Siamo tornati a distanza di qualche tempo a gustare la pizza di Luigi Cippitelli, un vero riferimento nella zona vesuviana. Non è la prima volta che veniamo qui, ma quando ritorniamo è sempre una gioia e abbiamo la certezza di trovare delle novità e gustare pizze che raccontano in maniera egregia il territorio. La Pizzeria Luigi Cippitelli per noi è un po’ come un caro amico che rivedi con piacere anche a distanza di tempo e sai che non ti deluderà mai.
Siamo a San Giuseppe Vesuviano, in Via Astalonga. Il locale all’interno è come lo ricordavamo, accogliente, luminoso e ben strutturato, ci sono tre ambienti e si sviluppa in profondità. All’ingresso sulla sinistra ci sono il forno ed il banco di lavoro, dove Luigi e Marco Cippitelli sono alacremente all’opera.
Ci accomodiamo e come sempre diamo uno sguardo al menù, ci sono gli sfizi fritti come il panzarotto di patate, il timballo di bucatini, il timballo di tagliolini di panpizza e uno dei must di questo luogo: il gran cono – A’ vocca rò Vesuvio, il mezzo calzone fritto di cui ti parleremo dopo. Poi ci sono le montanare fatte con prodotti di aziende del Parco Nazionale del Vesuvio (dalla classica, a quella con scarola fior di latte, pomodorini datterini, tranci di tonno e olive nere, dalla cosacca, a quella con il ragù). Naturalmente poi ci sono le pizze, suddivise in classiche e quelle denominate “Pizze del Vesuvio” con prodotti e aziende del Parco Nazionale del Vesuvio e i calzoni fritti o al forno. Si va quindi dalle pizze “classiche” della tradizione a quelle che strizzano l’occhio al gourmet.
Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta. La prima cosa che colpisce leggendo il menù è la presenza di prodotti e materie prime in prevalenza di aziende del Parco nazionale del Vesuvio, una scelta ben precisa: la pizza qui racconta il territorio e ne esalta i prodotti. Quindi c’è una forte impronta legata alla territorialità. Altra cosa che notiamo l’attenzione al tema della sostenibilità con proposte studiate per ridurre gli sprechi, come ad esempio nel timballetto di panepizza.
Prima di gustare le pizze, ci concediamo qualche peccatuccio fritto. Gli sfizi fritti qui alla Pizzeria Luigi Cippitelli sono quasi un obbligo visto che sono fantastici, e poi ci sono dei must che non possiamo non provare. Si comincia con un classico: due crocchè, qui denominati “panzarotti di patate”, buoni nella loro semplicità: patate lesse, prezzemolo tritato, sale e pepe e una panatura fatta con pastella di farina e pangrattato.
Crocchè
Poi siamo curiosi di provare il timballo di tagliolini di panpizza. In questo caso si evince la volontà di creare una meraviglia prestando attenzione alla lotta agli sprechi.
In pratica è un timballo di “panpizza”, pane raffermo ottenuto riutilizzando i panetti dell’impasto. Anche i tagliolini sono di panpizza, fatti rigorosamente a mano farciti con besciamella handmade, carne tritata di Scottona e i mitici piselli centogiorni (presidio Slow food). Anche la panatura è ottenuta con il pan grattato di Panpizza. Il timballetto viene servito su salsa di provola affumicata aromatizzata al pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP semidry, origano selvatico e sopra c’è una fonduta di provolone del Monaco DOP.
Timballo di tagliolini di panpizza
Questo timballo è un vero e proprio capolavoro, la panatura è perfetta, il condimento entusiasmante, bello umido grazie alla besciamella artigianale, gustoso con una meravigliosa carne tritata di Scottona e i delicati piselli centogiorni. Anche la salsa di provola affumicata aromatizzata al piennolo è notevole. A chiudere il tutto, la presenza della fonduta di provolone del Monaco. Questo timballo crea dipendenza. Niente da aggiungere, solo applausi a scena aperta.
Timballo di tagliolini di panpizza - Dettaglio ripieno
L’effetto “wow” continua con il gran cono – A’ vocca rò Vesuvio, a dir poco esaltante. In pratica mezzo calzone ripieno di ricotta aromatizzata al pepe nero, farcito con il mitico ragù napoletano, su una base di olive nere disidratate, servito in verticale con il ragù che cola al centro, richiama davvero la “bocca del Vesuvio”. Uno spetacolo per la vista e per il palato.
Il Gran cono - 'A vocca ro Vesuvio
Ma veniamo alle pizze. Abbiamo deciso di cominciare gustando una Marinara con pomodoro San Marzano DOP, origano, aglio, olio Evo del Vesuvio. Si comincia sempre dalla tradizione, ci andava di provare la Marinara di Luigi Cippitelli e abbiamo fatto bene: profumata, equilibrata, con un impasto leggero ma al contempo fragrante.
La Marinara
Continuiamo la nostra degustazione con una pizza che ancora per pochi giorni è presente in carta: la Carrettiera Estiva con provola affumicata, fiori di zucchine e salsiccia saltati in padella, e all’uscita ciuffetti di ricotta, fiori di zucchine freschi e pepe. Questa è una versione estiva della Carrettiera, in attesa dei tanto amati friarielli che stanno per fare capolino. L’aggettivo giusto per questa pizza è: sorprendente. Delicata, con un perfetto equilibrio di sapori.
Carrettiera Estiva
Chiudiamo la nostra esperienza con una pizza che ha una personalità dirompente. La “Patan ‘o furn ro Vesuvio” fatta con patate cotte nel forno a legna, provola, pancetta croccante, pomodorini del piennolo del Vesuvio secchi, basilico e olio Evo. Questa pizza è stata la degna chiusura di una serata entusiasmante, fantastiche le patate al forno, sublime la pancetta croccante che dona alla pizza un sapore rustico, i pomodori secchi del Vesuvio sono una carezza. Una pizza assolutamente da provare.
Pizza Patan 'o furn ro Vesuvio
Alla Pizzeria Luigi Cippitelli abbiamo trovato una pizza fatta con un impasto indiretto realizzato con un prefermento, con una lievimaturazione di almeno 24 ore, il peso dei panetti si aggira sui 260 gr. Ci ha colpito la morbidezza, il profumo, la leggerezza dell’impasto. Perfetta la cottura, e poi le pizze sono anche belle da vedere (anche l’occhio vuole la sua parte). L’alveolatura si presenta ben pronunciata. Di grande qualità gli ingredienti usati per la farcitura ed il topping. Da sottolineare l’uso di prodotti e materie prime in gran parte provenienti da Aziende del Parco Nazionale del Vesuvio. Buona la carta dei vini con etichette locali selezionate. Il servizio è informale, veloce e puntuale (nonostante quando siamo stati lì ci fosse il pienone). Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto
- Peso dei panetti sui 260 gr.
- Uso di ingredienti di grande qualità provenienti in gran parte da Aziende del Parco Nazionale del Vesuvio
- Fritti Super
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
La Pizzeria Luigi Cippitelli per noi rappresenta una certezza, è un vero riferimento in zona vesuviana. Luigi Cippitelli conferma appieno il suo talento, coadiuvato alla grande dal bravissimo fratello Marco Cippitelli. La pizza qui emoziona e conquista e racconta il territorio vesuviano con abbinamenti studiati e prodotti di eccellenza. La Carrettiera Estiva ci ha sorpreso per la sua delicata armonia, la Marinara è fatta a regola d’arte. La “Patan ‘o furn ro Vesuvio” fatta con patate cotte nel forno a legna, provola, pancetta croccante, pomodorini del piennolo del Vesuvio secchi, basilico e olio Evo ci ha entusiasmato. Ti consigliamo di provarla, così come non puoi non provare altri due must di Luigi Cippitelli: il timballo di tagliolini di panpizza e il gran cono – A’ vocca rò Vesuvio che anche da soli valgono la visita. Il servizio è veloce e informale, abbiamo trovato corretto il rapporto qualità – prezzo. La Pizzeria Luigi Cippitelli a San Giuseppe Vesuviano si conferma nella nostra guida on line tra quelle che sono a parer nostro le pizzerie da non perdere. Garanzia assoluta.
