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La Redazione

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La redazione dei Templari del Gusto è un team dinamico, competente ed appassionato, sempre attento a segnalarvi il meglio. Formato da professionisti e persone serie che sono unite da un grande spirito di squadra e un profondo legame di amicizia e rispetto. 

Giovedì, 07 Settembre 2023 22:15

Osteria degli Archi. Vieste (Fg)

Vieste è un vero spettacolo, non a caso è definita la "perla del Gargano": mare cristallino, scorci da cartolina, un centro storico che regala emozioni, grazie alla sua conformazione unica ed alla struttura tipicamente medievale. Il borgo antico conserva il fascino di un antico villaggio di pescatori affacciato sul mare, con le sue case bianche, i vicoli, i palazzi antichi. Tutto qui a Vieste fa innamorare, anche i profumi, gli odori, e quella sensazione di essere quasi un privilegiato perché sei in un luogo baciato dalla fortuna. Proprio nel centro storico viestano, nella parte più antica in Via Ripe c’è l’Osteria degli Archi, dove ci siamo fermati a cena.

Osteria degli Archi Vieste Insegna Esterna
Osteria degli Archi. Vieste - Insegna Esterna

Entrando l’impatto è decisamente piacevole. Il locale si sviluppa in lunghezza, dominano la pietra e il legno. L’atmosfera è informale e rilassante. Veniamo accolti con gentilezza e ci accompagnano al nostro tavolo che avevamo prenotato il giorno prima. Prima di dare uno sguardo al menù, ordiniamo una minerale e una bottiglia di Chardonnay Tormaresca, un bianco a cui siamo molto affezionati. Di un piacevole colore giallo paglierino intenso con sentori di frutta gialla e agrumi, questo vino al palato è pieno, equilibrato e fresco. Sarà lui il nostro compagno di viaggio stasera..

Chardonnay di Tormaresca
Chardonnay di Tormaresca

Intanto arrivano i loro pani, tarallini ed anche il loro olio Evo bio. Quest’olio usato anche nelle pietanze dell’Osteria degli Archi è prodotto con olive autoctone di loro proprietà. Spettacolare davvero…

Il loro olio Evo Bio
L'olio Evo Bio dell'Osteria degli Archi a Vieste

Pane ed olio, merenda antica e sempre gradita, apprezziamo davvero molto quest’olio del Gargano dal sapore piacevolmente fruttato, intenso e profumato.

Il prezioso olio Bio dellOsteria degli Archi
Il prezioso olio Bio dell'Osteria degli Archi

Intanto passa a salutarci la signora Giovanna, sempre prodiga di consigli per i clienti e gli ospiti dell’Osteria degli Archi. Il menù presenta pietanze in prevalenza di mare, ma ci sono anche diverse proposte di terra. Noi ordiniamo come antipasto delle interessanti alici in pastella di rape con burrata e pomodorino giallo. Le alici sono deliziose e si sposano a meraviglia con la burrata. Particolare è la scelta di usare la pastella di rape, un matrimonio tra mare e terra che risulta vincente.

Le alici in pastella di rape con burrata e pomodorino giallo
Le alici in pastella di rape con burrata e pomodorino giallo

l’altro antipasto che prendiamo sono i gamberi scottati in salsa rosa con granella di pistacchio. Anche questi ci sono piaciuti molto, bella la nota croccante dei pistacchi.

Gamberi scottati in salsa rosa con granella di pistacchio
Gamberi scottati in salsa rosa con granella di pistacchio

Come primi optiamo per i tortelli ripieni di alici e rape con olio all’aglio fermentato e fonduta di cacioricotta. Deliziosi e goduriosi questi tortelli “handmade” in cui il ripieno di alici e rape è sorprendente e particolare.

Tortelli ripieni di alici e rape con olio allaglio fermentato e fonduta di caciocircotta
Tortelli ripieni di alici e rape con olio allaglio fermentato e fonduta di caciocircotta

Se i tortelli ci sono piaciuti, con le orecchiette di grano arso cacio e pepe con tartare di gamberi e uova di lompo sono spaziali. Non avrei mai pensato di abbinare una cacio e pepe ai gamberi eppure ….. Il risultato è esaltante.

Orecchiette di grano arso cacio e pepe tartare di gamaberi e uova di lompo
Orecchiette di grano arso cacio e pepe con tartare di gamaberi e uova di lompo

Decidiamo anche di provare un secondo in due e scegliamo calamari alla griglia con pane croccante alle erbe e contorno di verdure. Il calamaro era morbido e gustoso, deliziose anche le verdurine proposte come contorno.

Calalmari alla griglia con pane croccante alle erbe e contorno di verdure
Calalmari alla griglia con pane croccante alle erbe e contorno di verdure

Si è fatto tardi, saltiamo il dessert. Prendiamo un caffè, un amaro alle erbe e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena all’Osteria degli Archi circa 53 euro a persona.

L’Osteria degli Archi a Vieste è stata una bella scoperta. Il locale è suggestivo e si trova nella parte più antica e forse più bella del centro storico viestano. All’interno regala una bella sensazione di calda ospitalità grazie alla pietra che domina e ad un arredo semplice ma curato. Le proposte dello chef e patron Michele Vescera sono convincenti. In carta ci sono piatti in prevalenza di mare realizzati con il buon pescato locale ma anche qualche piatto di terra. Le alici in pastella di rape con burrata e pomodorino giallo, le orecchiette di grano arso cacio e pepe con tartare di gamberi e uova di lompo da sole valgono la visita, il calamaro alla griglia era freschissimo, morbido, profumato e delicato. Buona anche la carta dei vini. Il personale è professionale e presente. Il conto è adeguato al contesto, all’ambiente e alle proposte di cucina. Sicuramente questo è un indirizzo da segnare in agenda e da visitare se sei a Vieste.


 
Osteria degli Archi
Via Ripe, n.2
Vieste (Fg)
Visita il sito web dell’Osteria degli Archi

Lunedì, 13 Marzo 2023 21:27

Locanda Domus Mea. Ruviano (Ce)

Ruviano è un piccolo borgo della provincia di Caserta situato nell’area delle Colline Ciaiatine, con un centro storico curato e raccolto e radicate tradizioni contadine. Olio e vino sono due dei prodotti tipici del luogo, ma qui la cucina locale regala grandi emozioni, grazie a ricette e piatti dalla storia antichissima. Proprio nel centro storico di Ruviano si trova la Locanda Domus Mea, un piccolo gioiello che ti consigliamo di visitare. Domus Mea è una caratteristica locanda, situata in uno dei palazzi più antichi del borgo, dove puoi gustare una cucina del territorio sincera e senza fronzoli, pasta fresca lavorata a mano, pane e pizze cotte nel forno a legna e piatti della tradizione.

Locanda Domus Mea Ruviano Insegna esterna
Locanda Domus Mea. Ruviano - Insegna esterna

Entrando, si resta rapiti dalla location e dall'accurata e attenta ristrutturazione, il palazzetto antico rivive grazie a pietra, legno, e dettagli architettonici che rimandano al mondo e alla cultura contadina. Ci sono degli ambienti davvero caratteristici: la cantina in tufo, la cucina rustica, la sala del mulino. 

Locanda Domus Mea Ruviano Particolare sala interna con camino
Locanda Domus Mea. Ruviano - Particolare sala interna con camino

Particolare e suggestivo poi è il cortile esterno, attrezzato per poter godere dell’aria salubre del luogo.

Locanda Domus Mea Gradevole cortile esterno
Locanda Domus Mea. Ruviano - Gradevole cortile esterno

L’idea della Locanda è davvero bella. Qui puoi rivivere l’esperienza del pranzo della Domenica in famiglia, magari a casa di mamma o di nonna, e puoi gustare la pasta fresca fatta a mano, il pane appena sfornato e tanti piatti con prodotti freschissimi a Km 0.

