La nostra rubrica dedicata alla Pizze Templari stavolta ci porta in Irpinia. Questa settimana ti consigliamo una pizza che abbiamo gustato alla Pignata ad Ariano Irpino. E’ una pizza che ordiniamo spesso quando veniamo qui, è la Diavola al caciocavallo.
L’Irpinia è terra magica, oserei dire ancestrale, terra di antiche e radicate tradizioni, terra di prodotti di eccellenza, terra (tra le tante cose) di olio, di grandi salumi e sublimi formaggi. La Diavola al Caciocavallo della Pignata è un piccolo compendio del territorio irpino, e in più ha quel gusto rustico, marcato, quasi contadino che rende questa pizza davvero unica, ma andiamo per gradi.
La Diavola al Caciocavallo della Pignata ad Ariano Irpino
E’ sempre un buona idea venire alla Pignata ad Ariano Irpino, sia che tu abbia voglia di pranzare o cenare sia che tu voglia una bella pizza. Siamo nella parte alta di Ariano, il locale è accogliente, curato, ben arredato. Alla Pignata si sta davvero bene l’atmosfera è piacevole. Le pareti sono di un bel colore chiaro, si nota un’attenta cura dei dettagli, con arredi molto belli e vetrine antiche. La mise en place è raffinata ma al contempo essenziale. Il menù nella sezione dedicata alle pizze è davvero ben strutturato, ci sono una quarantina di proposte tra pizze classiche, quelle della tradizione ed altre più strutturate. Minimo comune denominatore: l’Irpinia. Protagonisti tanti prodotti di eccellenza del territorio, dal caciocavallo podolico, ai peperoni cruschi, dai porcini al meraviglioso olio di Ravece. C’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Diavola al Caciocavallo - Dettaglio
Tra le tante pizze, noi ti consigliamo la Diavola al caciocavallo, fatta con pomodoro San Marzano bio, fiordilatte, salame piccante, caciocavallo irpino stagionato 5 mesi dal sapore deciso e avvolgente e olio Evo. Questa pizza è meravigliosa, dal gusto deciso, con la nota piccante ben presente ma non predominante, una pizza giustamente sapida grazie al sublime caciocavallo podolico appena stemperato dal gentile fiordilatte.
Diavola al Caciocavallo - Dettaglio Alveolatura
La Diavola al caciocavallo che abbiamo gustato è fatta con un bell’impasto diretto, lavorato e lievitato a regola d’arte con un processo di lievimaturazione di almeno 36 ore. L’idratazione è abbastanza spinta e arriva al 72%. Il peso del panetto raggiunge i 285 gr, quindi si tratta di una pizza decisamente generosa. Si presenta soffice, morbida ma al contempo fragrante e bella compatta al morso. E’ una pizza che si fa ricordare. Complimenti al patron Ezio Ventre e all’esperto e valido pizzaiolo Antonio di Lauro che ha davvero talento. La Diavola al Caciocavallo della Pignata ad Ariano Irpino è la pizza Templare della settimana. Provala.
La Diavola al Caciocavallo - Vista dall'alto
Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del Ristorante La Pignata
Siamo tornati a Pomigliano D’arco, divenuta ormai una sorta di “El Dorado”, per gli appassionati di food grazie alla presenza di locali e indirizzi interessanti e ad un'offerta gastronomica variegata e capace di accontentare un po' tutti. Siamo tornati alla Pizzeria Fronna d’Està. Qui siamo venuti più volte e abbiamo già recensito questa pizzeria, ma si sa, “repetita iuvant” recita una famosa locuzione latina. Ci ripetiamo volentieri, e torniamo a pubblicare e consigliare Fronna D'Està perchè la pizza qui ci ha davvero entusiasmato.
Fronna D'Està. Pomigliano D'Arco - Insegna Esterna
Siamo a pochi passi da Piazza Mercato, quello che è ormai il fulcro della “movida” pomiglianese. Il locale è molto semplice da raggiungere, parcheggiamo agevolmente l’auto in strada a pochi metri dal locale. Abbiamo prenotato il nostro tavolo, quindi al nostro arrivo ci accomodiamo subito. Fronna D'Està all'interno è come lo ricordavamo, il locale è gradevole, con un arredo essenziale e sobrio e una sua spiccata personalità. Noi ci accomodiamo proprio al tavolo di fronte al banco da lavoro e al forno, il Regno di Vittorio Passeggio e dei suoi collaboratori. Come sempre diamo un'occhiata al menù, ben strutturato con la Frittura Napoletana (da non perdere le frittatine, in particolare la frittatina all'amatriciana, le chips alla Fronna D'Està con crema di pistacchio di Bronte DOP, mortadella artigianale e granella al pistacchio, e l'arancino con panatura panko al ragù servito con la stracciatella). Poi ci sono una quarantina di proposte pizza, dalle classiche e tradizionali a quelle più strutturate con abbinamenti interessanti e originali, i calzoni e le montanare. Siamo venuti da Fronna D'Està per fare una bella degustazione di pizza. Saltiamo i tanto amati fritti e passiamo direttamente alle pizze, siamo desiderosi di provare le creazioni di Vittorio Passeggio.
Cominciamo con lei, la Regina, una bella Margherita. Normalmente quando siamo in giro a recensire Pizzerie cominciamo il nostro giro pizza sempre con la Margherita. Quella di Fronna D'Està merita davvero la lode. L'impasto è soffice, profumato. La Margherita è fatta con passata di pomodoro biologico, spolverata di parmigiano reggiano e pecorino romano Dop, fior di latte, basilico e olio Evo.
La Margherita di Fronna D'Està
Poi è il momento di uno dei “must” di Fronna D'Està e una delle pizze che amiamo prendere quando veniamo qui: la Porcello con salsiccia di maialino rosa, patate speziate cotte al forno, provola di Agerola, spolverata di parmigiano reggiano 24 mesi, basilico e Olio Evo. La Porcello con uil suo sentore rustico, è una pizza super golosa, perfettamente equilibrata e appagante.
La Porcello
La Funghetto è una pizza emozionante e dal sapore intenso grazie alla crema di funghi misti saltati con antico pomodoro di Napoli, alla provola di Agerola, al meraviglioso macinato di Scottona, alla fonduta di parmigiano 24 mesi. E poi ancora olio Evo e basilico a completare questa meraviglia.
La Funghetto
Non paghi, decidiamo di gustare anche la Fronna D’Està, una pizza sorprendente, fatta con crema di basilico, provola, pomodorino del piennolo semi-dry, chips di parmigiano reggiano stagionato, basilico e olio Evo. Ci ha conquistato il perfetto equilibrio degli ingredienti, la dolcezza del pomodorino del piennolo semi – dry si sposa a meraviglia con l’aromatica crema di basilico handmade e con la provola di Agerola.
La Fronna D'Està
Ci incuriosiva la Parmigiana secondo noi. Per questo la ordiniamo. Questa pizza merita una menzione speciale, per come è stata concepita e creata. La Parmigiana Secondo noi è fatta con provola di Agerola, mousse di parmigiana di melanzane, gocce di pesto artigianale, polvere di buccia di Melanzane, chips di Parmigiano Reggiano 30 mesi e olio Evo. Questa pizza non delude le attese, semplicemente sublime.
