E’ una bella serata estiva, eravamo dalle parti di Grottaminarda e allora ci siamo detti: perché non andare a mangiare la pizza da Giovanni Grimaldi? E’ sempre una buona idea, garantito.
Non è la prima volta che veniamo qui. Chi ci segue sa bene che di Giovanni Grimaldi vi parliamo da anni, da quando la prima volta lo scoprimmo e gustammo le sue pizze Al Drago (la sua precedente Pizzeria).
La sua nuova Pizzeria è uno spettacolo, è la realizzazione del suo grande sogno. Centralissima, in pratica si trova proprio sul Corso di Grottaminarda e d’Estate utilizzando lo spazio esterno, con i tavolini e le luci si crea davvero una bella atmosfera. All’interno il locale è come lo ricordavamo: tavoli in legno, design lineare, moderno ma senza eccessi. C’è anche una saletta al piano inferiore. In fondo la cucina e il banco da lavoro a vista. Due forni più uno per sfornare le pizze senza glutine. Insomma tutto come ricordavamo comprese le belle gigantografie del Golfo di Napoli e del Vesuvio giusto per non far sentire troppo a Giovanni (napoletano DOC) la nostalgia di casa. Anche se ormai come più volte ha ribadito, si considera a tutti gli effetti “un irpino ma dal cuore napoletano”.
Mi è sempre piaciuta la volontà di Giovanni di mixare Napoli all’Irpinia, anche nelle sue pizze, grazie all’uso di meravigliosi prodotti del territorio (la cipolla ramata di Montoro, l’olio Evo di Ravece, il pecorino di Carmasciano, l’antico aglio dell’Ufita, tanto per citarne qualcuno).
Il tutto si traduce in un menù ricchissimo: dalla stuzzicheria con i meravigliosi fritti, gli arancini, gli scagliuozzoli, le zeppoline, le bruschette, i mitici crocchè e le commoventi frittatine. E poi un trionfo di proposte Pizza. Le pizze sono divise in varie sezioni: le pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi.
Insomma qui da Giovanni Grimaldi avrai solo l’imbarazzo della scelta. Noi siamo in quattro. Miracolosamente riusciamo a trovare posto (ma all’interno). Si sta davvero bene, locale climatizzato e tavoli ben distanziati. Si comincia ordinando una minerale e una birra per cui abbiamo un debole: la Serrocroce (a proposito di realtà e prodotti irpini di eccellenza), il birrificio di Monteverde guidato dal bravissimo Vito Pagnotta. In questo caso la nostra scelta ricade sulla ambrata alla Spina per tutti, meravigliosa con quei suoi sentori quasi balsamici, e una persistenza incredibile.
Birra Serrocroce ambrata
Prima delle pizze ci concediamo delle coccole fritte. Direi che siamo obbligati quasi, perché le loro frittatine e i crocchè sono eccezionali. E allora eccoli i crocchè con provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo, una vera esplosione di sapore. Unica controindicazione, creano dipendenza. Non dire che non ti avevamo avvertito.
Crocchè di patate
Poi decidiamo di gustare una frittatina di pasta e patate, anche qui siamo a livelli altissimi. Una vera bontà.
Frittatina di pasta e patate
Dentro c'è la vera pasta e patate alla napoletana con provola e pepe. Anche qui il wow è garantito….
Frittatina di pasta e patate Dettaglio ripieno
Ma passiamo alle pizze. Abbiamo preso una Crudo e rucola, con pomodorino datterino, fiordilatte di Agerola, parmigiano reggiano, prosciutto crudo irpino, rucola, ciliegine di mozzarella di bufala DOP e olio Evo. Una pizza appagante con un impasto fragrante e una farcitura incredibilmente ricca.
La Crudo e rucola
Poi una delle pizze che spesso quando veniamo da Giovanni Grimaldi ordiniamo spesso, la Campagnola con provola di Agerola affumicata, salsiccia, funghi porcini, pecorino di Bagnoli Irpino stagionato 3 mesi, olio Evo Ravece e basilico. Un profumino che non vi dico. Davvero una signora pizza.
La Campagnola
Tra le pizze classiche scegliamo una margherita con provola. Qui il pomodoro San Marzano è protagonista insieme alla meravigliosa provola di Agerola, e ancora parmigiano reggiano 36 mesi, pepe, olio Evo e basilico. Godimento allo stato puro…..
La Margherita con provola e pepe
La quarta pizza ha come protagonista la salsiccia secca rossa di Castelpoto (presidio Slow food) con il suo sentore spiccatamente piccante. Ecco la Pizza Catelpoto con pomodoro pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, salsiccia secca rossa di Castelpoto, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico.
La Castelpoto
Abbiamo trovato un bell’impasto diretto eseguito a regola d’arte con 32/36 ore (27/28 di maturazione il resto di lievitazione). L’idratazione non è eccessiva (siamo intorno al 65 %), bella comunque l’alveolatura. La pizza è morbida, soffice ma fragrante. Il peso dei panetti è sui 270 gr. Quello che colpisce è la varietà di proposte pizza e l’uso di prodotti di assoluta qualità per topping e farciture. Da menzionare la presenza di numerosi prodotti del territorio irpino e tanti presidi Slow food. Il servizio è preciso e puntuale (nonostante la pizzeria fosse strapiena). Altra nota di merito è il rapporto qualità prezzo.
Il dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti sui 270 gr.
- Menù vario e con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di grande qualità (con numerosi presidi slow food)
- Buon rapporto qualità – prezzo
E’ sempre una buona idea venire a Grottaminarda a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi. Il locale è gradevole, moderno ma senza eccessi. La pizza ha il suo perché, è davvero ottima, leggera e fragrante. Realizzata con maestria e passione. Come più volte rimarcato ci piace la sua idea di creare un mix tra Napoli e l’Irpinia e il suo "mash up" riesce alla perfezione, grazie all’uso e alla presenza di prodotti e materie prime di qualità. Quando siamo da queste parti non ci facciamo scappare mai l’occasione di tornare qui a provare qualcuna delle sue pizze. Fallo anche tu, non resterai deluso. Il servizio è veloce, il rapporto qualità prezzo davvero buono. Da non perdere. Parola dei Templari del Gusto.
