Arriviamo a Palma Campania da Nola dopo una giornata impegnativa nell’agro nolano e nella città bruniana. Abbiamo deciso di tornare a provare, a distanza di qualche tempo, la pizza di Gennaro Catapano Pizzeria Jolly.
Gennaro Catapano Pizzeria Jolly - Insegna Esterna
Arriviamo e parcheggiamo senza difficoltà di fronte alla pizzeria. Entriamo, il locale è gradevole, accogliente e pulito, all’ingresso di fronte a noi c’è il banco di lavoro e i due bei forni. C’è grande fermento. Notiamo che si lavora molto anche con le pizze d’asporto nonostante siamo in primissima serata, buon segno. Ci accomodiamo nella piccola ma accogliente sala che ha l’ingresso sulla nostra sinistra, ci sono una quarantina di posti a sedere. I tavoli sono ben distanziati, si può quindi cenare in tutta sicurezza e tranquillità. La sala ha un arredo minimal, essenziale ma invita alla convivialità, tavoli e sedute giocano sui due colori opposti: il bianco ed il nero. C’è anche un piccolo dehors esterno con altri tavoli e posti a sedere, dove durante la bella stagione si può gustare al pizza anche qui.
Gennaro Catapano Pizzeria Jolly - Particolare della sala interna
Come sempre diamo un’occhiata al menù che risulta essere ben concepito e strutturato, esaustivo nelle descrizioni ma senza essere troppo “pesante”. In alcuni locali da noi visitati, i menù a volte sono quasi piccole enciclopedie (chilometrici). Qui abbiamo apprezzato la chiarezza e la capacità di sintesi.
Ci sono i fritti, dai crocchè della tradizione, agli arancini, alle frittatine. Poi la sezione dedicata alle montanare, poi le pizze suddivise in due categorie: pizze al pomodoro e pizze bianche. Ci cono poi le pizze stagionali “Autunno- Inverno” e i Ripieni al forno e fritti. In tutto ci sono una quarantina di proposte in grado di accontentare un po’ tutti. Noi ci siamo lasciati tentare dai fritti e cominciamo gustando un tris di frittatine. La prima è la classica con panatura in pastella, al centro con panatura alla paprika e ripiena di orecchiette, friarielli e salsiccia, la terza con panatura di corn flakes e ripieno di pasta e patate. Le frittatine sono davvero di ottima fattura, interessante la scelta di optare per tra panature differenti in grado di valorizzare ed esaltarne la farcitura. La frittatina classica con bucatini, besciamella carne e piselli è una certezza.
Tris di frittatine
Rassicurante la frittatina con pasta e patate, il ripieno è godurioso e la pasta è patate è ben legata e “azzeccata” come piace a noi..
Frittatina con pasta e patate - Dettaglio ripieno
Sorprendente poi la frittatina con orecchiette, friarielli e salsiccia. Gustosa ed esalatata ancira di più dalla panatura alla paprika che regala a fine morso una leggera, quasi impercettibile ma piacevolissima nota piccante.
Frittatina orecchiette broccoli e salsiccia - Dettaglio ripieno
Assaggeremmo volentieri anche altro ma siamo tornati da Gennaro Catapano Pizzeria Jolly per gustare in primis la pizza. E che pizza sia! Si comincia con una proposta fuori menù ma di stagione. Una pizza con crema di zucca, porchetta di Ariccia, gocce di ‘Nduja e cacioricotta. Bella saporita ma equilibrata, il dolce della crema di zucca si sposa a meraviglia con il sapore intenso della porchetta di Ariccia e con la nota sapida del cacioricotta. Le gocce di ‘Nduja regalano una leggera e gradevole piccantezza.
Pizza con crema di zucca, porchetta di Ariccia, gocce di Nduja e cacioricotta
E’ poi il turno della Margherita di Gennaro Catapano con pomodoro pelato, fior di latte di Agerola, basilico, parmigiano reggiano e olio Evo. Una Signora Margherita, realizzata con un sapiente impasto e ingredienti di grande qualità, su tutti un ottimo pomodoro e l’olio Evo da tonda del Matese Koinè di Benedetta Cipriano.
Margherita
Chiudiamo in bellezza con una pizza che farà la gioia degli amanti della mitica Genovese. Ebbene si, ecco a voi la pizza Genovese di Gennaro Catapano, sul disco un soave e intenso sugo di genovese napoletana, provola affumicata e scaglie di caciocavallo. Una pizza particolare e ricca di personalità.
Genovese
Alla Pizzeria Jolly abbiamo trovato l’impasto di Gennaro Catapano che conoscevamo bene e che già ci aveva conquistato tempo addietro: un impasto indiretto realizzato con una biga di 24 ore e con una chiusura di altre 12 ore. L’idratazione si mantiene sul 70 %, il peso dei panetti è di 260 gr. Il resto lo fa la perizia e l’abilità di Gennaro nella lavorazione e nella stesura. Il risultato è una pizza che possiamo definire “moderna” con un cornicione molto pronunciato e un’alveolatura importante (come si evince dalla foto). Di grande qualità gli ingredienti usati per topping e farciture. Il servizio è veloce, professionale ma informale. Gustando questa pizza, pensiamo che abbia una sua identità e personalità ben precisa. Qui ci sono pochi fronzoli e tanta passione. C’è da fare solo i complimenti, anche la cottura delle pizze è a dir poco perfetta.
Margherita - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto, realizzato con biga
- Peso dei panetti 260 gr.
- Frittatine da provare
- Corretto il rapporto qualità - prezzo
Gennaro Catapano Pizzeria Jolly ci ha sorpreso. A distanza di tempo ci siamo tornati e abbiamo deciso di pubblicarla e consigliarla come pizzeria da segnare in agenda, perché abbiamo notato una crescita reale, esponenziale sotto tutti i punti di vista. Ottimo l’impasto, un indiretto realizzato con la biga, lavorato a regola d’arte. Perfetta la cottura, davvero buoni poi gli ingredienti utilizzati per topping e farciture. Gennaro Catapano sa davvero il fatto suo e merita un elogio convinto, la sua pizza è davvero degna di nota e splende di luce propria perché ha carattere e una sua identità. La Margherita ci ha convinto, la Genovese con sugo di genovese napoletana, provola affumicata e scaglie di caciocavallo è una chicca e farà felici gli amanti di questa meraviglia della tradizione napoletana. Da provare le frittatine (soprattutto quella con friarielli e salsiccia). Da notare ancora il giro di olio a fine cottura, messo un po’ anche sul cornicione della pizza, la qual cosa che lo rende ancora più soffice e dall’aspetto dorato.
A completare il giudizio positivo il servizio veloce e informale e i prezzi onesti. Gennaro Catapano Pizzeria Jolly a Palma Campania entra di diritto nella nostra guida sul web, tra quelle che sono a parer nostro, le pizzerie da non perdere. Conferma...
Gennaro Catapano Pizzeria Jolly
Via Nuova Nola n. 413
Palma Campania (Na)
Tel. 081 824 26 33
Visita la pagina Fb di Gennaro Catapano Pizzeria Jolly
La nostra rubrica dedicata alle Pizze Templari nasce dalla voglia di condividere con te una pizza che abbiamo provato e apprezzato e che bisogna assolutamente gustare. Una pizza che ci ha colpito vuoi per l’impasto, vuoi per il rispetto della stagionalità di prodotti e materie prime, vuoi per la sua storia o perché legata a qualche aneddoto particolare, vuoi perché racconta un luogo o un territorio o semplicemente perché è super buona. Ogni settimana ti proponiamo una pizza gustata da noi e che magari puoi andare a provare per rivivere le nostre stesse emozioni. Questa settimana ti presentiamo la Carrettiera 2.0 di Quattro Spicchi Pizzeria.