La pasta fresca fatta a mano
La pasta fresca fatta a mano

Da sottolineare come alla base di piatti e preparazioni, la pasta, il pane, i prodotti da forno, ci sia la farina della Locanda Domus Mea, prodotta nel piccolo mulino artigianale a pietra della Locanda da grano Autonomia, un grano antico che viene macinato proprio in Locanda. Nascono così prodotti unici nel loro genere, biscotti, pani e pasta che si possono acquistare nella piccola bottega di Domus Mea.

Le paste e le conserve della Locanda Domus Mea
Le paste e i prodotti della Locanda Domus Mea

La Locanda Domus Mea è un piccolo scrigno di tesori e sapienza contadina da vivere. Noi ci siamo stati a pranzo, ovviamente di Domenica, siamo stati accolti con garbo e gentilezza, dopo aver prenotato per tempo il nostro tavolo. Si comincia con l’Aperitivo di benvenuto, con un calice di Syrio, falanghina spumante brut di Ca’Stelle. Una pregevole bollicina sannita, ottebuta da une falanghina, si presenta di un bel colore giallo paglierino vivo, il profumo è intenso, con note floreali. Il sapore è gradevole, secco e con una bella nota fruttata.

Syrio Falanghina Spumante di CaStelle
Syrio Falanghina Spumante di Ca'Stelle

Accompagniamo la bollicina sannita con delle frittelline fritte al rosmarino, fatte con impasto di grano Autonomia. Profumate, calde, gustose, il fritto asciutto e non unto rende perfetto l’abbinamento con la falanghina spumantizzata che pulisce il palato. Davvero ottimo.

Frittelle al rosmarino
Frittelle al rosmarino

Si comincia con l’antipasto. Ecco i pregiati salumi locali (salamino, coppa e prosciutto), i formaggi del territorio, la ricottina e la frittata casereccia.

Antipasto della Locanda
Antipasto della Locanda

Poi non poteva mancare un assaggio di mozzarella di Bufala, di ottima fattura.

Mozzarella di bufala
Mozzarella di bufala

Come vino che accompagna il pranzo optiamo per un Pallagrello Nero dell’azienda agricola Di Matteo. Il Pallagrello Nero è un vitigno tipico dell’Alto Casertano. Il vino che abbiamo gustato è un rosso interessante, elegante direi, di un bel colore rosso rubino intenso, con note di cuoio e frutti rossi. Perfetto compagno di viaggio.

Pallagrello nero dellAzienda Agricola De Matteo
Pallagrello nero dell'Azienda Agricola Di Matteo

Ecco che arriva un piatto tipico della tradizione contadina, protagonista delle tavole nella stagione fredda: la polenta in questo caso con il ragù della tradizione, bello “tirato” e profumato. Che meraviglia. Abbiamo gradito davvero...

Polenta e ragù della tradizione
Polenta e ragù della tradizione

Come primo piatto ci sono gli gnocchi di pasta fresca cremosi con fagioli mezzo cannellino del loro orto e pesto di prezzemolo fresco. Abbiamo trovato questo piatto davvero interessante, il plus è la pasta fresca, esaltata dalla cremosità data dai fagioli. Decisamente interessante la presenza del pesto di prezzemolo fresco, che dona al piatto una notevole spinta.

Gnocchi cremosi con fagioli mezzo cannellino dellorto e pesto di prezzemolo fresco
Gnocchi cremosi con fagioli mezzo cannellino dell'orto e pesto di prezzemolo fresco

Il secondo è il medaglione di suino sannita cotto in lenta cottura nel forno a legna con patate. Nota di merito per la carne che si scioglieva in bocca, meravigliose e ben condite le patate al forno.

Medaglione di suino in lenta cottura al forno a legna con patate
Medaglione di suino in lenta cottura al forno a legna con patate

Ci viene servito anche un altro contorno, dei buonissimi broccoletti dell’orto sfritti in padella, che hanno mantenuto tutto il loro sapore. Che bontà…

Broccoletti sfritti
Broccoletti sfritti

A chiudere il nostro pranzo, il dolce della Domenica, il dolce della Locanda. In questo caso si tratta di una golosa sbriciolata al cioccolato.

Dolce della Locanda
Dolce della Locanda

Accompagniamo il dolce con amari e liquori della Locanda e caffè. Il costo del nostro pranzo della Domenica alla Locanda Domus Mea è stato di 35 euro a persona escluso i vini.

La Locanda Domus Mea a Ruviano ti farà vivere un’esperienza indimenticabile. Se ami le tradizioni agricole e le atmosfere un po’ retrò, questo è il luogo perfetto per te. La magia di questo palazzotto antico ristrutturato con cura e amore ti farà rivivere sensazioni passate e uniche. La Locanda Domus Mea è aperta la Domenica per una scelta ben precisa, quella di far rivivere agli ospiti la poesia del pranzo domenicale di un tempo, quando ci si riuniva a tavola e si gustavano pietanze della tradizione. Qui alla Locanda la cucina non delude le attese, tutto viene preparato a mano, i prodotti sono sempre freschi e di stagione, in prevalenza del loro orto. Pane, prodotti da forno e paste vengono fatti con la farina prodotta dal piccolo mulino della locanda in modo artigianale e ottenuta dal grano Autonomia, un grano antico. Il personale è affabile, gentile e informale. L’accoglienza è genuina come la cucina di questo luogo. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Esperienza da provare, garantiamo noi.

 

 

Locanda Domus Mea
Via Umberto I n.17
Ruviano (Ce)
Aperti solo la Domenica a pranzo o su prenotazione per gruppi
Tel. 392 795 3284
Visita il sito web della Locanda Domus Mea

Mercoledì, 16 Novembre 2022 19:10

La Corte dei Filangieri. Candida (Av)

E’ una serata autunnale di quelle che invitano alla convivialità. Abbiamo deciso per cena di tornare dopo qualche tempo alla Corte dei Filangieri. Siamo a Candida, borgo che dista una decina di Km da Avellino. Ci si arriva facilmente anche via Autostrada sia da Avellino Est che Avellino Ovest con uscita sull’Ofantina.

La Corte dei Filangieri Candida Insegna esterna
La Corte dei Filangieri - Insegna esterna

Candida oggi si presenta al visitatore come un borgo interessante e tranquillo, qui la storia racconta di fatti e vicende che hanno visto questo luogo per molti anni fu feudo dei Filangieri. Al tempo di Federico II, Candida divenne universitas e visse anni di grande splendore e crescita anche demografica. Anche il nome del ristorante richiama la nobile famiglia dei Filangieri. Siamo non lontani dalla piazza principale di Candida, proprio all’inizio del centro storico. Dopo aver parcheggiato l’auto a pochi metri dal locale, entriamo. All’interno il locale è come lo ricordavamo, ricavato in un’antica cantina del ‘700. Belle pareti in pietra viva, un riuscito mash up di rustico con oggetti antichi e di vita contadina alle pareti e di antico. Bella anche la scelta delle luci calde e soffuse, e della gradevole musica di sottofondo. Bisogna dire che l’atmosfera è davvero piacevole e invita alla calda convivialità. Ci accomodiamo e come sempre diamo uno sguardo al menù. Per una precisa scelta, ci sono poche portate in cui si evince la “tradizione irpina”. Pochi piatti ma strettamente legati al territorio. Ovviamente c’è sua maestà il baccalà, ma ci sono anche le carni, i formaggi locali, i salumi, la pasta tirata a mano. Insomma qui trovi la vera cucina del territorio irpino, senza fronzoli ma con tanta sostanza e qualità.

