Campania

E’ sempre una buona idea tornare da Bacalajuò ad Acerra. Questa osteria “contemporanea” si trova a pochi passi dal maestoso Castello Baronale. Qui trovi una cucina che esalta il baccalà con proposte convincenti e una materia prima d’eccellenza lavorata a regola d’arte. Ricordavamo ancora con nostalgia la nostra ultima visita qui, siamo ritornati per gustare di nuovo i loro piatti, ovviamente tutti con un comune denominatore: sua maestà il baccalà. Altra cosa che ci faceva piacere era tornare per salutare Luigi Esposito il patron di Bacalajuò, erede di una famiglia che da oltre quattro generazioni importa direttamente e lavora stoccafisso e baccalà. La storia della famiglia Esposito e del baccalà comincia proprio ad Acerra quando nonno Luigi decise di fermarsi perché ebbe modo si testare le caratteristiche uniche dell’acqua della zona con cui riusciva a rigenerare in modo perfetto lo stoccafisso e a dissalare in perfettamente il baccalà. La storia va avanti e continua grazie a Luigi che si proietta nel futuro senza mai dimenticare le radici e la tradizione. Siamo nella parte antica di Acerra, in Piazza Castello. Anni fa qui c’era la Vinoteca Esposito che nel tempo si è trasformata in una moderna osteria che esalta il baccalà in ogni sua declinazione. Ecco Bacalajuò.

Bacalajuò Insegna esterna
Bacalajuò. Acerra - Insegna esterna

Luigi Esposito ci accoglie da par suo, sorridente, appassionato. Ci accomodiamo e mentre decidiamo cosa gustare ci servono il pane (piccolo spoiler, servirà dopo per la scarpetta) e un graditissimo entreé: un plumcake alle verdure davvero ottimo. Soffice e gustoso, mi sembra di sentirne ancora il profumo…

Plumcake alle verdure
Plumcake alle verdure

Intanto ordiniamo da bere una minerale e una bottiglia di Primula Rosa di Cantine Barone (azienda vitivinicola cilentana con sede a Rutino). Il Primula Rosa è un rosato a cui sono affezionato e che mi ha colpito sin dalla prima volta in cui l’ho provato. Di un bel colore rosa chiaro, con importanti note floreali, sentori di frutta, questo vino è ottenuto da uve aglianico del Cilento in purezza e si presenta morbido ed equilibrato. Sarà un ottimo compagno di viaggio per la nostra cena a base di baccalà…

Primula Rosa di Cantine Barone
Rosato Primula Rosa di Cantine Barone

Cominciamo con uno dei must di Bacalajuò, piatto meraviglioso: il carpaccio di baccalà, fatto con olive tonde Nocellara del Belice, pomodoro San Marzano essiccato, alici di Sciacca sfilettate a mano, e ovviamente baccalà. Questo carpaccio è una poesia, una sorta di “sashimi napoletano”, fresco, perfettamente equilibrato con un baccalà lavorato con cura e amore e tagliato con il diametro giusto capace di regalare emozione ad ogni morso. Questo piatto anche da solo vale la visita da Bacalajuò.

Carpaccio di baccalà di Bacalajuò
Carpaccio di baccalà di Bacalajuò

Con la Papaccella ripiena siamo nella più pura tradizione. Piatto che rassicura e sa di casa. Abbiamo la papaccella (non sottaceto) cotta al forno ripiena di mollica di pane contadino, spezie, baccalà, polvere di olive nere itrane e origano. 

Papaccella ripiena di pane contadino spezie baccalà polvere di olive nere itrane e origano
Papaccella ripiena

Le linguine alla Don Gaetano sono un inno alla gioia. Piatto di cui siamo innamorati, un riuscitissimo gioco di consistenze, caldo – freddo e un gusto inimitabile. Fatte con olive nere, capperi, olio Evo, pomodori essiccati, sale, pepe, zest di limone, prezzemolo e ovviamente baccalà a listarelle, le linguine alla Don Gaetano è un piatto cult di Bacalajuò.

Linguine alla Don Gaetano
Linguine alla Don Gaetano di Bacalajuò

Con le linguine in cassuola invece accontentiamo il palato dei puristi della tradizione. Sapore deciso, intenso e godurioso: pomodoro, olive nere, olio Evo, capperi, prezzemolo, tocchetti di baccalà in cassuola. Qui la scarpetta è un imprescindibile dovere morale.....

Le linguine in cassuola
Le linguine in cassuola

Non poteva mancare il fritto di mussillo di baccalà con le papaccelle. Eccezionale, saporito con un fritto leggero, non unto. 

Fritto di mussillo di baccalà con papacelle
Fritto di mussillo di baccalà con papacelle

Il baccalà in oliocottura con verdutine grigliate è stata una rivelazione. Il baccalà cotto così è quasi una “marmellata”, si scioglie letteralmente in bocca rilasciando un sapore unico ed intenso...

Baccalà in oliocottura con verdurine grigliate
Baccalà in oliocottura con verdurine grigliate

Saltiamo il dessert ma ci concediamo un paio di giri di amari e degustiamo il nocillo Dianara, dal progetto di Mariella Tortora che ha creato una linea di liquori e distillati di eccellenza che esaltano il territorio, i suoi prodotti e la tradizione. Il nocillo Dianara è davvero notevole. Da provare. Paghiamo per la nostra cena da Bacalajuò poco più di 50 euro a persona. Abbiamo trovato coerente e corretto il rapporto qualità – prezzo.

Bacalajuò è una garanzia. Chi ama il baccalà qui troverà di che divertirsi. Piacevole ed informale è l’atmosfera che si respira in questa moderna osteria che guarda al futuro ma con solide radici legate alla tradizione più pura. Bacalajuò si trova a pochi passi dal Castello Baronale di Acerra e rappresenta l’evoluzione della tradizione della famiglia Esposito, che da oltre quattro generazioni ha legato il suo nome alla importazione, lavorazione e commercializzazione di baccalà e stoccafisso. Luigi Esposito è il patron, appassionato, preparato, saprà guidarti alla scoperta delle proposte in carta, dei fuori menù e saprà consigliarti i migliori abbinamenti con il vino. La carta dei vini è ben strutturata e calibrata. Il servizio è veloce ed informale. Il carpaccio di baccalà è poesia, tra i primi non perderti l’iconica Linguina alla Don Gaetano, e se sei un purista le linguine in cassuola ti commuoveranno. Da standing ovation il fritto di mussillo con papaccelle ed il baccalà in oliocottura. Bacalajuò ad Acerra si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Imperdibile e come dice Luigi Esposito, grazie “siempre” ed alla prossima ….



