Visto che le alici sono le protagoniste della serata, proseguiamo con due proposte della tradizione che le vedono protagoniste. Le alici ‘mbuttunate con uova, ricotta pepe e una cascata di salsa di pomodoro. Piatto verace, appagnate e gustoso.

Alici mbuttunate
Alici mbuttunate

E le polpette di alici con panatura di grissini. Accompagnate da una mayo all’arancia. Super anche queste.

Polpette di alici
Polpette di alici

Chiudiamo in dolcezza con il loro gelato al cioccolato bianco e zenzero. Particolare e freschissimo.

Gelato al cioccolato bianco e zenzero
Gelato al cioccolato bianco e zenzero

Ci offrono un amaro e un caffè e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 82 euro in due. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo.

Il Ristorante Angiolina a Marina di Pisciotta è un indirizzo storico della ristorazione cilentana. Locale carino a pochi passi dal mare, atmosfera rilassante e discreta. Le proposte di cucina sono convincenti. Se vieni qui non puoi non gustare i piatti con le buonissime alici di Menaica. Del resto proprio Marina di Pisciotta è la patria di queste alici che si chiamano così dal nome della rete (Menaica appunto) a maglie strette che viene usata per pescarle e che fa rimanere intrappolate solo le alici dalla pezzatura più grande. Ho gustato da Angiolina un meraviglioso spaghetto con le alici che mi resterà nella memoria. Ma qui trovi anche le alici alla scapece, ‘mbuttunate e in altre proposte. Non trovi solo alici ma ci sono anche altri piatti davvero ben eseguiti con pesce freschissimo e il pescato del giorno. Buona la carta dei vini (con una prevalenza di vini del territorio). Servizio preciso e professionale, e cosa non trascurabile ho trovato un ottimo rapporto qualità – prezzo. Insomma se sei da queste parti è una tappa obbligatoria, ed entra di diritto nella nostra guida on line ai locali da non perdere. Garanzia.


Ristorante Angiolina
Via Passariello n.2
Marina di Pisciotta (Sa)
Tel. 0974 973188

Visita il sito web del ristorante Angiolina

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 04 Agosto 2021 12:33

Porta Riva Ristorante. Avella (Av)

Torniamo sempre volentieri da Porta Riva Ristorante. Ci piace la loro cucina, la squisita accoglienza e anche la location che trasmette tranquillità. Siamo nel baianese ad Avella, paese dalla storia antichissima, uno dei centri di maggiore importanza dell’antica Campania Felix. Qui ci sono tante cose interessanti da vedere, una natura rigogliosa, monumenti interessanti come lo splendido anfiteatro di età romana.
Anticamente Avella aveva ben sei porte di ingresso che conducevano al borgo. Una di queste si chiamava proprio Porta Riva e si trovava nei pressi del Fiume Clanio. Si passava di qui per andare verso l’antico Castello che ancora oggi guarda tutti dall’alto su di una collina.
Proprio dove si pensa che anticamente fosse Porta Riva c’è il ristorante. Arriviamo, parcheggiamo comodamente l’auto e ci accomodiamo. Ci accoglie la sorridente Michela Spoletta gentilissima e inappuntabile padrona di casa, il vero motore, la vera anima di questo luogo. Michela ci accompagna al nostro tavolo da due. L’organizzazione è perfetta con l'assoluto rispetto delle distanze tra tavoli e sedute, in tempi di Covid-19 è importante poter stare tranquilli. Qui da Porta Riva si può stare in assoluta serenità.
Altra cosa che mi piace di questo posto è l’atmosfera che si respira: la sala bella grande, tante vetrate che la rendono luminosissima, colori chiari, un arredo sobrio e al contempo e ben studiato. Insomma qui si sta davvero bene.

Siamo tornati per gustare il nuovo menù estivo che vede la presenza in cucina come chef e consulente di Andrea Pagano. Sono anni che vi parliamo di lui. Andrea è un grande talento, dovremmo chiamarlo prof visto che ormai insegna a Brescia da un pò, ma il rapporto con Porta Riva è più stretto che mai. In questo periodo è tornato qui, e i suoi consigli si riveleranno preziosi per quello che accadrà da Settembre in poi. E come sempre noi te lo racconteremo …..
Come al solito diamo un’occhiata al menù, strutturato benissimo, proposte di terra e di mare tutte realizzate con un occhio di riguardo al territorio e con prodotti ed eccellenze (soprattutto irpine). Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Greco di Tufo DOGC di Mastroberardino. Vino che non ha bisogno di presentazioni, un grande bianco, con personalità, con sentori di frutta gialla, e una bella nota minerale. Sarà il nostro compagno di viaggio per il nostro pranzo. Intanto arrivano i loro pani, pane bianco, integrale e dei meravigliosi paninetti fatti con farina integrale, (mi sono piaciuti molto in particolare quello con i semi di finocchietto e con i semi di sesamo).

I pani
I pani

Prima dell’antipasto ci servono uno stuzzicante entreé: polpettina di maialino con salsa barbecue e semi di sesamo. A dir poco deliziosa, la accompagniamo con un prosecco e diamo il via alle danze.

Polpettina di maialino con salsa barbecue e semi di sesamo
Polpettina di maialino con salsa barbecue e semi di sesamo

Cominciamo con due antipasti ecco il polpo grigliato, hummus di ceci e burrata. Il polpo davvero divino, morbido, gustoso. Fantastico l’abbinamento con il l’hummus di ceci e sorprendente la presenza della morbida e delicata burrata a donare un contrasto intrigante. Davvero un piatto davvero super.

Polpo grigliato hummus di ceci e burrata
Polpo grigliato hummus di ceci e burrata

L’altra proposta è una originale rivisitazione della classica caprese. Definita “caprese moderna” è in pratica una sfera di mozzarella di bufala su una deliziosa crema di melanzana con pomodorini semi-dry. Non è semplice proporre dei classici in chiave moderna. In questo caso l’idea dello chef è vincente. Mi piace questo nuovo vestito dato alla caprese senza tradire la sua origine.

La Caprese moderna
La Caprese moderna

Gli antipasti che abbiamo degustato sono stati davvero eccellenti, proposte studiate, equilibrate, intriganti. Michela Spoletta passa di tanto in tanto per sincerarsi che tutto stia andando bene.
Nemmeno il tempo di fare due passi all’esterno e goderci la bella giornata di sole ammirando la natura circostante, che arrivano i primi. Abbiamo scelto la Nerano al mare: spaghetti, zucchine, provolone del Monaco, basilico, gamberetti e la loro essenza. Questo piatto ci ha entusiasmato. Un equilibrio di profumi e sapori incredibile, la dolcezza delle zucchine incontra il gusto dei gamberi e la loro essenza a legare il tutto il sapido provolone del Monaco. Fantastico.