Parmigiana Secondo noi
Abbiamo aperto la nostra degustazione con una pizza della tradizione, la Margherita. La terminiamo con un’altra bella signora della tradizione partenopea, una Marinara, fatta con passata di pomodoro Bio, aglio rosso di Nubia, origano di montagna, basilico e olio Evo. Peccato che non ti possa far sentire attraverso lo schermo il profumo intenso e bellissimo di questa marinara che chiude alla grande la nostra serata.
La Marinara
Abbiamo trovato una pizza eseguita alla perfezione e curata in ogni dettaglio. L’impasto è un bel diretto con una lievimaturazione importante (36/48 ore). L’idratazione si attesta su 73 - 74 %. Il peso dei panetti sfiora i 270 gr. Il risultato è una pizza morbida, soffice ma fragrante. Lo spicchio si mantiene compatto. Buona e strutturata l’alveolatura. Il risultato è una pizza leggera, digeribile che non appesantisce. I prodotti e le materie prime usate per topping e farciture sono di assoluta qualità, tantissimi prodotti campani e diversi presidi Slow food. Nota di merito per il servizio, veloce e professionale. Il personale di sala è giovane e dinamico. Corretto il rapporto qualità –prezzo.
Marinara - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Condimenti e prodotti di alta qualità con numerosi presidi Slow food
- Servizio veloce e professionale
- Corretto rapporto qualità prezzo
Fronna D’Està a Pomigliano D’Arco è un indirizzo sicuro. La pizza qui non delude mai le attese. Il locale è informale, sobrio e accogliente. Il concetto di pizza ideato da Vittorio Passeggio seduce e conquista grazie ad un impasto realizzato e lavorato a regola d’arte, con un’idratazione importante ma non eccessivamente spinta. Altra cosa importante da sottolineare, è la ricerca della materia prima. Qui da Fronna D’Està i prodotti usati per topping e farciture sono di assoluta qualità con numerosi presìdi Slow food. La Margherita e la Marinata sono super, la Porcello con salsiccia di maialino rosa, patate speziate cotte al forno, provola di Agerola, spolverata di parmigiano reggiano 24 mesi, basilico e Olio Evo, è la nostra pizza del cuore visto che la prendiamo sempre quando veniamo qui. La Fronna D’Està è soprendente. La Parmigiana Secondo Noi con la mousse di parmigiana è la pizza che resta nella memoria. Il servizio è attento, professionale e veloce. Il rapporto qualità prezzo assolutamente corretto. Fronna D’Està a Pomigliano D’Arco si conferma nella nostra guida sul Web, tra quelli che sono a parer nostro, gli indirizzi pizza da non perdere. Certezza.
Fronna D’Està
Piazza Mercato, n.7
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 370 125 4653
Visita la pagina Fb di Fronna D’Està
Ritorna il consueto appuntamento con le “Pizze Templari”, ogni settimana ti presentiamo una pizza che abbiamo gustato e che ti consigliamo, per poter rivivere le nostre stesse emozioni. La pizza per noi è passione, è allegria, è come un rito, è emozione. E stavolta ad emozionarci è stata la Provola e Pepe Contemporanea del Maestro Vincenzo Capuano. La Provola e Pepe Contemporanea l'abbiamo mangiata in una delle Pizzerie di Vincenzo Capuano, precisamente a Pomigliano D'Arco.
La Provola e Pepe Contemporanea di Vincenzo Capuano - Vista dall'alto
La Pizzeria Vincenzo Capuano a Pomigliano è centrale e si trova in Via Mauro Leone. L'interno è davvero gradevole, entrando sulla sinistra ci sono due forni con il banco di lavoro. Il locale si sviluppa in lunghezza, sono molto belli i colori scelti per gli arredi e le sedute con effetto camoscio, i colori sono il verde acqua, il giallo ocra, il grigio, il beige. Comodi e di tendenza i divanetti a parete. Insomma entrando qui da Vincenzo Capuano a Pomigliano l'impatto è piacevole e si sta davvero bene. Anche la mise en place è originale e ricca di personalità, con sottopiatto in metallo con stampato e ben visibile quello che è lo slogan di riferimento delle Pizzerie di Vincenzo Capuano: “Vivere di Pizza è Meraviglioso”. Anche il menù non delude le attese. Ci sono antipasti, insalate e i fritti, le frittatine sono super, da non perdere la frittatina aglio e olio e quella al tartufo, poi i crocchè, le montanare. Da non perdere la Special con lardo di patanegra, pere caramellate, fiore di cacio, pepe rosa e basilico fritto. Ci sono poi le pizze suddivise in Pizze della Tradizione, Pizze Napoletane Contemporanee, il “Rutiello” e il “Padellino”. In totale ci sono una trentina di proposte. Poi (richiedendola al personale di sala) c'è la possibilità di tagliare la pizza con le forbici dorate del Maestro Vincenzo Capuano, per non schiacciare il cornicione e rovinare l’alveolatura. Tra le tante pizze che abbiamo provato, noi ci siamo innamorati della Provola e Pepe Contemporanea.
Le forbici dorate del Maestro Vincenzo Capuano
Quella di Vincenzo Capuano è una pizza con una personalità e un'identità ben precise. La pizza che abbiamo provato, presenta un impasto indiretto realizzato con prefermento e con una lievitamaturazione di almeno 18/20 ore. L’idratazione sfiora l’80%. Grandissima attenzione poi viene data alla lavorazione. Il risultato è una pizza profumata, soffice e leggera. Altro segno distintivo è il cornicione bello alto e pronunciato. La struttura alveolare è pressoché perfetta, segno di una perfetta lievitazione e lavorazione dell’impasto. Il peso dei panetti è di 280 gr, quindi da Vincenzo Capuano trovi una pizza decisamente generosa. Gli ingredienti usati per topping e farciture sono di grande qualità.
Provola e Pepe Contemporanea - Alveolatura
La Provola e Pepe Contemporanea è una pizza pluripremiata, è realizzata con pomodoro San Marzano schiacciato a mano, provola affumicata di Napoli, pepe macinato fresco, pomodorini arrostiti conditi, olio Evo e basilico. Dal profumo intenso è senza dubbio una pizza che non passa inosservata. Meraviglioso il pomodoro San Marzano schiacciato a mano che si sposa a meraviglia con la suadente e saporita provola affumicata. Il tocco in più sono i pomodorini arrostiti conditi con la loro nota dolce che rendono questa pizza perfettamente equilibrata. L'alveolatura quasi “parla” e ci racconta di un impasto davvero ben eseguito.
Provola e Pepe Contemporanea - Dettaglio farcitura
La Provola e Pepe Contemporanea di Vincenzo Capuano è la Pizza Templare della Settimana. Alla Pizzeria Vincenzo Capuano a Pomigliano troverai un menù semplice da consultare, ben concepito e molto chiaro. Ci sono le pizze distinte in Pizze della Tradizione, Pizze Napoletane Contemporanee, il “Rutiello” e il Padellino. In totale ci sono una trentina di proposte con abbinamenti studiati, topping e farciture interessanti, capaci di accontentare davvero tutti. Ottimi e di qualità gli ingredienti usati per topping e farciture. Tra le pizze gustate la Provola e Pepe Contemporanea merita una menzione speciale. Davvero eccellente. Provala...