Pizzeria Luigi Cippitelli
Via Astalonga n. 36
San Giuseppe Vesuviano (Na)
Tel. 081 529 53 02
Visita la pagina Fb della Pizzeria Luigi Cippitelli
Siamo a Marigliano, qui ha aperto da non molto la sua Pizzeria Rosario Ferraro, napoletano Doc, originario del quartiere Sanità. La sua “mission” è far gustare la pizza della tradizione napoletana, quella “a ruota di carro” che fuoriesce dal piatto. Siamo venuti a provarla. Ros la pizza di Rosario Ferraro si trova in Via XI Settembre, dopo aver parcheggiato comodamente l’auto, ci accomodiamo. La pizzeria è decisamente accogliente, l’atmosfera è piacevole, il locale è moderno, colorato, curato nei dettagli, con un'illuminazione ben studiata, sono particolari soprattutto le sedie di un bel colore verde brillante.
Ros la pizza di Rosario Ferraro - Particolare interno
Come sempre diamo un’occhiata al menù. La particolarità di Ros è che c’è il menù pizza ma anche quello cucina, qui infatti si possono anche gustare piatti tipicamente partenopei dalla parmigiana, alla genovese, dalla pasta e patate con provola, ai paccheri al ragù napoletano, dagli spaghetti alla Nerano, agli gnocchi alla Sorrentina. Siamo venuti però per gustare la pizza. Prima però ci concediamo come facciamo quasi sempre qualche “peccatuccio” fritto. Infatti in menù c’è una sezione denominata “spuzzuliann” che è una tentazione vera: ci sono le frittatine (alla Bolognese, alla Genovese, Pistacchio e mortadella, pasta e patate), i nodini di pizza fritti, i crocchè, le patatine e le mitiche montanarine proposte in tre versioni (classica al ragù napoletano, mortadella pistacchio e stracciatella e salsiccia e friarielli). Noi prendiamo due frittatine, una mortadellla e pistacchio, l’altra con pasta e patate e provola e due crocchè della tradizione.
Frittatine e crocchè
I crocchè sono notevoli, la panatura è perfetta, sono fatti con patate, provola e pepe come tradizione vuole.
Crocchè
Le frittatine ci sorprendono, quella con pasta e patate è ottima, come mangiare due cucchiai di meravigliosa pasta e patate alla napoletana ma racchiusi in una golosa panatura.
Frittatina con pasta e patate - Dettaglio ripieno
L’altra con pistacchio e mortadella è goduriosa, ben condita e appagante. I fritti sono ben fatti, gli ingredienti e i prodotti sono freschi e di qualità, la frittura è asciutta, non unta. Sorprendenti.
Frittatina pistacchio e mortadella - Dettaglio ripieno
Ma siamo curiosi di provare la pizza di Rosario Ferraro e cominciamo dalla pizza per eccellenza: la Margherita con pomodoro, fior di latte di Agerola, pecorino romano Dop, olio e basilico. Eccola la pizza a “rota e carrett” (a ruota di carro), così chiamata perché sottile, con cornicione basso, ben stesa, con un diametro importante (36 cm) e che fuoriesce (e di parecchio) dal piatto. Decisamente da provare.
La Margherita
L’altra pizza che degustiamo è una delle pizze di stagione, la Zuccotta con crema di zucca, provola affumicata di Agerola, ‘nduja di Spilinga e olio aromatizzato al prezzemolo. Bello l’equilibrio tra il sentore dolce della crema di zucca, la piccantezza della ‘nduja calabrese e la nota leggermente affumicata della provola. Davvero ottima.
La Zuccotta
Da Ros abbiamo trovato la pizza “a rot e carretta”, così chiamata perché ben stesa, con un diametro importante ( 36-38 cm) morbida e con poco cornicione. L’impasto è quello della tradizione, del resto Rosario Ferraro non si smentisce e segue quella che è la sua formazione che lo ha visto per anni fare gavetta e crescere step by step fino ad aprire la sua pizzeria dove poter esprimere appieno il suo concetto di pizza. La pizza è decisamente da provare così come i fritti che sono di ottima fattura, ben fatti e con ingredienti di qualità. Buona la carta del beverage. Interessanti anche le proposte di cucina che vedono come protagonisti piatti della tradizione partenopea (con ragù napoletano e genovese su tutte). Il personale è gentile e dinamico, il servizio veloce. Corretto il rapporto qualità prezzo.
Il nostro parere:
- Pizza “a rota e carretta” con diametro importante e poco cornicione
- Uso di prodotti di qualità per topping e farcitura
- Fritti super
- Corretto il rapporto qualità - prezzo
Zuccotta
Ros la pizza di Rosario Ferraro merita sicuramente la visita. Il locale è carino, moderno e accogliente. Rosario Ferraro, napoletano DOC propone la sua pizza che affonda le radici nella tradizione. Qui trovi la tipica pizza napoletana “a rota e carretta” (ruota di carro), con diametro importante (36-38 cm), poco cornicione e impasto leggero. Il menù pizza vede una trentina di proposte, le classiche e poi quelle più strutturate, che cambiano in base alla stagione e alla disponibilità dei prodotti e delle materie prime. Interessante anche la presenza del menù cucina, con piatti della tradizione partenopea. Abbiamo trovato i fritti davvero super. Nota di merito per le frittatine (da sballo). Buona carta del beverage. Il servizio è informale, veloce e dinamico. Corretto il rapporto qualità-prezzo. Ros la pizza di Rosario Ferraro a Marigliano è sicuramente un’esperienza da non perdere. Segna in agenda…
Ros la pizza di Rosario Ferraro
Via XI Settembre
Marigliano (Na)
Tel. 081 1880 7876
Visita il sito web di Ros Pizzeria
Amaè è un termine mutuato dalla cultura giapponese, è l’attitudine o meglio l’arte di ricercare e ottenere attenzione, coccole e amore da parte dell’altro. E’ un concetto che Alessandro Billi ha trasferito nel concept del suo locale: Amaè appunto, la pizza che ti ama e si lascia amare e pretende attenzione e cura. Siamo a Nola, in via Mario De Sena. La posizione è davvero felice, il locale è abbastanza centrale, si raggiunge facilmente. Anche parcheggiare l’auto non è un problema visto che c’è grande disponibilità di posti auto sulla strada e di fronte alla Pizzeria. Il locale è grande, all’interno c’è una grande sala e in fondo quasi a vista c’è il forno con il banco pizza e dietro la cucina. Il plus di questo luogo è la presenza di un ampio e gradevole spazio esterno dove poter gustare la pizza all’aperto durante la bella stagione o quando la serata lo consente. All’interno l’arredo è minimal, luci soffuse e tanta voglia di provare le loro proposte.
Amaè. Nola - Insegna esterna
Come sempre diamo uno sguardo al menù. Ci sono gli antipasti con i fritti, crocchè di patate, le patatine artigianali fritte, le frittatine (con la particolarità di quella “lardiata”), il crocchettone XXL, l’arancino Amaè con zucchine e fiori di zucca, le montanarine, la mitica burrata fritta (per i più golosi) e anche prosciutto e mozzarella di bufala. Poi ci sono le pizze suddivise in classiche, (ce ne sono alcune con nomi giapponesi legati ai manga), pizze al padellino, i calzoni e la grande particolarità dell’uramaki di pizza, ossia degli involtini non di riso ma di pizza con olio Evo e vari condimenti e abbinamenti studiati. Insomma c’è davvero di che divertirsi…
Noi cominciamo con una coccola fritta, un meraviglioso crocchettone con provola di Agerola, pecorino romano e pepe e all’uscita salsa di zafferano e friarielli saltati. Il fritto è perfetto, asciutto, non unto.
Crocchettone con friarielli e salsa allo zafferano
Definirlo godurioso è poco. Il ripieno è ricco, la provola filante è una meraviglia e poi la presenza dei friarielli (che noi adoriamo) completa l’opera, particolare poi la presenza della salsa allo zafferano che regala al crocchettone quel "quid" in più.