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della pizzeria Giovanni Grimaldi
E’ sempre un buona idea passare alla Pignata ad Ariano Irpino, sia che si abbia voglia di pranzare o cenare sia che si voglia una bella pizza. Era da un po’ che non gustavamo la loro pizza. L’ultima volta come sempre l’esperienza fu fantastica, visto che eravamo in zona ci siamo tornati. Siamo nella parte alta di Ariano Irpino, ci siamo mossi tardi, sono da poco passate le 22.00, fortunatamente avevamo prenotato il nostro tavolo per essere sicuri di trovare posto anche a quest’ora. Parcheggiamo l'auto a pochi metri dal locale e ci accomodiamo. Da sottolineare sempre la sensazione di assoluta sicurezza che troviamo qui, con tavoli ben distanziati tra loro e il giusto spazio tra sedute e clienti. Ad accoglierci c’è Ezio Ventre sempre gentile e sorridente. E' un piacere rivederlo. Qui alla Pignata si sta davvero bene l’atmosfera è piacevole. Le pareti sono di un bel colore chiaro, molto belli alcuni dettagli e vetrine antiche, raffinata ma al contempo essenziale la mise en place.
Siamo venuti qui per la pizza e pizza sia.
Diamo un’occhiata al menù (digitale da consultare tramite il proprio smartphone), e nell’attesa ci concediamo uno sfizio fritto, delle buonissime patate speziate. Davvero eccellenti e invitanti ….
Patate speziate
Il menù pizza ti darà davvero l’imbarazzo della scelta, ci sono una cinquantina di proposte tra pizze classiche, della tradizione ed altre che strizzano l’occhio al gourmet, oltre ai calzoni. Un guaio per gli eterni indecisi, davvero qui si avrebbe voglia di provarle tutte. Quello che ci colpisce è l’uso di materie prime di grande qualità e prodotti del territorio irpino (dal caciocavallo podolico, alla salsiccia Calitrana, dai peperoni cruschi, ai porcini e al tartufo, oltre all’immancabile e meraviglioso olio di Ravece).
Noi optiamo per una Fiorita Fumè con fiordilatte, fiori di zucca, funghi porcini e provola affumicata. Una pizza che ci ha sorpreso per l’equilibrio dei sapori e per la presenza dei porcini che ben si legano alla provola affumicata e ai fiori di zucca con il loro sentore dolciastro.
La Fiorita Fumè
Già al morso abbiamo notato una differenza nell’impasto rispetto all’ultima volta che siamo stati qui. E dopo Ezio Ventre e il pizzaiolo Antonio di Lauro ce lo confermeranno. L’alveolatura è notevole, al morso la pizza è morbida, soffice ma si mantiene fragrante.
Dettaglio Alveolatura
L’altra pizza che abbiamo preso è una Cremosa alla parmigiana con fiordilatte, vellutata di pomodoro e melanzane, melanzane e stracciatella. Una pizza di cui si siamo innamorati. Pronunciato il cornicione, morbida, soffice ma al contempo compatta al morso. Spettacolare e meraviglioso poi il giro di olio di Ravece a crudo messo in uscita.
La Cremosa alla parmigiana
Abbiamo trovato un impasto diverso rispetto all’ultima volta che siamo stati qui. Quello che abbiamo gustato stavolta è un impasto indiretto realizzato con biga, l’idratazione è al 70 %, la farina usata è di tipo 1.
Il peso dei panetti è sui 280 gr. Il risultato è una pizza che non delude le attese, soffice, morbida ma fragrante. Gli ingredienti utilizzati per topping e farciture sono abbondanti e di grande qualità. Decisamente una pizza appagante…
Cremosa alla parmigiana Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto con biga
- Menù molto vario con una cinquantina di proposte pizza
- Da lodare l’uso prevalente dei prodotti irpini
- Uso di ingredienti di grande qualità per la farcitura
- Servizio professionale e veloce
Repetita Iuvant dicevano i romani, qui il detto ci sta tutto. Rischiamo di ripeterci ma lo facciamo volentieri. La Pignata ad Ariano Irpino è una certezza assoluta, sia se decidi di provare la loro cucina sia che tu abbia voglia di gustare la pizza. Ezio Ventre ha grande conoscenza e passione per il suo territorio (l’Irpinia) e per i suoi prodotti, oltre ad essere un valido conoscitore di vini e birre. Il pizzaiolo Antonio di Lauro non si smentisce, si conferma davvero alla grande. Ha talento, passione ma fa tutto con una umiltà e una semplicità spiazzanti. Questo lo rende ancora più speciale. Anche la pizza alla Pignata merita un plauso. L’impasto è leggero e i prodotti usati sono super. Servizio professionale e veloce, corretto il rapporto qualità - prezzo, (margherita a 5 euro). Indirizzo da non perdere.
Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata
Cosa c’è di meglio di una bella pizza a pranzo? Beh poche cose, soprattutto in questo periodo. Eravamo dalle parti di Pomigliano d’Arco. Qui a Pomigliano veniamo spesso perché ci sono tanti locali e indirizzi interessanti e il settore food da anni vive un importante fermento che fortunatamente la pandemia non ha interrotto. Siamo stati a pranzo da 450 Gradi la pizzeria di Gianfranco Iervolino.
450 Gradi di Gianfranco Iervonino - Insegna esterna
Gianfranco Iervolino è un nome importante, artista della pizza e anche della musica. Grande interprete della canzone classica napoletana da un po’ di anni è anche personaggio televisivo e ospite fisso in Rai. Insomma un mix di creatività, talento e innata simpatia. Il locale si trova a pochi passi dal parco pubblico di Pomigliano. Non avrete problemi a sistemare l’auto infatti ci sono posti auto e un parcheggio comunale pochi metri. Dentro il locale è come lo ricordavamo: essenziale, dai toni e colori chiari, ma con qualche tocco “floreale” alle pareti. Il locale si svluppa in lunghezza, entrando c’è il banco di lavoro e il forno a vista sulla destra.
Qui si può stare in totale sicurezza con spazio, e tavoli ben distanziati. Noi siamo in tre, siamo venuti per la pizza. E pizza sia. Non ci concediamo coccole fritte o altre delizie. Avevo in mente il mitico crocchettone 450 gradi che presi l’ultima volta quando sono stato qui, con stracciatella di bufala, mortadella IGP, pesto di pistacchio e granella di pistacchio. La prossima volta cederò di nuovo alla tentazione.
Crocchettone 450 gradi
Solita occhiata alla menù, c’è l’angolo delle delizie fritte con tra le altre cose il “ciurillo in pastella”, le polpette di melanzane, le frittatine di pasta, le montanarine classiche e il crocchettone 450 gradi di cui sopra. E poi le pizze, ci sono una ventina di proposte, le pizze di Gianfranco Iervolino e quelle della tradizione. In genere c’è anche una pizza del mese (fuori menù). Da notare un altro must della casa che ti consigliamo: come dessert la meravigliosa pizza polacca con crema pasticcera al limone, le amarene e lo zucchero semolato caramellato. Si comincia con le pizze. Abbiamo preso una pizza “cianfotta” con fior di latte di Agerola, peperoni, melanzane, zucchine, olio Evo e basilico fresco. Con un conricione bello pronunciato, morbida ma fragrante, e quilibrata e che sapore quelle verdurine e in particolare le mie amate "mulignanelle"....