La Carrettiera 2.0 vista dall'alto
A Tufino paese non distante da Nola ma vicino anche al baianese, Giuseppe Caputo ha da poco aperto la sua pizzeria realizzando il suo sogno. Il locale ha una quarantina di coperti, l’arredo è semplice, minimal ma gradevole. Qui da Quattro Spicchi Pizzeria, Giuseppe Caputo esprime appieno il suo concetto di pizza, realizzata con un bel diretto con una lievimaturazione che supera abbondantemente le 36 ore. L’idratazione si mantiene costante al 70% e il cornicione si presenta ben alveolato. La cosa da rimarcare poi è il peso dei panetti, ben 285 grammi! Il risultato è una pizza che pur essendo generosa si mantiene leggera e digeribile.
Quattro Spicchi Pizzeria. Tufino - Dettaglio Alveolatura
Un tipo di impasto che esalta gli ingredienti presenti nella Carrettiera 2.0, pizza fuori menù proposta in questo periodo e che ci ha entusiasmato. La Carrettiera 2.0 è fatta con salsiccia a punta di coltello, crema di friarielli, provola di Agerola, ‘Nduja di Spilinga e all’uscita scaglie di provolone del Monaco. In pratica una riuscita rivisitazione della classica Carrettiera con la novità di abbinare alla crema di friarielli e alla provola la piacevole e persistente piccantezza della ‘Nduja di Spilinga. Il Provolone del Monaco con il suo gusto deciso, chiude il cerchio rendendo questa pizza una vera esplosione di sapori. Sicuramente una pizza che consiglio a chi ama i sapori marcati ed anche il piccante.
Quattro Spicchi Pizzeria - Carrettiera 2.0 Dettaglio
La Carrettiera 2.0 è la Pizza Templare della Settimana. Da Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino troverai un menù semplice da consultare, ben concepito e molto chiaro. Ci sono le pizze distinte in “tradizionali”, e “speciali”, con abbinamenti studiati, topping e farciture interessanti, ma ci sono anche i saltimbocca e le montanare. In tutto troverai oltre quaranta proposte pizza. Ti consiglio di lasciare un po’ di spazio anche per gustare qualche fritto. Buonissima la frittatina classica, da non perdere la frittatina broccoli e salsiccia, che trovi in carta in questo periodo.
La Carrettiera 2.0
Quattro Spicchi Pizzeria
Via Roma n.8
Tufino (Na)
Tel. 081 3595529
Visita la pagina Fb di Quattro Spicchi Pizzeria
Il nostro viaggio per raccontarvi le pizzerie da non perdere ci porta in Irpinia. Siamo tornati a Grottaminarda, qui in Corso Vittorio Veneto c'è la Pizzeria Giovanni Grimaldi. Per noi, venire qui è una piacevole abitudine. Questo è il regno di Giovanni Grimaldi, napoletano verace, originario del quartiere Sanità, ma diventato a tutti gli effetti “irpino”, visto che da un po' di anni vive e ha messo radici a Grottaminarda. Chi ci segue, sa bene che di Giovanni Grimaldi parliamo da anni, da quando la prima volta lo scoprimmo e gustammo le sue pizze Al Drago (la sua precedente Pizzeria).
La Pizzeria Giovanni Grimaldi è davvero bella, all'interno c'è un design moderno e lineare, bei tavoli in legno, una sapiente scelta dei colori e dell'illuminazione, alle pareti ci sono immagini e richiami a Napoli. C’è anche una sala attrezzata al piano inferiore. Entrando in fondo è ben visibile la cucina ed il banco da lavoro a vista. Ci sono ben due forni, più uno per sfornare le pizze senza glutine. Insomma tutto è come ricordavamo comprese le belle gigantografie del Golfo di Napoli e del Vesuvio giusto per non far sentire troppo a Giovanni e ai partenopei di passaggio qui, la nostalgia di casa. Ci è sempre piaciuta la volontà di Giovanni di creare un link, una continuità tra la tradizione partenopea e l'Irpinia grazie all’uso di meravigliosi prodotti del territorio (il pecorino di Carmasciano, l'Olio Evo di Ravece, la cipolla ramata di Montoro o il broccolo Aprilatico di Paternopoli tanto per citarne qualcuno).
Il risultato di questo matrimonio felice tra Napoli e l'Irpinia è un menù ricco e vario: la stuzzicheria, la mozzarella di bufala, i salumi, i fritti dai meravigliosi crocchè della tradizione napoletana fatti a regola d'arte, alle montanarine (ti consigliamo di provare quella con la genovese, davvero spaziale) fino alle frittatine. Una golosa novità è la lasagna impanata e fritta. Poi tantissime proposte di pizze suddivise in diverse categorie: le pizze classiche, i calzoni, le "pizze che non dimentichi", le "pizze che ti lasciano il segno".
Cominciamo con un po’ di coccole fritte, ecco un bel tris di frittatine: frittatina di bucatini classica con besciamella, ragù di carne, caciocavallo irpino e piselli, frittatina di pasta e patate, e la lasagna impanata e fritta.
Tris di frittatine
Le frittatine sono di ottima fattura, con un fritto asciutto, non unto ma è la lasagna impanata e fritta che ci ha sorpreso, un bel pezzetto di lasagna con ragù alla bolognese, besciamella e fior di latte in una super panatura. Godimento allo stato puro.
Lasagna impanata e fritta - Dettaglio ripieno
Che fai, vieni da Giovanni Grimaldi e non mangi un crocchè della tradizione? Un crocchè da standing ovation con provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Applausi a scena aperta ….
Crocchè napoletani
Continueremmo volentieri, visto che i fritti sono davvero buoni, ma incombono le pizze, e il nostro tavolo scalpita…Si comincia con la classica e tradizionale Margherita con pomodoro San Marzano Dop, provola di Agerola, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico. Buona e rassicurante come l’abbraccio di mammà ....
La Margherita
Si continua con la Mia Marinara, una meraviglia di pizza realizzata con pomodoro San Marzano DOP dell'agro nocerino-sarnese, piennolo giallo, piennolo rosso, pepe cuvée, parmigiano reggiano 24 mesi, origano di montagna e olio Evo Ravece in uscita. Se potessimo trasferirti il profumo di questa pizza lo faremmo volentieri, a dir poco inebriante, grazie alla presenza di vari pomodori usati per il condimento. Sulla Pizza Mia Marinara c’è un sugo realizzato con un pelato San Marzano DOP dell'Agro nocerino-sarnese che viene schiacciato a mano, cotto in padella con olio e aglio, poi si aggiungono il piennolo rosso e giallo, pepe cuvée, generoso parmigiano grattugiato 24 mesi e origano. Semplicemente poesia…
La Mia Marinara
La serata procede davvero alla grande. Memori della bontà della pizza Porchetta e Patate che avevamo gustato l’ultima volta che siamo stati qui, decidiamo di riprenderla per gustarla di nuovo. La Pizza Porchetta e Patate è fatta con provola di Agerola, patate al forno e la fantastica porchetta della Macelleria Colomba e cotta da Rocco Caggiano (altra eccellenza a Grottaminarda) con il forno Josper. Una pizza dal gusto intenso, deciso, unico.
La Porchetta e Patate
Chiudiamo con una delle pizze che quando veniamo alla Pizzeria Giovanni Grimaldi prendiamo spesso e volentieri, ossia la Campagnola. Una pizza realizzata con provola di Agerola affumicata, salsiccia, funghi porcini, pecorino di Bagnoli Irpino stagionato 3 mesi, olio Evo di Ravece e basilico. Una pizza dal sapore rustico e intenso, ideale in questa stagione.
