Prodotti della terra

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Giovedì, 17 Dicembre 2020 12:45

Paccheri con baccalà, pomodorini e pinoli

Lo chef Pietro Leonetti del Ristorante Il Frantoio Ducale a Castel Morrone ci propone un primo piatto semplice e gustoso: paccheri con baccalà, pomodorini e pinoli. Occhio alla ricetta! Provate a farla a casa …

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr. di paccheri di Gragnano
- 150 gr. di baccalà dissalato
- 250 gr. pomodorini del piennolo
- Aglio q.b.
- Olio q.b.
- Peperoncino q.b.
- Pinoli q.b.

Procedimento:

La prima cosa da fare è tagliare il baccalà a cubetti. Far riscaldare l'olio con aglio e peperoncino, aggiungere il baccalà e i pinoli, a metà cottura aggiungere i pomodorini del piennolo.
Intanto abbiamo messo a cuocere la pasta in abbondante acqua salata, appena sono al dente scolare e saltare i paccheri aiutandosi con un pò di acqua di cottura. Mantecare e servire! Il piatto è pronto, semplice, veloce e gustoso !

 

Ristorante Il Frantoio Ducale
Via Altieri n.50
Castel Morrone (Ce)
Tel. 0823 399167
Visita il sito web del ristorante Il Frantoio Ducale

Venerdì, 20 Gennaio 2023 10:09

Spaghetti allo scarpariello

Oggi vi proponiamo una ricetta tipica della tradizione napoletana. Lo “scarpariello” è un must, un piatto veloce e facile da fare magari quando si ha poco tempo. Questo piatto nasce secondo la tradizione nei Quartieri Spagnoli un tempo pieno di botteghe di calzolai detti in dialetto “scarpari”. La leggenda vuole che questo piatto fu inventato proprio da questi ultimi, che avendo poco tempo per pranzare condivano la pasta con il sugo (o ragù) avanzato il giorno prima e abbondante formaggio. Bisogna dire che all’epoca molti clienti (che erano contadini) pagavano il lavoro del calzolaio con i prodotti dell’orto e col formaggio che veniva spesso usato in abbondanza proprio per condire la pasta dando vita allo scarpariello appunto.

N.B. oggi si tende a fare lo scarpariello con filetti di pomodori ben maturi, pomodori freschi o in conserva a seconda della stagione.

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr. di spaghetti quadrati trafilati al bronzo
- 500 gr. di pomodorini ben maturi (o filetti di pomodori pelati)
- Peperoncino q.b.
- Olio q.b.
- Aglio Q.b.
- Sale q.b.
- Basilico q.b.
- 60 gr. Parmigiano e Pecorino grattugiato

 

Procedimento:

Prima cosa da fare è lavare bene i pomodorini e tagliarli (se usiamo i filetti tagliamoli a metà e schiacciamoli leggermente). Grattugiamo pecorino e parmigiano. In una padella mettiamo un filo di olio, l’aglio e il peperoncino (non troppo mi raccomando). Facciamo soffriggere per pochi minuti, poi versiamo i pomodorini precedentemente tagliati, saliamo leggermente e facciamo cuocere per una quindicina di minuti.
Intanto facciamo cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. Scoliamoli al dente. Tuffiamoli nel nostro pomodoro e facciamo mantecare con un cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Una volta mantecati aggiungiamo il formaggio grattugiato e giriamo bene. Serviamo con una fogliolina di basilico e buon appetito!

La curiosità:
Per lo scarpariello noi abbiamo usato pecorino e parmigiano ma si possono usare anche altri formaggi dal cacioricotta, alla scamorza, al caciocavallo stagionato in base ai gusti.

Mercoledì, 04 Settembre 2019 22:46

Osteria al Duomo. Vieste (Fg)

Ebbene si! Siamo tornati a Vieste, luogo del cuore dove spesso in Estate ci rifugiamo per godere del suo mare, delle sue bellezze. Adoriamo i sapori e i profumi del Gargano e amiamo il suo centro storico con le scale, i vicoletti, le case e i palazzi antichi. Qui c'è una sorta di "genius loci" che lo rendono a noi familiare e magico. E proprio qui a Vieste nel centro storico siamo tornati a cena all’Osteria al Duomo dove siamo quasi di casa, visto che ci veniamo spesso e volentieri. A distanza di poco meno di un mese siamo tornati per gustare di nuovo la cucina dello chef Vincenzo Bua (che noi amiamo), ogni pretesto è buono per tornare qui. La location ha sempre il suo perché: siamo in un pittoresco e caratteristico vicolo viestano, in un edificio che risale addirittura al ‘400, ripreso e restaurato con cura e passione: pietra viva legno, chianche. Ci sono anche tavoli all’esterno ma noi ci accomodiamo all’interno.

Ad accoglierci si sono la gentile e sorridente Federica e il simpatico Pasquale, ragazzi che fanno il loro lavoro con passione e impegno. Ci accompagnano al nostro tavolo. Come al solito diamo uno sguardo al menù, capace di accontentare un po’ tutti. Chiaramente prevale la cucina di mare ma ci sono anche proposte di terra e la carne. Comincino le danze !
Da bere ordiniamo una minerale e 3 calici di Primitivo rosato delle Cantine Luca Attanasio ottenuto da Uve di Primitivo, dal profumo intenso, con note fruttate e floreali, fresco e con una bella nota minerale. Sarà lui ad accompagnare la nostra cena.

Cominciamo dagli antipasti, decidiamo di ordinare un piatto che personalmente adoro: polpo "rosticciato" sulla sua acqua di cottura montata al barbecue. Fantastico, il polpo croccante ma nello stesso tempo morbido, delicata e avvolgente la particolare maionese fatta esclusivamente con la sua acqua di cottura. Chapeau!