Provola e Pepe Contemporanea
Pizzeria Vincenzo Capuano
Via Mauro Leone n.5
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1820 8375
Visita il sito web di Vincenzo Capuano
Il nostro viaggio per raccontarvi le pizzerie da non perdere ci porta a Pomigliano D'Arco, luogo divenuto da qualche tempo un vero Paradiso per foodblogger e appassionati di food, grazie alla presenza di tantissimi indirizzi degni di nota e di un'offerta gastronomica variegata e interessante. Proprio a Pomigliano da qualche mese ha aperto una delle sue Pizzerie il Maestro Vincenzo Capuano.
Pizzeria Vincenzo Capuano. Pomigliano D'Arco - Insegna Esterna
Non è la prima volta che gustiamo la pizza di Vincenzo Capuano ma a Pomigliano non eravamo ancora passati. Il locale è centrale e si trova in Via Mauro Leone. Il locale è davvero gradevole, entrando sulla sinistra c'è il banco da lavoro con i forni. La struttura si sviluppa in lunghezza, belli i colori scelti, gradevoli i tavoli e le sedute con effetto camoscio, i colori sono il verde acqua, il giallo ocra, il grigio, il beige. Ci sono anche dei comodi divanetti a parete. Insomma l'impatto è davvero piacevole. Anche la mise en place è ricca di personalità, con ben visibile quello che è lo slogan di riferimento delle Pizzerie di Vincenzo Capuano:“Vivere di Pizza è Meraviglioso”. Siamo curiosi di provare la pizza ma come sempre diamo prima un'occhiata al menù.
Ci sono i fritti come le frittatine (nota di merito per la frittatina aglio e olio e quella al tartufo), i crocchè, le montanare (imperdibile la special con lardo di patanegra, pere caramellate, fiore di cacio, pepe rosa e basilico fritto). Poi gli antipasti, le insalate e ovviamente le pizze suddivise in Pizze della Tradizione, Pizze Napoletane Contemporanee, il “Rutiello” e il “Padellino”. In totale più di una trentina di proposte in grado di accontentare un po' tutti. In più la possibilità (richiedendola al personale) del taglio della pizza con le forbici dorate del Maestro Vincenzo Capuano, per non schiacciare il cornicione e rovinare la bellezza dell’alveolatura. Prima delle pizze ci concediamo qualche coccola fritta. Prendiamo due crocchè di patate fatti con patata schiacciata, pepe, prezzemolo e provola affumicata.
Crocchè e frittatina classica
E una buonissima frittatina classica fatta con bucatini di Gragnano trafilati al bronzo, besciamella, parmigiano reggiano, sale, pepe, trito di carne di scottona e noce moscata.
Frittatina classica - Dettaglio ripieno
Nostro malgrado ci fermiamo con i fritti perché è il momento delle pizze. Cominciamo con una pizza della tradizione una bella Margherita classica fatta con pomodoro San Marzano Dop schiacciato a mano, fior di latte campano, olio evo e basilico. Meravigliosa nella sua semplicità, questa è una “signora Margherita”.
Pizzeria Vincenzo Capuano. Pomigliano D'Arco - La Margherita
Proseguiamo con una Melanzanella con base di pomodoro cotto a bassa temperatura , melanzane a funghetto, fior di latte campano, e in uscita aggiunta di stracciatella vaccina, olio Evo e basilico. Una pizza perfettamente equilibrata e profumatissima.
La Melanzanella
Chiudiamo la nostra degustazione con una pizza denominata Domeniche Lontano con base di mozzarella di bufala, patate al forno e salsiccia napoletana. In uscita aggiunta di bocconcini di mozzarella di bufala Dop, olio Evo e basilico. Semplicemente fantastica questa pizza, dal sapore intenso, rustica, quasi contadino.
La Domeniche Lontano
Da Vincenzo Capuano a Pomigliano abbiamo trovato un impasto indiretto realizzato con prefermento e una lievitamaturazione di almeno 18/20 ore. L’idratazione è bella spinta e sfiora l’80%. Il risultato è una pizza leggerissima, profumata, fragrante, con un cornicione importante e un’alveolatura fantastica. Segno di una perfetta lievitazione e lavorazione dell’impasto. Abbiamo trovato una pizza leggera e digeribile, ne mangeresti volentieri due senza appesantirti. Eppure bisogna dire che il peso dei panetti è di 280 gr, quindi si tratta di una pizza decisamente generosa e appagante. Gli ingredienti usati per topping e farciture sono di elevata qualità. Nota di merito per il servizio assolutamente professionale e veloce. Il personale di sala è dinamico, giovanile e informale.
Margherita - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto
- Buoni i fritti, da non perdere la frittatina aglio e olio e la montanara Special
- Servizio professionale, informale e veloce
- Ottimi gli ingredienti usati per topping e farciture
- Locale moderno, spazioso e ben arredato
Vincenzo Capuano non si smentisce, anche la sua Pizzeria a Pomigliano d’Arco lascia il segno. Il locale è davvero bello, dal design moderno, bella la scelta dei colori e degli arredi, ci sono ampi spazi e si sta davvero bene. Buoni i fritti, da non perdere le frittatine, in particolare quella classica e la aglio e olio, altra chicca è la montanara special con lardo di patanegra, pere caramellate, fiore di cacio, pepe rosa e basilico fritto. La pizza è leggera, fragrante e appagante. La Margherita non delude le attese, la pizza denominata Domeniche Lontano con base di mozzarella di bufala, patate al forno e salsiccia napoletana, conquista con il suo sapore rustico, quasi contadino. Torneremo a breve per gustare anche la pluripremiata Provola e Pepe contemporanea. Il personale di sala è giovane e dinamico, il servizio è veloce e professionale e senza sbavature. Se credi che il costo delle pizze qui sia elevato, ti sbagli di grosso. Abbiamo trovato un buon rapporto qualità prezzo con la Margherita classica a € 6,50 e la Marinara a € 6,00 e la Don Luigi Cosacca a 5,50. Complimenti davvero. La Pizzeria Vincenzo Capuano a Pomigliano entra di diritto nella nostra guida sul web delle pizzerie da non perdere. Del resto Vincenzo Capuano è una garanzia e la sua Pizzeria di Pomigliano D'Arco lo conferma in pieno. Certezza.
Pizzeria Vincenzo Capuano
Via Mauro Leone n.5
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1820 8375
Visita il sito web di Vincenzo Capuano
Siamo a Casaluce in provincia di Caserta. Siamo andati a trovare Michele Graziano nel suo nuovo locale: Krusca Pizzeria.
Krusca Pizzeria. Casaluce - Insegna interna
Il suo sogno finalmente ha preso forma. Da parecchi mesi Michele stava lavorando a questo progetto, siamo stati ben felici di passare a trovarlo per gustare a distanza di tanto tempo la sua proposta di pizza. Cominciamo col dire che il locale si raggiunge facilmente, infatti dista davvero poco dall’uscita dell’asse mediano. Krusca Pizzeria appena arrivi ti colpisce per i grandi spazi, il locale è bello, curato, con un arredo studiato e una scelta azzeccata di colori, tonalità e illuminazione. Si vede che dietro c’è un’idea ben precisa. Il design è accattivante, moderno ma senza eccessi. Belli i tavoli e le sedute. All’interno ci sono circa ottanta posti a sedere, ma c’è anche uno spazio esterno che verrà utilizzato durante la bella stagione. Insomma qui da Krusca Pizzeria lo spazio non manca.