La Campagnola
Abbiamo trovato il solito superbo impasto di Giovanni Grimaldi, un bell’impasto diretto con 32/36 ore tra lievitazione e maturazione. L’idratazione non è spinta all’eccesso, buona l’alveolatura. Il peso dei panetti si aggira sui 270 gr. La pizza di Giovanni Grimaldi è una che risulta leggera, fragrante ma allo stesso tempo morbida e assolutamente digeribile. Di qualità i prodotti usati per il topping e le farciture, da segnalare la presenza di molti prodotti di eccellenza del territorio irpino, e alcuni presìdi Slow food. Il servizio è stato preciso e veloce ed informale (nonostante la pizzeria di Sabato fosse strapiena).
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Menù molto ricco con tante proposte pizza
- Fritti ottimi (crocchè da Oscar)
- Uso di prodotti di qualità per topping e farciture (molti del territorio irpino)
La Pizzeria Giovanni Grimaldi per noi rappresenta una certezza, non a caso spesso e volentieri ci fermiamo qui per gustare la pizza quando siamo in zona. Il locale è molto carino, moderno e giovanile ma sobrio e senza eccessi. La Pizzeria si raggiunge facilmente, si trova infatti sul corso di Grottaminarda. La pizza di Giovanni si conferma ad alti livelli grazie ad un sapiente impasto realizzato a regola d'arte e con una grande abilità ed attenzione alla scelta di ingredienti e prodotti per topping e farciture. Riuscitissimo il mix tra la tradizione napoletana di Giovanni Grimaldi e l’Irpinia con tanti prodotti di eccellenza e presidi Slow food che arricchiscono le pizze. La Margherita è rassicurante, la Mia Marinara con pomodoro San Marzano DOP dell'agro nocerino-sarnese, piennolo giallo, piennolo rosso, pepe cuvée, parmigiano reggiano 24 mesi, origano di montagna e olio Evo Ravece in uscita, è la pizza che resta nella memoria. Meravigliosi i fritti, da non perdere soprattutto i crocchè napoletani fatti come si deve, le frittatine e la goduriosa lasagna fritta. Servizio veloce ed informale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. La Pizzeria Giovanni Grimaldi a Grottaminarda è una tappa imperdibile. Garantiamo noi.
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi
Siamo a Tufino, a pochi km da Nola. Dallo scorso mese di Ottobre proprio qui, Giuseppe Caputo, giovane e talentuoso pizzaiolo, ha realizzato il suo sogno: aprire una pizzeria tutta sua. E’ nata così Quattro Spicchi Pizzeria. Il locale si trova in Via Roma. All’interno l’arredo è minimal e direi essenziale, la scelta dei colori è netta, il bianco, il grigio ed il nero, il locale ha una quarantina di coperti. All’ingresso in fondo spicca il forno con il banco di lavoro di Giuseppe e del suo Team. Siamo davvero curiosi di provare le loro pizze.
Quattro Spicchi Pizzeria. Tufino - Insegna Esterna
Ci accomodiamo e come sempre diamo un’occhiata al menù. Nel frattempo ci vengono serviti due calici di prosecco per ingannare l’attesa (davvero un gesto gradito). Il menù è essenziale come il locale ma ben concepito e studiato e semplicissimo da consultare. Ci sono le pizze definite “tradizionali”, quelle “speciali”, con abbinamenti e farciture calibrate ed interessanti, i saltimbocca e le montanare. In tutto oltre quaranta proposte, per cui c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Poi i fritti dai crocchè, agli arancini, dalle frittatine, ai simpatici Passatempo, ossia degli straccetti di pizza conditi con datterino rosso, rucola, scaglie di parmigiano e olio Evo, i Passatempo ci sono anche nella versione dolce (con nutella granella di nocciola avellana e zucchero a velo). Noi cominciamo gustando un tris di frittatine. C’è la classica con bucatini, emmenthal, prosciutto cotto e besciamella, la frittatina di pasta e patate e una meravigliosa frittatina broccoli e salsiccia in pastella.
Tris di frittatine
Le frittatine sono di ottima fattura, il fritto leggero, asciutto, non unto, ci ha colpito in particolare la frittatina broccoli e salsiccia, che è presente in questo periodo in carta. Una frittatina goduriosa, saporita e ben condita. Poi si sa bene che quello tra broccoli e salsiccia è un matrimonio felice… Da provare senza esitazioni..
Frittatina con salsiccia e friarielli - Dettaglio ripieno
E’ il momento di gustare le pizze. Cominciamo con la regina, la Margherita di Giuseppe Caputo con pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, formaggio, Olio Evo e basilico. Davvero una “signora” margherita. Complimenti..
La Margherita di Quattro Spicchi Pizzeria
Poi un altro classico, una pizza che a Napoli è una tradizione la Cosacca con pomodoro San Marzano DOP, pecorino romano grattugiato, olio Evo, basilico e pepe. Se potessimo trasferirti oltre alla foto anche il profumo …. Che bontà…
La Cosacca
Dopo le pizze tradizionali, gustiamo anche una pizza fuori menù, una pizza stagionale proposta di Giuseppe Caputo in questo periodo: la Carrettiera 2.0. In pratica è una rivisitazione della classica carrettiera con salsiccia e friarielli, in questo caso la Carrettiera 2.0 di Quattro Spicchi Pizzeria è fatta con salsiccia a punta di coltello, crema di friarielli, provola di Agerola, ‘Nduja di Spilinga e all’uscita scaglie di provolone del Monaco. Una pizza fantastica, dal sapore deciso, ma equilibrato. Interessante l’abbinamento della crema di friarielli con la piccantezza della ‘Nduja di Spilinga, la nota sapida del provolone del Monaco e la gustosa provola di Agerola. Una pizza che riprenderei senza dubbio..
La Carrettiera 2.0
Chiudiamo con una delle pizze definite Speciali, la Ariccia DOP, con provola di Agerola, porchetta di Ariccia, patate al forno, funghi porcini, crema di parmigiano, olio Evo e basilico.
La Ariccia DOP
Da Quattro Spicchi Pizzeria abbiamo trovato una pizza davvero degna di nota, realizzata con un bell’ impasto diretto ottenuto con farine in grado di assicurare stabilità in fase di lavorazione. L’impasto è fatto a regola d’arte e presenta una lievimaturazione che supera le 36 ore. L’idratazione è intorno al 70 %, il peso dei panetti è di 285 gr. Quindi una pizza assolutamente appagante e generosa anche nelle dimensioni. Il cornicione è di media grandezza e l’alveolatura è buona. La pizza di Quattro Spicchi Pizzeria è davvero leggera, soffice, profumata, fragrante. Buone le materie prime e i prodotti usati per topping e farciture. Il servizio è informale e veloce. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo con la Marinara e la Margherita a 4 euro e 50 e la Cosacca a 4 euro. Complimenti!
