Siamo tornati nel baianese a Mugnano del Cardinale alla Maialumeria. Qui siamo stati spesso sia per gustare la loro cucina e anche la loro pizza. Mugnano del Cardinale vanta un’antica tradizione gastronomica ed è la patria del rinomato salame di Mugnano. Maialumeria è la creatura creata da Simone Schettino e dalla sua famiglia che ha una pluriennale e consolidata esperienza nella produzione dei salumi.
Ci è sempre piaciuto questo luogo, un vero e proprio compendio di bontà. E’ sia un market, qui infatti in bottega si può anche comprare, dalla pasta, all’olio Evo, dalle marmellate alle conserve, e ancora legumi, e chiaramente i formaggi e i salumi (sia di produzione propria, sia provenienti da ogni parte d’Italia). Un discorso a parte merita il vino, la proposta è davvero interessante con tante le etichette esposte. Maialumeria è anche ristorante con una proposta di cucina convincente e ottima carne, e novità degli ultimi mesi, anche una valida pizzeria. Insomma qui gli amanti del food (e della carne) hanno davvero di che divertirsi.
Maialumeria - Mugnano del Cardinale - Ode al maiale
Noi siamo in due, arriviamo senza problemi. Parcheggiamo comodamente in strada a pochi passi dal locale. Una volta entrati, l’impatto con il locale è sempre bello. Ci sono ad occhio oltre 100 coperti, spazio a volontà. Nonostante la chiara volontà a voler prediligere l’open space, non mancano le note calde e un tocco di quasi “di casa” con la splendida cucina a vista. Bellissimo il banco e la vetrina dei salumi.
Anche l’angolo pizza è molto ben strutturato. Abbiamo trovato come sempre suggestiva e per certi versi “unica” la camera con pareti in mattoni per l’affinamento e la stagionatura di meravigliosi prosciutti e culatelli.
Stanza per l'affinamento e la stagionatura di prosciutti e culatelli
Ci accomodiamo al nostro tavolo. Siamo venuti per cenare e per provare qualche proposta del nuovo chef Francesco Ambrosio. Diamo uno sguardo al menù, come sempre ben calibrato e strutturato, protagonista è la carne, con sua maestà il maiale in primis, insieme ai salumi (italiani ed esteri di grande qualità). Qui i “meatlovers” hanno davvero l’imbarazzo della scelta con una selezione di tagli e razze pregiate: su tutte la razza casertana, l’iberico e il pregiato Mangalica ungherese. Ci sono i salumi, i taglieri di salumi e formaggi, tre proposte di antipasti, quattro primi e tantissimi secondi di carne, contorni e dessert. La carta dei vini è studiata alla perfezione.
Da bere ordiniamo una minerale e un vino che a me piace particolarmente in abbinamento ai salumi che arriveranno a breve: Otello nerodilambrusco, probabilmente il vino di punta di Cantine Ceci che porta il nome del fondatore (Otello appunto). Quel che si dice un super lambrusco di un bel colore rubino, profumo inebriante, chiare note di frutti rossi e una bella mineralità. Un vino che conosciamo e prendiamo spesso.
Otello Ceci Lambrusco Emilia IGT
Prima del tagliere arriva un gradito omaggio dello chef, un entrée che abbiamo apprezzato molto. Un assaggio di carciofo a zuppetta. Carciofo di Schito o di Castellamare (eccellente) in umido con scarola e spuma di parmigiano. Ottimo inizio…
Entrée dello chef
Abbiamo ordinato un tagliere “Food Valley” per due: culatello di Zibello DOP, prosciutto di Parma 24 mesi, coppa artigianale, pancetta arrotolata con cotenna e salamino di prosciutto.
Un inno all’Emilia Romagna, patria dei salumi, da Modena a Reggio fino a Parma la patria del mitico prosciutto e del culatello. Il profumo dei salumi è inebriante, intenso. Il prosciutto si scioglieva letteralmente in bocca con la sua proverbiale e suadente dolcezza, e che dire del culatello, poesia pura. Notevole la pancetta arrotolata e buona la coppa. Da rimarcare anche il salamino di prosciutto, morbido e delicato. In definitiva un fantastico tagliere.
Tagliere Food Valley
Abbiamo chiesto anche un assaggio di pecorino Carmasciano stagionato e un commovente blu di mucca.
Assaggio di formaggi
Ordino un primo e scelgo uno dei piatti forti di Maialumeria: ziti alla genovese antica. Una signora genovese, profumata, appagante, equilibrata con una cottura perfetta della pasta. Chapeau.
Ziti spezzati alla genovese antica
E’ il momento dei secondi. Optiamo per un hamburger di marchigiana, semplicemente perfetto. La carne meravigliosa, mordida, succosa, buonissima..
Hamburger di marchigiana
Come contorno con l’hamburger ordiniamo delle belle verdure grigliate, (melanzane, zucchine, peperoni e finocchi).
Verdure grigliate
L’altro secondo è la pancia di maialino cotta a bassa temperatura con dadolata di verdurine dell’agro. Fantastico il maiale, cotto alla perfezione. Si scioglieva letteralmente in bocca. Gradevole l’abbinamento con le verdurine.
Pancia di maialino
Con la pancia di maiale prendiamo delle patate artigianali con la buccia. Adesso siamo sazi !
Patate artigianali con la buccia
Non c’è spazio per il dessert ma per due amari (Jefferson) si. Chiudiamo qui la nostra cena.
Amaro Jefferson
Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 50 euro a testa. Rapporto qualità prezzo direi corretto.
Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma alla grande nella nostra guida on line degli indirizzi da non perdere. E’ un vero Paradiso se ami carni, salumi e formaggi.
I salumi sono una garanzia. Interessanti le proposte di cucina dello chef Francesco Ambrosio, nota di merito per la sua genovese, davvero spettacolare.
Il locale poi è ampio, spazioso, gradevole. Interessante la novità dell’introduzione della pizza (che abbiamo già gustato). Fantastico il loro tagliere food Valley, il prosciutto di Parma 24 mesi crea dipendenza. Il servizio è preciso e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo, senza dubbio adeguato al contesto e alla proposta gastronomica. Consigliatissimo, garantiamo noi.
Maialumeria
Corso Europa n. 4
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7268
Visita la pagina FB di Maialumeria
Siamo a Napoli, capace sempre di regalare emozioni, un caleidoscopio di colori, di profumi, di arte, di bellezza. Siamo in giro a goderci bellezze della città e l’idea è quella di fermarci per una pausa veloce, a pranzo siamo stati da Pescaria. Da poco meno di un anno infatti, anche a Napoli c’è Pescaria, il famoso “fast food” di mare, specializzato in “panini di pesce”.
Pescaria è sicuramente uno dei progetti italiani legati al food, più rivoluzionari e di successo degli ultimi decenni. Tutto nacque a Polignano nel 2015 grazie alla creatività, all’impegno e allapassione di tre amici: Bartolo L’abate, Domingo Iudice e Lucio Mele.
L’idea di base era semplice, in effetti è presente anche nel loro slogan “un nuovo modo di mangiare il pesce cotto e crudo”.
Il segreto è un prodotto di qualità, “easy”, poco impegnativo (per questo l’idea del fast food). Riproponendo ciò che in Puglia da anni è presente nella tradizione gastronomica: i panini di pesce. Da quel momento, grazie anche ad una riuscitissima opera di marketing e comunicazione, Pescaria è diventata un vero fenomeno.
Negli anni dopo Polignano ha aperto in tantissime città: due punti a Milano, e poi Torino, Roma, Bologna, Verona e naturalmente anche a Napoli.
Ci andava un bel panino di pesce e ci siamo fermati qui per pranzo.