La Corte dei Filangieri Candida Particolare della sala
La Corte dei Filangieri - Particolare della sala

Da bere ordiniamo una minerale e come vino facciamo una deviazione fuori dall’Irpinia e prendiamo una bottiglia di Otto Uve Gragnano della Penisola Sorrentina di Salvatore Martusciello, un rosso vivace, con piacevoli note fruttate, e al naso sentori di frutti rossi, ma anche floreali. Davvero una bella scelta.

Otto Uve Granano della Penisola Sorrentina
Otto Uve Granano della Penisola Sorrentina

Cominciamo con l’antipasto. Optiamo per l’Antipasto Conviviale che comprende una serie di pietanze irpine, tutte legate alla stagionalità, si comincia con un must: rape e patate. Piatto iconico della tradizione contadina irpina eseguito alla perfezione.

Rape e patate
Rape e patate

L’atmosfera è davvero piacevole, e apprezziamo anche il sottofondo musicale. Intanto ecco sua maestà il baccalà con insalata di rinforzo. Godimento allo stato puro…

Baccalà e insalata di rinforzo
Baccalà e insalata di rinforzo

La nostra soddisfazione aumenta con l’arrivo della papaccella napoletana ripiena di baccalà e mosto cotto, meraviglioso l’equilibrio tra la nota leggermente sapida del baccalà con il dolce del mosto cotto, il tutto all’interno di questo magico scrigno che è la gustosa papaccella che da queste parti chiamano "pepaina".

Papaccella Napoletana ripiena di baccalà e mosto cotto
Papaccella Napoletana ripiena di baccalà e mosto cotto

Buonissima la “focaccia impiccata” con mortadella Igp, provolone e zest di limone sfusato amalfitano.

Focaccia impiccata con mortadella Igp provolone e sfusato amalfitano
Focaccia impiccata con mortadella Igp provolone e sfusato amalfitano

Gustiamo anche dei porcini alla griglia, degna chiusura di un antipasto che ci ha pienamente soddisfatto. Di tanto in tanto il patron della Corte dei Filangieri, Antonio Petrillo passa a sincerarsi che tutto stia procedendo per il meglio.

Funghi porcini alla griglia
Funghi porcini alla griglia

Abbiamo ordinato anche il primo, dei commoventi tagliolini al tartufo nero di Bagnoli irpino. Delicati, con il burro che avvolge ed esalta il sapore deciso e suadente del nero di Bagnoli. Davvero un gran piatto.

Tagliolini al tartufo nero di Bagnoli Irpino
Tagliolini al tartufo nero di Bagnoli Irpino

Ci intriga la zuppa di fagioli quarantini di Volturara Irpina e castagne. E optiamo per questo piatto. I fagioli quarantini (nome che richiama la durata del loro ciclo di maturazione) sono un presidio Slow Food. L’abbinamento con le castagne è vincente e regala emozioni…

Zuppa di fagioli quarantini di Volturara irpina e castagne
Zuppa di fagioli quarantini di Volturara irpina e castagne

Non possiamo chiudere la nostra bella cena senza un dessert e allora optiamo per un delizioso rotolo di castagne con crema casalinga. Dolce stagionale che più stagionale non si può…E che bontà ! 

Rotolo di castagne e crema casalinga
Rotolo di castagne e crema casalinga

Sublime la caprese con crema al limoncello, per non parlare della ricotta di pecora mantecata con mosto cotto e nocciola avellana.

Caprese con crema al limoncello
Caprese con crema al limoncello

Con gli amari accompagniamo dei cantuccini di ottima fattura.

Cantuccini
Cantuccini

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena 40 euro a persona. Direi un ottimo rapporto qualità – prezzo.

La Corte dei Filangieri è una vera garanzia. Chi viene qui sa bene cosa troverà: i piatti del territorio, quelli della tradizione contadina locale, fatti con materie prime fresche e selezionate. La creatura di Antonio Pertillo si conferma alla grande perché non cambia quelli che sono i suoi cardini: qualità, tradizione e attenzione totale nella selezione delle materie prime. Rape e patate è una poesia, il baccalà alla Corte dei Filangieri trasmette emozioni, il tagliolino al tartufo nero di Bagnoli è il piatto che resta nella memoria, ma tutto qui racconta una bella storia “irpina” dai formaggi ai salumi, dalle zuppe di stagione alle paste. Torneremo per gustare anche la carne. Il servizio è preciso e informale. Antonio Petrillo è un perfetto padrone di casa, pronto a consigliare e proporre abbinamenti. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. La Corte dei Filangieri a Candida si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono secondo noi, gli indirizzi da non perdere. Certezza.

 



La Corte dei Filangieri
Via Fontanelle n.4
Candida (Av)
Tel. 0825 986414
Visita il sito web della Corte dei Filangieri

Sabato, 05 Novembre 2022 13:42

Evù ristorante. Vietri sul Mare (Sa)

Ci sono dei luoghi dove torniamo sempre volentieri, uno di questi senza dubbio è il Ristorante Evù. La magia della Costiera Amalfitana rapisce i turisti e i visitatori in ogni periodo dell’anno, declinando profumi e colori unici. Ci siamo concessi una bella passeggiata a Vietri sul Mare uno dei gioielli della Costiera Amalfitana, località nota anche per la famosa “ceramica vietrese”. Evù si trova proprio al centro in un caratteristico e pittoresco vicoletto che conduce al Duomo. Arriviamo all’orario previsto, dopo aver prenotato il nostro tavolo. Rispetto all’ultima volta in cui siamo stati qui, il locale ha subito un bel restyling, ma l’atmosfera è sempre molto particolare e regala un senso di accoglienza e familiarità. Bella e sobria mise en place con piatti molto caratteristici e con i bicchieri da acqua colorati, così come i vasi ad ogni tavolo. Pochi quadri alle pareti. All’interno il Ristorante Evù conquista con uno stile sobrio ma moderno e di design, ma ci sono anche dei tavoli all’esterno nel vicoletto. Visto che è una bella giornata di sole e la temperatura è mite, ci accomodiamo all’esterno. Fantastica l’accoglienza della signora Anna, sempre presente e prodiga di consigli. Diamo un’occhiata al menù, con proposte prevalentemente di mare, c’è però anche qualche piatto per chi gradisce la cucina di terra, ci sono i crudi tra cui spiccano la tartare di tonno, il carpaccio di dentice e la tartare di gambero rosso, ben nove proposte di antipasti di mare, quattro antipasti di terra, sei i primi di mare, quattro di terra, i secondi di mare (ben otto) e quelli di terra, e poi i contorni e i dessert. Da sottolineare l’ottima e curata carta dei vini. Noi cominciamo ordinando una minerale un rosato Costa d’Amalfi DOC della Tenuta San Francesco, un’azienda agricola di Tramonti, nel cuore della Costiera Amalfitana. Questo rosato ottenuto da uve tintore, piedirosso e aglianico provenienti da vigneti presenti in Costiero ci ha sorpreso. Di un bel colore rosa vivo, è fruttato, floreale con note di frutti rossi e anche di spezie. E’ elegante e delicato e si presenta con un buon equilibrio.
Cominciamo con due antipasti, in primis ordiniamo il Gran Crudo Evù, ben 7 pezzi del miglior pescato accompagnati con varie salsine e maionese handmade. Il crudo di Evù è un piatto fantastico: uno scampo, ostrica, la tartare di tonno con la salicornia, tre gamberi (di cui uno rosso) e il tartare di dentice con sesamo bianco, salsa pontzu e maionese alla colatura. Il Gran Crudo Evù è perfetto per gli amanti del crudo, tutto ottimo e freschissimo. In particolare abbiamo trovato meravigliosa la tartare di tonno con la salicornia, il carpaccio di dentice e il gambero rosso.

Gran crudo Evù
Gran crudo Evù

Abbiamo ordinato poi due antipasti, denominati “Antipasto Evù”, si tratta di sei portate che cambiano spesso in base alla disponibilità del pescato e alla stagionalità che mettono insieme il mare e la terra, nel nostro caso ci vengono serviti: calamaretti alla luciana con crostini di pane, parmigiana di pesce bandiera, carpaccio di pesce spada con rucola, capasanta con salsa guacamole, arancino di mare e la tagliata di tonno al sesamo. Anche in questo caso l’antipasto ci ha convinto, davvero di ottima fattura, lodevole la volontà dello chef di unire sempre il pesce alle verdure. Tutto gustoso ed equilibrato, tre menzioni speciali per l’arancino di mare, per la parmigiana (divina), e per calamaretti alla luciana, ma ripeto davvero tutto ben cucinato e prodotti freschissimi.

Antipasto Evù
Antipasto Evù

Si passa ai primi, abbiamo ordinato due piatti di mare, gli spaghettoni cacio e pepe con tartare di gambero rosso e zest di limone, davvero ottimi. Perfetta la cottura della pasta, cremosi il giusto, divina la tartare di gamberi e (cosa non secondaria) porzione abbondante capace di soddisfare i palati più esigenti.

Spaghetti cacio e pepe con tartare di gambero rosso e zest di limone
Spaghetti cacio e pepe con tartare di gambero rosso e zest di limone

L’altro primo è un “must” di Evù: le candele alla genovese di tonno. Profumatissima e goduriosa questa versione di mare della genovese..

Candele alla Genovese di tonno
Candele alla Genovese di tonno

 Saremmo sazi, ma visto che c’è ancora un po’ di rosè, ordiniamo per accompagnare il vino dei deliziosi crostini con burro e alici. C’è spazio anche per il dolce, alla fine decidiamo di prendere una delizia al limone nella versione Evù, delicatissima e profumata.

Delizia al limone di Evù
Delizia al limone di Evù

E poi una sempre gradita caprese al limone. Accompagniamo il dolce con due bicchierini di limoncello (del resto siamo in costiera Amalfitana, non potevamo scegliere altro).

Caprese al limone
Caprese al limone

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Evù Ristorante 80 euro a persona, costo assolutamente corretto e adeguato al contesto (consideriamo che solo il crudo che abbiamo preso in carta costava 40 euro, ed il vino sui 20 euro).

Evù Ristorante a Vietri sul Mare è uno dei nostri posti del cuore. E’ sempre un piacere venire qui. Sarà per l’atmosfera che c’è in questo posto, sarà per l’accoglienza sempre cordiale, sarà per la loro cucina di mare che non delude mai, ma per noi rappresenta una certezza. Locale molto carino posto nel cuore dei vicoletti di Vietri sul Mare dove trovi una cucina all’altezza, con prodotti e materie prime di qualità e pescato freschissimo. Ben studiata e ampia la carta dei vini.
Il Crudo di Evù è una fantastica esperienza, meravigliosa la tartare di tonno, ottimo l’antipasto Evù, buona la parmigiana, e notevole la tagliata di tonno. Divini gli spaghettoni con tartare di gambero rosso e zest di limone. La genovese di tonno è uno dei must di Evù ed è una certezza. Ottima l’accoglienza della signora Anna, il personale è veloce e puntuale, il conto è corretto e comunque adeguato al contesto. Complimenti a tutto il team e al titolare Riccardo. Ci si rivede presto. Evù Ristorante a Vietri sul Mare si conferma nella nostra guida sul web di quelli che a parer nostro sono gli indirizzi da non perdere. Garanzia.

 

 

Ristorante Evu'
Via Diego Taiani, n.1
Vietri sul Mare (Sa)
Tel. 089 210237
Visita la pagina FB di Evù Ristorante

Domenica, 01 Maggio 2022 12:29

Ristorante Street Stritt. Casal Velino (Sa)

Siamo tornati nel Cilento, precisamente a Casal Velino. A pochi passi dal lungomare in una piccola stradina c’è il ristorante Street Stritt dove ci siamo fermati a pranzo. Il locale è gradevole, piccolo e accogliente con una sala interna (saranno una trentina di coperti) e uno spazio esterno con altri tavoli. E’ arredato con gusto e cura, nel complesso l’ambiente è elegante ma senza eccessi, direi anche informale e dominano i colori legati al mare. Molto belle in particolare le poltroncine blu e i tavoli in legno. Ci si sente assolutamente a proprio agio.

Ristorante Street Stritt Casal Velino Sa Particolare sala interna
Ristorante Street Stritt Casal Velino - Particolare della sala interna

Il menù presenta proposte e piatti che hanno una costante: una materia prima eccezionale. Pesce freschissimo. In carta ci sono cinque proposte di antipasti, quattro primi e cinque secondi oltre ai dolci.
Non un menù chilometrico, quindi. Segno che la cucina è tutta espressa e i piatti curatissimi.
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di sino Spumante Brut Selim - Viticoltori De Conciliis, uno spumante ottenuto da un assemblaggio di uve aglianico e fiano, con lapresa di spuma ottenuta in acciaio. Con un bel perlage, note agrumate e floreali, fresco, morbido. Uno spumante che accompagnerà alla grande il nostro pranzo.
Si comincia con gli antipasti, che non deludono le attese. Ecco l’antipasto misto dello chef. In un piatto un trionfo vero di bontà: rassicurante il polpo al vapore su patate e olive “ammaccate” di Casal Velino, intrigante il gambero con croccante di Kataifi, avocado e riduzione di mango e habanero, la zuppetta di seppie e ceci al profumo di rosmarino conquista con il suo mix di terra e mare dal carattere mediterraneo, il polpo affogato è un classico, qui cucinato alla perfezione e la fritturina di moscardini e calamaretti seduce nella sua semplicità.

Antipasto misto dello chef
Antipasto misto dello chef

Altro antipasto che abbiamo preso è la tartare di tonno con avocado, composta di mango leggermente piccante, croccante di kataifi, mandorle e balsamico di soia. Eccezionale il tonno, bello il mix con l’avocado e il mango a donare freschezza, interessante la nota croccante di kataifi e mandorle, il balsamico di soia regala un non so che di orientaleggiante a questo piatto che merita applausi.

Tartare di tonno
Tartare di tonno

Il nostro pranzo procede alla grande, l’atmosfera è molto piacevole. Abbiamo scelto due primi in carta. In primis una pasta ripiena, ci intrigavano i ravioli ripieni di bufala e cacioricotta di capra con asparagi selvatici, tartare di gambero rosso e la sua essenza. La scelta si è rivelata felice, assolutamente super. Il ripieno di bufala e cacioricotta è una combinazione vincente così come l’abbinamento con gli asparagi selvatici (è il loro periodo del resto) e la burrosa e sapida consistenza della tartare di gamberi. Anche qui un incontro di terra e di mare assolutamente vincente.

Ravioli ripieni di bufala e cacioricotta di capra conasparagi selvatici e tartare di gambero rosso
Ravioli ripieni di bufala e cacioricotta di capra con asparagi selvatici e tartare di gambero rosso

L’altro primo è stata una vera esplosione di sapore. Le linguine con ricci, salicornia e scorza di limone regalano gioia a chi ama i piatti mare. Un piatto che esalta il sapore dei ricci. Le linguine sono gustose, saporite, sapide al tempo stesso. Interessante la presenza della scorza di limone che dona freschezza.

Linguine con ricci salicornia e scorza di limone
Linguine con ricci, salicornia e scorza di limone

Abbiamo preso anche un secondo in due. Una frittura mista fatta come Dio comanda, fritto perfetto, non unto e (cosa non secondaria), generosissimo nella quantità.

Frittura mista
Frittura mista

Chiudiamo in dolcezza con un semifreddo sacher con cuore di albicocca e pesca su morbido di pan di spagna. Delizioso anche questo.

Dessert
Semifreddo sacher

Paghiamo per il nostro pranzo 65 euro a persona. Rapporto qualità-prezzo assolutamente corretto.

Il Ristorante Street Stritt a Casal Velino è stata una meravigliosa scoperta. Il locale è accogliente e curatissimo, davvero un piccolo gioiello. Si vede che qui c’è amore: amore per quello che si fa, amore per il proprio lavoro e per gli ospiti che vengono coccolati. Lo chef Cristian D’Elia sorprende con una cucina della tradizione, debitamente rivisitata ma senza stravolgimenti. Tutto parte da un prodotto freschissimo e da materie prime di eccellenza, la sua bravura sta in una tecnica di base eccellente e nella capacità di proporre abbinamenti non usuali ma riuscitissimi. Il risultato è una cucina della tradizione rivisitata che conquista. Pesce freschissimo e piatti riusciti. Il personale in sala è professionale, attento e presente. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Il Ristorante Street Stritt entra di diritto nella nostra guida on line di quelli che sono secondo noi gli indirizzi da non perdere. Imperdibile….

 


Ristorante Street Stritt
Via strada Santa, Lungomare Pietro Speranza
Casal Velino (Sa)
Tel. 331 912 4056
Visita la pagina Fb di Street stritt

Hai voglia di una ricetta veloce da fare e di sicuro successo? Prova la versione degli spaghetti aglio olio e peperoncino dello chef Giovanni Nunziata del ristorante Bocca di Bacco a Cimitile. La particolarità è la presenza della crema all’aglio che dona al piatto delicatezza e un gusto inimitabile. Sei curioso? Occhio alla ricetta!

Ingredienti per 4 persone:

- 500 gr. di spaghetti (in questo caso sono stati usati gli spaghettoni di Gragnano)
- 3 spicchi di aglio (privi dell’anima interna)
- Latte q.b.
- Peperoncino q.b.
- Sale q.b.
- Olio Evo q.b.
- Prezzemolo q.b.
- Pane croccante q.b.

Procedimento:

Per la crema all’aglio 

La crema all’aglio va preparata in questo modo. Bisogna aggiungere due spicchi di aglio in 100 gr di latte e far riposare il tutto in frigo per tutta la notte. Nello stesso latte si fa bollire l’aglio e una volta cotto, si sciacqua l'aglio sotto l’acqua corrente. Dopo questo passaggio bisogna frullare gli spicchi di aglio fino a che non diventino una sorta di cremina.

In una padella sul fuoco si mette un filo di olio Evo con uno spicchio di aglio, gambetti di prezzemolo e peperoncino a piacere. Intanto mettiamo a cuocere gli spaghetti, quando saranno al dente terminiamo la cottura nella padella con l’aglio, l’olio, il prezzemolo e il peperoncino. Aggiungere anche la cremina all’aglio, una spolverata di prezzemolo fresco e facciamo mantecare per bene.
Impiattiamo aggiungendo del pane croccante.

Per il pane croccante

In una padella antiaderente sciogliere un’acciuga sott’olio, versare della mollica di pane e far tostare. Passare tutto in un mixer per ottenere del pangrattato aromatizzato e profumato da aggiungere al piatto finito.

 

Bocca di Bacco
Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel. 320 888 1306
Visita il sito web del ristorante Bocca di Bacco a Cimitile

Domenica, 18 Luglio 2021 21:01

La Pergola. Gesualdo (Av)

Siamo tornati in Irpinia, territorio che adoriamo e precisamente siamo a Gesualdo, il bellissimo borgo dominato dal castello che fu di Carlo Gesualdo, il Principe di Venosa, celebre madrigalista del 500, il famoso principe dei “musici”. Chi ci segue sa che qui a Gesualdo c’è uno dei nostri indirizzi preferiti: il Ristorante la Pergola. Quando siamo da queste parti la visita qui è quasi un obbligo. Siamo innamorati della location, della cucina della chef- architetto Franca de Filippis e della generosa accoglienza, la gentilezza e la passione per il suo territorio di Antonio Ferrante.
E’ sera prenotiamo all’ultimo momento, fortunatamente troviamo un tavolo libero. Arriviamo, parcheggiamo l’auto nel comodo parcheggio della struttura. Il ristorante è in campagna proprio ai piedi del borgo che ci guarda dall’alto.

La Pergola Gesualdo Av Suggestivo angolo esterno
La Pergola Gesualdo - Suggestivo angolo esterno

L’impatto anche di sera è suggestivo, sembra di essere in un casale di campagna umbro, o toscano, o in Provenza ma non siamo in nessuna di queste regioni, siamo semplicemente nella bella Irpinia. La serata è gradevole si sta davvero bene per questo ci fanno accomodare all’esterno, al nostro tavolo da due. Ci accoglie il patron Antonio Ferrante e come al solito, lo fa da par suo con gentilezza e garbo. Diamo un’occhiata al menù che chiaramente segue la stagionalità di prodotti e materie prime.
Il menù è ben calibrato ed è ispirato alla tradizione irpina, cucina di terra dunque ma c’è anche l’immancabile baccalà, quasi un Re da queste parti. Si può optare anche per i menù degustazione da loro proposti (a 35 e 40 euro vini esclusi), ma noi scegliamo di ordinare alla carta.  Da bere prendiamo una minerale e (su consiglio di Antonio) un ottimo vino: l’Irpinia Campi Taurasini di Cantina Di Prisco. Un rosso del territorio eccellente, un aglianico sincero e voluttuoso con sentori di frutti rossi e una nota lieve minerale con tannini calibrati. Perfetto per accompagnare la nostra cena. Ci servono il buonissimo pane locale ed il meraviglioso olio extravergine di oliva di ravece (monovarietale) un vero “must” del territorio. L’olio è dell’oleificio FAM di Venticano. Garanzia.
Noi ordiniamo tre antipasti, cominciamo con i salumi irpini: capicollo, pancetta, salsiccia secca e un eccellente prosciutto crudo, e poi un immancabile un must del territorio, il caciocavallo podolico che da queste parti ha sempre il suo perché.

Salumi irpini e caciocavallo
Salumi irpini e caciocavallo

A seguire una proposta davvero intrigante: sfoglia di scarola, uvetta, stracciata e alici. Un gioco di consistenze in un perfetto equilibrio di sapori. Dall'amarognolo della scarola al dolce dell’uvetta, dall’avvolgente stracciata alla nota sapida delle alici. Fantastico.

Sfoglia di scarola uvetta stracciata e alici
Sfoglia di scarola uvetta stracciata e alici

Ed ecco un altro piatto pazzesco: purè di patate, carpaccio di vitello, pecorino, tartufo estivo e porcini. Una vera estasi di gusto (che cosa era quel carpaccio, spettacolare).

Purè di patate carpaccio di vitello pecorino e tartufo estivo
Purè di patate carpaccio di vitello pecorino porcini e tartufo estivo

Ci godiamo la nostra serata e la nostra cena e beviamo un altro calice di aglianico in attesa dei primi. Di tanto in tanto Antonio Ferrante passa per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio. Noi ordiniamo i paccheri con pomodoro, melanzane, salsa di provola, pesto di basilico e cacioricotta. Davvero gustosi, fatti alla perfezione, sprigionavano un inebriante profumino che ti invitava a nozze. Bontà assoluta. 

Paccheri con pomodoro melanzane salsa di provola pesto e cacioricotta
Paccheri con pomodoro melanzane salsa di provola pesto e cacioricotta

E che dire delle candele con crema di cacioricotta, zucchine, fiori di zucca e pecorino? La sublimazione della cucina di campagna. Ortaggi freschissimi, inebriante la crema di cacioricotta. Da applausi.