La Cianfotta
Poi una Massimo Troisi, spesso quando vengo qui prendo questa pizza goduriosa e profumata con stracciata di bufala, mortadella IGP, pesto di pistacchio, granella di pistacchio, basilico e olio Evo. Godimento allo stato puro…..
La pizza Massimo Troisi
Per la terza pizza andiamo sulla tradizione: una bella margherita con pomodoro San Marzano DOP, Fior di latte di Agerola, grana padano, basilico e olio Evo. Davvero ben fatta e che profumino….
La Margherita
Per le pizze degustate, abbiamo trovato un impasto indiretto ottimamente lavorato, realizzato con un prefermento (poolish). Importante la lievimaturazione (36 ore). L’idratazione è poco sotto il 70 %. Il risultato è una pizza profumata, gustosa, fragrante, ma al contempo morbidissima. La leggerezza è la sua prerogativa. Il peso dei panetti è sui 280 grammi. La cosa che va sottolineata è la scelta per topping e farciture di prodotti di grande qualità e materie prime eccellenti. Servizio professionale e preciso. Buono il rapporto qualità – prezzo (margherita a € 5.50 e marinara a € 4.00).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Tipo di impasto realizzato con un prefermento (poolish)
- Uso di prodotti e materie prime di qualità
- Peso dei panetti sui 280 gr.
- Servizio professionale e preciso
- Buon rapporto qualità - prezzo
450 Gradi a Pomigliano è una sempre una certezza. 450 gradi la Pizzeria di Gianfranco Iervolino merita assolutamente la visita. Qui puoi gustare un’ottima pizza, ben eseguita e leggerissima. Fantastici i fritti leggeri e gustosi. Da non perdere in particolare il crocchettone 450 gradi e come dessert la pizza polacca.Servizio professionale e preciso. Buono il rapporto qualità – prezzo. Peccato non aver incontrato Gianfranco, ma torneremo presto anche per salutarlo. Un plauso al suo team e a Raffaele al banco pizza. Se sei da queste parti è una tappa da non perdere.
Pizzeria 450 gradi di Gianfranco Iervolino
Via Giotto n.2
Pomigliano d’Arco (Na)
Tel. 081 884 7592
Visita il sito web di Gianfranco Iervolino
Siamo tornati alla Pizzeria I Vesuviani, eravamo in zona e abbiamo deciso di fermarci per gustare la loro pizza memori della bella esperienza passata. Siamo a Castello di Cisterna in Via Madonnelle a poche centinaia di metri dal confine con Pomigliano d’Arco. La posizione del locale è strategica e comoda. Siamo infatti vicini allo svincolo autostradale ma anche vicini alla Ss 268 del Vesuvio, quindi qui si può arrivare facilmente sia dalle strade interne sia da Napoli o dai paesi Vesuviani.
Altra cosa da ricordare e molto importante è la presenza di un comodo e ampio parcheggio custodito che si trova proprio di fronte al locale. Siamo arrivati in primissima serata, siamo in due. Ci accompagnano al nostro tavolo.
Pizzeria i Vesuviani Castello di Cisterna
Il locale è bello come lo ricordavamo, scelta azzeccata dei colori, diverse sale (anche una nella comoda e ampia veranda), belli i tavoli e le sedute. Come sempre diamo un’occhiata d’ordinanza al menù: fantastico. C’è solo l’imbarazzo della scelta. I fritti sono invitanti e c’è la possibilità di scegliere tra frittatine, crocchè (anche nella versione veg), arancini (anche in versione veg), patatine, chips, baccalà pastellato, ciurilli, la loro versione della mozzarella in carrozza denominata “in astronave”, e poi un trionfo di pizze fritte (anche in versione finger food), montanare e bufala fritta. La scelta delle pizze non è da meno, si può optare per le classiche, le pizze da degustazione (quelle gourmet in pratica) e poi ancora pizze in pala e pizze in teglia. Qui se si viene con gli amici o in comitiva ci si può divertire degustando diverse tipologie di pizze. Visto che siamo in due optiamo per due pizze “classiche”, ma prima ci concediamo delle coccole fritte.
Ecco due meravigliosi crocchè fatti come Dio comanda con patata gialla varietà Avezzano, provola di bufala, prosciutto cotto di Parma, parmigiano reggiano DOP 26 mesi extra e pepe nero. Equilibrati, gustosi davvero uno spettacolo. E che dire della frittatina?
Crocchè e frittatina di pasta
Una poesia di bucatini, besciamella di latte Nobile, piselli, trito di marchigiana IGP e fior di latte di Agerola. Piacere puro ad ogni morso.
Frittatina Dettaglio ripieno
Avremmo volentieri continuato a coccolarci con i fritti, magari ordinando qualche montanarina, ma vogliamo gustare la pizza e allora ordiniamo una Nerano con vellutata di zucchine, fiori di zucca, fior di latte di Agerola, chips di zucchine, provolone del Monaco DOP, basilico e olio Evo. Delicata, con il sentore dolce delle zucchine che si sposa alla perfezione con il sapido e gustoso provolone del Monaco.
La Nerano
L’altra pizza ci ha sorpreso davvero. Abbiamo preso una Pesto e Piennolo con pesto di basilico, fior di latte di Agerola, pomodorini del piennolo DOP, prosciutto crudo di Parma, cacioricotta di capra, nocciole tritate e olio evo. Davvero una signora pizza.
Pizza pesto e piennolo
Le pizze che abbiamo gustato presentano un impasto di tipo diretto eseguito davvero bene, con una lievimaturazione di 24/36 ore. Il risultato è una pizza leggera, ma che al contempo si mantiene fragrante con una idratazione importante (sull’80%).
Bella l’alveolatura. Il peso dei panetti a parer nostro dovrebbe essere sui 270/280 grammi. Da rimarcare la grande qualità dei prodotti usati per topping e farcitura.
Va poi sottolineata l’abbondanza e la qualità dei prodotti e degli ingredienti usati per topping e farciture. Insomma una pizza davvero leggera ma allo stesso tempo appagante. A noi è piaciuta molto.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Menù vasto e originale
- Possibilità di scelta tra pizza da degustazione, pizza in teglia, pizza in pala e pizza napoletana
- Fritti di ottima fattura
- Grande qualità dei prodotti usati per il topping e le farciture
- Servizio professionale
- Corretto il rapporto qualità prezzo
La Pizzeria I Vesuviani a Castello di Cisterna si conferma alla grande. La pizza è di ottima fattura. Abbiamo trovato un bell’impasto diretto realizzato a regola d’arte con una lievimaturazione di 24/36 ore. Il risultato è una pizza leggera ma fragrante.
