Campania

Antonio Parziale

Antonio Parziale

Divido le mie passioni tra musica rock anni 60/70/80 e la buona cucina. Oltre ad assaggiare, esaltare e criticare mi diletto anche ai fornelli. Appassionato di BBQ americano (possiedo due Weber praticamente sempre in funzione) mi diverto a cucinare dalle semplici T-Bone ai complessi Pulled Pork e Brisket che impiegano anche 12 ore di cottura. Sono sempre alla ricerca della materia prima di eccellenza che possa soddisfare il mio palato. Ho conseguito il Diploma di assaggiatore O.N.A.V nel 2004 incantato dalle lezioni dell’enologo Prof. Sabino Splina. Adoro girare tra taverne, osterie e ristoranti (anche stellati) ma prediligo la cucina semplice, del territorio anche rivisitata ma non troppo. Sono tendenzialmente per i piatti della tradizione. Condivido in pieno la filosofia dei Templari del Gusto e nel mio piccolo spero di dare un valido contributo. Seguimi. 

Lunedì, 02 Marzo 2020 17:27

La Sirena. Avellino

Siamo ad Avellino e per cena abbiamo deciso di mangiare a base di pesce, si avete capito bene! Ad Avellino ci sono alcuni indirizzi dove poter gustare ottima cucina di mare, uno di questi è La Sirena. Siamo in centro in Via Mancini. Da quasi un anno La Sirena si è spostata qui dalla precedente sede di Via Nazionale Torrette a Mercogliano ma le prerogative sono le stesse: proposte di pesce curate e ben eseguite, piatti della tradizione rivisitati con buona originalità. Il plus sta nel fatto che il pesce e quindi la materia prima proviene dalle pescherie della stessa proprietà.

Il locale è un mix di semplicità e modernità, colori chiari, il blu e il grigio. Ci accompagnano al nostro tavolo.
Diamo un rapido sguardo al menù, ben costruito e semplice da consultare: gli antipasti, i crudi, i primi e vari secondi. Da bere una minerale e due vini davvero interessanti: Maremma Toscana Vermentino DOC Acqua giusta della Tenuta La Badiola, un bianco da uve vermentino al 100 %, un vino con belle note floreali e fruttate, un vino fresco, morbido, con una buona mineralità. Davvero piacevole.

Maremma Toscana Vermentino DOC Acqua giusta Tenuta La Badiola
Maremma Toscana Vermentino DOC Acqua giusta Tenuta La Badiola

E un vino spumante brut Müller Thurgau quota 650 di Mezzacorona, un vino con sentori fruttati e floreali, in bocca è pieno con una buona acidità, una buona nota minerale. Anche questa è stata un’ottima scelta.

Müller Thurgau spumante quota 650 Mezzacorona
Müller Thurgau spumante quota 650 Mezzacorona

Spazio agli antipasti, visto che siamo in tanti prendiamo diverse cose da assaggiare tutti. Si comincia con il salmone marinato con mandorle e bacche di goji. Piacevolissimo l’abbinamento del salmone con la nota croccante della mandorla e delle bacche di goji.

Salmone marinato con mandorle e bacche di goji
Salmone marinato con mandorle e bacche di goji

Dei gamberi con scaglie di grana, balsamico e spinacini freschi.

Gamberi con spinaci e grana
Dei gamberi con scaglie di grana, balsamico e spinacini freschi.

Poi arriva una proposta di antipasto che ho apprezzato molto: burrata con acciughe del Cantabrico (eccellenti), gamberi e tartufo.

Burrata con gamberi alici e tartufo
Burrata con gamberi acciughe del Cantabrico e tartufo

Non le si trova dovunque e ho trovato meraviglioso e azzeccato l’abbinamento con la burrata, la sua morbidezza e grassezza ben si bilancia con il sapore sapido e voluttuoso delle acciughe. E’ stato divertente comporre i nostri crostini.