La Nerano al mare
La Nerano al mare

L’altro primo piatto è un vero e proprio inno all’Estate. Sono i tagliolini con pomodorini rossi e gialli, stracciatella di bufala e granella di pistacchio. Belli da vedere, tanto colore, un profumo intenso e un sapore fantastico.

Tagliolini con pomodorini del piennolo galli e rossi stracciatella di bufala e pistacchio tostato
Tagliolini con pomodorini del piennolo gialli e rossi stracciatella di bufala e pistacchio tostato

Prendiamo un solo secondo in due e scelgo il salmone alla griglia con avocado e salsa allo yogurt.

Salmone light
Salmone light

Come contorno delle patate al forno. Adoro come le fanno e le prendo quasi sempre…

Patate al forno
Patate al forno

Siamo sazi, ma non possiamo esimerci dal chiudere in dolcezza il nostro pranzo. Prendiamo un delizioso tiramisù.

Tiramisù
Tiramisù

E una fresca, delicata e sorprendente mousse al cioccolato bianco e mango. Anche i dessert qui da Porta Riva hanno il loro perché!

Mousse al cioccolato bianco e mango
Mousse al cioccolato bianco e mango

Accompagniamo il dessert con due liquorini artigianali al finocchietto selvatico del Fusaro e un caffè.

Liquore al finocchietto handmade
Liquore al finocchietto handmade

Paghiamo per il nostro pranzo 85 euro in due. Rapporto qualità- prezzo assolutamente corretto per la qualità della proposta gastronomica.

Porta Riva Ristorante ad Avella si conferma alla grande e merita la visita. Non a caso ci torniamo spesso. Il menù estivo è studiato e pieno di proposte interessanti. Torneremo per provare altri piatti (come la carne, il baccalà i panciotti di mare ripieni di pesce spada e lime, con crema di melanzane arrostita, burrata e pomodorini confit, e la mitica genovese irpina). Lo chef Andrea Pagano è un grande talento. Sono anni che te ne parliamo e seguiamo il suo percorso.
La cucina di Porta Riva si mantiene su ottimi livelli grazie anche alla scelta di prodotti e materie prime di eccellenza. Il resto lo fa il locale molto bello e accogliente, per non parlare della gentilezza e del garbo con cui sarete accolti dal personale e da Michela Spoletta (l’anima di questo luogo). Il servizio è veloce, attento e professionale, corretto il rapporto qualità-prezzo. Fai un salto da Porta Riva ad Avella, garantiamo noi. Alla prossima..

 

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
Visita la pagina Fb di Porta Riva

Pubblicato in Campania
Lunedì, 02 Agosto 2021 18:18

Osteria Boccolicchio. Manfredonia (Fg)

Siamo tornati in Puglia, regione che adoriamo e siamo a Manfredonia, città dalle spiccate e antiche tradizioni marinare. Manfredonia oggi ha una spiccata vocazione turistica, ci sono tanti negozi, un bellissimo Corso ideale per passeggiare in serenità. Ci sono tanti monumenti, chiese, palazzi antichi ma la cosa che colpisce è soprattutto il suo Castello.
In particolare è una città di consolidate tradizioni marinare, e proprio nei pressi del vecchio porto di Manfredonia al principio del centro storico c’è l’Osteria Boccolicchio. Non è la prima volta che veniamo qui, ci piace la proposta di cucina di Williams Tespi e l’atmosfera che c’è in questo luogo che ha qualcosa di ancestrale e unico.

Osteria Boccolicchio La bella scalinata accanto allingresso ok
Osteria Boccolicchio - La bella scalinata accanto all'ingresso 

Ci fermiamo per pranzo, siamo in due e abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. L’Osteria per chi non lo sapesse prende il nome dall’arco Boccolicchio, un antico archetto sotto cui si passa per arrivare al vicoletto dove si trova il locale. Il vicoletto è bello come lo ricordavamo, anzi anche più bello. Tutto bianco, un bianco che abbaglia e riflette il sole possente di questa giornata caldissima. Ci sono fiori ovunque e fuori c’è un patio davvero carinissimo, una sorta di piazzetta dove poter pranzare e soprattutto cenare in un atmosfera davvero particolarissima.

Osteria Boccolicchio Il grazioso patio esterno
Osteria Boccolicchio Il grazioso patio esterno

Ci accomodiamo all’interno. Diamo uno sguardo al menù. Ci sono tantissime proposte interessanti, una quindicina di antipasti in prevalenza di mare, dai crudi alle tartare, dalle ostriche al polpo arrostito. Ma c’è anche la possibilità di optare per l’antipasto di terra. E ancora nove proposte di primi e i secondi di mare e di terra. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ho trovato una proposta variegata e convincente. Da bere ordiniamo una minerale e un rosato IGT Puglia Rosalia delle cantine Michele Biancardi di Cerignola. Un vino ottenute da uve Nero di Troia. Una bella realtà della Daunia questa cantina. Michele Biancardi fa vini di qualità portando avanti una tradizione che va avanti da generazioni. Questo Rosato è un vino che ha una sua anima, una sua personalità. Al palato asciutto, quasi minerale, aromatico. Ideale per il nostro pranzo.

Rosalia IGT Puglia di Michele Biancardi
Rosalia IGT Puglia di Michele Biancardi

Si comincia, arrivano le loro morbide e profumate pagnottelle con i tarallucci. Piccola raccomandazione attenzione ai tarallucci che sono come le ciliegie, “uno tira l’altro”.

Le pagnottelle e i tarallucci
Le pagnottelle e i tarallucci

Ordiniamo due antipasti. Un polpo arrosto con soffice di patate al limone. Polpo celestiale, morbidissimo, profumato, e che cosa era quel soffice di patate con un sentore di limone presente ma non invadente che donava freschezza. Ottimo piatto.

Polpo arrosto con soffice di patate al limone
Polpo arrosto con soffice di patate al limone

L’altra proposta è un loro must, si chiama “voglio tutto di mare”, sono 9 proposte dello chef tutte di pesce. In un crescendo rossiniano ecco un gambero croccante su salsa bernese, polpo arrosto su soffice di patata al limone, carpaccio di tonno, un’insalatina di mare, panzanella di pane e pomodoro con salmone selvatico, gamberi capperi e agrumi, scagliozzo con tonno in carpione e un polpettina di patate e cozze su fonduta di canestrato. Qui chi ama il pesce si divertirà con queste proposte stuzzicanti. Nota di merito per la un polpettina di patate e cozze su fonduta di canestrato, buonissima, ber il gambero croccante (spettacolare) e poi mi è piaciuta molto l’idea della panzanella con il salmone, fresca e profumata.

