L’Irpinia è una terra ancestrale e magica, capace di regalare emozioni in ogni periodo dell’anno. Una terra che avvolge e rapisce con la sua anima, la sua essenza, la sua storia, i suoi paesaggi, i suoi prodotti, la sua gente. Ci sono dei posti però dove questa “anima” si percepisce più che in altri. Nel cuore dell’Irpinia, sulle colline di Sturno c’è un luogo di eccellenza e charme, dove respirare davvero questa terra, è Il Mulino della Signora, una country house con ristorante dove poter immergersi nella magia dell’Irpinia. Tutto nasce grazie al dottor Gianfranco Testa, medico urologo e appassionato della sua terra, il suo progetto che nel tempo si è evoluto ed è diventato quello che è oggi è davvero spattacolare. Qui la parola d’ordine è ospitalità.
Incantevole il casale di campagna centrale, restaurato a regola d’arte, gli ambienti sono curati nei minimi dettagli con tanti oggetti d’arredo antichi. In particolare, nella sala dove abbiamo pranzato troneggiava un maestoso camino con un bel pianoforte a coda.
Il Mulino della Signora. Sturno - Particolare di una sala interna
Bellissima poi la piscina panoramica, posta sulla sommità di una piccola collina da cui ammirare un bel panorma. E particolari e suggestive le piccole casette, unità abitative separate immerse nel parco, caratterizzate da uno stile country e da elementi come pietra, legno, cotto, dove poter soggiornare in totale privacy e godendo della tranquillità e del silenzio della campagna.
La bella piscina esterna
Qui al Mulino della Signora si può soggiornare e regalarsi anche un semplice weekend di relax nella natura, e partire magari alla scoperta di questo angolo di Irpinia. Ma l’altro fiore all’occhiello della struttura è il ristorante. I menù e i piatti seguono rigorosamente la stagionalità di prodotti e materie prime. Potremmo dire una cucina dall’orto alla tavola. Infatti in caucina arrivano i prodotti bio del territorio che vengono esaltati dalle proposte dello chef Francesco Agnese e della sua brigata. Piatti che nascono nella tradizione irpina più pura ma si evolvono e vengono presentati con una veste di accattivante contemporaneità.
Il menù a la carte è essenziale, poche portate ma ben studiate e calibrate. Filo conduttore è l’Irpinia naturalmente. Noi da bere prendiamo due calici di ottimo aglianico (prodotto dal Mulino della Signora). Gianfranco Testa produce in questo angolo di Paradiso anche vino e un meraviglioso olio che abbiamo avuto modo di degustare e di cui ti parleremo prossimamente. In effetti sono tantissimi gli ulivi della tenuta..
Si comincia con due antipasti. Ecco una selezione di formaggi e salumi del territorio; un meraviglioso prosciutto crudo di Trevico stagionato in grotta, capocollo e soppressata, poi un formaggio vaccino semistagionato, perfetto per chi ama formaggi dal sapore troppo intenso, e poi un altro tipo di formaggio farcito con le olive da accompagnare alla marmellata di ciliegie di loro produzione. I salumi sono di ottima fattura, nota di merito per il prosciutto di Trevico, il borgo più alto dell’Irpinia e il più antico della Baronia. Il prosciutto ha un sapore inconfondibile, persistenze, sapido il giusto e pieno di carattere, una vera eccellenza irpina.
Selezione di formaggi e salumi
L’altro antipasto è la parmigiana di zucchine con mortadella e besciamella. Delicata ma gustosissima. Una parmigiana bianca davvero notevole.
La Parmigiana di zucchine
E’ il momento dei primi. Visto che è Domenica, opto per i ravioli al ragù della tradizione. Meraviglioso il ragù “tirato” come si deve, i ravioli in questo caso hanno una particolarità: sono ripieni di genovese. Il connubio di sapori è davvero interessante.
Ravioli al ragù della tradizione
L’altro primo è davvero particolare, risotto al pomodoro, pesto di fiori di zucca e burrata. Avvolgente, profumato, morbido al palato. Interessante davvero la presenza il pesto di fiori di zucca.
Risotto al pomodoro pesto di fiori di zucca e burrata
Decidiamo di gustare un secondo in due e la nostra scelta cade su brasato, crema di patate e verdure di stagione. La carne è meravigliosa, tenerissima, si scioglieva letteralmente in bocca grazie ad una sapiente e paziente cottura.
Brasato di manzo con crema di patate
Come contorno la classica e tradizionale ciambotta irpina, un piatto che mette insieme i sapori più gustosi e colorati dell’orto: melanzane, zucchine, peperoni, patate, pomodori. Davvero il trionfo della tradizione contadina.
Ciambotta Irpina
Prendiamo anche un dolce. Un tiramisù, fatto con i savoiardi.
Tiramisù
Accompagniamo il dessert con due bicchierini di Ratafià dell’azienda agricola di Meo. Adoriamo questo liquore a base di aglianico e foglie di ciliegio e amarena, oltre ad altre erbe differenti in infusione insieme ad alcool e zucchero. Il modo perfetto per terminare il nostro pranzo.
Ratafià di Di Meo
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo al Mulino della Signora 55 euro a persona.
Il Mulino della Signora a Sturno è una struttura suggestiva, una Luxury Country House con ristorante adagiata sulle dolci colline irpine, circondate da ulivi. Il paesaggio è bellissimo, la natura la fa da padrona. Luogo ideale per regalarsi un po’ di sano relax lasciando da parte lo stress e dimenticandosi dell’orologio. Questo è un luogo nato grazie al Dottor Gianfranco Testa, che ha deciso di condividere con gli ospiti della struttura, la bellezza di questo territorio e delle sue tradizioni gastronomiche. A partire dalla sapienza antica della produzione di olio e vino. L’olio che producono qui al Mulino della Signora è davvero meraviglioso.
Qui ci si sente davvero a casa in un contesto di charme e nello stesso tempo di familiarità. La cucina è interessante. Una cucina che valorizza in modo mirabile i prodotti dell’orto e le eccellenze del territorio. Una cucina che parte dalla tradizione per poi evolversi grazie allo chef Francesco Agnese e alla sua brigata. Buonissima la parmigiana di zucchine, sublime il risotto al pomodoro, pesto di fiori di zucca e burrata. Degno di nota il brasato. Il menù cambia spesso e segue la stagionalità e la disponibilità di prodotti e materie prime molte delle quali provengono dalla tenuta dell’azienda. Il servizio è impeccabile, il personale è sempre sorridente e pronto a soddisfare le esigenze degli ospiti. In sala è molto bravo e preparato Lucio Cammisa. Il conto è adeguato al contesto.
Il Mulino della Signora è senza dubbio un indirizzo da segnare in agenda. Vera eccellenza irpina. Garantiamo noi…
Il Mulino della Signora
Contrada Sterparo
Sturno (Av)
Tel. 0825 437207
Visita il sito web del Mulino della Signora
Venire a Grottaminarda a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi è sempre una buona idea. Per questo quando siamo in zona, spesso e volentieri facciamo tappa qui. Del resto alla Pizzeria Giovanni Grimaldi siamo stati più volte proprio perché ci piace questo meraviglioso mix tra la tradizionale pizza napoletana e il territorio irpino, grazie alla presenza di ingredienti e prodotti meravigliosi di questa terra. La pizza di Giovanni Grimaldi è la pizza “napoletana” come napoletano è lo stesso Giovanni (del quartiere Sanità), anche se ormai potremmo definirlo irpino d’adozione visto che sono diversi anni che vive qui. Il locale è centralissimo, siamo infatti sul Corso Vittorio Veneto, il corso di Grottaminarda.