Polpo rosticciato su acqua di polpo montata al barbecuePolpo rosticciato su acqua di polpo montata al barbecue

Non da meno la rivisitazione della bruschetta viestana, con mousse di stracciatella e fiocchi di pomodoro disidratato. Commovente, delicata, gustosa, fresca. Una proposta assolutamente convincente.

Rivisitazione della bruschetta viestanaRivisitazione della bruschetta viestana

E ancora pancotto bruschettato, favetta, cicoria e uovo a bassa temperatura. Che bontà!

Pancotto bruschettato, favetta, cicoria e uovo a bassa temperaturaPancotto bruschettato, favetta, cicoria e uovo a bassa temperatura

Tre antipasti (uno di mare gli altri di terra) uno più buono dell’altro. Una sinfonia di sapori, buoni e anche belli da vedere. La nostra cena procede alla grande, ci godiamo l’atmosfera unica che si respira qui all’Osteria al Duomo, di tanto in tanto la gentile Federica passa a salutarci per sincerarsi che tutto stia andando bene. E’ il momento dei primi: qui puntiamo su piatti a cui siamo legati.

Un piatto di troccoli con cozze, vongole, totani, moscardini, gamberi e cristalli di pane croccante. Uno dei piatti storici dell'Osteria e tra i più amati anche dai clienti, gustosi, ricchi, giustamente sapidi. Una certezza.

Troccoli con cozze, vongole, totani, moscardini, gamberi con cristalli di pane croccanteTroccoli con cozze, vongole, totani, moscardini, gamberi con cristalli di pane croccante

E un piatto di “spaghetti taradduzz e vin”: spaghetti Senatore Cappelli, con tarallo, vino rosso, cime di rape spontanee, gamberetti e gamberi rossi crudi. Proposta che sorprende e conquista, un tumulto di sapori e consistenze diverse in un perfetto e alchemico equilibrio. Un piatto fantastico. Provare per credere..

Spaghetti taraduzz e vinSpaghetti taraduzz e vin

Il terzo primo è un must della cucina pugliese leggermente rivisitato: strascinati con cime di rapa e calamari. Un incontro di terra e mare commovente, sapori netti, decisi ma perfettamente in equilibrio, un piatto davvero notevole. 

Strascinati con cime di rapa e calamariStrascinati con cime di rapa e calamari

Anche con i secondi optiamo per una proposta di terra e due di mare: angus su demi-glace ai frutti di bosco, fonduta di caciocavallo podolico e polvere di nocciole. La carne gustosa, servita con cottura media (come da nostra richiesta), interessante e sorprendente il connubio con i frutti di bosco e la fonduta di caciocavallo che gli donava una nota sapida intrigante.

Tagliata di angus su demi glace ai frutti di bosco, fonduta di caciocavallo e polvere di noccioleTagliata di angus su demi glace ai frutti di bosco, fonduta di caciocavallo e polvere di nocciole

Poi un mio pallino: tonno rosso con semi di sesamo nero e crema pasticcera salata. Semplicemente fantastico. Tonno rosso di grande pregio e cucinato alla perfezione con la crema pasticcera salata ad accompagnarlo. Grande secondo senza ombra di dubbio.

Tonno rosso semi di sesamo nero e crema pasticcera salataTonno rosso con semi di sesamo nero e crema pasticcera salata

L’ultimo secondo è un rollè di spigola, schiacciatina di patate e ristretto di Primitivo. Nota di merito per il pesce freschissimo, riuscito l’abbinamento con le patate. Altro piatto da menzionare.

Rollè di spigola, schiacciatina di patate e ristretto di PrimitivoRollè di spigola, schiacciatina di patate e ristretto di Primitivo

Per chiudere la nostra mitica cena due mousse al cioccolato bianco, crumble di cioccolato al latte e coulis di frutti di bosco. Delicato, avvolgente, morbido, interessante la nota croccante del crumble a chiudere il sapore acidulo e intenso dei frutti di bosco. Ottima scelta !

Mousse al cioccolato bianco, crumble di cioccolato al latte e coulis di frutti di boscoMousse al cioccolato bianco, crumble di cioccolato al latte e coulis di frutti di bosco

Accompagniamo il dessert con un caffè e due amari. Chiediamo il conto e paghiamo in tre poco più di 40 euro a testa. Corretto il rapporto qualità prezzo.

Rischiamo quasi di sembrare ripetitivi ma l'Osteria al Duomo nel cuore della Vieste medievale per noi rappresenta una certezza assoluta. Non a caso appena possiamo facciamo un salto qui. Adoriamo la cucina dello chef Vincenzo Bua, coadiuvato in cucina dalla moglie Isa, le sue proposte sono un mix di grande tecnica di base, rispetto della tradizione con qualche spunto di creatività, esaltazione delle materie prime. Il pesce è freschissimo e cucinato a dovere. Importante anche la cura dei dettagli e la presentazione dei piatti. Insomma niente è lasciato al caso, buona la carta dei vini e dei distillati. Il servizio poi è preciso e impeccabile. Federica in sala è preziosa e professionale, Pasquale perfetto nel consigliare vini e abbinamenti. Il personale di sala (in primis Anna) è veloce e sempre attento alle esigenze dei clienti. Insomma una bella squadra vincente e affiatata. Corretto il rapporto qualità prezzo. Se siete a Vieste non potete non andarci. Parola dei Templari del Gusto. Garanzia!