Siamo in Piazza Vittoria a pochi passi da Piazza dei Martiri e dal Lungomare Caracciolo. Arriviamo dopo le 14, fortunatamente non c’è molto da attendere. Il locale dentro è suddiviso in tre ambienti, lo spazioso ingresso con il banco del pescato e la cassa e due sale interne, (c’è anche un comodo dehors all’aperto sempre pienissimo).
Pescaria. Napoli - Una delle sale interne
Noi ci accomodiamo al nostro tavolo da due ma prima (come da prassi) ordiniamo in cassa. Sguardo d'ordinanza al menù, ci sono i grandi classici (che abbiamo più volte già gustato da Pescaria a Polignano). Il pesce crudo (dalle ostriche alle cozze, dagli scampi ai gamberi, noci, tagliatelle di seppie e tanto altro ben di Dio), le tartare di mare con o senza crostini, i carpacci, le insalate e poi il pesce cotto, le fritture e chiaramente i mitici panini di pesce.
Da notare che c’è anche un menù stagionale che cambia in base al periodo dell’anno con friselle, focacce, panzerottini, terrine con pesce e verdure di stagione (tra queste la mitica riso patate e cozze, un must della tradizione pugliese).
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico rosato.
Rosato Aglianico
Cominciamo con una bella frittura mista (300 gr di frittura con gamberi, seppie, polpo e totani), giusto per preparaci ai panini. La frittura è buona, il fritto non pesante e non unto.
Frittura mista
Ecco dopo pochissima attesa i due panini che abbiamo ordinato. Un panino tartare di tonno con 100 gr di tartare di tonno, burrata, pomodoro fresco, olio al cappero e pesto al basilico. Conoscevo bene questo panino, l’ho gustato spesso a Polignano (insieme a quello al polpo fritto). Il tonno è di ottima qualità, c'è il pomodoro a donare freschezza, la burrata morbida e suadente a legare il tutto e con la nota interessante dell’olio al cappero e del pesto al basilico. Un panino che è una certezza.
Panino tartare di tonno
Anche l’altro panino non ha deluso le nostre aspettative. Il panino tartare di salmone con 100 gr. di salmone marinato, zucchine fritte, il fiordilatte, lattuga, pesto di pomodoro secco e maionese al peperone arrosto. Un panino che ci è piaciuto davvero tanto, con un perfetto equilibrio di tutti gli ingredienti della farcitura. Ho trovato eccellente l’abbinamento del salmone con le zucchine fritte.
Il panino Tartare salmone
Paghiamo per il nostro pranzo “fast” da Pescaria poco più di 18 euro a persona. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo.
Pescaria rappresenta una certezza. Questa catena di fast food di pesce è davvero un’ottima soluzione quando vuoi gustare del buon pesce in modo informale e senza spendere tanto.
Pescaria a Napoli presenta gli stessi “must”, i grandi classici che avevamo già trovato da Pescaria a Polignano: dai crudi ai fritti, dalle tartare alle insalate, dalle friselle ai mitici panini. In effetti il menù è lo stesso e offre tante proposte interessanti. Noi siamo venuti qui perché avevamo voglia di gustare i loro buonissimi panini di pesce, (voglia più che soddisfatta).
Da sottolineare la grande attenzione anche nei confronti di chi ha intolleranze con dei menù studiati per chi è intollerante al glutine, i panini ad esempio, sono disponibili anche senza glutine o con mozzarella e fiordilatte senza lattosio. Lodevole la scelta fatta da Pescaria già dal 2018, di essere “plastic free” e di rinunciare alla plastica monouso (bicchieri, stoviglie, posate e bottiglie), scelta che in un certo senso ha anticipato i tempi, visto che ormai piano piano siamo in quella direzione per tutti. Il servizio è veloce e professionale. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Pescaria rappresenta un accattivante modo di gustare il pesce, crudo, fritto, o dentro ad un meraviglioso panino il tutto con prodotti di assoluta eccellenza e materie prime di qualità ma in modo “easy” e poco impegnativo. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 24. Esperienza da fare assolutamente. Ci si rivede presto.
Pescaria
Piazza Vittoria n.6
Napoli
Tel. 081 633 6136
Visita il sito web di Pescaria
La Valle Telesina negli ultimi tempi ci sta regalando graditissime sorprese e indirizzi davvero interessanti. Ci sono alcuni locali senza dubbio meritevoli e piacevoli scoperte che ovviamente segnaliamo a chi ci segue con tanta passione e affetto. Ad esempio a Telese Terme, cuore pulsante della Valle Telesina e rinomata località termale, c’è un indirizzo che da tempo avevamo segnato in agenda: #Amemipiace Osteria Contemporanea.
Amemipiace Osteria Contemporanea Telese Terme Insegna esterna
Visto che eravamo in zona non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di provare la loro cucina. Siamo proprio al centro di Telese Terme in Viale Minieri, la strada principale dove è piacevole passeggiare e ci sono anche tanti negozi e attività commerciali. Siamo a poca distanza dalla Stazione. #Amemipiace Osteria Contemporanea è il ristorante dello storico Albergo D’Onofrio, che da poco ha visto nuova luce grazie ad una sapiente opera di ristrutturazione. Qui “accoglienza” è la parola d’ordine, gli ospiti vengono coccolati e anche a tavola non si scherza.
Infatti la grande novità (oltre al nuovo look dell’Albergo) è proprio questa Osteria definita “contemporanea”. Mai definizione fu più calzante e appropriata ma riavvolgiamo il nastro cominciamo dal principio.
Dopo aver parcheggiato comodamente la nostra auto a pochi metri dal locale, entriamo. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Veniamo accolti con garbo e gentilezza da colui che scopriremo poi essere il titolare. La location è decisamente gradevole: tre sale con un arredamento sobrio, minimal, essenziale ma di design, in stile quasi industriale. Dominano i colori scuri, il legno e l’acciaio.
Diamo uno sguardo al menù, “essenziale” anche questo. Ci sono non tantissime proposte ma curate e studiate: tre antipasti, sei primi, otto secondi di carne, il baccalà e poi la pinsa e contorni e i dessert. I piatti ovviamente seguono la stagionalità dei prodotti e delle materie prime. Chi mi segue sa che non amo i menù chilometrici, mi piacciono i menù concepiti così, pochi orpelli, tanta sostanza e piatti che “parlano” del territorio ma lo fanno con un tocco di contemporaneità.
Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di Barbera del Sannio DOP Alkeys di Ca’Stelle viticultori in Castelvenere. Ottenuto dal vitigno Camaiola, autoctono della zona e di Castelvenere è un vino interessantissimo con un profumo intenso di spezie e frutti rossi, un buon tannino e una struttura notevole. Davvero un ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.
Barbera del Sannio DOP Alkeys
Come antipasti ordiniamo delle buonissime polpettine di bufala in salsa “Petchup” e fonduta di parmigiano reggiano. Piccola raccomandazione, attenzione a non esagerare: creano dipendenza.
Polpette di bufala
L’altro antipasto fa tornare l’effetto wow: cappuccino e cornetto rigorosamente salati e serviti come il cappuccino e il cornetto che prendiamo a colazione. La differenza è che nella tazza c’è una avvolgente e morbida vellutata di zucca mantovana con una delicata spuma di parmigiano reggiano Gran Riserva (meraviglioso) e un sorprendete cornetto salato ai porcini che i più gaudenti potranno inzuppare in cotanto ben di Dio.