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Buoni i fritti, da non perdere le frittatine (su tutte quella broccoli e salsiccia)
- Servizio informale e veloce
- Ottimo il rapporto qualità – prezzo
Quattro Spicchi Pizzeria è stata una bella scoperta. Giuseppe Caputo dallo scorso Ottobre ha aperto a Tufino la sua Pizzeria realizzando un sogno che custodiva da tempo. Il locale ha una quarantina di coperti, è piccolo ma ben organizzato, molto luminoso e con arredo minimal. La pizza qui sorprende grazie ad un impasto realizzato con grande abilità: un bel diretto lavorato a regola d’arte e con una importante lievimaturazione. Grande attenzione anche all’idratazione che non scende mai sotto il 70%. Il risultato è una pizza leggera (nonostante le dimensioni decisamente generose dei panetti), profumata, fragrante. La margherita merita una lode speciale perché è davvero ottima. La Carrettiera 2.0 con crema di friarielli, salsiccia, ‘nduja e scaglie di provolone del Monaco proposta in questo periodo come “fuori menù” conquista grazie al suo sapore deciso ma perfettamente equilibrato. Di ottima fattura i fritti artigianali, nota di merito per le frittatine davvero super. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Il servizio è puntuale, veloce ed informale, (bravissima Rossella in sala). Vale assolutamente la pena fare una tappa qui. Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino è stata una bellissima scoperta, ed entra di diritto nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi pizza da non perdere. Rivelazione.
Quattro Spicchi Pizzeria
Via Roma n.8
Tufino (Na)
Tel. 081 3595529
Visita la pagina Fb di Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino
Il consueto appuntamento settimanale con la Pizza Templare stavolta ci porta in Irpinia e precisamente a Grottaminarda. Qui sul Corso principale, il Corso Vittorio Veneto c'è la Pizzeria Giovanni Grimaldi, il regno di Giovanni Grimaldi, napoletano DOC (originario del quartiere Sanità) ma irpino d'adozione, visto che da diversi anni vive e ha messo radici qui. La pizza di Giovanni è un riuscitissimo mix tra quella che la tradizione napoletana grazie ad un impasto meraviglioso e l'Irpinia, presente in molte pizze per l'uso di ingredienti e prodotti tipici di questa meravigliosa terra (tra i tanti il caciocavallo podolico, il pecorino di Carmasciano, l'olio evo di Ravece). Noi di recente abbiamo gustato tra le tante, una pizza che ci è rimasta nella memoria: la Mia Marinara.
Pizzeria Giovanni Grimaldi - La Mia Marinara
Il locale dentro è accogliente e dall'aria familiare, l'arredo è curato con colori chiari, tavoli in legno, design curato ma minimal. Considerata l’origine partenopea di Giovanni, non possono mancare alle pareti immagini e richiami a Napoli. Belli i forni a vista in fondo alla sala, c'è anche un terzo forno in un ambiente separato ma sempre a vista, per le pizze senza glutine. Il menù è vario e capace di accontentare tutti: stuzzicherie, affettati, i fritti dagli immancabili (e meravigliosi) crocchè napoletani fatti come tradizione vuole, alle frittatine e alle montanarine (da provare quella con la genovese). Altra chicca è la lasagna proposta impanata e fritta, assolutamente goduriosa. Poi un trionfo di pizze suddivise in pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che ti lasciano il segno. La Pizza Templare della settimana che ti consigliamo di provare è la Mia Marinara con pomodoro San Marzano DOP dell'agro nocerino-sarnese, piennolo giallo, piennolo rosso, pepe cuvée, parmigiano reggiano 24 mesi, origano di montagna e olio Evo Ravece in uscita.
La Mia Marinara Dettaglio
La Mia Marinara di Giovanni Grimaldi è una pizza meravilgiosa, profumata grazie al mix di pomodori usati per il topping. Sul disco un sugo realizzato con un pelato San Marzano DOP dell'Agro nocerino-sarnese che viene schiacciato a mano, cotto in padella con olio e aglio e usato come base sul disco pizza, poi si aggiungono piennolo rosso e giallo, pepe cuvée, abbondante parmigiano grattugiato 24 mesi e origano. A chiudere il tutto il fantastico Olio di Ravece irpino. Una pizza che nella sua semplicità esalta l'impasto di Giovanni Grimaldi, un bel diretto realizzato come tradizione vuole con lievimaturazione di 32/36 ore. Il cornicione si presenta di media grandezza, buona l'alveolatura. Il peso dei panetti si mantiene dui 270 gr. La Mia Marinara è un concetto di pizza semplice e tradizionale che ha nella scelta degli ingredienti e nell'impasto i suoi punti di forza. Mi hanno conquistato il suo profumo, il suo delicato equilibrio e la sua sublime bontà. Una pizza che riprenderei e gusterei volentieri di nuovo. Per questo te la consiglio. Provare per credere.
Dettaglio alveolatura
La Mia Marinara è la Pizza Templare della settimana. La Pizzeria Giovanni Grimaldi si conferma senza se e senza ma, tra le pizzerie da non perdere. Il locale è centrale e gradevole, moderno ma senza eccessi. La pizza conquista con un impasto realizzato a regola d'arte e con una grande attenzione alla scelta di ingredienti e prodotti per topping e farciture, molti i prodotti che raccontano questa meravigliosa terra: l'Irpinia. Fantastici i fritti, da non perdere i crocchè napoletani, le frittatine e la lasagna fritta. Garanzia...
La Mia Marinara dall'alto
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi
Recale dista da Caserta poco più di 4 Km. La città della Reggia per molti “pizzalovers” rappresenta una meta irrinunciabile, qui infatti ci sono “indirizzi pizza” di grande importanza e che offrono un prodotto di alta qualità. Però vale la pena anche fare una deviazione di qualche Km e venire a provare la pizza di Michele Martorano. Una pizza che sorprende solo chi non l’ha ancora provata, per gli altri è una vera garanzia.
Abbiamo il piacere di conoscere Michele da anni, da quando aveva la sua Pizzeria “El Sombrero”, che nel tempo ha cominciato a fare numeri incredibili, grazie ad una ricerca costante e ad una crescita qualitativa dell’impasto e dell’offerta pizza. Il passo era doveroso e in un certo senso obbligato: aprire una nuova pizzeria, più grande, più comoda e dove poter esprimere in pieno il suo concetto di pizza. Unica condizione, farla sempre a Recale, paese con cui Michele Martorano ha stretto un legame fortissimo e viscerale. Prova ne sia il fatto che il suo hashtag è proprio #ilpizzaiolodirecale, questo per sottolineare l’importanza del legame con questo luogo. Nasce così qualche anno fa Martorano Pizza Experience.
Il locale è semplice da raggiungere, così come è comodo trovare posto per l’auto nel parcheggio adiacente alla Pizzeria o nelle stradine vicine. All’interno ci sono due sale, una con veranda. L’arredo è essenziale, l’ambiente moderno ma di tendenza, con tavolini neri e sedute nere con qualche sedia gialla. Nel complesso l’atmosfera è gradevole e invita alla convivialità. Entrando sulla destra c’è il grande banco di lavoro con i due forni. Lì sempre in prima linea Michele Martorano è all’opera, coadiuvato dal suo team di lavoro e dalla compagna Rosaria. Noi ci accomodiamo e come sempre diamo un’occhiata al menù.
Ci sono gli sfizi fritti dal pacchero ripieno di ricotta e provola, al fiore di zucca in pastella ripieno, e poi frittatine, frittelle, patatine, crocchè artigianali, bruschette e polpette. Da evidenziare anche la presenza di fritti gluten free (ottima cosa davvero). Poi ci sono i ripieni fritti e oltre 40 proposte di pizza, suddivise in due sezioni: le pizze comuni (quelle tradizionali) e le pizze fuori dal comune con abbinamenti studiati e interessanti. Noi prima delle pizze ci concediamo qualche coccola fritta, delle frittelline e qualche crocchè artigianale (un bel fritto asciutto, non unto).
Crocchè
Potevamo non prendere anche delle patatine fritte?
Patatine fritte
Poi ci “tuffiamo” (è il caso di dirlo) sulle pizze. Decidiamo di gustare una pizza denominata Perle ai Porci con pomodoro San Marzano, fior di latte, peperoni fritti, salsiccia di maialino nero casertano, basilico e olio Evo. Una pizza incredibile per gusto ed equilibrio, con un cornicione importante e ben alveolato.