Crocchettone - Dettaglio ripieno
Proveremmo volentieri anche altro ma poi non gusteremmo a dovere la pizza. E allora che pizza sia…Cominciamo con la Regina: la margherita con pomodoro biologico, Fior di latte di Agerola, spolverata di parmigiano reggiano, basilico e olio Evo. Una margherita davvero fantastica, profumata, leggera, morbida e ma al contempo fragrante e compatta al morso. Complimenti.
La Margherita
Poi ecco un’altra pizza della tradizione, la Cosacca con antico pomodoro presidio Slow Food, scaglie di cacioricotta presidio Slow food e olio evo. Buonissima nella sua semplicità e con ingredienti super.
La Cosacca
Chiudiamo la nostra degustazione pizza con la pizza Naruto (che prende il nome da un manga disegnato e scritto da Masashi Kishimoto). La Naruto è con crema di piennolo giallo, melanzane a funghetto e provola di Agerola e in uscita prosciutto crudo di Parma e scaglie di parmigiano 36 mesi. Questa pizza ci ha conquistato, perfettamente equilibrata, gustosa con il dolce delle melanzane e della crema di piennolo giallo ben bilanciata dal prosciutto e dalla nota sapida del parmigiano stagionato.
Naruto
Qui da Amaè a Nola abbiamo trovato una "Signora pizza" realizzata da Alessandro Billi con un bel diretto con una lievimaturazione di 24 ore, l’idratazione è molto spinta (siamo sull’83 %) e grazie alla lavorazione a alla manualità, il risultato è una pizza leggera, soffice ma fragrante con un cornicione importante e una perfetta alveolatura. Il peso dei panetti oscilla tra i 250 e i 260 gr. Di grande qualità i prodotti usati per il topping e per la farcitura delle pizze.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Condimenti abbondanti e ingredienti di grande qualità con tanti presidi Slow food
- Servizio veloce e informale
- Fritti di ottima fattura
- Corretto rapporto qualità prezzo
Dobbiamo fare i complimenti ad Alessandro Billi per la sua nuova creatura. Il locale si trova a Nola in una posizione comoda. Bello e originale il concept della Pizzeria, qui trovi un’ottima pizza con un impasto leggero e ben lievitato. Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture. Sicuramente qui da Amaè la pizza qui ci ha sorpreso, confermando il giudizio lusinghiero che avevamo di Alessandro Billi avendolo conosciuto nelle sue precedenti avventure. Torneremo a breve per gustarne altre, per provare altri abbinamenti ma soprattutto per gustare l’uramaki di pizza un’originale e creativa novità. Buonissimi i fritti, leggeri, non unti e di ottima fattura.Il servizio è veloce e informale, corretto il rapporto qualità – prezzo.
Amaè a Nola entra di diritto nella nostra guida sul web delle pizzerie da non perdere. Segna questo indirizzo in agenda, facci un salto e ci darai ragione .. Alla prossima.
Amaè
Via M. De Sena n. 35
Nola (Na)
Tel. 081 318 5835
Visita il sito web di Amaè Pizzeria
Siamo a Pietrelcina, il paese dove è nato San Pio. Luogo di grande suggestione e bellezza a pochi km da Benevento. Sulla SS 212 poco prima di arrivare al centro del paese, c’è Radici – Pizzeria Agricola. Era da tempo che avevamo in agenda questo indirizzo. Finalmente abbiamo avuto modo di andare a provare la loro pizza. Riusciamo a parcheggiare l’auto (nonostante il parcheggio sia strapieno) e ci accomodiamo. Dopo un po’ attesa, tutto sommato gradevole vista la bella serata, attesa resa ancora più piacevole dal calice di prosecco che ci hanno gentilmente offerto, ci accomodiamo al nostro tavolo. Il locale all’interno è grande con due belle sale, con arredo sobrio in stile rustico e accessori e richiami al mondo agricolo e al green (alcuni di pregevole fattura). Noi ci accomodiamo all’esterno sotto una bella veranda, si sta davvero bene.
Radici Pizzeria Agricola. Pietrelcina - Insegna esterna
Come sempre diamo uno sguardo al menù. Ci sono gli antipasti, il tagliere Radici, la caprese, le verdure del loro orto con la mozzarella di bufala. Poi i fritti, gli arancini, i crocchè (con le patate del loro orto), le ricottine fritte, le montanare, le patate, la mozzarella in carrozza, il fiore di zucca ripieno e la frittatina alla Nerano. In carta ci sono una trentina di pizze dalle classiche alle più strutturate, comune denominatore in quasi tutte le proposte pizza, l’uso di verdure fresche dell’orto e prodotti, salumi e formaggi del Sannio.
Incuriositi dai fritti che avevamo visto al tavolo accanto al nostro, cominciamo ordinando due crocchè fatti con le patate del loro orto. Da notare come il patron e pizzaiolo Gerardo Rossi abbia creato un orto bio che nel tempo si è esteso sempre più, e da dove provengono gran parte delle verdure usate sulle pizze. I crocchè sono divini, la frittura è perfetta, non unta, asciutta e poi il sapore di quelle patate è davvero super.
I crocchè artigianali
Continuiamo gustando degli arancini al profumo di mandorle e ortaggi. A dir poco meravigliosi e con un ripieno generoso. Concludiamo le nostre coccole fritte con un bel fiore di zucca fritto ripieno con fichi, capocollo e ricotta. Particolare e gustoso.
Arancini e fiore di zucca ripieno
I fritti ci sono davvero piaciuti, avremmo voluto assaggiare anche le ricottine ma rischiavamo di non gustare come si deve la pizza. Sarà per la prossima volta....
E che pizza sia! Cominciamo con una Diavola con pomodoro San Marzano DOP, fiordilatte e salsiccia piccante selezione Muccio (la fattoria e macelleria di Castelpoto che ben conosciamo, dove producono tra le altre cose la mitica salsiccia rossa di Castelpoto, presidio Slow Food).
La Diavola
Si continua con la Terra Viva, una pizza davvero particolare con crema di caciocavallo, provola, cicoria di campo ripassata e capocollo. Ho trovato meraviglioso l’abbinamento della crema di caciocavallo e della provola con il sentore amarognolo e gradevole della cicoria, a chiudere il tutto l’abbraccio voluttuoso del capocollo.
Pizza Terra Viva
Chiudiamo la nostra degustazione con la pizza che forse meglio di tutte racconta Radici Pizzeria Agricola. Si tratta della Margherita Radici, fatta con quattro tipi di pomodori cotti al forno a legna, mozzarella di bufala, parmigiano, pecorino, olio Evo del Sannio e basilico. Questa pizza ci ha emozionato, grazie al suo sapore che definiremmo rustico. Meraviglioso il mix di pomodori usati per questa margherita, come ci racconterà poi Gerardo Rossi, su questa pizza ci sono datterino giallo e rosso, pomodorino pizzuto e il San Marzano di Pietrelcina. I pomodori vengono puliti, tagliati e messi in teglia nel forno a legna con una cottura lenta e delicata. Poi vengono messi sulla pizza, schiacciati grossolanamente, regalando una dolcezza e un profumo eccezionali. Possiamo assicurarti che il sapore è unico. La Margherita Radici è assolutamente una pizza da provare.
La Margherita Radici
Qui da Radici – Pizzeria Agricola abbiamo trovato una signora pizza, realizzata con un bell’impasto diretto. Un impasto realizzato con perizia e abilità, con un’idratazione non molto spinta (65%), e una lievi-maturazione di 18/24 ore. Bella e marcata l’alveolatura, segno di un impasto ben lavorato.Il risultato è una pizza profumata, fragrante ma leggerissima e digeribile. Il peso netto dei panetti a parer nostro è sui 260/265 grammi. Da ricordare la grande qualità i prodotti usati per la farcitura e i topping. Nota di merito per l’uso di verdure e ortaggi del loro orto biologico in molte delle pizze presenti in carta e di prodotti (salumi e formaggi) sanniti. Fantastici i salumi della fattoria e macelleria Muccio. Il servizio è veloce, professionale e senza sbavature. Buona la carta dei vini e delle birre.
Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso netto dei panetti sui 260/265 gr.
- Uso di prodotti bio del loro orto in gran parte delle pizze presenti in carta
- Fritti degni di nota
- Buono il rapporto qualità - prezzo
Purtroppo saltiamo il dessert ma chiudiamo la serata con un bell’amaro, anche questo made in Sannio (of course). Si tratta dell’amaro Santa Croce che producono nel suggestivo borgo di Santa Croce del Sannio.
Quando scriviamo e ti raccontiamo le nostre esperienze cerchiamo sempre di trasmettere quello che abbiamo provato, per noi “recensire” e consigliare un indirizzo significa anche condividere le nostre sensazioni e le nostre emozioni. Ebbene, qui da Radici – Pizzeria Agricola ci siamo emozionati perché abbiamo colto nella sua pienezza la filosofia di questo locale, il progetto che c’è dietro e l’amore, la passione di Gerardo Rossi, di Anita, di Alessio e di tutto il team per questo lavoro e per quello che fanno. Qui ti senti davvero a casa e puoi gustare una pizza in un certo senso unica nel suo genere, una pizza che ha un’anima, una sua personalità e che nasce da una ricerca meticolosa e costante sul territorio. Gerardo Rossi qualche anno fa si è innamorato di questi luoghi, si è trasferito qui e ha deciso di dare vita a Radici Pizzeria Agricola con un’idea ben precisa: creare una “pizza del territorio” grazie all’uso di ortaggi e verdure bio del loro orto, grazie alla ricerca della qualità nei prodotti, nella farina, con la collaborazione con produttori sanniti per creare quindi un legame con le “radici” e le tradizioni gastronomiche del Sannio. Radici Pizzeria Agricola ci ha emozionato, bella la location, la pizza è leggera e gustosa, da Oscar la Margherita Radici con quattro tipi di pomodori cotti al forno a legna, mozzarella di bufala, parmigiano, pecorino, olio Evo del Sannio e basilico, una pizza che anche da sola, vale la visita. I fritti sono super. Il servizio è veloce e professionale. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Radici – Pizzeria Agricola a Pietrelcina non può mancare in agenda tra gli indirizzi pizza imperdibili. Garantiamo noi…
Radici - Pizzeria Agricola
SS212, n.69
Pietrelcina (Bn)
Tel. 351 9190762
Visita la pagina Fb di Radici Pizzeria Agricola
Siamo tornati a Saviano, la città del Carnevale Savianese. Eravamo in zona e non potevamo non tornare a trovare Ciro Sasso e a gustare la sua pizza. Chi ci segue, sa bene che da anni seguiamo Ciro nelle sue diverse esperienze e vi raccontiamo il suo percorso che oggi finalmente ha trovato la sua espressione migliore: #Fiammafredda Bakery Concept, la sua pizzeria, la casa di Ciro Sasso, dove poter esprimere al meglio il suo concetto di pizza. Il locale è centralissimo, si trova in Corso Italia nel cuore di Saviano.
Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso Insegna
Da notare la presenza di una bellissima scultura all’ingresso, opera dell’artista Antonio Panico, un meraviglioso corno, espressione della napoletanità e simbolo portafortuna per eccellenza. Una meravigliosa scultura che arricchisce il patrimonio artistico savianese, collocata proprio all’ingresso sulla destra e quindi ben visibile anche passeggiando in strada.
La scultura del maestro Antonio Panico all'ingresso del locale
Il locale è come lo ricordavamo, gradevole, ben strutturato, con due ambienti interni, all’ingresso c’è il forno con il banco di lavoro, all’esterno un grande dehors per gustare la pizza all’aperto, durante le calde serate estive. Siamo arrivati qui in prima serata per trovare posta. Ciro Sasso ci accoglie da par suo, con gentilezza e la solita simpatia. Ci accomodiamo e diamo uno sguardo al menù. Potremmo definire il menù “smart”, ossia semplice da consultare ma comunque studiato nei dettagli, ci sono i fritti definiti Fry-Up concept con alcune proposte imperdibili come la trilogia di crocchè, le montanarine, il pacchero fritto, le frittatine, poi ci sono le pizze fritte definite Fried Pizza Concept, le pizze tradizionali, e quelle definite Bakery Concept, con una maniacale attenzione alla stagionalità dei prodotti, alla loro qualità e agli abbinamenti proposti. Come sempre prima di gustare la pizza ci concediamo qualche piccolo peccatuccio fritto…Cominciamo con la frittatina classica fatta con bucatini, battuto di scottona, piselli, provola e ragù.
La frittatina
La frittatina è appagante, con una giusta cottura della pasta, ingredienti ben presenti, in definitiva un condimento davvero super. Nota di merito per la panatura a dir poco perfetta e simpatica la presenza del ragù della tradizione a completare l’opera.
Frittatina - Dettaglio ripieno
Proseguiamo con due crocchè della tradizione fatte con patate, pepe, provola e panatura in royal eggs, bella compatta e asciutta.
I crocchè
Potevamo non gustare anche le chips di patate pepe e zest di limone? L’ultima volta che siamo stati qui ci sono piaciute tantissimo, giudizio positivo assolutamente confermato. Anche per le patate abbiamo trovato un fritto realizzato a regola d’arte, asciutto e non unto.
Patatine pepe e lime
Ma adesso è arrivato il momento delle pizze. Decidiamo di prendere tutte pizze denominate tradizionali. Si comincia con una Bufalina con pomodoro, mozzarella di bufala campana, basilico e olio Evo. La pizza è morbida, profumata ma si mantiene compatta al morso e fragrante.
La bufalina
Continuiamo con una invitante Diavola che avevo visto al tavolo vicino al nostro. Qui il pomodoro italiano e il fior di latte si accompagnano ad una buonissima spianata calabra e a sua maestà la ‘nduja che dona una marcata piccantezza alla pizza.
Diavola
A chiudere la nostra degustazione un altro classico: la Carrettiera con friarielli napoletani, salsiccia a punta di coltello, provola affumicata, basilico e olio Evo. Anche questa una signora pizza.
La Carrettiera
Abbiamo trovato il solito impasto di Ciro Sasso, un indiretto realizzato con prefermento e farine semilavorate con aggiunta di semola rimacinata. Il risultato è una pizza soffice, morbida, ma allo stesso tempo compatta e tenace al morso. L’alveolatura è decisamente importante così come il cornicione che è pronunciato. Con l’idratazione siamo intorno al 73%. La caratteristica di questa pizza è il metodo di cottura elaborato da Ciro Sasso, una cottura studiata, un po’ più lenta e dilatata, questo spiega il suo motto che è diventato #fiammafredda. Il peso dei panetti è sui 280 grammi. Di qualità e decisamente abbondanti gli ingredienti usati per topping e farciture. Insomma qui da #fiammafredda Bakery Concept la pizza è una garanzia.
Dettaglio Alveolatura
ll nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto
- Uso di ingredienti di qualità per il topping e la farcitura
- Locale con gradevole spazio esterno attrezzato
- Buono il rapporto qualità prezzo
La Pizzeria di Ciro Sasso si conferma come indirizzo sicuro. #Fiammafredda Bakery Concept si trova al centro di Saviano e si raggiunge facilmente. Uno dei must del locale è lo spazio esterno davvero piacevole soprattutto durante la bella stagione.
Ciro Sasso non si smentisce proponendo una pizza che non delude le attese. Il suo impasto sorprende e conquista: un bell’impasto indiretto con prefermento, con farine semilavorate e semola rimacinata. Il risultato è una pizza fragrante ma che si mantiene morbida e leggera. Di qualità (e soprattutto abbondanti) i prodotti utilizzati per topping e la farcitura delle pizze. Purtroppo abbiamo trovato anche stavolta qualche piccola pecca nel servizio e nell’organizzazione generale ma è un particolare trascurabile, visto che la pizza è una garanzia. Buoni i fritti. Bufalina ottima, Diavola da ricordare, la Carrettiera non è da meno. #Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso a Saviano si conferma nella nostra guida on line degli indirizzi pizza da non perdere. Alla prossima.
#Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso
Corso Italia n.161
Saviano (Na)
Tel. 081 0146991
Visita la pagina Fb di #Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso
Siamo tornati a trovare Ciro Casale a Baiano. La Pizzeria Pulcinella da Ciro ormai rappresenta una certezza per noi, un indirizzo sicuro e la garanzia di gustare sempre una signora pizza. Ma cominciamo dal principio. Siamo a Baiano, e il casello di Baiano dell’A 16 dista solo poche centinaia di metri dal locale. Qui si arriva facilmente sia via autostrada sia dalla strada interna, così come è semplice parcheggiare nei pressi della pizzeria. Abbiamo prenotato il nostro tavolo in anticipo. Ci accomodiamo. Ci accoglie con grande calore Ciro Casale, sorridente e in grande forma ma la meravigliosa sorpresa è la presenza anche di Michelangelo Casale al banco pizza. Ciro e Michelangelo hanno unito le forze, e condividono adesso lo stesso progetto. Due fratelli con un comune denominatore: la grande passione per l’arte bianca e per la pizza. Per noi, questa è una fantastica notizia.
Entrando c’è il banco da lavoro con i forni. Il locale è bello come lo ricordavamo: arredi sobri, stile contemporaneo, tantissimo spazio. L’atmosfera è assai gradevole, da rimarcare in particolare lo spazio tra i vari tavoli e le sedute, la qual cosa garantisce la necessaria privacy ai commensali. Diamo uno sguardo al menù, ci sono i taglieri, i formaggi, la degustazione di mozzarella di bufala, i fritti della tradizione tra cui spiccano la frittatina di pasta e patate con la provola e la frittatina con la genovese di cipolla ramata di Montoro e muscolo di scottona irpina. Ovviamente poi ci sono le pizze divise in classiche, gourmet, le pizze denominate “Suntuose”, le Complete, poi i ripieni al forno e i ripieni fritti. Poi ogni giorno ci sono delle pizze fuori menù che si aggiungono a quelle presenti in carta. Insomma davvero c’è di che divertirsi.
Noi prima della pizza ci concediamo dei crocchè della tradizione, fatti con patate, provola e pepe. Il fritto è leggero, asciutto e non unto. Sono buonissimi e realizzati a regola d’arte. Attenzione a non esagerare perché creano dipendenza.
Crocchè
Cominciamo la degustazione delle pizze. E partiamo come sempre dalla tradizione, ecco la margherita fatta con pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, formaggio grattugiato, basilico e olio Evo. Questa è una signora margherita, buonissima e poi il cornicione è morbido, ben alveolato e soffice.
La Margherita
Siamo partiti alla grande. Proseguiamo la nostra degustazione con la Patanella Nera, con la provola di Agerola, patate di San Michele di Serino al forno, funghi porcini dei monti Picentini e pancetta di maialino nero casertano. Un vero trionfo di sapori che si sposano alla perfezione. Come ci spiega Ciro Casale la particolarità in questa pizza sta nell’uso della patata aeroponica, che non prende acqua dal terreno. In pratica la patata si ottiene con una tecnica di coltivazione che non prevede un substrato. Il risultato è una patata ideale per chi ha problemi con i metalli pesanti, può mangiarla chiunque perché non provoca fastidi o allergie.
La Patanella Nera
La terza pizza che gustiamo è una fuori menù, la Bufalo e Bufala, la pizza viene messa in forno con una emulsione di acqua e olio a bassa temperatura, all’uscita viene messa la stracciatella di bufala, il carpaccio di bufalo marinato, pomodoro corbarino semisecco reidratato in olio Evo, basilico croccante fritto e la parte croccante è data dalla granella di fresella saltata. Questa pizza ci ha conquistato: fresca, gustosa, perfettamente equilibrata. Una pizza studiata davvero in maniera impeccabile. In una parola: spettacolare.
La Bufalo e Bufala
Abbiamo trovato una pizza realizzata con un bel diretto realizzato con farina tipo 0. Un impasto realizzato con maestria, con un’idratazione medio-alta, e una lievi-maturazione di 36 ore. Il risultato è una pizza leggerissima, digeribile con un impasto profumato e una bella e pronunciata alveolatura. Il peso netto dei panetti a parer nostro è sui 270/280 grammi. Da ricordare la grande qualità i prodotti usati per la farcitaura e i topping. Nota di merito per il San Marzano (davvero ottimo). Il servizio è veloce, professionale e senza sbavature. Buona la carta delle birre.
Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso netto dei panetti sui 270/280 gr.
- Uso di prodotti di grande qualità per topping e farciture
- Fritti Super
- Buono il rapporto qualità - prezzo
Pizzeria Pulcinella da Ciro a parer nostro ha raggiunto livelli incredibili. Rispetto alla nostra ultima visita, abbiano notato la chiara volontà di alzare ancora di più l’asticella. In questo senso abbiamo salutato con grande gioia la presenza qui di Michelangelo Casale, grande talento, reduce da altre esperienze e percorsi. L’idea di Ciro Casale di unire alla squadra anche Michelangelo è assolutamente vincente. Due fuoriclasse, due fratelli capaci di compensare le proprie attitudini e qualità. In effetti la presenza di Michelangelo permette a Ciro di dedicarsi anche alla sala, di seguire gli ospiti e di spiegare nel dettaglio le proposte pizza.
Abbiamo notato poi una grande attenzione alla cura dei dettagli e al servizio. Tutti particolari che alla lunga fanno la differenza. Risulta quasi pleonastico parlare della pizza, davvero eccellente. L’impasto è un diretto realizzato a regola d’arte, la margherita è super. La Patanella Nera seduce ma la Bufalo e Bufala resta nella memoria. Che meraviglia quella stracciata di bufala e quel carpaccio di bufalo marinato! Poesia. Buono il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato alla struttura e alla qualità dei prodotti usati e all’offerta gastronomica. Pizzeria Pulcinella da Ciro a Baiano è un’assoluta certezza, e si conferma nella nostra guida sul web delle pizzerie imperdibili. Da provare e riprovare. Garantiamo noi.
Pizzeria Pulcinella da Ciro
Via Nicola Litto, n.169
Baiano (Av)
Tel. 081 825 7819
Visita la pagina Fb di Pizzeria Pulcinella da Ciro
Venire a Grottaminarda a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi è sempre una buona idea. Per questo quando siamo in zona, spesso e volentieri facciamo tappa qui. Del resto alla Pizzeria Giovanni Grimaldi siamo stati più volte proprio perché ci piace questo meraviglioso mix tra la tradizionale pizza napoletana e il territorio irpino, grazie alla presenza di ingredienti e prodotti meravigliosi di questa terra. La pizza di Giovanni Grimaldi è la pizza “napoletana” come napoletano è lo stesso Giovanni (del quartiere Sanità), anche se ormai potremmo definirlo irpino d’adozione visto che sono diversi anni che vive qui. Il locale è centralissimo, siamo infatti sul Corso Vittorio Veneto, il corso di Grottaminarda.
Dentro è come lo ricordavamo: tavoli in legno, colori chiari, un design essenziale, moderno ma senza eccessi. Alle pareti chiaramente richiami a Napoli, (molto belle in particolare le grandi stampe del Golfo di Napoli e del Vesuvio). In fondo alla sala c’è la cucina, il banco di lavoro e due forni, c’è anche un terzo forno per il senza glutine in un’area separata. Tutto è a vista, questo ti dà la possibilità di vedere anche il grande lavoro di Giovanni e della suo team all’opera. Ci sono due sale (una al piano inferiore) e un importante spazio esterno, preso d’assalto in queste belle e caldissime sere estive. Il menù è ricco e capace di accontentare davvero tutti: le stuzzicherie, gli affettati, gli antipasti di verdure, gli arancini, i fritti con gli immancabili e squisiti crocchè napoletani e le frittatine e poi le montanarine (proposte anche alla genovese).
Poi la carta delle pizze divise in varie sezioni: pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che ti lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi. Insomma davvero chi più ne ha più ne metta.
Da notare come tra gli ingredienti usati per topping e farciture ci siano tantissimi prodotti irpini d’eccellenza, dall’olio di Ravece, al caciocavallo podolico, dal pecorino di Carmasciano, al broccolo aprilatico di Paternopoli. Noi da bere prendiamo una minerale e le birre Ambrate in bottiglia del Birrificio Serrocroce, altro piccolo gioiello irpino, il birrificio di Monteverde capitanato da Vito Pagnotta.