Cappuccino e Cornetto salati
L’incipit è stato davvero notevole. Ma continuiamo alla grande con i due primi che abbiamo scelto. Ecco la “fedora” ripiena fatta in casa con la ricotta, mortadella di bufala e pesto di pistacchio. Si tratta in pratica di una sorta di ravioloni “oversize”, davvero eccezionali. La pasta tirata alla perfezione, il ripieno di ricotta è appagante. Interessante il pesto di pistacchio e la mortadella di bufala. Piatto nel complesso convincente.
Fedora ripiena di ricotta con mortadella di bufala e pesto di pistacchio
L’altro primo è un inno al territorio e alla stagione fredda. Sono le tripoline con i porcini e la crema tartufata. Un connubio vincente. Deliziosi i porcini, non stucchevole la crema tartufata che non copre affatto il tutto, ma regala un piacevole equilibrio ad un piatto che denota una grande personalità.
Tripoline ai funghi porcini e crema tartufata
Come secondi ecco una commovente guancia di vitello cotta a bassa temperatura, con jus di vitello, souffle di patate e topinambur. La guancia è paradisiaca, si scioglieva letteralmente in bocca e faceva l’amore con il suo Jus, il suo succo pieno di gusto. Delicato come una carezza il souffle di patate. Un secondo piatto che si lascia ricordare.
Guancia di vitello
Non paghi ecco anche una tagliata di black angus argentino. Appagante, tenera e saporita la carne che volutamente abbiamo chiesto con cottura media.
Tagliata di black angus
Accompagniamo la carne con delle deliziose patate al forno che hanno sempre il loro perché, soprattutto quando solo così buone.
Patate al forno
Siamo davvero sazi. Saltiamo nostro malgrado il dessert. Prendiamo due amari (Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 45 euro a persona. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.
Sarebbe facile e scontato il richiamo al loro nome #Amemipiace ma ci è piaciuto davvero tanto questo posto, ci ha convinto. #Amemipiace Osteria Contemporanea è il ristorante che si trova all’interno dell’Albergo D’Onofrio. Qui la parola d’ordine è accoglienza, anche a tavola. L’Osteria propone un’ottima cucina del territorio ma riproposta in chiave contemporanea. Qui trovi poche ma studiate proposte, materie prime scelte e prodotti d’eccellenza di questa fortunata area geografica (basti pensare al rinomato prosciutto di Pietraroja, alle patate di Cusano Mutri ai porcini del vicino Matese) e tanta attenzione e rispetto della stagionalità. Pranzare o cenare qui è davvero una piacevole esperienza. Il servizio è discreto e puntuale. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.
#Amemipiace Osteria Contemporanea a Telese Terme entra di diritto nella nostra guida “on line” degli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Consigliatissimo, provare per credere diceva qualcuno. Rivelazione. Alla prossima...
#Amemipiace - Osteria Contemporanea
Viale Minieri n.32
Telese Terme (Bn)
Tel. 0824 975353
Visita il sito web di #Amemipiace Osteria Contemporanea e dell’Albergo D’Onofrio
Siamo tornati a Nola da Bertie’s Bistrot, ci siamo già stati in passato e conservavamo un ottimo ricordo delle loro proposte di cucina e del locale. Del resto lo chef Valentino Buonincontri è davvero una garanzia. Il locale è bello come lo ricordavamo, arredo curatissimo, bel gioco di illuminazione. Molto bello quando si entra a sinistra il banco pizza (si perché da Bertie’s Bistrot fanno anche una buonissima pizza grazie al Mestro Pizzaiolo Dominic Russo). L’atmosfera è molto piacevole, stile industrial e shabby si incontrano e regalano un quadro di insieme davvero bello. Mi piacciono molto i tavoli in legno grezzo vissuto e le sedie dal sapore vintage. Bellissime le lampade e il maestoso bancone.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Ci accomodiamo e come sempre sbirciamo il menù. Ci sono gli antipasti di terra, quelli di mare, cinque proposte di primi, quattro secondi oltre ai contorni. Poi un trionfo di carne alla brace. Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta con tagli e carni selezionate con cura e passione.
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico. Cominciamo con gli antipasti. Ecco la deliziosa mozzarella in carrozza con pesto bio di basilico e pomodoro. Non mangiavo la mozzarella in carrozza da una vita. Davvero ottima e gustosa, mi verrebbe quasi voglia di fare il bis ma mi contengo.
Mozzarella in carrozza pesto di basilico e pomodoro
Se la mozzarella in carrozza ci è piaciuta, i bon bon di friarielli e fonduta di provola ci lasciano senza parole. In una parola: favolosi. Meravigliosa quella voluttuosa fonduta che valorizzava al massimo il sapore leggermente amarognolo dei friarielli creando un equilibrio perfetto.
Bon bon di friarielli e fonduta di provola
Decidiamo anche di gustare il colante di caciocavallo con castagne e funghi. Morbido e delicato il tortino di caciocavallo dal cuore filante. Perfetto l’abbinamento con i funghi. Ottima proposta di stagione.
Colante di caciocavallo castagne e funghi
Tra i primi mi avevano incuriosito le tagliatelle homemade con zucca e porcini. Decidiamo di provarle e mai scelta fu più azzeccata. Partiamo dalle tagliatelle, tirate a dovere belle callose come piacciono a me, accompagnate in modo sublime dalla zucca che con la sua nota dolce si sposava alla grande con il gusto deciso dei porcini. Azzeccatissima poi la scelta di aggiungere la nota croccante dei semi di zucca. Un primo piatto che si lascia ricordare, ottimo proprio perché mette insieme pochi ingredienti ma ben definiti e perfettamente equilibrati. Complimenti.
Tagliatelle handmade con zucca e porcini
Anche il secondo piatto non delude le attese. Morbidissimo e saporito il filetto di maialino da latte con cremoso di patate e frutti di bosco.
Filetto di maialino con cremoso di patate e frutti di bosco
Lo accompagniamo con delle patate fritte a spicchi con la buccia. Ci andava un contorno dal sapore rustico.
Patata fritta a spicchi con buccia
E il poi ecco il nostro contorno di stagione preferito in questo periodo: i friarielli. Adoriamo il loro inconfondibile sapore amarognolo.
Friarielli
Prendiamo un amaro (Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 40 euro a persona.
Bertie’s Bistrot a Nola per noi rappresenta una certezza. Bella e curata la location, il menù è vario e farà la gioia soprattutto di chi ama la carne di qualità. Lo chef Valentino Buonincontri propone una cucina creativa ma che si muove nel solco della tradizione con una maniacale attenzione e cura nella scelta di prodotti e materie prime nel rispetto della stagionalità. Il servizio è preciso e professionale. Corretto il rapporto qualità-prezzo. Come detto a breve torneremo per gustare e valutare anche la loro pizza.
Bertie’s Bistrot si conferma alla grande e resta senza dubbio tra gli indirizzi da segnare in agenda nella nostra guida degli indirizzi da non perdere. Quelli visitati e consigliati dai Templari del Gusto. Garanzia.
Bertie’s Bistrot
Via dei Mille n.50
Nola (Na)
Tel. 081 512 7000
Visita il sito web di Bertie’s Bistrot
Siamo a Pomigliano D’Arco, diventata ormai da qualche tempo un piccolo Paradiso per chi ama il food. Qui infatti ci sono tantissimi indirizzi e locali in grado di soddisfare davvero tutti con proposte gastronomiche interessanti e variegate. Insomma i “food lovers” da queste parti non resteranno (quasi mai) delusi. E' vero che ci sono tante novità e indirizzi nuovi, c’è però un locale che rappresenta una certezza da anni e la tradizione in fatto di pizza, parliamo della Pizzeria Pulcinella.
Pizzeria Pulcinella Pomigliano D'Arco - Insegna Esterna
Siamo a Pomigliano D’Arco in Corso Vittorio Emanuele a pochi passi dal Municipio. La Pizzeria Pulcinella è il regno di Marcello Daffinito che ti accoglie sempre con il sorriso e con il suo inconfondibile cappello da capitano e di suo figlio Roberto, grande talento emergente del mondo pizza. Il locale nasce anni fa come pizzeria da asporto ma nel tempo è cresciuto e oggi dispone anche di una piccola sala interna dove poter gustare la pizza in tutta tranquillità. Appena si entra, sulla sinistra c’è il banco pizza e il forno, l’arredo è semplice, spartano direi, ma gradevole, l’atmosfera che si respira è quella delle pizzerie tradizionali napoletane.
Come sempre diamo uno sguardo al menù, ci sono una trentina di proposte. Le pizze sono divise in 4 categorie: le "tradizionali" (e tra queste naturalmente margherita e marinara), le "più vendute" (le pizze più richieste dai clienti della Pizzeria Pulcinella), le pizze "Al vertice del gusto" (con abbinamenti studiati e prodotti selezionati), le pizze "A modo nostro" (una rivisitazione personale e originale di molte pizze della tradizione), più la pizza del mese.
Noi cominciamo dalla tradizione, con la margherita, fatta con fior di latte dei Monti Lattari, pomodoro San Marzano DOP, basilico fresco, parmigiano reggiano 36 mesi DOP e Olio Evo 100 % italiano.
La Margherita
L’impasto è morbido, profumato, fragrante. L’alveolatura è importante, nota di merito per il fior di latte (buonissimo). Una Signora Margherita, davvero eccezionale, di quelle che si lasciano ricordare.
Margherita Alveolatura
La nostra degustazione prosegue, e su consiglio di Marcello Daffinito optiamo per uan pizza presente nella categoria A Modo nostro ovvero la carrettiera sbagliata con pesto di friarielli homemade, fior di latte di Agerola, salsiccia di suino nero, fonduta di Grana Padano DOP, chips di parmigiano reggiano, basilico fresco e olio Evo bio. Una versione originale e creativa della classica e sempre amata carrettiera.
La carrettiera sbagliata
Anche qui ci colpisce la qualità dell’impasto e l’alveolatura. L’aggettivo esatto per questa pizza è sorprendente. Nota di merito per il pesto di friarielli che regala spinta e carattere a questa carrettiera 2.0.
Carrettiera sbagliata Alveolatura
Chiudiamo in bellezza il nostro giro di pizze con una Escoffier (in onore al grande cuoco francese dei Re, al cui nome è legato un premio che è stato dato a Marcello). La Escoffier è una pizza incredibile. Personalità da vendere grazie alla vellutata di noci artigianale, al fior di latte dei Monti Lattari, alla pancetta coppata di suino nero e al gorgonzola piccante con il suo sapore inconfondibile.
La Escoffier Alveolatura
Abbiamo trovato una pizza che si presenta esteticamente molto bella. Presenta una forma tonda e un cornicione bello soffice e non troppo alto. L’alveolatura è notevole e testimonia la bontà dell’impasto, un bel diretto realizzato con un blend di farine (di tipo 0 e 1). La lievitazione si attesta sulle 36 ore. L’idratazione è intorno al 70%. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Nota di merito per la qualità dei condimenti e prodotti usati per la farcitura e il topping. Il risultato è una pizza davvero eccellente realizzata nel solco della tradizione.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture
- Servizio preciso e informale
- Corretto il rapporto qualità-prezzo
La Pizzeria Pulcinella a Pomigliano d’Arco è un indirizzo sicuro. Il locale è spartano ma curato, non eccessivamente grande ma regala una bella atmosfera e dona un senso di genuina convivialità. Inizialmente era una Pizzeria d’asporto che da poco si è dotata di una comoda saletta interna.
Qui trovi una pizza realizzata come tradizione vuole. Al timone c’è Marcello Daffinito (grande esperienza e passione) e suo figlio Roberto (talento assoluto) che impastano e “ammaccano” insieme. L’impasto è un bel diretto che lievita oltre 36 ore, realizzato con un blend studiato di farine. il risultato è una pizza fragrante, gustosa e morbidissima, merito anche dell’idratazione (70%) e della lavorazione. Il servizio è informale ma preciso e puntuale. Corretto il rapporto qualità - prezzo. La Pizzeria Pulcinella è un indirizzo davvero interessante, la pizza qui non delude le attese. Da non perdere, garantiamo noi.
Pizzeria Pulcinella
Corso Vittorio Emanuele n. 27
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 334 538 2020
Stasera avevamo voglia di baccalà, una voglia irrefrenabile alimentata anche dalla curiosità di andare da Bacalajuò ad Acerra e provare le loro proposte, dopo essere stati già a Nola da Bacalajuò Experience, l’ultima creatura di Luigi Esposito. Luigi è davvero un vulcano, un mix di passione, competenza e conoscenza, erede di una famiglia che da quattro generazioni importa direttamente stoccafisso e baccalà. Tutto cominciò proprio qui ad Acerra quando il bisnonno di Luigi si stabilì in pianta stabile perché scoprì le grandi caratteristiche dell’acqua della zona con la quale riusciva a rigenerare lo stocco e far perdere il sale al baccalà in maniera perfetta. Da allora sono passati tanti anni e Luigi è la quarta generazione che guarda al futuro con ritrovata energia e voglia di stupire senza mai tradire le tradizioni. Tutto cominciò qui dicevamo, nel centro storico di Acerra. Siamo in Piazza Castello, qui un tempo c’era la Vinoteca Esposito che negli anni si è trasformata in una meravigliosa osteria dove protagonista è lui il baccalà, nacque così Bacalajuò.
Bacalajuò Insegna esterna
Ci accomodiamo al nostro tavolo, ci accoglie Luigi Esposito perfetto padrone di casa. Guardiamo il menù, ben concepito con cinque proposte di antipasti con alcuni piatti che avevamo già visto e provato a Nola da Bacalajuò Experience (anche se in una veste lievemente rivisitata), sei primi e una decina di secondi. Decidiamo di affidarci a Luigi che ci propone una degustazione pazzesca. In attesa degli antipasti, arriva il pane, ordiniamo una minerale e su consiglio di Luigi, un vino che ci ha sorpreso: il Primula Rosa di Cantine Barone (azienda vitivinicola cilentana con sede a Rutino). Un rosato IGT meraviglioso ottenuto da uve aglianico in purezza, che affina oltre 6 mesi in acciaio, un vino con una personalità prorompente, di un bel colore rosa tenue, sentori floreali, fruttati, ma caldo e persistente, piacevolissimo da bere, 14 gradi e non sentirli. Fantastico compagno di viaggio per la nostra cena “tutto baccalà”.
Primula Rosa di Cantine Barone
Cominciano le danze e arrivano due carpacci di baccalà con olive Nocellara del Belice, pomodoro essiccato, alici di Sciacca, olio Evo irpino Hirpus da varietà ogliarola, naturalmente protagonista è un signor baccalà, il merluzzo Gadus Morhua che viene pescato all’amo e lavorato con meticolosa cura e attenzione. Il carpaccio è spettacolare, provare per credere…
Carpaccio di Baccalà
Continuiamo con tre polpette di baccalà su letto di friarielli. Spaziali le polpette fatte con baccalà, pane acerrano, olio Evo, erba cipollina, sale, aglio, prezzemolo, pepe nero, uova e patate. E che meraviglia l’abbinamento con i friarielli.