Bacalajuò
Via Nazario Sauro n.6
Acerra (Na)
Tel. 366 7180590
Visita la pagina Fb di Bacalajuò

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Siamo tornati a distanza di qualche tempo da Raraterra. La nostra precedente esperienza ci aveva lasciato ricordi meravigliosi, rieccoci quindi per provare ancora le loro proposte di cucina. Siamo a Frattamaggiore, in zona centrale, precisamente in Via Pezzullo.

Raraterra Frattamaggione Linsegna esterna
Raraterra. Frattamaggione - Insegna esterna

Raraterra si trova in un edificio dove un tempo c’era un antico canapificio. La location è davvero suggestiva e regala emozione. Ogni dettaglio è studiato alla perfezione, tutto l’ambiente esalta il concetto di ospitalità. Anche l’impatto visivo è notevole, ci sono due sale, una luminosissima con una vetrata che dà sul curato e attrezzato giardino (incantevole location dove pranzare o cenare durante la bella stagione). All’interno tutto sembra avvolgere l’ospite: i colori caldi ma vividi, il legno, i mattoncini a vista, il camino nella prima sala, i divani lungo il perimetro delle pareti e le sedie di design in legno, le candele. L’insieme è davvero piacevole e regala una sensazione di raffinatezza e di familiarità.

Dettaglio Sala interna
Dettaglio Sala interna

Ci accomodiamo al nostro tavolo (prenotato per tempo) e come sempre diamo uno sguardo al menù. C’è la possibilità di optare per il menù degustazione (6 portate al costo di 55 euro a persona). Poi ci sono i salumi e i formaggi (mortadella alla brace con zest di limone e pesto di pistacchi, selezione di jamon iberico e selezione di formaggi), nove proposte di antipasti, alcune intrigano non poco come la vellutata di patate con salsicce, funghi chiodini e fonduta di caciocavallo, la zeppola di baccalà con salsa di papaccella e polvere di olive nere, il big peperone ripieno e la pizza di scarole con stracciata di bufala, acciughe e pomodorini. Poi ci sono cinque proposte di primi, sei secondi e i dessert. Arrivano i loro pani e grissini (davvero ottimi).

I pani e i grissini
I pani e i grissini

Cominciamo ordinando da bere una minerale e una bottiglia di vino: Tramari Rosè di Primitivo Salento Igp di San Marzano vini. Questo vino dal colore rosa tenue, ottenuto da une Primitivo in purezza presenta una chiara nota floreale, sentori di frutti rossi. Ottima personalità e freschezza per questo rosato che accompagnerà il nostro pranzo.

Tramari Rosé di Primitivo di San Marzano
Tramari Rosé di Primitivo di San Marzano vini

Ecco un graditissimo entreé dello chef: una deliziosa polpetta di caprino e friarielli con mayo e salsa di soia.

Entreè
Entreè

Si comincia con una zeppola di baccalà delicata e leggera come una carezza con una deliziosa salsa alla papaccella e polvere di olive nere. Baccalà e papaccella è un matrimonio d’amore, e in questa proposta l’abbinamento viene esaltato ….

zeppola di baccalà
Zeppola di baccalà

Che dire della pizza di scarole con stracciata di bufala, pomodoro e acciughe? Friabile, profumata, goduriosa.

Pizza di scarole con stracciata di bufala acciughe e pomodorini
Pizza di scarole con stracciata di bufala, acciughe e pomodorini

Chiudiamo il nostro giro di antipasti con un sorprendente gâteau di patate e friarielli con baccalà mantecato.

Gateux di patate e friarielli con baccalà mantecato
Gâteau di patate e friarielli con baccalà mantecato

Il nostro pranzo da Raraterra procede alla grande, l’atmosfera è piacevole e rilassante. Intanto arrivano i primi che abbiamo ordinato. I mezzanelli con crema di tre pomodori, lardo di maialino e pecorino è uno dei piatti da sempre presente in carta e amatissimo dagli ospiti di Raraterra. La cottura dei mezzanelli è perfetta. La “crema” di pomodori arricchita dal lardo di maialino è suadente e voluttuosa. In pratica è una versione originale e ricca della tradizionale lardiata. Piatto da non perdere…

Mezzanelli con crema ai tre pomodori lardo di maialino e pecorino
Mezzanelli con crema ai tre pomodori, lardo di maialino e pecorino

L’altro primo piatto che abbiamo degustato è a dir poco sorprendente: linguine con gamberi e carciofi arrosto. Avvolgenti queste linguine, un connubio di mare e terra che conquista grazie ad un equilibrio ben studiato.

Linguine con gamberi e carciofi arrosto
Linguine con gamberi e carciofi arrosto

I primi ci hanno deliziato. Prendiamo anche un secondo in due. Scelgo lo stracotto al Barolo con purea di zucca e scaglie di caciocavallo. La carne si scioglieva letteralmente in bocca, perfetto e originale l’abbinamento con la purea di zucca e intrigante la nota sapida del caciocavallo.

Stracotto al barolo con purea di zucca e scaglie di caciocavallo
Stracotto al barolo con purea di zucca e scaglie di caciocavallo

Come contorno ecco delle patate al forno con cipolla e pomodoro.

Patate al forno con cipolle e pomodori
Patate al forno con cipolle e pomodori

Dulcis in fundo ecco che arriviamo al dolce. La bavarese al caramello salato e crumble alla vaniglia la scorsa volta ci aveva fatto innamorare. Decidiamo di gustarla di nuovo. Un dolce a dir poco spettacolare, un'esplosione di gusto e consistenze. Non a caso è uno dei più richiesti e amati dagli ospiti di Raraterra.

Bavarese al caramello salato e crumble alla vaniglia
Bavarese al caramello salato e crumble alla vaniglia

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco più di 65 euro a persona.

Raraterra è stata una fantastica conferma. Il locale è bellissimo, curato nei dettagli, raffinato ma allo stesso tempo regala piacevole sensazione di calda familiarità. La location è suggestiva, ogni particolare è studiato con cura, bellissima la luminosa sala che affaccia sul giardino. Le proposte di cucina sono davvero interessanti e sono legate alla grande tradizione gastronomica partenopea ma presentate in chiave contemporanea. La zeppola di baccalà è una carezza, i mezzanelli con crema di tre pomodori, lardo di maialino nero e pecorino anche da soli valgono la visita. Emozionanti le linguine con gamberi e carciofi arrostiti. Il brasato è morbido e resta nella memoria. Da Oscar la bavarese al caramello salato e crumble alla vaniglia. Curata e fornita la carta dei vini. Nota di merito anche per il personale di sala, professionale, veloce e gentile. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato al contesto e alla qualità della proposta gastronomica. Raraterra a Frattamaggiore si conferma alla grande nella nostra guida sul web di quelli che sono i migliori indirizzi. Un vero gioiello da non perdere. Garantiamo noi.

 

 

Raraterra
Via Carmelo Pezzullo, n.18
Frattamaggiore (Na)
Tel. 333 255 90 26
Visita il sito web di Raraterra

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Siamo tornati ad Acerra da Bacalajuò. Memore delle meravigliose esperienze passate, avevo voglia di gustare di nuovo le loro proposte (ovviamente a base di sua maestà il baccalà). Avevo voglia anche di passare a salutare il patron Luigi Esposito, degno erede di una famiglia che da quattro generazioni importa direttamente e lavora stoccafisso e baccalà. La storia ebbe inizio proprio qui ad Acerra quando nonno Luigi si stabilì perché scoprì le fantastiche caratteristiche dell’acqua della zona con la quale poteva rigenerare in modo egregio lo stocco e far perdere il sale in eccesso al baccalà. Da quel momento sono passati tanti anni. La storia continua grazie a Luigi che rappresenta la quarta generazione che guarda al futuro con rinnovato ottimismo e voglia di proporre sempre il meglio senza mai venir meno alle tradizioni. Siamo nel centro storico di Acerra, in Piazza Castello. Qui un tempo c’era la Vinoteca Esposito che negli anni si è trasformata in una fantastica osteria che celebra il baccalà, appunto: Bacalajuò.

Bacalajuò Insegna esterna
Bacalajuò - Insegna esterna

Ci accoglie Luigi Esposito, sorridente ed affabile come sempre, appassionato e legato al suo lavoro, Luigi è perfetto padrone di casa. Diamo un'occhiata al menù. Le proposte in carta comprendono cinque antipasti, cinque primi, otto secondi, più qualche fuori menù e ovviamente qualche dessert. Mentre decidiamo il da farsi, ci servono il pane e un graditissimo entreé, un soffice e profumato plumcake alle verdure.

Plumcake alle verdure
Plumcake alle verdure

Da bere prendiamo una minerale e un vino che conosco bene il Primula Rosa di Cantine Barone (azienda vitivinicola cilentana). Questo vino è un rosato IGT di grande personalità ottenuto da uve aglianico in purezza. Bellissimo il colore: un bel rosa tenue, presenta note floreali e sentori fruttati. Un Rosato piacevole da bere ottimo compagno di viaggio per la nostra cena da Bacalajuò.

Primula Rosa di Cantine Barone
Primula Rosa di Cantine Barone

Si comincia con uno dei piatti “cult” di Bacalajuò: il carpaccio di baccalà con olive verdi del Belice, alici di Sciacca a pezzettini, pomodoro essiccato e olio Evo. Un piatto che è il biglietto da visita di Bacalajuò, protagonista è un signor baccalà lavorato con meticolosa cura e attenzione. Il carpaccio è spettacolare, e anche da solo vale la visita.

Carpaccio di Baccalà
Carpaccio di Baccalà

Continuiamo con dei fiori di zucca ripieni di mantecato di baccalà, ricotta di fuscella e zeste di limone a dare una piacevole nota fresca. Nel piatto anche gocce di crema di zucca e misticanza. Davvero ottimi e delicati...

Fiori di zucca ripieni di ricotta e mantecato di baccalà
Fiori di zucca ripieni di ricotta e mantecato di baccalà

Come primo non potevamo non prendere le nostre amate linguine alla Don Gaetano. Altro piatto iconico di Bacalajuò con capperi, olio Evo, olive nere, pomodori essiccati, sale, pepe, zest di limone, prezzemolo e ovviamente baccalà. Un piatto che adoro, per il suo equilibrio e il gioco di consistenze e di caldo - freddo ad ogni morso, decisamente da provare...

Linguine alla Don Gaetano
Bacalajuò. Acerra - Linguine alla Don Gaetano

E' il momento dei secondi. Siamo in quattro e prendiamo tre secondi diversi. Qui ci diamo alla pazza gioia, con un trionfo di baccalà e preparazioni. Si comincia con il fritto di mussillo di baccalà con papaccelle napoletane. Quando si dice la tradizione .... Nota di merito per il baccalà di qualità eccelsa e per il fritto asciutto e non unto. Quello tra le papaccelle ed il baccalà è un vero matrimonio d'amore...

Fritto di mussillo di baccalà con papaccelle
Bacalajuò. Acerra - Fritto di mussillo di baccalà con papaccelle

Che dire del baccalà con la Genovese? Poesia del territorio...Che profumo! Chissà come sono buoni e goduriosi magari i paccheri conditi con questa meraviglia (torneremo di sicuro a provarli).

Il baccalà con la genovese
Il baccalà con la Genovese

Chiudiamo il nostro giro di secondi con un'altra meraviglia: il baccalà in cassuola. Un piatto che crea dipendenza, baccalà con pomodorini, olive nere, capperi, pinoli, aglio, prezzemolo e origano. Qui la scarpetta diventa obbligatoria, anche perchè sarebbe impossibile resistere di fronte a questo sughetto invitante e profumato.

Il Baccalà in Cassuola
Il Baccalà in Cassuola

Nostro malgrado saltiamo il dessert. Siamo davvero pieni. Ci concediamo un giro di amari e di caffè e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da Bacalajuò 46 euro a testa. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato alla proposta gastronomica.

Bacalajuò è davvero Paradiso per chi ama il baccalà. Questa osteria contemporanea situata nel centro storico di Acerra proprio di fronte al Castello Baronale rappresenta un piccolo gioiello. L’atmosfera che si respira qui è di genuina convivialità: ci sono pochi tavoli, pareti in tufo, illuminazione studiata con luce calda. Luigi Esposito (il patron) è il valore aggiunto: appassionato, oserei dire innamorato del suo lavoro, preparato e sempre sorridente e vulcanico. Le proposte di cucina sono interessanti e partono da una materia prima di eccellenza: baccalà e stoccafisso sono di qualità eccelsa e lavorati in maniera egregia. Il menù segue il corso delle stagioni. Buona la carta dei vini. Il carpaccio di baccalà è il bigliettino da visita di Bacalajuò, il fiore di zucca ripieno di mantecato di baccalà e ricotta di fuscella è una piacevole carezza. Le linguine alla Don Gaetano con l’equilibrio dei sapori, la sapiente e studiata sapidità, il gioco di consistenze e il freddo – caldo al palato sono una vera poesia. Il fritto di mussillo con papaccelle è un inno alla tradizione. Super il baccalà con la genovese, da standing ovation il baccalà in cassuola con un sughetto paradisiaco. Ho trovato corretto il rapporto qualità - prezzo. Complimenti davvero. Bacalajuò ad Acerra si conferma sulla nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Da provare e riprovare. Garantiamo noi…

 

Bacalajuò
Via Nazario Sauro n.6
Acerra (Na)
Tel. 366 7180590
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Siamo nell'agro nolano a Cimitile, famosa tra le altre cose per le Basiliche Paleocristiane, sito archeologico di rilievo assoluto con edifici sacri di incommesurabile bellezza, i più antichi dei quali risalgono addirittura al IV secolo. A Cimitile sono tornato per fermarmi a pranzo da Bocca di Bacco. Era qualche anno che mancavo da qui. Sono tornato a trovare il patron Onofrio Dennetta e gustare la cucina dello chef. Da poco infatti è tornato alla base il talentuoso e bravo chef Stefano Borrelli. Ma andiamo per gradi. Il locale è come lo ricordavamo. L'interno è curato, intimo, gradevole volutamente minimal. L'arredo è sobrio ma di gusto. Belle le pareti in tufo ed essenziale ma curata anche la mise en place. Ci accoglie Onofrio Dennetta con la consueta gentilezza. Intanto diamo un'occhiata al menù. Ci sono gli antipasti, tre proposte di primi piatti, i secondi di carne al piatto e poi un trionfo di carne alla brace. Da anni Bocca di Bacco è un indirizzo rinomato e riconosciuto soprattutto per la qualità e la eccellenza della sua carne. In carta trovi di tutto dalla Marchigiana alla Lombata di Manza mora del Baltico, dalla Manzetta Prussiana alla Rubia Gallega, dalla Simmenthal Bavarese alla Charolaise, dalla Fassona Piemontese alla Picahna, solo per citarne qualcuna. Noi da bere ordiniamo una minerale e un aglianico dell'azienda agricola Torricino di Tufo, un rosso ottenuto da uve di aglianico in purezza, di un bel colore rosso intenso, con note speziate, quasi foreali e un bel tannino delicato e fine. Davvero un rosso campano interessante.

Aglianico dell'azienda agricola Torricino
Aglianico dell'azienda agricola Torricino 

Noi cominciamo ordinando un antipasto Finger Bacco Deluxe. Un antipasto che vede insieme delle proposte finger dello chef Stefano Borrelli: una buonissima quiche di salsiccia e friarielli con una crema di funghi porcini, un pecorino in crosta di guanciale con semi di papavero con crema di mozzarella di bufala, una quenelle di riso venere e pesto di pistacchi e una frittatina di pasta con ragù di cinghiale e filamenti di peperoncino. L'antipasto finger deluxe è stuzzicante e creativo, nota di merito in particolare per la quiche di salsiccia friarielli, per la paradisiaca frittatina al ragù di cinghiale.

Finger Bacco Deluxe
Finger Bacco Deluxe

E che dire della parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano con gocce di pesto bio? Semplicemente deliziosa.

Parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano
Parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano

Come primi ci concediamo dei bucatini alla carbonara. La carbonara è bella cremosa e profumata e decisamente generosa.

Bucatini alla Carbonara
Bucatini alla Carbonara

E poi scelgo uno dei piatti forti dello chef Stefano Borrelli, che ricordavo e che tempo addietro mi aveva colpito: i fagottini con gorgonzola e noci, a dir poco meravigliosi. Un primo piatto che anche da solo vale la visita.

Torretta di fagottini gorgonzola e noci
Torretta di fagottini gorgonzola e noci

Gustiamo anche un secondo in due: american steak di suino nero lucano aromatizzato con venti spezie. Ho apprezzato tantissimo questo succulento maialino, profumato, speziato a dovere e cotto alla perfezione.

American Steak di suino nero lucano aromatizzato con 20 spezie
American Steak di suino nero lucano aromatizzato con 20 spezie

Accompagniamo il maialino con delle paradisiache patate di Avezzano al forno. Strabuone....

Patate di Avezzano al forno
Patate di Avezzano al forno

Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con una proposta dello chef Stefano Borrelli. Visto che Natale è alle porte: cupoletta di panettone con canditi, ricotta, glassa al cioccolato fondente e pistacchio. Soprendentemente buono e delicato. Accompagno il dolce con un bicchierino di acquavite di pere Williams provenienti dal Trentino di Distilleria Marzadro. Un'aqcquavite asciutta, aromatica, fruttata, delicata. Davvero ottima. 

Tortino di panettone con canditi con ricotta e glassa di cioccolato fondente e pistacchio
Tortino di panettone con canditi con ricotta, glassa di cioccolato fondente e pistacchio

Paghiamo per il nostro pranzo circa 45 euro a persona. 

Bocca di Bacco a Cimitile è stata una piacevole conferma. Mancavamo da un po’ ma negli anni, fin dalle prime nostre visite, abbiamo visto crescere questo locale che oggi rappresenta un punto di riferimento per chi ama la buona cucina e soprattutto la carne. Qui i “meat lovers”, hanno l’imbarazzo della scelta con i migliori tagli italiani e stranieri e le migliori carni selezionate. Da poco è ritornato alla base anche lo chef Stefano Borrelli e si vede. La proposta di cucina è convincente. In carta ci sono poche pietanze ma ben studiate e concepite. L’antipasto Finger Bacco Deluxe è sorprendente, in particolare la quiche con salsiccia di nero casertano, friarielli e provola e la frittatina al ragù di cinghiale con fili di peperoncino sono super. Tra i primi nota di merito per i fagottini con gorgonzola e noci, uno di “must” del locale. Con la carne poi si apre un mondo, davvero qui ci si può divertire. Fatti guidare dall’oste Onofrio Dennetta, profondo conoscitore della materia e orgogliosamente legato alla sua creatura che merita fortuna. Il servizio è informale e veloce. Buona la carta dei vini. Bocca di Bacco a Cimitile entra nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro gli indirizzi da non perdere. Alla prossima ….

 


Bocca di Bacco
Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel. 320 888 1306
Visita il sito web di Bocca di Bacco a Cimitile

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Ci sono indirizzi che per me rappresentano una sorta di confortante abitudine. Un po’ come quando ritrovi un amico che vedi di tanto in tanto con la certezza di trascorrere con lui sempre dei piacevoli momenti. Benvenuti a Bordo a Pomigliano d’Arco è un po’ come quell'amico. Quando sono da queste parti e ho voglia di gustare una buona cucina di mare, piatti ben studiati e pesce fresco la risposta è sempre la stessa. Ma andiamo per gradi. Pomigliano d’Arco che ormai da tempo rappresenta un vero Paradiso per i “food lovers”. Qui infatti ci sono locali interessanti e una proposta gastronomica importante e capace di venire incontro alle esigenze di tutti. Tra gli indirizzi da non perdere a Pomigliano c’è sicuramente Benvenuti a Bordo. Chi mi legge da tempo lo sa bene, più volte ci siamo stati (io in prima persona), perché abbiamo sempre apprezzato le loro proposte e la loro cucina di mare.

Benvenuti a Bordo Pomigliano DArco Insegna Esterna
Benvenuti a Bordo. Pomigliano D'Arco (Na) - Insegna Esterna

Cominciamo parlando della location che ha il suo perché. Siamo in Via Mazzini, il locale è suggestivo, ti porta “altrove”. Entrando dal portone esterno, noterai un bel giardino, ordinato, pulito, curato con tanto di aceri giapponesi e bei fiori sparsi un po’ qua e un po’ là. Durante la bella stagione si può anche pranzare o cenare all’aperto o nel gradevole dehors esterno in un ambiente dal sapore quasi “zen” e orientale (la fontana e l’alberello di kumquat in questo senso aiutano). All’interno invece si sono due ambienti, in pratica due sale: una superiore caratterizzata dal fatto di essere molto luminosa grazie alle ampie vetrate, l’altra sala è più intima e riservata che si trova al piano seminterrato. Da notare il dettaglio del marmo bianco alle pareti. L’arredo è minimal, sobrio, essenziale ma al contempo essenziale, raffinato così come la mise en place. Nel complesso l’atmosfera da Benvenuti a Bordo è rilassata e piacevole, questa è una vera piccola oasi di pace e buon gusto dove poter gustare un’ottima cucina di mare. Ci accomodiamo al nostro tavolo e come sempre diamo uno sguardo al menù. Un vero trionfo di pietanze di mare. Ci sono i crudi, gli antipasti tra cui spiccano oltre a piatti più tradizionali, interessanti proposte come i mini bun con cotoletta di tonno, parmigiana e mayo, l'insalata riccia di pomodori caramellati, baccalà e dresssing agli agrumi, i carabineros all'aglio, grappa barricata ed erbe e la pallotta abruzzese ripiena di mazzancolle, mayo al tartufo e prezzemolo. Ci sono poi i primi che vedono spesso l'incontro di terra e mare e i secondi. In attesa di ordinare ci coccoliamo con un po' di frittelline (zeppoline di alghe), calde, profumate e fragranti. Da bere prendiamo una bollcina italiana, un bel prosecco di Valdobbiadene.

Zeppoline di alghe
Zeppoline di alghe

Non possono mancare le mie amate alici fritte, fatte a regola d'arte. Il fritto asciutto e non unto esalta le alici con il loro sapore inconfondibile.

Alici fritte
Alici fritte

E' il momento degli antipasti. I calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala sono a dir poco sorprendenti. Una vera esplosione di gusto in un gioco di equilibrio e consistenze diverse che esalta il palato. La presenza della polenta, della mozzarella di bufala e dei funghi insieme ai calamaretti mi ha stregato.

Calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala
Calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala

Non poteva mancare un bel sautè di cozze e vongole.

Sautè di cozze e vongole
Sautè di cozze e vongole

A chiudere gli antipasti due ostriche Gillardeau, forse la più conosciuta e pregiata tra le ostriche francesi. Le ostriche Gillardeau hanno a parer mio una caratteristica che le rende uniche: l'equilibrio perfetto tra sapidità e dolcezza. Chi le conosce e le ama lo sa bene...

Ostriche Gillardeau
Ostriche Gillardeau

Il nostro pranzo da Benvenuti a Bordo procede alla grande. Siamo in attesa di gustare i primi. Abbiamo scelto un piatto di tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso, friarielli, pop corn di cotica e salsa Thai. Un piatto davvero originale, quasi un mix tra occidente e oriente con la nota croccante del pop corn di cotica fritta che è una trovata geniale.

Tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso friarielli pop corn di cotica e salsa Thai
Tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso, friarielli, pop corn di cotica e salsa Thai

Poi un piatto di chicche alla Nerano con ombrina. La Nerano di mare è uno dei must di Benvenuti a Bordo. Lo chef Andrea Vespro (Red Chef) lo propone da sempre e riscuote grande successo. Gustando questo piatto non faticherai a capire perché sia così amato. Davvero fantastico e cremoso.

