Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.
Vi proponiamo la ricetta di un primo piatto dello chef Enrico Sabino gustato all’Agriturismo Le Fontanelle di Pontelatone, si tratta dei paccheri al vino Casavecchia con la genovese. Questa è una genovese leggera, gustosa e che vi darà soddisfazioni.
Ingredienti per quattro persone:
- 400 gr. di paccheri al vino Casavecchia del Pastificio Punto e Pasta di Pontelatone
- 100 gr. di carne di maiale tagliata a piccoli cubi
- 100 gr. carne di vitello tagliata a piccoli cubi
- 1 costa di sedano tritata
- 2 carote tritate
- 400 gr. di cipolle tagliate a fette
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Acqua q.b.
- Un bicchiere di vino bianco
Procedimento:
Rosolare la carne con sedano e carote, una volta rosolata, sfumare con il vino bianco.
Successivamente aggiungere le cipolle, far cuocere 10 minuti a fuoco basso assieme alla carne e bagnare il tutto con acqua abbondante e lasciar sobbollire per un paio di ore circa in modo tale da far cuocere bene la cipolla ma allo stesso tempo farla rimanere consistente.
Aggiustare di sale e pepe. Una volta pronto il sugo, calare la pasta. Una volta cotta mantecarla per bene con il sugo e servire.
Agriturismo Le Fontanelle
Via Salomoni Acquasanta
Pontelatone (Ce)
Tel. 0823 659263 – 347 2926204 – 347 7105566
Visita il sito web dell’Agriturismo Le Fontanelle
Siamo tornati a distanza di tempo in un posticino recensito in passato e che ci aveva davvero conquistato: Maialumeria. Era troppo forte il desidierio di riassaporare i loro salumi e la loro proposta gastronomica.
Siamo a Mugnano del Cardinale, zona del baianese. Arrivare qui è davvero facile, infatti il casello di Baiano della A-16 dista solo un paio di km dal locale. Parcheggiamo senza problemi a pochi metri dal locale e ci accomodiamo.
Il locale è dedicato a sua maestà il maiale, ed è sicuramente un'idea accattivante e simpatica.
Sua maestà il maiale
Maialumeria regala la stessa piacevole sensazione della prima volta: oltre 100 coperti, uno spazio importante, predomina il legno, molto bello la sorta di privè all’ingresso separato dal resto del locale solo da alcune vetrate, un tavolo concepito per la degustazione di vini, salumi e formaggi. C’è una bellissima cucina a vista, un imponente bancone di salumi e formaggi. Ma l’ambiente più caratteristico è sicuramente una stanza con mattoncini alle pareti per la stagionatura e l’affinamento di prosciutti e culatelli. Entrando il profumo è inebriante, intenso. Osservare voluttuosi prosciutti, accattivanti culatelli e salumi appesi in bella mostra è davvero un bel vedere.
Stanza per affinamento e la stagionatura di prosciutti e culatelli
Maialumeria è un punto di riferimento per chi ama i buoni salumi, i formaggi di qualità, qui si possono degustare e acquistare prodotti: un po’ bistrot, un po’ market quindi . Qui puoi fare spesa di eccellenze, dalla pasta, alle conserve, dai prodotti biologici ai vini (tantissime le etichette presenti), dalle marmellate all’olio, dai legumi all’aceto. Insomma c’è un mondo da scoprire. E’ un vero e proprio bengodi per chi ama la qualità di prodotti e materie prime. Dietro il progetto di Maialumeria c’è la storia imprenditoriale della famiglia Schettino, sono da anni produttori di salumi di ottima fattura.
Perla di saggezza
Diamo un’occhiata al menù, ci sono 4 proposte di antipasti e 3 di montanarine servite sempre tra gli antipasti, e poi una variegata offerta di taglieri di salumi e formaggi con salumi italiani ed esteri selezionati e in alcuni casi di gran pregio: di razza casertana, l’Iberico e il raro Mangalica ungherese (solo per citarne alcuni). E ancora i primi (sono sei i piatti proposti) e chiaramente la carne, vera grande protagonista. Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico, sarà lui il nostro sicero compagno di viaggio per la cena. Prima dell’antipasto ci servono uno stuzzicante entrèe: bignè crema di formaggio, rapa rossa e noci.
Entrèe
Diamo il via alle danze, ordiniamo una porzione di montanarine con straccetti di bufala e alici di Cetara. Spettacolari, il fritto asciutto, non unto, fantastica la morbidezza degli straccetti di bufala a stemperare la nota sapida delle alici.
Montanarine
>Non possiamo esimerci dall'ordinare un tagliere, optiamo per un tagliere con Parma 24 mesi, culatello, pancetta arrotolata, coppa, salame. Eccellente la qualità dei salumi, buonissimo il Parma, commovente il culatello. Saporito e accattivante il salame (attenzione crea dipendenza tanto che è buono).
Tagliere di salumi
Prendiamo anche una piccola degustazione di formaggi: toma, Moliterno, pecorino Sardo e Stilton di Nottingham erborinato con confettura di fichi e miele. Un tripudio di sapori, nota di merito per il Moliterno (ho un debole per questo formaggio) e per il Nottingham, delizioso..
Degustazione di formaggi
La serata procede a meraviglia, stiamo scaldando i motori.. Vai con i primi..