Dentro è come lo ricordavamo: tavoli in legno, colori chiari, un design essenziale, moderno ma senza eccessi. Alle pareti chiaramente richiami a Napoli, (molto belle in particolare le grandi stampe del Golfo di Napoli e del Vesuvio). In fondo alla sala c’è la cucina, il banco di lavoro e due forni, c’è anche un terzo forno per il senza glutine in un’area separata. Tutto è a vista, questo ti dà la possibilità di vedere anche il grande lavoro di Giovanni e della suo team all’opera. Ci sono due sale (una al piano inferiore) e un importante spazio esterno, preso d’assalto in queste belle e caldissime sere estive. Il menù è ricco e capace di accontentare davvero tutti: le stuzzicherie, gli affettati, gli antipasti di verdure, gli arancini, i fritti con gli immancabili e squisiti crocchè napoletani e le frittatine e poi le montanarine (proposte anche alla genovese).
Poi la carta delle pizze divise in varie sezioni: pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che ti lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi. Insomma davvero chi più ne ha più ne metta.
Da notare come tra gli ingredienti usati per topping e farciture ci siano tantissimi prodotti irpini d’eccellenza, dall’olio di Ravece, al caciocavallo podolico, dal pecorino di Carmasciano, al broccolo aprilatico di Paternopoli. Noi da bere prendiamo una minerale e le birre Ambrate in bottiglia del Birrificio Serrocroce, altro piccolo gioiello irpino, il birrificio di Monteverde capitanato da Vito Pagnotta.
La birra Ambrata di Serrocroce
Cominciamo con delle immancabili coccole fritte. Ecco due crocchè napoletani, fatti come tradizione vuole: provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Il fritto è asciutto e non unto e il sapore è davvero da “wow”. Sono davvero meravigliosi, attenzione perché creano dipendenza….
Crocchè della tradizione
Poi ecco una bella frittatina di bucatini classica, fatta con besciamella, provola, ragù bianco di carne, caciocavallo irpino e piselli.
Frittatina classica
Anche la frittatina è fatta a regola d’arte. Condita in modo perfetto, non troppo asciutta e anche qui la frittura è stata sapiente.
Frittatina di bucatini - Dettaglio ripieno
A chiudere il tutto delle ottime patate fritte. I fritti ci hanno davvero soddisfatti, qui alla Pizzeria Giovanni Grimaldi sono davvero un valore aggiunto. Complimenti.
Patate fritte
Ma adesso spazio alle pizze. Abbiamo gustato una classica margherita, perché si comincia sempre dalla tradizione. Davvero buona questa margherita fatta con pomodoro pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico.
Margherita
Poi ecco che arriva una pizza che trovi sul menù nella categoria “Pizze che ti lasciano il segno”. E’ la Pertecaregna, pizza che riprende il famoso piatto del baccalà alla pertecaregna, un must irpino, piatto della tradizione molto amato da queste parti. Per questo la pizza Pertecaregna è fatta con fiordilatte di Agerola, caciocavallo irpino stagionato 3 mesi, baccalà lesso, peperoni cruschi, olio Evo di Ravece e prezzemolo. Baccalà sulla pizza dirai? Ebbene sì e ci sta divinamente…
La Pertecaregna
In questo periodo c’è anche una pizza fuori menù che ci incuriosiva: la Porchetta. Una pizza gustosissima con provola di Agerola, patate al forno e la porchetta realizzata dalla Macelleria Colomba e cotta da Rocco Caggiano con il forno Josper. Non potevamo non provarla, davvero meravigliosa e che cosa era quella porchetta! Porfumata, aromatica, goduriosa..
La Porchetta
Chiudiamo la nostra degustazione delle pizze con un’altra pizza da ricordare, la Menaica con pomodorino giallo del Vesuvio DOP, mozzarella di bufala campana DOP, burratina di bufala cilentana, alici di Menaica, olio Evo di Ravece e basilico. Un'esplosione di sapori con un equilibrio perfetto. Tutto gira tra la nota quasi dolce del pomodorino giallo, la morbidezza della burrata, la sapidità marcata delle meravigliose alici di Menaica, e ancora il gusto pieno della mozzarella di bufala. Una pizza decisamente da provare.
La Menaica
Abbiamo trovato il solito eccellente e leggerissimo impasto di Giovanni Grimaldi. Si tratta di un bell’impasto diretto con 32/36 ore tra lievitazione e maturazione. Il risultato è una pizza profumata, fragrante e soprattutto leggera. Il cornicione è medio, buona l’alveolatura, non troppo marcata l’idratazione. Il peso dei panetti è sui 270 grammi. Davvero ottimi e di grande qualità gli ingredienti e i prodotti usati per il topping e le farciture. In alcuni casi prodotti di assoluta eccellenza e presìdi Slow Food. Il servizio è stato veloce nonostante di Sabato sera la pizzeria tra interno ed esterno fosse strapiena.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Menù molto ricco con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di grande qualità per topping e farciture (con molte eccellenze irpine e presìdi Slow Food)
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
La Pizzeria Giovanni Grimaldi a Grottaminarda per noi rappresenta una certezza. Il locale è centralissimo e gradevole. La pizza qui è eccellente, realizzata con passione e attenzione, l’impasto è un bel diretto fatto come si deve. La pizza ci piace perché ha un’anima napoletana ma carattere irpino. Da rimarcare l’uso di materie prime di qualità. Qui la pizza è il giusto mix tra la tradizione partenopea e l’Irpinia con tanti squisiti prodotti del territorio (come l’olio Evo di Ravece, il caciocavallo podolico, il pecorino di Carmasciano, solo per ricordarne qualcuno). Ma ovviamente puoi gustare i grandi classici della tradizione dalla margherita, alla cosacca, dalla marinara, alla pizza fritta. Fantastica la pizza Porchetta che abbiamo gustato, super la margherita, se ti piace il baccalà non farti scappare la Pertecaregna. Meravigliosi i fritti realizzati come Dio comanda. Il servizio è veloce, il rapporto qualità prezzo è corretto. La Pizzeria Giovanni Grimaldi non può mancare nella nostra guida sul web di quelle che sono le pizzerie da non perdere. Garantiamo noi.
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi
L’Irpinia non smette mai di sorprenderci e deliziarci. Siamo a Paternopoli, paese che ha un’antica e radicata tradizione vitivinicola e contadina. Questa è terra di vino e meravigliosi prodotti della terra. Basti pensare tra gli altri al famoso broccolo aprilatico presidio Slow Food. Siamo in pieno centro storico e ci siamo fermati a pranzo da Pater Familias Ristorante. Partiamo dalla location che è davvero suggestiva: un palazzo nobiliare risalente al 1836, magistralmente ristrutturato. Antica dimora della famiglia Famiglietti, questo edificio è davvero un gioiello valorizzato alla grande da Francesco Anziano.
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Esterno
In effetti oggi il Palazzo Anziano – Famiglietti è una struttura che rapisce l’ospite con la sua bellezza senza tempo, di grande bellezza sono le colonne del vestibolo di stampo neoclassico. Fantastici i dettagli, bellissime le sale, all’interno domina la pietra, una pietra che rassicura e avvolge, una pietra che racconta storie.
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Particolare di una sala interna
Una pietra che raccont a storie di un passato che riecheggia nelle sale di questo edificio e nelle proposte di cucina che raccontano il territorio con piatti che esaltano i prodotti e le materie prime dell’Irpinia. Una cucina che parte dalla tradizione ma che viene presentata in una chiave contemporanea. E’ comunque il trionfo della tradizione irpina, ma partiamo dal principio.
Pater Familias Ristorante Paternopoli. Cucina antica
Veniamo accolti con grande gentilezza da Francesco Anziano, il titolare che ci racconta con grande passione la storia del palazzo e dei suoi antenati. Dopo un piccolo giro e dopo aver ammirato tante cose fantastiche e oggetti antichi (anche un bellissimo albero genealogico di famiglia). Ci accomodiamo.