Ottimi i prodotti e gli ingredienti usati per il topping e le farciture. Qui ai Vesuviani soprattutto se si è in comitiva ci si può divertire, degustando anche la pizza in pala o in teglia. Fantastici i fritti, leggeri, non unti e appaganti (super i crocchè).
Il servizio è preciso, il personale è professionale e cortese. Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità- prezzo. In carta la margherita costa 5,50, la cosacca e la marinara 5 euro.
Torneremo presto per provare la pizza in pala. Indirizzo consigliatissimo.
Pizzeria I Vesuviani
Via Madonnelle n.55
Castello di Cisterna (Na)
Tel. 081 329 6996
Vista la pagina Fb della Pizzeria I Vesuviani
Il nostro itinerario alla scoperta delle pizzerie da non perdere ci porta a Somma Vesuviana, centro del vesuviano famoso perché patria del baccalà ma qui da un po’ di tempo sono nati indirizzi interessanti e c’è un grande fermento per quanto concerne il settore food. Qui a Somma Vesuviana c’è I Fontana Pizzeria. La storia di Pietro Fontana e sua moglie Melania è particolare e merita di essere raccontata, decidono di investire nel loro sogno e aprono la pizzeria a Marzo, pizzeria piena e grandi consensi ma purtroppo tre giorni dopo arriva il “lockdown” a causa del Covid-19. Una botta non da poco ma Pietro e Melania non sono certo tipi da abbattersi, anzi. Prima puntano sull’asporto e sul delivery, poi con la riapertura delle attività, la pizzeria comincia a volare. Oggi a distanza dipochi mesi rappresenta già una certezza e soprattutto nel weekend si fa la fila per entrare.
Ma andiamo per ordine. Il locale si trova in una zona semicentrale in Via Annunziata ma si raggiunge facilmente e ha un grande parcheggio custodito (cosa importantissima).
L’impatto con il locale è notevole: bello stile, due ambienti grandi, colori chiari, bellissime le sedute, in fondo il banco da lavoro con i forni a vista e parte della cucina sempre a vista per godersi lo spettacolo.
Ci accomodiamo al nostro tavolo da due. Solito sguardo al menù, da bere una minerale e due birre chiare alla spina. Il menù è concepito alla grande e studiato nel dettaglio, ci sono tre proposte di antipasti, il mega tagliere e poi i fritti con tanta scelta e con alcune proposte creative come la frittatina alla nerano, quella con i peperoncini verdi di fiume, l’arancino di mare , la sfera di patate ripiena al blu di bufala e la mozzarella di bufala fritta in pasta servita con il ragù napoletano e parmigiano reggiano 36 mesi. Ci sono anche le insalate e poi un trionfo di pizze: le pizze in pala, quelle al padellino che richiamano le pizze che mia mamma faceva a casa e che avevano un profumo che ancora ricordo. Poi le pizze della tradizione, la tradizione 2.0 (ossia rivisitata), le pizze fritte, e il loro concetto di “pizza concept” con abbinamenti studiati e particolari. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi cominciamo con qualche sfizio fritto e optiamo per due crocchè e la sfera di patate ripiena al blu di bufala.
Crocchè e sfera di patata
I crocchè sono morbidi e profumati, la frittura perfetta e non unta. E che dire per la sfera di patate ripieno al blu di bufala? Eccezionale. Avrei fatto volentieri il bis ma mi attendeva la pizza.
Crocchè
Prendo anche una frittatina classica. Sulla frittatina sono molto esigente e devo dire che questa è buonissima, appagante.
Frittatina di pasta
Condita benissimo, con un perfetto equilibrio degli ingredienti. Avrei provato anche altro ma tornerò a breve (quelle frittatine alla Nerano che vedevo passare mi chiamavano e poi devo assolutamente provare la bufala fritta con ragù e parmigiano).
Frittatina Dettaglio
E’ tempo di pizze ! Noi che siamo in due optiamo per una “pizza concept” e una pizza della tradizione. Ecco la pizza Il Professore con crema di parmigiano reggiano 36 mesi homemade, fior di latte di Agerola, bufala, stacciata di bufala, salsiccia piccante di Castelpoto e paprika in polvere. Mi è piaciuta tantissimo, equilibrata, delicata ma piccante al punto giusto con la paprika e la mia amata salsiccia piccante di Castelpoto.
Pizza Il Professore
L’altra pizza che abbiamo preso è la classica margherita con pomodoro San Marzano, fior di latte di Agerola, olio evo e basilico. In una sola parola fantastica.
Margherita
Abbiamo trovato un impasto indiretto realizzato con la biga, un impasto lavorato alla grande e con un’idratazione molto spinta (siamo all’85 %). Da notare l’abilità che ha Pietro nello stendere e lavorare i dischi al banco. Eravamo lì vicino e spesso lo sguardo era rapito dalla sua bravura. Il risultato è una pizza che ha una sua personalità ben precisa, risulta leggerissima, morbida, scioglievole. Il cornicione è bello alto e l’alveolatura davvero importante, una nuvola. In definitiva la mangi e saresti già pronto a divorarne un’altra. Altra nota di merito per i prodotti e le materie prime utilizzate tutte di grande qualità.
Alveolatura cornicione
Il nostro parere:
- Tipo di impasto indiretto con biga
- Uso di prodotti di qualità la farcitura delle pizze
- Fritti fantastici
- Corretto rapporto qualità – prezzo
- Locale nuovo e curato
I Fontana Pizzeria a Somma Vesuviana rappresenta già oggi una certezza. Dopo il lockdown la creatura di Pietro Fontana vola alla grande merito di un locale bello, accattivante e nuovo, (la presenza del parcheggio poi è importantissima) e soprattutto merito di una pizza davvero ottima che ha una forte connotazione e personalità, con un impasto leggero, e digeribile. Pietro crea pizze con impasti e ingredienti innovativi e ricercati. Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture. I fritti poi sono spaziali, fatti come Dio comanda, fritto leggero, non unto, alcune proposte sono davvero originali (brava Melania che ha creato i fritti presenti in carta) e altra cosa non da poco, hanno un costo fantastico (una frittatina classica così buona e la sfera di patate al blu di bufala a 2 euro mi hanno commosso). Il servizio è veloce e professionale. Perfetta l’organizzazione della sala, davvero complimenti. Ci rivedremo molto presto, intanto amici segnate in agenda: assolutamente da non perdere.
