Siamo tra Sant’Anastasìa e Pomigliano D’Arco in una strada un po’ nascosta e di per se anonima. Qui c’è un indirizzo che è diventato nel tempo una piccola grande istituzione: Bistrot Zì Rosa. Un po’ caffetteria, un po’ bottega alla vecchia maniera dove trovare prodotti del territorio di eccellenza (pomodorini del piennolo e le mitiche papaccelle giusto per citarne qualcuno), un po’ risto-bistrot.
La filosofia è quella portata avanti da Lello (il figlio della mitica Zì Rosa) chiamato qualche anno fa dalla mamma a rilevare la vecchia caffetteria. Da quel momento è stata una crescita costante. Questo è un piccolo angolo di buon gusto e buon cibo che può essere vissuto dalla colazione alla cena.
Bistrot Zì Rosa Particolare sala
Già entrando sembra di spostarsi “altrove”, magari in una bottega o bistrot provenzale: l’arredo è curato, sobrio dal tocco vagamente shabby, pochi i posti a sedere. Entrando sulla sinistra un bacone bar con una storica macchina da caffè e tanto ben di Dio. Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta: cornetti morbidi, profumati e di diversi tipi (attenzione ad arrivare tardi che vanno a ruba), ma per noi sono insuperabili le sbriciolate (fatte da loro): alla nocciola, all’albicocca, ai frutti di bosco e poi la caprese, la caprese al limone, crostate, biscottini, pan cake e torte vegane. Insomma ad ognuno il suo. Anche il caffè di Lello è da Champions League.
Bistrot Zi Rosa Particolare interno
Tutto al Bistrot Zì Rosa è curato nei dettagli e tutto parte da una scelta accurata e selezionata di prodotti e fornitori e da una filosofia portata avanti in modo convinto negli anni. Qui si bada alla qualità e non ai grandi numeri.
Qui si può anche pranzare o cenare e la spesa si fa quotidianamente. C’è una lavagna dove ogni giorno sono segnate le proposte del giorno, la cucina è espressa che più espressa non si può. E quando una cosa finisce…beh finisce.
Noi qui veniamo spesso per un aperitivo o a colazione ma ci siamo tornati anche per cena.
Abbiamo cominciato con grissini ai semi di papavero e un prosecco. Da bere due minerali e due calici di Morellino di Scansano DOCG Poggio Nibbiale un bel rosso da uve Cabernet Sauvignon, Canaiolo, Montepulciano, Sangiovese. Di un bel colore rubino, sentori di frutti rossi, buoni tannini e discreta personalità.
Morellino di Scansano Poggio Nibbiale di Buchheim
Arrivano i loro pani. Abbiamo scelto due tris: una parmigiana di patate a cui mancava solo la parola, eccezionale. Non da meno la parmigiana di melanzane e la polpetta fatta come Dio comanda con il suo sughetto che grida “scarpetta!”
Polpetta parmigiana di patate e parmigiana di melanzane
Vai con il primo: scialatielli con vongole e friarielli. Sorprendenti. Una cremosità ed un gusto incredibili. Nota di merito per le vongole (eccezionali) e azzeccata la scelta degli scialatielli freschi come tipo di pasta e cosa era quella cremina di friarielli….
Scialatielli vongole e friarielli
Due secondi: un polpo scottato con crema di fior di latte, pomodori confit e salsa di basilico. Gran piatto, morbido e saportito il polpo, delicata la crema di fior di latte.
Polpo scottato su crema di fior di latte pomodori confit e salsa al basilico
Sublime poi la parmigiana di pesce spada con melanzane e provola. Un piatto che mi ha conquistato. (Ottimo consiglio Lello!)
Parmigiana di pesce spada
Come si può non chiudere in bellezza con i dolci? E allora… sbriciolata ai frutti di bosco, orzo e segale. Buonissima.
Sbriciolata ai frutti di bosco
Sbriciolata alla nocciola (prendo sempre questa quando vengo qui). Fantastica.
Sbriciolata alla nocciola
Poi assaggiamo un altro dessert: torta cioccolato, amarene, frangipane e sale. Spettacolare e intrigante il contrasto del dolce con i granelli di sale in superficie.
Dolce amarena cicoccolato frangipane e sale
Accompagniamo il dolce con due amari d’arancia rossa siciliani e chiediamo il conto. Paghiamo poco più di 40 euro a persona per una bella esperienza gastronomica.
Bistrot Zì Rosa a Sant’Anastasia è un piccolo gioiello. Un po’ caffetteria, un po’ bottega, un po’ ristorante e un po’ bistrot. Qui puoi venire in ogni momento della giornata da colazione a cena e trovare sempre proposte interessanti. Lello (il padrone di casa) è gentile, preparato e ospitale. Fantastico il caffè, mitiche le torte, le crostate e le sbriciolate. La cucina vi sorprenderà: poche proposte giornaliere ma tutte curate con una meticolosa e accurata scelta di prodotti e materie prime (tutte stagionali). Bella l’atmosfera (vagamente francese) che si respira. Locale ben frequentato, servizio preciso e professionale. Conto adeguato al contesto. Se sei in zona è un indirizzo da non perdere. Garantiamo noi.