Riprendo un piatto che adoro: la caciocavallo e pepe. Tagliolini Cavalier Cocco con caciocavallo podolico, pepe, mortadella IGP e granella di pistacchio. Delicati, ma sapidi allo stesso tempo, equilibrati con quel tocco di voluttà data dalla mortadella e la nota croccante della granella di pistacchio. Tanto buoni che volentieri avrei fatto il bis.
Tagliolini caciocavallo e pepe
Notevole è anche la carbonara fatta con gli spaghetti del Pastificio Gentile, guanciale di razza casertana e le uova di Paolo Parisi. Spettacolo …
Carbonara
Saremmo sazi ma un secondo in due decidiamo di prenderlo, la scelta cade sulla maialata ossia costata di maiale in cotoletta con panatura croccante su maionese di papaccelle. Fantastica la carne, cotta alla perfezione, nonostante il tipo di preparazione e il diametro generoso si mantiene morbida e succosa. Che buona la panatura e che abbinamento riuscito quello con la maionese di papaccelle !
La Maialata
Purtoppo data anche l’ora tarda non riusciamo a trovare spazio per il dolce ordiniamo due amari e il conto. Paghiamo per la nostra cena 76,00 euro in due. Rapporto qualità prezzo giusto se consideriamo la grande qualità degli ingredienti e delle proposte.
Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma come indirizzo sicuro. E’ un vero e proprio paradiso per chi ama carni, salumi e formaggi. Il locale poi è spettacolare. La creatura della famiglia Schettino veleggia alla grande grazie ad una proposta coerente e a una qualità sempre elevata di materie prime, prodotti e proposte. La cucina è di gran livello grazie all’abilità dello chef Antonio Masucci e alla sua brigata. Servizio impeccabile (nonostante il pienone del Sabato sera), giusti i tempi di attesa. Da non perdere, garantiamo noi dei Templari del Gusto.
Maialumeria
Corso Europa n. 4
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7268
Visita il sito web di Maialumeria
Siamo a San Marco dei Cavoti, un borgo dalla storia antichissima, situato quasi a 700 metri sul livello del mare, siamo nella zona del Fortore beneventano. La particolarità di San Marco è che è l’unico paese della Campania ad avere fondazione e origine provenzale.
San Marco dei Cavoti Bn Panorama dal Belvedere Grazionella Oggi Belvedere Mons Michele Marinella
San Marco dei Cavoti è conosciuto ai più come paese del torrone e a far nascere questa tradizione fu Innocenzo Borrillo che dopo importanti esperienze come garzone in alcune note pasticcerie di Napoli, nel 1891 tornato a San Marco, cominciò l’attività di pasticcere dedicandosi in particolare alla produzione di dolci e del torrone.
Innocenzo Borrillo inventò quello che negli anni è diventato un must, il torrone Baci, la specialità della casa: un croccantino squisito di mandorle e nocciole ricoperto di goloso e pregiato cioccolato fondente extrafine. Negli anni successivi la tradizione del torrone e del croccantino ha fatto proseliti. Oggi San Marco conta numerose interessanti realtà e importanti aziende che producono torrone, croccantini e bontà dolciarie ma tutto cominciò in quel lontano 1891.
Cav Innocenzo Borrillo - Una vera istituzione
Quel laboratorio di bontà è ancora qui a san Marco e nel tempo si è trasformato nella Premiata Fabbrica di torroni Innocenzo Borrillo conosciuta in Italia e anche all’Estero.
Oggi Siamo alla terza generazione, dopo il cavaliere Innocenzo Borrillo l’attività è passata al figlio Arturo e oggi al comando c’è il nipote, Innocenzo come il nonno, un uomo gentile, garbato e rigoroso, custode di una storia e di una tradizione incredibili. Capace di migliorare e incrementare il processo produttivo rispettando sempre la assoluta artigianalità del prodotto.
Confezione di Torroni Baci
Qui a San Marco dei Cavoti veniamo spesso in questo negozio-laboratorio che ha mantenuto tutto il suo fascino, che profuma di tradizione e dove tutto sembra raccontare una storia antica fatta di dolcezza, tenacia e passione. E’ davvero uno spettacolo entrare e immergersi nel passato, attendere nella Buvette il proprio turno, degustare e acquistare torroni, dolci, pasta reale e le meravigliose cassatine.
Innocenzo Borrillo Interno - Un fascino senza tempo
Innocenzo Borrillo è una tappa obbligata. Ci veniamo spesso in goloso e devoto “pellegrinaggio”.
Qui trovate oltre al buonissimo torrone, l’antica pasticceria napoletana, i sospiri, la buonissima pasta di mandorle e le inimitabili cassatine. Noi facciamo sempre scorta di torroni Baci, la specialità della casa, dei croccantini realizzati artigianalmente con mandorle e nocciole, ricoperti di cioccolato fondente extrafine: una bontà incredibile. Il segreto sta tutto nella scelta accurata degli ingredienti, dei prodotti e nella lavorazione manuale e artigianale. Nel paiolo di rame si fonde lo zucchero, che viene fatto caramellare e a cui si aggiunge la granella di mandorle e nocciole. Poi viene disposto su un tavolo, tagliato e si formano questi lingottini che sono ricoperti di goloso cioccolato fondente extrafine. Una lavorazione che conferisce ai Torroni baci un sapore unico, lo stesso di oltre un secolo fa.