Crostino con burrata e acciughe
Crostino con burrata e acciughe

Se acciughe e burrata mi sono piaciute non da meno è stata la mozzarella di bufala con salmone affumicato. Divina la mozzarella e l’abbinamento con il salmone ci sta tutto.

Mozzarella di bufala e salmone affumicato
Mozzarella di bufala e salmone affumicato

E ancora un po’ di gamberi in salsa rosa. Nella media.

Gamberi in salsa rosa
Gamberi in salsa rosa

E un pò di alici fritte.

Frittura di alici
Frittura di alici

 E’ il momento dei primi. Buonissimi i ravioli di ricotta con gamberi e tartufo. Di ottima fattura i ravioli, meraviglioso l’abbinamento con gamberi e la nota del tartufo nero. Gran piatto.

Ravioli di ricotta gamberi e tartufo
Ravioli di ricotta gamberi e tartufo

E degli scialatielli ai frutti di mare, buoni, con frutti di mare in abbondanza ma forse andavano impiattati in modo diverso e più accativante.

Scialatielli ai frutti di mare
Scialatielli ai frutti di mare

 Spazio ai secondi! Una spigola all’acqua pazza, una grigliata (gambero, seppia e spada).

Grigliata
Grigliata

Un paio di fritture di calamari molto gradevoli, fritto ben fatto e asciutto.

Fritturina di calamari
Fritturina di calamari

Un calamaro alla brace che ha sempre il suo perché.

Calamaro alla griglia
Calamaro alla griglia

E un piatto di gamberoni alla griglia. Piccola incomprensione “con il personale di cucina” sulla provenienza dei gamberoni successivamente chiarita dalla attentissima titolare Carmen.

Gamberoni alla griglia
Gamberoni alla griglia

Chiudiamo in bellezza con dei cantuccini e cioccolato fondente ad accompagnare un vero nettare ….

Cantuccini e cioccolato
Cantuccini e cioccolato

Un whisky giapponese favoloso: il Nikka Whisky from the barrel, un blend che vede il connubio dei single malt insieme ai whisky di grano giapponesi, provenienti dalle distillerie Yoichi e Miyahikyo.

Nikka Whisky From The Barrel
Nikka Whisky From The Barrel

51,4 gradi di estasi, di un bel colore giallo ambrato, con setore di frutta e spezie, un profumo inebriante, bello corposo con un finale deciso. Scelta meravigliosa ..

Nikka Whisky From The Barrel Dettaglio
Nikka Whisky From The Barrel Dettaglio

Al Ristorante La Sirena per un pasto medio si paga intorno ai 50 euro a persona (vini esclusi), e il rapporto qualità-prezzo è assolutamente corretto.

La Sirena è un ottimo indirizzo se si vuol mangiare a base di pesce ad Avellino. Il locale è gradevole e centrale, le proposte di cucina sono interessanti. Ho mangiato bene e le aspettative non sono state disattese. Nota di merito in particolare per quei ravioli gamberi e tartufo, superlativi. E poi mi ha fatto piacere gustare le acciughe del Cantabrico (una bontà), non le mangiavo dalla mia visita a Barcellona, abbinate alla burrata poi erano una meraviglia. Fornita e non banale la carta dei vini con alcune etichette davvero importanti italiane ed estere.
La titolare Carmen è presente, cordialissima e attenta alle esigenze dei clienti, si vede che ci sa fare. Forse è un pò da migliorare il servizio, il personale è cortese, giovane e volenteroso ma andrebbe erudito un po’ di più sui prodotti e la loro provenienza. Corretto il rapporto qualità prezzo se consideriamo la proposta di cucina. Sicuramente un indirizzo da segnare in agenda per mangiare una buona cucina di mare ad Avellino. Consigliato.

La Sirena
Via Pasquale Stanislao Mancini n. 136
Avellino
Tel. 338 373 2506
Visita la pagina Fb del ristorante La Sirena

Domenica, 26 Gennaio 2020 09:27

Trattoria Via Ferrari. Modena

Siamo nella bella e opulenta Modena, per cena mi sono fermato in un posticino molto interessante: Trattoria Via Ferrari. Siamo in linea d’aria tra la stazione e il Museo Ferrari in una zona semicentrale della città. Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo da due. Veniamo accolti con garbo e gentilezza, ci accomodiamo. Il locale appare tradizionale, per certi versi rassicurante, curato e accogliente con alle pareti diversi richiami alla storia della città e al mondo delle autovetture (come è ovvio).
Belle in particolare alcune pareti in pietra viva, la mise en place è semplice ma gradevole.
Come al solito dedico un accurato sguardo al menù, è un vero trionfo della cucina della tradizione modenese: salumi, gnocco fritto con culazza, formaggi, calzagatti, frittelle di baccalà e poi tortellini, tortelli, tagliatelle, e le carni, e la polenta. Insomma c'è tanto ben di Dio e per noi solo l’imbarazzo della scelta.
Chiaramente ci muoviamo nel solco della tradizione. Da bere prendiamo una minerale e un lambrusco (ovvio!), la nostra scelta cade su una bottiglia di Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Rive dei Ciliegi di Francesco Vezzelli, di un bel colore rosso intenso, frizzante ma secco, asciutto ideale per accompagnare la nostra cena tutta modenese.

Lambrusco Grasparossa Rive dei Ciliegi di Francesco Vezzelli
Lambrusco Grasparossa Rive dei Ciliegi di Francesco Vezzelli

In attesa dell’antipasto ci arriva un gradito entreé: stria con salame Felino. Che buona... La Stria è la tipica focaccia modenese che un tempo si cuoceva in forno prima del pane per stabilire e controllare se la temperatura fosse quella giusta.

Stria e salame Felino
Stria e salame Felino

Ordiniamo un piatto di salumi, una sinfonia di profumi e sapori: coppa, prosciutto di Parma, capocollo, mortadella, i ciccioli.

Salumi
Salumi

Da accompagnare con lo gnocco fritto, immancabile da queste parti.

Gnocco fritto
Gnocco fritto

Ci servono anche le calde e squisite tigelle, il tipico pane dell’Appennino modenese fatto con farina, strutto, lievito e acqua, da farcire con i salumi.

Tigelle
Tigelle

 Oltre ai salumi si possono farcire le tigelle anche con strutto di maiale e crema di parmigiano reggiano. Al diavolo la dieta, ci concediamo un meritato strappo alla regola.

Strutto e crema di parmigiano reggiano
Strutto e crema di parmigiano reggiano

E’ il momento del primo piatto. Anche qui ci muoviamo nel solco della tradizione più pura: tortellini modenesi in brodo di cappone. Spettacolari.

Tortellini modenesi in brodo di cappone
Tortellini modenesi in brodo di cappone

Decidiamo di gustarli anche con una generosa quantità di parmigiano reggiano.

Tortellini modenesi in brodo di cappone con parmigiano reggiano
Tortellini modenesi in brodo di cappone con parmigiano reggiano

Tortellini fatti a regola d’arte, goduriosi e con il brodo di cappone ci stanno a meraviglia. Chapeau.
La nostra cena prosegue in maniera piacevole tra una chiacchiera e un calice di lambrusco. Decidiamo anche di provare un secondo. Brasato di manzo su polenta con foglia di alloro e anice stellato, un piatto che mi ha conquistato, delizioso.

Brasato di manzo su polenta
Brasato di manzo su polenta

Siamo a Modena, non possiamo esimerci dal gustare anche un po’ di parmigiano 40 mesi con un buon aceto Balsamico.

Parmigiano 40 mesi con aceto balsamico di Modena
Parmigiano 40 mesi con aceto balsamico di Modena

Prendiamo un grappino e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 74 euro in due. Ho trovato assolutamente corretto e conveniente il rapporto qualità-prezzo.

 La Trattoria Via Ferrari rappresenta un ottimo indirizzo dove poter gustare la cucina della tradizione modenese ben eseguita. Ottimi i prodotti e le materie prime, fantastici i salumi e superbi i tortellini in brodo di cappone che ho provato (per non parlare di quel brasato con la polenta).
Personale sorridente, educato e professionale. Assolutamente corretto il rapporto qualità-prezzo. Un indirizzo interessante da segnare in agenda se siete da queste parti e volete provare la tipica cucina modenese con la sicurezza di fare centro. Non aspettatevi effetti speciali ma di sicuro avrete la certezza di mangiare bene e pagare il giusto. Consigliato.

 

Trattoria Via Ferrari
Via Paolo Ferrari n. 21 – 25
Modena
Tel. 059 239004
Visita il sito web della Trattoria Via Ferrari

Lunedì, 09 Dicembre 2019 14:32

Rifugio Urupreta. Summonte (Av)

Siamo un bel gruppo di amici e abbiamo deciso questa sera di cenare al Rifugio Urupreta a Summonte. Era da un po’ che mancavo da qui e onestamente ero curioso di provare nuovamente la loro cucina. Summonte è un piccolo e delizioso borgo irpino immerso nel Parco Regionale del Partenio. Il Rifugio Urupreta si trova in posizione dominante è l’ideale porta di ingresso di un percorso naturalistico che parte dalla struttura e rappresenta un piccolo Paradiso per chi ama la natura, le passeggiate e gli sport all’aperto, le arrampicate. In questo periodo in cui fa freddo e il tempo non sempre è clemente l'ideale è dedicarsi alla proposta gastronomica. La struttura è meravigliosa, ideale anche per eventi e occasioni importanti, ma non perde comunque il suo fascino di vero e proprio rifugio di montagna.
Arriviamo, veniamo accolti con garbo e ci accomodiamo. La sala ristorante è spettacolare, con un bellissimo camino centrale che troneggia e la fa da padrone. L’atmosfera delle feste imminenti e il contesto creano un ambiente caldo che invita alla convivialità.

Il camino centraleIl camino centrale

Rapido sguardo di ordinanza al menù, mi colpisce la varietà della proposta e l’uso di prodotti e materie prime irpine. Il menù è stagionale e cambia ogni 15/20 giorni. Buon segno! 
Da bere prendiamo una minerale e un ottimo aglianico irpino Vinea di Giovanni Molettieri, di un bel colore rosso rubino intenso, fruttato, di buona personalità pur essendo giovane. Ho apprezzato molto i suoi tannini morbidi.

Aglianico IGP Vinea di Giovanni MolettieriAglianico IGP Vinea di Giovanni Molettieri

Prima dell’antipasto ci servono un gradito appetizer per accompagnare un buon prosecco di Valdobbiadene: crostino di pane fritto con castagna e lardo, dadolata di Caprese, rocher di formaggio e pistacchio, chip di patata con formaggio, soppressata e focaccia ripiena. Fantastico questo aperitivo con proposte intriganti e non banali. Davvero tanta roba..

AperitivoAperitivo

Chi ben comincia è a metà dell’opera recita un vecchio adagio, qui devo dire che calza a pennello. La serata sta carburando, la cena promette bene. Vai con l’antipasto, anche qui tante proposte studiate e interessanti: tortino di riso venere con pomodoro secco e ripieno di broccolo (buonissimo), carciofo ripieno, zuppetta di castagne, porcini e fagioli, cestino di rape e patate e parmigiana su cucchiaio di pasta pizza. Spettacolo!

AntipastoAntipasto

Tutto molto buono, ma a grande richiesta abbiamo chiesto un bis: altre rape e patate fatte come vuole la tradizione irpina con la “pizza ionna”, pizza fritta di farina di granturco.

Rape e patateRape e patate

Rape e patate fatte a regola d’arte e che bello anche l’effetto cromatico con il rosso vivo del peperoncino che spicca. Passiamo ai primi, qui abbiamo preso due assaggi: paccheri fritti ripieni di mozzarella di bufala e pesto su vellutata di San Marzano. Eccellenti i paccheri con il loro succulento ripieno, il profumo e il sapore del San Marzano e il fritto asciutto e non unto.

Paccheri frittiPaccheri fritti

L’altro primo sono gli scialatielli paglia e fieno con salsiccia porcini e crema di tartufo, oltre a lamelle di tartufo nero. Che profumo e che sapore! Cottura perfetta al dente della pasta e un perfetto equilibrio. Avrei fatto volentieri il bis.

Scialatielli paglia e fieno con salsiccia porcini e crema di tartufoScialatielli paglia e fieno con salsiccia porcini e crema di tartufo

Miracolosamente troviamo anche lo spazio per un secondo: millefoglie di maialino con contorno di patate e papaccella ripiena. Una goduria. E poi come tradizione vuole il maiale con le patate e i peperoni (in questo caso la papaccella) ci va a nozze. Celebrate alla grande in questo caso..

Millefoglie di maialino con patate e papaccella ripienaMillefoglie di maialino con patate e papaccella ripiena

Arriva anche una fantasia di frutta mista con castagne al miele, (castagne ottime).

Frutta

Saltiamo nostro malgrado il dolce, ma ci concediamo caffè di rito, dei cioccolatini fondenti (bella chicca) e varie grappe barricate, limoncelli, rum. Per la nostra cena abbiamo pagato poco più di 40 euro a persona (escluso il vino).


Rifugio Urupreta
a Summonte è un indirizzo da non perdere. Bellissima la struttura ideale anche per eventi e occasioni importanti. La sala ristorante poi trasmette un senso di calore unico, bellissimo e particolare il camino tondo centrale. La proposta di cucina è convincente. Ho trovato una grande qualità delle materie prime, il rispetto della stagionalità degli ingredienti e dei prodotti, piatti studiati anche semplici come concetto ma mai banali. Nota di merito per il servizio curato e i personale preparato e professionale. Il maitre e la sua collaboratrice davvero bravi. Ogni piatto veniva servito in modo corretto e spiegato in modo impeccabile. Corretto poi il rapporto qualità prezzo. Da provare senza esitazioni. Garantiamo noi Templari del Gusto


Rifugio Urupreta
Via S. Sebastiano n.8
Summonte (Av)
Tel. 0825 691727
Visita il sito web del Riugio Urupreta

Siamo a Volturara Irpina, alle pendici del monte Terminio. Qui c’è la famosa Piana del Dragone zona di grande interesse naturalistico e paesaggistico, inoltre qui si coltiva il mitico fagiolo quarantino (così chiamato perché impiega 40 giorni a maturare), utilizzato in numerose preparazioni e ricette. Noi siamo in quattro e abbiamo prenotato da Petrò Osteria Contemporanea.

Petrò Osteria Contemporanea Volturara Irpina Av IngressoPetrò Osteria Contemporanea - Volturara Irpina (Av) - Ingresso

Questo ristorante nasce in un ex caseificio, di proprietà del nonno del proprietario. A testimonianza di ciò sul soffitto ci sono ancora i ganci che sono stati volutamente lasciati e una cantina attualmente utilizzata per i vini ma dove una volta stagionavano i formaggi. L’ambiente è caldo, accogliente e arredato con gusto. Bonus in più per il caminetto che riscalda la sala nelle fredde serate d’inverno.

CaminoCamino

Appena entrati ci accoglie Emilio, il quale ci fa accomodare proprio accanto al caminetto acceso, che emana un bel tepore non invadente. Immediatamente ci serve l’acqua. Non ci porta il menù ma elenca a voce quello che propone lo chef (un po’ come avveniva nelle antiche osterie di un tempo). Si comincia con un tagliere con formaggi, tra cui uno spettacolare caciocavallo podolico, soppressata, prosciutto davvero gustoso e sapido al punto giusto, pancetta e capocollo.