Osteria Al Duomo
Via Alessandro III n. 23
Vieste (Fg)
Tel. 0884 708243
Visita il sito web dell’Osteria Al Duomo di Vieste

Venerdì, 30 Agosto 2019 17:12

Antichi Sapori. Vieste (Fg)

Il Gargano è una zona meravigliosa: mare splendido, una natura rigogliosa con la foresta Umbra che troneggia, tanti borghi che hanno storie e tradizioni antichissima, una cucina e prodotti unici. Tra questi merita sicuramente una menzione la paposcia. E’ un po’ pane e un po’ focaccia e pare abbia una storia antichissima (se ne parla già dal XVI secolo), la tradizione la vuole nata a Vico del Gargano, pittoresco borgo collinare del Gargano.

Da sempre il pane è stato l’alimento principale delle famiglie di Vico, un tempo c’era l’usanza di fare il pane in casa. L’impasto si faceva lievitare e si lavorava, dopo aver fatto le pagnotte da infornare si raccoglieva quella parte dell’impasto che restava attaccato alla madia (quella che in gergo si chiama “fazzatura”), si impastava di nuovo, si formavano queste strisce lunghe dai 20 ai 30 cm e si usavano per testare la temperatura del forno. In pratica si mettevano in forno (che un tempo non aveva le lancette per misurare la temperatura) per pochi minuti prima di introdurre le pagnotte. Dalla consistenza e cottura della “paposcia” si capiva se la temperatura del forno era giusta o meno. Chiaramente questa sorta di focacce una volta cotte, non venivano certo buttate via ma aperte e farcite con il buon olio pugliese con i pomodori, col formaggio, insomma con ciò che c’era in dispensa e consumate.
Da quel momento pian piano la paposcia si è diffusa da Vico anche nei comuni limitrofi del Gargano e in altri della provincia di Foggia. Altra curiosità è legata al nome: da dove deriva il termine paposcia? Quasi sicuramente deriverebbe da “babbuccia” (pantofola), per la loro forma, dal francese “babouche”, diventato in dialetto appunto “paposcia”.

Paposcia farcitaPaposcia farcita

Durante il nostro soggiorno a Vieste (altra perla del Gargano) abbiamo trovato una “signora paposcia” proprio nel cuore del centro storico da Antichi Sapori. Il merito è di Leonardo, vichese Doc (e non poteva che essere così) e di Tonia che lo aiuta nella farcitura. Il locale è piccolo, spartano, con un po’ di tavolini all’esterno.

Antichi Sapori. Vieste (Fg) Ingresso locale nel centro storicoAntichi Sapori. Vieste (Fg) - Ingresso locale nel centro storico

Non fatevi ingannare dalle apparenze,  la paposcia qui è spettacolare, fragrante, ma al contempo morbida e realizzata chiaramente con l’impasto del pane (non con quello della pizza come ho visto altrove). Si può scegliere tra diversi tipi, dalla più semplice con pomodorini e mozzarella, a quella con prosciutto crudo, mozzarella e rucola, a quelle più “goduriose”, ce ne sono anche due “di mare” una con mozzarella, gamberoni, zucchine, cacio e rucola, l’altra con mozzarella, polpo, cacio, pomodorini secchi e rucola.

Noi abbiamo gustato una paposcia con caciocavallo podolico e salame piccante. Davvero buona …

Paposcia con salame piccante e caciocavalloPaposcia con salame piccante e caciocavallo

Da notare l’impasto, ben lavorato, lievitato, fragrante ma allo stesso tempo morbido.

Paposcia con salame piccante e caciocavallo - DettaglioPaposcia con salame piccante e caciocavallo - Dettaglio

Una paposcia con mozzarella, cacio, salsiccia, friarielli e funghi, semplicemente fantastica.

Paposcia con mozzarella, cacio, salsiccia, friarielli e funghiPaposcia con mozzarella, cacio, salsiccia, friarielli e funghi

Equilibrata, “ricca”, fragrante, capace di farsi ricordare.

Paposcia con mozzarella, cacio, salsiccia, friarielli e funghi - DettaglioPaposcia con mozzarella, cacio, salsiccia, friarielli e funghi - Dettaglio

E una paposcia con mozzarella e verdurine: rucola, zucchine, melanzane. Anche questa ci è piaciuta molto.

Paposcia con mozzarella e verdure - DettaglioPaposcia con mozzarella e verdure - Dettaglio

Ad accompagnare la paposcia una bella birra fresca. I prezzi sono modici e accessibili, il costo va dai 5 euro della paposcia con pomodorini e mozzarella ai 12 per la paposcia di mare con il polpo.

Antichi Sapori a Vieste è il luogo ideale per una sosta. Vale la pena se siete a Vieste gustare la paposcia qui, l’abbiamo trovata eccellente, fatta a regola d’arte e con un’ottima farcitura grazie all’uso di prodotti di qualità. Il merito è di Leonardo vero “esperto”, del resto da buon vichese, lui sa come si fa la paposcia. Torneremo qui anche a provare i panzerotti fritti (altro must del locale) che abbiamo visto andavano a ruba. Altra cosa interessante è che venire qui vi darà la possibilità di visitare anche il centro storico viestano. Vi lascerà senza fiato per quanto è bello.
Antichi Sapori nel cuore del centro storico di Vieste. Qui la paposcia è davvero buona, entra di diritto tra gli indirizzi “imperdibili”. Garantiamo noi. Complimenti Leonardo, alla prossima.