C’è la possibilità di optare per il menù degustazione (quattro proposte a scelta dello chef) oppure scegliere a la carte. Ci sono sei proposte di antipasti, sei primi e quattro secondi con un minimo comune denominatore: l’Irpinia. Ogni piatto racconta il territorio, il tutto grazie ad una scelta accurata delle materie prime e dei prodotti bio. La carta dei vini presenta una scelta accurata e attenta di vini irpini.
Noi scegliamo il menù degustazione e da bere ordiniamo un rosso prodotto proprio a Paternopoli, Ion di Stefania Barbot, un Campi Taurasini “possente”, ottenuto da aglianico questo vino ha un colore rosso rubino intenso, un profumo incredibile, bella nota floreale e sentore di frutti rossi e spezie. Presenta una buona persistenza. Un rosso davvero interessante. Cantina da tenere assolutamente d’occhio. Intanto arrivano i loro pani e focaccine.
I pani
E come entreé ecco una deliziosa montanarina, gustosa, con un fritto leggero e non unto.
Montanarina
Come antipasto la scelta dello chef cade su un tortino di patate e ortaggi con pancetta croccante e fonduta di caciocavallo. In pratica una rivisitazione “creativa” della classica ciambotta di verdure irpina. Ottimo inizio..
Tortino di patate ed ortaggi, pancetta croccante e fonduta di caciocavallo
Il primo è la maccaronara alla crema di piselli, menta e burrata. In una parola: delicatissima. La maccaronara è la pasta irpina per eccellenza, fatta a mano come tradizione vuole. Morbida e dal sentore dolce la crema di piselli che si sposa benissimo con la nota aromatica della menta.
Maccaronara alla crema di piselli menta e burrata
Come secondo ecco il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdure saltate. Morbidissima e gustosa la carne. Davvero un grande piatto.
Capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate
Il menù degustazione prevede anche un dessert. Ecco la cheesecake ai frutti rossi, fresca e graditissima. Accompagniamo il dolce con un’altra chicca irpina. Due bicchierini di Don Fà, vino fortificato e aromatizzato con foglie di amarena, prodotto dall’azienda agricola Fabio de Beaumont di Castelvetere sul Calore. Realizzato secondo un’antica ricetta di famiglia, questo vino da fine pasto conquista per la sua aromatica forza.
Cheesecake ai frutti rossi
Chiudiamo così il nostro pranzo da Pater Familias Ristorante e chiediamo il conto. Paghiamo 98 euro in due. Rapporto qualità prezzo fantastico. Basti pensare che il menù degustazione (senza vini) viene proposto a 35 euro a persona. Ma in generale il rapporto qualità – prezzo da Pater Familias Ristorante, se consideriamo la location, la qualità e il livello della proposta gastronomica è incredibile. Complimenti.
Pater Familias Ristorante a Paternopoli è una certezza. La location è meravigliosa: un antico edificio gentilizio che risale al 1836, recuperato e restaurato in maniera mirabile. Ideale anche per meeting, eventi, convegni, ricevimenti, mostre d’arte ed eventi culturali. Ma è la cucina che rapisce. Una cucina sorprendente che porta l’Irpinia in tavola grazie alla scelta di materie prime e prodotti del territorio che seguono rigorosamente la stagionalità, grazie alla bravura e tecnica dello chef e della sua brigata. Fantastica la maccaronara alla crema di piselli, menta e burrata. Da ricordare il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura. Professionale e veloce il servizio. Abbiamo trovato davvero fantastico il rapporto qualità – prezzo. Pater Familias Ristorante a Paternopoli entra di diritto nella nostra guida sul web dei locali da non perdere. Questo è davvero un gioiello irpino. Da provare assolutamente, garantiamo noi.
Pater Familias Ristorante
Corso Vittorio Emanuele
Paternopoli (Av)
Tel. 349 672 0077
Visita il sito web di Pater Familias Ristorante
Siamo tornati a Telese Terme, il cuore pulsante della Valle Telesina negli ultimi tempi ci sta regalando fantastiche sorprese e indirizzi food davvero degni di nota. Tra questi senza dubbio c’è Amemipiace - Osteria Contemporanea. Non è la prima volta che veniamo qui. Memori della piacevole esperienza passata, ci siamo tornati a cena.
Siamo proprio al centro di Telese Terme in Viale Minieri, strada piena di negozi, dove è piacevole passeggiare. Amemipiace - Osteria Contemporanea si trova all’interno dello storico Albergo D’Onofrio a poca distanza dalla stazione e dalle famose Terme. L’Albergo da non molto ha cambiato faccia grazie ad una valida e accurata ristrutturazione che lo rendono decisamente interessante, e il suo ristorante accoglie gli ospiti con uno stile minimal e studiato. Arredi sobri ed essenziali, uno stile quasi industrial ma senza eccessi, a farla da padrone colori scuri, l’acciaio e il legno. Direi che il risultato è un compromesso ben riuscito.
Particolare interno
Siamo in due, veniamo accolti con garbo, ci accompagnano al nostro tavolo. Come al solito diamo un’occhiata al menù “a la carte”. Chi mi legge sa bene che non amo i menù chilometrici e ridondanti, qui invece ci sono poche proposte ma ben studiate: cinque proposte di antipasti, sei primi e sette secondi di carne e due di pesce e poi la pinsa e contorni e i dessert. I piatti ovviamente seguono il ritmo delle stagioni e la reperibilità di prodotti e materie prime, con un tocco di originalità che non guasta mai. Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di Antylia Rosato di Barbera IGP di Ca’Stelle viticoltori in Castelvenere. Ottenuto dal vitigno Barbera del Sannio in purezza. Questo rosato ha un bel colore rosso cerasuolo, un profumo fruttato intenso un gusto secco ma morbido e una discreta struttura. Ottima scelta per la nostra cena.
Antylia Rosato Ca'stelle
Arrivano i due antipasti che abbiamo scelto. Ecco una intrigante millefoglie di melanzane con crema al ragù, al basilico e al parmigiano. Un tocco di originalità per un piatto della tradizione che non delude mai.
Millefoglie di melanzane con crema al ragù, al basilico e al parmigiano
L’altro antipasto è un buonissimo carpaccio di carne salada con foglie di spinacino baby e scaglie di Perlagrigia. Abbiamo fatto una piccola incursione in Trentino con questo carpaccio delizioso. Ricordavo di aver mangiato la carne salada a Bolzano e per questo volevo assaggiarla, l’ho travata davvero ottima e interessante la presenza delle scaglie di Perlagrigia questo formaggio a pasta morbida ma compatta di grande pregio.
Carpaccio di carne salada con foglie di spinaci e scaglie di parmigiano
Gli antipasti hanno soddisfatto in pieno le mie aspettative. Con i primi alziamo l’asticella. Sul menù a la carte tra questi ultimi, c’erano i paccheri con baccalà alla mediterranea, non potevo non assaggiarli. Li ho trovati deliziosi, perfetta la cottura della pasta, sapidi il giusto e ben conditi.
I paccheri con baccalà alla Mediterranea
L’altro primo è uno dei “must” della casa, il tipo di pasta sono le tripoline, una sorta di pappardella con il bordo ondulato, qui presentate alla Cusanese. Chiaramente il nome deriva dal suggestivo borgo di Cusano Mutri, famoso tra le altre cose per i funghi porcini. Ecco le tripoline alla Cusanese con porcini, salsiccia fresca e pomodorini. Un piatto di quelli che ti riconciliano con la vita, saporito, godurioso, con il sentore marcato dei porcini e una salsiccia di ottima fattura.