Torroni Baci Dettaglio
Altra cosa che da anni ci ha conquistato è la mitica cassatina: sul fondo pan di Spagna all’interno finissima ricotta di latte vaccino lavorata abilmente con gocce di cioccolato e sopra una pasta di mandorle delicata. La cassatina è una carezza, morbida, voluttuosa, delicata. Crea dipendenza! E piace a tutti quelli che l’hanno scoperta e gustata.
Le cassatine di Innocenzo Borrillo
Venire qui significa immergersi nella storia, nella tradizione. La location è suggestiva e ci riporta indietro nel tempo. Oltre a torrone, torrone Baci e cassatine, qui tutto è strabuono, dai dolcetti, alla pasticceria. Trovate anche prodotti del territorio di piccole e valide aziende locali. Innocenzo Borrillo entra di diritto nella categoria degli indirizzi imperdibili. Eccellenza.
Innocenzo Borrillo
Via Roma, 64
San Marco dei Cavoti (Bn)
Tel. 0824 984060
Siamo tornati da Agape Ristorante a Sant’Agata de’ Goti, dopo la prima nostra visita eravamo curiosi di gustare qualcuna delle proposte del nuovo menù del bravissimo chef Gabriele Piscitelli. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio.
Siamo all’inizio di Via Roma nel centro storico di Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli e suggestivi d’Italia, un piccolo scrigno di tesori, tra arte, storia, cultura e una natura che da queste parti è stata davvero generosa. All’interno dello storico palazzo Viscardi c’è appunto Agape ristorante.
Agape Ristorante - Sant'Agata de' Goti (Bn)
Entriamo e avvertiamo la stessa meravigliosa sensazione della prima volta: all’ingresso una sorta di salottino o angolo relax, bellissimi i pavimenti antichi, le pareti bianche, i tavoli che sono veri e propri oggetti di design realizzati artigianalmente, antichi mobili (alcuni di gran pregio), in fondo una parte della cucina a vista. Nel complesso un ambiente raffinato, elegante ma che regala un senso di piacevole familiarità.
Agape Ristorante - Sant'Agata de Goti (Bn) - Particolare sala
Veniamo accolti con la consueta gentilezza e con grande professionalità dal personale e da Gianna Piscitelli, anima insieme al fratello Gabriele di questo piccolo tesoro di ristorante. Gianna oltre ad essere la padrona di casa è una sommelier di assoluto livello ed è molto brava a spiegare proprietà, caratteristiche de vari vini in carta e gli abbinamenti ideali.
Come al solito diamo un’occhiata al menù, (da notare come questo cambi stagionalmente in base alla reperibilità dei prodotti e delle materie prime). Ci sono quattro proposte di antipasti, quattro primi, cinque secondi oltre ai dessert. C’è anche l’opzione del menù degustazione, noi decidiamo di ordinare “a la carte”.
Su consiglio di Gianna abbiniamo un calice di prestige blanc della Masseria Frattasi, uno spumante extra-dry ottenuto da uva falangina, con un profumo intenso e un delizioso e persistente perlage. Davvero ottimo.
Prestige Blanc della Masseria Frattasi
Arrivano i grissini artigianali e i loro pani. Intanto ci servono un entrèe notevole: carpaccio di manzo con tre differenti emulsioni, una al limone, una all’arancia, l’altra alle rape rosse e germogli. Fantastico.
Entrèe
Ordiniamo due antipasti e accompagniamo il nostro pranzo con due calici di Artus Piedirosso Sannio DOC dell’azienda Mustilli. Giochiamo in casa quindi con un grande vino di Sant’Agata de’ Goti. Direi ottima scelta, un rosso delicato, intenso, molto fruttato con note di frutti rossi, tannino morbido ideale per il nostro pranzo che vedrà sia proposte di terra che di mare.
Artus di Mustilli
Dopo un po’ arriva il primo antipasto: uovo in purgatorio cotto a 65° con croccante di pomodoro e spuma di caprino. Assolutamente divino. Perfetto l’abbinamento con la spuma di caprino e interessante la componente croccante di questa sorta di cialda al pomodoro. Davvero un gran piatto.
Uovo in purgatorio con croccante di pomodoro e spuma di caprino
L’altro antipasto lo avevamo già provato la prima volta ma visto che ci era piaciuto lo abbiamo voluto gustare di nuovo: mozzarella di bufala DOP ripiena di tartare di gamberi imperiali, e nel piatto funghi shiitaki e una composta di pomodorini gialli.
Bufala campana DOP dal cuore di tartare di gamberi imperiali
La mozzarella subisce una leggera affumicatura ed molto bello è il momento in cui si alza la campana di vetro e arriva questo effluvio, inebriante. Poi una volta adagiata la mozzarella nel piatto il sapore è estasi pura. Complimenti.
Bufala campana DOP dal cuore di tartare di gamberi imperiali servita leggermente affumicata
Ordiniamo anche due primi: bucatini con broccoli e straccetti di maiale croccante. Li abbiamo trovati assolutamente divini. Perfetta la cottura della pasta, bellissima la combinazione dei broccoli e degli straccetti di maiale (tra l’altro morbidissimi).