 

Antichi Sapori
Corso Umberto I n. 30
Vieste (Fg)
Tel. 3402438967
Visita la pagina fb di Antichi Sapori Vieste

Questa volta amici non mi limito a raccontarvi e condividere con voi una semplice esperienza gastronomica, stavolta vi racconto una vera e propria emozione, quella che abbiamo provato cenando Da Tea Ristorante sugli scogli. Siamo in un luogo che da solo già emana poesia, il ristorante (con il residence e gli appartamenti annessi) si trova su una scogliera a pochi metri dal mare, circondato da terrazze su più livelli che affacciano su un panorama da cartolina.
Ci troviamo esattamente a Punta Cala Lunga, al Km 7 della Lioranea Peschici - Vieste. Arrivare qui è abbastanza semplice: dalla litoranea si svolta su una stradina sterrata che porta al residence, sistemata l’auto (anche qui zero pensieri perché ci sono posti auto a volontà), attraversiamo il cancello e si schiude davanti a noi una sorta di mondo incantato: una piazzetta con la struttura bianca che troneggia quasi a picco sulla scogliera, e poi la piscina di acqua marina, le luci soffuse della sera e la leggera brezza estiva fanno il resto. Tutto davvero bello.
Ci accompagnano al nostro tavolo, e abbiamo la fortuna di trovarlo proprio vista mare, le premesse per una grande serata ci sono tutte.

Il nostro tavolo sul mare. SpettacoloIl nostro tavolo sul mare. Spettacolo

Diamo un rapido sguardo al menù con le proposte dello chef Domenico Dipaola, ci sono 5 proposte di antipasti (prevalentemente di mare), i crudi, i primi, i secondi, ci sono anche proposte denominate “dalla foresta Umbra” quindi con prodotti del territorio e dell’entroterra. Insomma c’è l’imbarazzo della scelta e in più c’è anche un interessante menù degustazione ma noi optiamo per ordinare “a la carte”.

Da bere una minerale e due calici di falanghina, arrivano i loro pani con tocchetti di focaccia pugliese. Squisiti …

I paniI pani

Prima degli antipasti ci servono uno stuzzicante entrée: crocchetta con patate e branzino su maionese rustica, sorprendente nella sua semplicità che sul finale regala al palato un piacevole sentore di mare.

Crocchetta patate e branzino su maionese rusticaCrocchetta patate e branzino su maionese rustica

Come antipasti abbiamo ordinato un polpo scottato su crema di fave fresche di Carpino e chips di pane tostato. Ho trovato il polpo meraviglioso, morbido, gustoso e ben si sposava con la crema di fave fresche.

Polpo scottato su crema di fave fresche di Carpino e chips di pane tostato

L’altro antipasto è un Sandwich di mare con hamburger di tonno rosso, burratina di Andria, insalatina di carciofini e senape delicata. Che ve lo dico a fare, delicatissimo e gustoso..

Il Sandwich di mareIl Sandwich di mare

Ci godiamo la serata ammirando stupiti e grati un panorama da sogno, cullati dal rumore docile delle onde. Cenare così non ha prezzo amici. Ma ecco i primi! Abbiamo scelto due piatti di carbonara di mare: paccheri freschi alla carbonara con punte di asparagi e “guanciale” di seppia. Questo piatto ci ha commosso, equilibrato, avvolgente con una interessante nota sapida. Davvero eccezionale.

Carbonara di mareCarbonara di mare

Prendiamo anche due secondi, due millefoglie con filetti di orata con patate croccanti e riduzione di aceto balsamico. Anche questo piatto ci ha convinto, perfetto, equilibrato, il pesce freschissimo, le patate “goduriose”, un mix azzeccatissimo e cosa non secondaria anche ben impiattato e presentato.

Millefoglie di orata e patateMillefoglie di orata e patate

 

Intanto passa a salutarci la signora Tea, la padrona di casa. Una donna davvero speciale, un misto di umanità, garbo, gentilezza e una capacità unica di mettere l’ospite a proprio agio. Ci racconta di come è nato il ristorante grazie a lei e Nicola, del residence e di questo angolo di paradiso capace di regalare emozioni in ogni periodo dell’anno.
Nostro malgrado saltiamo il dolce e chiudiamo la cena con un caffè e un limoncello “home made” fatto con come Dio comanda, servito ghiacciato. Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena poco più di 50 euro a persona. Corretto il rapporto qualità prezzo.

Da Tea Ristorante sugli scogli abbiamo vissuto un’esperienza meravigliosa. Cenare qui è stata emozione pura, questo è un luogo che ha un’anima, che ti rapisce. Non vorresti mai andar via. La location è spettacolare, unica e la cucina a dire il vero non è da meno. Prevale la cucina di mare, il pesce è freschissimo ma ci sono anche proposte di terra. Tutto è studiato nel rispetto della materia prima e della stagionalità dei prodotti. La cucina è gestita direttamente da Tea forte della sua esperienza trentennale nel mondo della ristorazione, dobbiamo fare i complimenti allo chef Domenico Dipaola, capace di abbinamenti particolari e spunti originali, la sua cucina fatta di tecnica e cretività regala emozione, è a parer nostro un talento puro. Il resto lo fa questa strana alchimia: il connubio tra buona tavola e un luogo unico. Esperienza da non perdere. Ci rivediamo presto. Un caro saluto alla splendida signora Tea e a Nicola, capaci di accogliere i clienti e gli ospiti come pochi e di farli sentire coccolati.