Tripoline alla Cusanese con porcini salsiccia fresca e pomodorini
Si sa che noi Templari del Gusto in fondo siamo dei “gaudenti”, avevamo visto ad un tavolo un primo fuori menù, e abbiamo deciso di assaggiarlo. Un piatto, semplice, di quelli che a Napoli definiresti "sciuè sciuè". Gli spaghetti con pomodorini, olive e capperi. Abbiamo fatto bene ad assaggiarli. Ottimi davvero, con la nota dolce del pomodorino che andava a braccetto con la sapidità dei capperi e delle olive. Che buoni …
Spaghetti con capperi, olive e pomodorino
Decidiamo anche di concederci un secondo in due e gustiamo una buonissima tagliata di black angus con olio evo e sale rosa. La carne era tenera e gustosa.
Tagliata di black Angus con sale rosa e Olio Evo
Accompagniamo la tagliata con delle patatine fritte. Quando ce vò, ce vò….
Patatine fritte
Saltiamo il dessert, prendiamo due bicchierini di liquore Strega, (del resto siamo nel Sannio)…e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da Amemipiace - Osteria Contemporanea a Telese 40 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.
Amemipiace - Osteria Contemporanea a Telese Terme rappresenta un valido indirizzo se sei da queste parti. Il locale è centralissimo e si trova all’interno dell’Albergo D’Onofrio. L’ambiente è gradevole, con un tocco di design moderno e con un arredo minimal. Qui trovi una cucina che parte dalla tradizione, proposta in chiave contemporanea ma senza eccessi. Il menù segue la stagionalità di prodotti e materie prime. Una proposta che mette insieme la tradizione e una giusta dose di innovazione con una grande attenzione alla selezione e scelta dei prodotti. Non vastissima ma curata la carta dei vini con un occhio di riguardo al Sannio beneventano. Il servizio è informale, veloce e senza particolari sbavature. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Confermiamo il giudizio espresso in passato e non possiamo che inserire Amemipiace - Osteria Contemporanea nella nostra guida “on line” degli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Consigliato, parola dei Templari del Gusto.
Amemipiace - Osteria Contemporanea
Viale Minieri n.32
Telese Terme (Bn)
Tel. 0824 975353
Visita il sito web di Amemipiace Osteria Contemporanea e dell’Albergo D’Onofrio
Termoli è senza ombra di dubbio il gioiello della costa Molisana, località turistica rinomata con un bellissimo centro storico, centro vivace con un mare cristallino e tante attrazioni. Ma Termoli regala sempre piacevoli sorprese anche per quanto concerne il food. Sul centralissimo Corso Nazionale, quindi in pieno centro, e a pochi passi dal centro storico e dal Lungomare Cristoforo Colombo c’è Marea Fish Bar, indirizzo ideale per un break, un pranzo o una cena veloce, un calice e una fritturina o un buon panino di pesce. Cominciamo col dire che la location è giovanile e informale, il locale si sviluppa su due livelli, entrando domina il bancone dove servono cocktail e aperitivi. Molto bello il piano superiore con bel soffitto con volta in mattoncini. Ci sono tavoli esterni e interni. Ovviamente all’interno la fanno da padrona richiami alla vita marinaresca. Noi ci siamo fermati qui da Marea Fish Bar per un pranzo veloce dopo una mattina al mare.
Marea Fish Bar. Termoli - Insegna esterna
Il menù alla carte è interessante, ci sono poche proposte ma ben studiate, ci sono i panini Marea, proposte interessanti dal Ritonnerò con tartare di tonno rosso al Pescacino con pescatrice arrosto, dal Marea Pulp con polpo verace (ovvio) al Testadirapa, panino concepito per vegetariani. In tutto sono sei le proposte di panini di pesce. Poi si cono i crudi e le tartare (sublime quella di tonno rosso con senape soia e asparago fermentato), le insalate, due proposte di poke bowl, i fritti, gli sfizi (polpo e patate, il tris di friselle e le polpette) e i dessert. Insomma una proposta smart, veloce e interessante ovviamente tutta a base di pesce.
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Mjere bianco, Salento bianco IGP di Michele Calò, ottenuto da uve Chardonnay al 30 % e Verdeca al 70 %. Questo vino ha unbel colore giallo paglierino, sentori fruttati di ananas e frutta a polpa gialla, piacevolmente sapido e fermo, profumato e con una buona intensità. Sarà perfetto per accompagnare il nostro pranzo “smart” a base di pesce.
Cominciamo con uno sfizio. Ecco il tris di friselle, una con baccalà mantecato in olio di oliva e pomodorino candito, la seconda con tartare di tonno, pomodoro e fior di latte, la terza con alici del Cantabrico, burrata e cime di rapa. Inutile dire che le friselle erano davvero ottime. Ben studiati gli abbinamenti proposti. Delicata quella con il baccalà mantecato, voluttuosa quella con la tartare di tonno e la nota fresca e mediterranea dei pomodori. Spettacolare quella con le alici del Cantabrico, la burrata e le cime di rapa. Siamo partiti alla grande in attesa dei nostri panini di pesce.
Tris di friselle
La scelta cade sul panino Oratino, che non ha niente a che fare con il delizioso borgo di Oratino che si trova a pochi Km da Campobasso, ma deve il suo nome all’orata che è presente nel panino. Panino all’olio con semi di papavero, filettino di orata alla piastra, cicorietta, carpaccio di caciocavallo e mayo leggera al pepe nero. Panino delicato e particolare. Molto buono il filetto di orata e geniale l'abbinamento con la cicorietta e la sua nota amarognola, è la prima volta che gusto l'orata dentro un panino, bella scoperta.
Panino Oratino
L’altro panino che prendiamo è il Ritonnerò con tartare di tonno rosso, melanzana grigliata, maionese al basilico e misticanza di campo. Sarà che abbiamo un debole per il tonno e quindi siamo un po’ di parte ma questo panino ci è piaciuto davvero.
Panino Ritonnerò
Il tonno di ottima fattura e poi ho trovato azzeccatissimo l’abbinamento con la melanzana grigliata.
Panino Ritonnerò - Dettaglio ripieno
Si dice che l’appetito vien mangiando. Decidiamo di concederci anche una fritturina di calamari e abbiamo fatto benissimo: fritto asciutto, non unto. Calamari ottimi, porzione bella generosa. Insomma promossa a pieni voti.
Fritturina di calamari
Saltiamo nostro malgrado il dessert. Prendiamo due amari e chiediamo il conto. Per in nostro pranzo da Marea Fish Bar paghiamo poco più di 26 euro a persona. Davvero un ottimo rapporto qualità – prezzo.
Marea Fish Bar è un indirizzo ideale se vuoi concederti un pranzo, una cena veloce o vuoi gustarti un calice, un aperitivo o un drink in compagnia magari con un fritto o una tartare. Il locale è centralissimo, si trova sul corso principale di Termoli a pochi passi dal centro storico e dal Lungomare Cristoforo Colombo. Il locale è carino, gradevole e giovanile. Il servizio è veloce e informale. Ottima la qualità dei prodotti, buoni i panini di mare, da provare la tartare di tonno, in particolare sublime quella di tonno rosso con senape soia e asparago fermentato. Frittura di calamari davvero super e generosa. Onesto e corretto il rapporto qualità – prezzo. Marea Fish Bar a Termoli è un indirizzo consigliato. Da provare.
Marea Fish Bar
Corso Nazionale n. 9
Termoli (Cb)
Tel. 347 9072689
Visita la pagina Fb di Marea Fish Bar
Siamo a Termoli, il più importante centro della costa del Molise. Termoli è una rinomata località turistica con spiagge attrezzate, tante attività ma il cuore della città è il suo borgo antico, sicuramente tra i più caratteristici e belli d’Italia. Il centro storico di Termoli si affaccia direttamente sul mare e conquista grazie alla sua semplice ma austera bellezza di antico villaggio di pescatori con le case colorate, il Castello Svevo, la bellissima Cattedrale in stile romanico, insomma questo borgo è un piccolo gioiello. Proprio nel cuore del centro storico a pochi passi dalla Cattedrale si trova il Ristorante Svevia dove ci siamo fermati a cena.