Bucatini broccoli e straccetti di maiale croccante
L’altro piatto sono dei tubettoni con provolone, cozze e spuma di cozze. Questo piatto mi ha emozionato, poesia nella sua studiata semplicità: un perfetto equilibrio di sapori, la giusta sapidità delle cozze che ben si associa alla spuma di provolone.
Tubettoni con provolone e cozze
Il nostro pranzo procede davvero alla grande. Di tanto in Gianna passa a trovarci per controllare che tutto vada per il meglio. Intanto ordiniamo un secondo in due e la scelta ricade su un filetto di tonno marinato in succo di arancia con scarola liquida e funghi porcini. Parto dal tonno, di qualità eccelsa, morbido, profumato, perfetta e delicata la marinatura effettuata nel succo di arancia. Bella la nota amarognola della scarola e il contrasto con il sapore deciso dei porcini. Anche questo un grande piatto. Chapeau.
Filetto di tonno marinato in succo di arancia con scarola liquida
Prima del dolce ci servono un graditissimo pre-dessert: un fresco e goloso bon bon al cioccolato fondente con ripieno di mango e frutto della passione.
Bon bon al mango frutto della passione e cioccolato fondente
Scegliamo un dolce in due: un cake alle noci con cremoso al mandarino e composta di fichi. Una proposta di stagione quindi. Delizioso il cake alle noci.
Cake alle noci con cremoso al mandarino e composta di fichi
Accompagniamo il dolce con due calici di Moscato di Baselice della Masseria Frattasi. Adoro questo passito barricato, di un bel colore giallo, profumi di frutta matura e una bella nota minerale. Un passito che nasce nel Fortore beneventano a Baselice.
Passito di Baselice della Masseria Frattasi
Paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due. Assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo, in relazione alla qualità e al livello della proposta gastronomica.
Se la prima volta Agape Ristorante ci aveva sorpreso adesso conferma appieno la nostra prima impressione. Questo tipo di ristorante mancava in zona. Lo chef Gabriele Piscitelli si conferma talento purissimo, mostrando grande preparazione, grande perizia, tecnica e soprattutto grande passione. I suoi piatti sono studiati nei minimi dettagli, originali gli abbinamenti con un sapiente uso dei prodotti stagionali e del territorio. La sua è una cucina che regala emozioni. Gianna in sala è superba, garbata, professionale e valida sommelier saprà accompagnarvi, coccolarvi e consigliare il vino giusto da accompagnare ai piatti che avete scelto. Il resto lo fa la location davvero suggestiva, la magia di una dimora storica come Palazzo Viscardi e la bellezza del centro storico di Sant’Agata de’ Goti parlano da soli. Se non vi accontentate di pranzare o cenare ma cercate emozioni fate un salto qui. Garantiamo noi.
Agape Ristorante
Via Roma – Piazza Ludovico Viscardi
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 338 296 1502
Visita la pagina Fb di Agape Ristorante
Ecco un meraviglioso primo piatto della bravissima chef Giusy Di Castiglia, è un’interpretazione della chef, un’idea semplice che richiama i ricordi dell’infanzia. Proviamo a farlo a casa..
Ingredienti per 3 Persone:
- 250 gr. pasta Mista “pastificio Artigianale”
- 1 kg di pomodori pelati (FrancaTerra)
- 2 spicchi d aglio
- Basilico fresco
- 30 gr. di olio Evo
- 1 Melanzana grande o due medie
- 250 ml. panna da cucina
- 100 gr. di cacioricotta
- Brodo vegetale q.b.
- Olio semi q.b.
- Sale
- Pepe nero
Procedimento:
Passare al passaverdura i pomodori pelati, nel frattempo in una padella far soffriggere olio e aglio in camicia che in seguito dovrà essere tolto, far rosolare e aggiungere il pomodoro con qualche foglia di basilico, coprire e far cuocere lentamente .
Intanto tagliare il cacioricotta a scaglie, in un pentolino far riscaldare la panna, quando inizierà a sobbollire, spegnere e aggiungere il cacioricotta mischiando per bene evitando che si possano formare grumi e versare il composto in un biberon da cucina.
Tagliare le melanzane avendo cura di non prendere troppa mollica e ricavarne dei cubetti che poi andranno fritti.
Mettere in caldo il brodo vegetale, calare la pasta mista all’interno del pomodoro e iniziare una cottura risottata utilizzando il brodo vegetale, aggiustare di sale e pepe, spegnere il fuoco quando la pasta sarà al dente e mantecare con olio extra vergine di oliva a crudo.
Adagiare la pasta su un piatto piano con la crema di cacioricotta creare una spirale sulla pasta, decorare il piatto con cubetti di melanzane e germogli ai basilico. Il piatto è pronto.
Siamo a San Paolo Bel Sito ad un tiro di schioppo da Nola, qui c’è un indirizzo che avevo segnato in agenda da un bel po’: Ghè Kalè. E’ il momento di andare a far loro visita. Ci fermiamo qui per pranzo, abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Arrivare è semplicissimo, parcheggiamo l’auto a pochi metri dalla struttura e ci accomodiamo.
La location è davvero suggestiva: una bella villa costruita negli anni 60 divenuta un piccolo tempio del buon gusto e dello charme grazie ad un prezioso e certosino lavoro dei proprietari e dell’architetto.