 

Da Tea Ristorante sugli scogli Residence Calalunga
Litoranea Peschici - Vieste, km 7 Punta Calalunga,
Peschici (Fg)
Tel. 0884 911230
Visita la pagina Fb di Tea Ristorante sugli scogli 

Visita il sito di Calalunga Residence

Mercoledì, 28 Agosto 2019 00:01

Osteria al Vicoletto. Margherita di Savoia (Bt)

Siamo a Margherita di Savoia, località turistica famosa per le saline (le più grandi d’Europa), con un lunghissimo e bel litorale. Proprio qui in un vicoletto tra il lungomare e le Terme sulla centralissima Via Vittorio Veneto c’è il posticino che abbiamo scelto per cena: Osteria al Vicoletto.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Arriviamo e ci accomodiamo. A fare gli onori di casa c’è Grazia (gentile e sorridente) che insieme al marito Nicola sono l’anima dell’Osteria. Il locale è molto carino, semplice ma al contempo curatissimo con una bella mise en place.
Ci sono tavoli all’interno ma anche all’esterno nel pittoresco vicoletto. Noi ci accomodiamo all’interno e diamo un’occhiata al menù. Ecco la prima sorpresa: troviamo il menù scritto a penna, idea carina che ti fa capire anche come le proposte evidentemente cambino spesso in base alla stagionalità dei prodotti e alla disponibilità del pescato. Ci sono sette antipasti di mare, quattro di terra, quattro primi e quattro secondi. Poche proposte ma tutte molto curate e ben studiate, mi colpisce in particolare l’uso di prodotti a Km 0 e del territorio. Arriva il pane e da bere ordiniamo una minerale e due calici di Rosato Cerasuolo Doc Casino Murri della Cantina San Giacomo, un vino davvero intrigante, intenso, profumato con sentore di frutti rossi e nota floreale. Davvero un’ottima scelta..

Casino Murri, Cerasuolo Doc della Cantina San GiacomoCasino Murri, Cerasuolo Doc della Cantina San Giacomo

Come antipasti abbiamo scelto un polpo grigliato con patate, canestrato e pesto al basilico, assolutamente meraviglioso. Il polpo morbido, voluttuoso ben si sposava con le patate e con il canestrato. Una proposta interessante.

Polpo con patate caciocavallo podolico e fichiPolpo con patate, canestrato e pesto

Se possibile saliamo ancora di livello con il secondo antipasto: baccalà in crosta di scaldatelli (tipici taralli pugliesi) con friggitelli, pomodori secchi, lupini e vellutata di zucca. Questo piatto ci ha conquistato, spettacolare il baccalà, intrigante l’abbinamento con i pomodori secchi e la nota sapida dei lupini di mare a chiudere la dolcezza della zucca. Chapeau!

Baccalà in crosta con friggitelli, pomodorini secchi, lupini e vellutata di zuccaBaccalà in crosta con friggitelli, pomodorini secchi, lupini e vellutata di zucca

La nostra serata trascorre piacevolmente, passa anche Nicola (il padrone di casa) a sincerarsi che tutto sia di nostro gradimento. Non potrebbe che essere così! Vai con i primi ….
Optiamo per la calamarata agli spinaci con scampi e vellutata di zucca. Buoni ..

Calamarata agli spinaci con scampi e vellutata di zuccaCalamarata agli spinaci con scampi e vellutata di zucca

E i fusilloni di grano arso con mazzancolle, pomodorini gialli e crema di ceci. Azzeccato il connubio di mazzancolle e pomodorini gialli con la nota dolce e al tempo stesso “rustica” della crema di ceci. Un primo davvero eccellente.

Fusilloni di grano arso con scampi pomodorini gialli e vellutata di zuccaFusilloni di grano arso con scampi pomodorini gialli e vellutata di zucca

Visto che la nostra esperienza gastronomica ci sta convincendo, non possiamo esimerci dal degustare anche un secondo. Opto per seppie alla brace su una base di pomodori secchi, capperi e cetrioli, squisita !

Seppia alla grigliaSeppia alla griglia

Decidiamo di fermarci, saltiamo il dolce e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 70 euro in due. Buono il rapporto qualità - prezzo. 

 
L’Osteria al Vicoletto a Margherita di Savoia è un indirizzo da non perdere. E’ il frutto della passione di Nicola e Grazia per questo lavoro. La location è carina, all’interno il locale è semplice ma al contempo curato e dona un senso di familiare ospitalità. Davvero bello poi il vicoletto con i tavoli all’aperto e di sera poi ci sono tante luci a rendere magica la cena. Le proposte sono interessanti, poche ma studiate con cura, prevale ovviamente la cucina di mare ma unita ai buoni prodotti della terra a Km 0. Buono il rapporto qualità prezzo. Se siete a Margherita di Savoia è una tappa obbligata. Garantiamo noi …

 

Osteria al Vicoletto
Via Vittorio Veneto n.12
Margherita di Savoia (Bt)
Tel. 328 215 5668
Visita la pagina Fb dell'Osteria al Vicoletto 

Martedì, 13 Agosto 2019 23:08

Benvenuti a bordo. Pomigliano D’Arco (Na)

Siamo a Pomigliano d’Arco, sulla centralissima Via Roma, qui c’è un indirizzo che da tempo avevamo in agenda: Benvenuti a bordo. Chiaramente stasera ci dedichiamo alla cucina di mare …
Arrivare qui è semplicissimo e c’è posto in abbondanza lungo la strada per parcheggiare l’auto.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due (conviene prenotare sempre perché tra posti all’interno e all’esterno ci saranno una 40 di coperti o poco più).
Il locale è una Risto-pescheria a tutti gli effetti, un tempo pescheria oggi “osteria di mare”. Due sale interne (una più piccola), alle pareti inserti e dettagli marinareschi. L’ambiente è piccolo ma gradevole e spartano, ma ciò che conta qui è la sostanza. E allora cominciano le danze …
Diamo un’occhiata al menù, ben concepito a cui ogni giorno si aggiungono dei fuori menù in base alla disponibilità del pescato e delle materie prime.
Noi ci lasciamo guidare dalla gentilissima signora Tina che ci consiglia per cominciare un antipasto “Benvenuti a bordo”, sufficiente per due persone.
Da bere prendiamo una minerale e due calici di bianco frizzante, bello fresco.
L’antipasto Benevenuti a bordo è composto da 4 portate, ecco delle frittelle di alghe belle calde e gustose, fatte come si deve ….