Krusca Pizzeria. Casaluce - Particolare di una delle sale
Noi ci accomodiamo, arriva un prosecco di benvenuto (graditissimo) e come sempre diamo un’occhiata al menù. Ci sono i fritti, i crocché, le frittatine proposte in divesrse versioni, dalla classica, a quella cacio e pepe, dalla frittatina all’amatriciana a quella fuori menù a fantasia dello chef, che cambia spesso e volentieri, in base all’estro dello chef e alla disponibilità di prodotti e materie prime. E ancora ci sono arancini, patatine, mozzarelle in carrozza. Piacevole la sorpresa di trovare in carta le polpette al sugo. Ci sono anche due proposte di taglieri e prosciutto e mozzarella. Naturalmente il grosso del menù è dedicato alle pizze, suddivise in Classiche, Speciali, i Ripieni e le Montanare in doppia cottura. Ci sono anche le pizze dolci.
In totale ci sono una quarantina di proposte in grado di accontentare un po’ tutti. Cominciamo con qualche coccola fritta. Ci intrigava il Crocché viola e decidiamo di provarlo insieme ad una frittatina classica.
Frittatina di pasta classica e crocchè viola
La frittatina classica è fatta a regola d’arte: bucatini a trafila di bronzo, besciamella homemade, prosciutto cotto, piselli e pepe. E chest’è. Semplicemente buona.
Frittatina classica - Dettaglio Ripieno
Il crocchè viola strizza l’occhio al gourmet. È un crocchè fatto con patate viola “Bleu d’Artois”, con panatura di tarallo napoletano sugna e pepe, sale, pepe, grana padano e fior di latte. Particolare e accattivante questo crocchè dal sapore deciso e dalla consistenza pastosa (per il tipo di patata usata), che ci ha sorpreso piacevolmente.
Crocchè Viola - Dettaglio ripieno
Ma siamo venuti qui da Krusca Pizzeria per la pizza di Michele Graziano e che pizza sia! Cominciamo con lei, la Regina: la Margherita con pomodoro bio, fior di latte, olio Evo e basilico. Una margherita fatta come si deve, soffice, morbida, fragrante e compatta al morso. Ottimi gli ingredienti usati per la sua farcitura.
La Margherita di Michele Graziano
Poi gustiamo una pizza che in carta aveva suscitato la nostra curiosità la Borbone, una pizza fatta con pomodorini del Piennolo del Vesuvio rossi e gialli all'uscita, mozzarella di bufala aversana, olive nere denocciolate, filettoni di tonno di Cetara, olio evo, basilico. Una pizza incredibile, strepitosa. Un connubio di sapori e prodotti eccellenti. Il pomodorino del piennolo con la sua dolcezza, è una tenue carezza, la mozzarella di bufala aversana avvolge con il suo gusto pieno, la consistenza e la tenue sapidità dei filettoni di tonno di Cetara si accompagnavano a meraviglia con le olive nere denocciolate, il profumo del basilico e del buon olio Evo chiudevano il cerchio. Questa Borbone è davvero una “signora pizza”.
La pizza Borbone di Krusca Pizzeria
"Non c’è due senza tre" recita un famoso detto della cultura popolare. Vale anche per noi. Ci concediamo infatti una terza pizza e scegliamo la Lucky Man, sul disco pesto di basilico bio, pomodorini del Piennolo del Vesuvio rossi, mozzarella di bufala, salsiccia, olio Evo e basilico. Questa è un’altra pizza che ci fa scattare l’effetto “wow”. Perfetto l’equilibrio tra i vari ingredienti, gusto deciso e godibilissimo. Altra pizza convincente.
La Lucky Man
Da Krusca Pizzeria abbiamo trovato la pizza di Michele Graziano che tanto ci era mancata, una pizza realizzata con un impasto diretto lavorato a regola d’arte con una lievimatirazione che supera le 24 ore. L’idratazione si mantiene costante al 70 % e grazie ad una sapiente lavorazione, il risultato è una pizza leggera, soffice, morbida ma al contempo fragrante. Decisamente buona l’aveolatura. Il peso dei panetti raggiunge quasi i 280 gr. Quindi anche nelle dimensioni questa di Krusca Pizzeria, è una pizza decisamente appagante.
Margherita - Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Buoni i fritti, da non perdere le montanarine e il crocché viola
- Servizio informale e veloce
- Ottimi gli ingredienti usati per topping e farciture
- Buono il rapporto qualità – prezzo
Aspettavamo da tempo il ritorno di Michele Graziano, è valso la pena attendere perché Kruska Pizzeria è davvero un concept interessante, Michele e sua moglie Marina lo hanno coltivato con amore e sacrifici. L’idea è offrire un prodotto che si differenzi per la scelta e la qualità delle materie prime. Il locale poi è davvero bello, dal design moderno e ricercato ma senza eccessi. Ampi spazi, bei colori e quel giusto mix che invita alla convivialità. Da Krusca si sta davvero bene. L’ambiente ideale per gustare la pizza di Michele Graziano, una pizza che non delude le attese realizzata con un bel diretto lavorato a regola d’arte e con una lievimaturazione di minimo 24 ore. Grande attenzione poi viene prestata anche all’idratazione che non scende mai sotto il 70%. Il risultato è una pizza leggera, soffice ma fragrante. La margherita merita una menzione speciale perché è davvero ottima. La Borbone con pomodorini del Piennolo del Vesuvio rossi e gialli all'uscita, mozzarella di bufala aversana, olive nere denocciolate, filettoni di tonno di Cetara, olio evo, basilico è la pizza che resta nella memoria. Buoni i fritti, se ami le novità non perderti il crocché viola. Il servizio è preciso, informale e senza particolari sbavature. Buono il rapporto qualità prezzo.
Krusca Pizzeria a Casaluce fa il suo ingresso ella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi pizza da non perdere. Rivelazione.
Krusca Pizzeria
Via Lemitone Primo Tratto Snc
Casaluce (Ce)
Tel. 329 473 0454
Visita la pagina Fb di Krusca Pizzeria
Benvenuti a bordo a Pomigliano d’Arco è un ristorante che abbiamo scoperto anni fa e abbiamo visitato e recensito più volte. Abbiamo vissuto negli anni l’evoluzione e la crescita dello chef Andrea Vespro, e più in generale, la crescita esponenziale di Benvenuti a bordo che oggi a parer nostro, rappresenta un’assoluta certezza. Il ristorante si è spostato nella nuova sede di Via Ghandi, proprio vicino all’ingresso laterale del gradevole Parco Pubblico di Pomigliano D’Arco. La location si raggiunge facilmente, trovare posto per la macchina non è un problema data l’abbondanza di posti auto. La location è per certi versi strategica. Il locale è come lo ricordavamo, con un arredo sobrio, essenziale ma studiato e curato, due sono i colori dominati: giallo ocra e blu. In totale ci sono una quarantina di coperti. C’è anche uno spazio esterno che durante la bella stagione viene utilizzato per potere accogliere gli ospiti all’aperto.
Noi siamo in quattro, ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato per tempo. Solito sguardo d’ordinanza al menù. Ci sono ben quindici proposte di antipasti tra cui anche i crudi, le tartare e le ostriche Gillardeau, e poi cinque primi e una serie infinita di secondi. Da notare come il menù sia ben studiato, semplice da consultare e soprattutto ti consigliamo di chiedere sempre al personale, perché c’è spesso qualche fuori menù in base alla disponibilità del pescato, dei prodotti e delle materie prime.