Una delle sale interne di Ghè Kalè
La villa ha un bel giardino, una limonaia dove immaginiamo con la bella stagione sia piacevolissimo pranzare o cenare. Il giardino in alcune cose ha un non so che di orientale e invita al relax.
C’è anche un bel terrazzo. Dalla villa si ammira Castel Cicala, il castello che come un guardiano bonario e generoso ci guarda dall’alto quasi come a dirci: "Fermatevi e godetevi il tempo che scorre lento"...
Un angolo dell'interno
All’interno ci sono diversi ambienti, sale arredate con gusto e in stile moderno e minimalista, c’è poi una bella cucina a vista e in giro tanti oggetti di design e alle pareti tanti richiami alla tradizione partenopea in una chiave però moderna e contemporanea.
Altro particolare di una sala di Ghe Kalè
Visto che è una bella giornata autunnale e la temperatura lo consente decidiamo di accomodarci ad un tavolo sul terrazzo. A fare gli onori di casa Federica Pollio che ci accoglie da par suo con gentilezza, sorriso e garbo.
Poco dopo facciamo conoscenza con Guido Bifulco, brillante imprenditore e proprietario insieme alla sua famiglia della struttura e del ristorante. La famiglia Bifulco capitanata dal mitico papà Gaetano opera da oltre vent’anni nel settore dell’ospitalità (il loro fiore all’occhiello è il rinomato Hotel Santa Brigida a Napoli). Questo già di per sè è una garanzia. Raramente abbiamo ricevuto un’accoglienza simile, e di fronte ad una ospitalità del genere non possiamo che dire: chapeau! Ma andiamo per gradi.
In cucina c’è lo chef Raffaele De Risi che passa a salutarci al tavolo, presentandoci le proposte in carta.
Noi decidiamo di optare per un pranzo con un menù di terra. Da bere due calici di aglianico e diamo il via alle danze. Arrivano il pane misto (fatto da loro), buonissimo, ci propongono di degustarlo con un olio Evo siciliano eccellente, quello di Tenute Arena. Un olio profumato, di un bel colore giallo paglierino con sentori di pomodoro ma anche di mandorla. Pane e olio, ricordi di infanzia e tanta nostalgia quando questa era la merenda che mi dava la nonna. Piacevole incipit.
Pane e olio Evo
Poi ci servono un delizioso entrèe: una zuppetta di salsiccia di maialino, fagioli cannellini e crostini di pane. Che buona …
Abbiamo ordinato due antipasti uguali, una pancia di maialino nero croccante con finocchi e anice stellato. Spettacolare la pancia, morbida, suadente. Particolare e sorprendente l’abbinamento con i finocchi. Davvero un gran piatto.
Pancia di maialino nero croccante con finocchi e anice stellato
Ci godiamo il nostro pranzo, godendoci anche un tiepido sole che ci fa da compagno di viaggio. L’atmosfera è rilassante, piacevole. Ma ecco i due primi.
Dei fusilloni di Gragnano con clorofilla di broccoli, guanciale e ricotta salata di Montella. Spettacolari, cottura perfetta della pasta, fantastico l’abbinamento dei broccoli con la nota leggermente sapida della ricotta il tutto esaltato dalla croccantezza del guanciale.
Fusilloni di Gragnano con clorofilla di broccoli guanciale e ricotta slata di Montella
Se i fusilloni ci hanno convinto con l’altro primo siamo davvero su livelli siderali. Meravigliosi i fazzoletti con ragù napoletano e cremoso di parmigiano. La pasta fatta a mano è ripiena della carne del ragù e sprigiona tutto il suo sapore. In pratica questa è una bella e riuscita rivisitazione in chiave creativa del tradizionale ragù. ‘O rraù, che nelle case di molti napoletani è il piatto delle feste.
Fazzoletti al ragù napoletano con cremoso al parmigiano
IL nostro pranzo scorre via piacevolmente, contribuisce anche la location che invita al relax e il bel sole autunnale che ci stringe in un caldo abbraccio. Mentre aspettiamo i secondi passano sia Federica, sia Guido Bifulco per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio. Non potrebbe che essere così.
Arrivano i secondi ! Ecco un maialino nero casertano con una purea di mela annurca e verza. Buono.
Maialino con purea di mela annurca e verza
E un controfiletto con cavolfiori, broccoletti saltati, barbabietola e salsa demi-glace. Eccellente.
Controfiletto con cavolfiori e broccoletti saltati barbabetola e salsa demi glace
Siamo davvero sazi ma non possiamo esimerci dal gustare anche un dolce. Sappiamo che qui sono speciali i dessert e allora ecco un tiramisù scomposto meringato. Una poesia, con il suo goloso ripieno di caffè…
Tiramisù scomposto meringato
A me è piaciuta molto una morbida rivisitazione della cheesecake all’uva. Delicata come una carezza. Davvero complimenti.
Cheesecake all'uva
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Ghè Kalè a San Paolo Bel Sito è un luogo di eccellenza. La location è curata, moderna e raffinata. Abbiamo trovato una cucina eseguita alla perfezione, lo chef Raffaele De Risi è un grande talento e lo esprime al meglio proponendo una cucina che è il giusto mix tra tradizione e originali spunti gourmet. Ad esempio la rivisitazione del ragù napoletano (nei fazzoletti fatti a mano ripieni della carne del ragù con cremoso di parmigiano) è stata una grande e piacevole sorpresa.