Candele con crema di cacioricotta zucchinefiori di zucca e pecorino
Candele con crema di cacioricotta zucchine fiori di zucca e pecorino

Visto che è abbastanza tardi e non vogliamo strafare saltiamo il secondo (ma torneremo presto a pranzo per gustare altre loro proposte). Ci tuffiamo sul dessert. Prendiamo una millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole. Semplicemente deliziosa…

Millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole
Millefoglie con crema di ricotta e amarene visciole

E un Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate, altro dolce da “wow”.

Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate
Pan di Spagna con crema chantilly e fragole glassate

Accompagniamo il dessert con due giri di passito, prima degustiamo il passito di Cantina Firriato con le sue note di miele e pesca e poi il secondo giro lo facciamo con il passito di Pantelleria Ben Rye di Donnafugata in cui al gusto tipico delle uve zibibbo si accompagnano piacevoli note fruttate una spiccata mineralità e una persistenza che sorprende. Chiediamo il conto e paghiamo in due poco più di 45 euro a persona. Corretto il rapporto qualità - prezzo.

Al Ristorante la Pergola di Gesualdo si viene sempre con la certezza di non restare mai delusi. Trovi una fantastica cucina del territorio. Puoi vivere un‘esperienza dei sensi assaporando la “lentezza” e la bellezza del luogo, le proposte della chef Franca de Filippis sorprendono e ammaliano. Tra le tante ci hanno colpito il carpaccio di vitello con purè, porcini, pecorino e tartufo (sublime) e i due primi a dir poco spettacolari che hanno come protagoniste le verdure di stagione. La location è suggestiva, l’atmosfera invita al relax e alla convivialità. Abbiamo trovato poi come sempre un’ottima accoglienza, merito soprattutto del padrone di casa Antonio Ferrante. Il servizio è veloce e attento. Corretto il rapporto qualità-prezzo.
La garanzia però è in cucina, dove c’è Franca de Filippis un vero vulcano, in lei passione e talento si coniugano e si traducono in una cucina che conquista. La Pergola a Gesualdo non può mancare in agenda e si conferma sulla nostra guida "on line" dei ristoranti da non perdere. Certezza.




Ristorante La Pergola
Strada comunale Freda, n.35
Gesualdo (Av)
tel. 0825 401435
Visita la pagina Fb della Pergola di Gesualdo

Mercoledì, 09 Giugno 2021 12:03

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Ci sono posti dove mangiare significa vivere una vera esperienza, perdersi nei ricordi, compiere un viaggio tra profumi e sapori, in questo caso irpini. Ebbene sì, siamo in terra irpina, in questa meravigliosa parte di Campania con paesaggi e prodotti incredibili. Una terra generosa, sincera e aspra capace di sorprenderci, sempre. Una delle eccellenze irpine, uno degli indirizzi sicuri per noi è il Ristorante la Pignata ad Ariano Irpino. Ci siamo stati tantissime volte sia per gustare le loro proposte di cucina, sia per la loro pizza (notevole anche questa). Ci siamo tornati a cena.
Abbiamo prenotato qualche ora prima il nostro tavolo da due. Era da un po’ di mesi che mancavamo da qui, ma l’ambiente è come lo ricordavamo, un insieme di eleganza e stile rustico con quella strana aria di casa che un po’ di fa sentire in famiglia. Insomma un posto che invita alla convivialità. A fare gli onori di casa c’è Ezio Ventre sempre gentile, affabile e prodigo di consigli. Diamo un’occhiata al menù, ma ci affidiamo a lui per la serata, faremo un menù degustazione con abbinamento di vini al calice.
Diamo il via alle danze, arrivano i loro pani, e del pane croccante e rosmarino a cui abbiamo abbinato un meraviglioso olio, Dor di Negutta, un monocultivar Ravece dal profumo intenso, esplosivo, note erbacee e quasi piccanti. In una parola: fantastico.

Pane croccante olio e rosmarino
Pane croccante olio e rosmarino

Si comincia con una fresellina di benvenuto. Un entrée davvero stuzzicante: una fresellina con pomodorini, burrata, olio e basilico. Cosa c’è di più buono?

Entrée
Entrée

Arrivano gli antipasti in un crescendo rossiniano: fantasia di baccalà in oliocottura con suo panzerotto fritto, ai due peperoni. Questo metodo di cottura è perfetto per il baccalà che, cuocendo a basse temperatura nell’olio, conserva tutte le sue proprietà, il suo profumo e una consistenza davvero pazzesca. Intrigante poi il panzerottino e perfetto l’abbinamento con la crema di peperone e ovviamente con sua maestà il peperone crusco, un must da queste parti. Baccalà e peperone crusco: è vero amore ….

Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni
Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni

 Altra proposta notevole è l’uovo poché (in camicia) su vellutata di piselli, lonzardo di maiale nero, asparagi, pecorino di carmasciano fuso e tartufo estivo. Un mix di sapori, di profumi, di consistenze riuscitissimo. Una vera coccola.

Uovo pochè su vellutata di piselli
Uovo pochè su vellutata di piselli

Ma ci ha entusiasmato davvero il loro sushi gourmet: cubo di riso sushi, battuto di marchigiana, stracciatella, more, fragole, salsa di soia e perle di aceto balsamico. Un'idea geniale, eccellente la carne, perfetti gli abbinamenti così come la presenza delle more e delle fragole. Mentre lo gustavamo è stato un “wow” continuo. Spettacolo...

Sushi gourmet di carne
Sushi gourmet di carne

Stiamo davvero viaggiando a livelli altissimi. Siamo curiosi di scoprire i primi. Qui facciamo un viaggio nudo e puro in Irpinia. Arriva una proposta che è un evergreen del territorio e che qui alla Pignata si trova quasi sempre: la zuppa di fagioli quarantini di Volturara (presidio Slow food) e castagne. Rassicurante come i pranzi a casa di mammà ..

Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne
Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne

E dei fantastici tagliolini alle ortiche con funghi porcini e tartufi estivo. Peccato non poterti trasmettere via schermo e via foto il profumo di questo piatto. Un inno alla gioia tutto in salsa irpina.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo

Nostro malgrado saltiamo il secondo, siamo sazi e non vogliamo perderci le proposte di dessert. Ecco una bella crema catalana con un rinfrescante gelato al lime

Crema catalana e gelato al lime
Crema catalana e gelato al lime

E un must della Pignata: lo scazzamariello, un dolce creato da loro a base di pistacchio e amarene con cioccolato e gelato al fiordilatte e quindi per i suoi colori pensando alle antiche tradizioni arianesi lo hanno chiamato così “scazzamariello” ossia il folletto delle leggende agresti.

Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato
Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato con gelato al fior di latte

Come non chiudere in bellezza con del cioccolato extra fondente? Ezio Ventre ci sta proprio coccolando…. Accompagniamo il dessert con l’Amarenico di Antico Castello, che nasce dal connubio tra aglianico e foglie dell’amareno, un liquore aromatico e sorprendente e lo zibibbo di Cantine Vinci. Un salto in Sicilia con questo meraviglioso vino da dessert intenso, fruttato e persistente.

Cioccolato extrafondente
Cioccolato extra fondente

Alle varie proposte di cucina abbiamo abbinato al calice i seguenti vini: Friuli DOC Traminer Aromatico Le Vigne di Zamò, un 100 % Gewürztraminer di un bel colore giallo paglierino, note minerali e sentori di frutta a polpa gialla, il Greco di Tufo Miniere di Cantine dell’Angelo, 100 % greco un grande vino bianco con una fantastica nota minerale e spiccata personalità. Un Calabria rosato IGP di Acino vini, 100 % da uve magliocco, un vino sorprendente, con note fruttate, balsamiche e in più un vino totalmente bio e naturale. Il Re vino rosso di Cantina Giardino, anche questo vino biologico a base prevalentemente di aglianico che si accompagna a tutto il pasto e ha note piacevoli fruttate e speziate.
E infine una nostra vecchia conoscenza, il Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Un rosso meraviglioso, aglianico in purezza sontuoso, note di frutti rossi, vino davvero intenso, speziato, al palato gradevolissimo con note quasi balsamiche, giustamente tannico e personalità da vendere. Si è capito che ho un debole per questo vino?
Chiediamo il conto e paghiamo per questo intenso e meraviglioso percorso enogastronomico poco più di 70 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica davvero notevole.

L’Irpinia è una terra meravigliosa, ancestrale, magica. Tra gli indirizzi irpini impedibili c’è il Ristorante La Pignata, un vero baluardo della ristorazione irpina che nel tempo si è evoluto senza mai tradire le origini e le proprie radici. Questo è il regno della famiglia Ventre, che da anni regala emozioni a tavola partendo sempre dalla tradizione, una tradizione che è sempre viva e presente e da cui tutto ha origine. Qui alla Pignata puoi davvero lasciarti coccolare e vai via sempre con la voglia di ritornare.
Buona e curata la carta dei vini, Servizio veloce e professionale, Ezio è il valore aggiunto, un concentrato di capacità e passione. Corretto il rapporto qualità prezzo.
La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande. Che tu voglia gustare le proposte di cucina o una “signora pizza”, qui non sbagli mai. A parer nostro La Pignata è una tappa obbligatoria se vuoi emozionarti a tavola, se vuoi mangiar bene e mangiare irpino. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

Siamo tornati nella perla del Sannio a Sant’Agata de’ Goti, spesso ci rifugiamo in questo borgo incantato, pieno di bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche. Adoriamo in particolare il suo centro storico, un piccolo scrigno, dove si respira un’atmosfera che ti proietta nel passato. Ammirando il centro storico dal ponte sul fiume Martorano si resta davvero senza parole di fronte a questo spettacolo incredibile.

Il centro storico di SantAgata de Goti dal Ponte sul Martorano
Il centro storico di Sant'Agata de' Goti dal Ponte sul Martorano

Oltre al centro storico Sant’Agata ha la fortuna di avere un territorio vasto e ricco di verde e natura. Qui non è difficile trovare indirizzi dove mangiar bene e agriturismi molto validi. Noi ci siamo fermati a pranzo all’Agriturismo L’Ape Regina. Non è la prima volta che veniamo qui, la nostra esperienza precedente ci ha lasciato un buon ricordo. 

Siamo in località Molino Corte. L’Ape Regina è una masseria antica ristrutturata mantenendo le caratteristiche originali, si trova in cima ad una piccola collina e tutto intorno c’è verde, natura e una campagna generosa. Qui davvero si può trascorrere una giornata spensierata all’aria aperta. Anche i bambini si divertiranno grazie alla presenza di una piccola area giochi e di una piccola fattoria didattica. Ma l’Ape Regina è soprattutto un’azienda agricola, qui si coltivano ortaggi, verdure, (gran parte dei prodotti serviti ai clienti). Questo è periodo di ciliegie, che spettacolo vederle in bella mostra sugli alberi....

Ciliegie
Ciliegie

Qui si produce un generoso vino e il buonissimo miele di Sant’Agata grazie alle laboriose api che depositano il prezioso nettare nei numerosi alveari sparsi nell’azienda. Per chi volesse, la struttura ha anche delle camere (in totale 3). L’ideale per chi desiderasse regalarsi un weekend a contatto con la natura e “staccare la spina” dalla frenetica vita quotidiana.
Ad accoglierci è il padrone di casa, Marco Razzano, sempre gentile, premuroso con i suoi ospiti e prodigo di consigli. La struttura è piena ma si sta davvero bene (i grandi spazi anche all’aperto aiutano). I tavoli sono ben distanziati. Insomma tutto fa pensare ad una giornata piacevole e così sarà.
All’Ape Regina c’è un menù fisso che cambia ogni settimana, questo perché la cucina segue il ciclo delle stagioni e dipende anche dalla reperibilità e disponibilità dei prodotti e delle materie prime.

Ecco l’acqua, il vino della casa (un buon aglianico), qualche tarallino (le mitiche ‘nfrennule santagatesi) e ci servono un piatto con una bruschetta al pomodoro (sarà anche semplice ma ha sempre il suo perché), salumi e ricottina.
La pancetta era deliziosa, buono e giustamente sapido il prosciutto. Fresca e delicata la ricottina.

Antipasto con salumi e ricottina
Antipasto con salumi e ricottina

E ancora immancabili e invitanti le montanarine, un rotolo con melanzane e dei calzoncini ripieni di verdure e provola. Tutto di buona fattura.

Montanarine rotolo con melanzane e calzoncini ripieni di verdure
Montanarine rotolo con melanzane e calzoncini ripieni di verdure

E via con altre delizie homemade: una squisita e delicata quiche di zucchine e funghi, delle melanzane a barchetta ripiene di pane e uova e degli arancini di riso bianchi. Abbiamo gradito tutto e in attesa dei primi facciamo due passi in giardino godendoci l'aria pura e la bella giornata. 

Arancini di riso melanzane a barchetta e quiche di zucchine e funghi
Arancini di riso melanzane a barchetta e quiche di zucchine e funghi

Ecco il primo assaggio, dei cavatelli fatti rigorosamente a mano con pancetta e carciofi. Belli consistenti e piacevoli i cavatelli, interessante l’abbinamento della pancetta con i carciofi. Non troppo sapidi ma neppure stucchevoli. Mi sono piaciuti. 

Cavatelli con carciofi e pancetta
Cavatelli con carciofi e pancetta

L’altro assaggio di primo è “rosso”. Ecco i paccheri con melanzane salsiccia e provola. Piatto semplice come concetto, ma molto buona la salsiccia usata per il sughetto. Abbiamo gradito anche questi.

Paccheri con melanzane salsiccia e provola
Paccheri con melanzane salsiccia e provola

Altro giro rilassante nel verde ed ecco il secondo: fettina di vitello alla brace (davvero buona) con patate al forno, un peperone imbottito e insalata.

Carne con patate e peperone ripieno
Carne con patate e peperone ripieno

Siamo sazi ma come si fa a rinunciare al dolce? Rotolo alle noci e pesche e quadrotti con cioccolato e pere. Il dolce lo abbiamo accompagnato con amaro e liquorino di mela annurca.

Dessert
Dessert

Paghiamo 30 euro a persona. Questo è il costo del menù fisso che cambia ogni settimana. (C’è anche la possibilità di optare per un menù ridotto a 25). Da sottolineare che all’Agriturismo L’Ape Regina si può possono prenotare anche pasti per celiaci.

"Repetita iuvant", ci ripetiamo volentieri. Se sei alla ricerca di un posto dove stare tranquillo, dove respirare aria pura, immerso nella natura e gustare una buona cucina locale, l’Agriturismo L’Ape Regina è il posto giusto. La struttura è bellissima e si trova in una posizione invidiabile, su un piccolo colle circondato da campagne e verde. Tutto intorno ci sono oltre 10 ettari di terreno con alberi di ulivo, viti e alberi da frutta. Anche i bambini vi ringrazieranno, per loro c’è una piccola area giochi e alcuni animali nella fattoria didattica. Durante l’anno poi all’Ape Regina vengono organizzati anche percorsi didattici e iniziative di vario tipo.
Qui trovi una cucina semplice ma sincera, una cucina contadina con l’uso di prodotti coltivati per gran parte nell’azienda agricola. Buone le paste fatte a mano, ottima la carne.
Nota di merito per l’organizzazione e l’accoglienza del patron Marco Razzano, persona educata e garbata, agronomo valente e grande innamorato del suo territorio. Consigliato.