Polpetta di baccalà su letto di friarielli
E che dire del rotolo di melanzana ripiena di baccalà e ricotta salata? Una delle cose più buone mangiate di recente. Delizioso il pomodoro San Marzano su cui è adagiato il rotolo, sopra la soave burrata e la sfoglia di baccalà.
Rotolo di melanzane con baccalà e ricotta salata
Più rustico e tradizionale il peperone ripieno di baccalà. Prelibato anche questo ….
Peperone ripieno di baccalà
La nostra cena prosegue alla grande. Siamo in tre e prendiamo tre secondi diversi. Arriva un bel mussillo di baccalà con la Genovese. Vorrei poter descrivere il profumo di questo piatto, fantastico. La genovese fatta con la cipolla austegna acerrana è davvero notevole … Immaginiamo quanto siano buoni i paccheri conditi con questa meraviglia (torneremo a provarli…).
Baccalà con genovese
L’altro secondo è un classico, baccalà arrostito, qui accompagnato con verza e crema di porro.
Baccalà arrostito
Ma il mio baccalà in cassuola è poesia allo stato puro. Semplicemente perfetto con pomodorini, olive nere, capperi, pinoli, aglio, prezzemolo e origano. Delizioso…
Baccalà in Cassuola
Pensate sia finita qui? Nemmeno per sogno. Non poteva mancare un altro piatto della tradizione: fritto di mussillo di baccalà con papaccelle. Garanzia...
Fritto di mussillo di baccalà con papaccelle
Siamo davvero sazi, prendiamo 3 amari con dei cantuccini giusto per accompagnarli a dovere.
Cantuccini
Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 46 euro a persona. Rapporto qualità prezzo assolutamente corretto, se consideriamo anche il vino (alla fine di bottiglie di Primula Rosa ne abbiamo prese due).
Bacalajuò ad Acerra è un vero e proprio Paradiso per chi ama il baccalà. Bella e informale l’atmosfera che si respira in questa sorta di osteria moderna dove non si perde il legame con le tradizioni. Pochi tavoli, bel gioco di luci, tufo alle pareti, il tutto crea un senso di intima convivialità. Le proposte di cucina sono convincenti e hanno come protagonista chiaramente il baccalà e lo stoccafisso. Meraviglioso il carpaccio, da provare la polpetta di baccalà su letto di friarielli, divino il rotolo di melanzana e baccalà. Super la genovese con baccalà e da standing ovation il baccalà in cassuola. Luigi Esposito è un perfetto padrone di casa: appassionato, competente e sempre presente. Il servizio è preciso e veloce. Corretto il rapporto qualità - prezzo. Bacalajuò ad Acerra da provare e riprovare. Garantiamo noi…
Bacalajuò
Via Nazario Sauro n.6
Acerra (Na)
Tel. 366 7180590
Visita la pagina Fb di Bacalajuò
Ci sono luoghi che per noi rappresentano una sorta di rifugio, luoghi che hanno qualcosa di ancestrale, unico. Luoghi che ci danno un senso di benessere, quasi la sensazione di sentirci a casa. L’Agriturismo le Fontanelle a Pontelatone è uno di questi luoghi. Sono anni che ci torniamo, e ogni volta è sempre una scoperta, un’emozione nuova e la conferma di una genuina cucina “contadina” che valorizza ed esalta i loro prodotti ma anche i prodotti di piccoli produttori locali.
Ci troviamo nella zona dell’Alto Casertano denominata area trebulana che comprende oltre a Pontelatone anche Liberi, Castel di Sasso e Formicola. Questo è un territorio fortunato, la natura qui è stata davvero generosa, c’è tanto verde, un’antica e radicata tradizione agricola, questa è zona di vino (il Casavecchia), ma è un territorio dove la storia ha lasciato tracce importanti (basti pensare all’antica Trebula Balliensis, abitata già in età preromana). Arrivare qui è semplicissimo, via auto l’uscita autostradale più vicina è quella di Santa Maria Capua Vetere dell’A1.
Siamo tornati all’Agriturismo le Fontanelle per cena, siamo in quattro. Ad accoglierci c’è Pasquale Izzo (titolare insieme al fratello Franco dell’azienda agricola di famiglia e dell’agriturismo). Pasquale negli anni è diventato un vero amico, appassionato, leale, profondo conoscitore di prodotti e tradizioni del suo territorio. Uno di quegli uomini che amo definire “uomini d’amore”, ossia quegli uomini che nella vita fanno scelte e scelgono di seguire le passioni, l’istinto e in questo caso la passione per la sua azienda e la sua terra. Chiaramente ci accomodiamo all’interno al “mio tavolo”, quello che cerco sempre di farmi riservare quando vengo qui, ossia il tavolo vicino al maestoso e bellissimo camino.
Agriturismo Le Fontanelle. Pontelatone. Il bellissimo camino
Arriva il pane e il vino, si comincia con il Casavecchia Petronilla, prodotto dall’azienda agricola Le Fontanelle. E’ un rosso giovane, fruttato, morbido e fresco al palato. Un vino che affina in acciaio e sorprende per la sua eleganza e il suo sentore di spezie e frutti rossi. Davvero un grande vino. (Alla fine della serata le bottiglie di Petronilla saranno due).
Casavecchia Petronilla delle Fontanelle
Si comincia con gli antipasti. Ecco un assaggio di salumi e formaggi, prosciutto crudo, pancetta locale, salame, poi un formaggio misto di pecora e mucca e un formaggio di bufala.
I Salumi e formaggi
Poi come in un crescendo rossiniano arrivano delle proposte una più buona dell’altra. Ci servono un sorprendente sformato di patate con ortica selvatica e provola. Una sorta di gateau ma non l’ortica selvatica raccolta stesso quella mattina in campagna. Il nostro amico templare Gennaro resta incantato dalla bontà rustica di questo piatto.
Sformato di patate con ortica selvatica
E che dire dello sformato di broccoli e salsicce? Meraviglioso davvero con quel sentore amarognolo dei broccoli, sapore contadino vero.
Sformato con broccoli e salsiccia
Si sta davvero bene, la serata prende quota tra una chiacchiera e un bicchiere. Di tanto in tanto Pasquale Izzo passa a salutarci e sincerarsi che tutto stia andando bene. Ecco che arriva lei, la protagonista, la mitica zuppa di cipolle delle Fontanelle. Piatto “cult” dell’Agriturismo Le Fontanelle. L’abbiamo scoperta anni fa e sin dal principio ci ha conquistato. Crediamo che sia un piatto che rappresenta davvero la massima espressione della cucina contadina locale.
La mitica zuppa di cipolle delle Fontanelle
Poi un’altra zuppa deliziosa, con i fagioli cerati di Alife, funghi porcini e castagne con un po’ di lardo di maialino nero casertano. Un sapore a dir poco meraviglioso.
Zuppetta di fagioli cerati di Alife funghi e castagne
Ci colpisce soprattutto l’uso dei fagioli cerati di Alife. Sono legumi che hanno proprietà organolettiche importanti, di media piccola pezzatura, buccia sottilissima, hanno questo aspetto particolare quasi lucido (da qui il nome di fagiolo cera o cerato) dopo la cottura il colore varia nel marroncino. Hanno una consistenza pastosa e sono molto gustosi. Fantastica scoperta e dimostrazione di come qui all’Agriturismo le Fontanelle si valorizzino e si facciano conoscere dei prodotti dell’alto casertano e dell’area trebulana a volte poco noti al grande pubblico.
I fagioli cerati di Alife
Visto che siamo venuti alle Fontanelle a cena e si è fatto abbastanza tardi, optiamo in attesa della carne per un assaggio di primo. Non potevamo infatti lasciarci sfuggire questa bontà: tagliatelle al vino casavecchia con ragù di maialino nero casertano. Questo piatto ci ha conquistato, che sapore fantastico quel ragù che accompagnava le tagliatelle belle callose e gustose.
Tagliatelle al Casavecchia con ragù di maialino nero casertano
Usciamo a fare due passi in attesa della carne. Rientriamo giusto in tempo per gustare il secondo. Siamo in quattro abbiamo preso due porzioni di agnello alla brace (buonissimo e morbido).
Agnello alla brace
E due piatti di maialino alla brace con salsa di papaccelle. Per accompagnare la carne beviamo il Casavecchia San Laro sempre prodotto dall’azienda agricola le Fontanelle. Un vino spettacolare che fa fermentazione di 10/12 giorni in tini di legno e un affinamento in botti di rovere da 15 a 18 mesi. Un rosso incredibile che denota grande personalità, che si presta benissimo all’invecchiamento.
Maialino e pancetta alla brace con salsa di papaccelle
Come contorno scegliamo delle patate fresche tagliate e fritte al momento.
Patate tagliate al momento e fritte
Noi Templari del Gusto siamo un po’ così, a volte ci prendono delle voglie culinarie improvvise. Visto che siamo in pieno periodo di castagne, e nel periodo dell’Evento Casavecchia e Castagne che si fa ormai da oltre 10 anni all’Agriturismo Le Fontanelle, facciamo una richiesta specifica a Pasquale. Vorremmo un po’ di castagne, ed eccoci accontentati. Che bontà….
Castagne e San Laro
Siamo davvero sazi e soddisfatti. Saltiamo il dolce (nostro malgrado), ci concediamo un paio di giri di liquorino all’alloro (di loro produzione). Assaggiamo la fantastica grappa di Casavecchia fatta da Franco il fratello di Pasquale e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 32 euro a persona.. Fantastico il rapporto qualità prezzo.
Non possiamo che confermare quanto di bello abbiamo scritto in passato sull’Agriturismo Le Fontanelle a Pontelatone. Questo è un luogo dove esiste davvero il “culto” del territorio, dove mangiare bene e gustare pietanze e prodotti della loro azienda agricola ma anche di piccoli e validi produttori locali. Qui come scritto anche altre volte c’è una sorta di “genius loci”, l’anima di un luogo. Il tutto si traduce in una cucina che non delude mai le attese. Meraviglioso lo sformato di patate e ortica selvatica, notevole lo sformato di broccoli e salsicce con il suo sapore contadino, sempre una certezza la zuppa di cipolle delle Fontanelle. Super le tagliatelle con il ragù di maialino nero casertano. Agnello alla brace da ricordare, il tutto accompagnato da vino eccellente. Il Casavecchia prodotto da loro (Petronilla e San Laro) racconta meglio di tante parole un territorio (l’area trebulana) che va scoperto e gustato. Ci rivediamo presto, alla prossima Pasquale. L’Agriturismo Le Fontanelle a Pontelatone è una tappa imperdibile. Consigliatissimo. Parola dei Templari del Gusto.
Agriturismo Le Fontanelle
Via Salomoni n. 14
Pontelatone (Ce)
Tel. 0823 65 92 63 – 347 29 26 204 – 347 71 05 566
Visita il sito web dell’Agriturismo Le Fontanelle
Siamo tornati a distanza di un paio di mesi da Maialumeria, questo indirizzo non ha mai deluso le nostre aspettative. L’ultima volta che siamo stati qui avevamo notato la novità, ossia l’introduzione del forno e della pizzeria. Ci eravamo ripromessi di passare a provare la loro pizza ed eccoci qui. Siamo a Mugnano del Cardinale nel baianese. Arrivare qui è molto semplice, siamo a pochi Km dall’uscita Baiano della A-16 Napoli – Bari. Maialumeria (il nome dice tutto) è un locale che esalta sua maestà il maiale, nato grazie all’intuizione di Simone Schettino, la sua famiglia da anni produce ottimi salumi, il concept creato da lui è davvero intrigante.
Maialumeria. Mugnano del Cardinale - Ode al maiale
Maialumeria è sia un market dove acquistare prodotti di qualità, prodotti bio, salumi e formaggi, ma qui puoi concederti anche un aperitivo con uno stupendo tagliere e un calice, puoi pranzare o cenare. Le proposte di cucina sono notevoli e la carne è meravigliosa, ma come detto l’offerta gastronomica adesso è davvero completa grazie all’introduzione della pizzeria.
Entrando l’impatto è sempre notevole, a sinistra c’è il forno con l’angolo “Pizzeria”. Ci sono un centinaio di coperti, il locale è spazioso. L’arredo è curato, domina il legno, sempre bella da vedere la cucina a vista per non parlare del bellissimo banco con la vetrina dei salumi e dei formaggi. E’ Sabato sera, il locale è strapieno, arriviamo all’orario previsto e dopo pochissima attesa ci accompagnano al nostro tavolo.
Come sempre diamo uno sguardo al menù, ci concentriamo chiaramente sul menù pizza. Ci sono poco meno di 40 proposte suddivise tra “pizze classiche”, le pizze con i salumi e le pizze contemporanee del pizzaiolo Giuseppe Russo con ingredienti, abbinamenti e farciture davvero ben studiate.
Prima delle pizze ci concediamo qualche peccatuccio. Ma insomma, sei da Maialumeria, non lo gusti un bel tagliere? Noi optiamo per il tagliere Maialumeria con un commovente prosciutto di Parma DOP 24 mesi, una spettacolare pancetta artigianale, coppa artigianale e salame Napoli. Come formaggi il sempre gradito formaggio Brie, la toma, il pecorino sardo sapido e pastoso e sua maestà pecorino bagnolese accompagnati da miele e confettura alla pera. Il tagliere Maialumeria è sempre una garanzia. La qualità dei salumi e formaggi è super.
Tagliere Maialumeria
Prima delle pizze ecco anche delle coccole fritte un “cuoppo fry”, crocchè di patate, una buonissima frittatina cacio e pepe, un delizioso croccante di salsiccia e friarielli e chips di patate tagliate e fritte al momento. Il fritto è asciutto, leggero, non unto. La cosa che ci è piaciuta di più decisamente il croccante di salsiccia e friarielli. Una bomba….
Cuoppo Fry
Ma siamo venuti qui soprattutto per le pizza. E che pizza sia. Prendiamo una marinara con pomodoro San Marzano D.O.P, origano, aglio, olio extravergine di oliva e basilico. Morbidissima, fragrante, con un profumo inebriante.
La Marinara
Ecco un’altra pizza classica, l’ortolana con fior di latte, provola, melanzane a funghetto, peperoni, zucchine, scaglie di cacioricotta, olio extravergine di oliva e basilico. Anche qui ci colpisce l’impasto davvero leggero, e poi ho trovato fantastico l’abbinamento con le scaglie di cacioricotta che donano sapidità e un non so che di rustico a questa pizza tradizionale.
Ortolana
Chiudiamo la nostra degustazione di pizza con la maialina, qui la protagonista è la vera porchetta di Ariccia I.G.P, e poi le patate a fette al forno, provola, fior di latte e basilico. Una vera esplosione di gusto, che cosa era quella porchetta che letteralmente si scioglieva in bocca…
La Maialina
Abbiamo trovato un impasto indiretto realizzato con un prefermento, ossia con un preimpasto che viene preparato in questo caso dalle 16 alle 20 ore prima dell’impasto finale. In questa operazione c’è tutta la maestria e la passione del pizzaiolo Giuseppe Russo. Il risultato è una pizza soffice, leggera, ma al contempo fragrante e saporita. L’idratazione è poco inferiore al 75%, il peso dei panetti arriva a 270/275 gr.