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia del loro bianco Coda di Volpe (scende che è una meraviglia). Si comincia con gli antipasti. Ordiniamo una porzione di polpo all’insalata. Sarà pure un classico ma devo dire che il polpo è meraviglioso, fresco, compatto al morso ma morbido, condito in modo perfetto.
Polpo all'insalata
Poi ordiniamo un salmone marinato, davvero ottimo…
Salmone Marinato
Sorprendente il polpo fritto con patate e pesto di pistacchio. Avresti mai pensato di friggere il polpo? Non è semplice perché bisogna mantenerlo morbido, il risultato è eccellente. Insolito e riuscitissimo questo abbinamento. Il polpo, tenero, compatto, gustosissimo esaltato da una frittura sapiente e asciutta. Il polpo adagiato su un letto di patate si sposava a meraviglia con il pistacchio. Chi lo avrebbe mai detto?
Polpo fritto con patate e pesto di pistacchio
Se il polpo ci ha sorpreso, saliamo ancora di livello con una proposta davvero incredibile: calamaro fritto con polenta, pecorino e carciofi croccanti. Calamaro fritto e polenta? Dirai tu, ebbene si e credimi a questo piatto mancava solo la parola. Perfetto. Anche la polenta delicata e profumata grazie al pecorino esaltava il calamaro ed anche il carciofo presente a mo’ di chips. Che bontà.
Calamaro fritto con polenta, pecorino e carciofi croccanti
Per i primi ci affidiamo a due classici. Ordiniamo due scialatielli allo scoglio, oserei dire rassicuranti. La cottura della pasta era perfetta. Il “sughetto” bello tirato, generosa poi la presenza dei frutti di mare. Insomma un ottimo primo di mare.
Benvenuti a bordo. Pomigliano D'Arco - Scialatielli allo scoglio
Così come non delude le attese lo spaghettone con vongole veraci. Cottura al dente dello spaghetto, gusto intenso, sapido il giusto, cremoso. Un "signor Spaghetto con le vongole" davvero. Complimenti.
Benvenuti a bordo. Pomigliano D'Arco - Spaghettone con vongole veraci
Saremmo sazi, ma ci concediamo due grigliate miste da dividere. Il pesce è freschissimo, nota di merito per il salmone (divino) e per il tonno scottato.
Grigliata mista
Chiudiamo con qualche giro di limoncello e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 45 euro a testa. Rapporto qualità prezzo davvero ottimo.
Benvenuti a Bordo nella sua nuova versione in Via Ghandi non si smentisce e si conferma come un indirizzo sicuro. Ottimo ristorante di pesce. Il locale è gradevole, luminoso con un arredo sobrio ed essenziale. Il pesce è fresco, le proposte di qualità, alcune davvero sorprendenti. Menzione in particolare per il polpo fritto con le patate e il pesto di pistacchio, originale e gustoso e per il calamaro fritto con polenta, pecorino e carciofi croccanti, (così buono temo che sarà difficile toglierlo dalla carta). I primi sono ben eseguiti. Ottimo e cremoso lo spaghettone con le vongole veraci. Da Benvenuti a bordo a Pomigliano d'Arco, trovi una cucina di pesce di tutto rispetto con proposte interessanti e alcuni primi piatti notevoli. Lo chef Andrea Vespro migliora sempre più e già oggi rappresenta una garanzia. Il servizio è veloce, informale e professionale. Quello che poi stupisce ancora di più è l’ottimo rapporto qualità - prezzo. Insomma, come diceva qualcuno in passato, “provare per credere”. Indirizzo da non perdere garantiamo noi. Alla prossima!
Benvenuti a bordo
Via Ghandi n.16
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1936 6184
Visita la pagina Fb di Benvenuti a bordo
La Pizza Templare di questa settimana, l’abbiamo gustata da Maggie La Capricciosa a San Vitaliano. L’abbiamo trovata davvero ottima. E’ la Provolina.
La Provolina Vista dall'alto
Maggie La Capricciosa è una pizzeria davvero gradevole che si trova a San Vitaliano sulla Via Nazionale delle Puglie, la strada che collega il Nolano con Marigliano, Pomigliano e i comuni più vicini a Napoli.
Maggie La Capricciosa presenta un concept curato e studiato nel dettaglio. Nulla è lasciato al caso: colori accesi, luci, ampi spazi, divanetti, sedute e tavoli molto glam, l’arredo è essenziale ma moderno e di design, c’è anche uno spazio esterno che durante la bella stagione viene utilizzato per pranzare o cenare all’aperto. La location non delude le attese. In carta ci sono sei proposte di antipasti dal crocchè della tradizione alle frittatine, (interessante quella con pasta e patate e quella con porchetta e parmigiana per i più golosi), poi le montanarine dalle classiche a quelle con la genovese. Poi ci sono le pizze, in totale una quarantina di proposte dalle classiche a quelle più elaborate e cosa molto importante, ci sono anche ben 12 proposte di pizze gluten free. Un menù ben calibrato e in grado di accontentare tutti. Tra le pizze che abbiamo gustato la Provolina merita la lode. Una pizza davvero goduriosa, realizzata con fiordilatte di Agerola, salsiccia di suino al pepe nero, patate al forno cotte a bassa temperatura, provoline di bufala affumicate a paglia, rosmarino e olio Evo Dop. Una pizza dal gusto unico e perfettamente equilibrata.
Maggie La Capricciosa. La Provolina - Dettaglio farcitura
La Provolina di Maggie La Capricciosa con il suo sapore rustico, esalta l’impasto della pizza, un bel diretto realizzato con farine italiane macinate a pietra, con ben 36 ore di maturazione e un’idratazione del 70%. Il risultato è una pizza leggera, soffice ma fragrante.
Provolina
La Provolina è una pizza che abbiamo apprezzato molto ma ti consigliamo di provare anche altre proposte di Maggie La Capricciosa. Questo è un locale davvero interessante, bello il concept, giovanile, moderno, eccentrico ma senza eccessi. La location è un inno al colore e alla luce. L’atmosfera è piacevole, il clima conviviale, le sale ampie e un’illuminazione studiata fanno il resto. Ma il cuore di tutto resta la pizza, fatta come tradizione vuole, qui l’abbiamo trovata davvero ottima. Torneremo a breve a parlarti di Maggie la Capricciosa a San Vitaliano. Questa è stata una piacevolissima sorpresa e non può mancare nella nostra guida sul web tra quelle che sono a parer nostro le pizzerie da non perdere.
Maggie La Capricciosa
Via Nazionale delle Puglie n.191
San Vitaliano (Na)
Tel. 351 276 8628
Visita il sito web della Pizzeria Maggie La Capricciosa
Alla Grotta siamo venuti più volte negli anni. Ci sono sempre piaciute l’atmosfera che si respira in questo luogo, la passione del patron Giuseppe Rea, valido sommelier, le proposte di cucina convincenti dello chef Antonio Esposito. Ci siamo tornati in una sera di Dicembre, con la voglia di gustare un po’ di piatti e abbinarli a qualche calice, riscaldati dal tepore del maestoso camino che è presente in sala.
Siamo proprio sul Corso principale di Casalnuovo, comune a pochi Km da Napoli, che un tempo vantava tra le altre, solide e radicate tradizioni agricole. Entrando, la sensazione che mi coglie è la stessa di sempre, all’ingresso c’è il maestoso bancone in legno, poi delle botti, una imponente credenza colma di bottiglie di vino ed altro ben di Dio. Ci accoglie l’oste e patron Giuseppe Rea con la gentilezza e la signorilità che lo contraddistinguono. Ci accompagnano al nostro tavolo (proprio accanto al camino).
Qui alla Grotta dimentica l’orologio e goditi il tempo, sarai trasportato in un'atmosfera unica: intorno a noi pietra, mattoncini, il calore del legno e bottiglie, bottiglie di vino e distillati in ogni dove. C’è poi il camino di cui ti parlavo sopra, maestoso e molto bello. Ho trovato piacevole anche la musica in sottofondo, (perfetto anche il volume, che permetteva ai commensali di chiacchierare senza alzare la voce). Insomma le premesse per trascorrere una bella serata ci sono tutte. Sembra quasi di essere in un’enoteca o un localino toscano o umbro. Si sta davvero bene. Noi siamo in quattro, con me Gennaro, Michele (detto Mimmo) e Raffael, valorosi professionisti e compagni di viaggio di tante avventure gastronomiche. Ci accomodiamo al nostro tavolo. Prima di guardare le proposte in carta, passa a salutarci lo chef, altra nostra vecchia conoscenza. Lo chef Antonio Esposito è una garanzia assoluta. Antonio è bravissimo e capace, grazie ad una tecnica invidiabile, di valorizzare in pieno i piatti della tradizione.
Diamo uno sguardo al menù, intanto ecco un calice di benvenuto: bollicine francesi. Un gradevolissimo Brut francese, un vino frizzante di Domaine De Jarras, con con un perlage persistente, un vino elegante, al palato asciutto con una piacevole nota floreale.
In carta ci sono tre antipasti, cinque primi (più la genovese come fuori menù), cinque secondi, più contorni e dessert.
Cominciamo ordinando gli antipasti. Optiamo per un tortino di patate e zucchine con fonduta di provola fumè al profumo di noce moscata. Delicato e avvolgente il tortino, piacevolissima la fonduta di provola che lega il tutto.
Tortino di patate e zucchine con fonduta di provola fumè al profumo di noce moscata
Poi un classico, la parmigiana di melanzane della tradizione, con melanzane, pomodoro e basilico. Semplicemente buona.
La Grotta. Casalnuovo - Parmigiana classica di melanzane con pomodoro e basilico
Con gli antipasti, Giuseppe Rea consiglia un vino in abbinamento, stavolta dalla Francia scendiamo in Piemonte, sorprendente il Casaret Langhe Doc Barbera di Marziano Abbona, un rosso piacevole e spigliato. Ottenuto da uve barbera in purezza questo vino ci colpisce per la sua versatilità. Ottimo l’abbinamento con gli antipasti.
Casaret Langhe DOC Barbera di Marziano Abbona
La nostra serata alla Grotta a Casalnuovo procede in maniera davvero piacevole, chiacchieriamo in attesa dei primi. Abbiamo scelto un must della casa, un piatto che ordiniamo praticamente ogni volta che veniamo qui. Sono gli spaghettoni di Gragnano, aglio, olio e peperoncino su crema di provola fumè. Questo piatto è uno dei cavalli di battaglia dello chef Antonio Esposito. Gli spaghettoni sono eccezionali e si sposano a meraviglia con l’avvolgente crema di provola affumicata.
La Grotta. Casalnuovo - Spaghettoni di Gragnano aglio, olio e peperoncino su crema di provola fumè
L’altro primo è un fuori menù, ma non potevamo perdercelo. Ziti spezzati alla genovese. Fatti davvero come si deve, buonissima la carne, e nota di merito per la scelta della pasta: ziti spezzati rigorosamente a mano come tradizione vuole. Poesia.
La Grotta. Casalnuovo - Ziti spezzati alla Genovese
Ai primi abbiniamo un vino siciliano: il Sorìa Frappato di Firriato. Una bella interpretazione di un vitigno siciliano interessante, il Frappato appunto. Un vino di grande armonia ed equilibrio, che cattura e conquista grazie al suo sentore fruttato e quasi agrumato. Davvero una bella scoperta.
Sorìa Frappato di Firriato
Sarà per l’atmosfera piacevolissima, sarà per il tepore del camino che invita alla convivialità, ma non paghi di quanto abbiamo gustato, ordiniamo anche un secondo. La nostra scelta ricade sullo stinco di Maiale cotto a bassa temperatura con delle verdurine al burro con una salsa demi-glace. Lo stinco è paradisiaco, buonissimo e si scioglieva letteralmente in bocca grazie ad una sapiente ed attenta cottura.
La Grotta. Casalnuovo - Stinco di maiale CTB con verdurine croccanti al burro con salsa demi-glace
Accompagniamo il secondo con delle rassicuranti e rustiche patate al forno.
Patate al forno
Con il secondo Giuseppe Rea abbina un vino possente, un Aglianico Pompeiano IGP Don Paolo dell’Azienda Vinicola Sorrentino, un 2013. Un vino che sorprende per personalità e vivacità. Di un bel colore rosso rubino, con sentori di frutti rossi, spezie e tabacco. Perfetto con la carne. “Dulcis in fundo”, ecco il dessert. Optiamo per un semifreddo al torroncino flambè servito su una salsa al cioccolato, granella di amaretti e torroncino. Delizioso....
Semifreddo al torroncino flambè su salsa al cioccolato con granella di amaretti
Poi lo chef Antonio Esposito ci fa assaggiare la sua Caprese. Semplicemente meravigliosa. Chapeau.
La Caprese
Abbiniamo con il dessert un bel liquore: prunella mandorlata di Nonino. Un liquore morbido, delicato, dal profumo e sentore di mandorla, esaltato dalla presenza di Acquavite di prugna. Da una ricetta antica e sapiente di Nonino. Davvero ottimo.
Prunella mandorlata di Nonino
Chiudiamo qui la nostra cena alla Grotta. Paghiamo 45 euro a persona. Ho trovato davvero fantastico il rapporto qualità prezzo in relazione a quanto abbiamo mangiato e ai calici in abbinamento. Complimenti!
E’ sempre piacevole ritornare alla Grotta a Casalnuovo, piacevole come quando torni a trovare un vecchio amico. Il locale si trova sul Corso principale di Casalnuovo ed è molto bello, regala piacevoli sensazioni e un senso di calda ospitalità. L’oste, sommelier e patron Giuseppe Rea è un perfetto padrone di casa e guida mirabilmente gli ospiti negli abbinamenti con il vino e i distillati. In cucina lo chef Antonio Esposito è una garanzia, sono anni che lo conosciamo e spesso veniamo qui per provare i suoi piatti e le sue proposte: grande tecnica di base e passione per i piatti della tradizione sono il suo mix vincente. La sua cucina convince e seduce perché ha radici solide nel territorio. La sua genovese è super. Gli spaghettoni di Gragnano, aglio, olio e peperoncino su crema di provola fumè il piatto che non devi assolutamente perderti. Buona la carne, meraviglioso lo stinco di maiale cotto a bassa temperatura con verdurine al burro e salsa demi-glace. Divina la caprese, e in generale molto buoni i dessert. La carta dei vini e distillati è curata e fornitissima con tante etichette italiane ma anche straniere. Il servizio è informale e veloce. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Cosa aspetti? La Grotta a Casalnuovo merita la visita. Garantiamo noi.
