Siamo tornati nella splendida Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli della Campania con il suo centro storico, vero gioiello architettonico che viene ammirato da tanti turisti che dal Ponte sul Martorano ammirano e fotografano l’immagine spettacolare delle case cortina a strapiombo sul fiume. Dopo una bella passeggiata ci aiamo fermati per pranzo all’Agriturismo Buro. Ci siamo spostati di poco rispetto al centro storico, siamo in zona Pennino, in posizione dominante da qui si può ammirare la vallata, le colline circostanti, il centro storico di Sant’Agata e l’austero Monte Taburno che come un guardiano bonario e paterno lo guarda dall’alto. Spettacolo puro.
Nonostante sia Domenica, siamo riusciti miracolosamente a trovare un tavolo da due. Arriviamo e parcheggiamo l’auto nell’ampio e comodo parcheggio dell'Agriturismo.
L’Agriturismo Buro è una bellissima struttura, ci sono due grandi sale interne, una terza più piccola e una veranda luminosissima. L’arredo è semplice ma curato. C’è anche un bel giardino esterno dove potersi rilassare all’aria aperta, per i bimbi c'è un piccolo parco giochi (con tanto campo e porte da calcetto).
Siamo in pratica su una collina verdeggiante e piena di ulivi da cui si può ammirare il centro storico di Sant’Agata dei Goti da un’altra prospettiva, meraviglioso.
Noi ci accomodiamo nella saletta piccola interna. Veniamo accolti con molto garbo e gentilezza.
La Domenica e nei giorni festivi l’Agriturismo Buro propone un menù fisso (scelta inevitabile data la presenza massiccia di ospiti), negli altri giorni si può invece anche ordinare alla carta.
Arriva la minerale, un ottimo aglianico locale e il loro pane (fatto in casa come tradizione contadina vuole).
Ci servono subito le 'nfrennule di loro produzione (i tarallini tipici di Sant’Agata de’ Goti fatti con farina, olio, vino bianco e finocchietto selvatico). Le conosciamo bene, buonissime e ottime da mangiare da sole, con i salumi o accompagnandole al vino.
'nfrennule
Diamo il via alle danze. A tambur battente ci servono un piatto di salumi locali: prosciutto del Sannio (sapido e morbido), pancetta (dolce, scioglievole), capocollo e una soppressata davvero notevole. Al centro una buonissima ricottina con miele di Sant’Agata.
Salumi e ricottina
A seguire delle melanzane grigliate sott’olio con aglio e peperoncino (ah le sapienti mani della signora Teresa…).
Melanzane grigliate sott'olio
Delle pizzette morbide e fragranti (sempre piacevoli).
Pizzette
Un caprino abbinato ad una marmellata di pere. Buonissimo e poi si sa l’abbinamento pere e formaggio è un must, del resto il proverbio parla chiaro: “al contadino non far sapere quant'è buono il formaggio con le pere”. Pensate l’abitudine di abbinare il formaggio alle pere risale addirittura al Medioevo.
Caprino con marmellata di pere
Eccezionale la bruschetta con il suadente lardo di Colonnata. Ma non finisce qui ….
Bruschette con lardo di Colonnata
In un “crescendo rossiniano” ecco dei panzerotti con emmental e mortadella (delizioso), frittella con le alici (leggera e sapida al pinto giusto) e fungo ripieno.
Panzerotti frittelle con le alici e funghi ripieni
Qui poi silenzioso e religioso silenzio di fronte a questo piatto succulento della tradizione contadina: tracchie di maiale con patate al forno. Che profumo e che bontà!
Tracchie di maiale con patate al forno
Poi ci fanno assaggiare una chicca: delle melanzane nane biologiche sott’olio con capperi, aglio e peperoncino. E’ la prima volta che mangio le melanzane nane, sono particolari e buonissime (una rivelazione).
Melanzane nane con aglio capperi e peperoncino
L’antipasto è stato vario e abbondante. Gentilissima la cameriera che ci ha servito. Da notare poi come Pasqualina Buro sia venuta spesso al tavolo a sincerarsi che tutto andasse per il meglio.
Da notare come su richiesta si potesse fare il bis di qualche pietanza. Noi abbiamo evitato, visto che il pranzo riservava ancora parecchie sorprese ..
Usciamo 10 minuti per goderci il verde e lo splendido panorama che si può ammirare all’esterno. Resto rapito dal centro storico di Sant’Agata che placido si staglia all’orizzonte, con il maestoso Monte Taburno dietro. Una vera cartolina.
Rientriamo perché è arrivato il primo assaggio di primo: paccheri con pomodori, melanzane, salsiccia con parmigiano e bufala. Davvero buonissime. Perfetta e gradevole la cottura al dente della pasta, nota di merito per la salsiccia usata per il sugo, eccellente.
Paccheri con pomodori melanzane salsiccia bufala e parmigiano
Dopo poco arriva il secondo primo: pasta fresca (una versione più piccola delle pacche) con ceci, porcini e un po’ di peperoncino. Molto buona anche questa proposta.
Pasta fatta a mano con ceci e porcini
Dalla cucina decidono di viziarci e farci assaggiare anche un altro primo piatto: raviolone con ricotta, mela annurca con nocciole e scaglie di caciocavallo. Ho trovato interessante l’abbinamento della ricotta con la nota dolce della mela annurca, e azzeccatissima la presenza del caciocavallo che dona al piatto un po’ di sapidità con la nota croccante delle nocciole tritate. Piatto intrigante.
Raviolone con ricotta e mela annurca
Il nostro pranzo prosegue davvero alla grande. E’ il momento del secondo. Ci servono un ottimo tris di carne: vitello, agnello e salsiccetta di maiale con patatine e un contorno di insalata. La carne era ottima, in particolare spettacolare e morbido l’agnello.
Tris di carne
La carne era ottima, in particolare spettacolare e morbido l’agnello. Siamo sazi e soddisfatti, ma il nostro pranzo non è ancora terminato. Ci portano la frutta: mandarini, due mele e due mele annurche di Sant’Agata de’ Goti, uno dei prodotti d’eccellenza della zona. Squisite.
Frutta
E per chiudere in dolcezza un pan di Spagna ai frutti di bosco e dei brutti ma buoni con gocce di cioccolato. Accompagniamo il dolce con limoncello, mandarinetto di loro produzione e due caffè.
Dolce
Paghiamo per il nostro pranzo 32 euro a persona. Questo è il costo del menù à fisso adulti nei giorni festivi (li vale tutti perché è un menù vario e ricco). Negli altri giorni si può anche scegliere alla carta.
L’Agriturismo Buro a parer nostro rappresenta una certezza. Nato da un’azienda agricola ne porta avanti con passione e tenacia i principi. La famiglia Buro accoglie i suoi ospiti con gentilezza e cortesia facendoli sentire come a casa. La location è bellissima soprattutto grazie alla sua posizione panoramica: una verdeggiante collina da cui si può ammirare dall’alto il bellissimo borgo antico di Sant’Agata de’ Goti.
La cucina propone piatti della tradizione contadina e locale e si avvale delle sapienti mani della signora Teresa, custode di ricette e preparazioni antiche. Da non perdere la sua pasta fresca (cavatelli, tagliatelle, pacche e pappardelle) conditi con ogni ben di Dio dal sugo di pomodoro, alle verdure ai funghi porcini del vicino Taburno. I prodotti e le materie prime utilizzate provengono dall’azienda agricola di famiglia o da piccoli contadini, produttori e allevatori locali, quindi sono garantiti qualità e freschezza a Km zero. Per i dolci oltre a Teresa scende in campo anche Pasqualina che la affianca in cucina con fantasia e creatività.
L’Agriturismo Buro a Sant’Agata de’ Goti è una garanzia, indirizzo sicuro per mangiare bene, in un contesto piacevole e sentirsi a casa. Un signor agriturismo, da non perdere.
Agriturismo Buro
Via Pennino n. 101
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 0823717006
Visita il sito web dell'Agriturismo Buro
Domenica di Carnevale, con il nostro gruppo di amici abbiamo deciso di pranzare (prenotando per tempo) all’Agriturismo Le Campestre. Siamo a Castel di Sasso paese formato da tante frazioni immerse in un verde intenso, un verde che stupisce, tutto intorno il silenzio e il rumore della natura. Dall’alto domina l’antico borgo di Sasso, pittoresco con le sue case in pietra, gli stretti vicoli, una chiesa e l’antica torre medievale. Questa è una zona ricca di prodotti eccellenti, dalle olive (varietà caiazzana su tutte) e il vino (il Casavecchia). E’ una bella giornata di sole e le premesse di trascorrere una grande giornata ci sono tutte.
Agriturismo Le Campestre. Castel di Sasso (Ce)
Arriviamo puntuali ci accoglie Manuel Lombardi, il padrone di casa. Manuel, grande comunicatore è il contadino 2.0, spesso ospite anche in Tv e su varie testate come narratore di un territorio e delle sue eccellenze. Manuel è prodigo di consigli, ci spiega la filosofia delle Campestre, un luogo dove il rispetto della natura e dei suoi tempi è tutto: piatti con materie a metri zero, tutte di stagione, coltivate da Franco, un menù con i prodotti dell’azienda in primis il mitico pecorino conciato romano. In cucina c’è la dolce Eulalia l’agrichef, supportata dalla signora Liliana (un vero portento).
Agriturismo Le Campestre. Castel di Sasso (Ce) - In campana amici....
Intorno natura e poesia. Il tutto a creare un’alchimia unica. Si ha davvero l’impressione di calarsi in una realtà “agreste” che ti riporta all’essenza.
Agriturismo Le Campestre. Castel di Sasso (Ce) - Dettaglio
Ci accomodiamo, non c’è menù a la carte ma un menù fisso che per l’occasione prevede tra i primi anche la lasagna (gnam..)
Agriturismo Le Campestre. Castel di Sasso (Ce) - Dettaglio esterno
Si comincia…..Ecco olive caiazzane, frittatine di ricotta e porri, cavolo sottaceto, affettati di suino di razza casertana, salsiccia e pancetta. Il territorio in un piatto…
Antipasto
Poi ci servono del formaggio vaccino primo sale con pomodorini, accompagniamo il tutto col buonissimo pane delle Campestre.
Formaggio vaccino primo sale con pomodorini
A proposito di pane, ci fanno degustare l’olio extravergine di oliva caiazzana con pane integrale … E ancora una zuppa gustosissima: zuppa di fagioli ceci e castagne….
Zuppa di fagioli, ceci e castagne
Di tanto in tanto ci alziamo godendoci i dettagli interni, il bel camino a vista centrale nella sala interna. il tempo che scorre lento e piacevole, ammirando tanti dettagli di questo luogo meraviglioso e della natura che lo circonda.
Azienda agricola Le Campestre. Castel di Sasso (Ce). Camino centrale nella sala interna
E’ il momento dei primi, ci servono un primo piatto sorprendente: ditali al "Cavolo Conciato" con cavolo rapa bianco e pecorino conciato romano. Un piatto equilibrato e davvero ben riuscito con il sapore dolciastro del cavolo che ben si sposa con il sapore sapido e pungente del conciato romano. Davvero buono…
Ditali al Cavolo Conciato con cavolo rapa bianco e pecorino conciato romano
Con la seconda proposta siamo nella tradizione carnascialesca: ecco la lasagna campestre. Un’appagante e goduriosa lasagna piena di ogni ben di Dio.
Lasagna Le Campestre
Prima dei secondi ci affacciamo alla stupenda terrazza affacciati sul verde. Il paesaggio agreste del luogo ci riconcilia col mondo.
Ci riaccomodiamo a tavola. Ci servono l’agnello campestre al forno aromatizzato al mirto su crema di patata del monte Maiulo. Sublime ….
Agnello Campestre al forno, aromatizzato al mirto su crema di patata del monte Maiulo
Non da meno l’altra proposta di carne: dadolata di stracotto di suino di razza casertana al mosto cotto di vino Casavecchia, adagiata su crema di patata.. Nota di merito per la carne, morbida, profumata … davvero eccellente …
Dadolata di stracotto di suino di razza casertana al mosto cotto di vino Casavecchia su crema di patata
Ci avviamo alla parte “dolce” del nostro pranzo. Ecco il Re dell’Azienda Le Campestre: degustazione di pecorino conciato romano (8 mesi di stagionatura) abbinato alla melannurca campana igp, cotta al forno e caramellata con Terre del Volturno igt Asprino d'Aversa frizzante. Chapeau!
Pecorino conciato romano con melannurca campana igp cotta al forno e caramellata
E vogliamo parlare del migliaccio con cioccolato e scorzette d'arancia? Che cos’è … Un tripudio di sapori.
Migliaccio con cioccolato e scorzette darancia
Accompagniamo il dolce con un liquore delle campestre al basilico limonato.
Liquore al basilico limonato
Pranzo completo con acqua della fonte (rigorosamente non gassata), vino rosso pallagrello nero (2016) e caffè a 30 euro a persona. Fantastica occasione per gustare (a prezzo fisso) un menù dove trionfano le materie prime e i fantastci prodotti delle Campestre e del territorio.
L’Agriturismo Le Campestre rappresenta un punto fermo. E’ una filosofia di vita fatta di natura, di scelte nette, di persone che amano in modo viscerale la propria terra e i suoi prodotti. Chi viene qui vivrà un’esperienza a 360 gradi. Potrete gustare piatti fatti con prodotti e ingredienti a “metri zero”, nel rispetto della stagionalità e di ciò che la terra offre. Chiaramente chi viene qui non può esimersi dal degustare il Re, il conciato romano pecorino eccellente prodotto qui con passione e attenzione. Un formaggio fatto esclusivamente con latte di pecora, le formette realizzate artigianalmente vengono, pressate, asgiugate e "stagionate", conciate in anfore di terracotta con l'acqua delle pettole (pasta fatta a mano), olio, timo, vino e peperoncino.
Anfora di terracotta dove viene stagionato il conciato romano
La famiglia Lombardi vi accoglierà con il sorriso di chi fa le cose perbene e Manuel è un perfetto padrone di casa, appassionato, preparato e sempre pronto a fornire informazioni e dettagli su quello che l’Agriturismo Le Campestre offre. Un agriturismo da non perdere, dove c’è un menù “a la terre” come lo definiscono e non a la carte, un percorso di gusto dove assaporare anche le pause, nel vero rispetto della filosofia dello slow food. Eccellenza.
Agriturismo Le Campestre
Via Buonomini, n.3
Castel di Sasso (Ce)
Tel. 0823 878277
Il trionfo della cucina contadina. Certezza.
Siamo a Pontelatone, nell’area trebulana (che oltre a Pontelatone comprende tra gli altri anche i comuni di Liberi, Formicola, Castel di Sasso). Questa è una zona ricca di verde con boschi, campagne, piccole masserie e aziende agricole. Siamo in una zona fertile, questa è una terra generosa con incredibili risorse enogastronomiche, grandi tradizioni agricole, storiche e bellezze naturalistiche ed architettoniche. Qui si arriva comodamente, in auto via autostrada (A1 uscita Santa Maria Capua Vetere). Per cena siamo stati all’Agriturismo Le Fontanelle. Non è la prima volta che veniamo qui. Abbiamo sempre gustato un’ottima cucina del territorio, ci manchiamo da un po’, siamo tornati per gustare il menù di stagione.
Mi accoglie Pasquale Izzo, perfetto Cicerone, sempre gentile, preparato e innamorato della sua terra e delle sue tradizioni, glielo leggi negli occhi che tradiscono un entusiasmo quasi fanciullesco quando si parla di campagna, di prodotti, di piatti e naturalmente di vino. Qui alle Fontanelle si producono due grandi vini il Casavecchia Petronilla, un rosso giovane, fruttato, morbido e fresco al palato. Un vino elegante con un preciso sentore di spezie e frutti rossi, e poi il riserva San Laro un Casavecchia in purezza, è un vino a produzione limitata, con fermentazione di 10/12 giorni in tini di legno e un affinamento in botti di rovere da 15 a 18 mesi. Un rosso spettacolare, che denota grande personalità.
Il Casavecchia pteronilla delle Fontanelle
Da bere prendiamo una minerale e una bottiglia di Petronilla. Decidiamo di optare per il menù degustazione (con un solo primo) ma decidiamo di integrarlo con la scelta del secondo alla carta come vedrete ….
Cominciamo con l’antipasto delle Fontanelle: cinque proposte.
Ecco il loro tagliere con prosciutto crudo, capocollo, salame dell’azienda Tomaso salumi e poi ricotta e formaggio di pecora.. Ottimo inizio ….
Tagliere
Degli “impenitenti” fiori di zucca ripieni di ricotta di bufala e salame. Meravigliosi …
Fiori di zucca fritti
Poi dei buonissimi involtini di zucchine ripieni di provola.
Involtini di zucchine ripieni di provola
Poi scende in campo l’artiglieria pesante: una eccellente parmigiana di melanzane (qui la fanno mettendoci anche la carne macinata).
La Parmigiana di Melanzane
E poi il piatto per eccellenza dell’Agriturismo le Fontanelle: la loro mitica (e imitatissima) zuppa di cipolle di Alife con la provola e il pane, da noi già premiata con una targa nel 2017 come piatto che meglio rappresenta il territorio. La Zuppa di cipolle è una certezza, un piatto che se venite qui non potete non assaggiare. Ve ne innamorerete ….
La mitica Zuppa di cipolle delle Fontanelle
Di tanto in tanto viene al nostro tavolo Pasquale Izzo sempre prodigo di consigli e pronto a soddisfare le nostre curiosità su piatti e prodotti.
Arriva il primo e che primo! Ravioli fatti a mano ripieni di noci e caprino con pomodorini di collina infornati e basilico. I ravioli sono perfetti, saporiti e ben si sposano con la dolcezza dei pomodorini. Piatto semplicemente divino nella sua solo apparente semplicità.
Ravioli ripieni di noci e caprino con pomodorini infornati e basilico
Come detto deroghiamo dal menù degustazione per il secondo. (Prevedeva il maialino al forno con le patate) e scegliamo una meravigliosa costoletta di vitello alla brace.
Costoletta di vitello alla brace
Spettacolare, gustosa, succosa il giusto.
Costoletta di vitello alla brace Dettaglio
E capocollo di maialino bianco con una crema di papaccelle. Anche questo piatto ci ha convinto. Perfetto poi l’abbinamento della carne di maiale con il sapore delle “papaccelle”. Come tradizione vuole la carne di maiale chiama i peperoni e viceversa. Le papaccelle poi….spettacolo.
Capocollo di maialino bianco con una crema di papaccelle
A chiudere la nostra cena una fetta di torta home made ed un limoncello. Noi paghiamo in due 60 euro ma come vi dicevo. Qui all’Agriturismo le Fontanelle si può scegliere il menù completo (a 30 euro con antipasto delle Fontanelle, due primi, secondo contorno, frutta dolce e caffè-amari), il menù degustazione ( a 26 euro come il precedente ma con un solo primo e senza frutta). Si può anche senza problemi pranzare o cenare alla carta. Nulla mi vieta ad esempio di mangiare un antipasto e una mega bistecca tanto per gradire.
Dobbiamo fare i complimenti a Pasquale e Francesco Izzo che continuano con tenacia a portare avanti una cucina dove regna la qualità sempre e comunque ed un uso sapiente dei prodotti del territorio ottimamente trasformati dallo chef Enrico Sabino, giovane e talentuoso. Servizio attento e puntuale.
Spesso anche in passato vi ho parlato dell’Agriturismo le Fontanelle, questo non è solo un luogo dove mangiare bene e gustare pietanze e prodotti del territorio. Qui c’è una sorta di “genius loci “ particolare. C’è l’anima di un luogo che si traduce in una cucina generosa, sincera che cerca di valorizzare prodotti della terra e quelli di piccoli ma validi produttori locali.
L’Agriturismo Le Fontanelle è un luogo dove ritemprarsi totalmente, qui si può sentire quasi un suono lontano, ancestrale che ti riporta alle radici, all’essenza. Da provare. Consigliatissimo…
Agriturismo Le Fontanelle
Via Salomoni n. 14
Pontelatone (Ce)
Tel. 0823 65 92 63 – 347 29 26 204 – 347 71 05 566
Visita il sito web dell’Agriturismo Le Fontanelle