Ristorante Svevia. Termoli - Insegna Esterna
Comincio dalla location che è bellissima. Siamo in un antico edificio del 1700, all’interno antico e moderno convivono mirabilmente, l’arredo è sobrio, bello il gioco di luci e l’illuminazione, pareti chiare con richiami ricercati alla vita marinaresca, suggestivo in particolare il soffitto a volte con i mattoncini. L’atmosfera è davvero particolare. Ci accompagnano al nostro tavolo prenotato con dovuto anticipo.
Il menù alla carte è interessante e presenta quasi tutte proposte di mare con qualche piatto e proposta anche di terra. Interessante è la selezione di crudi, di carpacci, le tartare, i frutti di mare e poi ci sono gli antipasti tra cui spiccano le delizie di mare fredde e calde, poi ci sono sei proposte di primi e ben nove secondi. Ovviamente a farla da padrona il pescato del giorno. Poi i dessert fatti da loro ovviamente.
La carta dei vini è curata, ben studiata e calibrata con numerose etichette (oltre 200) provenienti da tutta Italia, bollicine, champagne, rossi, bianchi e rosati. Ci sono anche vini francesi e tedeschi.
Ordiniamo una minerale e una bottiglia di Lame del Sorbo, Tintilia del Molise DOC Rosato bio dell’Azienda Agricola Vinica di Ripalimosani. La particolarità di questa azienda è che produce vini in modo biologico, usando tecniche e processi esclusivamente naturali. Il Lame del Sorbo è ottenuto da uve Tintilia in purezza, di un bel colore rosa carico, con sentori di fragola e frutti rossi, una piacevolissima freschezza, pulizia e un finale che conquista. Sarà lui il compagno di viaggio della la nostra cena.
Tintilia Rosato Lame del Sorbo di Agricola Vinica
Si comincia. Ordiniamo due antipasti. Ecco la passata di fave con cicoria e mazzancolle al lardo. Terra e mare si incontrano in un piatto equilibrato e riuscitissimo. Deliziosa e delicata la passata di fave che si sposa alla perfezione con la nota amarognola della cicoria e accompagna alla grande le mazzancolle avvolte nel voluttuoso lardo.
Passata di fave con cicoria e mazzancolle al lardo
L’altro antipasto cha abbiamo gustato è un must. Il polpo con patate arrosto, germogli e crema di sedano rapa fumè. Morbidissimo il polpo, meravigliosa la crema di sedano con il suo sentore di affumicato e poi la patata arrosto chiude in maniera mirabile questo piatto che mi ha conquistato.
Polpo e patate arrosto con germogli e crema di sedano rapa fumè
La nostra cena procede alla grande. Ci godiamo l’atmosfera rilassante e raffinata di questo luogo dove si respira la storia. E intanto aspettiamo i primi. La nostra scelta cade sulle chitarrine con genovese di totani, gamberi rosa e bottarga. Piatto riuscitissimo, gustosa la genovese di totani, delicati i gamberi rosa e piacevole la nota sapida della bottarga.
Chitarrine con genovese di totani gamberi rosa e bottarga
L’altro primo è un classico qui da Svevia, le chitarrine ai frutti di mare con pomodorini infornati. Saporite, gustose, appaganti, questi spaghetti alla chitarra ai frutti di mare hanno un bel carattere e si sposano alla perfezione con i pomodorini infornati e la loro nota dolce. Davvero un gran piatto.
Chitarrine ai frutti di mare e pomodorini infornati
Decidiamo anche di gustare un secondo in due. E la mia scelta case sulla tagliata di tonno spadellato con julienne di verdurine e misticanza con riduzione di Tintilia. Meraviglioso il tonno, morbido, gustoso, interessante la presenza della riduzione di Tintilia, il vino tipico del Molise.
Tagliata di tonno con julienne di verdurine e riduzione di Tintilia
Ahimè saltiamo il dessert, prendiamo un amaro e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena 50 euro a persona. Ho trovato il rapporto qualità prezzo assolutamente corretto.
Il Ristorante Svevia nel centro storico di Termoli è una garanzia. Il locale è raffinato e suggestivo, si trova in un palazzo storico a pochi passi dalla Cattedrale. Oltre alle belle sale interne c’è anche un cortile esterno dove poter mangiare durante la bella stagione. Qui trovi una cucina di assoluto livello con piatti della tradizione ma ricercati e studiati, preparati con ingredienti e prodotti di assoluta qualità, freschi e nel rispetto della stagionalità. Freschissimo il pesce, da provare le loro tartare e i crudi. Le chitarrine ai frutti di mare e pomodorini infornati creano dipendenza, meravigliosa la tagliata di tonno. Piacevole l’atmosfera di questo luogo, il servizio è professionale, attento e veloce. Il personale di sala è gentile e garbato. Assolutamente corretto il rapporto qualità - prezzo. Il Ristorante Svevia a Termoli non può mancare sulla nostra “guida sul web” dei locali da non perdere. Fantastico indirizzo. Garantiamo noi.
Ristorante Svevia
Via Giudicato Vecchio, n.24
Termoli (Cb)
Tel. 0875 550284
Visita il sito Web del ristorante Svevia
Siamo a Frattamaggiore che da un po’ di tempo mostra grande fermento e presenta indirizzi food molto interessanti. Qui nel cuore del centro storico, in Corso Durante, a pochi metri dalla Basilica di San Sossio ma quasi nascosto, in un caratteristico cortile c’è Casa Nostrum. Avevamo questo indirizzo in agenda da un bel po’. Ci siamo fermati a pranzo. Casa Nostrum rappresenta un “unicum” e regala agli ospiti la piacevole sensazione di trovarsi quasi in un’oasi, una piccola oasi nel cuore della città. Il locale è gradevole, grazioso, curato ma il plus è certamente lo spazio esterno e il giardino dove è piacevole pranzare o cenare durante la bella stagione. Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo e visto che c’era un piccolo evento in giardino, ci siamo accomodati all’interno. Poco male, si sta benissimo anche qui.
Casa Nostrum. Frattamaggiore - Insegna esterna
Come sempre diamo un’occhiata al menù che presenta interessanti proposte di terra e di mare, i fritti, i salumi, i formaggi, gli antipasti, cinque primi di terra, cinque di mare, quattro secondi di terra, quattro di mare, i contorni e i dessert. Ben studiata anche la carta dei vini. Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Rosato Macchiarosa di Cantine Mier di Taurasi. Ottenuto da une aglianico in purezza, di un bel colore rosa tenue elegante, con sentori di frutti rossi, intensamente aromatico e deciso. Intanto arriva anche il pane.
Macchiarosa di Cantine Mier
Cominciamo con gli antipasti. Decidiamo di gustare un taco di parmigiana di melanzane tiepida con ragù della tradizione e colatura di provola. Mi è piaciuta questa rivisitazione della parmigiana. Un mash up intrigante. Servire la parmigiana con il taco è interessante, decisamente un modo originale senza tradire la tradizione.
Taco di parmigiana di melanzane tiepida
Poi ecco due antipasti di mare, un meraviglioso roll di gamberi ripieno di ricotta agrumata, su biscotto di pane colorato, carote viola, bacche di goji e olio all’arancia. Delizioso il roll di gamberi, voluttuoso il ripieno di ricotta agrumata. Anche qui è vincente l’idea di presentare un piatto creativo, originale ma decisamente riuscito.
Roll di gamberi
Se il roll di gamberi mi è piaciuto, con il lingotto di salmone laccato al balsamico, ripieno di zucchine al timo limonato, sbriciolo di tarallo mandorlato e kefir siamo a livelli siderali. Semplicemente delizioso.