Bistrot Zì Rosa
Via degli Archi Augustei n.15
Sant’Anastasia (Na)
Tel. 339 342 3954
(Chiuso la Domenica)
Visita la pagina Fb di Bistrot Zì Rosa
Siamo un bel gruppo di amici e abbiamo deciso questa sera di cenare al Rifugio Urupreta a Summonte. Era da un po’ che mancavo da qui e onestamente ero curioso di provare nuovamente la loro cucina. Summonte è un piccolo e delizioso borgo irpino immerso nel Parco Regionale del Partenio. Il Rifugio Urupreta si trova in posizione dominante è l’ideale porta di ingresso di un percorso naturalistico che parte dalla struttura e rappresenta un piccolo Paradiso per chi ama la natura, le passeggiate e gli sport all’aperto, le arrampicate. In questo periodo in cui fa freddo e il tempo non sempre è clemente l'ideale è dedicarsi alla proposta gastronomica. La struttura è meravigliosa, ideale anche per eventi e occasioni importanti, ma non perde comunque il suo fascino di vero e proprio rifugio di montagna.
Arriviamo, veniamo accolti con garbo e ci accomodiamo. La sala ristorante è spettacolare, con un bellissimo camino centrale che troneggia e la fa da padrone. L’atmosfera delle feste imminenti e il contesto creano un ambiente caldo che invita alla convivialità.
Il camino centrale
Rapido sguardo di ordinanza al menù, mi colpisce la varietà della proposta e l’uso di prodotti e materie prime irpine. Il menù è stagionale e cambia ogni 15/20 giorni. Buon segno!
Da bere prendiamo una minerale e un ottimo aglianico irpino Vinea di Giovanni Molettieri, di un bel colore rosso rubino intenso, fruttato, di buona personalità pur essendo giovane. Ho apprezzato molto i suoi tannini morbidi.
Aglianico IGP Vinea di Giovanni Molettieri
Prima dell’antipasto ci servono un gradito appetizer per accompagnare un buon prosecco di Valdobbiadene: crostino di pane fritto con castagna e lardo, dadolata di Caprese, rocher di formaggio e pistacchio, chip di patata con formaggio, soppressata e focaccia ripiena. Fantastico questo aperitivo con proposte intriganti e non banali. Davvero tanta roba..
Aperitivo
Chi ben comincia è a metà dell’opera recita un vecchio adagio, qui devo dire che calza a pennello. La serata sta carburando, la cena promette bene. Vai con l’antipasto, anche qui tante proposte studiate e interessanti: tortino di riso venere con pomodoro secco e ripieno di broccolo (buonissimo), carciofo ripieno, zuppetta di castagne, porcini e fagioli, cestino di rape e patate e parmigiana su cucchiaio di pasta pizza. Spettacolo!
Antipasto
Tutto molto buono, ma a grande richiesta abbiamo chiesto un bis: altre rape e patate fatte come vuole la tradizione irpina con la “pizza ionna”, pizza fritta di farina di granturco.
Rape e patate
Rape e patate fatte a regola d’arte e che bello anche l’effetto cromatico con il rosso vivo del peperoncino che spicca. Passiamo ai primi, qui abbiamo preso due assaggi: paccheri fritti ripieni di mozzarella di bufala e pesto su vellutata di San Marzano. Eccellenti i paccheri con il loro succulento ripieno, il profumo e il sapore del San Marzano e il fritto asciutto e non unto.
Paccheri fritti
L’altro primo sono gli scialatielli paglia e fieno con salsiccia porcini e crema di tartufo, oltre a lamelle di tartufo nero. Che profumo e che sapore! Cottura perfetta al dente della pasta e un perfetto equilibrio. Avrei fatto volentieri il bis.
Scialatielli paglia e fieno con salsiccia porcini e crema di tartufo
Miracolosamente troviamo anche lo spazio per un secondo: millefoglie di maialino con contorno di patate e papaccella ripiena. Una goduria. E poi come tradizione vuole il maiale con le patate e i peperoni (in questo caso la papaccella) ci va a nozze. Celebrate alla grande in questo caso..
Millefoglie di maialino con patate e papaccella ripiena
Arriva anche una fantasia di frutta mista con castagne al miele, (castagne ottime).
Saltiamo nostro malgrado il dolce, ma ci concediamo caffè di rito, dei cioccolatini fondenti (bella chicca) e varie grappe barricate, limoncelli, rum. Per la nostra cena abbiamo pagato poco più di 40 euro a persona (escluso il vino).
Rifugio Urupreta a Summonte è un indirizzo da non perdere. Bellissima la struttura ideale anche per eventi e occasioni importanti. La sala ristorante poi trasmette un senso di calore unico, bellissimo e particolare il camino tondo centrale. La proposta di cucina è convincente. Ho trovato una grande qualità delle materie prime, il rispetto della stagionalità degli ingredienti e dei prodotti, piatti studiati anche semplici come concetto ma mai banali. Nota di merito per il servizio curato e i personale preparato e professionale. Il maitre e la sua collaboratrice davvero bravi. Ogni piatto veniva servito in modo corretto e spiegato in modo impeccabile. Corretto poi il rapporto qualità prezzo. Da provare senza esitazioni. Garantiamo noi Templari del Gusto
Rifugio Urupreta
Via S. Sebastiano n.8
Summonte (Av)
Tel. 0825 691727
Visita il sito web del Riugio Urupreta
Siamo a Volturara Irpina, alle pendici del monte Terminio. Qui c’è la famosa Piana del Dragone zona di grande interesse naturalistico e paesaggistico, inoltre qui si coltiva il mitico fagiolo quarantino (così chiamato perché impiega 40 giorni a maturare), utilizzato in numerose preparazioni e ricette. Noi siamo in quattro e abbiamo prenotato da Petrò Osteria Contemporanea.