 

Agriturismo L’Ape Regina
Località Molino Corte - Via Palmentata
Sant’Agata de’Goti (Bn)
Tel. 0823956698 – 3388806415
Visita il sito web dell’Agriturismo L’Ape Regina

Sabato, 22 Maggio 2021 19:04

Locanda Bruniana. Nola (Na)

Siamo a Nola, la città dei Gigli e del filosofo Giordano Bruno. Nola da anni vive un interessante fermento con la presenza e l’apertura di numerosi locali e la presenza di indirizzi che hanno reso varia e interessante l’offerta gastronomica. Per questo abbiamo deciso di provare un indirizzo che da parecchio avevamo in agenda. Siamo stati a cena alla Locanda Bruniana e abbiamo deciso di raccontarti la nostra esperienza.
Cominciamo dal nome, un chiaro omaggio a Giordano Bruno che proprio a Nola ebbe i natali nel 1548. Il locale è facilmente raggiungibile, si trova in fatti in Via Variante VII bis ed è ben visibile dalla strada. Parcheggiamo a pochi metri dal locale e ci accomodiamo dopo (avevamo prenotato il nostro tavolo da due già qualche ora prima).
Il locale è molto bello, ricercato e regala una piacevole sensazione: pavimenti in parquet, tavoli e sedute in legno con un tocco di blu che ci sta benissimo e che dona un tocco di piacevole e raffinata intimità. Entrando ti colpisce il bancone davvero meraviglioso, tutto in ottone e dal sapore vagamente "coloniale", qui c'è l’angolo dei liquori e distillati. Noi ci accomodiamo all’esterno in una sorta di giardino coperto, uno spazio davvero interessante che ti regala la sensazione di essere “altrove”. 

Solito sguardo al menù. In carta c’è la possibilità di scegliere dei menù degustazione (vanno presi però per tutti i commensali). Si parte dal menù denominato Nola 1548 (l’anno di nascita di Giordano Bruno) 5 portate a 50 euro (vini esclusi), oppure il menù “Taccuino” sei portate a 70 euro (vini esclusi). E poi le interessantissime proposte di crudi denominati “Nudi e Crudi”, le insalate crude e marinate, e quattro proposte di antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert. Noi decidiamo di ordinare “a la carte” per poter scegliere cose diverse.
Cominciamo ordinando una minerale e decidiamo di cenare accompagnando il tutto con una bollicina francese. Optiamo per una bottiglia di Champagne Extra Brut Blanc de Blancs “Vertus Experience” di Andrè Jacquart. Chardonnay in purezza, che proviene dalla Côte des Blancs, dal villaggio di Vertus. Raffinato, piacevole, versatile con una nota vagamente agrumata. Davvero una grande bottiglia, degna compagna della nostra cena. Arrivano i loro pani e grissini.

I pani
I pani

E un graditissimo entrée: una millefoglie di verdure con provolone del Monaco e aneto. Davvero interessante, ottima partenza….

Millefoglie di verdure
Millefoglie di verdure

Si comincia alla grande con una loro selezione di crudi: 2 scampi, 2 gamberi, 4 sashimi e 2 ostriche. Ottimo davvero il crudo, fantastici gli scampi. Il pesce è freschissimo e di qualità. Strepitose le ostriche, delle Gillardeau, le più pregiate tra le ostriche francesi.

La selezione di crudi
La selezione di crudi

Ci sono piaciute talmente tanto che abbiamo voluto strafare e regalarci anche una selezione di 6 ostriche.Tre ostriche Gillardeau e tre ostriche di Normandia.
Le Gillardeau sono inconfondibili: belle carnose, consistenti, con un meraviglioso equilibrio tra la nota sapida e la dolcezza tipica di questo tipo di ostriche.
Le ostriche di Normandia, regione che è la prima in fatto di allevamento e produzione di queste meraviglie (Huitres de Normandie), sono inconfondibili con la loro forma ovale e la persistente sapidità.

Selezione di sei ostriche
Selezione di sei ostriche

Si continua con gli antipasti, optiamo per il tonno leggermente scottato con zucchine, fiori e salsa alla menta. Davvero eccellente il tonno e perfetto anche l’abbinamento con le zucchine e i fiori, interessante la nota aromatica della salsa alla menta, davvero un gran piatto…

Filetto di tonno zucchine fiori e salsa alla menta
Filetto di tonno zucchine fiori e salsa alla menta

E poi i totanetti ripieni di caciotta in ragù di mare e salsa di prezzemolo.

Totanetti ripieni di caciotta in ragù di mare
Totanetti ripieni di caciotta in ragù di mare

La nostra cena procede alla grande, ci godiamo l’atmosfera rilassata e la serata mentre aspettiamo i primi. Ecco i ravioli ripieni di primo sale con tartufi di mare, basilico e crudo di gamberi. Semplicemente deliziosi. Delicati, avvolgenti. Tornerei qui anche solo per mangiarli di nuovo. Chapeau!

Ravioli con tartufi di mare basilico e crudo di gamberi
Ravioli con tartufi di mare basilico e crudo di gamberi

L’altro primo sono le linguine tirate con acqua di vongole veraci, clorofilla di prezzemolo, bottarga e limone. Altro piatto ben concepito e studiato: perfetta la cottura delle linguine, bello il gioco tra la sapidità delle vongole e della bottarga e la freschezza data dal limone.

Linguine con vongole veraci clorofilla di prezzemolo bottarga e limone
Linguine con vongole veraci clorofilla di prezzemolo bottarga e limone

Passiamo al dessert, ecco la Tarte Tatin di mele annurche caramellate morbido alla mandorla e crema alla vaniglia. A me è piaciuta molto sarà anche perché ho un debole per i dolci con le mele.

Tart Tatine
Tart Tatine

Altra proposta interessante è la rivisitazione della pastiera con crumble alla cannella, mousse di ricotta e gelato di grano e fiori di arancio.

La loro interpretazione della pastiera
La loro interpretazione della pastiera

Ci offrono il loro babà, lo abbiamo gradito molto. Chiediamo il conto e paghiamo 110 euro a persona. Se consideriamo però che solo lo Champagne ci è costato 65 euro e che abbiamo preso anche la selezione di ostriche, il rapporto qualità - prezzo è comunque corretto.

Il babà
Il babà

La Locanda Bruniana è sicuramente un posto da provare. Chiaro omaggio al filosofo Giordano Bruno che proprio a Nola ebbe i natali. Semplice da raggiungere, bella e curata la location con il bel pavimento in parquet che regala calore. Mi ha colpito molto il banco in ottone che si vede poco dopo essere entrati, semplicemente stupendo. Nel complesso una location raffinata ma al contempo formale e senza eccessi. Interessante e rilassante lo spazio esterno, denominato il giardino. Pranzare o cenare lì ti regala la sensazione di essere quasi fuori città. Il servizio è preciso, professionale e puntuale. Il personale è gentile e garbato. La proposta di cucina è interessante, il menù è ben studiato e lo chef Francesco De Simone forte dei suoi trascorsi, fa valere tutta la sua esperienza e padroneggia il tutto con una grande tecnica di base. I piatti partono dalla tradizione ma sono creativi e frutto di originali contaminazioni. Importante e fornita la carta dei vini e del beverage. 
Eccezionali i prodotti e le materie prime utilizzate. Crudo di pesce ottimo. La Locanda Bruniana offre una proposta gastronomica che nel tempo mira all’eccellenza. Certamente il rapporto qualità – prezzo è importante ma è rapportato alla qualità dell’offerta. Alla Locanda Bruniana a Nola si viene per vivere un’emozione e lasciarsi coccolare come abbiamo fatto noi.

 

Locanda Bruniana
Via Variante VII Bis n.100
Nola (Na)
Tel. 081 235 9428
Visita il sito web della Locanda Bruniana

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