Chicche alla Nerano con ombrina
Chicche alla Nerano con ombrina

Se le chicche alla Nerano con ombrina sono super, con il Risotto alla Pescatora siamo a livelli siderali. A parer mio uno dei migliori risotti di mare mai gustati. Un piatto che anche da solo vale la visita da Benvenuti a Bordo.

Il risotto alla pescatora
Il risotto alla pescatora di Benvenuti a Bordo

Prendiamo anche 4 secondi. Due tagliate di tonno scottato con carciofi in due consistenze e “per e palumm” al cioccolato. Ma vogliamo parlare di quanto sia buona questa tagliata di tonno? E di come sia eccezionale l'abbinamento con il carciofo? La salsa di vino e cioccolato è la chicca in più.

Tagliata di tonno scottato con carciofi in due consistenze e per e palumm al cioccolato
Tagliata di tonno scottato con carciofi in due consistenze e "per e palumm" al cioccolato

Poi un bel baccalà alla napoletana, in un trionfo di pomodorini. Il baccalà era meraviglioso e quel sughetto invitante mi ha costretto alla scarpetta (Ahimè).

Baccalà alla napoletana
Baccalà alla napoletana

Prendiamo anche un calamaro ripieno con melanzane a funghetto, pancetta paesana e provola. E' la prima volta che gusto un calamaro ripieno così. Davvero ottimo...

Calamaro ripieno con melanzane a funghetto pancetta paesana provola e crostini
Calamaro ripieno con melanzane a funghetto pancetta paesana e provola

Siamo super sazi. Saltiamo il dolce. Prendiamo due caffè, due bicchierini di Fragrante Amaro insolito, un liquore di erbe che nasce in penisola sorrentina da un'antica ricetta e totalmente bio. Chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Benvenuti a Bordo sui 50 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Benvenuti a Bordo non si smentisce e si conferma come indirizzo sicuro. Questo è un signor ristorante di pesce, non a caso spesso e volentieri passo a trovarli per degustare la loro cucina. Il locale è gradevole, bello, luminoso, con due ambienti interni, un bel dehors esterno e un grazioso giardino dal sapore quasi orientale. Il pesce è fresco, le proposte sono di qualità, alcune davvero originali e intriganti. I calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala sono sorprendenti grazie ad un gioco di consistenze ed equilibrio pazzeschi, le chicche alla Nerano con ombrina sono uno dei piatti must di Benvenuti a Bordo. Il risotto alla Pescatora è spaziale, questo piatto anche da solo vale la visita. Tra i secondi da non perdere la tagliata di tonno, il calamaro ripieno e la frittura. La carta dei vini è ben studiata e fornita, ci sono anche alcune etichette e bollicine francesi. Lo chef Andrea Vespro ormai è una certezza e non delude mai le attese. Il servizio è professionale ma informale e veloce. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo. Benvenuti a bordo a Pomigliano d'Arco si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Assolutamente da provare. Garantiamo noi.

 

 

 

Benvenuti a Bordo
Via Giuseppe Mazzini, n.37
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1936 6184
Visita la pagina Fb di Benvenuti a Bordo

Pubblicato in Campania
Venerdì, 10 Novembre 2023 21:35

Venti Punto Zero. San Vitaliano (Na)

La mia esperienza da Venti Punto Zero è stata a dir poco esaltante. Avevo in agenda da qualche tempo questo locale aperto da pochi mesi, ma che avevo già avuto modo di conoscere e visitare in precedenti occasioni. Non mi ero ancora fermato per provare la loro cucina. Ecco giunto il momento. San Vitaliano è un ameno paese della provincia di Napoli, Nola dista davvero un tiro di schioppo. Siamo sulla importante Via Nazionale delle Puglie. Venti Punto Zero si raggiunge con estrema facilità sia che si provenga via autostrada (uscita Nola) sia che si decida di arrivare attraverso la Via Nazionale delle Puglie provenendo dal napoletano o dal baianese. Il locale dispone di un ampio parcheggio (cosa davvero importante). La location è davvero bella: c’è un giardino curato e ben tenuto antistante la struttura che è luminosissima. All’interno entrando sulla sinistra, c’è l’angolo bar, poi pareti in tufo, larghe vetrate, tavoli e sedute dal tocco glam. L’arredo è sobrio, minimal ma curatissimo, così come essenziale e curata è la mise en place. Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo con un po’ di anticipo. Come sempre prima di ordinare diamo uno sguardo alle proposte in carta.

Venti Punto Zero San Vitaliano Insegna interna
Venti Punto Zero. San Vitaliano - Insegna interna

C’è il menù ristorante, e quello dell’aperitivo gastronomico. Si, perché da Venti Punto Zero si può anche optare per l’aperitivo gastronomico, e abbinare una buona bottiglia o un calice ai loro meravigliosi taglieri, o alle superbe pizze al padellino. Uno dei must di Venti Punto Zero sono proprio i taglieri. Quello della Campania, del Centro Italia o Sud Italia con salumi, formaggi e prodotti tipici regionali. Una fantastica idea che sta riscuotendo grande successo. Così si può davvero compiere un viaggio tra i sapori (regionali), quello che poi è il claim di Venti Punto Zero. Nel menù dell’aperitivo gastronomico anche la pizza al padellino, i fritti (da non perdere in particolare la frittatina porchetta e friarielli, i crocchè o i rocher di genovese), e i bao & buns. Poi c’è il menù ristorante con cinque proposte di antipasti, quattro primi e quattro secondi. Le proposte sono stagionali e celebrano la diversità delle regioni italiane grazie all’uso di prodotti provenienti da ogni regione italiana che vengono esaltati da una cucina sapiente e curata. Arriva il pane e da bere ordiniamo una minerale e due calici di rosato E’Arte di Torrevento, un vino ottenuto da uve Bombino Nero e Nero di Troia, di un bel colore rosa intenso, fresco, fruttato, piacevolmente equilibrato. Prima dell’antipasto ho voglia di provare la loro pizza al padellino (che avevo intravisto nel menù dell’aperitivo gastronomico). C’erano tra opzioni, quella ai tre pomodori, alla zucca e lardo di Colonnata con cremoso al pecorino e quella con porchetta di Ariccia, provola, porcini e mayo al limone. Noi optiamo per la pizza al padellino ai tre pomodori.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori
Pizza al padellino ai Tre Pomodori

La prima cosa da sottolineare è l’impasto, di una leggerezza unica. Un impasto multicereali che viene lavorato sapientemente e proposto in doppia cottura (prima al vapore e poi statica). Il risultato è un’alveolatura marcata, la pizza al padellino è morbida, profumata ma al contempo fragrante e saporita.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori Dettaglio trancio
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio trancio e alveolatura

Sopra un trionfo di sapore mediterraneo con salsa di pomodorino, pomodoro ciliegino giallo semi-dry, ciliegino rosso semi-dry, cremoso al basilico e grana padano, polvere di olive nere e basilico cristallizzato. Semplicemente divina.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori Dettaglio jpg
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio 

Come antipasto scegliamo l’uovo croccante con fonduta di grana padano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo. Una vera poesia, l’uovo è croccante all’esterno, morbido e godurioso all’interno, si sposa a meraviglia con la fonduta di grana padano che l’avvolge in un voluttuoso abbraccio, il tartufo poi regala quella spinta in più. Anche i funghi ci stanno a meraviglia così come gli spinacini saltati e ingentiliti dal burro. Una vera esplosione dei sensi questo piatto.

Uovo croccante con fonduta di parmigiano reggiano tartufo nero funghi pioppini spinaci saltati al burro e jus di manzo
Uovo croccante con fonduta di parmigiano reggiano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo

Passiamo ai primi. Abbiamo optato per il piatto denominato in carta Miseria e Nobiltà ossia pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico. Per la serie: come nobilitare un piatto del povero del territorio in questo incontro tra terra e mare, con i voluttuosi e profumati gamberi e la suadente spuma di provola affumicata a legare il tutto e donare delicatezza ad un piatto che seduce e si lascia ricordare.

Miseria e Nobiltà Pasta e patate con spuma di provola scampi polvere di crostacei e olio al basilico
Miseria e Nobiltà - Pasta e patate con spuma di provola, gamberi, polvere di crostacei ed olio al basilico

L’altro primo è un inno all’Autunno. Sul menù è l’Origami ossia ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace. A dir poco sorprendente il raviolo con il suo intenso ripieno di genovese, la morbidezza della fonduta di provolone del Monaco e la mela annurca e la castagna alla brace che raccontano meglio di mille parole la magia della stagione autunnale.

Origami Raviolo ripieno di genovese con fonduta di provolone del Monaco mela annurca e castagne alla brace
Origami - Raviolo ripieno di genovese con fonduta di provolone del Monaco, mela annurca e castagne alla brace

Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade sulla pancia di suino cotto a bassa temperatura con laccatura all’acqua di peperoni, millefoglie di patate alle erbe aromatiche, funghi cardoncelli, crema di peperoni e jus di manzo. Il maialino era morbidissimo l’abbinamento con i peperoni è un matrimonio d’amore, così come a meraviglia ci sta la millefoglie di patata alle erbe aromatiche. Un secondo da Oscar.

Maialino CBT con millefoglie di patate e funghi cardoncelli
Maialino CBT con millefoglie di patate e funghi cardoncelli

Che Pranzo sarebbe senza un bel dessert? Ecco il cannolo cilentano, ossia: sfoglia di cannolo con mousse di ricotta di pecora, confettura di fichi bianchi, riduzione di caramello salato al rum e arancia, cioccolato fondente anacardi e fava tonka. Uno dei dolci più buoni gustati di recente, una vera esplosione dei sensi, in particolare mi ha conquistato la mousse di ricotta di pecora e la confettura ai fichi bianchi. Emozioni vere……

Cannolo Cilentano scomposto
Cannolo Cilentano scomposto

Chiudiamo il nostro pranzo con un giro di caffè e amaro Jefferson e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Venti Punto Zero poco più di 45 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque commisurato alla grande qualità della proposta gastronomica.

Venti Punto Zero è stato davvero una rivelazione. La location è molto bella e curata con un suggestivo giardino. Qui puoi concederti un meraviglioso aperitivo gastronomico con i fantastici taglieri con prodotti ed eccellenze provenienti da ogni parte d’Italia e ancora le pizze al padellino, i bao e i Bun oppure puoi pranzare o cenare. La mission di Venti Punto Zero è quella di offrire agli ospiti un’esperienza da ricordare, grazie ad una cucina che segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e celebra la grandezza del nostro paese attraverso l’uso di prodotti e materie prime provenienti da diverse regioni. Qui da Venti Punto Zero trovi una cucina di assoluto livello, perfetto mash-up di tradizione e creatività. La Pizza al Padellino è spaziale, l’impasto morbido, profumato e fragrante. L’uovo croccante è una carezza avvolgente. Miseria e Nobiltà, la pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico è un piatto da ricordare I ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace anche da soli valgono il viaggio. E che dire del Cannolo Cilentano? Poesia dei sensi. Ho trovato la carta dei vini fornita e curata. Impeccabile il servizio. Corretto il rapporto qualità – prezzo, comunque adeguato al contesto e al tipo di proposta gastronomica. Venti Punto Zero a San Vitaliano entra in modo perentorio nella nostra guida sul web dei migliori indirizzi, quelli da non perdere.