Frittelle di algheFrittelle di alghe

Un piatto con una insalatina di polpo (morbidissimo), delle alici marinate squisite e del salmone marinato.

Insalata di polpo, alici e salmone marinatiInsalata di polpo, alici e salmone marinati

A seguire arrivano due arancini con pesto, provola e calamari, sorprendenti …

Arancino pesto, provola e calamariArancino pesto, provola e calamari

E delle alici fritte, morbide e decisamente appaganti …

Alici fritteAlici fritte

Come primi abbiamo scelto due piatti di spaghetti alle vongole. Che bontà ! Spaghetti giustamente al dente, leggermente “sporcati” con pomodorino, delle vongole meravigliose e un “sughetto” a cui mancava solo la parola. Uno degli spaghetti alle vongole migliori mai mangiati. Complimenti ….

Spaghetti alle vongoleSpaghetti alle vongole

Possiamo esimerci dal gustare anche un secondo ? Certo che no! E allora secondo sia …. Prendiamo una frittura di gamberi e calamari, semplicemente perfetta. I calamari morbidi, i gamberi freschissimi. Abbiamo trovato un fritto fatto a regola d’arte, leggero, non unto e asciutto. Davvero eccellente.

Frittura di gamberi e calamariFrittura di gamberi e calamari

Anche l’altro secondo merita. Un salmone grigliato eccezionale. Accompagniamo i secondi con due insalatine come contorno.

Salmone grigliatoSalmone grigliato

Siamo sazi, saltiamo nostro malgrado il dolce e chiediamo il conto. Paghiamo in due 58 euro. Un rapporto qualità - prezzo davvero fantastico.


Benvenuti a Bordo è stata una meravigliosa scoperta. Fantastico ristorante di pesce a conduzione familiare che si distingue per la qualità della materia prima, la freschezza del pesce e la buona fattura dei piatti. Non fatevi ingannare dall’aspetto, si presenta infatti come una semplice osteria ma i piatti sono degni di un ristorante di ben altro livello. Da considerare anche le porzioni che sono piuttosto generose, cosa non da poco. Complimenti allo chef per la bravura e una certa attenzione anche all’impiattamento. Il servizio poi è puntuale, preciso, il personale sempre sorridente e gentile. Altra cosa che ci ha colpito è il fantastico rapporto qualità-prezzo. Si spende il giusto. Chi ama mangiare pesce deve provare Benvenuti a Bordo. Troverà un’ottima cucina, pesce fresco cucinato con passione, una cucina senza fronzoli e senza effetti speciali ma tanta sostanza. Tradotto : qui si mangia bene (e il portafogli non ne risentirà), provare per credere. Garantiamo noi.


Benvenuti a bordo
Via Roma n.306
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1936 6184
Visita la pagina Fb di Benevenuti a Bordo 

Vi proponiamo la ricetta di un buonissimo primo piatto che abbiamo gustato da Dante Macelleria Braceria a Durazzano (Bn). Si tratta delle chicche (gnocchetti) di patate con pomodorini, salsiccia e peperoncini verdi. Divini…

Ingredienti per 4 persone:

- 600 gr di chicche di patate
- 250 gr di salsiccia sbriciolata
- Una manciata di peperoncini verdi
- 250 gr di Pomodorini freschi
- Olio evo q.b.
- Sale
- Aglio q.b.
- Basilico qualche fogliolina

Procedimento:

Soffriggere la salsiccia sbriciolata e i peperoncini tagliati a pezzettini con olio e aglio .
Quando gli ingredienti saranno rosolati aggiungere i pomodorini e il basilico e aggiustare di sale.
Cuocere per circa 20 minuti a fiamma bassa ed infine aggiungere le chicche (gli gnocchetti) precedentemente bollite in acqua salata e mantecare. Buon appetito !


Dante Macelleria Braceria
Via Annunziata. Durazzano (Bn)
Tel. 0823 955538
Visita il sito web di Dante Macelleria Braceria

Giovedì, 08 Agosto 2019 15:34

Dante Macelleria Braceria. Durazzano (Bn)

Siamo a Durazzano borgo sannita che si trova a pochi km da Sant’Agata de’ Goti e anche dalla provincia di Caserta. Durazzano è un paese fatto di gente operosa e ospitale dove sono ancora vive antiche tradizioni, tre sono i settori su cui si basa l’economia durazzanese: l’agricoltura (in particolare spicca la produzione di olio, uva fragola e ciliegie), l’artigianato (negli ultimi anni si è diffusa la produzione e vendita di ceramiche) e i servizi.
Proprio qui a Durazzano al centro del paese c’è un posticino che rientra a pieno titolo nella categoria “imperdibili”: Dante Macelleria, Braceria, il regno della famiglia Iuliucci.