La pizza Perle ai Porci
Ecco poi una delle pizze “must” del posto, la Recalese con mousse di ricotta, fiori di zucca, provola, salame napoletano a listelli, scaglie di caciocavallo del Matese, zeste di limone, pepe nero, basilico e olio evo. Spettacolare la mousse di ricotta che fa l’amore con il caciocavallo e la sua nota sapida, il salame napoletano e la provola che abbracciano la dolcezza dei fiori di zucca, intrigante poi la nota fresca del limone. Una pizza di assoluto livello.
La Pizza Recalese
Non finisce qui. Abbiamo voluto degustare anche una Campania a Tavola con mozzarella di bufala DOP, pomodorini del piennolo, scaglie di caciocavallo del Matese, basilico e olio Evo. Semplice, buona con ingredienti scelti con cura e una meravigliosa mozzarella di bufala.
La Campania a Tavola
Poi ecco un’altra pizza da non perdere: la Parmigiana 3.0 con crema di melanzane homemade, fior di latte, leggermente “sporcata” con riduzione di pomodoro San Marzano Dop, scaglie di parmigiano reggiano DOP, basilico e olio Evo. Questa versione della parmigiana è davvero “pop” per usare una metafora musicale, come uno di quei dischi che piace e poi resta nella memoria. Nota di merito per la crema di melanzane che crea dipendenza.
La Parmigiana 3.0
Con la Sasicc' e Patan' siamo nella tradizione contadina più pura. La pizza è fatta con patate al forno aromatizzate homemade, mozzarella di bufala DOP, salsiccia di maialino nero casertano, basilico e olio Evo. La scelta del nome di questa pizza non vincerà l’Oscar dell’originalità ma qui la sostanza supera la forma. La scelta del nome tradisce la volontà di proporre una pizza dal sapore contadino. Risultato riuscito alla perfezione. Infatti è super! Anche in questa pizza abbiamo trovato un ottimo impasto (te ne parliamo tra poco), e poi di grande qualità sono gli ingredienti usati. Le patate al forno aromatizzate homemade sono da sballo per non parlare della salsiccia di maialino nero che abbiamo già apprezzato sulla Perle ai Porci.
La pizza Sasicc e Patan
Chiudiamo la nostra degustazione con una pizza denominata Michele con fior di latte, rucola cotta a bassa temperatura, salame dolce, prosciutto cotto, scaglie di caciocavallo del Matese, basilico e olio Evo. Abbiamo chiuso in bellezza con una pizza ben concepita e opulenta.
La Michele
Da Martorano Pizza Experience abbiamo trovato una “Signora pizza”, realizzata con un impasto diretto ottenuto con farine che garantiscono una perfetta stabilità in fase di lavorazione. L’impasto è fatto a regola d’arte con una lievimaturazione di 24 ore. L’idratazione è abbastanza spinta (siamo intorno al 75%), il peso dei panetti si aggira sui 260 gr. Il cornicione è di media grandezza e ben alveolato. Il risultato è una pizza leggera, profumata e fragrante. C’è poi una grande attenzione alla qualità delle materie prime e dei prodotti usati per topping e farciture, e alla stagionalità. Il servizio è informale e abbastanza veloce (nonostante la pizzeria fosse strapiena). Corretto il rapporto qualità – prezzo con la Marinara a 4 euro e la Margherita a 4 euro e 50. Complimenti !
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Grande attenzione alla scelta dei prodotti e delle materie prime
- Servizio veloce e informale
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
Martorano Pizza Experience a Recale è una garanzia. Conosciamo da anni Michele Martorano e abbiamo visto nel tempo i suoi grandi progressi. Oggi la sua pizza rappresenta una sintesi perfetta tra tradizione e creatività. Il locale è moderno e gradevole e trasmette una piacevole sensazione di convivialità. La pizza è la assoluta protagonista, realizzata con un bel diretto fatto come si deve. La Perle ai Porci con pomodoro San Marzano, fior di latte, peperoni fritti, salsiccia di maialino nero casertano, basilico e olio Evo ci ha conquistato. La Recalese con mousse di ricotta, fiori di zucca, provola, salame napoletano, caciocavallo del Matese e zeste di limone ti farà innamorare. La Parmigiana 3.0 è una pizza Pop e che crea dipendenza. La Sasicc' e Patan' è come un sincero amico che non tradisce mai. Importante la presenza di pizze gluten free. Buoni i fritti. Il servizio è puntuale e veloce. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Martorano Pizza Experience a Recale non può mancare in agenda e si conferma tra quelli che a parer nostro sono gli "indirizzi pizza" da non perdere. Alla prossima Michele..
Martorano Pizza Experience
Vico Enrico Toti, n.27
Recale (Ce)
Tel. 331 933 06 54
Visita il sito web di Martorano Pizza Experience
Siamo tornati a distanza di qualche tempo a gustare la pizza di Luigi Cippitelli, un vero riferimento nella zona vesuviana. Non è la prima volta che veniamo qui, ma quando ritorniamo è sempre una gioia e abbiamo la certezza di trovare delle novità e gustare pizze che raccontano in maniera egregia il territorio. La Pizzeria Luigi Cippitelli per noi è un po’ come un caro amico che rivedi con piacere anche a distanza di tempo e sai che non ti deluderà mai.
Siamo a San Giuseppe Vesuviano, in Via Astalonga. Il locale all’interno è come lo ricordavamo, accogliente, luminoso e ben strutturato, ci sono tre ambienti e si sviluppa in profondità. All’ingresso sulla sinistra ci sono il forno ed il banco di lavoro, dove Luigi e Marco Cippitelli sono alacremente all’opera.
Ci accomodiamo e come sempre diamo uno sguardo al menù, ci sono gli sfizi fritti come il panzarotto di patate, il timballo di bucatini, il timballo di tagliolini di panpizza e uno dei must di questo luogo: il gran cono – A’ vocca rò Vesuvio, il mezzo calzone fritto di cui ti parleremo dopo. Poi ci sono le montanare fatte con prodotti di aziende del Parco Nazionale del Vesuvio (dalla classica, a quella con scarola fior di latte, pomodorini datterini, tranci di tonno e olive nere, dalla cosacca, a quella con il ragù). Naturalmente poi ci sono le pizze, suddivise in classiche e quelle denominate “Pizze del Vesuvio” con prodotti e aziende del Parco Nazionale del Vesuvio e i calzoni fritti o al forno. Si va quindi dalle pizze “classiche” della tradizione a quelle che strizzano l’occhio al gourmet.
Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta. La prima cosa che colpisce leggendo il menù è la presenza di prodotti e materie prime in prevalenza di aziende del Parco nazionale del Vesuvio, una scelta ben precisa: la pizza qui racconta il territorio e ne esalta i prodotti. Quindi c’è una forte impronta legata alla territorialità. Altra cosa che notiamo l’attenzione al tema della sostenibilità con proposte studiate per ridurre gli sprechi, come ad esempio nel timballetto di panepizza.
Prima di gustare le pizze, ci concediamo qualche peccatuccio fritto. Gli sfizi fritti qui alla Pizzeria Luigi Cippitelli sono quasi un obbligo visto che sono fantastici, e poi ci sono dei must che non possiamo non provare. Si comincia con un classico: due crocchè, qui denominati “panzarotti di patate”, buoni nella loro semplicità: patate lesse, prezzemolo tritato, sale e pepe e una panatura fatta con pastella di farina e pangrattato.