TagliereTagliere

Peccato che Emilio non ci elenchi la provenienza di queste prelibatezze che presumo siano tutte locali. E peccato anche per il cesto che contiene il buon pane locale (se fosse stato di vimini e non di plastica mi sarebbe piaciuto di più).
Si continua alla grande con rape e patate, un classico irpino.

Rape e patateRape e patate

Eccoli i fagioli quarantini, serviti in una zuppa con le castagne. Buona.

Zuppa di fagioli quarantini e castagneZuppa di fagioli quarantini e castagne

E ancora i fiori di zucca fritti ripieni di ricotta.

Fiori di zucca ripieniFiori di zucca ripieni

La provola servita nel coccio con il tartufo di Bagnoli (sublime la qualità del tubero d’altronde siamo nel periodo giusto e non in quello dello scorzone).

Caciocavallo e tartufoProvola e tartufo

Credete sia finito qui l’antipasto? No, anzi…Ecco gli involtini di melanzane, sempre graditi e ben fatti.

Involtini di melanzaneInvoltini di melanzane

E a concludere l’antipasto sformatino di carciofo in crosta. Interessante.

Carciofi in crostaCarciofi in crosta

Dimenticavo il vino, Emilio ci ha consigliato un aglianico della casa, giovane, poco strutturato ma assolutamente piacevole. Come primo ci facciamo tutti tentare dai tagliolini all’uovo in salsa di burro e tartufo. Scelta davvero azzeccata: cottura al dente perfetta e tartufo eccellente già degustato anche nell’antipasto.

Tagliolini con burro e tarfufo neroTagliolini con burro e tarfufo nero

Ma ecco che con i secondi arriva la vera star della serata: il maialino al tartufo con contorno di broccoli. Delizioso, profumato e gustoso, un piatto da 10. Contorno buono e croccante. Peccato ancora una volta non conoscere la provenienza dei broccoli. Anche questi credo locali.

Maialino tartufato con broccoliMaialino tartufato con broccoli

Si continua con un altro secondo: fianchetto di agnello ripieno di uova, formaggio e pancetta... altrettanto saporito ma ormai il maialino ha rubato la scena a tutti !

Fianchetto di agnello ripieno di uova formaggio e pancettaFianchetto di agnello ripieno di uova formaggio e pancetta

Siamo pienissimi e soddisfatti giusto lo spazio per un digestivo. Emilio ci propone grappa bianca e barricata, lincello e amaro. Accompagniamo i liquorini con delle buone caldarroste. Mangiarle vicino al camino scoppiettante ha sempre il suo perché.

CaldarrosteCaldarroste

 

Chiediamo il conto e paghiamo 140 euro in quattro. Conto corretto, rapportato alla quantità, varietà e qualità delle pietanze. Bravi ! Giusto il tempo di visitare la cantina e si va via.

Petrò Osteria Contemporanea a Volturara Irpina mi decisamente ha sorpreso. Carina, calda e accogliente la location, ho trovato un’ottima cucina, ben eseguita, proposte interessanti e una materia prima eccellente.
Nota di merito per i tagliolini (fantastici) e per quel maialino che da solo vale il viaggio anche se siete lontani da Volturara. Questo è davvero un indirizzo da tenere in agenda con la certezza di non essere delusi. E’ come un bel diamante grezzo pronto a splendere (basta sistemare solo qualche piccolo dettaglio). Provatela e non ve ne pentirete, garantiamo noi. Scoperta templare.


Petrò Osteria Contemporanea
Via Benedetto Croce
Volturara Irpina (Av)
Tel. 0825 980134
Visita il sito web di Petrò Osteria Contemporanea

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