Dante Macelleria Braceria. Durazzano (Bn) - InsegnaDante Macelleria Braceria. Durazzano (Bn) - Insegna

Questa è una bella storia, la storia di una famiglia che negli anni ha costruito qualcosa di bello e importante.
Tutto cominciò con nonno Fabrizio che commerciava bestiame negli anni 40, poi suo figlio Dante nel 1965 aprì la macelleria (con il suo nome) diventata un pezzo di storia locale.
Negli anni tanta passione, lavoro duro e clienti sempre più numerosi, il motivo era semplice: qui trovavano carni selezionale, scelte con cura e tanta esperienza. Oggi al comando c’è la terza generazione (Fabrizio jr) che ha introdotto anche la produzione di salumi.

Dante Macelleria Braceria. Durazzano (Bn) - Particolare interno localeDante Macelleria Braceria. Durazzano (Bn) - Particolare interno locale

Dante dal 2018 ha raddoppiato aprendo anche la braceria grazie all’intuito della figlia di Fabrizio Jr, Michela e il suo compagno Pasquale.
Ma andiamo con ordine, la struttura si trova al centro del paese, siamo in un palazzo storico, il locale è molto bello e arredato con cura. La sala principale si sviluppa laddove c’era la corte interna del palazzo, bella l’idea del soffitto in vetro che da luce e mette gioia, poi altre due sale arredate con gusto.

Dante Macelleria Braceria. Durazzano (Bn) - Particolare sala internaDante Macelleria Braceria. Durazzano (Bn) - Particolare sala interna

Dante regala un senso di piacevole familiarità e convivialità. Ma location a parte (che pure ha il suo perché) chiaramente il pezzo forte è la carne, un trionfo di carni del territorio: in particolare marchigiana IGP e manzo sannita.

Il menù è concepito con semplicità ed è facile da consultare: i fritti, gli antipasti, le insalate, i crostoni, i club sandwich, i tagli di carne (Manzo sannita, Marchigiana IGP), costine di maiale, pollo e poi i mitici panini bun.

Torneremo di sicuro a cena per provare i loro panini. Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di aglianico “Gotico” delle Cantine Ciervo, ottimo aglianico con unve coltivate nei comuni di Dugenta e Sant’Agata de’ Goti, un vino di buon corpo e con un buon tannino. Ci accompagnerà nel nostro viaggio da Dante…

Aglianico Gotico delle Cantine CiervoAglianico Gotico delle Cantine Ciervo

Intanto arriva il buon pane di Durazzano cotto nel forno a legna. Buonissimo…

Il buon pane di Durazzano cotto nel forno a legnaIl buon pane di Durazzano cotto nel forno a legna 

Noi siamo in cinque e decidiamo di cominciare con due taglieri Dante con formaggio caprino a Km zero, culatello di nero casertano, pancetta, filetto di maiale, soppressata, salsiccia e confettura di castagne.

Il Tagliere di DanteIl Tagliere di Dante


Tagliere eccellente, molto buoni salumi di loro produzione, in particolare ci hanno rapiti la soppressata ed il salame. Attenzione quando li mangiate, creano dipendenza (in uno dei taglieri c'era anche bresaola e scaglie di parmigiano)!

Tagliere dettaglioTagliere dettaglio

Poi delle bruschette con un morbido e profumato lardo di maialino nero casertano sempre di loro produzione.

Bruschette con lardo di maialino nero

E ancora delle zucchine essiccate al sole e poi messe sott’olio e dei piccoli peperoni ripieni di tonno. Che ve lo dico a fare…..

Zucchine e peperoni ripieni di tonnoZucchine e peperoni ripieni di tonno

Visto che siamo a pranzo ci hanno anche preparato un primo piatto (Dante di norma è aperto anche la Domenica e c’è sempre qualche proposta di primo extra che normalmente non si trova in menù). Ecco le chicche (gnocchetti) con pomodorini, salsiccia e peperoncini verdi. A dir poco commoventi, abbiamo apprezzato moltissimo …

Chicche gnocchetti con pomodorini salsiccia e peperoncini verdiChicche gnocchetti con pomodorini salsiccia e peperoncini verdi

E’ il momento della carne, e che carne sia ! Su consiglio dell’esperto Fabrizio prendiamo 3 bistecche di marchigiana IGP, morbide, gustose, cotte alla perfezione (media cottura) con un sapiente uso del sale. Davvero un’ottima scelta.

Bistecca di marchigiana IGPBistecca di marchigiana IGP

E due bistecche di costata di manzo sannita. Un tripudio di sapore: morbida, succosa, e giustamente grassa.

Bistecca di costata di manzoBistecca di costata di manzo

Ad accompagnare la carne scegliamo delle patate fritte.

Patate frittePatate fritte

E dei tocchetti di parmigiana bianca. Buonissime anche queste.

Parmigiana biancaParmigiana bianca

Nostro malgrado alziamo bandiera bianca, saltiamo il dolce e prendiamo degli amari. Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 30 euro a persona.

Intanto passano al tavolo Michela, Pasquale e Fabrizio a cui facciamo i complimenti per il locale e la qualità dei salumi e della carne. Questo è davvero un indirizzo TOP.

Dante Macelleria Braceria è una tappa da non perdere se siete da queste parti. Troverete una carne eccellente: marchigiana IGP, manzo sannita, le carni del banco macelleria, il maialino, i salumi di loro produzione e formaggi locali. Ottimi i panini realizzati con creatività e una carne spettacolare (torneremo a provarli), sfiziosi e curati gli antipasti. La Domenica sono aperti a pranzo e propongono anche dei primi piatti. Buona la carta dei vini (in prevalenza sanniti) e interessante quella delle birre artigianali del territorio. Dante macelleria braceria a noi è piaciuta molto. Ci siamo sentiti coccolati e abbiamo mangiato alla grande. Piacerà anche a voi. Parola dei Templari del Gusto! Ci rivediamo molto presto.

 

Dante Macelleria Braceria
Via Annunziata. Durazzano (Bn)
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Mercoledì, 07 Agosto 2019 11:14

Osteria Al Duomo. Vieste (Fg)

Facciamo tappa nel Gargano. Siamo tornati nella nostra amata Vieste. Questo luogo ci piace da sempre, ci sentiamo quasi a casa, ci piacciono il suo mare, i profumi del Gargano e il suo centro storico, bellissimo con i vicoletti, i palazzi antichi, e degli scorci da togliere il fiato.  Per cera siamo tornati all’Osteria Al Duomo. Siamo nel cuore della Vieste Medievale a pochi gradini dal Duomo. Siamo in un caratteristico e bel vicolo viestano. Entrando l’impatto è sempre bellissimo: pietra viva, chianche, legno e tutta la bellezza di un locale pieno di storia. L’edificio risale addirittura al ‘400 ed è stato ripreso e restaurato con perizia e attenzione.

Siamo tornati qui all’Ostaria Al Duomo per provare nuovamente la cucina dello chef Vincenzo Bua. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Ci accolgono Pasquale e Federica meravigliosi e gentili come sempre. Diamo uno sguardo al menù, notiamo interessanti novità, colpisce la presenza di eccellenti prodotti del territorio, chiaramente prevalgono le proposte di pesce ma anche chi ama la carne e la cucina di terra non ha di che essere deluso.

Osteria Al Duomo. Vieste Fg InsegnaOsteria Al Duomo. Vieste (Fg) - Insegna

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Primitivo rosato delle Cantine Luca Attanasio ottenuto da Uve di Primitivo, dal profumo intenso, con note fruttate e floreali, fresco e gradevole. Sarà un ottimo compagno per la nostra cena

Noi ordiniamo un polpo "rosticciato" sulla sua acqua di cottura montata al barbecue. Buonissimo, il polpo è croccante ma al contempo morbido e gustoso, particolare e delicata poi la maionese fatta esclusivamente con la sua acqua di cottura e senza uova. Gran piatto!

Polpo rosticciato su acqua di polpo montata al barbecuePolpo rosticciato su acqua di polpo montata al barbecue

L’altro antipasto è una torretta di melanzana con mozzarella e gamberi. Sarà che abbiamo un debole per le melanzane ma anche qui abbiamo fatto centro.

Torretta di melanzane mozzarella e gamberiTorretta di melanzane mozzarella e gamberi

Degustiamo anche un terzo antipasto una rivisitazione della cozza ripiena. In pratica delle polpette realizzate con quelli che sono gli ingredienti delle cozze ripiene (tra cui pane raffermo e formaggio) con al centro la cozza. Eccezionali, gustose, giustamente sapide. Altra proposta convincente.

Rivisitazione della cozza ripienaRivisitazione della cozza ripiena

Sorseggiamo il nostro vino tra una chiacchiera e l’altra. Di tanto in tanto passa al nostro tavolo Pasquale Bua perfetto padrone di casa, per controllare che tutto stia andando bene.

E’ il momento dei primi. Ecco gli “spaghetti taradduzz e vin”. In pratica uno spaghetto Senatore Cappelli, con tarallo, vino rosso, cime di rape spontanee, gamberetti e gamberi rossi crudi. Un piatto a dir poco sorprendente, eccellente, un tripudio di gusto in un equilibrio pazzesco tra sapori e consistenze differenti ma tutte perfettamente mixate. Piatto da Champions League!

Spaghetti taradduzz e vinSpaghetti taradduzz e vin

L’altro primo è uno dei nostri piatti preferiti, ed è uno di quelli da sempre presenti in menù all’Osteria Al Duomo (e infatti è uno dei più amati anche dai clienti): i troccoli con cozze, vongole, totani, moscardini, gamberi e cristalli di pane croccante. Che bontà! Fantastici …

Troccoli con cozze vongole totani moscardini gamberi con cristalli di pane croccanteTroccoli con cozze, vongole, totani, moscardini, gamberi con cristalli di pane croccante

Non possiamo non provare anche un secondo e allora ne prendiamo uno in due. Anche qui la nostra scelta è stata più che azzeccata: tonno rosso con semi di sesamo nero e crema pasticcera salata. Semplicemente divino. Tonno cucinato alla perfezione con la chicca di questa crema pasticcera salata ad accompagnarlo.

Tonno rosso con semidi sesamo nero e crema pasticcera salata Tonno rosso con semidi sesamo nero e crema pasticcera salata

Siamo sazi, saltiamo il dolce. Per finire un caffè un amaro e chiediamo il conto. Paghiamo in due 75,00 euro. Davvero un ottimo rapporto qualità prezzo.

Siamo tornati all'Osteria al Duomo nel cuore della Vieste medievale e  dobbiamo dire che c'è stata una conferma assoluta, abbiamo trovato ottime proposte, abbinamenti riusciti, materie prime di assoluta eccellenza, pesce freschissimo cucinato alla perfezione, cura della presentazione dei piatti e la assoluta maestria dello chef Vincenzo Bua, coadiuvato in cucina da sua moglie la dolce Isa . Il servizio come al solito è stato impeccabile, assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo. A costo di sembrare ripetitivi, ribadiamo il concetto: se passate da Vieste e distorni questa è una tappa irrinunciabile. Garantiamo noi.

 

Osteria Al Duomo
Via Alessandro III n. 23
Vieste (Fg)
Tel. 0884 708243
Visita il sito web dell’Osteria Al Duomo di Vieste

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