La Grotta
Corso Umberto I, n. 176
Casalnuovo di Napoli (Na)
Tel. 081 522 4718
Visita la pagina Fb della Grotta a Casalnuovo
Siamo stati a pranzo al Ristorante Don Raffaè a Mariglianella. Avevamo da qualche tempo in agenda questo indirizzo, ed eravamo curiosi di provare le loro proposte di cucina. Il locale si raggiunge facilmente, si trova a Mariglianella, a pochi km sia da Pomigliano che dal nolano. Il locale si sviluppa su un unico livello in lunghezza, c'è un bel gioco di luce, dominano il bianco ed i colori chiari. In generale c'è un'atmosfera informale e piacevole che invita alla convivialità. Si sta davvero bene.
Questo è il Regno dello chef Giuseppe Brescia, che è anche il titolare. Giuseppe dopo varie esperienze in giro per l'Italia, ha deciso di mettere radici e di investire sul territorio, proponendo la sua cucina fatta di piatti e proposte che partono dalla tradizione, con ricette tipiche ma proposte in chiave contemporanea e con una grande attenzione anche al lato estetico. Per la serie, “anche l'occhio vuole la sua parte”. Altra cosa importante è la selezione accurata delle materie prime tutte di grande qualità e del pesce sempre fresco, cucinato e lavorato con attenzione e maestria.
Ristorante Don Raffaè. Mariglianella - Insegna esterna
Il menù è in prevalenza di mare ma c'è anche qualche proposta di terra. Un menù, ben calibrato, facile da consultare che presenta gli antipasti, sette proposte di primi con qualche fuori menù, cinque secondi e i dolci, tutti fatti dallo chef così come i pani e i grissini che ci vengono subito serviti (interessanti i grissini alla cucrcuma e all'alga spirulina). Insieme ad una minerale e al vino. Una sincera e godibile falanghina, che sarà perfetta per il nostro pranzo a base di pesce.
I pani
Si comincia con gelato salato all'arachide con tartare di gambero. Sorprendente questo abbinamento ..
Gelato salato all'arachide e tartare di gambero
Poi un piatto con bon bon di mare, babà tostato con burro e alici di Cetara, cialdina al patè di olive nere con gelèe di pomodoro e tartare di baccalà. Il bon bon di mare è equilibrato e gustosissimo. Meraviglioso il babà tostato con burro e alici di Cetara. Celestiale il contrasto tra il burro e la delicata sapidità delle alici. Delicata la cialdina con patè di olive nere e il baccalà. Davvero un fantastico inizio...
Entrée
Scegliamo come antipasto il salmone al sale con barbabietola e maionese curcuma e limone. Il salmone è fresco e gustoso, sapido e dolce insieme e si sposa a meraviglia con il sentore della barbabietola e della morbida e speziata mayo alla curcuma e limone. Davvero un ottimo piatto.
Don Raffaè Ristorante - Salmone al sale
Siamo davvero curiosi di gustare i primi che abbiamo scelto. Si comincia con il risotto con gamberi, rapa rossa e gorgonzola. Corretta la mantecatura del riso, perfettamente equilibrato il piatto con una paradisiaca tartare di gamberi.
Ristorante Don Raffaè - Risotto con gamberi rapa rossa e gorgonzola
Se il risotto ci è piaciuto, non sono stati da meno gli spaghettoni con friarielli e baccalà. Quello tra friarielli e baccalà è un vero matrimonio d'amore sublimato in questo piatto che ci è davvero piaciuto.
Ristorante Don Raffaè - Spaghettoni con friarielli e baccalà
Il nostro pranzo prosegue in modo piacevole, l'atmosfera da Don Raffaè è gradevole. Decidiamo di gustare anche due secondi. Andiamo su due classici. La frittura di calamari arricchita da due bei pezzi di baccalà fritto è semplicemente perfetta. Il pesce è freschissimo, i calamari sono morbidi e delicati, il fritto dorato, asciutto, non unto. Il baccalà poi è una poesia...
Frittura di calamari e baccalà
La grigliata mista di mare non delude le nostre attese, nota di merito per il pesce spada , sublime.
Grigliata mista di mare
Prima di andar via, lo chef Giuseppe Brescia ci fa gustare due tocchettini di panettone ai fichi del Cilento e di Pandoro. Il panettone e il pandoro rigorosamente artigianali, fatti da lui, sono davvero eccellenti, in particolare mi è piaciuto il panettone, l'ho trovato soffice, umido il giusto con dei meravigliosi fichi bianchi del Cilento.
Ristorante Don Raffaè - Il panettone e il pandoro di Giuseppe Brescia
Accompagno il dolce con un bicchierino di Antico Amaro delle Corti della Cantina della Corte di Valdobbiadene, gradevolissimo, ottenuto da una sapiente infusione di erbe e radici, con note speziate ed aromatiche.
Antico amaro delle Corti
Per il nostro pranzo al Ristorante Don Raffaè paghiamo 48 euro a persona. Ho trovato davvero fantastico il rapporto qualità – prezzo.
Il Ristorante Don Raffaè è stata una bellissima scoperta. L’ambiente è gradevole e curato. Le proposte di cucina (prevalentemente di mare) dello chef Giuseppe Brescia sono convincenti. La sua è una cucina che rassicura, con proposte della tradizione presentate in chiave contemporanea e con una grande attenzione alla freschezza e alla qualità dei prodotti e delle materie prime. Il pesce è freschissimo e cucinato a regola d’arte. Il risotto con gamberi, rapa rossa e gorgonzola è spettacolare. Gli spaghettoni con friarielli e baccalà restano nella memoria. La grigliata mista di mare e la frittura di calamari e baccalà sono abbondanti e goduriose. La gentile Michela in sala è sempre presente e pronta a consigliare gli ospiti. Il personale è giovane e dinamico, il servizio veloce ed informale. Ho trovato fantastico il rapporto qualità – prezzo. Il Ristorante Don Raffaè a Mariglianella entra ufficialmente nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Consigliatissimo, garantiamo noi. Complimenti ed alla prossima.
Ristorante Don Raffaè
Via G. Marconi, n.153
Mariglianella (Na)
Tel. 081 231 9127
Visita il sito web del Ristorante Don Raffaè a Mariglianella
Conosciamo Dionisio Mignone da un po' di anni, abbiamo sempre apprezzato la sua competenza, la sua profonda conoscenza di prodotti e materie prime e la grande passione ereditata dalla sua storica famiglia di ristoratori sanniti. Tanti ricorderanno La Rete, il ristorante della famiglia Mignone. Proprio laddove un tempo c'era il ristorante di famiglia, da qualche anno Dionisio ha creato il suo “regno”. Un luogo di eccellenza dove poter godere di una fantastica esperienza gastronomica. Ma andiamo per gradi. A Casa di Dionisio si trova a Beltiglio, amena e verdeggiante frazione del comune di Ceppaloni.