Crocchè
Poi siamo curiosi di provare il timballo di tagliolini di panpizza. In questo caso si evince la volontà di creare una meraviglia prestando attenzione alla lotta agli sprechi.
In pratica è un timballo di “panpizza”, pane raffermo ottenuto riutilizzando i panetti dell’impasto. Anche i tagliolini sono di panpizza, fatti rigorosamente a mano farciti con besciamella handmade, carne tritata di Scottona e i mitici piselli centogiorni (presidio Slow food). Anche la panatura è ottenuta con il pan grattato di Panpizza. Il timballetto viene servito su salsa di provola affumicata aromatizzata al pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP semidry, origano selvatico e sopra c’è una fonduta di provolone del Monaco DOP.
Timballo di tagliolini di panpizza
Questo timballo è un vero e proprio capolavoro, la panatura è perfetta, il condimento entusiasmante, bello umido grazie alla besciamella artigianale, gustoso con una meravigliosa carne tritata di Scottona e i delicati piselli centogiorni. Anche la salsa di provola affumicata aromatizzata al piennolo è notevole. A chiudere il tutto, la presenza della fonduta di provolone del Monaco. Questo timballo crea dipendenza. Niente da aggiungere, solo applausi a scena aperta.
Timballo di tagliolini di panpizza - Dettaglio ripieno
L’effetto “wow” continua con il gran cono – A’ vocca rò Vesuvio, a dir poco esaltante. In pratica mezzo calzone ripieno di ricotta aromatizzata al pepe nero, farcito con il mitico ragù napoletano, su una base di olive nere disidratate, servito in verticale con il ragù che cola al centro, richiama davvero la “bocca del Vesuvio”. Uno spetacolo per la vista e per il palato.
Il Gran cono - 'A vocca ro Vesuvio
Ma veniamo alle pizze. Abbiamo deciso di cominciare gustando una Marinara con pomodoro San Marzano DOP, origano, aglio, olio Evo del Vesuvio. Si comincia sempre dalla tradizione, ci andava di provare la Marinara di Luigi Cippitelli e abbiamo fatto bene: profumata, equilibrata, con un impasto leggero ma al contempo fragrante.
La Marinara
Continuiamo la nostra degustazione con una pizza che ancora per pochi giorni è presente in carta: la Carrettiera Estiva con provola affumicata, fiori di zucchine e salsiccia saltati in padella, e all’uscita ciuffetti di ricotta, fiori di zucchine freschi e pepe. Questa è una versione estiva della Carrettiera, in attesa dei tanto amati friarielli che stanno per fare capolino. L’aggettivo giusto per questa pizza è: sorprendente. Delicata, con un perfetto equilibrio di sapori.
Carrettiera Estiva
Chiudiamo la nostra esperienza con una pizza che ha una personalità dirompente. La “Patan ‘o furn ro Vesuvio” fatta con patate cotte nel forno a legna, provola, pancetta croccante, pomodorini del piennolo del Vesuvio secchi, basilico e olio Evo. Questa pizza è stata la degna chiusura di una serata entusiasmante, fantastiche le patate al forno, sublime la pancetta croccante che dona alla pizza un sapore rustico, i pomodori secchi del Vesuvio sono una carezza. Una pizza assolutamente da provare.
Pizza Patan 'o furn ro Vesuvio
Alla Pizzeria Luigi Cippitelli abbiamo trovato una pizza fatta con un impasto indiretto realizzato con un prefermento, con una lievimaturazione di almeno 24 ore, il peso dei panetti si aggira sui 260 gr. Ci ha colpito la morbidezza, il profumo, la leggerezza dell’impasto. Perfetta la cottura, e poi le pizze sono anche belle da vedere (anche l’occhio vuole la sua parte). L’alveolatura si presenta ben pronunciata. Di grande qualità gli ingredienti usati per la farcitura ed il topping. Da sottolineare l’uso di prodotti e materie prime in gran parte provenienti da Aziende del Parco Nazionale del Vesuvio. Buona la carta dei vini con etichette locali selezionate. Il servizio è informale, veloce e puntuale (nonostante quando siamo stati lì ci fosse il pienone). Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto
- Peso dei panetti sui 260 gr.
- Uso di ingredienti di grande qualità provenienti in gran parte da Aziende del Parco Nazionale del Vesuvio
- Fritti Super
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
La Pizzeria Luigi Cippitelli per noi rappresenta una certezza, è un vero riferimento in zona vesuviana. Luigi Cippitelli conferma appieno il suo talento, coadiuvato alla grande dal bravissimo fratello Marco Cippitelli. La pizza qui emoziona e conquista e racconta il territorio vesuviano con abbinamenti studiati e prodotti di eccellenza. La Carrettiera Estiva ci ha sorpreso per la sua delicata armonia, la Marinara è fatta a regola d’arte. La “Patan ‘o furn ro Vesuvio” fatta con patate cotte nel forno a legna, provola, pancetta croccante, pomodorini del piennolo del Vesuvio secchi, basilico e olio Evo ci ha entusiasmato. Ti consigliamo di provarla, così come non puoi non provare altri due must di Luigi Cippitelli: il timballo di tagliolini di panpizza e il gran cono – A’ vocca rò Vesuvio che anche da soli valgono la visita. Il servizio è veloce e informale, abbiamo trovato corretto il rapporto qualità – prezzo. La Pizzeria Luigi Cippitelli a San Giuseppe Vesuviano si conferma nella nostra guida on line tra quelle che sono a parer nostro le pizzerie da non perdere. Garanzia assoluta.
Pizzeria Luigi Cippitelli
Via Astalonga n. 36
San Giuseppe Vesuviano (Na)
Tel. 081 529 53 02
Visita la pagina Fb della Pizzeria Luigi Cippitelli
Siamo a Marigliano, qui ha aperto da non molto la sua Pizzeria Rosario Ferraro, napoletano Doc, originario del quartiere Sanità. La sua “mission” è far gustare la pizza della tradizione napoletana, quella “a ruota di carro” che fuoriesce dal piatto. Siamo venuti a provarla. Ros la pizza di Rosario Ferraro si trova in Via XI Settembre, dopo aver parcheggiato comodamente l’auto, ci accomodiamo. La pizzeria è decisamente accogliente, l’atmosfera è piacevole, il locale è moderno, colorato, curato nei dettagli, con un'illuminazione ben studiata, sono particolari soprattutto le sedie di un bel colore verde brillante.
Ros la pizza di Rosario Ferraro - Particolare interno
Come sempre diamo un’occhiata al menù. La particolarità di Ros è che c’è il menù pizza ma anche quello cucina, qui infatti si possono anche gustare piatti tipicamente partenopei dalla parmigiana, alla genovese, dalla pasta e patate con provola, ai paccheri al ragù napoletano, dagli spaghetti alla Nerano, agli gnocchi alla Sorrentina. Siamo venuti però per gustare la pizza. Prima però ci concediamo come facciamo quasi sempre qualche “peccatuccio” fritto. Infatti in menù c’è una sezione denominata “spuzzuliann” che è una tentazione vera: ci sono le frittatine (alla Bolognese, alla Genovese, Pistacchio e mortadella, pasta e patate), i nodini di pizza fritti, i crocchè, le patatine e le mitiche montanarine proposte in tre versioni (classica al ragù napoletano, mortadella pistacchio e stracciatella e salsiccia e friarielli). Noi prendiamo due frittatine, una mortadellla e pistacchio, l’altra con pasta e patate e provola e due crocchè della tradizione.
Frittatine e crocchè
I crocchè sono notevoli, la panatura è perfetta, sono fatti con patate, provola e pepe come tradizione vuole.