Di grande qualità i prodotti utilizzati per topping e farcitura. Nota di merito per i salumi (ma è ovvio, siamo da Maialumeria). Questa pizza ci ha davvero sorpreso, complimenti.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto con prefermento
- Grande qualità dei prodotti usati per topping e farciture
- Servizio veloce e professionale
- Corretto rapporto qualità prezzo
Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma come indirizzo sicuro. Da non perdere se ami la carne, i salumi e i formaggi, ma sorprendente e da provare anche la pizza. Il pizzaiolo Giuseppe Russo è umile e capace, poche chiacchiere e tanto lavoro.
L’intuizione del patron di Simone Schettino, ossia la scelta di introdurre la pizza nella proposta gastronomica di Maialumeria si sta rivelando vincente. Eravamo curiosi si provarla, prova decisamente superata. Buono anche il rapporto qualità – prezzo (marinara a € 5, margherita a € 5,50). Servizio preciso e abbastanza veloce (visto e considerato che siamo stati da loro il Sabato sera con il locale strapieno). Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma indirizzo da segnare in agenda, anche per la pizza. Garantiamo noi.
Maialumeria
Corso Europa n. 4
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7268
Visita la pagina FB di Maialumeria
Ho sempre avuto un debole per certi locali gestiti da chi con passione e ostinazione porta avanti le tradizioni di famiglia. Se poi si ha la capacità di far rivivere le tradizioni adattandole ai tempi e guardando al futuro, allora la mia ammirazione si accompagna alla compiaciuta meraviglia. E’ un po’ quello che ho provato fermandomi a cena da Bacalajuò Experience Restaurant a Nola, la nuova creatura di Luigi Esposito. Luigi è il degno erede di una famiglia che da quattro generazioni importa direttamente stoccafisso e baccalà. Al principio la storia ebbe inizio a Somma Vesuviana, poi ad Acerra in Piazza Castello. Negli anni il Gruppo Esposito ha raggiunto livelli altissimi, e oggi è tra i leader nell’importazione, lavorazione e messa in commercio di pesci conservati.
Dopo la felice intuizione di Bacalajuò ad Acerra, locale nato sull’onda (è il caso di dirlo) dell’attività di famiglia e che negli anni ha dato grandi soddisfazioni, Luigi ha scommesso su un progetto nuovo, stavolta non nella città di Pulcinella, ma in quella dei “Gigli”, Nola. Bacalajuò Expercience Restaurant è un vero gioiello che si propone di presentare in una chiave “moderna” il baccalà e i piatti della tradizione senza però discostarsi troppo dalle origini.
Bacalajuò Experience - Insegna esterna
Siamo in Via De Sena, parcheggiamo l’auto a pochi passi dal locale ed entriamo. Ci accompagnano al nostro tavolo prenotato per tempo. Siamo in due. Il locale all’interno è molto gradevole, semplice ma curato l’arredo, ben studiata l’illuminazione, belle e particolari le pareti rivestite in tufo giallo. Sicuramente d’effetto la cucina a vista in fondo alla sala dove si vedono gli chef e la brigata di cucina all’opera.
Ci portano il menù e nell’attesa arriva un particolare entreé di benvenuto: wafer al nero di seppia con mantecato di baccalà con polvere di aglio nero e pomodorini. Davvero un inusuale e gradito incipit.
Entreè
Intanto diamo un attento sguardo al menù. C’è davvero da divertirsi con antipasti, primi e secondi tutti con un comune denominatore: il baccalà. Ci sono proposte legate alla tradizione e altre più creative. Tra i secondi fa capolino anche lo stoccafisso proposto in cassuola, con patate o all’insalata. Oltre a tre proposte di dessert anche questi di loro produzione.
Intanto ordiniamo da bere una minerale e due calici di Fiano del Sannio di Tenuta La Fortezza di Torrecuso, ottenuto da uve Fiano in purezza, di un bel colore giallo paglierino, con sentori di frutta gialla e buon corpo e struttura. Ottima scelta per accompagnare la nostra cena. Cominciamo con gli antipasti. Ecco un commovente carpaccio di baccalà con gelée di olive bianche, prezzemolo, erba cipollina, acciughina, limone e pomodori secchi. Un vero spettacolo di freschezza e sapore. Quando si dice tradizione …
Carpaccio di baccalà
Poi ecco due meravigliose polpette di baccalà con crema di scarole. Le polpette erano divine e la crema di scarole perfetta come abbinamento.
Polpetta di baccalà
Ma l’effetto wow si amplifica con la parmigiana di baccalà. La suadente melanzana avvolge il baccalà con la sua tenue nota sapida, a rendere equilibrato il tutto il pomodoro e la morbida e gustosa stracciata di bufala. A questo piatto manca solo la parola. Provare per credere….
Parmigiana di Baccalà
Gli antipasti sono stati notevoli ma siamo curiosi di provare i primi che abbiamo scelto. Ecco gli spaghetti alla Nerano con crudo di baccalà alla menta. Semplicemente favolosi. Perfetta la cottura della pasta, gustose le zucchine, una cremina resa ancora più saporita dal provolone del Monaco e dal basilico, il tutto accompagnato dal crudo di baccalà alla menta. Una dadolata di puro piacere.
Gli spaghetti alla Nerano con crudo di baccalà alla menta
L’altro primo che abbiamo scelto è uno dei piatti “cult” di Bacalajuò, uno dei piatti simbolo di Casa Esposito: le linguine alla Don Gaetano. Piatto dedicato alla figura di Gaetano Caporale, medico e storico di Acerra.
Semplice come concetto questo piatto è una poesia capace di esaltare all’ennesima potenza il sapore del baccalà. Dentro c’è l’aglio, la polvere di capperi e olive, il pomodoro arrostito in polvere, un profumatissimo olio allo zenzero e naturalmente il Re, il baccalà, messo a crudo. Per la serie “come rendere moderna la tradizione”. Un piatto sapido il giusto, gustoso, appagante, in poche parole, uno spettacolo. Complimenti.
Linguine alla Don Gaetano
Stasera vogliamo anche provare due secondi. Ci muoviamo nel solco della tradizione con due piatti simbolo. Il baccalà arrostito, il “mussillo” qui è servito con purea di topinambur, jus di funghi arrosto e cardoncello alla soia. Meraviglioso il baccalà davvero di ottima fattura.
Baccalà arrostito con purea di topinambur, jus di funghi arrosto e cardoncello alla soia
E poi il mussillo di baccalà fritto con papaccelle. Bella la presentazione del piatto e il baccalà fritto a tocchetti, quasi un moderno finger food da accompagnare alla salsa e alle papaccelle. Ho trovato la frittura semplicemente perfetta, asciutta, saporita, non unta.
Mussillo di baccalà fritto con papaccella
Siamo davvero sazi. Saltiamo nostro malgrado il dolce, prendiamo due amari e il conto. Paghiamo per la nostra cena 50 euro a testa. Rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto.
Dobbiamo fare i complimenti a Luigi Esposito per questa sua nuova scommessa che a parer nostro risulterà vincente. Bacalajuò Experience Restaurant a Nola è davvero un gioiello. Questo luogo è un santuario gastronomico che celebra ed esalta il baccalà e si propone di presentarlo in una veste “moderna” ma che risulta fortemente legata alla tradizione. Bello e curato il locale, essenziale ma elegante la mise en place. Il servizio in sala è preciso e veloce. Il team messo in piedi da Luigi è composto da ragazzi giovani ma pieni di passione e talento. In cucina ci sono Cuono Catapano e Raffaele Puopolo che danno sfoggio della loro bravura, il maitre è Roberto Ricchezza. A dirigere l’orchestra Luigi Esposito vero “Deus Ex Machina” di Bacalajuò. Spettacolare il carpaccio di baccalà, meravigliosa la parmigiana di baccalà, indimenticabili gli spaghetti alla Nerano con crudo di baccalà, inimitabili le linguine alla Don Gaetano, commovente il mussillo fritto. Torneremo per provare altre proposte, come gli spaghetti con baccalà e friarielli e i dolci. Bacalajuò Expercience a Nola entra a pieno titolo e merito nella nostra “guida on line” degli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Se ami il baccalà, qui trovi davvero proposte eccellenti. Garantiamo noi.