Lingotto di salmone laccato al balsamico
Gli antipasti ci hanno convinto e soddisfatto. Cresce la curiosità di gustare i primi. Scegliamo un piatto di linguine alla Nerano con zucchine e provolone del Monaco. Un classico della tradizione partenopea. Piatto realizzato alla perfezione. Delicate, gustose, avvolgenti, queste linguine alla Nerano ci hanno conquistato.
Linguine alla Nerano
L’altro primo sono i tonnarelli con capperi e olive con crema di peperoncini verdi, crudo di San Marzano e limone. Un primo semplice come concetto, ma buonissimo. Perfetta la cottura dei tonnarelli, sapidi il giusto, bella la nota del limone a donare freschezza al piatto.
Tonnarelli capperi e olive
Decidiamo di gustare anche un secondo e optiamo per un secondo di terra. Scegliamo il filetto di manzo alla liquirizia con cipolla di Tropea in agrodolce, bietolina e frutti rossi. Fantastica la carne, si scioglieva letteralmente in bocca. Piacevole la nota della liquirizia che non copriva assolutamente il sapore della carne ma anzi la arricchiva. Ottimo l’abbinamento con la bietolina e la cipolla rossa di Tropea in agrodolce. Ottimo secondo.
Filetto di manzo alla liquirizia con cipolla di Tropea e bietolina
Come contorno prendiamo delle chips di patate fresche con salsa di panna acida e guacamole. Davvero ottime.
Chips di patate artigianali
Dulcis in fundo per noi non è solo un modo di dire ma un “mantra”, soprattutto quando pranziamo o ceniamo fuori. Chiudiamo con un dessert, un trochetto, ossia una bavarese agli arachidi salati, brownies al cioccolato, doppio strato di caramello mou, base frolla alle mandorle, ricoperto di cioccolato al caramello e nocciole.
Dessert
Accompagniamo il dessert con un amaro Jefferson.
Jefferson
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 54 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo direi corretto.
Casa Nostrum a Frattamaggiore è decisamente un indirizzo da segnare in agenda. Il locale è carino, accogliente con uno spazio esterno e un giardino dove è piacevole pranzare o cenare durante le belle giornate. Il locale nasce da una lunga tradizione familiare ben radicata nel mondo della ristorazione. Le parole chiave della loro mission sono accoglienza e sperimentazione di sapori. Infatti le proposte di cucina sono convincenti, creative, originali ma senza forzature, perché tutto parte dalla tradizione. Da sottolineare poi l’uso di materie prime eccellenti, prodotti e presidi slow food, tutto legato ovviamente alla stagionalità. Meraviglioso roll di gamberi ripieno di ricotta agrumata, da standing ovation il lingotto di salmone laccato al balsamico. Le linguine alla Nerano sono fatte come si deve (quando si dice rispetto della tradizione). Interessanti i tonnarelli capperi e olive. Torneremo di sicuro per gustare la loro pizza, siamo curiosi di provarla e come sempre ti racconteremo la nostra esperienza. Casa Nostrum a Frattamggiore merita decisamente la visita. Garantiamo noi. Alla prossima…
Casa Nostrum
Corso Durante, n.222
Frattamaggiore (Na)
Tel. 081 18331851
Visita il sito web di Casa Nostrum
Avevamo già da un po’ in agenda la visita da Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano, ci incuriosiva il percorso di questo ragazzo che nel tempo ha saputo raggiungere livelli ragguardevoli. Da un po’ di mesi poi c’è stato anche un bel restyling del locale.
Eravamo in zona e abbiamo deciso di venire a provare. Ma cominciamo dal principio, siamo a Casamarciano a due passi da Nola e le sue vicende storiche sono inevitabilmente legate a quelle della città Bruniana di cui Casamarciano anticamente probabilmente fu uno dei suoi Casali. Ma tralasciando i fatti storici, oggi Casamarciano è una ridente località che si raggiunge facilmente, da Nola ma anche dalla SS7 bis. Arrivare alla pizzeria è facile, parcheggiamo a pochi metri dal locale. Fortunatamente abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, quindi attendiamo davvero pochi istanti e ci accomodiamo.
Luigi Gallo Pizza e Fritti - Insegna esterna
Il locale come detto ha subito un significativo restyling, c’è un grande ambiente molto luminoso, tavoli ben distanziati. Entrando sulla sinistra c’è il forno con il banco da lavoro e dietro c’è la cucina.
Come al solito diamo uno sguardo al menù. Ci sono i fritti d’elite, le pizze definite della tradizione, le Classiche rivisitate, le Gourmet e poi i dessert. Prima delle pizze ci lasciamo tentare dai fritti (uno dei must del locale). In carta c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi optiamo per un bel crocchè di patate, fatto come si deve con una panatura perfetta.
Crocchè artigianali
Poi prendiamo due frittatine, una tradizionale con fonduta di parmigiano e una frittatina alla genovese con fonduta di pecorino.
Frittatina genovese e tradizionale
Qui devo aggiungere una cosa, le frittatine sono ottime ma quella con la genovese è da Champions League, profumata, avvolgente, invitante. Una delle migliori versioni della frittatina provate fino ad oggi. Difficile non fare il bis. Complimenti davvero.
Frittatina alla genovese - Dettaglio ripieno
A chiudere le nostre coccole fritte, un sorprendente arancino cacio e pepe.
Arancino cacio e pepe
Non fatichiamo a capire perché questo posto si chiami Luigi Gallo pizzeria e fritti d’elite. I fritti sono super, studiati alla perfezione, realizzati con amore e con materie prime freschissime. Ma siamo qui per provare la pizza….. e che pizza sia.
Si comincia con una pizza della tradizione, la margherita con fior di latte di Agerola, pomodoro San Marzano schiacciato a mano, olio Evo e basilico. Davvero ottima.
La Margherita
Poi degustiamo la Mammà con fiordilatte di Agerola, parmigiana di melanzane homemade rivisitata, polpettine, olio Evo, basilico e fonduta di provola. In una parola sorprendente. Una pizza equilibrata, delicata ma decisamente appagante. Che meraviglia quelle polpettine che ben si sposavano con la voluttuosa fonduta di provola. Gran bella pizza.
La Mammà
Ma il non plus ultra con la pizza dedicata da Luigi Gallo al caro papà, la pizza Mio Papà appunto, una di quelle pizze che lasciano il segno, un trionfo di porchetta di Ariccia, friarielli alla napoletana, crema di patate con chips di parmigiano reggiano.
La Mio Papà
Luigi Gallo sorprende con un impasto davvero ben fatto. Abbiamo trovato un impasto realizzato con un prefermento, un impasto indiretto che lievita per oltre 24 ore. L’idratazione è abbastanza spinta, siamo sui 74%, il risultato è una pizza profumata, morbida, ma allo stesso tempo fragrante. Bella e definita l’alveolatura. Il peso dei panetti oscilla tra i 280 e i 290 gr. Insomma una pizza assolutamente appagante e generosa. Ottimi e di grande qualità i prodotti e le materie prime usati per topping e farciture. Da notare la presenza in sala dello stesso Luigi Gallo sempre pronto a seguire i suoi ospiti e a consigliarli per il meglio. Il servizio è stato preciso, informale e abbastanza veloce (nonostante fosse Sabato sera).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto indiretto con prefermento
- Uso di ingredienti di grande qualità per il topping e la farcitura
- Fritti super con menzione speciale per la frittatina alla genovese
- Buon rapporto qualità – prezzo
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano ci ha sorpreso. Il locale è gradevole, luminoso e spazioso. La storia di Luigi del resto parla da sola, la sua passione per la pizza è nata fin da ragazzino, cresciuto professionalmente lavorando in diversi locali campani, ha realizzato da qualche anno (esattamente dal 2017) il suo sogno: un locale tutto suo dove poter far conoscere a tutti il suo concetto di pizza. Abbiamo trovato un signor impasto, un bell’impasto indiretto realizzato con prefermento, lavorato e lievitato a regola d’arte. Il risultato è una pizza profumata, morbida ma fragrante e soprattutto leggerissima. Da menzionare i fritti (altra chicca del locale), sono davvero super con una nota di merito particolare per la frittatina alla genovese (ci siamo innamorati di lei, buonissima). Il servizio è informale, e abbastanza veloce. Corretto il rapporto qualità prezzo. Torneremo presto per provare altre pizze e altri fritti. Davvero complimenti. Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano entra di diritto sulla nostra guida on line delle pizzerie da non perdere. Rivelazione.