I Fontana Pizzeria
Via Annunziata
Somma Vesuviana (Na)
Tel. 081 708 1589
Visita la pagina Fb della Pizzeria I Fontana
Rieccoci in Irpinia, questa volta il nostro viaggio alla scoperta delle pizzerie da non perdere ci porta a Serino, da Arte Bianca la pizzeria di Michelangelo Casale.
L’insegna recita testualmente “Arte Bianca dal 1993” perché è proprio allora che Michelangelo giovanissimo ha cominciato ad impastare e sfornare pizze cercando negli anni di migliorarsi sempre e di ottenere una pizza che è una sintesi perfetta di tradizione e creatività con un impasto realizzato con maestria. Dopo tanti sacrifici e tanti anni di esperienza finalmente Michelangelo da qualche mese ha realizzato il suo sogno: una pizzeria tutta sua dove poter dar “vita” pienamente alla sua “arte bianca”.
Ma andiamo per ordine. Il locale è centralissimo, parcheggiamo comodamente in strada a pochi metri dalla pizzeria. Il locale si presenta semplice ma ben organizzato, per certi versi spartano, pochi fronzoli e tanta sostanza, sedute e tavoli scuri. E’ un unico ambiente con tavoli ben distanziati nel rispetto delle normative seguenti al Covid-19, qui si può mangiare la pizza in tutta sicurezza. In fondo c’è il forno e il banco da lavoro dove operano Michelangelo Casale e i suoi collaboratori.
Ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù, semplice da consultare ci sono due antipasti, i fritti e poi una trentina di proposte per quello che riguarda le pizze, divise in tre sezioni: le pizze classiche, le originali e le pizze fritte.
Cominciamo ordinando una minerale e una Granum, Saison di Serrocroce, il birrificio di Monteverde che tanto amiamo guidato da Vito Pagnotta. La Granum è una fantastica birra artigianale con una bella schiuma persistente, speziata e aromatica il giusto, con la nota inconfondibile del grano (in particolare il Senatore Cappelli). Davvero una grande birra ottima compagna per la nostra pizza.
La Granum di Serrocroce
Per cominciare ci coccoliamo con delle patatine fritte e un crocchè artigianale fatto come si deve. I fritti sono non unti, leggeri e molto buoni.
Crocchè
Gustiamo 3 pizze, per cominciare un classico: la margherita con pomodoro San Marzano DOP, olio Evo, fiordilatte, parmigiano e basilico. Una margherita davvero eccellente. Niente da aggiungere.
La Margherita
Abbiamo preso una Porchetta con porchetta di Ariccia, patate al forno e provola affumicata. Magari penserete che è poco estiva come scelta ma non siamo affatto pentiti. Il condimento generoso è accompagnato da un impasto leggero, digeribile e fragrante.
La Porchetta
La terza pizza è un omaggio ai profumi dell’Estate. La Nerano con crema di zucchine, fiordilatte di Agerola, zucchine, menta e scaglie di provolone del Monaco. Una vera poesia di profumi e sapori.
La Nerano
Abbiamo trovato l’impasto di Michelangelo Casale che già conoscevamo, una fantastica conferma. La prima cosa che ci ha colpito è stata già la scelta del molino, molto noto a livello nazionale per la selezione dei grani e la loro lavorazione. Una farina di grande qualità che insieme alle capacità di Michelangelo, dà vita ad un prodotto di assoluto livello. Abbiamo trovato un impasto diretto lavorato a regola d’arte con una lunghissima lievimaturazione e un’idratazione notevole. Il risultato è una pizza leggera, morbida e digeribile, con una bella alveolatura. Il peso netto dei panetti a parer nostro è sui 270/280 grammi. Di grande qualità i prodotti usati per la farcitaura e i topping. Nota di merito per il San Marzano che usa (davvero ottimo).
Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso netto dei panetti 270/280 gr.
- Uso di prodotti di grande qualità per topping e farciture
- Fantastico rapporto qualità – prezzo
Arte Bianca a Serino è la conferma di come in Irpinia ci sia grande fermento per quello che riguarda il settore pizza con indirizzi di grande interesse e qualità. Qui Michelangelo Casale ha aperto finalmente la sua pizzeria e la porta avanti con sacrificio e grande passione. Michelangelo è un talento puro che si è affinato negli anni. La pizza qui è di assoluto livello e appagante. L’impasto leggero e fragrante. I fritti leggeri e ben fatti. Altra cosa da rimarcare è il fantastico rapporto qualità prezzo: una signora margherita e la marinara a 3 euro e 50 sono una rarità ormai. Complimenti.
Arte Bianca Pizzeria
Via Salvatore Pescatore n.30
Tel. 0825 95354
Visita la pagina Fb di Arte Bianca Pizzeria
Siamo tornati in Irpinia per la precisione a Grottaminarda, non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di venire a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi nella sua nuova pizzeria, un grande sogno che ha preso forma.
Il locale è centralissimo, si trova praticamente sul corso principale del paese in Corso Vittorio Veneto. Colori chiari, tavoli in legno, un design lineare, moderno e accattivante. Due sale (una al piano inferiore), uno spazio esterno ideale in queste belle serate estive e in fondo una cucina e il banco di lavoro e due forni a vista per godersi lo spettacolo. In più anche un terzo forno per le pizze senza glutine in un ambiente separato. Ci saranno una ottantina di posti a sedere. Insomma davvero un locale bello e accogliente. Originale anche il concept e poi alle pareti immancabili le gigantografie del Golfo d Napoli e del Vesuvio.
Del resto Giovanni Grimaldi è un napoletano DOC (del quartiere Sanità), ma ormai irpino d’adozione. Come lui ama definirsi (e lo ha scritto anche sul menù) ormai si considera un "irpino dal cuore napoletano".
Negli ultimi anni Giovanni è stato capace con la sua precedente pizzeria Al Drago e adesso con la sua nuova creatura di creare un meraviglioso “mash up” tra la tradizione della pizza napoletana e l’Irpinia grazie all’uso e alla valorizzazione di moltissimi prodotti di questa terra magica e generosa e di produttori irpini di grande qualità, per non parlare dei tanti presidi slow food usati per farcire le sue pizze (tra gli altri l’antico aglio dell’Ufita, le alici di Menaica, il cappero di Salina, l’ Oliva Salella Ammaccata del Cilento).