Crocchè
Le frittatine ci sorprendono, quella con pasta e patate è ottima, come mangiare due cucchiai di meravigliosa pasta e patate alla napoletana ma racchiusi in una golosa panatura.
Frittatina con pasta e patate - Dettaglio ripieno
L’altra con pistacchio e mortadella è goduriosa, ben condita e appagante. I fritti sono ben fatti, gli ingredienti e i prodotti sono freschi e di qualità, la frittura è asciutta, non unta. Sorprendenti.
Frittatina pistacchio e mortadella - Dettaglio ripieno
Ma siamo curiosi di provare la pizza di Rosario Ferraro e cominciamo dalla pizza per eccellenza: la Margherita con pomodoro, fior di latte di Agerola, pecorino romano Dop, olio e basilico. Eccola la pizza a “rota e carrett” (a ruota di carro), così chiamata perché sottile, con cornicione basso, ben stesa, con un diametro importante (36 cm) e che fuoriesce (e di parecchio) dal piatto. Decisamente da provare.
La Margherita
L’altra pizza che degustiamo è una delle pizze di stagione, la Zuccotta con crema di zucca, provola affumicata di Agerola, ‘nduja di Spilinga e olio aromatizzato al prezzemolo. Bello l’equilibrio tra il sentore dolce della crema di zucca, la piccantezza della ‘nduja calabrese e la nota leggermente affumicata della provola. Davvero ottima.
La Zuccotta
Da Ros abbiamo trovato la pizza “a rot e carretta”, così chiamata perché ben stesa, con un diametro importante ( 36-38 cm) morbida e con poco cornicione. L’impasto è quello della tradizione, del resto Rosario Ferraro non si smentisce e segue quella che è la sua formazione che lo ha visto per anni fare gavetta e crescere step by step fino ad aprire la sua pizzeria dove poter esprimere appieno il suo concetto di pizza. La pizza è decisamente da provare così come i fritti che sono di ottima fattura, ben fatti e con ingredienti di qualità. Buona la carta del beverage. Interessanti anche le proposte di cucina che vedono come protagonisti piatti della tradizione partenopea (con ragù napoletano e genovese su tutte). Il personale è gentile e dinamico, il servizio veloce. Corretto il rapporto qualità prezzo.
Il nostro parere:
- Pizza “a rota e carretta” con diametro importante e poco cornicione
- Uso di prodotti di qualità per topping e farcitura
- Fritti super
- Corretto il rapporto qualità - prezzo
Zuccotta
Ros la pizza di Rosario Ferraro merita sicuramente la visita. Il locale è carino, moderno e accogliente. Rosario Ferraro, napoletano DOC propone la sua pizza che affonda le radici nella tradizione. Qui trovi la tipica pizza napoletana “a rota e carretta” (ruota di carro), con diametro importante (36-38 cm), poco cornicione e impasto leggero. Il menù pizza vede una trentina di proposte, le classiche e poi quelle più strutturate, che cambiano in base alla stagione e alla disponibilità dei prodotti e delle materie prime. Interessante anche la presenza del menù cucina, con piatti della tradizione partenopea. Abbiamo trovato i fritti davvero super. Nota di merito per le frittatine (da sballo). Buona carta del beverage. Il servizio è informale, veloce e dinamico. Corretto il rapporto qualità-prezzo. Ros la pizza di Rosario Ferraro a Marigliano è sicuramente un’esperienza da non perdere. Segna in agenda…
Ros la pizza di Rosario Ferraro
Via XI Settembre
Marigliano (Na)
Tel. 081 1880 7876
Visita il sito web di Ros Pizzeria
Siamo a San Nicola Arcella, bella località della Riviera dei Cedri diventata negli anni un’importante meta turistica, grazie a spiagge caratteristiche, ad un mare cristallino ad una costa ricca di grotte e insenature. Famosa in particolare è la spiaggia dell’Arcomagno, un vero gioiello che lascia senza fiato. Deve il suo nome a questo maestoso e caratteristico arco naturale che la ripara dal mare. Secondo il mito qui, su questa spiaggia, si rifugiò addirittura Enea dopo la caduta di Troia. Ma lasciando da parte la mitologia, un’altra cosa bella di San Nicola Arcella è sicuramente il suo centro storico che domina dall’alto la costa. Questo piccolo centro ha mantenuto la caratteristica di borgo marinaro, lo si percepisce passeggiando per le sue stradine e per i suoi vicoli. Se sei in giro da queste parti e ti viene voglia di una buona pizza puoi fare un salto da Fà Tu Pizza and more.
Fà Tu. San Nicola Arcella - Insegna esterna
Alla pizzeria si può arrivare anche con l’auto, noi abbiamo preferito arrivarci attraverso i caratteristici vicoli del borgo antico. L’impatto con il locale è suggestivo, bella la struttura: un edificio antico ristrutturato a regola d’arte che ha un plus, una terrazza panoramica dove di sera durante la bella stagione si può gustare la pizza. Noi ci accomodiamo all’interno. Anche qui l’effetto wow non manca, c’è un bel gioco di legno, pietra. Ci sono tavoli di legno e sedie di diversi colori, alle pareti oggetti di arredo che rimandano alla vita contadina e alla tradizione. Nel complesso l’atmosfera è davvero piacevole.
Fà Tu San Nicola Arcella - Particolare di un tavolo
Come sempre diamo un’occhiata al menù. C’è davvero l’imbarazzo della scelta, la proposta è variegata e capace di accontentare davvero tutti. Ci sono i taglieri e i fritti artigianali di loro produzione, le patate, i crocchè, i supplì, le polpette di melanzane o di carne e le frittatine. Poi le pizze, suddivise in fritte, classiche, gourmet ed anche le pizze dolci. In tutto una trentina di proposte pizza. Cominciamo come sempre con qualche coccola “fritta”. Guardando il menù i supplì con ‘nduja e zafferano mi avevano incuriosito. Cominciamo ordinando proprio i supplì.
Supplì con 'Nduja e zafferano
E mai scelta fu più felice. Letteralmente strepitosi, il fritto perfetto, asciutto e non unto, il ripieno goloso con un perfetto equilibrio di sapori e la ‘nduja che si sente ma non copre tutto il resto. Il risultato è fantastico.
Supplì con 'Nduja e zafferano - Dettaglio ripieno
Decidiamo di provare anche le patate della Sila fritte, mitiche! Più grandi delle solite patate, tagliate a mano e fritte, le patate della Sila hanno una particolarità, solo più pastose ed hanno una percentuale di amido più alta rispetto alle altre patate. Questo le rende anche più saporite e gustose. Davvero uno spettacolo.
Patate della Sila fritte
Visto che i fritti qui da Fà Tu sono meravigliosi, gustiamo anche delle frittatine “Di Su”, ossia fatte con bucatini, gorgonzola e pancetta. Anche le frittatine meritano.
Frittatine di pasta con gorgonzola e pancetta
Continueremmo all’infinito, ma poi non gusteremmo le pizze. Siamo qui per assaggiarle. E cominciamo come facciamo quasi sempre dalla Regina: la margherita. Fatta con salsa di pomodoro San Marzano DOP, fior di latte campano, basilico fresco e olio Evo. La pizza presenta un bel cornicione, è fragrante ma leggera e digeribile.
La Margherita
La seconda pizza che degustiamo in un certo senso è un “racconto calabrese”. Prendiamo la Donna Ca’ con ‘nduja di Spilinga IGP, cipolla caramellata di Tropea DOP, fior di latte campano, pomodorini gialli confit, pecorino crotonese e finocchietto selvatico. Questa pizza ci ha sorpreso, gustosa, ricca ma equilibrata con la piccantezza della ‘Nduja di Spilinga, la dolce cipolla di Tropea Caramellata, così come dolci sono i pomodorini gialli ben bilanciati dal sapido pecorino, a chiudere questo cerchio goloso magico, la nota aromatica del finocchietto selvatico. Complimenti per questa pizza che merita davvero una menzione speciale.