Voglio tutto di mare impiattato
Voglio tutto di mare impiattato

Intanto passa a salutarci lo chef e patron Williams Tespi. E’ sempre un piacere rivederlo, è bello provare la sua cucina e scambiare un po’ di opinioni. Passiamo ai primi. Abbiamo preso dei troccoletti ai frutti di mare. Questo piatto è un classico pugliese, oserei dire garganico. A cominciare dal tipo di pasta, i troccoli pasta fatta rigorosamente a mano con farina di grano duro e acqua. I troccoli sono tipici del Gargano. Qui li troviamo con i frutti di mare, la pasta è gustosa, ben condita e sapida il giusto. Ci sono piaciuti molto...

Troccoletti ai frutti di mare
Troccoletti ai frutti di mare

E non sono da meno i troccoletti con vongole e bottarga. Che sapore! E ho trovato gradevolissimo la nota sapida della bottarga che dava al piatto una spiccata personalità. Oggi abbiamo scelto due primi piatti della tradizione, preparati davvero bene, pochi fronzoli, tanta sostanza e tanto sapore. Chapeau.

Troccoletti con vongole e bottarga
Troccoletti con vongole e bottarga

Saremmo sazi ma decidiamo di prendere una bella e abbondante porzione di totani fritti.

Fritturina di totani
Fritturina di totani

Per pulire e rinfrescare il palato ecco un graditissimo e dissetante sorbetto al limone.

Sorbetto al limone
Sorbetto al limone

Poi ci servono dei cantuccini fatti dallo chef, li accompagniamo con un amaro siciliano alle arance rosse.

Cantuccini
Cantuccini

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due. Corretto il rapporto qualità prezzo.

L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta un riferimento sicuro. L’ambiente è gradevole, curato, intimo. Molto bella l’atmosfera generale che invita alla convivialità. Immaginiamo sia molto bello cenare la sera all’aperto nel grazioso patio esterno tra piante e casette bianche. La cucina non delude le attese. Il pesce è freschissimo e le materie prime sono di assoluta qualità. Spettacolare il polpo arrosto su soffice di patate al limone per non parlare dei troccoletti, gustosissimi. Lo chef e patron Williams Tespi è pieno di talento e ha una dote non comune: una grande umiltà. Il servizio è preciso, professionale. Il personale garbato e attento. Corretto il rapporto qualità – prezzo. L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta una certezza e si conferma sulla nostra guida sul web dei locali da non perdere. Prova e ci darai ragione. Garantiamo noi.

 

Osteria Boccolicchio
Vicolo Arco Boccolicchio n.15
Manfredonia (Fg)
Tel. 0884 090317
Visita la pagina Fb dell'Osteria Boccolicchio

Pubblicato in Puglia
Sabato, 24 Luglio 2021 12:49

Molto Italiano Ristorante. Roma

Parioli, cuore della cosiddetta “Roma bene”, è un quartiere che offre diverse opzioni chic per il brunch, il pranzo o la cena. Tra questi merita sicuramente attenzione il ristorante Molto. Si trova in Viale dei Parioli 122. Colpisce immediatamente per la ricercatezza degli arredi interni, con in bella vista ciò che la carta dei vini propone. Ho sempre amato le pareti ricoperte da scaffalature per le bottiglie di vino, e qui non mancano rendendo l’atmosfera ancora più calda e avvolgente. Il locale dispone anche di una terrazza esterna, molto apprezzata nella bella stagione.
La cura dei dettagli nella location la ritroviamo anche nel menù, caratterizzato da prodotti di stagione, una cucina che strizza l’occhio al territorio ma con quella nota di originalità che vi farà venir voglia di ordinare praticamente tutto.
Tra gli antipasti, uno dei cavalli di battaglia di Molto è sicuramente rappresentato dai gamberi croccanti e salsa cocktail. Il bon ton non lo consente, ma vi garantisco che farete la scarpetta in quella salsina. Ad invogliare sarà anche la bella selezione di pane e lievitati fatti in casa che vi porteranno a tavola.
Altro piatto tipico che troverete in menù nella sezione “Il nostro girarrosto”, il maialino da latte. Morbidissimo e gustoso, accompagnato dalle patate al forno è una vera tentazione. Noi abbiamo provato il filetto in crosta con salsa di prezzemolo. Buonissimo....

Filetto in crosta con salsa al prezzemolo
Filetto in crosta con salsa al prezzemolo

Tra i primi consigliatissimi gli spaghettoni ajo ojo e gamberi crudi, ma merita attenzione anche il “primo del giorno”. Noi abbiamo assaggiato degli ottimi plin cozze e spuma di parmigiano.

Plin cozze e spuma di parmigiano
Plin cozze e spuma di parmigiano

Ottima la carne alla brace, servita con riduzioni di vino e salsa al prezzemolo. Per chiudere in bellezza, un consiglio spassionato. Assaggiate il tiramisù. In molti ristoranti ormai si vede la “composizione” di questo dolce al momento. Qui invece a comporlo è il cliente che si vede arrivare al tavolo un bel vassoio con tutti gli ingredienti. Dai savoiardi posti in un simpatico tegamino alla moka con tanto di sacca a poche con crema al mascarpone e cacao per guarnire. Oltre a poter dosare gli ingredienti come più vi aggrada, potrete divertirvi a sfidare gli altri commensali sulla preparazione più bella.

Il Tiramisù
Il Tiramisù

Ricca carta dei vini, con anche una bella selezione di champagne. Molto Italiano Ristorante ai Parioli a Roma, assolutamente consigliato.

Molto Italiano Ristorante
Viale dei Parioli n.122
Roma
Tel. 06 8082900
Visita il sito web di Molto Italiano Ristorante

Pubblicato in Lazio
Domenica, 18 Luglio 2021 21:01

La Pergola. Gesualdo (Av)

Siamo tornati in Irpinia, territorio che adoriamo e precisamente siamo a Gesualdo, il bellissimo borgo dominato dal castello che fu di Carlo Gesualdo, il Principe di Venosa, celebre madrigalista del 500, il famoso principe dei “musici”. Chi ci segue sa che qui a Gesualdo c’è uno dei nostri indirizzi preferiti: il Ristorante la Pergola. Quando siamo da queste parti la visita qui è quasi un obbligo. Siamo innamorati della location, della cucina della chef- architetto Franca de Filippis e della generosa accoglienza, la gentilezza e la passione per il suo territorio di Antonio Ferrante.
E’ sera prenotiamo all’ultimo momento, fortunatamente troviamo un tavolo libero. Arriviamo, parcheggiamo l’auto nel comodo parcheggio della struttura. Il ristorante è in campagna proprio ai piedi del borgo che ci guarda dall’alto.