Le materie prime e i prodotti sono di assoluta qualità (molti arrivano dagli orti della struttura) e abbiamo ricevuto un'accoglienza senza pari. Questo è un indirizzo imperdibile che non può mancare sulla vostra agenda. Garantiamo noi.
Ghè Kalè
Via Tommaso Vitale n.35
San Paolo Bel Sito (Na)
Tel. 081 824 2897
Visita il sito web di Ghè Kalè
Queste belle giornate ci regalano dei fantastici abbinamenti... riusciamo ancora a trovare i peperoni che ci stanno per salutare in quanto non resisteranno ai primi geli e contemporaneamente troviamo già buone castagne... un po’ di ricotta ed ecco che lo chef Antonio Esposito della Grotta a Casalnuovo (Na) è riuscito a creare un piatto "povero" ma allo stesso tempo "ricco” di gusto. Lo chef ha scelto le taccole del pastificio artigianale sannita Artipasta, una pasta eccellente qui preparata con vellutata di peperoni gialli, “quenelle” di ricotta di pecora e sbriciolata di castagne. Ecco la ricetta per farle a casa...
Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr. Taccole "Artipasta"
- 2 peperoni gialli
- 200 gr. ricotta di pecora
- 5/6 castagne lesse
- Sale e pepe q.b.
- Cipolla q.b.
- Qualche fogliolina di basilico per guarnire
Procedimento:
Laviamo bene i peperoni, li tagliamo a tocchetti e li cuociamo a vapore per una decina di minuti, frulliamo il tutto con un filo di olio evo aggiustiamo di sale e pepe.
Intanto lessiamo la pasta, facciamo imbiondire un po’ di cipolla tritata con un filo di olio aggiungiamo la vellutata e mantechiamo la pasta. Serviamo su un piatto piano e con l'aiuto di due cucchiai formiamo una “quenelle” di ricotta, insaporiamo con le castagne lesse tritate e una fogliolina di basilico. Et voilà, il piatto è pronto!
La Grotta Osteria Vineria
Corso Umberto I n. 176
Casalnuovo (Na)
Tel. 081 522 47 18
Lo chef Danilo De Cristofaro del ristorante pizzeria Katakrì a Piedimonte Matese ci presenta un buonissimo primo piatto: sono dei ravioli di patate e baccalà con salsa allo zafferano, pomodori e olive taggiasche. Proviamo a farli a casa..
Ingredienti per 4 persone:
- Patate lesse 600 gr.
- Baccalà mantecato 200 gr.
- Pasta all’uovo 200 gr.
- Zafferano 3 gr.
- Olive taggiasche 50 gr.
- Pomodorini 50 gr.
- Olio 20 gr.
- Sale q.b.
- Peperoncino q.b.
- Burro 20 gr.
- Parmigiano 60 gr.
- Pesto 30 gr.
- Foglioline di basilico per guarnire
Procedimento:
Dopo aver impastato e lasciato riposare la pasta all’uovo, stenderla in modo omogeneo e coprire con pellicola, da parte miscelare 200 gr. di baccalà mantecato e 200 gr patate schiacciate.
Formare dei ravioli con la pasta all’uovo ed il ripieno di patate e baccalà, e riporre per qualche minuto in frigorifero!
In un recipiente andremo a frullare le restanti patate lesse, un po’ di acqua calda, sale, burro, olio extra vergine di oliva e parmigiano, fino ad ottenere un crema liscia e vellutata!
In una padella Iniziamo a comporre la salsa, aggiungiamo un goccio d’olio, i pomodorini tagliati a spicchi, peperoncino e le olive, dopo qualche secondo aggiungiamo la crema di patate, lo zafferano e i ravioli cotti in abbondante acqua salata!
Aggiustare di sale, pepe e pesto e servire con pomodoro disidratato e foglioline di basilico!
Ravioli dettaglio
KataKrì, ristorante, pizzeria
Via Vincenzo di Matteo
Piedimonte Matese (Ce)
Tel. 0823 150 34 88
Visita il sito web di KataKrì
Siamo ad Avellino, siamo venuti nel capoluogo irpino per mangiare pesce. No, non siamo impazziti, qui infatti c’è un indirizzo da non perdere se amate la cucina di mare, parliamo di Triglia Trattoria di Mare.
Triglia Avellino
Torniamo sempre volentieri da Triglia, ci piacciono le loro proposte di cucina ma anche l’atmosfera che si respira in questo locale “tematico”, un concept davvero innovativo ed accattivante che fa tendenza: una cucina di mare con pesce freschissimo e proposte gourmet che strizzano l’occhio alla creatività pur mantenendosi nel segno della tradizione irpina (grazie all’uso di molti prodotti del territorio).
Siamo in Via Cristoforo Colombo a pochi metri dal Bogart caffè, parcheggiamo l’auto a pochi passi dal locale. Entriamo, ci accoglie da par suo Lucio de Feo sempre gentile e garbato, ci accompagnano al nostro tavolo, siamo in due. Il locale all’interno è molto bello come ricordavamo, ci sono poco più di 40 coperti, si presenta moderno, contemporaneo, con una bellissima cucina a vista con la brigata all'opera (capitanata dal talentuoso chef Salvatore Tarantino). Nel complesso regala una sensazione piacevole, domina il bianco dei tavoli e delle sedute e poi i colori tipici dei ristoranti di mare ossia il blu, il verde . Bella l’idea delle lampade posizionate su ogni tavolo. Semplice ma d’effetto la mise en place.