La Donna Ca'
Qui da Fà Tu a San Nicola Arcella abbiamo trovato un’ottima pizza che ci ha sorpreso. L’impasto è un bel diretto ottenuto con un sapiente mix di farine di grano 100 % italiano, un impasto ben lievitato e lavorato. Il cornicione è abbastanza pronunciato, l’idratazione supera di poco il 70 %. Il peso dei panetti è sui 260 gr. Il risultato è una pizza leggera, morbida, soffice ma fragrante, che si lascia mangiare e non ti appesantisce. Da rimarcare la qualità degli ingredienti usati per il topping e le farciture. I fritti da Fà Tu sono spaziali.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Menù vario e ben studiato
- Grande qualità di prodotti usati per topping e farciture
- Fritti Super
Fà Tu a San Nicola Arcella è un indirizzo pizza da segnare in agenda. Il locale è caratteristico e dispone di uno spazio esterno panoramico dove poter gustare la pizza durante la bella stagione, ma è la pizza a sorprendere: leggera, soffice, fragrante. L’impasto è lavorato e lievitato a regola d’arte. Dietro ad ogni pizza poi c’è uno studio incredibile con abbinamenti ben calibrati in modo tale da raggiungere un perfetto equilibrio. Ad esempio noi abbiamo gustato la Donna Ca’ con ‘nduja di Spilinga IGP, cipolla caramellata di Tropea DOP, fior di latte campano, pomodorini gialli confit, pecorino crotonese e finocchietto selvatico e l’abbiamo trovata fantastica. Perfetto l’equilibrio di sapori e ingredienti. Buona la margherita.
Altra nota di merito per i fritti, davvero super. Il servizio è informale e veloce, il personale giovane e dinamico. Giusto il rapporto qualità – prezzo. Fa’ Tu Pizza and More a San Nicola Arcella entra di diritto nella nostra guida sul web delle pizzerie da non perdere. Rivelazione.
Fà Tu
Via Garibaldi
San Nicola Arcella (Cs)
Tel. 349 663 0764
Visita il sito di Fà tu a San Nicola Arcella
Amaè è un termine mutuato dalla cultura giapponese, è l’attitudine o meglio l’arte di ricercare e ottenere attenzione, coccole e amore da parte dell’altro. E’ un concetto che Alessandro Billi ha trasferito nel concept del suo locale: Amaè appunto, la pizza che ti ama e si lascia amare e pretende attenzione e cura. Siamo a Nola, in via Mario De Sena. La posizione è davvero felice, il locale è abbastanza centrale, si raggiunge facilmente. Anche parcheggiare l’auto non è un problema visto che c’è grande disponibilità di posti auto sulla strada e di fronte alla Pizzeria. Il locale è grande, all’interno c’è una grande sala e in fondo quasi a vista c’è il forno con il banco pizza e dietro la cucina. Il plus di questo luogo è la presenza di un ampio e gradevole spazio esterno dove poter gustare la pizza all’aperto durante la bella stagione o quando la serata lo consente. All’interno l’arredo è minimal, luci soffuse e tanta voglia di provare le loro proposte.
Amaè. Nola - Insegna esterna
Come sempre diamo uno sguardo al menù. Ci sono gli antipasti con i fritti, crocchè di patate, le patatine artigianali fritte, le frittatine (con la particolarità di quella “lardiata”), il crocchettone XXL, l’arancino Amaè con zucchine e fiori di zucca, le montanarine, la mitica burrata fritta (per i più golosi) e anche prosciutto e mozzarella di bufala. Poi ci sono le pizze suddivise in classiche, (ce ne sono alcune con nomi giapponesi legati ai manga), pizze al padellino, i calzoni e la grande particolarità dell’uramaki di pizza, ossia degli involtini non di riso ma di pizza con olio Evo e vari condimenti e abbinamenti studiati. Insomma c’è davvero di che divertirsi…
Noi cominciamo con una coccola fritta, un meraviglioso crocchettone con provola di Agerola, pecorino romano e pepe e all’uscita salsa di zafferano e friarielli saltati. Il fritto è perfetto, asciutto, non unto.
Crocchettone con friarielli e salsa allo zafferano
Definirlo godurioso è poco. Il ripieno è ricco, la provola filante è una meraviglia e poi la presenza dei friarielli (che noi adoriamo) completa l’opera, particolare poi la presenza della salsa allo zafferano che regala al crocchettone quel "quid" in più.
Crocchettone - Dettaglio ripieno
Proveremmo volentieri anche altro ma poi non gusteremmo a dovere la pizza. E allora che pizza sia…Cominciamo con la Regina: la margherita con pomodoro biologico, Fior di latte di Agerola, spolverata di parmigiano reggiano, basilico e olio Evo. Una margherita davvero fantastica, profumata, leggera, morbida e ma al contempo fragrante e compatta al morso. Complimenti.
La Margherita
Poi ecco un’altra pizza della tradizione, la Cosacca con antico pomodoro presidio Slow Food, scaglie di cacioricotta presidio Slow food e olio evo. Buonissima nella sua semplicità e con ingredienti super.
La Cosacca
Chiudiamo la nostra degustazione pizza con la pizza Naruto (che prende il nome da un manga disegnato e scritto da Masashi Kishimoto). La Naruto è con crema di piennolo giallo, melanzane a funghetto e provola di Agerola e in uscita prosciutto crudo di Parma e scaglie di parmigiano 36 mesi. Questa pizza ci ha conquistato, perfettamente equilibrata, gustosa con il dolce delle melanzane e della crema di piennolo giallo ben bilanciata dal prosciutto e dalla nota sapida del parmigiano stagionato.
Naruto
Qui da Amaè a Nola abbiamo trovato una "Signora pizza" realizzata da Alessandro Billi con un bel diretto con una lievimaturazione di 24 ore, l’idratazione è molto spinta (siamo sull’83 %) e grazie alla lavorazione a alla manualità, il risultato è una pizza leggera, soffice ma fragrante con un cornicione importante e una perfetta alveolatura. Il peso dei panetti oscilla tra i 250 e i 260 gr. Di grande qualità i prodotti usati per il topping e per la farcitura delle pizze.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Condimenti abbondanti e ingredienti di grande qualità con tanti presidi Slow food
- Servizio veloce e informale
- Fritti di ottima fattura
- Corretto rapporto qualità prezzo
Dobbiamo fare i complimenti ad Alessandro Billi per la sua nuova creatura. Il locale si trova a Nola in una posizione comoda. Bello e originale il concept della Pizzeria, qui trovi un’ottima pizza con un impasto leggero e ben lievitato. Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture. Sicuramente qui da Amaè la pizza qui ci ha sorpreso, confermando il giudizio lusinghiero che avevamo di Alessandro Billi avendolo conosciuto nelle sue precedenti avventure. Torneremo a breve per gustarne altre, per provare altri abbinamenti ma soprattutto per gustare l’uramaki di pizza un’originale e creativa novità. Buonissimi i fritti, leggeri, non unti e di ottima fattura.Il servizio è veloce e informale, corretto il rapporto qualità – prezzo.
Amaè a Nola entra di diritto nella nostra guida sul web delle pizzerie da non perdere. Segna questo indirizzo in agenda, facci un salto e ci darai ragione .. Alla prossima.
Amaè
Via M. De Sena n. 35
Nola (Na)
Tel. 081 318 5835
Visita il sito web di Amaè Pizzeria