Come al solito diamo un’occhiata al menù, ben concepito, semplice da consultare, diviso in diverse sezioni e dalla veste grafica accattivante. Ci sono gli sfizi da gustare nell’attesa delle pizze e poi loro, le protagoniste: oltre 50 proposte, c’è davvero l’imbarazzo della scelta e c’è di che divertirsi tra pizze della tradizione, classiche e quelle più creative ed elaborate. Da bere ordiniamo due birre alla spina e che birra! La Fresca di Serrocroce (per rimanere in tema di produttori irpini di eccellenza) il birrificio di Monteverde di cui spesso vi abbiamo parlato, guidato mirabilmente da Vito Pagnotta. La Fresca è una birra blond ale, dal gusto dolce grazie all’azione dei malti ma anche con sentori agrumati. Adoro questa birra e spesso la scelgo quando sono in giro. Fantastica.
La Fresca di Serrocroce
Prima delle pizze ci siamo concessi due crocchè di patate ripieni di provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Fantastici, fatti come Dio comanda. Davvero un ottimo incipit.
Crocchè di patate
A seguire una frittatina di salsiccia e friarielli, con besciamella, broccoli friarielli, salsiccia, provola e caciocavallo irpino. Servita con una fonduta di pecorino Carmasciano.
Frittatina di salsiccia e friarielli
Ho trovato il fritto leggero e non unto e un ripieno profumato e voluttuoso. Davvero buonissima…
Frittatina di salsiccia e friarielli Dettaglio ripieno
E’ il momento delle pizze! Abbiamo gustato una diavola con Pomodoro Pelato San Marzano, Fiordilatte di Agerola, salame piccante e parmigiano reggiano 36 mesi, e a fine cottura basilico fresco e olio Evo irpino a crudo. Una diavola come non la mangiavo da tempo. Chapeau !
La Diavola
E una Campagnola con provola di Agerola affumicata, salsiccia e funghi porcini e a fine cottura pecorino di Bagnoli Irpino stagionato 3 mesi, olio Evo Ravece e basilico. Un vero trionfo di gusto e un profumo inebriante. Una grande pizza.
La Campagnola
Abbiamo ritrovato l’impasto di Giovanni Grimaldi che tanto ci piace. Un bel diretto eseguito alla perfezione con 36 ore (27/28 di maturazione il resto di lievitazione), un’idratazione non troppo spinta, intorno al 65 % e una bella alveolatura. Una pizza che si presenta morbida, soffice e fragrante allo stesso tempo. Il peso medio dei panetti è sui 270 /280 gr. I prodotti usati per la farcitura e il topping sono di grande qualità, (olio irpino di Ravece, formaggi, e tanti presidi Slow Food). Il servizio è stato cortese e veloce (nonostante la pizzeria fosse piena). Da notare l’ottimo il rapporto qualità prezzo (margherita classica a 4 euro, marinara classica a 3,50 euro sono ormai una rarità).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Tipo di impasto diretto
- Peso dei panetti sui 270/280 gr.
- Uso di prodotti di qualità la farcitura delle pizze (con numerosi presidi slow food)
- Ottimo rapporto qualità - prezzo
Giovanni Grimaldi ha inaugurato la sua nuova pizzeria, un locale bellissimo proprio sul Corso di Grottaminarda. Abbiamo trovato un locale nuovo e moderno ma dobbiamo dire che la pizza è sempre la stessa: una pizza eccellente, realizzata con passione e attenzione e con l’uso di materie prime di qualità. Spesso quando siamo in questo angolo di Irpinia veniamo qui a gustare la pizza di Giovanni: il giusto mix tra la tradizione partenopea e animo irpino con tanti squisiti prodotti del territorio (come l’olio irpino di Ravece, il caciocavallo podolico). Il servizio è veloce, il rapporto qualità prezzo da non credere. Davvero una tappa da non perdere. Garantiamo noi! Alla prossima....
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della pizzeria Giovanni Grimaldi
Siamo tornati a Nola, la città bruniana vive un importante fermento con tanti indirizzi interessanti e tra questi spicca Biliardo 65. Siamo nel centro storico in Via Flora, qui un tempo c’era una vecchia sala da biliardo e proprio qui è nata da un po’ questa pizzeria che offre un prodotto di assoluta qualità.
Biliardo 65 Nola
Da Biliardo 65 siamo già stati qualche mese fa, ci siamo tornati per provare nuovamente la loro pizza, questo è uno dei primi indirizzi da noi visitati dopo il lockdown dovuto al Covid-19.
Dopo aver prenotato il nostro tavolo, arriviamo e ci accomodiamo. Qui si può stare in assoluta sicurezza e tranquillità, ovviamente hanno diminuito i coperti e c’è una buona distanza tra tavoli e sedute.
Il locale è gradevole e carino come lo ricordavamo: un gioco di antico e moderno, con oggetti caratteristici alle pareti (anche delle porte antiche e delle vecchie sedie di quelle che si usavano nelle osterie di una volta “sospese” al muro). Il locale è essenziale nelle due sale ma decisamente carino con qualche dettaglio che cattura l’occhio: dalle caratteristiche pareti in tufo ai tavoli con il piano di marmo bianco come quelli delle pizzerie storiche di un tempo. In tutto ci sono due ambienti: all’ingresso nella prima sala, in fondo c’è il forno con il piano di lavoro, nella seconda sala c’è una piccola cucina a vista. Insomma l’impatto è decisamente positivo.
Biliardo 65 Una perla di saggezza
Come al solito diamo un’occhiata al menù che è scritto su una sorta di piccola tovaglia presente ad ogni coperto. Ci sono i fritti (lo street food), le patate tagliate a mano in modo artigianale proposte in versioni davvero accattivanti (con il sale rosa dell’Himlalaya, con lime e pepe, con salsiccia e provola, con porchetta e provola di Agerola, solo per citarne alcune). Poi ci sono i ripieni fritti e al forno, le montanare e le pizze (con alcune novità rispetto all’ultima volta) divise in varie categorie: le stellate, le intramontabili, le classiche. Un menù ben studiato e semplice da consultare.
In attesa delle pizze ci dedichiamo a degli sfizi fritti di Biliardo 65 e optiamo per crocchè e frittatina di pasta. Buono il crocchè.
Crocchè e frittatina di pasta
Ma dall’ultima volta che siamo venuti qui, ci era rimasta in mente soprattutto la frittatina di pasta che si è confermata eccellente: un vera poesia il godurioso ripieno e poi il fritto perfetto, non unto e leggerissimo.
La frittatina Dettaglio ripieno
Potevamo non farci tentare anche dalle patate tagliate a mano con sale rosa dell’Himalaya? Abbiamo ceduto alla tentazione e devo dire che abbiamo fatto benissimo. Molto buone anche queste.
Patate tagliate a mano con sale rosa dell'Himalaya
E’ il momento delle pizze! Abbiamo preso una Peppe Amico Mio con provola di Agerola, mortadella Bologna IGP, granella di pistacchio, Auricchio stravecchio, olio Evo e basilico. Una pizza buonissima, giustamente sapida grazie all’Auricchio e perfettamente equilibrata.
La Peppe Amico Mio
E una pizza Scapecina con provola di Agerola, zucchine alla scapece, pancetta arrotolata, aceto balsamico, Auricchio stravecchio, olio Evo e basilico. Mitica, te la consigliamo davvero se ami le zucchine. Un mix di consistenze e in un equilibrio perfetto, bella in particolare la dolcezza aromatica della pancetta arrotolata, il sapore inconfondibile delle zucchine alla scapece e il gusto deciso e sapido dell’Auricchio stravecchio, il tutto perfettamente legato dalla provola di Agerola. Davvero uno spettacolo.
La Scapecina
Abbiamo trovato un impasto morbido, leggero. Un impasto di tipo tradizionale, un bel diretto eseguito a dovere con una lievimaturazione importante (24/36 ore). La pizza si presenta morbida, soffice, leggera, con un cornicione importante e un’alveolatura omogenea. Anche l’idratazione è importante (di sicuro siamo sopra il 70%). Di qualità anche i prodotti e gli ingredienti usati per topping e farciture. In definitiva abbiamo trovato una pizza degna di nota.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
• Impasto di tipo diretto
• Peso dei panetti sui 260-280 gr.
• Condimenti e prodotti di qualità
• Corretto rapporto qualità – prezzo
Da Biliardo 65 a Nola puoi gustare un’ottima pizza fatta con ingredienti di qualità. L’impasto è leggero, digeribile, una carezza. Complimenti davvero al pizzaiolo e anche al padrone di casa Francesco Casoria, che porta avanti questo progetto con passione e dedizione. Detto della pizza assolutamente degna di nota, bisogna aggiungere che anche il locale è carino e curato, un mix di antico e moderno. Situato nel cuore del centro storico di Nola è nato laddove un tempo c'era un’antica “sala da biliardo” (da qui il nome della pizzeria). Il servizio è preciso, puntuale. Anche il rapporto qualità prezzo è corretto. Indirizzo che si conferma alla grande. Consigliato se sei in zona, garantiamo noi.
Biliardo ‘65
Via Flora n. 20
Nola (Na)
Tel. 081 512 9016
Visita la pagina Fb di Biliardo ‘65
Siamo a Nola, la città famosa per i Gigli e per aver dato i natali al grande filosofo Giordano Bruno. Nel suo centro storico tra le viuzze, i portoni e i palazzi antichi in Via Flora c’è Biliardo 65. Anticamente questa era una vecchia sala di biliardo che oggi rivive grazie a questa bella Pizzeria.
Siamo venuti qui da Biliardo 65 per gustare (a distanza di qualche tempo) la loro pizza. Arriviamo in primissima serata, siamo in tre. Dopo una breve attesa ci accomodiamo. Il locale è molto carino, essenziale, un mix di antico e modero davvero azzeccato. Molto bello l’impatto all’ingresso, con la grande sala e in fondo sulla destra il forno e il banco di lavoro. Belle anche le pareti in tufo e sicuramente d’effetto i tavoli in marmo bianco come le antiche e storiche “pizzerie” di una volta. Sono due piccole sale ben arredate e ben organizzate, in una in fondo c’è il forno a vista, nella seconda che presenta una bella parete in pietra c’è anche la cucina a vista.
Particolare della prima sala
Come al solito diamo uno sguardo al menù: i fritti denominati “street food”, le patate con interessanti proposte (tra le altre lime e provola, porchetta di Ariccia e provola, pecorino romano DOP e pepe di Sichuan). E poi i ripieni fritti o al forno, le montanare e le pizze , quelle della tradizione, le stellate (con un tocco gourmet), le intramontabili e chiaramente le classiche (marinara, cosacca e margherita su tutte). Insomma c’è l’imbarazzo della scelta e mi è piaciuto molto il modo in cui è composto e organizzato il menù, ricco il giusto ma di semplice consultazione.
Particolare della seconda sala
Prima delle pizze ci concediamo qualche peccatuccio fritto e visto che qui le frittatine pare siano buonissime cominciamo con frittatine e crocchè tanto per gradire.
Le frittatine e i crocchè
Il crocchè è buono, fatto come si deve.
Il crocchè
La frittatina di pasta è un'apoteosi di gusto. Eccezionale.
La frittatina
Buonissima e condita a dovere la pasta. Il fritto è asciutto, non unto e leggerissimo. Ci è piaciuta davvero tanto, provatela.
La frittatina Dettaglio ripieno
Noi abbiamo gustato una ‘past e patan, pizza meravigliosa con patate saltate in padella con guanciale pepato, provola di Agerola, grana e all’uscita crema di sedano, carota e cipolla. Uno spettacolo questa pizza che ci ha conquistato.
La pizza past e patan
Una 5 birilli con fior di latte di Agerola, pomodorino giallo del piennolo, guanciale, Auricchio stravecchio, olio Evo e basilico. Pizza ben concepita, profumata, equilibrata grazie alla sapidità del provolone Auricchio che si sposa a meraviglia con la nota dolce e la scioglievolezza del guanciale.
La 5 birilli
Il tutto esaltato da un impasto fantastico e morbido come si può notare dall’alveolatura...
La 5 birilli Dettaglio alveolatura
E infine non poteva mancare un classico: un’antica margherita con pomodoro pelato, fior di latte di Agerola, olio Evo e basilico. Davvero buona.
La antica Margherita
Da Biliardo 65 Abbiamo trovato un impasto tradizionale, di tipo diretto eseguito alla perfezione, ben ossigenato, con una lievimaturazione di 36 ore. La pizza si presenta molto morbida e sufficientemente fragrante, il cornicione è ben pronunciato e presenta una alveolatura omogenea in tutta la sua circonferenza. L’idratazione è molto spinta (siamo di poco oltre il 75 %). Il risultato è una pizza leggerissima, una carezza e digeribile.
La antica Margherita Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
• Impasto tradizionale di tipo diretto
• Peso dei panetti sui 260-280 gr.
• Condimenti e farciture di buona qualità
• Corretto rapporto qualità – prezzo
Qui da Biliardo 65 la pizza è di alto livello, l’impasto si muove nel solco della tradizione di chi sa davvero come “panificare”. Complimenti al pizzaiolo Michele Castaldo, giovane ma già bravissimo e a Francesco Casoria perfetto padrone di casa, anima e patron di questo posticino che vi consigliamo di non perdere.