Un angolo del locale
Il Deus ex machina di Triglia è il bravissimo chef Mirko Balzano a parer nostro uno degli chef di cucina gourmet migliori del panorama nazionale.
Diamo un’occhiata al menù che cambia in base alla stagionalità e alla disponibilità del pescato. Si può ordinare a la carte ma si può optare anche per un menù degustazione (a 50 euro bevande escluse).
Decidiamo di ordinare “a la carte”, intanto arriva il pane e da bere prendiamo una minerale e due calici di un interessante bianco: il Greco di Tufo DOCG di Vadiaperti. Un bel vino bianco secco ma che denota un’ottima freschezza e persistenza e sentori di frutta matura ed erbe aromatiche. Bella e spiccata la nota minerale. Un bianco del territorio irpino ideale per accompagnare la nostra cena
Greco di Tufo di Vadiaperti
Arriva un graditissimo entrée: una montanarina con ragù di mare. Divina
Montanarina con ragù di mare
Cominciano le danze, ordiniamo due antipasti denominati Triglia, cinque portate di mare di grande interesse. Nel dettaglio c’è polpo con rapa rossa e maionese di polpo. Ottimo incipit e delizioso l’abbinamentocon rapa e la mayo di polpo…
Polpo rapa rossa e maionese di polpo
Polpettina di totani con sfoglia di papaccelle. Buonissima con un perfetto equilibrio di sapori ….
Polpetta di totani con sfoglia di papaccelle
Poi una chicca: sgombro nella rete di maiale (a mo’ di salsiccia) affumicato all’alloro. Spettacolo puro…
Sgombro nella rete di maiale affumicato allalloro
Belli da vedere e gustosissimi i panini al vapore con salsiccia di tonno con provola e peperoni. Una sorta di sandwich di mare da leccarsi i baffi.
Panino al vapore con provola peperoni e salsiccia di tonno
A chiudere l’antipasto una commovente parmigiana di triglia con crema di melanzana marinata e pomodoro confit. Delicata, equilibrata, sorprendente …
Parmigiana di triglia con crema di melanzana marinata e pomodoro confit
L’antipasto Triglia ci ha sorpreso in positivo. L’abbiamo trovato davvero notevole, con piatti molto ben concepiti, presentati in modo impeccabile.
Dopo un po’ di piacevole attesa è il momento dei primi ecco uno dei “must” di Triglia, uno dei primi piatti che riscuotono maggior successo (infatti difficilmente esce dalla carta): pasta patate, provola e seppia. Assolutamente sorprendente, buonissima. Da sola questa pasta e patate merita la visita. Perfetta la cottura della pasta, un giusto equilibrio di sapori, la dolcezza avvolgente della provola, la seppia con la sua nota leggermente sapida. Un piatto davvero top!
Pasta patate provola e seppia
Non da meno l’altro primo: spaghetti alla chitarra ai lupini di mare. Erano mesi che non mangiavo un piatto di spaghetti così. Gustosi, sapientemente eseguiti con questa cremosità suadente. Semplicemente perfetto!
Spaghetti alla chitarra con lupini di mare
Prendiamo anche un secondo in due: spiedino di mare con insalatina mista. Anche con questa proposta hanno fatto centro. Gustoso nella sua semplicità merito anche di una materia prima davvero eccellente.
Spiedino di mare
Lucio de Feo ci offre un dolcetto: due bignè cn crema pasticcera al limone. Meravigliosi.
Dessert
Prendiamo un caffè, un limoncello e chiediamo il conto: paghiamo 50 euro a testa. Rapporto qualità prezzo corretto e per certi versi sorprendente se consideriamo la qualità della proposta di cucina, e la materia prima freschissima.
Facciamo i complimenti allo chef Salvatore Tarantino, davvero bravo e alla giovanissima brigata di cucina. E chiaramente a Mirko Balzano, in lui talento e passione si fondono, un vero vulcano di idee.
Triglia Trattoria di mare rappresenta un piccolo gioiello in Irpinia, qui trovate un locale giovane, moderno, raffinato nella sua civettuola semplicità. La cucina poi è eccellente, una cucina di mare di livello. La materia prima è scelta con cura ed attenzione maniacale, i fornitori sono selezionati con cura, i piatti sono concepiti e preparati con estro e creatività, unendo il mare ai buoni prodotti irpini. Il personale è gentile, professionale, preparato e mai invadente. Buona la carta dei vini con etichette anche di piccole realtà (ma di elevata qualità). Rapporto qualità - prezzo corretto. Cosa volete di più? Ah....la firma è dello chef Mirko Balzano. Garanzia!
Triglia Trattoria di Mare
Via Cristoforo Colombo n. 33
Avellino
Tel. 0825 702123
Accetta carte di credito: SI
Prezzo Medio
Visita la pagina facebook di Triglia Trattoria di Mare
Ebbene si, siamo tornati a Sperone all’Hosteria Le Gourmet, per noi ormai è una piacevole abitudine. Di tanto in tanto torniamo a trovare l’oste “cacciatore di bontà” Peppino Caramiello per degustare i nuovi menù dello chef Marco del Giudice, talento purissimo capace di valorizzare alla grande prodotti e materie prime.