La birra Ambrata di Serrocroce
Cominciamo con delle immancabili coccole fritte. Ecco due crocchè napoletani, fatti come tradizione vuole: provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Il fritto è asciutto e non unto e il sapore è davvero da “wow”. Sono davvero meravigliosi, attenzione perché creano dipendenza….
Crocchè della tradizione
Poi ecco una bella frittatina di bucatini classica, fatta con besciamella, provola, ragù bianco di carne, caciocavallo irpino e piselli.
Frittatina classica
Anche la frittatina è fatta a regola d’arte. Condita in modo perfetto, non troppo asciutta e anche qui la frittura è stata sapiente.
Frittatina di bucatini - Dettaglio ripieno
A chiudere il tutto delle ottime patate fritte. I fritti ci hanno davvero soddisfatti, qui alla Pizzeria Giovanni Grimaldi sono davvero un valore aggiunto. Complimenti.
Patate fritte
Ma adesso spazio alle pizze. Abbiamo gustato una classica margherita, perché si comincia sempre dalla tradizione. Davvero buona questa margherita fatta con pomodoro pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico.
Margherita
Poi ecco che arriva una pizza che trovi sul menù nella categoria “Pizze che ti lasciano il segno”. E’ la Pertecaregna, pizza che riprende il famoso piatto del baccalà alla pertecaregna, un must irpino, piatto della tradizione molto amato da queste parti. Per questo la pizza Pertecaregna è fatta con fiordilatte di Agerola, caciocavallo irpino stagionato 3 mesi, baccalà lesso, peperoni cruschi, olio Evo di Ravece e prezzemolo. Baccalà sulla pizza dirai? Ebbene sì e ci sta divinamente…
La Pertecaregna
In questo periodo c’è anche una pizza fuori menù che ci incuriosiva: la Porchetta. Una pizza gustosissima con provola di Agerola, patate al forno e la porchetta realizzata dalla Macelleria Colomba e cotta da Rocco Caggiano con il forno Josper. Non potevamo non provarla, davvero meravigliosa e che cosa era quella porchetta! Porfumata, aromatica, goduriosa..
La Porchetta
Chiudiamo la nostra degustazione delle pizze con un’altra pizza da ricordare, la Menaica con pomodorino giallo del Vesuvio DOP, mozzarella di bufala campana DOP, burratina di bufala cilentana, alici di Menaica, olio Evo di Ravece e basilico. Un'esplosione di sapori con un equilibrio perfetto. Tutto gira tra la nota quasi dolce del pomodorino giallo, la morbidezza della burrata, la sapidità marcata delle meravigliose alici di Menaica, e ancora il gusto pieno della mozzarella di bufala. Una pizza decisamente da provare.
La Menaica
Abbiamo trovato il solito eccellente e leggerissimo impasto di Giovanni Grimaldi. Si tratta di un bell’impasto diretto con 32/36 ore tra lievitazione e maturazione. Il risultato è una pizza profumata, fragrante e soprattutto leggera. Il cornicione è medio, buona l’alveolatura, non troppo marcata l’idratazione. Il peso dei panetti è sui 270 grammi. Davvero ottimi e di grande qualità gli ingredienti e i prodotti usati per il topping e le farciture. In alcuni casi prodotti di assoluta eccellenza e presìdi Slow Food. Il servizio è stato veloce nonostante di Sabato sera la pizzeria tra interno ed esterno fosse strapiena.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Menù molto ricco con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di grande qualità per topping e farciture (con molte eccellenze irpine e presìdi Slow Food)
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
La Pizzeria Giovanni Grimaldi a Grottaminarda per noi rappresenta una certezza. Il locale è centralissimo e gradevole. La pizza qui è eccellente, realizzata con passione e attenzione, l’impasto è un bel diretto fatto come si deve. La pizza ci piace perché ha un’anima napoletana ma carattere irpino. Da rimarcare l’uso di materie prime di qualità. Qui la pizza è il giusto mix tra la tradizione partenopea e l’Irpinia con tanti squisiti prodotti del territorio (come l’olio Evo di Ravece, il caciocavallo podolico, il pecorino di Carmasciano, solo per ricordarne qualcuno). Ma ovviamente puoi gustare i grandi classici della tradizione dalla margherita, alla cosacca, dalla marinara, alla pizza fritta. Fantastica la pizza Porchetta che abbiamo gustato, super la margherita, se ti piace il baccalà non farti scappare la Pertecaregna. Meravigliosi i fritti realizzati come Dio comanda. Il servizio è veloce, il rapporto qualità prezzo è corretto. La Pizzeria Giovanni Grimaldi non può mancare nella nostra guida sul web di quelle che sono le pizzerie da non perdere. Garantiamo noi.
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi
Avevamo già da un po’ in agenda la visita da Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano, ci incuriosiva il percorso di questo ragazzo che nel tempo ha saputo raggiungere livelli ragguardevoli. Da un po’ di mesi poi c’è stato anche un bel restyling del locale.
Eravamo in zona e abbiamo deciso di venire a provare. Ma cominciamo dal principio, siamo a Casamarciano a due passi da Nola e le sue vicende storiche sono inevitabilmente legate a quelle della città Bruniana di cui Casamarciano anticamente probabilmente fu uno dei suoi Casali. Ma tralasciando i fatti storici, oggi Casamarciano è una ridente località che si raggiunge facilmente, da Nola ma anche dalla SS7 bis. Arrivare alla pizzeria è facile, parcheggiamo a pochi metri dal locale. Fortunatamente abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, quindi attendiamo davvero pochi istanti e ci accomodiamo.
Luigi Gallo Pizza e Fritti - Insegna esterna
Il locale come detto ha subito un significativo restyling, c’è un grande ambiente molto luminoso, tavoli ben distanziati. Entrando sulla sinistra c’è il forno con il banco da lavoro e dietro c’è la cucina.
Come al solito diamo uno sguardo al menù. Ci sono i fritti d’elite, le pizze definite della tradizione, le Classiche rivisitate, le Gourmet e poi i dessert. Prima delle pizze ci lasciamo tentare dai fritti (uno dei must del locale). In carta c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi optiamo per un bel crocchè di patate, fatto come si deve con una panatura perfetta.
Crocchè artigianali
Poi prendiamo due frittatine, una tradizionale con fonduta di parmigiano e una frittatina alla genovese con fonduta di pecorino.
Frittatina genovese e tradizionale
Qui devo aggiungere una cosa, le frittatine sono ottime ma quella con la genovese è da Champions League, profumata, avvolgente, invitante. Una delle migliori versioni della frittatina provate fino ad oggi. Difficile non fare il bis. Complimenti davvero.
Frittatina alla genovese - Dettaglio ripieno
A chiudere le nostre coccole fritte, un sorprendente arancino cacio e pepe.
Arancino cacio e pepe
Non fatichiamo a capire perché questo posto si chiami Luigi Gallo pizzeria e fritti d’elite. I fritti sono super, studiati alla perfezione, realizzati con amore e con materie prime freschissime. Ma siamo qui per provare la pizza….. e che pizza sia.
Si comincia con una pizza della tradizione, la margherita con fior di latte di Agerola, pomodoro San Marzano schiacciato a mano, olio Evo e basilico. Davvero ottima.
La Margherita
Poi degustiamo la Mammà con fiordilatte di Agerola, parmigiana di melanzane homemade rivisitata, polpettine, olio Evo, basilico e fonduta di provola. In una parola sorprendente. Una pizza equilibrata, delicata ma decisamente appagante. Che meraviglia quelle polpettine che ben si sposavano con la voluttuosa fonduta di provola. Gran bella pizza.
La Mammà
Ma il non plus ultra con la pizza dedicata da Luigi Gallo al caro papà, la pizza Mio Papà appunto, una di quelle pizze che lasciano il segno, un trionfo di porchetta di Ariccia, friarielli alla napoletana, crema di patate con chips di parmigiano reggiano.