Bacalajuò Experience
Via M. De Sena n.103
Nola (Na)
Tel. 366 7180590
Visita la pagina Fb di Bacalajuò Experience
All’Hosteria Le Gourmet a Sperone torniamo spesso perché qui ci sentiamo a casa e perché ci piace la loro proposta di cucina mai banale e sempre intrigante. Peppino Caramiello (oste e cacciatore di bontà per passione, diletto e mestiere) poi è inimitabile. E’ sempre pronto a soddisfare le richieste e le curiosità dei suoi ospiti, coccolandoli con chicche e prodotti scelti e selezionati personalmente da lui. Ma andiamo per ordine e riavvolgiamo il nastro.
Siamo nel baianese a Sperone, il locale si trova in un edificio del primo 900, un tempo qui c’era la vecchia società elettrica, la SER. Le sale sono tre. La più piccola nasce come sala per la degustazione e qui l’oste Peppino tiene salumi, formaggi, vini e distillati. Le altre due sale comunicanti sono accoglienti, e la particolarità è che ogni sala ha un camino. L’arredo è sobrio ed essenziale, bella e semplice la mise en place, bellissimi i pavimenti originali in graniglia, imponenti e stupende le travi in legno al soffitto che è altissimo. Tutto contribuisce a creare quell’atmosfera di convivialità e calore che tanto apprezziamo quando veniamo in questo posto.
Detto del locale, sarai curioso di scoprire cosa abbiamo gustato. Come sempre abbiamo prenotato il nostro tavolo (in questo caso da due) e l’oste Peppino ci illustra le proposte del menù. Qui all’Hosteria Le Gourmet non c’è un menù scritto, perché questo cambia continuamente (spesso anche settimanalmente), la qual cosa è garanzia di materie prime sempre freschissime e prodotti scelti e di qualità.
Ci sono i taglieri di salumi e formaggi selezionati, l’antipasto dell’Hosteria (4 proposte seguendo un percorso davvero interessante), e poi quattro primi, cinque secondi e tre dessert.
Poche ma studiate e intriganti proposte. Noi cominciamo con due antipasti “Le Gourmet”.
Ma nell’attesa arriva un gradito entreé, un aperitivo con due calici di prosecco, e con la bollicina un pezzetto di casomoscio (formaggio tipico avellano) caramellato, crostino con paté di fegato e tartufo e una deliziosa tartelletta salata con tartare di vitello. Ottimo “incipit”.
Entreé
Intanto ordiniamo da bere una minerale e su consiglio di Peppino, un rosso abruzzese: un Montepulciano d’Abruzzo DOC “Rubiolo” di Orlandi Contucci Ponno. Ottenuto da une Montepulciano al 100 %, questo vino si presenta con un bel colore granata, un profumo intenso, una buona struttura e persistenza e note gradevoli di frutti rossi e liquirizia. Davvero un vino sorprendente...
Montepulciano Doc d'Abruzzo Rubiolo
Cominciamo con due antipasti “Le Gourmet”, quattro proposte davvero interessanti. Ecco del mantecato di baccalà con zucca e porcini dal sapore orientaleggiante….
Baccalà mantecato
Due deliziosi involtini di verza ripieni di mortadella e caciocavallo. Sapidi al punto giusto, delicati e avvolgenti con un non so che di voluttuoso.
Involtini di verza con mortadella
Poi ecco la terza portata dell’antipasto, totani con spuma di fagioli e polvere di alghe serviti in un piccolo vasetto di vetro. Davvero deliziosi…
Totani con pomodoro spuma di fagioli e polvere di alghe
E ancora lingua di vitello con provola, noci e aglio orsino. Sorprendente l’abbinamento della provola con l’aglio orsino (in questo caso dell’Azienda agricola Moera del bravissimo chef Francesco Fusco).
Vitello con provola noci e aglio orsino
L’antipasto è davvero vario e pieno di sorprese. In attesa che arrivino i primi, l’oste Peppino ha deciso di viziarci e ci fa degustare un meraviglioso capocollo al vincotto di Nero di Troia. Il capocollo era divino, aromatico, e si scioglieva in bocca…
Capocollo
Il nostro pranzo trascorre in maniera serena, del resto come già scritto, l’atmosfera qui all’Hosteria Le Gourmet invita davvero alla convivialità. Ecco i primi.
Abbiamo scelto un fantastico risotto con zucca, zenzero e liquirizia. Devo fare i complimenti allo chef Marco del Giudice. Questo risotto è meraviglioso, equilibrato, perfetto. Bello il contrasto della zucca con la sua nota dolce, con lo zenzero e il sentore aromatico della liquirizia.
Risotto con zucca zenzero e liquirizia
L’altro primo è un inno al territorio, dei ravioli ripieni di caso moscio avellano (prodotto da Chalet del formaggio del casaro Antonio Pecchia), crema di scarole al pesto di aglio orsino, pasta di nocciole e tartufo del Partenio. Questo piatto pieno di gusto, di contrasti e perfettamente equilibrato mi ha conquistato. Chapeau!
Ravioli con crema di scarole al pesto di aglio orsino, pasta di nocciole e tartufo del Partenio
Prendiamo anche un secondo e ce lo dividiamo: biancostato di manzo, topinambur, bieta e riduzione di campari. Anche questa proposta molto interessante. La chicca è la riduzione di campari….
Biancostato di manzo, topinambur, bieta e riduzione di campari
Dulcis in fundo è il caso di dire, prendiamo due dessert: cachi, castagne e cioccolato bianco. Semplicemente divini….Accompagniamo il dolce con due amari alle erbe e un caffè.
Dessert
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco meno di 40 euro a persona. Rapporto qualità prezzo assolutamente corretto.
L’Hosteria Le Gourmet a Sperone è un pò come quei vecchi amici che non tradiscono mai e che hai voglia e piacere di rivedere di tanto in tanto. E’ sempre una garanzia. Da molti anni veniamo qui, perché ci sentiamo a casa e ci piace la loro proposta di cucina sempre diversa e originale ma ancorata al territorio. L’Oste Peppino Caramiello negli anni si è specializzato nella ricerca di prodotti di qualità, costruendo il suo personaggio e tenendo fede alla grande al suo soprannome di “cacciatore di bontà”. In cucina lo chef Marco del Giudice è una certezza e ha raggiunto livelli altissimi, coadiuvato dallo chef Michele Malinconico forma una squadra vincente: tecnica, passione e studio. C’è tutto questo dietro i piatti e le proposte di Le Gourmet. Il tutto parte dalla materia prima eccellente e dai prodotti selezionati da Peppino. Il servizio è preciso, informale e puntuale. Bravissima Felicia De Gennaro in sala. Corretto il rapporto qualità - prezzo.
L’Hosteria Le Gourmet è un piccolo gioiello, che nasconde una luce abbagliante dietro la sua apparente semplicità. Si conferma nella nostra guida on line agli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Vieni a trovare Peppino non te ne pentirai. Garantiamo noi Templari del Gusto.
Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone ( Av)
Tel . 338 215 46 56