Mancavamo da un po’ ma la voglia di gustare le nuove proposte dell’Osteria era troppo forte.
La prima cosa che ci piace molto dell’Hosteria Le Gourmet, una volta arrivati, è la sensazione di calda accoglienza che si respira qui: palazzo antico di inizi 900, tre sale (una per la degustazione), due bei camini. Qui d’Inverno col fuoco acceso l’atmosfera è davvero magica. E poi una volta accomodati al vostro tavolo dimenticate telefonini, orologi e assaporate il tempo che scorre lento come un buon calice di vino.
Ci accoglie in maniera gentile l’oste Peppino. La formula è sempre la stessa, non c’è menù alla carta (perche si può dire che le proposte cambiano settimanalmente in base alla stagionalità e reperibilità dei prodotti). Peppino ci illustra il menù: due proposte di antipasti: tagliere di salumi e formaggi e i caldi (4 proposte di carne, pesce e verdure di stagione), 4 primi, 4 secondi e 3 dessert (formula vincente non si cambia). Questo è un altro plus dell’Osteria: le proposte cambiano spesso questo perché lo chef lavora i prodotti e le materie prime selezionate e scelte insieme a Peppino.
Da bere prendiamo una minerale e un buon aglianico irpino. Prendiamo due antipasti dell’osteria. Intanto arriva un interessante benvenuto: un calice di prosecco una tartelletta mantecato di baccalà e polvere di peperone crusco (eccezionale) e sedano al lampone con maionese di rafano (sorprendente quanto buono).
Entrée
Ecco gli antipasti: un commovente involtino di verza ripieno di mortadella e caciocavallo, gustosissimo, giustamente sapido con un non so che di voluttuoso.
Involtini di verza ripieni di mortadella e caciocavallo
Un filetto di pesce lampuga con zucchine e crema alle alici. Lo abbiamo trovato meraviglioso, equilibrato, il sapore del pesce che ben si armonizzava con le zucchine e la nota forte della crema alle acciughe.
Lampuga con zucchine e crema di alici
Poi un assaggio di un classico: totani e patate serviti in modo originale in un piccolo “boccacciello”. Non avete idea del profumo inebriante quando lo apri … Davvero buoni …
Totani e patate
Per terminare il giro di antipasti un piatto della tradizione contadina locale: sausicchione (la salsiccia irpina) al sugo con la polenta. Un sapore inebriante, e un sugo che ci ha costretto ad una piccola scarpetta.
Salsiccia irpina al sugo con polenta
Gli antipasti ci sono piaciuti molto, come sempre le proposte sono studiate e presentate in modo originale. Decidiamo di ordinare due primi: dei bottoni ripieni di funghi porcini e zucca serviti in brodo di faraona. Uno spettacolo.
Bottoni ripieni ai funghi porcini e zucca in brodo di faraona
Ma non è da meno l’altro primo, un risotto cacio e pepe lunfo con le cozze a cui mancava solo la parola. Semplicemente perfetto. Mantecato come si deve, cremoso, equilibrato e giustamente sapido. Un piatto meraviglioso, da ricordare.
Risotto cacio e pepe lungo con cozze
L’oste Peppino di tanto in tanto passa a sincerarsi che tutto stia andando bene. Non potevamo esimerci dall’assaggiare anche i secondi e allora spazio a un petto di faraona (paesana) con indivia e maionese di rafano. Spettacolare..
Petto di faraona con indivia e maionese di rafano
E maialino con crema di mela e cipollotto. Delicato, profumato, con la carne di maiale morbidissima grazie alla cottura a bassa temperatura. Un secondo da Champions League !
Maialino con cipollotto e salsa alla mela
Come contorno due porzioni di chips di patate tagliate al momento. Buone anche queste.
Chips
Siamo pieni ma decidiamo di chiudere in bellezza. Del resto si dice “dulcis in fundo”, per cui …. Un dolce da dividerci: ecco una proposta di stagione, prettamente autunnale, quali sono due dei frutti di questo periodo? Castagne e cachi e allora un cremoso di castagne con una confettura di cachi e spuma di cioccolato bianco. Degna chiusura di un grande pranzo.
Dessert
Ad accompagnare il dolce un caffè e un amaro siciliano al limone. Costo del pranzo 75 euro in due. Buono il rapporto qualità – prezzo.
Per noi l’Hosteria Le Gourmet a Sperone rappresenta una certezza. Sono anni che veniamo qui e non ci ha mai deluso. Peppino Caramiello è sempre alla ricerca di materie prime, prodotti di stagione e cerca di premiare anche piccoli produttori locali e irpini che fanno qualità. Lo chef Marco del Giudice è un grande talento, riesce a valorizzare questi prodotti con una cucina che presenta tecnica, perizia e amore, una cucina che parte dalla tradizione (sempre presente qui in Osteria) ma offre anche interesanti spunti creativi e novità. L’atmosfera è gradevole e conviviale, il servizio discreto e preciso. Buono il rapporto qualità – prezzo. Cosa volere di più?
Fate un salto da Peppino e ci darete ragione. Parola dei Templari del Gusto!
Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone ( Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina Fb dell’Hosteria Le Gourmet