Ristorante di livello nel centro storico. Consigliatissimo.
Siamo nel centro storico di Otranto in un vicoletto alle spalle della Cattedrale. Qui ci devi venire apposta e la relativa tranquillità è un valore aggiunto in un centro storico come quello otrantino dove in certi periodi dell’anno c’è un vivavai incredibile di turisti e visitatori che è bello quanto si vuole ma non regala la dovuta tranquillità a chi cena magari nei locali all’aperto.
Siamo stati al ristorante Peccato di Vino. Era da tempo che avevo segnato in agenda questo indirizzo e trovandomi ad Otranto non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di provare la cucina della Chef Simona Stefàno. Al ristorante Peccato di Vino non accettano prenotazioni quindi vi consiglio di trovarvi lì al massimo per le 21.30/21.45. Noi dopo un tentativo andato a vuoto la sera precedente, riusciamo ad accomodarci. Ci accoglie il signor Pasquale che ci fa accomodare al nostro tavolo all’interno.
Il locale è piccolo ma curatissimo, domina la pietra locale, bella la mise en place. Un luogo che mostra un gran carattere. Prima del menù ci servono un graditissimo benvenuto: prosecco e tartellette con mousse di gorgonzola e granella di pistacchi. Ottimo incipit. Cin cin a noi…
Prosecco e tartellette
Arrivano i loro pani, tarallucci e focacce…
Pani focacce e tarallini
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di rosato salentino (consigliatoci da Pasquale). Diamo un’occhiata al menù. Ci sono poche proposte ma tutte studiate ed intriganti.
Noi optiamo per un antipasto denominato Peccato di mare e terra. Sono tre proposte davvero originali..
Antipasto - Peccato di mare e terra
Una parmigiana di melanzane con gelato al parmigiano e riduzione di balsamico. Spettacolare e delicata.
Parmigiana con gelato di parmigiano e riduzione di aceto balsamico
Un tortino di riso venere profumato all’arancia con polpo al vino bianco e mandorle a lamelle. Nota di merito per il polpo morbidissimo, si tagliava addirittura con la forchetta.
Tortino di riso venere profumato all'arancia con polpo al vino bianco e mandorle a lamelle
E filetti di sgombro marinati all’aceto di mele su cialda croccante di taralli, con cipolla rossa in agrodolce e salsa di yogurt e capperi. Anche questa proposta è eccellente, ottimi gli abbinamenti e deliziosa la salsa di yogurt e capperi a donare morbidezza e a stemperare un po’ il sapore del pesce.
Sgombro marinato all'aceto di mele su cialda croccante di taralli cipolla in agrodolce e salsa di yogurt e capperi
L’antipasto Peccato di Mare e Terra ci ha colpiti per creatività e raffinatezza. Complimenti.
L’altro antipasto che prendiamo è un po’ un nostro vezzo quando siamo in Puglia e lo troviamo in carta: purè di fave secche con cicorielle e “morzi fritti” (tozzetti di pane fritti). Qui siamo nella piena tradizione pugliese. Ottimo il purè di fave e meraviglioso l’abbinamento con la cicoriella. Anche questo piatto è stato realizzato in modo impeccabile.
Purè di fave secche con cicorielle e morzi fritti
E’ il momento dei primi. Abbiamo scelto un piatto di paccheri in crema di pistacchi con calamari, croccante di pane e capperi di scogliera. Perfetti, gustosi, equilibrati.
Paccheri alla crema di pistacchi con calamari croccante di pane e capperi di scogliera
Ma raggiungiamo vette altissime con il secondo primo: scialatielli alle delizie di mare su vellutata di favette verdi e pecorino sardo. Davvero sublimi, forse il miglior primo che abbiamo degustato in questi giorni pugliesi.
Scialatielli alle delizie di mare su vellutata di favette verdi e pecorino sardo
Saltiamo il secondo, e facciamo la conoscenza della chef Simona Stefàno, con cui ci fermiamo a chiacchierare. Ci racconta della sua scelta di aprire il ristorante ormai già da qualche anno e del suo lavoro, una passione grande e sempre in evoluzione. Mentre parla gli occhi di Simona brillano come quelli di una bimba che si entusiasma di fronte al suo giocattolo preferito. Adoro le persone che fanno le cose con passione e amore. E Simona fa la chef con amore, è questa la carta vincente. Per lei questo non è un semplice lavoro..
Simona poi ci fa assaggiare un dessert fatto da lei: dulce de Lecce, base di pasta frolla fatta rigorosamente con lo strutto, crema frangipane alle mandorle e ricoperta di pan di Spagna al caffè. Servito con salsa a base di panna, latte di mandorla e San Marzano Borsci. Molto buono anche questo.
Il dolce
Accompagno il dolce con un amaro e chiedo il conto. Paghiamo per la nostra cena 77 euro in due. Rapporto qualità prezzo corretto e adeguato al tipo di proposta e alla location.
Il ristorante Peccato di Vino è un indirizzo sicuro. Nelle località di mare o a forte affluenza di turisti o avventori il rischio di imbattersi in locali turistici (quelli che definisco trappoloni) è forte. Qui è stata fatta una scelta totalmente differente. Si bada alla qualità e non alla quantità. Lo si nota già dalla location, fine, discreta, raffinata che si trova in un vicoletto nascosto alle spalle della Cattedrale dove devi passare apposta. La scelta di non accettare prenotazioni è singolare ma è il loro modo di lavorare. Il menù è studiato, calibrato con poche proposte tutte molto interessanti, c’è grande attenzione alla materia prima. La chef Simona Stefàno ha grande talento ed abbina al suo lavoro una grande umanità e passione. Corretto il rapporto qualità prezzo, comunque adeguato al tipo di locale e di proposta. Da non perdere ….
Peccato di Vino
Via Rondachi, n.7
Tel. 0836 801488
Visita il sito web del ristorante Peccato di Vino