Detto della pizza che merita davvero, va detto altresì che il locale è gradevole, per certi versi “glam”, ricavato in quella che era una storica “sala da biliardo” (da qui il nome della pizzeria). E’ essenziale, curato e il servizio è puntuale e attento. Corretto il rapporto qualità prezzo. Consigliato dai Templari del Gusto.
Biliardo ‘65
Via Flora n. 20
Nola (Na)
Tel. 081 512 9016
Visita la pagina Fb di Biliardo ‘65
Siamo a Sirignano nel baianese in quella parte di Irpinia che guarda al nolano e quindi alla provincia di Napoli. Il casello di Baiano dell’A-16 è a pochi metri, su Via Nazionale delle Puglie c’è Pizzeria Madremia, la pizzeria nata da Aprile 2019 da un’idea del bravissimo Chef Giovanni Arvonio già alla guida della Taberna del Principe, che aveva sede proprio dove ora c’è la pizzeria. Giovanni Arvonio è uno chef di talento, che ha frequentato l’Alma la scuola internazionale di cucina italiana del grande Gualtiero Marchesi, e dopo varie esperienze ha deciso di dar vita a questo progetto: Pizzeria Madremia. Ci siamo venuti una sera per gustare la loro pizza.
Trovare posto per l’auto non è un problema, noi parcheggiamo in un vicoletto adiacente alla pizzeria. Ci accomodiamo, il locale è molto gradevole, sono due ambienti, uno più intimo e caldo, l’altra sala più grande con pareti chiare, scritte e quadri alle pareti, sedie e tavoli scuri e un’illuminazione studiata e accattivante.
Come al solito diamo un’occhiata al menù: ci sono i fritti (interessante soprattutto la proposta di montanarine sia classiche sia a libera interpretazione dello chef). Poi le pizze suddivise in tradizionali, classiche e le gourmet e poi ancora i ripieni.
Noi da bere ordiniamo una minerale e due birre chiare golden Ale del birrificio il Mastio, con un bel sentore erbaceo, la nota delicata di malto, e un finale gradevolmente amaro. Davvero un’ottima birra. Sarà lei ad accompagnare la nostra serata.
Birra Golden Ale di Mastio
Prima delle pizze, ci concediamo qualche “coccola fritta”, e allora ecco due crocchè, tanto per cominciare.
Crocchè
Volevamo assaggiare anche la frittatina di pasta e patate, eccoci accontentati. Ben condita e asciutta.
Frittatina di pasta e patate - Dettaglio ripieno
Ottime poi le due montanarine che abbiamo scelto con pomodoro San Marzano, pomodorino del piennolo e polvere di olive nere.
Montanarine
Fritto asciutto e non unto, fantastico il San Marzano usato per il condimento. Stuzzicanti.
Montanarina Dettaglio
E’ il momento delle pizze, optiamo per due pizze “gourmet”, ideate da chef Arvonio. Ecco la margherita Madremia con salsa di fior di latte di Agerola, mozzarella di bufala campana Dop, pomodoro di Corbara e dopo cottura Pomodoro San Marzano Dop, Pomodoro del piennolo giallo e olio Evo del Cilento. Abbiamo trovato una pizza eccellente, leggera, morbida, fragrante e bella compatta al morso, per non parlare degli ingredienti usati per il topping, tutti di grande qualità.
La Margherita Madremia
Non da meno l’altra pizza che abbiamo degustato: la Broccoli e Salsiccia con crema di friarielli napoletani, Fior di latte di Agerola, salsiccia del beneventano e dopo cottura salame di Mugnano del Cardinale, friarielli saltati e olio Evo fruttato leggero. Spettacolare, un perfetto gioco di consistenze in un equilibrio riuscitissimo di sapori tutti bene legati tra loro.
La broccoli e salsiccia
Chiaramente a farla da padrona è l’impasto. Come si può notare il cornicione è importante, l’alveolatura notevole e l’idratazione sopra il 75%. Il risultato è una pizza, digeribile, gustosa e leggera.
Dettaglio alveolatura
Come si può capire anche dal nome della pizzeria l’idea dello chef Giovanni Arvonio e del pizzaiolo Pasquale Polcaro (molto bravo) è proporre un impasto realizzato con il lievito madre, con oltre 30 ore di lievi maturazione. Il lievito madre viene coccolato, fatto fermentare e rigenerato in un apposito locale che Giovanni Arvonio ci ha fatto visitare. Pensate che il lievito che usano qui ha oltre 30 anni e viene pazientemente rigenerato e lavorato quotidianamente con maestria e pazienza. Il lievito madre conferisce all’impasto una leggerezza incredibile e un profumo che sa di “antico”, di “ancestrale”. Il resto lo fanno i prodotti e gli ingredienti utilizzati per topping e farciture scupolosamente scelti e selezionati. Cosa molto interessante e da rimarcare è come qui ci sia una carta degli oli con sei proposte di oli con caratteristiche differenti (ravece irpino DOP, Cilento DOP, Evo fruttato leggero, Terre di Bari DOP, Sardegna DOP, Umbro DOP).
Fantastico il dolce che ci hanno offerto, un “signor panettone” realizzato da loro nel forno delle pizze servito con crema inglese. Morbido, profumato, spettacolare ..
Panettone dello chef Giovanni Arvonio
Ci ha colpito la bravura di Giovanni Arvonio che mette la sua “anima da chef” anche nella ideazione e realizzazione delle pizze e di Pasquale Polcaro molto abile e preparato nell’impastare e stendere le pizze. Nota di merito per il servizio preciso, cortese e professionale. Corretto il rapporto qualità-prezzo (si va dai 3 euro e 50 della Marinara e della Mastunicola, i 4,00 euro della Margherita tradizionale a salire chiaramente con le pizze più strutturate, quelle gourmet).
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con lievito madre
- Uso di ingredienti di grande qualità per topping e farciture
- Servizio puntuale, veloce e professionale
- Grande merito per aver introdotto una carta degli oli
- Corretto il rapporto qualità prezzo
La Pizzeria Madremia a Sirignano è un “indirizzo pizza” che non può mancare sulla vostra agenda. Qui le pizze hanno un’anima da “chef”, troverete un ottimo impasto realizzato con lievito madre, con 30 ore di lievi-maturazione, il risultato è una pizza morbida, leggera, profumata con un cornicione importante e una buona alveolatura. L’idratazione è notevole (oltre il 75%). Fantastici gli ingredienti usati per la farcitura. Carino e accogliente il locale, il servizio è professionale e preciso. Corretto il rapporto qualità prezzo. Fateci un salto, garantiamo noi. Complimenti e alla prossima.
Pizzeria Madremia
SS 7 Bis-Via Nazionale delle Puglie
Sirignano (Av)
Tel. 081 014 6253
Visita il sto web di pizzeria Madremia