 

 

 

Venti Punto Zero
Via Nazionale delle Puglie, KM 49.300
San Vitaliano (Na)
Tel. 344 4810737
Visita il sito web di Venti Punto Zero

Pubblicato in Campania

Siamo tornati a pranzo al Ristorante Don Raffaè a Mariglianella. Memori della nostra passata esperienza assolutamente da ricordare, eravamo curiosi di provare alcune delle nuove proposte in carta dello chef Giuseppe Brescia, che ci aveva davvero ben impressionato l’ultima volta che siamo stati qui.
Il Ristorante Don Raffaè si raggiunge con estrema facilità, si trova infatti a Mariglianella nella centralissima Via Marconi, a poche centinaia di metri dal confine con Marigliano, a pochi Km da Pomigliano ma anche dal nolano. Il locale all’interno è come lo ricordavamo: un unico ambiente che si sviluppa in lunghezza, domina il bianco, i colori chiari e il legno la fanno da padroni, la mise en place è semplice ma al contempo raffinata. Nel complesso Don Raffaè regala una sensazione quasi sussurrata di familiarità e di accomodante accoglienza. Qui la cucina di mare regala piacevoli sorprese con piatti che partono dalla tradizione ma vengono presentati in chiave moderna, e per certi versi creativa ma senza forzature o eccessi. Altra cosa che caratterizza Don Raffaè è la cura maniacale nella scelta di prodotti e materie prime e un pescato sempre fresco.
In carta ci sono sei proposte di antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert. Il menù segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti e la disponibilità del pescato. In attesa dei nostri antipasti ordiniamo da bere: una minerale e una bottiglia di Roero Arneis di Bersano, azienda piemontese storica. Questo bianco ottenuto da uve Arneis in purezza è sorprendente.Questo vitigno pare risalga addirittura al 400. Bellissimo il colore giallo paglierino tenue, con sentori floreali e minerali.

Roero Arneis di Bersano
Roero Arneis di Bersano

Prima degli antipasti ecco l’entreé dello chef Giuseppe Brescia: cremoso all’arachide con tartare di gambero, tartelletta di finto pomodoro con all’interno tartare di pesce e bon bon di mare con mayo alla curcuma. L’incipit è notevole, il cremoso all’arachide abbinato alla tartare di gambero conquista, la tartelletta di finto pomodoro è delicata e nasconde una voluttosa farcia di tartare di pesce, il bon bon di mare è delicato e gustoso, perfetta la scelta della mayo aromatizzata alla curcuma. 

Entreé
Entreé

Il tempo di sorseggiare un calice di vino, di fare due chiacchiere e arrivano i nostri antipasti. Ecco le immancabili e invitanti frittelline di alghe, calde calde e profumate….

Frittelline di alghe
Frittelline di alghe

Abbiamo preso poi un’insalata di mare da standing ovation, morbida, saporita, ben condita, gustosa.

Insalata di mare
Insalata di mare

Dalla cucina ci fanno degustare una meraviglia, un salume di mare: capocollo di ricciola fatto con sapienza e amore dallo chef. Fantastico il connubio tra il sapido e l’affumicato.

Salume di mare Capocollo di ricciola
Salume di mare - Capocollo di ricciola

E poi un antipasto misto: baccalà con friarielli e latte di baccalà, parmigianina di orata fatta con orata marinata, riduzione di pomodoro, olio al basilico e mozzarella, waffle con gamberi e crema di patate. E poi un po’ di tradizione con un buonissimo polpo alla Catalana. Una vera sinfonia di gusto, con nota di merito per il baccalà con i friarielli e latte di baccalà e la parmigianina di orata..

Antipasto misto
Antipasto misto

E’ il momento dei primi. Il risotto cacio, pepe e baccalà è una rivelazione. Mantecato alla perfezione, cremoso, sapido e dolce allo stesso modo, con uno spiccato e mirabile equilibrio d’insieme.

Risotto cacio pepe e baccalà
Risotto cacio pepe e baccalà

I ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze sono strepitosi. Ho trovato davvero azzeccatissimo questo abbinamento che esalta al massimo la morbida delicatezza dei ravioli rigorosamente handmade fatti a regola d’arte dallo chef Giuseppe Brescia.

Ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze
Ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze

Gli spaghettoni alle vongole sono una rassicurante certezza. Fantastici, in questo caso fatti con pomodorini gialli e rossi che donano un “plus” di sapore e colore ad un piatto a cui mancava davvero solo la parola ...

Spaghettoni alle vongole con pomodorini gialli e rossi
Spaghettoni alle vongole con pomodorini gialli e rossi

Michela in sala è impeccabile, così come il personale gentile e discreto. Decidiamo di prendere anche alcuni secondi da dividere. Ecco una buonissima grigliata di pesce spada e seppia..

Pesce spada e seppia alla griglia
Pesce spada e seppia alla griglia

Poi una fritturina di calamari che ci sta sempre bene, fatta davvero come si deve. I calamari freschissimi e morbidi, il fritto asciutto, non unto e leggero.

Fritturina di calamari
Fritturina di calamari

Ma il gradino più alto del podio, va a questo meraviglioso pesce spada croccante con spinaci e crema di patate. Davvero spettacolare. 

Pesce spada croccante con spinaci e crema di patate
Pesce spada croccante con spinaci e crema di patate

Saltiamo il dessert, ci concediamo un giro di amari e limoncello e un caffè. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo al Ristorante Don Raffaè a Mariglianella poco più di 45 euro a persona.

Il Ristorante Don Raffaè ormai è una garanzia. Il locale è gradevole, curato ma senza eccessi. Le proposte di cucina dello chef Giuseppe Brescia conquistano grazie ad un connubio perfetto fra la tradizione e la modernità e ad una fantastica tecnica di base. Il menù cambia spesso e segue la stagionalità, la disponibilità delle materie prime e del pescato (sempre fresco). Ottimi e creativi gli antipasti, tra i primi che abbiamo gustato, i ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze meritano un plauso convinto, così come gli spaghettoni alle vongole, belli saporiti, sapidi e appaganti (era da un po’ che non ne mangiavo di così buoni). Tra i secondi il pesce spada croccante con spinaci e crema di patate sicuramente è il piatto che resta nella memoria. Buona la carta dei vini. Il servizio è informale e veloce, Michela in sala sa il fatto suo ed è una perfetta padrona di casa. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Non possiamo che confermare il giudizio positivo che abbiamo espresso anche la prima volta che siamo venuti qui. Il Ristorante Don Raffaè a Mariglianella non può mancare tra gli indirizzi in agenda. Certezza.

 

 

Ristorante Don Raffaè
Via G. Marconi n. 153
Mariglianella (Na)
Tel. 081 231 9127
Visita il sito web del Ristorante Don Raffaè

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