E’ Domenica e siamo venuti qui per pranzo. Ovviamente abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. Veniamo accolti da Dionisio e dal personale di sala con garbo e gentilezza. Il locale è come lo ricordavamo, un grande spazio esterno fruibile durante la bella stagione e due ampie sale, due ambienti, entrambi suggestivi. L'atmosfera cattura e rapisce i visitatori, grazie ad un sapiente gioco di colori, di materiali, e un arredo che mixa il classico e lo shabby. Legno, cotto, pietra rendono l'ambiente caldo e accogliente. Quasi un mix tra il Sannio e la Provenza. Tavoli e sedie sono davvero belli, particolare è il camino in mattoni e pietre presente in uno degli ambienti, si trova accanto ad una grande vetrata, da cui la vista spazia sulle colline e sul verde. Poesia. La mise en place è semplice, sobria ma al contempo raffinata. Anche l'occhio vuole la sua parte. A Casa di Dionisio è un inno allo star bene e alla convivialità.
Diamo il solito sguardo al menù. Interessante la possibilità di poter prendere un drink prima di cominciare, in carta oltre dieci proposte di drink. Poi si può optare per il menù degustazione. Noi invece scegliamo di ordinare “a la carte”. Ci sono i salumi e i formaggi, da non perdere la salsiccia al flambè, proposta “storica”, che era in carta anche alla “Rete”, in pratica una salsiccia piccante, semistagionata cotta su un tegame di terracotta. Poi cinque proposte di antipasti, cinque primi più la minestra maritata del Sannio, i secondi e la sezione dedicata alla Brace con tagli di eccellenza (dalla costata di Marchigiana, al Black Angus, al Wagyu Kagoshima A5). Poi contorni e dessert. Una proposta variegata capace di accontentare davvero tutti. Ci servono un calice di prosecco e un graditissimo entrée, delle polpettine di tonno con senape al miele, davvero deliziose...
Polpettine di tonno con senape al miele
Cominciamo ordinando una minerale e due calici di Piedirosso del Sannio DOC di Ocone, ottenuto da uve Piedirosso in purezza, questo rosso si fa apprezzare per i profumi freschi e fruttati, per l'equilibrio e l'ottima freschezza e bevibilità.
Ecco con gli antipasti. Abbiamo scelto un uovo cotto a bassa temperatura con crema parmentier a base di patate e porri, salsa Mornay (una sorta di besciamella più consistente), e tartufo. Un piatto gustoso e delicato come una carezza.
Uovo cotto a bassa temperatura con crema Parmentier, salsa Mornay e tartufo nero
Il Pancotto con broccoli, scarola, bietola, melanzane e guanciale croccante è rassicurante come l'abbraccio di un vecchio amico. Perfetto l'equilibrio di tutti gli ingredienti e gradevolissima la nota croccante della gustosa pancetta.
Pancotto con broccoli, scarola, bietola, melanzane e guanciale croccante
La salsiccia di filetto di suino chiaro del Sannio “porchettata” con pancetta tesa, crumble di mandorle, pistacchio, aglio e pane con crema di topinambur e salsa ai frutti rossi, mi fa innamorare. Piatto presentato in maniera fantastica, un perfetto gioco di consistenze e sapori contrastanti e perfettamente equlibrati. Interessante la presenza della salsa ai frutti rossi che dona quel quid in più al piatto.
Salsiccia porchettata con pancetta tesa, crumble di mandorle, pistacchio, aglio e crema di topinambur con salsa ai frutti rossi
Il nostro pranzo procede alla grande, Dionisio di tanto in tanto passa per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio, non potrebbe che essere così. Siamo curiosi di gustare i primi che abbiamo scelto. I fusilli ricci freschi con porcini, “cardarelle”, salsiccia e formaggio sono gustosi e dal sapore “rustico”. Ho trovato riuscitissima anche la scelta dei fusilli ricci freschi (i fusilli irpini).
Fusilli ricci freschi con porcini, cardarelle, salsiccia e formaggio
Con i tagliolini freschi all'uovo con tartufo nero e formaggi raggiungiamo vette altissime. I tagliolini sono fatti a regola d'arte, profumati, cremosi, un piatto che ti avvolge e conquista.
Tagliolini freschi con tartufo nero e formaggi
Siamo sazi ma decidiamo comunque di prendere un secondo da dividere. Optiamo per la pancia di suino chiaro del Sannio cotta a bassa temperatura fritta con cipolla marinata, composta di goiaba, prugne e peperoncino piccante con melanzane scottate. Un vero capolavoro, la pancia di suino si scioglieva letteralemente in bocca, resa ancora più saporita da una frittura sapiente e leggera. La cipolla marinata è stemperata dalla composta di goiaba, frutto esotico dalle grandi proprietà antiossidanti. Prugna e peperoncino piccante completano un piatto davvero notevole. La pancetta è adagiata su una fetta di melanzana.
Pancia di suino fritta con cipolla marinata, composta di gioiaba, prugne e peperoncino con melanzane scottate
Come contorno scegliamo delle semplici e gustose patate al forno alle erbe aromatiche e pepe.
Patate al forno alle erbe aromatiche e pepe
Chiudiamo in dolcezza con la sfoglia calda con crema, zucchero e cannella. Semplice, con una crema meravigliosa, buonissima.
Sfoglia calda con crema zucchero e cannella
Su consiglio di Dionisio, accompagniamo il dessert con due bicchierini di Vinpepato Elisir delle Crete dell'Antica Farmacia Francini Naldi. Ad Asciano in provincia di Siena c'è una delle più antiche Farmacie d'Italia, fondata addirittura nel 1795. Qui si produce il Vinpepato, con spezie, radici ed erbe in una base di vino Chianti, secondo una ricetta antichissima. Davvero particolare.
Il Vinpepato Elisir delle Crete di Francini Naldi
Chiudiamo il nostro pranzo A Casa di Dionisio così, e paghiamo 90 euro in due. Assolutamente corretto il rapporto qualità -prezzo.
A Casa di Dionisio a Ceppaloni è una certezza. Qui trovi una proposta gastronomica attenta alla tradizione, con prodotti di eccellenza, e creativi spunti di originalità grazie alla bravura e al talento della chef Adriana Pawlick, capace di donare un’anima ai suoi piatti con abbinamenti ricercati, studiati e in alcuni casi emozionanti. Il Pancotto con broccoli, scarola, bietola, melanzane e guanciale croccante è rassicurante, la salsiccia “porchettata” con pancetta tesa, crumble di mandorle, pistacchio, aglio e pane con crema di topinambur e salsa ai frutti rossi, conquista. I tagliolini freschi con tartufo nero e formaggi è il piatto che resta nella memoria, così come la pancia di suino chiaro del Sannio cotta a bassa temperatura e fritta. Spettacolo. La location di A Casa di Dionisio è notevole, lo stile è rustico, classico e anche un po’ shabby. Dionisio Mignone è un perfetto padrone di casa, a suo agio nello spiegare i piatti e consigliare sapienti abbinamenti con il vino. Il personale di sala è preparato e il servizio è veloce e informale.
Fornitissima e con etichette interessanti (anche molte straniere) la carta dei vini. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. A Casa di Dionisio a Ceppaloni si conferma alla grande nella nostra guida su web di quelli che sono i locali da segnare in agenda. Imperdibile.
A Casa di Dionisio
Contrada Masseriola n. 11
Ceppaloni (Frazione Beltiglio)
Tel. 0824 46574
Visita la pagina Fb del Ristorante A Casa di Dionisio