La Mio Papà
Luigi Gallo sorprende con un impasto davvero ben fatto. Abbiamo trovato un impasto realizzato con un prefermento, un impasto indiretto che lievita per oltre 24 ore. L’idratazione è abbastanza spinta, siamo sui 74%, il risultato è una pizza profumata, morbida, ma allo stesso tempo fragrante. Bella e definita l’alveolatura. Il peso dei panetti oscilla tra i 280 e i 290 gr. Insomma una pizza assolutamente appagante e generosa. Ottimi e di grande qualità i prodotti e le materie prime usati per topping e farciture. Da notare la presenza in sala dello stesso Luigi Gallo sempre pronto a seguire i suoi ospiti e a consigliarli per il meglio. Il servizio è stato preciso, informale e abbastanza veloce (nonostante fosse Sabato sera).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto indiretto con prefermento
- Uso di ingredienti di grande qualità per il topping e la farcitura
- Fritti super con menzione speciale per la frittatina alla genovese
- Buon rapporto qualità – prezzo
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano ci ha sorpreso. Il locale è gradevole, luminoso e spazioso. La storia di Luigi del resto parla da sola, la sua passione per la pizza è nata fin da ragazzino, cresciuto professionalmente lavorando in diversi locali campani, ha realizzato da qualche anno (esattamente dal 2017) il suo sogno: un locale tutto suo dove poter far conoscere a tutti il suo concetto di pizza. Abbiamo trovato un signor impasto, un bell’impasto indiretto realizzato con prefermento, lavorato e lievitato a regola d’arte. Il risultato è una pizza profumata, morbida ma fragrante e soprattutto leggerissima. Da menzionare i fritti (altra chicca del locale), sono davvero super con una nota di merito particolare per la frittatina alla genovese (ci siamo innamorati di lei, buonissima). Il servizio è informale, e abbastanza veloce. Corretto il rapporto qualità prezzo. Torneremo presto per provare altre pizze e altri fritti. Davvero complimenti. Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano entra di diritto sulla nostra guida on line delle pizzerie da non perdere. Rivelazione.
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Via Circumvallazione, n.53
Casamarciano (Na)
Tel. 334 270 4627
Visita la pagina Fb di Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Siamo a Saviano città nota tra le altre cose per il Carnevale Savianese che ha origini molto antiche e una tradizione importante. Proprio sul centralissimo Corso Italia c’è il nuovo locale di Ciro Sasso: #Fiammafredda Bakery Concept, una scommessa vinta per lui. Sono anni che seguiamo Ciro Sasso nelle sue varie esperienze e abbiamo avuto sempre grande stima di lui e apprezziamo tantissimo il suo lavoro fatto di passione e ricerca costante. Non potevamo farci scappare l’occasione di passare qui per gustare le sue pizze. Questo è il grande sogno di Ciro: aprire un locale tutto suo dove poter esprimersi al massimo senza compromessi e dove presentare agli ospiti il suo concetto di pizza. Il locale è molto carino, giovanile e regala una piacevole sensazione di convivialità. Ci sono due ambienti interni e un grande spazio esterno con la possibilità nella bella stagione, di accomodarsi anche sotto il comodo dehors.
Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso Insegna esterna
Insomma ci sono gli ingredienti giusti per trascorrere una bella serata. L’accoglienza di Ciro Sasso è calorosa nonostante la pizzeria sia super piena. Dopo un po’ di prevedibile attesa ci accomodiamo e diamo uno sguardo al menù. Potremmo definirlo menù smart, semplice ma comunque studiato nei dettagli, ci sono i fritti definiti Fry-Up concept con delle chicche come la trilogia di crocchè, le montanarine, il pacchero fritto, le frittatine, poi le pizze fritte definite Fried Pizza Concept, le pizze definite tradizionali, e le Bakery Concept, con una grande attenzione alla stagionalità dei prodotti, alla qualità e agli abbinamenti. Cominciamo con qualche coccola fritta. Ecco la frittatina con salsiccia e friarielli, un abbinamento classico e tradizionale nobilitata dalla fonduta di parmigiano.
Frittatina salsiccia e friarielli con crema di parmigiano
La frittatina è goduriosa, perfetta la cottura della pasta, ben calibrati gli ingredienti, nota di merito per la panatura a dir poco perfetta.
Frittatina - Dettaglio ripieno
Poi decidiamo di gustare una trilogia di crocchè: con mortadella e pesto di pistacchio, con cotto e cremoso di parmigiano e con le cozze e il pecorino. Decisamente invitanti, ho trovato deliziosa in particolare quella con il cotto e il cremoso di parmigiano.
Trilogia di crocchè
Avevo visto delle patate invitanti ad un tavolo vicino. Detto fatto, le ordiniamo. Ecco le chips con pepe e zest di limone. Anche qui bisogna dire che il fritto è perfetto, asciutto e non unto.
Patatine pepe e lime
Dopo queste coccole fritte si comincia con le pizze. Ordiniamo una Rita Levi Montalcini con crema di tartufo nero, salsiccia a punta di coltello, provola affumicata, pomodoro secco, burrata pugliese, tarallo napoletano, olio Evo e basilico. Semplicemente meravigliosa….
La Pizza Rita Levi Montalcini
Non poteva mancare la margherita con pomodoro, fior di latte, basilico e olio Evo. Qui siamo nella tradizione vera. Davvero una signora pizza, realizzata magistralmente.
La Margherita
Non paghi abbiamo ordinato anche una pizza denominata Margherita Hack con crema di friarielli napoletani, ‘nduja, provola affumicata, bacon croccante, basilico e olio Evo. Anche questa pizza ci ha conquistato. Impasto leggerissimo e fantastica la qualità degli ingredienti usati per il topping capaci di creare un equilibrio incredibile. Bella l’idea di abbinare la ‘nduja con la crema di friarielli e il bacon.
La Pizza Margherita Hack
Equilibrata, morbida e soffice come una nuvola ma al contempo compatta al morso, con un’alveolatura bella pronunciata. In una parola: sorprendente.
Dettaglio alveolatura
Da #fiammafredda Bakery Concept abbiamo trovato davvero una signora pizza. Ciro Sasso non si smentisce proponendo una pizza generosa, appagante realizzata con un impasto indiretto con prefermento e farine semilavorate con aggiunta anche di semola rimacinata questo per regalare alla pizza una croccantezza migliore. La pizza è mordida, delicata ma si mantiene comunque compatta al morso. Il cornicione è molto pronunciato. L’idratazione è del 73% quindi importante. La cottura è studiata e un po’ più lenta secondo il metodo di Ciro Sasso non a caso #fiammafredda è diventato il suo segno distintivo. I panetti hanno un peso che oscilla tra i 280/290 gr quindi sono molto generosi. Gli ingredienti per il topping sono di grande qualità. In definitiva una pizza che ci ha pienamente convinto e soddisfatto.
ll nostro parere:
- Impasto indiretto
- Uso di ingredienti di qualità per il topping e la farcitura
- Locale accogliente e giovanile con numerosi coperti e bello spazio esterno
- Ottimo rapporto qualità prezzo
Il nuovo locale di Ciro Sasso è destinato ad avere grande successo. La Pizzeria è centrale e si raggiunge facilmente, uno dei punti di forza è lo spazio esterno davvero piacevole e importante. #Fiammafredda Bakery Concept è davvero una bella storia. La garanzia è Ciro Sasso che vanta una grande esperienza, grande passione e competenza.
A parer nostro la sua pizza si può definire con questi tre aggettivi: sorprendente, appagante e leggera. Il suo impasto sorprende e conquista: un bell’impasto indiretto ottenuto con prefermento ma anche con farine semilavorate e semola rimacinata, questo dona alla pizza una bella croccantezza senza pregiudicarne la delicatezza. Importante l’idratazione. Di qualità (e abbondanti) gli ingredienti e i prodotti utilizzati per topping e farciture. Abbiamo trovato qualche piccola pecca nel servizio e nell’organizzazione generale ma considerato che il locale è aperto da pochissimo ci sta che i meccanismi non siano ancora perfetti. Buonissimi i fritti. Due menzioni su tutte, fantastica la Margherita Hack, rassicurante e convincente la margherita, un classico che non tramonta mai. #Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso a Saviano è un indirizzo pizza da non perdere, garantiamo noi….
#Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso
Corso Italia n.161
Saviano (Na)
Tel. 081 0146991
Visita la pagina Fb di #Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso
Nel nostro viaggio alla scoperta delle pizzerie da non perdere non potevamo non passare a trovare Corrado Alfano che ha aperto la sua Pizzeria a Volla a pochi km da Napoli. PiGreco è un nome scelto non a caso. Ci sono tanti significati dietro questo nome, innanzitutto PiGreco è una costante matematica, il famoso 3.14 con una serie di numeri che si ripetono praticamente all’infinito e dove puoi trovare magari la data di nascita di una persona cara o altre combinazioni incredibili. In geometria PiGreco fa riferimento al rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro, il cerchio inevitabilmente fa venire in mente la pizza. Poi ci sono motivi di carattere familiare e affettivo, PiGreco per creare un legame tra il mondo di Corrado Alfano e gli studi di Umberto (il figlio di Corrado e Giulia), giovane e valido ingegnere. Infine il 14 Marzo si celebra da qualche anno il Pi greco Day, e guarda caso il 14 Marzo è il compleanno di Rossella, la figlia di Corrado e Giulia. Insomma tutto torna, mai scelta del nome fu più adatta. Una scelta precisa, come preciso è lo studio che c’è dietro all’impasto, alla scelta degli ingredienti, ad ogni dettaglio che trovi qui. Corrado Alfano (che conosciamo da anni) ha sempre messo nel suo lavoro costanza, ricerca e passione.
Il locale è gradevole, bello e funzionale, c’è una sala interna e il dehors molto luminoso, l’arredo è minimal, moderno ma allo stesso tempo si respira un’atmosfera di familiare convivialità.
PiGreco La Pizzeria di Corrado Alfano
Come al solito diamo un’occhiata alla carta, ci sono tra gli antipasti, le frittatine, proposte in tre versioni, con il cuore di ragù alla bolognese, con cacio, pepe rosa e lime e quella con cuore di ragù alla genovese, c’è poi il bun fritto con la mozzarella di bufala campana DOC (parmigiana, scapece con crema di zucchine e con friarielli), e ancora i crocchè della tradizione e le montanarine (anche qui tris di proposte, classica, genovese e con pomodorino giallo e pancetta croccante). Poi le pizze: le tradizionali, le innovative, le 3.14, una selezione di 14 proposte pizza con diversi abbinamenti in grado di valorizzare prodotti del territorio e stagionali. Ci sono poi ancora i ripieni e la novità dei padellini, realizzati in doppia cottura e con impasti ad alta idratazione usando farine poco raffinate, ricche di crusca. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Cominciamo con un assaggio di fritti.
Non potevamo con cominciare con crocchè e frittatina. Il crocchè è super realizzato con patata gialla di Avezzano e provola. Fritto leggero, non unto e sapore eccezionale.
Crocchè e frittatina cacio, pepe rosa e lime
Tra le frittatine degustiamo quella con cacio, pepe rosa e lime. Ci ha sorpreso e conquistato, particolare la nota del pepe rosa, appagante e riuscitissima la panatura con il pane panko.
Frittatina cacio, pepe rosa e lime - Dettaglio ripieno
E’ il momento delle pizze. Optiamo per una pizza bianca e una rossa. Ecco la Nerano con crema di zucchine, mozzarella di bufala campana DOC, chips di zucchine fritte, scaglie di provolone del Monaco e olio Evo. Una vera poesia, un sublime equilibrio tra la dolce e morbida crema di zucchine, la voluttuosa mozzarella di bufala, le zucchine fritte e la nota sapida e pungente del provolone del Monaco. Davvero fantastica.
La Nerano
L’alveolatura poi è come una nuvola, segno di un impasto ben lavorato e lievitato.
Nerano - Dettaglio alveolatura
L’altra pizza che gustiamo è una Provola e Pepe 2.0 con pomodoro bio italiano, provola affumicata di Agerola, pepe nero, ciuffi di ricotta di pecora, pestato di pomodorino del piennolo e olio Evo. Ci siamo innamorati di questa rivisitazione della provola e pepe, un’esplosione di sapore. Te la consigliamo assolutamente…
La Provola e Pepe 2.0
Non finisce qui perché Corrado Alfano ci fa provare anche un trancio di Padellino in questo caso con stracciatella di bufala, pomodini semi-dry, alici di Cetara, bottarga di muggine e olio Evo. Denominata “Una vita vista mare”.
La particolarità dei Padellini è anzitutto nell’impasto, ad alta idratazione (siamo al 90 %), ottenuto con un blend di farine poco raffinate e ricche di crusca (con la farina tipo 1 al 70%). L’altra particolarità è la doppia cottura, la prima avviene in un padellino per 7 minuti, poi l’impasto cuoce altri 3 minuti a 270°. Qui il “crunch” è garantito. Fragrante e croccante al morso, profumatissimo l’impasto e poi meraviglioso è l’abbinamento degli ingredienti e l’equilibrio tra la stracciatella di bufala e la sua morbidezza, con il sapido delle alici e della bottarga, e la nota dolce del pomodoro semi-dry. Spettacolo allo stato puro..
Trancio di Padellino con stracciatella, pomodorini semi-dry, alici di Cetara, bottarga di muggine e olio Evo
Chiudiamo in dolcezza con una fetta della mitica (e originale) crostata della “babbaiola”, viene prodotta in un piccolo laboratorio di Posillipo e la sua particolarità è la crema al limone che emana un profumo incredibile. Da provare…
Fetta di crostata della Babbaiola
Qui da PiGreco abbiamo trovato una “signora pizza”, di quelle che restano nella memoria. Corrado Alfano non si smentisce, l’impasto è un bel diretto, realizzato con un blend di farine (di tipo 0, di tipo 1 macinata a pietra e tipo 1 con germe di grano) con una lievitazione minimo di 48 ore. L’idratazione è abbastanza spinta (siamo intorno al 73 %), il peso dei panetti è di 270 gr. Gli ingredienti scelti per topping e farciture sono di grande qualità, grazie alla continua ricerca e selezione di Corrado Alfano. Il risultato è una pizza profumata, fragrante, morbida ma allo stesso tempo bella compatta al morso. Del resto basta guardare l’alveolatura per rendersene conto…. Davvero complimenti.
La Provola e pepe 2.0 - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Grande attenzione alla scelta dei prodotti e delle materie prime tutte di grande qualità
- Fritti super
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
C’è una massima del grande drammaturgo romano Publilio Sirio che ho sempre amato e che credo calzi a pennello per quello che fa Corrado Alfano e per la sua filosofia di vita: “virtuti melius quam fortunae creditur”, ossia “è meglio affidarsi alle proprie capacità che alla fortuna”. E’ quello che ha fatto Corrado Alfano, mettendosi in gioco, contando sulle sue capacità e realizzando il sogno di una vita: una pizzeria tutta sua. PiGreco è una pizzeria a conduzione familiare dove tutti sono coinvolti nel progetto, la moglie Giulia, i figli Umberto e Rossella. Un progetto che siamo sicuri raggiungerà alte vette.
Le premesse ci sono tutte, il locale è gradevole, moderno, giovanile ma trasmette comunque un’atmosfera di calda familiarità, la pizza poi merita davvero, realizzata con un bel diretto lavorato a regola d’arte. Gli ingredienti usati per topping e farciture sono di grande qualità. Buonissima la Nerano che abbiamo gustato ma con la Provola e Pepe 2.0 siamo a livelli siderali.
Nota di merito anche per i fritti, davvero ottimi, (il crocchè da standing ovation, la frittatina con una panatura al pane panko eccezionale). Corretto il rapporto qualità – prezzo (Marinara a 4 euro e 50, margherita a 5 euro) e nessuna pizza (tranne i padellini) superano i 10 euro. PiGreco Pizzeria a Volla non può mancare in agenda, garantiamo noi. Prova e ci darai ragione. Alla prossima Corrado e ad maiora…
PiGreco Pizzeria
Via Famiglietti n.6
Volla (Na)
Tel. 081 399 92 33
Visita la pagina Fb di PiGreco Pizzeria