La Pergola Gesualdo Av Suggestivo angolo esterno
La Pergola Gesualdo - Suggestivo angolo esterno

L’impatto anche di sera è suggestivo, sembra di essere in un casale di campagna umbro, o toscano, o in Provenza ma non siamo in nessuna di queste regioni, siamo semplicemente nella bella Irpinia. La serata è gradevole si sta davvero bene per questo ci fanno accomodare all’esterno, al nostro tavolo da due. Ci accoglie il patron Antonio Ferrante e come al solito, lo fa da par suo con gentilezza e garbo. Diamo un’occhiata al menù che chiaramente segue la stagionalità di prodotti e materie prime.
Il menù è ben calibrato ed è ispirato alla tradizione irpina, cucina di terra dunque ma c’è anche l’immancabile baccalà, quasi un Re da queste parti. Si può optare anche per i menù degustazione da loro proposti (a 35 e 40 euro vini esclusi), ma noi scegliamo di ordinare alla carta.  Da bere prendiamo una minerale e (su consiglio di Antonio) un ottimo vino: l’Irpinia Campi Taurasini di Cantina Di Prisco. Un rosso del territorio eccellente, un aglianico sincero e voluttuoso con sentori di frutti rossi e una nota lieve minerale con tannini calibrati. Perfetto per accompagnare la nostra cena. Ci servono il buonissimo pane locale ed il meraviglioso olio extravergine di oliva di ravece (monovarietale) un vero “must” del territorio. L’olio è dell’oleificio FAM di Venticano. Garanzia.
Noi ordiniamo tre antipasti, cominciamo con i salumi irpini: capicollo, pancetta, salsiccia secca e un eccellente prosciutto crudo, e poi un immancabile un must del territorio, il caciocavallo podolico che da queste parti ha sempre il suo perché.

Salumi irpini e caciocavallo
Salumi irpini e caciocavallo

A seguire una proposta davvero intrigante: sfoglia di scarola, uvetta, stracciata e alici. Un gioco di consistenze in un perfetto equilibrio di sapori. Dall'amarognolo della scarola al dolce dell’uvetta, dall’avvolgente stracciata alla nota sapida delle alici. Fantastico.

Sfoglia di scarola uvetta stracciata e alici
Sfoglia di scarola uvetta stracciata e alici

Ed ecco un altro piatto pazzesco: purè di patate, carpaccio di vitello, pecorino, tartufo estivo e porcini. Una vera estasi di gusto (che cosa era quel carpaccio, spettacolare).

Purè di patate carpaccio di vitello pecorino e tartufo estivo
Purè di patate carpaccio di vitello pecorino porcini e tartufo estivo

Ci godiamo la nostra serata e la nostra cena e beviamo un altro calice di aglianico in attesa dei primi. Di tanto in tanto Antonio Ferrante passa per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio. Noi ordiniamo i paccheri con pomodoro, melanzane, salsa di provola, pesto di basilico e cacioricotta. Davvero gustosi, fatti alla perfezione, sprigionavano un inebriante profumino che ti invitava a nozze. Bontà assoluta. 

Paccheri con pomodoro melanzane salsa di provola pesto e cacioricotta
Paccheri con pomodoro melanzane salsa di provola pesto e cacioricotta

E che dire delle candele con crema di cacioricotta, zucchine, fiori di zucca e pecorino? La sublimazione della cucina di campagna. Ortaggi freschissimi, inebriante la crema di cacioricotta. Da applausi.

Candele con crema di cacioricotta zucchinefiori di zucca e pecorino
Candele con crema di cacioricotta zucchine fiori di zucca e pecorino

Visto che è abbastanza tardi e non vogliamo strafare saltiamo il secondo (ma torneremo presto a pranzo per gustare altre loro proposte). Ci tuffiamo sul dessert. Prendiamo una millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole. Semplicemente deliziosa…

Millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole
Millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole

E un Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate, altro dolce da “wow”.

Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate
Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate

Accompagniamo il dessert con due giri di passito, prima degustiamo il passito di Cantina Firriato con le sue note di miele e pesca e poi il secondo giro lo facciamo con il passito di Pantelleria Ben Rye di Donnafugata in cui al gusto tipico delle uve zibibbo si accompagnano piacevoli note fruttate una spiccata mineralità e una persistenza che sorprende. Chiediamo il conto e paghiamo in due poco più di 45 euro a persona. Corretto il rapporto qualità - prezzo.

Al Ristorante la Pergola di Gesualdo si viene sempre con la certezza di non restare mai delusi. Trovi una fantastica cucina del territorio. Puoi vivere un‘esperienza dei sensi assaporando la “lentezza” e la bellezza del luogo, le proposte della chef Franca de Filippis sorprendono e ammaliano. Tra le tante ci hanno colpito il carpaccio di vitello con purè, porcini, pecorino e tartufo (sublime) e i due primi a dir poco spettacolari che hanno come protagoniste le verdure di stagione. La location è suggestiva, l’atmosfera invita al relax e alla convivialità. Abbiamo trovato poi come sempre un’ottima accoglienza, merito soprattutto del padrone di casa Antonio Ferrante. Il servizio è veloce e attento. Corretto il rapporto qualità-prezzo.
La garanzia però è in cucina, dove c’è Franca de Filippis un vero vulcano, in lei passione e talento si coniugano e si traducono in una cucina che conquista. La Pergola a Gesualdo non può mancare in agenda e si conferma sulla nostra guida "on line" dei ristoranti da non perdere. Certezza.




Ristorante La Pergola
Strada comunale Freda, n.35
Gesualdo (Av)
tel. 0825 401435
Visita la pagina Fb della Pergola di Gesualdo

Pubblicato in Campania
Giovedì, 15 Luglio 2021 00:02

Ristorante del Borgo. Castel di Sasso (Ce)

Si torna sempre nei posti dove si è stati bene, così a distanza di un po’ siamo tornati a pranzo al Ristorante del Borgo a Castel di Sasso. Per la precisione siamo nel borgo di Sasso, un pugno di case in pietra su uno sperone di roccia dove il tempo pare essersi fermato. Un luogo panoramico che ha una sua poesia ancestrale. Dal casello di Santa Maria Capua Vetere (Autostrada A1) dista 16 km circa. Sasso è a circa 450 metri d’altezza, da qui il panorama è mozzafiato e spazia su distese di verde e all’orizzonte in lontananza, quando il cielo è terso e non c’è foschia, si vede addirittura il mare e il profilo dell’isola d’Ischia. Il Ristorante del Borgo si trova nell’unica piazza proprio accanto all’antica Chiesetta di San Biagio e davanti ad una delle vecchie torri dell’antica rocca che un tempo dominava l’abitato. Parcheggiata l’auto a pochi metri dal locale ci accomodiamo. Siamo in due e abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo.
Il ristorante è come lo ricordavamo: pulito, sobrio con una mise en place semplice ma d’effetto. Ci sediamo in veranda, con il tavolo con vista sulle colline: ottimo panorama per il pranzo. Fuori la giornata è infuocata e la canicola incalza, dentro per fortuna si sta belli freschi. Da bere prendiamo una minerale e una bella bottiglia di Petronilla, un vino che adoro prodotto da uve Casavecchia, insieme al San Laro sono i due vini prodotti dall’azienda agricola Le Fontanelle. Il Casavecchia Petronilla è un rosso più giovane del San Laro, con una bella nota di frutti rossi, un vino morbido e piacevole al palato, giustamente tannico, vigoroso, con un’ottima personalità.

 Il Casavecchia Petronilla delle Fontanelle
Il Casavecchia Petronilla delle Fontanelle

Diamo un’occhiata al menù. C’è l’antipasto del Borgo (7 portate dello chef, proposte in cui ritrovare profumi e sapori del territorio) e ancora selezione di formaggi e salumi locali tipici, oltre al tagliere di salumi di maiale nero di razza casertana. Poi quattro primi e otto secondi. La cosa che colpisce è la presenza di prodotti del territorio e stagionali. C’è anche la possibilità di scegliere un menù degustazione ma noi ordiniamo alla carta e cominciamo con due antipasti del borgo, siamo curiosi di gustare le proposte dello chef. Ecco un fiore di ricotta (freschissima e delicata) con riduzione di vino Casavecchia. Ottimo incipit

Fior di ricotta con riduzione di vino Casavecchia
Fiore di ricotta con riduzione di vino Casavecchia

A seguire delle deliziose polpette di zucchine su fonduta di caprino. Delicatissime le polpette e perfetto l'abbinamento con la fonduta di caprino. 

Polpette di zucchine su fondo di caprino
Polpette di zucchine su fondo di caprino

Delle zucchine e fiori di zucca in pastella. Davvero eccellenti, gustosissime con un fritto leggero, non unto e asciutto.

Zucchine e fiori di zucca in pastella
Zucchine e fiori di zucca in pastella

Il nostro pranzo al Ristorante del Borgo procede alla grande, arriva una proposta davvero particolare: una millefoglie di barbabietola con mousse di parmigiano e nocciole. Mai avrei pensato di abbinare la barbabietola con il suo inconfondibile sapore al parmigiano, in questo caso una golosa mousse che ci sta benissimo. A chiudere il tutto la nota croccante della granella di nocciola. Sorprendente. 

Millefoglie di barbabietole con mousse di parmigiano
Millefoglie di barbabietole con mousse di parmigiano

Antipasto finito ? Ma nemmeno per sogno. Come in un crescendo rossiniano ci servono dei buonissimi peperoncini verdi fritti con il pomodoro. Che profumino....e poi io ho un debole per i "friggitelli". 

Peperoncini verdi fritti al pomodoro
Peperoncini verdi fritti al pomodoro

 E ancora....uno sformatino di patate, ricotta e salsiccia di maialino nero casertano con scaglie di mandorle.

Sformatino di patate e ricotta con salsiccia di maialino nero casertano e mandorle
Sformatino di patate e ricotta con salsiccia di maialino nero casertano e mandorle

L’antipasto termina con un pasticcio di melanzane, tanto buono quanto abbondante.

Pasticcio di melanzane
Pasticcio di melanzane

L’antipasto è stato un tripudio del territorio. Tante proposte una più buona dell’altra nel rispetto della stagionalità. La cosa che mi è piaciuta molto è la volontà di partire sempre dalla tradizione senza orpelli ma con la giusta dose di creatività. Come primi scegliamo un primo del giorno: dei tonnarelli con conciato romano, pepe e carciofi croccanti, semplicemente spettacolari. Perfetta la cottura della pasta, consistente e tenace al morso. Deliziosa la cremina di pecorino, conciato e pepe e azzeccatissimo l’abbinamento con i carciofi fritti. Davvero un ottimo piatto.

Tonnarelli conciato e pepe con carciofi fritti
Tonnarelli conciato e pepe con carciofi fritti

Ma se i tonnarelli ci sono piaciuti con i rigatoncini con crema di friggiarelli, pancetta croccante trebulana e conciato saliamo ancora di livello. Questo piatto mi ha conquistato, studiato alla perfezione, con la avvolgente e aromatica crema di peperoncini verdi, la nota croccante della meravigliosa pancetta trebulana e scaglie di conciato romano bello sapido e dal gusto deciso. Chapeau!

Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano
Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano

Saremmo sazi ma non possiamo esimerci dal provare la carne che qui al Ristorante del Borgo è un must. Decidiamo di prendere in due 300 gr di tagliata di scottona alla brace con cottura media. La carne rispetta le attese: buonissima, tenera, gustosa.

Tagliata di scottona
Tagliata di scottona

Accompagniamo la tagliata con delle patate tagliate grossolanamente al momento e fritte, buone anche queste.

Patate fritte
Patate fritte

Saltiamo il dessert ma prendiamo un caffè e un bel liquorino handmade all’alloro rigorosamente ghiacciato.

Liquore di alloro
Liquore di alloro

Intanto è arrivato il patron Pasquale Izzo che passa a salutarci. E’ sempre bello ritrovare Pasquale e percepire ogni volta la stessa meravigliosa passione che lo lega alla sua terra e alle sue creature (il ristorante del Borgo e l’Agriturismo le Fontanelle a Pontelatone). Staremmo ore con lui, ma purtroppo il lavoro chiama. Dobbiamo andare via. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco meno di 40 euro a persona.

Il Ristorante del Borgo a Castel di Sasso si conferma alla grande. Questo è un indirizzo che non può mancare sulla tua agenda. Qui si viene apposta, perché il borgo di Sasso è un po’ fuori dai flussi turistici tradizionali, eppure arrivati qui ti sorprenderai, e ti si schiuderà un tesoro di sapori, una cucina di livello che parte dalla tradizione ma presenta anche interessanti spunti creativi. Trovi una cucina che valorizza i prodotti del territorio e tutto segue rigorosamente la stagionalità. Mi porterò nella memoria tra le altre cose i rigatoncini con crema di friggiarelli, pancetta croccante trebulana e conciato (commoventi) e una carne davvero fantastica.
In cucina ci sono gli chef Antonio de Francesco e Alessia D’Ovidio con la loro brigata. Preparati, affiatati, formano davvero un bel team. Il servizio è veloce e professionale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Da non perdere, garantiamo noi.


Ristorante Del Borgo
Piazzetta San Biagio n. 7
Castel di Sasso (Ce)
Tel : 0823 87 80 51 – 347 29 26 204 – 340 51 42 579
Visita il sito web del ristorante del Borgo

Pubblicato in Campania
Giovedì, 08 Luglio 2021 00:41

Ristorante Lido Cala Rosa. Mattinata (Fg)

A distanza di poco meno di un anno siamo tornati in un luogo che ci aveva lasciato un bellissimo ricordo e riempito il cuore di emozione. Quando scriviamo e ti raccontiamo le nostre esperienze in giro per l’Italia, lo facciamo soprattutto per condividere momenti e indirizzi che ci hanno lasciato qualcosa e dove si può mangiare bene. Qui al Ristorante Lido Cala Rosa andiamo oltre, perché questo è davvero un luogo dell’anima.

Ristorante Lido Cala Rosa
Ristorante Lido Cala Rosa

Siamo in un angolo di Puglia che adoriamo: il Gargano. Siamo rapiti dai colori, dai profumi inebrianti di questa terra al contempo aspra e generosa, fiera e ammiccante come una bella donna. Siamo a Mattinatella a pochi km da Mattinata. Il Lido Cala Rosa si trova su una meravigliosa spiaggia di ghiaia e sassolini a cui si accede da una scalinata panoramica con vista sull’infinito blu del mare.
Anche la struttura ha il suo perché, tutta in legno: una veranda piena di piccoli dettagli che la rendono gradevole e colorata. In particolare ci colpiscono le grandi funi marinaresche a cui sono appesi tanti vasi con le surfinie rigogliose e curate.

Ristorante Lido Cala Rosa Struttura sulla spiaggia
Ristorante Lido Cala Rosa Struttura sulla spiaggia

Ci concediamo un po’ di mare ospiti del lido, e ad ora di pranzo ci accomodiamo al ristorante (è sempre consigliata la prenotazione). Pranzare o cenare qui con vista mare cattura e rapisce i sensi. Ad accoglierci c’è la padrona di casa Antonia, una donna davvero incredibile, un mix di passione e ingegno, avvocato nella vita ma vera anima e motore di Cala Rosa, con lei il marito Leonardo, la figlia Martina (futuro medico) e in cucina c’è il figlio Francesco, uno chef sorprendente, grande talento, che a parer mio avrà un futuro davvero luminoso.

Pranzare guardando il mare è meraviglioso
Pranzare guardando il mare è meraviglioso

La cosa che mi ha colpito è che Cala Rosa, pur essendo un ristorante di un lido, propone una cucina prevalentemente di pesce che nulla ha da invidiare a quella di ristoranti più blasonati. Ma andiamo per gradi. Diamo il solito sguardo al menù che cambia quasi ogni giorno in base alla disponibilità del pescato, alla stagionalità e alle materie prime. Una cucina espressa quindi, prevalentemente di mare. La possibilità di scelta è interessante e varia, ci sono infatti ben nove proposte di antipasti, tre primi, sei secondi di mare e tre di terra e poi contorni e il dolce della casa, in questo caso delle meravigliose crostate ai fichi di Puglia e alle albicocche handmade, opera della brava e sorprendente Antonia. 
Da bere ordiniamo una minerale, due calici di ottimo Chardonnay dell’azienda Tormaresca. Non è la prima volta che lo beviamo. Ci piace questo bianco del Sud ricco di personalità, intenso, fruttato, con una interessante nota minerale. Eccezionale per accompagnare il nostro pranzo a base di pesce. Cominciamo con delle bruschette che avevo visto al tavolo vicino al nostro e mi intrigavano. Devo dire che non mi sbagliavo. Le bruschette con cozze e zucchine sono spaziali. Stupendo l’equilibrio tra il sentore dolce e tenue delle zucchine con la nota sapida delle cozze (tra l’altro spettacolari). Davvero ottime queste bruschette.

Bruschette con zucchine e cozze
Bruschette con zucchine e cozze

Poi abbiamo preso un'insalata di seppie arrostite con crema di rapa, mentuccia e sesamo. Sarà che abbiamo un debole per le seppie ma che bontà! Morbide ma al contempo croccanti al morso, saporite, gustose. Interessante l’abbinamento con la crema di rape. Un matrimonio di terra e mare riuscitissimo.

Insalata di seppie arrostite con cime di rapa menta e sesamo
Insalata di seppie arrostite con cime di rapa menta e sesamo

Con l’altro antipasto saliamo ancora di livello. Non servono molte parole per descrivere la millefoglie di mozzarella di bufala con pane fritto, gamberi rossi e zest di lime. Bellissima da vedere e spettacolare. L’idea di abbinare mozzarella di bufala e gamberi è riuscitissima e anche la crema di asparagi ci sta alla grande. Anche qui lo chef Francesco Armillotta realizza un “mash up” di mare e terra che cattura e conquista. Da applausi.

Millefoglie di mozzarella di bufala con pane fritto gambero rosso e zest di lime
Millefoglie di mozzarella di bufala con pane fritto gambero rosso e zest di lime

Il nostro pranzo vista mare va alla grande. Ma siamo curiosi di scoprire i primi piatti. Ecco la calamarata con crema di datterino giallo e julienne di seppia. Piatto sorprendente e ben studiato. Un gioco di consistenze e sapori perfettamente in equilibrio.

Calamarata con crema di datterino giallo e julienne di seppia
Calamarata con crema di datterino giallo e julienne di seppia

E che dire dei troccoli con cozze e fiori di zucca? Assolutamente divini nella loro semplicità. Ho trovato perfetta la cottura dei troccoli, belli tenaci al morso, gustosi e poi davvero perfetto l’abbinamento dei fiori di zucca con le sapide e gustose cozze.

Troccoli con cozze e fiori di zucca
Troccoli con cozze e fiori di zucca

Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade su una tagliata di tonno su crema di asparagi. Il tonno è eccellente, nulla da dire. Gran piatto.

Tagliata di tonno su crema di asparagi
Tagliata di tonno su crema di asparagi

Saltiamo il dolce ma ci concediamo un giro di caffè e un amaro (Jefferson). Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due.

Il Ristorante Lido Cala Rosa a Mattinatella si conferma alla grande. Anzi, rispetto alla nostra prima visita abbiamo notato un ulteriore miglioramento e una maggiore attenzione anche all’impiattamento. Per la serie, "anche l’occhio vuole la sua parte".
Questo non è un semplice ristorante di un Lido ma è molto di più. Sarà la location, sarà la bellezza del luogo, sarà la cucina convincente del giovanissimo chef Francesco Armillotta, sarà la passione incredibile che ci mette Antonia e tutta la sua famiglia ma davvero questo indirizzo merita di essere visitato almeno una volta nella vita.
Il Lido Cala Rosa è aperto da Maggio a fine Settembre, se sei in zona in questo periodo merita assolutamente una visita. Non fartelo scappare. Lo chef Francesco Armillotta è davvero sorprendente, giovanissimo ma già capace di proporre una cucina di ottimo livello con abbinamenti convincenti con una materia prima di grande qualità e pesce freschissimo. Il servizio è veloce, il “team” è familiare ma attento e solerte. E poi c’è la signora Antonia, davvero incredibile, motore, anima e cuore di questo luogo magico. Consigliatissimo, parola dei Templari del Gusto.


Ristorante Lido Cala Rosa
Contrada Mattinatella Snc
Mattinata (Fg)
Tel. 0884226584
Visita il sito web del Lido Cala Rosa

Pubblicato in Puglia
Lunedì, 14 Giugno 2021 10:00

Osteria Vini e Boccacci. Nola (Na)

Siamo tornati a Nola. Questa città ultimamente ci sorprende proponendo indirizzi davvero interessanti. E’ Domenica e per pranzo abbiamo prenotato il un posticino di cui avevo sentito parlare e che avevo appuntato: Osteria Vini e Boccacci.

Osteria Vini e Boccacci Nola Insegna esterna
Osteria Vini e Boccacci Nola Insegna esterna

Siamo in Via Mario De Sena, la posizione è abbastanza centrale e il locale si raggiunge facilmente. C’è anche un comodo parcheggio di fronte e comunque ci sono posti auto nelle vicinanze. Entrando l’impatto è piacevole, il locale ha un ambiente interno ben arredato. Domina il legno, belle le sedute verde acqua marina, molto caratteristico il bel banco e la vetrina con salumi e formaggi che si vede appena si entra. Ti dà proprio l’idea della bottega, del bistrot. Ci sono tante bottiglie di vino in bella mostra. Altro plus del locale è il grande spazio esterno allestito con un gradevole dehors, degli ombrelloni e piante. Immagino che sia molto piacevole nella bella stagione cenare qui di sera all’aperto. Tutto quello che vedo, invita alla convivialità. Noi ci accomodiamo. E come sempre diamo un’occhiata al menù. Veniamo alla cucina che è poi quello che ci interessa maggiormente.
Ci sono poche proposte ma ben calibrate: 5 proposte di antipasti, il tagliere di salumi e formaggi e il mix di boccaccielli. 5 primi (con due proposte fuori menù), 6 secondi e il dessert. Interessante e studiata la carta dei vini.
Nell’attesa ordiniamo una minerale e un bel Gragnano Doc dell’azienda Bellagaia, di un bel colore rosso rubino intenso una spuma persistente, dalle intense note fruttate. Visto che la giornata è molto calda, un bel vino fresco e beverino era l’ideale da accompagnare al nostro pranzo. 
Cominciamo con un bel tagliere Vini e Boccacci per due: pecorino bagnolese stagionato (una vera poesia) e semi stagionato, una delicatissima ricottina di bufala con granella di nocciola e miele, una mozzarellina di bufala, una caciottina con il tartufo sempre di Bagnoli Irpino, e poi come salumi, mortadella IGP Bologna, crudo di Parma, cotto San Giovanni, lonza di maiale, qualche pezzetto di focaccia con olio Evo e rosmarino e una frittatina di bucatini (spaziale davvero).

Tagliere Vini e Boccacci per due
Tagliere Vini e Boccacci per due

Gustiamo il tagliere in attesa degli antipasti, prendiamo una deliziosa caponata di calamari, piatto riuscitissimo, fantastici i calamari che ben legavano con le zucchine, le melanzane e i pomodorini con pane croccante di ordinanza.

Caponata di calamari
Caponata di calamari

L’altro antipasto è un tuffo nella tradizione: polipetti alla Luciana, fatti veramente bene, morbidi e gustosi. Come si fa a non fare la scarpetta? 

Polipetti alla Luciana
Polipetti alla Luciana

E' il momento dei primi. Ecco i cavatelli freschi con crema di zucca, funghi, speck croccante e granella di nocciola. Belli callosi e piacevoli i cavatelli, azzeccato l’abbinamento con la dolce crema di zucca, il sapido speck croccante e i profumati funghi.

Cavatelli con crema di zucca funghi speck croccante e granella di nocciole
Cavatelli con crema di zucca funghi speck croccante e granella di nocciole

Io ho preso uno dei piatti che spesso ordino, perché rappresentano una sorta di comfort food per me: tonnarelli cacio e pepe. Ero curioso di vedere come li avrebbero fatti. Devo dire che i tonnarelli cacio e pepe dell’Osteria Vini e Boccacci non hanno niente da invidiare a quelli delle migliori osterie romane. Davvero buoni, cremosi il giusto e appaganti.

Tonnarelli cacio e pepe
Tonnarelli cacio e pepe

Tempo di secondi, c’è chi ha preso una fritturina di gamebroni e calamari, ben fatta davvero, con un fritto leggero, non unto.

Frittura di gamberoni e calamari
Frittura di gamberoni e calamari

Io ho optato per il polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano. Davvero un piatto riuscito. Perfetto l’abbinamento con la vellutata di patate. Da applausi.

Polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano
Polpo croccante con olive e capperi su vellutata di patate allo zafferano

Saltiamo il dessert e prendiamo caffè e amari (Jefferson). Chiediamo il conto, siamo in 4 e paghiamo poco più di 40 euro a persona.

L’Osteria Vini e Boccacci a Nola è stata una piacevole scoperta. Il locale è carino, curato nei dettagli, giovanile. Le proposte di cucina sono interessanti. Da non perdere i loro taglieri. Torneremo per provare i loro famosi “boccaccielli”. Il servizio è cortese e veloce. Il rapporto qualità prezzo corretto. Ho apprezzato molto in particolare i polipetti alla Luciana, la cacio e pepe (meravigliosa) e il polpo croccante. Curata e interessante ma non molto ampia la carta dei vini.
Sicuramente l’Osteria Vini e Boccacci è un indirizzo da segnare in agenda. Ambiente informale, locale smart, dall’animo giovanile ma convincente. La cucina non delude le attese, forse in alcune proposte manca un po’ di spinta e si osa poco, ma in fondo va bene anche così. Consigliato sia se vuoi bere un calice da accompagnare ad un bel tagliere sia se vuoi pranzare o cenare sicuro comunque di non rimanere deluso. Scoperta.


Osteria Vini e Boccacci
Via Mario De Sena n.7
Nola (Na)
Tel. 377 042 0120
Visita la pagina Fb dell’Osteria Vini e Boccacci

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 09 Giugno 2021 12:03

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Ci sono posti dove mangiare significa vivere una vera esperienza, perdersi nei ricordi, compiere un viaggio tra profumi e sapori, in questo caso irpini. Ebbene sì, siamo in terra irpina, in questa meravigliosa parte di Campania con paesaggi e prodotti incredibili. Una terra generosa, sincera e aspra capace di sorprenderci, sempre. Una delle eccellenze irpine, uno degli indirizzi sicuri per noi è il Ristorante la Pignata ad Ariano Irpino. Ci siamo stati tantissime volte sia per gustare le loro proposte di cucina, sia per la loro pizza (notevole anche questa). Ci siamo tornati a cena.
Abbiamo prenotato qualche ora prima il nostro tavolo da due. Era da un po’ di mesi che mancavamo da qui, ma l’ambiente è come lo ricordavamo, un insieme di eleganza e stile rustico con quella strana aria di casa che un po’ di fa sentire in famiglia. Insomma un posto che invita alla convivialità. A fare gli onori di casa c’è Ezio Ventre sempre gentile, affabile e prodigo di consigli. Diamo un’occhiata al menù, ma ci affidiamo a lui per la serata, faremo un menù degustazione con abbinamento di vini al calice.
Diamo il via alle danze, arrivano i loro pani, e del pane croccante e rosmarino a cui abbiamo abbinato un meraviglioso olio, Dor di Negutta, un monocultivar Ravece dal profumo intenso, esplosivo, note erbacee e quasi piccanti. In una parola: fantastico.

Pane croccante olio e rosmarino
Pane croccante olio e rosmarino

Si comincia con una fresellina di benvenuto. Un entrée davvero stuzzicante: una fresellina con pomodorini, burrata, olio e basilico. Cosa c’è di più buono?

Entrée
Entrée

Arrivano gli antipasti in un crescendo rossiniano: fantasia di baccalà in oliocottura con suo panzerotto fritto, ai due peperoni. Questo metodo di cottura è perfetto per il baccalà che, cuocendo a basse temperatura nell’olio, conserva tutte le sue proprietà, il suo profumo e una consistenza davvero pazzesca. Intrigante poi il panzerottino e perfetto l’abbinamento con la crema di peperone e ovviamente con sua maestà il peperone crusco, un must da queste parti. Baccalà e peperone crusco: è vero amore ….

Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni
Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni

 Altra proposta notevole è l’uovo poché (in camicia) su vellutata di piselli, lonzardo di maiale nero, asparagi, pecorino di carmasciano fuso e tartufo estivo. Un mix di sapori, di profumi, di consistenze riuscitissimo. Una vera coccola.

Uovo pochè su vellutata di piselli
Uovo pochè su vellutata di piselli

Ma ci ha entusiasmato davvero il loro sushi gourmet: cubo di riso sushi, battuto di marchigiana, stracciatella, more, fragole, salsa di soia e perle di aceto balsamico. Un'idea geniale, eccellente la carne, perfetti gli abbinamenti così come la presenza delle more e delle fragole. Mentre lo gustavamo è stato un “wow” continuo. Spettacolo...

Sushi gourmet di carne
Sushi gourmet di carne

Stiamo davvero viaggiando a livelli altissimi. Siamo curiosi di scoprire i primi. Qui facciamo un viaggio nudo e puro in Irpinia. Arriva una proposta che è un evergreen del territorio e che qui alla Pignata si trova quasi sempre: la zuppa di fagioli quarantini di Volturara (presidio Slow food) e castagne. Rassicurante come i pranzi a casa di mammà ..

Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne
Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne

E dei fantastici tagliolini alle ortiche con funghi porcini e tartufi estivo. Peccato non poterti trasmettere via schermo e via foto il profumo di questo piatto. Un inno alla gioia tutto in salsa irpina.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo

Nostro malgrado saltiamo il secondo, siamo sazi e non vogliamo perderci le proposte di dessert. Ecco una bella crema catalana con un rinfrescante gelato al lime

Crema catalana e gelato al lime
Crema catalana e gelato al lime

E un must della Pignata: lo scazzamariello, un dolce creato da loro a base di pistacchio e amarene con cioccolato e gelato al fiordilatte e quindi per i suoi colori pensando alle antiche tradizioni arianesi lo hanno chiamato così “scazzamariello” ossia il folletto delle leggende agresti.

Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato
Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato con gelato al fior di latte

Come non chiudere in bellezza con del cioccolato extra fondente? Ezio Ventre ci sta proprio coccolando…. Accompagniamo il dessert con l’Amarenico di Antico Castello, che nasce dal connubio tra aglianico e foglie dell’amareno, un liquore aromatico e sorprendente e lo zibibbo di Cantine Vinci. Un salto in Sicilia con questo meraviglioso vino da dessert intenso, fruttato e persistente.

Cioccolato extrafondente
Cioccolato extra fondente

Alle varie proposte di cucina abbiamo abbinato al calice i seguenti vini: Friuli DOC Traminer Aromatico Le Vigne di Zamò, un 100 % Gewürztraminer di un bel colore giallo paglierino, note minerali e sentori di frutta a polpa gialla, il Greco di Tufo Miniere di Cantine dell’Angelo, 100 % greco un grande vino bianco con una fantastica nota minerale e spiccata personalità. Un Calabria rosato IGP di Acino vini, 100 % da uve magliocco, un vino sorprendente, con note fruttate, balsamiche e in più un vino totalmente bio e naturale. Il Re vino rosso di Cantina Giardino, anche questo vino biologico a base prevalentemente di aglianico che si accompagna a tutto il pasto e ha note piacevoli fruttate e speziate.
E infine una nostra vecchia conoscenza, il Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Un rosso meraviglioso, aglianico in purezza sontuoso, note di frutti rossi, vino davvero intenso, speziato, al palato gradevolissimo con note quasi balsamiche, giustamente tannico e personalità da vendere. Si è capito che ho un debole per questo vino?
Chiediamo il conto e paghiamo per questo intenso e meraviglioso percorso enogastronomico poco più di 70 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica davvero notevole.

L’Irpinia è una terra meravigliosa, ancestrale, magica. Tra gli indirizzi irpini impedibili c’è il Ristorante La Pignata, un vero baluardo della ristorazione irpina che nel tempo si è evoluto senza mai tradire le origini e le proprie radici. Questo è il regno della famiglia Ventre, che da anni regala emozioni a tavola partendo sempre dalla tradizione, una tradizione che è sempre viva e presente e da cui tutto ha origine. Qui alla Pignata puoi davvero lasciarti coccolare e vai via sempre con la voglia di ritornare.
Buona e curata la carta dei vini, Servizio veloce e professionale, Ezio è il valore aggiunto, un concentrato di capacità e passione. Corretto il rapporto qualità prezzo.
La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande. Che tu voglia gustare le proposte di cucina o una “signora pizza”, qui non sbagli mai. A parer nostro La Pignata è una tappa obbligatoria se vuoi emozionarti a tavola, se vuoi mangiar bene e mangiare irpino. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

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