Petrò Osteria Contemporanea - Volturara Irpina (Av) - Ingresso
Questo ristorante nasce in un ex caseificio, di proprietà del nonno del proprietario. A testimonianza di ciò sul soffitto ci sono ancora i ganci che sono stati volutamente lasciati e una cantina attualmente utilizzata per i vini ma dove una volta stagionavano i formaggi. L’ambiente è caldo, accogliente e arredato con gusto. Bonus in più per il caminetto che riscalda la sala nelle fredde serate d’inverno.
Camino
Appena entrati ci accoglie Emilio, il quale ci fa accomodare proprio accanto al caminetto acceso, che emana un bel tepore non invadente. Immediatamente ci serve l’acqua. Non ci porta il menù ma elenca a voce quello che propone lo chef (un po’ come avveniva nelle antiche osterie di un tempo). Si comincia con un tagliere con formaggi, tra cui uno spettacolare caciocavallo podolico, soppressata, prosciutto davvero gustoso e sapido al punto giusto, pancetta e capocollo.
Tagliere
Peccato che Emilio non ci elenchi la provenienza di queste prelibatezze che presumo siano tutte locali. E peccato anche per il cesto che contiene il buon pane locale (se fosse stato di vimini e non di plastica mi sarebbe piaciuto di più).
Si continua alla grande con rape e patate, un classico irpino.
Rape e patate
Eccoli i fagioli quarantini, serviti in una zuppa con le castagne. Buona.
Zuppa di fagioli quarantini e castagne
E ancora i fiori di zucca fritti ripieni di ricotta.
Fiori di zucca ripieni
La provola servita nel coccio con il tartufo di Bagnoli (sublime la qualità del tubero d’altronde siamo nel periodo giusto e non in quello dello scorzone).
Provola e tartufo
Credete sia finito qui l’antipasto? No, anzi…Ecco gli involtini di melanzane, sempre graditi e ben fatti.
Involtini di melanzane
E a concludere l’antipasto sformatino di carciofo in crosta. Interessante.
Carciofi in crosta
Dimenticavo il vino, Emilio ci ha consigliato un aglianico della casa, giovane, poco strutturato ma assolutamente piacevole. Come primo ci facciamo tutti tentare dai tagliolini all’uovo in salsa di burro e tartufo. Scelta davvero azzeccata: cottura al dente perfetta e tartufo eccellente già degustato anche nell’antipasto.
Tagliolini con burro e tarfufo nero
Ma ecco che con i secondi arriva la vera star della serata: il maialino al tartufo con contorno di broccoli. Delizioso, profumato e gustoso, un piatto da 10. Contorno buono e croccante. Peccato ancora una volta non conoscere la provenienza dei broccoli. Anche questi credo locali.
Maialino tartufato con broccoli
Si continua con un altro secondo: fianchetto di agnello ripieno di uova, formaggio e pancetta... altrettanto saporito ma ormai il maialino ha rubato la scena a tutti !
Fianchetto di agnello ripieno di uova formaggio e pancetta
Siamo pienissimi e soddisfatti giusto lo spazio per un digestivo. Emilio ci propone grappa bianca e barricata, lincello e amaro. Accompagniamo i liquorini con delle buone caldarroste. Mangiarle vicino al camino scoppiettante ha sempre il suo perché.
Caldarroste
Chiediamo il conto e paghiamo 140 euro in quattro. Conto corretto, rapportato alla quantità, varietà e qualità delle pietanze. Bravi ! Giusto il tempo di visitare la cantina e si va via.
Petrò Osteria Contemporanea a Volturara Irpina mi decisamente ha sorpreso. Carina, calda e accogliente la location, ho trovato un’ottima cucina, ben eseguita, proposte interessanti e una materia prima eccellente.
Nota di merito per i tagliolini (fantastici) e per quel maialino che da solo vale il viaggio anche se siete lontani da Volturara. Questo è davvero un indirizzo da tenere in agenda con la certezza di non essere delusi. E’ come un bel diamante grezzo pronto a splendere (basta sistemare solo qualche piccolo dettaglio). Provatela e non ve ne pentirete, garantiamo noi. Scoperta templare.
Petrò Osteria Contemporanea
Via Benedetto Croce
Volturara Irpina (Av)
Tel. 0825 980134
Visita il sito web di Petrò Osteria Contemporanea
Siamo a Nola, la città famosa per i Gigli e per aver dato i natali al grande filosofo Giordano Bruno. Nola vive un momento di grande fermento con indirizzi molto interessanti. Nel suo bel centro storico tra le viuzze, i portoni e i palazzi antichi in Corso Tommaso Vitale a pochi passi da Piazza Duomo c’è Impastili. Siamo venuti qui per provare nuovamente a distanza di un anno le pizze di Salvatore Kosta.
Il locale è molto carino, strutturato su due livelli, con due ambienti al piano terra e uno al piano superiore, ben arredato e accogliente. Prevale il grigio, bei tavoli in legno e sedute moderne di color verde. Un piacevole arredo moderno che trasmette comunque un senso di familiarità. Da notare come i forni e la cucina siano in ambienti separati rispetto alle sale.
La filosofia di Impastili rispecchia quella del suo “mentore”, qui si può fare una sorta di viaggio che gli amanti della pizza apprezzeranno. Salvatore Kosta nel suo “impastificio artigianale”, ricerca, sperimenta partendo dalla creazione e un’attenta selezione delle farine, la creazione e scelta dei lieviti, e una ricerca meticolosa del processo di lievi maturazione degli impasti.
Il frutto di tutto questo appassionante lavoro sono tre impasti:
- La Napoletana, impasto della tradizione realizzato con farina di tipo 1 non ricostituita.
- La Pizzainpala che ha come caratteristica una fragranza fuori dal comune ma al tempo stesso un impasto morbido e suadente, ottenuto con farina di tipo 2 non ricostituita.
- La Napcrunch, con cui Salvatore Kosta ha voluto osare spingendosi verso un impasto che risulta croccante e gustoso, insomma … crunch!
Noi abbiamo gustato due pizze con impasto tradizionale.
Abbiamo preso una margherita, con un meraviglioso pomodoro San Marzano DOP, fiordilatte di Agerola, olio Evo e basilico. Fantastica, impasto morbido, profumato, leggerissimo, con cornicione medio e una buona alveolatura.
La margherita di Impastili
L’altra pizza che abbiamo gustato è la Fiorita con fiordilatte di Agerola, in uscita mortadella, granella di pistacchio, basilico e olio Evo. Anche questa pizza ci ha conquistato. Impasto leggerissimo e grande la qualità degli ingredienti usati per il topping.
La Fiorita
In questa nostra visita da Impastili, abbiamo gustato due pizza con impasto tradizionale: la napoletana, impasto della tradizione realizzato con farina di tipo 1 non ricostituita, risulta leggero, morbido ma al contempo compatto al morso, profumato ed esaltato dalla scelta di ingredienti di grandissima qualità. Nota di merito per la buona alveolatura. Un impasto che è una garanzia. Il personale è veloce e gentile.
Dettaglio alveolatura cornicione
Il nostro parere:
- Possibilità di scegliere tra tre impasti : Napoletana, Pizzainpala e Napcrunch
- Condimenti e farciture con prodotti di qualità
- Ambiente accogliente e moderno
- Corretto rapporto qualità – prezzo
Qui da Impastili si può compiere un vero e proprio viaggio affascinante per chi ama la pizza e gli impasti. Si parte dalla tradizione ma si può optare anche l’evoluzione come la Pizza in pala e la Napcrunch, tutte creazioni di Salvatore Kosta vero maestro degli impasti. Carina e centralissima la location situata proprio nel corso principale del bel centro storico di Nola. Personale gentile e professionale, corretto il rapporto qualità - prezzo. Esperienza da provare. Consigliata.
Impastili
Corso Tommaso Vitale n.51
Nola (Na)
Tel. 081 2133954
Visita la pagina Fb di Impastili
E’ Domenica, siamo di ritorno da una visita al Santuario di Montevergine decidiamo di fermarci a pranzo ad Ospedaletto d’Alpinolo all’Osteria La Juta, già visitata da noi Templari del Gusto qualche anno fa.
Ospedaletto è un paesino di poco più di 2000 anime, per storia e tradizione è legato alla nota Abbazia di Montevergine che dista appunto pochi km da lì e nel '200 si chiamava proprio “Hospitalis Montis Virgini”, fu poi aggiunto in un secondo momento l’appellativo di “Alpinolo” riferito alla natura montana del suo territorio, siamo infatti a quasi 750 metri di altezza. Alla famosa abbazia o meglio alla strada che dal borgo porta verso la stessa è legato anche il nome del ristorante che abbiamo scelto per il nostro pranzo: l’Osteria la Juta, dal dialetto a’ sa-juta a Montevergine.
Arriviamo alle 14.30, siamo in tempo per un pranzo veloce. Il locale è piccolo e ben curato, molto accogliente e regala un senso di calore, ci accoglie il padrone di casa Donato, mi guardo intorno e conto poco meno di 40 coperti (buon segno). Ci accompagna al tavolo che abbiamo prenotato e comincia a spiegarci la filosofia del suo locale e il tipo di cucina che propone. La cosa che ci colpisce è la grande passione che mette nel lavoro di ricerca dei prodotti del territorio, alcuni di nicchia ma tutti di grandissima qualità.
Da bere prendiamo una minerale, un’ottima birra artigianale e un calice di aglianico.
Birra artigianale
Cominciamo ordinando un antipasto di salumi e formaggi irpini: ricotta di pecora di Bagnoli Irpino, caciocavallo di Calitri stagionato in grotta, prosciutto crudo irpino di Sturno e pancetta locale.
Antipasto tipico irpino, salumi e formaggi
Tutto davvero eccellente. Ho trovato deliziosi i salumi e superlativo il caciocavallo di Calitri. L’incipit è notevole.
Donato ci spiega segreti e aneddoti sui prodotti che stiamo degustando e ci racconta della loro provenienza; è piacevole parlare con chi fa della passione il suo lavoro e i risultati si vedono.
Passiamo ai primi. Optiamo per i fusilli irpini con battuto di cipolla ramata di Montoro e caciocavallo di Calitri (notevole). Dolce, delicata gustosa la ramata di Montoro che ben si sposa con la nota sapida del caciocavallo. Gran piatto, una delle proposte storiche dell’Osteria la Juta.
Fusilli con cipolla ramata di Montoro e caciocavallo di Calitri
L’altro primo sono dei paccheri con crema di broccoli, salsiccia fresca e cacioricotta. Ottimi…
Paccheri con crema di broccoli salsiccia e cacioricotta
Visto che si è fatto abbastanza tardi, decidiamo di saltare il secondo, sarebbe un peccato non gustarlo in modo adeguato. Ci ripromettiamo di ritornare per degustare un pò di carne e intanto decidiamo di passare al dessert: pan di Spagna al cioccolato con crema di pistacchio e crema di nocciola. Che bontà!
Pan di Spagna al cioccolato con crema di pistacchio e crema di nocciola
Accompagniamo il dolce con due caffè. Chiediamo il conto, abbiamo pagato per un antipasto che era abbondante e l'abbiamo diviso, due primi, un dolce, una birra artigianale, un calice di vino, una minerale e due caffè 45 euro in due, Buon rapporto qualità prezzo.
Il ritorno all’Osteria La Juta conferma in pieno il giudizio che abbiamo dato qualche anno fa. E' un'osteria dove gustare un'ottima cucina, bene eseguita e con materie prime di grande qualità. Qui si mangia bene con un trionfo di prodotti del territorio. Un piccolo tempio del gusto con grandi prodotti irpini, buono il rapporto qualità-prezzo. Da non perdere se siete in zona.
Osteria La Juta
Via Circumvallazione 24
Ospedaletto d’Alpinolo (Av)
Tel : 339 12 44 103
Visita la pagina Fb dell’Osteria La Juta
Abbiamo frequentato Angri per molti anni in passato. Per questo Sabato sera ci regaliamo un ritorno nella cittadina. Era da un po’ che mi ero appuntato questo ristorantino e, promessa mantenuta, gli facciamo visita.
Angri è facilmente raggiungibile da Napoli e provincia; fa parte dell'Agro nocerino sarnese, immediatamente a ridosso dell'area vesuviana e dei comuni che fanno parte della città metropolitana di Napoli.
Il territorio comunale va dalla base dei monti Lattari al cuore della Valle del Sarno in una delle zone più fertili d'Italia. Situata po’ prima del Monte Albino e del più noto Valico di Chiunzi la cittadina risulta molto vivace ed animata il Sabato sera e generalmente nei weekend per la presenza sul territorio di tante osterie e pizzerie.
Giungiamo al ristorante “Miscere” in perfetto orario. Dall’esterno non da immediatamente l’idea, infatti bisogna entrare per l’annesso Drink-Bar, oltrepassato il quale si accede poi alla sala ristorante.
Miscere. Angri (Sa) - Particolare della sala
Ambiente molto intimo, elegante e piccolissimo. Curatissimo nei particolari, con una fornitissima vineria con tante etichette di vino e distillati in bella vista. Pochi coperti e, pertanto, conviene sempre prenotare il tavolo.
Facciamo conoscenza col giovane proprietario, molto cordiale, attento e orientato al cliente; l’impronta giovanile si avverte tutta!
Particolare della fornita cantina
Il menù composto da una discreta scelta di piatti di terra e di mare; poi ci sono di frequente i “fuori menù” con pescato del giorno oppure tagli di carne più pregiati e particolari. Lunghissima e variegata la lista vini, che spazia su gran parte del territorio italiano. Credo sia possibile abbinare varie tipologie di vino alle diverse pietanze proposte!
Noi prendiamo un bel Gragnano D.O.C., vino frizzante, fruttato, fresco e molto gradevole al palato.
Ci servono il loro pane in una simpatica cassettina. I tempi di attesa leggermente ampi ma qui è segno di cucina espressa e a noi va bene così.
Decidiamo per un assaggio di antipasti per due persone; si inizia con una insalata di polpo con verdurine, ho trovato freschissimo e morbido il polpo.
Insalata di polpo e verdurine
A seguire involtini di zucchine farciti di pesce spada con pomodorini rossi e gialli, assolutamente deliziosi.
Involtini di zucchine farciti di pesce spada con pomodorini rossi e gialli
E per finire le proposte di antipasto: totano ripieno su pomodoro di San Marzano, molto buono nella sua semplicità. Devo dire che ho trovato le materie prime di assoluta qualità.
Totano ripieno con pomodoro di San Marzano e patate
Intanto la serata prosegue piacevolmente; altri tavoli vengono occupati ma si sta divinamente.
Scegliamo di proseguire con un fuori menù: decidiamo per una entrècote di Frisona di 5 etti circa, squisitissima e tanto tenera che la si poteva quasi tagliare con un grissino. Complimenti doverosi.
Entrecote di Frisona
Paghiamo per la nostra cena poco meno di 30 euro a persona.
Miscere è davvero un ottimo ritrovo. Il ristorante, aperto tre anni fa, saprà ritagliarsi di sicuro un posto di tutto rispetto nell’agro nocerino sarnese. L'ambiente è intimo, raccolto, semplice ma nello stesso tempo raffinato. Propone prodotti del territorio ma anche una eccellente e freschissima cucina di mare. Quindi trovate sia cucina di terra che di mare e lo chef saprà deliziarvi da par suo. Complimenti. Ah.......... dimenticavo, particolare non da poco, ottimo il rapporto qualità prezzo.
Un posticino da andarci più volte.
Miscere
Via Crocifisso n.79
Angri (Sa)
Tel. 333 151 40 43
Visita la pagina Fb d Miscere Angri
Il Gargano è una zona meravigliosa: mare splendido, una natura rigogliosa con la foresta Umbra che troneggia, tanti borghi che hanno storie e tradizioni antichissima, una cucina e prodotti unici. Tra questi merita sicuramente una menzione la paposcia. E’ un po’ pane e un po’ focaccia e pare abbia una storia antichissima (se ne parla già dal XVI secolo), la tradizione la vuole nata a Vico del Gargano, pittoresco borgo collinare del Gargano.
Da sempre il pane è stato l’alimento principale delle famiglie di Vico, un tempo c’era l’usanza di fare il pane in casa. L’impasto si faceva lievitare e si lavorava, dopo aver fatto le pagnotte da infornare si raccoglieva quella parte dell’impasto che restava attaccato alla madia (quella che in gergo si chiama “fazzatura”), si impastava di nuovo, si formavano queste strisce lunghe dai 20 ai 30 cm e si usavano per testare la temperatura del forno. In pratica si mettevano in forno (che un tempo non aveva le lancette per misurare la temperatura) per pochi minuti prima di introdurre le pagnotte. Dalla consistenza e cottura della “paposcia” si capiva se la temperatura del forno era giusta o meno. Chiaramente questa sorta di focacce una volta cotte, non venivano certo buttate via ma aperte e farcite con il buon olio pugliese con i pomodori, col formaggio, insomma con ciò che c’era in dispensa e consumate.
Da quel momento pian piano la paposcia si è diffusa da Vico anche nei comuni limitrofi del Gargano e in altri della provincia di Foggia. Altra curiosità è legata al nome: da dove deriva il termine paposcia? Quasi sicuramente deriverebbe da “babbuccia” (pantofola), per la loro forma, dal francese “babouche”, diventato in dialetto appunto “paposcia”.
Paposcia farcita
Durante il nostro soggiorno a Vieste (altra perla del Gargano) abbiamo trovato una “signora paposcia” proprio nel cuore del centro storico da Antichi Sapori. Il merito è di Leonardo, vichese Doc (e non poteva che essere così) e di Tonia che lo aiuta nella farcitura. Il locale è piccolo, spartano, con un po’ di tavolini all’esterno.
Antichi Sapori. Vieste (Fg) - Ingresso locale nel centro storico
Non fatevi ingannare dalle apparenze, la paposcia qui è spettacolare, fragrante, ma al contempo morbida e realizzata chiaramente con l’impasto del pane (non con quello della pizza come ho visto altrove). Si può scegliere tra diversi tipi, dalla più semplice con pomodorini e mozzarella, a quella con prosciutto crudo, mozzarella e rucola, a quelle più “goduriose”, ce ne sono anche due “di mare” una con mozzarella, gamberoni, zucchine, cacio e rucola, l’altra con mozzarella, polpo, cacio, pomodorini secchi e rucola.
Noi abbiamo gustato una paposcia con caciocavallo podolico e salame piccante. Davvero buona …
Paposcia con salame piccante e caciocavallo
Da notare l’impasto, ben lavorato, lievitato, fragrante ma allo stesso tempo morbido.
Paposcia con salame piccante e caciocavallo - Dettaglio
Una paposcia con mozzarella, cacio, salsiccia, friarielli e funghi, semplicemente fantastica.
Paposcia con mozzarella, cacio, salsiccia, friarielli e funghi
Equilibrata, “ricca”, fragrante, capace di farsi ricordare.
Paposcia con mozzarella, cacio, salsiccia, friarielli e funghi - Dettaglio
E una paposcia con mozzarella e verdurine: rucola, zucchine, melanzane. Anche questa ci è piaciuta molto.
Paposcia con mozzarella e verdure - Dettaglio
Ad accompagnare la paposcia una bella birra fresca. I prezzi sono modici e accessibili, il costo va dai 5 euro della paposcia con pomodorini e mozzarella ai 12 per la paposcia di mare con il polpo.
Antichi Sapori a Vieste è il luogo ideale per una sosta. Vale la pena se siete a Vieste gustare la paposcia qui, l’abbiamo trovata eccellente, fatta a regola d’arte e con un’ottima farcitura grazie all’uso di prodotti di qualità. Il merito è di Leonardo vero “esperto”, del resto da buon vichese, lui sa come si fa la paposcia. Torneremo qui anche a provare i panzerotti fritti (altro must del locale) che abbiamo visto andavano a ruba. Altra cosa interessante è che venire qui vi darà la possibilità di visitare anche il centro storico viestano. Vi lascerà senza fiato per quanto è bello.
Antichi Sapori nel cuore del centro storico di Vieste. Qui la paposcia è davvero buona, entra di diritto tra gli indirizzi “imperdibili”. Garantiamo noi. Complimenti Leonardo, alla prossima.
Antichi Sapori
Corso Umberto I n. 30
Vieste (Fg)
Tel. 3402438967
Visita la pagina fb di Antichi Sapori Vieste
Siamo tornati, dopo qualche anno, a far visita al ristorante Mudejar Spiriti e Cucina per scoprire la nuova location e ritrovare i suoi indimenticabili sapori.
Siamo a Sperlonga, al corso San Leone 3/A, nuova casa per il Mudejar che dalla scorsa stagione offre ai clienti più spazio sia interno che esterno e soprattutto una incantevole vista panoramica, ad accompagnare la nostra cena una meravigliosa luna piena riflessa nel mare, spettacolo di per sé già straordinario.
Vista panoramica dal nostro tavolo
Terminata la parentesi romantica, passiamo presto alla sostanza e allo studio del menù, il pesce ovviamente è il padrone di casa, buona possibilità di scelta per ogni tipologia di portata e un piatto del giorno fuori menù, selezionato in base alla disponibilità del mercato giornaliero.
La particolare Mise en place
La nostra scelta per gli antipasti ricade sulla proposta del giorno: calamaretti su crema di ceci e aceto balsamico alle visciole, davvero buono..
Calamaretti su crema di ceci e aceto balsamico alle visciole
E sul "Mango per sogno” (tartare di tonno rosso, mango e mela verde).
Mango per Sogno
Entrambi gli antipasti fanno subito capire che tipo e che qualità di materia prima tratti il Mudejar, il tonno saporito e morbido al palato si sposava poi perfettamente con la croccantezza della mela verde e con la dolcezza del mango dando grande struttura ad un piatto solo apparentemente semplice.
È la volta dei nostri primi, la stupenda carbonara del Mudejar: tonnarelli, pesce spada affumicato, uovo, asparagi, pepe di sechuan e pecorino, spettacolari. La carbonara, ovviamente di mare, presenta una base che è una morbidissima crema di uova, pepe e pecorino, il guanciale è sostituito da tocchetti di pesce spada affumicato e dagli asparagi appena sbollentati, nemmeno i più puristi potranno mai rimpiangere la versione tradizionale, la carbonara di Mudejar si candida pienamente come la versione di mare numero 1.
Carbonara
E i “tonnarelli" (tonnarelli con cozze, friggitelli vaniglia e pecorino).
Tonnarelli
I tonnarelli sono un vero trionfo di gusto, i friggitelli croccanti addolciti dal sentore della vaniglia supportavano la sapidità delle cozze e del pecorino creando una sinfonia piacevolissima al palato.
Abbiamo accompagnato la nostra degustazione con due calici di un eccellente Franciacorta, qui va fatta una menzione particolare alla fornitissima carta di vini e spumanti/champagne del Mudejar, divisa per tipologia e regione, insomma una proposta di assoluto livello.
La nostra esperienza si è conclusa con un centofoglie (crema chantilly, pasta sfoglia, fragole, rucola e cardamomo) croccantissima la sfoglia, molto goduriosa la crema e il tocco di amaro dato dalla rucola fresca è un bonus molto apprezzato per questo dolce.
Centofoglie
Chiudiamo la nostra esperienza pagando un conto sicuramente giusto considerando location e soprattutto qualità e freschezza della materia prima: 90 euro in due.
Mudejar Spiriti e Cucina è un punto di riferimento per gli appassionati di gusto che fanno tappa a Sperlonga e sicuramente la nuova location gli dona un valore aggiunto non da poco, bellissima e curata nei dettagli come lo sono i sapori, gli impiattamenti e il servizio che coccola il cliente con garbo e tanta attenzione.
Esperienza a 360 gradi da provare assolutamente!
Mudejar Spiriti e Cucina
Corso S. Leone, 3A
Sperlonga (Lt)
Tel. 338 683 9418
Visita la pagina Fb di Mudejar Spiriti e Cucina
Siamo a Pomigliano d’Arco, sulla centralissima Via Roma, qui c’è un indirizzo che da tempo avevamo in agenda: Benvenuti a bordo. Chiaramente stasera ci dedichiamo alla cucina di mare …
Arrivare qui è semplicissimo e c’è posto in abbondanza lungo la strada per parcheggiare l’auto.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due (conviene prenotare sempre perché tra posti all’interno e all’esterno ci saranno una 40 di coperti o poco più).
Il locale è una Risto-pescheria a tutti gli effetti, un tempo pescheria oggi “osteria di mare”. Due sale interne (una più piccola), alle pareti inserti e dettagli marinareschi. L’ambiente è piccolo ma gradevole e spartano, ma ciò che conta qui è la sostanza. E allora cominciano le danze …
Diamo un’occhiata al menù, ben concepito a cui ogni giorno si aggiungono dei fuori menù in base alla disponibilità del pescato e delle materie prime.
Noi ci lasciamo guidare dalla gentilissima signora Tina che ci consiglia per cominciare un antipasto “Benvenuti a bordo”, sufficiente per due persone.
Da bere prendiamo una minerale e due calici di bianco frizzante, bello fresco.
L’antipasto Benevenuti a bordo è composto da 4 portate, ecco delle frittelle di alghe belle calde e gustose, fatte come si deve ….
Frittelle di alghe
Un piatto con una insalatina di polpo (morbidissimo), delle alici marinate squisite e del salmone marinato.
Insalata di polpo, alici e salmone marinati
A seguire arrivano due arancini con pesto, provola e calamari, sorprendenti …
Arancino pesto, provola e calamari
E delle alici fritte, morbide e decisamente appaganti …
Alici fritte
Come primi abbiamo scelto due piatti di spaghetti alle vongole. Che bontà ! Spaghetti giustamente al dente, leggermente “sporcati” con pomodorino, delle vongole meravigliose e un “sughetto” a cui mancava solo la parola. Uno degli spaghetti alle vongole migliori mai mangiati. Complimenti ….
Spaghetti alle vongole
Possiamo esimerci dal gustare anche un secondo ? Certo che no! E allora secondo sia …. Prendiamo una frittura di gamberi e calamari, semplicemente perfetta. I calamari morbidi, i gamberi freschissimi. Abbiamo trovato un fritto fatto a regola d’arte, leggero, non unto e asciutto. Davvero eccellente.
Frittura di gamberi e calamari
Anche l’altro secondo merita. Un salmone grigliato eccezionale. Accompagniamo i secondi con due insalatine come contorno.
Salmone grigliato
Siamo sazi, saltiamo nostro malgrado il dolce e chiediamo il conto. Paghiamo in due 58 euro. Un rapporto qualità - prezzo davvero fantastico.
Benvenuti a Bordo è stata una meravigliosa scoperta. Fantastico ristorante di pesce a conduzione familiare che si distingue per la qualità della materia prima, la freschezza del pesce e la buona fattura dei piatti. Non fatevi ingannare dall’aspetto, si presenta infatti come una semplice osteria ma i piatti sono degni di un ristorante di ben altro livello. Da considerare anche le porzioni che sono piuttosto generose, cosa non da poco. Complimenti allo chef per la bravura e una certa attenzione anche all’impiattamento. Il servizio poi è puntuale, preciso, il personale sempre sorridente e gentile. Altra cosa che ci ha colpito è il fantastico rapporto qualità-prezzo. Si spende il giusto. Chi ama mangiare pesce deve provare Benvenuti a Bordo. Troverà un’ottima cucina, pesce fresco cucinato con passione, una cucina senza fronzoli e senza effetti speciali ma tanta sostanza. Tradotto : qui si mangia bene (e il portafogli non ne risentirà), provare per credere. Garantiamo noi.
Benvenuti a bordo
Via Roma n.306
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1936 6184
Visita la pagina Fb di Benevenuti a Bordo
Siamo tornati in Irpinia a Grottaminarda, centro facile da raggiungere grazie all’uscita Grottaminarda della A16. Chi ci segue, sa bene che proprio a Grottaminarda c’è uno degli "indirizzi pizza" che a noi piacciono di più. In effetti proprio qui c’è la possibilità di gustare una pizza dal “cuore napoletano” fatta a regola d’arte. Siamo ritornati alla Pizzeria Al Drago di Giovanni Grimaldi.
Il locale è centrale e si trova sul Corso principale di Grotta, si parcheggia senza problemi l’auto nei pressi del locale. L’atmosfera della pizzeria è “rustica” (ma attenzione perché tra qualche mese Giovanni Grimaldi aprirà la sua nuova pizzeria a poche centinaia di metri da quella attuale e la storia cambierà, sarà un locale anche molto bello da vedere con un design moderno, curato accattivante e tante sorprese..).
Intanto visto che è una piacevole sera estiva decidiamo di accomodarci ad uno dei tavoli all’esterno della pizzeria sul marciapiede. Di sera è piacevole cenare all'aperto.
Noi torniamo spesso qui perché ci piace la pizza Giovanni Grimaldi, napoletano DOC (del quartiere Sanità) ma che vive da anni qui in Irpinia. Proprio qui da un po’ di anni Giovanni ha aperto la sua pizzeria che negli anni ha riscosso consensi e apprezzamenti sempre maggiori. Una delle cose che ci piace della sua pizza è la capacità di abbinare la tradizione napoletana ai meravigliosi prodotti irpini (non meravigliatevi di trovare olio di Ravece, Caciocavallo, tartufo nero di Bagnoli, broccolo aprilatico di Paternopoli e via discorrendo).
Come al solito diamo un rapido sguardo al menù, ben studiato e molto semplice da consultare. Ci sono una quarantina di proposte pizza tra le “Gourmet”, le “Veraci”, le “Classiche”, le “Speciali”, i “ripieni”, i tronchetti.
Prima delle pizze ci siamo concessi delle buonissime patatine fritte, artigianali, fritte al momento (fritto non unto e asciutto). Ottime!
Patate fritte
E ancora due crocché napoletani fatti come Dio comanda. Spettacolari …
Crocchè napoletano
Avevamo voglia di qualche oliva ascolana! Da quanto tempo non le mangiavamo …
Olive ascolane
Abbiamo degustato una pizza con pomodorini del piennolo rosso, pesto di basilico artigianale, burrata di bufala e mozzarella di bufala. A dir poco fantastica, che bontà quella burratina di bufala e abbiamo trovato davvero eccellente il pesto di basilico artigianale realizzato da loro.
Pizza con pomodorini del piennolo rosso, pesto di basilico artigianale, burrata di bufala e mozzarella di bufala
Una pizza con zucchine grigliate, fiordilatte, pomodorino giallo e scaglie di Pecorino Carmasciano. Una pizza ben concepita, equilibrata, e dal tocco lievemente sapido delle scaglie di Carmasciano.
Pizza con zucchine grigliate, fiordilatte, pomodorino giallo e scaglie di Pecorino Carmasciano
E per finire una pizza “Pistacchio” con pistacchio di Bronte DOP, provola di Agerola, mortadella Igp e pistacchio verde sgusciato. Meravigliosa, equilibrata, fragrante.
La Pistacchio
Abbiamo trovato l’impasto di Giovanni Grimaldi che tanto ci piace. Un impasto classico, tradizionale, un diretto eseguito alla perfezione con ben 24 ore di maturazione e 6 ore di lievitazione. Davvero buona l’idratazione, da notare l’alveolatura. Una pizza fragrante ma allo stesso tempo bella compatta al morso. Il peso medio dei panetti è sui 280 gr. Come più volte ribadito i prodotti usati per farcitura e topping sono di grande qualità, (olio irpino di Ravece, formaggi, e tanti presidi Slow Food). Il servizio è veloce e cortese. Il personale sorridente e professionale. Da rimarcare l’ottimo il rapporto qualità prezzo (margherita classica a 4 euro, marinara classica a 3 euro sono ormai una rarità).
Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Tipo di impasto diretto
- Peso dei panetti sui 280 gr.
- Uso di prodotti di qualità per il topping e la farcitura delle pizze
- Fantastico rapporto qualità - prezzo
La Pizzeria Al Drago si conferma come una “signora pizzeria”. Qui potrete gustare una vera pizza “napoletana” come la potreste gustare nel capoluogo partenopeo. Giovanni Grimaldi (napoletano DOC) ci mette talento e passione e realizza la sua pizza con una importante maturazione e lievitazione. Spesso quando siamo in questo angolo di Irpinia veniamo qui a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi: il giusto mix tra cuore partenopeo e tanti squisiti prodotti irpini (come l’olio di Ravece Irpino, il caciocavallo podolico). La pizza è notevole, il servizio veloce e professionale, il rapporto qualità prezzo da non credere. Davvero una tappa imperdibile se siete da queste parti. Parola dei Templari del Gusto!
Tra pochi mesi poi ci sarà l’inaugurazione della nuova pizzeria a poche centinaia di metri dalla sede attuale, sul Corso a Grottaminarda, e si annuncia davvero come uno spettacolo. Noi ci saremo ….
Pizzeria Al Drago di Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n. 75
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita la pagina Fb della Pizzeria Al Drago