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Via Circumvallazione, n.53
Casamarciano (Na)
Tel. 334 270 4627
Visita la pagina Fb di Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Siamo nel cuore del meraviglioso centro storico di Benevento. A pochi passi da Corso Garibaldi in Piazza Guerrazzi c’è Cocotte Osteria Mediterranea. Ci siamo fermati qui a pranzo.
Entrando le cose che colpiscono sono tante: l’atmosfera che invita alla convivialità, l’arredo curato e studiato nei dettagli, la scelta dei colori, la mise en place sobria ma al contempo raffinata. Insomma questo è davvero un angolo di buon gusto nel cuore del capoluogo sannita. La garanzia poi si chiama Nunzia, si proprio così. Infatti al timone di Cocotte ci sono Antonio e Laura, figli della mitica signora Nunzia, una vera istituzione, capace negli anni con il suo ristorante di deliziare centinaia di migliaia di ospiti con la sua cucina della tradizione. La signora Nunzia di tanto in tanto è presente anche qui, sempre pronta a chiacchierare con ospiti e clienti.
Cocotte Osteria Mediterranea - Insegna
Cocotte rappresenta una chiara evoluzione e ha una filosofia ben precisa: propone una cucina in chiave gourmet ma non troppo spinta. Tutto comincia dalla tradizione, una tradizione che viene esaltata con piatti, proposte e preparazioni che partono da una materia prima eccellente, da un pescato sempre fresco e dal rispetto della stagionalità dei prodotti.
Colpisce anche la scelta del nome, e ne parlerò dopo: Cocotte, osteria mediterranea, perché il Mediterraneo è la culla della nostra civiltà, è storia, è tradizione, è un luogo di accoglienza e ospitalità. La stessa sensazione che si prova venendo qui.
Un particolare della sala interna
Ci accomodiamo e diamo uno sguardo al menù e alla carta dei vini. Il menù è studiato e ben calibrato, in grado di accontentare un po’ tutti con proposte sia di carne che di pesce. Ci sono nove antipasti, poi i fantastici crudi di mare chiamati in carta “gli assoluti di mare”, nove primi, nove secondi e i dessert. La carta dei vini è curata e propone etichette campane, italiane ma anche vini e bollicine francesi.
Ordiniamo da bere due calici. Un calice di Sannio Piedirosso DOP di Fontanavecchia, un rosso che conosciamo bene e apprezziamo, ottenuto da uve Piedirosso in purezza, di un bel colore rosso porpora, profumato, con note di frutti rossi e sentori di liquirizia che presenta dei tannini delicati. Del resto Fontanavecchia, l’azienda di Torrecuso capitanata da Libero Rillo è una garanzia.
Personalmente opto per un calice di Chardonnay della Cantina Puiatti ottenuto da uve 100% Cardonnay cresciute nel territorio di Romans D’Isonzo in provincia di Gorizia. Un bianco del Friuli quindi, di un bel giallo paglierino intenso, con note floreali e di frutta gialla e con una spiccata mineralità.
Chardonnay Puiatti
Cominciamo ordinando gli antipasti. Gustoso il polpo alla paprika dolce con spuma di patate al fumo, nocciola e yuzu. Bella la nota croccante della nocciola, avvolgente la spuma di patate con il suo sentore di fumo, la paprika dolce abbraccia ma non copre il polpo, il tocco in più la presenza dello yuzu, questo meraviglioso agrume aromatico proveniente dall’Asia.
Polpo alla paprika dolce con spuma di patate al fumo nocciola e yuzu
Meravigliosa la burrata con alici del Cantabrico, tarallo sbriciolato, basilico e pomodori confit. Fresca e goduriosa la burrata che fa l’amore con le sublimi alici del Cantabrico. Un connubio che regala emozione quello con la tenue sapidità delle alici. Il tarallo sbriciolato regala la croccantezza e a chiudere il tutto la dolcezza del pomodoro confit. Un piatto studiato alla perfezione.
Burrata con alici del Cantabrico, tarallo, basilico e pomodori confit
L’altro antipasto è un must di Cocotte: i cannoli di burrata su crema di piselli e pistacchio. Una gioia per gli occhi e per il palato. Delicati e buonissimi.
Cannoli di burrata su crema di piselli e pistacchio
Siamo partiti alla grande. Antonio è sempre presente e passa per controllare che tutto stia andando bene, Non potrebbe che essere così. E’ il momento dei primi. Abbiamo scelto un fuori menù, dei fagottini alla Nerano, delicatissimi e gustosi con unbel tocco di sapidità grazie alla generosa presenza del provolone del Monaco.
Fagottini alla Nerano
Se i fagottini ci sono piaciuti con le eliche alla caprese di crudo di gamberi di Mazara raggiungiamo livelli altissimi. Perfetta la cottura della pasta, delicati e freschissimi i gamberi. Un primo che mi ha conquistato. Chapeau.
Eliche alla caprese di crudo di gambero rosso di Mazara
Passiamo ai secondi. Uno di carne e uno di pesce, ecco il maialino porchettato con broccoli, patate e salsa di papaccelle. Il maialino si scioglieva letteralmente in bocca, la salsa di papaccelle e i broccoli l’accompagnavano degnamente così come il delicato purè di patate, quasi una spuma. Spettacolo..
Maialino porchettato con broccoli, patate e salsa di papaccelle
Poi scelgo una fritturina di calamari, davvero ottima. Fritto asciutto, non unto.
Fritturina di calamari
E’ Domenica e il dolce ci sta tutto. Anche qui c’è l’imbarazzo della scelta alla fine ordiniamo un dessert chiamato pistacchio stregato ossia cremoso di cioccolato bianco e strega, biscotto sablè alle mandorle, gelato al pistacchio di Bronte e lamponi.
Pistacchio Stregato
E poi un dessert particolare. La sfera tiramisù, ossia una sfera di cioccolato fondente ripiena di mousse al mascarpone, crumble al cacao e caffè che viene versato su e assembla il tutto.
Sfera di Tiramisù
Accompagno il dolce con un bicchierino di liquore Strega, (of course siamo a Benevento). Da un po’ non lo bevevo, piacevolissimo. Degna chiusura del nostro pranzo.
Liquore Strega
Ci intratteniamo qualche minuto, chiacchierando piacevolmente con Antonio e la mitica signora Nunzia e dopo chiediamo il conto. Paghiamo 60 euro a persona. Rapporto qualità prezzo assolutamente corretto.
Cocotte Osteria Mediterranea a Benevento è un luogo di eccellenza. Il locale è curato e regala una piacevole sensazione di ospitalità. Tutto è studiato alla perfezione, dai colori alle sedute, dallo spazio ampio tra i tavoli alle luci, dagli oggetti d’arredo alla mise en place. La cucina poi è una chiara evoluzione di quella della tradizione, senza eccessi però. Una cucina che emoziona e conquista grazie a piatti studiati, grazie ad una tecnica di base invidiabile e a prodotti e materie prime di assoluta qualità. Il pescato è freschissimo e tutte le proposte seguono rigorosamente la stagionalità dei prodotti. Meravigliosa la burrata con alici del Cantabrico, intrigante il polpo alla paprika dolce, da provare i cannoli di burrata su crema di piselli e pistacchio. Le eliche alla caprese di crudo di gamberi di Mazara sono paradisiache e ancora me le ricordo. Particolari i dessert.
Ah dimenticavo, qualcuno si starà ancora chiedendo perché il nome Cocotte e da dove derivi. Me lo ha spiegato Antonio con un racconto quasi emozionale e sensoriale. La cocotte come è noto, è un’antica e tipica pentola di tradizione francese, e la cocotte in questione era quella della nonna che veniva utilizzata nelle grandi occasioni e nei giorni di festa per cucinare piatti memorabili. Ci si riuniva a tavola, si mangiavano piatti meravigliosi, si stava bene. Quindi l’associazione della “cocotte” con cui la nonna cucinava in quei giorni, con la sensazione di benessere e di felicità è quasi automatica. Ecco quindi la scelta del nome, qualcosa che richiami alla mente la tradizione e la sensazione di benessere e felicità. Da notare poi che la cocotte della nonna ha più di cento anni, esiste ancora ed è gelosamente conservata come una sorta di reliquia del gusto. Queste sono storie che emozionano, storie che fanno bene. Quelle che amo raccontare.
Cocotte Osteria Mediterranea a Benevento è una certezza. Garantiamo noi.
Cocotte Osteria Mediterranea
Piazza Guerrazzi n. 12
Benevento
Tel. 0824 279354
Visita il sito web di Cocotte Osteria Mediterranea
Siamo a Saviano città nota tra le altre cose per il Carnevale Savianese che ha origini molto antiche e una tradizione importante. Proprio sul centralissimo Corso Italia c’è il nuovo locale di Ciro Sasso: #Fiammafredda Bakery Concept, una scommessa vinta per lui. Sono anni che seguiamo Ciro Sasso nelle sue varie esperienze e abbiamo avuto sempre grande stima di lui e apprezziamo tantissimo il suo lavoro fatto di passione e ricerca costante. Non potevamo farci scappare l’occasione di passare qui per gustare le sue pizze. Questo è il grande sogno di Ciro: aprire un locale tutto suo dove poter esprimersi al massimo senza compromessi e dove presentare agli ospiti il suo concetto di pizza. Il locale è molto carino, giovanile e regala una piacevole sensazione di convivialità. Ci sono due ambienti interni e un grande spazio esterno con la possibilità nella bella stagione, di accomodarsi anche sotto il comodo dehors.
Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso Insegna esterna
Insomma ci sono gli ingredienti giusti per trascorrere una bella serata. L’accoglienza di Ciro Sasso è calorosa nonostante la pizzeria sia super piena. Dopo un po’ di prevedibile attesa ci accomodiamo e diamo uno sguardo al menù. Potremmo definirlo menù smart, semplice ma comunque studiato nei dettagli, ci sono i fritti definiti Fry-Up concept con delle chicche come la trilogia di crocchè, le montanarine, il pacchero fritto, le frittatine, poi le pizze fritte definite Fried Pizza Concept, le pizze definite tradizionali, e le Bakery Concept, con una grande attenzione alla stagionalità dei prodotti, alla qualità e agli abbinamenti. Cominciamo con qualche coccola fritta. Ecco la frittatina con salsiccia e friarielli, un abbinamento classico e tradizionale nobilitata dalla fonduta di parmigiano.
Frittatina salsiccia e friarielli con crema di parmigiano
La frittatina è goduriosa, perfetta la cottura della pasta, ben calibrati gli ingredienti, nota di merito per la panatura a dir poco perfetta.
Frittatina - Dettaglio ripieno
Poi decidiamo di gustare una trilogia di crocchè: con mortadella e pesto di pistacchio, con cotto e cremoso di parmigiano e con le cozze e il pecorino. Decisamente invitanti, ho trovato deliziosa in particolare quella con il cotto e il cremoso di parmigiano.
Trilogia di crocchè
Avevo visto delle patate invitanti ad un tavolo vicino. Detto fatto, le ordiniamo. Ecco le chips con pepe e zest di limone. Anche qui bisogna dire che il fritto è perfetto, asciutto e non unto.
Patatine pepe e lime
Dopo queste coccole fritte si comincia con le pizze. Ordiniamo una Rita Levi Montalcini con crema di tartufo nero, salsiccia a punta di coltello, provola affumicata, pomodoro secco, burrata pugliese, tarallo napoletano, olio Evo e basilico. Semplicemente meravigliosa….
La Pizza Rita Levi Montalcini
Non poteva mancare la margherita con pomodoro, fior di latte, basilico e olio Evo. Qui siamo nella tradizione vera. Davvero una signora pizza, realizzata magistralmente.
La Margherita
Non paghi abbiamo ordinato anche una pizza denominata Margherita Hack con crema di friarielli napoletani, ‘nduja, provola affumicata, bacon croccante, basilico e olio Evo. Anche questa pizza ci ha conquistato. Impasto leggerissimo e fantastica la qualità degli ingredienti usati per il topping capaci di creare un equilibrio incredibile. Bella l’idea di abbinare la ‘nduja con la crema di friarielli e il bacon.
La Pizza Margherita Hack
Equilibrata, morbida e soffice come una nuvola ma al contempo compatta al morso, con un’alveolatura bella pronunciata. In una parola: sorprendente.
Dettaglio alveolatura
Da #fiammafredda Bakery Concept abbiamo trovato davvero una signora pizza. Ciro Sasso non si smentisce proponendo una pizza generosa, appagante realizzata con un impasto indiretto con prefermento e farine semilavorate con aggiunta anche di semola rimacinata questo per regalare alla pizza una croccantezza migliore. La pizza è mordida, delicata ma si mantiene comunque compatta al morso. Il cornicione è molto pronunciato. L’idratazione è del 73% quindi importante. La cottura è studiata e un po’ più lenta secondo il metodo di Ciro Sasso non a caso #fiammafredda è diventato il suo segno distintivo. I panetti hanno un peso che oscilla tra i 280/290 gr quindi sono molto generosi. Gli ingredienti per il topping sono di grande qualità. In definitiva una pizza che ci ha pienamente convinto e soddisfatto.
ll nostro parere:
- Impasto indiretto
- Uso di ingredienti di qualità per il topping e la farcitura
- Locale accogliente e giovanile con numerosi coperti e bello spazio esterno
- Ottimo rapporto qualità prezzo
Il nuovo locale di Ciro Sasso è destinato ad avere grande successo. La Pizzeria è centrale e si raggiunge facilmente, uno dei punti di forza è lo spazio esterno davvero piacevole e importante. #Fiammafredda Bakery Concept è davvero una bella storia. La garanzia è Ciro Sasso che vanta una grande esperienza, grande passione e competenza.
A parer nostro la sua pizza si può definire con questi tre aggettivi: sorprendente, appagante e leggera. Il suo impasto sorprende e conquista: un bell’impasto indiretto ottenuto con prefermento ma anche con farine semilavorate e semola rimacinata, questo dona alla pizza una bella croccantezza senza pregiudicarne la delicatezza. Importante l’idratazione. Di qualità (e abbondanti) gli ingredienti e i prodotti utilizzati per topping e farciture. Abbiamo trovato qualche piccola pecca nel servizio e nell’organizzazione generale ma considerato che il locale è aperto da pochissimo ci sta che i meccanismi non siano ancora perfetti. Buonissimi i fritti. Due menzioni su tutte, fantastica la Margherita Hack, rassicurante e convincente la margherita, un classico che non tramonta mai. #Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso a Saviano è un indirizzo pizza da non perdere, garantiamo noi….
#Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso
Corso Italia n.161
Saviano (Na)
Tel. 081 0146991
Visita la pagina Fb di #Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso